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Accademia Editorale

Catarsi tragica Author(s): Donato Loscalzo Source: Quaderni Urbinati di Cultura Classica, New Series, Vol. 75, No. 3 (2003), pp. 67-84 Published by: Accademia Editorale Stable URL: http://www.jstor.org/stable/20546788 . Accessed: 15/05/2011 07:19
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Catarsi

tr?gica
Loscalzo

Donato

sul pubblico un effetto "cat?rtico" : ? que della Po?tica di Aristotele dalla pubblicazione an ? invalsa tra gli studiosi di teatro e letteratura ad opera di Robortello1 con tra gli studiosi del filosofo. tichi e, soprattutto, Aristotele avrebbe di tragedia in 1449b 24 ss., con uno cluso la breve e sint?tica definizione e non chiaro dell'asse dell'analisi, dalle parti costi spostamento repentino tutive e strutturali della tragedia agli effetti provocati nel pubblico: ?V ?X?ov xai (po?ou Jteoa?vouoa xr\v xarv toio?tcdv jraih^axoov xaikxQ?iv. e ? il nesso pi? studiato e interpretato, Questa breve e incisiva definizione ? certamente il termine pi? noto e forse quello che ha reso fa xo&anai? mosa ai nostri giorni si ? pro la Po?tica: dal Cinquecento la bibliograf?a La tragedia greca sta la convinzione doveva avere che ormai arricchita, diventando quasi incontenibile.2 gressivamente sono le ragioni per cui si ? scritto e si scrive ancor molto su Diverse tema. Innanzitutto in ?mbito ebraico-cristiano la catarsi ha evocato questo e ha convo terni di fondo, che vanno dalla colpa alla ricerca di espiazione sia in grado di solle di molti sull'idea che la letteratura gliato l'attenzione vare e di nobilitare il suo pubblico, innalzarlo, purificarlo, aprendogli nuovi orizzonti la sua emotivit?. culturali e contenendo Inoltre le valenze (la catarsi indica anche religiose del termine accrescere il fascino del tema, contribuito ad le purificazioni rituali) hanno ancora una volta portando la
de arte po?tica Floren explicationes, conficiens talium perturbationum et lugubres ex comoedia atroces, quoniam inde enascatur res hi tract?t

i. Francisa tiae 1548, p.

Robortelli 52: "sed

Utinensis

in

librum Aristotelis et contineat risus et terrorem res laetitia

Cum purgationem. commiseratio oportet laritatis 2. Per plenas". un'idea

per misericordiam enim tragoedia et terror, sicut

The

si veda OJ. della mole di contributi Schrier, comparsi suH'argomento A Bibliography and the Tractatus Coislinianus. about 900 till of Aristotle from i vari momenti ? facile riassumere della cri 1998, p. 300 ss. Non 1996, Leiden-Boston-K?ln un tentativo tica e le interpretazioni tuttavia di sintesi ? stato compiuto da P. Som date, sa et sur Paris d'Aristote 1975, p. 133 ville, Essai sur la Po?tique post?rit?, quelques aspects de Poetics ss.; per qualche Class. Stud. aggiornamento 29,1992, p. 5 ss. cf. L. Golden, 'Aristotle on Tragic and Comic Mimesis',

Am.

68 discussione

Donato

Loscalzo

sui piani alti della religione e, in tempi pi? recenti, della psico In questo modo si ? perso di vista r ?mbito prettamente est?tico dal log?a. e la tema si originava. ci si ? dimenticati il di Aristotele Spesso quale cosi a lui si ? fatto dire troppo x?f}aQoLc tr?gica ? stata decontestualizzata: a ci? che ef?ettivamente ha detto, e non si ? fondata Tanalisi su ci? rispetto si trova nel suo trattato, giungendo che realmente spesso a dei veri e pro fraintendimenti.3 pri e studiata dopo la traduzione la Po?tica fu conosciuta la Nel xvi sec?lo, tina di Giorgio aldina del testo greco Valla (1498) e Tedizione (1508): il assunse un ru?lo passo di Aristotele neirinterpretazione paradigm?tico e del fine della suo carattere della funzione sint?tico e, tragedia, pur nel come tale, oscuro. Gli studiosi colsero una reazione di Aristotele alie criti sulla fruizione di un'opera nel 1570, che platoniche tr?gica. In particolare vide in questo passo la risposta alie obiezioni Castelvetro fatte Lodovico deir animo degli spettatori.4 da Platone nella Repubblica sulla corruzione essere alia catarsi tr?gica possono riguardo non possono dare ragione della comunque serie di sfumature che le distinguono. Una linea di demarcazione, grande : critico mentre di questo nel Rinasci tuttavia, segna il percorso travaglio a circolare tra si cerca la Po?tica comincia mento, quando gli intellettuali, dalla seconda meta nella catarsi una promozione etico-didattica, deir8oo, a diventare una scienza ufficiale, comincia si comin la psicanalisi quando e di evacuazione cia a parlare in invece di rilassamento delle passioni, : senso quindi psicol?gico Le posizioni studiosi degli in tre insiemi, iscritte che e quindi come met?fora (1) come purgazione, un suo supporto nelFottavo dico;5 troverebbe non mostra che la m?sica 16), dove Aristotele
mento o di ricreazione, ma pu? assolvere anche

tratta dal linguaggio me libro della Pol?tica (1342a 5 ha solo i fini di intratteni
a una funzione cat?rtica,

3. Cf. della

C.

Po?tica

Segre, Awiamento ? anche la storia vico Castelvetro,

alVanalisi di un

del

testo

continuo

letterario, travisamento".

Torino

1985, p.. 283:

"la fortuna

4. Lodo man, epoca nella cura

Roma-Bari

e Po?tica d'Aristotele Ro 1, a cura di W. sposta volgarizzata a 1449b 22-31. Sulla ricezione in della Po?tica 1978, pp. 160-163, commento e la sua cf. A. Schmitt, 'La Po?tica di Aristotele rinascimentale, reinterpretazione e la sua storia, a in La po?tica di Aristotele del Secondo po?tica Cinquecento', Atti della Giornata internazionale di studio dal Seminario Lanza, organizzata inmemoria Cessi di Viviana (Pavia, 22 febbraio 2002), Pisa 2002, p. 31 ss. e Politica in Po?tica aristot?lica dalla Politica alia Po?tica, 'La catarsi Flores, fra e Aristotele, 43, osserva femminile", 628a. Ci? di un Atti che 7-8 maggio 1987), a.i.o.n. colloquio (Napoli sue valenze mediche, x?ftagoic significa come mentre in Ippocrate, compare purgazione del nelle che ma la catarsi non costituisce funzionale il momento della vita dannoso, "un momento sez. filol.-lett. in Aristotele 5, 36 Aph. traum?tico con un e 6, solo in e

teor?a di D.

di Greco 5. E. Platone 1984, p. "mestruo Plat.

Leg. risolutivo

indicherebbe

residuo

ritmo

peri?dico".

Catarsi come

tr?gica si evince a un rito dal senso di liberazione

69

pano

che provano quelli che parteci Si tratterebbe di una specie di liberazione, di orgi?stico. :nel teatro avrebbe non una catarsi qualsiasi, ma purgazione luogo quella della medicina t?picamente omeopatica: piet? e tr?gica.6 ? il principio e nello terrore sarebbero stesso tempo le gli agenti della catarsi tr?gica rimosse nell'animo dal pre passioni Lessing, pariendo degli spettatori. tra due vizi, fa risiedere la catarsi che la virt? ? intermediaria supposto "nella

in disposizione cio? la tra trasformazione delle passioni virtuosa", a un giusto e di terrore, con conseguente gedia porterebbe grado di piet? Non dominio delle passioni (e non rimozione, come voleva Castelvetro).7 tesi ha avuto largo seguito tra gli stu abolizione, ma moderazione: questa in poi, i quali, basandosi sulla testimo da Bernays8 diosi contemporanei, a una moderazione nianza del passo della Politica, hanno pensato dell'ec cesso ha mai di tutte le passioni che un'azione psico-terapeutica si agitano nell'animo umano, cogliendovi offerta dallo spettacolo.9 Aristotele, pero, non una n? ha mai stabilito di passioni", gerarchia come stato della piet? e del terrore e l'eccesso,

parlato di "eccesso tra il giusto contenimento

Inoltre in Rhet. 1385b 29 ss. espressamente dice che dell'animo. pat?geno un estremo timor? non ? compatibile mai con la piet?, perch? chi ? troppo
A Revised Introduction, Text, with Critical of Poetry. fa notare che l'articolo 1909, p. 152. Lo studioso (xtjv) ma di della tragedia. indica che non si tratta di una catarsi qualsiasi, quella propria trad. it. di P. Chiarini 7. G.E. (Bremen 1769), Bari Drammaturgia d'Amburgo, Lessing, cessa si ? conclusa, la tragedia la nostra 1956, Lxxvii 1768), p. 340: non appena (26 gennaio 6. Cf. I. By water, Aristotle. and Commentary, On the Art Oxford e nulla pi? resta in noi della al quale abbiamo assistito, a e come ha contribuito contribuisce una a purificare composizione provata suscita purificare se stesso, per commozione, le nostre quest'ultima, se non persone. il verisimile Esso continua timor? che a operare della piet?, La tra

