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RELAZIONE LEZIONE DI

FISICA12 /03/ 15

Scopo lezione:
Con il professore Di Martino abbiamo studiato come: equivalenza massa-energia; dimostrazione equivalenza massaenergia; relativit generale; la gravit e la curvatura dello spazio tempo e le verifiche sperimentali della relativit
generale.

Rapporto lezione:
-

1Esposizione: Equivalenza massa-energia


E=mc 2
Questa forse la pi famosa equazione della Fisica, la cui origine si deve ad Albert Einstein nel 1905. Cosa
dimostra dimportante questequazione? Essa rappresenta lequivalenza massa-energia, ovvero: lenergia pu
essere convertita in massa e la massa pu essere convertita in energia.
Einstein part da due leggi di conservazione per la formulazione del principio che lega lequazione:
1. Conservazione della Massa: Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Es. Prendo un pezzo di legno e lo taglio a met, la massa di questi due pezzi messi assieme uguale a
quella originale del pezzo unico. Oppure, se brucio un pezzo di legno, vado a creare: acqua e CO 2, ma
la massa di tutto ci sar uguale a quella stessa del pezzo di legno di partenza. Quindi non abbiamo n
creato materia n tantomeno labbiamo distrutta, ma bens labbiamo trasformata.
2. Conservazione dellEnergia: Sebbene l'energia possa essere trasformata e convertita da una forma
all'altra, la quantit totale di essa in un sistema isolato non varia nel tempo.
Es. Ho un pezzo di legno, lenergia relativa a questo pezzo deriva da quella dellenergia situata
allinterno dellalbero, che a sua volta deriva dalla fotosintesi avutasi con lenergia del sole. Noi non
creiamo energia, n tantomeno la distruggiamo, ma la trasformiamo.
Albert Einstein mise assieme queste due leggi per svilupparne una che ne comprendesse entrambe:
Conservazione Massa-Energia
Massa ed energia sono essenzialmente lo stesso e lequazione

E=mc

ci permette di analizzare come i due

parametri si relazionino fra loro.


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Lequazione composta da: E = energia (J); m = massa (kg); c = velocit della luce ( 3,0 10 m/s )
Le ripercussioni di questa teorizzazione portano Einstein alla creazione della bomba atomica e dellenergia
nucleare. Inoltre, come conseguenza dellequivalenza massa-energia, si ottenne la dimostrazione secondo cui
sia impossibile raggiungere la velocit della luce, infatti: se noi volessimo portare un protone alla velocit della
luce, avremmo bisogno di infinita energia e di conseguenza otterremmo uninfinita massa.

2Esposizione: Dimostrazione equivalenza massa-energia


Partendo dal presupposto che la massa vari in funzione della velocit, e quindi che un corpo in quiete rispetto a
un osservatore O abbia massa

m=

m0 , quando questo si muova la sua massa aumenti secondo la relazione:

m0

v2
Dove: = 2
c
Pertanto la massa

m 0 aumenta della quantit:

m=mm0
1

Sostituendo nellequazione il valore di

m=

m0

m otteniamo:

m 0

m=

m0 ( 1 1 )
1

Moltiplicando Numeratore e Denominatore per il fattore:

m=

(1+ 1) ; si ottiene:

m 0 (1 1 ) (1+ 1)

(1+ 1)
1
2

m ( 1( 1 ) )
m= 0
1 (1+ 1)
m=

m0

1 +1

Prendiamo in considerazione il caso in cui v


a quelle della vita quotidiana,

m=

sia molto piccolo rispetto a

si trascura, e si otterr pertanto:

m0
1
(m0 )
10+10 2

Giunto a questo punto, paragoniamo il valore di

m=mm0
1
(m )=mm0
2 0
v2
=
Ricordando che:
c2

c , e quindi velocit paragonabili

1
v
m0 2 =mm 0
2
c
1
(m v 2)=m c 2m0 c2
2 0
m c2 =m0 c 2 +

1
m 0 v 2)
(
2

appena calcolato con quello di partenza:

Nellultimo termine a destra


particella di massa

( 12 (m v ))
2

si riconosce lordinaria espressione dellenergia cinetica di una

m 0 e velocit v . I termini m c2

m0 c

sono perci omogenei a una energia e

quindi Einstein ipotizz che anchessi dovessero esprimere delle energie. Precisamente, il termine:

E=m c 2
Dovrebbe esprimere lenergia complessiva del copro nella sua forma pi generale e il termine:

E0=m0 c 2
Una sorta di energia associata alla massa del corpo in quiete (detta energia della massa a riposo).

3Esposizione: Relativit Generale


La teoria della relativit generale (RG) una teoria della gravitazione. Essa stata pubblicata da Einstein nel
1915 e, oltre che essere tuttora la teoria di riferimento sulla gravitazione, anche considerata una fra le pi alte
creazioni del pensiero umano di tutti i tempi. La RG segue di ben dieci anni la pubblicazione della teoria della
relativit ristretta (RR). Questo lungo lasso di tempo fu a causa della difficolt matematica riscontrata da
Einstein per dar corpo alla sua nuova visione dello spaziotempo come di un continuum la cui metrica
influenzata dalle masse. NellOttocento i concetti newtoniani di inerzia e gravitazione entrarono in crisi
(Olbers, Mach). La cosmologia newtoniana, un universo infinito ed eterno, portava a contraddizioni e paradossi.
Occorreva una nuova teoria della gravitazione che si collegasse anche alle nuove idee di spazio e tempo
introdotte dalla RR. La RR ipotizza uno spaziotempo pseudoeuclideo in assenza di campo gravitazionale in cui
possibile definire dei sistemi di riferimento inerziali (SRI) legati matematicamente fra loro dalle
trasformazioni di Lorentz. Come introdurre in questo scenario anche un campo gravitazionale, creato da masse?
Lidea di Einstein consiste nel fatto che le masse influenzano la metrica dello spaziotempo per cui la metrica
stessa cessa di essere pseudoeuclidea. In generale, quindi, il cronotopo potrebbe avere una metrica non
pseudoeuclidea (i primi ad ipotizzare geometrie non euclidee furono Bolyai e Lobachevsky) ed il tipo di metrica
perci passibile di indagine fisica e di verifica sperimentale. Questa idea, risalente a Riemann, costituisce un
punto di rottura rispetto al passato. Una volta stabilito che il cronotopo pu essere non pseudoeuclideo, occorre
definire la matematica in grado di descriverlo ed in particolare occorre focalizzare lattenzione sulle
trasformazioni di coordinate al suo interno. Questo fatto per continuit con la RR.

4Esposizione: La gravit e la curvatura dello spazio tempo


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5Esposizione: Verifiche sperimentali della relativit generale


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A CURA DELLALUNNO:
PIERPAOLO DELLA VILLA
VM
12/03/15

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