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DI
MARCO TODESCHINI
(sintesi divulgativa)
Fiorenzo Zampieri
LA CONCEZIONE DELL’ETERE DI MARCO TODESCHINI
(sintesi divulgativa)
PREMESSA
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gran parte del mondo accademico delle teorie einsteniane, l’ipotesi dell’esistenza
dell’etere cosmico è stata abbandonata.
Ma se analizziamo in maniera profonda sia la storia della filosofia che la storia
della ricerca scientifica ci appare una realtà profondamente diversa.
E questo è quanto ha fatto Todeschini all’inizio dei sui studi.
E quindi, essendo :
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Se, come dice Todeschini, tutti i fenomeni naturali sono riconducibili a movimenti
di spazio, è possibile trovare un sistema generale di equazioni matematiche che
contemplano e pongono in relazione tutti i possibili movimenti dello spazio con le
equivalenti forze in gioco, allo scopo di trarre da tali equazioni generali, le leggi
relative ad un particolare movimento di spazio nel quale si fosse eventualmente
identificato un determinato fenomeno.
Se poi lo spazio, nell’ipotesi dell’etere, possiede le caratteristiche di mobilità e
densità di un fluido si devono applicare ad esso le leggi generali della
fluidodinamica. Ma un fluido può essere liquido o gassoso e quindi quali possono
essere le leggi che segue lo spazio fluido? Quelle dei liquidi o quelle dei gas? La
risposta è immediata in quanto sappiamo che i gas hanno densità diversa a
seconda della pressione, mentre i liquidi a temperatura costante mantengono
volume e quindi densità costante. Quindi, poiché, secondo Todeschini, lo spazio
nei suoi movimenti, mantiene densità costante, ne consegue che ad esso si
adattano meglio le leggi dei liquidi anziché quelle dei gas.
Ecco qui di seguito le caratteristiche fondamentali dell’ETERE di Todeschini:
- Possiede un peso
- Possiede una massa
- Possiede densità costante di 9.1020 minore di quella dell’acqua
- È dotato di mobilità
- È dotato di attrito
- È vischioso
- È inerziale
- È incompressibile
- Ha natura granulosa ed è composto di particelle mobili (materioni)
- È suddivisibile
- È esteso ovunque e si identifica quindi con lo Spazio
Dalle caratteristiche succitate sorge immediata la difficoltà di comprensione di un
etere composto di particelle piccolissime e mobili le une rispetto alle altre in
quanto ci si chiede cosa può esserci nello spazio che divide una particella
dall’altra. Questa difficoltà deriva però dalla nostra abitudine di concepire lo
spazio come un ente immobile. Per cui se invece dell’avvicendamento di parti di
etere, pensiamo all’avvicendamento di parti di spazio, la mobilità di questo non
rimane più ostica al nostro intelletto. Infatti chi non riesca ad immaginare uno
spazio sferico che ruoti intorno ad un suo asse polare, rispetto allo spazio
immobile circostante? E chi non riesce ad immaginare una porzione di spazio
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prismatico o di altra qualsiasi forma, muoversi in linea retta, seguito dallo spazio
retrostante e preceduto da quello antistante? Si potrà obiettare che tra il volume di
spazio mosso e quello fermo circostante si crea una discontinuità di spazio e di
velocità, ma, sia la discontinuità di spazio, sia la discontinuità di velocità, secondo
Todeschini, sono eventi indispensabili per l’origine della materia e di tutti i
fenomeni.
LE PROVE SPERIMENTALI
Quali sono le prove sperimentali che dimostrano che lo spazio si può muovere
come un fluido?
Secondo Todeschini esse sono numerose e si possono dividere in due grandi
categorie: quelle comuni alla portata di tutti e quelle specialistiche.
Prove comuni:
1. La materia
2. Il peso
3. La massa,
4. L’inerzia
5. La gravità,
6. Il volume dei corpi
7. La forza centrifuga
8. Gli effetti giroscopici
9. L’effetto Magnus
10. La luce
11. L’elettricità
12. Il magnetismo
13. Il calore radiante,
14. Il moto astronomico
15. Il moto atomico
16. La caduta dei gravi
Fra le prove specialistiche si annoverano:
17. Il fenomeno Bradley
18. L’esperimento Michelson
19. L’esperimento Fizeau
20. L’effetto Doppler
21. L’esperimento Truton-Noble
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22. L’esperimento Rankine,
23. La rifrazione luminosa,
24. L’incurvamento dei raggi di luce vicino alle masse
25. L’esperimento Todeschini,
26. Il magnetismo terrestre
Le dimostrazioni scientifiche di tutte queste prove sperimentali si trovano
nell’opera principale di Todeschini dal titolo “La Teoria delle Apparenze” nella
quale vengono sviluppate ad una ad una con chiarezza di esposizione.