Translation

piet?, il maie,

in noi, cosi ora gedia

? quindi

des Aristoteles ?ber Wirkung 8.J. Bernays, 'Grundz?ge Abhandlung in Breslau in Abhandlungen der historisch-philosophischen der Trag?die', 1, Bre Gesellschaft e indicasse la purga ehe la catarsi fosse una met?fora medica slau 1857, p. 135 ss. L'ipotesi e da A. Lesky, des Tragi ? stata ripresa zione d?lie passioni 'Zum Problem approfondita 'Furcht und Mitleid? Zur Deutung 7, 1953, p. 2 ss. eW. Schadewaldt, schen', Gymn. Helv. Hermes 83,1955, p. 148 ss. Trag?diensatzes', e commento testo Torino di A.R., Po?tica, Introduzione, (Aristotele. Rostagni essere in scena dopo stati scelti e "com ehe gli affetti siano messi 19452, p. XLiii ss.) crede con cura e S?lle misurati cio? "moderati alio scopo buono", suggestioni circospezione". and Katharsis. cf. T. Brunius, della nella catarsi, Inspiration interpretazione psicanalitiche The Poetics The Interpretation vi, 1449 b 26, Uppsala 1966, p. 64 ss. La psicana of Aristotele's des aristotelischen 9. A. e alla conoscenza dei meccanismi del profondo le porte aperto all'interpretazione Di re al fen?meno della catarsi teatrale. di lettura anche una chiave fornendo sogni, G. Aurelio Privitera R. Privitera cente ha prospettato G.A. (in un'ipotesi psicanalitica cui lo spet Storia eforme della letteratura greca, Milano 1997, p. 516), secondo Pretagostini, lisi ha dei tatore vicenda alla fine pietosa si sente e paurosa liberato era una dalla piet? finzione", e dal come terrore, perch? dal svegliandosi "prende sonno. coscienza che la

po?tica der verlorenen

passione quale che suscita piet?.

componente quale vivente di vita propria.

70 atterrito

Donato

Loscalzo

? di conseguenza per provare troppo preso da questa emozione l'idea che la catarsi tr?gica sia una forma di sentimenti di piet?.10 Tuttavia tra ? ancora presente delle passioni contempora purgazione gli studiosi in tempi recenti, hanno precisato il valore di questa fun nei11 che pero, E. Belfiore, intenti moralistici.12 zione del teatro, rawisandovi tuttavia, della catarsi, metiendo ha contestato questa interpretazione omeopatica in evidenza tanamento due problemi: ? conseguente volto della Gorgone
ottenuta con

ficante casi in cui x?daooic


mozione

innanzitutto ilmeccanismo dell'allon psichico a processi nel caso del terri (come allopatici e poi nei che ha una funzione apotropaica) ricorre con il genitivo la ri indica sempre oggettivo
qualcos'altro.13

a uno dei pi? diffusi del termine, purifica (2) In obbedienza significati ? il significato che assume nell'u zione, e sulla base del fatto che questo nico altro luogo della Po?tica in cui compare altri studiosi hanno (1455b 15), a una in scena come in un rituale, pensato purificazione degli eventi messi E l'ipotesi di Otte,14 se morale. eliminando da loro ogni contaminazione la catarsi tr?gica consiste guito per certi versi da Else;15 per quest'ultimo in una gedia sorta di alia fine 'chiarificazione si chiarisce che in quanto alla fine di una tra intellettuale', le azioni impure compiute dai protagonisti,

M. Davis, Poetics: Aristotle's the Poe contraddizione, apparente questa "as 1992, p. 39 parla di double response nel caso della tragedia: Savage Md. as we fear". partecipants pity; 11. ? questa, di D. Lanza Po?tica, Milano 1987, p. 63: (A?stotele. per esempio, l'ipotesi su Aristotele, testi medici forte basti conside "la suggestione di noti fu indubbiamente e anche rare quanto sia d?bitrice, la sua biologia nell'osservazione nella all'inda teoria, risolvere try of Philosophy, we spectators gine clinica del personaggio fico, consente dal pericolo (La tragedia che parlano a frattaria quinto sulla scena e quarto A p. 71 s. lo studioso sec?lo". a noi, ma canto lo awicina d'altro di un giudizio emotivo su di totale". lui, e questo Cf. anche osserva il fatto che che la fallibilit? del l'errore sia speci

?o. Per

l'espressione del di

coinvolgimento sulla scena. La tragedia "funzione

"salva giudizio V. Di Benedetto

lo spettatore E. Medda

greca stabilizzante"

in quanto spettacolo teatrale, Torino nonostante della forma tr?gica,

questa

1997, p. 316 ss.), re fosse

ogni mediazione. 12. Cf. R. Janko, Aristotle London Aristones, 1986, p.

on The Poetic London 1984, p. 139 ss. e S. Halliwell, Comedy, of not emotional which 90 parla di "a powerful experience only our natural so in a way which of pity and fear full play, but does conduces gives feelings as part of our to their in to, events of, and response rightful functioning understanding in der Theorie des Tragischen the human world". Erkennen und Handeln Cf. anche V. Cessi, and Emotion, Princeton 1992, p. 337 ss. non ma si tratterebbe la studiosa, di eliminazione delle della emozioni, espulsione della piet? e del timor?, cio? dei due poli opposti. degli estremi zur aristotelischen der Trag?die, Berlin 14. H. Otte, Neue Beitr?ge 1928, Begriffsbestimmung 10. p. Per a. M. 1987, p. 250 ss. bei Aristoteles, Frankfurt on Plot Aristotle 13. E. Belfiore, Tragic Pleasure:

15. G.F. Else, Aristotle's for he may pity this man, of pollution" 438). (p.

Poetics: is like us,

the Argument, a man good

Cambridge rather than

Ma. a bad,

"You 1957, pp. 423-447: and he is xcxDcxqo?, free

Catarsi

tr?gica

7t

non si son? causato da milla di immo sofferenze, originate non dice il fatto che Aristotele rale (jiic?q?v). A questo, tuttavia, si oppone mai che alla fine si scopre che tutto sia stato un equivoco. Questa ipotesi, il pubblico l'unica a escludere dalla catarsi tr?gica, non ha completamente trovato pieni consensi. della terpretazione est?tico pi? che etico. fluenza morale della esiste tra un testo diosi In epoca catarsi come Gi? pi? recente, purificazione, aveva da tempo, pero, Goethe la naturale sul pubblico, per tragedia e e, su questa una valenza sulla sempre si ? pensato linea della in a un processo escluso una in distanza che

e che hanno

gli spettatori16 a si affannano contemporanei cogliere si che secondo Aristotele J. Lallot, per esempio, sostengono pont-Roc mettono in scena casi pietosi e terribili, ma solo dopo averli epurati, resti tuiti in una forma pura, fornendo cosi non dolore al pubblico, ma f)?ovr), resto Aristotele ci? che del intende come fine proprio della tragedia.17 ? una terapia del dolore. ? questa (3) La catarsi delle passioni l'ipotesi di Robortello18 riconoscere frontare offerta agli spettatori che pensa a una possibilit? inmodo alia sofferenza, che portano le dinamiche con maggiore i dolori del proprio vissuto soggettivo di capire e da poter af forza d'a

letterario

linea, alcuni stu est?tica. R. Du

16.J.W.

