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APPUNTI LETTERATURA SPAGNOLA III

20.10.20
Cap. 46-48
Cervantes ha una visione della letteratura
Nel cap 47 il dialogo tra il curato e il canonico riguarda la rappresentazione teatrale perché c’è un
riferimento a Lope de Vega all’arte nuevo de hacer comedia  anche un riferimento che Cervantes
fa rif alla sua produzione poetica meno famosa rispetto a quella di lope, c’è forse un invidia e si
ripete nel dialogo viene fuori che le rappr dovevano rispettare il gusto e quindi piacere (gusto-justo)
Cervantes ha una visione della letteratura neoaristotelica e non approva approcci moderni che
puntano a piacere e al gusto (come Lope de Vega)  Cervantes li critica
È un nucleo importantissimo del 47e 48, curato e monaco la pensano allo stesso modo
C’è un dialogo che è una disputa e un dibattito dialettico tra il barbiere e don Chisciotte, si sviluppa
una polemica che riecheggia nel capitolo 32 e verte sempre su quanta verità c’è nei libri di
cavalleria  sia DQ e il barbiere li preferiscono ai libri di storia perché sono più divertenti da
leggere.  troviamo un riferimento a Valdés che metteva in rapporto il piacere di lettura dei libri di
cavalleria che lui preferiva rispetto ai libri di storia
La poesia per Aristotele deve essere verosimile mentre nei libri di cavalleria la letteratura aveva una
funzione di finzione.
In questi capitoli troviamo due esempi: uno polemico e uno non polemico
Altro elemento importante lo troviamo soprattutto all’inizio del cap. 46 e 47 ed è il rapporto tra DQ
e Sancho: nel capitolo 46 Sancho si scontra con DQ u un’affermazione fatta e DQ lo attacca perché
per lui Sancho dice una cosa irriverente, ovvero manda all’aria il piano del curato e del barbiere con
Dorotea (cap 47) e Sancho rivela di aver visto una sedicente principessa baciarsi con don Fernando
togliendo possibilità a DQ (denuncia che fa a Sancho  ironia di Cervantes  narratore che ci
racconta), è un atto contrario al decoro che non prevede che una principessa faccia queste cose e
DQ per questo scatena una serie di insulti nei confronti di Sancho  la stessa cosa avviene quando
Cardenio stava raccontando la sua storia a DQ e stavano parlando del fatto della regina che potrebbe
aver intrattenuto il rapporto e anche in quell’occasione lui aveva preso fuoco in difesa del buon
nome della signora  lo scopo è di mettere in corto circuito la finzione che Sancho rompe
smascherando Dorotea ma che però verrà poi ricucita dalla stessa Dorotea
 Uso del verbo hazigo (muso)

La finzione la troviamo anche nell’osteria con la presenza di alcuni incantatori che saranno
presenti in molti capitoli

 Presenza incantatori in osteria come quando arrivano alla venta di Maritornes con
l’equivoco notturno con botte tra i vari personaggi
 Cap 8 DQ dava la colpa agli incantatori di aver rapito la principessa e va a picchiarsi con il
vizcaíno
 Nella battaglia con i mulini convinto che erano giganti mentre l’incantatore li trasforma in
mulini
 Cap. 17 con biblioteca murata
DQ fraintende la realtà e soffre, spiega tutto presentando gli incantatori  figura caratteristica dei
libri di cavalleria, sono presenti in tutti i capitoli ma c’è un rinvio importante nel capitolo 16
all’interno dell’osteria. Usa la scusa dell’incantatore per giustificare la sua presenza
C’è una grande teatralità tramite anche il travestimento e le invenzioni complete  esempio è la
profezia e la costruzione della gabbia per impedire a DQ di fare pazzie e per fargli vedere che la sua
condizione è stata creata dall’incantatore perché poi si deve riunire con Dulcinea  scena che
prelude altre scene simili nella seconda parte.
 Riferimenti a bisogni di necessità, cioè elementi di scatologia, che abbassano l’idealismo
esagerato e esagerano le qualità positive dei libri di cavalleria tramite la parodia
 Sancho fa un confronto tra questi finzioni e vuole la realtà
 Percezione olfattiva di Sancho  AMBRA, tipica della nobiltà  (nel capitolo 47 quando
Sancho dice che se i personaggi che hanno portato via DQ fossero diavoli dovrebbero
odorare di zolfo mentre lui avvicinandosi sente che odorano d’ambra e l’ambra era un
profumo tipico della nobiltà  tutto il contrario di un elemento scatologico)
 Attenzione ai sensi concreti della vita: bisogni corporei e olfatto
 Smascherare le burle e le finzioni che DQ sta subendo  DQ usa l’incantatore per rifiutare
la realtà che Sancho gli mette davanti agli occhi

CAP 47
DQ vuole parlare con le persone che lo circondano delle sue sventure ma solo se si intendono dei
libri di cavalleria e la risposta del canonico è che lui conosce meglio i libri di cavalleria che i libri
della chiesa è presente una critica che deriva dalla grande conoscenza dei libri di cavalleria e
dall’amore che destano
República significato etimologico in senso di comunità nella quale si vive che secondo lui riceve
danno dai libri di cavalleria  letteratura/finzione può influenzare la società civile
La letteratura di finzione può danneggiare  (chiedi Chiara) non è riuscito a leggerli dall’inizio
alla fine  gli sembrano tutti uguali
Gli sembra che questo genere, che appartiene a quello delle storie inventate, sia simile a fabula
milesia  narrazione finzione  pieni di disparatados cioè sciocchezze e inverosimiglianza che
dilettano solo  cercano solo di capire e non di insegnare (come fanno le fabule apologas)
Fabulas apologas servono a dilettare e insegnare
COS E’ UN APOLOGO  racconto allegorico di tipo pedagogico e etico, mettere in relazione due
realtà che si somigliano senza dare per forza un insegnamento, racconto che vuole insegnare
qualcosa  Esopo, favole che raccontano storie di alcuni animali ma dietro c’è un insegnamento
oppure parabole del vangelo sono storie che hanno la funzione di dire qualcos’altro per insegnare
Per Cervantes la letteratura doveva avere questo binomio gusto/dilettevole e eredita questo binomio
da Orazio che dice unire l’utile al dilettevole, massima orazione che viene portata avanti nel
rinascimento con le idee aristoteliche e la letteratura serve a dilettare e insegnare qualcosa nello
stesso momento.
Il piacere non può scaturire dalla bruttezza e dalla sproporzione  il canonico pensa che la bellezza
sta nei libri
CAP 47
L’idea estetica e il piacere non può scaturire da cose sproporzionate ma deve venire dalla bellezza e
dalla concordanza della vista di cose brillanti e ogni cosa che ha bruttezza e sproporziona non può
causare nessuna gioia  questo è il pensiero del canonico mentre per lui la bellezza sta nei libri e si
ricollega a Valdés che parlava di sproporzione di libri di cavalleria.
Nel barocco si valorizza la bruttezza, la sproporzione e l’esagerazione grottesca
CAP 48
Troviamo il tema della verosimiglianza  la mentira è meglio quando sembra la realtà e piace di
più quando sono dubbiosi e possibili  attraverso le parole del canonico parla Cervantes.
Il canonico dice al curato che lui stesso ha provato a scrivere una novela osservando tutti quegli
elementi importanti che dovrebbero essere considerati ma poi ha smesso perché pensava non fosse
adatto al suo stato sociale e perché non avrebbe avuto attenzione tra il pubblico dei lettori e non
vuole sottoporsi al giudizio del volgo (ignorante, affievolito) e la maggior parte delle persone
che leggono è volgo. A partire da qui inizia la tirata contro la comedia nueva, che non è solo invidia
ma è proprio una critica in quanto Lope faceva riferimento alle così dette unità aristoteliche che non
vengono rispettate e la seconda violazione è di andare contro la verosimiglianza pur di incontrare il
favore del pubblico e la mezcla dei generi (tragedia deve essere divisa dagli altri generi)  secondo
lui è meglio il gusto che il justo perché pubblica opere che devono piacere a un pubblico che paga
 meglio il gusto.
Il teatro del Siglo Oro non rispetta le regole aristoteliche e abbiamo una mezcla di generi (tragedia e
commedia che dovevano essere separati ma Lope li mescola perché anche nella vita sono mescolati)
 il canonico appoggia questa visione
Cervantes vuole mantenersi fedele perché secondo lui questo tipo di letture corrompe il gusto e
rovina la morale  DQ si impazzisce e fa delle azione pregiudizievoli per sé e per gli altri.
Arte è controllata per non generare problemi  arte deve avere senso e deve dare un insegnamento
mentre l’atteggiamento delle avanguardia porta alla rottura delle regole dove abbiamo il concetto di
arte per arte che non ha un obiettivo che è un gioco e una sperimentazione.
La poetica è di carattere rinascimentale come quella di Cervantes (fatta dire da personaggi) è
diversa.
22.10.20
LA DESHEREDADA (1881)  seconda metà 800 e primo trentennio
Tra Cervantes e Galdós (seconda metà dell’800 e ultimo trentennio) ci sono diversi artisti come
Larra (scrive nel periodo dell’assolutismo di Fernando VII)  ventajas de las cosas a medio hacer,
critica verso il comportamento della Spagna che non prende mai una decisione, che fa dei passi
avanti ma poi ritorna subito indietro, e la paragona a Penelope che tesseva la tela e la disfaceva di
nuovo. Si parla della Spagna del suo tempo c’è un’attenzione alla sua contemporaneità.
Nella desheredada ci sono una serie di funzionari pubblici che sono diretti erediti di questi
fannulloni che Larra dipingeva in vuelva usted mañana  ha un suo tessuto narrativo che vuole
mettere in luce dei difetti della vita contemporanea spagnola.
Costumbrismo crítico (Larra)
 il narratore è testimone di situazioni a vario titolo criticabili della società del suo tempo
 la narrazione serve per mostrare le conseguenze negative di determinati atteggiamenti o
comportamenti; i protagonisti degli artículos sono ‘tipi’ emblemi di vizi della società
spagnola dell’epoca di Larra
 le descrizioni servono a risaltare aspetti caratteristici in senso positivo dei costumi spagnoli;
al contrario, ubbidiscono alla critica  sono esagerate, grottesche, sottolineano gli aspetti
più negativi di personaggi e situazioni
Il fatto di parlare di vicende del suo tempo fa sì che Larra scrive in un momento storico preciso è un
secolo a cavallo del romanticismo
In Larra convivono elementi romantici, come l’amore come momento di massima realizzazione, e
intellettuale che ci descrive le problematiche del suo tempo e il suo costumbrismo è realista perché
cerca di raccontare ai suoi lettori situazioni della sua epoca  Larra si muove tra l’illuminismo
(preoccupazione per il miglioramento del paese) e il romanticismo che lo vediamo in teatro
DIVISIONE GLOBALE DEL SECOLO:
Romanticismo e realismo  chiedi Chiara
GALDOS
Galdós è stato il traduttore di Dickens e faceva collaborazioni giornalistiche, assorbendo alcune
caratteristiche di Dickens differenziandosi dalla sua modalità narrativa. Inoltre aveva letto tutti i
romanzi di Balzac e lo ammirava
Costumbrismo e realismo
Balzac (studi di costumi del XIX secolo, 1842-48)  aveva l’intento di descrivere la società
contemporanea nel bene e nel male
 ‘scene’ della società contemporanea
 ambisce a fornire una rappresentazione totale della società del suo tempo
 mondo narrativo coerente, con la ricomparsa degli stessi personaggi
Dickens
 attenzione agli strati più poveri e gli ambienti più degradati della società
 influenza narrativa popolare nelle svolte impreviste delle vite dei personaggi più disgraziati
(Oliver Twist) o nelle improbabili agnizioni (casa desolata)
Ciò che rende diverso Dickens dai naturalisti è il fatto di risolvere situazioni intricate con dei
meccanismi narrativi che risentono molto della modalità narrativa del romance, cioè una narrazione
che ingloba elementi fantastici attraverso l’elemento del riconoscimento inatteso della parentela di
un personaggio: agnizione che ritroviamo anche nella desheredada come per esempio nella
descrizione di Isidora  il narratore (onniscente) è molto presente, fa commenti e fa domande come
se fosse una sorta di super personaggio coinvolgendo il lettore e interviene commentando.
Isidora vuole dare a intendere che non è figlia di Rufete, che è rinchiuso lì, ma in realtà i suoi natali
sono più nobili  qui c’è una possibile agnizione: è convinta di essere figlia di una nobile e per
tutta la prima parte del romanzo spera di avere questo riconoscimento e che non avrà mai, vediamo
che Galdós mette in gioco un elemento importante di Dickens, il folletín (romanzo a puntate), che
per catturare l’attenzione prendevano spunto dai romance  Galdós non vuole usare questo
meccanismo perché lui vuole raccontare il quadro della società contemporanea e della quotidianità
ed è qui che c’è il suo realismo
Che cos’è il naturalismo?
Il naturalismo si forma come movimento nell’ultimo trentennio ed è una particolare visione del
romanzo realista con situazioni di grande disagio sociale. Importante è un saggio intitolato la
cuestión palpitante (1882-83) di Emilia Pardo Bazán che cerca di far capire alla società spagnola
che cos’è il naturalismo ma al tempo stesso ne critica alcuni aspetti difendendo il realismo come un
atteggiamento più completo per lo scrittore. Lei afferma che il naturalismo riporta tutto ciò che
succede nella natura, secondo il naturalismo gli atti dell’uomo sono determinati dalle forze
dell’uomo dell’organismo e dell’ambiente. Il suo sfondo era il determinismo e c’era chi pensava che
l’uomo è determinato da Dio mentre oggi determinismo significa la stessa volontà di chi la
determina  lei non concorda con nessuno dei pensieri perché se le azioni dell’uomo sono
determinate dal fisico e dall’ambiente non rimane nulla per quello che è la volontà umana, cioè il
libero arbitrio. Lei fa un riassunto di quello che affermerà Zola ne la novela experimental e
l’espirazione a Zola è venuta dallo studio di questo medico Claudio Bernard che equipara sotto la
legge del determinismo una pietra al cervello umano: se conosciamo le leggi, sapremo capire come
funzione il cervello umano.
Bazán continua la sua critica che consiste nell’affermare che così facendo la rappresentazione del
letterato è limitata perché mostra solo la materia, l’istinto, e gli aspetti negativi senza mostrare la
complessità degli atteggiamenti oltre a mutilare la realtà  si ripete il concetto della realtà come dal
realismo.
Alla fine la rappresentazione del realismo, secondo lei, è limitata perché nel realismo c’è tutto
tranne le esagerazioni e i deliri di due scuole estreme e esclusive.  scrive queste righe tra il 1882-
83, Zola aveva scritto la novela experimental nel 1880 e la desheredada è del 1881, questa idea del
naturalismo limitata è ripresa dallo stesso Galdós che pronuncia quando entra a far parte della Reál
academia de Espana dove lui elogia il realismo, dice che esserci un legame tra la fedeltà e la
bellezza  non si può scommettere sempre per il brutto e il degradato
Observaciones sobre la novela (1870)  Galdós analizza cosa c’è in Spagna nel suo tempo a
livello di narrazione, dice che il popolo di Madrid è molto poco conosciuto e avrebbe bisogno di
studio diretto e naturale, una sorte di indagine dove il narratore è l’indagatore. Al contrario altri
scrittori importanti come Caballero e Pereda hanno scritto e descritto i costumi dei contadini ma le
loro opere erano troppo locali e rappresentavano soltanto un aspetto del paese spagnolo.
Prosegue con un vero programma narrativo che doveva andare a investigare la classe media (da
persone che hanno un impiego a persone che rasentano la povertà)  a de ser = qualcosa che va
fatto non crede che esiste una novela de costumbre, come faceva Balzac. Alla fine c’è una frase
interessante che afferma che vuole riferire e esprimere, non si sente romanziere a tesi, e vuole dare
un quadro della società che comprende buono e male, buoni e cattivi ma dicendolo sempre con arte.
Non c’è soltanto il ritratto della società ma c’è anche l’arte narrativa, non che lui non abbia in mente
che l’arte non debba servire a correggere dei difetti sociali ma se non riesce a correggere i costumi
pazienza.  aquel espejo eterno reflejador y guardador de nuestra fedeldad: parla della creazione
di una moderna novella de costumbre osservando la classe media in tutti i suoi aspetti: se l’opera
d’arte fatta rappresentando questa realtà può servire a correggersi bene altrimenti rimane la stessa
opera d’arte  la frase si riferisce alla stessa opera d’arte e si parla dello specchio della narrazione
e la sua funzione  metafora della letteratura come specchio e del realismo come letteratura che
riflette la realtà sono delle metafore che ritornano sempre  sono concetti che sono un nucleo di
pensieri su cos’è l’arte realista nell’ultimo trentennio dell’800
DEDICA INIZIO ROMANZO:
C’è l’uso di una terminologia medica e delle malattie sociali che nascono dalla mancanza di cibo e
dal poco uso di alcune capacità come aritmetica, logica, morale e il senso comune  decide di
dedicarla ai maestri della scuola primaria, quelli che devono essere i veri medici  Galdós usa la
terminologia medica tipica del naturalismo ma la usa per indicare un’educazione narrativa e una
cura narrativa