Il principio fondamentale che accomuna tutte queste prove sperimentali è quello
del movimento dello spazio fluido che genera tutti questi effetti ed altri ancora.
ETERE E PSICHE
Una volta accertata sperimentalmente l’esistenza dell’etere e che questi con i suoi
movimenti genera la materia e tutti i suoi fenomeni fisici relativi, sorge legittima la
domanda di come lo spazio fluido interagisca con il corpo umano e la sua psiche.
Todeschini in merito a questo ha formulato il Principio Unifenomenico che recita:
“l’Universo è costituito solamente da spazio fluido inerziale i cui moti rotanti
costituiscono i sistemi atomici ed astronomici che formano la materia ed i cui moti
ondosi, quando e solamente quando colpiscono i nostri organi di senso, suscitano
in noi le sensazioni di forza, elettricità, suono, calore, luce, odore, sapore, ecc..”
Per dare la dimostrazione della validità di questo enunciato bisogna dimostrare
che le sensazioni non fanno parte del mondo fisico. Già ne abbiamo parlato nel
paragrafo dedicato alla forza dove si evidenzia che la forza non è una entità fisica
reale.
A questo punto bisogna descrivere come Todeschini dimostra la genesi delle
sensazioni.
E’ noto a tutti, come conferma anche la scienza accademica odierna, che quando
i movimenti dello spazio fluido urtano contro i nostri organi di senso questi
trasformano gli urti in correnti bio-elettriche le quali mediante la rete nervosa del
corpo umano sono trasmesse ai centri cerebrali preposti a trasformarle in
sensazioni. Proprio studiando la fisiologia del corpo umano Todeschini ha
scoperto che gli organi di senso e di moto funzionano come apparati
elettrotrasmittenti a filo, elaborando così la concezione elettronica del sistema
nervoso.
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Infatti ha svelato che l’organo della vista funziona come un apparato televisivo a
filo che trasforma le vibrazioni elettromagnetiche buie in vibrazioni elettroniche
che trasmette mediante il nervo ottico al cervello.
Ha svelato che l’organo dell’udito funziona come un telefono poiché trasforma le
vibrazioni atmosferiche in vibrazioni elettroniche che trasmette mediante il nervo
acustico al cervello.
Allo stesso modo l’odorato, il gusto ed il tatto, funzionano come elettrosuscitatori
di vibrazioni elettroniche che anch’esse sono trasmesse mediante la rete nervosa
al cervello.
Le linee nervose sono costituite e funzionano come conduttori di elettricità.
La materia grigia del midollo spinale è la centrale di energia che alimenta tutti gli
organi e circuiti nervosi. I neuroni sono stazioni intermedie di rinforzo delle
correnti di linea. Il cervelletto è costituito e funziona come un complesso di
goniometri e telepuntatori automatici ed a comando.
Il cervello è la centrale suprema dove si trovano tutti gli apparecchi di ricezione
delle correnti provenienti dagli organi di senso periferici, tutti gli apparati
trasmittenti per teleazionare gli organi di moto periferici, gli apparecchi della
regolazione delle ghiandole secretive e del moto ritmico degli organi vegetativi
periferici, tutti i complessi di amplificazione, rivelazione, commutazione,
trasformazione delle correnti elettriche in arrivo ed in partenza, nonché i centri
psicofisici di percezione e di moto.
Se la trasformazione delle correnti elettriche trasmesse dagli organi di senso
fosse dovuta al cervello, quale organo materiale, questi non farebbe altro che
vibrare e trasmettere gli urti ricevuti (principio unifenomenico).
Poiché invece quelle correnti elettriche vengono trasformate in sensazioni
immateriali, l'organo che permette questa trasformazione non può che essere
immateriale identificandosi quindi con la Psiche.
La psiche, essendo immateriale, è perciò di natura spirituale e quindi si identifica
con l' ANIMA UMANA scoprendo così che le sensazioni costituiscono le prove
sperimentali incontrovertibili della sua esistenza.
Di enorme rilievo il fatto che l'azione della psiche (anima) è reversibile. Essa,
infatti, si esprime sia nell'elaborare le correnti bio-elettriche in arrivo dagli organi di
senso, sia nel generare le stesse correnti per comandare i movimenti e le funzioni
del corpo umano.