Goethe,

'Nachlese

zu Aristoteles' einem Verlauf

1827, p. 84 ss.: "nach Stuttgart solcher Leidenschaften chung ? ritornato Goethe Ch. Wagner, Graz. Beitr.

aber

in ?ber Poetik', von Mitleid Sul

Kunst und

und

Alterthum

vi

1,

ihr Gesch?ft '"Katharsis"

abschliesst". in der

Furcht, mit Ausglei commento ad Aristotele di fosse

pretazione morale direttamente,

come 11, 1984, p. 67 ss., ehe ha mostrato in cui non nel momento di Aristotele

a cura di J.M. Bremer in Miscellanea Poetics, i449b27-8', tr?gica in honorem J.C. Kamerbeek, cui xrrv xcrfraQaiv si riferisce alla S.L. Radt C J. Ruijgh, Amstelodami 11, secondo 1976, p. storie rimozione il soggetto che formano dell'elemento (x? ?iicxq?v) dalle pre disgustoso dilecto mentre tuiscono 18. Cit. della tragedia, xcov xoio?xoov rendendole jm?rr|[i?x?)v della proprio cosi xcr&aQ?, si riferisce aile accettabili, pulite, sofferenze dolorose non o pi? funeste repellenti, che costi

come invito a compiere ? riscontrabile lo studioso, realt? dell'uomo. Secondo nella de della rappresentazione in Aristotele il significato finizione di catarsi di 'ethische Aufkl?rung'. et La Po?tique: Le texte grec, avec une traduction 17. Cf. R. Dupont-Roc J. Lallot, Aristote. et troubles des troubles des notes de lecture, Paris 1980, p. 189: "l'?puration frayeur, piti? chez les spectateurs, fait na?tre le plaisir (...) qui substitue ?puration apparent?s qu'elle era pero ? la peine". da N. van der Ben, 'Aristotle's Questa ipotesi gi? stata formulata

Trag?diendefinition', vicino alla giusta inter uno riconosceva alia tragedia scopo attraverso il do ver?, ma la indire ttamente, Goethe

aristotelischen

aver assistito alla rappresentazione di una dopo e che ciascuno ? sottopo ? la sorte comune che questa capiscono sua e cosi le sopportano Cita poi a sostegno della pi? f?cilmente. conser c?mico dell'et? di Aristotele, teoria un frammento di Timocle (fr. 6 K.-A.), poeta vato da Ateneo che l'uomo desti ? un animale (4, 56, 19) che osserva (6, 223b) e da Stobeo una sorta di e nato ha trovato nella sofferenza al dolore della rappresentazione quindi trae da ci? imali si scorda dei propri la mente sollievo: e, mentre altrui, pia guardando educata. cere, viene gli tragedia, sto a queste spettatori sofferenze

il soggetto a n. 1. Robortello

tragedia. sostiene che

72 nimo.

Donato

Loscalzo

In tempi recenti Tipotesi ? stata sostenuta anche da C. Diano19 che a teatro i di t?/vn, ?kvnia?: preventivamente parla sperimentando travagli sar? poi in grado di che son? inerenti alia vita di ogni uomo, lo spettatore affrontare quelli della vita reale. poter meglio Tranne in linea di massima si ? intesa con resistenza, comunque, qualche catarsi una sorta di purificazione e/o purgazione delle sofferenze del pub attraverso scena. Una sulla blico, quelle che il poeta tr?gico rappresenta e immediata nasce dalla constatazione obiezione della forma apo prima in fondo di una prerogativa dittica deirafifermazione: si parierebbe dello teatrale molto che riguarderebbe la ricezione del spettacolo importante, il tutto in pochissime La riabilita stessa, risolvendo pero Topera parole. un postulato e non trove e Aristotele, assol supporti, approfondimenti accuse mosse a iscriverla la tragedia dalle vendo in da Platone, verrebbe un contesto non addirittura di pochissime, sacrale, servendosi paideutico, chiare parole. zione della tragedia, cio?, si profilerebbe rebbe altri e chiarimenti II secondo catarsi: chiaro ? rappresentato dalle ragioni di questa centrale, problema, se ? il terrore, non ? che la tragedia "allontani" perch? auspicabile e debba alio stesso tempo purgare allontanare la perch? quindi come

sentimento si ? Per questo che, del resto, non risulta negativo.20 piet?, un auspicio a ricercare cercato di leggere tra le parole di Aristotele il giu sto mezzo della piet? e della paura, investendo il teatro tr?gico della fun zione di equilibrare eccessi e i difetti di queste due afifezioni deir animo gli
umano. dice. Ma ancora una volta si fa dire ad Aristotele ci? che in realt? non

indispensabile, : vulgata
XOoql? eX?ov ?x?oxou xai T?v

in primo

luogo,

qualche

osservazione

sul testo

della

ei?cov

?v tol? tf]v

qpo?ovj,

Jteoodvovjoo:

xod ov ?qoovtodv, jio?aoi? x?jv toiovjtcov jtaf>r|(i?xcov

?i9 ?nayyEkia?, x?daoaiv.

?Xk?

?C

Due

emendamenti

sono

gnalati in apparato dagli stato omesso ?Xk?. Se problem?tico tiva il testo che circolo

e non vengono stati integrati completamente editori: ?xacrcou ? stato corretto con ?x?oxco

se ed ?

il primo emendamento ? il secondo. Restituendo queste per quasi tutto

si rende necessario, pi? in defini lezioni si avrebbe e che si awicina il Cinquecento

e in Saggezza 'La catarsi Vicenza 19- C. Diano, 1968, p. tr?gica', poetiche degli antichi, 215 ss. 20. Ilmodo ? trattato in Rhet. da Aristotele 7: la piet? 1385b n-i386b per suscitare piet? ? il dolore il male manifesto subito da chi non lo m?rita (k\mr\) verso (xov ?va?iou jvyx? e vicino a noi. La anche ? un sentimento che inoltre, veiv) e che sembra possibile piet?, che provano quelli in una rovina caduti non vivono situazioni di estremo coraggio e arroganza, o che sono estrema.

Catarsi molto (FrS):21

tr?gica a quello che ? presupposto nella traduzione siriaca del

73 x sec?lo

est Tragoedia tione iucunda promissionem, purgationem

imitatio sine sed eorum

actionis

studiosae ex

et

perfectae, in

cui

est

magnitudo agunt, dolores et

in ora et non per

unaquaque per qui

misericordiam dolent.

quae speciebus, et metum

partibus

temperans

faciens

In questa versione la traduzione "ex specie risulta poco comprensibile nesso il ei? v-?Qtovxoov, anche perch? bus, quae in partibus agunt" del corso della Po?tica ha un significato i perso indica nel preciso: participio sulla scena (cf. 1448a 25 ss.).22 Tuttavia, dal momento che agiscono naggi e la punteggiatura confermano di questa versione che la sequenza quelle la lezione ?v xo?? |ioq?oi? si pu? tentare di difendere del testo della vulgata, ?qcd oq?vtcdv, xal ov ai ajrayye^Lac, ?XX? ai ?X?ov xai cpo?ou. Il participio vtoov ? retto da ?v xol? ^oq?oi?.23 Infatti nel vi capitolo, dopo la definizione im avverte di spiegare alcuni termini la n?cessita di tragedia, Aristotele va a conto chia della che la schematicit? rendendosi discapito piegati, rezza. In ornato" (1449b 28 s.) in spiega che per "linguaggio particolare, di ritmo e m?sica, che si awale tende quello per "distinto nelle forme" Inoltre il 29-31) il fatto che alcune parti sono in versi, altre cantate. (1449b sulla scena, con una pe lustra quali siano le "parti" di coloro che agiscono : ?nei ?? JiQaxxovxe? Jioiouvxcu xr\v rifrasi piuttosto (1449b 31-34) complessa xo \1i\1r\01v, jtoarcov ji?v ?^ ?vayxr|? av e?r| xi ?i?qiov XQCcytp?ia? ? xf\? oijjeoo? o|io?- eixa [lEXonoda xc? X?^i?, ?v tovtol? y??* Jtoio?vxca x?]v ?il|jt|?iv. ? cosi cio? gli elementi di chiarito quali siano imezzi (\1OQia)24 della tragedia, che "agendo fanno lamimesi" cui dispongono (l'ordine di ci? che si quelli i canti e il linguaggio): ci? rende ragione della correttezza vede, l?gico
und die Grundlage der Kri der Poetik des A?stoteles ?bersetzung i, 1928, p. 155. Wien-Leipzig osserva stesso teatrali secondo aleuni, (1448a 26 ss.) ehe, gli spettacoli sono detti ?Qajiaxa ? certamente La tragedia [ii?ioi)vxai ?Qwvxa?. opera mimetica perch? av?re per oggetto a differenza di poesia, che possono centrata di altre forme sull'uomo, e altre manifestazioni. la natura 21. J. Tkatsch, tik des griechischen 22. Aristotele Die arabische Textes anche 23. Cf., A?stotelesstudien. se con diversa interpretazione del zur passo, la ricostruzione der di R. Stark, Aristotelischen

