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20.10.20
Cap. 46-48
Cervantes ha una visione della letteratura
Nel cap 47 il dialogo tra il curato e il canonico riguarda la rappresentazione teatrale perché c’è un
riferimento a Lope de Vega all’arte nuevo de hacer comedia anche un riferimento che Cervantes
fa rif alla sua produzione poetica meno famosa rispetto a quella di lope, c’è forse un invidia e si
ripete nel dialogo viene fuori che le rappr dovevano rispettare il gusto e quindi piacere (gusto-justo)
Cervantes ha una visione della letteratura neoaristotelica e non approva approcci moderni che
puntano a piacere e al gusto (come Lope de Vega) Cervantes li critica
È un nucleo importantissimo del 47e 48, curato e monaco la pensano allo stesso modo
C’è un dialogo che è una disputa e un dibattito dialettico tra il barbiere e don Chisciotte, si sviluppa
una polemica che riecheggia nel capitolo 32 e verte sempre su quanta verità c’è nei libri di
cavalleria sia DQ e il barbiere li preferiscono ai libri di storia perché sono più divertenti da
leggere. troviamo un riferimento a Valdés che metteva in rapporto il piacere di lettura dei libri di
cavalleria che lui preferiva rispetto ai libri di storia
La poesia per Aristotele deve essere verosimile mentre nei libri di cavalleria la letteratura aveva una
funzione di finzione.
In questi capitoli troviamo due esempi: uno polemico e uno non polemico
Altro elemento importante lo troviamo soprattutto all’inizio del cap. 46 e 47 ed è il rapporto tra DQ
e Sancho: nel capitolo 46 Sancho si scontra con DQ u un’affermazione fatta e DQ lo attacca perché
per lui Sancho dice una cosa irriverente, ovvero manda all’aria il piano del curato e del barbiere con
Dorotea (cap 47) e Sancho rivela di aver visto una sedicente principessa baciarsi con don Fernando
togliendo possibilità a DQ (denuncia che fa a Sancho ironia di Cervantes narratore che ci
racconta), è un atto contrario al decoro che non prevede che una principessa faccia queste cose e
DQ per questo scatena una serie di insulti nei confronti di Sancho la stessa cosa avviene quando
Cardenio stava raccontando la sua storia a DQ e stavano parlando del fatto della regina che potrebbe
aver intrattenuto il rapporto e anche in quell’occasione lui aveva preso fuoco in difesa del buon
nome della signora lo scopo è di mettere in corto circuito la finzione che Sancho rompe
smascherando Dorotea ma che però verrà poi ricucita dalla stessa Dorotea
Uso del verbo hazigo (muso)
La finzione la troviamo anche nell’osteria con la presenza di alcuni incantatori che saranno
presenti in molti capitoli
Presenza incantatori in osteria come quando arrivano alla venta di Maritornes con
l’equivoco notturno con botte tra i vari personaggi
Cap 8 DQ dava la colpa agli incantatori di aver rapito la principessa e va a picchiarsi con il
vizcaíno
Nella battaglia con i mulini convinto che erano giganti mentre l’incantatore li trasforma in
mulini
Cap. 17 con biblioteca murata
DQ fraintende la realtà e soffre, spiega tutto presentando gli incantatori figura caratteristica dei
libri di cavalleria, sono presenti in tutti i capitoli ma c’è un rinvio importante nel capitolo 16
all’interno dell’osteria. Usa la scusa dell’incantatore per giustificare la sua presenza
C’è una grande teatralità tramite anche il travestimento e le invenzioni complete esempio è la
profezia e la costruzione della gabbia per impedire a DQ di fare pazzie e per fargli vedere che la sua
condizione è stata creata dall’incantatore perché poi si deve riunire con Dulcinea scena che
prelude altre scene simili nella seconda parte.
Riferimenti a bisogni di necessità, cioè elementi di scatologia, che abbassano l’idealismo
esagerato e esagerano le qualità positive dei libri di cavalleria tramite la parodia
Sancho fa un confronto tra questi finzioni e vuole la realtà
Percezione olfattiva di Sancho AMBRA, tipica della nobiltà (nel capitolo 47 quando
Sancho dice che se i personaggi che hanno portato via DQ fossero diavoli dovrebbero
odorare di zolfo mentre lui avvicinandosi sente che odorano d’ambra e l’ambra era un
profumo tipico della nobiltà tutto il contrario di un elemento scatologico)
Attenzione ai sensi concreti della vita: bisogni corporei e olfatto
Smascherare le burle e le finzioni che DQ sta subendo DQ usa l’incantatore per rifiutare
la realtà che Sancho gli mette davanti agli occhi
CAP 47
DQ vuole parlare con le persone che lo circondano delle sue sventure ma solo se si intendono dei
libri di cavalleria e la risposta del canonico è che lui conosce meglio i libri di cavalleria che i libri
della chiesa è presente una critica che deriva dalla grande conoscenza dei libri di cavalleria e
dall’amore che destano
República significato etimologico in senso di comunità nella quale si vive che secondo lui riceve
danno dai libri di cavalleria letteratura/finzione può influenzare la società civile
La letteratura di finzione può danneggiare (chiedi Chiara) non è riuscito a leggerli dall’inizio
alla fine gli sembrano tutti uguali
Gli sembra che questo genere, che appartiene a quello delle storie inventate, sia simile a fabula
milesia narrazione finzione pieni di disparatados cioè sciocchezze e inverosimiglianza che
dilettano solo cercano solo di capire e non di insegnare (come fanno le fabule apologas)
Fabulas apologas servono a dilettare e insegnare
COS E’ UN APOLOGO racconto allegorico di tipo pedagogico e etico, mettere in relazione due
realtà che si somigliano senza dare per forza un insegnamento, racconto che vuole insegnare
qualcosa Esopo, favole che raccontano storie di alcuni animali ma dietro c’è un insegnamento
oppure parabole del vangelo sono storie che hanno la funzione di dire qualcos’altro per insegnare
Per Cervantes la letteratura doveva avere questo binomio gusto/dilettevole e eredita questo binomio
da Orazio che dice unire l’utile al dilettevole, massima orazione che viene portata avanti nel
rinascimento con le idee aristoteliche e la letteratura serve a dilettare e insegnare qualcosa nello
stesso momento.
Il piacere non può scaturire dalla bruttezza e dalla sproporzione il canonico pensa che la bellezza
sta nei libri
CAP 47
L’idea estetica e il piacere non può scaturire da cose sproporzionate ma deve venire dalla bellezza e
dalla concordanza della vista di cose brillanti e ogni cosa che ha bruttezza e sproporziona non può
causare nessuna gioia questo è il pensiero del canonico mentre per lui la bellezza sta nei libri e si
ricollega a Valdés che parlava di sproporzione di libri di cavalleria.
Nel barocco si valorizza la bruttezza, la sproporzione e l’esagerazione grottesca
CAP 48
Troviamo il tema della verosimiglianza la mentira è meglio quando sembra la realtà e piace di
più quando sono dubbiosi e possibili attraverso le parole del canonico parla Cervantes.
Il canonico dice al curato che lui stesso ha provato a scrivere una novela osservando tutti quegli
elementi importanti che dovrebbero essere considerati ma poi ha smesso perché pensava non fosse
adatto al suo stato sociale e perché non avrebbe avuto attenzione tra il pubblico dei lettori e non
vuole sottoporsi al giudizio del volgo (ignorante, affievolito) e la maggior parte delle persone
che leggono è volgo. A partire da qui inizia la tirata contro la comedia nueva, che non è solo invidia
ma è proprio una critica in quanto Lope faceva riferimento alle così dette unità aristoteliche che non
vengono rispettate e la seconda violazione è di andare contro la verosimiglianza pur di incontrare il
favore del pubblico e la mezcla dei generi (tragedia deve essere divisa dagli altri generi) secondo
lui è meglio il gusto che il justo perché pubblica opere che devono piacere a un pubblico che paga
meglio il gusto.
Il teatro del Siglo Oro non rispetta le regole aristoteliche e abbiamo una mezcla di generi (tragedia e
commedia che dovevano essere separati ma Lope li mescola perché anche nella vita sono mescolati)
il canonico appoggia questa visione
Cervantes vuole mantenersi fedele perché secondo lui questo tipo di letture corrompe il gusto e
rovina la morale DQ si impazzisce e fa delle azione pregiudizievoli per sé e per gli altri.
Arte è controllata per non generare problemi arte deve avere senso e deve dare un insegnamento
mentre l’atteggiamento delle avanguardia porta alla rottura delle regole dove abbiamo il concetto di
arte per arte che non ha un obiettivo che è un gioco e una sperimentazione.
La poetica è di carattere rinascimentale come quella di Cervantes (fatta dire da personaggi) è
diversa.
22.10.20
LA DESHEREDADA (1881) seconda metà 800 e primo trentennio
Tra Cervantes e Galdós (seconda metà dell’800 e ultimo trentennio) ci sono diversi artisti come
Larra (scrive nel periodo dell’assolutismo di Fernando VII) ventajas de las cosas a medio hacer,
critica verso il comportamento della Spagna che non prende mai una decisione, che fa dei passi
avanti ma poi ritorna subito indietro, e la paragona a Penelope che tesseva la tela e la disfaceva di
nuovo. Si parla della Spagna del suo tempo c’è un’attenzione alla sua contemporaneità.
Nella desheredada ci sono una serie di funzionari pubblici che sono diretti erediti di questi
fannulloni che Larra dipingeva in vuelva usted mañana ha un suo tessuto narrativo che vuole
mettere in luce dei difetti della vita contemporanea spagnola.
Costumbrismo crítico (Larra)
il narratore è testimone di situazioni a vario titolo criticabili della società del suo tempo
la narrazione serve per mostrare le conseguenze negative di determinati atteggiamenti o
comportamenti; i protagonisti degli artículos sono ‘tipi’ emblemi di vizi della società
spagnola dell’epoca di Larra
le descrizioni servono a risaltare aspetti caratteristici in senso positivo dei costumi spagnoli;
al contrario, ubbidiscono alla critica sono esagerate, grottesche, sottolineano gli aspetti
più negativi di personaggi e situazioni
Il fatto di parlare di vicende del suo tempo fa sì che Larra scrive in un momento storico preciso è un
secolo a cavallo del romanticismo
In Larra convivono elementi romantici, come l’amore come momento di massima realizzazione, e
intellettuale che ci descrive le problematiche del suo tempo e il suo costumbrismo è realista perché
cerca di raccontare ai suoi lettori situazioni della sua epoca Larra si muove tra l’illuminismo
(preoccupazione per il miglioramento del paese) e il romanticismo che lo vediamo in teatro
DIVISIONE GLOBALE DEL SECOLO:
Romanticismo e realismo chiedi Chiara
GALDOS
Galdós è stato il traduttore di Dickens e faceva collaborazioni giornalistiche, assorbendo alcune
caratteristiche di Dickens differenziandosi dalla sua modalità narrativa. Inoltre aveva letto tutti i
romanzi di Balzac e lo ammirava
Costumbrismo e realismo
Balzac (studi di costumi del XIX secolo, 1842-48) aveva l’intento di descrivere la società
contemporanea nel bene e nel male
‘scene’ della società contemporanea
ambisce a fornire una rappresentazione totale della società del suo tempo
mondo narrativo coerente, con la ricomparsa degli stessi personaggi
Dickens
attenzione agli strati più poveri e gli ambienti più degradati della società
influenza narrativa popolare nelle svolte impreviste delle vite dei personaggi più disgraziati
(Oliver Twist) o nelle improbabili agnizioni (casa desolata)
Ciò che rende diverso Dickens dai naturalisti è il fatto di risolvere situazioni intricate con dei
meccanismi narrativi che risentono molto della modalità narrativa del romance, cioè una narrazione
che ingloba elementi fantastici attraverso l’elemento del riconoscimento inatteso della parentela di
un personaggio: agnizione che ritroviamo anche nella desheredada come per esempio nella
descrizione di Isidora il narratore (onniscente) è molto presente, fa commenti e fa domande come
se fosse una sorta di super personaggio coinvolgendo il lettore e interviene commentando.
Isidora vuole dare a intendere che non è figlia di Rufete, che è rinchiuso lì, ma in realtà i suoi natali
sono più nobili qui c’è una possibile agnizione: è convinta di essere figlia di una nobile e per
tutta la prima parte del romanzo spera di avere questo riconoscimento e che non avrà mai, vediamo
che Galdós mette in gioco un elemento importante di Dickens, il folletín (romanzo a puntate), che
per catturare l’attenzione prendevano spunto dai romance Galdós non vuole usare questo
meccanismo perché lui vuole raccontare il quadro della società contemporanea e della quotidianità
ed è qui che c’è il suo realismo
Che cos’è il naturalismo?
Il naturalismo si forma come movimento nell’ultimo trentennio ed è una particolare visione del
romanzo realista con situazioni di grande disagio sociale. Importante è un saggio intitolato la
cuestión palpitante (1882-83) di Emilia Pardo Bazán che cerca di far capire alla società spagnola
che cos’è il naturalismo ma al tempo stesso ne critica alcuni aspetti difendendo il realismo come un
atteggiamento più completo per lo scrittore. Lei afferma che il naturalismo riporta tutto ciò che
succede nella natura, secondo il naturalismo gli atti dell’uomo sono determinati dalle forze
dell’uomo dell’organismo e dell’ambiente. Il suo sfondo era il determinismo e c’era chi pensava che
l’uomo è determinato da Dio mentre oggi determinismo significa la stessa volontà di chi la
determina lei non concorda con nessuno dei pensieri perché se le azioni dell’uomo sono
determinate dal fisico e dall’ambiente non rimane nulla per quello che è la volontà umana, cioè il
libero arbitrio. Lei fa un riassunto di quello che affermerà Zola ne la novela experimental e
l’espirazione a Zola è venuta dallo studio di questo medico Claudio Bernard che equipara sotto la
legge del determinismo una pietra al cervello umano: se conosciamo le leggi, sapremo capire come
funzione il cervello umano.
Bazán continua la sua critica che consiste nell’affermare che così facendo la rappresentazione del
letterato è limitata perché mostra solo la materia, l’istinto, e gli aspetti negativi senza mostrare la
complessità degli atteggiamenti oltre a mutilare la realtà si ripete il concetto della realtà come dal
realismo.
