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A [ei] N [en]
B [bi:] O [ou]
C [si:] P [pi:]
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
D [di:] Q [kju:]
E [i:] R [a:r]
F [ef] S [es]
G [dƷi:] T [ti:]
H [eit∫] U [ju:]
I [ai] V [vi:]
J [dƷei] W [‘dˆblju:]
K [kei] X [eks]
L [el] Y [wai]
M [em] Z [zed]
CONSONANTI
Suono ingleSe eSempi Come in italiano…
p pen, tip pane
b but, web bene
t two, bet tipo
d do, odd dolce
tʃ chair, nature, teach cinese
dƷ gin, joy, edge giardino
k cat, kill, queen, thick cambio
g go, get, beg gara
f fool, enough, leaf faro
v voice, have vite
θ thing, with th sonoro
ð this, breathe th sordo
s see, city, pass, listen sole
z zoo, rose reso
ʃ she, sure, emotion, leash scirocco
Ʒ pleasure, beige fr. George
h ham, hot h aspirata
m man, ham musica
n no, tin nave
ŋ singer, ring fr. cinq
l left, fault luce
Capitolo 1 - L’alfabeto
VOCALI
Suono ingleSe eSempi Come in italiano…
a: father, start a molto allungata
i: see, receive fine
(Segue)
i city, pretty i molto breve
4
e bed, said bello
ǝ: bird, heard fr. heure
æ lad, cat suono aperto tra la a e la e
� run, enough a molto breve
ͻ not, wasp rosa
ͻ: law, caught corso
u put, book u molto breve
u: soon, through luna
ǝ about, colour a quasi muta
DITTONGHI
Suono ingleSe eSempi Come in italiano…
ei day, steak sceicco
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
SEGNI D’INTERPUNZIONE
punteggiatura in ingleSe in italiano
. full stop punto
, comma virgola
: colon due punti
; semicolon punto e virgola
? question mark punto interrogativo
! exclamation mark punto esclamativo
’ apostrophe apostrofo
- hyphen trattino
— dash lineetta
() brackets / parenthesis parentesi tonde
[] square brackets parentesi quadre
… dots punti di sospensione
“” inverted commas / quotation mark virgolette
* asterisk asterisco
Capitolo 2 I sostantivi 5
Sommario 2.1 La formazione del plurale. - 2.2 Sostantivi numerabili e non numerabili. -
2.3 Pair nouns: i sostantivi usati solo al plurale. - 2.4 I nomi collettivi. - 2.5
I nomi composti. - 2.6 Il plurale dei nomi propri.
trousers (pantaloni), glasses (occhiali), tweezers (pinzette)… Nel caso in cui si debba
indicare un determinato numero o una certa quantità di questi stessi sostantivi, occorre
usare pair(s) of.
I need some trousers. Ho bisogno di pantaloni.
She has three pairs of sunglasses and Lei ha tre paia di occhiali da sole e due paia
two pairs of reading glasses. di occhiali per la lettura.
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2.4 I nomi collettivi
I sostantivi indicanti gruppi di persone unite tra loro in virtù di un determinato vincolo
(familiare, politico, religioso, sportivo…) possono essere seguiti sia da un verbo al
singolare che da un verbo al plurale.
Si usa il verbo al singolare se si pensa al gruppo nel suo complesso.
The family has been living here for hun- La famiglia ha vissuto qui per centinaia
dreds of years. di anni.
I persona singolare I io
II persona singolare you tu
III persona singolare he - she - it egli - ella - lui - lei - esso/a
I persona plurale we noi
II persona plurale you voi
III persona plurale they essi/e
Di norma si usano:
Capitolo 4 - I pronomi personali
e pronomi relativi
Sommario 5.1 La frase relativa. - 5.2 I pronomi relativi. - 5.3 L’omissione di who,
which e that. - 5.4 Le preposizioni nelle frasi relative. - 5.5 La sostituzione
dei pronomi relativi which e that.
e pronomi relativi
The boy who comes from New York won Il ragazzo che viene da New York vinse
the game. la partita.
• non defining (appositiva o incidentale), se aggiunge una determinazione non ne-
cessaria alla frase e si potrebbe quindi omettere. Le frasi di questo tipo si collocano
generalmente a mo’ d’inciso, fra due virgole, oppure come apposizione dopo una
virgola, a conclusione del periodo.
Bicycles, which are very popular, are a Le biciclette, che sono molto diffuse, sono
cheap means of transport. un mezzo di trasporto economico.
Capitolo 5 - Frase relativa
He never writes to his father, who is in Lui non scrive mai a suo padre, che è in
England. Inghilterra.
I pronomi relativi italiani che denotano possesso (di cui / del quale / della quale / dei
quali / delle quali), invece, si traducono in inglese con:
Nota bene:
* = si usa esclusivamente in frasi defining
( ) = può essere omesso
the window is my brother, Il ragazzo che è seduto vicino alla finestra è mio fratello);
— nello stile colloquiale, dopo there is (there was…) o quando there is è contenuto
nella frase relativa (There is a man at the door wants to see you, C’è un uomo alla
porta che vuole vederti; This is the only good book there is on the subject, Questo
è l’unico buon libro che esiste sull’argomento).
L’omissione di who, which e that è invece regolarmente possibile quando:
— costituiscono l’oggetto di una frase relativa (The policeman [who(m) / that] I saw
was running, Il poliziotto che vidi stava correndo);
— all’interno della frase c’è una preposizione (The road he was driving on was dan-
gerous [anziché The road on which he was driving was dangerous], La strada sulla
quale lui guidava era pericolosa).
Sommario 6.1 I pronomi riflessivi. - 6.2 L’uso enfatico dei pronomi riflessivi. - 6.3
Espressioni particolari e pronomi reciproci. - 6.4 I verbi riflessivi.
Il pronome riflessivo si forma alla I e II persona singolare e plurale con l’aggettivo pos-
sessivo + self per il singolare e selves per il plurale; alla III persona singolare e plurale
con il pronome personale complemento + self per il singolare e selves per il plurale.
I’m teaching myself Spanish. Sto imparando lo spagnolo da solo.
Are you enjoying yourself? Ti stai divertendo?
Jim Morrison killed himself. Jim Morrison si uccise.
To speak to oneself. Parlare tra sé e sé.
I pronomi riflessivi possono essere utilizzati come:
• complemento oggetto (I washed myself, Mi lavai);
• complemento di termine (She has bought herself a new necklace, Si è comprata
una nuova collana);
• complemento introdotto da una preposizione (John does everything for himself,
John fa tutto per se stesso), il quale si riferisce alla persona o alla cosa citata come
soggetto della frase, oppure serve per formare un verbo riflessivo.
6.2 L’uso enfatico dei pronomi riflessivi 21
Oltre a essere usati come complementi, i pronomi riflessivi sono anche rafforzativi e, in
quanto tali, vengono posti subito dopo il pronome (o il nome) che appunto enfatizzano.
Se tale pronome (o nome) è il soggetto della proposizione, il pronome riflessivo può
anche essere collocato al termine della frase.
I myself spoke to him. / I spoke to him Gli parlai proprio io.
myself.
Whom do you imagine I saw? Mary herself. Indovina chi ho visto? Mary in persona.
tratta di azioni che, di regola, si compiono su sé stessi). Tali sono: to behave (oneself),
comportarsi; to comb (oneself), pettinarsi; to dress (oneself), vestirsi; to shave (oneself),
radersi; to undress (oneself), svestirsi; to wash (oneself), lavarsi.
I get up at seven, wash and dress. Mi alzo alle sette, mi lavo e mi vesto.
Do you shave every day? Ti radi tutti i giorni?
Nel caso in cui il complemento oggetto di un verbo riflessivo italiano indichi un capo
di vestiario o una parte del corpo, in inglese si utilizza l’aggettivo possessivo corri-
spondente (anziché un pronome riflessivo).
Put on your jacket. Mettiti la giacca.
Capitolo 7 Gli aggettivi qualificativi 23
Sommario 7.1 Attributo e predicato. - 7.2 Gli aggettivi usati come sostantivi. - 7.3
Nomi e aggettivi di nazionalità.
well (bravo).
The boys are afraid of the dark. I ragazzi hanno paura del buio.
She felt alone when he was in London. Si sentiva sola quando lui era a Londra.
Un ulteriore caso in cui l’aggettivo viene considerato predicato è quando accompagna
un pronome indefinito.
They didn’t say anything important. Non dissero niente d’importante.
relativo, che serve per descrivere una causa e il suo effetto e traduce l’espressione italiana
«quanto più… tanto più…», con frasi nelle quali il verbo to be viene spesso sottinteso
(The more money you make, the more you spend, Quanti più soldi guadagni, tanti più ne
spendi; The sooner [will be], the better [will be], Quanto prima [sarà], meglio [sarà]).
dimostrativi
Sommario 9.1 Caratteri generali. - 9.2 Gli aggettivi dimostrativi. - 9.3 I pronomi
dimostrativi. - 9.4 Altri usi dei pronomi dimostrativi. - 9.5 I termini di
contrapposizione. - 9.6 Such e same.
Singolare plurale
this questo, questa these questi, queste
that quello, quella those quei, quegli, quelli, quelle
Si usano per determinare se qualcuno o qualcosa è vicino o lontano rispetto a chi parla
dimostrativi
e sono invariabili nel genere, ma non nel numero.
cose lontane da chi parla. Tutti e quattro possono quindi indicare vicinanza spaziale,
temporale o psicologica.
I’m doing my exams this summer. Farò gli esami quest’estate.
These books are very interesting. Questi libri sono molto interessanti.
That table is nice, isn’t it? Quel tavolo è bello, non è vero?
Those answers were conclusive. Quelle risposte furono decisive.
indefiniti
Sommario 11.1 Classificazione. - 11.2 Some ed any. - 11.3 Altri aggettivi e pronomi
indefiniti. - 11.4 Pronomi e avverbi composti di some, any, no, every.
11.1 Classificazione
Gli aggettivi e i pronomi indefiniti si adoperano per indicare una quantità indeterminata.
Nella tabella che segue sono raggruppati quelli maggiormente utilizzati.
indefiniti
many many
several several
enough enough
(a) few a few
Capitolo 11 - Aggettivi e pronomi
We stayed for some days in Oxford and also Siamo stati alcuni giorni a Oxford e abbiamo
spent some time in Cambridge. trascorso un po’ di tempo anche a Cambridge.
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
tempo.
He visited several towns on the trip. Durante il viaggio lui ha visitato parecchie
città.
• Enough (abbastanza): può seguire o precedere un nome, ma deve sempre seguire
un aggettivo, un avverbio o un verbo; può essere sia aggettivo che pronome.
Have you had enough beer? Hai avuto abbastanza birra?
There was noise enough. C’era abbastanza rumore.
It’s good enough. È abbastanza buono.
That’s enough. È abbastanza.
• Few (pochi/e) / little (poco/a): il primo si usa come aggettivo davanti a sostantivi
numerabili plurali, mentre come pronome li sottintende ed equivale a not many. Il secon-
do, invece, come aggettivo introduce sostantivi non numerabili, mentre come pronome
li sottintende ed equivale a not much. Entrambi esprimono l’idea di una quantità ridotta.
Few (= not many) students really under- Pochi studenti realmente capiscono il
stand the meaning of this book. significato di questo libro.
He eats little (= not much) meat. Lui mangia poca carne.
Se preceduti dall’articolo indeterminativo a, così da assumere la forma di a few / a
little, non sono più sinonimi di not many / not much, ma si avvicinano piuttosto al ter-
mine neutrale some, rispettivamente con il significato di «qualche / alcuni / un piccolo
numero» e di «un po’ / alcuni / una piccola quantità».
A few (= some) tourists came here, last Pochi turisti sono venuti qui, l’estate
summer. scorsa.
We were able to save a little (= some) Riuscimmo a conservare una piccola som- 45
money. ma di denaro.
• Most / most of (la maggior parte di): si possono utilizzare con tutti i sostantivi,
numerabili e non numerabili.
Most of what you said was false. La maggior parte di ciò che dicesti era falso.
Most Scotch whisky is made for export. La maggior parte del whisky scozzese è
destinato all’esportazione.
• Every (ogni, tutti/e) / each (ciascuno/a, ogni): esprimono ambedue l’idea di totalità,
ma mentre every si adopera in riferimento a un gruppo indefinito e numeroso di persone
o cose, each indica le singole persone o cose di un gruppo ben definito e spesso ristretto.
Every student (= all the students) has to Ogni studente deve (tutti gli studenti de-
be here at 8 a.m. vono) essere qui alle 8.
Each man has the right to be protected by Ogni (ciascun) uomo ha il diritto di essere
the police. protetto dalla polizia.
• All (tutto/a/i/e): utilizzabile davanti ai sostantivi sia numerabili che non numerabili,
esprime l’idea di totalità e si riferisce a un insieme di cose o persone considerate come gruppo.
All my friends are on holiday in August. Tutti i miei amici vanno in vacanza ad agosto.
Può essere seguito da:
— (of) + the (All [of] the students passed the exam, Tutti gli studenti hanno superato
l’esame);
— (of) + dimostrativi plurali (All [of] those students who had passed the exam were
— (of) + the (Both [of] the students passed the exam, Entrambi gli studenti hanno
superato l’esame);
— (of) + dimostrativi plurali (Both [of] those students who had passed the exam were
happy, Entrambi quegli studenti che avevano superato l’esame erano felici);
— (of) + possessivo (Both [of] my students passed the exam, Entrambi i miei studenti
hanno superato l’esame);
— of + pronome personale complemento (Both of them passed the exam, Tutti e due
hanno superato l’esame);
— un semplice sostantivo (He broke both legs, Lui si ruppe entrambe le gambe).
Both segue sempre il pronome (I know them both, Li conosco entrambi). Inoltre è
possibile incontrare la costruzione soggetto + verbo + both (My parents were both
from London, I miei genitori vengono entrambi da Londra); oppure both usato in cor-
relazione con and (both… and…), con il significato di «sia… sia… / non solo… ma
anche…» (Tom speaks both English and French, Tom parla sia inglese sia francese).
• Either (l’uno/a o l’altro/a, uno/a dei/delle due, ciascuno/a dei/delle due, tutti/e
e due): richiede il verbo al singolare, ma quando è seguito da of + sostantivo plurale
il verbo può essere sia al singolare che al plurale.
You can take either book. Puoi prendere l’uno o l’altro libro.
I wonder if either of those alternatives is Mi chiedo se entrambe queste alternative
/ are good. siano giuste.
Si utilizza:
— in correlazione con or (either… or…) nelle frasi affermative, assumendo il signi-
ficato di «o… o…» (You can have either this or that book, Puoi prendere o questo
o quel libro);
— in correlazione con or (either… or…) nelle frasi negative, assumendo il significato
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di «né… né…» (You don’t speak either English or French, Non parli né inglese né
francese);
— nelle frasi negative con la costruzione verbo + not + either, assumendo il significato
di «né l’uno/a né l’altro/a, nessuno/a dei/delle due (I don’t like either of them, Non
mi piace né l’uno né l’altro [di loro]);
— nelle frasi negative come avverbio, con il significato di «neppure» (It isn’t his, and
it isn’t mine, either, Non è suo e non è mio neppure).
• Neither (né l’uno/a né l’altro/a, nessuno/a dei/delle due): viene adoperato nelle
frasi affermative, e sia come aggettivo che come pronome richiede il verbo al singolare.
Neither performance was interesting. Né l’una né l’altra delle rappresentazioni
fu interessante.
Neither of them knows about it. Né l’uno né l’altro (Nessuno di loro) lo sa.