23.10.20
Galdós e il krausismo
Institución libre de insenanza (1876) fondata da Francisco Giner de los Ríos con altri autori 
Dedica letta ieri si ricollega a questa istituzione
Il krausismo  nasce da un filosofo tedesco di ispirazione kantiana, Karl Krause, e dalla sua scelta
di mettere al centro la responsabilità etica di ogni individuo  in Spagna la corrente krausista si
sviluppa grazie a Julián Sanz del Río e viene raccolta tra gli altri anche da Francisco Giner de los
Ríos che fonda insieme ad altri autori la institución libre de ensenanza che è unìistituzione
basicamente laica che struttura i programmi di insegnamento in maniera autonoma e che formerà
tutta una classe di intellettuali e di professori universitari
istituzione dove si incontravano diversi autori importanti tra cui Garcia Lorca; l’insegnamente era
gestito dalla chiesa e la sola idea di fondare istituzione educativa i cui princi erano erano laici era
una vità e le idee che sostengono i fondatori è una corrente spagnola e america latina negli ultimi
venti dell’800 e fino allo scoppio della guerra civile  in diretto rapporto con la dedica e con le
idee di questa istituzione
Nella dedica ai mestros de escuela abbiamo due grandi informazioni: la vicinanza al gruppo di
persone che si raccolgono attorno al progetto della istitución perché in un momento in cui il
personale della scuola era maltrattato sia economicamente che a livello di prestigio sociale, questo
gruppo di autori esalta in qualche modo l’importanza dell’opera del maestro  una delle categorie
prese di mira durante il periodo franchista è stata proprio quella degli insegnanti perché c’è una
linea che parte dalla institucion, che passa a tutto il gruppo dell’istituzione dove si incontravano
diversi autori tra cui García Lorca e che erano repubblicani e di conseguenza saranno bersaglio
della repressione franchista.  il secondo aspetto con questa importanza concessa all’educazione
quanto Galdós si distacchi dalle premesse più ortodosse del naturalismo, la dedica dei maestros
come coloro che sono in grado di curare quelle malattie di carattere intellettuale dimostrano che si
possono curare delle malattie con mezzi educative
Galdós e la sua produzione letteraria
 Episodios nacionales (1873-1912) - in contemporanea con la pubblicazione dei suoi
romanzi di carattere contemporaneo - : romanzi storici (1805-1897)  dalla sconfitta della
flotta spagnola a Trafalgar fino al momento in cui la restaurazione borbonica è un dato di
fatto
 Novelas contemporáneas 1870-1897  in opposizione allo sfasamento cronologico degli
episodios
Nel momento in cui compone la desheredada sta ancora componendo i romanzi storici, ambientati
all’epoca di Fernando VII quindi sono ambientazioni con uno sfasamento lieve e la differenza di
finalità è che nel primo (episodios nacionales) si raccontano fatti storici, per esempio nella battaglia
di Trafalgar il nucleo fondamentale del romanzo è raccontare come è successo che la battaglia è
stata persa dagli spagnoli, mostrarci come combattevano gli inglesi diversamente da spagnoli e
francesi e le vicende dei personaggi inventate sono puramente di contorno  l’obiettivo è mostrare
andamento fatti storici mentre il contorno dei personaggi inventati serve a abbellire e rendere
leggibile il libro mentre nella desheredada la storia è solo lo sfondo e in primo piano emergono le
vicende dei personaggi di finzione
 Teatro 1892-1921  min. 35  notiamo il dramatis personae e l’aggiunta
dell’ambientazione spagnola, lettore si rivolge allo spettatore, ci sono capitoli scritti come
una piez di teatro con solo le voci dei personaggi che parlano e questo segna un inclinazione
dell’autore che segna l’inizio di pubblicazione teatrale a cui si dedicherà fino alla morte

Dal costumbrismo prende il desiderio di rappresentare problematiche della spagna incarnandole in


personaggi come tipi umani che sono emblemi della società o personaggi che hanno molto rilievo
nella storia attraverso lo sguardo critico e dipinge aspetti negativi che fanno parte dei personaggi
della vicenda
Galdós e il suo tempo (e il tempo della desheredada)
 1868: revolución gloriosa (abdicazione Isabel II)  figlia di Fernando VII e con la sua salita
al trono scoppiano le guerre carliste perché il popolo preferisce Carlo di Borbone perché le
donne in base alla legge salica non potevano salire sul trono e perché aveva legami con i
liberali  rivedi dal min 50:00 al 51:24
 1870-73: regno di Amedeo I di Savoia  carrozze che sfilano, è un re eletto dal parlamento,
è un regno che non è stato efficace
 1873-74: prima repubblica  il capitolo dell’ultima parte è ambientate nella prima
repubblica e con la abdicazione di Amedeo
 1874: restaurazione borbonica (Alfonso XII) e inizio terza guerra carlista  le vicende di
Isidora sono intrecciate con la storia spagnola di questi anni e anche Mariano (fratello
Isidora) avrà dei legami problematici con Alfonso XII

La desheredada e il costumbrismo crítico:


Capitolo 12  C’è un contrasto tra elogio e critica, uso dell’ironia, è presente il tono religioso
con l’uso dell’oratoria religiosa (queridos hermanos míos) che però di religioso ha poco e al
centro ha una sua ironia la critica è riferita alla società spagnola generale per rappresentare la
mediocrità della società  costruire più tipi che personaggi (vedo sottolineature capitolo 
media Espana, media tribu, media casta): José Manuel Ramón Pez non è un personaggio della
storia quindi non interferirà più di tanto con la vicenda della protagonista ma gli si dedica un
capitolo perché è un emblema  media Espana è un termine che precorre quel luogo comune
politico, controverso e polemico de las dos Espanas che è un concetto che riguarda una parte
spagna più conservatrice e l’altra liberale e tendono sempre a scontrarsi in maniera fratricida
come ad esempio le guerre carliste e la guerra civile  se lui illuminasse come un astro la
politica dovrebbe essere un valore positivo però ha una posizione chiave per accelerare o
fermare una pratica, qui ricordiamo lo strapotere del funzionario amministrativo dietro lauto
compenso può mandare avanti una pratica importante o rallentarla  una persona che si serve
del suo ruolo amministrativo per farsi i fatti suoi e dei suoi amici  l’ironia c’è anche nella
scelta del cognome poiché lui, i suoi amici e i suoi parenti rappresentano una metafora che
significa che sono come pesi che nuotano nel grande acquario che è l’amministrazione spagnola
dalla quale traggono tutti tornaconto ed è una rete di raccomandazioni che si estende facendo la
fortuna di questo personaggio (Manuel Pez) che ci dipinge il nostro narratore qui.
C’è una forte critica nascosta dietro l’elogio e l’ironia sta nel dire una cosa una cosa intendendo
il contrario si pronuncia un sermone di elogio ma in realtà è una critica feroce ma condotta in
maniera di apparente esaltazione
Capitolo 8 (Don José y su familia)  mostra due meccanismi interessanti: presentazione di un
narratore che si mostra in maniera chiara che mette in luce i metodi di presentazione dei suoi
personaggi rivolgendosi al lettore  questa presentazione che parte con una descrizione fisica
di Don José è un’altra caratteristica del romanzo realista per il quale normalmente ad ogni
ingresso in scena segue una descrizione abbastanza accurata. Da un lato osserviamo la
descrizione accurata e dall’altro abbiamo la critica  José ReLimpio avrà un importanza capitale
e uscirà nell’ultimo capitolo insieme a Isidora, lui è un personaggio a tutti gli effetti ma Galdós non
rinuncia a una serie di pennellate che dipingono dei vizi sociali che di fatto conducono tutta la
famiglia Relimpio a vivere molto meno bene di quanto avrebbe potuto vivere.
Lui proveniva da una famiglia con uno stato sociale più che buono, era stato militare ma non è
capace a essere un buon soldato perché per lui le armi sono troppo pesanti e lascia le armi 
diventa impiegato amministrativo ma non faceva bene il suo lavoro e viene licenziato  poi diventa
contabile in un teatro ma la ditta poi fallisce, poi diventa associato a una persona che faceva
contratti per un’imposta locale ma era troppo gentile e la maggior parte dei rifornimenti su cui
doveva applicare la tassa non veniva pagato  dipende dal lavoro delle figlie che lavorano alla
macchina da cucire giorno e notte mentre il figlio maschio non fa nulla. Questa descrizione è
espressa con toni molto critici nonostante abbiamo a che fare con personaggi con cui abbiamo a che
fare per tutto il romanzo.
Nel primo capitolo c’è un altro personaggio importante che è Rufete, papà di Isidora, e lavorava
giorno e notte, chiudeva la stanza a chiave in cui teneva i suoi libri dove scriveva e una notte
andarono a curiosare Isidora e la madre e sembravano pazze ciò che scriveva il padre  questa
follia scrittoria lo colpisce quando non ha più un lavoro perché a un certo punto perde il lavoro 
lavorava tutte le notti ma invece di correggere quello che doveva correggere si metteva a scrivere
tutte queste cose di notte che sono decreti, leggi e cose che sono suggerite dalla sua follia invece di
fare il lavoro per cui è stato contrattato ne fa un altro che è figlio della sua follia  c’è un nesso tra
José ReLimpio e Rufete quando Isidora parla del padre che desidera raggiungere una posizione più
alta ma che non raggiunge, lui lavorava perché trascorreva tanto tempo e lei pensa sia un elemento
di dedizione al lavoro ma dietro questa costruzione c’è il narratore che non la pensa come lei e
vuole sottolineare quanto lei assomigli al padre perché anche lei pensa di meritare di più rispetto a
quanto la vita le ha offerto.
 Dal costumbrismo prende il desiderio di rappresentare problematiche della spagna
incarnandole in personaggi come tipi umani che sono emblemi della società o personaggi
che hanno molto rilievo nella storia attraverso lo sguardo critico e dipinge aspetti negativi
che fanno parte dei personaggi della vicenda  sia De Limpio che Rufete sono esempi
della classe media e questa indagine sul percorso di decadenza dei personaggi fa sì che non
è un caso che l’opera si apre sul manicomio e su una scena di follia marcando una vicenda

27.10.20
All’inizio del romanzo abbiamo la presentazione di due personaggi che vivono in una situazione di
forte degrado e difficoltà: il primo è Tomás Rufete, padre di Isidora e Mariano, e l’altro è appunto
Mariano che il lettore incontra nel capitolo 3 e che incontra in modo tragico nel capitolo 6.
 Somiglianza con Don Chisciotte per il ricorso all’uso di armi mezze fasulle
Majito ci spostiamo sulle strade di Madrid con i bambini che scambiano merci e Mariano sembra
essere capo branco facendo un gesto molto duro verso un altro personaggio pugnalandolo  si
descrive lo stato di abbandono alla miseria che si esprime attraverso la maniera in cui si vestono e
usando un gergo diverso tra loro
Parallelismo DQ  si veste da militare, costruzione della celada, parodico e ironico  quando si
mette sull’esercito di bambini, momento parodico dell’esercito spagnolo  lo spirito di Galdós è
molto più corrosivo e forte, fa ricorso ad una amara parodia e ad un’ironia cattiva (come i bambini
vogliono diventare militari per combattersi tra loro  critica gli avvenimenti della guerra civile)
rispetto a Cervantes che fa la parodia di DQ  somiglianza formale ma critica molto più impegnata
nella rappresentazione storica mentre Cervantes fa una parodia e una critica letteraria
 Intervento nella lite tra due bambini  scontro lavoro minorile in un giorno di festa
 Atto che Mariano commette: delitto, tentato omicidio e lui ha solo 13 anni e qui si
concentrano una serie di elementi tematici cari al naturalismo: miseria, devianza sociale, mal
nutrimento, privazioni, sofferenza e malattia
 Riferimento al suburbio: parte della città non abitata in maniera regolare che presenta
ambienti degradati
Galdós parlava soprattutto della classe media come tema principe che gli scrittori dovevano pendere
per creare questo moderno romanzo di costumbre  le sue dichiarazioni non sono in
contraddizione perché se consideriamo Rufete e lo stesso Mariano come esempi caratteristici della
classe media e sono emblemi di quello che succede alla classe media quando decade poiché
rappresentano dei personaggi che avevano un buon posto in società ma entrambi sono venuti a
decadere e con loro decade anche la zia  narratore ci presenta aspetti del naturalismo: malattia,
delinquenza, denutrizione e l’autore fa riferimento a “la famiglia” che lascia la casa per andare ad
abitare nel suburbio
C’è una deformazione fisica (crani spaccati, scrofa o granuli sulla pelle) e sono elementi di persone
malate  ratichismo ereditario (deformazione dello scheletro che poteva dire se una persona
potesse essere un criminale), predestinación del crimén (determinismo, certe condizioni
determinano un certo risultato) con un richiamo alle origini e nel linguaggio troviamo elementi
chiave del naturalismo. Le descrizioni fanno parte di quel terreno di cultura che permette una
generica descrizione che troviamo in Dickens e che permette di passare a una teoria scientifica che
Dickens non ha
Si nota una distorsione degli ambienti degradati della realtà e attenzione ai bassifondi della società
con diversità tra le classi sociali  periodo della rivoluzione industriale che muta la situazione
lavorativa e sociale
Galdós vuole portare nel romanzo la teoria medica
El mal comer y el peor vestir pasaba sobre… vestiti di stracci, c’è l’attenzione verso la miseria
Me parezca  aggettivo che rimanda alla tradizione letteraria spagnola e verso il picaresco con due
ragazzi in coppia che si scontrano prima con qualcuno e gli rubano il berretto e poi con Mariano 
[riferimento allo stato miserabile in cui viveva Lazaro]
Mariano si scontra con due ragazzi (Gonzalete e Zarapigo che si conoscono per strada, non hanno
famiglia, uno viene dal sud e l’altro dal nord e cercano di sbarcare il lunario vendendo le erbe dallo
stelo dolce e facendo il piccolo commercio ai margini dell’economia normale) pugnalando uno dei
due, questi due ragazzi ci ricordano Rincomete e Cortadillo nelle novelle ejemplares di Cervantes,
gli altri bambini non hanno nome, la loro storia ricalca la storia dei due personaggi cervantini  se
da un lato c’è un influsso naturalista, c’è anche influsso della narrativa spagnola picaresca che
voleva parlare di personaggi emarginati e che vivono lontano dal centro
ORIGINI DEL NATURALISMO IN FRANCIA
Dal 1853 al 1880, anno del saggio di Zola, tutta una serie di prese di posizione sono andate a
costruire un insieme di idee che chiamiamo naturalismo. Dalla Francia si irradia in tutta Europa con
modificazioni dell’autore che se ne appropria.
 Hippolyte Taine: manifestazioni artistiche sono condizionate fattori ereditari, ambiente,
momento storico. Si può considerare l’uomo come un animale di specie superiore che
produce filosofie e poemi pressappoco come i bachi da seta fanno i bozzoli e le api gli
alveari  uomo come animale, vizi e virtù (vetriolo e zucchero) immateriali e prodotto
biologico  causa-effetto azioni umane, tratto di qualcosa di concreto: ereditarietà e
ambiente

 Razza: fattore ereditario di discendenza condizionata dall’ambiente e dal momento storico


 La conseguenza letteraria dell’oggettività, quasi medica, è l’invisibilità del narratore o della narrazione
trasparente o impersonale

 Flaubert narrazione trasparente o impersonale  volontà letteraria  il narratore deve


essere invisibile  [narrazione opaca  narratore presente e voce che si vede]
 Goncourt, Germinie Lacertaux (1865)  storia di una donna che era stata la loro domestica
e storia della sua malattia, indotta da sofferenza e miseria  manifesto naturalismo, dare
voce a persone più svantaggiate e portare nel romanzo delle verità  viene svalutato il
romanzo inventato con agnizioni per esempio nei romanzi di Dickens e che sono fuori
dall’idea del naturalismo che vuole seguire una base scientifica  romanzo vero (portare
elementi di verità) che parla delle vicende del popolo
 Zola: indagine sui rapporti causa-effetto che muovono le azioni umane; determinismo
biologico e ambientale; riproduzione oggettiva della realtà governata da leggi della natura

PECULIARITA’ GALDOSIANE
Elementi di differenziazione rispetto al naturalismo ortodosso:
 Il narratore non scompare, al contrario si tratta di una narrazione opaca e trasparente
 Scompare solo quando cede la parola ai personaggi: I,18; II,6; II,12;
 Dà importanza all’analisi psicologica (anticipo visione moderna rispetto al naturalismo:
I,11)
 La malattia non è tanto un dato biologico quanto un prodotto del carattere, della mancanza
di educazione, dei vizi di un intero gruppo sociale (e quindi anche le ricette per curarla non
sono farmacologiche ma morali: II,10)  diversa dall’impostazione medico-scientifica del
naturalismo
 Il popolo è materia della narrazione solo in modo indiretto, attraverso i personaggi decaduti
come Mariano, Isidora o la Sanguijuelera obiettivo di Galdós è lo studio della classe
media in tutti i suoi strati  vediamo bimbi figli del popolo madrileno tuttavia i protagonisti
non sono del popolo ma della classe media decaduta ed è in linea con la linea di pensiero
dell’autore
CAP. 1
Non inizia con la voce del narratore, e questa è una novità, ma è di Rufete, quindi del personaggio
 uso del discorso diretto, istanza che mette in moto il discorso attraverso l’uso di deittici
codificati secondo una determinata condizione comunicativa: y considerar que aquella triste
colonia parla una persona distaccata dai personaggi
Elemento definibile come deittico  abbiamo a poco que desguidemos, las ideas que son nuestras,
nosostros mismos perché c’è un “io” che si nasconde dietro questo nosotros, dall’io si passa al noi
perché si parla dell’umanità in generale ed è un discorso riferito alle persone in genere  il
narratore, quindi, si mostra
C’è una narrazione opaca che diventa trasparente quando il narratore cede la parole  cap. 18
quando abbiamo la riproduzione di una lettera, parla zio Isidora che l’ha cresciuta dopo padre
manicomio e romanzo epistolare già diffuso quindi no novità
Nella descrizione di Isidora abbiamo degli elementi descrittivi e delle domande che puntano a
coinvolgere il lettore come se fosse un interlocutore e queste domande sono esempi che fanno
capire che l’autore è un uomo e per questo usa esempi che paragonano le vesti di Isidora con quelle
di un uomo
espectadores  il coinvolgere del narratore che ci dipinge la scena come se fosse una scena di
teatro e il lettore diventa spettatore
Presentazione del pavone, anche qui presenza del narratore  caricatura, come se fosse un generale
CAP. 6  elementi naturalistici e voce narratore molto presente con presentazione personaggi 
pavone caricaturizzato come caricatura del militare e voce narratore è presente  que lastima no
ser poeta épico: lo sta dicendo di sé stesso (Galdós)  si rivolge al lettore usando Yo
CAP. 11  inizia con virgolette e si chiude con chiuse virgolette, a prima vista si capisce che la
voce è quella del personaggio e di Isidora  è una modalità nella quale si cerca di riferire i pensieri
del personaggio ed è un monologo interiore
Quería ver…decir otra cosa  uso del discorso indiretto libero con verbi che introducono
l’espressione verbale e si comincia subito con riferimenti e parole
Atropelladamente  precipitoso, discorso che non si esprime con linearità, parlare in maniera
precipitosa
 Lasciare parola ai personaggi, narratore diventa amico dei personaggi facendo ricorso al noi,
diversamente dal naturalismo in quanto fa parlare i personaggi
Presenza del tema della malattia e della depravazione sociale  naturalismo mitigato con elementi
di Galdós  malattia non è un dato biologico ma è prodotto dal carattere, dalla mancanza di un
educazione lo porta ad un lavoro non adatto a lui e questo porta Mariano a delinquere, dei vizi
all’interno del gruppo sociale  desiderio e realtà si scontrano portando alla pazzia
 Circostanze intorno ai personaggi
 Ricette: non farmacologiche ma morali
Capitolo 18
Nella seconda parte, nel primo capitolo, il narratore è come un personaggio  un conoscente dei
personaggi del libro, se ne parla in terza persona. Inoltre si allude alla prima parte (come avviene
nel Quijote) e si cede la parola ai personaggi
 Romanzo epistolare, letteratura europea = 700
 Ennesimo di una serie molto lunga: le insonnie che avrà saranno molte
 Voce del personaggio non narratore per cercare di riferire il pensiero di un personaggio:
monologo interiore in cui si riproduce il pensiero di un personaggio (da solo, non rivolto a
nessuno) che è vicino al flusso di coscienza con “salti” di pensieri che servono per
rappresentare l’interiorità e l’illogicità dei personaggi
 Ricorso all’uso del discorso indiretto libero
 Nosotros: lettore + narratore
 Medico dell’anima: modelli di comportamento, elemento diverso dal naturalismo
 “popolo” = protagonisti non svantaggiati ma che fanno parte della classe media e che sono
decaduti
 Interesse nel guardare tutte le realtà della società
 Compassione nei confronti dei pazzi: passo in avanti