Ethik, Entwicklung Untersuchungen Philologische xa? con jteQa?vouaa: M?nchen 19722, p. 61, che separa ?qcjovxoov da ci? che segue e collega nun ?is ajiayyeAiac einfa last sich nicht "diese Leistung (durch [seil, seelische Reinung] e ancora nur ?is ?^?ou xai cpo?oi) bewirken", Plat. rp. m 392d) sondern ches Berichten, vgl. man es als Verdeutli a p. 62: "Das Glied kann ist ein Januskopf, xai ov bi ?nayyEXia? des voraufgehenden chung verstehen". der Definition wie als antithetische Hervorhebung des folgenden Gliedes in

con cui si compie anche da i mezzi la mimesi ? confermato ?v + dativo indichi 24. Che una parte caso costitutiva che in questo 1448a 19 ss. Da notare ^i?qlov non rappresenta come tutti gli elementi che riguardano si dira dopo della (1449b 27 ss.), ma gli tragedia, e lexis. m?sica attori: spettacolo,

74

Donato

Loscalzo

al parti del nesso ?v toI? ?ioqloi? ?qcovtoov. In questo modo grammaticale si restituisce un valore pi? coerente, dal momento che se lo cipio ?QobvTcov e an?malo si intende come gen. assoluto rimarrebbe aU'interno sospeso a ?j? della frase. Con xo? ? introdotta una nuova subordinata che connette tutto ci? che ? retto dal participio Timitazione ^irjOL? nega?vovaa: compie narrata dei fatti, ma con la rappre la catarsi non con (?i?)25 Tesposizione e pietose. Aristotele sentazione in opposi di situazioni paurose ha messo zione ?i5 ?jTorYYe?icx? con ?i5 ?X?ov xai (po?ou perch? evince la definizione con con il di tragedia dalla comparazione Tepos, quale condivide molti e solo un tanto che chi sa esprimere di aspetti qualche differenza, giudizio sul canto ?pico pu? farlo di pari grado sulla tragedia valore (1449b 9 ss.). ? che il tr?gico si fonda su piet? e terrore (1452a La differenza pi? evidente 1 ss.), invece ? sostanzialmente ? jtorf/eX?a.26 La traduzione sar?: Tepos
La tragedia con ? imitazione di un'azione ornato che piet? distintamente agiscono, e terrore, e che seria e per compiuta, ciascuna a avente forma, una con non dolorose. certa imezzi con esten di cui

sione,

linguaggio persone attraverso

dispongono ma conto,

porta la catarsi di

compimento, siffatte vicende

il rac

Dopo

si tratta di capire cosa vogliano dire le ultime questa restituzione, il tentativo sar? quello di far parlare Aristotele, della definizione: parole o intervenire senza aggiungere sul testo, anche se estremamente cr?ptico, senza in campi non la portata della sua definizione, sconfinando ampliare alia Po?tica. pertinenti non ? tra la t?cnica delFannuncio e IV bi ?jtaYY?>ia?;. L'opposizione zione degli attori sulla scena, ma tra il racconto in terza persona da una (1447a 16 ss.) aveva classificato parte, e piet? e terrore dalFaltra. Aristotele tre aspetti: i vari generi imezzi letterari secondo che impiegano, gli og e il modo, in 1448a com'? ribadito, sint?ticamente, getti che prediligono 24 s. (?v ol? te <xcxi ?> xai co?). In particolare, epos e tragedia sono generi con parole in versi di caratteri imitazione (1449b 9 ss.), in quanto contigui

e di un solo metro seri; ma Tepos dififerisce dalla tragedia per Timpiego essere una narrazione trova articolazione eivai). Questa per (ajrayye^iav una sua formulazione in nuce gi? in Platone (Resp. 394b-c) che con ?i??ir|oic come F epos, sia sia la poesia diegetica, intendeva per quella drammatica, il poeta ch? anche che parlano diretta rappresenta ?pico personaggi mentre in alternativa stata la poesia come ci sarebbe il diti mente,27
con mgaiv , come risulta da 1449b 30-31 e da altri anche di luoghi e "k?yov jr?v jieQa?vouai Resp. 392a. o?' d^Kpox?Qtov jreQa?vouai. 26. Ai capitoli ritorna sul tema della compa 23-26 della Po?tica (1459a 17 ss.), Aristotele tra e razione In particolare al cap. 24 son? elencate le analogic le Anche ?pica tragedia. sono le stesse, e della vista (1459b 9 ss.). ad eccezione della m?sica parti non ma una ? un'attivit? immedesi 27. L'imitazione superficiale, implica profonda 25. Ai? ? costruito 45od Platone: Gorg. ?i?

Catarsi

tr?gica

75

canto ricorso Dal facente solo uYanayyEXia.28 suo, Aristotele rambo, e terrore ad ajtayYe^ia, mette in opposizione quasi che la tragedia si piet? in terza persona cio? con il racconto del compia non con l'annuncio, ma con la rappresentazione come awiene di casi pau poeta, per l'epos, rosi e pietosi. innanzitutto o?' ?Xeov xai (po?ou. Occorre stabilire il campo sem?ntico di in maniera ambiva eXeo? e cpo?oc, che, in tutto il trattato, son? presentad lente: son? intesi come ingredienti del tr?gico, elementi di drammaturgia come effetti che pro tali sentimenti che provocano (a) e in secondo luogo come reazione emotiva vocano nel pubblico, e (b). quindi degli spettatori Ci? ? in linea con Tintero concettuale della Po?tica, che nelle impianto ? sempre i due aspetti. Significativo pagine relative alla tragedia considera se la sia com il passo in cui Aristotele domandandosi (1449a 8-9), tragedia tra il genere in s? di spettacolo piuta e giunta a maturazione, distingue e le reazioni del (xaf)5 avx?) (jtq?? x? decapa): pubblico e strutturanti essere intesi cat?gorie (a) eXzo? e cpo?oc possono portanti e del rove in 1452a 38 ss., a proposito del riconoscimento della tragedia: e dal loro trat osserva che dalla loro Aristotele sciamento, configurazione tamento dipende la piet? e la paura: f] y?o xoi<x?xr| avayvcDQioic xai jte?u Jt?xeia rj ?^eov e^ei f\ cpo?ov, o?oov jto?^eoov f] xoccycpcua jil?it]oic i)jt?x8Lxai: in questo caso e ^X^o?, e cpo?oc sono addirittura assimilati alle jiqo^u?, che in 1452a 2 ss. ? ribadita l'idea che la della tragedia. Anche e paurosi sia imitazione di fatti pietosi (ov ?l?vov xe compiuta tragedia ?oxi JtQa^eco? f] ^iL|ir|oi? ?XX? xai (po?eoarv xai ?X-eeivcov) e inoltre in ??lc?? 1453b 20 x? Jt?On non sono le reazioni del pubblico, ma sono gli aweni menti dolorosi sulla scena. rappresentati sono alla base
mazione nella parte di colui che parla : ?xi xf|? jioifjaedb? xe xai dell'imitatore f] [ludo^oyia? xe xai xa)|iQ)?ia, f| ?? ?i' ajtayY^a? ?x?v ?i? [hjitjoecdc bl.r\ ?axiv, oj?jteq ov X?yeic,, xpaytpo?a ai)xo13 xoij jtOLT)xoij - euQoi? ?5 ?v a?)xf|V [l?Xiox? Jtou ?v oiihjQafA?oic f] ?' av ?i' ?^icpox?Qcov ?v et ?ioi jiavdavei?, xe xf| x v ?jtcov jioirjaei, iioXkaxov ?? xai ?lloi?i, cf. P. Murray, Plato on Poe 1995, p. 170. -39^)9; Republic j9j-6o8bio, try: Ion; Republic376 Cambridge tra i vari tipi di poesia: terza differenza 28. In Po?tica 1448a 19 ss. Aristotele parla della i ?v xo?xoov ^rjoaixo imitare in cui si possono del modo ob? exaoxa oggetti: singoli quella xl yLyv? ?oxiv ?x? \x?v ?jtayy?^^ovxa, xi?. xai y?g ?v xot? a?xot? xai x? avx? f) ?xe?ov ^ii^eiG?lai xai Jtoie? f) cb? x?v a?x?v [levov wajreQ "0(it|qo? xai ?veQyo?vxa? "? possibile xo?? ?iiiiouii?vou?. sia narrando, diventando stessi mezzi, qualcun stesso e non [ir] (.iexa?a^A.ovxa, imitare infatti altro come cb? JtQaxxovxa? f) jtavxa? con gli gli stessi oggetti o rimanendo se fa Omero

corne tutti quanti sia che quelli che imitano siano trasformandosi, agenti tutta Aristotele l'idea di Platone it. di D. Lanza). definendo (trad. perfeziona operatori" a raccontare e i tra forma in cui ? il poeta la poesia mimetica, narrativa, distinguendo della poe in cui si imitano che agiscono. All'interno fatti, e forma drammatica, persone con ancora in cui il poeta si possono due generi: individuare sia narrativa pura, quella e in cui si ripor serva sempre la sua identit? di narratore, (corne fa Omero), quella mista tano dialoghi dei personaggi.