Si usa:
— in correlazione con nor (neither… nor…), assumendo il significato di «né… né…»
(He is neither intelligent nor good, Non è né intelligente né buono);
— nelle frasi con senso negativo, preceduto dal verbo in forma positiva, con il signi-
ficato di «né l’uno/a né l’altro/a, nessuno/a dei/delle due» (I like neither of them,
Non mi piace né l’uno né l’altro [di loro]);
— come congiunzione, con il significato di «neppure» (The first wasn’t good and
neither was the second, Il primo non era buono e neppure il secondo).
— gli aggettivi possessivi che si riferiscono ai pronomi composti utilizzati per le persone
sono his / her, spesso impiegati congiuntamente per fare riferimento ad entrambi
i sessi. In tal caso, però, si può anche fare ricorso al plurale their (Has anybody
forgotten his / her [oppure their] pen?, Qualcuno ha dimenticato la penna?);
— i composti di thing non sono mai seguiti dalla preposizione of se seguiti da un
aggettivo (I’d like to eat something sweet, Vorrei mangiare qualcosa di dolce);
— i composti di where non prendono le preposizioni dei complementi di luogo, eccetto
from (That train will take you nowhere, Quel treno non vi porterà in nessun luogo;
We are coming from somewhere, Veniamo da un qualche posto);
— si usa l’indefinito semplice invece del composto quando il pronome è limitato da
of (Call some of those girls, Chiama qualcuna di quelle ragazze).
Capitolo 12 Le preposizioni 49
è possibile stabilire il rapporto spaziale che sussiste fra due termini di una stessa frase.
In generale l’utilizzo delle preposizioni non è semplice in inglese, tanto che spesso
sconfina nell’idiomatico, cosicché sarebbe inutile tentare di stabilire un’esatta corri-
spondenza fra le preposizioni di luogo inglesi e quelle italiane. Di seguito si propone un
elenco di quelle maggiormente adoperate, con i relativi esempi che ne illustrano l’uso.
• At (a, in): esprime stato in luogo, cioè indica semplicemente un determinato luogo,
inteso come un punto nello spazio, dunque non identificato in termini di larghezza,
altezza o lunghezza. Si usa con:
— un luogo preciso nello spazio (We were at the bus stop, Eravamo alla fermata
dell’autobus);
— una casa o un indirizzo (We live at 25, Regent Street, Abitiamo al n. 25 di Regent Street);
50 — un edificio, quando si pensa all’attività che vi si svolge (My sons are at the swimming
pool, I miei figli sono in piscina);
— piccole città, paesi o villaggi incontrati durante un viaggio (We stopped at a village
near Coventry, Ci fermammo in un paesino vicino Coventry);
— abitazioni o negozi (My mother works at Selfridges, Mia madre lavora da Selfridges);
— eventi (See you at the match, Ci vediamo alla partita);
— espressioni del tipo: at war (in guerra), at peace (in pace), at the station / airport
(alla stazione / all’aeroporto), at the seaside (al mare), at home / work / school (a casa
/ a lavoro / a scuola), at rest (a riposo), at a loss (in perdita)… (My country hasn’t
been at war for a long time now, Il mio Paese non è in guerra da molto tempo);
— il verbo to arrive (to arrive at), per indicare tutte le destinazioni che non siano città
grandi o nazioni, casi nei quali bisognerebbe invece usare in (Tom arrived at the
party in time yesterday, Ieri Tom arrivò in tempo alla festa);
— il verbo to be (to be at), per indicare luoghi come home / work / school / university (casa
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
/ lavoro / scuola / università), o un posto qualsiasi come party / bridge / crossroads (festa
/ ponte / incrocio), o ancora per fare riferimento alle parti interne, a quelle esterne, o al
pian terreno di un qualsiasi edificio (The girl you spoke about was at the post office, La
ragazza di cui parlavi era all’ufficio postale).
• In (in, a): precisa e sottolinea l’idea di trovarsi «dentro» un determinato luogo. Si
adopera con:
— nomi di luoghi identificati in termini di area o volume (Sarah was in the garden,
Sarah era in giardino);
— una strada (They live in Bond Street, Abitano in Bond Street);
— un edificio, con particolare riferimento al suo interno (It was dark in the theatre,
Nel teatro era buio);
— un paese (There were three shops in the village, Nel paese c’erano tre negozi);
— una città grande, ma all’occorrenza anche con una piccola (The Johnsons live in
Copenhagen, I Johnson vivono a Copenaghen);
— uno Stato (They are on holiday in France, Sono in vacanza in Francia);
— espressioni del tipo: in danger (in pericolo), in debt (indebitato), in despair (dispe-
rato), in a hurry (in fretta), in love (innamorato), in sight (in vista), in trouble (nei
guai)… (You are in trouble again, aren’t you?, Sei di nuovo nei guai, vero?);
— il verbo to arrive (to arrive in), per destinazioni costituite da città o Paesi (Tom
arrived in London / England, Tom arrivò a Londra / in Inghilterra);
— il verbo to get (to get in), con il significato di «arrivare a destinazione» o di «salire»,
ma solo su un mezzo di trasporto privato (What time does the train get in?, A che
ora arriva il treno?; She got in her car and started the engine, Lei salì in macchina
e mise in moto).
• On (su, sopra): si utilizza quando sussiste un contatto e traduce il concetto dell’es-
sere fisicamente «sopra» un oggetto. In tal caso il luogo indicato può essere identificato
in termini di lunghezza o di superficie.
There was a picture on the wall. C’era un quadro sulla parete.
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He says he would like to live on the main Dice che gli piacerebbe vivere sulla strada
road to Glasgow. principale per Glasgow.
Si usa altresì:
— in espressioni del tipo: on board (a bordo), on the left (a sinistra), on the right (a
destra), on both sides (su entrambi i lati), on the way (sulla strada), on tv (in tv)…
(Why don’t we buy something to drink on the way home?, Perché tornando a casa
non compriamo qualcosa da bere?);
— con il verbo to get (to get on), con il significato di «salire», ma solo su un mezzo di
trasporto pubblico (The policemen got on the train at Oxford, I poliziotti salirono
sul treno a Oxford).
• In front of (davanti a) / behind (dietro a): entrambe indicano assenza di contatto
tra i due termini in rapporto.
I saw him walking in front of the bank. L’ho visto camminare davanti alla banca.
Let’s go behind the house. Andiamo dietro la casa.
Tuttavia, se si vuol fare intendere che gli oggetti a cui si riferiscono le preposizioni
sono fisicamente legati, allora bisognerà utilizzare i corrispettivi: at the front (of) / at
the back (of).
The lights at the back of the car were off. Le luci della parte posteriore dell’auto
erano spente.
• On top of (su, sopra): si utilizza per dire che una cosa è «sopra e a contatto» con
un’altra.
The magazine is on top of the fridge. La rivista è sopra il frigorifero.
• Above / over (su, sopra, più in alto di, al di sopra di): above denota posizione
più alta in senso sia materiale che figurato e si usa quando non c’è contatto fisico tra
due oggetti; mentre over, che pure può denotare posizione più alta, e quindi essere si-
nonimo di above, si adopera soprattutto per esprimere contatto, quando sussiste l’idea
Capitolo 12 - Le preposizioni
di «stare sopra» fino a coprire in tutto o in parte una cosa, oppure l’idea di «passare
oltre» o «sopra» una cosa. Inoltre, over può essere utilizzata con il significato di across
(attraverso) e può indicare «cessazione, termine».
The bird hovered above us. L’uccello si librava sopra di noi.
She spread the tablecloth over the table. Lei distese la tovaglia sulla tavola.
We walked over the fields to the village. Passeggiammo attraverso i campi fino al
villaggio.
The war is over. La guerra è finita.
• Below / under (giù, sotto, al di sotto di, più in basso di): sono rispettivamente
gli opposti di above e over. Anche below si adopera quando non c’è contatto fisico tra
due oggetti e, in quanto tale, ha per sinonimo beneath, che però appartiene alla lingua
52 poetica e quindi è poco usata. Under, invece, si utilizza in senso materiale, quando
qualcuno o qualcosa è completamente coperto da un oggetto, mentre underneath viene
preferita a under per rendere l’idea di qualcosa che resta sotto, nascosta materialmente
o intenzionalmente.
The temperature is ten degrees below zero. La temperatura è di dieci gradi sotto zero.
There is a carpet under the table. C’è un tappeto sotto il tavolo.
What are you wearing underneath your coat? Cosa indossi sotto il cappotto?
• Between / among (tra, fra): si utilizzano per indicare la posizione di un oggetto
o di una persona, rispettivamente, tra due oppure tra un numero imprecisato di altri
oggetti o persone. Sinonimo di among è la preposizione amid, impiegata prettamente
nel linguaggio poetico.
Jana was sitting on the bus between her Jana era seduta nell’autobus tra i suoi due
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
qualcosa. Si può usare anche in correlazione con from (from… to…), per indicare il
movimento da un luogo all’altro (da… a…), nonché con il verbo to get (to get to),
quando questo assume il significato di «giungere in un luogo».
Shall we go to Mary’s? Andiamo da Mary?
We flew from Paris to Madrid. Volammo da Parigi a Madrid.
She got to Vilnius last night. È giunta a Vilnius ieri notte.
• Into (in, dentro): si utilizza sempre con un verbo di movimento e in riferimento
a un luogo chiuso e circoscritto; oppure indica passaggio, trasformazione (anche in
senso figurato) da uno stato a un altro.
The cat got into the box. Il gatto è entrato nella scatola.
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Midas changed everything into gold. Mida trasformava ogni cosa in oro.
• As far as: traduce la preposizione italiana «fino a» quando si riferisce a spazio.
Could you give me a lift as far as the farm? Potresti darmi un passaggio fino alla fattoria?
• Towards (verso, in direzione di).
Sarah is walking towards Jim’s house. Sarah sta camminando verso la casa di Jim.
• Onto (su, sopra): si adopera sempre per esprimere moto a luogo.
Michael threw his pencil onto the table. Michael lanciò la sua matita sul tavolo.
She climbed onto a rock. Lei si arrampicò su di una roccia.
• Across (attraverso, al di là di, da un lato all’altro): indica essenzialmente mo-
vimento, ma a seconda del contesto può anche riferirsi a una posizione nello spazio,
significando, in questo caso, «dall’altro lato di».
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
You have to drive across the whole town. Devi attraversare con l’auto tutta la città.
We rowed across the lake. Remammo da un lato all’altro del lago.
He lives across the street. Lui abita dall’altro lato della strada.
• Along (lungo): denota moto a luogo «lungo» una certa direzione, ad esempio lungo
una strada, un fiume, nel senso della longitudine.
Why don’t we stroll along the river? Perché non facciamo una passeggiata lungo
il fiume?
• Through (per, attraverso): indica moto per luogo con il significato di attraversa-
mento.
Tarzan made his way through the jungle. Tarzan si fece strada attraverso la giungla.
• Round / around (intorno a): denotano movimento circolare, anche parziale (ad
esempio, «girare l’angolo»), ma indicano pure stato in luogo, o si adoperano per tra-
durre «qua e là, in giro per».
We walked round the centre. Passeggiammo in giro per il centro.
Some people were standing around the Alcune persone erano intorno alla fontana.
fountain.
• About: il suo significato principale è «circa, presso, a proposito di, riguardo a»
(Tell me something about you, Dimmi qualcosa di te). Tuttavia, se si adopera come
preposizione di luogo o avverbio, si deve tradurre con «intorno a, in giro», in senso
più vago rispetto ad around. In effetti la differenza tra le preposizioni around ed about
è che la prima denota posizione o movimento attorno a qualcosa, mentre la seconda
rende l’idea dello stare e del muoversi qua e là, in vari punti e direzioni.
There were people all about. C’era gente ovunque.
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They travelled about the country. Viaggiarono qua e là (in lungo e in largo)
per il Paese.
They travelled round the world. Fecero il giro del mondo.
• Up (su, in cima a) / down (giù).
She went up in one lift, while he came down Lei saliva in un ascensore, mentre lui
in another. scendeva in un altro.
• From (da, da parte di) / away from (via da) / out of (fuori da): from denota moto
da luogo, ossia da dove proviene qualcuno o qualcosa (anche in senso figurato), mentre
away from e out of indicano da chi o da che cosa si separa qualcuno o qualcosa.
Where do you come from? I’m from Milan. Di dove sei? Sono di Milano.
How far is the station from the airport? Quanto dista la stazione dall’aeroporto?
This party is very boring. Let’s get away Questa festa è molto noiosa. Andiamo via
from here. da qui.
Please, get out of this room immediately! Per favore, esci immediatamente da questa
stanza!
Inoltre, come già visto in precedenza, from si adopera in correlazione con to (from…
to…) per indicare il movimento da un luogo a un altro (He travelled from Milan to
Rome, Lui viaggiò da Milano a Roma), oppure in senso figurato (Read the book from
page 10 to 30, Leggi il libro da pagina 10 a pagina 30).
avuto le informazioni?);
— è riferita a un pronome relativo (That’s the room [which] you must go into, Quella
è la stanza in cui devi entrare; Is this the room which she came out of?, È questa la
stanza da cui è uscita?).
8.20 train left on time today, Il treno delle 8.20 oggi è partito puntuale).
• In (a, in, di, entro, durante, fra) si utilizza:
— con i mesi (in July, a luglio);
— con gli anni (in 1999, nel 1999);
— con i secoli (in the 20th century, nel ventesimo secolo);
— per indicare parti del giorno (in the morning, di mattina; in the afternoon, di pome-
riggio), a eccezione di at night (di notte);
— con le stagioni (in winter, d’inverno);
— per stabilire un momento del futuro calcolato a partire dal presente (John will be
leaving for France in three days, John partirà per la Francia fra tre giorni);
— quando si vuole specificare il tempo necessario per compiere una determinata azione
(You can do that job in about two hours, Puoi fare quel lavoro in due ore circa).
Tipiche, altresì, le seguenti espressioni:
— in time, che vuol dire «in tempo, abbastanza presto» (If you don’t want to miss
the flight you must get there in time, Se non vuoi perdere il volo devi arrivare lì in
tempo);
— in the end, nel senso di «alla fine, dopo un po’, in fondo» (In the end we decided
to stay at home, Alla fine decidemmo di stare a casa; At first I didn’t like him, but
in the end we became good friends, All’inizio lui non mi piaceva, ma dopo un po’
diventammo buoni amici).
Oltre ad at, on, in, altre preposizioni temporali di largo utilizzo sono quelle di seguito
specificate.
• Before (prima di, davanti a): denota il momento che precede l’azione o il lasso
di tempo a cui si fa riferimento nella frase. Si può adoperare anche in senso spaziale
(Mira stopped before the palace, Mira si fermò davanti al palazzo).
My daughter got home before midnight. Mia figlia arrivò a casa prima di mezzanotte.
57
Think before speaking. Pensa prima di parlare.
• During (durante, nel corso di): sottolinea e abbraccia il periodo di tempo in cui
si svolge l’azione. Si tratta di una preposizione che può anche essere sostituita da in,
tranne quando si vuole esprimere un’azione che dura per un intero periodo, o quando
ci si riferisce ad azioni specifiche (come una visita turistica o un pasto…).
I’m always out at work during / in the day. Sono sempre fuori al lavoro durante il
giorno.
We were in Rome during (non in) the whole Rimanemmo a Roma durante tutta l’estate.
of the summer.
During (non in) lunch I explained my Durante il pranzo spiegai i miei progetti.
plans.
• While (mentre): è simile a during, ma con una differenza, la stessa che c’è in ita-
liano tra «durante» e «mentre»; during si utilizza solo davanti a un sostantivo, while
soltanto davanti a una frase.