Alla fine la rappresentazione del realismo, secondo lei, è limitata perché nel realismo c’è tutto
tranne le esagerazioni e i deliri di due scuole estreme e esclusive. scrive queste righe tra il 1882-
83, Zola aveva scritto la novela experimental nel 1880 e la desheredada è del 1881, questa idea del
naturalismo limitata è ripresa dallo stesso Galdós che pronuncia quando entra a far parte della Reál
academia de Espana dove lui elogia il realismo, dice che esserci un legame tra la fedeltà e la
bellezza non si può scommettere sempre per il brutto e il degradato
Observaciones sobre la novela (1870) Galdós analizza cosa c’è in Spagna nel suo tempo a
livello di narrazione, dice che il popolo di Madrid è molto poco conosciuto e avrebbe bisogno di
studio diretto e naturale, una sorte di indagine dove il narratore è l’indagatore. Al contrario altri
scrittori importanti come Caballero e Pereda hanno scritto e descritto i costumi dei contadini ma le
loro opere erano troppo locali e rappresentavano soltanto un aspetto del paese spagnolo.
Prosegue con un vero programma narrativo che doveva andare a investigare la classe media (da
persone che hanno un impiego a persone che rasentano la povertà) a de ser = qualcosa che va
fatto non crede che esiste una novela de costumbre, come faceva Balzac. Alla fine c’è una frase
interessante che afferma che vuole riferire e esprimere, non si sente romanziere a tesi, e vuole dare
un quadro della società che comprende buono e male, buoni e cattivi ma dicendolo sempre con arte.
Non c’è soltanto il ritratto della società ma c’è anche l’arte narrativa, non che lui non abbia in mente
che l’arte non debba servire a correggere dei difetti sociali ma se non riesce a correggere i costumi
pazienza. aquel espejo eterno reflejador y guardador de nuestra fedeldad: parla della creazione
di una moderna novella de costumbre osservando la classe media in tutti i suoi aspetti: se l’opera
d’arte fatta rappresentando questa realtà può servire a correggersi bene altrimenti rimane la stessa
opera d’arte la frase si riferisce alla stessa opera d’arte e si parla dello specchio della narrazione
e la sua funzione metafora della letteratura come specchio e del realismo come letteratura che
riflette la realtà sono delle metafore che ritornano sempre sono concetti che sono un nucleo di
pensieri su cos’è l’arte realista nell’ultimo trentennio dell’800
DEDICA INIZIO ROMANZO:
C’è l’uso di una terminologia medica e delle malattie sociali che nascono dalla mancanza di cibo e
dal poco uso di alcune capacità come aritmetica, logica, morale e il senso comune decide di
dedicarla ai maestri della scuola primaria, quelli che devono essere i veri medici Galdós usa la
terminologia medica tipica del naturalismo ma la usa per indicare un’educazione narrativa e una
cura narrativa
23.10.20
Galdós e il krausismo
Institución libre de insenanza (1876) fondata da Francisco Giner de los Ríos con altri autori
Dedica letta ieri si ricollega a questa istituzione
Il krausismo nasce da un filosofo tedesco di ispirazione kantiana, Karl Krause, e dalla sua scelta
di mettere al centro la responsabilità etica di ogni individuo in Spagna la corrente krausista si
sviluppa grazie a Julián Sanz del Río e viene raccolta tra gli altri anche da Francisco Giner de los
Ríos che fonda insieme ad altri autori la institución libre de ensenanza che è unìistituzione
basicamente laica che struttura i programmi di insegnamento in maniera autonoma e che formerà
tutta una classe di intellettuali e di professori universitari
istituzione dove si incontravano diversi autori importanti tra cui Garcia Lorca; l’insegnamente era
gestito dalla chiesa e la sola idea di fondare istituzione educativa i cui princi erano erano laici era
una vità e le idee che sostengono i fondatori è una corrente spagnola e america latina negli ultimi
venti dell’800 e fino allo scoppio della guerra civile in diretto rapporto con la dedica e con le
idee di questa istituzione
Nella dedica ai mestros de escuela abbiamo due grandi informazioni: la vicinanza al gruppo di
persone che si raccolgono attorno al progetto della istitución perché in un momento in cui il
personale della scuola era maltrattato sia economicamente che a livello di prestigio sociale, questo
gruppo di autori esalta in qualche modo l’importanza dell’opera del maestro una delle categorie
prese di mira durante il periodo franchista è stata proprio quella degli insegnanti perché c’è una
linea che parte dalla institucion, che passa a tutto il gruppo dell’istituzione dove si incontravano
diversi autori tra cui García Lorca e che erano repubblicani e di conseguenza saranno bersaglio
della repressione franchista. il secondo aspetto con questa importanza concessa all’educazione
quanto Galdós si distacchi dalle premesse più ortodosse del naturalismo, la dedica dei maestros
come coloro che sono in grado di curare quelle malattie di carattere intellettuale dimostrano che si
possono curare delle malattie con mezzi educative
Galdós e la sua produzione letteraria
Episodios nacionales (1873-1912) - in contemporanea con la pubblicazione dei suoi
romanzi di carattere contemporaneo - : romanzi storici (1805-1897) dalla sconfitta della
flotta spagnola a Trafalgar fino al momento in cui la restaurazione borbonica è un dato di
fatto
Novelas contemporáneas 1870-1897 in opposizione allo sfasamento cronologico degli
episodios
Nel momento in cui compone la desheredada sta ancora componendo i romanzi storici, ambientati
all’epoca di Fernando VII quindi sono ambientazioni con uno sfasamento lieve e la differenza di
finalità è che nel primo (episodios nacionales) si raccontano fatti storici, per esempio nella battaglia
di Trafalgar il nucleo fondamentale del romanzo è raccontare come è successo che la battaglia è
stata persa dagli spagnoli, mostrarci come combattevano gli inglesi diversamente da spagnoli e
francesi e le vicende dei personaggi inventate sono puramente di contorno l’obiettivo è mostrare
andamento fatti storici mentre il contorno dei personaggi inventati serve a abbellire e rendere
leggibile il libro mentre nella desheredada la storia è solo lo sfondo e in primo piano emergono le
vicende dei personaggi di finzione
Teatro 1892-1921 min. 35 notiamo il dramatis personae e l’aggiunta
dell’ambientazione spagnola, lettore si rivolge allo spettatore, ci sono capitoli scritti come
una piez di teatro con solo le voci dei personaggi che parlano e questo segna un inclinazione
dell’autore che segna l’inizio di pubblicazione teatrale a cui si dedicherà fino alla morte
27.10.20
All’inizio del romanzo abbiamo la presentazione di due personaggi che vivono in una situazione di
forte degrado e difficoltà: il primo è Tomás Rufete, padre di Isidora e Mariano, e l’altro è appunto
Mariano che il lettore incontra nel capitolo 3 e che incontra in modo tragico nel capitolo 6.
Somiglianza con Don Chisciotte per il ricorso all’uso di armi mezze fasulle
Majito ci spostiamo sulle strade di Madrid con i bambini che scambiano merci e Mariano sembra
essere capo branco facendo un gesto molto duro verso un altro personaggio pugnalandolo si
descrive lo stato di abbandono alla miseria che si esprime attraverso la maniera in cui si vestono e
usando un gergo diverso tra loro
Parallelismo DQ si veste da militare, costruzione della celada, parodico e ironico quando si
mette sull’esercito di bambini, momento parodico dell’esercito spagnolo lo spirito di Galdós è
molto più corrosivo e forte, fa ricorso ad una amara parodia e ad un’ironia cattiva (come i bambini
vogliono diventare militari per combattersi tra loro critica gli avvenimenti della guerra civile)
rispetto a Cervantes che fa la parodia di DQ somiglianza formale ma critica molto più impegnata
nella rappresentazione storica mentre Cervantes fa una parodia e una critica letteraria
Intervento nella lite tra due bambini scontro lavoro minorile in un giorno di festa
Atto che Mariano commette: delitto, tentato omicidio e lui ha solo 13 anni e qui si
concentrano una serie di elementi tematici cari al naturalismo: miseria, devianza sociale, mal
nutrimento, privazioni, sofferenza e malattia
Riferimento al suburbio: parte della città non abitata in maniera regolare che presenta
ambienti degradati
Galdós parlava soprattutto della classe media come tema principe che gli scrittori dovevano pendere
per creare questo moderno romanzo di costumbre le sue dichiarazioni non sono in
contraddizione perché se consideriamo Rufete e lo stesso Mariano come esempi caratteristici della
classe media e sono emblemi di quello che succede alla classe media quando decade poiché
rappresentano dei personaggi che avevano un buon posto in società ma entrambi sono venuti a
decadere e con loro decade anche la zia narratore ci presenta aspetti del naturalismo: malattia,
delinquenza, denutrizione e l’autore fa riferimento a “la famiglia” che lascia la casa per andare ad
abitare nel suburbio
C’è una deformazione fisica (crani spaccati, scrofa o granuli sulla pelle) e sono elementi di persone
malate ratichismo ereditario (deformazione dello scheletro che poteva dire se una persona
potesse essere un criminale), predestinación del crimén (determinismo, certe condizioni
determinano un certo risultato) con un richiamo alle origini e nel linguaggio troviamo elementi
chiave del naturalismo. Le descrizioni fanno parte di quel terreno di cultura che permette una
generica descrizione che troviamo in Dickens e che permette di passare a una teoria scientifica che
Dickens non ha
Si nota una distorsione degli ambienti degradati della realtà e attenzione ai bassifondi della società
con diversità tra le classi sociali periodo della rivoluzione industriale che muta la situazione
lavorativa e sociale
Galdós vuole portare nel romanzo la teoria medica
El mal comer y el peor vestir pasaba sobre… vestiti di stracci, c’è l’attenzione verso la miseria
Me parezca aggettivo che rimanda alla tradizione letteraria spagnola e verso il picaresco con due
ragazzi in coppia che si scontrano prima con qualcuno e gli rubano il berretto e poi con Mariano
[riferimento allo stato miserabile in cui viveva Lazaro]
Mariano si scontra con due ragazzi (Gonzalete e Zarapigo che si conoscono per strada, non hanno
famiglia, uno viene dal sud e l’altro dal nord e cercano di sbarcare il lunario vendendo le erbe dallo
stelo dolce e facendo il piccolo commercio ai margini dell’economia normale) pugnalando uno dei
due, questi due ragazzi ci ricordano Rincomete e Cortadillo nelle novelle ejemplares di Cervantes,
gli altri bambini non hanno nome, la loro storia ricalca la storia dei due personaggi cervantini se
da un lato c’è un influsso naturalista, c’è anche influsso della narrativa spagnola picaresca che
voleva parlare di personaggi emarginati e che vivono lontano dal centro
ORIGINI DEL NATURALISMO IN FRANCIA
Dal 1853 al 1880, anno del saggio di Zola, tutta una serie di prese di posizione sono andate a
costruire un insieme di idee che chiamiamo naturalismo. Dalla Francia si irradia in tutta Europa con
modificazioni dell’autore che se ne appropria.
Hippolyte Taine: manifestazioni artistiche sono condizionate fattori ereditari, ambiente,
momento storico. Si può considerare l’uomo come un animale di specie superiore che
produce filosofie e poemi pressappoco come i bachi da seta fanno i bozzoli e le api gli
alveari uomo come animale, vizi e virtù (vetriolo e zucchero) immateriali e prodotto
biologico causa-effetto azioni umane, tratto di qualcosa di concreto: ereditarietà e
ambiente
PECULIARITA’ GALDOSIANE
Elementi di differenziazione rispetto al naturalismo ortodosso:
Il narratore non scompare, al contrario si tratta di una narrazione opaca e trasparente
Scompare solo quando cede la parola ai personaggi: I,18; II,6; II,12;
Dà importanza all’analisi psicologica (anticipo visione moderna rispetto al naturalismo:
I,11)
La malattia non è tanto un dato biologico quanto un prodotto del carattere, della mancanza
di educazione, dei vizi di un intero gruppo sociale (e quindi anche le ricette per curarla non
sono farmacologiche ma morali: II,10) diversa dall’impostazione medico-scientifica del
naturalismo
Il popolo è materia della narrazione solo in modo indiretto, attraverso i personaggi decaduti
come Mariano, Isidora o la Sanguijuelera obiettivo di Galdós è lo studio della classe
media in tutti i suoi strati vediamo bimbi figli del popolo madrileno tuttavia i protagonisti
non sono del popolo ma della classe media decaduta ed è in linea con la linea di pensiero
dell’autore
CAP. 1
Non inizia con la voce del narratore, e questa è una novità, ma è di Rufete, quindi del personaggio
uso del discorso diretto, istanza che mette in moto il discorso attraverso l’uso di deittici
codificati secondo una determinata condizione comunicativa: y considerar que aquella triste
colonia parla una persona distaccata dai personaggi
Elemento definibile come deittico abbiamo a poco que desguidemos, las ideas que son nuestras,
nosostros mismos perché c’è un “io” che si nasconde dietro questo nosotros, dall’io si passa al noi
perché si parla dell’umanità in generale ed è un discorso riferito alle persone in genere il
narratore, quindi, si mostra
C’è una narrazione opaca che diventa trasparente quando il narratore cede la parole cap. 18
quando abbiamo la riproduzione di una lettera, parla zio Isidora che l’ha cresciuta dopo padre
manicomio e romanzo epistolare già diffuso quindi no novità
Nella descrizione di Isidora abbiamo degli elementi descrittivi e delle domande che puntano a
coinvolgere il lettore come se fosse un interlocutore e queste domande sono esempi che fanno
capire che l’autore è un uomo e per questo usa esempi che paragonano le vesti di Isidora con quelle
di un uomo
espectadores il coinvolgere del narratore che ci dipinge la scena come se fosse una scena di
teatro e il lettore diventa spettatore
Presentazione del pavone, anche qui presenza del narratore caricatura, come se fosse un generale
CAP. 6 elementi naturalistici e voce narratore molto presente con presentazione personaggi
pavone caricaturizzato come caricatura del militare e voce narratore è presente que lastima no
ser poeta épico: lo sta dicendo di sé stesso (Galdós) si rivolge al lettore usando Yo
CAP. 11 inizia con virgolette e si chiude con chiuse virgolette, a prima vista si capisce che la
voce è quella del personaggio e di Isidora è una modalità nella quale si cerca di riferire i pensieri
del personaggio ed è un monologo interiore
Quería ver…decir otra cosa uso del discorso indiretto libero con verbi che introducono
l’espressione verbale e si comincia subito con riferimenti e parole
Atropelladamente precipitoso, discorso che non si esprime con linearità, parlare in maniera
precipitosa
Lasciare parola ai personaggi, narratore diventa amico dei personaggi facendo ricorso al noi,
diversamente dal naturalismo in quanto fa parlare i personaggi
Presenza del tema della malattia e della depravazione sociale naturalismo mitigato con elementi
di Galdós malattia non è un dato biologico ma è prodotto dal carattere, dalla mancanza di un
educazione lo porta ad un lavoro non adatto a lui e questo porta Mariano a delinquere, dei vizi
all’interno del gruppo sociale desiderio e realtà si scontrano portando alla pazzia
Circostanze intorno ai personaggi
Ricette: non farmacologiche ma morali
Capitolo 18
Nella seconda parte, nel primo capitolo, il narratore è come un personaggio un conoscente dei
personaggi del libro, se ne parla in terza persona. Inoltre si allude alla prima parte (come avviene
nel Quijote) e si cede la parola ai personaggi
Romanzo epistolare, letteratura europea = 700
Ennesimo di una serie molto lunga: le insonnie che avrà saranno molte
Voce del personaggio non narratore per cercare di riferire il pensiero di un personaggio:
monologo interiore in cui si riproduce il pensiero di un personaggio (da solo, non rivolto a
nessuno) che è vicino al flusso di coscienza con “salti” di pensieri che servono per
rappresentare l’interiorità e l’illogicità dei personaggi
Ricorso all’uso del discorso indiretto libero
Nosotros: lettore + narratore
Medico dell’anima: modelli di comportamento, elemento diverso dal naturalismo
“popolo” = protagonisti non svantaggiati ma che fanno parte della classe media e che sono
decaduti
Interesse nel guardare tutte le realtà della società
Compassione nei confronti dei pazzi: passo in avanti
29.10.20
SPERIMENTAZIONI NARRATIVE
Multi prospettivismo è un approccio che studia l’atteggiamento dell’autore rispetto
all’opera e al tema che vuole svolgere (la prospettiva è come i vari personaggi vedono gli
eventi di cui sono personaggi) e plurilinguismo (modello cervantino) presentare
prospettive diverse: I,6 nella parte finale il narratore ci presenta i pensieri di Mariano (lo
stato d’animo, la paura, il desiderio di fuggire) la scelta di adottare la prospettiva del
delinquente è innovativa per cui entrando in un personaggio che ha commesso un delitto ci
mostra un interiorità e non è l’unico personaggio di cui ci presenti il punto di vista (come
Isidora e Miquís) sembra che Pecado inizialmente fiero del peccato ma poi mostra la
paura di quello che potrà succedere, narratore prende il sopravvento, autore commenta
negativamente delle scuole in quanto si pensava di fare le piazze invece di dare un
istituzione adeguata a questi bambini.
