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poesia da collezione
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Lorenzo Bonadè
Mattatoio
pezzi facili
Blu di Prussia
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In copertina: William Xerra, “Senza titolo”,1967.
Tecnica mista su carta
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Prefazione
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toglie la possibilità di mutamenti, fino ad approdare
alla santificazione etica: 'Ho combattuto la Vita con
la Pietà, la Poesia con la Fedeltà'.
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anche sfuggire a false percezioni.
Molto originale la sezione Cattedrali (IV): edifici
che propongono una scienza 'costruttiva' articolata in
più funzioni; e in particolare il carcere, con il
conseguente corredo di colpe e pene e del loro
compiersi in una prospettiva nuova, tanto da trovare
'sbalorditive analogie' tra le 'agiografie dei santi' e 'le
vite degli assassini seriali'. Terribile l'affermazione
del condannato a morte: 'Tutto quanto non è stata
una mia scelta'; frase che mette in dubbio il principio
di libero arbitrio.
Non poteva mancare Il baraccone dell'arte (V): per
chi scrive vuol dire porsi in gioco. Fra le varie
'truffe' si include anche la poesia: ma è necessaria, a
quanto pare (per l'occasione va ricordata
l'interessante prova fornita con Contrappunti e
Fughe). L'arte, in fondo, è inganno: quando gratifica,
dovrebbe finire. Si dibatte fra esiti provvisori e
tentazioni all'immortalità, tanto da rischiare di non
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raggiungere nessuna di queste due condizioni.
Come s'è detto, la sesta e ultima parte (Moti
perpetui) radicalizza il discorso ed enuclea
asserzioni per scardinare non soltanto le certezze
(chi non si contraddice è un fallito) ma la stessa
ragion d'essere. L'ente creatore è riconosciuto; se
così non fosse ogni ribellione perderebbe il suo
scopo. La tabula rasa inizia dalla perdita della
memoria, personale o storica ('Al rogo la storia').
Qui gli appunti diventano ironici: 'Se gli stilisti più
dotati non fossero celebrati come dei,
disegnerebbero unicamente tovaglie.' Ma, in una
sotterranea tensione, l'ideale di un assoluto per
quanto figurale si ha nell'ultimo 'pezzo': 'Un'eternità:
la Morte che si congiunge alla Bellezza' (le
maiuscole connotano le due personificazioni):
È proprio del poeta, e probabilmente del filosofo,
oscillare fra i due estremi, non esattamente
contradditorî bensì dualistici; solo in questo modo,
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nel doppio che sussiste in ciascuna natura, è
possibile arrivare alla radice più autentica
dell'essere: è quanto ci sembrano indicare i 'pezzi
facili' di Bonadè.
Giugno 2007
Luciano Nanni
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Dopo lunghe sofferenze è mancato al grande affetto dei
suoi cari
Lorenzo Bonadè
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Annunciare la propria morte (falsa) per poter, poi,
annunciare la propria resurrezione...! Ecco, il
personaggio è tutto qui. Ma non nella semplicità di una
burla o di uno scherzo di cattivo gusto; nella complessità,
invece, di una personalità spiccata, forte e nella denuncia
esasperata di una vita fattasi difficile, da subito.
Credo che non possa esserci miglior prefazione che il
riprodotto falso necrologio per introdurre l'opera di un
poeta, magari non condivisibile, ma, fino in fondo,
autentico.
l'editore
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A Rosanna
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MATTATOIO
pezzi facili
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I CAPRICCI
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L’unica creatura magnifica alla quale non
offrirò il mio perdono, di fronte a tanto scempio
altrui, è infine colei alla quale dono il mio cuore:
mai -Madre- potrò assolverVi per avermi messo
al mondo.
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loro, attraverso la scrittura, mi riscopro avido
cacciatore d’anime.
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invecchiamento o religione. La pena sarà millenaria
e multiforme. Mediocre, lentamente soffocherò chi
di dovere sotto la legge di sopravvivenza della
specie. Eppur nessun riscatto quando anche coloro si
sorpresero magnifici come io fui allora concepito.
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Armani, tanto quanto indossare una divisa da
carcerato.
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Ho combattuto la Vita con la Pietà, la Poesia con
la Fedeltà.
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Vergine ad essere ingravidata da un essere
superiore, divino, rappresenta il massimo livello
di degrado.