76 (b) Le trag?die di destare sono

Donato

Loscalzo

e poi rappresentate strutturate con lo concepite, e cpo?oc sot i sentimenti di piet? e paura, perianto eXeo? scopo In 1452b 30 ss., ? detto che del pubblico. anche le risposte emotive tendono una in sia in grado da sola, senza lamessa tragedia ? ben costruita quando e alia sola lettura o audizione, emo scena di indurre nell'uditorio queste terrore e ben composto, cio?, provoca (1453b 1 ss.). Un racconto a in scena (1453b 4 s. :werte x?v axo?ovxa x? dalla messa pianto prescindere il xai cpc?xxeiv xai ?Xee?v), come accade a chi ascolta jtQ?yjiaxa yiyv?jieva racconto delle vicende di Edipo. sint?tica Tuttavia nella definizione della indivi tragedia, Aristotele, zioni del tr?gico, pensa alle vicende dolorose scena e, sulla che i personaggi affrontano le rispettive emozioni quindi, in secondo piano la risposta che questi provano a), metiendo (significato tutta Topera la prospettiva ? degli spettatori.29 Del resto, per privilegiata e i problemi e normativa e all'in est?tica relativi alia fruizione quella in secondo piano :Aristotele fluenza sul pubblico sembra pi? in passano una trage teressato a capire quali siano le reg?le e il canone per comporre e awincente, che considerare siano i suoi effetti (edi dia perfetta pi? quali ficanti e non) sugli spettatori. a questo non il significato da attribuire termine sia Che 7tEQa?\ovoa.' ma a compimento" quello di produrre", "provocare", quello di "portare in Aristoph. ? evidente Ra. 1170 e in nella stessa radice (ji?pac) e dall'uso: fr. 1 Plat. Tim. 29d, indica Teseguire fino alia fine un canto e cosi in Antiph.
K.-A. ou?. (= Athen. Questa 9, accezione 369b, ? cf. fr. 85, 4 K.-A.): in forma xoaycpcuav passiva, jterja?voo nella stessa SocpoxX? Po?tica, attestata,

duando

le caratteristiche

fondanti

e rigo dopo (1449b 30: jreQa?vecr&ai), con il valore di "compiersi" qualche anche in 1449b 12, dove jreiQctxoa indica il concludersi dell'azione tr?gica e in 1459b 27 dove ? detto della rappresentazione nonch? teatrale, quindi che Tepica, a differenza della tragedia, per il fatto di essere diegetica pu? (noXX? rappresentare contempor?neamente pi? parti che si svolgono la mimesi ?le?n ?|iot JToie?v jT?Qaiv??i?va). Per Aristotele, tr?gica quindi, a compimento, la catarsi delle vicende alla piet? e compie, porta improntate al terrore, quasi che la catarsi segua Tintero corso della tragedia e si con chada con essa, non sia cio? una parte (la parte finale), ma rappresenti il fulcro su cui ruota Tintera vicenda tr?gica.
29- Sull'ambivalenza kte in der Trag?die: ss., in particolare gew?nschten und Furcht in tutto due termini il trattato della Po?tica, cf. A. Zierl, Affe und die Poetik des A?stoteles, Berlin 1994, p. 35 Oidipus Tyrannos a p. 38: "Die ist nicht ein ersetzbares den Mittel, Handlung beliebiges, zu erzielen, es aus Mitleid im Begriff sondern der mimetisch Effekt liegt dei Orestie, Lust, sind deren ?ber (po?epa die xai entsprechenden Handlungen ??.eeiva die Handlungen die Trag?die schafft". gewonnen und zu werden. (jiq?c

erzeugten

Konsequentermassen ?ei?, 7iQ?y\iaxa),

Begebenheiten

Nachahmung

Catarsi Toiovtwv.

tr?gica Si ? discusso riferire "passioni

77 se con "sif?atti" Aristotele gi? in et? rinascimentale alle (a) solo alla piet? e al terrore, o (b) pi? in gen?rale corne queste", anche Tira, Tinvidia, comprendendo

si sia voluto passioni,


ecc.

e Castelvetro non pensarono e in gen?rale, aile passioni a lo spettatore, assistendo di piet? e di ter spettacoli pieni e si immunizzava contro questi soli difetti delTanimo. rore, si esercitava "sif?atti" e non il dimostrativo Secondo userebbe Butcher30 Aristotele, (a) Robortello intesero che le emozioni intende distinguere che lo spettatore prova "queste", perch? a teatro con quelle che invece, nella vita reale. Ari purificate, proverebbe si tratta sempre di xoirxoov perch? stotele, quindi, non avrebbe impiegato e terrore, ma secondo prospettive nel primo caso si parla piet? divergenti: caso sono le nel secondo estetiche' der?vate dallo spettacolo, di 'emozioni emozioni della vita reale. Attraverso piet? e terrore fittizi, la tragedia pu rificherebbe tali emozioni della vita reale, che lo spettatore prova indivi dualmente ;

invece hanno pensato ad altre emozioni, oltre piet? e terrore. (b) molti Nella Po?tica son? citati anche Tira e simili sentimenti (1456b 1: r\ OQyr\v xai 00a xoia?jxa) e ci? ha suggerito Tipotesi che il complesso di emozioni essere pi? va dalla rappresentazione di una tragedia dovesse provocato la ver sto, secondo Aristotele, comprendendo quindi anche Tira, Todio, si pens? alia liberazione, Teros.31 In Francia di tutte le cristiana, gogna, come la lussuria, la collera ecc. :Corneille intese che passioni pericolose, ci fa ritornare a noi stessi e ci incita a purgare, mode lo spettacolo tr?gico e sradicare in noi la passione che afifonda ai nostri occhi rare, rettificare
Aristotle's Butcher, Theory of Poetry and Fine Art, with a Critical Text and a Tran eccita emozioni di piet? e paura, 19114, p. 240 n. 2: la tragedia of the Poetics, London e i sentimenti non a un sono rimossi insieme sollievo per sempre ma provocati piacevole una forma sono sarebbe di tratta La tragedia, per un po' di tempo. quindi, acquietati 30. S.H. Per omeopatico Butcher element che cura le emozioni con solo emozioni un fatto simili nel il termine non esprime medico linguaggio di psicologia denota "the ma non identi genere, o di ma un patologia, or removal of a painful of what remains, by the

slation

mento che.

principio disturbing elimination elementi seguenza la piet? zione

di Ippocrate and hence the purifying the organism, e di paura nella vita reale contengono I sentimenti di piet? of alien matter". e come con curativa di disturbo. immediata L'influenza segue tranquillizzante e procura una est?tica soddisfazione trasformazione del sentimento della per from e il terrore, i tentativi purificando]! di e chiarificandoli (clarify), passando attraverso la media

di arte. Nel

dell'arte. si sono basati altre passioni dai tragici prov?cate e l'oratore, il principio che il tr?gico per Aristotele, tra i loro spetta emozioni cio? di provocare compito, quello An Introductory and Emotions: Greek Tragedy Study, London-Bo individuare secondo 21 ss. In realt? Aristotele di qualsiasi afferma tragedia. nella Po?tica (1452b 27 i fondamenti

31. Tutti sulla Retorica

condividerebbero tori, cf. W.B.

aristot?lica, lo stesso Stanford,

ston-Melbourne-Henley ss.) che ?^eo? e (po?oc

1983, p. costituiscono

78 neirinfelicit? che noi compiangiamo.32 Pi? le persone e corrisponda che abbia valore di semplice dimostrativo cezione a) e si riferisca solo alla piet? e al terrore messi ? fr?quente il suo impiego come dimostrativo.