29.10.20
SPERIMENTAZIONI NARRATIVE
 Multi prospettivismo è un approccio che studia l’atteggiamento dell’autore rispetto
all’opera e al tema che vuole svolgere (la prospettiva è come i vari personaggi vedono gli
eventi di cui sono personaggi) e plurilinguismo (modello cervantino)  presentare
prospettive diverse: I,6  nella parte finale il narratore ci presenta i pensieri di Mariano (lo
stato d’animo, la paura, il desiderio di fuggire)  la scelta di adottare la prospettiva del
delinquente è innovativa per cui entrando in un personaggio che ha commesso un delitto ci
mostra un interiorità e non è l’unico personaggio di cui ci presenti il punto di vista (come
Isidora e Miquís)  sembra che Pecado inizialmente fiero del peccato ma poi mostra la
paura di quello che potrà succedere, narratore prende il sopravvento, autore commenta
negativamente delle scuole in quanto si pensava di fare le piazze invece di dare un
istituzione adeguata a questi bambini.
Il linguaggio usato dai personaggi è tipico delle classi più basse della società, scelta di
Galdós di mischiare linguaggio corrente e linguaggio popolare con lo sforzo di far vedere
diversi registri linguistici (miá sta per mira/mirá/mirad ,bofetá per bofetadas e punales sta
per punos)  mescolare espressioni comprensibili con espressioni scorrette
linguisticamente (no vus perdaís sta per no os perdai  dialettalismi, eufemismi)

Nel capitolo 16 Anagnórosis sta per agnizione, è ironico perché Isidora spera di ottenere
l’agnizione desiderata da parte della marchesa de Aransis ma non l’avrà si el seblante…
tutti i puntini di sospensione rendono naturale l’esitazione ma il modo di esprimersi della
marchesa è ricercato con l’uso di sinonimi (aparencia e seblante, sincera y honrada), l’uso
di maligno che non è una parola colloquiale e questo è un registro all’estremo opposto del
capitolo 6 perché siamo agli antipodi della piramide sociale oppure nella replica di Isidora si
getta ai piedi della marchesa dice la voz de la sangre… è enfatica e insistere sulla voce del
sangue è un motivo narrativo di grande traiettoria perchè quando ci troviamo accanto a una
persona che ha vincoli di sangue con noi poiché il sangue ci dà dei segnali di emozioni che
sono la prova di questa relazione

 Sperimentazioni narrative plurime: discorso indiretto libero (cap. 6); dialogo teatrale;
monologo interiore; uso della seconda persona singolare
 Il punto di vista, dalla focalizzazione zero alla focalizzazione variabile
Nel capitolo 6: Determinose entonces en él ese fenómeno de observación in poi  qui il punto di
vista è quello del narratore che ci riferisce uno stato d’animo di Mariano, nella frase precedente c’è
una generalizzazione ed è la voce del narratore che fa una affermazione generale per poi introdurci
la figura di Mariano a partire dalla frase successiva dove c’è il narratore onniscente che ci dice i
sentimenti del personaggio
Qué lastima…  in queste due esclamazioni abbiamo una forma in cui sta parlando Mariano e è
visibile il suo pensiero diretto, però se ci pensiamo questo modo di esclamazioni, può funzionare
benissimo la terza persona con cui il narratore ci sta spiegando i sentimenti del personaggio, rende
quello che è effettivamente il pensiero di mariano e abbiamo l’uso del discorso indiretto libero 
imperfetto indicativo, marca tipica del DIL
 Quando abbiamo ancora altre esclamazioni che sono riproduzioni di ciò che pensa Mariano
con imperfetti indicativi o condizionali, se fosse discorso diretto la forma diretta dovrebbe
essere que voy hacer/que haré  resa in discorso indiretto libero ma in questa frase: estaba
cansado en todo el día… i puntini di sospensione vogliono rendere l’affanno, è palese che
cercano di riprodurre il modo in cui il personaggio pensa a sé stesso ed è palese che il
narratore sta cercando di esprimersi come Mariano usando il discorso indiretto libero ed è
caratteristico il fatto che la voce del narratore sfuma in quella del personaggio ed è una
modalità innovativa rispetto al classico narratore onniscente

 Mariano inseguito dalla guardia civile in seguito al delitto commesso, nella seconda parte
cap. 14 nel frattempo lui si ammala e in questa seconda parte abbiamo il ritorno del motivo
narrativo della malattia che nel suo caso è una febbre fortissima che lo conduce ad attacchi
di epilessia (malattia che riguarda il cervello in maniera organica è comunque imparentata
con la follia del padre, Rufete, con il quale si apre il romanzo)  monologo interiore vicino
al flusso di coscienza perché cerca di seguire andamento caotico dei pensieri di mariano
perché c’è una sfilata in cui sfilano diverse carrozze tra cui compare anche la carrozza del re
(ci troviamo nel periodo del 1878, c’è stata la restaurazione monarchica ed è finita la
repubblica e Alfonso è stato richiamato sul trono) e simile a sfilata presente nel capitolo 4
(prima parte) e lui pensa a tutto quello che vede in queste carrozze. Viene introdotto il
pensiero di altre persone, si immagina ciò che potrebbero dire altre persone a questo signore
che è un ministro che va in carrozza  suelte lo que no es suyo: lascia quello che non è tuo,
lo accusa di rubare e che quindi quella carrozza non è sua, e di stare in carrozza perché ha
rubato  quando vede le signore le chiama tías, oggi significa una tipa ma era nata come
espressione molto insultante, come si rivoltano sui cuscini della carrozza

 Oigasté  oiga usted, si contrae


 Encaje  pizzo
Il denominatore comune è il fatto che Mariano si è imbevuto dei pensieri sociali di Juan Bo che fa il
tipografo e è di origine catalana (quando Mariano va a lavorare da lui gli ha riempito la testa delle
sue idee politiche e lui ormai malato ha conservato idee e vede sfilata dell’alta società con il filtro
del risentimento e critica sociale che gli ha fatto conoscere Juan Bo ma che avrebbe scoperto
comunque)  Catalogna maggior quantità di industria che determina classe operaia e nuove idee
socialiste e anarchiche
Uso seconda persona singolare per un personaggio  innovazione secondo Guillón perché questo
uso per raccontare una storia è un’alternativa ad un io narrante e che termina con uno sdoppiamento
fa parte della modalità narrativa dei romanzi sperimentali degli anni ’60 del 900
Uso della seconda persona singolare di un personaggio nel capitolo 2 della II parte  si apre con
le virgolette come discorso diretto e sembra sia qualcuno che si rivolge a Isidora facendo insieme a
lei delle riflessioni, alla fine di questa tirata che è tutta diretta a Isidora, si chiudono le virgolette e
leggiamo questa didascalia: lo escrito vale: prendete ciò che è stato scritto senza preoccuparvi
troppo se è la voce della coscienza di Isidora che si sta rivolgendo a sé stessa con un tu, come se si
fosse sdoppiata, o se la voce invece è quella del narratore  Galdós precorre i tempi anche se sente
il bisogno di dire al lettore che questo lungo discorso diretto in seconda persona può essere
interpretato indifferentemente da Isidora o dal narratore per esempio classico romanzo naturista
non c’è, passo in avanti che lo porta nelle sperimentazioni novecentesche.
La novità nel procedimento sta nel fatto che i lettori sono abituati a legger una narrazione raccontata
in prima persona oppure una narrazione in terza persona con un narratore onniscente, poi abbiamo
visto che gli autori naturalismo optano sempre di più per rendere la voce del narratore sempre più
invisibile  Galdós si muove tra due poli: un narratore visibile e delle sperimentazioni moderne
come per esempio dare la parola al personaggio rivolgendosi a sé stessi sdoppiandosi
TEMPO DELLA STORIA E TEMPO DEL RACCONTO

Per storia si intende il contenuto di quello che viene narrato mentre il tempo è proprio il tempo fissato
nel racconto che fa il narratore  concetti di fabula/intreccio: la fabula riordina la storia raccontata
secondo un ordine temporale mentre l’intreccio è la storia così come viene raccontata dal narratore.

Nella desheredada nel primo capitolo Rufete muore, ha una crisi di follia e subisce un trattamento
brutale prima di morire, tutti i motivi li sappiamo dopo questa prima parte in cui delira nel
manicomio e lo sappiamo da Isidora che lo racconta. Poi lo vediamo quando Isidora è convinta di
essere parente di una marchesa perché hai dei documenti che scopriamo solo nella seconda parte
(sono precedenti ma l’intreccio ce lo racconta verso la fine)

 La vicenda della Prima Parte inizia nella primavera del 1872; la vicenda termina l’11
febbraio 1873  riguardano la vicenda dei personaggi e la storia concreta della
Spagna di quegli anni  il nesso tra i personaggi e le loro sofferenze si intrecciano
la storia nel momento della monarchia e della restaurazione come lo scoppio della
guerra carlista o la perdita del re, come le vicende si intreccino con la storia
 La vicenda della seconda parte inizia a dicembre 1875 (II, 2) e termina, forse, alla
fine del 1878
 Ci sono poche analessi e tutte affidate alle parole o ai pensieri dei personaggi  lo
svolgimento della vicenda è lineare

30.10.20
ANALISI DEGLI SPAZI
Nella desheredada nel primo capitolo l’azione si apre nel manicomio mostrando parole sconnesse
di un pazzo, Rufete, dando il tono a tutto il romanzo perché capiamo che il tema della follia sarà
predominante  lo spazio e le descrizioni hanno delle connotazioni significative: nei capitoli 3 e
4 c’è la descrizione della fabbrica dove lavora Mariano che Isidora visita insieme alla zia e dove
incontra suo fratello dopo tanto tempo e sottolinea un ambiente di sfruttamento dato che ci lavora
proprio Mariano e nel capitolo 2 sia quando viene descritta la casa della zia Incarnación e che la sua
bottega vengono descritte in modo degradante per riprendere la miseria e la povertà, sono una delle
manifestazioni da parte del narratore del punto di vista del personaggio e poi un riferimento alla
descrizione degli spazi è quando visita luoghi di cultura con Miquis come il museo (cap. 4)
Nel capitolo 13 dove c’è descrizione ambiente di Joaquin Pez si ricollega alla descrizione del fisico,
narratore dice che l’ambiente rispecchia il personaggio e il suo aspetto esteriore  piena di oggetti
che Isidora pensa siano di lusso  nello stesso capitolo troviamo un altro spazio che sarebbe il
palazzo della marchesa Aransis e si sottolinea come la sua casa non avesse nulla di particolare e
straordinario
Uno spazio importante per la descrizione è anche la casa dei Relimpio dove vivono i coniugi, il
figlio e la figlia, e dove abita Isidora
Importanti sono i capitoli 9 e 10 intitolati rispettivamente Beethoven e sigue Beethoven: nel capitolo
9 si adotta un particolare punto di vista e nel capitolo 10 un altro  entrambi i capitoli si intitolano
con un nome di un musicista ma nel primo caso (cap. 9) fa riferimento al nipote della marchesa che
suona il piano e che accompagna tutta la narrazione mentre nel capitolo 10 c’è la visita Isidora alla
casa della marchesa quando lei è a Córdoba e fa riferimento a Miquis che prova suonare
Beethoven ma è una frana totale perché non sa suonare ma rappresentava un suo desiderio (come
Galdós che amava la musica ma non era un ottimo compositore), qui l’accompagnamento è
deformato e maldestro perché durante la visita Isidora si sente sopraffatta da dei sentimenti (forma
ironica del narratore che mettendo una musica non è magnifica esecuzione ci vuole far vedere
quanto i sentimenti di Isidora siano una falsificazione e non veri sentimenti) e questo sottolinea una
serie di emozioni che non hanno senso di esistere perché sono figurazioni della fantasia di Isidora
che per lei rappresentano sentimenti veri per lei. L’accompagnamento va a smentire le emozioni che
sente Isidora contrapponendosi a quelli che prova la marchesa e si crea una sorta di specchio tra
l’uno e l’altro e il polo centrale che concentra maggior forza emotiva e dove sono speculari i due
capitoli è rappresentato dalla stanza della figlia defunta, che potrebbe richiamare in modo ironico la
storia di Isidora poiché la figlia della marchesa aveva avuto una relazione illegittima da cui erano
nati due bambini proprio come Isidora e Mariano, e dove c’è un suo ritratto che Isidora ammira con
emozione nel capitolo 10 (aspetto modernità, tema musica nella narrativa come attenzione per
nuove forme d’arte è innovativo)  il comportamento della marchesa è quello di essere pentita di
averla abbondata e rilegata in stanza e per questo è morta, sicuramente si crea empatia per la
marchesa che ha cercato di recuperare il recuperabile senza riuscirci  ci mostra come gli
intellettuali della stessa generazione di Galdós che volevano un’innovazione era connesso a indurre
nei lettori un concetto di modernizzazione e quindi il concetto dell’onore  siamo nel momento
culturale storico in cui questo concetto viene visto in modo ana cronico
Capitolo 9: tutto il capitolo si concentra sulla descrizione della stanza della figlia morta mentre nel
capitolo 10 vediamo che Isidora trasfigura realtà e contempla ritratti nelle varie stanze e abbiamo
due percezioni completamente diverse, lei trasfigura realtà e ha la tendenza a guardarsi allo
specchio  è da ricollegare al progetto Galdós della novela moderna de costumbres che deve
riflettere la realtà come specchio di aspetti negativi e positivi però se ci soffermiamo sul romanzo
soltanto alcuni personaggi hanno questa predilezione per lo specchio e alla fine questi personaggi
sono pochi: Isidora (per ammirarsi per quanto è bella), Joaquin Pez (monologo mentre è da solo si
guarda allo specchio e non si riconosce perché era abituato a essere uno dei personaggi meglio
vestiti mentre ora è un mendicante), Don José De Relimpio (quando si presenta la casa il suo
personaggio viene descritto come una persona che continuava anche da vecchio a vedersi allo
specchio) e sono tre personaggi agli antipodi di quei personaggi che riescono nella vita  in
quest’opera, quindi, lo specchio è piuttosto un modo di sottolineare come questi personaggi che
sono vanitosi siano gli stessi che hanno una traiettoria narrativa più infelice
Questa prima parte è una sorta di affresco spaziale della città nella quale Isidora viene a stare già nel
primo capitolo, viene a Madrid dopo che era stata ad abitare nella casa dello zio al Tomelloso  c’è
un raccordo tra la Mancha di DQ, impazzito nel leggere i libri di cavalleria, e la lettera che lo zio
del Tomelloso manda a Isidora in punto di morte in cui sappiamo che si chiama quijana/quijada
(cognomi presenti nel DQ), dalla Mancha va a stare a Madrid, dalla casa della sanguijuelera alla
casa di Pez e allora tutti questi spazi sono spazi che lei stessa percorre  nel capitolo 7 in cui lei va
in giro per Madrid con i soldi dello zio e li spende tutti per comprare oggettini che le sembrano belli
 tutti questi spazi costruiscono un affresco che ha l’effetto di mostrare al lettore un affresco
dell’epoca e dei diversi strati sociali ma è anche un riferimento al DQ perché Isidora a furie di
leggere queste novelle pensa di essere orfana e di aver il diritto all’agnizione, come DQ che a furia
di leggere libri di cavalleria pensava di essere un cavaliere andante. Sono spazi presentati da
movimenti di Isidora che esce dalla casa dove alloggia, prima va al Parque del Retiro con Miquis,
poi alla casa di Joaquin Pez  punto centrale è dove lei abita e poi gli spazi aperti che lei attraversa

SECONDA PARTE
Isidora entra in lite legale con la marchesa di Aransis presentando una documentazione che
prova della sua figliazione per obbligare la marchesa a riconoscerla tramite vie legale e questa
parte è rappresentata dalla durata di questo processo

Capitolo 2: si intitola liquidación perché Isidora cerca di raccogliere dei soldi per aiutare Pez
che nel frattempo aveva avuto dei giri non buoni a livello economico e aveva dilapidato il suo
denaro e lei cerca dalla zia Incarnación dei soldi e sarà costretta a vendere mobili per salvare
Pez dai creditori  lei liquida tutto l’arredamento, non si trova più nella casa dei Relimpio
perché dopo essere andata via con Joaquin lui le ha messo su una casa ed era quello che un
uomo ricco faceva con l’amante, non la sposava ma le metteva su casa per portare avanti questa
relazione non legalizzata  abbandona la casa dove ha vissuto e dove ha avuto un figlio che è
deforme (testa più grande del corpo) e questo è un aspetto naturalista perché quella follia di
Isidora, non di carattere patologico, assume l’aspetto fisico e biologico  lei lascia la casa che
lui le ha lasciato ma rimane legata a lui da un forte sentimento e cerca di aiutarlo ma lui non fa
lo stesso, le ha promesso di sposarla e riconoscere bambino e non lo fa, lei scopre che lui ha
sposato un ereditiera cubana disinteressandosi completamente a Isidora  la casa che lei lascia
è la prima di una serie di abitazioni dove lei va a stare come ospite, e mai come padrona, anche
in condizioni ambigue e degradanti come donne per esempio la casa del signor Botín, signore
che si arricchisce con traffico di cose losche con forniture di carattere scadente che gli hanno
permesso di guadagnare sul corrispettivo ed è un personaggio dei peggiori nella presentazione
del narratore, si conoscono a teatro, lei è un po' la sua amante anche se lui accompagna già
un'altra donna, all’inizio Isidora non vuole rovinare il rapporto che lui ha con questa donna ma
alla fine cede perché lui le promette dei soldi  lei vive come reclusa e esce da reclusa, lui se
lo scopre la sgrida e si comporta come se fosse il marito  lui le aveva proibito di andare alla
festa di San Isidro e Isidora va alla festa e quando torna lui l’aggredisce e la invita a lasciare la
casa e tutti i vestiti lasciandola in vestaglia con un tratto di meschinità spregevole  a questo
punto lei va a vivere con Don José Relimpio, prova un grande amore per la sua figlioccia, e c’è
l’episodio di Melchor che nel frattempo aveva acquisito una posizione sociale abbastanza
importante e offrirà a lei l’ospitalità e l’aiuterà economicamente in cambio lei deve essere la sua
amante però lei è costretta ad accettare poiché il figlio si ammala e ha bisogno di soldi per le
cure  José e il figlio stanno a Madrid mentre Isidora e Melchor si trovano nelle vicinanze di
Madrid