It started to rain while they were having Cominciò a piovere mentre stavano facen-
a picnic. do un picnic.
• After (dopo, in seguito a, dietro): si riferisce al periodo che segue l’azione citata
nella frase e si può adoperare anche in senso spaziale (Could you close the door after
you, please?, Puoi chiudere la porta dietro di te, per favore?).
We had to take a taxi after the party. Dovemmo prendere un taxi dopo la festa.
• From… to / from… till / from… until (da… a): sono tutte preposizioni impiegate
per indicare il momento iniziale e quello finale di un arco temporale. Quando è specifi-
cato l’inizio, ma non la fine, di un determinato lasso di tempo si ricorre all’espressione
from… on (da… in poi). Till e until, in correlazione con from, significano «fino a» e
denotano un momento futuro; until, in particolare, viene impiegata più comunemente
all’inizio di una frase lunga.
Capitolo 12 - Le preposizioni
How to eat healthy from morning to night. Come mangiare bene dalla mattina alla sera.
The shop is open from 9.00 a.m. till 5.30 p.m. Il negozio è aperto dalle 9.00 alle 17.30.
It will be closed from tomorrow until next Sarà chiuso da domani fino a martedì
Tuesday. prossimo.
From October on the weather grew colder. Da ottobre in poi faceva più freddo.
• For (da, per) / since (da): le due preposizioni si traducono allo stesso modo,
ma esprimono un concetto differente. Infatti, for indica un periodo, un’estensione di
tempo, l’intera durata di un’azione o di una situazione, e spesso si adopera pure in
espressioni temporali idiomatiche; mentre since indica il momento iniziale del lasso
di tempo considerato.
My mother has known him for ten years. Mia madre lo conosce da dieci anni.
58
Sit here for the time being. Siediti qui per il momento.
I haven’t seen Julia since Easter. Non vedo Julia da Pasqua.
Nobody has heard from him since his going Nessuno ha avuto sue notizie da quando si
to New Zealand. è recato in Nuova Zelanda.
• By (entro, per) / within (entro, in): denotano ambedue una scadenza, cioè un ter-
mine ultimo nel futuro. In particolare by si riferisce a un preciso momento che verrà,
mentre within (o, a volte, semplicemente in) sottolinea il tempo necessario per compiere
una determinata azione.
We should have the cheque by next Friday. Dovremmo avere l’assegno entro venerdì
prossimo.
You should have the cheque within / in Dovreste avere l’assegno in dieci giorni.
ten days.
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
• Like (come, alla maniera di, similmente a) / as (come, in qualità di) / as if (come
se): implicano somiglianza o equivalenza. In particolare like si pone prima di un nome,
di un pronome, o davanti alla forma -ing per confrontare due cose o persone simili;
as serve per indicare la professione svolta da una persona o la funzione di un oggetto
o di un individuo; as if si adopera prima di una frase per esprimere somiglianza o per
spiegare come sembra che stia qualcuno o qualcosa.
My sister is quite like me. Mia sorella è proprio come me.
He drinks like a camel. Lui beve come un cammello.
Lady Gaga said: “Being on stage is like Lady Gaga disse: “Stare sul palco è come
having sex”. fare sesso”.
60 He come to us as a friend. Lui venne da noi come amico.
I once worked as a dancer. Una volta facevo la ballerina.
It looks as if it’s going to stop raining. Sembra come se stesse smettendo di piovere.
She is treated as if / as though she were È trattata come se fosse un’estranea.
a stranger.
12.8 La preposizione of
La preposizione of è una delle più utilizzate in inglese; essa può indicare:
• possesso (the book of Mary, il libro di Mary);
• specificazione (the house of which you speak to me, la casa di cui mi parli);
• denominazione (the island of Capri, l’isola di Capri);
• origine (She is sprung of a noble family, Lei discende da una nobile famiglia);
• qualità (You are a boy of strong will, Sei un ragazzo di forte volontà);
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
avverbiali
Sommario 13.1 Funzioni e classificazione degli avverbi. - 13.2 Gli avverbi di modo.
- 13.3 Gli avverbi di tempo. - 13.4 Gli avverbi di luogo. - 13.5 Gli avverbi
di frequenza. - 13.6 Gli avverbi di quantità.
avverbiali
cident, La sua auto fu completamente distrutta nell’incidente [l’avverbio completely
accompagna il participio passato wrecked per completarne il significato]);
— precisare o modificare il significato di un altro avverbio (It’s very late, È molto tardi
[l’avverbio very accompagna l’avverbio di tempo late]).
In inglese esistono: Capitolo 13 - Avverbi ed espressioni
• avverbi di modo;
• avverbi di tempo;
• avverbi di luogo;
• avverbi di frequenza;
• avverbi di quantità.
Gli aggettivi late e hard hanno anche una forma avverbiale in -ly, che assume tutta-
via un significato diverso rispetto al corrispondente aggettivo: lately, recentemente;
hardly, a malapena, a stento;
— l’aggettivo good (buono) è irregolare e diventa l’avverbio well (bene): Caroline
is a good player, Caroline è una buona giocatrice → Caroline plays well, Caroline
gioca bene;
— quando un aggettivo termina per -ly l’avverbio si costruisce aggiungendo le
espressioni in a… way / in a… manner (motherly, materno → in a motherly way,
maternamente; fatherly, paterno → in a fatherly manner, paternamente);
— non tutte le parole che terminano per -ly, ovviamente, corrispondono ad avverbi.
Sono aggettivi, infatti, i seguenti vocaboli: lively (vivace), silly (stupido), lovely
(bello), friendly (amichevole)…
In genere gli avverbi di modo si collocano dopo il verbo. Se nella frase compaiono
altri complementi oltre a quello di modo, questo si pone dopo il complemento oggetto
o di termine, mentre precede, di solito, il complemento di luogo o di tempo.
I saw her walking hurriedly to the station Stamattina l’ho vista camminare in gran
this morning. fretta verso la stazione.
He worked hard in the office yesterday. Ieri lui ha lavorato sodo in ufficio.
Gli avverbi in -ly sono comuni nel discorso informale, ma un avverbio di modo può
essere reso anche con altre espressioni, come abbiamo già evidenziato.
She spoke in a distracted way (= She spoke Lei parlava in modo distratto.
distractedly).
Victor acted in a natural manner (= Victor Victor si comportava in maniera naturale.
acted naturally).
13.3 Gli avverbi di tempo 63
Gli avverbi di tempo definiscono il momento in cui avviene l’azione indicata nella
frase. Alla maggior parte di essi non corrisponde alcun aggettivo, come nel caso di:
now (ora, adesso), soon (subito, presto, tra poco), then (allora, poi), today (oggi)… Si
distinguono in due grandi gruppi, di seguito specificati.
• Gli avverbi di tempo determinato sono quelli che indicano un momento più o meno
preciso e si posizionano alla fine della frase, oppure, per maggiore enfasi, all’inizio; di
norma si adoperano con i verbi al simple present, al simple past o al future. I più comuni
sono: at weekend (nel fine settimana), during («durante», in espressioni come: during
the week, durante la settimana; during the day, durante il giorno), next («prossimo», in
espressioni del tipo: next year, l’anno prossimo; next month, il prossimo mese), now (ora),
today (oggi), tomorrow (domani), tonight (stanotte), when («quando», in espressioni
come: when it rains, quando piove; when I’m ill, quando sono malato), yesterday (ieri).
At weekends I stay with them. Nei fine settimana sto con loro.
During the day I walked in the park. Durante il giorno passeggiavo nel parco.
She left the country yesterday. Ieri lei ha lasciato il Paese.
• Gli avverbi di tempo indeterminato suggeriscono un periodo di tempo non ben
definito e per lo più si utilizzano con il present perfect. I più frequenti sono: already
(già, di già), just (appena, proprio, appunto), lately (ultimamente, recentemente), later
(più tardi), yet (ancora, già), not yet (non ancora), nowadays (oggigiorno), once (una
volta), recently (recentemente), still (ancora), usually (di solito).
Sommario 14.1 Tabella dei numeri cardinali e ordinali. - 14.2 I numeri cardinali. -
14.3 I numeri ordinali. - 14.4 Le quattro operazioni. - 14.5 Le date. - 14.6
L’ora. - 14.7 Le principali unità di misura anglosassoni.
la), che si legge point, mentre le migliaia sono separate dalle centinaia da una virgola
(al posto del nostro punto): 4,56 = 4.56 → quattro virgola cinquantasei, four point five
six; 1.200 = 1,200 → milleduecento, one thousand two hundred.
Di regola dozen, hundred, thousand non prendono la -s del plurale, eccetto quando
si usano come espressioni indefinite (There were thousands of men and hundreds of
women in the stadium, Nello stadio c’erano migliaia di uomini e centinaia di donne).
Million resta invariato se è seguito da un altro numero o da un sostantivo (two million men, due
milioni di uomini), mentre prende la -s del plurale se adoperato da solo (two millions, due milioni).
Dozen, hundred, thousand e million, impiegati da soli, possono essere preceduti sia da one (one
hundred people, un centinaio di persone) che da a (a dozen wounded, una dozzina di feriti).
Nell’inglese britannico, o British English, a billion significa di solito «mille milioni», ossia
«un miliardo», ma può anche significare «un milione di milioni», ovvero «mille miliardi».
Alcuni numeri possono essere confusi se non vengono pronunciati correttamente (ad
esempio, 13 → thirteen e 30 → thirty): attenzione, quindi, all’accento e alla pronuncia!
SottrAzione
Es.: 5 - 3 = 2 → Take three from five, Sottrai tre a cinque; Five take away three is two,
Cinque meno tre fa due; What does three from five leave?, Quanto fa cinque meno
Capitolo 14 - I numerali
tre?; Three from five leaves two, Cinque meno tre fa due; Five minus three equals two,
Cinque meno tre è uguale a due.
MoltiplicAzione
Es.: 5 ∙ 3 = 15 → Multiply five by three, Moltiplica cinque per tre; Five multiplied
by three is fifteen, Cinque moltiplicato per tre è quindici; What is three times five?,
Quanto fa tre volte cinque?; Three times five equals fifteen, Tre volte cinque è uguale
a quindici; Five threes are fifteen, Cinque per tre è quindici.
diviSione
70
Es.: 8 : 2 = 4 → Divide eight by two, Dividi otto con due; Eight divided by two is four,
Otto diviso con due è quattro; Eight divided by two equals four, Otto diviso con due
è uguale a quattro; How many times does two go into eight?, Quante volte due sta
nell’otto?; Two into eight goes four times, Due sta nell’otto quattro volte.
14.5 Le date
Per indicare una data si adoperano i numeri ordinali preceduti dall’articolo determinativo
the, che viene sempre pronunciato, ma non necessariamente scritto (What day of the month
is it?, Quanto ne abbiamo?; It’s the first, Ne abbiamo uno; What day is it today?, Che giorno
è oggi?; It’s March the tenth / It’s March 10th / It’s the tenth of March, È il dieci marzo).
Di norma l’anno viene pronunciato diviso in due cifre (1637, sixteen thirty-seven;
1982, nineteen eighty-two), ma si faccia attenzione agli anni 2000, 2001, 2002…, che
si pronunciano: two thousand, two thousand and one, two thousand and two…
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
Una stessa data si può scrivere in diversi modi (2 aprile 2006 → April 2nd 2006 / April
2 2006 / 2nd April 2006 / 2 April 2006).
Se è espressa solo in cifre, nell’inglese britannico si pone prima il giorno, poi il mese e
infine l’anno (10-1-1983, the tenth of January nineteen eighty-three), mentre nell’inglese
americano il mese precede il giorno (10-1-1983, October 1st nineteen eighty-three).
In inglese, a differenza dell’italiano, i nomi dei giorni della settimana e quelli dei
mesi dell’anno si scrivono sempre con l’iniziale maiuscola, mentre resta la minuscola
per i nomi delle stagioni.
I nomi delle stagioni, dei giorni e dei mesi non prendono l’articolo quando vengono
usati in senso generale (Summer is a hot season, L’estate è una stagione calda).
14.6 L’ora 71
In inglese, nelle espressioni utilizzate per chiedere o indicare l’ora il verbo si coniuga
sempre al singolare.
What’s the time? / What time is it? / Che ore sono?
Have you got the time?
O’clock si adopera solo per specificare l’ora intera e si può omettere nella lingua
parlata informale.
It’s seven o’clock. Sono le sette.
Per esprimere le ore si ricorre esclusivamente ai numeri da 1 a 12 (in Inghilterra la sud-
divisione della giornata in 24 ore avviene raramente), seguiti dalle abbreviazioni latine
a.m. (ante-meridiem, prima di mezzogiorno) e p.m. (post-meridiem, dopo mezzogiorno),
oppure dalle espressioni in the morning / in the afternoon / in the evening / at night.
It’s 7.00 a.m. / It’s seven a.m. / It’s seven o’clock in the morning. Sono le 7.
It’s 10.00 p.m. / It’s ten p.m. / It’s ten o’clock in the evening. Sono le 22.
L’ora fino alla «mezza» (ovvero fino a «e trenta») si indica con minutes past più l’ora
precedente, mentre l’ora dopo la mezza si esprime con minutes to più l’ora successiva
(spesso gli americani invece di past adoperano after e al posto di to usano of). Nel fare
riferimento a intervalli di tempo di cinque minuti in cinque minuti (5 - 10 - 15 - 20…)
la parola minutes si può anche omettere.
It’s seven minutes past three. Sono le tre e sette minuti.
It’s 13 minutes to 2. Sono le 2 meno 13.
It’s 20 (minutes) to 10. Sono le 10 meno 20.
It’s 10 (minutes) to 5. Sono le 5 meno 10.
Di regola il quarto d’ora e la mezz’ora si designano utilizzando le espressioni: a quarter
past (e un quarto), half past (e trenta, e mezza), a quarter to (meno un quarto).
It’s a quarter past nine p.m. Sono le ventuno e quindici.
It’s half past eight. Sono le otto e trenta.
Capitolo 14 - I numerali
1 inch = 2,54 cm
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
Sommario 15.1 Le forme. - 15.2 Il presente semplice (simple present). - 15.3 Il passato
semplice (simple past). - 15.4 Presente perfetto (present perfect) e passato
perfetto (past perfect). - 15.5 Gli altri tempi e modi più utilizzati. - 15.6
Short answers a domande con to be. - 15.7 There is e there are. - 15.8 Gli
usi del verbo to be.
15.1 Le forme
In inglese, come in italiano, esistono verbi che di norma vengono utilizzati assieme a
un verbo ordinario per esprimere una vasta gamma di forme (i tempi verbali, l’inter-
rogazione e la negazione, l’obbligo, la capacità…). In virtù di questa loro funzione,
questi verbi sono definiti ausiliari. Tali sono, ad esempio: be, have, do, will, must, can
(will, must, can… sono chiamati, in particolare, ausiliari modali).
Nella tabella che segue sono riassunte le voci di to be (essere), utilizzabile non solo
come ausiliare, ma anche come verbo ordinario (tra parentesi sono indicate le forme
contratte).
preSente
I sing. I am (I’m) I am not (I’m not) am I? am I not? (aren’t I?)
II sing. you are (you’re) you are not are you? are you not?
(you aren’t) (aren’t you?)
III sing. he/she/it is (he/she/it’s) he/she/it is not is he/she/it? is he/she/it not?
Capitolo 15 - Il verbo to be
passato been. Per la forma contratta si aggiunge la negazione n’t, unendola direttamente
all’ausiliare to have.
I have not (haven’t) been there, yet. Non sono ancora stato lì.
They had not (hadn’t) been there. Non erano stati lì.