Donato probabile, a xoirtcov in scena,

Loscalzo invece, (nelFac del resto

nella Po?tica

sulla scena, des? Jtaf>r]|iaTa indica le vicende rappresentate jta#?]^?T(ov: o terrore, come risulta dall'uso nate a provocare nel pubblico fatto piet? e da Platone,33 mentre ? da escludere da Gorgia che si tratti delle passioni o delle emozioni lo stesso campo del pubblico.34 sem?ntico di Copre o di jc?a^ei?, ma Aristotele va nella definizione jTQ?y|iaxa sceglie questa riante perch? anche Tidea di jtcV?toc;,owiamente quello pro comprende vato dai protagonisti In un al tro luogo della Po?tica (1452b 32 della vicenda. e pietosi di fatti paurosi ss.), si parla della tragedia come imitazione (xai ancora una xauxrjv (po?eQwv xc? ?Xeeivarv e?va? |ii?ir|xixr]v), intendendo volta la piet? e il terrore come componenti del tr?gico, pi? che risposte emotive del pubblico. Inoltre, anche in 1447a 27 s., dove ? detto che il dan con la danza, deve imitare caratteri, e azioni (xc? y?g sentimenti zatore, o?xoi ?i? x?rv oxr]|iaTL^o|i?va)v quOji?ov ?iifio?jvxai xc? f?f}r| xc? jc?f)r) xc? si riferisce alia sofiferenza dei protagonisti della vi jiQO^Ei?), Aristotele Per Tidentificazione del campo cenda, pi? che a quella dello spettatore. sem?ntico ? 1459b 10 ss., in cui Aristotele centrale continua del termine, e in tra epos e nella sua analisi contrastiva enuclea le tragedia, particolare tra i due generi: xod y?g jtecajrexeiobv ?e? xai ?vay comuni parti (x? \??qt\) e sofiferenze xc? jtaf)r|j.i?Tcov. Rovesciamenti, riconoscimenti VC0QLO8C0V e Omero accomunano i due generi si ? servito di questi, per primo, in ma : le sofferenze sono quelle rappresentate niera soddisfacente (nel caso del
et des moyens de la Trag?die de la traiter selon le vraisemblable 32. In Discourse saire (pubblicato nel 1660), in Corneille. Oeuvres compl?tes, pr?f. de R. Leb?gue, tes de A. Paris 1964, p. 830 ss. Stegmann, 33. Gorgia, mili Platone anche base ?aa nclYEncomio di Elena (qpQ?xr) jreQLCpo?oc xai ou pr?s, le n?ces et no

si era espresso in termini molto si (82 B 11 9 s. D.-K.) xai jTOdo? ?pikomv$r\?,). Il binomio in ? poi e^eo? noXvbaxgv? Jt?vxa x? ?eiv? xe xai cpo?eQa ajro?Xrixea) che, (x? jieqi xa?xa ov?jiaxa Resp. 387b-c come e in Phaedr. i discorsi commoventi alla fossero 268c, mostra spaventevoli composizione xoia?xa). di una tragedia (ofocxp?c, xai xo?ivavx?ov ? questa Sostanzialmente l'interpretazione aile emozioni a? di W. cpo?epac Schadewaldt, ?jcei?rixix?? art.

della x' ?Kka

del pubblico Ch. Segal, and Clo 'Catharsis, Audience, a cura di M.S. in Tragedy and the Tragic. Greek Theatre and Beyond, Tragedy', A. K?hnken, in der Poetik Probleme 1996, p. 155. Fa notare Silk, Oxford 'Terminologische des Aristoteles', Hermes del lessico di Aristotele nella Po? 118, 1990, p. 134 s. Tambiguit? alla n. 36 osserva: mit dem "Aristoteles bezeichnet tica, in particolare jt?th] und Begriffen 11 und 24) wie au sowohl das schreckliche Geschehen die durch dieses Ttadfjjraxa (Kap. pensa sure in Greek sgel?sten dei fatti dando una Affekte terribili 6 und 19...)". Ma ? pi? verosimile in questo che anche reazioni del pubblico, dal momento pietosi, pi? che delle definizione est?tica della tragedia. (Kap. e caso che si parli si sta

cit. p. 143 s. 34. Ancora

Catarsi

tr?gica non le emozioni del pubblico.35 Al genitivo

79

raccontate), Tepos jtaf)r||i?xcov si possono

conferir?

due funzioni:

? l'interpretazione adottata da quanti vedono (a) oggettivo di separazione, nella catarsi una sorta di purgazione dell'eccesso di piet? e terrore. Trova in Plat. Phd. 69b-c (x? ?5 ?Xno?? xcp ?vxi f] x?daoc?c xi? xaw pochi esempi xai f] av?cela, xai xoio?xcov Jt?vxoov xai f] ooocpQooTJvri xai f) oixaioairvn xi? f)) e in Plut. De cap. ex inim. util. 91e (x?ov airtr) f] cpQOvnoi? ?ir\xadaQ|io? jraikov credibile xoirtoov ei? xov? exOQo?? ?jTOxadaoaei?;), jioioujievo? che Aristotele postuli la rimozione delle passioni; o la cosa intendono ma ? poco

zione/

la persona (b) soggettivo, esprimendo il significato da quanti postulato do

su cui la catarsi ha effetto: ? la catarsi come purifica

innanzi Per definir? il campo sem?ntico di x?daooic x?flagaiv. bisogna tutto superare un pregiudizio tra gli interpreti che, per inerzia, rimane il fine che deve raggiungere il tragediografo della Po?tica: per Aristotele non ? i suoi spettatori, di educare fornire loro Tf)?ovf], quanto quello come risulta da 1453b 11 ss. : ?jtei ?? xr\v dur? eX?ov xai (po?ou ?i? [iLjirioecoc ?e? f]?ovr]v jtaQacrxeu?^eiv ?lv ?|iJtoir|x?ov.37 Il poeta x?v jtoir|xf]v, (paveoov ob? xo?jxo ?v xo?? Jtrj?y^ia attraverso il piacere la mimesi deve suscitare
sostanziali di pi? tra parti e sono la modalit? (1459b 25 e perch?

35- Aristotele narrativa ss.), non che

precisa consente

che

le differenze

epica

tragedia

la possibilit? si vede colui

la rappresentazione (1460a 11 ss.) di dell'epos (?i? x? \ir\ oo?v agisce come il genitivo

contempor?neamente (x? ctXoyov)

che

rappresentare l'illogico etc x?v JiQ?xxovxa). soggettivo,

36. Quanti mento alia come

intendono

spettatori compiuta purificazione degli tra i primi M. Untersteiner, tradusse per esempio C. Gal la terza edizione, Milano 1942, p. 97 (cf. anche 1984, p. 101 ss., mentre gico, Milano il valore Dell'arte del 1974, p. 137, che sostiene lavotti, A?stotele. po?tica, Milano soggettivo e i jt?dr| che sarebbero tra i jtaOr^axa dai personaggi le rappresentati genitivo, distingue emozioni suscitate dalla la catarsi delfuso ne "la mimesi che dei (p. 138): conseguirebbe tragedia: il piacere". ? suggestiva, dei jtcrih), e ci? produce L'ipotesi non ? chiaro siano nella Po?tica, perch? dei due termini quali

che si faccia riferi ritengono per? di questo "dalle passioni genere", e del tr? Le origini della tragedia

jta{ff|[iaxa produce ma non d? ragione le emozioni purificate. 37. La questione renza, conferisca

con le sue e soffe terrore di conflitto, la tragedia perch? immagini una concezione nella aristot?lica della poesia troverebbe rispo piacere come fine sta immediata: la lo di navi, architettura le altre arti (costruzioni ecc.) hanno e altro, mentre il piacere ha solo come fine il diletto, che si conse comozione la poesia con colare,

gue

e ritmo. armonia In parti dell'istinto la soddisfazione di imitazione, (o bisogno) a uno il piacere che deriva dall'assistere solo alia let (o anche tr?gico spettacolo e sin F incisiva of fear and pity". ? questa of the passion "from the purgation tura) deriva di F. Fergusson t?tica definizione che si trova nelf'Introduzione' (del 1961) a Aristotle's New che (p. 35) York transi, by S. H. Butcher, 1987, p. 32 ss. Fergusson Poetics, pensa Tuso per del questo termine il suo sia anal?gico: "purgation" delle ? corne quello effetto la tragedia cerimonie parla religiose alio e e alla mente spirito che purificano lo spirito.