Il linguaggio usato dai personaggi è tipico delle classi più basse della società, scelta di
Galdós di mischiare linguaggio corrente e linguaggio popolare con lo sforzo di far vedere
diversi registri linguistici (miá sta per mira/mirá/mirad ,bofetá per bofetadas e punales sta
per punos) mescolare espressioni comprensibili con espressioni scorrette
linguisticamente (no vus perdaís sta per no os perdai dialettalismi, eufemismi)
Nel capitolo 16 Anagnórosis sta per agnizione, è ironico perché Isidora spera di ottenere
l’agnizione desiderata da parte della marchesa de Aransis ma non l’avrà si el seblante…
tutti i puntini di sospensione rendono naturale l’esitazione ma il modo di esprimersi della
marchesa è ricercato con l’uso di sinonimi (aparencia e seblante, sincera y honrada), l’uso
di maligno che non è una parola colloquiale e questo è un registro all’estremo opposto del
capitolo 6 perché siamo agli antipodi della piramide sociale oppure nella replica di Isidora si
getta ai piedi della marchesa dice la voz de la sangre… è enfatica e insistere sulla voce del
sangue è un motivo narrativo di grande traiettoria perchè quando ci troviamo accanto a una
persona che ha vincoli di sangue con noi poiché il sangue ci dà dei segnali di emozioni che
sono la prova di questa relazione
Sperimentazioni narrative plurime: discorso indiretto libero (cap. 6); dialogo teatrale;
monologo interiore; uso della seconda persona singolare
Il punto di vista, dalla focalizzazione zero alla focalizzazione variabile
Nel capitolo 6: Determinose entonces en él ese fenómeno de observación in poi qui il punto di
vista è quello del narratore che ci riferisce uno stato d’animo di Mariano, nella frase precedente c’è
una generalizzazione ed è la voce del narratore che fa una affermazione generale per poi introdurci
la figura di Mariano a partire dalla frase successiva dove c’è il narratore onniscente che ci dice i
sentimenti del personaggio
Qué lastima… in queste due esclamazioni abbiamo una forma in cui sta parlando Mariano e è
visibile il suo pensiero diretto, però se ci pensiamo questo modo di esclamazioni, può funzionare
benissimo la terza persona con cui il narratore ci sta spiegando i sentimenti del personaggio, rende
quello che è effettivamente il pensiero di mariano e abbiamo l’uso del discorso indiretto libero
imperfetto indicativo, marca tipica del DIL
Quando abbiamo ancora altre esclamazioni che sono riproduzioni di ciò che pensa Mariano
con imperfetti indicativi o condizionali, se fosse discorso diretto la forma diretta dovrebbe
essere que voy hacer/que haré resa in discorso indiretto libero ma in questa frase: estaba
cansado en todo el día… i puntini di sospensione vogliono rendere l’affanno, è palese che
cercano di riprodurre il modo in cui il personaggio pensa a sé stesso ed è palese che il
narratore sta cercando di esprimersi come Mariano usando il discorso indiretto libero ed è
caratteristico il fatto che la voce del narratore sfuma in quella del personaggio ed è una
modalità innovativa rispetto al classico narratore onniscente
Mariano inseguito dalla guardia civile in seguito al delitto commesso, nella seconda parte
cap. 14 nel frattempo lui si ammala e in questa seconda parte abbiamo il ritorno del motivo
narrativo della malattia che nel suo caso è una febbre fortissima che lo conduce ad attacchi
di epilessia (malattia che riguarda il cervello in maniera organica è comunque imparentata
con la follia del padre, Rufete, con il quale si apre il romanzo) monologo interiore vicino
al flusso di coscienza perché cerca di seguire andamento caotico dei pensieri di mariano
perché c’è una sfilata in cui sfilano diverse carrozze tra cui compare anche la carrozza del re
(ci troviamo nel periodo del 1878, c’è stata la restaurazione monarchica ed è finita la
repubblica e Alfonso è stato richiamato sul trono) e simile a sfilata presente nel capitolo 4
(prima parte) e lui pensa a tutto quello che vede in queste carrozze. Viene introdotto il
pensiero di altre persone, si immagina ciò che potrebbero dire altre persone a questo signore
che è un ministro che va in carrozza suelte lo que no es suyo: lascia quello che non è tuo,
lo accusa di rubare e che quindi quella carrozza non è sua, e di stare in carrozza perché ha
rubato quando vede le signore le chiama tías, oggi significa una tipa ma era nata come
espressione molto insultante, come si rivoltano sui cuscini della carrozza
Per storia si intende il contenuto di quello che viene narrato mentre il tempo è proprio il tempo fissato
nel racconto che fa il narratore concetti di fabula/intreccio: la fabula riordina la storia raccontata
secondo un ordine temporale mentre l’intreccio è la storia così come viene raccontata dal narratore.
Nella desheredada nel primo capitolo Rufete muore, ha una crisi di follia e subisce un trattamento
brutale prima di morire, tutti i motivi li sappiamo dopo questa prima parte in cui delira nel
manicomio e lo sappiamo da Isidora che lo racconta. Poi lo vediamo quando Isidora è convinta di
essere parente di una marchesa perché hai dei documenti che scopriamo solo nella seconda parte
(sono precedenti ma l’intreccio ce lo racconta verso la fine)
La vicenda della Prima Parte inizia nella primavera del 1872; la vicenda termina l’11
febbraio 1873 riguardano la vicenda dei personaggi e la storia concreta della
Spagna di quegli anni il nesso tra i personaggi e le loro sofferenze si intrecciano
la storia nel momento della monarchia e della restaurazione come lo scoppio della
guerra carlista o la perdita del re, come le vicende si intreccino con la storia
La vicenda della seconda parte inizia a dicembre 1875 (II, 2) e termina, forse, alla
fine del 1878
Ci sono poche analessi e tutte affidate alle parole o ai pensieri dei personaggi lo
svolgimento della vicenda è lineare
30.10.20
ANALISI DEGLI SPAZI
Nella desheredada nel primo capitolo l’azione si apre nel manicomio mostrando parole sconnesse
di un pazzo, Rufete, dando il tono a tutto il romanzo perché capiamo che il tema della follia sarà
predominante lo spazio e le descrizioni hanno delle connotazioni significative: nei capitoli 3 e
4 c’è la descrizione della fabbrica dove lavora Mariano che Isidora visita insieme alla zia e dove
incontra suo fratello dopo tanto tempo e sottolinea un ambiente di sfruttamento dato che ci lavora
proprio Mariano e nel capitolo 2 sia quando viene descritta la casa della zia Incarnación e che la sua
bottega vengono descritte in modo degradante per riprendere la miseria e la povertà, sono una delle
manifestazioni da parte del narratore del punto di vista del personaggio e poi un riferimento alla
descrizione degli spazi è quando visita luoghi di cultura con Miquis come il museo (cap. 4)
Nel capitolo 13 dove c’è descrizione ambiente di Joaquin Pez si ricollega alla descrizione del fisico,
narratore dice che l’ambiente rispecchia il personaggio e il suo aspetto esteriore piena di oggetti
che Isidora pensa siano di lusso nello stesso capitolo troviamo un altro spazio che sarebbe il
palazzo della marchesa Aransis e si sottolinea come la sua casa non avesse nulla di particolare e
straordinario
Uno spazio importante per la descrizione è anche la casa dei Relimpio dove vivono i coniugi, il
figlio e la figlia, e dove abita Isidora
Importanti sono i capitoli 9 e 10 intitolati rispettivamente Beethoven e sigue Beethoven: nel capitolo
9 si adotta un particolare punto di vista e nel capitolo 10 un altro entrambi i capitoli si intitolano
con un nome di un musicista ma nel primo caso (cap. 9) fa riferimento al nipote della marchesa che
suona il piano e che accompagna tutta la narrazione mentre nel capitolo 10 c’è la visita Isidora alla
casa della marchesa quando lei è a Córdoba e fa riferimento a Miquis che prova suonare
Beethoven ma è una frana totale perché non sa suonare ma rappresentava un suo desiderio (come
Galdós che amava la musica ma non era un ottimo compositore), qui l’accompagnamento è
deformato e maldestro perché durante la visita Isidora si sente sopraffatta da dei sentimenti (forma
ironica del narratore che mettendo una musica non è magnifica esecuzione ci vuole far vedere
quanto i sentimenti di Isidora siano una falsificazione e non veri sentimenti) e questo sottolinea una
serie di emozioni che non hanno senso di esistere perché sono figurazioni della fantasia di Isidora
che per lei rappresentano sentimenti veri per lei. L’accompagnamento va a smentire le emozioni che
sente Isidora contrapponendosi a quelli che prova la marchesa e si crea una sorta di specchio tra
l’uno e l’altro e il polo centrale che concentra maggior forza emotiva e dove sono speculari i due
capitoli è rappresentato dalla stanza della figlia defunta, che potrebbe richiamare in modo ironico la
storia di Isidora poiché la figlia della marchesa aveva avuto una relazione illegittima da cui erano
nati due bambini proprio come Isidora e Mariano, e dove c’è un suo ritratto che Isidora ammira con
emozione nel capitolo 10 (aspetto modernità, tema musica nella narrativa come attenzione per
nuove forme d’arte è innovativo) il comportamento della marchesa è quello di essere pentita di
averla abbondata e rilegata in stanza e per questo è morta, sicuramente si crea empatia per la
marchesa che ha cercato di recuperare il recuperabile senza riuscirci ci mostra come gli
intellettuali della stessa generazione di Galdós che volevano un’innovazione era connesso a indurre
nei lettori un concetto di modernizzazione e quindi il concetto dell’onore siamo nel momento
culturale storico in cui questo concetto viene visto in modo ana cronico
Capitolo 9: tutto il capitolo si concentra sulla descrizione della stanza della figlia morta mentre nel
capitolo 10 vediamo che Isidora trasfigura realtà e contempla ritratti nelle varie stanze e abbiamo
due percezioni completamente diverse, lei trasfigura realtà e ha la tendenza a guardarsi allo
specchio è da ricollegare al progetto Galdós della novela moderna de costumbres che deve
riflettere la realtà come specchio di aspetti negativi e positivi però se ci soffermiamo sul romanzo
soltanto alcuni personaggi hanno questa predilezione per lo specchio e alla fine questi personaggi
sono pochi: Isidora (per ammirarsi per quanto è bella), Joaquin Pez (monologo mentre è da solo si
guarda allo specchio e non si riconosce perché era abituato a essere uno dei personaggi meglio
vestiti mentre ora è un mendicante), Don José De Relimpio (quando si presenta la casa il suo
personaggio viene descritto come una persona che continuava anche da vecchio a vedersi allo
specchio) e sono tre personaggi agli antipodi di quei personaggi che riescono nella vita in
quest’opera, quindi, lo specchio è piuttosto un modo di sottolineare come questi personaggi che
sono vanitosi siano gli stessi che hanno una traiettoria narrativa più infelice
Questa prima parte è una sorta di affresco spaziale della città nella quale Isidora viene a stare già nel
primo capitolo, viene a Madrid dopo che era stata ad abitare nella casa dello zio al Tomelloso c’è
un raccordo tra la Mancha di DQ, impazzito nel leggere i libri di cavalleria, e la lettera che lo zio
del Tomelloso manda a Isidora in punto di morte in cui sappiamo che si chiama quijana/quijada
(cognomi presenti nel DQ), dalla Mancha va a stare a Madrid, dalla casa della sanguijuelera alla
casa di Pez e allora tutti questi spazi sono spazi che lei stessa percorre nel capitolo 7 in cui lei va
in giro per Madrid con i soldi dello zio e li spende tutti per comprare oggettini che le sembrano belli
tutti questi spazi costruiscono un affresco che ha l’effetto di mostrare al lettore un affresco
dell’epoca e dei diversi strati sociali ma è anche un riferimento al DQ perché Isidora a furie di
leggere queste novelle pensa di essere orfana e di aver il diritto all’agnizione, come DQ che a furia
di leggere libri di cavalleria pensava di essere un cavaliere andante. Sono spazi presentati da
movimenti di Isidora che esce dalla casa dove alloggia, prima va al Parque del Retiro con Miquis,
poi alla casa di Joaquin Pez punto centrale è dove lei abita e poi gli spazi aperti che lei attraversa
SECONDA PARTE
Isidora entra in lite legale con la marchesa di Aransis presentando una documentazione che
prova della sua figliazione per obbligare la marchesa a riconoscerla tramite vie legale e questa
parte è rappresentata dalla durata di questo processo
