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Cos il Quantum Entanglement

Posted by Marco Casolino on 16 agosto 2016 Posted in Fisica


Sta mano pu esse fero e pu esse piuma
oggi stata na piuma
Nel linguaggio della meccanica quantistica il sistema mano del grandissimo attore Mario Brega in
Bianco, Rosso e Verdone, descritto da una coesistenza di due stati, ferro e piuma. Con
liniezione, la Sora Lella ha misurato lo stato della mano e la funzione donda decaduta nello stato
piuma. Quando Gordon Scott fece la misura lo trov nello stato ferro (anche i due di passaggio
a Via Veneto ottennero lo stesso risultato).
In realt lanalogia con la meccanica quantistica vale solo perch il grande Mario Brega trascendeva
le leggi della fisica e non era vincolato a esse. Perci, a parte questa eccezione, equazioni come
quella di Dirac e concetti come la funzione donda e il quantum entanglement non si applicano ai
sistemi macroscopici. Vi infatti una profonda differenza filosofica prima ancora che fisica: nel
mondo microscopico, un dato stato tutti e due e nessuno fino a che non lo si misura interagendo
con esso. In quello macroscopico il sistema a priori in uno stato gi definito, siamo noi che ne
ignoriamo la condizione per una nostra incompleta conoscenza, ad esempio quando non sappiamo
se fuori piove o no.
Infatti, nonostante noi siamo costituiti da unaccozzaglia pi o meno coerente di elementi chimici, il
mondo degli atomi e delle particelle elementari obbedisce a regole molto diverse dal nostro. Le
leggi della meccanica quantistica, che ne formalizzano il comportamento, trattano matematicamente
di incertezza, ignoranza e nuvole di probabilit e apparirono strane e sorprendenti alle stesse menti
geniali che pur costruirono questo magnifico edificio concettuale nei primi decenni del XX secolo.
Come gi discusso nel post sullequazione di Dirac, alle particelle elementari non possibile
associare una posizione e una traiettoria precise, ma piuttosto una probabilit di trovarle in uno dato

punto o con una certa velocit. Lequazione di Dirac lespressione quantistica dellenergia di
elettroni e positroni liberi di muoversi: risolvendola otteniamo la funzione donda. Facendo il
quadrato di questa funzione otteniamo una o pi caratteristiche (numeri quantici) della particella,
per esempio energia, carica, posizione nello spazio e spin.
Lequazione di Dirac in realt un sistema di quattro equazioni, necessarie per descrivere un
elettrone o un positrone ciascuno con spin di + o - . Lo spin pu essere pensato come lanalogo
quantistico del verso di rotazione di una trottola, per convenzione positivo se ruota in senso
antiorario e negativo se ruota in senso orario. Fino a che non interagiamo con lelettrone, non
sappiamo (e non ha neanche senso chiedersi) in che verso orientato il suo spin.
Per conoscere le caratteristiche di una particella dobbiamo quindi effettuare una misura, facendola
interagire con un altro tipo di particelle (non esistono infatti i sensori alla Star Trek).
Per cui, fino a che non misuriamo lo spin di un elettrone, la sua funzione donda una somma
equiprobabile di spin + e spin - (prima e seconda equazione; la terza e la quarta servono se
abbiamo a che fare con positroni, come nei cervelli robotici di Asimov o nelle macchine mediche
della PET Positron Emission Tomography).
Per conoscere lo spin dellelettrone possiamo metterlo in un campo magnetico e vedere dove viene
deflesso. Facciamo pertanto il quadrato della funzione donda e troviamo che la probabilit 50%
orario (ossia +, anche detto su) e 50% antiorario (ossia - o gi).
Una volta fatta la misura, la funzione donda decade, ossia muta da una somma equiprobabile di
due termini a quella a spin definito. Il decadimento della funzione donda istantaneo nel momento
in cui vi linterazione dellelettrone con il campo magnetico.
Un esperimento simile pu essere effettuato con un elettrone in un orbitale di un atomo di idrogeno
(a essere pignoli lequazione da risolvere diversa ma la sostanza non cambia).
Prendiamo ora un atomo di elio, con due protoni e due neutroni (nel nucleo) e due elettroni. I due
elettroni riempiono completamente lorbitale pi interno che pu ospitarne solo uno a spin su e uno
a spin gi. Lo spin semi-intero degli elettroni implica infatti che essi obbediscono alle leggi
statistiche di Fermi-Dirac che non ammettono che due elettroni abbiano lo stesso numero quantico,
in questo caso lo stesso spin nello stesso orbitale.
Ma quale a spin su e quale a spin gi?
I due elettroni sono in uno stato di quantum entanglement ossia di aggrovigliamento quantistico,
che un modo pi fico che rispondere:
Ehm non lo so
In realt il quantum entanglement ha un significato pi profondo. Ci dice che non non ha senso
chiedersi quale sia lo spin assegnato a ciascun elettrone fino a che non facciamo la misura. La
funzione donda di un elettrone somma di entrambi i termini su e gi cos come quella dellaltro
elettrone. Nellistante in cui misuro lo spin di uno dei due, sono sicuro che laltro avr spin opposto.
In altre parole il decadimento della funzione donda del primo nello stato a spin - implica anche il
decadimento istantaneo del secondo sia a spin + . Una volta fatta la misura il legame quantistico
delle due particelle sciolto e le particelle non sono pi correlate tra loro.