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Ma se le piccole forze della nostra anima non possono produrre che l'energia
elettrica sufficiente ad azionare i nostri organi, quali entità spirituali sono in grado
di generare le immani forze necessarie a muovere le masse dell'Universo?
Da ciò discende la certezza scientifica sperimentale dell'esistenza, oltre che
dell'anima umana, anche del mondo spirituale e di DIO.
DIO
Scoperta la realtà del mondo spirituale Todeschini si addentra quindi nel mondo
metafisico per spiegarne i fenomeni ed infatti nella sua Teoria delle Apparenze
elabora la base scientifica per spiegare i fenomeni metapsichici sinora avvolti nel
mistero, quali: telecinesi, apparizioni luminose, suoni misteriosi, telepatia,
rabdomanzia, ecc. oltre che fornire finalmente la spiegazione scientifica delle
medicine naturali quali la pranoterapia, l’agopuntura e agopressione, l’omeopatia,
ecc..
BIBLIOGRAFIA
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Marco Todeschini
nacque a Valsecca di Bergamo il 25 aprile 1899, da Carlo e Valentina Invernizzi, nei Càrevi Alti, nella casa
della Teori. Orfano della madre dalla nascita, fu preso a balia dalla zia materna Barbara. A 4 anni il padre lo
portò con sé a Cremona e lo collocò nel collegio Dante di Casalmaggiore di Cremona, dove vi rimase fino
all’età di 17 anni, anno in cui entrò nell’esercito come pilota aviatore. Fu proprio a Casalmaggiore, durante
una gita sul Po a 15 anni, che osservando un mulinello d’acqua e alcuni pezzi di sughero roteanti attorno ad
esso in cerchi concentrici, ebbe la prima ispirazione, all’origine di tutti i suoi studi.
Si laureò nel 1926 in ingegneria meccanica ed elettronica al Politecnico di Torino.
Nella sua vita di studioso si specializzò e si diplomò in vari rami della fisica e della fisioneurologia ed insegnò
come Professore Ordinario di meccanica razionale ed elettronica al biennio di Ingegneria Superiore STGM in
Roma oltre ad essere stato docente di Termodinamica all’Istituto Tecnico Industriale Paleocapa di Stato in
Bergamo.
Fu Colonnello pluridecorato del Servizio Studi ed Esperienze del Genio nella riserva.
Negli attrezzatissimi laboratori del Centro Studi suddetto, realizzò varie invenzioni e compì una classica serie
di ricerche teoriche e sperimentali giungendo a scoprire le modalità con le quali si svolgono e sono collegati
tra loro i fenomeni fisici, biologici e psichici, di cui determinò le precise relazioni matematiche reciproche e di
assieme coordinandoli tutti in una scienza universale denominata appunto perciò “PsicoBioFisica”.
Questa ha avuto un’eco mondiale, perché supera la relatività di Einstein, la meccanica ondulatoria di
Schrodinger, la quantistica di Heisemberg, la dualità complementare onda-corpuscolo di Bohr e la cibernetica
di Wiener; teorie che ammettendo solo realtà materiali oggettive vengono ad escludere le realtà biologiche e
spirituali soggettive che pur si manifestano, dominano e brillano per l’Universo intero.
Insomma, la fisica attuale contemplando solo fenomeni materiali oggettivi è del tutto unilaterale e non può
assurgere a scienza unitaria del Creato, perché questa deve comprendere tutte le discipline fondamentali che
in verità si manifestano nel Cosmo.
La Psicobiofisica di Todeschini infatti comprende in sé:
- una parte fisica che dimostra come tutti i fenomeni naturali si identificano in particolari movimenti di
spazio fluido, retti da una sola equazione matematica;
- una parte biologica che dimostra come tali movimenti allorquando si infrangono contro i nostri organi
di senso producono in questi delle correnti elettriche che vengono trasmesse dalle linee nervose al
cervello suscitando nella psiche, ed esclusivamente in essa, le sensazioni di luce, elettricità, calore,
suono, ecc. e svela la meravigliosa tecnologia elettronica di tutti gli organi del sistema nervoso;
- una parte psichica che dà le dimostrazioni scientifiche dell’esistenza dell’anima umana, del mondo
spirituale e di Dio.
Perciò il futuro Papa Giovanni XXIII nell’agosto del 1950 in una serie di colloqui avuti a Sotto il Monte col
Todeschini si propose di fargli tenere un ciclo di conferenze per diffondere la sua teoria in Parigi ed in altre
città della Francia, dove Monsignor Roncalli era allora Nunzio Apostolico. Ma la nomina di questi a Cardinale
di Venezia ritardò il progetto, che venne poi attuato per iniziativa del Presidente del Consiglio dei Ministri
francese Bidault e del Ministro della P.I. Petit, i quali vollero partecipare anche al pranzo dato in onore al
Todeschini dalle più alte autorità culturali.