Capitolo 2: si intitola liquidación perché Isidora cerca di raccogliere dei soldi per aiutare Pez
che nel frattempo aveva avuto dei giri non buoni a livello economico e aveva dilapidato il suo
denaro e lei cerca dalla zia Incarnación dei soldi e sarà costretta a vendere mobili per salvare
Pez dai creditori lei liquida tutto l’arredamento, non si trova più nella casa dei Relimpio
perché dopo essere andata via con Joaquin lui le ha messo su una casa ed era quello che un
uomo ricco faceva con l’amante, non la sposava ma le metteva su casa per portare avanti questa
relazione non legalizzata abbandona la casa dove ha vissuto e dove ha avuto un figlio che è
deforme (testa più grande del corpo) e questo è un aspetto naturalista perché quella follia di
Isidora, non di carattere patologico, assume l’aspetto fisico e biologico lei lascia la casa che
lui le ha lasciato ma rimane legata a lui da un forte sentimento e cerca di aiutarlo ma lui non fa
lo stesso, le ha promesso di sposarla e riconoscere bambino e non lo fa, lei scopre che lui ha
sposato un ereditiera cubana disinteressandosi completamente a Isidora la casa che lei lascia
è la prima di una serie di abitazioni dove lei va a stare come ospite, e mai come padrona, anche
in condizioni ambigue e degradanti come donne per esempio la casa del signor Botín, signore
che si arricchisce con traffico di cose losche con forniture di carattere scadente che gli hanno
permesso di guadagnare sul corrispettivo ed è un personaggio dei peggiori nella presentazione
del narratore, si conoscono a teatro, lei è un po' la sua amante anche se lui accompagna già
un'altra donna, all’inizio Isidora non vuole rovinare il rapporto che lui ha con questa donna ma
alla fine cede perché lui le promette dei soldi lei vive come reclusa e esce da reclusa, lui se
lo scopre la sgrida e si comporta come se fosse il marito lui le aveva proibito di andare alla
festa di San Isidro e Isidora va alla festa e quando torna lui l’aggredisce e la invita a lasciare la
casa e tutti i vestiti lasciandola in vestaglia con un tratto di meschinità spregevole a questo
punto lei va a vivere con Don José Relimpio, prova un grande amore per la sua figlioccia, e c’è
l’episodio di Melchor che nel frattempo aveva acquisito una posizione sociale abbastanza
importante e offrirà a lei l’ospitalità e l’aiuterà economicamente in cambio lei deve essere la sua
amante però lei è costretta ad accettare poiché il figlio si ammala e ha bisogno di soldi per le
cure José e il figlio stanno a Madrid mentre Isidora e Melchor si trovano nelle vicinanze di
Madrid
Capitolo 9 (la caricia del oso, metaforico di Juan Bo) quando lei ritorna chiede aiuto a
Miquis e poi passa a vivere dal tipografo Juan Bo che si era innamorato di lei promettendogli di
aiutarla. Questo capitolo è un’eco di quelli della prima parte perché vanno in visita entrambi al
palazzo di Aransis e Isidora è seccata da tutte le considerazioni che lui fa sulle ricchezze dalle
quali lei è affascinata, lui la prende in giro per la sua ostinazione nel continuare con questo
processo e quando lui si dichiara a Isidora lei è disgustata perché per motivi diversi da Melchor
qui si trova davanti un uomo che la vuole sposare nonostante tutto ma lei lo disprezza e quindi
va da Miquis che le trova un'altra sistemazione da Emilia, figlia di José Relimpio, e suo marito
che è un ortopedico a cui gli affari vanno molto bene con il quale ha creato una famiglia in un
clima idillicamente amorevole e sereno
Capitolo 13 en el modelo cioè nel carcere, nuovo spazio in cui deve abitare un altro
spazio dove lei deve andare ad abitare e quindi la discesa di Isidora è continua ora è costretta
a vivere con personaggi che lei disprezza smania per farsi il bagno mentre tutti la prendono
in giro perché è un paradosso
Nella seconda parte, a livello simbolico, c’è una traiettoria continuamente discendente che
attraversa spazi continuamente diversi e peggiori un punto chiave è rappresentato dal
capitolo 15 es o no es? che è un allusione al famoso monologo sheakspiriano mentre qui è
riferito a Isidora che viene disillusa dal notaio della marchesa che le racconta l’antefatto della
falsificazione (esempio di analessi raccontate dai personaggi) quando capisce che il racconto
del notaio è verosimile questo le fa perdere la convinzione della ricchezza con altrettanti dubbi,
nel momento in cui perde questa convinzione è come se se ne disfa e va abitare con un
delinquente che è agli antipodi di quello che poteva piacere a lei all’inizio della vicenda, si dice
che lui somigliasse lontanamente a livello fisico a Pez e Isidora cambia anche linguaggio
(plurilinguismo) e il modo di vestire, viene descritta come una persona imbruttita perdendo tutti
quegli elementi affascinanti che la caratterizzavano.
La gestione degli spazi abitati dai personaggi è in sintonia con la traiettoria che il narratore
vuole darci dei personaggi mentre con Isidora abbiamo l’aspetto più Cervantino della follia,
con Mariano abbiamo l’aspetto più biologico e naturalista connesso con una degradazione
sociale e questo si rifà anche al vestiario (Isidora attenta ai vestiti scrostati mentre Mariano è
presentato con il disinteresse per il vestiario che segna già una traiettoria discendente).
03.11.20
Similitudine con il mondo animale donne hanno una connotazione negativa che ha l’AUTORE
UOMO di queste donne
Las locas! Estamos… extraviados distinzione che l’autore fa tra uomo e donna
Isteria malattia tipicamente femminile ma vediamo una differenza nella malattia tra uomini e
donne
Uso di termini animaleschi per descrivere le loro chiacchiere cacarean, cacharas similitudini
con il mondo animale ma le chiama anche come hermosa mitad, uso ironia
Per quanto riguarda l’analisi del discorso è interessante sottolineare quei vocaboli prima citati e
anche è presente un altro termine palesemente collocato su questa linea semantica ed è gallinero con
lo stesso campo semantico (parole che hanno affinità di significato) che orientano la nostra
interpretazione con una visione animalizzante delle donne animali con caratteristica di versi acuti
di chiacchiera adulta e insulsa e sono tratti attribuiti alle donne da un punto di vista misogeno
Espressioni legate alla spiritualità limbo y mascarado de mundo (il limbo è quella sorta di spazio
dove le anime di coloro che sono nati e vissuti prima dell’avvenuta di Cristo sono condannati a
stare, sembra un mondo di persone viventi ma in realtà è già un limbo quindi ha connotazione
negativa) parla delle donne come hijas de Eva quindi ritorno alla spiritualità e al peccato
originale in quanto la donna è vista come iniziatrice del peccato originale.
Quella di Galdós è una concezione negativa rispetto alla spiritualità genere umano fuori dal
paradiso terrestre portato dal peccato originale commesso dalla donna e quindi già dall’inizio
abbiamo una visione negativa della donna e misogina, non è per forza quella che pensa l’autore
(donne da rinchiudere) perché potrebbe essere solo una concezione della società dell’epoca e
Galdós gli dà voce
CAPITOLO 2
Creyó por un momento… cortón podrido “voce” di Isidora, è lei che pensa anche se è difficile
distinguere la voce narrante e la voce di Isidora. Il narratore riferisce quello che pensa e che dice
Isidora perché riferisce la sua voce. lei si immagina il sangue: non è sangue abbiamo il
narratore onniscente e eterodiegetico con focalizzazione interna e che ci presenta in maniera
tradizionale Isidora se esasperaba… voz de cada uno
La que llamaremos todavía, por respecto a la rutina, hija de Rufete narratore che allude a come
all’inizio ha presentato il personaggio di Isidora continuarla a chiamarla così. Quello che pensa
Isidora e quello che è la realtà si mischiano. Il narratore assume il punto di vista del personaggio
che è convinto di non essere figlia di Rufete i lettori sanno altro
Abbiamo il punto di vista del personaggio e l’uso dell’ironia da parte del narratore che è evidente
che non crede che Isidora sia figlia della marchesa onniscienza + superiorità del narratore
rispetto al personaggio però poi si assume anche il punto di vista del personaggio
05.11.20
Da pag. 199 a 202 il passo inizia con la voce del narratore onniscente che presenta il nipote che
gioca, ci descrive lo stato ‘animo della marchesa che vuole aprire la camera della figlia ma ha paura
di rievocare i sui sentimenti riportano commenti in discorso diretto, asserto nei suoi pensieri e
narratore rievoca pensieri marchesa quando vede gli stivali figlia e narratore ci fa capire … uso
discorso indiretto libero, esclamazioni di ciò che pensa la marchesa quando guarda il ritratto,
emozioni negative che lei prova, mancanza luce collegandosi alla morte della figlia.
Passaggio voce onniscente a discorso indiretto libero che riferisce i pensieri del personaggio e
parole che afferiscono al campo semantico della morte e della natura, tecnica analessi in cui
comincia a raccontare del triste giorno, ci sono quattro temi dominanti: decadenza come i mobilie
vestiti scoloriti, atmosfera di morte, fiori vecchi di nove anni, la tristezza e la suspence come
nell’aprire la porta dove si parla di paralizado del temor e immagine su cui base l’horror nella
descrizione c’è l’aggettivo picaresco in riferimento alla tradizione spagnola anche se è una parola
lessicalizzata per dire che una persona è trasgressiva, sono quei vocaboli passati nel vocabolario
corrente. Il narratore ci tiene a dire l’età apparente del nipote, ottobre 82 e capiamo che l’età del
nipote è la stessa di Mariano e l’aggancio di Isidora del fatto che possono essere parenti quando
la marchesa dice pobra hja mia si sente una musica come se ironizzasse questo momento, quando a
202 una sola idea tan sencilla fino alla fine la musica seguisse formazione di questa idea come
climax che cresce che vede musica descrivere il pensiero.
La sofferenza della marchesa e le parole che dice riportate dal narratore in discorso diretto libero,
queste frasi e suo atteggiamento si interpreta come nesso religioso e come nesso a socirtà del tempo
che vuole progredire intesa come società che l’ha perdonata per uscire dagli stereotipi dei secoli
prima leggendoli con toni progressisti si è pentita ma era costretta per tutto il pensiero della
società che l’autore vuole criticare
La buena senora aggettivo ambiguo rispetto a ciò che ci racconta il narratore, donna dura e
inflessibile, quando narratore descrive talento del nipote pianista la nonna lo obbligava a studiare 10
ore al giorno narratore mette in opera tecniche narrative, presenza narratore nella scelta del
lessico
CAP. 14 la voce è del narratore ce fa una descrizione ironica che può ricollegarsi al
costumbrismo critico di Larra grottesco per criticare aspetti società che non andavano bene, si mette
in mezzo come personaggio usando il nosotros, riprende immagine del manicomio e critica società
attaccata a bene i materiali facendo distinzioni tra classi sociali basse e alte
- Extrano riproduzione delle frasi dei personaggi che non si capacitano ma anche ironia del
narratore
Da pag. 272 a 278 ( CAP. 17) come il narratore mostra Isidora e i suoi sentimenti altalenanti e
come sottolinea il suo orgoglio di non tornare a dona laura dopo che… ricompare aggettivo
atropelladamente che sottolinea il suo pensare in maniera confusa, si fa riferimento a morte
generale Prim e si ricollega a Isidora per quello che le succede quando si mette nelle mani di Pez
(parallelismo tra due figure)
Serie di domande retoriche narratore si rivolge a Isidora in maniera metaforica (pag 300
istanza narrativa uguale con discorso diretto e discorso indiretto libero con voce personaggio e
parallelismo momento storico attuale reso con immedesimazione del personaggio)
10.11.20
NIEBLA
CAPITOLO 1-2-3-4
12.11.20
Da quando è nata una forma di racconta in prosa, non prevista da Aristotele, racconta una vicenda
ma con Niebla siamo in un momento in cui si cerca una rottura rispetto alla pratica del romanzo,
non basta raccontare una vicenda ma inserire nel racconto elementi non propriamente narrativi e
sono riflessioni che non incidono sulla fabula. Altro evento del primo capitolo: non sapendo dove
andare, quando vede una ragazza la segue e dal dialogo con Margarita decide che avrà un obiettivo
della vita che è quello di conquistare Eugenia che però è già fidanzata.
