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Grammatica di base

della lingua inglese, con tabelle


ed esempi esplicativi
2 Capitolo 1 L’alfabeto

Rispetto all’alfabeto italiano, formato da ventuno lettere, quello inglese ne contiene


cinque in più: le tre consonanti j, k, x e le due semivocali w, y, per un totale, dunque,
di ventisei lettere, di seguito elencate insieme con le rispettive trascrizioni fonetiche.

A [ei] N [en]
B [bi:] O [ou]
C [si:] P [pi:]
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

D [di:] Q [kju:]
E [i:] R [a:r]
F [ef] S [es]
G [dƷi:] T [ti:]
H [eit∫] U [ju:]
I [ai] V [vi:]
J [dƷei] W [‘dˆblju:]
K [kei] X [eks]
L [el] Y [wai]
M [em] Z [zed]

In inglese la conoscenza dell’alfabeto è fondamentale per la compitazione dei vocaboli


(cioè per poter leggere lentamente una parola, separando i singoli suoni o le sillabe che
la compongono), ovvero per eseguire correttamente lo spelling (pronuncia distaccata
delle singole lettere che compongono una parola), che può essere richiesto mediante
una delle seguenti frasi: What’s the spelling of…? / How do you spell…? (Qual è la
compitazione di…?).
Si ricordi che durante lo spelling:
• le lettere maiuscole si fanno precedere dalla parola capital (John Smith = capital
dƷei – ou – eit∫ – en; capital es – em – ai – ti: – eit∫ );
• se in una parola si susseguono due lettere uguali, se ne pronuncerà una sola preceduta
da double (What’s the spelling of «book»? bi: – double ou – kei).
L’ortografia inglese non è fonetica. La stessa lettera (o lo stesso gruppo di lettere) si
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può pronunciare in modo differente in parole diverse: enough (gh = f); eight (gh è
muta); ghost (gh = g).
Per fornire un aiuto ulteriore nella pronuncia delle parole inglesi molti dizionari ripor-
tano l’alfabeto fonetico, costituito da simboli che rappresentano i vari suoni.

CONSONANTI
Suono ingleSe eSempi Come in italiano…
p pen, tip pane
b but, web bene
t two, bet tipo
d do, odd dolce
tʃ chair, nature, teach cinese
dƷ gin, joy, edge giardino
k cat, kill, queen, thick cambio
g go, get, beg gara
f fool, enough, leaf faro
v voice, have vite
θ thing, with th sonoro
ð this, breathe th sordo
s see, city, pass, listen sole
z zoo, rose reso
ʃ she, sure, emotion, leash scirocco
Ʒ pleasure, beige fr. George
h ham, hot h aspirata
m man, ham musica
n no, tin nave
ŋ singer, ring fr. cinq
l left, fault luce
Capitolo 1 - L’alfabeto

r ripe, true riva


w we, which uovo
j yes, beyond iodio

VOCALI
Suono ingleSe eSempi Come in italiano…
a: father, start a molto allungata
i: see, receive fine
(Segue)
i city, pretty i molto breve
4
e bed, said bello
ǝ: bird, heard fr. heure
æ lad, cat suono aperto tra la a e la e
� run, enough a molto breve
ͻ not, wasp rosa
ͻ: law, caught corso
u put, book u molto breve
u: soon, through luna
ǝ about, colour a quasi muta

DITTONGHI
Suono ingleSe eSempi Come in italiano…
ei day, steak sceicco
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

ou coke, coat o chiusa con la u molto breve


ai my, sight mai con la i molto breve
ͻi boy, choice poi con la i molto breve
au now, doubt ciao
iǝ near, here spia con la a quasi muta
εǝ hair, there reale con la e aperta
uǝ tour, sure tua con la a quasi muta

SEGNI D’INTERPUNZIONE
punteggiatura in ingleSe in italiano
. full stop punto
, comma virgola
: colon due punti
; semicolon punto e virgola
? question mark punto interrogativo
! exclamation mark punto esclamativo
’ apostrophe apostrofo
- hyphen trattino
— dash lineetta
() brackets / parenthesis parentesi tonde
[] square brackets parentesi quadre
… dots punti di sospensione
“” inverted commas / quotation mark virgolette
* asterisk asterisco
Capitolo 2 I sostantivi 5

Sommario 2.1 La formazione del plurale. - 2.2 Sostantivi numerabili e non numerabili. -
2.3 Pair nouns: i sostantivi usati solo al plurale. - 2.4 I nomi collettivi. - 2.5
I nomi composti. - 2.6 Il plurale dei nomi propri.

2.1 La formazione del plurale


In inglese, proprio come in italiano, i sostantivi possiedono di norma due forme: una
per il singolare e l’altra per il plurale. La composizione del plurale richiede solitamente
l’aggiunta di una -s alla voce singolare del nome (book → books; dog → dogs).
Tuttavia non mancano le eccezioni, corrispondenti ai casi di seguito specificati.
• I sostantivi che terminano per -s, -ss, -sh, -ch, -x e -z aggiungono -es. Tutti tranne
ox (bue), che al plurale diventa oxen.
bus (autobus) → buses; box (scatola) → boxes; flash (lampo) → flashes.
• I sostantivi che terminano per -o aggiungono -es, tranne canto, photo, piano, radio,
che aggiungono solamente una -s.
potato (patata) → potatoes; ma photo (foto) → photos.
• I sostantivi che terminano per -y preceduta da consonante cambiano la y in i e
aggiungono -es, mentre quelli in cui la y è preceduta da vocale seguono la regola
base, aggiungendo semplicemente -s al singolare.
country (paese) → countries; boy (ragazzo) → boys.
• I sostantivi che terminano per -f o -fe formano il plurale in -ves, tranne chief, cliff,
gulf, roof e safe, che sono regolari e aggiungono soltanto una -s.
half (metà) → halves; knife (coltello) → knives; ma chief (capo) → chiefs.
Inoltre, sempre nel gruppo dei nomi che terminano per -f o -fe, alcuni possono
Capitolo 2 - I sostantivi

formare il plurale in entrambi i modi (quello regolare o quello in -ves).


scarf (sciarpa) → scarfs o scarves.
• Determinati sostantivi hanno forme diverse per il singolare e per il plurale.
child (bambino) → children; foot (piede) → feet; man (uomo) → men; mouse (topo)
→ mice; tooth (dente) → teeth; woman (donna) → women.
• Hanno la stessa forma per il singolare e per il plurale i seguenti sostantivi: deer (cer-
vo), series (serie), sheep (pecora), species (specie), quasi tutti i nomi di pesci (trout,
salmon…), nonché aircraft (aereo), spacecraft (navicella) e hovercraft (aeronave).
• Hair (capelli), fruit (frutta) e fish (pesce) si usano al singolare con valore di plurale,
6 ma in riferimento a specifiche unità si possono volgere al plurale.
My hair is black. I miei capelli sono neri.
Two hairs in my soup! Due capelli nella mia minestra!
• Taluni sostantivi di origine greca o latina e di uso colto formano il plurale così come
avveniva nella lingua d’origine.
basis (base) → bases; crisis (crisi) → crises; datum (dato) → data; phenomenon
(fenomeno) → phenomena.
Tuttavia, accanto al plurale colto, in alcuni termini di utilizzo corrente è possibile
avere anche un plurale «volgare».
formula (formula) → formulae, formulas; apparatus (apparato) → apparatus,
apparatuses.
• Il plurale di penny è:
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pennies, se si considerano le singole monete; pence, se ci si riferisce a un importo


di denaro.

2.2 Sostantivi numerabili e non numerabili


La maggior parte dei sostantivi inglesi ha sia una forma singolare che una plurale. Si
tratta di nomi di oggetti, persone o concetti che possono essere enumerati e che pertanto
sono chiamati sostantivi numerabili (countable).
Alcuni nomi, però, come coffee (caffè), milk (latte), water (acqua), sugar (zucchero),
wine (vino), tea (tè), non possono essere enumerati, pur ammettendo altri tipi di nume-
razione (a bottle of wine, una bottiglia di vino; a cup of coffee, una tazza di caffè…),
cosicché vengono denominati sostantivi non numerabili (uncountable).
I nomi numerabili:
— hanno il singolare e il plurale;
— possono avere il verbo al singolare e al plurale;
— possono essere preceduti da a o an;
— possono essere usati con many o con a few.
I nomi non numerabili:
— hanno una sola forma;
— possono avere solo il verbo al singolare;
— non possono essere preceduti da a o an, o da un numero;
— possono essere usati con much e con a little.
Per riferirsi a quantità determinate di nomi non numerabili si devono adoperare delle
misure, sicché ciascuno di questi nomi può essere indicato con una determinata unità
di misura.
a glass of milk, un bicchiere di latte; a drop of water, una goccia d’acqua.
Alcuni sostantivi non numerabili possono essere usati al plurale nel linguaggio infor-
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male o colloquiale.
Can I have two teas and two beers, please? Posso avere due tè e due birre, per favore?
Non sempre ciò che è numerabile in italiano lo è in inglese, e viceversa. Ad esempio,
nella lingua inglese sono considerati non numerabili, così da essere costruiti con il verbo
al singolare, i seguenti sostantivi: advice (consigli), furniture (mobili), hair (capelli),
information (informazioni), money (soldi), luggage (bagagli), travel (viaggi), work
(lavoro), homework (compiti per casa), progress (progresso), research (ricerca), weather
(tempo atmosferico). Per rendere numerabili tali nomi bisogna usare piece o bit + of.
Her hair is fair I suoi capelli sono biondi.
Can I give you a piece of advice? Posso darti un consiglio?
Alcuni nomi non numerabili, pur terminando per -s, non sono plurali, cosicché vogliono
anch’essi il verbo al singolare. Tali sono: news (notizia), linguistics (linguistica), politics
(politica), mathematics (matematica), physics (fisica).
What is the news? Che notizie ci sono?
Si ricordi, infine, che determinati sostantivi, pur avendo la forma al singolare, in realtà
sono sempre plurali, per cui richiedono il verbo al plurale. Tali sono: people (gente),
police (polizia), clergy (clero), cattle (bestiame).
The police are making enquiries. La polizia sta indagando.
Un cenno a parte per people, comunemente usato come plurale di person (persona):
one person, two people… Tale sostantivo è considerato regolare, così da prendere la
-s al plurale quando significa «popolo», nel senso di comunità nazionale o etnica (the
peoples of Europe, i popoli dell’Europa).

2.3 Pair nouns: i sostantivi usati solo al plurale


In inglese sono sempre plurali i nomi indicanti oggetti e capi di vestiario composti da
due parti indivisibili, come binoculars (binocolo), scissors (forbici), pliers (tenaglie),
scales (bilancia), tights (collant), shorts (short), pyjamas (pigiama), jeans (jeans),
Capitolo 2 - I sostantivi

trousers (pantaloni), glasses (occhiali), tweezers (pinzette)… Nel caso in cui si debba
indicare un determinato numero o una certa quantità di questi stessi sostantivi, occorre
usare pair(s) of.
I need some trousers. Ho bisogno di pantaloni.
She has three pairs of sunglasses and Lei ha tre paia di occhiali da sole e due paia
two pairs of reading glasses. di occhiali per la lettura.
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2.4 I nomi collettivi
I sostantivi indicanti gruppi di persone unite tra loro in virtù di un determinato vincolo
(familiare, politico, religioso, sportivo…) possono essere seguiti sia da un verbo al
singolare che da un verbo al plurale.
Si usa il verbo al singolare se si pensa al gruppo nel suo complesso.
The family has been living here for hun- La famiglia ha vissuto qui per centinaia
dreds of years. di anni.

Si adopera il verbo al plurale se si pensa al gruppo come insieme dei singoli.


Manchester United aren’t playing very well. Il Manchester United non sta giocando molto
bene.
Alcuni dei nomi collettivi più comuni sono: association (associazione), audience
(pubblico), class (classe), clergy (clero), club (circolo), committee (comitato), company
(società), council (consiglio), crew (equipaggio), crowd (folla), family (famiglia), gang
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(banda), government (governo), jury (giuria), majority (maggioranza), minority (mino-


ranza), public (pubblico), staff (personale), team (squadra / équipe), union (sindacato).

2.5 I nomi composti


Nella lingua inglese i nomi composti sono formati da due o più parti (toothbrush,
spazzolino; tin-opener, apriscatole), in genere da un sostantivo che si pone davanti a
un altro sostantivo, il primo dei quali è quasi sempre singolare, anche se il significato è
plurale (shoe shop, negozio di scarpe). Il plurale di questa tipologia di nomi si costruisce
aggiungendo -(e)s al sostantivo principale.
teacup (tazza da tè) → teacups; brother-in-law (cognato) → brothers-in-law.

2.6 Il plurale dei nomi propri


In inglese può avere il plurale anche un nome proprio (the Browns, i signori Brown),
il quale, se preceduto da un titolo, dà luogo a una di queste due costruzioni:
— the + titolo al singolare + nome proprio al plurale (the Miss Browns, le signorine
Brown);
— the + titolo al plurale + nome proprio al singolare (the Misses Brown, le signorine
Brown).
Qualora, invece, vi sia un nome di parentela, soltanto questo viene reso al plurale (the
Brown sisters, le sorelle Brown).
Capitolo 3 !Gli articoli 9

Sommario 3.1 L’articolo indeterminativo. - 3.2 L’articolo determinativo. - 3.3 I casi in


cui non si usa l’articolo.

3.1 L’articolo indeterminativo


In inglese l’articolo indeterminativo è invariabile nel genere e può avere due forme,
che in italiano corrispondono a «un / uno / una»:
• a, utilizzabile davanti alle parole che cominciano per consonante;
• an, utilizzabile sia prima dei termini che iniziano per vocale, sia davanti alle parole
che cominciano per h muta, le quali nell’inglese corrente sono soltanto quattro: heir
(erede), honest (onesto), honour (onore), hour (ora).
A / an non cambia quando si riferisce a nomi indicanti persone di sesso maschile o
femminile (He is an actor, Lui è un attore; She is an actress, Lei è un’attrice) e si può
usare davanti a un sostantivo numerabile singolare per fare riferimento a qualcuno o a
qualcosa la cui identità non è nota agli interlocutori o comunque non è definita.
He is an honest man. È un uomo onesto.
Mentre in italiano esiste una sola parola (uno) che funge da articolo indeterminativo e
da aggettivo numerale, in inglese l’articolo a / an è diverso dal numerale one, in luogo
del quale può essere sempre utilizzato, a meno che si voglia enfatizzare il concetto di
una (e una sola) persona o cosa.
I asked for one apple, not two! Ho chiesto una mela, non due!
Si noti, in particolare, la differenza tra a day e one day: il primo denota un periodo di
tempo di un giorno, il secondo un giorno indeterminato. Lo stesso vale per morning,
Capitolo 3 - Gli articoli

afternoon, evening, night.


Usi particolari di a / an sono:
— davanti ai nomi indicanti un mestiere o una professione; in questo caso non si può
mai omettere (He became an engineer, Diventò ingegnere);
— davanti ai nomi indicanti la nazionalità, per specificare la quale si può comunque usare
anche un aggettivo (She is an Englishman, Lei è inglese; oppure He is American, Lui
è americano);
— davanti ai nomi indicanti la fede religiosa o politica (Laura is a Republican, Laura
è una repubblicana);
— in espressioni nelle quali l’articolo significa «ogni, ciascuno», con senso distributivo
10 (You can only do fifty miles an hour on this road, Puoi fare solo 50 miglia all’ora
su questa strada);
— in certe espressioni di tempo o di misura (Three times a week, Tre volte la settimana);
— dopo half (half an hour, mezz’ora);
— nelle costruzioni con such a, quite a (He’s such a fool!, È un tale sciocco!).

3.2 L’articolo determinativo


In inglese l’articolo determinativo è invariabile sia nel genere che nel numero, in quanto
ha una sola forma, the, che in italiano corrisponde a «il / lo / la / i / gli / le». Si usa
davanti a tutti i nomi maschili, femminili e neutri, sia plurali che singolari.
The boy is Kevin. Il ragazzo è Kevin.
The boys are Kevin and Michael. I ragazzi sono Kevin e Michael.
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The water is warm. L’acqua è calda.


The si pronuncia:
— ðǝ davanti a consonante: the (ðǝ) bus, l’autobus; the (ðǝ) house, la casa;
— ði davanti a vocale e alle parole che iniziano per h muta: the (ði) apple, la mela;
the (ði) hour, l’ora.
Di norma si utilizza:
• quando il sostantivo è già stato nominato in precedenza (I watched a concert and
a film on TV last night. The concert was good, but I didn’t like the film, Ho visto un
concerto e un film in TV ieri sera. Il concerto era bello, ma il film non mi è piaciuto);
• con nomi numerabili e non numerabili, purché indichino persone o cose ben determinate
dal contesto (That’s the man I was speaking about, Quello è l’uomo di cui parlavo!);
• quando ci si riferisce a cose di cui esiste un unico esemplare: the earth (la Terra),
the king (il re)…
Usi particolari dell’articolo determinativo sono:
— davanti ai nomi di strumenti musicali (I can play the piano, not the guitar, So suonare
il piano, non la chitarra) e di invenzioni scientifiche (Marconi invented the radio,
Marconi inventò la radio);
— davanti ai nomi di determinati luoghi (I’m going to the country, Andrò in campagna).
Nel caso di alberghi, ristoranti, cinema indicati con un nome proprio seguito da un
genitivo sassone, l’articolo the non deve essere usato (Mary’s Hotel e non The Mary’s
Hotel). La stessa regola vale per le chiese il cui nome è costituito da quello di un
Santo più il genitivo sassone (St. Peter’s Church e non The St. Peter’s Church);
— davanti ai nomi geografici di fiumi, mari, oceani, catene montuose, deserti, arcipe-
laghi… (the Alps, le Alpi), nonché davanti ai nomi di nazioni contenenti un nome
comune (the USA, gli Stati Uniti; the United Kingdom, il Regno Unito);
— davanti ai nomi seguiti da of (the Statue of Liberty, la Statua della Libertà).
3.3 I casi in cui non si adopera l’articolo 11
In inglese, di regola, non si usa alcun articolo davanti ai possessivi (my friend, il mio
amico); dinanzi ai nomi propri (con o senza titoli) e alle abbreviazioni (Dr Humphrey,
il dottor Humphrey; NATO, la NATO); prima dei nomi comuni usati in senso gene-
rale (Dogs are faithful animals, I cani sono animali fedeli); oppure quando sussista
un’idea di possesso o di appartenenza, in presenza della quale si adoperano gli
aggettivi possessivi (John loves his mother, John ama la madre).
Inoltre esistono determinati nomi comuni che non richiedono alcun articolo quando
vengono considerati con riferimento alla loro funzione. Tali sono, ad esempio: bed
(letto), church (chiesa), college (collegio), hospital (ospedale), market (mercato), prison
(prigione), school (scuola), sea (mare), university (università).
He was sent to prison. Fu mandato in prigione.
Con i medesimi nomi, però, allorquando si faccia riferimento all’edificio o al luogo,
bisogna utilizzare l’articolo the.
The hospital is just close to the church. L’ospedale è proprio vicino alla chiesa.
Si faccia attenzione ai sostantivi work e home, che vanno sempre utilizzati senza l’ar-
ticolo determinativo (Judy has gone to work, Judy è andata a lavoro; Mr Brown is at
home, Il signor Brown è a casa).
Ulteriori casi in cui non si adopera l’articolo sono i seguenti:
— davanti ai nomi di continenti, nazioni (sebbene non manchino eccezioni come
the Congo, il Congo…), laghi, montagne, ma si ricordi che laghi e capi vogliono
l’articolo quando sono seguiti da of (the Lake of Geneva, il lago di Ginevra);
— dinanzi ai nomi di giochi e sport (Swimming is my favourite sport, Il nuoto è il mio
sport preferito);
— prima dei nomi di mezzi di trasporto e comunicazione preceduti dalla preposizione
by (by bus, con l’autobus);
— davanti ai nomi dei giorni della settimana, dei mesi, delle festività (Christmas [Day],
il giorno di Natale), di momenti della giornata preceduti dalla preposizione at (at
dawn, all’alba), come pure davanti all’indicazione di anni (before 1789, prima del
Capitolo 3 - Gli articoli

1789) e, facoltativamente, davanti ai nomi di stagioni (in [the] spring, in primavera);


— dinanzi ai nomi di lingue (Italian is a difficult language, L’italiano è una lingua
difficile);
— prima dei nomi che indicano i pasti (When would you like to have dinner?, Quando
vorresti cenare?), ma si ricordi di usare the quando nel discorso si fa riferimento a
un pasto specifico (I enjoyed the dinner we had last night, Mi è piaciuta la cena di
ieri sera).
12 Capitolo 4 I pronomi personali

Sommario 4.1 I pronomi personali soggetto. - 4.2 I pronomi personali complemento.


- 4.3 La posizione dei pronomi personali complemento.

4.1 I pronomi personali soggetto


Vengono utilizzati come soggetto di un verbo e devono sempre essere espressi, tranne
che nelle frasi coordinate alla principale; sono quelli elencati nello specchietto.
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

I persona singolare I io
II persona singolare you tu
III persona singolare he - she - it egli - ella - lui - lei - esso/a
I persona plurale we noi
II persona plurale you voi
III persona plurale they essi/e

• Il pronome di I persona singolare si scrive sempre con la lettera maiuscola: I. Quando


si accompagna a nomi o pronomi di altra persona, si colloca sempre per ultimo, come
forma di cortesia.
I live in Rome. Io vivo / abito a Roma.
Paul and I went to the cinema last night. Paul e io siamo andati al cinema ieri sera.
• You è l’unico pronome per la II persona singolare e plurale, cosicché in italiano
corrisponde sia a «tu» che a «voi», ma equivale anche alla forma di cortesia «Lei».
Where do you go at weekend, John? Dove vai / Dove va (Lei) per il weekend,
John?
Where do you go at weekend, John John e Alan, dove andate per il weekend?
and Alan?
• La III persona singolare ha tre forme diverse: he per il maschile, she per il femmi-
nile, it per il neutro. He e she si possono usare anche per fare riferimento ad animali
(soprattutto domestici) rispettivamente di sesso maschile e femminile, mentre it si usa
per quelli di sesso indefinito, nonché per indicare le cose.
Martin is tired, he is in bed. Martin è stanco, è a letto.
I can’t find Ann. Is she at home? Non riesco a trovare Ann. È a casa? 13
It is a fantastic boat. È un’imbarcazione fantastica.
• We si utilizza in riferimento a un gruppo di persone, compresa quella che parla. Tale
pronome s’incontra spesso nel linguaggio scritto, quando l’autore intende coinvolgere
il lettore.
We work for IBM. Lavoriamo per l’IBM.
As we saw on page 4… Come abbiamo visto a pagina 4…
• They è l’unico pronome che si adopera alla III persona plurale, sia essa maschile,
femminile o neutra.
Peter and Helen come from Dublin: Peter ed Helen vengono da Dublino: sono
they are Irish. irlandesi.

4.2 I pronomi personali complemento


Sono quelli indicati nello specchietto.

I persona singolare me me, mi


II persona singolare you te, ti
III persona singolare maschile him lo, gli, lui
III persona singolare femminile her la, le, lei
III persona singolare neutra it lo, la, gli, le
I persona plurale us noi, ci, ce
II persona plurale you voi, vi, ve
III persona plurale them loro, essi/e, gli, li, le

Di norma si usano:
Capitolo 4 - I pronomi personali

• come complemento oggetto (Follow me, please, Seguimi, per favore);


• come complemento di termine (George sent you these flowers, mummy, George ti
ha mandato questi fiori, mamma);
• dopo una preposizione (Peter lives here now, and Jane lives with him, Peter vive
qui ora, e Jane vive con lui);
• dopo il verbo to be, nella forma impersonale con it, adoperata comunemente nell’in-
glese parlato (Who is it? It’s me, Chi è? Sono io).

4.3 La posizione dei pronomi personali complemento


I pronomi personali complemento seguono sempre il verbo, con il quale non si fondono
mai (I drink coffee: I drink it with milk, Io bevo caffè: lo bevo con il latte).
Quando è complemento di termine il pronome personale comunemente precede il com-
14 plemento oggetto, e in tale posizione perde la preposizione to. Tuttavia, è possibile anche
collocarlo dopo il complemento oggetto, ma in questo caso deve essere preceduto da to.
I give him an apple. / I give an apple Gli do una mela.
to him.
Se il complemento oggetto è un pronome, è meglio attenersi alla costruzione normale
(soggetto + verbo + complemento oggetto + complemento di termine), la quale va se-
guita anche quando il complemento di termine è più lungo del complemento oggetto,
oppure se si vuole dare maggiore enfasi al complemento di termine.
Give it to my Italian friend. Dallo al mio amico italiano.
Alcuni verbi, per lo più di origine latina, richiedono sempre il dativo con la preposizione
to, come avviene, ad esempio, per to explain (spiegare), to reply (rispondere), to say
(dire, affermare), to speak (parlare), to talk (chiacchierare, parlare). Con questi verbi,
qualora in una frase figurino sia il complemento oggetto che il complemento di termine,
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

si seguirà puntualmente la costruzione normale, per cui il primo precederà il secondo.


They explain the lesson to her. Le spiegano la lezione.
Capitolo 5 Frase relativa 15

e pronomi relativi

Sommario 5.1 La frase relativa. - 5.2 I pronomi relativi. - 5.3 L’omissione di who,
which e that. - 5.4 Le preposizioni nelle frasi relative. - 5.5 La sostituzione
dei pronomi relativi which e that.

5.1 La frase relativa


Con l’espressione «frase relativa» s’intende una frase subordinata, che si unisce alla
principale attraverso il pronome relativo e consente di qualificare un sostantivo (ovvero
di fornire ulteriori informazioni su qualcuno o qualcosa) senza ricorrere a un semplice
aggettivo, bensì utilizzando appunto un’intera frase. Può essere di due tipi:
• defining (attributiva o restrittiva), se aggiunge una determinazione necessaria
alla frase principale. In quanto tale, costituisce una parte essenziale del periodo e
non può essere omessa senza alterarne il significato;

e pronomi relativi
The boy who comes from New York won Il ragazzo che viene da New York vinse
the game. la partita.
• non defining (appositiva o incidentale), se aggiunge una determinazione non ne-
cessaria alla frase e si potrebbe quindi omettere. Le frasi di questo tipo si collocano
generalmente a mo’ d’inciso, fra due virgole, oppure come apposizione dopo una
virgola, a conclusione del periodo.
Bicycles, which are very popular, are a Le biciclette, che sono molto diffuse, sono
cheap means of transport. un mezzo di trasporto economico.
Capitolo 5 - Frase relativa

He never writes to his father, who is in Lui non scrive mai a suo padre, che è in
England. Inghilterra.

