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Il bulbo di tesla

Il bulbo di tesla è un potente sistema per la trasmissione dell’energia distanza inventato dal genio
assoluto del ventesimo secolo Nikola Tesla. Rientra nella categoria delle invenzioni soppresse dai
gruppi elitari che governano il mondo ma dalle informazioni, pur se frammentarie, che abbiamo è
possibile retroingegnerizzarlo basandoci sugli scritti di Tesla stesso e sulle conoscenze che abbiamo
nella fisica dell’etere. Il bulbo di tesla ha tre applicazioni principali tutte e tre troppo importanti per
i potenti motivo per cui hanno soppresso tutto dopo aver ucciso Nikola Tesla. Lo si può usare per:

1.trasmettere l’energia a distanza senza perdite e in overunity estraendo energia addizionale


dall’etere che collassa.

2.come forma di propulsione ad effetto di campo e quindi antigravità.

3.come arma...è un efficente cannone al plasma in grado di operare in aria e non nel vuoto.

Lo scopo della nostra ricerca è di capirne al meglio il funzionamento e replicarlo.

Come è fatto e come funziona


Nikola Tesla scoprì che usando un impulso a bassa frequenza focalizzato come un raggio, avrebbe
causato, ad un quarto d’onda, l’eruzione di una onda d’urto elettromagnetica più intensa che
avrebbe eccitato i gas atmosferici portandoli allo stadio di plasma e creando così un’onda d’urto
secondaria esplosiva la quale collassando avrebbe generato una implosione nell’etere. Durante
l’implosione dell’etere Tesla notò un forte incremento nell’energia trasmessa e un abbassamento
della temperatura tipico del regime sintropico. L’onda a bassa frequenza veniva usata solo come
“portante” per creare una zona conduttiva nell’aria focalizzata mentre l’onda “stimolante” (così la
definì) era ad alta frequenza. Per il momento l’unico schema originale che sono riuscito a trovare è
questo:
pur essendo molto semplice e sintetico ci permette comunque di estrapolare molte informazioni
avvalendoci sia degli scritti di Tesla che delle conoscenze sulla fisica dell’etere e di altri apparati da
lui inventati come l’evento radiante e la bobina Tesla.

Una rappresentazione più chiara di come è fatto il bulbo è questa che ho riprodotto in 3d:
Il bulbo è di vetro e all’interno viene fatto il vuoto (in seguito Tesla dice che non serve il vuoto
giustamente), in esso troviamo una semisfera di alluminio con davanti un anello di metallo. Dagli
scritti emerge che Tesla alimentava la semisfera con bassa frequenza mentre l’anello veniva
alimentato ad alta frequenza da bobine di tesla. Purtroppo Tesla non scrisse mai veri e propri libri di
teoria ne si dilungava molto nelle spiegazioni, lui era soprattutto uno sperimentatore e quindi è
tipico ritrovarsi davanti le sue invenzioni con pochi dettagli, se poi aggiungiamo il fatto che gran
parte dei suoi scritti furono sequestrati e classificati dall’FBI dopo che lo uccisero nel 43 è chiaro
che con una semplice lettura possono sorgere molti dubbi. Di primo acchitto si potrebbe credere che
la semisfera sia alimentata da un semplice generatore a bassa frequenza ma questo non avrebbe
senso! Se fosse veramente così il sistema sarebbe solo un banale trasmettitore a bassa frequenza con
accoppiato un altro trasmettitore ad alta frequenza. Se però si conosce il resto del lavoro di Tesla
sulle onde longitudinali e sull’evento radiante è possibile decifrare bene l’invenzione del bulbo.

Innanzi tutto prendiamo in esame una breve descrizione di un suo esperimento.

Tesla parla di un impulso elettromagnetico che è focalizzato e che porta con se una carica
elettromagnetica che cresce esponenzialmente e questo impulso è a bassa frequenza. Qui Tesla non
parla delle classiche onde trasversali ma parla di onde longitudinali, si parla quindi dell’evento
radiante. Negli studi sull’ER notò che l’onda d’urto da esso generata ha effetti differenti a seconda
della frequenza di pulsazione dell’onda longitudinale stessa. Alle basse frequenze l’onda radiante
sposta la materia ed ha una forte azione di spinta, a questa spinta è associata una forte carica
elettromagnetica. Alle alte frequenze diminuisce l’effetto di spinta ma aumenta la formazione di
plasma e viene aggiunta più energia sintropica dall’etere che collassa diventando plasma. Inoltre
Tesla specifica che la semisfera è alimentata ad alta tensione in continua. E’ chiaro quindi che la
semisfera và alimentata da un circuito radiante che utilizza come sorgente alta tensione in continua,
la bassa frequenza non è altro che la bassa frequenza di pulsazione del sistema radiante che pilota la
semisfera. In questo modo dalla semisfera escono raggi collimati e altamente direttivi di evento
radiante...onde d’urto che ionizzano l’aria creando un percorso conduttivo. A questo punto lo
schema ha molto più senso e si capisce perchè l’anello è invece alimentato da normali tesla coil ad
alta frequenza.

Un esempio:

usando una frequenza di pulsazione sulla semisfera di 60hz con una lunghezza d’onda di 3100
miglia si avrà la massima emissione di energia ad un quarto d’onda ossia a 775 miglia.
Sovrapponendo una frequenza di eccitamento di 50 Mhz ad esempio si avrà una “implosione
fredda” che assorbe calore dall’ambiente circostante facendo collassare l’etere (regime sintropico).
Cambiando la lunghezza d’onda della portante longitudinale e la direzione di propagazione si può
trasmettere energia in tutti i punti del globo.