Capitolo 9 (la caricia del oso, metaforico di Juan Bo)  quando lei ritorna chiede aiuto a
Miquis e poi passa a vivere dal tipografo Juan Bo che si era innamorato di lei promettendogli di
aiutarla. Questo capitolo è un’eco di quelli della prima parte perché vanno in visita entrambi al
palazzo di Aransis e Isidora è seccata da tutte le considerazioni che lui fa sulle ricchezze dalle
quali lei è affascinata, lui la prende in giro per la sua ostinazione nel continuare con questo
processo e quando lui si dichiara a Isidora lei è disgustata perché per motivi diversi da Melchor
qui si trova davanti un uomo che la vuole sposare nonostante tutto ma lei lo disprezza e quindi
va da Miquis che le trova un'altra sistemazione da Emilia, figlia di José Relimpio, e suo marito
che è un ortopedico a cui gli affari vanno molto bene con il quale ha creato una famiglia in un
clima idillicamente amorevole e sereno

Capitolo 10 las recetas de Miquis cioè le ricette di comportamenti e il primo è vivere in un


contesto famigliare sereno per poter riformare la propria vita e un’altra ricetta che Miquis
insegna a Isidora è quella di andare a scuola per imparare a gestire i soldi e a poter imparare un
lavoro per darle da vivere  accanto alla casa di Emilia, c’è lo studio di una sarta che fa
provare a Isidora degli abiti preparati per una nobile, questo richiamo alla nobiltà spinge Isidora
ad accettare la proposta della sarta di fare una vita da cortigiana facendo l’amante di altri
uomini e in conseguenza all’azione processuale contro marchese nell’esame che ha presentato
sono false e viene arrestata per falsificazione

Capitolo 13  en el modelo cioè nel carcere, nuovo spazio in cui deve abitare  un altro
spazio dove lei deve andare ad abitare e quindi la discesa di Isidora è continua  ora è costretta
a vivere con personaggi che lei disprezza  smania per farsi il bagno mentre tutti la prendono
in giro perché è un paradosso

Nella seconda parte, a livello simbolico, c’è una traiettoria continuamente discendente che
attraversa spazi continuamente diversi e peggiori  un punto chiave è rappresentato dal
capitolo 15 es o no es? che è un allusione al famoso monologo sheakspiriano mentre qui è
riferito a Isidora che viene disillusa dal notaio della marchesa che le racconta l’antefatto della
falsificazione (esempio di analessi raccontate dai personaggi)  quando capisce che il racconto
del notaio è verosimile questo le fa perdere la convinzione della ricchezza con altrettanti dubbi,
nel momento in cui perde questa convinzione è come se se ne disfa e va abitare con un
delinquente che è agli antipodi di quello che poteva piacere a lei all’inizio della vicenda, si dice
che lui somigliasse lontanamente a livello fisico a Pez e Isidora cambia anche linguaggio
(plurilinguismo) e il modo di vestire, viene descritta come una persona imbruttita perdendo tutti
quegli elementi affascinanti che la caratterizzavano.
La gestione degli spazi abitati dai personaggi è in sintonia con la traiettoria che il narratore
vuole darci dei personaggi mentre con Isidora abbiamo l’aspetto più Cervantino della follia,
con Mariano abbiamo l’aspetto più biologico e naturalista connesso con una degradazione
sociale e questo si rifà anche al vestiario (Isidora attenta ai vestiti scrostati mentre Mariano è
presentato con il disinteresse per il vestiario che segna già una traiettoria discendente).

03.11.20

Similitudine con il mondo animale  donne hanno una connotazione negativa che ha l’AUTORE
UOMO di queste donne

Las locas! Estamos… extraviados  distinzione che l’autore fa tra uomo e donna

Isteria malattia tipicamente femminile ma vediamo una differenza nella malattia tra uomini e
donne

Uso di termini animaleschi per descrivere le loro chiacchiere  cacarean, cacharas  similitudini
con il mondo animale ma le chiama anche come hermosa mitad, uso ironia
Per quanto riguarda l’analisi del discorso è interessante sottolineare quei vocaboli prima citati e
anche è presente un altro termine palesemente collocato su questa linea semantica ed è gallinero con
lo stesso campo semantico (parole che hanno affinità di significato) che orientano la nostra
interpretazione con una visione animalizzante delle donne  animali con caratteristica di versi acuti
di chiacchiera adulta e insulsa e sono tratti attribuiti alle donne da un punto di vista misogeno

Espressioni legate alla spiritualità  limbo y mascarado de mundo (il limbo è quella sorta di spazio
dove le anime di coloro che sono nati e vissuti prima dell’avvenuta di Cristo sono condannati a
stare, sembra un mondo di persone viventi ma in realtà è già un limbo quindi ha connotazione
negativa)  parla delle donne come hijas de Eva quindi ritorno alla spiritualità e al peccato
originale in quanto la donna è vista come iniziatrice del peccato originale.
Quella di Galdós è una concezione negativa rispetto alla spiritualità  genere umano fuori dal
paradiso terrestre portato dal peccato originale commesso dalla donna e quindi già dall’inizio
abbiamo una visione negativa della donna e misogina, non è per forza quella che pensa l’autore
(donne da rinchiudere) perché potrebbe essere solo una concezione della società dell’epoca e
Galdós gli dà voce

 Tema del rifiuto del matrimonio


 Rifiuto del ruolo dell’obbligo sociale
 Ideologia del narratore

CAPITOLO 2

Organizzazione linguaggio del narratore e dell’autore  la que llamaremos (narratore + lettore) …


a parlare è il narratore che racconta le sensazione e le esperienze vissute da Isidora, narratore
onniscente che sembra il portavoce dei 5 sensi di Isidora con una totale immersione nelle sue
sensazioni  verso la fine del brano si nota che c’è descrizione del suburbio dove vive la zia e
sembra più il punto di vista di Isidora che descrive case tramite una descrizione naturalista del
degrado e la descrizione dell’ambiente riflette la descrizione delle persone (parallelismo) però qui la
descrizione è filtrata dagli occhi della protagonista ma la percezione è presentata come sensi
esasperati di Isidora  è presente la focalizzazione interna, resa da parte del narratore del pensiero
di Isidora  ci mostra che c’è narratore onniscente e intradiegetico con focalizzazione interna
prima dandoci la lettura del narratore quando ci dice che lei aveva un immaginazione vivissima con
quello che avrebbe fatto con colori vividi, presentazione tradizionale del personaggio che scivola
attraverso l’uso del discorso indiretto libero e uso ricorso retorico di termini che servono per
arricchire la descrizione (miserables tiendas, fachadas, letredos, paroles caratterizzati da aggettivi o
complementi specificazione che sono elementi di specificazione)

Creyó por un momento… cortón podrido  “voce” di Isidora, è lei che pensa anche se è difficile
distinguere la voce narrante e la voce di Isidora. Il narratore riferisce quello che pensa e che dice
Isidora perché riferisce la sua voce.  lei si immagina il sangue: non è sangue  abbiamo il
narratore onniscente e eterodiegetico con focalizzazione interna e che ci presenta in maniera
tradizionale Isidora  se esasperaba… voz de cada uno

Poi c’è un riconoscimento del personaggio-narratore con aggettivi + complementi che


simboleggiano la degradazione. C’è una descrizione tipica del naturalismo filtrata attraverso la
percezione di Isidora che si sente superiore e i suoi sensi sono esasperati dalla percezione di questi
elementi negativi.

La que llamaremos todavía, por respecto a la rutina, hija de Rufete  narratore che allude a come
all’inizio ha presentato il personaggio di Isidora  continuarla a chiamarla così. Quello che pensa
Isidora e quello che è la realtà si mischiano. Il narratore assume il punto di vista del personaggio
che è convinto di non essere figlia di Rufete  i lettori sanno altro

Abbiamo il punto di vista del personaggio e l’uso dell’ironia da parte del narratore che è evidente
che non crede che Isidora sia figlia della marchesa  onniscienza + superiorità del narratore
rispetto al personaggio però poi si assume anche il punto di vista del personaggio

05.11.20

Da pag. 199 a 202  il passo inizia con la voce del narratore onniscente che presenta il nipote che
gioca, ci descrive lo stato ‘animo della marchesa che vuole aprire la camera della figlia ma ha paura
di rievocare i sui sentimenti  riportano commenti in discorso diretto, asserto nei suoi pensieri e
narratore rievoca pensieri marchesa quando vede gli stivali figlia e narratore ci fa capire … uso
discorso indiretto libero, esclamazioni di ciò che pensa la marchesa quando guarda il ritratto,
emozioni negative che lei prova, mancanza luce collegandosi alla morte della figlia.
Passaggio voce onniscente a discorso indiretto libero che riferisce i pensieri del personaggio e
parole che afferiscono al campo semantico della morte e della natura, tecnica analessi in cui
comincia a raccontare del triste giorno, ci sono quattro temi dominanti: decadenza come i mobilie
vestiti scoloriti, atmosfera di morte, fiori vecchi di nove anni, la tristezza e la suspence come
nell’aprire la porta dove si parla di paralizado del temor e immagine su cui base l’horror  nella
descrizione c’è l’aggettivo picaresco in riferimento alla tradizione spagnola anche se è una parola
lessicalizzata per dire che una persona è trasgressiva, sono quei vocaboli passati nel vocabolario
corrente. Il narratore ci tiene a dire l’età apparente del nipote, ottobre 82 e capiamo che l’età del
nipote è la stessa di Mariano e l’aggancio di Isidora del fatto che possono essere parenti  quando
la marchesa dice pobra hja mia si sente una musica come se ironizzasse questo momento, quando a
202 una sola idea tan sencilla fino alla fine la musica seguisse formazione di questa idea come
climax che cresce che vede musica descrivere il pensiero.
La sofferenza della marchesa e le parole che dice riportate dal narratore in discorso diretto libero,
queste frasi e suo atteggiamento si interpreta come nesso religioso e come nesso a socirtà del tempo
che vuole progredire intesa come società che l’ha perdonata per uscire dagli stereotipi dei secoli
prima leggendoli con toni progressisti  si è pentita ma era costretta per tutto il pensiero della
società che l’autore vuole criticare

La buena senora  aggettivo ambiguo rispetto a ciò che ci racconta il narratore, donna dura e
inflessibile, quando narratore descrive talento del nipote pianista la nonna lo obbligava a studiare 10
ore al giorno narratore mette in opera tecniche narrative, presenza narratore nella scelta del
lessico

CAP. 14  la voce è del narratore ce fa una descrizione ironica che può ricollegarsi al
costumbrismo critico di Larra grottesco per criticare aspetti società che non andavano bene, si mette
in mezzo come personaggio usando il nosotros, riprende immagine del manicomio e critica società
attaccata a bene i materiali facendo distinzioni tra classi sociali basse e alte
- Extrano  riproduzione delle frasi dei personaggi che non si capacitano ma anche ironia del
narratore

Quando il narratore ci presenta situazioni abbiamo l’enumerazione (lupanares ecc  disposizione


descrittiva ma critica)

Da pag. 272 a 278 ( CAP. 17)  come il narratore mostra Isidora e i suoi sentimenti altalenanti e
come sottolinea il suo orgoglio di non tornare a dona laura dopo che…  ricompare aggettivo
atropelladamente che sottolinea il suo pensare in maniera confusa, si fa riferimento a morte
generale Prim e si ricollega a Isidora per quello che le succede quando si mette nelle mani di Pez
(parallelismo tra due figure)

Serie di domande retoriche  narratore si rivolge a Isidora in maniera metaforica (pag 300
istanza narrativa uguale con discorso diretto e discorso indiretto libero con voce personaggio e
parallelismo momento storico attuale reso con immedesimazione del personaggio)

10.11.20

NIEBLA

► È un testo che presenta temi esistenziali


► Entorno al casticismo. Tutto ciò che è puro e incontaminato  coincide con la chiusura
della Spagna è una critica nei confronti della nazione che non si apre verso l’Europa.
Opera scritta prima di Niebla in seguito alla crisi del 98 con la conseguente perdita delle
colonie nella guerra ispanoamericana (Spagna vs Stati Uniti che erano interessati a togliere
l’avamposto alla Spagna)
► Rifiuto di Unamuno per il modernismo, scrittore di rottura rispetto alle correnti e ai
movimenti dell’epoca
► Concetto di esistenzialismo: preoccupazioni attraverso il concetto stesso dell’esistere che
presenta un contenuto spirituale diverso dalle storie del romanzo realista
► Termine di nivola, distorsione di novela, per sottolineare che non è un romanzo come i
precedenti
► Attenzione per persone che hanno vissuto la vita di tutti i giorni
► Differenza tra historia (grandi eventi storici) e intrahistoria con personaggi umili e comuni
che fanno la storia
► Dialettica tra eroismo e uomini storici, non c’è una grande frattura come Unamuno vuole far
credere  anche Galdós parlava di personaggi comuni, il suo concetto di storia è molto
simile a quello di intrahistoria
► Corrente anti-modernista: l’originalità sta nell’originario, cose semplici e comuni
► Quando Unamuno scrive quest’opera (entorno al casticismo) a Madrid opera già Ruben
Darío che ha spinto la corrente modernista in Spagna  poeta modernista: trovare temi
insoliti e esotici che colpissero la fantasia con parole insolite, Unamuno la rifiuta perché la
ritiene falsa
► Guerra civile (1936-39)  Salamanca cade subito nelle mani dei nazionalisti
► Unamuno muore nel 1936, non era favorevole alla Repubblica ma vede nell’esercita la
retorica alla morte, guerra contr l’intelligenza e allora andrà contro i nazionalisti per la loro
immagine di guerra  contro i franquisti dopo aver visto l’immagine dell’esercito e la
guerra dei nazionalisti
► In Niebla appaiono immagini religiose con riflessioni su Dio  è una novità, non lo
vediamo nella desheredada
► Entità superiore che muove i fili della realtà terrena

CAPITOLO 1-2-3-4

► Ejedrez divino!  come se Dio muovesse la vita come un gioco a scacchi


► Riprende il versetto di Giobbe
► La vita dell’uomo sulla terra è come la guerra
► Molte volte si rivolge a Dio nei dialoghi come riflessioni sul divino ma in realtà non si
rivolge a lui, sono interiezioni
► Linguaggio quotidiano di Augusto  Divino che entra  Padre Nostro
► Si considera come il figlio di Dio  invece di dire “che nome mi dovrebbe Dio” dice “che
nome gli darebbero i suoi genitori”
► Augusto considera Eugenia una persona mandata da Dio per avere uno scopo nella vita
perché lui aveva una mancanza nella vita
► Paseaba senza meta e paseante della vita, camminava senza meta  è un eroe abulico che
mostra una mancanza di volontà, inettitudine del personaggio
► El arbol de la ciencia  esce prima di Niebla e parla dell’incapacità di trovare una
direzione nella vita
► Gavinet: Spagna doveva curarsi dall’essenza della volontà
► Augusto non sa rispondere che aspetto abbia Eugenia perché ha guardato solo i suoi occhi e
non il suo corpo, gli occhi lo colpiscono ma non per il colore
► Sintonia fra alcune immagini di Machado e quelle di Unamuno  Machado ha l’idea di Dio
come spirituale del mondo come Unamuno, concordanza di idee che è molto più forte in
Unamuno che ha avuto una crisi religiosa nel 1897
► Tematiche del divino: prima frase del monologo in cui Augusto fa una riflessione su Dio che
nasce dal fatto che l’oggetto è bello quando lo si guarda come pura forma e non quando si
usa perché diventa volgare  Dio per gli uomini è come un ombrello perché lo usiamo solo
quando ci serve, pioggia per chiedere qualcosa a Dio
► Contemplazione di Dio nell’aldilà (esclude la praticità)  vivere la divinità in modo non
utilitaristico  contemplarla soltanto nel momento del bisogno
► Augusto è un personaggio che è tutto il contrario della praticità
► Dio dovrebbe essere l’opposto alla visione utilitarista che gli attribuiscono gli uomini
► Don Manuel Bueno  sacerdote che ha perso la fede ma non può dirlo perché gli altri
perderebbero le certezze
► Il narratore ci riporta il pensiero del protagonista = onniscienza molto forte
► Victor Goti: amico con cui gioca a scacchi e altre-ego di Unamuno  per lui la storia deve
essere solo dialogo ma se ci vengono riportati i pensieri, tramite monologhi, allora siamo
sicuramente di fronte ad un narratore onniscente
► Voce narrante meno presente in confronto alla Desheredada, non ci sono riferimenti spaziali
e la città non viene mai nominata  nella Desheredada gli spazi erano molto presenti e
caratterizzavano l’opera
► Vaghezza degli spazi: por ahí se dirigió, non dice dove  l’unico riferimento temporale è la
scansione in giorni della morte della madre su cui si concentra l’intera opera però senza
accumulo dei fatti, senza tempo
► Presenza della voce protagonista nei monologhi interiori e nei dialoghi, inoltre nel cap. 5
trova un cagnolino (Orfeo) con cui intavolerà dei mono-dialoghi CHIEDI A CHIARA
► Assenza dei riferimenti spaziali e temporali precisi
► Augusto rimanda all’eccezionalità storica dell’imperatore Ottaviano Augusto mentre Perez è
un cognome molto comune  Unamuno ha scelto di mettere insieme il carattere
dell’eccezionalità e la scelta di un cognome assolutamente quotidiano  Augusto è un
personaggio che manca di direzione e volontà
► Eugenia non ci viene descritta e Augusto non ricorda molto del suo aspetto fisico tranne che
degli occhi descrivendoli come estrellas gemelas che sono una guida e guideranno Augusto
nella nebbia della vita (come per il viaggiatore le stelle servivano di notte per orientarsi) 
metafora luminosità e brillantezza degli occhi, metafora della stella polare che dirige il
cammino del personaggio che deve smettere di pasear
► Augusto dirà “tengo una finalidad”: obiettivo di seguire Eugenia ma anche di conquistarla
perché ha già un fidanzato
► Sostantivo niebla appare spesso sia nel titolo che nei capitoli
► Portare il lettore al perché di questo titolo  niebla, nebuloso della vita, qualcosa di
lattiginoso nel quale è molto difficile muoversi se non si ha una stella che orienta
► È casuale il fatto che Augusto segua Eugenia  parola caso (azar) appare molto nelle
riflessioni di Augusto (elemento importante perché è una delle molle della vita umana) e
ricorre anche nel gioco degli scacchi: pezzi mossi dai giocatori ma basta distrarsi un
momento (cap. 3) per perdere la partita  Augusto non perde solo la partita a scacchi ma
anche la partita a carte
► Tema del gioco simbolo di aleatorietà
► Idea del caso + concetto di divinità portano a degli interrogativi esistenziali che si
muovono in una vicenda banale
► Parallelismo con DQ nell’assegnare un nome che secondo il personaggio è appropriato
(come Dulcinea)
► Costruzione cerebrale che Augusto fa di Eugenia è modellata su quella che fa DQ su
Dulcinea  Eugenia che vuole conquistare è quello che si è immaginato e creato nella sua
mente mentre la vera Eugenia, quella che conosce la portiera, può essere di chi vuole (per
esempio: novio)
► Lui avrà la Eugenia costruita dalla sua mente
► Separazione del fisico dallo spirituale + creazione intellettuale è la stessa di DQ di Aldonsa
Lorenza trasformata in Dulcinea

12.11.20

Da quando è nata una forma di racconta in prosa, non prevista da Aristotele, racconta una vicenda
ma con Niebla siamo in un momento in cui si cerca una rottura rispetto alla pratica del romanzo,
non basta raccontare una vicenda ma inserire nel racconto elementi non propriamente narrativi e
sono riflessioni che non incidono sulla fabula. Altro evento del primo capitolo: non sapendo dove
andare, quando vede una ragazza la segue e dal dialogo con Margarita decide che avrà un obiettivo
della vita che è quello di conquistare Eugenia che però è già fidanzata.