STRUTTURA NARRATIVA
CAPITOLO 7
► Narratore poco presente, monologo e flusso di coscienza di Augusto ponendo domande
esistenziali a Orfeo per sottolineare la solitudine di Orfeo trasforma ergo sum in amo
ergo sum
► Sdoppiamento dell’identità di Augusto (esisto o non esisto?) parallelismo con Pirandello
in uno nessuno e centomila dove il protagonista si rende conto che l’immagine che si è
creata non corrisponde a ciò che vedono gli altri, mette in dubbio la sua esistenza esta es
la revelacion de la eternidad: pensiero negativo di Unamuno che afferma che quando
moriamo torniamo indietro e si mette in discussione l’esistenza nuovamente come cammino
al rovescio ritornando a quello stato lì dubbio che riguarda la vita e l’aldilà
► Collegamento tra capitolo 7 e 10 (chiedi a Chiara)
► Sono molto presenti le interrogative
► Chude il monologo con la metafora del telaio, e voce narratore ironica
CAPITOLO 10
► Parallelo tra capitolo 4 e 10 in cui si ritorna l’idea della bellezza di Eugenia, rimarcando il
suo sentimento (solo sentimentalmente) e il sentimento di Mauricio (materialmente)
► Si nota l’onniscienza del narratore che mostra i pensieri di Augusto
► Si manifesta lo sdoppiamento in maniera chiara (pag. 130) e si parla del dubbio sull’amore
chiedendo alla domestica come si fa a capire se una donna è innamorata
► Pag. 132 dietro lo scambio battute tra Victor e Augusto si nasconde la rima di una delle
poesie di Becquer e Victor lo cita, A gioca sulla citazione poetica
CAPITOLO 13
► Don Avito è personaggio di un altro romanzo precedente a Niebla, Amór y pedagogía, è
portavoce della preoccupazione religiosa di Unamuno
► La storia che Don Avito racconta a Augusto del suicidio del figlio che si ricollega al
concetto della fede che per lui rappresenta l’unico luogo in grado di confortarlo, ovvero
anche se non è credente in quanto nella chiesa ci sono disinganni e illusioni ma preferisce
vivere così piuttosto che vivere nella realtà lui non amava la moglie e nel momento in cui
l’ha resa madre non ha pensato che un giorno avrebbe avuto bisogno di lei come madre per
consolarlo
► Per la prima volta abbiamo l’inserimento di personaggi amorosi secondari, delle comparse
narrative, che entrano nella storie e che ci raccontano esperienze di vita che ruotano intorno
al tema del matrimonio e del ruolo della donna storie intercalate di DQ, qui c’è il bisogno
di esplorare il problema dell’amore come uno dei nuclei dell’esistenza umana
13.11.20
CAPITOLO 17
Ultime pagine del capitolo sono un passaggio metanarrativo in quanto Victor sta scrivendo
una novela e iniziano a parlare degli aspetti di essa a partire da un chiaro riferimento a
Cervantes e al Quijote fa riferimento l’influenza che ha e a tutte le novelas inserite nel
Quijote e come si inseriscono, mette in evidenza un atteggiamento che rispecchia i
personaggi
In questo capitolo la narrazione portata avanti da Victor e Augusto è evidente il suo alter-
ego di Unamuno e come sta costruendo la sua novela, Victor è un narratore intradiegetico
ma non onniscente, che racconta ad Augusto la storia di Don Eloíno, che racconta la storia
Quando Victor dice “io stesso mi do le norme” da novela a nivola si menzionano
anche autori attuali di Unamuno tra cui un sonetto di Machado chiamandolo sonite da Victor
rifiuto delle regole d parte di Victor è più riconducibile al periodo in cui l’autore scrive
che preludia alle avanguardie letterarie e all’insofferenza portata da queste correnti più che
al canonico di Toledo
Mentre Victor racconta la storia Augusto lo interrompe, riprende binomio verosimile-
inverosimile con fantastico-storia Victor fa riferimento alle regole su come deve scrivere
questa nivola e riferimento al narratore trasparente iniziata con Flaubert che lascia parlare i
personaggi attenzione di Unamuno per la lingua
Si chiude con degli interrogativi sulla vita, continuo riferimento al sogno Dio demiurgo
che crea la storia
Unamuno vuole rompere con le regole perché vuole lottare contro l’ingenuità del popolo
abituato a vedere delle cose ogni epoca e scrittore ha un atteggiamento diverso (Cervantes
e Galdós volevano educare il pubblico)
Victor dice che nella sua storia ci saranno solo dialoghi, desiderio di compiacere il lettore
nella parlata viva era già presente in Galdós ma qua viene presentato come qualcosa per
soddisfare il gusto del pubblico che in questo caso è rappresentato da Elena
Il capitolo si apre con la storia di Don Eloíno, Victor vuole inserirle nella nivola come storia
intercalate in Cervantes pensava di farci un sainete perché la storia è una tragícomedia,
contemporaneo all’autore è Valle-Inclán che conia un termine che è trígedia perché nella
Spagna del suo tempo non potevano esistere tragedie vere e proprie (in luces de bohemia c’è
un dialogo tra Max Estrella e il suo interlocutore parlando del fatto che la tragedia non può
esserci in Spagna dove non ci sono eroi tragici e dove c’è una realtà deformata) come Victor
aveva coniato il termine nivola
Il cognome di Don Eloíno è grottesco perché in realtà lui è un poveraccio
PROLOGO
Personaggio che esce dal romanzo e diventa prologhista, gioco di specchi per creare
scompiglio tra i lettori
A Unamuno piace provocare il pubblico e per provocare una ricezione attiva
Si cita il cinismo, la burla, il comico che sono termini che fanno riferimento a una
mescolanza di genere che è un meccanismo che serve a sottolineare le brutture e le
problematiche della realtà e dei sentimenti umani e in particolare dell’amore e del rapporto
uomo-donna come identità dell’individuo in relazione con questo demiurgo che non si sa se
c’è o non c’è: è Unamuno e a sua volta il demiurgo è Dio
In Niebla ci sta che si intercalino, con storia amore atipica, con altre storie uomo-donna per
mostrare diverse variazioni e si collega con la storia di Victor e della moglie sono
racconti che servono a variare la cerebrità di Augusto con esperienze che servono per
esplicitare il ruolo tra uomo e donna
CAPITOLO 25
Alla fine del capitolo parla il narratore onniscente ed è rivoluzionario nel campo della
letteratura come segno di rottura perché passa dalla terza persona alla narrazione in prima
persona mostra interazione diretta tra sé, come autore che interagisce con i suoi
personaggi
Connessione con il prologo si parla della nivola e
Si parla del relativismo e l’elogio del dubbio
Parla Unamuno ribadendo il suo ruolo, che viene messo in discussione da Victor, e parla del
fatto che i personaggi fanno riferimento a Dio per il libero arbitrio e lui dice che è il Dio dei
suoi personaggio due livelli diversi
ffncb
17.11.20
CAP. 21-22-23
Legame forte tra i capitoli 21 e 22 dove si parla della famiglia, della donna e dell’essere padre: Don
Antonio racconta la sua storia come aveva fatto Victor, anche se parlando di un altro personaggio, e
si lega al tema della famiglia e al ruolo della coppia nos tuvimos hijos, come giustificazione che
legittimizza il matrimonio e che si ricollega al tema del sogno e infatti la prima moglie di Don
Antonio come dormiente e descrive la seconda donna come la sua vera moglie. Questa è una
novella intercalata sul tema dell’amore e del matrimonio che serve a sviluppare la trama come se
Augusto incontrasse tematiche che daranno luogo alle sue congetture e i suoi dubbi lui è
narratore intradiegetico e omodiegetico
- Augusto è speculare a Don Antonio come la lettera alla donna che nel caso di Augusto sarà
Rosario mentre DA sarà la seconda moglie hanno anche una reazione simile al
tradimento, soddisfazione legata a elementi di fantasia perché ne escono sconfitti
- Augusto racconta leyenda del fogueteiro si fa anche lui narratore intradiegetico e racconta
in analessi un ricordo e una disgrazia, avvenuta in Portogallo, che diventa fortuna poiché
non vedendo più la moglie il pirotecnico è sempre più innamorato della moglie come Victor
- Si mostra la gelosia verso il rivale
- Preghiera per far sì di prendere lui invece che la donna consapevolezza di amarla e glielo
dice [non lo aveva detto nemmeno alla prima donna] desiderio che svanisce per la moglie
ma poi la moglie se soffre, soffre anche l’uomo consapevolezza di amarla e di esserci
attaccato con sofferenza
- C’è una simmetria tra Eugenia e la prima moglie di Don Antonio storia principale e
intercalata presentano lo stesso atteggiamento distaccato. Sono due coppie i cui elementi
finiscono per scambiarsi
- Figli come idea di legittimazione e ragion d’essere del matrimonio dopo la conversazione
tra Victor e Augusto un mendicante si avvicina per chiedere elemosina, leggera ironia per
ricordare al lettore che è un problema che tocca tutte le classi sociali, stato di legittimazione
della propria esistenza e possono ambire solo alla procreazione dei ricchi
- Tema dei figli che sono di chi li cresce, sentimento non legato alla biologia tema
moderno che si adatta alla sensibilità dell’epoca nel 1904
- Entrambi affrontano l’idea del suicidio dettata dal dolore: Don Antonio, a differenza di
Augusto che rimane bloccato in questa idea di suicidio, ha la forza di volontà per andare
avanti
- Ironia del tema della genitorialità, vista come legittimazione di sé stessi, e del matrimonio
- Pagare il suo debito avvicinarsi a una donna, punto di vista materiale prima e poi
sentimentale
- CAP. 22 tematica dello specchio (pag. 205, dialogo tra Augusto e Victor), lui si guarda
allo specchio in modo diverso rispetto alla desheredada che si guardavano per la loro
esteriorità, immagine interiore per capire se esiste veramente e si ritorna al tema
esistenzialista
- CAP. 23 ci troviamo di fronte a una novella intercalata, nesso quando il narratore
descrive Antolín Sanchez e dice che aspirava alla perfezione e parallelismo con concetto
verosimiglianza di Aristotele. È un capitolo chiave perché Unamuno ha scritto un libro
intitolato vida sobre DQ y Sancho dove esprime una sua personale lettura del romanzo
alcune persone vedevano il DQ come qualcosa per criticare i libri di cavalleria, mentre
Unamuno esalta questo idealismo che per lui la fede negli ideali e l’insensatezza del Quijote
è qualcosa di ammirevole e che va contro tutti gli eruditi che vogliono una versione perfetta
- In questo capitolo c’è un’influenza di un altro autore che è Larra el castellano viejo, che è
una caricatura di tutti quelli che pensano che tutto ciò che proviene dal castellano è giusto
mentre tutto ciò che viene dall’estero è sbagliato, uso dell’ironia facendo intendere tutt’altro
tramite l’esagerazione
- Pag. 210: fenomeno dell’ironia che sottolinea un fenomeno culturale che Unamuno non
appoggia e non sostiene rifugge da tutto quello che è insensato e inverosimile abbiamo
il personaggio di Paparicopulos che sta scrivendo un libro e che si ricollega all’enciclopedia
di Mendez y Pelaio perché, praticamente, stanno facendo la stessa cosa. In essa non si tiene
conto del testo ma di dettagli circostanziali dell’opera come qualcosa di superficiale.
Paparicopulos parlava delle donne senza conoscerle perché è timido e quindi le studia, ma
non si può conoscere la psicologia di una persona studiandola ma soltanto con l’esperienza e
Augusto voleva studiare psicologia delle donne e quindi decide di andare da lui che è il
contrario di ciò che Victor aveva detto all’inizio ad Augusto dicendo di sposare una donna
mette il suggello su una chiara diffidenza che si manifesta nel romanzo verso il binomio
esperienza e quello che è troppo cerebrale e che non rispecchia la realtà, non viene risolta
perché lui fa una serie di prove che non hanno funzionato forse anche per il dubbio sulla sua
identità e per le riflessioni che faceva davanti allo specchio
- La chiave per capire il personaggio è un erudito realmente esistito che ha operato tra il1 875
e primi anni del 900, era un faro dell’erudizione accademica spagnola, scriveva libri di
erudizione molto attenta, quando parla di P che stava scrivendo un libro sugli eruditi minori
ed è ironia pesante Mendez y Pelaio Unamuno non ama positivismo, non ama
l’erudizione e forma di neoclassicismo che caratterizza la poetica di Mendez. Augusto che
non ha una sua esperienza d’amore va a chiedere spiegazioni a una persona che non conosce
le donne ma le studia e non porta a niente discorso misogino di Paparicopulos: donna
senza anima ma anima collettiva, tutte le donne sono uguali contrasto con il personaggio
di Eugenia che è moderna e indipendente e con tutti i personaggi di donna che intervengono
nel romanzo
- Parallelismi con il piacere di D’Annunzio: due persone che reagiscono alla crisi di valore
che il 900 pone perché Augusto è eroe abulico e non sa che percorso seguire mentre Andrea
Sperelli cerca di soggiogare tutti i valori e la morale nel rapporto con le donne falliscono
entrambi per motivi diversi la sensibilità di D’Annunzio in Niebla non c’è in quanto il
contatto fisico è abolito, c’è solo il carattere sentimentale arriva solo al trascendentale e
all’immaginario
CAPITOLO 30
- Nel capitolo 29 i protagonisti sono Augusto e Eugenia, il narratore sottolinea la freddezza di
Eugenia che in realtà aveva architettato tutto quanto per sposare Mauricio grazie
all’ingenuità di Augusto e infatti Mauricio riceverà un lavoro confine molto labile, il
pianto di Augusto non lo sentiamo del tutto perché vede questo abbandono come smacco
personale per essere stato burlato, pensa alla madre che le aveva detto di sposarsi con una
donna in grado di governarlo, si mette l’accento sulla beffa
- Bodas de Sangre: modalità/situazione della sposa che scappa per andare con il fidanzato
però in maniera tragica mentre qui ci troviamo su un piano labile
- Augusto mostra l’incredulità di reagire a questo abbandono
- Pensa di essere solo un personaggio e si fanno strada insinuazioni e incertezze che tolgono
la tragicità
- Riferimento al prologo: il pubblico spagnolo odia di più essere burlato e preso in giro, si
stimola il pubblico mescolando la burla e la verità
- Romanticismo collegato alla mescolanza con tratti differenti come Valle-Inclán tragico +
comico (contrario al neoclassicismo)
19.11.20
CAPITOLO 30
-È riconducibile alle tematiche del prologo soprattutto quando Augusto è in sofferenza estrema
Victor rimanda alla mezcla della tragedia con la commedia ridere delle proprie sofferenze
tramite la burla, fanno esistere Augusto
-Victor riprende la critica del prologo delle abitudini del lettore a legger opere di azione screditando
la funzione della parole attribuite da Victor da Unamuno mentre è Victor a riversarle su Augusto
-augusto si sente nascere, anche in contrapposizione con i capitoli precedenti cerca Eugenia per
uscire dalla nebbiamentre ora il dolore che prova lo fa sentire di esistere
-dopo che si criticano le novelas del tempo come rottura che propone Victor e Unamuno mentre
Augusto afferma che l’opera è costituita dal lettore che rappresenta un elemento importante
visione moderna
-quando Victor risponde e Augusto esprime una visione filosofica che può ricollegarsi al filosofo
Montaigne sappiamo che siamo destinati a morire tematica barocca
-Augusto parla della sua intenzione di suicidarsi ma Victor non cerca di fargli cambiare idea
cosa bizzarra Victor parla dell’essre padre e parla delsenso di responsabilità come una cosa
terribile, matrimonio e paternitàcome esperimento patologico e si ricollega ai capitoli precedenti
sposa a una donna per capire
-parla della commedia
- Sofferenza si circonda di elementi che sottolineano elementi di recitazione e istrionismo che
rende meno totalizzante il sentimento che si prova
- Pag. 250 il lettore può riconoscere il valore della storia, sono enti de ficcion fino che
l’autore non dà valore all’opera
- Il significato e l’interpretazione che diamo è la percezione che il lettore dà dell’opera