5.2 I pronomi relativi


La funzione del pronome relativo è quella di collegare la proposizione di cui fa parte
(detta infatti «relativa» o «secondaria») con una proposizione precedente (detta «prin-
cipale» o «reggente»), facendo le veci di un nome in essa contenuto. Segue sempre la
persona o la cosa a cui è riferito, in modo da evitare ambiguità nella frase.
I pronomi relativi italiani «che / il quale / la quale / i quali / le quali» corrispondono
16 in inglese a:

who / whom usati solo per le persone


which adoperato per le cose e per gli animali
that impiegato per persone, cose e animali

I pronomi relativi italiani che denotano possesso (di cui / del quale / della quale / dei
quali / delle quali), invece, si traducono in inglese con:

whose usato preferibilmente per le persone, ma anche


per cose e animali
of which costruzione alternativa a whose per cose e
animali
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

• Who: viene impiegato in riferimento a persone quando queste svolgono funzione


di soggetto, ma nella lingua parlata informale può essere usato anche con funzione di
complemento (sempre in riferimento a persone).
The boy who phoned is Martin’s brother. Il ragazzo che ha telefonato è il fratello
di Martin.
She is the woman who I saw yesterday. Lei è la donna che vidi ieri.
• Whom: viene adoperato in riferimento a persone che nella frase svolgono funzione
di complemento, sia diretto che indiretto. In particolare lo si usa nella lingua scritta,
oppure quando si vuole adottare uno stile più formale nella lingua parlata (sempre,
però, che la persona a cui si riferisce non sia soggetto della frase).
This is a poem by the writer whom we Questa è una poesia dello scrittore che
mentioned. abbiamo menzionato.
• Which: è utilizzato quando ci si riferisce a cose e ad animali e può essere sia sog-
getto che complemento.
The letter which is on the table is for you. La lettera che è sul tavolo è per te.
Uma has a dog which follows her eve- Uma ha un cane che la segue dovunque.
rywhere.
Do you like the car (which) I lent you? Ti piace l’automobile che ti ho prestato?
Si può usare which anche per riepilogare il significato di un’intera frase precedente,
traducendolo in italiano con «il che / la qual cosa» (He says he loves me, which I think
is true, Lui dice che mi ama, il che penso sia vero). Questo tipo di frasi relative con
which è non defining.
• That: si adopera per persone, cose e animali, dunque può sostituire who, whom,
17
which, usati esclusivamente come soggetto e complemento nelle frasi relative defining.
The lady that / who phoned is Mrs Fox. La signora che ha telefonato è la signora
Fox.
Here is the book that / which you gave me Ecco il libro che mi hai dato ieri.
yesterday.
In pratica that può essere sempre utilizzato, purché:
— non sia preceduto da preposizione, la quale, se c’è, deve essere posta alla fine della
frase relativa (She is the teacher that I spoke to, Lei è l’insegnante con la quale ho
parlato);
— non dia inizio a una frase non defining, riconoscibile in quanto posta tra virgole (ad
esempio, nella frase «Il treno, che è un comodo mezzo di trasporto, arrivò in ritardo»
il pronome relativo non si traduce con that, ma con which: «The train, which is a
comfortable means of transport, arrived late»).
Il ricorso a that è comunque obbligatorio sia dopo un superlativo (She is the finest woman
that ever lived, È la donna più bella che sia mai esistita), sia dopo all, any, only, it is (He
is the only boy that speaks English fluently, Lui è l’unico ragazzo che parla l’inglese in
maniera fluente).
Inoltre, that è spesso impiegato come congiunzione, equivalente all’italiano «che» (He
says [that] he loves me, Lui dice che mi ama), mentre nel linguaggio familiare, sia scritto
che parlato, viene generalmente omesso, sebbene esistano alcuni verbi molto comuni
(to agree, concordare; to certify, certificare; to inform, informare; to learn, imparare;

Capitolo 5 - Frase relativa e pronomi relativi


to maintain, sostenere; to state, dichiarare, affermare) che invece lo richiedono (He
maintains that is true, Lui asserisce che ciò è vero).
• Whose: è il pronome relativo che esprime possesso riferito a persone, cose e animali.
È sempre seguito immediatamente dal nome della cosa posseduta e può essere prece-
duto da preposizione, che tuttavia, nella lingua parlata, si sposta talvolta dopo il verbo.
He lives in a house whose every corner Lui vive in una casa di cui conosco ogni
I know. angolo.
Mr Jones is a writer from whose works we Il signor Jones è uno scrittore dalle cui
have learnt a lot. opere abbiamo imparato molto.
That is the girl whose garden we went into. Quella è la ragazza nel cui giardino an-
dammo.
Con riferimento a cose e ad animali, è possibile una costruzione alternativa a whose,
utilizzando la forma of which.
The book, the cover of which is torn, is mine. Il libro, la cui copertina è strappata, è mio.
18 TABELLA RIEPILOGATIVA DEI PRONOMI RELATIVI
Soggetto Complemento poSSeSSo
perSone who, that* who, whom, (that) whose
CoSe e animali which, that* which, (that) whose, of which

Nota bene:
* = si usa esclusivamente in frasi defining
( ) = può essere omesso

5.3 L’omissione di who, which e that


Who, which e that non si possono mai omettere quando costituiscono il soggetto di una
frase relativa (The policeman who arrived was very friendly, Il poliziotto che arrivò
era molto cordiale), ma talvolta l’omissione si verifica ugualmente nei seguenti casi:
— quando il verbo della frase relativa è in forma progressiva (The boy [who is] sitting near
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

the window is my brother, Il ragazzo che è seduto vicino alla finestra è mio fratello);
— nello stile colloquiale, dopo there is (there was…) o quando there is è contenuto
nella frase relativa (There is a man at the door wants to see you, C’è un uomo alla
porta che vuole vederti; This is the only good book there is on the subject, Questo
è l’unico buon libro che esiste sull’argomento).
L’omissione di who, which e that è invece regolarmente possibile quando:
— costituiscono l’oggetto di una frase relativa (The policeman [who(m) / that] I saw
was running, Il poliziotto che vidi stava correndo);
— all’interno della frase c’è una preposizione (The road he was driving on was dan-
gerous [anziché The road on which he was driving was dangerous], La strada sulla
quale lui guidava era pericolosa).

5.4 Le preposizioni nelle frasi relative


Nella lingua parlata informale, quando il pronome relativo dipende da una preposizione,
questa viene collocata alla fine della frase relativa. Dopo tale spostamento il pronome
relativo può essere omesso per sveltire il periodo.
He is the boy (who) we were talking about. Lui è il ragazzo di cui parlavamo.
Tuttavia, nella lingua scritta, o nella lingua parlata con uno stile più formale, quando
il pronome relativo dipende da una preposizione, questa va posta prima del pronome
relativo (non alla fine della frase) e in tal caso si usano solo whom e which, in quanto
who e that non si possono collocare dopo una preposizione.
The man to whom you talked is my uncle. L’uomo a cui parlavi è mio zio.
Electronics is a subject about which I know L’elettronica è una materia della quale so
very little. molto poco.
5.5 La sostituzione dei pronomi relativi which e that 19
In una frase relativa defining, per sostituire i pronomi relativi which e that, si possono
usare:
• where: al posto di in / at / on / to which nelle espressioni di luogo (Do you remember
the hotel where we stayed?, Ricordi l’albergo in cui stavamo?). In questi stessi casi
where si può anche omettere, ma deve essere sostituito da una preposizione (Do
you remember the hotel we stayed at?);
• why: in luogo di for which nelle espressioni causali, sebbene anch’esso si possa
tranquillamente omettere (I’ve forgotten the reason [why] we went to Bournemouth,
Ho dimenticato la ragione per cui andammo a Bournemouth);
• what: corrisponde all’italiano «ciò che / quello che / quelli che / le cose che». In
genere ha il valore di that / which e si distingue dagli altri pronomi relativi in quanto
nella frase relativa non si riferisce a un nome antecedente. Si adopera per lo più al
singolare, ma può essere usato anche al plurale, riferito a persone, cose e animali
(You never let me do what I want to do, Non mi lasci mai fare quello che voglio);
• when: può sostituire in / on which nelle espressioni di tempo (I’ll never forget the
day when we arrived there, Non dimenticherò mai il giorno in cui arrivammo lì);
• how: sostituisce the way in which nelle espressioni di modo (This is how you do it,
Questo è il modo in cui lo fai).

Capitolo 5 - Frase relativa e pronomi relativi


20 Capitolo 6 Pronomi e verbi riflessivi

Sommario 6.1 I pronomi riflessivi. - 6.2 L’uso enfatico dei pronomi riflessivi. - 6.3
Espressioni particolari e pronomi reciproci. - 6.4 I verbi riflessivi.

6.1 I pronomi riflessivi


I pronomi riflessivi sono quelli indicati nello specchietto.

I persona singolare myself mi, me stesso/a


II persona singolare yourself ti, te stesso/a
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

III persona singolare maschile himself si, lui stesso, se stesso


III persona singolare femminile herself si, lei stessa, se stessa
III persona singolare neutra itself si, esso/a stesso/a
I persona plurale ourselves ci, noi stessi/e
II persona plurale yourselves vi, voi stessi/e
III persona plurale themselves si, loro stessi/e, essi/e
stessi/e, sé stessi/e
indefinito oneself si, se stesso/a

Il pronome riflessivo si forma alla I e II persona singolare e plurale con l’aggettivo pos-
sessivo + self per il singolare e selves per il plurale; alla III persona singolare e plurale
con il pronome personale complemento + self per il singolare e selves per il plurale.
I’m teaching myself Spanish. Sto imparando lo spagnolo da solo.
Are you enjoying yourself? Ti stai divertendo?
Jim Morrison killed himself. Jim Morrison si uccise.
To speak to oneself. Parlare tra sé e sé.
I pronomi riflessivi possono essere utilizzati come:
• complemento oggetto (I washed myself, Mi lavai);
• complemento di termine (She has bought herself a new necklace, Si è comprata
una nuova collana);
• complemento introdotto da una preposizione (John does everything for himself,
John fa tutto per se stesso), il quale si riferisce alla persona o alla cosa citata come
soggetto della frase, oppure serve per formare un verbo riflessivo.
6.2 L’uso enfatico dei pronomi riflessivi 21
Oltre a essere usati come complementi, i pronomi riflessivi sono anche rafforzativi e, in
quanto tali, vengono posti subito dopo il pronome (o il nome) che appunto enfatizzano.
Se tale pronome (o nome) è il soggetto della proposizione, il pronome riflessivo può
anche essere collocato al termine della frase.
I myself spoke to him. / I spoke to him Gli parlai proprio io.
myself.
Whom do you imagine I saw? Mary herself. Indovina chi ho visto? Mary in persona.

6.3 Espressioni particolari e pronomi reciproci


Le due espressioni on my (your, his…) own e by myself (yourself, himself…) significano
entrambe: «da solo, senza compagnia».
The old man lives on his own / by himself. L’anziano signore vive da solo.
She doesn’t want to go out on her own / Non vuole uscire da sola.
by herself.
Per indicare un’azione che due soggetti compiono l’uno nei confronti dell’altro si
ricorre, invece, ai pronomi reciproci each other (quando i soggetti sono due) e one
another (quando i soggetti sono più di due).
The two boxers hurt each other. I due pugili si colpiscono.
All the students in the class helped one Tutti gli studenti della classe si aiutarono
another. reciprocamente.
Si ricordi, altresì, che:

Capitolo 6 - Pronomi e verbi riflessivi


— il pronome reciproco può essere usato come genitivo sassone [’s] (They like each
other’s company, Gradiscono la compagnia reciproca);
— esiste una precisa differenza di significato a seconda che si adoperi each other
oppure themselves (They looked at themselves in the mirror = Each of them looked
at himself, Si guardarono allo specchio).

6.4 I verbi riflessivi


Molti verbi che in italiano sono riflessivi non hanno la stessa forma in inglese. In
particolare si tratta di to get up (alzarsi), to fall asleep (addormentarsi), to complain
(lamentarsi), to stop (fermarsi), to sit down (sedersi), to take off (togliersi), to put on
(mettersi), to get wet (bagnarsi), to get warm (riscaldarsi).
Diversi verbi comuni (to lose, to think…) diventano riflessivi quando sono seguiti da
un pronome riflessivo, il quale è il complemento oggetto del verbo e lo segue sempre
(come ogni altro complemento).
I lost myself in the wood. Mi persi nel bosco.
In effetti nell’inglese i verbi riflessivi non sono affatto numerosi. Si tratta per lo più
22 di taluni verbi transitivi (opportunamente indicati nel dizionario) che aggiungono il
pronome riflessivo indefinito oneself al modo infinito. I più comuni sono: to accustom
oneself (abituarsi), to amuse oneself (divertirsi), to apply oneself (applicarsi), to consider
oneself (considerarsi), to console oneself (consolarsi), to control oneself (controllarsi),
to devote oneself (dedicarsi), to enjoy oneself (divertirsi), to find oneself (trovarsi), to
justify oneself (giustificarsi), to kill oneself (uccidersi), to pride oneself (vantarsi), to
revenge oneself (vendicarsi), to stretch oneself (stendersi), to throw oneself (gettarsi),
to trouble oneself (disturbarsi). Tali verbi, essendo attivi, richiedono l’ausiliare to have
per la creazione dei tempi composti.
I have always enjoyed myself a lot. Mi sono sempre divertito molto.
He hasn’t controlled himself. Non si è controllato.
Esistono poi determinati verbi che, pur essendo sostanzialmente riflessivi in inglese,
vengono abitualmente usati omettendo il pronome riflessivo (il che avviene quando si
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

tratta di azioni che, di regola, si compiono su sé stessi). Tali sono: to behave (oneself),
comportarsi; to comb (oneself), pettinarsi; to dress (oneself), vestirsi; to shave (oneself),
radersi; to undress (oneself), svestirsi; to wash (oneself), lavarsi.
I get up at seven, wash and dress. Mi alzo alle sette, mi lavo e mi vesto.
Do you shave every day? Ti radi tutti i giorni?
Nel caso in cui il complemento oggetto di un verbo riflessivo italiano indichi un capo
di vestiario o una parte del corpo, in inglese si utilizza l’aggettivo possessivo corri-
spondente (anziché un pronome riflessivo).
Put on your jacket. Mettiti la giacca.
Capitolo 7 Gli aggettivi qualificativi 23

Sommario 7.1 Attributo e predicato. - 7.2 Gli aggettivi usati come sostantivi. - 7.3
Nomi e aggettivi di nazionalità.

7.1 Attributo e predicato


L’aggettivo è la parte del discorso che accompagna il sostantivo per indicarne una qua-
lità o per meglio qualificarlo. La principale caratteristica dell’aggettivo qualificativo in
inglese è la sua invariabilità nel genere e nel numero: infatti ha la medesima forma per
il singolare e per il plurale, per il maschile e per il femminile, e non esiste concordanza
con il sostantivo a cui si riferisce.
I’ve got an old house. Possiedo una casa antica.
I like old houses. Mi piacciono le case antiche.
You are a tall woman. Sei una donna alta.
A group of tall men were standing at the Un gruppo di uomini alti era alla porta.
door.
Si parla di attributo per definire l’aggettivo che precede il sostantivo a cui si riferisce.
Qualora vi siano due o più aggettivi a descrivere oggetti o persone, essi seguono, in

Capitolo 7 - Gli aggettivi qualificativi


linea di massima, un determinato ordine di successione, a seconda che indichino:
1. quantità indefinita (some); 2. opinione (lovely); 3. dimensione (small); 4. età (old);
5. forma (round); 6. colore (brown); 7. nazionalità (English); 8. materia (wooden).
Some lovely, small, old, round, brown, Alcuni graziosi, piccoli, vecchi, rotondi,
English, wooden tables. marroni, tavoli inglesi di legno.
Se gli aggettivi che esprimono opinione sono più di uno, quello di significato più genera-
le precede quello di significato più specifico. Inoltre, come si evince anche dall’esempio
precedente, non si usa collegare con la congiunzione and gli ultimi due aggettivi che
precedono un sostantivo, tranne il caso in cui si tratti di aggettivi indicanti un colore.
Yesterday I saw a red, white and blue car. Ieri ho visto una macchina rossa, bianca
e blu.
Anche in inglese si possono utilizzare come aggettivi quasi tutti i participi, sia pre-
senti che passati (Jeremy told us an amusing story, Jeremy ci ha raccontato una storia
divertente; I feel relaxed when I have a hot bath, Mi sento rilassato quando faccio un
bagno caldo). Esistono, altresì, sostantivi con valore di aggettivo, i quali si collocano
24 prima di un altro sostantivo (a television programme, un programma televisivo). Così
come, in alcuni casi, è possibile ottenere un aggettivo aggiungendo a un sostantivo il
suffisso -ed (a brown-eyed girl, una ragazza dagli occhi marroni).
Quando l’aggettivo viene dopo il verbo si dice che è impiegato come predicato. In
inglese, di solito, l’aggettivo segue i verbi to be (essere), to appear (sembrare), to
become (diventare), to fall (cadere), to feel (sentire), to get (ottenere), to keep (tenere),
to look (sembrare), to seem (sembrare), to smell (odorare), to sound (sembrare), to stay
(stare), to taste (gustare).
The garden looked very nice. Il giardino era molto grazioso.
That sounds interesting. Sembra essere interessante.
Alcuni aggettivi vengono sempre dopo il verbo e quindi possono essere adoperati
solo come predicati. Tali sono, ad esempio: afraid (impaurito), alive (vivo), alone
(solo), asleep (addormentato), awake (sveglio), ill (malato), unable (incapace),
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

well (bravo).
The boys are afraid of the dark. I ragazzi hanno paura del buio.
She felt alone when he was in London. Si sentiva sola quando lui era a Londra.
Un ulteriore caso in cui l’aggettivo viene considerato predicato è quando accompagna
un pronome indefinito.
They didn’t say anything important. Non dissero niente d’importante.

7.2 Gli aggettivi usati come sostantivi


Premettendo l’articolo the all’aggettivo qualificativo si designa un’intera categoria di
persone; in tal caso l’aggettivo acquista valore di sostantivo plurale, per cui deve essere
seguito dal verbo al plurale.
The concert was given for the benefit of Il concerto fu organizzato a beneficio dei
the poor. poveri.
The young help the old. I giovani aiutano i vecchi.
Per indicare, invece, uno o alcuni membri di una categoria, si fanno seguire all’aggettivo
le parole man, woman, men, women, person, people…, oppure one, ones (a rich man,
un uomo ricco; two blind women, due cieche).
L’aggettivo può essere usato pure come sostantivo quando indica un concetto astratto:
the beautiful (il bello), the good (il bene), the sublime (il sublime), the true (il vero),
the future (il futuro)…
7.3 Nomi e aggettivi di nazionalità 25
In inglese i nomi e gli aggettivi di nazionalità si scrivono sempre con la lettera maiu-
scola e spesso si adopera la stessa voce per indicare l’aggettivo, la lingua (che non è
mai preceduta dall’articolo), l’abitante, l’intero popolo di una nazione.
I have bought some Italian shoes. Ho comprato delle scarpe italiane.
Can you speak Italian? Sai parlare italiano?
The Italians are very friendly. Gli Italiani sono molto socievoli.
L’aggettivo di nazionalità è utilizzabile come attributo davanti al nome o come predicato
dopo il verbo to be e può riferirsi a una persona o a una nazione.
They are Spanish. Sono spagnoli.
She is a French girl. È una ragazza francese.
English people love dogs. Gli Inglesi amano i cani.
Aggettivi e sostantivi di nazionalità si possono dividere in quattro gruppi:
• quelli terminanti in -an (American, americano; German, tedesco; Russian, russo;
Italian, italiano …), i quali restano invariati come aggettivi, ma in qualità di sostantivi
prendono la -s al plurale. Pur non terminando con la desinenza -an, appartengono
a questo gruppo anche Asiatic, Greek, Latin, Israeli, Pakistani;
• quelli terminanti in -se e -ss (Portuguese, portoghese; Swiss, svizzero…), i quali non
solo conservano la medesima forma per l’aggettivo e per il sostantivo, ma restano
anche invariati al plurale;
• quelli che hanno forme diverse per l’aggettivo e per il sostantivo: Danish / Dane
(danese), Finnish / Finn (finlandese)…;
• quegli aggettivi (come English, inglese; Irish, irlandese; Welsh, gallese; French,

Capitolo 7 - Gli aggettivi qualificativi


francese; Dutch, olandese) che non hanno un sostantivo corrispondente, per ottenere
il quale occorre aggiungere i suffissi -man (al singolare) e -men (al plurale), mentre
per designare l’intero popolo si deve premettere all’aggettivo stesso l’articolo the:
an English pub (aggettivo), un pub inglese; an Englishman (aggettivo sostantivato),
un inglese; the English (aggettivo sostantivato), gli Inglesi.
26 Capitolo 8 Comparativi e superlativi

Sommario 8.1 Indicazioni d’uso. - 8.2 Comparativo e superlativo di maggioranza. - 8.3


Il comparativo di uguaglianza. - 8.4 Comparativo e superlativo di minoranza.
- 8.5 Il secondo termine di paragone. - 8.6 Il superlativo assoluto. - 8.7
Comparativi e superlativi irregolari.

8.1 Indicazioni d’uso


Per mettere a confronto due o più persone (o cose, o animali) oppure due o più gruppi
di persone (o di cose, o di animali), rispetto a una stessa qualità, si utilizza il compa-
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

rativo, che può essere:


• di maggioranza (più… di);
• di uguaglianza (tanto… quanto, così… come);
• di minoranza (meno… di).
Per esprimere il massimo o il minimo grado dell’aggettivo che qualifica una persona (o
una cosa, o un animale), mettendola a confronto con un certo numero di altre persone
(o cose, o animali) appartenenti alla medesima categoria, si ricorre, invece, al super-
lativo, che a sua volta può essere:
• relativo (di maggioranza o di massimo grado, «il più… di»; e di minoranza o di
minimo grado, «il meno… di»);
• assoluto (molto…, …-issimo).

8.2 Comparativo e superlativo di maggioranza


Sia il comparativo che il superlativo di maggioranza possono avere due costruzioni
diverse (a seconda dei casi che verranno subito dopo specificati).
Per il comparativo di maggioranza:
aggettivo + suffisso -er + than
oppure
more + aggettivo + than
Per il superlativo di maggioranza:
the + aggettivo + suffisso -est + of / in o that
oppure
the most + aggettivo + of / in o that
Tutti gli aggettivi monosillabi (cheap, economico; warm, caldo…) e alcuni bisillabi
27
accentati sull’ultima sillaba e terminanti per er / le / ow / y (clever, intelligente;
gentle, gentile; narrow, stretto; pretty, grazioso…) di regola formano il comparativo
di maggioranza aggiungendo il suffisso -er e facendo precedere il secondo termine di
paragone dalla congiunzione than (che corrisponde alle voci italiane «di / di che / di
quanto / di quello che»).
This radio is cheaper than that one. Questa radio è più economica di quella.
Mary is cleverer than Michael. Mary è più intelligente di Michael.
Per formare il superlativo di maggioranza, invece, ciascuno dei suddetti aggettivi deve
essere preceduto dall’articolo the e seguito dal suffisso -est.
Dopo il superlativo, il complemento partitivo può essere introdotto da:
• of / in (quest’ultimo in connotazione geografica, ossia quando viene menzionato
un luogo);
• that (che può essere omesso quando è complemento oggetto di una proposizione
relativa).
Amy is the tallest of my two sisters. Amy è la più alta delle mie due sorelle.
This is the longest river in the world. Questo è il fiume più lungo del mondo.
John is the kindest person (that) I know. John è la persona più gentile che conosca.
Prima di formare il comparativo e il superlativo di maggioranza degli aggettivi secondo
le indicazioni fin qui fornite, bisogna tener conto delle seguenti regole ortografiche:
• se l’aggettivo termina con una sola consonante preceduta da un’unica vocale accenta-
ta, la consonante finale si raddoppia (My cat is fat, it’s fatter than yours, Il mio gatto
è grasso, è più grasso del tuo; It’s the fattest of the two, È il più grasso dei due);
• se l’aggettivo termina per -y preceduta da consonante, la -y si trasforma in -i (Are you
happy? Yes, I’m. Today I’m happier than you, Sei felice? Sì. Oggi sono più felice di Capitolo 8 - Comparativi e superlativi
te; You’re the happiest boy I’ve met, Sei il ragazzo più felice che abbia incontrato);
• se l’aggettivo termina per -e muta, si aggiunge solo la -r del suffisso -er e -st del
suffisso -est (Usually, John is polite, but Frida is always politer than him, Di solito
John è gentile, ma Frida è sempre più gentile di lui; George is the politest of my
friends, George è il più gentile dei miei amici).
Gli aggettivi composti da due o più sillabe (expensive, costoso; beautiful, bello;
interesting, interessante…), dal canto loro, formano il comparativo di maggioranza
preceduti da more, con il secondo termine di paragone a sua volta preceduto dalla
congiunzione than; mentre costruiscono il superlativo preceduti da the most e seguiti
dalle preposizioni of / in o that.
I can’t afford a more expensive coat than Non posso permettermi un cappotto più
this one. costoso di questo.
This is the most expensive coat of all. Questo è il cappotto più costoso di tutti.
Questo stesso tipo di costruzione vale pure per gli aggettivi che terminano in -ed (tired,
28 stanco; bored, annoiato…), anche quando sono monosillabi.
Are you more bored than me? Sei più annoiato di me?
Da notare che nel caso di alcuni aggettivi bisillabi terminanti in er / le / ow / y (silly, stupido;
simple, semplice; funny, divertente…), per formare il comparativo e il superlativo di maggio-
ranza è possibile scegliere fra l’uno o l’altro tipo di costruzione (That boy is sillier than his
friend / That boy is more silly than his friend, Quel ragazzo è più stupido del suo amico; It’s the
narrowest path of the two / It’s the most narrow path of the two, È il sentiero più stretto dei due).
Si ricordino, infine, le seguenti costruzioni particolari:
• comparativo di maggioranza + and + comparativo di maggioranza, che serve
a tradurre l’espressione italiana «sempre più» (It is getting colder and colder, Sta
facendo sempre più freddo; This film is getting more and more interesting, Questo
film sta diventando sempre più interessante);
• the + comparativo + the + comparativo, corrispondente al cosiddetto comparativo cor-
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

relativo, che serve per descrivere una causa e il suo effetto e traduce l’espressione italiana
«quanto più… tanto più…», con frasi nelle quali il verbo to be viene spesso sottinteso
(The more money you make, the more you spend, Quanti più soldi guadagni, tanti più ne
spendi; The sooner [will be], the better [will be], Quanto prima [sarà], meglio [sarà]).

8.3 Il comparativo di uguaglianza


Il comparativo di uguaglianza può avere diverse costruzioni, di seguito specificate.
Nelle frasi affermative:
as + aggettivo + as
Those horses run as fast as the train. Quei cavalli corrono tanto velocemente
quanto il treno.
Nelle frasi negative:
not so + aggettivo + as
oppure
not as + aggettivo + as
He is not so stupid as I thought. Non è così stupido come pensavo.
Today is not as cold as yesterday. Oggi non fa freddo come ieri.
Con i sostantivi non numerabili:
as much / not so much + sostantivo non numerabile + as
My cat eats as much meat as fish. Il mio gatto mangia sia carne che pesce/
tanta carne quanto pesce.
I haven’t got so much money as you. Non ho tanto denaro quanto te.
La stessa formula viene utilizzata quando prima e dopo i correlativi c’è un verbo.
29
In America I have studied as much as In America ho sia studiato che lavorato.
worked.
I don’t work so much as you (do). Non lavoro quanto te.
Con i sostantivi numerabili plurali:
as many / not so many + sostantivo numerabile plurale + as
You can take as many biscuits as you like. Puoi prendere i biscotti che vuoi.
They have not so many books as we. Non hanno tanti libri come noi.
Inoltre il comparativo di uguaglianza ricorre spesso in alcune espressioni tipiche inglesi:
Come as soon as you can. Vieni più presto che puoi.
As drunk as a lord. Ubriaco fradicio.

8.4 Comparativo e superlativo di minoranza


Sia il comparativo che il superlativo di minoranza possono avere due costruzioni.
Per il comparativo di minoranza:
less + aggettivo / sostantivo non numerabile + than
oppure
fewer + sostantivo numerabile al plurale + than
Dunque il secondo termine di paragone è sempre introdotto da than, come per il com-
parativo di maggioranza.
These shoes are less expensive than the Queste scarpe sono meno costose di quelle
red ones. rosse. Capitolo 8 - Comparativi e superlativi
I have less money than you. Ho meno denaro di te.
I have fewer tattoos than my brother. Ho meno tatuaggi di mio fratello.
Per il superlativo di minoranza:
the least + aggettivo / sostantivo non numerabile + of / in o that
oppure
the fewest + sostantivo numerabile al plurale + of / in o that
Dunque il complemento partitivo è introdotto da of / in o that, come per il superlativo
di maggioranza.
These shoes are the least expensive of all. Queste scarpe sono le meno costose di
tutte.
You have the fewest ties of all. Tu hai meno cravatte di tutti.
Il comparativo di uguaglianza viene spesso adoperato anche nelle frasi negative, in
30 luogo del comparativo di minoranza: la forma è not as… as.
John is less tall than Mark. John è meno alto di Mark.
John is not as tall as Mark. John non è alto quanto Mark.