STRUTTURA NARRATIVA

 Monologhi e dialoghi ma anche momenti in cui si snoda vicenda di Augusto e Eugenia


 Incontri tra Eugenia (buona famiglia ma impoverita, lavora per estinguere i debiti del padre)
e Mauricio (cap.9) in uno spazio abitativo piccolo e sporco (tugurio, portineria)
 Altri due personaggi accanto ai protagonisti. Rosario (ragazza che porta a casa di Augusto
delle ceste della biancheria) e Mauricio  varietà sociale non viene sfruttata per scopi
realisti e non ha la rilevanza che poteva avere in un romanzo realista come nella
Desheredada, si inseriscono una serie di ricorsi che Unamuno e narratore usano per rendere
meno tradizionale la trama  cap.6 Augusto riesce a entrare in casa degli zii di Eugenia,
situazione comica
 Ipoteca sollevata da Augusto e lei si sente usata perché crede che lui voglia comprarla 
problema economico che cerca di sanare per fare colpo su Eugenia
 Quadrilatero amoroso che è al centro della fabula di Niebla arriverà fino quasi alla fine del
romanzo, oltre alla componente del caso (cap. 6 Augusto casa Eugenia) ma c’è anche una
componente comica  le situazioni tra Augusto e Rosario, lei risponde sempre si mentre lui
pensa che lei si sia innamorata, rapporto servo-padrone cercando di mantenere le distanze
mentre Augusto cerca il contatto ma solo come valvola di sfogo poi va oltre chiedendole se
può amarla perché spesso lui ha un atteggiamento materno nei suoi confronti come se
trovasse sua madre
 Eugenia si mantiene sempre a distanza da Augusto (fría, fríamente) mentre la situazione tra
Augusto e Rosario è diversa (A cerca un attaccamento fisico anche se non c’è l’idea
dell’approccio sessuale, lui prova delle movenze sessuali senza però provarlo
 Nel capitolo 5 vediamo che si tratta della prima e unica grande analessi nel romanzo, si
ripercorre tutta la vita di A con la madre da quando il padre è morto tragicamente fino alla
morte della madre dal punto di vista del protagonista  elementi
 Nel capitolo 1 compare la parola hogar, radice di fuego, e contrappone hogar alla ceneri
(cenicero)  lo scopriamo solo nel capitolo 5 perché la mamma teneva le ceneri del sigaro
del padre lasciate nel posacenere come una specie di reliquie, casa piena di ricordi di morte
 il punto di vista è di Augusto e proprio alla fine del 5 capitolo trova il cagnolino, Orfeo,
che è un cane randagio e appena nato che gli ha ricordato la tenerezza che cerca l’affetto di
una madre proprio come vorrebbe lui tornando nel suo hogar  immagine simbolica,
quando ricorda la madre adotta il cagnolina trattandolo quasi come un figlio. Quando il
narratore ci riferisce un pensiero di Augusto (cuando lo sepa Eugenia…) con fantasticherie
su Eugenia che secondo lui si commuoverà vedendo il cagnolino, pesante ironia dell’autore
 Quando Augusta va verso casa di Eugenia e secondo movimento nel quale il centro della
vicenda passa nella casa di A  capitolo 12 entrata di Rosario e capitolo 13 entrata di
Eugenia che va da Augusto

CAPITOLO 7
► Narratore poco presente, monologo e flusso di coscienza di Augusto ponendo domande
esistenziali a Orfeo per sottolineare la solitudine di Orfeo  trasforma ergo sum in amo
ergo sum
► Sdoppiamento dell’identità di Augusto (esisto o non esisto?)  parallelismo con Pirandello
in uno nessuno e centomila dove il protagonista si rende conto che l’immagine che si è
creata non corrisponde a ciò che vedono gli altri, mette in dubbio la sua esistenza  esta es
la revelacion de la eternidad: pensiero negativo di Unamuno che afferma che quando
moriamo torniamo indietro e si mette in discussione l’esistenza nuovamente come cammino
al rovescio ritornando a quello stato lì  dubbio che riguarda la vita e l’aldilà
► Collegamento tra capitolo 7 e 10 (chiedi a Chiara)
► Sono molto presenti le interrogative
► Chude il monologo con la metafora del telaio, e voce narratore ironica

CAPITOLO 10
► Parallelo tra capitolo 4 e 10 in cui si ritorna l’idea della bellezza di Eugenia, rimarcando il
suo sentimento (solo sentimentalmente) e il sentimento di Mauricio (materialmente)
► Si nota l’onniscienza del narratore che mostra i pensieri di Augusto
► Si manifesta lo sdoppiamento in maniera chiara (pag. 130) e si parla del dubbio sull’amore
chiedendo alla domestica come si fa a capire se una donna è innamorata
► Pag. 132  dietro lo scambio battute tra Victor e Augusto si nasconde la rima di una delle
poesie di Becquer e Victor lo cita, A gioca sulla citazione poetica

CAPITOLO 13
► Don Avito è personaggio di un altro romanzo precedente a Niebla, Amór y pedagogía, è
portavoce della preoccupazione religiosa di Unamuno
► La storia che Don Avito racconta a Augusto del suicidio del figlio che si ricollega al
concetto della fede che per lui rappresenta l’unico luogo in grado di confortarlo, ovvero
anche se non è credente in quanto nella chiesa ci sono disinganni e illusioni ma preferisce
vivere così piuttosto che vivere nella realtà  lui non amava la moglie e nel momento in cui
l’ha resa madre non ha pensato che un giorno avrebbe avuto bisogno di lei come madre per
consolarlo
► Per la prima volta abbiamo l’inserimento di personaggi amorosi secondari, delle comparse
narrative, che entrano nella storie e che ci raccontano esperienze di vita che ruotano intorno
al tema del matrimonio e del ruolo della donna  storie intercalate di DQ, qui c’è il bisogno
di esplorare il problema dell’amore come uno dei nuclei dell’esistenza umana

13.11.20
CAPITOLO 17
 Ultime pagine del capitolo sono un passaggio metanarrativo in quanto Victor sta scrivendo
una novela e iniziano a parlare degli aspetti di essa a partire da un chiaro riferimento a
Cervantes e al Quijote  fa riferimento l’influenza che ha e a tutte le novelas inserite nel
Quijote e come si inseriscono, mette in evidenza un atteggiamento che rispecchia i
personaggi
 In questo capitolo la narrazione portata avanti da Victor e Augusto  è evidente il suo alter-
ego di Unamuno e come sta costruendo la sua novela, Victor è un narratore intradiegetico
ma non onniscente, che racconta ad Augusto la storia di Don Eloíno, che racconta la storia
 Quando Victor dice “io stesso mi do le norme”  da novela a nivola  si menzionano
anche autori attuali di Unamuno tra cui un sonetto di Machado chiamandolo sonite da Victor
 rifiuto delle regole d parte di Victor è più riconducibile al periodo in cui l’autore scrive
che preludia alle avanguardie letterarie e all’insofferenza portata da queste correnti più che
al canonico di Toledo
 Mentre Victor racconta la storia Augusto lo interrompe, riprende binomio verosimile-
inverosimile con fantastico-storia  Victor fa riferimento alle regole su come deve scrivere
questa nivola e riferimento al narratore trasparente iniziata con Flaubert che lascia parlare i
personaggi attenzione di Unamuno per la lingua
 Si chiude con degli interrogativi sulla vita, continuo riferimento al sogno  Dio demiurgo
che crea la storia
 Unamuno vuole rompere con le regole perché vuole lottare contro l’ingenuità del popolo
abituato a vedere delle cose ogni epoca e scrittore ha un atteggiamento diverso (Cervantes
e Galdós volevano educare il pubblico)
 Victor dice che nella sua storia ci saranno solo dialoghi, desiderio di compiacere il lettore
nella parlata viva era già presente in Galdós ma qua viene presentato come qualcosa per
soddisfare il gusto del pubblico che in questo caso è rappresentato da Elena
 Il capitolo si apre con la storia di Don Eloíno, Victor vuole inserirle nella nivola come storia
intercalate in Cervantes  pensava di farci un sainete perché la storia è una tragícomedia,
contemporaneo all’autore è Valle-Inclán che conia un termine che è trígedia perché nella
Spagna del suo tempo non potevano esistere tragedie vere e proprie (in luces de bohemia c’è
un dialogo tra Max Estrella e il suo interlocutore parlando del fatto che la tragedia non può
esserci in Spagna dove non ci sono eroi tragici e dove c’è una realtà deformata) come Victor
aveva coniato il termine nivola
 Il cognome di Don Eloíno è grottesco perché in realtà lui è un poveraccio
PROLOGO
 Personaggio che esce dal romanzo e diventa prologhista, gioco di specchi per creare
scompiglio tra i lettori
 A Unamuno piace provocare il pubblico e per provocare una ricezione attiva
 Si cita il cinismo, la burla, il comico che sono termini che fanno riferimento a una
mescolanza di genere che è un meccanismo che serve a sottolineare le brutture e le
problematiche della realtà e dei sentimenti umani e in particolare dell’amore e del rapporto
uomo-donna come identità dell’individuo in relazione con questo demiurgo che non si sa se
c’è o non c’è: è Unamuno e a sua volta il demiurgo è Dio
 In Niebla ci sta che si intercalino, con storia amore atipica, con altre storie uomo-donna per
mostrare diverse variazioni e si collega con la storia di Victor e della moglie  sono
racconti che servono a variare la cerebrità di Augusto con esperienze che servono per
esplicitare il ruolo tra uomo e donna
CAPITOLO 25
 Alla fine del capitolo parla il narratore onniscente ed è rivoluzionario nel campo della
letteratura come segno di rottura perché passa dalla terza persona alla narrazione in prima
persona  mostra interazione diretta tra sé, come autore che interagisce con i suoi
personaggi
 Connessione con il prologo  si parla della nivola e
 Si parla del relativismo e l’elogio del dubbio
 Parla Unamuno ribadendo il suo ruolo, che viene messo in discussione da Victor, e parla del
fatto che i personaggi fanno riferimento a Dio per il libero arbitrio e lui dice che è il Dio dei
suoi personaggio  due livelli diversi
 ffncb

17.11.20
CAP. 21-22-23
Legame forte tra i capitoli 21 e 22 dove si parla della famiglia, della donna e dell’essere padre: Don
Antonio racconta la sua storia come aveva fatto Victor, anche se parlando di un altro personaggio, e
si lega al tema della famiglia e al ruolo della coppia  nos tuvimos hijos, come giustificazione che
legittimizza il matrimonio e che si ricollega al tema del sogno e infatti la prima moglie di Don
Antonio come dormiente e descrive la seconda donna come la sua vera moglie. Questa è una
novella intercalata sul tema dell’amore e del matrimonio che serve a sviluppare la trama come se
Augusto incontrasse tematiche che daranno luogo alle sue congetture e i suoi dubbi  lui è
narratore intradiegetico e omodiegetico
- Augusto è speculare a Don Antonio come la lettera alla donna che nel caso di Augusto sarà
Rosario mentre DA sarà la seconda moglie  hanno anche una reazione simile al
tradimento, soddisfazione legata a elementi di fantasia perché ne escono sconfitti
- Augusto racconta leyenda del fogueteiro  si fa anche lui narratore intradiegetico e racconta
in analessi un ricordo e una disgrazia, avvenuta in Portogallo, che diventa fortuna poiché
non vedendo più la moglie il pirotecnico è sempre più innamorato della moglie come Victor
- Si mostra la gelosia verso il rivale
- Preghiera per far sì di prendere lui invece che la donna  consapevolezza di amarla e glielo
dice [non lo aveva detto nemmeno alla prima donna]  desiderio che svanisce per la moglie
ma poi la moglie se soffre, soffre anche l’uomo  consapevolezza di amarla e di esserci
attaccato con sofferenza
- C’è una simmetria tra Eugenia e la prima moglie di Don Antonio  storia principale e
intercalata  presentano lo stesso atteggiamento distaccato. Sono due coppie i cui elementi
finiscono per scambiarsi
- Figli come idea di legittimazione e ragion d’essere del matrimonio  dopo la conversazione
tra Victor e Augusto un mendicante si avvicina per chiedere elemosina, leggera ironia per
ricordare al lettore che è un problema che tocca tutte le classi sociali, stato di legittimazione
della propria esistenza e possono ambire solo alla procreazione dei ricchi
- Tema dei figli che sono di chi li cresce, sentimento non legato alla biologia  tema
moderno che si adatta alla sensibilità dell’epoca nel 1904
- Entrambi affrontano l’idea del suicidio dettata dal dolore: Don Antonio, a differenza di
Augusto che rimane bloccato in questa idea di suicidio, ha la forza di volontà per andare
avanti
- Ironia del tema della genitorialità, vista come legittimazione di sé stessi, e del matrimonio
- Pagare il suo debito  avvicinarsi a una donna, punto di vista materiale prima e poi
sentimentale
- CAP. 22  tematica dello specchio (pag. 205, dialogo tra Augusto e Victor), lui si guarda
allo specchio in modo diverso rispetto alla desheredada che si guardavano per la loro
esteriorità, immagine interiore per capire se esiste veramente e si ritorna al tema
esistenzialista
- CAP. 23  ci troviamo di fronte a una novella intercalata, nesso quando il narratore
descrive Antolín Sanchez e dice che aspirava alla perfezione e parallelismo con concetto
verosimiglianza di Aristotele. È un capitolo chiave perché Unamuno ha scritto un libro
intitolato vida sobre DQ y Sancho dove esprime una sua personale lettura del romanzo 
alcune persone vedevano il DQ come qualcosa per criticare i libri di cavalleria, mentre
Unamuno esalta questo idealismo che per lui la fede negli ideali e l’insensatezza del Quijote
è qualcosa di ammirevole e che va contro tutti gli eruditi che vogliono una versione perfetta
- In questo capitolo c’è un’influenza di un altro autore che è Larra  el castellano viejo, che è
una caricatura di tutti quelli che pensano che tutto ciò che proviene dal castellano è giusto
mentre tutto ciò che viene dall’estero è sbagliato, uso dell’ironia facendo intendere tutt’altro
tramite l’esagerazione
- Pag. 210: fenomeno dell’ironia che sottolinea un fenomeno culturale che Unamuno non
appoggia e non sostiene  rifugge da tutto quello che è insensato e inverosimile abbiamo
il personaggio di Paparicopulos che sta scrivendo un libro e che si ricollega all’enciclopedia
di Mendez y Pelaio perché, praticamente, stanno facendo la stessa cosa. In essa non si tiene
conto del testo ma di dettagli circostanziali dell’opera come qualcosa di superficiale.
Paparicopulos parlava delle donne senza conoscerle perché è timido e quindi le studia, ma
non si può conoscere la psicologia di una persona studiandola ma soltanto con l’esperienza e
Augusto voleva studiare psicologia delle donne e quindi decide di andare da lui che è il
contrario di ciò che Victor aveva detto all’inizio ad Augusto dicendo di sposare una donna
 mette il suggello su una chiara diffidenza che si manifesta nel romanzo verso il binomio
esperienza e quello che è troppo cerebrale e che non rispecchia la realtà, non viene risolta
perché lui fa una serie di prove che non hanno funzionato forse anche per il dubbio sulla sua
identità e per le riflessioni che faceva davanti allo specchio
- La chiave per capire il personaggio è un erudito realmente esistito che ha operato tra il1 875
e primi anni del 900, era un faro dell’erudizione accademica spagnola, scriveva libri di
erudizione molto attenta, quando parla di P che stava scrivendo un libro sugli eruditi minori
ed è ironia pesante  Mendez y Pelaio  Unamuno non ama positivismo, non ama
l’erudizione e forma di neoclassicismo che caratterizza la poetica di Mendez. Augusto che
non ha una sua esperienza d’amore va a chiedere spiegazioni a una persona che non conosce
le donne ma le studia e non porta a niente  discorso misogino di Paparicopulos: donna
senza anima ma anima collettiva, tutte le donne sono uguali  contrasto con il personaggio
di Eugenia che è moderna e indipendente e con tutti i personaggi di donna che intervengono
nel romanzo
- Parallelismi con il piacere di D’Annunzio: due persone che reagiscono alla crisi di valore
che il 900 pone perché Augusto è eroe abulico e non sa che percorso seguire mentre Andrea
Sperelli cerca di soggiogare tutti i valori e la morale  nel rapporto con le donne falliscono
entrambi per motivi diversi  la sensibilità di D’Annunzio in Niebla non c’è in quanto il
contatto fisico è abolito, c’è solo il carattere sentimentale  arriva solo al trascendentale e
all’immaginario
CAPITOLO 30
- Nel capitolo 29 i protagonisti sono Augusto e Eugenia, il narratore sottolinea la freddezza di
Eugenia che in realtà aveva architettato tutto quanto per sposare Mauricio grazie
all’ingenuità di Augusto e infatti Mauricio riceverà un lavoro  confine molto labile, il
pianto di Augusto non lo sentiamo del tutto perché vede questo abbandono come smacco
personale per essere stato burlato, pensa alla madre che le aveva detto di sposarsi con una
donna in grado di governarlo, si mette l’accento sulla beffa
- Bodas de Sangre: modalità/situazione della sposa che scappa per andare con il fidanzato
però in maniera tragica mentre qui ci troviamo su un piano labile
- Augusto mostra l’incredulità di reagire a questo abbandono
- Pensa di essere solo un personaggio e si fanno strada insinuazioni e incertezze che tolgono
la tragicità
- Riferimento al prologo: il pubblico spagnolo odia di più essere burlato e preso in giro, si
stimola il pubblico mescolando la burla e la verità
- Romanticismo collegato alla mescolanza con tratti differenti come Valle-Inclán  tragico +
comico (contrario al neoclassicismo)

