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LE SCALE

a) La scala maggiore

La scala maggiore è una successione ordinata di suoni.


La sua conoscenza ed utilizzazione è estremamente fondamentale, non solo per tutti gli
argomenti che tratteremo nei capitoli successivi, ma soprattutto per la formulazione di tutti gli
accordi, per la composizione e l’improvvisazione.

Nella più lontana antichità , attenendosi a quanto riferisce Boezio, la Lira non aveva altri suoni
che do fa sol do appena sufficienti alla costruzione di qualche rudimentale melodia.
Aggiungendo a questi suoni, altri due intermedi, si ottiene la primitiva scala dei Cinesi e dei
popoli Gaelici, composta da cinque suoni, disposti in cinque modi differenti, nei quali manca il
semitono.
do – re – fa – sol – la – do
do – re – fa – sol – sib – do
do – mib – fa – sol – sib – do
do – re – mi – sol – la – do
do – mib – fa – lab – sib – do

Questa scala è la cosiddetta pentafonica (pentatonica). E’ noto che in un secondo momento


Terpandro arricchì la Lira di altre tre corde, ottenendo così un eptacordo formato dai seguenti
suoni do re mi fa sol la do. Come si vede a questa scala manca ancora il si, aggiunto più tardi da
Pitagora.
La scala diatonica maggiore è quindi una successione ordinata di suoni che partendo da un
suono base raggiunge per intervalli congiunti la sua ottava superiore(ascendente) o la sua ottava
inferiore (discendente).
Tale criterio prevede, all’interno di questa progressione di note , la presenza di cinque toni e due
semitoni diatonici. I semitoni si trovano collocati tra il terzo ed il quarto grado ed il settimo e
l’ottavo.
Dicesi semitono diatonico quando passa fra note di nome diverso, cromatico quando passa fra
note che hanno lo stesso nome. La somma di due semitoni, l’uno cromatico l’altro diatonico(o
viceversa), forma il tono.

I due semitoni collocati tra il terzo ed il quarto ed il settimo e l’ottavo e il criterio dei suoni
congiunti offrono come risultato la cosiddetta scala maggiore. Noi per comodità e non solo,
indicheremo detta scala con dei numeri: 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7
Un modo facile e istruttivo per scrivere le “alterazioni” in chiave della scala voluta, è quello di
usare la sequenza tono/tono/semitono/ecc. Se scegliamo di scrivere la scala in Re maggiore,
sappiamo che la scala comincia con un Re. La nota seguente sarà un tono sopra: un Mi. La nota
ancora dopo sarà un tono sopra il Mi. Poiché il Fa è solo un semitono più in alto del Mi (sulla
tastiera del pianoforte non c'è un tasto nero tra queste due note) è necessario alzare il Fa e farlo
diventare un Fa diesis per raggiungere la differenza di un tono tra le note. Si può continuare fino
a creare l'intera scala con i diesis (o bemolle, a seconda della scala) al posto giusto. Costruendo
una scala può capitare che, in alcune tonalità ricche di “alterazioni”, grazie alla regola che ne
indica il senso diatonico (ogni nota deve avere un nome diverso), tutte le note sono presenti
nella successione dei suoni. Questo può comportare la presenza del doppio diesis (che viene
scritto con due simboli appaiati, e cioè ##, oppure con il simbolo x), o la presenza del doppio
bemolle (due bb davanti alla nota).Come esempio costruiamo la scala diatonica maggiore di
LA#: alla tonica, cioè LA#, aggiungiamo un tono. Ci troviamo subito alla prima trasformazione
enarmonica, in quanto la nota SI, per essere distante un tono dal LA#, deve avere
obbligatoriamente un diesis, che ne porta il suono coincidente con la nota DO. E siccome
utilizzando su questa nota il nome DO avremmo saltato il nome SI, ecco spiegato il motivo per
cui si deve utilizzare appunto il SI#.Dal SI# avanziamo di un tono, arrivando così al doppio
diesis, e cioè DO## (oppure DOx). Questa nota ha lo stesso suono della nota RE, ma, come
oramai deve essere chiaro, nella scala prende il nome di DO##.Da DO## avanziamo di
1semitono e troviamo quindi RE#... ecc.

Sol Maggiore( 1 diesis fa) Fa maggiore(1 bemolle si)


Re Maggiore( 2 diesis fa e do) Sib Maggiore( 2 bemolli si e mi)
La Maggiore( 3 diesis fa,do e sol) Mib Maggiore( 3 bemolli si,mi e la)
Mi Maggiore( 4 diesis fa,do,sol e re) Lab Maggiore( 4 bemolli si,m,la e re)
Si Maggiore( 5 diesis fa,do,sol,re,la) Reb Maggiore( 5 bemolli si, mi,la,re,sol)
Fa# Maggiore( 6 diesis fa,do,sol,re,la,mi) Solb Maggiore( 6 bemolli si,mi,la,re,sol,do)
Do# Maggiore( 7 diesis fa,do,sol,re,la,mi,si) Dob Maggiore( 7 bemolli si, mi,la,re,sol,do,fa)

I sette gradi della scala diatonica prendono le seguenti denominazioni:

I° grado : Tonica
II° grado: Sopratonica
III° grado : Modale
IV° grado: Sottodominante
V° grado : Dominante
VI° grado: Sopradominante
VII° grado: Sensibile

b) Le altre scale

Come e in base a quale criterio possiamo conoscere le altre scale? Il criterio da utilizzare è molto
semplice: i numeri.
La scala maggiore è : 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7
La scala minore naturale per es. è : 1 – 2 – 3b – 4 – 5 – 6b – 7b, quindi il terzo, il sesto ed il settimo
grado abbassati di un semitono. Se il terzo grado, per es., fosse stato do# in questo caso
diventerebbe do naturale; se il sesto fosse stato fa# diventerebbe fa naturale; e se per es. il settimo
grado fosse stato sib diventerebbe sibb(cioè la). Ecco che allora possiamo passare alla formulazione
di tutte le altre scale utilizzando il criterio dei “numeri”.

- scala minore melodica: 1 – 2 – 3b – 4 – 5 – 6 – 7


- scala minore naturale: 1 – 2 – 3b – 4 – 5 – 6b – 7b
- scala minore armonica: 1 – 2 – 3b – 4 – 5 – 6b – 7
- scala esatonale: 1 – 2 – 3 – 4# – 5# – 6#
- scala diminuita(tono - semitono) : 1 – 2 – 3b – 4 – 5b – 6b – 6 – 7
- scala diminuita ( semitono – tono) : 1 – 2b – 3b – 3 - 4# – 5 – 6 – 7b
- scala napoletana: 1 – 2b – 3b – 4 – 5 – 6b – 7
- scala minore orientale: 1 – 2 – 3b – 4# – 5 – 6b – 7
- scala enigmatica : 1 – 2b – 3 – 4# – 5# – 6# – 7
- scala di sesta minore: 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6b – 7
- scala orientale : 1 – 2b – 3 – 4 – 5b – 6 – 7b

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