- Qué no pasa nada Victor va messa in relazione al fatto che il lettore medio desidera
l’azione quando trovano l’azione possono non preferire questo tipo di lettura, non succede
nulla a livello di azione
- L’immagine di un’istanza esterna ai personaggi della nivola l’immagine al nivoliste
prepara a ciò che accadrà
- CAP. 27 pag. 234 una poesia scritta da Augusto dedicata a Eugenia, ascoltando lei
che suona lui si sente ispirato dove mostra i suoi sentimenti, ci sono esclamazioni in cui
cerca di celebrare il personaggio di Eugenia ma soprattutto all’inizio si ricollega alla
descrizione nel primo capitolo di Augusto tecnicamente è diretta a lei dove il centro non
è cantare lei ma la funzione degli occhi che hanno avuto per lui anima e corpo separati
mentre i suoi occhi sono dei chiodi che tengono insieme l’anima e il corpo, ritorno a
metafore e sensazioni presenti nel primo capitolo. C’è un nesso con il DQ in quanto c’erano
componimenti per narrare le vicende di Grisostomo e Marcela durante il suo funerale,
componimento capraio, quando lui trova borsa di Cardenio dove lui legge un sonetto
amoroso è insolito
- Predilezione dell’autore per la poesia e modello cervantivo che tra le altre prevedeva anche i
sonetti
- Alla fine del capitolo si conclude y niebla e include il titolo dell’opera e nel corpo del
componimento troviamo sinonimi di niebla come brumas
CAPITOLO 31
- Doppia ragione del tema della paternità e del matrimonio: se il ciclo è il problema rapporto
uomo donna i figli sono il tema principale ma dall’altra parte autore è padre dei suoi
personaggi e questo rapporto paternità si applica anche agli uomini questione paternità
allude tra creatore e creature
- Mancanza di libero arbitrio
- Prima coordinata spaziale: ci troviamo a Salamanca anche se non sappiamo il resto della
vicenda dove si svolgeva
- C’è un unione tra realtà e finzione, vicenda reale di Unamuno e storia fittizia di Augusto
apre il capitolo proprio Unamuno e dice di Augusto che legge un suo saggio e a pag 254
Augusto vuole andarsene ma è comunque vincolato perché Unamuno comando
riducendolo a un burattino e quindi Augusto non può assecondare la sua volontà il
narratore si fa personaggio insieme al suo personaggio dove aumenta … come pretesto
per affrontare tematiche esistenziali
- Dialogo con valenza volgare da un lato lui soccombe a Unamuno ma ci sono anche
momenti in cui si ribella rispondendogli con le rime
- Tema del sogno
CAPITOLO 32
- Parla il narratore in prima persona che pensa di averlo ucciso e quindi vuole resuscitarlo
20.11.20
TIEMPO DE SILENCIO
Volontà dell’autore di sviare la censura e cercare di non farsi capire creando confusione
narratore di cui non sappiamo il nome e parla in prima persona, flusso di coscienza con salti
logici anche se spesso riporta parole discorse diretto di un altro personaggio: Amadór, ci
riferisce i pensieri del personaggio riassunto dell’io narrante fa sulle posizioni di Amadór
Narratore che dice io e c’è narratore che esprime pensieri con flusso di coscienza e si
inseriscono parole dette da Amadór
È un narratore che racconta qualcosa di sé, e nel flusso si dicono parti di discorso del
personaggio, riproduce il suo pensiero in maniera analogica il narratore omodiegetico è
Amadór e il narratore che dice io sono che lavorano in laboratorio e che fanno esperimenti
su cellule cancerose per studiarle gruesos labios: capiamo che ha labbra grosse e pendule,
pag 8: Amador che ride perché è triste e combinazione difetti fisici e cerebrali è un elemento
di matrice naturalista perché pone attenzione sugli effetti nelle carenze fisiche Amador
non è allo stesso livello gerarchico del narratore, è un subordinato mentre il narratore è
ricercatore e fa riflessioni dull’inferiorità della Spagna soprattutto nella ricerca medica
Rubies nidelguesticas mozas: chicas del Mid West nell’Illinois, opposizione tra spagnoli e
ragazze bionde insipide ben nutrite ha fatto sì che il loro cervello si sviluppasse in maniera
educata
Ci sono pause molto ripetute e frasi molto brevi con salto logico da una parte all’altra
Rey alto: si riferisce al re di Svezia che consegna i premi Nobel, allusione già presente
all’inizio quando narratore ha saputo fine chiave dice galardon nordico che è il premio
nordico quindi capiamo che una molla della ricerca del narratore è una ricerca della cura che
lo porta a ricevere il premio
Pag. 7, ritratto uomo con la barba è un personaggio a cui si allude in apertura ed è Santiago
Ramón y Cajal primo premio nobel, neurologo con studi sul cervello narratore
immagina che guarda la povertà del laboratorio in cui lavora, lavora con microscopio
binoculare perché no soldi per quello elettronico quindi strumentazione arretrata, linguaggio
incoerente con proiezioni fantastiche ma capiamo che ci troviamo in situazione di grande
povertà e lui non ha possibilità di procedere per mancanza di risorse e per questo non può
raggiungere quel premio
Amadór suggerisce di farsi restituire le cavie si trovano in uno stato di diritto dove esiste
capacità denuncia del cittadino libero, tipica antifrasi ironica Muecas ha usato cavie per
farle riprodurre a casa sua dialogo non organizzato, in questo scambio dialogico capiamo
che siccome amador è povero…. per cercare di guadagnare in piu gli da chiave e le educa
nella frabbica in cui vive
Altro elemento importante è il fatto che le figlie si dedicano ad alleviare le cavie ed è
un’anticipazione dei capitoli successivi
24.11.20
SEZIONE CAPITOLI 4-7
SEZIONE/CAPITOLO 4
- La narrazione è tutta in discorso diretto in cui parla la padrona della pensione e sembra un
analessi, tramite monologo interiore, rievocando il momento in cui rimane vedova con sua
figlia Carmencita interessante condizione economica (si trucca per fargli pena), elemento
fortemente naturalista
- Beve e amministra male la pensione
- Aggettivi mediohombre, paracito per descrivere il fidanzato della ragazzo come parassita,
accezione animalesca
- Chiede aiuto a ex colleghi del marito e lei comincia a bere
- Critica sociale per quello che si viveva difficoltà economiche che viene esposta con
caratteristiche e descrizioni
- Autore fa uso dell’ironia esempi concreti: giustificare
- All’inizio della sequenza delle descrizione tipiche naturaliste caratteristiche fisiche (?)
- La Spagna aveva perso Cuba e le Filippine e c’erano molti spagnoli nelle campagne
filippine il marito era andato con una donna filippina e gli aveva attaccato la sifilide
lui non faceva altro che andare a donne e l’autore vuole far capire questo
- Era más hombre, era tan hombre per aspetti ingiustificabili (sino solamente… lo
giustifica per adulterio e andare a donne continuamente, lui si becca l’infezione venerea
nelle Filippine andando con una donna indigena e che gli ha attaccato la sifilide)
si giustifica la violenza da un punto di vista femminile che giustifica tutti gli eccessi del
marito con la scusa della virilità e di conseguenza questi diventano ATTI GIUSTI
- Il narratore vuole farci vedere le pratiche del tempo e come ci si comportava nei confronti
della famiglia dei caduti di guerra
- La morte ricade sulla famiglia: non ci sono né padre né fratello per spingere il fidanzato a
sposarla chiede i soldi per tirarsi su
- Critica per la donna angelicata: bella e bianca ila padre era stato con donne dalla pelle
scura
- Il marito era diventato sterile dopo aver contratto la sifilide e dopo essere morto non ha più
avuto figli
- Quando inizia a bere, consapevole e grazie all’alcol beve per dimenticare inizia a bere
quando il marito era già morto e quando loro avevano trovato forma convivenza strana con
il fidanzato della figlia dejado de ser mujer: arrivo della meno pausa viene vissuto in
maniera tragica poiché la femminilità è avere figli e avere il ciclo, di conseguenza lei non si
sente più donna la virilità del marito viene ammirata anche nella brutalità
- Uso teatralità e forma di finzione/travestimento nel personaggio della Viuda (gestualità
tipica dell’ambiente teatrale, si trucca il viso, si mette a piangere, si copre e scopre il volto,
mette questo vestito corto alla figlia per impietosire i clienti e farli arrivare in pensione)
- Impressione di essere pallida per risaltare il dolore e far commuovere i clienti sempre
tramite il trucco
- Concetto ereditarietà andare verso una vita più dissipata
- Monologo interiore Io + racconto di sé + analessi disordinata: il pensiero va avanti e
indietro nel tempo senza un ordine preciso
- Il marito rappresenta un personaggio conservatore che non ha nessuna voglia di criticare e
cerca di vivere con quello che ha
- Elemento della povertà: il marito defunto era militare e troviamo il tema della scarsità della
pensione militare (insoddisfazione reduci guerra) vincolato al mondo militari e
favorevole al regime franquista ma ciò non toglie il fatto che lui sia povero
- Maros = marocchini Spagna guerra contro il Marocco che porta a delle rivendicazioni
con militari non sufficientemente stipendiati e non si pone attenzione agli sforzi
- Ragazza vestita da bambina provocazione: gonna corta e gambe scoperte
- Le tre donne vivono andando nei luoghi della malavita dove incontravano uomini nei
bordelli insieme al fidanzato della figlia
- È contenta che il fidanzato abbia lasciato la figlia (oltre al fatto che va contro la sua propria
idea di virilità: è contrario a lui ma è anche contenta) perché è ruffiano e teme che
quest’uomo avrebbe venduta sua figlia per soldi (prostituzione)
- Chulear a una mujer: un uomo che lucra sulla prostituzione, padrona che teme che questo
uomo avrebbe venduto la compagna per soldi la voce narrante lo dice in maniera
dissimulata ma il lettore capisce che per vivere loro gestiscono la pensione e la madre
gestisce il mercato sessuale della figlia senza nessuna moralità
CAPITOLO 7
- La colpa ce l’hanno le altre donne per lei e non il marito rapporto uomo-donna
- Con il franquismo i diritti della donna erano stati aboliti con una riorganizzazione della vita
degli altri
- Nasce l’idea che ci deve essere sempre un uomo accanto alla donna
- Intervento nelle vite private dei cittadini famiglia, sessualità e rapporto uomo- donna con
visione opportunistica
- Avere i soldi per lei diventa un ossessione e inizia a sfruttare quello che la donna ha e cioè
il corpo di nascosto
- La figlia ha fatto quello che ha potuto e la nipote dovrà fare di più
- L’obiettivo della nonna per Dorita, la nipote, è quello di fidanzarsi con Pedro (il medico) e
lei si lamenta perché lui farà giro notturno perdendosi nelle taverne e paura che le prostitute
possano prenderlo si immagina un matrimonio con Pedro perché gli piace che lui è un
caballero gentile e cortese che mantiene sempre la parola data e se ha l’obbligo con una
donna mantiene la parola sposandola, per il fatto che lui non fosse concentrato sulla bellezza
femminile
- Dorita si muove come se non avesse seno e corpo e non si rende conto del corpo che ha
PROVOCAZIONE della donna
- In questo capitolo Pedro non è indifferente e ci sono momenti in cui tace per
contemplazione guardando i capelli di lei che si semi sdraia lasciando cadere i suoi lunghi
capelli biondi e facendo intravedere la gamba
- La sua gentilezza appare una cosa strana alla padrona della pensione gli uomini che a lei
piacciono hanno una virilità aggressiva e si sarebbero buttati a pesce sulla ragazza a
differenza di Pedro vediamo un insieme di luoghi comuni sul rapporto tra sessi su come
usare il corpo della donna dare da vivere
- Diversa visione in altre opere: nella desheredada lei accetta quella vita per benessere e
anche in niebla Eugenia accetta la proposta anche se è più profondo e meno convenzionale
- Narratore extradiegetico che si limita a dire ciò che succede ma ci sono anche molti dialoghi
in una conversazione fittizia tra le tre donne ma anche narratore onniscente perché riporta il
modo in cui Pedro si sente nella pensione narratore eterodiegetico + narratore
onniscente
- Le donne vengono viste come dee + atteggiamento diverso
- Uso teatralità e finzione teatrale, rito che mette in scena la celebrazione en estos ultimos
momentos del drama: si parla proprio di attori, di drama, si finge di stare in un salottino di
classe media, si finge di rispondere al dialogo ma c’è un sotto-testo nascosto perché tutte le
intenzioni dei protagonisti vengono nascoste
- Inserimento di PARCAS tutelatrice della nascita dea il narratore ci dice che è furba
e che aveva selezionato i clienti in modo intelligente
- I personaggi ce li descrive il narratore con il punto di vista del personaggio sulla sua vita e il
punto di vista del narratore multi prospettivismo (situazioni viste da vari punti di vista)
- Visione tradizionale del rapporto tra i sessi
- Si usano termini della religione cattolica baluardo del regime franquista per le donne
che cercano l’uomo per far sposare la donna reso con l’ironia del narratore
- Pedro vive nella pensione perché non è di Madrid e arriva nella città per lavorare come
medico, è provinciale e questo è importante perché è una persona che ha dei sogni (come
all’inizio per il Nobel) nonostante il sogno di ottenere qualcos’altro ovvero di spostarsi
dalla provincia, lui è un personaggio che non ha una volontà spiccata, si trova fuori posto
come Augusto Pérez e non beve negli ambretti che frequenta
- Vi è l’idea della tentazione e la pensione fungeva da hogar per lui
- Critica del narratore del fatto che Pedro fosse pieno di dubbi, contraddizioni e incertezze
simbolo della società contemporanea e del fatto che lui cercasse elogio da donne in una
tertulia formata da donne povere e senza cultura che non corrispondono alla sua
preparazione cerca una sorta di calore familiare ma è preda di donne che puntano al ruolo
sociale e allo stipendio del personaggio
CAPITOLO 21
- Bordello e esibizione del corpo lo nauseano e lui scappa perché non riesce ad essere
coinvolto poi torna nella pensione da ubriaco e qui c’è il culmine di quello che le donne
fanno su Pedro, è una sorta di fabula la tattica della padrona si rivela vincente perché
colloca la stanza di Dorita vicino a quella di Pedro per cacciarlo in un momento di debolezza
e entri nella stanza di Dorita
- L’apertura del capitolo vede una serie di gerundi con frasi brevi che sono una sorta di
introduzione che hanno la funzione di marcare un pensiero ossessivo e per far capire che è in
preda a tutta questa assurdità di rapporti umani vedendo la situazione del bordello per far
vedere come i pensieri si sovrappongono la sua prospettiva sulle pensione e la povertà
delle stanze
- Attirato dall’immagine di Dorita appena viene chiamato si dirige alla stanza di Dorita
- Sirena silenziosa per attirare gli uomini per poi farli schiantare
- Visione misogina femminile pericolosa
- Parlare di lei come Mantide femminilità disastrosa
- Donna che cattura l’uomo non sentimentalismo
- Lui è come una mosca che viene racchiusa dalla pianta
- Riferimento a Luces de Bohemia stilo grottesco e esperpento gestualità e
deformazione del corpo sono opere che hanno influenzato la storia. Il personaggio cieco
compie un tragitto notturno TERTULIA + BORDELLO + PRIGIONE modello del
tragitto percorso nella città di Madrid viene ripreso in Tiempo de Silencio come Pedro
che si muove, il tragitto ha lo scopo di catturare l’uomo per far uscire dalla miseria le tre
donne, Pedro fa l’itinerario con Amador
- Riferimento esplicito al Chisciotte nomi attaccati con minuscola, oggetti diventati ormai
della normalità trattati sempre più normalmente BRUTTI + ECONOMICI
- Riflettere su Cervantes e sulla sua opera com’è possibile che nella sua epoca con
mentalità chiusa sia nato uno scrittore aperto come Cervantes?