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C’è chi nella vita pone su di un piedistallo i
propri successi, io di quando in quando mi
accontento a far dare una sbirciatina a qualche
mia cicatrice.
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È l’immobilità di un fiore rispetto alla morte
altrui ciò che agogno di possedere.
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In coppia sì può superare qualsiasi ostacolo,
immani avversità. Da soli si conquista
l’immortalità.
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II SUL SESSO
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tradimento concesso tanto alla donna quanto
all’uomo.
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Non vi è mito maggiore, massimo ideale di
bellezza, di un aggraziato pugile dalla sessualità
promiscua.
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Lo sverginamento di una femmina da parte di un
uomo è la sua condanna alla vita terrena, e
quindi alla perdita dell’immortalità.
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La masturbazione è la maggior forma d’arte
concessaci.
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III PRINCIPI ATTIVI
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La droga e l’equivalente di amore: è tanta la
voglia di assaporarla che non ci si ferma di
fronte alla tragedia che ne seguirà l’impiego.
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V’è qualcosa di poco rassicurante nei Papi che si
sono succeduti negli ultimi decenni: non ho mai
veduto nessuno di loro accendersi una sigaretta.
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La pornografia è la prima e più potente droga
visiva.
34
Comprendere la Dipendenza ed il suo significato
universale, l’abbandono ad ogni forma
d’autodistruzione, persuadersi e provare debolezza
-nuovo sentimento come ogni sorta d’amore- è
l’incoronamento di un passaggio: la fanciullezza che
è sempre tradita, il divenire uomini.
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IV CATTEDRALI
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Mille anni di carcere trascorsi in ogni nazione.
Uscirne illibati, ancora più giovani.
Disgregazione totale del potere.
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Verità inconcepibile al sociale? All’omicida
seriale va il monumento alla sincerità.
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Agli occhi delle nuvole carcerati e suore di
clausura sono la medesima cosa.
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V GLAMOUR
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O Valentino, Armani, Gucci, Cavalli... Abbiate
misericordia di noi, e conduceteci sulla via
dell’estasi!
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VI PORNO
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Confrontarsi con l’inferno del Porno, significa
confrontarsi con l’essenza stessa dell’uomo.
Nell’epoca in cui questo mio Io sta vivendo, non
vedo differenze tra una Pornostar e la Vergine
Maria, tra Dio e un regista hard.
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VII IL BARACCONE DELL’ARTE
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oppongono alla follia del quotidiano.
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pentito o meno. La confessione è un gesto
secondario. Si nasconde forse Dio nel picco più
alto della gloria, colei che è sposa promessa alla
più inarrestabile decadenza?
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sono mai preoccupato di avere la fedina penale
sporca.
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VIII MOTI PERPETUI
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Ciò che più disprezzo dell’essere umano è
l’estrema facilità con la quale procrea.
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Solo il ritorno dell’incomprensione potrà salvare
l’ingegno.
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Gli unici individui ai quali dovrebbe spettare il
diritto di voto, sono i bambini.
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La Prostituzione del proprio partner è lo zenit
dell’Amore.
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Le grandi verità che nelle fiabe si celano,
soltanto ai bimbi e a coloro che hanno
conosciuto l’abisso si paleseranno.
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s’inaridisce al pensiero che il proprio patrimonio
sia dissipato dal giovane erede, nelle licenziosità
di una vita volta al piacere e al libertinaggio.
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Il più dolce ricordo della mia giovinezza è uno
zero pieno alla roulette, in un decadente
pomeriggio di Praga. Rinvigorita giovinezza
nell’invecchiamento del mondo.
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L’icona del terzo millennio è quella di un bimbo
che preme il grilletto.
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Tutto il male dell’uomo ha principio e si sublima
nel suo modo di procreare.
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quotidiana della nostra identità più vera contro
la globalizzazione.
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Prima gli animali, poi l’uomo.
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Indice
I Capricci 16
II Sul sesso 26
III Principi attivi 31
IV Cattedrali 36
V Glamour 40
VI Porno 42
VII Il baraccone dell'arte 44
VIII Moti perpetui 48
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Finito di stampare nel mese di Aprile dell'anno 2010
da Laser Copy Center di Peschiera Borromeo (MI) per conto di
Blu di Prussia editrice - Via del Castello 36 - Piacenza
Tel. e fax 0523 326797 - web: www.bludiprussia.it
e-mail: eugenio.rebecchi@fastwebnet.it
Composizione in proprio
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