19.11.20
CAPITOLO 30
-È riconducibile alle tematiche del prologo soprattutto quando Augusto è in sofferenza estrema
Victor rimanda alla mezcla della tragedia con la commedia  ridere delle proprie sofferenze
tramite la burla, fanno esistere Augusto
-Victor riprende la critica del prologo delle abitudini del lettore a legger opere di azione screditando
la funzione della parole  attribuite da Victor da Unamuno mentre è Victor a riversarle su Augusto
-augusto si sente nascere, anche in contrapposizione con i capitoli precedenti  cerca Eugenia per
uscire dalla nebbiamentre ora il dolore che prova lo fa sentire di esistere
-dopo che si criticano le novelas del tempo come rottura che propone Victor e Unamuno mentre
Augusto afferma che l’opera è costituita dal lettore che rappresenta un elemento importante 
visione moderna
-quando Victor risponde e Augusto esprime una visione filosofica che può ricollegarsi al filosofo
Montaigne sappiamo che siamo destinati a morire tematica barocca
-Augusto parla della sua intenzione di suicidarsi ma Victor non cerca di fargli cambiare idea 
cosa bizzarra  Victor parla dell’essre padre e parla delsenso di responsabilità come una cosa
terribile, matrimonio e paternitàcome esperimento patologico e si ricollega ai capitoli precedenti
sposa a una donna per capire
-parla della commedia
- Sofferenza si circonda di elementi che sottolineano elementi di recitazione e istrionismo che
rende meno totalizzante il sentimento che si prova
- Pag. 250  il lettore può riconoscere il valore della storia, sono enti de ficcion fino che
l’autore non dà valore all’opera
- Il significato e l’interpretazione che diamo è la percezione che il lettore dà dell’opera
- Qué no pasa nada  Victor va messa in relazione al fatto che il lettore medio desidera
l’azione quando trovano l’azione possono non preferire questo tipo di lettura, non succede
nulla a livello di azione
- L’immagine di un’istanza esterna ai personaggi della nivola  l’immagine al nivoliste
prepara a ciò che accadrà
- CAP. 27  pag. 234  una poesia scritta da Augusto dedicata a Eugenia, ascoltando lei
che suona lui si sente ispirato dove mostra i suoi sentimenti, ci sono esclamazioni in cui
cerca di celebrare il personaggio di Eugenia ma soprattutto all’inizio si ricollega alla
descrizione nel primo capitolo di Augusto  tecnicamente è diretta a lei dove il centro non
è cantare lei ma la funzione degli occhi che hanno avuto per lui  anima e corpo separati
mentre i suoi occhi sono dei chiodi che tengono insieme l’anima e il corpo, ritorno a
metafore e sensazioni presenti nel primo capitolo. C’è un nesso con il DQ in quanto c’erano
componimenti per narrare le vicende di Grisostomo e Marcela durante il suo funerale,
componimento capraio, quando lui trova borsa di Cardenio dove lui legge un sonetto
amoroso  è insolito
- Predilezione dell’autore per la poesia e modello cervantivo che tra le altre prevedeva anche i
sonetti
- Alla fine del capitolo si conclude y niebla e include il titolo dell’opera e nel corpo del
componimento troviamo sinonimi di niebla come brumas

CAPITOLO 31
- Doppia ragione del tema della paternità e del matrimonio: se il ciclo è il problema rapporto
uomo donna i figli sono il tema principale ma dall’altra parte autore è padre dei suoi
personaggi e questo rapporto paternità si applica anche agli uomini  questione paternità
allude tra creatore e creature
- Mancanza di libero arbitrio
- Prima coordinata spaziale: ci troviamo a Salamanca anche se non sappiamo il resto della
vicenda dove si svolgeva
- C’è un unione tra realtà e finzione, vicenda reale di Unamuno e storia fittizia di Augusto
 apre il capitolo proprio Unamuno e dice di Augusto che legge un suo saggio e a pag 254
Augusto vuole andarsene ma è comunque vincolato perché Unamuno comando
riducendolo a un burattino e quindi Augusto non può assecondare la sua volontà  il
narratore si fa personaggio insieme al suo personaggio dove aumenta …  come pretesto
per affrontare tematiche esistenziali
- Dialogo con valenza volgare  da un lato lui soccombe a Unamuno ma ci sono anche
momenti in cui si ribella rispondendogli con le rime
- Tema del sogno
CAPITOLO 32
- Parla il narratore in prima persona che pensa di averlo ucciso e quindi vuole resuscitarlo

20.11.20
TIEMPO DE SILENCIO

- Pubblicato nel 1962


- La guerra civile si scatena nel1936 e termina nel 1939 con la vittoria franquista, regna il
franquismo con chiusura all’estero e persecuzione di persone che erano contrari al regime
fascista  prima c’era stato Primo de Rivera e anche in quell’occasione Unamuno era stato
oppositore ed era dovuta andare in esilio (dittatura dal 1923 al 1930, elezioni che danno
vittoria ai repubblicani con apertura alla seconda Repubblica)
- A livello letterario, dopo la fine della guerra civile, troviamo Carmen Lafore (prima
narratrice donna, premio nadal, narrazione raccontata personaggio omodiegetico che
inaugura questo tipo di tendenza) – Antonio Buero Vallejo – Camilo José Cela (censore
dittatura franchista, premio nobel letteratura) con l’opera Pascual Duarte la familia,
romanzo psicologico con personaggio in prigione che confessava e si cercava di capire
perché aveva ucciso sua madre e raccontava episodi della madre, vita misera e di
abbrutimento  tremendismo, lettori che dopo aver letto questo romanzo avevano dato
luogo ad una serie di riflessioni e critiche  importante per tiempo de silencio sia per la
degradazione e miseria che si manifestano soprattutto in ambito familiare)
- In esilio troviamo Max Aub, Ramón José Sender
- Intento di confondere il censore (Cela)
- Tra il 1951 e il 1962 passano 10 anni e troviamo altri autori come Ferlosio, Gaite, Matuto e
naturalmente Luis Martín-Santos
- A livello internazionale ci sono gli anni della guerra fredda e la nscita della Nato che dive
l’Europa in due zone  sul rapporto dei paesi occidentali, come la Spagna che sosteneva
forze dell’asse  ci sarà opposizione, escludere Spagna da Nazioni Unite in un primo
momento e non si era annessa nell’assemblea nazionale  negli anni 40 c’è emarginazione
della Spagna vista come paese dittatoriale ma dopo il veto cade e viene accettata perché
sebbene avesse appoggiato paesi nazi fascisti era un baluardo  stati uniti che vogliono
avere enclave in spagna devono scendere a patti e si chiude un occhio sulla crudeltà della
dittatura e ha le sue radici nella guerra fredda
- Negli anni 60 quando l’anatema degli Stati Uniti e altri paesi viene meno c’è minimo
apertura per attrarre turisti e crescita definita miracolo spagnolo
L’opera si colloca tra un decennio che ha visto un certo miglioramento economico grazie agli aiuti
dell’America e il decennio del 60 non solo con miglioramento economia ma anche un
intensificazione di manifestazioni di protesta che in dittatura rappresentano un elemento molto
importante, in contemporanea con questo risveglio dell’opposizione politica c’è un elemento che
riguarda regime e ? (chiedi Chiara)  la chiesa cattolica si schiera da parte dei conservatori perché
per quanto il clero possa essere d’accordo non volevano perdere potere sociale e politico, si schiera
dal lato degli insorti aiutando il regime nella repressione però negli anni 60 c’è un evento religioso
che cambia le carte in tavola, soprattutto nei paesi poveri dove vigeva la dittatura, il concilio
vaticano secondo voluto da papa Giovanni XXIII e gli intenti del concilio era quello di riformare
ulteriormente la chiesa per avvicinare i fedeli anche sul piano sociale  si decide di togliere il
latino durante la liturgia  sgretolamento dell’appoggio alla dittatura franquista
- Si condensano le contraddizioni del momento
- L’azione si svolge a Madrid che è uno spaccato dell’epoca perché percorriamo con il
narratore situazioni di miseria estrema a case della nobiltà fino alle prigioni del regime 
sorta di mondo in miniatura che ci presenta assurdità della Spagna dell’epoca
- Non c’è solo fame e mancanza risorse ma anche povertà mentale, non saper gestire relazioni
come conseguenza  qualcosa di sorbido
CAPITOLO 1

 Volontà dell’autore di sviare la censura e cercare di non farsi capire creando confusione 
narratore di cui non sappiamo il nome e parla in prima persona, flusso di coscienza con salti
logici anche se spesso riporta parole discorse diretto di un altro personaggio: Amadór, ci
riferisce i pensieri del personaggio  riassunto dell’io narrante fa sulle posizioni di Amadór
 Narratore che dice io e c’è narratore che esprime pensieri con flusso di coscienza e si
inseriscono parole dette da Amadór
 È un narratore che racconta qualcosa di sé, e nel flusso si dicono parti di discorso del
personaggio, riproduce il suo pensiero in maniera analogica  il narratore omodiegetico è
Amadór e il narratore che dice io sono che lavorano in laboratorio e che fanno esperimenti
su cellule cancerose per studiarle  gruesos labios: capiamo che ha labbra grosse e pendule,
pag 8: Amador che ride perché è triste e combinazione difetti fisici e cerebrali è un elemento
di matrice naturalista perché pone attenzione sugli effetti nelle carenze fisiche  Amador
non è allo stesso livello gerarchico del narratore, è un subordinato mentre il narratore è
ricercatore e fa riflessioni dull’inferiorità della Spagna soprattutto nella ricerca medica
 Rubies nidelguesticas mozas: chicas del Mid West nell’Illinois, opposizione tra spagnoli e
ragazze bionde insipide ben nutrite ha fatto sì che il loro cervello si sviluppasse in maniera
educata
 Ci sono pause molto ripetute e frasi molto brevi con salto logico da una parte all’altra
 Rey alto: si riferisce al re di Svezia che consegna i premi Nobel, allusione già presente
all’inizio quando narratore ha saputo fine chiave dice galardon nordico che è il premio
nordico quindi capiamo che una molla della ricerca del narratore è una ricerca della cura che
lo porta a ricevere il premio
 Pag. 7, ritratto uomo con la barba è un personaggio a cui si allude in apertura ed è Santiago
Ramón y Cajal  primo premio nobel, neurologo con studi sul cervello  narratore
immagina che guarda la povertà del laboratorio in cui lavora, lavora con microscopio
binoculare perché no soldi per quello elettronico quindi strumentazione arretrata, linguaggio
incoerente con proiezioni fantastiche ma capiamo che ci troviamo in situazione di grande
povertà e lui non ha possibilità di procedere per mancanza di risorse e per questo non può
raggiungere quel premio
 Amadór suggerisce di farsi restituire le cavie  si trovano in uno stato di diritto dove esiste
capacità denuncia del cittadino libero, tipica antifrasi ironica Muecas ha usato cavie per
farle riprodurre a casa sua  dialogo non organizzato, in questo scambio dialogico capiamo
che siccome amador è povero….  per cercare di guadagnare in piu gli da chiave e le educa
nella frabbica in cui vive
 Altro elemento importante è il fatto che le figlie si dedicano ad alleviare le cavie ed è
un’anticipazione dei capitoli successivi

24.11.20
SEZIONE CAPITOLI 4-7

 La forma, il linguaggio e l’adeguamento del linguaggio, e la vicenda è complessa perché il


romanzo non si basa solo sul linguaggio ma anche proprio sulla complessità della vicenda
 Presenza della fabula (ordine cronologico della storia) che è abbastanza ordinaria  deve
molto al naturalismo con motivi ideologici e narrativi e per la visione del mondo dei
personaggi

SEZIONE/CAPITOLO 4
- La narrazione è tutta in discorso diretto in cui parla la padrona della pensione e sembra un
analessi, tramite monologo interiore, rievocando il momento in cui rimane vedova con sua
figlia Carmencita  interessante condizione economica (si trucca per fargli pena), elemento
fortemente naturalista
- Beve e amministra male la pensione
- Aggettivi mediohombre, paracito per descrivere il fidanzato della ragazzo come parassita,
accezione animalesca
- Chiede aiuto a ex colleghi del marito e lei comincia a bere
- Critica sociale per quello che si viveva  difficoltà economiche che viene esposta con
caratteristiche e descrizioni
- Autore fa uso dell’ironia  esempi concreti: giustificare
- All’inizio della sequenza delle descrizione tipiche naturaliste  caratteristiche fisiche (?)
- La Spagna aveva perso Cuba e le Filippine e c’erano molti spagnoli nelle campagne
filippine  il marito era andato con una donna filippina e gli aveva attaccato la sifilide 
lui non faceva altro che andare a donne e l’autore vuole far capire questo
- Era más hombre, era tan hombre  per aspetti ingiustificabili (sino solamente… lo
giustifica per adulterio e andare a donne continuamente, lui si becca l’infezione venerea
nelle Filippine andando con una donna indigena e che gli ha attaccato la sifilide)
si giustifica la violenza da un punto di vista femminile che giustifica tutti gli eccessi del
marito con la scusa della virilità e di conseguenza questi diventano ATTI GIUSTI
- Il narratore vuole farci vedere le pratiche del tempo e come ci si comportava nei confronti
della famiglia dei caduti di guerra
- La morte ricade sulla famiglia: non ci sono né padre né fratello per spingere il fidanzato a
sposarla  chiede i soldi per tirarsi su
- Critica per la donna angelicata: bella e bianca  ila padre era stato con donne dalla pelle
scura
- Il marito era diventato sterile dopo aver contratto la sifilide e dopo essere morto non ha più
avuto figli
- Quando inizia a bere, consapevole e grazie all’alcol beve per dimenticare  inizia a bere
quando il marito era già morto e quando loro avevano trovato forma convivenza strana con
il fidanzato della figlia  dejado de ser mujer: arrivo della meno pausa viene vissuto in
maniera tragica poiché la femminilità è avere figli e avere il ciclo, di conseguenza lei non si
sente più donna  la virilità del marito viene ammirata anche nella brutalità
- Uso teatralità e forma di finzione/travestimento nel personaggio della Viuda (gestualità
tipica dell’ambiente teatrale, si trucca il viso, si mette a piangere, si copre e scopre il volto,
mette questo vestito corto alla figlia per impietosire i clienti e farli arrivare in pensione)
- Impressione di essere pallida per risaltare il dolore e far commuovere i clienti sempre
tramite il trucco
- Concetto ereditarietà  andare verso una vita più dissipata
- Monologo interiore Io + racconto di sé + analessi disordinata: il pensiero va avanti e
indietro nel tempo senza un ordine preciso
- Il marito rappresenta un personaggio conservatore che non ha nessuna voglia di criticare e
cerca di vivere con quello che ha
- Elemento della povertà: il marito defunto era militare e troviamo il tema della scarsità della
pensione militare (insoddisfazione reduci guerra)  vincolato al mondo militari e
favorevole al regime franquista ma ciò non toglie il fatto che lui sia povero
- Maros = marocchini  Spagna  guerra contro il Marocco che porta a delle rivendicazioni
con militari non sufficientemente stipendiati e non si pone attenzione agli sforzi
- Ragazza vestita da bambina  provocazione: gonna corta e gambe scoperte
- Le tre donne vivono andando nei luoghi della malavita dove incontravano uomini nei
bordelli insieme al fidanzato della figlia
- È contenta che il fidanzato abbia lasciato la figlia (oltre al fatto che va contro la sua propria
idea di virilità: è contrario a lui ma è anche contenta) perché è ruffiano e teme che
quest’uomo avrebbe venduta sua figlia per soldi (prostituzione)
- Chulear a una mujer: un uomo che lucra sulla prostituzione, padrona che teme che questo
uomo avrebbe venduto la compagna per soldi  la voce narrante lo dice in maniera
dissimulata ma il lettore capisce che per vivere loro gestiscono la pensione e la madre
gestisce il mercato sessuale della figlia senza nessuna moralità

CAPITOLO 7

- La colpa ce l’hanno le altre donne per lei e non il marito  rapporto uomo-donna
- Con il franquismo i diritti della donna erano stati aboliti con una riorganizzazione della vita
degli altri
- Nasce l’idea che ci deve essere sempre un uomo accanto alla donna
- Intervento nelle vite private dei cittadini  famiglia, sessualità e rapporto uomo- donna con
visione opportunistica
- Avere i soldi per lei diventa un ossessione e inizia a sfruttare quello che la donna ha e cioè
il corpo  di nascosto
- La figlia ha fatto quello che ha potuto e la nipote dovrà fare di più
- L’obiettivo della nonna per Dorita, la nipote, è quello di fidanzarsi con Pedro (il medico) e
lei si lamenta perché lui farà giro notturno perdendosi nelle taverne e paura che le prostitute
possano prenderlo  si immagina un matrimonio con Pedro perché gli piace che lui è un
caballero gentile e cortese che mantiene sempre la parola data e se ha l’obbligo con una
donna mantiene la parola sposandola, per il fatto che lui non fosse concentrato sulla bellezza
femminile
- Dorita si muove come se non avesse seno e corpo e non si rende conto del corpo che ha
PROVOCAZIONE della donna
- In questo capitolo Pedro non è indifferente e ci sono momenti in cui tace per
contemplazione guardando i capelli di lei che si semi sdraia lasciando cadere i suoi lunghi
capelli biondi e facendo intravedere la gamba
- La sua gentilezza appare una cosa strana alla padrona della pensione  gli uomini che a lei
piacciono hanno una virilità aggressiva e si sarebbero buttati a pesce sulla ragazza a
differenza di Pedro  vediamo un insieme di luoghi comuni sul rapporto tra sessi su come
usare il corpo della donna  dare da vivere
- Diversa visione in altre opere: nella desheredada lei accetta quella vita per benessere e
anche in niebla Eugenia accetta la proposta anche se è più profondo e meno convenzionale
- Narratore extradiegetico che si limita a dire ciò che succede ma ci sono anche molti dialoghi
in una conversazione fittizia tra le tre donne ma anche narratore onniscente perché riporta il
modo in cui Pedro si sente nella pensione  narratore eterodiegetico + narratore
onniscente
- Le donne vengono viste come dee + atteggiamento diverso
- Uso teatralità e finzione teatrale, rito che mette in scena la celebrazione  en estos ultimos
momentos del drama: si parla proprio di attori, di drama, si finge di stare in un salottino di
classe media, si finge di rispondere al dialogo ma c’è un sotto-testo nascosto perché tutte le
intenzioni dei protagonisti vengono nascoste
- Inserimento di PARCAS  tutelatrice della nascita  dea  il narratore ci dice che è furba
e che aveva selezionato i clienti in modo intelligente
- I personaggi ce li descrive il narratore con il punto di vista del personaggio sulla sua vita e il
punto di vista del narratore  multi prospettivismo (situazioni viste da vari punti di vista)
- Visione tradizionale del rapporto tra i sessi
- Si usano termini della religione cattolica  baluardo del regime franquista  per le donne
che cercano l’uomo per far sposare la donna  reso con l’ironia del narratore
- Pedro vive nella pensione perché non è di Madrid e arriva nella città per lavorare come
medico, è provinciale e questo è importante perché è una persona che ha dei sogni (come
all’inizio per il Nobel)  nonostante il sogno di ottenere qualcos’altro ovvero di spostarsi
dalla provincia, lui è un personaggio che non ha una volontà spiccata, si trova fuori posto
come Augusto Pérez e non beve negli ambretti che frequenta
- Vi è l’idea della tentazione e la pensione fungeva da hogar per lui
- Critica del narratore del fatto che Pedro fosse pieno di dubbi, contraddizioni e incertezze
simbolo della società contemporanea e del fatto che lui cercasse elogio da donne in una
tertulia formata da donne povere e senza cultura che non corrispondono alla sua
preparazione  cerca una sorta di calore familiare ma è preda di donne che puntano al ruolo
sociale e allo stipendio del personaggio
CAPITOLO 21
- Bordello e esibizione del corpo lo nauseano e lui scappa perché non riesce ad essere
coinvolto  poi torna nella pensione da ubriaco e qui c’è il culmine di quello che le donne
fanno su Pedro, è una sorta di fabula  la tattica della padrona si rivela vincente perché
colloca la stanza di Dorita vicino a quella di Pedro per cacciarlo in un momento di debolezza
e entri nella stanza di Dorita
- L’apertura del capitolo vede una serie di gerundi con frasi brevi che sono una sorta di
introduzione che hanno la funzione di marcare un pensiero ossessivo e per far capire che è in
preda a tutta questa assurdità di rapporti umani  vedendo la situazione del bordello per far
vedere come i pensieri si sovrappongono la sua prospettiva sulle pensione e la povertà
delle stanze
- Attirato dall’immagine di Dorita appena viene chiamato si dirige alla stanza di Dorita
- Sirena silenziosa per attirare gli uomini per poi farli schiantare
- Visione misogina femminile pericolosa
- Parlare di lei come Mantide  femminilità disastrosa
- Donna che cattura l’uomo  non sentimentalismo
- Lui è come una mosca che viene racchiusa dalla pianta
- Riferimento a Luces de Bohemia  stilo grottesco e esperpento  gestualità e
deformazione del corpo  sono opere che hanno influenzato la storia. Il personaggio cieco
compie un tragitto notturno  TERTULIA + BORDELLO + PRIGIONE  modello del
tragitto percorso nella città di Madrid viene ripreso in Tiempo de Silencio  come Pedro
che si muove, il tragitto ha lo scopo di catturare l’uomo per far uscire dalla miseria le tre
donne, Pedro fa l’itinerario con Amador
- Riferimento esplicito al Chisciotte  nomi attaccati con minuscola, oggetti diventati ormai
della normalità trattati sempre più normalmente  BRUTTI + ECONOMICI
- Riflettere su Cervantes e sulla sua opera  com’è possibile che nella sua epoca con
mentalità chiusa sia nato uno scrittore aperto come Cervantes?
- Sogno + obiettivo  sogni di grandezza come Joyce e la peregrinazione del protagonista in
Ulysses + flusso di coscienza