8.5 Il secondo termine di paragone


Di norma il secondo termine di paragone è sempre preceduto da than e se viene espresso
da un pronome personale è:
• complemento nella lingua informale (He’s younger than me, Lui è più giovane di me);
• soggetto nella lingua formale, e in questo caso il verbo che segue può essere omesso
(He is not as rich as I [am], Non è ricco quanto me).
Quando un verbo regge un complemento oggetto, come accade ad esempio con to like
(piacere), to love (amare)…, il secondo termine di paragone deve essere espresso da un
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

pronome personale complemento, se è messo in relazione con il complemento oggetto,


altrimenti da un pronome personale soggetto, se è messo in relazione con il soggetto.
I like her more than him. Mi piace più lei che lui.
I like her more than he (likes her). Lei piace più a me che a lui.
Occorre stare particolarmente attenti quando il secondo termine di paragone non è un
pronome personale. Ad esempio, la frase: I like her more than Mary può significare sia
I like her more than I like Mary (Mi piace più lei di quanto mi piaccia Mary), sia I like
her more than Mary [does] (Lei mi piace più di quanto piaccia a Mary). Naturalmente
in questi casi il significato esatto è reso chiaro dal contesto.

8.6 Il superlativo assoluto


In italiano, com’è noto, il superlativo assoluto si ottiene aggiungendo all’aggettivo il
suffisso -issimo (in alcuni casi -errimo). In inglese, invece, si costruisce premettendo
all’aggettivo l’avverbio very (molto) e si può rafforzare ripetendolo per due volte,
oppure usando la parola indeed in fine di frase.
She is very nice. Lei è bellissima.
She is very very nice. Lei è molto molto bella.
She is very nice, indeed. Lei è davvero molto bella.
Oltre a very, per esprimere il grado superlativo assoluto di un aggettivo si possono usare
anche altri avverbi, come really ed extremely (Mark is really tall, Mark è veramente
alto / altissimo).
Aggettivi che già di per sé hanno un significato superlativo sono: awful (orribile),
delicious (delizioso), enormous (enorme), essential (essenziale), fantastic (fantastico),
freezing (freddissimo), marvelous (meraviglioso), perfect (perfetto), wonderful (me-
raviglioso). Con essi non si possono adoperare gli avverbi very ed extremely, ma solo
31
absolutely o really (This cake is absolutely delicious, Questa torta è assolutamente
deliziosa).
Per formare il superlativo assoluto con i participi passati (usati in forma aggettivata)
si ricorre a much oppure a very much (much loved, molto amato / amatissimo; very
much respected, molto rispettato).
Non sempre è netta, però, la differenza tra aggettivi e participi passati e, dunque, anche
con questi ultimi a volte si usa very. In genere ciò accade quando un participio passato
non è sentito nella sua funzione verbale, bensì come aggettivo (I’m very pleased to see
you, Sono felicissimo di vederti).

8.7 Comparativi e superlativi irregolari


Taluni aggettivi e avverbi di uso comune hanno forme irregolari per il comparativo e
il superlativo, come si evince dal prospetto che segue.

aggettivo / avverbio Comparativo Superlativo


good / well (buono) better the best
bad / badly (cattivo) worse the worst
little (poco, piccolo) less the least
much / many / a lot of (molto) more the most
late (tardi) later / latter the latest / the last
far (lontano) farther / further the farthest / the furthest
near (vicino) nearer the nearest / the next
old (vecchio) older / elder the oldest / the eldest

Si osservi che: Capitolo 8 - Comparativi e superlativi


• most con l’articolo significa anche «il numero maggiore, il massimo» (John has
made the most mistakes, John ha fatto il numero maggiore di errori), mentre senza
articolo può significare «la maggior parte» (Nowadays, most people don’t smoke,
Oggigiorno, la maggior parte delle persone non fuma) o «più di tutto» (That’s what
surprises me most, Quello è ciò che più di tutto mi sorprende);
• latter significa «secondo» tra due persone o cose già menzionate e si usa in corre-
lazione con former, «primo», nell’espressione the former… the latter (Dante and
Shakespeare were great poets: the former was Italian, the latter English, Dante e
Shakespeare furono grandi poeti: il primo era italiano, il secondo inglese);
• the latest significa «l’ultimo» nel senso di «il più recente» (This is the latest message
from my friend, Questo è l’ultimo messaggio dal mio amico), the last «l’ultimo» di
una serie (This is the last test of the year, Questo è l’ultimo test dell’anno);
• il comparativo e il superlativo di far possono essere utilizzati non solo in rapporto
al concetto di distanza, ma anche in riferimento a quello di tempo, oppure in senso
figurato. Si considerino, in particolare, farther / further nel senso di «più lontano» (I
32 drove ten miles farther / further than necessary, Ho guidato dieci miglia più lontano
del necessario), oppure il solo further nel significato di «in più, altri, ulteriori» (Let’s
hope there are not further problems, Speriamo che non ci siano ulteriori problemi);
• the nearest significa «il più vicino» (This is the nearest shop, Questo è il negozio più
vicino), the next «il prossimo, il successivo» (The next stop is yours, La prossima
fermata è la tua);
• le voci older / the oldest si possono utilizzare sempre, mentre elder / the eldest si
usano soltanto in riferimento all’età di persone o dei membri di una famiglia, ed
elder, in particolare, solo se seguito direttamente da un sostantivo (Robert is Susan’s
elder brother, Robert è il fratello maggiore di Susan; Robert is older than Susan,
Robert è più anziano di Susan; I’m the eldest in my family, Sono il più anziano della
mia famiglia).
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi
Capitolo 9 Aggettivi e pronomi 33

dimostrativi

Sommario 9.1 Caratteri generali. - 9.2 Gli aggettivi dimostrativi. - 9.3 I pronomi
dimostrativi. - 9.4 Altri usi dei pronomi dimostrativi. - 9.5 I termini di
contrapposizione. - 9.6 Such e same.

9.1 Caratteri generali


In inglese i pronomi dimostrativi non differiscono dagli aggettivi dimostrativi, nel senso
che hanno entrambi le stesse forme:

Singolare plurale
this questo, questa these questi, queste
that quello, quella those quei, quegli, quelli, quelle

Si usano per determinare se qualcuno o qualcosa è vicino o lontano rispetto a chi parla

dimostrativi
e sono invariabili nel genere, ma non nel numero.

9.2 Gli aggettivi dimostrativi


Impiegati come aggettivi dimostrativi, this e these si utilizzano per indicare cose e
persone vicine a chi parla, mentre that e those si adoperano in riferimento a persone e
Capitolo 9 - Aggettivi e pronomi

cose lontane da chi parla. Tutti e quattro possono quindi indicare vicinanza spaziale,
temporale o psicologica.
I’m doing my exams this summer. Farò gli esami quest’estate.
These books are very interesting. Questi libri sono molto interessanti.
That table is nice, isn’t it? Quel tavolo è bello, non è vero?
Those answers were conclusive. Quelle risposte furono decisive.

9.3 I pronomi dimostrativi


Gli aggettivi dimostrativi sopra menzionati possono svolgere anche la funzione di
pronomi (fare, cioè, le veci del nome), ma generalmente si riferiscono a cose e non a
persone, tranne i casi in cui corrispondano al soggetto di una frase.
This is a nice colour. Questo è un bel colore.
34
These are Sarah and Elizabeth, my sisters. Queste sono Sarah ed Elizabeth, le mie
sorelle.
Do you like those over there? Ti piacciono quelle là?
Se this e that sono pronomi che sottintendono sostantivi numerabili già nominati nella
frase, si fanno generalmente seguire da one, mentre these e those si fanno seguire da ones.
Which book did you read? This one or Quale libro hai letto? Questo o quello?
that one?
These books are mine, those (ones) are Questi libri sono miei, quelli sono di John.
John’s.
That e those, quando svolgono funzione di pronome, sono sostituiti da the one e the
ones se qualificati da un aggettivo, da un complemento, o da una frase.
“Which girl are you talking about?”. “Di quale ragazza parli?”.
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

“The tall one”. “Di quella alta”.


Da ricordare che that si può utilizzare anche come congiunzione, e in tal caso può
essere omesso (I know [that] he is here, So che lui è qui), oltre che come pronome
relativo (Those are the girls that we like!, Quelle sono le ragazze che ci piacciono!).

9.4 Altri usi dei pronomi dimostrativi


Oltre che per indicare qualcosa o qualcuno, i pronomi dimostrativi possono essere
utilizzati anche in altre circostanze, di seguito specificate.
• Si usa this per presentare qualcuno in modo informale.
John, this is Mike. John, ti presento Mike.
• Si adoperano this is… e that is… nelle conversazioni telefoniche. In particolare
this is… è riferito a chi parla e viene usato per presentarsi, mentre that is… è riferito
all’interlocutore e solitamente viene utilizzato per avere conferma che si stia parlando
effettivamente con la persona richiesta.
Hello, this is Mike! Pronto, sono Mike!
Hello, is that Susan? Pronto, parlo con Susan?
• Si utilizza that per indicare ciò che qualcuno ha appena detto o che è appena successo.
that is / that is to say cioè
Yes, that’s right! Sì, giusto!
That was a great party! È stata una bella festa!
• Nel linguaggio corrente informale si può usare un dimostrativo per accompagnare
35
un aggettivo, con il risultato di ottenere un significato avverbiale.
It’s this small! È così piccolo!
It’s that easy! È così semplice! / È tutto qui!
• Si può adoperare un dimostrativo al posto del pronome personale soggetto it per
enfatizzare ciò che si sta dicendo.
But that’s wrong! Ma è sbagliato!

9.5 I termini di contrapposizione


I termini di contrapposizione fra due persone, animali o cose, già precedentemente
nominati, sono:
• per le persone (per le quali esiste un’unica forma per il singolare e per il plurale):
the former (quegli, il primo, i primi) e the latter (questi, il secondo, i secondi);
Fernando and Herman are schoolboys: Fernando e Herman sono scolari: quegli
the former is studious, the latter is lazy. (il primo) è studioso, questi (il secondo)
è svogliato.
• per gli animali e le cose: al singolare → the one (l’uno, quello) e the other [one]
(l’altro); al plurale → the first / those (i primi, gli uni) e the second / these (i se-
condi, gli altri).
My cat is not the one on the roof, but Il mio gatto non è quello sul tetto, ma

Capitolo 9 - Aggettivi e pronomi dimostrativi


the other in the garden. l’altro nel giardino.
My aunt has horses and ponies: the Mia zia ha dei cavalli e dei pony: i primi
first / those are big and the second / sono grandi e i secondi sono piccoli.
these are small.

9.6 Such e same


Such (tale/i, questo/a/i/e, quello/a/i/e) e same (stesso/a/i/e, medesimo/a/i/e, uguale/i)
possono avere anche significato e funzione di aggettivi e di pronomi dimostrativi. Such
è seguito dall’articolo indeterminativo a se precede un nome concreto al singolare.
Such food is very heavy. Cibo di tal genere è molto pesante.
Such is not my plan. Questo non è il mio progetto.
Such a house is too expensive. Una tale casa è troppo cara.
We have been to the same performance Siamo stati allo stesso spettacolo di ieri
as yesterday evening. sera.
Whatever he did, I did the same. Qualunque cosa lui facesse, lo imitavo.
36 Capitolo 10 I possessivi: aggettivi,
pronomi e genitivo sassone

Sommario 10.1 Classificazione di aggettivi e pronomi possessivi. - 10.2 Gli aggettivi


possessivi. - 10.3 I pronomi possessivi. - 10.4 La costruzione «of + prono-
me possessivo». - 10.5 Il genitivo sassone. - 10.6 L’uso dell’articolo con
il genitivo sassone. - 10.7 Il doppio genitivo. - 10.8 «Of + possessore»
oppure «genitivo sassone»?
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

10.1 Classificazione di aggettivi e pronomi possessivi


Gli aggettivi e i pronomi possessivi sono parti del discorso che servono per indicare a
chi appartiene qualcuno o qualcosa. La tabella che segue raggruppa i pronomi personali
soggetto con i corrispondenti aggettivi e pronomi possessivi.

pronomi aggettivi poSSeSSivi pronomi poSSeSSivi


perSonali

I io my mio, mia, miei, mie mine il mio, la mia, i miei, le mie


you tu your tuo, tua, tuoi, tue yours il tuo, la tua, i tuoi, le tue
he egli, lui his suo, sua, suoi, sue - di lui his il suo, la sua, i suoi, le sue
- di lui
she ella, lei her suo, sua, suoi, sue - di lei hers il suo, la sua, i suoi, le sue
- di lei
it esso/a its suo, sua, suoi, sue - di cosa — —
o animale
we noi our nostro/a/i/e ours il nostro, la nostra, i nostri,
le nostre
you voi your vostro/a/i/e yours il vostro, la vostra, i vostri,
le vostre
they essi/e their loro theirs il / la / i / le / loro

10.2 Gli aggettivi possessivi


Gli aggettivi possessivi non sono mai preceduti dagli articoli determinativi e indetermi-
nativi (l’articolo che si sottintende davanti a un possessivo è, comunque, sempre quello
determinativo: My book is very old, Il mio libro è molto vecchio), né dagli aggettivi
dimostrativi, numerali e indefiniti, tranne che da all e both (All my friends are nice,
37
Tutti i miei amici sono simpatici; Both my friends are ill, Entrambi i miei amici sono
malati). Si collocano sempre prima del sostantivo a cui si riferiscono e sono invaria-
bili nel genere e nel numero, a eccezione degli aggettivi di III persona singolare, che
concordano con il possessore e non con la cosa posseduta (cosicché his è usato per
possessori maschili, her per possessori femminili, its per possessori di genere neutro,
vale a dire cose e animali).
The house lost its roof in the storm. La casa perse il tetto durante il temporale.
Can we have our records? Possiamo avere i nostri dischi?
They can’t find their car. Non riescono a trovare la loro automobile.
L’uso degli aggettivi possessivi, adoperati più in inglese che in italiano, è obbligatorio:
• quando ci si riferisce alla propria famiglia, cioè davanti ai sostantivi indicanti gradi
di parentela, ma solo nel caso in cui si parli con estranei (My mother died when I
was five, Mia madre è morta quando avevo cinque anni; ma: Where is mother, dad?

Capitolo 10 - I possessivi: aggettivi, pronomi e genitivo sassone


Papà, dov’è mamma?);
• quando si parla di parti del corpo (Simon is washing his hands, Simon si sta lavando
le mani);
• quando si parla di articoli di vestiario, di oggetti personali, o comunque di realtà
strettamente legate alla persona (Don’t forget to take your umbrella, Non dimenticare
di prendere l’ombrello);
• con alcuni sostantivi che in italiano solitamente vengono preceduti dall’articolo
determinativo, come homework (compiti), exam (esame), life (vita), newspaper
(giornale)… (I’m reading my newspaper, Sto leggendo il giornale).
Quando un sostantivo è preceduto da due aggettivi possessivi, il secondo di essi viene
posposto e diviene pronome possessivo (your troubles and mine invece di your and
my troubles, i tuoi e i miei problemi).
Molto comune è la forma possessiva one’s (proprio / propria / propri / proprie) del
pronome indefinito one, la quale viene usata con gli infiniti o quando il possessivo si
riferisce a one.
To do one’s duty. Fare il proprio dovere.
One must save one’s energies. Bisogna risparmiare le proprie energie.
Talvolta l’aggettivo possessivo viene rafforzato facendolo seguire da own (proprio/a/i/e,
personale/i, stesso/a/i/e), con cui si vuole sottolineare che qualcosa appartiene a una certa
persona e a nessun altro (I saw her with my own eyes, L’ho vista con i miei stessi occhi).

10.3 I pronomi possessivi


A differenza degli aggettivi, i pronomi possessivi non accompagnano un sostantivo,
bensì lo sottintendono. Si ottengono dagli aggettivi possessivi stessi mediante l’aggiunta
di una -s, tranne mine e his (quest’ultimo ha la stessa forma dell’aggettivo). Tutti i
pronomi possessivi, fra i quali non esiste quello di III persona singolare neutra, hanno
38 le medesime caratteristiche degli aggettivi possessivi: non sono mai preceduti dagli
articoli determinativi e indeterminativi, né dagli aggettivi dimostrativi, numerali e inde-
finiti, e sono invariabili nel genere e nel numero, a eccezione dei pronomi di III persona
singolare, che concordano nel genere con il possessore e non con la cosa posseduta.
Whose books are these? They’re ours. Di chi sono questi libri? Sono nostri.
These are my pens and those are yours. Queste sono le mie penne e quelle sono
le vostre.
Your eyes are black and hers are blue. I tuoi occhi sono neri e i suoi (di lei) sono
azzurri.

10.4 La costruzione «of + pronome possessivo»


La costruzione «of + pronome possessivo» sostituisce l’aggettivo possessivo italiano
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

quando questo è preceduto da un articolo indeterminativo (Laura is a friend of mine,


Laura è una mia amica), da un aggettivo numerale (I have got four records of his, Ho
quattro dei suoi [di lui] dischi), da un aggettivo indefinito (We’d been listening to some
CDs of ours all afternoon, Abbiamo ascoltato alcuni dei nostri CD tutto il pomeriggio),
o da un aggettivo dimostrativo (Those friends of yours are very clever, Quei tuoi amici
sono molto intelligenti).

10.5 Il genitivo sassone


In inglese l’idea di possesso può essere resa con la «preposizione of + complemento»
(That is the watch of my sister, Quello è l’orologio di mia sorella), oppure con il co-
siddetto «genitivo sassone»: in virtù di tale costruzione, inesistente in italiano, il nome
del possessore (solitamente una persona) è seguito da un apostrofo e da una s, che a
loro volta precedono il nome della cosa o della persona posseduta (senza l’articolo).
That is my sister’s watch. Quello è l’orologio di mia sorella.
Tom’s flat is not larger than mine. L’appartamento di Tom non è più grande
del mio.
L’apostrofo e la consonante s si aggiungono al nome del possessore quando questo è
al singolare, anche se già terminante per -s, nel qual caso fra le due «s» si pronuncia
una breve i eufonica.
Charles’s book is very interesting. Il libro di Charles è molto interessante.
I sostantivi plurali che terminano regolarmente per -s aggiungono solo l’apostrofo,
mentre i nomi plurali irregolari seguono la costruzione normale. Quando il nome del
possessore è composto da più parole, soltanto l’ultima di esse è seguita da ’s.
Is that the girls’ room or the boys’ room? Quella è la stanza delle ragazze o la stanza
39
dei ragazzi?
The men’s toilets are over there. I bagni degli uomini sono laggiù.
Yesterday I had an accident with my sister- Ieri ho fatto un incidente con la macchina
in-law’s car. di mia cognata.
Se più persone possiedono in comune una stessa cosa, ’s si aggiunge al nome dell’ul-
timo possessore menzionato, mentre se il possesso non è comune, si aggiunge ’s a
ciascun nome.
John and Ann’s parents live in Milan. I genitori di John e Ann vivono a Milano.
John’s and Ann’s parents are very young. I genitori di John e quelli di Ann sono
molto giovani.
Il primo esempio indica chiaramente che John e Ann sono fratelli, il secondo che non
lo sono.
La cosa posseduta può essere preceduta da aggettivi che fungono da attributi, a ecce-

Capitolo 10 - I possessivi: aggettivi, pronomi e genitivo sassone


zione di all che deve essere posto davanti al possessore.
Sean’s old car is in the garage. La vecchia auto di Sean è in garage.
All your sister’s records were played. Tutti i dischi di tua sorella furono suonati.
Si ricordi, infine, che il nome di ciò che è posseduto viene omesso:
— quando nel contesto appare chiaro che cosa si vuole indicare, il che avviene, gene-
ralmente, con sostantivi di luogo quali house (casa), church (chiesa), shop (negozio),
restaurant (ristorante)…, che restano sottintesi (I often have dinner at my mother’s
[house] on Saturdays, Spesso il sabato vado a cena da mia madre; Can you, please,
buy some bread at the baker’s [shop]?, Puoi comprare, per favore, del pane dal
fornaio?);
— quando si vuole evitare una ripetizione (I read Byron’s poems, but not Shelley’s, Ho
letto le poesie di Byron, ma non quelle di Shelley).

10.6 L’uso dell’articolo con il genitivo sassone


Per l’uso dell’articolo con il genitivo sassone bisogna tener presenti le seguenti regole:
• non si mette mai l’articolo prima della cosa posseduta, cioè dopo ’s (the teacher’s
book, il libro dell’insegnante);
• i nomi propri, gli aggettivi possessivi, gli avverbi di tempo e i titoli di cortesia non
possono mai essere preceduti dall’articolo (Claudia’s computer, il computer di
Claudia; my father’s car, la macchina di mio padre; Dr Smith’s telephone, il telefono
del dottor Smith);
• quando non si può esprimere l’articolo si sottintende sempre quello determinativo
(my aunt’s house, la casa di mia zia).
40
10.7 Il doppio genitivo
Come abbiamo visto, in inglese è impossibile che un aggettivo possessivo (già di per sé
indicante l’idea di possesso) sia preceduto da un altro elemento di specificazione, come
un articolo oppure un aggettivo numerale, indefinito o dimostrativo. Pertanto, volendo
tradurre, ad esempio, un’espressione del tipo «un mio amico», si dovrà ricorrere a una
forma alternativa, scegliendo una di queste due opzioni: a friend of mine / one of my
friends, uno dei miei amici.
Quando in una frase è già presente il genitivo sassone, si avrà un doppio genitivo, o
doppio possessivo (some of my brother’s friends / some friends of my brother’s, alcuni
amici di mio fratello / alcuni degli amici di mio fratello).

10.8 «Of + possessore» oppure «genitivo sassone»?


La costruzione «of + possessore» e quella del «genitivo sassone» sono talvolta inter-
scambiabili, sebbene sia sempre preferibile ricorrere alla seconda quando il possessore
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

è una persona, un gruppo di persone o un animale.


Si adopera, invece, of + possessore nei seguenti casi:
• quando, pur essendo il possessore una persona, il sostantivo è seguito da una frase
o da un’espressione che lo definisce o lo specifica meglio: ad esempio, quando
il genitivo precede una frase relativa (Is the umbrella of the man who was here
yesterday?, È l’ombrello dell’uomo che era qui ieri?);
• quando il possessore è indicato con un nome collettivo, o con un nome denotante
nazionalità, religione, partito, o con un aggettivo sostantivato (the fury of the crowd,
la furia della folla; the defeat of the Republicans, la sconfitta dei Repubblicani);
• quando il sostantivo che indica il possessore è una cosa (the end of the street, la
fine della strada).
Esistono, però, delle eccezioni: infatti, pur non essendo previsto l’utilizzo del genitivo
sassone per ciò che è inanimato, questa costruzione viene adoperata ugualmente in
alcune espressioni idiomatiche e di uso corrente, e in altre indicanti tempo, misura,
distanza, città, nazioni (two miles’ distance, due miglia di distanza; three weeks’ holiday,
una vacanza di tre settimane; New York’s parks, i parchi di New York; Japan’s beauty,
la bellezza del Giappone; at a stone’s throw, a un tiro di schioppo; for goodness’ sake!,
per l’amor del cielo!...).
Capitolo 11 Aggettivi e pronomi 41

indefiniti

Sommario 11.1 Classificazione. - 11.2 Some ed any. - 11.3 Altri aggettivi e pronomi
indefiniti. - 11.4 Pronomi e avverbi composti di some, any, no, every.

11.1 Classificazione
Gli aggettivi e i pronomi indefiniti si adoperano per indicare una quantità indeterminata.
Nella tabella che segue sono raggruppati quelli maggiormente utilizzati.

aggettivi indefiniti pronomi indefiniti


some some
any any
no none
a lot of, lots of a lot
much much

indefiniti
many many
several several
enough enough
(a) few a few
Capitolo 11 - Aggettivi e pronomi

(a) little a little


most (of) —
each each
every —
all all
whole whole
such such
both both
either either
neither neither
42
11.2 Some ed any
• Some, utilizzato nelle frasi affermative, esprime l’idea di quantità indefinita o
neutrale (qualche / alcuni / alcune / certi / un po’ di), senza implicazioni né positive
né negative. Corrisponde anche agli articoli partitivi italiani «del / dello / della / dei /
degli / delle», quindi è invariabile nel genere e nel numero. È possibile adoperarlo sia
con sostantivi non numerabili, sia davanti a sostantivi numerabili plurali (in quest’ul-
timo caso può essere considerato una sorta di plurale dell’articolo indeterminativo a
/ an). Inoltre compare nelle frasi interrogative in cui viene formulata un’offerta, una
richiesta, o quando ci si aspetta una risposta affermativa. Lo si può usare, altresì, per
introdurre sostantivi numerabili al singolare con il significato di «uno sconosciuto /
uno non specificato».

We stayed for some days in Oxford and also Siamo stati alcuni giorni a Oxford e abbiamo
spent some time in Cambridge. trascorso un po’ di tempo anche a Cambridge.
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

There is an orange on the table. C’è un’arancia sulla tavola.


There are some oranges on the table. Ci sono delle arance sulla tavola.
Will you have some tea, some cigarettes? Volete del tè, delle sigarette?
Haven’t you some money in that drawer? Non avete del denaro in quel cassetto?
Some idiot poisoned my dog. Qualche idiota ha avvelenato il mio cane.
• Any è il corrispettivo di some e lo si trova nelle frasi interrogative (dirette e in-
dirette), negative, interrogativo-negative e dubitative. In italiano traduce «qualche /
alcuni / alcune / un po’ di / del / dello / della / dei / degli / delle» e dunque esprime
quantità indefinita, per cui viene usato in riferimento a una persona (o a una cosa)
fra un numero indefinito. Sia in funzione di aggettivo che di pronome può essere
adoperato con sostantivi non numerabili e davanti a sostantivi numerabili plurali.
È possibile usarlo anche in frasi affermative per tradurre «qualunque / qualsiasi», e
quando viene impiegato con questo significato in veste di aggettivo è sempre seguito
da un sostantivo singolare.
Have you bought any magazines? Hai comprato delle riviste?
He asked me if I had bought any magazines. Lui mi chiese se avessi comprato delle riviste.
No, I didn’t buy any magazines, but I No, non ho comprato alcuna rivista, ma ho
bought some newspapers. comprato dei giornali.
Any colour will do. Qualunque colore andrà bene.
Not any esprime l’idea di completa assenza di quantità, «nessun, nessuno/a» (lo stesso
concetto può essere espresso con la voce verbale affermativa seguita da no).
There weren’t any seats on the bus. Non c’erano posti a sedere sull’autobus.
11.3 Altri aggettivi e pronomi indefiniti 43
• No (nessuno/a, niente): è un aggettivo, cosicché può essere utilizzato solo davanti
a un sostantivo (numerabile singolare o plurale e non numerabile). Richiede il verbo
in forma affermativa e può essere sia soggetto che complemento.
There were no flowers in the garden. Non c’erano fiori nel giardino.
There is no money in my wallet. Non ci sono soldi nel mio portafoglio.
Per quanto fin qui detto, nelle frasi negative sono quindi possibili due costruzioni:
— any con verbo in forma negativa (There aren’t any books on the desk, Non c’è nessun
libro sulla scrivania);
— no con verbo in forma affermativa (There are no books on the desk, Non c’è nessun
libro sulla scrivania).
• None (nessuno/a, niente): è solo pronome, per cui viene usato al posto di un so-
stantivo se è chiaro a chi o a cosa faccia riferimento.
There were a lot of actors, but none was C’erano tanti attori, ma nessuno era adatto
suitable for that show. per quello spettacolo.
Lo si può adoperare davanti agli aggettivi possessivi, all’articolo determinativo e ai pro-
nomi personali complemento, seguito da of. In particolare, quando none of precede un
sostantivo plurale, il verbo che segue può essere coniugato sia al singolare che al plurale.
None of my friends have / has seen the film. Nessuno dei miei amici ha visto il film.
None of the photographs were / was very good. Nessuna delle fotografie era molto bella.