Le forme interrogative si ottengono invertendo l’ordine del soggetto e dell’ausiliare
to have, i quali sono seguiti dal participio passato been.
Has he been here before today? È stato qui prima d’oggi?
Had you already been to England? Eravate già stati in Inghilterra?
Le forme interrogativo-negative si costruiscono aggiungendo la negazione not alla
76 forma interrogativa. Le voci contratte sono uguali a quelle della forma negativa (natu-
ralmente con il soggetto posposto).
Have you not (Haven’t you) been to the Non sei stato negli Stati Uniti?
States?
Has he not (Hasn’t he) been to the States? Non è stato negli Stati Uniti?
Had not (Hadn’t) the girl been to Italy? La ragazza non era stata in Italia?
Ricordiamo che con qualsiasi forma interrogativo-negativa il not va posto prima del
soggetto se questo è un sostantivo, dopo il soggetto se questo è un pronome.
Has not Mary a book? Mary non ha un libro?
Has she not a book? Lei non ha un libro?
Il futuro e i principali tempi (ossia quelli più adoperati nella lingua scritta e parlata) dei
modi congiuntivo e condizionale del verbo to be si costruiscono come di seguito indicato.
Futuro:
• con will → I will (I’ll) be, … Con la I persona singolare e plurale si può usare anche
shall invece di will;
• con going to → I am (I’m) going to be, …
Congiuntivo:
• present → that I be, …;
• past → that I were, …
L’unico verbo della lingua inglese che abbia una forma di congiuntivo diversa da quella
dell’indicativo è proprio to be: infatti il presente e il passato (o meglio l’imperfetto)
sono, rispettivamente, be e were per tutte le persone.
Condizionale:
• present → I would (I’d) be, …;
• past → I would (I’d) have been, …
Con la I persona singolare e plurale si può ricorrere anche a should al posto di would.
Il verbo deve sempre concordare, nel numero, con il nome che lo segue.
There is time for a meal. C’è tempo per mangiare.
There are trains on Sundays. Ci sono treni di domenica.
There will be a big crowd tonight. Stasera ci sarà molta folla.
There has been a storm in Florida. C’è stata una tempesta in Florida.
There had been many crimes, mostly van- Ci furono molti crimini, per lo più vanda-
Capitolo 15 - Il verbo to be
Come anticipato, to be può essere adoperato sia in qualità di ausiliare che come verbo
ordinario.
Quando funge da ausiliare si usa:
— per costruire la forma passiva degli altri verbi e in tal caso è seguito dal participio
passato del verbo da coniugare (He was taken to hospital immediately, Fu portato
immediatamente in ospedale);
— per accompagnare i verbi che adottano la forma in -ing, impiegata per i tempi pro-
gressivi (Julian is playing the guitar in the lounge, Julian sta suonando la chitarra
in salotto);
— nella costruzione to be + infinito per impartire ordini, per dare istruzioni, per espri-
mere intenzioni o per rendere noti accordi futuri (You are to examine the report
more carefully, Devi esaminare il rapporto con maggiore attenzione; The new ship
is to be launched next week, La nuova nave sarà varata la prossima settimana);
— nella costruzione to be about + infinito per descrivere un’azione che avverrà
nell’immediato futuro (I’m about to go out. Do you need anything?, Sto per uscire.
Hai bisogno di qualcosa?).
Quando funge da verbo ordinario si utilizza:
— per indicare l’esistenza di qualcuno o per dare informazioni su qualcuno o qualcosa
(Lou Reed is American, Lou Reed è americano; Are they students at the university?,
Sono studenti universitari?);
— in espressioni di tempo, temperatura, distanza, misura, peso… (It’s 14 degrees here,
Qui ci sono 14 gradi; What’s the weather like today?, Com’è il tempo oggi?; How
far is it?, Quanto dista?; How tall is Morgan?, Quanto è alto Morgan?);
— per dichiarare l’età (I’m forty years old, Ho quarant’anni; She’ll be 17 tomorrow,
Lei compirà 17 anni domani);
— per segnalare il prezzo di qualcosa (How much is that tie?, Quanto costa quella
79
cravatta?).
Infine si ricordi che to be, se adoperato con determinati aggettivi, può indicare condi-
zioni fisiche e psichiche in espressioni del tipo: to be afraid, avere paura; to be angry,
essere arrabbiato; to be hungry, avere fame; to be thirsty, avere sete; to be tired, essere
stanco; to be early, essere in anticipo; to be late, essere in ritardo; to be sleepy, avere
sonno; to be on a diet, stare a dieta; to be in a hurry, avere fretta; to be right, avere
ragione; to be wrong, avere torto; to be cold, avere freddo; to be warm, avere caldo;
to be hot, avere molto caldo…
Per molte delle suddette espressioni, in italiano si utilizza il verbo «avere» e non il verbo
«essere» (If you are hot, take off your jumper, Se hai molto caldo, togliti il maglione;
Have you got anything to eat? I’m hungry, Hai qualcosa da mangiare? Ho fame).
Capitolo 15 - Il verbo to be
80 Capitolo 16 Il verbo to have
Sommario 16.1 Le forme. - 16.2 Il presente semplice (simple present). - 16.3 Il passato
semplice (simple past). - 16.4 Presente perfetto (present perfect) e passato
perfetto (past perfect). - 16.5 Gli altri tempi e modi più utilizzati. - 16.6
Short answers a domande con to have. - 16.7 Gli usi del verbo to have.
16.1 Le forme
Nella tabella che segue sono riassunte le forme di to have (avere), anch’esso utilizza-
bile, alla pari di to be, sia come ausiliare che come verbo ordinario (tra parentesi le
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
voci contratte).
preSente
I sing. I have (I’ve) I have not have I? have I not?
(I haven’t) (haven’t I?)
II sing. you have (you’ve) you have not have you? have you not?
(you haven’t) (haven’t you?)
III sing. he/she/it has (he/she/it’s) he/she/it has not has he/she/it? has he/she/it not?
(he/she/it hasn’t) (hasn’t he/she/it?)
I plur. we have (we’ve) we have not have we? have we not?
(we haven’t) (haven’t we?)
II plur. you have (you’ve) you have not have you? have you not?
(you haven’t) (haven’t you?)
III plur. they have (they’ve) they have not have they? have they not?
(they haven’t) (haven’t they?)
paSSato
I sing. I had (I’d) I had not (I hadn’t) had I? had I not?
(hadn’t I?)
II sing. you had (you’d) you had not had you? had you not?
(you hadn’t) (hadn’t you?)
III sing. he/she/it had (he/she/it’d) he/she/it had not had he/she/it? had he/she/it not?
(he/she/it hadn’t) (hadn’t he/she/it?)
(Segue)
I plur. we had (we’d) we had not had we? had we not?
81
(we hadn’t) (hadn’t we?)
II plur. you had (you’d) you had not had you? had you not?
(you hadn’t) (hadn’t you?)
III plur. they had (they’d) they had not had they? had they not?
(they hadn’t) (hadn’t they?)
Il participio passato di to have è had, cosicché il paradigma completo del verbo avere
è: to have - had - had.
Nel British English il verbo to have è normalmente seguito, soprattutto nella lingua
parlata, dal rafforzativo got, e la sua coniugazione nelle forme negativa, interrogativa e
interrogativo-negativa avviene come indicato nella succitata tabella. Si tenga presente,
inoltre, che la voce contratta seguita dal rafforzativo got si usa specialmente nel lin-
guaggio informale.
Have you got the ticket to Boston? Hai il biglietto per Boston?
Yes, I have. But my friend hasn’t got one. Sì, ce l’ho. Ma il mio amico no.
Nell’American English, invece, la coniugazione di to have nelle forme negativa, inter-
rogativa e interrogativo-negativa segue le regole dei verbi ordinari, utilizzando cioè il
verbo to do come ausiliare.
Do you have the ticket to Miami? Hai il biglietto per Miami?
Yes, I do. But my friend doesn’t have one. Sì, ce l’ho. Ma il mio amico no.
Sommario 17.1 Definizione e caratteristiche. - 17.2 Can. - 17.3 Could. - 17.4 May.
- 17.5 Might. - 17.6 Shall e will. - 17.7 Would. - 17.8 Should. - 17.9
Must. - 17.10 Ought to. - 17.11 Used to. - 17.12 Need e dare.
Tali verbi, tutti difettivi rispetto ai verbi ordinari, presentano le seguenti caratteristiche:
— nelle forme negative, interrogative e interrogativo-negative non richiedono il verbo
to do, analogamente agli ausiliari to be e to have (I can’t play the guitar, Non so
suonare la chitarra; Can you play the guitar?, Sai suonare la chitarra?; Can’t you
play the guitar?, Non sai suonare la chitarra?);
— nelle risposte brevi (short answers) si usano senza ripetere il verbo a cui si accom-
87
pagnano, anche in questo caso come gli ausiliari to be e to have (Can you do it for
me?, Puoi farlo per me?; Yes, I can / No, I can’t, Sì, posso farlo / No, non posso
farlo);
— sono sempre seguiti da un altro verbo all’infinito senza to, a eccezione di ought to
e to have to (I must do it, Devo farlo; You have to do it, Devi farlo; You ought to
have more faith in yourself, Dovresti avere più fiducia in te stesso);
— presentano una sola forma per tutte le persone, cosicché non hanno la -s alla III
persona singolare del presente (The key may be in the drawer, La chiave può essere
nel cassetto);
— non aggiungono mai desinenze (ad esempio, né -ing del participio presente e del
gerundio, né -ed del participio passato), per cui, all’occorrenza, sono costretti a
ricorrere ad altri verbi;
— non hanno l’infinito e dispongono di pochi tempi e modi verbali, pertanto si servono
di altri verbi per le voci mancanti: ad esempio, can e could usano to be able to; must
è sostituito da to have to (I can play the piano, So suonare il piano; I could play
the piano, Sapevo suonare il piano; I will be able to play the piano, Saprò suonare
il piano).
17.2 Can
Can è un presente semplice con il significato di «potere» come indice di abilità e
capacità, nel senso di «saper fare» o «avere la possibilità di fare» una determinata
cosa (Many Scandinavians can speak English pretty well, Molti scandinavi sanno
parlare inglese abbastanza bene; Can you come tomorrow?, Puoi [Hai la possibilità
di] venire domani?).
Essendo un verbo difettivo, resta inalterato per tutte le persone. La forma negativa è can
not / cannot (can’t), quella interrogativa si costruisce con la semplice inversione di
soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-negativa si ottiene aggiungendo la negazione
not alla forma interrogativa.
I can not (cannot / can’t) tell you his name. Non posso dirvi il suo [di lui] nome.
Capitolo 17 - I verbi modali
liano «sapere come» (I can do it, but you can’t, So come [= Posso] farlo io,
ma tu no);
— rendere il concetto di «possibilità» in determinate condizioni (If you go to the zoo,
you can see wild animals, Se vai allo zoo, puoi vedere gli animali selvatici);
— chiedere e accordare un permesso, in luogo del più formale may (Can I go to the
toilet?, Posso andare al bagno?);
— esprimere incapacità o negare un permesso, usando la forma negativa (She can’t
manage by herself, Non può farcela da sola; You can’t go back now, Ora non puoi
ritornare);
— esprimere supposizione in contrapposizione a must (Wendy must be 30, Wendy deve
avere 30 anni; No, she can’t be so old, No, lei non può essere così grande).
È possibile l’uso idiomatico di can’t nelle costruzioni di seguito specificate:
— can’t + verbo nella forma base (She can’t help it, Lei non può farci nulla; It can’t
be helped, È inevitabile; Liam can’t do without cigarettes, Liam non riesce a fare
a meno delle sigarette);
— can’t help + verbo nella -ing form, nel senso di «non poter fare a meno di» (Terry
can’t help smoking, Terry non riesce a fare a meno di fumare);
— can’t stand / bear + verbo nella -ing form, nel significato di «non sopportare» (He
can’t stand / bear being late, Lui non sopporta di essere in ritardo);
— can’t but + verbo nella forma base, cioè «non rimanere altro che» (I can’t but cry
at her words, Non mi rimane altro che piangere alle sue [di lei] parole).
17.3 Could
Could traduce il passato remoto, l’imperfetto indicativo e, soprattutto, il congiuntivo
imperfetto e il condizionale presente del verbo «potere», con i significati di can (I
could play rugby very well, Sapevo giocare a rugby molto bene).
La forma negativa è could not (couldn’t), quella interrogativa si costruisce con la
89
semplice inversione di soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-negativa si ottiene
aggiungendo alla forma interrogativa la negazione not.
I could not (couldn’t) swim very fast. Non sapevo nuotare molto velocemente.
Could you do it tomorrow? Potresti farlo domani?
Couldn’t he come to the meeting last night? Lui non è potuto venire alla riunione ieri sera?
Talvolta can e could sono praticamente equivalenti, come in italiano «puoi» e «potresti»
(Can / could you do me a favour?, Puoi / Potresti farmi un favore?). Tuttavia, nelle frasi
secondarie, dopo un verbo al passato bisogna sempre usare could (He said he could do
it, Lui disse che poteva / avrebbe potuto farlo).
Alla stessa maniera di can, anche could viene sostituito da to be able to nei tempi
mancanti (present perfect, past perfect, future simple, future perfect, infinito, gerundio,
participio), ma solo con significato di «essere capace di, essere in grado di» (I have
never been able to drive, Non sono mai stato capace di guidare).
Con il significato di «potere, sapere», invece, si utilizza prevalentemente al passato (I
could run very fast when I was younger, Sapevo correre molto velocemente quando ero
più giovane), al condizionale (I could run much faster if I didn’t smoke, Potrei correre
molto più velocemente se non fumassi) e al congiuntivo (If only I could travel by plane
without any fear of flying!, Se solo potessi viaggiare in aereo senza alcuna paura di volare!).
Si ricorre a could per:
— esprimere la capacità del soggetto di fare qualcosa in un tempo passato indeterminato
(I could see her whenever I wanted, Potevo vederla quando volevo);
— indicare una capacità ipotetica in frasi condizionali del II tipo (If I could, I’d do
anything to help you, Se potessi, farei qualsiasi cosa per aiutarti);
— rendere l’idea di una forte probabilità (He could win the competition, Lui potrebbe
vincere la gara);
— formulare richieste cortesi (Could you park your car elsewhere?, Potrebbe parcheg-
giare l’auto altrove?);
— chiedere il permesso di fare qualcosa (Could I go to the disco tonight?, Potrei andare
Capitolo 17 - I verbi modali
in discoteca stasera?);
— esprimere deduzione, per affermare che qualcosa non era possibile in quanto le
circostanze lo escludevano (That couldn’t be Tom as he is in Rio this week, Quello
non poteva essere Tom, perché lui è a Rio questa settimana).
È possibile l’uso idiomatico di couldn’t nelle medesime costruzioni elencate per can:
— He couldn’t help it, Lui non poteva farci nulla; It couldn’t be helped, Era inevitabile;
I couldn’t afford it, Non me lo potevo permettere;
— She couldn’t help smoking, Lei non riusciva a fare a meno di fumare;
— Our aunt couldn’t stand / bear being late, Nostra zia non sopportava di essere in ritardo;
— I couldn’t but cry at his words, Non mi rimaneva altro che piangere alle sue [di lui]
parole.
90
17.4 May
Usato con il significato di «potere», may svolge una funzione simile a can e indica
possibilità mista a incertezza. Si adopera soprattutto al presente (I may have another
chance, Posso avere un’altra opportunità), ma talvolta lo si incontra anche con valore
di futuro (I’m afraid they may have an accident using that old car, Ho paura che
potranno avere un incidente con quella vecchia auto) o di congiuntivo (May the Pope
living long!, Possa il Papa vivere a lungo!).
