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“è bene che il fisico si occupi dell’infinito: se esiste o non esiste e, se esiste,

che cosa effettivamente esso sia” (Phys. Γ 4, 202 b 34-36)


Longo Daniel 5T
Argomenti trattati

 Matematica: i Limiti, in particolare gli asintoti verticali e orizzontali


 Fisica: l’Universo, in particolare la relatività ristretta
 Filosofia: Schopenhauer e la filosofia dello spirito
Introduzione

 Tra gli argomenti che ho studiato quest’anno quelli citati nella precedente slide mi hanno
affascinato in modo particolare per i seguenti motivi: gli asintoti li ho trovati un concetto
particolarmente interessante nello studio di funzione, l’universo come affascinante mistero sul
quale ci sono ancora tante cose da dire e da studiare ed infine Schopenhauer con la sua capacita
di unire la scienza e lo spirito all’interno di un unico pensiero.

 Vi auguro una buona visione


In matematica, il limite di una funzione in un punto x per il
(Matematica) suo dominio esprime la quantità a cui tende il valore

I limiti assunto dalla funzione all'avvicinarsi del suo argomento a


x0.

Sono utilizzati nello studio di funzioni per cercare eventuali


punti di discontinuità nella funzione.
 Sono un applicazione del limite nello studio di funzione e si
applicano nell’eventualità di problemi di dominio

Asintoto  Possono essere verticali (per x tendente a un valore finito),


orizzontali (per x tendente a infinito) e obliqui.
 In questo elaborato parlerò soltanto delle primi due tipologie.
Asintoto verticale

 Possono essere infiniti, uno o non


essercene.

 Un asintoto verticale può essere


bilaterale, sinistro o destro.

 Per trovare eventuali asintoti verticali


faccio il limite di lim(x)x0 F(x) dove x0
sarà un numero reale.

 La funzione potrà avvicinarsi al valore ma


mai toccarla.
Asintoto orizzontale
L’asintoto orizzontale è una retta orizzontale a cui
la funzione tende verso infinito. Va a rappresentare
l’andamento del grafico tendenziale di una curva nei
suoi estremi, più infinito o meno infinito.
 Possono essere uno, due o non esserci.
 Per trovare l’asintoto è necessario eseguire il
lim(x)+/-infinito in F(x).
 Può essere intersecato dalla funzione.
Con i punti di discontinuità e non derivabilità.

Altri utilizzi del Negli integrali definiti con il calcolo delle aree.

limite Nel teorema de hospital nelle forme infinito/infinito o 0/0.


(Fisica) Universo

 Nello studio dell’Universo, non possiamo usare la


meccanica classica per i corpi nello spazio.
 Durante i primi decenni del 1900 abbiamo un crollo delle
leggi fisiche classiche con la teoria della relatività di
Einstein suddivisa in due branche:
 La relatività generale che comprende tutti i sistemi fisici.
 La relatività ristretta(speciale) che comprende solamente i
sistemi inerziali, dove vale il principio di inerzia di Newton.
 E’ una riformulazione ed estensione delle leggi
della meccanica. In particolare essa è necessaria per
descrivere eventi che avvengono ad alte energie e
a velocità prossime a quella della luce, riducendosi
alla meccanica classica negli altri casi.
 Ci sono due postulati:
Relatività  Le leggi della meccanica, dell’elettromagnetismo e

ristretta dell’ottica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento


inerziali.
 La luce si propaga con una costante c nel vuoto
indipendentemente dalla sorgente.
   

 L’energia e massa nella relatività sono equivalenti e sono


collegati dalla formula E=mc^2 riferita all'energia in quiete,
quindi E è l’energia a riposo. La forma generale a velocita
prossime alla luce è invece E=ymc^2 dove gamma e il fattore di
Lorentz che uguale 1/sqrt(1-v^2/c^2) (sqrt si intende radice
quadrata).
 Per trovare la massa relativistica si ricava dalla relazione
Energia e massa m=m0*y dove notiamo che la velocita più tende a c più la massa
relativistica crescerà quindi varierà nel tempo e non è costante come nella
fisica classica.
 Questo principio è quello che si verifica nella fissione nucleare,
dove per esempio una massa di 10 grammi di uranio si trasforma
in 900.000 miliardi di joule di energia. Tale principio è usato
nelle centrali nucleari per produrre energia e anche nelle bombe
atomiche.
Andamento dell’energia

 Se il corpo è fermo la formula ritorna nella forma


m*c^2.
 Se v aumenta anche l’energia aumenta.
 Se v=c saremo nel caso limite poiché il risultato
al denominatore sarebbe 0 quindi dovremmo fare
il lim di v  c di y*m*c^2 dove quindi l’energia
tenderebbe a +infinito.
Andamento della massa

 Se v=0 avremo m=m0 quindi la massa a riposo e


la massa relativistica coincidono.
 Se v aumenta anche la massa aumenta.
 Se invece v=c saremo nel caso limite quindi
dovremmo fare il lim di v  c di m0*y e la
massa tenderà a +infinito.
Schopenhauer e la filosofia dello spirito
 Uno dei pionieri della filosofia europea.
 Per Schopenhauer affermare che l’essere è la manifestazione di una
volontà  infinita equivale a dire che la vita è dolore.

 L’unica soluzione è annullare il desiderio in modo tale da annullare sia la


noia che il dolore il desiderio è ciò che rende gli uomini infelici.

 Ogni forma di desiderio sembra non aver mai fine, e le esigenze tendono
all’infinito, la soddisfazione è breve e amaramente misurata. (Il mondo
come volontà  e rappresentazione, 1818)
 Per Leopardi l'immersione in una gioia indefinita causa un
senso di smarrimento che placa ed annulla la volontà
della persona, in definitiva è lo stesso concetto espresso
da Schopenhauer con il termine "Noluntas"

Schopenhauer e  La lirica che maggiormente esprime questa visione è


sicuramente «L’Infinito»
Leopardi  la vita è dolore ed il piacere è solo la momentanea
scomparsa del dolore.
 Alla natura non interessa dare una risposta, non le
interessa il destino dei singoli uomini.
FINE

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