Capitolo 11 - Aggettivi e pronomi indefiniti


None of us have / has much money. Nessuno di noi ha molti soldi.
• A lot of / lots of (molto/a/i/e): costituiscono il modo più semplice per rendere l’idea
di una quantità elevata (nel linguaggio informale semplicemente lots). Si possono usare
con tutti i sostantivi (numerabili e non numerabili) e di solito compaiono nelle frasi
enunciative affermative, ma talvolta a lot of e a lot (quest’ultimo è pronome) figurano
pure in frasi negative e interrogative.
A lot of people are attracted by this market. Molte persone sono attratte da questo
mercato.
I had lots of difficulties in finding that square. Ho avuto molte difficoltà a trovare quella piazza.
You’ve still got a lot. Ne hai ancora molti.
• Much (molto/a) / many (molti/e): il primo si adopera solo con sostantivi non
numerabili, il secondo con sostantivi numerabili plurali. Di solito compaiono in frasi
interrogative e negative, mentre si usano più raramente in quelle affermative (nelle quali
si preferisce impiegare a lot of), dove figurano soprattutto come soggetti.
Do you know many people in Milan? Conosci molte persone a Milano?
You don’t need much butter to make the cake. Non ti serve molto burro per fare il dolce.
44 Do you eat much fruit? Mangi molta frutta?
Yes, I eat a lot of bananas. Sì, mangio molte banane.
Much e many si possono posizionare anche dopo: too (too much, troppo/a; too many,
troppi/e), as (as much, altrettanto/a; as many, altrettanti/e), so (so much, tanto/a; so
many, tanti/e), how (how much, quanto/a; how many, quanti/e), very (very much,
moltissimo; ma non very many).
• Altre espressioni molto frequenti per esprimere l’idea di una quantità elevata sono:
a great deal of (una gran quantità di), a large number of (un gran numero di), plenty
of (moltissimo/a/i/e), several (parecchi / parecchie).
The storm caused a great deal of damage. La tempesta causò gravi danni.
A large number of animals escaped from Molti animali scapparono dallo zoo.
the zoo.
Don’t worry. We’ve got plenty of time. Non preoccuparti. Abbiamo moltissimo
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

tempo.
He visited several towns on the trip. Durante il viaggio lui ha visitato parecchie
città.
• Enough (abbastanza): può seguire o precedere un nome, ma deve sempre seguire
un aggettivo, un avverbio o un verbo; può essere sia aggettivo che pronome.
Have you had enough beer? Hai avuto abbastanza birra?
There was noise enough. C’era abbastanza rumore.
It’s good enough. È abbastanza buono.
That’s enough. È abbastanza.
• Few (pochi/e) / little (poco/a): il primo si usa come aggettivo davanti a sostantivi
numerabili plurali, mentre come pronome li sottintende ed equivale a not many. Il secon-
do, invece, come aggettivo introduce sostantivi non numerabili, mentre come pronome
li sottintende ed equivale a not much. Entrambi esprimono l’idea di una quantità ridotta.
Few (= not many) students really under- Pochi studenti realmente capiscono il
stand the meaning of this book. significato di questo libro.
He eats little (= not much) meat. Lui mangia poca carne.
Se preceduti dall’articolo indeterminativo a, così da assumere la forma di a few / a
little, non sono più sinonimi di not many / not much, ma si avvicinano piuttosto al ter-
mine neutrale some, rispettivamente con il significato di «qualche / alcuni / un piccolo
numero» e di «un po’ / alcuni / una piccola quantità».
A few (= some) tourists came here, last Pochi turisti sono venuti qui, l’estate
summer. scorsa.
We were able to save a little (= some) Riuscimmo a conservare una piccola som- 45
money. ma di denaro.
• Most / most of (la maggior parte di): si possono utilizzare con tutti i sostantivi,
numerabili e non numerabili.
Most of what you said was false. La maggior parte di ciò che dicesti era falso.
Most Scotch whisky is made for export. La maggior parte del whisky scozzese è
destinato all’esportazione.
• Every (ogni, tutti/e) / each (ciascuno/a, ogni): esprimono ambedue l’idea di totalità,
ma mentre every si adopera in riferimento a un gruppo indefinito e numeroso di persone
o cose, each indica le singole persone o cose di un gruppo ben definito e spesso ristretto.
Every student (= all the students) has to Ogni studente deve (tutti gli studenti de-
be here at 8 a.m. vono) essere qui alle 8.
Each man has the right to be protected by Ogni (ciascun) uomo ha il diritto di essere
the police. protetto dalla polizia.
• All (tutto/a/i/e): utilizzabile davanti ai sostantivi sia numerabili che non numerabili,
esprime l’idea di totalità e si riferisce a un insieme di cose o persone considerate come gruppo.
All my friends are on holiday in August. Tutti i miei amici vanno in vacanza ad agosto.
Può essere seguito da:
— (of) + the (All [of] the students passed the exam, Tutti gli studenti hanno superato
l’esame);
— (of) + dimostrativi plurali (All [of] those students who had passed the exam were

Capitolo 11 - Aggettivi e pronomi indefiniti


happy, Tutti quegli studenti che avevano superato l’esame erano felici);
— (of) + possessivo (All [of] my students passed the exam, Tutti i miei studenti hanno
superato l’esame);
— (of) + genitivo sassone (All [of] Mr Green’s students passed the exam, Tutti gli
studenti del signor Green hanno superato l’esame);
— of + pronome personale complemento (All of them passed the exam, Tutti loro hanno
superato l’esame);
— semplice sostantivo (All cats drink milk, Tutti i gatti bevono il latte).
Rispetto all’idea di totalità, all ha un significato simile a quello di every (che a sua
volta, però, rimarca il concetto di «tutti senza alcuna eccezione»), solo che all si può
usare con i sostantivi plurali e con i nomi non numerabili, mentre every si utilizza solo
con i sostantivi singolari e con i nomi numerabili.
Look at all these shops. Guarda tutti questi negozi.
I shall meet every wish of yours. Soddisferò ogni vostro desiderio.
Do you like all pop music? Ti piace tutta la musica pop?
(ma non Do you like every pop music?)
• Whole (tutto/a/i/e, nel senso di «intero», ossia non divisibile): può avere valore
46 di aggettivo e di pronome e può essere preceduto dall’articolo.
It rained for three whole days. Piovve per tre giorni interi.
He swallowed it whole. Lui l’ha ingoiato intero.
The whole house was destroyed. Tutta la casa fu distrutta.
• Such (tale/i, un tale, simile/i, siffatto/a/i/e): può avere valore di aggettivo e di
pronome.
I don’t like such things. Non mi piacciono tali cose.
I gave him such a shock. Gli diedi un tal colpo.
He was a soldier and was judged as such. Era un soldato e fu giudicato come tale.
• Both (entrambi/e, l’uno/a e l’altro/a): richiede il verbo al plurale. Può essere
seguito da:
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

— (of) + the (Both [of] the students passed the exam, Entrambi gli studenti hanno
superato l’esame);
— (of) + dimostrativi plurali (Both [of] those students who had passed the exam were
happy, Entrambi quegli studenti che avevano superato l’esame erano felici);
— (of) + possessivo (Both [of] my students passed the exam, Entrambi i miei studenti
hanno superato l’esame);
— of + pronome personale complemento (Both of them passed the exam, Tutti e due
hanno superato l’esame);
— un semplice sostantivo (He broke both legs, Lui si ruppe entrambe le gambe).
Both segue sempre il pronome (I know them both, Li conosco entrambi). Inoltre è
possibile incontrare la costruzione soggetto + verbo + both (My parents were both
from London, I miei genitori vengono entrambi da Londra); oppure both usato in cor-
relazione con and (both… and…), con il significato di «sia… sia… / non solo… ma
anche…» (Tom speaks both English and French, Tom parla sia inglese sia francese).
• Either (l’uno/a o l’altro/a, uno/a dei/delle due, ciascuno/a dei/delle due, tutti/e
e due): richiede il verbo al singolare, ma quando è seguito da of + sostantivo plurale
il verbo può essere sia al singolare che al plurale.
You can take either book. Puoi prendere l’uno o l’altro libro.
I wonder if either of those alternatives is Mi chiedo se entrambe queste alternative
/ are good. siano giuste.
Si utilizza:
— in correlazione con or (either… or…) nelle frasi affermative, assumendo il signi-
ficato di «o… o…» (You can have either this or that book, Puoi prendere o questo
o quel libro);
— in correlazione con or (either… or…) nelle frasi negative, assumendo il significato
47
di «né… né…» (You don’t speak either English or French, Non parli né inglese né
francese);
— nelle frasi negative con la costruzione verbo + not + either, assumendo il significato
di «né l’uno/a né l’altro/a, nessuno/a dei/delle due (I don’t like either of them, Non
mi piace né l’uno né l’altro [di loro]);
— nelle frasi negative come avverbio, con il significato di «neppure» (It isn’t his, and
it isn’t mine, either, Non è suo e non è mio neppure).
• Neither (né l’uno/a né l’altro/a, nessuno/a dei/delle due): viene adoperato nelle
frasi affermative, e sia come aggettivo che come pronome richiede il verbo al singolare.
Neither performance was interesting. Né l’una né l’altra delle rappresentazioni
fu interessante.
Neither of them knows about it. Né l’uno né l’altro (Nessuno di loro) lo sa.
Si usa:
— in correlazione con nor (neither… nor…), assumendo il significato di «né… né…»
(He is neither intelligent nor good, Non è né intelligente né buono);
— nelle frasi con senso negativo, preceduto dal verbo in forma positiva, con il signi-
ficato di «né l’uno/a né l’altro/a, nessuno/a dei/delle due» (I like neither of them,
Non mi piace né l’uno né l’altro [di loro]);
— come congiunzione, con il significato di «neppure» (The first wasn’t good and
neither was the second, Il primo non era buono e neppure il secondo).

11.4 Pronomi e avverbi composti di some, any, no, every

Capitolo 11 - Aggettivi e pronomi indefiniti


Taluni composti di some, any, no, every vengono normalmente utilizzati come prono-
mi indefiniti (riferiti a persone o a cose) e avverbi di luogo. Eccoli raggruppati nello
schema che segue.

pronomi riferiti a perSone pronomi riferiti a CoSe avverbi di luogo


somebody / qualcuno/a something qualcosa somewhere da qualche
someone parte
a n y b o d y / qualcuno/a, anything qualcosa, anywhere da qualche
anyone nessuno/a, niente, qual- parte, da
chiunque siasi cosa nessuna par-
te, dovunque
nobody / nessuno/a nothing niente nowhere da nessuna
no one (none) parte
everybody / ognuno/a, everything ogni cosa everywhere dovunque
everyone tutti/e
Tutti i suddetti composti seguono le medesime regole enunciate per some, any, no ed
48 every; pertanto:
— i composti di some si adoperano in frasi affermative e in frasi interrogative quando
si offre o si chiede qualcosa;
— i composti di any si usano prevalentemente nelle frasi interrogative e negative,
mentre in quelle affermative assumono il significato di «chiunque / qualunque /
qualsiasi / dovunque»;
— i composti di no si utilizzano in frasi che hanno significato negativo, ma con la voce
verbale sempre affermativa.
Sempre in riferimento ai succitati composti, si ricordino, altresì, le seguenti regole:
— sono singolari e vogliono il verbo al singolare (Everyone comes to the lecture, but
nobody understands it, Tutti partecipano alla conferenza, ma nessuno la capisce);
— dopo di essi si può aggiungere else, «altro/a/i/e» (There’s something else that I have
forgotten, C’è qualcos’altro che ho dimenticato);
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

— gli aggettivi possessivi che si riferiscono ai pronomi composti utilizzati per le persone
sono his / her, spesso impiegati congiuntamente per fare riferimento ad entrambi
i sessi. In tal caso, però, si può anche fare ricorso al plurale their (Has anybody
forgotten his / her [oppure their] pen?, Qualcuno ha dimenticato la penna?);
— i composti di thing non sono mai seguiti dalla preposizione of se seguiti da un
aggettivo (I’d like to eat something sweet, Vorrei mangiare qualcosa di dolce);
— i composti di where non prendono le preposizioni dei complementi di luogo, eccetto
from (That train will take you nowhere, Quel treno non vi porterà in nessun luogo;
We are coming from somewhere, Veniamo da un qualche posto);
— si usa l’indefinito semplice invece del composto quando il pronome è limitato da
of (Call some of those girls, Chiama qualcuna di quelle ragazze).
Capitolo 12 Le preposizioni 49

Sommario 12.1 Utilizzo e classificazione. - 12.2 Le preposizioni di luogo indicanti


posizione. - 12.3 Le preposizioni di luogo indicanti movimento. - 12.4 La
collocazione della preposizione di luogo nella frase. - 12.5 Le preposizioni
di tempo. - 12.6 Le preposizioni di mezzo. - 12.7 Le preposizioni di qualità.
- 12.8 La preposizione of.

12.1 Utilizzo e classificazione


Fra le varie parti del discorso, la preposizione è quella che introduce i complementi
indiretti, stabilendo diversi tipi di rapporti fra le parole (di luogo, modo, tempo, cau-
sa…). In inglese si distinguono:
• preposizioni di luogo (indicanti posizione e movimento);
• preposizioni di tempo;
• preposizioni di mezzo;
• preposizioni di qualità.
È importante chiarire che in inglese non esistono preposizioni articolate: le preposi-
zioni, infatti, rimangono sempre staccate dall’articolo (in the, nel / nello / nella / negli /
nelle; from the, dal / dallo / dalla / dagli / dalle; on the, sul / sullo / sulla / sugli / sulle…).
Le preposizioni, poi, possono reggere solo il gerundio, ovvero la -ing form (before
eating, prima di mangiare; without speaking, senza parlare), tranne la preposizione to
che regge l’infinito (They told me to go, Mi dissero di andare).

12.2 Le preposizioni di luogo indicanti posizione


Le preposizioni di luogo denotanti posizione costituiscono uno dei modi attraverso cui
Capitolo 12 - Le preposizioni

è possibile stabilire il rapporto spaziale che sussiste fra due termini di una stessa frase.
In generale l’utilizzo delle preposizioni non è semplice in inglese, tanto che spesso
sconfina nell’idiomatico, cosicché sarebbe inutile tentare di stabilire un’esatta corri-
spondenza fra le preposizioni di luogo inglesi e quelle italiane. Di seguito si propone un
elenco di quelle maggiormente adoperate, con i relativi esempi che ne illustrano l’uso.
• At (a, in): esprime stato in luogo, cioè indica semplicemente un determinato luogo,
inteso come un punto nello spazio, dunque non identificato in termini di larghezza,
altezza o lunghezza. Si usa con:
— un luogo preciso nello spazio (We were at the bus stop, Eravamo alla fermata
dell’autobus);
— una casa o un indirizzo (We live at 25, Regent Street, Abitiamo al n. 25 di Regent Street);
50 — un edificio, quando si pensa all’attività che vi si svolge (My sons are at the swimming
pool, I miei figli sono in piscina);
— piccole città, paesi o villaggi incontrati durante un viaggio (We stopped at a village
near Coventry, Ci fermammo in un paesino vicino Coventry);
— abitazioni o negozi (My mother works at Selfridges, Mia madre lavora da Selfridges);
— eventi (See you at the match, Ci vediamo alla partita);
— espressioni del tipo: at war (in guerra), at peace (in pace), at the station / airport
(alla stazione / all’aeroporto), at the seaside (al mare), at home / work / school (a casa
/ a lavoro / a scuola), at rest (a riposo), at a loss (in perdita)… (My country hasn’t
been at war for a long time now, Il mio Paese non è in guerra da molto tempo);
— il verbo to arrive (to arrive at), per indicare tutte le destinazioni che non siano città
grandi o nazioni, casi nei quali bisognerebbe invece usare in (Tom arrived at the
party in time yesterday, Ieri Tom arrivò in tempo alla festa);
— il verbo to be (to be at), per indicare luoghi come home / work / school / university (casa
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

/ lavoro / scuola / università), o un posto qualsiasi come party / bridge / crossroads (festa
/ ponte / incrocio), o ancora per fare riferimento alle parti interne, a quelle esterne, o al
pian terreno di un qualsiasi edificio (The girl you spoke about was at the post office, La
ragazza di cui parlavi era all’ufficio postale).
• In (in, a): precisa e sottolinea l’idea di trovarsi «dentro» un determinato luogo. Si
adopera con:
— nomi di luoghi identificati in termini di area o volume (Sarah was in the garden,
Sarah era in giardino);
— una strada (They live in Bond Street, Abitano in Bond Street);
— un edificio, con particolare riferimento al suo interno (It was dark in the theatre,
Nel teatro era buio);
— un paese (There were three shops in the village, Nel paese c’erano tre negozi);
— una città grande, ma all’occorrenza anche con una piccola (The Johnsons live in
Copenhagen, I Johnson vivono a Copenaghen);
— uno Stato (They are on holiday in France, Sono in vacanza in Francia);
— espressioni del tipo: in danger (in pericolo), in debt (indebitato), in despair (dispe-
rato), in a hurry (in fretta), in love (innamorato), in sight (in vista), in trouble (nei
guai)… (You are in trouble again, aren’t you?, Sei di nuovo nei guai, vero?);
— il verbo to arrive (to arrive in), per destinazioni costituite da città o Paesi (Tom
arrived in London / England, Tom arrivò a Londra / in Inghilterra);
— il verbo to get (to get in), con il significato di «arrivare a destinazione» o di «salire»,
ma solo su un mezzo di trasporto privato (What time does the train get in?, A che
ora arriva il treno?; She got in her car and started the engine, Lei salì in macchina
e mise in moto).
• On (su, sopra): si utilizza quando sussiste un contatto e traduce il concetto dell’es-
sere fisicamente «sopra» un oggetto. In tal caso il luogo indicato può essere identificato
in termini di lunghezza o di superficie.
There was a picture on the wall. C’era un quadro sulla parete.
51
He says he would like to live on the main Dice che gli piacerebbe vivere sulla strada
road to Glasgow. principale per Glasgow.
Si usa altresì:
— in espressioni del tipo: on board (a bordo), on the left (a sinistra), on the right (a
destra), on both sides (su entrambi i lati), on the way (sulla strada), on tv (in tv)…
(Why don’t we buy something to drink on the way home?, Perché tornando a casa
non compriamo qualcosa da bere?);
— con il verbo to get (to get on), con il significato di «salire», ma solo su un mezzo di
trasporto pubblico (The policemen got on the train at Oxford, I poliziotti salirono
sul treno a Oxford).
• In front of (davanti a) / behind (dietro a): entrambe indicano assenza di contatto
tra i due termini in rapporto.
I saw him walking in front of the bank. L’ho visto camminare davanti alla banca.
Let’s go behind the house. Andiamo dietro la casa.
Tuttavia, se si vuol fare intendere che gli oggetti a cui si riferiscono le preposizioni
sono fisicamente legati, allora bisognerà utilizzare i corrispettivi: at the front (of) / at
the back (of).
The lights at the back of the car were off. Le luci della parte posteriore dell’auto
erano spente.
• On top of (su, sopra): si utilizza per dire che una cosa è «sopra e a contatto» con
un’altra.
The magazine is on top of the fridge. La rivista è sopra il frigorifero.
• Above / over (su, sopra, più in alto di, al di sopra di): above denota posizione
più alta in senso sia materiale che figurato e si usa quando non c’è contatto fisico tra
due oggetti; mentre over, che pure può denotare posizione più alta, e quindi essere si-
nonimo di above, si adopera soprattutto per esprimere contatto, quando sussiste l’idea
Capitolo 12 - Le preposizioni

di «stare sopra» fino a coprire in tutto o in parte una cosa, oppure l’idea di «passare
oltre» o «sopra» una cosa. Inoltre, over può essere utilizzata con il significato di across
(attraverso) e può indicare «cessazione, termine».
The bird hovered above us. L’uccello si librava sopra di noi.
She spread the tablecloth over the table. Lei distese la tovaglia sulla tavola.
We walked over the fields to the village. Passeggiammo attraverso i campi fino al
villaggio.
The war is over. La guerra è finita.
• Below / under (giù, sotto, al di sotto di, più in basso di): sono rispettivamente
gli opposti di above e over. Anche below si adopera quando non c’è contatto fisico tra
due oggetti e, in quanto tale, ha per sinonimo beneath, che però appartiene alla lingua
52 poetica e quindi è poco usata. Under, invece, si utilizza in senso materiale, quando
qualcuno o qualcosa è completamente coperto da un oggetto, mentre underneath viene
preferita a under per rendere l’idea di qualcosa che resta sotto, nascosta materialmente
o intenzionalmente.
The temperature is ten degrees below zero. La temperatura è di dieci gradi sotto zero.
There is a carpet under the table. C’è un tappeto sotto il tavolo.
What are you wearing underneath your coat? Cosa indossi sotto il cappotto?
• Between / among (tra, fra): si utilizzano per indicare la posizione di un oggetto
o di una persona, rispettivamente, tra due oppure tra un numero imprecisato di altri
oggetti o persone. Sinonimo di among è la preposizione amid, impiegata prettamente
nel linguaggio poetico.
Jana was sitting on the bus between her Jana era seduta nell’autobus tra i suoi due
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

two children. bambini.


I was born in a village among some lovely Sono nato in un paese tra delle belle
hills. colline.
• In the middle of (in mezzo a, nel mezzo di).
There is a cat in the middle of the room. C’è un gatto in mezzo alla stanza.
• Opposite (dirimpetto a, di fronte a): si adopera per indicare la collocazione di due
cose o persone situate in posizioni diametralmente opposte.
There is a cinema just opposite the house C’è un cinema proprio di fronte alla casa
where I live. in cui abito.
• Beyond / past (oltre, al di là di, più in là di, dopo): beyond, che indica una cosa più
lontana rispetto a un’altra presa come punto di riferimento, viene usata nel linguaggio
formale in luogo di past, la quale, a sua volta, con i verbi di moto, denota passaggio
«davanti» e «oltre» un determinato punto.
I could see a mountain beyond the river. Riuscivo a vedere una montagna al di là
del fiume.
The post office is past the chemist’s shop. L’ufficio postale è dopo la farmacia.
They passed past the church this morning. Sono passati davanti alla chiesa stamattina.
• By / beside (accanto a, vicino a): si usano anche per indicare vicinanza generica. In ogni
caso si faccia attenzione a non confondere beside (accanto) con besides (inoltre, oltre a).
Wouldn’t you like to have a house by / Non ti piacerebbe avere una casa accanto
beside the sea? al mare?
I want you to stand by / beside me all the Voglio che tu mi stia accanto per tutto il
time. tempo.
• Near (vicino a, presso) / next to (accanto a, presso): la differenza tra queste due
53
preposizioni sta nel fatto che near esprime vicinanza generica, mentre next to indica
più precisamente adiacenza, allineamento.
Is the school next to the library? La scuola è accanto alla biblioteca?
No, it’s quite near the library, but not next No, è abbastanza vicina alla biblioteca, ma
to it. non accanto a essa.
• Off (via da, giù da, fuori da, lontano da, al largo di).
Take your feet off the table. Togli i piedi dalla tavola.
We are two miles off the coast. Siamo due miglia al largo della costa.
• Inside (dentro a, all’interno di) / outside (fuori di, all’esterno di).
She was sitting inside / in the restaurant. Era seduta all’interno del ristorante.
There is a telephone box outside the bank. C’è una cabina telefonica all’esterno della
banca.
• Against (contro, contrario a): può sia sottintendere un contatto fisico, sia avere
una valenza figurata (ad esempio quando si vuole rendere l’idea di prendere posizione
contro qualcuno o qualcosa); in alcuni casi può valere come vera e propria preposizione
di movimento (anche in senso figurato).
The wardrobe is against the wall. L’armadio è contro il muro.
Many people are against the death penalty. Molte persone sono contrarie alla pena
di morte.
To go against the current. Andare controcorrente.

12.3 Le preposizioni di luogo indicanti movimento


• To (a, in, da, verso, per): si adopera in riferimento al luogo (reale o figurato) –
eccetto home (casa) che rifiuta il to – verso cui è diretto il movimento di qualcuno o
Capitolo 12 - Le preposizioni

qualcosa. Si può usare anche in correlazione con from (from… to…), per indicare il
movimento da un luogo all’altro (da… a…), nonché con il verbo to get (to get to),
quando questo assume il significato di «giungere in un luogo».
Shall we go to Mary’s? Andiamo da Mary?
We flew from Paris to Madrid. Volammo da Parigi a Madrid.
She got to Vilnius last night. È giunta a Vilnius ieri notte.
• Into (in, dentro): si utilizza sempre con un verbo di movimento e in riferimento
a un luogo chiuso e circoscritto; oppure indica passaggio, trasformazione (anche in
senso figurato) da uno stato a un altro.
The cat got into the box. Il gatto è entrato nella scatola.
54
Midas changed everything into gold. Mida trasformava ogni cosa in oro.
• As far as: traduce la preposizione italiana «fino a» quando si riferisce a spazio.
Could you give me a lift as far as the farm? Potresti darmi un passaggio fino alla fattoria?
• Towards (verso, in direzione di).
Sarah is walking towards Jim’s house. Sarah sta camminando verso la casa di Jim.
• Onto (su, sopra): si adopera sempre per esprimere moto a luogo.
Michael threw his pencil onto the table. Michael lanciò la sua matita sul tavolo.
She climbed onto a rock. Lei si arrampicò su di una roccia.
• Across (attraverso, al di là di, da un lato all’altro): indica essenzialmente mo-
vimento, ma a seconda del contesto può anche riferirsi a una posizione nello spazio,
significando, in questo caso, «dall’altro lato di».
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

You have to drive across the whole town. Devi attraversare con l’auto tutta la città.
We rowed across the lake. Remammo da un lato all’altro del lago.
He lives across the street. Lui abita dall’altro lato della strada.
• Along (lungo): denota moto a luogo «lungo» una certa direzione, ad esempio lungo
una strada, un fiume, nel senso della longitudine.
Why don’t we stroll along the river? Perché non facciamo una passeggiata lungo
il fiume?
• Through (per, attraverso): indica moto per luogo con il significato di attraversa-
mento.
Tarzan made his way through the jungle. Tarzan si fece strada attraverso la giungla.
• Round / around (intorno a): denotano movimento circolare, anche parziale (ad
esempio, «girare l’angolo»), ma indicano pure stato in luogo, o si adoperano per tra-
durre «qua e là, in giro per».
We walked round the centre. Passeggiammo in giro per il centro.
Some people were standing around the Alcune persone erano intorno alla fontana.
fountain.
• About: il suo significato principale è «circa, presso, a proposito di, riguardo a»
(Tell me something about you, Dimmi qualcosa di te). Tuttavia, se si adopera come
preposizione di luogo o avverbio, si deve tradurre con «intorno a, in giro», in senso
più vago rispetto ad around. In effetti la differenza tra le preposizioni around ed about
è che la prima denota posizione o movimento attorno a qualcosa, mentre la seconda
rende l’idea dello stare e del muoversi qua e là, in vari punti e direzioni.
There were people all about. C’era gente ovunque.
55
They travelled about the country. Viaggiarono qua e là (in lungo e in largo)
per il Paese.
They travelled round the world. Fecero il giro del mondo.
• Up (su, in cima a) / down (giù).
She went up in one lift, while he came down Lei saliva in un ascensore, mentre lui
in another. scendeva in un altro.
• From (da, da parte di) / away from (via da) / out of (fuori da): from denota moto
da luogo, ossia da dove proviene qualcuno o qualcosa (anche in senso figurato), mentre
away from e out of indicano da chi o da che cosa si separa qualcuno o qualcosa.
Where do you come from? I’m from Milan. Di dove sei? Sono di Milano.
How far is the station from the airport? Quanto dista la stazione dall’aeroporto?
This party is very boring. Let’s get away Questa festa è molto noiosa. Andiamo via
from here. da qui.
Please, get out of this room immediately! Per favore, esci immediatamente da questa
stanza!
Inoltre, come già visto in precedenza, from si adopera in correlazione con to (from…
to…) per indicare il movimento da un luogo a un altro (He travelled from Milan to
Rome, Lui viaggiò da Milano a Roma), oppure in senso figurato (Read the book from
page 10 to 30, Leggi il libro da pagina 10 a pagina 30).