La forma negativa è may not, quella interrogativa si costruisce con la semplice inver-
sione di soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-negativa si ottiene aggiungendo alla
forma interrogativa la negazione not.
I may not have another chance. Non posso avere un’altra possibilità.
May I have another chance? Posso avere un’altra possibilità?
May I not have another chance? Non posso avere un’altra possibilità?
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
Per l’infinito e i tempi mancanti di may (soprattutto per il futuro) si utilizzano le perifrasi:
• to be allowed to, quando may significa «chiedere» o «dare un permesso» (We shall
not be allowed to go, Non potremo andare / Non ci danno il permesso di andare).
A proposito del verbo to allow, aggiungiamo che esso può essere seguito dalla
costruzione «complemento oggetto + infinito» (I do not allow you to smoke in the
bedroom, Non ti permetto di fumare in camera da letto), e che, quando non c’è il
complemento oggetto, dopo allow può essere adoperata la forma in -ing (I do not
allow smoking in the bedroom, Non permetto di fumare in camera da letto). Nelle
frasi passive, poi, possono essere usate entrambe le forme (They are not allowed
to smoke in the bedroom / Smoking is not allowed in the bedroom, Non è permesso
fumare in camera da letto), ma non è ammesso l’impersonale (ovvero una frase del
genere è errata: It is not allowed to smoke in the bedroom);
• to be likely to, nel senso di «essere possibile che» (They will be likely to come at
11, Può darsi che verranno alle 11).
Sia to be allowed to che to be likely to sono talvolta utilizzabili in alternativa allo stesso
may, dunque anche nella formazione del presente (We are allowed to play / We may
play, Possiamo giocare; Jeff is likely to leave soon / Jeff may leave soon, È possibile
che Jeff parta presto).
Si ricorre a may:
— per indicare probabilità (Uncle Tom may arrive next week, Zio Tom può arrivare la
prossima settimana; It may rain tomorrow, Domani può piovere);
— per chiedere o accordare il permesso di fare qualcosa. In tal caso may può anche essere
sostituito, nella lingua parlata e nella lingua scritta informale, da can o da could (May /
Can / Could I shut the door?, Posso chiudere la porta?; You may / can stay here, Puoi
stare qui). Una risposta negativa a una richiesta con may si rende normalmente con may
not. Si usa, invece, can’t se la negazione non dipende dalla volontà dell’interrogato,
ma da un’impossibilità oggettiva (“May I smoke?”. “No you can’t. Smoking is not
91
allowed here”, “Posso fumare?”. “No, non può. Qui non è permesso fumare”);
— per esprimere augurio con una certa enfasi, conferendo a may valore congiuntivo
(May you be happy with him, Che tu possa essere felice con lui);
— dopo i composti di ever (whoever, whatever, wherever…) in frasi concessive (Who-
ever you may be…, Chiunque tu sia…);
— per esprimere una deduzione che non sia univoca (It’s late and Susan has not ar-
rived yet: she may have missed the bus, she may be ill, the alarm clock may not
have rung, È tardi e Susan non è ancora arrivata: può aver perso l’autobus, può
essere malata, la sveglia può non essere suonata).
È possibile l’uso idiomatico di may per esprimere l’idea di:
— «concessione», ovvero di ammissione concessiva riguardo a un fatto (He may be
rich, but he is not a gentleman, Può anche essere ricco, ma non è un gentiluomo);
— «scopo», ossia di uno sforzo che mira alla realizzazione di un’azione, in frasi in-
trodotte da connettori come so that, in order that (Give him some money so that
he may buy a bicycle, Dagli dei soldi affinché possa comprare una bicicletta).
17.5 Might
Might traduce l’indicativo imperfetto, il congiuntivo imperfetto e, soprattutto, il
condizionale presente del verbo «potere» per tutte le persone, accentuando il senso
di incertezza verso ciò di cui si parla (He might arrive, Potrebbe darsi che lui arrivi).
La forma negativa è might not (mightn’t), quella interrogativa si costruisce con la
semplice inversione di soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-negativa si ottiene
aggiungendo alla forma interrogativa la negazione not.
Jim might not be at the bus stop. Jim potrebbe non essere alla fermata
dell’autobus.
Might Jim be at the bus stop? Jim potrebbe essere alla fermata dell’au-
tobus?
Might not Jim be at the bus stop? Jim non potrebbe essere alla fermata
Capitolo 17 - I verbi modali
dell’autobus?
Si adopera might:
— nel discorso indiretto, in dipendenza da un verbo al passato, per chiedere o accordare
un permesso, sebbene in quest’accezione might risulti spesso sostituito dal meno
formale could (She asked whether [if] she might stay / She asked if she could stay,
Lei chiese se poteva rimanere);
— per esprimere una remota possibilità, prevista dal parlante, che qualcosa accada. In
tal caso might accentua, rispetto a may, l’improbabilità che l’ipotesi si realizzi (Mr
Jackson might come back tomorrow, Il signor Jackson potrebbe tornare domani; It
might snow, Potrebbe nevicare);
— per esprimere una deduzione che non sia univoca (Two children are running into the
92 school. It’s five past nine: they might have missed the bus, the alarm clock might not
have rung…, Due bambini stanno correndo verso la scuola. Sono le nove e cinque
minuti: potrebbero aver perso l’autobus, la sveglia potrebbe non essere suonata…).
È possibile l’uso idiomatico di might:
— per esprimere l’idea di «concessione», cioè di ammissione concessiva riguardo a
un fatto indicante forte perplessità (He might be clever, but he never does anything
at school, Lui potrebbe anche essere intelligente, ma a scuola non fa mai niente);
— per rendere il concetto di «timore» (I am afraid she might not arrive for our wedding,
Temo che lei potrebbe non arrivare per il nostro matrimonio);
— dopo so that e in order that, che introducono una proposizione di fine (I left the door
open so that he might come in, Lasciai la porta aperta per permettergli di entrare);
— nella costruzione might + have + participio passato, per manifestare irritazione o
rimprovero (You might have told me!, Avresti potuto dirmelo!).
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
17.7 Would
Would è il passato di will, ma viene impiegato prevalentemente:
• come condizionale presente in frasi ipotetiche del II tipo, nella costruzione:
would + infinito senza to
If I had time, I would go. Se avessi tempo, andrei.
• come condizionale passato in frasi ipotetiche del III tipo, nella costruzione:
would + have + participio passato del verbo principale
If I had been at home, I would have seen Se fossi stato a casa, avrei visto Paul.
Paul.
Si contrae in ’d. La forma negativa è would not (wouldn’t), quella interrogativa si
costruisce con la semplice inversione di soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-
Capitolo 17 - I verbi modali
17.8 Should
Should è il passato di shall e ha il medesimo valore di ought to. Si usa innanzitutto
come ausiliare della I persona singolare e plurale del condizionale, quasi esclusi-
vamente nel linguaggio formale e letterario (I should go now, Dovrei andare adesso).
Si può contrarre in ’d. La forma negativa è should not (shouldn’t), quella interrogativa
si costruisce con la semplice inversione di soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-
negativa si ottiene aggiungendo alla forma interrogativa la negazione not.
I should not (shouldn’t) go. Non dovrei andare.
Should we go? Dovremmo andare?
Shouldn’t we go? Non dovremmo andare?
Si adopera should:
— come ausiliare, in tutte le persone, per tradurre il congiuntivo passato e il condizio-
nale del verbo «dovere» (If he should come, tell him to wait, Se dovesse venire, digli
di aspettare; She should behave herself better, Lei dovrebbe comportarsi meglio);
— come sinonimo di ought to, per tradurre il condizionale del verbo «dovere» (You
should [ought to] write to him!, Dovresti scrivergli!);
— per fare proposte (I think we should do it, Penso che dovremmo farlo);
— per dare consigli, suggerimenti o per fare raccomandazioni (You should read this
book, Dovresti leggere questo libro);
— per manifestare accordo o disaccordo (I should / shouldn’t think so, Io sono / non
sono d’accordo);
— per esprimere opinioni con una certa sicurezza (Women should have the same rights
as men, Le donne dovrebbero avere gli stessi diritti degli uomini);
— in frasi interrogative, per chiedere consigli, suggerimenti, o per sollevare problemi
95
(What do you think we should do?, Cosa pensi che dovremmo fare?; Why should
we hunt birds?, Perché dovremmo cacciare gli uccelli?);
— per fare supposizioni, ipotesi (They should be at work now, it’s 11 a.m., Dovrebbero
essere al lavoro adesso, sono le 11).
17.9 Must
Must è usato solo al presente ed esprime l’idea di «dovere» (You must do it, Devi farlo).
La forma negativa è must not (mustn’t), quella interrogativa si costruisce con la
semplice inversione di soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-negativa si ottiene
aggiungendo alla forma interrogativa la negazione not.
You must not (mustn’t) do it. Non devi farlo.
Must I do it? Devo farlo?
Mustn’t I do it? Non devo farlo?
Nei tempi mancanti must è sostituito da to have to, che pure esprime l’idea di «dovere»,
nel senso di trovarsi nella necessità (o avere l’obbligo) di fare qualcosa, e nelle forme
negativa, interrogativa e interrogativo-negativa richiede l’ausiliare to do. Si noti che
al presente esiste una differente sfumatura di significato tra must, con cui si esprime
la decisione di chi parla, e to have to, che invece si riferisce alla decisione di un’altra
persona o a qualcosa che va al di là del controllo del parlante.
I’m late, I must hurry. Sono in ritardo, devo affrettarmi.
You must tell me the truth. Devi dirmi la verità.
I have to go to work today. Oggi devo andare a lavorare.
We have to wait half an hour for the bus. Dobbiamo aspettare mezz’ora l’autobus.
Si ricorre a must:
— per esprimere un obbligo o una proibizione che il parlante impone a se stesso o a
un altro individuo (I must go now, Ora devo andare; She must not remain here, Lei
Capitolo 17 - I verbi modali
17.10 Ought to
Ought to può essere coniugato solo al passato e ha lo stesso valore di should (che è più
frequente nella lingua parlata), con la differenza che ought to si usa per esprimere un
dovere o un obbligo di carattere morale (You ought to tell him, Glielo dovresti dire
[a lui]), mentre should denota più «raccomandazione» o «consiglio».
La forma negativa è ought not to (oughtn’t to), quella interrogativa si costruisce con
la semplice inversione di soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-negativa si ottiene
aggiungendo alla forma interrogativa la negazione not.
You ought not (oughtn’t) to tell them. Non dovresti dirglielo [a loro].
Ought I to tell her? Dovrei dirglielo [a lei]?
Oughtn’t I to tell him? Non dovrei dirglielo [a lui]?
Ought to si usa:
— per offrire un consiglio, un suggerimento (You ought to eat less, if you want to lose
weight, Dovresti mangiare di meno, se vuoi perdere peso);
— per indicare una supposizione, un’ipotesi (If we leave at 9.00 a.m., we ought to be
there before lunch, Se partiamo alle 9.00, dovremmo essere lì prima di pranzo).
Come sinonimo di should esprime:
— obbligo e dovere del soggetto (You ought to / should send a copy of the invoice,
Dovresti inviare una copia della fattura);
— un’azione corretta e ragionevole (They ought not to / shouldn’t allow smoking in
bars, Non dovrebbero permettere di fumare nei bar);
— un obbligo in maniera cortese, soprattutto quando si pensa che l’azione non verrà
svolta (You ought not to / shouldn’t smoke when there are children, Non dovresti
fumare quando ci sono bambini).
17.11 Used to 97
Used to è un verbo semidifettivo perché ha solo il passato e vuol dire «ero solito»;
seguito dall’infinito traduce l’imperfetto indicativo e sottolinea l’esistenza di un’abi-
tudine passata che ora non si ha più.
They used to go out every Sunday. Uscivano (Erano soliti uscire) tutte le
domeniche.
Le forme negativa, interrogativa e interrogativo-negativa si costruiscono regolarmente
con l’ausiliare did.
I didn’t use to sleep much. Non dormivo molto.
Did you use to see him a lot? Lo vedevi spesso?
Didn’t you use to go for a walk every Sat- Non facevi una passeggiata ogni sabato
urday morning? mattina?
Non si confonda used to con to be used to (essere abituati a), che ha tutti i tempi del
verbo ed è seguito dal gerundio. Questa voce verbale sta a significare che si è abituati
a una certa cosa, la quale è stata fatta per tanto tempo, cosicché non rappresenta più
una novità.
I am used to eating very little. Ho l’abitudine di mangiare pochissimo.
We are used to living in Osaka now, but Ora ci siamo abituati a vivere a Osaka,
everything was new and exciting at first. ma all’inizio tutto era nuovo ed eccitante.
Sommario 18.1 Come ausiliare. - 18.2 Come rafforzativo e come verbo ordinario. -
18.3 La costruzione «fare + infinito». - 18.4 Gli usi idiomatici.
preSente
I sing. I do I do not (I don’t) do I? do I not?
(don’t I?)
II sing. you do you do not (you don’t) do you? do you not?
(don’t you?)
III sing. he/she/it does he/she/it does not does he/she/it? does he/she/it not?
(he/she/it doesn’t) (doesn’t he/she/it?)
I plur. we do we do not (we don’t) do we? do we not?
(don’t we?)
II plur. you do you do not (you don’t) do you? do you not?
(don’t you?)
III plur. they do they do not (they don’t) do they? do they not?
Capitolo 18 - Il verbo to do
(don’t they?)
paSSato
I sing. I did I did not (I didn’t) did I? did I not?
(didn’t I?)
II sing. you did you did not (you didn’t) did you? did you not?
(didn’t you?)
III sing. he/she/it did he/she/it did not did he/she/it? did he/she/it not?
(he/she/it didn’t) (didn’t he/she/it?)
I plur. we did we did not (we didn’t) did we? did we not?
(didn’t we?)
(Segue)
II plur. you did you did not (you didn’t) did you? did you not?
100
(didn’t you?)
III plur. they did they did not (they didn’t) did they? did they not?
(didn’t they?)
— nell’imperativo negativo (Don’t come here. I’ll come there, Non venire qui. Verrò io lì);
— per non ripetere un verbo già espresso in precedenza nella frase (I saw Paul in the
street, but you didn’t, Ho visto Paul per strada, ma tu non l’hai visto; I read slower
than you do, Leggo più lentamente di te).
to do to make
lingua inglese e merita particolare attenzione per la complessità della struttura, tanto
più perché può essere impiegata con tre distinti valori: attivo, passivo, riflessivo.
• Il valore attivo è determinato dal fatto che il complemento oggetto compie l’azione
espressa dal verbo che immediatamente lo segue. Per esprimere tale valore si utilizzano
le seguenti formule compositive:
to make (determinare, costringere) / to let (permettere) + oggetto
+ infinito senza il to
oppure
to get (indurre, invitare) / to cause (causare) / to ask (chiedere) + oggetto
+ infinito con il to
102 The delay made me miss the train. Il ritardo mi fece perdere il treno.
You let her know the truth. Le facesti (permettesti di) conoscere la verità.
I got them to go away. Li feci (invitai ad) andare via.
The wind caused the chimney to fall. Il vento fece cadere il camino.
He asked me to do it. Lui mi chiese di farlo.
• Il valore passivo si rende con la costruzione:
to have / to get + oggetto + participio passato
Da notare che il verbo to have, in questa specifica modalità di utilizzo, richiede il do
nelle forme interrogative, negative e interrogativo-negative.
Did you have the letter translated? Hai fatto tradurre la lettera?