8o

Donato

Loscalzo

della piet? e del terrore, che sono i due strumenti del tr?gico. In tal senso e la non ha un intento o uno scopo mo il suo fine non ? didattico tragedia stesso dice (1452b 33 ss.) a proposito rale. Si consideri quello che Aristotele : il dalla buona alla cattiva sorte di un mal della scelta del tema passaggio fallimentare sulla vagio, fatto che implica valori etici, risulta decisamente sarebbe indegno scena, perch? non tr?gico, come al contrario rappresen tare il passaggio dalla buona alia cattiva sorte di un uomo giusto. Il trage n? per virt?, n? che non si distinguono raffigurare uomini a cadere nell'infelicit?, non per (1453a 7 ss.) e che si trovano per giustizia xax?av xai jiox?rr]Q?av), ma per un errore difetto o malvagit? (?i? qualche la possibilit? che la tragedia sia la dimo (?i5 ?^iaox?av xiv?). Ci? eselude e che si strazione di un teorema morale il compito di trasmettere prefigga diografo deve valori che al pubblico: rappresenta in Euripide. buona alla cattiva sorte, corne succ?de soprattutto Se la trage intenti didattici, ci? che muove dia non ha espressi Tanimo degli spetta narrate la partecipazione aile vicende tori, favorendo (1450a 33 ss.), ? la il destino del protagonista dei fatti e, una volta svuotato composizione a saranno i rovesciamenti funzione psicagogica, funzione svolgere questa i riconoscimenti. DalTazione e dall'intreccio scaturisce in due in genere si articola tutta quella parte delTazione
dalla buona alia cattiva sorte,

un

lamigliore tragedia secondo uomo non peggiore, ma

Tarte

(1453a 22-23) ? quella che cade dalla migliore,

di e

una il piacere, pertanto tragedia (1455b 24 ss.): il nodo (??oi?) che ? segmenti ilmutamento che precede (e?; ov jiexa?aivei)
o viceversa dalla cattiva alia buona e lo scio

glimento (Moi?) il nodo, (?l?x?u x?Xov?). La maggior parte degli elementi ma vero e proprio il dramma ? costruito In questo sullo scioglimento. in scena, secondo Aristotele Tazione che si mette modo, (1459a 17 ss.), per essere unitaria deve tendere a un ?nico xtXo?. Ci? implica che per essere
un'azione intera e compiuta deve avere un'inizio, un mezzo e una fine

? ci? che comincia

con ilmutamento

e giunge fino esterni costituisce

alla fine

z%ovoav ?gxr\v xai ?l?oa xai x?Xoc,), (jteoi ?i?av jtoa^iv o?T|v xai xeX?av dove pero fine non si intende come fine del racconto, ma come conclu sione delTazione che viene narrata. A differenza della tragedia, solo la su un narrazione storica si concentra i fatti di tempo e riferisce periodo in questo tra che si son? verificati arco, senza cercare nessi di casualit? loro (1459a 24: (bv exaoxov cosi come nel 480 ob? exv%ev e/ei jtq?c, aXX^X?), e a.C. si verificarono due battaglie, quella di Salamina quella di Imera, senza che tendessero alio stesso fine (1459a 27: jiq?c x? a?x? oirvxeivouoai

VEdipo conoscere,

re di Sofocle alia fine,

sarebbe qualcosa

un

esempio: di misterioso

con

la piet? e universale

e il terrore nel destino

ci porta provocato, del protagonista.

a ri

Catarsi

tr?gica dello

81 e storico, il poeta de ve invece fornire coerenza anche un epilogo. profilando intorno alFepilogo delFazione (Moi?) quindi, ? costruita una soluzione: ? proprio questa la catarsi dei fatti paurosi

x?Xo?).38 Al contrario unit ? al suo racconto,

18 (1455b 24 ss.), Aristotele Al capitolo dice che e che in partico il nodo e lo scioglimento di ogni tragedia ce da distinguere lare il nodo puo essere costituito da tutti quegli elementi esterni al rac mentre tutto il resto ? Xvoi?. Lo scioglimento deve seguir?, tutta conto, suo t? il piacere che deve procurare ? quello via, delle sue reg?le perch? cio? che proviene da piet? e terrore. In particolare, la tragedia pico, quello su persone deve incentrarsi legate da (p?XIa (1453b 19 s.) che per Aristotele non ? semplice rapporto di amicizia o solidariet?, ma di parentela perch? son? per eccellenza immediatamente di portatori dopo elenca i casi che e terrore (casi in cui si verifichi o si stia per verificare un delitto tra piet? fratello/fratello, oppure figlio/padre, madre/figlio il riso e sarebbe proprio della susciterebbe contrario, casi in cui dei nemici Al figlio/madre).39 commedia risolvere

Ogni tragedia, e si profila come e pietosi (gen. soggettivo).

tra loro (1452a 30 ss.). alla fine si riconciliano o si ? un racconto di delitti che si compiono La tragedia, perianto, e strettamente stanno per compiere tra personaggi tra fortemente legati o che a conoscenza loro, secondo due modalit?: gli autori del delitto siano e di conseguenza che la ignorino, della parentela che intercorre, oppure tre casi (1453b 27 cambino par?re. Si profilano oppure agiscano, e il protagonista deliberatamente ss.): 1) (Medea agisce consapevolmente sco il rapporto di parentela, di Euripide); che viene 2) agisce ignorando solo alia fine (Edipo di Sofocle o Alcmeone di Astidamante) ; 3) pro perto un delitto per ignoranza, ma giunge al riconoscimento getta di compiere che essi non tr?gico sa prima di compierlo (Ifigenia in Tauride). Assolutamente caso di chi progetta e poi non agi rebbe il di uccidere consapevolmente in cui il rico ilmigliore ? il terzo (xqcVci?xov 1454a 4), quello sce, mentre In ciascuno noscimento dell'azione di que porta a un'inversione tr?gica.
ritenevano alessandrini 38. I grammatici in particolare x?Xo? o il Ji?oa? dell'opera, di jt??>a? xfj? 'O?uaoeio?c;, mentre parlavano Erbse, zum Verst?ndnis Beitr?ge valutazione alessandrini degli che al v. 296 del libro 23 dell'Odissea 133, Aristofane M, V, Vind. ci fosse e Aristarco il

secondo

H. secondo H, M, Q, di x?Xo? xfj? 'O?uoaeta?. der Odyssee, Berlin-New York 1972, pp. 166-177, pensa che la si sia fondata sui principi aristotelici, per cui x?Xo? in que e Odisseo, sto caso indicasse cf. il commento il ricongiungimento di Penelope di A. Heu a cura di M. Fer vi (libri xxi-xxiv). Introduzione, testo e commento in Omero. Odissea beck e A. Heubeck. il Milano trad, di G. Aurelio Privitera, 19872, p. 317 ss. Che o di una ilfine delfazione di un racconto ? mani per Aristotele ?pico tragedia, ritorna il motivo dell'inse ribadito al cap. 25 della Po?tica (1460b 21 ss.) dove in 1460a 14 ss. di Ettore, discusso guimento gi? da E.S. Bel di Else, op. cit. p. 415, contestata Tosservazione 39. ? questa per? di recente in Greek Tragedy, New York-Oxford 2000, p. fiore, Murder among Friends. Violation of Philia 5 ss. n?ndez-Galiano x??.o? fosse festamente