12.4 La collocazione della preposizione di luogo nella frase


Di regola la preposizione precede la parola indicante il luogo a cui essa si riferisce,
oppure, nel linguaggio informale, viene messa in fondo alla frase se:
— è in correlazione con un pronome interrogativo (What country does he come from?,
Da che Paese viene lui?; Who did they get the information from?, Da chi hanno
Capitolo 12 - Le preposizioni

avuto le informazioni?);
— è riferita a un pronome relativo (That’s the room [which] you must go into, Quella
è la stanza in cui devi entrare; Is this the room which she came out of?, È questa la
stanza da cui è uscita?).

12.5 Le preposizioni di tempo


Per fare riferimento a momenti precisi nel tempo si utilizzano le preposizioni at, on, in.
• At (a, da, in) si adopera:
— in riferimento alle ore (at four o’clock, alle quattro);
— per indicare momenti della giornata (at breakfast, a colazione; at the moment, adesso / in
questo momento);
— davanti a giorni o periodi festivi (at Christmas, a Natale; at Easter, a Pasqua);
56 — davanti a parole che indicano gruppi di pochi giorni (at the weekend, nel fine
settimana);
— in correlazione con the beginning (at the beginning) e con the end (at the end),
creando le tipiche espressioni di tempo che significano «all’inizio» e «alla fine» di
qualcosa (We’re going on holiday at the beginning of the week, Andremo in vacanza
all’inizio della settimana; At the end of the film I was very sad, Alla fine del film
ero molto triste).
• On (a, di, in) si usa:
— con i giorni della settimana (on Friday, [il] venerdì; on Saturday morning, [il] sabato
mattina);
— con le date (on June 2nd, il 2 giugno);
— con le espressioni contenenti day (on a rainy day, in una giornata piovosa);
— davanti a holiday (on holiday, in vacanza);
— in correlazione con time (on time), con il significato di «puntuale, in orario» (The
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

8.20 train left on time today, Il treno delle 8.20 oggi è partito puntuale).
• In (a, in, di, entro, durante, fra) si utilizza:
— con i mesi (in July, a luglio);
— con gli anni (in 1999, nel 1999);
— con i secoli (in the 20th century, nel ventesimo secolo);
— per indicare parti del giorno (in the morning, di mattina; in the afternoon, di pome-
riggio), a eccezione di at night (di notte);
— con le stagioni (in winter, d’inverno);
— per stabilire un momento del futuro calcolato a partire dal presente (John will be
leaving for France in three days, John partirà per la Francia fra tre giorni);
— quando si vuole specificare il tempo necessario per compiere una determinata azione
(You can do that job in about two hours, Puoi fare quel lavoro in due ore circa).
Tipiche, altresì, le seguenti espressioni:
— in time, che vuol dire «in tempo, abbastanza presto» (If you don’t want to miss
the flight you must get there in time, Se non vuoi perdere il volo devi arrivare lì in
tempo);
— in the end, nel senso di «alla fine, dopo un po’, in fondo» (In the end we decided
to stay at home, Alla fine decidemmo di stare a casa; At first I didn’t like him, but
in the end we became good friends, All’inizio lui non mi piaceva, ma dopo un po’
diventammo buoni amici).
Oltre ad at, on, in, altre preposizioni temporali di largo utilizzo sono quelle di seguito
specificate.
• Before (prima di, davanti a): denota il momento che precede l’azione o il lasso
di tempo a cui si fa riferimento nella frase. Si può adoperare anche in senso spaziale
(Mira stopped before the palace, Mira si fermò davanti al palazzo).
My daughter got home before midnight. Mia figlia arrivò a casa prima di mezzanotte.
57
Think before speaking. Pensa prima di parlare.
• During (durante, nel corso di): sottolinea e abbraccia il periodo di tempo in cui
si svolge l’azione. Si tratta di una preposizione che può anche essere sostituita da in,
tranne quando si vuole esprimere un’azione che dura per un intero periodo, o quando
ci si riferisce ad azioni specifiche (come una visita turistica o un pasto…).
I’m always out at work during / in the day. Sono sempre fuori al lavoro durante il
giorno.
We were in Rome during (non in) the whole Rimanemmo a Roma durante tutta l’estate.
of the summer.
During (non in) lunch I explained my Durante il pranzo spiegai i miei progetti.
plans.
• While (mentre): è simile a during, ma con una differenza, la stessa che c’è in ita-
liano tra «durante» e «mentre»; during si utilizza solo davanti a un sostantivo, while
soltanto davanti a una frase.
It started to rain while they were having Cominciò a piovere mentre stavano facen-
a picnic. do un picnic.
• After (dopo, in seguito a, dietro): si riferisce al periodo che segue l’azione citata
nella frase e si può adoperare anche in senso spaziale (Could you close the door after
you, please?, Puoi chiudere la porta dietro di te, per favore?).
We had to take a taxi after the party. Dovemmo prendere un taxi dopo la festa.
• From… to / from… till / from… until (da… a): sono tutte preposizioni impiegate
per indicare il momento iniziale e quello finale di un arco temporale. Quando è specifi-
cato l’inizio, ma non la fine, di un determinato lasso di tempo si ricorre all’espressione
from… on (da… in poi). Till e until, in correlazione con from, significano «fino a» e
denotano un momento futuro; until, in particolare, viene impiegata più comunemente
all’inizio di una frase lunga.
Capitolo 12 - Le preposizioni

How to eat healthy from morning to night. Come mangiare bene dalla mattina alla sera.
The shop is open from 9.00 a.m. till 5.30 p.m. Il negozio è aperto dalle 9.00 alle 17.30.
It will be closed from tomorrow until next Sarà chiuso da domani fino a martedì
Tuesday. prossimo.
From October on the weather grew colder. Da ottobre in poi faceva più freddo.
• For (da, per) / since (da): le due preposizioni si traducono allo stesso modo,
ma esprimono un concetto differente. Infatti, for indica un periodo, un’estensione di
tempo, l’intera durata di un’azione o di una situazione, e spesso si adopera pure in
espressioni temporali idiomatiche; mentre since indica il momento iniziale del lasso
di tempo considerato.
My mother has known him for ten years. Mia madre lo conosce da dieci anni.
58
Sit here for the time being. Siediti qui per il momento.
I haven’t seen Julia since Easter. Non vedo Julia da Pasqua.
Nobody has heard from him since his going Nessuno ha avuto sue notizie da quando si
to New Zealand. è recato in Nuova Zelanda.
• By (entro, per) / within (entro, in): denotano ambedue una scadenza, cioè un ter-
mine ultimo nel futuro. In particolare by si riferisce a un preciso momento che verrà,
mentre within (o, a volte, semplicemente in) sottolinea il tempo necessario per compiere
una determinata azione.
We should have the cheque by next Friday. Dovremmo avere l’assegno entro venerdì
prossimo.
You should have the cheque within / in Dovreste avere l’assegno in dieci giorni.
ten days.
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

• About (circa, attorno a).


I heard a crash at about ten o’clock last Ho sentito un fragore alle dieci circa di
night. ieri sera.
• Around (verso, circa).
I’ll see you around three o’clock. Ci vediamo verso le tre.
• Towards (verso, circa).
They’ll come towards the end of the day. Verranno verso la fine della giornata.
• Through (per tutto, per tutta la durata di).
It was cold through winter here. Ha fatto freddo per tutto l’inverno qui.
• Over (durante).
The shop will be closed over the holidays. Il negozio rimarrà chiuso durante le feste.
Un ultimo aspetto da ricordare è che di solito le preposizioni di tempo si omettono
davanti a today (oggi), tomorrow (domani), yesterday (ieri), come pure dinanzi alle
espressioni composte con last (scorso), next (prossimo), this (questo), that (quello),
eccetto at this / that time (questa / quella volta), on this / that occasion (in questa /
quella occasione).
Is there a meeting this week? C’è una riunione questa settimana?
We went there last year. Ci siamo andati l’anno scorso.
I’ll see you next Tuesday. Ci vediamo martedì prossimo.
It is not to be found today. Non se ne trova al giorno d’oggi.
12.6 Le preposizioni di mezzo 59
Le più comuni sono: with, by, without.
• With (con, assieme a, per mezzo di) può esprimere:
— il complemento di mezzo (The thief opened the door with a key, Il ladro aprì la
porta con una chiave);
— il complemento di compagnia (I went to the party with John, Andai alla festa con
John).
• By (con, per mezzo di, da) si adopera:
— con la forma -ing per esprimere il complemento di mezzo (He got in by using a
key, Lui entrò usando una chiave);
— con il sostantivo privo di articolo per indicare i mezzi di comunicazione (by letter,
per lettera; by telephone, per telefono…) o i mezzi di trasporto (by air, con l’aereo;
by bus, con l’autobus…). Tuttavia, per tradurre «a piedi» si ricorre all’espressione
on foot, oppure al verbo to walk, «andare a piedi, camminare» (We went to the park
on foot / We walked to the park, Andammo al parco a piedi);
— per esprimere i complementi di causa efficiente e d’agente (This bridge was destroyed
by the earthquake, Questo ponte fu distrutto dal terremoto);
— per indicare l’autore di un’opera (a famous sonnet by Shakespeare, un famoso
sonetto di Shakespeare).
• Without (senza, privo di) indica «mancanza» (I travelled without a ticket, Viaggiai
senza biglietto).

12.7 Le preposizioni di qualità


• With (con, che ha, da, dotato di) / in (con, in): la prima si usa per le descrizioni,
mentre la seconda si adopera per indicare ciò che s’indossa.
He is a tall man with brown hair. È un uomo alto con i capelli marroni.
She often goes to work in jeans. Lei va spesso a lavoro con i jeans.
Capitolo 12 - Le preposizioni

• Like (come, alla maniera di, similmente a) / as (come, in qualità di) / as if (come
se): implicano somiglianza o equivalenza. In particolare like si pone prima di un nome,
di un pronome, o davanti alla forma -ing per confrontare due cose o persone simili;
as serve per indicare la professione svolta da una persona o la funzione di un oggetto
o di un individuo; as if si adopera prima di una frase per esprimere somiglianza o per
spiegare come sembra che stia qualcuno o qualcosa.
My sister is quite like me. Mia sorella è proprio come me.
He drinks like a camel. Lui beve come un cammello.
Lady Gaga said: “Being on stage is like Lady Gaga disse: “Stare sul palco è come
having sex”. fare sesso”.
60 He come to us as a friend. Lui venne da noi come amico.
I once worked as a dancer. Una volta facevo la ballerina.
It looks as if it’s going to stop raining. Sembra come se stesse smettendo di piovere.
She is treated as if / as though she were È trattata come se fosse un’estranea.
a stranger.

12.8 La preposizione of
La preposizione of è una delle più utilizzate in inglese; essa può indicare:
• possesso (the book of Mary, il libro di Mary);
• specificazione (the house of which you speak to me, la casa di cui mi parli);
• denominazione (the island of Capri, l’isola di Capri);
• origine (She is sprung of a noble family, Lei discende da una nobile famiglia);
• qualità (You are a boy of strong will, Sei un ragazzo di forte volontà);
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

• contenuto (a basket of apples, un cesto di mele);


• materia (a case made of leather, una valigia di cuoio);
• separazione (I was deprived of my car, Fui privato della mia automobile);
• causa (He died of consumption, Lui morì di tisi);
• età (What a man of forty-five ought to know!, Che cosa un uomo di quarantacinque
anni deve sapere!);
• argomento (Why do we need economists and the study of economics?, Perché
abbiamo bisogno di economisti e dello studio dell’economia?).
Capitolo 13 Avverbi ed espressioni 61

avverbiali

Sommario 13.1 Funzioni e classificazione degli avverbi. - 13.2 Gli avverbi di modo.
- 13.3 Gli avverbi di tempo. - 13.4 Gli avverbi di luogo. - 13.5 Gli avverbi
di frequenza. - 13.6 Gli avverbi di quantità.

13.1 Funzioni e classificazione degli avverbi


La funzione di un avverbio può essere quella di:
— accompagnare un verbo per completare o precisare il significato dell’azione espressa
dal verbo stesso (Mary is speaking slowly, Mary sta parlando lentamente [l’avverbio
slowly descrive il modo in cui Mary sta parlando]);
— accompagnare un aggettivo oppure un verbo al participio passato, modificandone o
precisandone il significato (Mark is very beautiful, Mark è molto bello [l’avverbio
very accompagna l’aggettivo beautiful]; His car was completely wrecked in the ac-

avverbiali
cident, La sua auto fu completamente distrutta nell’incidente [l’avverbio completely
accompagna il participio passato wrecked per completarne il significato]);
— precisare o modificare il significato di un altro avverbio (It’s very late, È molto tardi
[l’avverbio very accompagna l’avverbio di tempo late]).
In inglese esistono: Capitolo 13 - Avverbi ed espressioni
• avverbi di modo;
• avverbi di tempo;
• avverbi di luogo;
• avverbi di frequenza;
• avverbi di quantità.

13.2 Gli avverbi di modo


Gli avverbi di modo indicano come avviene un’azione e rispondono alla domanda: how?
(come?). In linea di massima si formano semplicemente aggiungendo il suffisso -ly al corri-
spondente aggettivo: interestingly, con interesse; silently, in silenzio…
Si ricordi, tuttavia, che:
— gli aggettivi che terminano per -y cambiano quest’ultima in -i prima del suffisso -ly
(happy, felice → happily, felicemente);
— gli aggettivi che terminano per -le preceduta da consonante perdono la -e finale e
62 aggiungono -y (comfortable, comodo → comfortably, comodamente);
— se un aggettivo termina per -e generalmente questa viene mantenuta nella formazione
dell’avverbio (polite, cortese → politely, cortesemente), tranne che per true, vero
→ truly, veramente, e due, dovuto → duly, debitamente;
— gli aggettivi che terminano per -l preceduta da vocale raddoppiano la -l prima del
suffisso -ly (careful, attento → carefully, attentamente);
— gli aggettivi che terminano per -ll aggiungono -y (full, pieno → fully, pienamente);
— gli aggettivi che terminano in -ic aggiungono -ally (strategic, strategico → strate-
gically, strategicamente);
— alcuni avverbi mantengono la stessa forma dell’aggettivo (fast, veloce, veloce-
mente; hard, duro, duramente; straight, diritto, direttamente; late, tardi; early,
presto…): He is a fast runner, Lui è un corridore veloce → He runs fast, Lui corre
velocemente; She is a hard worker, Lei è una lavoratrice accanita → She works
hard, Lei lavora sodo.
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

Gli aggettivi late e hard hanno anche una forma avverbiale in -ly, che assume tutta-
via un significato diverso rispetto al corrispondente aggettivo: lately, recentemente;
hardly, a malapena, a stento;
— l’aggettivo good (buono) è irregolare e diventa l’avverbio well (bene): Caroline
is a good player, Caroline è una buona giocatrice → Caroline plays well, Caroline
gioca bene;
— quando un aggettivo termina per -ly l’avverbio si costruisce aggiungendo le
espressioni in a… way / in a… manner (motherly, materno → in a motherly way,
maternamente; fatherly, paterno → in a fatherly manner, paternamente);
— non tutte le parole che terminano per -ly, ovviamente, corrispondono ad avverbi.
Sono aggettivi, infatti, i seguenti vocaboli: lively (vivace), silly (stupido), lovely
(bello), friendly (amichevole)…
In genere gli avverbi di modo si collocano dopo il verbo. Se nella frase compaiono
altri complementi oltre a quello di modo, questo si pone dopo il complemento oggetto
o di termine, mentre precede, di solito, il complemento di luogo o di tempo.
I saw her walking hurriedly to the station Stamattina l’ho vista camminare in gran
this morning. fretta verso la stazione.
He worked hard in the office yesterday. Ieri lui ha lavorato sodo in ufficio.
Gli avverbi in -ly sono comuni nel discorso informale, ma un avverbio di modo può
essere reso anche con altre espressioni, come abbiamo già evidenziato.
She spoke in a distracted way (= She spoke Lei parlava in modo distratto.
distractedly).
Victor acted in a natural manner (= Victor Victor si comportava in maniera naturale.
acted naturally).
13.3 Gli avverbi di tempo 63
Gli avverbi di tempo definiscono il momento in cui avviene l’azione indicata nella
frase. Alla maggior parte di essi non corrisponde alcun aggettivo, come nel caso di:
now (ora, adesso), soon (subito, presto, tra poco), then (allora, poi), today (oggi)… Si
distinguono in due grandi gruppi, di seguito specificati.
• Gli avverbi di tempo determinato sono quelli che indicano un momento più o meno
preciso e si posizionano alla fine della frase, oppure, per maggiore enfasi, all’inizio; di
norma si adoperano con i verbi al simple present, al simple past o al future. I più comuni
sono: at weekend (nel fine settimana), during («durante», in espressioni come: during
the week, durante la settimana; during the day, durante il giorno), next («prossimo», in
espressioni del tipo: next year, l’anno prossimo; next month, il prossimo mese), now (ora),
today (oggi), tomorrow (domani), tonight (stanotte), when («quando», in espressioni
come: when it rains, quando piove; when I’m ill, quando sono malato), yesterday (ieri).
At weekends I stay with them. Nei fine settimana sto con loro.
During the day I walked in the park. Durante il giorno passeggiavo nel parco.
She left the country yesterday. Ieri lei ha lasciato il Paese.
• Gli avverbi di tempo indeterminato suggeriscono un periodo di tempo non ben
definito e per lo più si utilizzano con il present perfect. I più frequenti sono: already
(già, di già), just (appena, proprio, appunto), lately (ultimamente, recentemente), later
(più tardi), yet (ancora, già), not yet (non ancora), nowadays (oggigiorno), once (una
volta), recently (recentemente), still (ancora), usually (di solito).

Capitolo 13 - Avverbi ed espressioni avverbiali


Have you already read the book? Hai già letto il libro?
We’ve had some good weather lately. Ultimamente il tempo è stato bello.
My mother will come later. Mia madre verrà più tardi.
In riferimento a still e yet va detto che:
— still si riferisce a un’azione o a un fatto cominciati nel passato e tuttora in corso,
senza che nulla sia cambiato. Pertanto si usa in frasi affermative (ad esempio, con
il simple present o con il present continuous) e di regola si colloca prima del verbo,
ma dopo il verbo essere: They still have to thank me, Mi devono ancora ringraziare;
He is still working, Lui sta ancora lavorando;
— yet si adopera quando qualcosa non è ancora accaduto sino ad ora, ma potrebbe
accadere. Viene utilizzato soprattutto in frasi negative o interrogative (ad esempio,
con il simple present o con il present perfect) e di norma si pone alla fine della
frase: Have you taken your holiday yet? No, I haven’t decided where to go yet, Hai
già preso le ferie? No, non ho ancora deciso dove andare.
Just e already, usati come avverbi di tempo, si adoperano in particolare con i tempi
composti e si collocano sempre dopo l’ausiliare (He has just left, È appena partito; I’m
already taken, Sono già fidanzata).
Nei tempi composti seguono l’ausiliare anche altri avverbi di tempo, tra cui: eventual-
64 ly, alla fine, finalmente; lately; now; recently; since, da, da allora; soon (I’ve recently
met him at a party, L’ho recentemente incontrato a una festa; They’ll soon be there,
Saranno subito lì).
Tipiche espressioni avverbiali di tempo sono le seguenti: for ages, da molto tempo;
for a while, per un po’; forever / for good, per sempre; for the moment, per il momento;
of late, di recente; by this time, a quest’ora; all at once, tutt’a un tratto; as soon as, non
appena… (I have known her for ages!, La conosco da secoli!; He talked to me for a
while and then he left, Lui parlò con me per un po’, poi andò via).

13.4 Gli avverbi di luogo


La funzione degli avverbi di luogo è quella di precisare dove avviene un’azione o il
luogo in cui si trova il soggetto. Alla maggior parte di essi non corrisponde alcun ag-
gettivo, come nel caso di: here, there, up, down… Quelli più usati sono: where (dove)
e i suoi composti (somewhere, in qualche luogo; anywhere, dovunque; nowhere, in
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

nessun luogo; everywhere, ovunque; elsewhere, altrove; wherever, dove?, dovunque);


above (in alto, lassù); away (via, lontano); below (al di sotto, giù); here (qui); there
(lì); in / inside (dentro); out / outside (fuori); up (su); down (giù); upstairs (di sopra);
downstairs (di sotto); abroad (fuori, all’estero); across (attraverso); along (lungo);
around (intorno); back (dietro); near (vicino, presso); through (attraverso); off (via,
lontano, al largo di); far (lontano); on (avanti); without (fuori, al di fuori); within
(dentro, all’interno); over (di sopra, al di sopra).
Se in una frase manca il complemento oggetto l’avverbio di luogo si posiziona dopo il
verbo, altrimenti, in presenza di complemento, segue quest’ultimo. È possibile collo-
carlo anche all’inizio di una frase, per conferire rilievo o particolare forza espressiva
a ciò che si vuol dire (come, ad esempio, nelle frasi esclamative).
He rushed downstairs because he wanted Lui corse giù per le scale perché voleva
to hit me. picchiarmi.
Do come in! Entra!
I always spend my holidays abroad. Trascorro sempre le mie vacanze all’estero.
Si ricordi che una stessa parola può avere valore di avverbio o di preposizione a se-
conda del contesto.
Mr Johnson is not in (avv.) tonight. Il signor Johnson non è a casa stasera.
Mr Johnson is in (prep.) the garden. Il signor Johnson è in giardino.
Put on (avv.) your hat. Mettiti il cappello.
I’m walking on (prep.) hot coals! Sto camminando sui carboni ardenti!
13.5 Gli avverbi di frequenza 65
Strettamente legati al concetto di tempo, gli avverbi di frequenza denotano la ripetitività
con cui avviene l’azione indicata nella frase e rispondono alle domande: how often?
how many times? (quante volte?).
• Per esprimere una frequenza maggiore si utilizzano: frequently (frequentemente),
usually (di solito), always (sempre), ever (sempre), often (spesso), generally (general-
mente), almost always (quasi sempre), normally (normalmente), mostly (per lo più)…
• Per indicare una frequenza minore si adoperano: sometimes (qualche volta), now
and then (di quando in quando), hardly / scarcely ever (quasi mai), almost never (pres-
soché mai), occasionally (occasionalmente), seldom (raramente), rarely (raramente),
ever (mai), never (mai), not ever (non sempre)…
Di norma gli avverbi di frequenza si posizionano subito prima del verbo principale
(ma dopo to be) e nei tempi composti si collocano sempre tra l’ausiliare e il verbo
principale.
She often sees him secretly. Lei lo vede spesso di nascosto.
I’m always late. Sono sempre in ritardo.
I have never read such an interesting book. Non ho mai letto un libro così interessante.
A proposito di never ed ever, va detto che never è una parola negativa (infatti significa
propriamente «non mai»), cosicché il verbo della frase contenente quest’avverbio è
sempre in forma affermativa. Inoltre never non ammette altra negazione nella stessa

Capitolo 13 - Avverbi ed espressioni avverbiali


proposizione, ragion per cui se compare un’ulteriore parola con valore negativo si dovrà
usare ever. Quest’ultimo, a sua volta, si utilizza molto spesso nelle frasi interrogative
del tipo «hai mai…?» e ha un significato sostanzialmente analogo a quello di never
(rispetto al quale esprime, però, un senso meno negativo).
Do you never see him? Non lo vedi mai?
Do you ever see him? Lo vedi mai?
Nobody ever sees him. Nessuno lo vede mai.
Nothing ever happens here. Qui non accade mai nulla.
Taluni avverbi di frequenza, come often, sometimes, usually, possono essere collocati
anche all’inizio o alla fine della frase, per enfatizzare il discorso.
Mark usually goes to the Sweet Café at Mark in genere va allo Sweet Café alle
10 o’clock. 10.00.
Usually, Mark goes to the Sweet Café at In genere, Mark va allo Sweet Café alle
10 o’clock. 10.00.
Mark goes to the Sweet Café at 10 o’clock, Mark va allo Sweet Café alle 10.00, in
usually. genere.
Espressioni di frequenza assai comuni sono: every day / week / month / year, ogni
66 giorno / settimana / mese / anno; once / twice, una volta / due volte; three / four / five…
times, tre / quattro / cinque… volte…
Amateurs play tennis once a week. I dilettanti giocano a tennis una volta alla
settimana.
Alcuni avverbi di frequenza derivano dall’aggiunta del suffisso -ly a determinati so-
stantivi, come ad esempio: daily (quotidianamente), weekly (settimanalmente), monthly
(mensilmente), yearly (annualmente).
The magazine is published monthly. La rivista viene pubblicata mensilmente.

13.6 Gli avverbi di quantità


Gli avverbi di quantità servono a rafforzare o indebolire il significato di un aggettivo, di
un avverbio o di un verbo; i più comuni sono: almost (quasi), a lot (molto), completely
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

(completamente), enough (abbastanza), extremely (estremamente), just (solo), nearly


(quasi), only (soltanto), quite (abbastanza), rather (piuttosto), really (veramente), too
(troppo), very (molto).
The food was quite good. Il cibo era abbastanza buono.
This book is completely useless. Questo libro è del tutto inutile.
Come si evince anche dagli esempi precedenti, l’avverbio di quantità precede l’ag-
gettivo o l’avverbio da esso modificati, a eccezione di enough, che invece li segue
(I’m not tall enough, Non sono abbastanza alto; Martha knew she wasn’t good enough
to win, Martha sapeva di non essere abbastanza brava per vincere).
Se poi l’avverbio di quantità modifica il senso di un verbo, generalmente precede il
verbo ordinario (I’ve nearly finished studying, Ho quasi finito di studiare; Susan really
enjoyed herself on holiday, Susan si è veramente divertita in vacanza).
In particolare only e just raramente precedono la parola che modificano per enfasi, ma
piuttosto si posizionano prima di un verbo semplice e dopo un ausiliare.
She only borrowed your car. Lei ha solo preso in prestito la tua auto
(cioè: non l’ha rubata!).
She borrowed only your car. Lei ha preso in prestito solo la tua auto
(cioè: ha preso solo quella in prestito).
Just come here. Vieni solo qui (cioè: venire qui è tutto ciò
che devi fare).
Come with just your books. Vieni solamente con i tuoi libri (cioè: vieni
solo con i libri e nient’altro).
He was just a clerk until he became Lui era soltanto un commesso finché non
ambitious. divenne ambizioso.
Capitolo 14 I numerali 67

Sommario 14.1 Tabella dei numeri cardinali e ordinali. - 14.2 I numeri cardinali. -
14.3 I numeri ordinali. - 14.4 Le quattro operazioni. - 14.5 Le date. - 14.6
L’ora. - 14.7 Le principali unità di misura anglosassoni.