In alcuni casi il verbo «fare», pur essendo in forma attiva, ha in realtà valore passivo:
ciò si verifica quando il complemento oggetto subisce l’azione e non la compie, come
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
si evince dalle frasi che seguono, in cui si può facilmente dedurre che la macchina
«non ripara» ma «è riparata», così come la lettera «non traduce» bensì «viene tradotta».
I had the car repaired. Feci riparare la macchina.
You got the letter translated. Hai fatto tradurre la lettera.
• Per quanto concerne il valore riflessivo, l’italiano «farsi + infinito» viene reso in
inglese con la costruzione:
to make oneself + participio passato
He made himself understood. Lui si fece capire.
They made themselves noticed. Si fecero notare.
dei verbi
Sommario 19.1 Verbi regolari e irregolari. - 19.2 Il simple present. - 19.3 Il present continuous.
- 19.4 Il simple past. - 19.5 Il past continuous. - 19.6 Il past participle. - 19.7 I
tempi composti della coniugazione attiva. - 19.8 Il present perfect simple. - 19.9
Simple past o present perfect simple? - 19.10 Il past perfect simple. - 19.11
Present perfect continuous, past perfect continuous e duration form. - 19.12 La
forma -ing: present participle e gerund. - 19.13 L’infinitive. - 19.14 L’imperative.
- 19.15 Il future. - 19.16 Conditional e periodo ipotetico. - 19.17 Il subjunctive.
- 19.18 La forma passiva. - 19.19 Phrasal verbs e prepositional verbs.
dei verbi
- watched - watched, guardare…);
• irregolari, se invece la composizione del passato e del participio passato presenta
appunto delle «irregolarità» di vario genere, che bisogna conoscere e, purtroppo,
imparare a memoria. A tal proposito forniamo una tabella con i paradigmi e i si- Capitolo 19 - Tempi, modi e forme
I VERBI IRREGOLARI
infinitive paSt tenSe paSt partiCiple meaning
to be was been essere
to become became become divenire
to begin began begun cominciare
to break broke broken rompere
to bring brought brought portare
to build built built costruire
to buy bought bought comprare
(Segue)
to catch caught caught afferrare
104
to choose chose chosen scegliere
to come came come venire
to cost cost cost costare
to cut cut cut tagliare
to do did done fare
to drink drank drunk bere
to drive drove driven guidare
to eat ate eaten mangiare
to feel felt felt sentire
to find found found trovare
to fly flew flown volare
to forget forgot forgotten dimenticare
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
to eat mangiare
I eat io mangio
you eat tu mangi
he / she / it eats egli / ella / lui / lei / esso/a mangia
we eat noi mangiamo
you eat voi mangiate
they eat essi/e / loro mangiano
L’aggiunta della desinenza -s, però, può provocare alcune modificazioni ortografiche,
106 di seguito specificate.
• I verbi che terminano per -ss / -sh / -ch / -x / -o / -z aggiungono -es.
to pass (passare) → I / you / we / you / they pass he / she / it passes
to push (spingere) → I / you / we / you / they push he / she / it pushes
to touch (toccare) → I / you / we / you / they touch he / she / it touches
to mix (mescolare) → I / you / we / you / they mix he / she / it mixes
to go (andare) → I / you / we / you / they go he / she / it goes
to buzz (ronzare) → I / you / we / you / they buzz he / she / it buzzes
• I verbi che terminano per -y preceduta da consonante cambiano la -y in -i e ag-
giungono -es, mentre i verbi che terminano per -y preceduta da vocale aggiungono
regolarmente -s.
to try (provare) → I / you / we / you / they try he / she / it tries
to carry (trasportare) → I / you / we / you / they carry he / she / it carries
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
ma:
to pay (pagare) → I / you / we / you / they pay he / she / it pays
to play (giocare) → I / you / we / you / they play he / she / it plays
Le forme negativa, interrogativa e interrogativo-negativa del simple present si formano con
l’ausiliare do (does alla III persona singolare), secondo le costruzioni di seguito indicate.
Forma negativa:
soggetto + do not (don’t) / does not (doesn’t) + forma base del verbo
I / you / we / you / they do not (don’t) want he / she / it does not (doesn’t) want
Forma interrogativa:
do / does + soggetto + forma base del verbo
do I / you / we / you / they want? does he / she / it want?
Forma interrogativo-negativa:
don’t / doesn’t + soggetto + forma base del verbo
don’t I / you / we / you / they want? doesn’t he / she / it want?
Nella forma affermativa del simple present è da rimarcare l’uso enfatico di do, che
dona una speciale forza alla frase, soprattutto quando l’interlocutore esprime un dubbio
circa l’azione in oggetto (You don’t love me as before, Non mi ami come prima → I do
love you as before, Ti amo davvero come prima).
Si usa il simple present:
— per indicare un’azione abituale (They play tennis three times a week, Giocano a
tennis tre volte alla settimana);
— per esprimere verità generali (The sun rises in the East, Il sole sorge a est);
107
— in riferimento a una situazione permanente (Most people in London go to work by
Tube, La maggior parte delle persone a Londra va a lavoro con la metropolitana).
verbi di percezione
feel (toccare, sentire, percepire) hear (sentire) see (vedere) smell (odorare) taste (gustare)
to work lavorare
Proprio l’aggiunta della desinenza -ed può tuttavia provocare alcune variazioni orto-
grafiche, di seguito specificate:
• se il verbo termina per -e muta, questa cade e si aggiunge -ed (to create, creare →
created; to move, muovere → moved; to agree, accordarsi → agreed);
• se il verbo è monosillabo o bisillabo con l’accento sull’ultima sillaba e termina con una
sola consonante preceduta da una sola vocale, la consonante finale raddoppia (to drop,
cadere → dropped; to permit, permettere → permitted; to prefer, preferire → preferred);
• se il verbo termina per -l, nel British English questa viene sempre raddoppiata (to
travel, viaggiare → travelled), mentre nell’American English ciò non avviene (to
travel → traveled);
• se il verbo termina per -y preceduta da consonante, la -y si trasforma in -i prima
di aggiungere -ed; se la -y, viceversa, è preceduta da una vocale, rimane invariata
e si aggiunge normalmente -ed (to hurry, affrettarsi → hurried; to cry, gridare →
cried; ma to stay, stare → stayed; to play, giocare → played).
Nei verbi irregolari, invece, il simple past corrisponde alla II voce del paradigma
ed è uguale per tutte le persone.
Il past continuous si usa per esprimere azioni che erano in corso di svolgimento in un
certo momento del passato. Il tempo dell’azione, a sua volta, può essere specificato:
— da un’azione passata avvenuta in quello stesso momento (I met them when I was
going to the basket match, Li ho incontrati quando stavo andando all’incontro di
pallacanestro);
— da un tempo determinato del passato (Between 4 and 5 p.m. I was washing the
111
car and listening to music, Fra le 4 e le 5 del pomeriggio stavo lavando l’auto e
ascoltando musica).
simple past di to have (cioè had) + past participle del verbo da coniugare
Le forme negativa, interrogativa e interrogativo-negativa seguono le regole valide per
il past perfect del verbo «avere», in base alle costruzioni di seguito indicate.
Forma negativa:
soggetto + had not (hadn’t) + past participle
I / you / he (she / it) / we / you / they had not (hadn’t) eaten
Forma interrogativa:
had + soggetto + past participle
had I / you / he (she / it) / we / you / they eaten?
Forma interrogativo-negativa:
hadn’t + soggetto + past participle
hadn’t I / you / he (she / it) / we / you / they eaten?
Il past perfect simple si usa per esprimere un’azione che si è completata nel passato
prima di un’altra azione passata (As I had lost the keys of my car I had to take the bus
to come back home, Siccome avevo perso le chiavi della mia auto ho dovuto prendere
l’autobus per ritornare a casa).
A loro volta i verbi d’azione, cioè quelli che ammettono la forma progressiva, nell’espri-
mere la duration form subiscono le trasformazioni segnalate nello schema seguente.
Di regola la forma progressiva non si usa quando la frase è negativa, poiché il «non
fare» esclude l’idea di svolgimento e quindi di durata (She hasn’t spoken French for
months, Lei non parla francese da mesi; They haven’t played tennis since 2003, Non
giocano a tennis dal 2003).
Dagli esempi si evince che si adopera for quando si vuole indicare la durata dell’azione,
since quando se ne intende evidenziare l’inizio (da cui è deducibile la durata).
19.13 L’infinitive
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
L’infinito presente (present infinitive) corrisponde alla forma base del verbo preceduta
dalla particella to, la quale, a sua volta, traduce le preposizioni «di / a / da / per» che
introducono l’infinito italiano.
Albert is here to see Susan. Albert è qui per vedere Susan.
This is a book to read. Questo è un libro da leggere.
L’infinito passato (past infinitive o perfect infinitive) si costruisce con have + past
participle (to have walked, aver camminato; to have studied, aver studiato; to have
gone, essere andato).
La forma negativa dell’infinito si ottiene premettendo al verbo, comprensivo di to,
la negazione not (not to work, non lavorare; not to have worked, non aver lavorato).
L’infinito viene utilizzato dopo molti verbi – come to decide, decidere; to offer, offrire;
to prefer, preferire; to refuse, rifiutare; to want, volere… (I decided to buy that house,
Decisi di comprare quella casa) – e dopo numerosi aggettivi – quali easy, facile; dif-
ficult, difficile; possible, possibile; impossible, impossibile… (This lecture is easy to
understand, Questa lezione è facile da comprendere).
In genere si ricorre all’infinito:
— per indicare lo scopo di una determinata azione, nel qual caso si parla di «infinito di
scopo» (She is studying to become an engineer, Lei studia per diventare ingegnere;
The children went to the laboratory to do science experiments, I bambini andarono
in laboratorio per fare degli esperimenti scientifici);
— come soggetto e predicato, casi nei quali spesso l’infinito e il gerundio possono
essere usati indifferentemente (To know her is to love her, Conoscerla è amarla; To
see / seeing a place is better than reading about it, Vedere un luogo è meglio che
leggerne qualcosa a riguardo).
19.14 L’imperative 119
In inglese l’imperativo corrisponde alla forma base del verbo (infinito senza to) e si usa
quasi esclusivamente alla II persona singolare e plurale (Wait here, Aspetta / Aspettate
qui; Take off your coat, Togliti / Toglietevi il cappotto). Per le altre persone si ricorre a to let
(permettere, lasciare) seguito dall’accusativo + infinito senza to (Let’s go to the seaside!,
Andiamo al mare!; Let them go, they are free!, Lasciali / Lasciateli andare, sono liberi!).
to go andare
19.15 Il future
Per esprimere l’idea di tempo futuro l’inglese utilizza diverse strutture grammaticali,
di seguito trattate.
• Shall e will
Quando si vuole semplicemente predire il futuro (futuro predicente), senza collegarlo
in qualche modo con il presente, occorre servirsi di shall e will (il primo soltanto per la
I persona singolare e plurale e in contesti particolarmente formali) più la voce di base
120 del verbo, vale a dire la dictionary form.
Their transport system will be the most Il loro sistema di trasporti sarà il più mo-
modern in Europe. derno d’Europa.
When I retire I shall live in the country. Quando sarò in pensione andrò a vivere
in campagna.
Sia shall che will si contraggono in ’ll. Le forme negative sono shall not (shan’t) /
will not (won’t) / ’ll not (ques’ultima poco adoperata e molto colloquiale), mentre
quelle interrogative si ottengono invertendo l’ordine di soggetto e verbo. Le forme
interrogativo-negative si costruiscono aggiungendo not a quelle interrogative; le voci
contratte sono uguali a quelle delle forme negative, seppure, ovviamente, con il soggetto
posposto. Ecco un esempio completo con il verbo to work, «lavorare» (tra parentesi
evidenziamo le forme contratte).
I shall (I’ll) / I will (I’ll) work I shall not (I shan’t) / I will not (I won’t) work
you will (you’ll) work you will not (you won’t) work
he / she / it will (he / she / it’ll) work he / she / it will not (he / she / it won’t) work
we shall (we’ll) / we will (we’ll) work we shall not (we shan’t) / we will not (we won’t) work
you will (you’ll) work you will not (you won’t) work
they will (they’ll) work they will not (they won’t) work
forma interrogativa forma interrogativo-negativa
shall I / will I work? shall I not (shan’t I) / will I not (won’t I) work?
will you work? will you not (won’t you) work?
will he / she / it work? will he / she / it not (won’t he / she / it) work?
shall we / will we work? shall we not (shan’t we) / will we not (won’t we) work?
will you work? will you not (won’t you) work?
will they work? will they not (won’t they) work?
Italian Prime Minister is to visit Montreal, Il Primo Ministro italiano visiterà Montreal).
«Qualcosa che sta per accadere», dal canto suo, si traduce con to be about + forma
base del verbo (I’m about to go away, Sto per andare via).
• Future continuous
Il «futuro progressivo» si costruisce con il:
futuro di to be + -ing form del verbo da coniugare
Serve per indicare che l’azione o lo stato espressi dal verbo continueranno ancora nel
momento in cui avrà luogo un’altra azione futura, oppure in un tempo determinato
del futuro.
When I get home Charles will be doing Quando torno a casa Charles starà facendo
his homework. i compiti.
At 8 o’clock tomorrow morning Kate will Alle 8 di domani mattina Kate starà ancora
be still sleeping. dormendo.
• Future perfect e future perfect continuous
Il futuro anteriore (future perfect) si forma grammaticalmente adoperando il:
futuro di to have (cioè will have) + past participle del verbo da coniugare
Indica un’azione che sarà già finita nel momento futuro a cui si fa riferimento.
By the end of the year they will have com- Per la fine dell’anno avranno completato
pleted the new theatre. il nuovo teatro.
I’m writing a letter, but I’ll have finished Sto scrivendo una lettera, ma avrò finito
it by about 7 p.m. intorno alle 19.00.
Il futuro anteriore progressivo (future perfect continuous) si costruisce con il:
123
futuro di to have (cioè will have) + past participle di to be (ossia been)
+ -ing form del verbo da coniugare
È usato per esprimere azioni che sono iniziate nel passato e durano ancora in un deter-
minato momento nel futuro (possiamo parlare di una sorta di duration form nel futuro).
By next April, Phil will have been living Il prossimo aprile, Phil starà vivendo qui
here for five years. da cinque anni.
Il future perfect continuous è utilizzato anche per evidenziare o rafforzare una convin-
zione su un’azione che pensiamo possa essere accaduta.
She won’t have been studying over the Lei non avrà studiato nel fine settimana.
weekend.
• Future in the past
Il futuro nel passato (future in the past) è usato quando, parlando del passato, vengono
descritte frasi o azioni che in quel momento dovevano ancora avvenire. Sotto l’aspetto
grammaticale bisogna adoperare, per renderlo correttamente, la struttura del futuro, ma
ovviamente è necessario sostituire le forme del verbo, volgendole al passato (She says
she will go to London next Sunday, Lei dice che partirà per Londra domenica prossima
→ She said she would go to London the following Sunday, Lei disse che sarebbe par-
tita per Londra la domenica successiva. Si noti anche come le espressioni temporali
cambino: next Sunday → the following Sunday ), e quindi abbiamo:
– should / would al posto di shall / will (They arrived in Paris in 1969, where they
would spend all their life, Arrivarono a Parigi nel 1969, dove avrebbero trascorso
19.17 Il subjunctive
Il congiuntivo — in inglese come in italiano — è il modo delle ipotesi, delle supposi-
zioni, dell’irrealtà, a differenza dell’indicativo che, invece, indica dei fatti.