- Sogno + obiettivo sogni di grandezza come Joyce e la peregrinazione del protagonista in
Ulysses + flusso di coscienza
27.11.20
CAPITOLO 6
- Stano camminando nella strada che porterà alla chavolas all’inizio si da a intendere che
stiamo arrivando in un quartiere popolare, Don Pedro chiede se sono la chavolas e Mador chiede
“no queste sono case”, devi abituarti a vedere questa povertà
- Molto dialogo, predominanza del discorso diretto Amador fa parte di una classe popolare, lo
capiamo dal linguaggio con tempi verbali contratti muecas e Amador sono cugini, viene per
trovare una soluzione migliore perché Madrid attrae in quel momento, lui vive di espedienti e
ruba gatt e cani per portare al laboratorio mentre ora saranno i topi accenni classe popolare
- Tema centrale e importante del patriarcato e rapporto uomo/donna
- Riferimenti a elementi animalisti come quando Amador sta raccontando della vita di Muecas e
dice “aunque le aprecio comprendo que es muy burro es un animal” e poi dice “y tiene malas
pulgas” (locuzione fraseologico: che si offende subito, prende subito fuoco), bruto voleva dire
animale e conserva un nesso con il mondo animale e si ricollega al fatto che lui inizia a vivere
con gli animali visto che inizia a vivere di espedienti
- Muecas rivendeva animali con sostanze nocive messe in laboratori e Amador deve cercarsi
animali da solo nel capitolo 1 viene alimentato il commercio disonesto degli animali da parte
dai giovani che devono laurearsi presto che invece di fare esperimenti su 70 animali lo fanno su
2/3 animali si accontentano
- Elemento del degrado, elemento naturalista chavolas, uso ironia sullo scambio tra baracche e
case è rafforzata dalla descrizione
- Capitolo si chiude riprendendo questo elemento
- Struttura del romanzo a incastro e non linearità di capitoli nessi che aiutano il lettore e
servono come connettori
- Amador si converte in narratore intradiegetico raccontando storia di Muecas con analessi che
serve a far capire meglio uno dei personaggi predominanza del discorso diretto
CAPITOLO 7
- All’inizio del capitolo 6 nella descrizione si nota che le donne vengono descritte sedute
- Quando Amador parla della moglie di Muecas la descrive come martire per indicare
sottomissione
- Quando Pedro chiede se le bambine giocano con i ratti riferimento sessuale
- Nel capitolo 8 all’interno delle baracche nelle descrizione c’è un riferimento alle donne che
giocano a carte, considerata da uomo, ma potrebbero fare cose più da donna come lavoro di
maglia la frase si conclude con il fatto che gli uomini sono qualificati come honrados mentre
le donne se giocano lo fanno viziosamente
- Nel capitolo 9 monologo interiore e flusso del marito di Florita che essendo ossessionato dalla
sua gelosia tema violenza, qualsiasi reazione dell’uomo con stato sociale inferiore reagisce
con violenza e aggressività nei confronti della donna
- Presentazione della donna sottomessa e seduta
- Nei cap. 10 e 11 si vede sorta di patriarcato di Muecas con le figlie che rimane ironico cap.
11 quando parla del fatto che dormono tutti insieme perché lui può vigilarle e tenerle sotto la sua
attenzione si credeva patriarca senza sapere cosa significasse
- Descrizione moglie come una che non capisce nulla, si siede anche lei
CAPITOLO 8
- Si apre con la descrizione delle abitazioni honiricas che suggerisce la situazione infraumana dei
poveri e poi descrizione abitazione con avanzi di civiltà, eserciti, americano e nell’inciviltà ci
sono avanzi di quello che è la civiltà (controsos de manza, fragmento barreras plaza de toros,
collada amarillas) costruzione particolare della frase con un elenco che va a climax da
elementi materiali alla parte umane che è palesemente un esagerazione tendenza di frasi
lunghissime con enumerazioni
- Nella descrizione si parla di liturgigas tabernas e redondeles elementi tipici della Spagna e
c’è domanda retorica sulla povertà e ossimori di cose che sono in contrasto tra loro
messaggio di uguaglianza tra spagnoli e non spagnoli che esistono anche in altri paesi
- Molte rese in discorso indirette libero di esclamazioni (que comoveder espectaculo) ironiche
il bersaglio dell’ironia è il regime franquista che si riempiva la bocca della superiorità e della
civiltà…
- Frase finale le parecia no solo el cancer determinismo ambientale:non solo il cancro
deformano l’aspetto ma anche le condizioni di vita espresso in modo radicalmente diverso
rispetto al naturalismo
CAPITOLO 10
01.12.20
CAPITOLO 24
- Sono evidenti dei riferimenti culturali a un’opera fondatrice della cultura generale che è
l’Odissea di Omero si parla di un odissea e di una avventura e viaggio, si fa riferimento a
Nausica che è uno dei personaggi dell’opera per parlare di Florita poiché la metà di questo
periplo (peregrinazione per mare) e Nausica è Florita perché nell’opera è una ragazza
giovane verso la quale Ulisse è attratto pur non provare nessun approccio Florita è come
Nausica, storia di Pedro è peregrinazione
- All’inizio c’è l’inversione della sintassi dando un sapore arcaico e non quotidiano
iperbato è un meccanismo che separa due porzioni di periodi che dovrebbero stare vicine
come verbo e complemento per esempio
- Riferimento al mare quotidiano delle vacanze dove molti corpi si ammonticchiano e c’è
termine di paragone con un bar dove ci sono persone che si ritrovano per discutere sulla
critica letteraria
- Si cita l’Ulisse di Joyce e parla della novella americana Faulkner, sperimentale, che ha un
modo di raccontare non lineare ma al contrario è una narrazione stilisticamente scorretta e
piena di simboli Odissea ci offre modello di percorso accidentato ma dietro c’è anche
modello di autori come Joyce perché si prende come modello Odissea e si affianca al
modello di Valle-Inclán con il personaggio di Max Estrella dove c’è consapevole strizzata
d’occhio a Omero Tiempo de silencio prende i riferimenti di Luces de Bohemia…
- Si riprende rapporto Don Quijote/ Sancho con Pedro/Amador DQ sogno che tramuta
realtà (difendere i deboli) mentre Pedro ha un sogno più attaccato alla realtà vera (vincere
Nobel), entrambi hanno un sogno che finisce per entrare in conflitto con la realtà che li
circonda che è anche la fede nella medicina
- Abbiamo un narratore eterodiegetico che non sembra essere onniscente e a volte sembra
solo che si limita a raccontare i fatti uso ironia e tutto viene filtrato dalla voce del
narratore, c’è una confusione letteraria fra il linguaggio del narratore e quello del
personaggio e la chiave è il fatto che il narratore della Desheredada c’è la tecnica dell’uso
del discorso indiretto libero presento anche qui e utilizza lessico-sintassi elevati e improprie
per essere del Muecas e in questo filtro risiede l’ironia. Imita la presunzione di Muecas che
si crede padrona di una fattoria e perché è il patriarca indiscusso delle donne che vivono con
lui
- No era otro que el Muecas… voce del personaggio in discorso indiretto introdotta dal
narratore
- Y el pavor quel en el tutto è una trasposizione in discorso indiretto libero dello sproloquio
che Muecas fa a Pedro e l’ironia sta nel costruire la retorica ridondante perché nel riferire in
dil il narratore si prende libertà di costruire frasi con retorica che non si limita a riferire
parole fedelmente delinquente, violento che appartiene classi basse ma vuole far credere
che non è così, è un padre incestuoso che è indizio di una realtà già presentata in precedenza
- Puesto que el factor tiempo alla fine la parola che chiude il paragrafo il narratore ci
riferisce il discorso di Muecas e qui ci sono esempi in cui il narratore pone degli elementi di
scorrettezza linguistica: vencer del encoveniente (regime preposizionale verbi), (scorrettezza
lessicale maiuscola) listerizados che voleva dire sterilizzato e l’autore fa sbagliare Muecas
ironicamente essendo lui un medico, accanto alla gestione linguistica impropria s
inseriscono peculiarità linguistiche e volgarismi per rendere al lettore la qualità morale e
infima del personaggio
CAPITOLO 26
- Qui c’è narratore eterodiegetico che è anche onniscente, ci racconta cosa è successo nella
baracca prima dell’arrivo di Pedro sa cosa è successo prima e è una sorta di analessi
- A llegar don Pedro… durante el viaje somiglianza con Quijote e Desheredada nel sogno
e realtà e qui il suo sogno è scoprire che il cancro si possa contagiare e trovare cura del
tumore
- Molte parole vengono scritte tutte attaccate, volgarismi e neoformazioni dell’autore
neologismi
CAPITOLO 27
- Il punto di vista coincide con quello di Don Pedro, il narratore racconta quello che
percepisce in maniera filtrata
CAPITOLO 28
- Viene riportato in maniera molto più presente il discorso indiretto di diversi personaggi
- Ritorno del dialogo e teatralità al momento della morte di Florita con donne che ripetono
‘hija hija’ e piangono copiosamente
- Figlia di Muecas lo accusa della morte di sua sorella, è in stato confusionale, trema e non
piange e sbotta dicendo quello che ha dentro lui in risposta la picchia
- La ribellione della figlia, l’atteggiamento della madre che riesce a recarsi nella prigione per
scagionare Pedro sono reazioni opposte alla violenza
03.12.20
Sezione 31
- Ci sono descrizioni mirate a descrivere l’ambiente anche come metodo di paragone con gli
ambienti visti fino a ora, descrizioni ben definite per evidenziare l’ambiente in cui prende
forma scendendo nel dettaglio casa di Matías
- Ambiente artistico, musicale e pulito
- Nel descrivere il criado di Pedro si fa riferimento all’esercito e agli uniformi
- Si aprla di un ambiente diverso rispetto alle chavolas e alla pensione, siamo agli antipodi
- Matías vive in quell’ambiente dove non ci si ritrova
- C’è molto silenzio sin ruido diverso dal chiasso delle chavolas
- Si mette in risalto la povertà attraverso i vestiti, come nella Desheredada, e c’è differenza
descrizione donne casa: madre Florita con tunica nera aderente con bottoni spalla e contrasto
nero vestito e bianco della pelle mentre madre Matías si guarda allo specchio ed è concentrata
sulle apparenze e molto curata mettendo in risalto povertà attraverso il modo di vestire
- Tema dello specchio
- Descrizione non solo negli ambienti ma anche nella persona della madre di Matías che
stabiliscono contrasto radicale delle persone delle chavolas
- Parla delle grandi tende simbolo di influssi esterni che possono essere incontaminati e che
cercano di trattenere l’aria malsana fuori
- Casa lussuosa chiusa al mondo esterno tende chiuse come simbolo di isolamento dalla
negatività che viene da fuori
- Si descrivono portiere e domestico con attenzione all’ascensore come simbolo ascensione alla
classe società alta (diventa dilemma per Pedro) e specchio che indica l’apparenza (vogliono
mostrare come appaiono) e come simbolo per constatare e vedere la propria bellezza che entra
in rapporto con questo simbolo, velluto rosso nell’ascensore che fa il paio con tappeti che
attutiscono spazi di chi entra si parla di un qualcosa distante dalla realtà, intimo, e senza
rumori+ si descrivono accuratamente le poltrone dove si siedono i personaggi, maestose per
accogliere grandi personalità
- Ambiente + persone delle chavolas: contrario a come si atteggiano + elemento dello specchio
- Mito di Sisifo roccia molto pesante che doveva portare sul monte perché obbligato dagli Dei
molto spesso riscendeva giù
- Viene descritto il quadro di Goya, con protagonista Gran Macho, che va a contrasto con
atmosfera eterea dell’ambiente e con l’arredamento, predomina il macho come la classe
dominante di cui si sta parlando è importante per Pedro solo per il fatto di ascendere, lo
considera come palazzo dell’alta borghesia mentre dove vive ci sono solo scale di legno
- Rumori attutiti odori + necismi del mondo esterno non entrano
- Descrizione madre Matías si fa riferimento a cabeza peinada descrizioni classi basse con
volti deformi, mentre qui testa costruita perfettamente lei vittima del costumbre, fissata con
la perfezione la donna deve a tutti i costi mostrare la bellezza ma è una fatica inutile (mito di
Sisifo)
- Rapporto tra realtà e apparenza + ente fittizio modo di usare lo specchio per controllare
aspetto esteriore per mostrare l’identità della persona
- Macho Cabrío caprone, demonio circondato da streghe in contrasto con le pareti rosa e il
carattere imperiale del palazzo
- Matías conosciuto in altri ambienti non è più lo stesso, non è più quello dell’alta borghesia
- Mondo esterno presenta contraddizioni che la madre cerca di tenere fuori rif. al quadro
-
- Da un punto di vista semantico si rimanda a questo mondo fittizio per arrivare all’opera d’arte
come climax la obra de arte, la mascara fa da ponte verso il capitolo 35 perché anche
Pedro vedrà questo aspetto duplice di Matías
- Descrizione fisica di madre Matías capelli biondi e occhi chiari che ritorna bellezza classica,
antropologicamente siamo in un contesto completamente diverso rispetto alle figlie di Muecas
con capelli e occhi scuri rappresenta lo stereotipo della bellezza eterea lontana dalla realtà
- Spagna differenza classi sociali mantenuta dal franquismo = in questo ambiente i tratti sono
importanti
Capitolo 35
- Cocktail e rinfresco dopo l’ascolto del filosofo in conferenza (caricatura di Ortega y Gasset)
- Linguaggio intorno ai volatili che prende piede nella prima parte invitati si comportano
come diversi specie di volatili che è descrizione metaforica madre doveva tenere
equilibrio ed è paragonata a Pajaro per simboleggiare l’equilibrio che doveva tenere tra gli
invitati
- Riscontro semantico Pedro fa una riflessione su Matías che offre una visione mai vista