14.1 Tabella dei numeri cardinali e ordinali

numeri Cardinali ordinali numeri Cardinali ordinali


1 one the first 21 twenty-one the twenty-first
2 two the second 22 twenty-two the twenty-second
3 three the third 23 twenty-three the twenty-third
4 four the fourth 24 twenty-four the twenty-fourth
5 five the fifth 25 twenty-five the twenty-fifth
6 six the sixth 26 twenty-six the twenty-sixth
7 seven the seventh 27 twenty-seven the twenty-seventh
8 eight the eighth 28 twenty-eight the twenty-eighth
9 nine the ninth 29 twenty-nine the twenty-ninth
10 ten the tenth 30 thirty the thirtieth
11 eleven the eleventh 31 thirty-one the thirty-first
12 twelve the twelfth 40 forty the fortieth
13 thirteen the thirteenth 50 fifty the fiftieth
14 fourteen the fourteenth 60 sixty the sixtieth
15 fifteen the fifteenth 70 seventy the seventieth
Capitolo 14 - I numerali

16 sixteen the sixteenth 80 eighty the eightieth


17 seventeen the seventeenth 90 ninety the ninetieth
18 eighteen the eighteenth 100 a (one) hundred the hundredth
19 nineteen the nineteenth 1,000 a (one) thousand the thousandth
20 twenty the twentieth 1,000,000 a (one) million the millionth
68
14.2 I numeri cardinali
Di norma il numero zero si legge:
— nought in Gran Bretagna (0,56, nought point five six) e zero negli USA, in parti-
colare nel conto alla rovescia (… 3, 2, 1, 0, … three, two, one, zero);
— ou in numeri telefonici, prefissi, codici postali… (tel. 6204, tel. six, two, ou, four);
— nil nei risultati di partite sportive (Inter-Milan 2-0, Inter-Milan two-nil);
— love per i risultati delle partite di tennis (forty-love, quaranta a zero);
— zero come grado di temperatura (-5ºC / 5 gradi sotto zero, 5 degrees below zero).
I numeri di telefono e delle stanze d’albergo si leggono uno alla volta. Se il numero è
doppio lo si fa precedere dalla parola double (38845, three, double eight, four, five).
Nei numeri da 21 a 99 le unità si uniscono alle decine con un trattino (54, fifty-four), mentre
tra le centinaia e il resto del numero si inserisce and (375, three hundred and seventy-five), che
però non si utilizza nell’inglese americano o American English (269, two hundred sixty-nine).
Si noti che in inglese i decimali sono separati da un punto (al posto della nostra virgo-
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

la), che si legge point, mentre le migliaia sono separate dalle centinaia da una virgola
(al posto del nostro punto): 4,56 = 4.56 → quattro virgola cinquantasei, four point five
six; 1.200 = 1,200 → milleduecento, one thousand two hundred.
Di regola dozen, hundred, thousand non prendono la -s del plurale, eccetto quando
si usano come espressioni indefinite (There were thousands of men and hundreds of
women in the stadium, Nello stadio c’erano migliaia di uomini e centinaia di donne).
Million resta invariato se è seguito da un altro numero o da un sostantivo (two million men, due
milioni di uomini), mentre prende la -s del plurale se adoperato da solo (two millions, due milioni).
Dozen, hundred, thousand e million, impiegati da soli, possono essere preceduti sia da one (one
hundred people, un centinaio di persone) che da a (a dozen wounded, una dozzina di feriti).
Nell’inglese britannico, o British English, a billion significa di solito «mille milioni», ossia
«un miliardo», ma può anche significare «un milione di milioni», ovvero «mille miliardi».
Alcuni numeri possono essere confusi se non vengono pronunciati correttamente (ad
esempio, 13 → thirteen e 30 → thirty): attenzione, quindi, all’accento e alla pronuncia!

14.3 I numeri ordinali


st th th
1 the first 10 the tenth 20 the twentieth
nd th st
2 the second 11 the eleventh 21 the twenty-first
rd th nd
3 the third 12 the twelfth 22 the twenty-second
th th rd
4 the fourth 13 the thirteenth 23 the twenty-third
th th th
5 the fifth 14 the fourteenth 24 the twenty-fourth
th th
6 the sixth 15 the fifteenth …
th th th
7 the seventh 16 the sixteenth 30 the thirtieth
th th st
8 the eighth 17 the seventeenth 31 the thirty-first
th
9 the ninth … …
Nello schema proposto conviene memorizzare i numeri in grassetto, mentre gli altri si
69
possono ricavare aggiungendo ai numeri cardinali il suffisso -th.
Appare evidente che se il numero ordinale è costituito da cifre, queste devono essere
seguite dalle ultime due lettere del numerale. Inoltre, nei numeri ordinali composti
compresi fra venti e cento si usa il trattino come per i cardinali e si rende ordinale solo
il secondo (1st → the first, primo; 2nd → the second, secondo; 3rd → the third, terzo; 4th
→ the fourth, quarto; 24th → the twenty-fourth, ventiquattresimo).
I numeri ordinali si usano anche nelle date e nei nomi di sovrani (February 21 →
February the twenty-first, il 21 febbraio; Henry VIII → Henry the eighth, Enrico VIII).
Si noti che l’articolo the viene sempre pronunciato, anche se non sempre scritto, da-
vanti ai numerali ordinali, tranne i casi in cui sono usati come aggettivi (second hand,
seconda mano; third time lucky, la terza è la volta buona).
Per quanto riguarda le frazioni e le percentuali, illustriamo come si esprimono ricor-
rendo a dei semplici esempi:
1/2 → un mezzo, a / one half; 2/2 → due mezzi, two halves; 1/3 → un terzo, a / one
third; 2/4 → due quarti, two quarters / fourths; 3/8 → tre ottavi, three eighths; 1/9 →
un nono, a / one ninth.
70% → settanta per cento, seventy per cent; 6.45% → sei virgola quarantacinque per
cento, six point four five per cent; 20½% → venti e mezzo per cento, twenty and a
half per cent.

14.4 Le quattro operazioni


Addizione
Es.: 5 + 3 = 8 → Add five to three, Somma cinque a tre; What is five and three?, Quanto
fa cinque più tre?; Five and three are eight, Cinque e tre sono otto; Five plus three
equals eight, Cinque più tre fa otto.

SottrAzione
Es.: 5 - 3 = 2 → Take three from five, Sottrai tre a cinque; Five take away three is two,
Cinque meno tre fa due; What does three from five leave?, Quanto fa cinque meno
Capitolo 14 - I numerali

tre?; Three from five leaves two, Cinque meno tre fa due; Five minus three equals two,
Cinque meno tre è uguale a due.

MoltiplicAzione
Es.: 5 ∙ 3 = 15 → Multiply five by three, Moltiplica cinque per tre; Five multiplied
by three is fifteen, Cinque moltiplicato per tre è quindici; What is three times five?,
Quanto fa tre volte cinque?; Three times five equals fifteen, Tre volte cinque è uguale
a quindici; Five threes are fifteen, Cinque per tre è quindici.
diviSione
70
Es.: 8 : 2 = 4 → Divide eight by two, Dividi otto con due; Eight divided by two is four,
Otto diviso con due è quattro; Eight divided by two equals four, Otto diviso con due
è uguale a quattro; How many times does two go into eight?, Quante volte due sta
nell’otto?; Two into eight goes four times, Due sta nell’otto quattro volte.

14.5 Le date
Per indicare una data si adoperano i numeri ordinali preceduti dall’articolo determinativo
the, che viene sempre pronunciato, ma non necessariamente scritto (What day of the month
is it?, Quanto ne abbiamo?; It’s the first, Ne abbiamo uno; What day is it today?, Che giorno
è oggi?; It’s March the tenth / It’s March 10th / It’s the tenth of March, È il dieci marzo).
Di norma l’anno viene pronunciato diviso in due cifre (1637, sixteen thirty-seven;
1982, nineteen eighty-two), ma si faccia attenzione agli anni 2000, 2001, 2002…, che
si pronunciano: two thousand, two thousand and one, two thousand and two…
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

Una stessa data si può scrivere in diversi modi (2 aprile 2006 → April 2nd 2006 / April
2 2006 / 2nd April 2006 / 2 April 2006).
Se è espressa solo in cifre, nell’inglese britannico si pone prima il giorno, poi il mese e
infine l’anno (10-1-1983, the tenth of January nineteen eighty-three), mentre nell’inglese
americano il mese precede il giorno (10-1-1983, October 1st nineteen eighty-three).
In inglese, a differenza dell’italiano, i nomi dei giorni della settimana e quelli dei
mesi dell’anno si scrivono sempre con l’iniziale maiuscola, mentre resta la minuscola
per i nomi delle stagioni.

giorni della Settimana meSi Stagioni


Sunday domenica January gennaio spring primavera
Monday lunedì February febbraio summer estate
Tuesday martedì March marzo autumn / fall autunno
Wednesday mercoledì April aprile winter inverno
Thursday giovedì May maggio
Friday venerdì June giugno
Saturday sabato July luglio
August agosto
September settembre
October ottobre
November novembre
December dicembre

I nomi delle stagioni, dei giorni e dei mesi non prendono l’articolo quando vengono
usati in senso generale (Summer is a hot season, L’estate è una stagione calda).
14.6 L’ora 71
In inglese, nelle espressioni utilizzate per chiedere o indicare l’ora il verbo si coniuga
sempre al singolare.
What’s the time? / What time is it? / Che ore sono?
Have you got the time?
O’clock si adopera solo per specificare l’ora intera e si può omettere nella lingua
parlata informale.
It’s seven o’clock. Sono le sette.
Per esprimere le ore si ricorre esclusivamente ai numeri da 1 a 12 (in Inghilterra la sud-
divisione della giornata in 24 ore avviene raramente), seguiti dalle abbreviazioni latine
a.m. (ante-meridiem, prima di mezzogiorno) e p.m. (post-meridiem, dopo mezzogiorno),
oppure dalle espressioni in the morning / in the afternoon / in the evening / at night.
It’s 7.00 a.m. / It’s seven a.m. / It’s seven o’clock in the morning. Sono le 7.
It’s 10.00 p.m. / It’s ten p.m. / It’s ten o’clock in the evening. Sono le 22.
L’ora fino alla «mezza» (ovvero fino a «e trenta») si indica con minutes past più l’ora
precedente, mentre l’ora dopo la mezza si esprime con minutes to più l’ora successiva
(spesso gli americani invece di past adoperano after e al posto di to usano of). Nel fare
riferimento a intervalli di tempo di cinque minuti in cinque minuti (5 - 10 - 15 - 20…)
la parola minutes si può anche omettere.
It’s seven minutes past three. Sono le tre e sette minuti.
It’s 13 minutes to 2. Sono le 2 meno 13.
It’s 20 (minutes) to 10. Sono le 10 meno 20.
It’s 10 (minutes) to 5. Sono le 5 meno 10.
Di regola il quarto d’ora e la mezz’ora si designano utilizzando le espressioni: a quarter
past (e un quarto), half past (e trenta, e mezza), a quarter to (meno un quarto).
It’s a quarter past nine p.m. Sono le ventuno e quindici.
It’s half past eight. Sono le otto e trenta.
Capitolo 14 - I numerali

It’s a quarter to nine. Sono le nove meno un quarto.


In alcune situazioni informali (annunci per altoparlante, orari di mezzi di trasporto…)
per esprimere l’ora si indicano semplicemente prima le ore e poi i minuti: in questo
caso è possibile ricorrere alla suddivisione della giornata in 24 ore.
The train leaves at eighteen twenty. Il treno parte alle diciotto e venti.
72
14.7 Le principali unità di misura anglosassoni
Il sistema imperiale britannico prevede:
• come «unità di valore» la sterlina (pound, abbreviata £), che si divide in 100 pence;
• come «unità di lunghezza» la yarda (yard, abbreviata yd), il piede (foot, abbreviato
ft) e il pollice (inch, abbreviato in).
• come «unità di peso o di massa» la libbra (pound, abbreviata lb), che nel sistema
per le «merci comuni» equivale a circa 454 grammi, mentre in quello per i «metalli
preziosi» pressappoco a 373 grammi. La libbra è suddivisa in once (ounces);
• come «unità di capacità» il gallone (gallon), pari a 4,54 litri: i suoi multipli e sot-
tomultipli variano a seconda che ci si riferisca ai liquidi o agli aridi.
Per maggior chiarezza e praticità riportiamo una breve tabella di trasformazione
delle misure anglosassoni.

1 inch = 2,54 cm
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

12 inch = 1 foot = 30,48 cm


3 feet = 1 yard = 91, 44 cm
1760 yard = 1 mile = 1,61 km
1 ounce = 28,35 g
16 ounces = 1 pound = 454 g
1 pint = 0,57 litres
8 pints = 1 gallon = 4,54 litres
Capitolo 15 Il verbo to be 73

Sommario 15.1 Le forme. - 15.2 Il presente semplice (simple present). - 15.3 Il passato
semplice (simple past). - 15.4 Presente perfetto (present perfect) e passato
perfetto (past perfect). - 15.5 Gli altri tempi e modi più utilizzati. - 15.6
Short answers a domande con to be. - 15.7 There is e there are. - 15.8 Gli
usi del verbo to be.

15.1 Le forme
In inglese, come in italiano, esistono verbi che di norma vengono utilizzati assieme a
un verbo ordinario per esprimere una vasta gamma di forme (i tempi verbali, l’inter-
rogazione e la negazione, l’obbligo, la capacità…). In virtù di questa loro funzione,
questi verbi sono definiti ausiliari. Tali sono, ad esempio: be, have, do, will, must, can
(will, must, can… sono chiamati, in particolare, ausiliari modali).
Nella tabella che segue sono riassunte le voci di to be (essere), utilizzabile non solo
come ausiliare, ma anche come verbo ordinario (tra parentesi sono indicate le forme
contratte).

forma forma forma forma


affermativa negativa interrogativa interrogativo-
negativa

preSente
I sing. I am (I’m) I am not (I’m not) am I? am I not? (aren’t I?)
II sing. you are (you’re) you are not are you? are you not?
(you aren’t) (aren’t you?)
III sing. he/she/it is (he/she/it’s) he/she/it is not is he/she/it? is he/she/it not?
Capitolo 15 - Il verbo to be

(he/she/it isn’t) (isn’t he/she/it?)


I plur. we are (we’re) we are not are we? are we not?
(we aren’t) (aren’t we?)
II plur. you are (you’re) you are not are you? are you not?
(you aren’t) (aren’t you?)
III plur. they are (they’re) they are not are they? are they not?
(they aren’t) (aren’t they?)
paSSato
I sing. I was I was not (I wasn’t) was I? was I not? (wasn’t I?)
(Segue)
II sing. you were you were not were you? were you not?
74
(you weren’t) (weren’t you?)
III sing. he/she/it was he/she/it was not was he/she/it? was he/she/it not?
(he/she/it wasn’t) (wasn’t he/she/it?)
I plur. we were we were not were we? were we not?
(we weren’t) (weren’t we?)
II plur. you were you were not were you? were you not?
(you weren’t) (weren’t you?)
III plur. they were they were not were they? were they not?
(they weren’t) (weren’t they?)

Il participio passato di to be è been, cosicché il paradigma completo del verbo essere


è: to be - was / were - been. La forma contratta si usa maggiormente quando si parla,
ma è possibile adoperarla anche quando si scrive in maniera informale.
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

15.2 Il presente semplice (simple present)


In merito al simple present, la forma negativa si costruisce facendo seguire al verbo
la negazione not, mentre per la forma contratta si aggiunge direttamente al verbo la
negazione n’t (tranne per la I persona singolare, in cui I am not diventa I’m not).
This is my umbrella. Questo è il mio ombrello.
This is not (isn’t) my umbrella. Questo non è il mio ombrello.
I am not (’m not) Kevin. Non sono Kevin.
We are not (’re not) at point of no return. Non siamo al punto di non ritorno.
La forma interrogativa si ottiene invertendo l’ordine tra il soggetto e il verbo.
This is your son. Questo è tuo figlio.
Is this your son? Questo è tuo figlio?
What are they and why are they important? Cosa sono e perché sono importanti?
La forma interrogativo-negativa (o interronegativa) si costruisce aggiungendo alla
forma interrogativa la negazione not. Le voci contratte sono uguali a quelle della forma
negativa (ovviamente, però, con il soggetto posposto). Si noti, altresì, che la I persona
singolare contratta non è amn’t I?, bensì aren’t I?
You aren’t Italian. Non sei italiano.
Aren’t you Italian? Non sei italiano?
I’m not Italian. Non sono italiano.
Aren’t I Italian? Non sono italiano?
15.3 Il passato semplice (simple past) 75
Il simple past ha due voci:
• was per la I e la III persona singolare (He was here a minute ago, Lui era qui un
minuto fa);
• were per tutte le altre persone (We were in Venice last September, Lo scorso set-
tembre eravamo a Venezia).
Le forme negativa, interrogativa e interrogativo-negativa si costruiscono in modo
analogo a come avviene per il simple present.
Michael was not (wasn’t) worried. Michael non era preoccupato.
They were not (weren’t) angry. Non erano arrabbiati.
Mr Jackson was ill. Il signor Jackson era malato.
Was Mr Jackson ill? Il signor Jackson era malato?
They were not (weren’t) hungry. Non avevano fame.
Were they not (Weren’t they) hungry? Non avevano fame?

15.4 Presente perfetto (present perfect) e passato perfetto (past perfect)


Il present perfect di to be si forma con il:
simple present di to have + been
I have already been here. Sono già stato qui.
She has been here before today. È stata qui prima d’oggi.
Il past perfect, invece, si costruisce con il:
simple past di to have (cioè had) + been
You had already been to England. Eri già stato in Inghilterra.
Le forme negative si costruiscono aggiungendo la negazione not al simple present (per
il present perfect) e al simple past (per il past perfect) di to have, seguiti dal participio
Capitolo 15 - Il verbo to be

passato been. Per la forma contratta si aggiunge la negazione n’t, unendola direttamente
all’ausiliare to have.
I have not (haven’t) been there, yet. Non sono ancora stato lì.
They had not (hadn’t) been there. Non erano stati lì.
Le forme interrogative si ottengono invertendo l’ordine del soggetto e dell’ausiliare
to have, i quali sono seguiti dal participio passato been.
Has he been here before today? È stato qui prima d’oggi?
Had you already been to England? Eravate già stati in Inghilterra?
Le forme interrogativo-negative si costruiscono aggiungendo la negazione not alla
76 forma interrogativa. Le voci contratte sono uguali a quelle della forma negativa (natu-
ralmente con il soggetto posposto).
Have you not (Haven’t you) been to the Non sei stato negli Stati Uniti?
States?
Has he not (Hasn’t he) been to the States? Non è stato negli Stati Uniti?
Had not (Hadn’t) the girl been to Italy? La ragazza non era stata in Italia?
Ricordiamo che con qualsiasi forma interrogativo-negativa il not va posto prima del
soggetto se questo è un sostantivo, dopo il soggetto se questo è un pronome.
Has not Mary a book? Mary non ha un libro?
Has she not a book? Lei non ha un libro?

15.5 Gli altri tempi e modi più utilizzati


Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

Il futuro e i principali tempi (ossia quelli più adoperati nella lingua scritta e parlata) dei
modi congiuntivo e condizionale del verbo to be si costruiscono come di seguito indicato.
Futuro:
• con will → I will (I’ll) be, … Con la I persona singolare e plurale si può usare anche
shall invece di will;
• con going to → I am (I’m) going to be, …
Congiuntivo:
• present → that I be, …;
• past → that I were, …
L’unico verbo della lingua inglese che abbia una forma di congiuntivo diversa da quella
dell’indicativo è proprio to be: infatti il presente e il passato (o meglio l’imperfetto)
sono, rispettivamente, be e were per tutte le persone.
Condizionale:
• present → I would (I’d) be, …;
• past → I would (I’d) have been, …
Con la I persona singolare e plurale si può ricorrere anche a should al posto di would.

15.6 Short answers a domande con to be


A volte gli inglesi danno risposte brevi (short answers) alle domande a cui si può
rispondere con yes / no. In tali risposte si aggiunge a yes o a no il soggetto (sempre e
solo un pronome personale) + l’ausiliare, rispettivamente in forma positiva o negativa.
Are you waiting for someone? Aspetti qualcuno?
Yes, I am. / No, I’m not. Sì. / No.
Si noti che le short answers affermative non si costruiscono con la forma contratta, la
77
quale è solitamente richiesta, invece, da quelle negative.
Is he writing a new letter? Lui sta scrivendo una nuova lettera?
Yes, he is. / No, he isn’t. Sì. / No.
Were Alex and Jack at school yesterday? Erano a scuola ieri Alex e Jack?
Yes, they were. / No, they weren’t. Sì, c’erano. / No, non c’erano.
Have you ever been to Scotland? Sei mai stato in Scozia?
Yes, I have. / No, I haven’t. Sì, ci sono stato. / No, non ci sono stato.
Will you be at home tomorrow? Sarai a casa domani?
Yes, I will. / No, I won’t (will not). Sì, ci sarò. / No, non ci sarò.

15.7 There is e there are


In inglese le espressioni there is / there are si adoperano per indicare l’esistenza o la
presenza di qualcosa e corrispondono in italiano a: «c’è / ci sono».

forma affermativa there is… (c’è…) there are… (ci sono…)


forma interrogativa is there…? (c’è…?) are there…? (ci sono…?)
forma negativa there isn’t… (non c’è…) there aren’t… (non ci sono…)
forma interrogativo-negativa isn’t there…? (non c’è…?) aren’t there…? (non ci sono…?)

Il verbo deve sempre concordare, nel numero, con il nome che lo segue.
There is time for a meal. C’è tempo per mangiare.
There are trains on Sundays. Ci sono treni di domenica.
There will be a big crowd tonight. Stasera ci sarà molta folla.
There has been a storm in Florida. C’è stata una tempesta in Florida.
There had been many crimes, mostly van- Ci furono molti crimini, per lo più vanda-
Capitolo 15 - Il verbo to be

dalism, on the estate. lismo, nella tenuta.


La costruzione interrogativa prevede d’invertire l’ordine tra there e il verbo, mentre
la forma negativa e quella interrogativo-negativa si costruiscono in maniera analoga
a quelle del verbo to be.
Are there any classrooms on the ground floor? Ci sono aule al pianterreno?
There aren’t classrooms on the ground floor. Non ci sono aule al pianterreno.
Aren’t there any classrooms on the ground floor? Non ci sono aule al pianterreno?
Naturalmente il simple past di there is / there are è there was / there were, le cui
forme interrogativa, negativa e interrogativo-negativa si costruiscono come per there
is / there are.
78 There was a book here. Qui c’era un libro.
There was not a book here. Qui non c’era un libro.
Was there a book here? Qui c’era un libro?
Wasn’t there a book here? Qui non c’era un libro?
Con there is / there are e there was / there were le short answers si costruiscono nor-
malmente in forma affermativa o negativa.
Is there a book on the desk? C’è un libro sulla scrivania?
Yes, there is. / No, there isn’t. Sì, c’è. / No, non c’è.
Was there a park in this part of the town? C’era un parco in questa zona della città?
Yes, there was. / No, there wasn’t. Sì, c’era. / No, non c’era.

15.8 Gli usi del verbo to be


Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

Come anticipato, to be può essere adoperato sia in qualità di ausiliare che come verbo
ordinario.
Quando funge da ausiliare si usa:
— per costruire la forma passiva degli altri verbi e in tal caso è seguito dal participio
passato del verbo da coniugare (He was taken to hospital immediately, Fu portato
immediatamente in ospedale);
— per accompagnare i verbi che adottano la forma in -ing, impiegata per i tempi pro-
gressivi (Julian is playing the guitar in the lounge, Julian sta suonando la chitarra
in salotto);
— nella costruzione to be + infinito per impartire ordini, per dare istruzioni, per espri-
mere intenzioni o per rendere noti accordi futuri (You are to examine the report
more carefully, Devi esaminare il rapporto con maggiore attenzione; The new ship
is to be launched next week, La nuova nave sarà varata la prossima settimana);
— nella costruzione to be about + infinito per descrivere un’azione che avverrà
nell’immediato futuro (I’m about to go out. Do you need anything?, Sto per uscire.
Hai bisogno di qualcosa?).
Quando funge da verbo ordinario si utilizza:
— per indicare l’esistenza di qualcuno o per dare informazioni su qualcuno o qualcosa
(Lou Reed is American, Lou Reed è americano; Are they students at the university?,
Sono studenti universitari?);
— in espressioni di tempo, temperatura, distanza, misura, peso… (It’s 14 degrees here,
Qui ci sono 14 gradi; What’s the weather like today?, Com’è il tempo oggi?; How
far is it?, Quanto dista?; How tall is Morgan?, Quanto è alto Morgan?);
— per dichiarare l’età (I’m forty years old, Ho quarant’anni; She’ll be 17 tomorrow,
Lei compirà 17 anni domani);
— per segnalare il prezzo di qualcosa (How much is that tie?, Quanto costa quella
79
cravatta?).
Infine si ricordi che to be, se adoperato con determinati aggettivi, può indicare condi-
zioni fisiche e psichiche in espressioni del tipo: to be afraid, avere paura; to be angry,
essere arrabbiato; to be hungry, avere fame; to be thirsty, avere sete; to be tired, essere
stanco; to be early, essere in anticipo; to be late, essere in ritardo; to be sleepy, avere
sonno; to be on a diet, stare a dieta; to be in a hurry, avere fretta; to be right, avere
ragione; to be wrong, avere torto; to be cold, avere freddo; to be warm, avere caldo;
to be hot, avere molto caldo…
Per molte delle suddette espressioni, in italiano si utilizza il verbo «avere» e non il verbo
«essere» (If you are hot, take off your jumper, Se hai molto caldo, togliti il maglione;
Have you got anything to eat? I’m hungry, Hai qualcosa da mangiare? Ho fame).

Capitolo 15 - Il verbo to be
80 Capitolo 16 Il verbo to have

Sommario 16.1 Le forme. - 16.2 Il presente semplice (simple present). - 16.3 Il passato
semplice (simple past). - 16.4 Presente perfetto (present perfect) e passato
perfetto (past perfect). - 16.5 Gli altri tempi e modi più utilizzati. - 16.6
Short answers a domande con to have. - 16.7 Gli usi del verbo to have.

16.1 Le forme
Nella tabella che segue sono riassunte le forme di to have (avere), anch’esso utilizza-
bile, alla pari di to be, sia come ausiliare che come verbo ordinario (tra parentesi le
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

voci contratte).

forma forma forma forma


affermativa negativa interrogativa interrogativo-
negativa

preSente
I sing. I have (I’ve) I have not have I? have I not?
(I haven’t) (haven’t I?)
II sing. you have (you’ve) you have not have you? have you not?
(you haven’t) (haven’t you?)
III sing. he/she/it has (he/she/it’s) he/she/it has not has he/she/it? has he/she/it not?
(he/she/it hasn’t) (hasn’t he/she/it?)
I plur. we have (we’ve) we have not have we? have we not?
(we haven’t) (haven’t we?)
II plur. you have (you’ve) you have not have you? have you not?
(you haven’t) (haven’t you?)
III plur. they have (they’ve) they have not have they? have they not?
(they haven’t) (haven’t they?)
paSSato
I sing. I had (I’d) I had not (I hadn’t) had I? had I not?
(hadn’t I?)
II sing. you had (you’d) you had not had you? had you not?
(you hadn’t) (hadn’t you?)
III sing. he/she/it had (he/she/it’d) he/she/it had not had he/she/it? had he/she/it not?
(he/she/it hadn’t) (hadn’t he/she/it?)
(Segue)
I plur. we had (we’d) we had not had we? had we not?
81
(we hadn’t) (hadn’t we?)
II plur. you had (you’d) you had not had you? had you not?
(you hadn’t) (hadn’t you?)
III plur. they had (they’d) they had not had they? had they not?
(they hadn’t) (hadn’t they?)

Il participio passato di to have è had, cosicché il paradigma completo del verbo avere
è: to have - had - had.
Nel British English il verbo to have è normalmente seguito, soprattutto nella lingua
parlata, dal rafforzativo got, e la sua coniugazione nelle forme negativa, interrogativa e
interrogativo-negativa avviene come indicato nella succitata tabella. Si tenga presente,
inoltre, che la voce contratta seguita dal rafforzativo got si usa specialmente nel lin-
guaggio informale.
Have you got the ticket to Boston? Hai il biglietto per Boston?
Yes, I have. But my friend hasn’t got one. Sì, ce l’ho. Ma il mio amico no.
Nell’American English, invece, la coniugazione di to have nelle forme negativa, inter-
rogativa e interrogativo-negativa segue le regole dei verbi ordinari, utilizzando cioè il
verbo to do come ausiliare.
Do you have the ticket to Miami? Hai il biglietto per Miami?
Yes, I do. But my friend doesn’t have one. Sì, ce l’ho. Ma il mio amico no.

16.2 Il presente semplice (simple present)


Il simple present ha due voci:
• has per la III persona singolare;
• have per tutte le altre.
La forma negativa si costruisce facendo seguire la negazione not (o aggiungendo n’t
Capitolo 16 - Il verbo to have

nella contrazione) alla forma affermativa.


She has got enough money to go out tonight. Lei ha abbastanza denaro per uscire stasera.
She hasn’t got enough money to go out Lei non ha abbastanza denaro per uscire
tonight. stasera.
La forma interrogativa si ottiene invertendo l’ordine tra il soggetto e il verbo.
You have got all your books. Hai tutti i tuoi libri.
Have you got all your books? Hai tutti i tuoi libri?
La forma interrogativo-negativa si costruisce aggiungendo a quella interrogativa la
negazione not. Le voci contratte sono uguali a quelle della forma negativa (naturalmente
con il soggetto posposto).
82 We have got a computer. Abbiamo un computer.
Haven’t we (Have we not) got a computer? Non abbiamo un computer?