Questi venne allora nominato Membro delle Accademie Scientifiche di S.Etienne, di Valence e di Parigi, e gli
venne offerta la lampada da minatore, simbolizzante la luce che egli ha portato sui misteri del Cosmo
cercando nel sottosuolo la radice dei fenomeni.
In vari congressi è stato riconosciuto che la Psicobiofisica spiega bene anche i fenomeni metapsichici
(telepatia, rabdomanzia, capacità terapeutiche dei guaritori, telecinesi, spiritismo, ecc.) e svela chiaramente
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le cause e gli effetti dell’ipnosi, dell’elettromagnetoterapia, dell’agopuntura, della dermatologia, della
psicoanalisi, della vertebroterapia, dell’omeopatia, dell’orgonomia, dell’auricoloterapia, dell’immunologia, ecc.
Notevole il fatto che questa scienza universale è confermata in pieno perché dall’unica equazione della
spaziodinamica su cui si basa, si ricavano tutte le leggi che riguardano le varie scienze sperimentali e perché
dai suoi principi sono state tratte molte applicazioni pratiche sia nel campo fisico che in quello medico, che la
confermano in ogni sua parte e nel suo chiaro disegno di sintesi cosmica.
Essa interessa in sommo grado: fisici, chimici, ingegneri, industriali, medici, filosofi, teologi, scienziati e
docenti di tutti i rami del sapere.
Perciò in Europa ed in America sono sorte cattedre di Psicobiofisica, ed i suoi principi sono stati introdotti in
alcuni testi in dotazione ad Università ed Istituti ed esposti da scienziati in migliaia di articoli su giornali,
riviste, libri, ed in conferenze radio e televisive.
Todeschini ha partecipato con importanti relazioni a vari Congressi Internazionali di Fisica e Medicina. E’
stato incoraggiato e sostenuto da illustri scienziati tra i quali ricordiamo l’On. Colonnetti, Presidente del
Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Prof. Levi-Civita che condivideva la fluidodinamica benchè avesse
fornito il calcolo tensoriale ad Einstein, il Prof. B. Finzi Preside del Politecnico di Milano, il Prof. G.
Castelfranchi docente di fisica moderna in varie Università, il celebre fisico Quirino Majorana, fu collaboratore
di Guglielmo Marconi, che lo incoraggiò a proseguire nei suoi studi, l’On. Prof. E. Medi, Presidente
dell’Euratom di Ginevra, l’insigne clinico G. Petroni, i premi Nobel E. Fermi, B. Chain, A. W. Heisemberg, W.
Pauli, P Blackett, D. C. Anderson, Dirac, ecc.. e molti altri celebri filosofi, teologi e scienziati.
E’ stato nominato Uff. e Comm. dell’Ord. “ Al Merito della Repubblica Italiana”; Cav., Uff. e Gr. Uff. della Cr.
D’Italia.
Fu Presidente dell’Accademia Internazionale di Psicobiofisica, Membro d’Onore del Consiglio Nazionale delle
Ricerche Scientifiche di Haiti e di 25 Accademie italiane ed estere, ed è stato proposto, nel 1974, per il
premio Nobel.
La sua vita e le sue opere sono state citate in varie enciclopedie, tra le quali: Who’s Who in Europe,
Dizionario delle personalità europee, Mayer, Ed Feniks 1966, Bruxelles – Grande Dizionario Enciclopedico
Fedele, ed. UTET 1961, Torino – Dizionario Generale di Cultura, Brunicci, Ed: SEI 1958, Torino – Storia di
Bergamo e dei Bergamaschi, Belotti, Ed: Bolis 1959, Bergamo – Miscellanea Francescana, Ed. Pontificia
Facoltà di Teologia F. M., 1951, Roma – Enciclopedia degli Italiani illustri: Lui chi è?, ed. E.T. 1971, Torino –
Dictionnary of International Biography, Ed. I.B.C. Cambridge CB2.3QP, England, 1975.
Marco Todeschini nei suoi studi, ebbe sempre vicino la moglie Lina Ghisi e la figlia Antonella.
Scomparve il 13 ottobre del 1988 e venne sepolto nella “sua“ Valsecca di Bergamo ove gli venne intitolata la
piazza principale del paese e posto un monumento in suo onore.
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