Se prendiamo i due elettroni dallatomo e li allontaniamo in direzioni opposte, il sistema sar


comunque composto dalla funzione donda somma dei due termini di spin. Anche in questo caso,
quando misuro lo spin di uno dei due elettroni laltro decadr istantaneamente nello stato a spin
opposto. Istantaneamente, vuol dire pi veloce della luce e indipendentemente dalla distanza, sia
essa qualche metro o qualche chilometro (come stata misurata in laboratorio) o ai capi della
galassia.
Einstein e gli altri studiosi dellepoca (anche contemporanei) rimasero in principio molto perplessi
dalla non localit della meccanica quantistica, anche se essa in perfetto accordo con la relativit
speciale, poich non si pu comunque trasmettere informazione pi velocemente della luce, dato
che il risultato della misura casuale e quindi produrrebbe una serie di numeri completamente
scorrelati tra loro.
Il QE si applica a tutti i sistemi di particelle elementari, non solo quelle descritte dallequazione di
Dirac, ma anche dallequazione di Schroedinger, Klein Gordon., Weyl ecc.
Invece linterazione di due sistemi macroscopici avviene secondo le leggi della fisica classica, e
quando linterazione (urto, scambio di informazioni) avvenuta questi possono continuare a
influenzarsi a vicenda tramite ricordi o comunicazioni-interazioni ulteriori senza dover invocare
fantomatiche interazioni quantistiche e superluminari. Anche si trattasse un qualche mistico
meccanismo di telepatia per avremmo trasmissione di informazione e quindi comunque un
fenomeno profondamente diverso dalla meccanica quantistica.
Questo post (indegnamente) dedicato a Roberto Petronzio.

Formule pizzzose

Esistono varie notazioni per descrivere la funzione donda e risparmiare spazio:


y(x,y,z)
quella riportata sulla placca commemorativa di Dirac.
La probabilit di trovare la particella in un dato punto data dal modulo quadro della funzione
y(x,y,z)*y(x,y,z)
La probabilit complessiva di trovarlo in un punto qualunque dello spazio 1 ossia il 100% (da
qualche parte deve pur stare)
La notazione di bra < y| e ket |y> fu introdotta da dirac.
Il modulo quadro si scrive <y|y> ed un bra-ket, dallinglese bracket ossia cosa tra parentesi (che
rappresenta uno dei vertici dellumorismo del campo).
Un sistema equiprobabile a due stati come Ferro/Piuma o Spin-su/gi pu essere scritto come

per cui il suo modulo quadro :

ossia al 50% (0.5) spin su o + e al 50% (0.5) spin gi o -

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