16.3 Il passato semplice (simple past)


Il simple past possiede una sola voce per tutte le persone: had. Nella forma affermativa
è spesso utilizzata, specialmente nel linguaggio informale, la contrazione ’d seguita dal
rafforzativo got.
He had a heart attack last year. Lui ebbe un attacco cardiaco l’anno scorso.
I had got a beautiful boat. Avevo una bellissima barca.
We’d got a new apartment. Avevamo un appartamento nuovo.
Le forme negativa, interrogativa e interrogativo-negativa si possono costruire o
secondo le regole dei verbi ausiliari (uso di not o della contrazione n’t, inversione di
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

soggetto e verbo) assieme al rafforzativo got, oppure, specialmente nell’inglese ame-


ricano, secondo le regole dei verbi ordinari, utilizzando, cioè, il passato dell’ausiliare
to do (did). Di conseguenza si avranno le costruzioni di seguito specificate.
Per la forma negativa:
soggetto + had not (hadn’t) got
oppure
soggetto + did not (didn’t) have
She hadn’t got (She didn’t have) a cottage Lei non aveva un villino al mare.
by the sea.
Per la forma interrogativa:
had + soggetto + got
oppure
did + soggetto + have
Had she got (Did she have) a cottage Lei aveva un villino al mare?
by the sea?
Per la forma interrogativo-negativa:
hadn’t + soggetto + got
oppure
didn’t + soggetto + have
Hadn’t she got (Didn’t she have) a cottage Lei non aveva un villino al mare?
by the sea?
16.4 Presente perfetto (present perfect) e passato perfetto (past perfect) 83
Il present perfect di to have si forma con il:
simple present di to have + had
I have already had breakfast. Ho già fatto colazione.
He has already had breakfast. Lui ha già fatto colazione.
Il past perfect, invece, si costruisce con il:
simple past di to have (cioè had) + had
I’d had a hot bath. Avevo fatto un bagno caldo.
Le forme negative si compongono aggiungendo la negazione not al simple present (per
il present perfect) e al simple past (per il past perfect) di to have, seguiti dal participio
passato had. Per la forma contratta si aggiunge la negazione n’t, unendola direttamente
all’ausiliare to have.
I have not (haven’t) had breakfast. Non ho fatto colazione.
They had not (hadn’t) had any try. Non avevano fatto alcun tentativo.
Le forme interrogative si ottengono invertendo l’ordine del soggetto e dell’ausiliare
to have, i quali sono seguiti dal participio passato had.
Have you had a look? Hai dato un’occhiata?
Had you had a talk with him? Avevi avuto una discussione con lui?
Le forme interrogativo-negative si costruiscono aggiungendo la negazione not alla
forma interrogativa. Le voci contratte sono uguali a quelle della forma negativa (natu-
ralmente con il soggetto posposto).
Have you not (Haven’t you) had a look? Non hai dato un’occhiata?
Had they not (Hadn’t they) had a small Non avevano avuto una discussione frivola
talk with him? con lui?
Capitolo 16 - Il verbo to have

16.5 Gli altri tempi e modi più utilizzati


Il futuro e i principali tempi (ossia quelli più adoperati nella lingua scritta e parlata)
dei modi congiuntivo e condizionale del verbo to have si costruiscono come di seguito
indicato.
Futuro:
• con will → I will (’ll) have, … Con la I persona singolare e plurale si può usare
anche shall invece di will;
• con going to → I am (I’m) going to have, …
Congiuntivo:
84
• present → that I have, …;
• past → that I had, …
Condizionale:
• present → I would (I’d) have, …;
• past → I would (I’d) have had, …
Con la I persona singolare e plurale si può ricorrere anche a should al posto di would.

16.6 Short answers a domande con to have


Le risposte brevi si costruiscono in maniera analoga a quanto già osservato per il verbo
to be, come dimostrano gli esempi che seguono.
Have you got my pen? Hai la mia penna?
Yes, I have. / No, I haven’t. Sì, ce l’ho. / No, non ce l’ho.
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

Did Ann have a blue car? Ann aveva un’auto blu?


Yes, she did. / No, she didn’t. Sì, lei ce l’aveva. / No, lei non ce l’aveva.
Had they had a talk with Sarah? Avevano avuto una discussione con Sarah?
Yes, they had. / No, they hadn’t. Sì, l’avevano avuta. / No, non l’avevano
avuta.
Si faccia attenzione, però, alle short answers con il verbo to have got, poiché in questo
caso c’è l’obbligo di usare have / has / had e di non ripetere il got, a meno che non si
voglia completare del tutto la risposta (evitando così la short answer).
Has your father got a new mountain bike? Tuo padre ha una mountain bike nuova?
Yes, he has. / No, he hasn’t. Sì, lui ce l’ha. / No, lui non ce l’ha.
oppure:
Yes, he has got such an expensive one! Sì, lui ne ha una molto costosa!

16.7 Gli usi del verbo to have


Come anticipato all’inizio, to have può essere adoperato sia come ausiliare che come
verbo ordinario.
Quando funge da ausiliare si usa per costruire:
— il passato prossimo (have / has + participio passato: I have seen him before, L’ho
già visto);
— il trapassato prossimo (had + participio passato: I had seen him before, L’avevo
già visto);
— il futuro anteriore (shall / will + have + participio passato: I will have finished my
work for tomorrow, Entro domani avrò finito il mio lavoro);
— il condizionale passato (should / would + have + participio passato: I would have
85
spoken to him if I had had the opportunity, Gli avrei parlato se ne avessi avuto
l’opportunità);
— l’infinito passato (to have + participio passato: Keats is said to have slept here,
Si dice che Keats abbia dormito qui).
Quando funge da verbo ordinario si utilizza per:
— indicare possesso (I have a house / a car / a boat, Possiedo una casa / una macchina
/ una barca);
— esprimere un obbligo. In tal caso è seguito dall’infinito del verbo principale, assume
il significato di «dovere» e le forme interrogative e negative vengono costruite
con l’ausiliare to do (Do you have to work on Sunday, too?, Devi lavorare anche di
domenica?; You don’t have to buy it if you don’t like it, Non devi comprarlo se non
ti piace);
— rendere il significato di «avere, possedere, fare, prendere, dare», come nelle seguenti
espressioni: to have a walk, passeggiare, fare una passeggiata; to have a bath, fare
un bagno; to have a dream, avere un sogno; to have a headache / toothache, avere
mal di testa / mal di denti; to have a good / nice time, divertirsi; to have a holiday,
fare una vacanza; to have a shower, fare una doccia; to have a swim, nuotare, fare
una nuotata; to have a run, correre, fare una corsa; to have a look, dare un’occhia-
ta; to have a party, dare (fare) una festa; to have a talk, avere una discussione (un
incontro); to have a try, tentare, fare un tentativo; to have breakfast, fare colazione;
to have lunch, pranzare; to have dinner, cenare; to have something to eat, prendere
(avere) qualcosa da mangiare; to have something to drink, prendere (avere) qualcosa
da bere.
Anche in questi casi le forme negative, interrogative e interrogativo-negative si
possono costruire con l’ausiliare to do (He usually has breakfast very early, Di
solito lui fa colazione molto presto; Did you have a nice time?, Ti sei divertito?; I
hadn’t a lovely weekend at the seaside, Non ho trascorso un gradevole weekend al
mare; Why doesn’t she have a long swim?, Perché lei non fa una lunga nuotata?).
Capitolo 16 - Il verbo to have
86 Capitolo 17 I verbi modali

Sommario 17.1 Definizione e caratteristiche. - 17.2 Can. - 17.3 Could. - 17.4 May.
- 17.5 Might. - 17.6 Shall e will. - 17.7 Would. - 17.8 Should. - 17.9
Must. - 17.10 Ought to. - 17.11 Used to. - 17.12 Need e dare.

17.1 Definizione e caratteristiche


Si definiscono modali (o difettivi) quei verbi che, pur mancando di alcuni modi e
tempi, esprimono comunque la maniera in cui si può svolgere una determinata azione,
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

la quale può essere conseguenza, ad esempio, di un permesso, di un obbligo, di una


possibilità o del possesso di una specifica abilità. Quelli più comuni sono riportati nello
schema che segue, in forma affermativa (corredata di eventuali sinonimi, in parentesi),
negativa e contratta.

forma affermativa forma negativa

can (to be able to) can not / cannot / can’t


could (to be able to) could not / couldn’t
may (to be likely to) may not / mayn’t*
might might not / mightn’t
shall / ’ll shall not / shan’t / ’ll not*
difettivi
should / ’d should not / shouldn’t / ’d not*
will / ’ll will not / won’t / ’ll not*
would / ’d would not / wouldn’t / ’d not*
must (to have to) must not / mustn’t
ought to ought not to / oughtn’t to*
used to didn’t use to / usedn’t to*
Semidifettivi need need not / needn’t
dare dare not / daren’t

* Voce rara e molto colloquiale, benché grammaticalmente corretta.

Tali verbi, tutti difettivi rispetto ai verbi ordinari, presentano le seguenti caratteristiche:
— nelle forme negative, interrogative e interrogativo-negative non richiedono il verbo
to do, analogamente agli ausiliari to be e to have (I can’t play the guitar, Non so
suonare la chitarra; Can you play the guitar?, Sai suonare la chitarra?; Can’t you
play the guitar?, Non sai suonare la chitarra?);
— nelle risposte brevi (short answers) si usano senza ripetere il verbo a cui si accom-
87
pagnano, anche in questo caso come gli ausiliari to be e to have (Can you do it for
me?, Puoi farlo per me?; Yes, I can / No, I can’t, Sì, posso farlo / No, non posso
farlo);
— sono sempre seguiti da un altro verbo all’infinito senza to, a eccezione di ought to
e to have to (I must do it, Devo farlo; You have to do it, Devi farlo; You ought to
have more faith in yourself, Dovresti avere più fiducia in te stesso);
— presentano una sola forma per tutte le persone, cosicché non hanno la -s alla III
persona singolare del presente (The key may be in the drawer, La chiave può essere
nel cassetto);
— non aggiungono mai desinenze (ad esempio, né -ing del participio presente e del
gerundio, né -ed del participio passato), per cui, all’occorrenza, sono costretti a
ricorrere ad altri verbi;
— non hanno l’infinito e dispongono di pochi tempi e modi verbali, pertanto si servono
di altri verbi per le voci mancanti: ad esempio, can e could usano to be able to; must
è sostituito da to have to (I can play the piano, So suonare il piano; I could play
the piano, Sapevo suonare il piano; I will be able to play the piano, Saprò suonare
il piano).

17.2 Can
Can è un presente semplice con il significato di «potere» come indice di abilità e
capacità, nel senso di «saper fare» o «avere la possibilità di fare» una determinata
cosa (Many Scandinavians can speak English pretty well, Molti scandinavi sanno
parlare inglese abbastanza bene; Can you come tomorrow?, Puoi [Hai la possibilità
di] venire domani?).
Essendo un verbo difettivo, resta inalterato per tutte le persone. La forma negativa è can
not / cannot (can’t), quella interrogativa si costruisce con la semplice inversione di
soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-negativa si ottiene aggiungendo la negazione
not alla forma interrogativa.
I can not (cannot / can’t) tell you his name. Non posso dirvi il suo [di lui] nome.
Capitolo 17 - I verbi modali

Can you ski well? Sai sciare bene?


Can’t they dance? Non sanno ballare?
Laddove si debba esprimere «capacità», can può essere sostituito da altri verbi, come
to be capable of + -ing (My father is capable of drinking a bottle of whisky in an eve-
ning, Mio padre è capace di bere una bottiglia di whisky in una sera) e to know how
to (My father and my brother know how to do housework, Mio padre e mio fratello
sanno fare i lavori domestici).
In realtà il suo più comune sostituto è to be able to (potere, essere capace di, essere in
grado di), al quale si ricorre sia come alternativa per il simple present, sia per rendere
i tempi mancanti di can, come esemplificato nel prospetto a seguire.
simple present I’m able to (I can) swim sono capace di (so) nuotare
88
present perfect I have been able to swim sono stato capace di nuotare
past perfect I had been able to swim ero stato capace di nuotare
future simple I will be able to swim saprò nuotare
future perfect I will have been able to swim avrò saputo nuotare
infinitive to be able to swim saper nuotare
gerund being able to swim sapendo nuotare
participle been able to swim saputo nuotare

Con il significato di «potere, sapere», can si adopera soprattutto al presente (I can go


to the cinema today, Posso andare al cinema oggi) e talvolta con valore di futuro (I can
give you a lift to the airport tomorrow, Potrò darti un passaggio all’aeroporto domani).
Si ricorre a can per:
— indicare la capacità di compiere un’azione, nonché come traduzione dell’ita-
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

liano «sapere come» (I can do it, but you can’t, So come [= Posso] farlo io,
ma tu no);
— rendere il concetto di «possibilità» in determinate condizioni (If you go to the zoo,
you can see wild animals, Se vai allo zoo, puoi vedere gli animali selvatici);
— chiedere e accordare un permesso, in luogo del più formale may (Can I go to the
toilet?, Posso andare al bagno?);
— esprimere incapacità o negare un permesso, usando la forma negativa (She can’t
manage by herself, Non può farcela da sola; You can’t go back now, Ora non puoi
ritornare);
— esprimere supposizione in contrapposizione a must (Wendy must be 30, Wendy deve
avere 30 anni; No, she can’t be so old, No, lei non può essere così grande).
È possibile l’uso idiomatico di can’t nelle costruzioni di seguito specificate:
— can’t + verbo nella forma base (She can’t help it, Lei non può farci nulla; It can’t
be helped, È inevitabile; Liam can’t do without cigarettes, Liam non riesce a fare
a meno delle sigarette);
— can’t help + verbo nella -ing form, nel senso di «non poter fare a meno di» (Terry
can’t help smoking, Terry non riesce a fare a meno di fumare);
— can’t stand / bear + verbo nella -ing form, nel significato di «non sopportare» (He
can’t stand / bear being late, Lui non sopporta di essere in ritardo);
— can’t but + verbo nella forma base, cioè «non rimanere altro che» (I can’t but cry
at her words, Non mi rimane altro che piangere alle sue [di lei] parole).

17.3 Could
Could traduce il passato remoto, l’imperfetto indicativo e, soprattutto, il congiuntivo
imperfetto e il condizionale presente del verbo «potere», con i significati di can (I
could play rugby very well, Sapevo giocare a rugby molto bene).
La forma negativa è could not (couldn’t), quella interrogativa si costruisce con la
89
semplice inversione di soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-negativa si ottiene
aggiungendo alla forma interrogativa la negazione not.
I could not (couldn’t) swim very fast. Non sapevo nuotare molto velocemente.
Could you do it tomorrow? Potresti farlo domani?
Couldn’t he come to the meeting last night? Lui non è potuto venire alla riunione ieri sera?
Talvolta can e could sono praticamente equivalenti, come in italiano «puoi» e «potresti»
(Can / could you do me a favour?, Puoi / Potresti farmi un favore?). Tuttavia, nelle frasi
secondarie, dopo un verbo al passato bisogna sempre usare could (He said he could do
it, Lui disse che poteva / avrebbe potuto farlo).
Alla stessa maniera di can, anche could viene sostituito da to be able to nei tempi
mancanti (present perfect, past perfect, future simple, future perfect, infinito, gerundio,
participio), ma solo con significato di «essere capace di, essere in grado di» (I have
never been able to drive, Non sono mai stato capace di guidare).
Con il significato di «potere, sapere», invece, si utilizza prevalentemente al passato (I
could run very fast when I was younger, Sapevo correre molto velocemente quando ero
più giovane), al condizionale (I could run much faster if I didn’t smoke, Potrei correre
molto più velocemente se non fumassi) e al congiuntivo (If only I could travel by plane
without any fear of flying!, Se solo potessi viaggiare in aereo senza alcuna paura di volare!).
Si ricorre a could per:
— esprimere la capacità del soggetto di fare qualcosa in un tempo passato indeterminato
(I could see her whenever I wanted, Potevo vederla quando volevo);
— indicare una capacità ipotetica in frasi condizionali del II tipo (If I could, I’d do
anything to help you, Se potessi, farei qualsiasi cosa per aiutarti);
— rendere l’idea di una forte probabilità (He could win the competition, Lui potrebbe
vincere la gara);
— formulare richieste cortesi (Could you park your car elsewhere?, Potrebbe parcheg-
giare l’auto altrove?);
— chiedere il permesso di fare qualcosa (Could I go to the disco tonight?, Potrei andare
Capitolo 17 - I verbi modali

in discoteca stasera?);
— esprimere deduzione, per affermare che qualcosa non era possibile in quanto le
circostanze lo escludevano (That couldn’t be Tom as he is in Rio this week, Quello
non poteva essere Tom, perché lui è a Rio questa settimana).
È possibile l’uso idiomatico di couldn’t nelle medesime costruzioni elencate per can:
— He couldn’t help it, Lui non poteva farci nulla; It couldn’t be helped, Era inevitabile;
I couldn’t afford it, Non me lo potevo permettere;
— She couldn’t help smoking, Lei non riusciva a fare a meno di fumare;
— Our aunt couldn’t stand / bear being late, Nostra zia non sopportava di essere in ritardo;
— I couldn’t but cry at his words, Non mi rimaneva altro che piangere alle sue [di lui]
parole.
90
17.4 May
Usato con il significato di «potere», may svolge una funzione simile a can e indica
possibilità mista a incertezza. Si adopera soprattutto al presente (I may have another
chance, Posso avere un’altra opportunità), ma talvolta lo si incontra anche con valore
di futuro (I’m afraid they may have an accident using that old car, Ho paura che
potranno avere un incidente con quella vecchia auto) o di congiuntivo (May the Pope
living long!, Possa il Papa vivere a lungo!).
La forma negativa è may not, quella interrogativa si costruisce con la semplice inver-
sione di soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-negativa si ottiene aggiungendo alla
forma interrogativa la negazione not.
I may not have another chance. Non posso avere un’altra possibilità.
May I have another chance? Posso avere un’altra possibilità?
May I not have another chance? Non posso avere un’altra possibilità?
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

Per l’infinito e i tempi mancanti di may (soprattutto per il futuro) si utilizzano le perifrasi:
• to be allowed to, quando may significa «chiedere» o «dare un permesso» (We shall
not be allowed to go, Non potremo andare / Non ci danno il permesso di andare).
A proposito del verbo to allow, aggiungiamo che esso può essere seguito dalla
costruzione «complemento oggetto + infinito» (I do not allow you to smoke in the
bedroom, Non ti permetto di fumare in camera da letto), e che, quando non c’è il
complemento oggetto, dopo allow può essere adoperata la forma in -ing (I do not
allow smoking in the bedroom, Non permetto di fumare in camera da letto). Nelle
frasi passive, poi, possono essere usate entrambe le forme (They are not allowed
to smoke in the bedroom / Smoking is not allowed in the bedroom, Non è permesso
fumare in camera da letto), ma non è ammesso l’impersonale (ovvero una frase del
genere è errata: It is not allowed to smoke in the bedroom);
• to be likely to, nel senso di «essere possibile che» (They will be likely to come at
11, Può darsi che verranno alle 11).
Sia to be allowed to che to be likely to sono talvolta utilizzabili in alternativa allo stesso
may, dunque anche nella formazione del presente (We are allowed to play / We may
play, Possiamo giocare; Jeff is likely to leave soon / Jeff may leave soon, È possibile
che Jeff parta presto).
Si ricorre a may:
— per indicare probabilità (Uncle Tom may arrive next week, Zio Tom può arrivare la
prossima settimana; It may rain tomorrow, Domani può piovere);
— per chiedere o accordare il permesso di fare qualcosa. In tal caso may può anche essere
sostituito, nella lingua parlata e nella lingua scritta informale, da can o da could (May /
Can / Could I shut the door?, Posso chiudere la porta?; You may / can stay here, Puoi
stare qui). Una risposta negativa a una richiesta con may si rende normalmente con may
not. Si usa, invece, can’t se la negazione non dipende dalla volontà dell’interrogato,
ma da un’impossibilità oggettiva (“May I smoke?”. “No you can’t. Smoking is not
91
allowed here”, “Posso fumare?”. “No, non può. Qui non è permesso fumare”);
— per esprimere augurio con una certa enfasi, conferendo a may valore congiuntivo
(May you be happy with him, Che tu possa essere felice con lui);
— dopo i composti di ever (whoever, whatever, wherever…) in frasi concessive (Who-
ever you may be…, Chiunque tu sia…);
— per esprimere una deduzione che non sia univoca (It’s late and Susan has not ar-
rived yet: she may have missed the bus, she may be ill, the alarm clock may not
have rung, È tardi e Susan non è ancora arrivata: può aver perso l’autobus, può
essere malata, la sveglia può non essere suonata).
È possibile l’uso idiomatico di may per esprimere l’idea di:
— «concessione», ovvero di ammissione concessiva riguardo a un fatto (He may be
rich, but he is not a gentleman, Può anche essere ricco, ma non è un gentiluomo);
— «scopo», ossia di uno sforzo che mira alla realizzazione di un’azione, in frasi in-
trodotte da connettori come so that, in order that (Give him some money so that
he may buy a bicycle, Dagli dei soldi affinché possa comprare una bicicletta).

17.5 Might
Might traduce l’indicativo imperfetto, il congiuntivo imperfetto e, soprattutto, il
condizionale presente del verbo «potere» per tutte le persone, accentuando il senso
di incertezza verso ciò di cui si parla (He might arrive, Potrebbe darsi che lui arrivi).
La forma negativa è might not (mightn’t), quella interrogativa si costruisce con la
semplice inversione di soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-negativa si ottiene
aggiungendo alla forma interrogativa la negazione not.
Jim might not be at the bus stop. Jim potrebbe non essere alla fermata
dell’autobus.
Might Jim be at the bus stop? Jim potrebbe essere alla fermata dell’au-
tobus?
Might not Jim be at the bus stop? Jim non potrebbe essere alla fermata
Capitolo 17 - I verbi modali

dell’autobus?
Si adopera might:
— nel discorso indiretto, in dipendenza da un verbo al passato, per chiedere o accordare
un permesso, sebbene in quest’accezione might risulti spesso sostituito dal meno
formale could (She asked whether [if] she might stay / She asked if she could stay,
Lei chiese se poteva rimanere);
— per esprimere una remota possibilità, prevista dal parlante, che qualcosa accada. In
tal caso might accentua, rispetto a may, l’improbabilità che l’ipotesi si realizzi (Mr
Jackson might come back tomorrow, Il signor Jackson potrebbe tornare domani; It
might snow, Potrebbe nevicare);
— per esprimere una deduzione che non sia univoca (Two children are running into the
92 school. It’s five past nine: they might have missed the bus, the alarm clock might not
have rung…, Due bambini stanno correndo verso la scuola. Sono le nove e cinque
minuti: potrebbero aver perso l’autobus, la sveglia potrebbe non essere suonata…).
È possibile l’uso idiomatico di might:
— per esprimere l’idea di «concessione», cioè di ammissione concessiva riguardo a
un fatto indicante forte perplessità (He might be clever, but he never does anything
at school, Lui potrebbe anche essere intelligente, ma a scuola non fa mai niente);
— per rendere il concetto di «timore» (I am afraid she might not arrive for our wedding,
Temo che lei potrebbe non arrivare per il nostro matrimonio);
— dopo so that e in order that, che introducono una proposizione di fine (I left the door
open so that he might come in, Lasciai la porta aperta per permettergli di entrare);
— nella costruzione might + have + participio passato, per manifestare irritazione o
rimprovero (You might have told me!, Avresti potuto dirmelo!).
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

17.6 Shall e will


Shall e will sono verbi difettivi adoperati per formare il futuro di tutti i verbi ordinari.
In particolare shall si usa alla I persona singolare e plurale, soprattutto nell’inglese
formale e letterario, mentre will viene utilizzato per le altre persone (nel linguaggio
quotidiano, comunque, si tende a far uso di will per tutte le persone). Tanto nella lingua
parlata che in quella scritta, sia shall che will si contraggono in ’ll.
I expect we’ll go to Spain. Credo che andremo in Spagna.
The chairman will resign. Il presidente darà le dimissioni.
Le forme negative sono shall not (shan’t) / will not (won’t) / ’ll not (quest’ultima poco
adoperata e molto colloquiale), quelle interrogative si costruiscono con la semplice
inversione di soggetto e verbo, mentre le interrogativo-negative si ottengono aggiun-
gendo alle forme interrogative la negazione not.
I’ll not be with you forever. Non sarò con te per sempre.
Shall we arrive in time to catch our train? Arriveremo in tempo per prendere il treno?
Won’t they be at home tomorrow? Non saranno a casa domani?
Si utilizza shall:
— in frasi interrogative, come ausiliare della I persona singolare e plurale, nelle espres-
sioni di cortesia (Shall I open the window, madam?, Vuole che apra la finestra, signo-
ra?) o per chiedere consiglio (Shall I marry that man?, Devo sposare quell’uomo?);
— come ausiliare delle II e III persone in forme piuttosto retoriche, che connotano
una promessa, un impegno, una minaccia da parte del parlante (The forces of evil
shall not prevail, Le forze del male non prevarranno; You shall eat your words!,
Rinnegherai ciò che hai detto!);
— per imporre qualcosa in modo formale e perentorio (You shall do what you are told!,
93
Farai ciò che ti è stato detto!);
— nel registro giuridico e ufficiale, per rendere nota una decisione irrevocabile (The
murdered shall be sent to prison, L’assassino verrà mandato in prigione);
— per indicare un suggerimento, una proposta (Shall we have a picnic in the park?,
Facciamo un picnic nel parco?).
Si usa will:
— per esprimere supposizione, ipotesi, ma con un certo margine di sicurezza (She will
be in Rome now if she left at six, Sarà a Roma adesso se è partita alle sei);
— per fare un invito (Will you come to our party tonight?, Verrai alla nostra festa stasera?).
Resta solo da ricordare che shall e will si utilizzano pure nelle frasi ipotetiche del I
tipo, cioè in caso di ipotesi probabile: nella proposizione principale si adopera il verbo
preceduto da shall / will, mentre nella secondaria si usa il presente.
If you visit New York, you’ll see the Statue Se visiti New York, vedrai la Statua della
of Liberty. Libertà.

17.7 Would
Would è il passato di will, ma viene impiegato prevalentemente:
• come condizionale presente in frasi ipotetiche del II tipo, nella costruzione:
would + infinito senza to
If I had time, I would go. Se avessi tempo, andrei.
• come condizionale passato in frasi ipotetiche del III tipo, nella costruzione:
would + have + participio passato del verbo principale
If I had been at home, I would have seen Se fossi stato a casa, avrei visto Paul.
Paul.
Si contrae in ’d. La forma negativa è would not (wouldn’t), quella interrogativa si
costruisce con la semplice inversione di soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-
Capitolo 17 - I verbi modali

negativa si ottiene aggiungendo alla forma interrogativa la negazione not.