82

Donato

Loscalzo

con un sulla scena si concludono sti tre casi, le sofferenze rappresentate ma comunque con una solu che pu? essere felice o doloroso, epilogo : di una consapevolezza zione che ? di preferenza acquisizione esemplare in Tauride dove la tensione dello il caso dtlYIfigenia spettatore/lettore tra con trova sollievo neiT?vayvob?uoi? il delitto che, appunto, scongiura costituisce in de la soluzione La catarsi, quindi della vicenda, sanguinei. Una tragedia ? Timita finitiva Tessenza del tr?gico secondo Aristotele.40 zione di un'azione cio? un racconto (1452a 1-4) di fatti paurosi e compiuta, da soli, in ?mbito umano, Ben noto ?, del resto, il giudizio trova una so che egli dava della Medea di Euripide che, appunto, negativo con della macchina luzione al di fuori del racconto, (cur? ?ir|xa Timpiego una mancanza nella costruzione da parte vf]?), denotante drammaturgica che di preferenza pietosi, senza Tintervento di una devono risolversi forza esterna.41 di Euripide (1454a 37 ss.). cosa sia la poes?a e cosa Nel chiedersi stotele impiegati indaga sugli strumenti i singoli generi poetici, Ari dai poeti per produrre un'opera In particolare, il piacere che il pubblico siano

che procuri fj?ovf] ai suoi fruitori. a una ricava dall'assistere di vedere la costruzione tragedia ? il piacere coerente che ? pero ricca di jr?froc; e il Jicr&o? dalla skene di una narrazione diventa fjoovr] nel theatron. La piet? e il terrore che la tragedia provoca nel non son? di pari entit? e di pari consistenza di quelle vissute pubblico in 1448b 4 ss., quando nella vita reale, come lo stesso Aristotele precisa come per esempio mette in evidenza che la realt? pi? cruda e dolorosa, la sulla scena ? priva di dolore e provoca invece pia visione di un cadavere, con dolore nella realt?, se rappre cere agli spettatori. Ci? che vediamo sentato in immagini sulla scena, procura piacere (1448b ios.: a y??> avx? xotjxoov x?? eix?vac; x?? ?x?Xioxa fjXQi?oojievac xa?Q?M^v ?ujtriQ?b? ?Qcbjiev, le emozioni che il pubblico prova sono diverse f>800Qoijvx8?).42 Se quindi in situazioni di da quelle che proverebbe reali, la tragedia non si prefigge
cenno 40. Un e terrificanti che of la tragedia the si concluda con la soluzione eventi pie degli ? in A. Nehamas, in the 'Pity and Fear a cura di A.O. Princeton Poetics, Rotry, morale che ? alla base della soluzione del of 'purifica for Aristote, nella presa

all'ipotesi ("solution

tosi

Rhetoric

in Essays and the Poetics', in evidenza 1992, p. 307 s., che mette l'aspetto never in mind "And keeping dramma: that 'clarification' leaves the sense we are not, tion' far behind, should also recall that the resolution of tragedy neutral: end as they should". La soluzione, cio?, consisterebbe ethically plays non ? di coscienza che ilmale sofferto ingiusto. 41. Cf. 1454a solo

tragic plot") on Aristotle's

e l'intervento 6: la macchina essere di un dio possono 37-i454b impiegati o che dovr? av annunciare in si vuole che ? awenuta quando qualcosa precedenza come caso ? necessario in seguito, In questo venire dei che l'intervento profezia. degli e sono onniscienti il loro arrivo tra gli uomini. della macchina che consente quindi 42. Come ci? che ha sostenuto L. Golden, procura per Aristotele, piacere e la renderebbe tragedia Trans. Am. Philol. Ass. 93, 1962, p. 53 ss., 'Catharsis', in un'opera ? il movimento dal particolare d'arte, e terrore i casi universal! di piet? rap particolari

all'universale,

Catarsi restituir?

tr?gica

83

air equilibrio la sfera emotiva il suo fine degli spettatori, perch? il piacere. E il piacere consegue dalla capacita di intrecciare proprio e canto non ? vero che la il racconto. D'altro sciogliere tragedia costitui sca una sorta di rilettura del mito attraverso la sua purificazione operata o dal poeta, non ? cio? un intervento moralistico di un moraleggiante a e a in una forma intento la tradizione poeta "purificare" riproporla unitaria de riveduta e corretta.43 Una tragedia ? invece un'azione nuova, stinata alia risoluzione di vicende alla piet? e al terrore, del re improntate sto nella definizione seria e Aristotele di un'azione parla di "imitazione in cui tutti i fatti il segmento dell'azione compiuta:'. Il tr?gico ? proprio a se si risolvono narrati trovano un loro epilogo, (nel bene o nel maie dal tragediografo). conda della scelta compiuta aveva definito Si pone a questo punto un ulteriore Se Aristotele quesito. ? solo con ?-uol? lo delFazione tr?gica, che sarebbe poi la parte co scioglimento stitutiva deirintera sint? vicenda rappresentata, perch? nella definizione il termine tica ha impiegato invece xada?mi? xcVOcxqoic? Certamente evoca un complesso sem?ntico che investe le pratiche campo religiose, i processi mentali, mentre Tetica, e pi? in gen?rale Xvoi? ? termine t?cnico e limitato est?tico al punto di vista del tragedio circoscritto all' ?mbito con x?dcxQGic Aristotele ha indicato non solo la soluzione grafo. Pertanto, ? attestato accezione anche in Epicuro Ep. della vicenda tr?gica (in questa ma anche la liberazione dei perso 2, p. 36 U.: ?pvjoix?rv jtQo?^rniaxcov44) dal dolore che le vicende L'azione deve essere tr?gica naggi implicavano. e quindi incentrata proprio sulla soluzione sul superamento delle soflfe come era inteso nella versione renze dei protagonisti, siriaca. Siccome le son? dolorose,45 e la soluzione lo scioglimento vicende rappresentate a volte delle sofferenze anche a una risoluzione dei protagonisti, portano con Yhappy end (come in Tau?de); negli altri casi, in positiva nelFIfigenia di consapevolezza vece, a un'acquisizione (Edipo re): la catarsi ? appunto
questo.

Un'ultima

considerazione.

Lo

spettacolo

tr?gico

comporta

ci?

che B.

presentad, consisterebbe

in un

processo la catarsi.

di

"chiarificazione

intellettuale"

del

fatto

individ?ale,

e in ci?

di M. Timpanaro Cardini, l'ipotesi e M. Untersteiner, greca, a cura di V.E. Alfieri filosofa aile passioni di piet? nel dare la giusta espressione 43. ? questa nella

in Studi di 'Ouoi? e x?xvr| in Aristotele', Bari 1950, p. 300 ss.: il poeta tr?gico, e terrore, li rappresenta scorie "senza

loro pura essenza (p. 301). resto nel Redone di Platone Del Philod. Lib. p. 22 Olivieri. 44. Cf. anche (82d) ? atte xe xai xafkxQjio?, in cui si sostiene stato il nesso nel luogo che coloro che si dedicano Xvoi? e ricavano alla filosof?a da essa "affrancamento purificazione". si legga ci? che dice Duride nel proemio delle Storie (FGrHist 76 45. A questo proposito non solo i fatti, ma anche il F 1) e le osservazioni di Diodoro 43, 7): la mimesi (20, coglie inerente e senza pathos non c'? verit?.

pathos

84 Gentili46 ha definito

Donato

Loscalzo

e lo tra il poeta "mutuo di emozionalit? rapporto "chi inganna ? pi? (82 B 23 D.-K.) per cui, come dice Gorgia spettatore", di chi non inganna e chi si lascia ingannare ? pi? saggio di chi non si giusto consiste nella capacita del pubblico lascia ingannare". Questa "giustizia" in un rapporto di empatia: il dal poeta le emozioni di recepire prov?cate

? quello procurato dal poeta tr?gico at piacere che ne ricava lo spettatore e paurosi, come ? postulato traverso la mimesi nella stessa di fatti pietosi 10 ss.). Per questo rapporto di empatia, Po?tica (1453b il pubblico durante le o durante la lettura di un dramma di prova emozioni rappresentazioni e di paura che corrispondono a sulla scena. Del piet? quelle rappresentate tra questo du resto, come si ? visto, nella Po?tica piet? e terrore oscillano di ingredienti del tr?gico e risposta emotiva del pubblico. Si plice significato deve delTopera, quando nell'animo soluzione, rappresentate un certo sollievo, che scaturiva proprio spettatori doveva procurarsi catarsi tr?gica, dal fatto cio? che, sulla scena, piet? e terrore erano risolte.47 sup?rate e in qualche modo cende hanno loro di Viterbo supporre che, secondo Aristotele, avuto una alla fine le vi degli dalla state

Universit?

e Poesia 46. B. Gentili, pubblico p. 75 s. mondo nel nostro 47. Ancora tori un monianza Roma-Bari tura sono plauso. superamento di Vittorio 1982, della

nella

Grecia

antica.

Da

Omero

al v sec?lo, Roma-Bari

19953,

intellettuale, di natura

rappresenta per gli spetta lo spettacolo. la testi Significativa Gassmann sul teatro, a cura di Luciano (in Intervista Lucignani, non cui il rapporto ? soltanto di na p. 29 s.), secondo attore-pubblico ma e la successiva anche "la tensione di carattere liberazione f?sico, tensione creatasi durante alForgasmo" che troverebbe la sua massima espressione nelFap

la conclusione

del

dramma

simile

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