27.11.20
CAPITOLO 6
- Stano camminando nella strada che porterà alla chavolas  all’inizio si da a intendere che
stiamo arrivando in un quartiere popolare, Don Pedro chiede se sono la chavolas e Mador chiede
“no queste sono case”, devi abituarti a vedere questa povertà
- Molto dialogo, predominanza del discorso diretto  Amador fa parte di una classe popolare, lo
capiamo dal linguaggio con tempi verbali contratti  muecas e Amador sono cugini, viene per
trovare una soluzione migliore perché Madrid attrae in quel momento, lui vive di espedienti e
ruba gatt e cani per portare al laboratorio mentre ora saranno i topi accenni classe popolare
- Tema centrale e importante del patriarcato e rapporto uomo/donna
- Riferimenti a elementi animalisti come quando Amador sta raccontando della vita di Muecas e
dice “aunque le aprecio comprendo que es muy burro es un animal” e poi dice “y tiene malas
pulgas” (locuzione fraseologico: che si offende subito, prende subito fuoco), bruto voleva dire
animale e conserva un nesso con il mondo animale e si ricollega al fatto che lui inizia a vivere
con gli animali visto che inizia a vivere di espedienti
- Muecas rivendeva animali con sostanze nocive messe in laboratori e Amador deve cercarsi
animali da solo  nel capitolo 1 viene alimentato il commercio disonesto degli animali da parte
dai giovani che devono laurearsi presto che invece di fare esperimenti su 70 animali lo fanno su
2/3 animali si accontentano
- Elemento del degrado, elemento naturalista  chavolas, uso ironia sullo scambio tra baracche e
case è rafforzata dalla descrizione
- Capitolo si chiude riprendendo questo elemento
- Struttura del romanzo a incastro e non linearità di capitoli  nessi che aiutano il lettore e
servono come connettori
- Amador si converte in narratore intradiegetico raccontando storia di Muecas con analessi che
serve a far capire meglio uno dei personaggi  predominanza del discorso diretto

CAPITOLO 7

- All’inizio del capitolo 6  nella descrizione si nota che le donne vengono descritte sedute
- Quando Amador parla della moglie di Muecas la descrive come martire per indicare
sottomissione
- Quando Pedro chiede se le bambine giocano con i ratti  riferimento sessuale
- Nel capitolo 8 all’interno delle baracche nelle descrizione c’è un riferimento alle donne che
giocano a carte, considerata da uomo, ma potrebbero fare cose più da donna come lavoro di
maglia  la frase si conclude con il fatto che gli uomini sono qualificati come honrados mentre
le donne se giocano lo fanno viziosamente
- Nel capitolo 9 monologo interiore e flusso del marito di Florita che essendo ossessionato dalla
sua gelosia  tema violenza, qualsiasi reazione dell’uomo con stato sociale inferiore reagisce
con violenza e aggressività nei confronti della donna
- Presentazione della donna sottomessa e seduta
- Nei cap. 10 e 11 si vede sorta di patriarcato di Muecas con le figlie che rimane ironico  cap.
11 quando parla del fatto che dormono tutti insieme perché lui può vigilarle e tenerle sotto la sua
attenzione  si credeva patriarca senza sapere cosa significasse
- Descrizione moglie come una che non capisce nulla, si siede anche lei

CAPITOLO 8
- Si apre con la descrizione delle abitazioni honiricas che suggerisce la situazione infraumana dei
poveri e poi descrizione abitazione con avanzi di civiltà, eserciti, americano e nell’inciviltà ci
sono avanzi di quello che è la civiltà (controsos de manza, fragmento barreras plaza de toros,
collada amarillas)  costruzione particolare della frase con un elenco che va a climax da
elementi materiali alla parte umane che è palesemente un esagerazione  tendenza di frasi
lunghissime con enumerazioni
- Nella descrizione si parla di liturgigas tabernas e redondeles  elementi tipici della Spagna e
c’è domanda retorica sulla povertà e ossimori di cose che sono in contrasto tra loro 
messaggio di uguaglianza tra spagnoli e non spagnoli che esistono anche in altri paesi
- Molte rese in discorso indirette libero di esclamazioni (que comoveder espectaculo) ironiche 
il bersaglio dell’ironia è il regime franquista che si riempiva la bocca della superiorità e della
civiltà…
- Frase finale le parecia no solo el cancer  determinismo ambientale:non solo il cancro
deformano l’aspetto ma anche le condizioni di vita  espresso in modo radicalmente diverso
rispetto al naturalismo

CAPITOLO 10

- Andamento mosso con tanti discorsi diretti  il linguaggio di Muecas si caratterizza da


un’attitudine goffa e astuta perché a seconda dell’interlocutore utilizza un tipo di linguaggio: la
maniera in cui si rivolge a Don Pedro è più fine e in maniera cortese rispetto a come si rivolge
alle figlie e alla moglie (tono bruto e rude)  si sforzano ad usare un registro diverso con Don
Pedro
- Finzione come nei capitoli 4 e 8  se pinto una expresion viva de sorpresa (Muecas) e rio florita
olvidandose su papel (figlia Muecas)  visione di sé come persona che è uomo di mondo che sa
con chi essere cortese e con chi essere autoritario e villano
- Spiegazione del nome di Muecas che significa anche morte
- Entrate nella chavola di Muecas c’è una gerarchia delle sedie  Pedro vorrebbe entrare e cita la
miseras riqueza, ossimoro
- Spiegazione di Muecas delle cavie nei laboratori non davano buoni risultati e Pedro rimane
estasiato
- Asia gfngf

01.12.20
CAPITOLO 24
- Sono evidenti dei riferimenti culturali a un’opera fondatrice della cultura generale che è
l’Odissea di Omero  si parla di un odissea e di una avventura e viaggio, si fa riferimento a
Nausica che è uno dei personaggi dell’opera per parlare di Florita poiché la metà di questo
periplo (peregrinazione per mare) e Nausica è Florita perché nell’opera è una ragazza
giovane verso la quale Ulisse è attratto pur non provare nessun approccio  Florita è come
Nausica, storia di Pedro è peregrinazione
- All’inizio c’è l’inversione della sintassi dando un sapore arcaico e non quotidiano
iperbato è un meccanismo che separa due porzioni di periodi che dovrebbero stare vicine
come verbo e complemento per esempio
- Riferimento al mare quotidiano delle vacanze dove molti corpi si ammonticchiano e c’è
termine di paragone con un bar dove ci sono persone che si ritrovano per discutere sulla
critica letteraria
- Si cita l’Ulisse di Joyce e parla della novella americana  Faulkner, sperimentale, che ha un
modo di raccontare non lineare ma al contrario è una narrazione stilisticamente scorretta e
piena di simboli  Odissea ci offre modello di percorso accidentato ma dietro c’è anche
modello di autori come Joyce perché si prende come modello Odissea e si affianca al
modello di Valle-Inclán con il personaggio di Max Estrella dove c’è consapevole strizzata
d’occhio a Omero  Tiempo de silencio prende i riferimenti di Luces de Bohemia…
- Si riprende rapporto Don Quijote/ Sancho con Pedro/Amador  DQ sogno che tramuta
realtà (difendere i deboli) mentre Pedro ha un sogno più attaccato alla realtà vera (vincere
Nobel), entrambi hanno un sogno che finisce per entrare in conflitto con la realtà che li
circonda che è anche la fede nella medicina
- Abbiamo un narratore eterodiegetico che non sembra essere onniscente e a volte sembra
solo che si limita a raccontare i fatti  uso ironia e tutto viene filtrato dalla voce del
narratore, c’è una confusione letteraria fra il linguaggio del narratore e quello del
personaggio e la chiave è il fatto che il narratore della Desheredada c’è la tecnica dell’uso
del discorso indiretto libero presento anche qui e utilizza lessico-sintassi elevati e improprie
per essere del Muecas e in questo filtro risiede l’ironia. Imita la presunzione di Muecas che
si crede padrona di una fattoria e perché è il patriarca indiscusso delle donne che vivono con
lui
- No era otro que el Muecas…  voce del personaggio in discorso indiretto introdotta dal
narratore
- Y el pavor quel en el  tutto è una trasposizione in discorso indiretto libero dello sproloquio
che Muecas fa a Pedro e l’ironia sta nel costruire la retorica ridondante perché nel riferire in
dil il narratore si prende libertà di costruire frasi con retorica che non si limita a riferire
parole fedelmente  delinquente, violento che appartiene classi basse ma vuole far credere
che non è così, è un padre incestuoso che è indizio di una realtà già presentata in precedenza
- Puesto que el factor tiempo  alla fine la parola che chiude il paragrafo il narratore ci
riferisce il discorso di Muecas e qui ci sono esempi in cui il narratore pone degli elementi di
scorrettezza linguistica: vencer del encoveniente (regime preposizionale verbi), (scorrettezza
lessicale maiuscola) listerizados che voleva dire sterilizzato e l’autore fa sbagliare Muecas
ironicamente essendo lui un medico, accanto alla gestione linguistica impropria s
inseriscono peculiarità linguistiche e volgarismi per rendere al lettore la qualità morale e
infima del personaggio
CAPITOLO 26
- Qui c’è narratore eterodiegetico che è anche onniscente, ci racconta cosa è successo nella
baracca prima dell’arrivo di Pedro  sa cosa è successo prima e è una sorta di analessi
- A llegar don Pedro… durante el viaje  somiglianza con Quijote e Desheredada nel sogno
e realtà e qui il suo sogno è scoprire che il cancro si possa contagiare e trovare cura del
tumore
- Molte parole vengono scritte tutte attaccate, volgarismi e neoformazioni dell’autore 
neologismi
CAPITOLO 27
- Il punto di vista coincide con quello di Don Pedro, il narratore racconta quello che
percepisce in maniera filtrata
CAPITOLO 28
- Viene riportato in maniera molto più presente il discorso indiretto di diversi personaggi
- Ritorno del dialogo e teatralità al momento della morte di Florita con donne che ripetono
‘hija hija’ e piangono copiosamente
- Figlia di Muecas lo accusa della morte di sua sorella, è in stato confusionale, trema e non
piange e sbotta dicendo quello che ha dentro  lui in risposta la picchia
- La ribellione della figlia, l’atteggiamento della madre che riesce a recarsi nella prigione per
scagionare Pedro sono reazioni opposte alla violenza

03.12.20

Sezione 31
- Ci sono descrizioni mirate a descrivere l’ambiente anche come metodo di paragone con gli
ambienti visti fino a ora, descrizioni ben definite per evidenziare l’ambiente in cui prende
forma scendendo nel dettaglio  casa di Matías
- Ambiente artistico, musicale e pulito
- Nel descrivere il criado di Pedro si fa riferimento all’esercito e agli uniformi
- Si aprla di un ambiente diverso rispetto alle chavolas e alla pensione, siamo agli antipodi
- Matías vive in quell’ambiente dove non ci si ritrova
- C’è molto silenzio  sin ruido  diverso dal chiasso delle chavolas
- Si mette in risalto la povertà attraverso i vestiti, come nella Desheredada, e c’è differenza
descrizione donne casa: madre Florita con tunica nera aderente con bottoni spalla e contrasto
nero vestito e bianco della pelle mentre madre Matías si guarda allo specchio ed è concentrata
sulle apparenze e molto curata  mettendo in risalto povertà attraverso il modo di vestire
- Tema dello specchio
- Descrizione non solo negli ambienti ma anche nella persona della madre di Matías che
stabiliscono contrasto radicale delle persone delle chavolas
- Parla delle grandi tende simbolo di influssi esterni che possono essere incontaminati e che
cercano di trattenere l’aria malsana fuori
- Casa lussuosa chiusa al mondo esterno  tende chiuse come simbolo di isolamento dalla
negatività che viene da fuori
- Si descrivono portiere e domestico con attenzione all’ascensore come simbolo ascensione alla
classe società alta (diventa dilemma per Pedro) e specchio che indica l’apparenza (vogliono
mostrare come appaiono) e come simbolo per constatare e vedere la propria bellezza che entra
in rapporto con questo simbolo, velluto rosso nell’ascensore che fa il paio con tappeti che
attutiscono spazi di chi entra  si parla di un qualcosa distante dalla realtà, intimo, e senza
rumori+ si descrivono accuratamente le poltrone dove si siedono i personaggi, maestose per
accogliere grandi personalità
- Ambiente + persone delle chavolas: contrario a come si atteggiano + elemento dello specchio
- Mito di Sisifo  roccia molto pesante che doveva portare sul monte perché obbligato dagli Dei
 molto spesso riscendeva giù
- Viene descritto il quadro di Goya, con protagonista Gran Macho, che va a contrasto con
atmosfera eterea dell’ambiente e con l’arredamento, predomina il macho come la classe
dominante di cui si sta parlando è importante per Pedro solo per il fatto di ascendere, lo
considera come palazzo dell’alta borghesia mentre dove vive ci sono solo scale di legno
- Rumori attutiti odori + necismi del mondo esterno non entrano
- Descrizione madre Matías si fa riferimento a cabeza peinada  descrizioni classi basse con
volti deformi, mentre qui testa costruita perfettamente  lei vittima del costumbre, fissata con
la perfezione  la donna deve a tutti i costi mostrare la bellezza ma è una fatica inutile (mito di
Sisifo)
- Rapporto tra realtà e apparenza + ente fittizio  modo di usare lo specchio per controllare
aspetto esteriore per mostrare l’identità della persona
- Macho Cabrío  caprone, demonio circondato da streghe in contrasto con le pareti rosa e il
carattere imperiale del palazzo
- Matías conosciuto in altri ambienti non è più lo stesso, non è più quello dell’alta borghesia
- Mondo esterno presenta contraddizioni che la madre cerca di tenere fuori  rif. al quadro
-
- Da un punto di vista semantico si rimanda a questo mondo fittizio per arrivare all’opera d’arte
come climax  la obra de arte, la mascara  fa da ponte verso il capitolo 35 perché anche
Pedro vedrà questo aspetto duplice di Matías
- Descrizione fisica di madre Matías  capelli biondi e occhi chiari che ritorna bellezza classica,
antropologicamente siamo in un contesto completamente diverso rispetto alle figlie di Muecas
con capelli e occhi scuri  rappresenta lo stereotipo della bellezza eterea lontana dalla realtà
- Spagna  differenza classi sociali mantenuta dal franquismo = in questo ambiente i tratti sono
importanti
Capitolo 35
- Cocktail e rinfresco dopo l’ascolto del filosofo in conferenza (caricatura di Ortega y Gasset)
- Linguaggio intorno ai volatili che prende piede nella prima parte  invitati si comportano
come diversi specie di volatili che è descrizione metaforica  madre doveva tenere
equilibrio ed è paragonata a Pajaro per simboleggiare l’equilibrio che doveva tenere tra gli
invitati
- Riscontro semantico  Pedro fa una riflessione su Matías che offre una visione mai vista
prima comportamento ancora più diverso da quello nel bordello = libertà
- Qua una sorta di aspetto regale
- Modo in cui M tiene il bicchiere  uso di anafora
- Aspetto della trascendenza
- Uso di registri diversi
- Attenzione aspetto psicologico P  prova sentimento di invidia tramite domande
esistenziali  cerca di reprimere il sentimento di invidia, gelosia un po' velata
- Blocco di sentimenti contradditori  si collega al fatto che Pedro non si sente a suo agio
negli ambienti della sua classe
- Descrizione e paragone tra membri classi elevate con volatili sembra grottesca e ricorda
descrizione Valle-Inclán nell’uso dell’animalizzazione su una visione molto lucida delle
differenza delle classi sociali, impossibilità di omologarsi e di essere camaleontico abulia
e mancanza di volontà come in Niebla anche se il suo dilemma è concentrato su
problematica sociale: è un medico e è amico di un ragazzo dell’alta borghesia ma si
impietosisce della povertà seguendo Muecas, ha molto di abulico con problemi più definiti
sociologico in mezzo a un passo sociale  né povero né appartenente a classe sociale alta
 non sa nemmeno se vuole arrivarci, sta in mezzo e questo è il suo dilemma
- Frasi in DIL dove si riportano pensieri di P
- Alla fine ritorna in sé dandogli notizia che qualcuno lo stava aspettando
- Come si comportano ospiti nelle apparenze  la carcasa de fisico,
- Il narratore qualifica le donne esplicitamente nel non ammettere la loro età e nel resentarsi
- Prima prova invidia, poi si dissocia ma pecca di vanità
- Identità nascosta del filoso che è Ortega y Gasset che non è andato in esilio durante il
franquismo perché si è barcamenato senza mai entrando in contrasto con il regime  da un
lato partecipanti non hanno idea contenuti filosofici ma non ha avuto contenuti reali, la
parola come scambio sociale senza un reale significato attenzione a quella parte di cultura
di dire qualcosa che si significativa, presa posizione critica nei confronti dell’alta società
spagnola tipica del costumbrismo
- Si parla ma non si ascolta
- Incapacità della cultura di dire qualcosa di pesante
- Descrizione della situazione di disagio di Matías e della sensazione di smarrimento 
dualità
- Salvare le apparenze = atteggiamenti degli invitati  ironia narratore
- Lei dice di essere appassionata di medicina ma in realtà dimostra il contrario visto che non
apporta nulla di nuovo alla conversazione
- Dice a Pedro perché si trovi lì visto che è medico
- Lo interrompe per parlare ma senza un reale motivo
Capitolo 40
- È presente il plurilinguismo  ogni personaggio apre intervento con virgolette basse
- I 4 personaggio con 4 diversi linguaggi sono Cartucio, Amador, Similiano che è poliziotto e
Matías  inseguimento tra poliziotto e Cartuccia, Matías deve andare da Pedro e Amador lo
segue
- Cartucio ha come chiodo fisso la vendetta  il suo discorso è in linguaggio basso, è
ossessionato dalla vendetta
- Colpa di Muecas che si è inventato medico da un giorno all’altro però lui non lo accuserebbe
mai (è suo cugino) = per lui Pedro dovrebbe partire e scappare  AMADOR
- Associazione Pedro come bambino curioso che non ha una buna considerazione di Pedro
- Matías sta imitando la scena di Dorita con la sua possessività femminile e si rivede anche
negli ultimi interventi di M nell’ambito della finzione e della messa in scena, lui mette
avanti l’aspetto sensuale e sessuale e si vede dal fatto che è lui che porta Pedro nel bordello
e lo notiamo anche quando parla della madre e della ragazza che gli è piaciuta
- Giudica Pedro come un ragazzino che gioca col fuoco = idea anche di guardia prigione
- Emerge l’idea costante dell’intellettuale che è impreparato alla cruda realtà
- Critica al regime  accusano le persone per meno di niente
- Matías si preoccupa di più per Dorita che per Pedro
- Cómo le habrá consentido  M paragona D a Sara Bernard che era una attrice (al suo
confronto non era così brava)  concetto di messa in scena, come se lui fosse spettatore di
una rappresentazione privata di Dorita
- Que le hará esa chica  si riferisce a Isidora quando leggeva i novelones creandosi film
mentali sulla base di qusti novelones e D recita sopra le righe
Capitolo 42
- Periplo di Pedro + ulteriore tappa e trattamento del discorso diretto alla fine del capitolo
- Nel dialogo della parte finale c’è solo la parte iniziale delle frasi e tra parentesi intenzione
 per non andare contro alla censura, lettore capisce l’intenzione e questo serve per lasciare
spazio all’interpretazione, elemento della sperimentazione
- Tappa del periplo: si discende verso la prigione come discesa agli inferi e riferimento a
Isidora anche se qui ha valenza particolare perché sono carceri del regime franquista,
personaggi fantastici gnomi
- Il sentimento che attanaglia Pedro (Isidora  umiliazione, disprezzo) è il terrore (miedo,
angustia) con manifestazioni fisiche e metafora della testa che cerca manifestazioni della
persona che cerca conforto  connessione con il cap. 45 dove c’è flusso di coscienza con
frasi non connesse e ripetitive che indicano l’ossessività del suo pensiero, sdoppiamento di
Pedro che si rivolge a sé stesso dandosi del tu e prima persona  querer/no querer e cerca di
convincersi che sta lì per una sua decisione  emergono sofferenza e dubbi esistenziali
- Si ricollega all’esperienze dell’autore, anche lui è stato in prigione diverse volte = dettagli
che solo una persona che conosce l’ambiente può sapere
- Angustia = parola
- In questo sdoppiarsi inerente alla paura sembra che stia cercando di rassicurarsi da sola e di
sdeviare  è evidente che si autorassicura ma dall’altra parte dice che tutto sommato lui
non è più obbligato a inseguire obiettivi e esigenze che la società impone e lì è libero da quel
condizionamento sociale
Capitolo 45
- flusso di coscienza con frasi non connesse e ripetitive che indicano l’ossessività del suo
pensiero, sdoppiamento di Pedro che si rivolge a sé stesso dandosi del tu e prima persona 
querer/no querer e cerca di convincersi che sta lì per una sua decisione  emergono
sofferenza e dubbi esistenziali
- lui cerca di trovare la positività nelle situazioni  sa cosa significa stare nelle prigioni ma è
un’esperienza tragica perché siamo sotto il regime franquista
- spazio soffocante e chiuso che lo costringe a pensare
- non è più obbligato a inseguire degli obiettivi e delle esigenze che la società mette come
obiettivi  è staccato dagli obblighi sociali
- si evidenzia aspetto esistenziale cioè l’incapacità di assumere un’identità precisa nel mondo

