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1.

Neifile afferma che la fortuna, che talvolta aiuta i timorosi, gli fa dire frasi che
in normali condizioni non avrebbero saputo formulare. E che l’uso sapiente
della parola è lo strumento con cui l’uomo può togliersi dalle difficoltà

2. un giorno il signor Currado Gianfigliazzi, noto in tutta Firenze per la sua nobiltà,
va a caccia presso un fiume e riesce a catturare una gru; allora, appena
ritornato nella sua dimora, la manda al suo cuoco di fiducia, Chichibio, che la
cucina. appena il cuoco tira fuori del forno la gru, il profumo di questa è così
gradevole che richiama Brunetta, donna amata da Chichibio, che gli chiede una
coscia dell'animale. Dopo una lunga discussione, il cuoco cede e gliela dona.
quando viene servita la gru a tavola, il padrone, vedendo solo una cosca
accusa il cuoco di aver preso l'altra cosca. Il cuoco si difende affermando che
le gru ne hanno una sola e, poiché Ginfigliazzi non lo vuole rimproverare
duramente davanti ai suoi commensali, gli ordina di farsi trovare pronto la
mattina per andare al fiume a controllare che le gru hanno una sola zampa. la
mattina il cuoco e il suo padrone ancora molto adirato, vanno al fiume a
controllare. Una volta arrivati il cuoco vede alcune gru su una zampa sola e lo
fa subito notare al padrone che, provocando un forte rumore, le fa poggiare
l'altra zampa e le fa alzare in volo. Allora il cuoco gli risponde che le gru hanno
sì due zampe me che egli non ha gridato e fatto rumore a quella della sera
prima; questa risposta suscita una risata in Gianfigliazzi che non lo castiga.

3. Si possono riconoscere tre scene: la prima dove chichibio parla con brunetta e
gli cede una coscia della gru; la seconda quando chichibio si trova a davanti a
Currado che lo accusa di aver preso la coscia mancante; la terza quando
chichibio e currado si trovano lungo un fiume per verificare se davvero le gru
avessero una sola gamba

4. La prima si sviluppa nella cucina dell’abitazione di Currado ed i personaggi


sono Brunetta e Chichibio. Nella seconda, il luogo è la sala da pranzo in cui gli
ospiti ed il padrone consumano la gru. La terza, infine, ha come personaggi il
cuoco ed il padrone che si sfidano per vedere chi ha ragione e chi, invece, ha
torto.

5. No, non appare come un personaggio positivo e lo si può notare alla riga 13
(nuovo bergolo) in cui bergolo ha una sfumatura negativa ma anche alla riga
27 quando si afferma che egli è un vinizian bugiardo

6. Boh
7. Nel testo è predominante la fortuna, ossia la sorte. Lo si può notare attraverso
le righe 4-5; Neifile afferma che la fortuna, che talvolta aiuta i timorosi, gli fa
dire frasi che in normali condizioni non avrebbero saputo formulare con battute
pronte per sottrarsi dalle difficoltà.

8. Essi appartengono a due classi sociali differenti in cui viene messe a contrasto
un padrone che ha tutto il poter e un servitore timoroso e sottoposto al padrone

9. Si.

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