Il present subjunctive (congiuntivo presente), la cui forma è uguale, per tutte le per-
sone, a quella dell’infinito del verbo senza il to, si utilizza esclusivamente nei casi di
seguito specificati:
— in espressioni stereotipate o arcaiche (Come what may, Succeda quel che succeda;
Cost what it may, Costi quel che costi; God save the queen, Dio salvi la regina);
— per formule di augurio (Have a nice trip, Faccia / Fai / Fate buon viaggio; May she
be happy forever, Che lei possa essere felice per sempre);
— dopo alcuni verbi come to ask, chiedere; to decide, decidere; to insist, insistere; to
intend, intendere; to order, ordinare; to suggest, suggerire… (Mum suggests that I
consult a doctor, Mamma suggerisce che io consulti un dottore).
Il past subjunctive (congiuntivo imperfetto) è uguale all’imperfetto (cioè al simple
past). Nel caso del verbo to be, introdotto da if, coincide con un’unica forma, were,
valida per tutte le persone.
If the weather were fine, we would go out. Se il tempo fosse bello usciremmo.
If I were you, I would tell him the truth. Se fossi in te gli direi la verità.
Si adopera sia nelle frasi ipotetiche di II tipo, dove esprime un dubbio, un fatto irreale
127
o improbabile, sia dopo congiunzioni temporali o condizionali.
He had to tidy up his room before his friend Lui doveva riordinare la sua camera prima
arrived. che l’amico arrivasse.
Fiona talks as if she really knew what I Fiona parla come se realmente sapesse ciò
think. che penso.
Il past perfect subjunctive (congiuntivo trapassato) ha la stessa forma del past perfect
simple e si usa esclusivamente nelle frasi ipotetiche di III tipo, per indicare un’azione
che non si è verificata nel passato.
If the weather had been fine, we would Se il tempo fosse stato bello saremmo
have gone out. usciti.
If I had been you, I wouldn’t have gone. Se fossi stato in te non ci sarei andato.
The soccer game might have been played La partita di calcio si sarebbe potuta
if the hurricane had not been approach- giocare se l’uragano non fosse stato in
ing us. avvicinamento.
In tutti gli altri casi il congiuntivo italiano va tradotto, in inglese, con l’indicativo.
I hope you are well. Spero che tu stia bene.
I thought you knew everything. Pensavo che tu sapessi ogni cosa.
da lui; He paid for the book, Lui pagò il libro → The book was paid for by him, Il libro
fu pagato da lui; Everybody laughs at him, Ridono tutti di lui → He is laughed at by
everybody, Viene deriso da tutti).
La maggior parte delle frasi passive inglesi corrisponde a frasi che in italiano vengono
espresse per lo più con la particella pronominale indefinita «si» (English is spoken all
over the world, L’inglese si parla in tutto il mondo; She is said to be very rich, Si dice
che sia molto ricca).
Tuttavia, non sempre il «si» indefinito italiano trova un equivalente nelle forme passive
inglesi, per cui in questi casi si ricorre a:
— one, quando il senso della frase è del tutto indefinito, come nelle massime morali
o nelle sentenze (One can not always be happy, Non si può essere sempre felici);
— people, se si vuole rendere l’idea generica di «gente» (What will people say of what
you’ve done?, Cosa si dirà di ciò che hai fatto?; People will say that you are a fool,
Si dirà che sei uno/a sciocco/a);
— they / you / we, quando il senso è generico, ma più ristretto (They make very good
cars in this factory, Si costruiscono ottime automobili in questa fabbrica; You do
not study, Qui non si studia; What are we going to do today?, Che cosa si fa oggi?).
È importante notare, comunque, che in inglese si possono avere due forme diverse
di passivo, poiché è possibile prendere come soggetto sia l’oggetto (come in italiano
d’altronde), sia il complemento indiretto.
Mrs Dempsey offers a book to her niece La signora Dempsey offre un libro a sua
(forma attiva). nipote.
A book is offered by Mrs Dempsey to her Un libro è offerto dalla signora Dempsey
niece (prima forma passiva: l’oggetto a sua nipote.
diventa soggetto).
Her niece is offered a book by Mrs Demp- Alla nipote è offerto un libro dalla signora 129
sey (seconda forma passiva: il complemen- Dempsey.
to di termine diventa soggetto).
Mentre in italiano si può trasformare una frase attiva in una passiva soltanto se il verbo
è transitivo, in inglese anche il verbo intransitivo può essere adoperato al passivo. In
alcuni di questi casi la forma passiva può essere costruita anche con get anziché con be.
His words cannot be relied on. Non ci si può fidare delle sue (di lui)
parole.
I’m told you failed in your exam. Mi si dice che non sei stato promosso.
When did they get married? Quando si sono sposati?
Con un verbo al passivo è possibile avere anche la costruzione con it prima di un
infinito (It was arranged to…, Fu disposto di…) o di una frase introdotta da that (It is
considered that…, Si ritiene che…).
Ecco un esempio completo di coniugazione della forma passiva, utilizzando il verbo
to praise (lodare).
Dopo i verbi modali la forma passiva si costruisce con be + il past participle (Cars
cannot be driven before you are 18 years old, Non si può guidare la macchina prima
dei 18 anni).
130
19.19 Phrasal verbs e prepositional verbs
In inglese, soprattutto nel linguaggio informale, sono frequenti le combinazioni di verbi
seguiti da particelle avverbiali o da preposizioni, cosicché si parla di:
• phrasal verb, nel caso di verbo + avverbio (go away);
• prepositional verb, nel caso di verbo + preposizione (talk about).
I verbi così composti possono mantenere il significato del verbo base e dell’avverbio
o preposizione da cui derivano, ma molto spesso assumono significati completamente
diversi, tali da richiedere la consultazione del dizionario.
We went away for two weeks. We only came Siamo stati via per due settimane. Siamo
back yesterday. tornati solo ieri.
The plan didn’t come off: I’m afraid it fell Il piano non è riuscito: ho paura che sia
through. fallito.
Con i phrasal verbs la particella avverbiale può comparire indifferentemente prima o
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
Sommario 20.1 L’ordine degli elementi grammaticali. - 20.2 La posizione dei com-
plementi oggetto e di termine nella frase.
2) verbo;
3) complemento oggetto o complemento di termine;
4) complementi introdotti da preposizioni;
5) avverbi di modo, di luogo e di tempo.
Per ricordare tale successione conviene dunque memorizzare la sigla svompt: subject,
verb, object, manner, place, time.
I’m watching television with my sister (→ soggetto + verbo + oggetto + complemento
con preposizione).
Sto guardando la televisione con mia sorella.
I speak English fluently (→ soggetto + verbo + oggetto + modo).
Parlo inglese speditamente.
They were playing their guitars loudly in their room yesterday (→ soggetto + verbo +
oggetto + modo + luogo + tempo).
Suonavano forte le chitarre nella loro camera, ieri.
Tuttavia, per non appesantire troppo il finale di una frase in cui compaiano più com-
plementi, quello di tempo può essere posto all’inizio, prima del soggetto, sebbene in
una frase relativamente breve si preferisca comunque collocarlo alla fine.
Yesterday they were playing their guitars Ieri suonavano forte le chitarre nella loro
loudly in their room. camera.
Normalmente non si deve separare il soggetto dal verbo, a meno che non sia neces-
sario inserire avverbi di frequenza. Sta di fatto, comunque, che nelle frasi inglesi il
soggetto è sempre indispensabile (He still likes Jenny, Gli piace ancora Jenny), tanto
da figurare anche in quelle impersonali, con la forma del pronome it (It’s raining,
Piove); fanno eccezione l’imperativo (Go away!, Vattene!) e i casi in cui il soggetto
sia ripetuto dopo and (I went there and [I] saw that he was sleeping, Ci andai e vidi
133
che lui stava dormendo) o but (She went there but [she] didn’t see them, Lei ci andò
ma non li vide). A ogni modo il soggetto va posto sempre prima del verbo, tranne
che nella costruzione di frasi interrogative con be, have, can, could, may, might, must.
Uncle Tom gave the book (compl. oggetto) Zio Tom diede il libro a Sarah.
to Sarah (compl. di termine).
He sent the book (compl. oggetto) to Sarah Lui mandò il libro a Sarah.
(compl. di termine).
2) soggetto + verbo + complemento di termine senza to + complemento oggetto
Uncle Tom gave Sarah (compl. di termine) Zio Tom diede un libro a Sarah.
a book (compl. oggetto).
He sent John (compl. di termine) a book Lui mandò un libro a John.
(compl. oggetto).
Tra le due costruzioni, la seconda è sempre preferibile alla prima.
Inoltre si tenga presente che in una frase del tipo I gave Pavel a book (Diedi un libro
a Pavel), sostituendo i sostantivi con i relativi pronomi personali complemento, si
possono avere le costruzioni di seguito indicate: Capitolo 20 - La struttura della frase
— soggetto + verbo + pronome indiretto senza to + complemento oggetto (I gave him
a book, Ho dato a lui un libro).
— soggetto + verbo + pronome diretto + to + complemento di termine (I gave it to
Pavel, L’ho dato a Pavel).
— soggetto + verbo + pronome indiretto senza to + pronome diretto (I gave him it,
L’ho dato a lui).
134 Capitolo 21 La domanda
là dove s’incontrano le virgolette (“Where are you?”, he asked, “Dove sei?”, lui chiese);
• indirette, quando la domanda originale viene riportata e dunque ristrutturata in
maniera da dipendere strettamente da una frase principale (She asked where I was,
Lei chiese dov’ero).
• Le question tags
Capitolo 21 - La domanda
La lingua inglese utilizza costruzioni particolari, dette question tags, per richiedere la
conferma di ciò che è stato detto, ovvero per verificare se l’interlocutore è d’accordo
o meno con quanto viene affermato. Tali espressioni, traducibili in italiano con «è vero?
/ non è vero?», si pongono dopo una virgola a fine frase e si possono costruire in due
modi, di seguito specificati.
— Se la frase a cui si riferiscono è affermativa si adopera la forma negativa del verbo
ausiliare o modale presente nella frase, seguito dal pronome personale riferito al
soggetto della frase stessa. Quando la frase contiene un verbo ordinario si ricorre
a don’t / doesn’t (per il presente) e a didn’t (per il passato).
Jack and David can play golf, can’t Jack e David sanno giocare a golf, non è
136 they? vero?
You’ll be 14 tomorrow, won’t you? Compirai 14 anni domani, non è vero?
I’d meet him tomorrow, shouldn’t I? Dovrei incontrarlo domani, non è vero?
They saw her last month, didn’t they? La videro il mese scorso, non è vero?
— Se la frase a cui si riferiscono è negativa si adopera la forma affermativa del verbo
ausiliare o modale contenuto nella frase, sempre seguita dal pronome personale
adeguato. Anche in questo caso, quando nella frase è presente un verbo ordinario
si utilizza l’ausiliare do: do / does per il presente, did per il passato.
Abigail isn’t at home yet, is she? Abigail non è ancora a casa, vero?
You can’t leave now, can you? Non puoi partire adesso, vero?
We must not answer him, must we? Non dobbiamo rispondergli, vero?
The Smiths don’t live here, do they? Gli Smith non vivono qui, vero?
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
Whom è tipico del linguaggio formale, a differenza di who che, per contro, è mag-
giormente impiegato nel parlato quotidiano. Non a caso nell’inglese formale si può
incontrare la costruzione preposizione + whom… (To whom are you talking?, Con
chi stai parlando?), mentre nella lingua informale si ricorre a who… + preposizione
(Who are you talking to?, Con chi stai parlando?).
• Whose si può adoperare sia come pronome che come aggettivo riferito a persona, per
indicare a chi appartiene l’oggetto di cui si parla nella frase interrogativa. Più precisamente:
— in funzione di pronome non è immediatamente seguito da un sostantivo (Whose is
that book?, Di chi è quel libro?);
— quando viene utilizzato come aggettivo, invece, è seguito da un sostantivo, il quale,
138 a sua volta, può essere un nome comune di persona o di cosa e può fungere sia da
soggetto che da complemento dell’interrogativa: nel primo caso la domanda assume
la struttura di una frase affermativa (Whose car has been stolen?, Di chi è l’auto che
è stata rubata?), nel secondo caso la struttura della domanda è quella di una frase
interrogativa (Whose car did you borrow?, Di chi è l’auto che hai preso in prestito?).
• What è utilizzabile sia come pronome che come aggettivo riferito a cose in generale,
oppure anche a persone, ma solo per domande riguardanti la professione, l’identità…
Più specificatamente:
— se viene adoperato come pronome non è immediatamente seguito da un sostantivo
(What happened?, Cosa è successo?);
— se è usato come aggettivo, il sostantivo a cui si accompagna può fungere sia da soggetto
che da complemento: nel primo caso la domanda assume la struttura di una frase affer-
mativa (What car caused the accident?, Quale auto provocò l’incidente?), nel secondo
quella di una frase interrogativa (What pen do you prefer?, Quale penna preferisci?).
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
Quando what è retto da una preposizione vi sono due possibili alternative: what… +
preposizione (uso informale) oppure preposizione + what… (uso formale).
What do you do it with? / With what do Con che cosa lo fai?
you do it?
What trova utilizzo anche nelle frasi idiomatiche di seguito elencate:
— what be… like?, in cui si usa per richiedere una descrizione o un commento, con
particolare riferimento all’aspetto fisico o caratteriale di persone (What was the film
like?, Com’è stato il film?; What is your sister like?, Com’è tua sorella?);
— what… look like?, dove si adopera per chiedere la descrizione dell’aspetto fisico
(What does her mother look like?, Che tipo è sua [di lei] madre?);
— what… be?, nella quale si utilizza per informarsi circa la professione svolta dal
soggetto (What is your father?, Cosa fa tuo / vostro padre?).
Il «che» esclamativo si traduce, in inglese, con what: se nella proposizione è presente
un sostantivo singolare numerabile (countable), s’inserisce l’articolo indeterminativo tra
what e il nome stesso (What a fine day!, Che bella giornata!; What a glorious sunset!,
Che meraviglioso tramonto!), ma con un sostantivo plurale o con uno non numerabile
(uncountable) ciò non avviene (What interesting books!, Che libri interessanti!; What
good water it is!, Che buona acqua è questa!); in alcune frasi idiomatiche, comunque,
si adopera sempre l’articolo indeterminativo (What a pity!, Che peccato!; What a
shame!, Che vergogna!).
• Which si adopera sia come pronome che come aggettivo riferito a cose in ge-
nerale, oppure anche a persone, in una situazione di scelta ristretta o sottintesa. Più
dettagliatamente:
— in qualità di pronome non è immediatamente seguito da un sostantivo (Which is
your favourite city in Europe?, Qual è la tua città preferita in Europa?);
— se si utilizza come aggettivo, il sostantivo a cui si accompagna può fungere sia da
139
soggetto che da complemento: nel primo caso la domanda assume la struttura di una
frase affermativa (Which bag is yours?, Quale borsa è la tua?), nel secondo quella
di una frase interrogativa (Which cup did you break?, Quale tazza hai rotto?).
Quando which è retto da una preposizione esistono due possibili alternative: which…
+ preposizione (uso informale) oppure preposizione + which… (uso formale).
Which friend did you receive this gift Da quale amico hai ricevuto questo regalo?
from? / From which friend did you receive
this gift?
Infine, a proposito della differenza tra what e which, si ricordi che what si usa nelle
frasi interrogative per fare riferimento a cose o persone in senso generale (What writer
does he prefer?, Quale scrittore lui preferisce?), mentre which viene utilizzato per
fare riferimento a cose o persone in un gruppo ristretto (Which Italian writer does he
prefer?, Quale scrittore italiano lui preferisce?).
where? → dove?
when? → quando?
why? → perché?
how? → come?
how much? / how many? → quanto/a?, quanti/e?
