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ARTE MERIDIONALE E SCULTURA – ARTE ROMANICA

INTRODUZIONE: L’arte romanica meridionale nasce come un afflusso di tracce di


altri stili, come il Romanico settentrionale, e culture, conseguenza delle influenze
arabe, bizantine, longobarde e normanne. Dopo la fondazione da parte dei
Normanni nel 1131 del Regno di Puglia e di Sicilia, infatti, l’Italia meridionale diventa
un centro di diffusione della cultura greca e araba ed essendo i Normanni piuttosto
tollerabili nei confronti delle altre civiltà, manifestazioni artistiche di eredità araba,
bizantina e normanna si fondono, rendendo il linguaggio romanico particolarmente
elaborato. Le due aree nel sud Italia in cui lo stile romanico assume caratteri più
spiccati e riconoscibili sono la Puglia e la Sicilia.

ARCHITETTURA ROMANICA IN SICILIA:


In Sicilia il Romanico si sviluppò con l’arrivo dei normanni, ma nelle sue forme risentì
molto l’influenza delle precedenti dominazioni bizantina e musulmana. Due esempi
di fusione tra diverse culture sono due splendide cattedrali caratterizzate da volumi
possenti e slanciati, tipici normanni, ovvero il Duomo di Cefalù e il Duomo di
Monreale (Palermo).

Cefalù Monreale
Monreale Interno Nelle due cattedrali si riscontrano
elementi arabi nei i volumi semplici, nelle
decorazioni ad intreccio di motivi
geometrici e astratti, negli archi a sesto
acuto, nelle colonnine annicchiate e nel
soffitto a muqarnas.

Cefalù

interno

Tra gli elementi bizantini che


possiamo trovare nelle due cattedrali
spicca lo stile figurativo: in entrambi i
catini absidali troviamo raffigurato con
mosaici a sfondo dorato il Cristo
Pantocratore, una rappresentazione di
Cristo tipica bizantina in cui il soggetto
viene mostrato maestoso e severo (pantocratore=dominatore di tutto). Sulle pareti
della navata centrale sono disposte a pannelli le Storie dell’Antico Testamento,
mentre lungo le navate minori si sviluppa un ciclo cristologico. Altro elemento
bizantino evidente sono le colonne con un capitello col pulvino, elemento
architettonico strutturale a forma di tronco piramidale rovesciato, posto tra il
capitello e l’imposta dell’arco.
Colonnine annicchiate

Gli ELEMENTI NORMANNI, invece,


sono le facciate a due torri imponenti
e la pianta a croce latina con tre
absidi sporgenti.

Un altro esempio piuttosto importante e


particolare di sintesi tra diverse culture è la Chiesa
di San Cataldo a Palermo, che esternamente si
dimostra influenzata dagli arabi per il volume
cubico e squadrato, con arcate cieche a sesto
acuto, tre cupole rosse tondeggianti allineate
situate sopra la navata centrale e per le merlature
traforate. Internamente, invece, la chiesa rivela uno
spazio di origine bizantino, mediato dell’influsso
pugliese a cui rimanda la pianta rettangolare a tre
navate con tre cupole allineate su quella centrale,
secondo uno schema che si ritrova anche, appunto, in
Puglia nel Duomo di Molfetta.

In Sicilia sono piuttosto diffuse


queste piccole chiese con o senza
mosaici, con volumi semplici, cupole di origine sicuramente islamica e finestre
traforate, come anche la Chiesa della Martorana o quella di San Giovanni degli
eremiti.

A Palermo i Normanni costruirono il Palazzo


Reale con la Cappella Palatina, una piccola chiesa
impreziosita da splendidi mosaici. La cupola
all’incrocio tra navata e transetto è sostenuta da
trombe angolari di tipo arabo e non da
pennacchi bizantini, nonostante anche lassù sia
raffigurato il Cristo Pantocratore. Oltre ai mosaici
bizantini, pavimenti cosmateschi, la Cappella
Palatina è celebre per i soffitti
intagliati, realizzati dai maestri di
scuola fatimide e iranica,
espressione artistica tipica degli
edifici arabi del Ifriqiya e della
Persia. Le muqarnas dei cassoni
lignei, dipinte con immagini rare e
iscrizioni cuneiformi, presentano
ornamenti vegetali e zoomorfi,
uccelli, animali fantastici e mitologici, tra cui figure umane.

Nel 2015 l’UNESCO


ha inserito nella
lista dei patrimoni
dell’umanità come
sito seriale italiano
la Palermo arabo-
normanna e le
cattedrali di Cefalù e Monreale, che comprende il
Palazzo Reale con la Cappella Palatina, la Zisa (palazzo civile di chiara origine islamica
per soffitto a muqarnas e strutture squadrate), la Cattedrale della Santa Vergine
Maria Assunta, la Chiesa della Martorana, la Chiesa di San Cataldo, la Chiesa di San
Giovanni degli Eremiti, il Ponte dell’Ammiraglio e le due cattedrali di Cefalù e
Monreale.
ARCHITETTURA ROMANICA PUGLIESE
La Puglia era terra di scambi culturali, sia per le diverse dominazioni subite che
perché da lì partivano pellegrini verso la Terrasanta. In questo caso, abbiamo
un’unione di elementi portati dal nord Europa dai Normanni, a elementi lombardi
portati dai pellegrini che si fondono a loro volta con elementi bizantini già presenti.
Ne risultano maestose cattedrali in pietra bianchissima in cui il Romanico si esprime
al meglio.

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