04.12.20
 il narratore è attento a farci un tracciato del percorso che segue Pedro  strade che percorre
+ casa di Cervantes nominata
 casa di Lope de Vega = conservata come casa di quei tempi
 il percorso per le strade di Madrid ci deve accompagnare a capire qual è il café  dove c’è
la TERTULIA LETTERARIA, luogo identificato con café, bar, locale di grade tradizione
 itinerario geografico + Pedro che pensa (pensieri riferiti dal narratore) e riflette su Cervantes
(come uomo + scrittore) e sul suo personaggio
 DQ e la sua follia  Pedro ci rifletto
 Descrive espiral del pensiero, pieghe del suo pensiero  le racconta
 Libros de caballeria che offrono una visione del mondo più bella  visione falsa (libri falsi)
però si oppongono alla realtà e descrivono una realtà che non è quella vera e che non è
concreta
 Chabolas= degrado sociale  tappeti che mettono in questo disagio il tentativo di offrire
una visione più bella della realtà becera a cui ci troviamo di fronte
 La follia si scontra con la realtà  follia comica + etica in cui si propone di far funzionare
veramente nel mondo reale generosità + difesa del debole destinati alla lettura del
divertimento nei libros de caballerias
 Il franquismo si era impadronito di opere teatrali  lo volevano solo nei suoi aspetti censori
al regime reazionario, tradizionalista e cattolico  Calderon de La Barca
 Cervantes viene lasciato da parte  oppositori al franquismo ( simbolo di libertà, emblema
dell’idealismo di DQ, la lettura che ne facevano come Unamuno)”sposato” Cervantes
 Il franquismo ha sposato il teatro barocco
 Codici fittizi del mondo di cavalleria di DQ resi reali da lui che cerca di applicarli al mondo
reale
 Vedono in DQ un idealista che crede nella possibilità di migliorare il mondo  codice della
generosità gli oppositori del franquismo lo oppongono al desiderio di evadere dalla realtà
 Pretese di bellezza e lusso in un ambiente degradato  incongruo
 Tendenza classi inferiore di imitare il lusso delle classi più alte senza successi: CURSI (di
cattivo gusto)
 Imitare il buon gusto senza avere il buon gusto
 Il contrasto del tentativo di elevarsi e della realtà che fa vedere quanto questo sia mal
riuscito e impossibile
 Desiderio di essere umano e di essere qualcosa in più  narratore lo vede sia come
ammirazione che con compassione e disprezzo
CAP. 30
 Narratore onniscente  ANALESSI  cosa succede dopo tra Amador, Muecas e El mago
 Chabolas di Cartucio sono peggio di Muecas  descrizione delle chabolas con uso
dell’ironia
 Si inventano un linguaggio e un codice dell’onore tutto l’oro (che ormai non funziona più)
 Richiesta di un lettore molto attivo e attento che deve ricollegare quello che si dice nei
capitoli precedenti
 Tende a riferirsi al lettore ATTIVO, lo conosce
 Ironia su ironia con l’uso di parole inglesi  descrivere una sorta di alta borghesia delle
chabolas
 Mancanza di capacità intellettuali  poco sviluppo, accomunto con la Desheredada
 Timori della padrona nei confronti del fidanzato della figlia, vendere prestazioni sessuali per
soldi (già anticipato dalla padrona che temeva un rapporto con la figlia ma poi lo fa anche
lei
 Ballerine flamenche popolari + fidanzato di Dora cercava di essere ballerino di flamenco
 Idea della grotta, enterradas, subchabolas inferiori ad ascendenza dell’alta borghesia
 Sedia in contrapposizione con poltrone giganti
 Donna che ha voce in capitolo  differente da prima dove le donne dovevano stare zitte
 Tiene conto di quello che gli portano e chiede spiegazioni
 Incita la figlia alla “violenza”
 L’autore cerca di mostrare caratteri diversi
 Il linguaggio rispecchia la classe sociale con cui abbiamo a che fare
 Riferimento alle viscere e alla profondità della terra in contrapposizione all’elevazione delle
classi più alte
CAP. 60
 Discorso narrativo più complesso
 Discorso indiretto libero + cambiamento di personaggio al quale si riconnette questo dil
 Canzone cantata da Dorita non posto in discorso diretto  confusionario
 C’è un discorso diretto che non ha regni tipografici di discorso di prospettiva che cambia 
punti di vista + sentimenti
 Riportare il dialogo (botta e risposta)
 Ritmo più incalzante e narrazione fluente per seguire il ritmo della vicenda  ritmo verso
tragedia (ambiente festivo)
 Assenza di capoversi  incalzante, affiatato
 Dalla festa alla tragedia
 Rapimento di Dorita  aggressività
 Susseguirsi di azioni che finiscono con l’omicidio di Dorita
 Narratore riporta le parole di Pedro che assume un atteggiamento ossessivo nei confronti di
Dorita, non vuole che esca
 È difficile attribuire quello che si dice a uno o all’altro personaggio
 Tutto è costruito come una scena di un film o una scena teatrale
 Lui non ha voglia di andare alla festa popolare ma ci va perché glielo ha chiesto Dorita
 Scena di suspence
 Fin dall’inizio si respira un aria di morte: vestito nero + 2
 Morte presente poiché il lettore vede bei momenti di Pedro e Dorita con la consapevolezza
che finirà  morte presente + Cartuccio presente
 Uso della prima persona plurale per inglobare narratore e lettore
 Si sottolinea che è una festa popolare ed è diversa dal ricevimento a casa di Matias, la
presenza dei musicisti fa emergere chiaramente la diversità delle classi
 Muscos de entierro  cimitero/funerale
 Fatalità sospesa sulla testa di Pedro e Dorita
 Pedro non voleva farla uscire di casa  non è così, la prospettiva è di un altro personaggio
 È presente un discorso del narratore che adatta la prospettiva di Pedro che non aveva voglia
di andare alla Verbena Popular (festa popolare presente anche nella Desheredada) tramite
l’uso dell’ironia
 Riferimento a quello che pensa e dice Dora con discorso indiretto libero= retorica
sull’amore materno e sul dispiacere quando la figlia se ne andrà con Pedro
 Si passa a parlare della bellezza di Dora e il narratore adatta il punto di vista di Dorita, Dora
e Pedro  partecipazione attenta del lettore che riesce a capire i cambi di prospettiva
 Movimenti + parole (nulla di suo pensiero) in discorso diretto  Cartucio (solo questo)
 Mai mediatore dei pensieri di Cartucio narratore
CAPITOLO 61

 Monologo interiore di Pedro  flusso di coscienza  passa da un argomento all’altro, è


contradditorio
 È presente una serie di proverbi sempre riferiti alla vendetta
 Goethe + altri riferimenti alla morte giovane scarificata (mito: figlia di Agamennone
sacrificata da Artemide) perché l’esercito di suo padre riesca a partire
 Sta citando le parole del personaggio shakespeariano con il suo monologo
 Serie di interrogrativi + animalizzazione degli uomini
 Riflessioni che scaturiscono l’omicidio di Dorita
 Consapevolezza di Pedro che non ha fatto nulla  sta pagando perchèCartucio crede che
abbia fatto qualcosa
 Pedro fa parte dell’epilogo tragico
 Tutto è disseminato da riferimenti e allusioni al linguaggio proverbiale
CAPITOLO 62

 Prosegue il monologo di Pedro che parla in prima persona


 Riferimento alla dittatura e all’annullamento del popolo di fronte alla dittatura
 Viene esplicitato e spiegato il significato del titolo
 Viene citato il gioco degli scacchi
 Lui sta andando alla stazione
 C’è un gioco di parole iniziale che è spunto per la riflessione di Pedro
 Si chiude l’odissea di Pedro che ritorna al punto di partenza
 Pedro è cavia del sistema sociale mentre prima era lui che vivisezionava le cavie
 Si parla in termini crudi della virilità maschile
 Paragone con la pratica dell’anestesia moderna per rendere insensibile, apatico, non umano
il silenzio che è sempre presente
 Riferimenti alla castrazione ora metaforicamente si castra ma non si grida di dolore 
ANNULLAMENTO di umanità  OPPRESSIONE, CONTROLLO, SILENZIO
 L’opera si apre e si chiude in modo speculare: si riparla del nobel e continua la descrizione
di Amador che non ha un’intelligenza sviluppata
 Era presenta la dittatura in quegli anni e tiempo de silencio non può parlarne
 Riferimento alla caccia e al gioco del tiro a segno che ricorda le parole di Dorita nei
confronti di Pedro
10.12.20
CONTESTO STORICO DI SOLDADOS DE SALAMINA (2001)

 transizione – regime dittatoriale alla repubblica- (1976-82) e “pacto de olvido”


 2000, inizia la sua attività la Asocición para la recuperación de la memoria Histórica 
scavi alla ricerca delle fosse comuni dove nazionalisti gettavano corpi di vittime
repubblicane, scavi sponsorizzati da questa associazione che sosteneva i parenti delle vittime
 Tema della memoria e del ricordo e di come la letteratura può tenere viva la memoria

 Appoggio di Vargas Llosa che aveva iniziato a scrivere con elementi storici
1969-1975
 Mobilitazioni operaie e studentesche, fermenti nazionalistici in Catalogna e Paesi Baschi,
allontanamento della chiesa
 1973: l’Eta (voleva rendere i Paesi Baschi indipendente dalla Spagna) uccide Carrero
Blanco, scelto da Franco come presidente del governo
 1973-1975: alternanza tra timidi segnali di apertura e reazioni repressive smisurate finisce di
disgregare il regime
 Novembre 1975: morte di Franco
1976-1982 la transizione
 Juan Carlos fa due scelte inattese: nomina Torcuato Miranda come presidente delle Cortes e
Adolfo Suárez come capo del governo che promuoverà la Ley para la reforma política e
abile nella gestione e porta la Spagna dalla dittatura alla democrazia parlamentare senza
prvocare la reazione dei militari tranne quando nel 1977 vengono legalizzati i partiti di
coalizione e nel momento in cui viene legalizzato il PCE rappresenta un affronto per i
franquista anche se poi le elezioni si svolgono normalmente e vince il partito UCD  Patti
della Moncloa che dovevano sancire impegno dei partiti di sinistra a smorzare i contrasti

 1978: nuova costituzione democratica  alta percentuale di astenuti al referendum


confermativo, 65 omicidi dell’ETA; tentativo di assalto alla Moncloa del colonello Tejero

 1979: crisi economica


 1981: nel momento in cui vince un partito che sotto dittatura era fuori legge è segno che la
nazione entra…
 1982: visibilità della nuova Spagna, ingresso nella Nato
 1982: elezioni politiche anticipate con la vittoria del PSOE  1996
NUOVE SPERIMENTAZIONI NARRATIVE
 Romanzi tra 66 e 67, caratterizzati da peculiarità diverse con alto grado di sperimentalismo
che includono le tensioni presenti nella nazione
 Introduzione del giallo come genere, ricerca della soluzione di un caso per mette di portare
avanti narrazione che attare lettore ma anche mettendo sul tappeto situazioni della vita
contemporanea
 Agli scrittori interessa catturare lettore, si punta sul godimento del lettore
CAP. 1
 Oí  narratore omodiegetico
 Ci racconta coe è successo tutto  i tre fatti
 Narrazione autodiegetica: nome narratore coincide con il nome dello scrittore ma non per
forza si tratta di autobiografia
 Altro indizio pag. 200: acababa de cumplir 40 anos ma se vediamo la sua data di nascita
capiamo che non è veritiera, ci sono dati fittizi che si mescolano con dati reali come che il
racconto della presenta uccisione di Mazas
 Nel racconto autodiegetico si inserisce un altro racconto  narrazione intradiegetica, storia
raccontata da Sanchez è una storia che verrà ripetuta nel corso del romanzo che ha al centro
i repubblicani lo vogliono fucilare ma il fatto che riesce a scapparedalle fucilazioni collettive
ma che scappa e viene scoperto, invece di denunciarlo lo salva
11.12.20
 Qui vediamo un confronto generazionale nel modo in cui il narratore ci presenta alcuni
personaggi  si descrivono tre personaggi che sono los amigos del bosque, ce li presenta
come degni di nota  differenza marcata dalla fame, che non è mai troppo composto e
rigido ma è sciolto e si diverte (si incontrano in un locale narrotore lì per intervistare mentre
A era lì per divertirsi, generazione più giovane), poco interesse nell’ascoltare gli anziani che
hanno voglia di raccontarsi
 La maggior parte dei personaggi ricordano racconti dei propri genitori nucleo
importantissimo
 Nazionalista come idea nefasta come Karl Marx
 Javier che tende a ricordare il padre vediamo che Aguirre parla di suo padre e di dove
potesse essersi rifugiato  evocare il ricordo scatena un senso di colpo
 P. 287  senso di colpa di Cercas narratore
 P.251  Conchi usa vocaboli colloquiali, termini semplici  è intimidatoria e temuta, ci
sono dei ladri entrano in casa sua e li prende a pietrate, figura divertente
 P. 227  Mazas racconta in pubblico la sua esperienza articolando un discorso partecipe
degli eventi narrati, lo fanno sembrare come un attore che recita con un atteggiamento
impostato e finto
 L’incontro con Aguirre si introducono dubbi sulla storia della fucilazione come se possa
essere non vera la storia  dialogo tra i due
 Cercas narratore recepisca i due come se fossero più vecchi mentre negli ultra80enni ritrova
uno spirito più giovane  inversione delle caratteristiche
 Nellaprima parte l’interesse del narratore si sposta verso un ambito letterario a partire dalla
citazione del figlio di P de Rivera e lui ci parla del fatto che è affascinato dal fatto che la
poesia di Mazas  contrapposizione Franco, sottolineare poesia e letteratura che portarono i
giovani a combattere
 Idea di traidor che si riallaccia all’idea di relato real  Cercas si giustifica dicendo di voler
rappresentare il reale e non un romanzo
 Tema ricorrente è l’eroismo che si ricerca nel descrivere questo relato real  p.248, p.256

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