Riassumendo i concetti:

la semisfera viene alimentata da un circuito radiante a bassa frequenza. Viene generata quindi una
onda longitudinale collimata che crea un percorso nell’aria conduttivo con dei picchi corrispondenti
ai picchi dell’onda longitudinale stessa. L’onda generata passa però attraverso l’anello che è
alimentato da un tesla coil ad alta frequenza, in questa maniera l’alta frequenza si sovrappone alla
portante longitudinale e crea gli effetti di collasso dell’etere sopra esposti.

L’animazione seguente mostra il funzionamento del bulbo. Vedrete l’accensione dell’anello che
crea il campo ad alta tensione e alta frequenza. Poi partono gli impulsi radianti che ci passano
attraverso, nell’animazione ho messo un paio di cicli giusto per illustrare in maniera artistica il
raggio Tesla che parte e che poi collassa.

Video bulbo

Perchè l’alta frequenza innesca l’implosione nell’etere? Perchè i vortici sferico toroidali che
compongono la materia e l’energia di legame che li tiene uniti a formare le molecole hanno tutti una
frequenza di risonanza tipica. Se ci agganciamo a questa frequenza li possiamo destabilizzare
facendo loro emettere più energia di quella che assorbono dal campo scalare (i vortici implodono e
abbiamo quindi la trasformazione della materia in etere) e possiamo anche spezzare i legami
molecolari trasformando l’energia di legame sotto forma di etere in plasma, fenomeno che accade
anche nelle celle elettrolitiche pulsate a frequenza di risonanza e nella sonoluminescenza. L’idea
geniale di Tesla è stata quella di usare una onda longitudinale come portante per trasportare l’alta
frequenza e amplicare gli effetti in sinergia.

Applicazioni
Free energy ed energia wireless

Il bulbo di Tesla permette di trasferire grandi quantità di energia a distanza in maniera collimata e
senza perdite. A differenza dei tentativi di trasmissione dell’energia wireless con le microonde che
invece sono difficili da collimare e hanno grosse perdite. Inoltre grazie al coinvolgimento del
collasso di etere è plausibile l’applicazione del bulbo negli apparecchi free energy come le celle
elettrolitiche pulsate alla frequenza di risonanza dell’acqua. Basterebbe usare la frequenza di
risonanza dell’acqua e non sarebbe necessario un circuito radiante molto potente. Potenzialmente
molti sistemi free energy beneficerebbero dell’applicazione del bulbo di tesla.
Sistemi antigravitazionali

Collimando diversi raggi Tesla su un unico punto (come nello schema a destra della prima
immagine) si otterebbe una forte differenza di pressione nell’etere il che genererebbe spinta ad
effetto di campo ossia antigravità. E’ interessante sapere la storia che c’è dietro il bulbo di Tesla.
Prima della seconda guerra mondiale Lenin fece una offerta molto proficua in termini di denaro a
Tesla per avere questo apparato. Tesla rifiutò così come rifiutò di collaborare per scopi bellici o di
potere. Tuttavia anche i nazisti si interessarono ai suoi progetti, inizialmente fù Wernher von Braun
a sperimentare questa tecnologia nei laboratori americani di Los Alamos (il governo americano e i
nazisti sono una unica entità) nel 1936. Hitler approvò la ricerca e Braun si trasferì in germania
proseguendo gli studi a Peenemunde dove i nazisti sperimentavano le armi segrete. Braun fù anche
nominato ubersturmbannfuehrer delle SS una alta carica nel sistema nazista. Che eroe dell’era
spaziale! Altro che razzi sulla luna! La cosa più interessante è che i nazisti applicarono il sistema
del bulbo di Tesla su un nuovo tipo di macchinario a propulsione antigravitazionale (loro
costruirono i primi dischi volanti su base Schauberger) che aveva la forma di sigaro...infatti
utilizzarono gli scafi dei sottomarini U-boat. Personalmente mi sono sempre chiesto come fossero
disposti i motori antigravitazionali negli UFO (umani e non) a forma di sigaro. Tipicamente i
velivoli antig sono a forma di disco perchè la massa deve essere contenuta all’interno del vortice
sferico toroidale generato dal motore antig...ma allora perchè la forma a sigaro? Proprio perchè
hanno usato una serie di bulbi di Tesla collimati per generare il campo, in tal caso la forma a sigaro
è perfetta per rientrare in sezione nel percorso aperto dai bulbi nell’etere stesso.

Cannone Tesla

Purtroppo per ogni scoperta c’è anche l’applicazione bellica. Il bulbo Tesla può sparare grosse
bordate di energia che si concentrano in plasma, Tesla chiamava queste implosioni “l’energia
nucleare dell’ambiente”. Ci sono buoni motivi per pensare che l’eplosione della Tunguska sia stata
provocata inavvertitamente proprio da uno dei suoi esperimenti con i bulbi. Il periodo storico
coincide così come coincide la fenomenologia dell’evento imputabile a una grossa quantità di etere
che collassa in uno specifico punto. Scegliendo la lunghezza d’onda appropriata e la direzione
voluta è possibile creare tali implosioni in qualsiasi punto del pianeta devastando intere aree così
come creare terremoti e tsunami. Inquietante? Questa è la realtà...trovo più inquietante il fatto che
l’umanità ignora completamente queste cose. Tornando sull’argomento anche Marconi conosceva
questa metodologia, lui riusciva a bruciare in uno dei suoi esperimenti un intero gregge di pecore
stando a migliaia di km di distanza

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