prima comportamento ancora più diverso da quello nel bordello = libertà
- Qua una sorta di aspetto regale
- Modo in cui M tiene il bicchiere uso di anafora
- Aspetto della trascendenza
- Uso di registri diversi
- Attenzione aspetto psicologico P prova sentimento di invidia tramite domande
esistenziali cerca di reprimere il sentimento di invidia, gelosia un po' velata
- Blocco di sentimenti contradditori si collega al fatto che Pedro non si sente a suo agio
negli ambienti della sua classe
- Descrizione e paragone tra membri classi elevate con volatili sembra grottesca e ricorda
descrizione Valle-Inclán nell’uso dell’animalizzazione su una visione molto lucida delle
differenza delle classi sociali, impossibilità di omologarsi e di essere camaleontico abulia
e mancanza di volontà come in Niebla anche se il suo dilemma è concentrato su
problematica sociale: è un medico e è amico di un ragazzo dell’alta borghesia ma si
impietosisce della povertà seguendo Muecas, ha molto di abulico con problemi più definiti
sociologico in mezzo a un passo sociale né povero né appartenente a classe sociale alta
non sa nemmeno se vuole arrivarci, sta in mezzo e questo è il suo dilemma
- Frasi in DIL dove si riportano pensieri di P
- Alla fine ritorna in sé dandogli notizia che qualcuno lo stava aspettando
- Come si comportano ospiti nelle apparenze la carcasa de fisico,
- Il narratore qualifica le donne esplicitamente nel non ammettere la loro età e nel resentarsi
- Prima prova invidia, poi si dissocia ma pecca di vanità
- Identità nascosta del filoso che è Ortega y Gasset che non è andato in esilio durante il
franquismo perché si è barcamenato senza mai entrando in contrasto con il regime da un
lato partecipanti non hanno idea contenuti filosofici ma non ha avuto contenuti reali, la
parola come scambio sociale senza un reale significato attenzione a quella parte di cultura
di dire qualcosa che si significativa, presa posizione critica nei confronti dell’alta società
spagnola tipica del costumbrismo
- Si parla ma non si ascolta
- Incapacità della cultura di dire qualcosa di pesante
- Descrizione della situazione di disagio di Matías e della sensazione di smarrimento
dualità
- Salvare le apparenze = atteggiamenti degli invitati ironia narratore
- Lei dice di essere appassionata di medicina ma in realtà dimostra il contrario visto che non
apporta nulla di nuovo alla conversazione
- Dice a Pedro perché si trovi lì visto che è medico
- Lo interrompe per parlare ma senza un reale motivo
Capitolo 40
- È presente il plurilinguismo ogni personaggio apre intervento con virgolette basse
- I 4 personaggio con 4 diversi linguaggi sono Cartucio, Amador, Similiano che è poliziotto e
Matías inseguimento tra poliziotto e Cartuccia, Matías deve andare da Pedro e Amador lo
segue
- Cartucio ha come chiodo fisso la vendetta il suo discorso è in linguaggio basso, è
ossessionato dalla vendetta
- Colpa di Muecas che si è inventato medico da un giorno all’altro però lui non lo accuserebbe
mai (è suo cugino) = per lui Pedro dovrebbe partire e scappare AMADOR
- Associazione Pedro come bambino curioso che non ha una buna considerazione di Pedro
- Matías sta imitando la scena di Dorita con la sua possessività femminile e si rivede anche
negli ultimi interventi di M nell’ambito della finzione e della messa in scena, lui mette
avanti l’aspetto sensuale e sessuale e si vede dal fatto che è lui che porta Pedro nel bordello
e lo notiamo anche quando parla della madre e della ragazza che gli è piaciuta
- Giudica Pedro come un ragazzino che gioca col fuoco = idea anche di guardia prigione
- Emerge l’idea costante dell’intellettuale che è impreparato alla cruda realtà
- Critica al regime accusano le persone per meno di niente
- Matías si preoccupa di più per Dorita che per Pedro
- Cómo le habrá consentido M paragona D a Sara Bernard che era una attrice (al suo
confronto non era così brava) concetto di messa in scena, come se lui fosse spettatore di
una rappresentazione privata di Dorita
- Que le hará esa chica si riferisce a Isidora quando leggeva i novelones creandosi film
mentali sulla base di qusti novelones e D recita sopra le righe
Capitolo 42
- Periplo di Pedro + ulteriore tappa e trattamento del discorso diretto alla fine del capitolo
- Nel dialogo della parte finale c’è solo la parte iniziale delle frasi e tra parentesi intenzione
per non andare contro alla censura, lettore capisce l’intenzione e questo serve per lasciare
spazio all’interpretazione, elemento della sperimentazione
- Tappa del periplo: si discende verso la prigione come discesa agli inferi e riferimento a
Isidora anche se qui ha valenza particolare perché sono carceri del regime franquista,
personaggi fantastici gnomi
- Il sentimento che attanaglia Pedro (Isidora umiliazione, disprezzo) è il terrore (miedo,
angustia) con manifestazioni fisiche e metafora della testa che cerca manifestazioni della
persona che cerca conforto connessione con il cap. 45 dove c’è flusso di coscienza con
frasi non connesse e ripetitive che indicano l’ossessività del suo pensiero, sdoppiamento di
Pedro che si rivolge a sé stesso dandosi del tu e prima persona querer/no querer e cerca di
convincersi che sta lì per una sua decisione emergono sofferenza e dubbi esistenziali
- Si ricollega all’esperienze dell’autore, anche lui è stato in prigione diverse volte = dettagli
che solo una persona che conosce l’ambiente può sapere
- Angustia = parola
- In questo sdoppiarsi inerente alla paura sembra che stia cercando di rassicurarsi da sola e di
sdeviare è evidente che si autorassicura ma dall’altra parte dice che tutto sommato lui
non è più obbligato a inseguire obiettivi e esigenze che la società impone e lì è libero da quel
condizionamento sociale
Capitolo 45
- flusso di coscienza con frasi non connesse e ripetitive che indicano l’ossessività del suo
pensiero, sdoppiamento di Pedro che si rivolge a sé stesso dandosi del tu e prima persona
querer/no querer e cerca di convincersi che sta lì per una sua decisione emergono
sofferenza e dubbi esistenziali
- lui cerca di trovare la positività nelle situazioni sa cosa significa stare nelle prigioni ma è
un’esperienza tragica perché siamo sotto il regime franquista
- spazio soffocante e chiuso che lo costringe a pensare
- non è più obbligato a inseguire degli obiettivi e delle esigenze che la società mette come
obiettivi è staccato dagli obblighi sociali
- si evidenzia aspetto esistenziale cioè l’incapacità di assumere un’identità precisa nel mondo
04.12.20
il narratore è attento a farci un tracciato del percorso che segue Pedro strade che percorre
+ casa di Cervantes nominata
casa di Lope de Vega = conservata come casa di quei tempi
il percorso per le strade di Madrid ci deve accompagnare a capire qual è il café dove c’è
la TERTULIA LETTERARIA, luogo identificato con café, bar, locale di grade tradizione
itinerario geografico + Pedro che pensa (pensieri riferiti dal narratore) e riflette su Cervantes
(come uomo + scrittore) e sul suo personaggio
DQ e la sua follia Pedro ci rifletto
Descrive espiral del pensiero, pieghe del suo pensiero le racconta
Libros de caballeria che offrono una visione del mondo più bella visione falsa (libri falsi)
però si oppongono alla realtà e descrivono una realtà che non è quella vera e che non è
concreta
Chabolas= degrado sociale tappeti che mettono in questo disagio il tentativo di offrire
una visione più bella della realtà becera a cui ci troviamo di fronte
La follia si scontra con la realtà follia comica + etica in cui si propone di far funzionare
veramente nel mondo reale generosità + difesa del debole destinati alla lettura del
divertimento nei libros de caballerias
Il franquismo si era impadronito di opere teatrali lo volevano solo nei suoi aspetti censori
al regime reazionario, tradizionalista e cattolico Calderon de La Barca
Cervantes viene lasciato da parte oppositori al franquismo ( simbolo di libertà, emblema
dell’idealismo di DQ, la lettura che ne facevano come Unamuno)”sposato” Cervantes
Il franquismo ha sposato il teatro barocco
Codici fittizi del mondo di cavalleria di DQ resi reali da lui che cerca di applicarli al mondo
reale
Vedono in DQ un idealista che crede nella possibilità di migliorare il mondo codice della
generosità gli oppositori del franquismo lo oppongono al desiderio di evadere dalla realtà
Pretese di bellezza e lusso in un ambiente degradato incongruo
Tendenza classi inferiore di imitare il lusso delle classi più alte senza successi: CURSI (di
cattivo gusto)
Imitare il buon gusto senza avere il buon gusto
Il contrasto del tentativo di elevarsi e della realtà che fa vedere quanto questo sia mal
riuscito e impossibile
Desiderio di essere umano e di essere qualcosa in più narratore lo vede sia come
ammirazione che con compassione e disprezzo
CAP. 30
Narratore onniscente ANALESSI cosa succede dopo tra Amador, Muecas e El mago
Chabolas di Cartucio sono peggio di Muecas descrizione delle chabolas con uso
dell’ironia
Si inventano un linguaggio e un codice dell’onore tutto l’oro (che ormai non funziona più)
Richiesta di un lettore molto attivo e attento che deve ricollegare quello che si dice nei
capitoli precedenti
Tende a riferirsi al lettore ATTIVO, lo conosce
Ironia su ironia con l’uso di parole inglesi descrivere una sorta di alta borghesia delle
chabolas
Mancanza di capacità intellettuali poco sviluppo, accomunto con la Desheredada
Timori della padrona nei confronti del fidanzato della figlia, vendere prestazioni sessuali per
soldi (già anticipato dalla padrona che temeva un rapporto con la figlia ma poi lo fa anche
lei
Ballerine flamenche popolari + fidanzato di Dora cercava di essere ballerino di flamenco
Idea della grotta, enterradas, subchabolas inferiori ad ascendenza dell’alta borghesia
Sedia in contrapposizione con poltrone giganti
Donna che ha voce in capitolo differente da prima dove le donne dovevano stare zitte
Tiene conto di quello che gli portano e chiede spiegazioni
Incita la figlia alla “violenza”
L’autore cerca di mostrare caratteri diversi
Il linguaggio rispecchia la classe sociale con cui abbiamo a che fare
Riferimento alle viscere e alla profondità della terra in contrapposizione all’elevazione delle
classi più alte
CAP. 60
Discorso narrativo più complesso
Discorso indiretto libero + cambiamento di personaggio al quale si riconnette questo dil
Canzone cantata da Dorita non posto in discorso diretto confusionario
C’è un discorso diretto che non ha regni tipografici di discorso di prospettiva che cambia
punti di vista + sentimenti
Riportare il dialogo (botta e risposta)
Ritmo più incalzante e narrazione fluente per seguire il ritmo della vicenda ritmo verso
tragedia (ambiente festivo)
Assenza di capoversi incalzante, affiatato
Dalla festa alla tragedia
Rapimento di Dorita aggressività
Susseguirsi di azioni che finiscono con l’omicidio di Dorita
Narratore riporta le parole di Pedro che assume un atteggiamento ossessivo nei confronti di
Dorita, non vuole che esca
È difficile attribuire quello che si dice a uno o all’altro personaggio
Tutto è costruito come una scena di un film o una scena teatrale
Lui non ha voglia di andare alla festa popolare ma ci va perché glielo ha chiesto Dorita
Scena di suspence
Fin dall’inizio si respira un aria di morte: vestito nero + 2
Morte presente poiché il lettore vede bei momenti di Pedro e Dorita con la consapevolezza
che finirà morte presente + Cartuccio presente
Uso della prima persona plurale per inglobare narratore e lettore
Si sottolinea che è una festa popolare ed è diversa dal ricevimento a casa di Matias, la
presenza dei musicisti fa emergere chiaramente la diversità delle classi
Muscos de entierro cimitero/funerale
Fatalità sospesa sulla testa di Pedro e Dorita
Pedro non voleva farla uscire di casa non è così, la prospettiva è di un altro personaggio
È presente un discorso del narratore che adatta la prospettiva di Pedro che non aveva voglia
di andare alla Verbena Popular (festa popolare presente anche nella Desheredada) tramite
l’uso dell’ironia
Riferimento a quello che pensa e dice Dora con discorso indiretto libero= retorica
sull’amore materno e sul dispiacere quando la figlia se ne andrà con Pedro
Si passa a parlare della bellezza di Dora e il narratore adatta il punto di vista di Dorita, Dora
e Pedro partecipazione attenta del lettore che riesce a capire i cambi di prospettiva
Movimenti + parole (nulla di suo pensiero) in discorso diretto Cartucio (solo questo)
Mai mediatore dei pensieri di Cartucio narratore
CAPITOLO 61
Appoggio di Vargas Llosa che aveva iniziato a scrivere con elementi storici
1969-1975
Mobilitazioni operaie e studentesche, fermenti nazionalistici in Catalogna e Paesi Baschi,
allontanamento della chiesa
1973: l’Eta (voleva rendere i Paesi Baschi indipendente dalla Spagna) uccide Carrero
Blanco, scelto da Franco come presidente del governo
1973-1975: alternanza tra timidi segnali di apertura e reazioni repressive smisurate finisce di
disgregare il regime
Novembre 1975: morte di Franco
1976-1982 la transizione
Juan Carlos fa due scelte inattese: nomina Torcuato Miranda come presidente delle Cortes e
Adolfo Suárez come capo del governo che promuoverà la Ley para la reforma política e
abile nella gestione e porta la Spagna dalla dittatura alla democrazia parlamentare senza
prvocare la reazione dei militari tranne quando nel 1977 vengono legalizzati i partiti di
coalizione e nel momento in cui viene legalizzato il PCE rappresenta un affronto per i
franquista anche se poi le elezioni si svolgono normalmente e vince il partito UCD Patti
della Moncloa che dovevano sancire impegno dei partiti di sinistra a smorzare i contrasti