2) velocità (How fast is his car?, Quanto è veloce la sua [di lui] auto?),
3) durata (How soon can she be ready?, Fra quanto tempo lei sarà pronta?).
• How much / how many: il primo si adopera con nomi non numerabili, per avere
notizie sulla quantità (How much sugar did you buy?, Quanto zucchero hai comprato?);
il secondo con nomi numerabili plurali, per conoscere il numero (How many sisters
have they got?, Quante sorelle hanno?).
Capitolo 22 Dal discorso diretto 141
al discorso indiretto
Sommario 22.1 Direct speech e reported speech. - 22.2 La trasformazione dei tempi
verbali. - 22.3 La trasformazione dei pronomi personali e degli aggettivi /
pronomi possessivi. - 22.4 La trasformazione delle espressioni di tempo
/ luogo e dei dimostrativi. - 22.5 I verbi usati per introdurre il discorso
indiretto (reporting verbs).
al discorso indiretto
da una virgola.
He said: “I will come tomorrow”. Lui disse: “Verrò domani”.
“I will come tomorrow”, he said. “Verrò domani”, lui disse.
Nel discorso indiretto (reported speech), invece, le parole sono riferite da altri e ven-
gono introdotte mediante la congiunzione that, che tuttavia può anche essere omessa.
He said (that) he would come the next day. Disse che sarebbe venuto il giorno se-
guente.
È evidente che nel passaggio dal discorso diretto a quello indiretto si rendono
Capitolo 22 - Dal discorso diretto
• Nel passaggio al discorso indiretto non si verifica, però, alcun mutamento di forma
verbale se il tempo del discorso diretto, pur essendo al passato, indica uno stato
di cose ancora esistente, oppure se compaiono periodi ipotetici del II o del III tipo.
He said: “I have left that house because it Lui disse: “Ho lasciato quella casa perché
was too small”. era troppo piccola”.
144 He said he had left that house because it Lui disse che aveva lasciato quella casa
was too small. perché era troppo piccola.
She said: “I would come if I had time”. Lei disse: “Verrei se avessi tempo”.
She said (that) if she had time she would Disse che se avesse avuto tempo sarebbe
come. venuta.
• Si tenga presente, altresì, che nella trasformazione del discorso diretto in indiretto
restano invariate le seguenti voci verbali: would, should, ought to, might, could,
must, used to, had better.
“I would like to come with you”, said “Vorrei venire con te”, disse Peter.
Peter.
Peter said he would like to come with me. Peter disse che avrebbe voluto venire con
me.
Wayne said: “You ought to buy another Wayne disse: “Dovreste comprare un altro
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
flat”. appartamento”.
Wayne said we ought to buy another flat. Wayne disse che avremmo dovuto com-
prare un altro appartamento.
Randy said: “The children had better go Randy disse: “I bambini farebbero meglio
to bed”. ad andare a letto”.
Randy said the children had better go to Randy disse che i bambini avrebbero fatto
bed. meglio ad andare a letto.
• To say si utilizza sia nel discorso diretto (Before leaving she said: “I’ll be back”,
Prima di partire lei disse: “Tornerò”), sia in quello indiretto, nel quale può essere
seguito da that (Josh said [that] he was going home, Josh disse che stava andando
a casa). Si usa quando non è espressa la persona a cui si parla (Your parents said
[that] they were tired, I tuoi genitori dissero che erano stanchi), ma anche quando essa
viene espressa (in questo caso, tuttavia, si preferisce quasi sempre l’utilizzo di to tell),
facendola però precedere dal to (He said to his mother…, Lui disse a sua madre…).
Ancora, si adopera to say nelle seguenti espressioni molto usuali: to say hello / goodbye,
salutare; to say yes / no, dire di sì / no; that is to say, cioè; to say sorry, chiedere scusa…
Dunque possiamo servirci di to say e di to tell per riportare informazioni indirette
(She said that it was raining, Lei disse che stava piovendo; She told me that she would
call at 2 p.m., Lei mi disse che avrebbe chiamato alle 14.00); non possiamo, invece,
adoperarli per riportare domande indirette: in queste situazioni dobbiamo obbliga-
toriamente utilizzare to ask, chiedere (She asked if I had ever been there, Lei chiese se
fossi mai stato lì), o verbi simili, come to answer, rispondere; to explain, spiegare; to
mention, accennare; to reply, replicare; to state, affermare…
In generale, comunque, tali verbi costituiscono delle alternative a to say e a to tell per
introdurre il discorso indiretto; con essi, a eccezione di ask e answer, la persona (nome
o pronome personale complemento) a cui si rivolge il soggetto è preceduta dalla pre-
posizione to (“It’s raining!”, “Piove!” → They explained [to me] that it was raining,
[Mi] Spiegarono che stava piovendo; They mentioned [to me] that it was raining, [Mi]
Accennarono che stava piovendo; ma “Would you like to go out for dinner?”, “Vorresti
andare a cena fuori? → He asked me if I would like to go out for dinner, Lui mi chiese
se volevo andare a cena fuori).
Appendice grammaticale 147
Clothes (induMenti)
britiSh engliSh AMericAn engliSh trAduzione itAliAnA
braces suspenders bretelle
dressing gown bath robe accappatoio
jumper / pullover / sweater sweater maglione
/ jersey
mac (slang for macintosh) rain coat impermeabile
nappy diaper pannolino
pants / underwear / knickers underwear / panties mutande
pinny / apron apron grembiule
polo neck turtle neck collo alto (di pullover)
swimming costume bathing suit costume da bagno
trousers pants pantaloni
vest undershirt canottiera
waistcoat vest gilè, panciotto
wellington boots / wellies galoshes stivali di plastica per la piog-
gia / galosce
at sChool (A ScuolA)
britiSh engliSh AMericAn engliSh trAduzione itAliAnA
drawing pins pushpins or thumbtacks perno di disegno
friend / mate friend amico/a, compagno/a
Appendice grammaticale
(Segue)
148 public school private school liceo o scuola privata
rubber eraser gomma per cancellare
staff room teachers lounge sala docenti
state school public school scuola pubblica
trAduzione
phrASAl verb eSeMpio SignificAto
in itAliAno
A to abide by
If you want to stay at respect or obey (the rispettare, osservare
this university, you law, a decision, a rule)
must abide by the rules.
I hope you can account explain, give a reason rispondere di
to account for for all the money you
spent!
Their story just doesn’t make sense, seem rea- avere senso
to add up
add up. sonable
I totally agree with you have the same opinion essere d’accordo
to agree with
on this subject. as somebody else
When the company is take advantage of avvalersi
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
b to back down
L o c a l a u t h o r i t i e s withdraw, concede recedere
backed down on their defeat
plans to demolish his
house.
1) If I tell the boss we’ve 1) give support or en- 1) supportare, in-
got too much work, couragement coraggiare
will you back me up?
to back up
2) It is recommended to 2) make a copy of (file, 2) fare una copia
back up all files on a program)
cd-rom.
1) The terrorists said 1) explode 1) esplodere
the bomb would
blow up at 7 o’clock.
to blow up
2) The coach blew up, 2) be destroyed by an 2) essere distrutto
but luckily there explosion da un’esplosione
was nobody in it.
1) Albert’s scooter 1) go out of order, 1) rompersi
broke down, so he cease to function
had to take the bus.
to break down
2) Her mother broke 2) lose control of one’s 2) crollare, abbat-
down when she emotions tersi
heard the bad news.
(Segue)
Burglars broke into enter by force irrompere 155
to break into the house around mid-
night.
Rioting broke out as a start suddenly scoppiare
to break out
result of the strike.
Five prisoners broke escape from a place scappare
to break out of
out of prison. by force
After his marriage come to an end (mar- finire
to break up broke up, George went riage, relationship)
to live in London.
My sister stopped work- raise (a child) crescere, allevare
to bring up ing in order to bring
up her children.
George had to brush improve, refresh one’s dare una ripassata,
to brush up on up on her English be- knowledge of some- una spolveratina
fore going to Australia. thing
Martha bumped into meet by accident or imbattersi
to bump into her Spanish teacher at unexpectedly
the cinema.
C to call off
The meeting was called cancel
off because of the strike.
cancellare
I now call upon the formally invite or re- fare appello, invi-
to call on /
general manager to quest tare
upon / by
address the assembly.
He carried on working continue continuare
to carry on
in spite of the rain.
1) The plan was car- 1) do something as 1) realizzare
ried out very well. specified
2) Tests are carried 2) perform or con- 2) espletare, com-
to carry out
out to determine duct (test, experi- piere
the efficiency of a ment)
new product.
Appendice grammaticale
D to deal with
The manager is good handle, take care of trattare, prendersi
at dealing with difficult (problem, situation)
clients.
cura di
e to ease off
After Easter the work- reduce, become less ridurre, rallentare
load generally eases severe or slow down
off. (pain, traffic, work)
1) After a long discus- 1) eliminate differ- 1) eliminare le diffe-
sion they managed ences of opinion renze di opinione
to even out their
to even out
differences.
2) The road was evened 2) become level or 2) pareggiare
out to make it safer. regular
F to figure out
We’ll have to figure out understand, find a so- immaginare, trovare
a way to deliver our lution
products faster.
una soluzione
G to get at
What exactly are they imply
trying to get at?
avere accesso a
I to iron out
The meeting tomorrow resolve by discussion, risolvere attraver-
will be an opportunity eliminate differences so la discussione,
to iron out problems. eliminare le diffe-
renze
J to jot down
I jotted down the phone take quick notes
number while listening
to the radio.
prendere appunti
velocemente
K to keep on
She told her to be quiet, continue doing some- continuare
but she kept on making thing
a lot of noises.
Bob walks very fast; stay at the same level tenere il passo
to keep up
it’s difficult to keep up as someone or some-
with
with him. thing
L to leave out
My name was left out omit, not mention
of the report.
omettere
n to nod off
My brother often nods off fall asleep
in front of the television.
appisolarsi
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
o to opt out
I enjoy tennis but I’m leave a system or de- rinunciare
so busy I had to opt out cide not to participate
of the tournament.
My friend owned up. He admit or confess ammettere, confes-
to own up said he kicked the ball something sare
through the window.
P to pass away
The old man passed die
away peacefully.
morire
r to rely on
Don’t worry. You can count on, depend on, fare affidamento
rely on me. I can keep trust
a secret.
He ran away at the age escape from a place scappare
to run away
of twelve. or suddenly leave
What a nuisance! We’ve have no more of terminare, finire
to run out of run out of coffee and something
milk.
S to set off
Early Sunday morning start a journey
we set off for the ski
slopes.
avviarsi, partire
T to take after
Jim really takes after resemble (in appear- assomigliare
his mother. ance or character)
I’ll take care of your gar- look after prendersi cura
to take care of
den while you’re away.
The plane took off at leave the ground decollare
to take off
10.30 a.m.
Appendice grammaticale
v to vouch for
You can give the keys express confidence in esprimere fiducia,
to Bob. I can vouch or guarantee some- garantire
for him. thing
don’t cross your bridges before you come non fasciarti la testa prima di essertela rotta
to them
easy come, easy go ciò che si guadagna facilmente, si perde altret-
tanto facilmente
every cloud has a silver lining non tutto il male viene per nuocere
every dog has his day ognuno avrà il suo momento di gloria / di
successo
every man has his price non c’è nessuno che non possa essere comprato;
ognuno ha il suo prezzo
faint heart never won fair lady chi non risica non rosica
fair’s fair ciò che è giusto è giusto
fall on one’s feet trovarsi in una situazione fortunata
fight fire with fire combattere con gli stessi metodi
first come, first served chi prima arriva è servito per primo; chi tardi
arriva male alloggia
forewarned is forearmed uomo avvisato mezzo salvato
from the horse’s mouth dalla fonte più autorevole
full of beans pieno di energie [British English e Australian
English]; contaballe [American English]
he can’t say boo to a goose è timidissimo
he can’t see the wood (or forest) for the è troppo attento ai dettagli e ha perso la pro-
trees spettiva [lett. «non vede la foresta a causa degli
alberi»]
(Segue)
he who hesitates is lost chi esita è perduto 165
he who laughs last, laughs loudest ride bene chi ride ultimo
home and dry / hosed aver raggiunto l’obiettivo [lett. «rincasato e
asciugato / risciacquato»]
honesty is the best policy l’onestà è la miglior linea di condotta
horses for courses (si sceglie) il cavallo a seconda dell’ippodromo
(cioè l’elemento, normalmente una persona, più
idoneo alle circostanze)
I smell a rat! gatta ci cova!
in hot water nei guai
in the doghouse in disgrazia
it’s an ill wind that blows nobody any good non tutto il male vien per nuocere [lett. «deve
essere un vento veramente cattivo che non torni
utile a qualcuno»]
it’s no skin off my nose non mi riguarda; me ne frego
it’s no use crying over spilt milk non serve piangere sul latte versato
it’s not my cup of tea non è pane per i miei denti
it’s six of one and half a dozen of the other è praticamente la stessa cosa; se non è zuppa è
pan bagnato
like looking for a needle in a haystack come cercare un ago nel pagliaio
love all, trust no one ama tutti, fidati di nessuno
necessity is the mother of invention il bisogno aguzza l’ingegno
no pain, no gain bisogna essere disposti a soffrire per raggiungere
l’obiettivo; chi bello vuol sembrare, un pochino
deve soffrire
nothing ventured, nothing gained chi non risica non rosica
once bitten, twice shy essendo stati morsi (danneggiati) una volta, la
seconda si è più cauti; il gatto scottato teme
l’acqua fredda
once in a blue moon ogni morte di papa
Appendice grammaticale
one swallow does not make a summer una rondine non fa primavera
out of sight, out of mind lontano dagli occhi, lontano dal cuore
out of the frying-pan into the fire dalla padella nella brace
patience is a virtue dai tempo al tempo
red sky in the morning, the shepherd’s war- rosso di mattina, brutto tempo s’avvicina; rosso
ning; red sky at night, the shepherd’s delight di sera, bel tempo si spera
(Segue)
166 Rome was not built in a day Roma non fu fatta in un giorno
rough and ready approssimativo; basilare
slow and steady wins the race chi va piano va sano e va lontano
the early bird catches the worm chi dorme non piglia pesci
the last but not the least l’ultimo ma non il meno importante
the pen is mightier than the sword la penna è più forte della spada
the pot calls the kettle black! senti chi parla!; senti da che pulpito viene la pre-
dica! [lett. «la pentola dà del nero al bollitore»]
there are no flies on him è un tipo in gamba
there is none so deaf as he who will not non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire
hear
time is money il tempo è denaro
tip of the iceberg la punta dell’iceberg
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
to let the cat out of the bag; to spill the svelare un segreto; vuotare il sacco
beans
to look down one’s nose at someone guardare qualcuno dall’alto in basso
to make a cat laugh far ridere i polli
to make someone’s hair stand on end far rizzare i capelli a qualcuno
to paint the town red folleggiare
to pull someone’s leg prendere qualcuno in giro
(Segue)
168 to pull up one’s socks darci sotto
to put one’s foot down dire “ora basta!”
to put the cat among the pigeons provocare trambusto
to put two and two together tirare delle conclusioni
to roll up one’s sleeves rimboccarsi le maniche
to rub elbows with... essere in confidenza con... (ad esempio persone
importanti)
to save for a rainy day risparmiare per i tempi difficili; mettere fieno
in saccoccia
to save someone’s bacon salvare qualcuno
to sell like hot cakes andare a ruba
to spend a penny andare al gabinetto (a pagamento, una volta);
urinare
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi