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Chichibio e la gru è la
quarta novella della
sesta giornata del
“Decameron” di Giovanni
Boccaccio.
Currado
Currado Gianfigliazzi personaggio storico, esponente di
una ricca famiglia di banchieri fiorentini, Rappresenta i
valori urbani della buona società fiorentina, capace di
apprezzare l’arte della parola e l’intelligenza di saper fare
motti. E' un notabile cittadino, un gentiluomo, intelligente,
generoso, onesto e persona liberale.
Conduce una vita cavalleresca e si diverte a cacciare con il
falcone; oltre che generoso è anche dotato di autocontrollo
e di ironia.
Rinuncia, infatti, a discutere con il cuoco sul numero di gambe di una gru
durante la cena altolocata e gli concede il beneficio del dubbio con lo scopo di
punirlo il giorno successivo. Come dimostra il finale della novella non è un
nobile puritano, chiuso di mente e severo, ma è un personaggio magnanimo e
ironico, capace di dialogare e riconoscere l’abilità verbale di chi si trova diversi
gradini al di sotto di lui.
I personaggi e la loro caratterizzazione
Brunetta
Brunetta è una «femminetta» come dice
Boccaccio, termine con cui di solito indica una
donna popolana graziosa, furba ed egoista. È
lei a far scattare il conflitto alla base della
trama: con furbizia si fa dare la coscia della gru
senza preoccuparsi delle conseguenze per il
povero cuoco.