They’d have left with him. Sarebbero partiti (Avrebbero voluto par-
tire) con lui.
They would not (wouldn’t) do it. Non lo farebbero.
Would they do it? Lo farebbero?
Wouldn’t they do it? Non lo farebbero?
Si usa would:
— come ausiliare in tutte le persone per formare il condizionale. Con la I persona
singolare e plurale si può adoperare should, ma quasi esclusivamente nel linguaggio
formale e letterario (She would like a bit more ice-cream, Lei vorrebbe un altro po’
94 di gelato; I should like a bit more ice-cream, Vorrei un altro po’ di gelato);
— con valore di congiuntivo passato, dopo if, nel linguaggio formale e nelle lettere
commerciali (If you would wait a minute, sir…, Se volesse aspettare un minuto,
signore…);
— in frasi interrogative, soprattutto alle II persone, per richieste cortesi (Would you
help me, please?, Potrebbe aiutarmi, per favore?);
— seguito dal verbo like, per offrire qualcosa e per tradurre il condizionale di «volere»
(Would you like some more coffee?, Gradiresti un altro po’ di caffè?; I would like
to buy it, Vorrei comprarlo);
— come corrispettivo di will per esprimere volontà in frasi al passato (In spite of my
efforts, the door would not open, Nonostante i miei sforzi, la porta non voleva
aprirsi);
— dopo la locuzione if only… in frasi che esprimono forte desiderio (If only he would
stop smoking!, Se solo lui smettesse di fumare!).
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

17.8 Should
Should è il passato di shall e ha il medesimo valore di ought to. Si usa innanzitutto
come ausiliare della I persona singolare e plurale del condizionale, quasi esclusi-
vamente nel linguaggio formale e letterario (I should go now, Dovrei andare adesso).
Si può contrarre in ’d. La forma negativa è should not (shouldn’t), quella interrogativa
si costruisce con la semplice inversione di soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-
negativa si ottiene aggiungendo alla forma interrogativa la negazione not.
I should not (shouldn’t) go. Non dovrei andare.
Should we go? Dovremmo andare?
Shouldn’t we go? Non dovremmo andare?
Si adopera should:
— come ausiliare, in tutte le persone, per tradurre il congiuntivo passato e il condizio-
nale del verbo «dovere» (If he should come, tell him to wait, Se dovesse venire, digli
di aspettare; She should behave herself better, Lei dovrebbe comportarsi meglio);
— come sinonimo di ought to, per tradurre il condizionale del verbo «dovere» (You
should [ought to] write to him!, Dovresti scrivergli!);
— per fare proposte (I think we should do it, Penso che dovremmo farlo);
— per dare consigli, suggerimenti o per fare raccomandazioni (You should read this
book, Dovresti leggere questo libro);
— per manifestare accordo o disaccordo (I should / shouldn’t think so, Io sono / non
sono d’accordo);
— per esprimere opinioni con una certa sicurezza (Women should have the same rights
as men, Le donne dovrebbero avere gli stessi diritti degli uomini);
— in frasi interrogative, per chiedere consigli, suggerimenti, o per sollevare problemi
95
(What do you think we should do?, Cosa pensi che dovremmo fare?; Why should
we hunt birds?, Perché dovremmo cacciare gli uccelli?);
— per fare supposizioni, ipotesi (They should be at work now, it’s 11 a.m., Dovrebbero
essere al lavoro adesso, sono le 11).

17.9 Must
Must è usato solo al presente ed esprime l’idea di «dovere» (You must do it, Devi farlo).
La forma negativa è must not (mustn’t), quella interrogativa si costruisce con la
semplice inversione di soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-negativa si ottiene
aggiungendo alla forma interrogativa la negazione not.
You must not (mustn’t) do it. Non devi farlo.
Must I do it? Devo farlo?
Mustn’t I do it? Non devo farlo?
Nei tempi mancanti must è sostituito da to have to, che pure esprime l’idea di «dovere»,
nel senso di trovarsi nella necessità (o avere l’obbligo) di fare qualcosa, e nelle forme
negativa, interrogativa e interrogativo-negativa richiede l’ausiliare to do. Si noti che
al presente esiste una differente sfumatura di significato tra must, con cui si esprime
la decisione di chi parla, e to have to, che invece si riferisce alla decisione di un’altra
persona o a qualcosa che va al di là del controllo del parlante.
I’m late, I must hurry. Sono in ritardo, devo affrettarmi.
You must tell me the truth. Devi dirmi la verità.
I have to go to work today. Oggi devo andare a lavorare.
We have to wait half an hour for the bus. Dobbiamo aspettare mezz’ora l’autobus.
Si ricorre a must:
— per esprimere un obbligo o una proibizione che il parlante impone a se stesso o a
un altro individuo (I must go now, Ora devo andare; She must not remain here, Lei
Capitolo 17 - I verbi modali

non può restare qui);


— per esplicitare una supposizione fondata su dati evidenti e reali (She must be thirty,
Lei deve avere trent’anni);
— per denotare una convinzione probabile, che tuttavia si può esprimere anche con
will (My watch must be stopped. It must / will be about seven, Il mio orologio deve
essersi fermato. Devono essere circa le sette);
— seguito da have been, per esprimere una supposizione, fatta al presente, su eventi
passati (She must have been tired that day, Quel giorno doveva essere stanca);
— per consigliare di compiere un’azione o per fare un invito convincente (You must
study harder if you want to improve your English, Devi studiare più duramente se
vuoi migliorare il tuo inglese; You must see that film. It’s a very interesting one,
96 Devi vedere quel film. È molto interessante);
— per esprimere l’unica deduzione possibile (My car is not in the garage. It must be
stolen, La mia auto non è nel garage. Deve essere stata rubata);
— nelle interrogative in cui si formulano richieste riguardo a ciò che il parlante deve o
non deve fare. A tali domande si risponde o affermativamente, con Yes, you must,
se si ordina qualcosa, oppure negativamente, con No, you needn’t o No, you don’t
have to, se l’intenzione è quella di assolvere qualcuno da un determinato obbligo
(Must I study it all, mum?, Devo studiarlo tutto, mamma? → Yes, you must, Sì,
devi; No, you needn’t / No, you don’t have to, No, non devi).
È possibile l’uso idiomatico di must per esprimere:
— intenzione (I must ask them to be at work earlier, tomorrow, Devo chiedere loro di
essere al lavoro prima, domani);
— rimprovero (Must you always speak so loud?, Devi sempre parlare così ad alta voce?).
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

17.10 Ought to
Ought to può essere coniugato solo al passato e ha lo stesso valore di should (che è più
frequente nella lingua parlata), con la differenza che ought to si usa per esprimere un
dovere o un obbligo di carattere morale (You ought to tell him, Glielo dovresti dire
[a lui]), mentre should denota più «raccomandazione» o «consiglio».
La forma negativa è ought not to (oughtn’t to), quella interrogativa si costruisce con
la semplice inversione di soggetto e verbo, mentre l’interrogativo-negativa si ottiene
aggiungendo alla forma interrogativa la negazione not.
You ought not (oughtn’t) to tell them. Non dovresti dirglielo [a loro].
Ought I to tell her? Dovrei dirglielo [a lei]?
Oughtn’t I to tell him? Non dovrei dirglielo [a lui]?
Ought to si usa:
— per offrire un consiglio, un suggerimento (You ought to eat less, if you want to lose
weight, Dovresti mangiare di meno, se vuoi perdere peso);
— per indicare una supposizione, un’ipotesi (If we leave at 9.00 a.m., we ought to be
there before lunch, Se partiamo alle 9.00, dovremmo essere lì prima di pranzo).
Come sinonimo di should esprime:
— obbligo e dovere del soggetto (You ought to / should send a copy of the invoice,
Dovresti inviare una copia della fattura);
— un’azione corretta e ragionevole (They ought not to / shouldn’t allow smoking in
bars, Non dovrebbero permettere di fumare nei bar);
— un obbligo in maniera cortese, soprattutto quando si pensa che l’azione non verrà
svolta (You ought not to / shouldn’t smoke when there are children, Non dovresti
fumare quando ci sono bambini).
17.11 Used to 97
Used to è un verbo semidifettivo perché ha solo il passato e vuol dire «ero solito»;
seguito dall’infinito traduce l’imperfetto indicativo e sottolinea l’esistenza di un’abi-
tudine passata che ora non si ha più.
They used to go out every Sunday. Uscivano (Erano soliti uscire) tutte le
domeniche.
Le forme negativa, interrogativa e interrogativo-negativa si costruiscono regolarmente
con l’ausiliare did.
I didn’t use to sleep much. Non dormivo molto.
Did you use to see him a lot? Lo vedevi spesso?
Didn’t you use to go for a walk every Sat- Non facevi una passeggiata ogni sabato
urday morning? mattina?
Non si confonda used to con to be used to (essere abituati a), che ha tutti i tempi del
verbo ed è seguito dal gerundio. Questa voce verbale sta a significare che si è abituati
a una certa cosa, la quale è stata fatta per tanto tempo, cosicché non rappresenta più
una novità.
I am used to eating very little. Ho l’abitudine di mangiare pochissimo.
We are used to living in Osaka now, but Ora ci siamo abituati a vivere a Osaka,
everything was new and exciting at first. ma all’inizio tutto era nuovo ed eccitante.

17.12 Need e dare


I semidifettivi need (aver bisogno di, essere necessario, occorrere) e dare
(osare) possono essere costruiti non solo come verbi difettivi, ma anche in qua-
lità di verbi ordinari, con i seguenti paradigmi: to need - needed - needed e to
dare - dared - dared.
Come verbi regolari hanno una coniugazione completa di tutti i tempi e i modi, sono
seguiti dal to + verbo all’infinito, formano la III persona singolare del presente aggiun-
Capitolo 17 - I verbi modali

gendo la -s e costruiscono le forme negative, interrogative e interrogativo-negative


con l’ausiliare to do.
We didn’t need to hurry. Non occorreva che ci affrettassimo.
He needs a new hat. Lui ha bisogno di un nuovo cappello.
He doesn’t need a new hat. Lui non ha bisogno di un nuovo cappello.
Does he need a new hat? Lui ha bisogno di un nuovo cappello?
Doesn’t he need a new hat? Lui non ha bisogno di un nuovo cappello?
This floor needs cleaning / to be cleaned. Questo pavimento necessita di una pulizia.
Usato come verbo regolare, to dare assume, oltre al significato di «osare», anche quello
98 di «sfidare, avere il coraggio di».
He does not dare to answer to me. Lui non osa rispondermi.
John dared Robert to climb on my lemon John sfidò Robert ad arrampicarsi sul mio
tree. albero di limoni.
La costruzione adottata in qualità di verbi ordinari è la più comune e si può utilizzare
sempre, mentre quella che li caratterizza come verbi difettivi si adopera principalmente
nelle forme negative e interrogative del presente.
I need to see him immediately. Ho bisogno di vederlo immediatamente.
Do you need to (Need you) go out so often? Hai bisogno di uscire così spesso?
She doesn’t need to (needn’t) pay you now. Non occorre che lei ti paghi adesso.
I didn’t dare to (dared not) tell him. Non osavo dirglielo [a lui].
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

Did you dare to ask her? Hai osato chiederglielo [a lei]?


They dare not mention the subject again. Loro non osano menzionare l’argomento
di nuovo.
Need si utilizza:
— per indicare l’esigenza di compiere un’azione (You need to buy some eggs, we don’t
have any, Hai bisogno di comprare delle uova, non ne abbiamo);
— per esprimere la necessità di compiere un’azione che però ha già avuto luogo (You
needn’t have gone to the meeting. Why did you go?, Non avevi bisogno di andare
alla riunione. Perché ci sei andato?);
— per manifestare irritazione, malumore a proposito di un’azione che si deve compiere
(Need you work on Sundays too?, Hai bisogno di lavorare anche di domenica?).
Dare si usa per esprimere disapprovazione e indignazione in tono enfatico (How dare
you say that?, Come osi dire ciò?).
Capitolo 18 Il verbo to do 99

Sommario 18.1 Come ausiliare. - 18.2 Come rafforzativo e come verbo ordinario. -
18.3 La costruzione «fare + infinito». - 18.4 Gli usi idiomatici.

18.1 Come ausiliare


Anche to do, al pari di to be e di to have, può essere utilizzato sia come ausiliare che
come verbo ordinario; in qualità di ausiliare ne riassumiamo le forme nella tabella
che proponiamo (tra parentesi indichiamo le contrazioni).

forma forma forma forma


affermativa negativa interrogativa interrogativo-
negativa

preSente
I sing. I do I do not (I don’t) do I? do I not?
(don’t I?)
II sing. you do you do not (you don’t) do you? do you not?
(don’t you?)
III sing. he/she/it does he/she/it does not does he/she/it? does he/she/it not?
(he/she/it doesn’t) (doesn’t he/she/it?)
I plur. we do we do not (we don’t) do we? do we not?
(don’t we?)
II plur. you do you do not (you don’t) do you? do you not?
(don’t you?)
III plur. they do they do not (they don’t) do they? do they not?
Capitolo 18 - Il verbo to do

(don’t they?)
paSSato
I sing. I did I did not (I didn’t) did I? did I not?
(didn’t I?)
II sing. you did you did not (you didn’t) did you? did you not?
(didn’t you?)
III sing. he/she/it did he/she/it did not did he/she/it? did he/she/it not?
(he/she/it didn’t) (didn’t he/she/it?)
I plur. we did we did not (we didn’t) did we? did we not?
(didn’t we?)
(Segue)
II plur. you did you did not (you didn’t) did you? did you not?
100
(didn’t you?)
III plur. they did they did not (they didn’t) did they? did they not?
(didn’t they?)

In quest’ultima funzione to do non ha alcun significato, ma costituisce semplicemente una


forma obbligatoria per la composizione sia delle frasi negative, interrogative e interrogativo-
negative, sia delle short answers di tutti i verbi ordinari (esclusi, cioè, gli ausiliari e i modali).
What does this word mean? Che vuol dire questa parola?
I don’t know. Non so.
He didn’t understand the problem. Lui non ha capito il problema.
Didn’t they tell you? Non te l’hanno detto?
Inoltre viene adoperato come ausiliare nei seguenti casi:
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

— nell’imperativo negativo (Don’t come here. I’ll come there, Non venire qui. Verrò io lì);
— per non ripetere un verbo già espresso in precedenza nella frase (I saw Paul in the
street, but you didn’t, Ho visto Paul per strada, ma tu non l’hai visto; I read slower
than you do, Leggo più lentamente di te).

18.2 Come rafforzativo e come verbo ordinario


In italiano per enfatizzare una frase si usa un certo tono di voce o si ricorre a espressioni
quali «ti prego, suvvia…». In inglese, invece, nelle frasi affermative si utilizza come
rafforzativo il verbo to do, le cui forme do / did servono anche a rendere l’enfasi di
esclamazioni come «realmente!, veramente!, davvero!».
Do sit down, please! Siediti, per favore!
I did see the thief! Ho veramente visto il ladro!
Adoperato come verbo ordinario, to do (il cui paradigma è to do - did - done) as-
sume il significato generico e indeterminato di «fare» (nel senso di «agire, svolgere
un’attività»), le cui forme negative e interrogative del presente e del passato semplice
si costruiscono con l’ausiliare do.
He has nothing to do. Lui non ha niente da fare.
I did my best. Feci del mio meglio.
She had done enough, so she stopped. Lei aveva fatto abbastanza, così si fermò.
I can do it, but I shouldn’t do it. Lo posso fare, ma non vorrei.
She will do it for you, if you ask nicely. Lei lo farà per te, se glielo chiederai gen-
tilmente.
What are you doing? Che stai facendo? 101
What does he do for a living? Cosa fa lui per guadagnarsi da vivere?
Why did you do that? Perché l’hai fatto?
Sottolineamo, inoltre, l’espressione How do you do?, impiegata nelle presentazioni
formali, la quale è un saluto e traduce l’italiano «Piacere! / Come state?»; essa pre-
vede come risposta, generalmente, la stessa formula convenzionale (How do you do,
Mr Johnson? I’m Alan McBride, Piacere di conoscerla, signor Johnson! Sono Alan
McBride; How do you do, Mr McBride?, Piacere, signor McBride!).
L’italiano «fare» si traduce in inglese anche con to make (il cui paradigma è to make -
made - made), che ha il significato di «fabbricare, costruire, creare ex-novo» (intesi in
senso materiale), e anche di «costringere, rendere, compilare, redigere»; mentre to do
esprime, piuttosto, azioni ripetitive e abitudinarie. Per gli usi più comuni di entrambi
i verbi si veda lo schema che segue.

to do to make

the washing up il bucato a journey un viaggio


the dishes i piatti a speech un discorso
one’s housework i lavori di casa a proposal una proposta
one’s homework i compiti a casa peace / war pace / guerra
a favour un favore passes at… avance a…
one’s best del proprio meglio plans programmi
business affari a mistake un errore
justice giustizia a noise un rumore

18.3 La costruzione «fare + infinito»


Detta anche «del fare causale», la costruzione «fare + infinito» ricorre spesso nella
Capitolo 18 - Il verbo to do

lingua inglese e merita particolare attenzione per la complessità della struttura, tanto
più perché può essere impiegata con tre distinti valori: attivo, passivo, riflessivo.
• Il valore attivo è determinato dal fatto che il complemento oggetto compie l’azione
espressa dal verbo che immediatamente lo segue. Per esprimere tale valore si utilizzano
le seguenti formule compositive:
to make (determinare, costringere) / to let (permettere) + oggetto
+ infinito senza il to
oppure
to get (indurre, invitare) / to cause (causare) / to ask (chiedere) + oggetto
+ infinito con il to
102 The delay made me miss the train. Il ritardo mi fece perdere il treno.
You let her know the truth. Le facesti (permettesti di) conoscere la verità.
I got them to go away. Li feci (invitai ad) andare via.
The wind caused the chimney to fall. Il vento fece cadere il camino.
He asked me to do it. Lui mi chiese di farlo.
• Il valore passivo si rende con la costruzione:
to have / to get + oggetto + participio passato
Da notare che il verbo to have, in questa specifica modalità di utilizzo, richiede il do
nelle forme interrogative, negative e interrogativo-negative.
Did you have the letter translated? Hai fatto tradurre la lettera?
In alcuni casi il verbo «fare», pur essendo in forma attiva, ha in realtà valore passivo:
ciò si verifica quando il complemento oggetto subisce l’azione e non la compie, come
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

si evince dalle frasi che seguono, in cui si può facilmente dedurre che la macchina
«non ripara» ma «è riparata», così come la lettera «non traduce» bensì «viene tradotta».
I had the car repaired. Feci riparare la macchina.
You got the letter translated. Hai fatto tradurre la lettera.
• Per quanto concerne il valore riflessivo, l’italiano «farsi + infinito» viene reso in
inglese con la costruzione:
to make oneself + participio passato
He made himself understood. Lui si fece capire.
They made themselves noticed. Si fecero notare.

18.4 Gli usi idiomatici


Forniamo una carrellata dei più comuni usi idiomatici del verbo to do: I’ve done!, Ho
finito!; Have done!, Finiscila! / Finitela!; Have done crying!, Smetti / Smettetela di
piangere!; That will do! / That won’t do!, Basta così! / Non basterà!; Nothing doing,
Niente da fare; It doesn’t do!, Non va!; He’s done for! He’s too dishonest, È spacciato!
È troppo disonesto; Well done! / Under done!, Ben cotto / Poco cotto; Let’s start at
once and have done with it, Cominciamo subito e liberiamocene; I shall do or die, O la
va o la spacca; No sooner said than done, Detto fatto; To do justice / honour, Rendere
giustizia / onore; To be done up, Essere stanchissimo; Let him do his worst!, Faccia
pure ciò che vuole!; To do right / wrong, Agir bene / male; To do a room, Rassettare una
stanza; He does himself well!, Si tratta bene!; To do the sights of a city, Vedere le cose
interessanti di una città; They did me!, Mi hanno ingannato!; He did… very well, Lui
ha recitato molto bene la parte di…; This room will do me, Questa stanza mi va bene.
Capitolo 19 Tempi, modi e forme 103

dei verbi

Sommario 19.1 Verbi regolari e irregolari. - 19.2 Il simple present. - 19.3 Il present continuous.
- 19.4 Il simple past. - 19.5 Il past continuous. - 19.6 Il past participle. - 19.7 I
tempi composti della coniugazione attiva. - 19.8 Il present perfect simple. - 19.9
Simple past o present perfect simple? - 19.10 Il past perfect simple. - 19.11
Present perfect continuous, past perfect continuous e duration form. - 19.12 La
forma -ing: present participle e gerund. - 19.13 L’infinitive. - 19.14 L’imperative.
- 19.15 Il future. - 19.16 Conditional e periodo ipotetico. - 19.17 Il subjunctive.
- 19.18 La forma passiva. - 19.19 Phrasal verbs e prepositional verbs.

19.1 Verbi regolari e irregolari


I verbi inglesi si contraddistinguono per tre voci principali, che ne costituiscono il cosid-
detto «paradigma»: l’infinito (infinitive), il passato (past tense) e il participio passato
(past participle). A seconda di come formano questi ultimi due, i verbi si definiscono:
• regolari, se costruiscono il passato e il participio passato semplicemente aggiun-
gendo la desinenza -ed alla «forma base», cioè all’infinito senza il to (to enjoy
- enjoyed - enjoyed, godere, gioire; to listen - listened - listened, ascoltare; to watch

dei verbi
- watched - watched, guardare…);
• irregolari, se invece la composizione del passato e del participio passato presenta
appunto delle «irregolarità» di vario genere, che bisogna conoscere e, purtroppo,
imparare a memoria. A tal proposito forniamo una tabella con i paradigmi e i si- Capitolo 19 - Tempi, modi e forme

gnificati dei più comuni verbi irregolari.

I VERBI IRREGOLARI
infinitive paSt tenSe paSt partiCiple meaning
to be was been essere
to become became become divenire
to begin began begun cominciare
to break broke broken rompere
to bring brought brought portare
to build built built costruire
to buy bought bought comprare

(Segue)
to catch caught caught afferrare
104
to choose chose chosen scegliere
to come came come venire
to cost cost cost costare
to cut cut cut tagliare
to do did done fare
to drink drank drunk bere
to drive drove driven guidare
to eat ate eaten mangiare
to feel felt felt sentire
to find found found trovare
to fly flew flown volare
to forget forgot forgotten dimenticare
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

to forgive forgave forgiven perdonare


to give gave given dare
to go went gone andare
to grow grew grown crescere
to have had had avere
to hear heard heard udire
to hide hid hidden nascondere
to hit hit hit battere
to hold held held tenere
to keep kept kept mantenere
to know knew known conoscere
to learn learnt / learned learnt / learned imparare
to leave left left lasciare
to let let let permettere
to make made made fare, creare
to mean meant meant significare
to meet met met incontrare
to pay paid paid pagare
to put put put mettere
to read read read leggere
to ride rode ridden cavalcare
to ring rang rung suonare
to rise rose risen sorgere
(Segue)
to run ran run correre
105
to say said said dire
to see saw seen vedere
to sell sold sold vendere
to send sent sent mandare
to set set set porre, mettere
to shoot shot shot lanciare
to shut shut shut chiudere
to sing sang sung cantare
to sit sat sat sedere
to sleep slept slept dormire
to speak spoke spoken parlare
to spell spelt spelt compitare, sillabare
to spend spent spent spendere, passare
to stand stood stood stare in piedi
to swim swam swum nuotare
to take took taken prendere
to teach taught taught insegnare
to tell told told dire
to think thought thought pensare
to understand understood understood capire

Capitolo 19 - Tempi, modi e forme dei verbi


to wear wore worn indossare
to win won won vincere
to write wrote written scrivere

19.2 Il simple present


Il presente semplice (simple present) del modo indicativo di tutti i verbi, regolari e irrego-
lari, si coniuga utilizzando la forma base del verbo (chiamata anche dictionary form) per
tutte le persone a eccezione della III singolare, alla quale viene aggiunta la desinenza -s.

to eat mangiare

I eat io mangio
you eat tu mangi
he / she / it eats egli / ella / lui / lei / esso/a mangia
we eat noi mangiamo
you eat voi mangiate
they eat essi/e / loro mangiano
L’aggiunta della desinenza -s, però, può provocare alcune modificazioni ortografiche,
106 di seguito specificate.
• I verbi che terminano per -ss / -sh / -ch / -x / -o / -z aggiungono -es.
to pass (passare) → I / you / we / you / they pass he / she / it passes
to push (spingere) → I / you / we / you / they push he / she / it pushes
to touch (toccare) → I / you / we / you / they touch he / she / it touches
to mix (mescolare) → I / you / we / you / they mix he / she / it mixes
to go (andare) → I / you / we / you / they go he / she / it goes
to buzz (ronzare) → I / you / we / you / they buzz he / she / it buzzes
• I verbi che terminano per -y preceduta da consonante cambiano la -y in -i e ag-
giungono -es, mentre i verbi che terminano per -y preceduta da vocale aggiungono
regolarmente -s.
to try (provare) → I / you / we / you / they try he / she / it tries
to carry (trasportare) → I / you / we / you / they carry he / she / it carries
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

ma:
to pay (pagare) → I / you / we / you / they pay he / she / it pays
to play (giocare) → I / you / we / you / they play he / she / it plays
Le forme negativa, interrogativa e interrogativo-negativa del simple present si formano con
l’ausiliare do (does alla III persona singolare), secondo le costruzioni di seguito indicate.
Forma negativa:
soggetto + do not (don’t) / does not (doesn’t) + forma base del verbo
I / you / we / you / they do not (don’t) want he / she / it does not (doesn’t) want
Forma interrogativa:
do / does + soggetto + forma base del verbo
do I / you / we / you / they want? does he / she / it want?
Forma interrogativo-negativa:
don’t / doesn’t + soggetto + forma base del verbo
don’t I / you / we / you / they want? doesn’t he / she / it want?
Nella forma affermativa del simple present è da rimarcare l’uso enfatico di do, che
dona una speciale forza alla frase, soprattutto quando l’interlocutore esprime un dubbio
circa l’azione in oggetto (You don’t love me as before, Non mi ami come prima → I do
love you as before, Ti amo davvero come prima).
Si usa il simple present:
— per indicare un’azione abituale (They play tennis three times a week, Giocano a
tennis tre volte alla settimana);
— per esprimere verità generali (The sun rises in the East, Il sole sorge a est);
107
— in riferimento a una situazione permanente (Most people in London go to work by
Tube, La maggior parte delle persone a Londra va a lavoro con la metropolitana).

19.3 Il present continuous


Il presente continuato o progressivo (present continuous) equivale alla forma italiana
«io sto + gerundio» e si costruisce con il:
presente indicativo di to be + -ing form del verbo da coniugare
La forma -ing traduce anche il participio presente e il gerundio.
Si ricordi, però, che non sono coniugabili nella -ing form i verbi di percezione, quelli
indicanti relazione o esistenza e quelli che denotano stati mentali o sentimenti.
TABELLA DEI VERBI NON CONIUGABILI NELLA -INg FOrM

verbi di percezione
feel (toccare, sentire, percepire) hear (sentire) see (vedere) smell (odorare) taste (gustare)

verbi indicAnti relAzione o eSiStenzA


be (essere) depend on (dipendere da) matter (importare)
belong to (appartenere a) deserve (meritare) owe (dovere)
concern (riguardare) equal (uguagliare) possess (possedere)
consist of (consistere di) fit (adattare) remain (rimanere)

Capitolo 19 - Tempi, modi e forme dei verbi


contain (contenere) have (avere) require (richiedere)
cost (costare) involve (avvolgere) resemble (assomigliare)

verbi che denotAno StAti MentAli o SentiMenti


admire (meravigliarsi) forget (dimenticare) realize (capire)
adore (adorare) hate (odiare) recall (richiamare)
appreciate (apprezzare) hope (sperare) recognize (riconoscere)
believe (credere) imagine (immaginare) remember (ricordare)
care (curarsi) know (conoscere) respect (rispettare)
desire (desiderare) like (piacere) suppose (supporre)
detest (detestare) love (amare) think / have (ritenere)
an opinion
dislike (non piacere) mean (significare) understand (capire)
doubt (dubitare) mind (badare a) value (valutare)
fear (temere) prefer (preferire) want (volere)
Le forme negativa, interrogativa e interrogativo-negativa del present continuous se-
108 guono le regole valide per to be. Ecco un esempio con il verbo to walk, «camminare»
(tra parentesi indichiamo le forme contratte).

forma affermativa forma negativa


I am (I’m) walking I am not (I’m not) walking
you are (you’re) walking you are not (you aren’t) walking
he / she / it is (he / she / it’s) walking he / she / it is not (he / she / it isn’t) walking
we are (we’re) walking we are not (we aren’t) walking
you are (you’re) walking you are not (you aren’t) walking
they are (they’re) walking they are not (they aren’t) walking
forma interrogativa forma interrogativo-negativa
am I walking? am I not (aren’t I) walking?
are you walking? are you not (aren’t you) walking?
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

is he / she / it walking? is he / she / it not (isn’t he / she / it) walking?


are we walking? are we not (aren’t we) walking?
are you walking? are you not (aren’t you) walking?
are they walking? are they not (aren’t they) walking?

Si utilizza il present continuous:


— per suggerire che l’azione o lo stato espressi dal verbo continuano ancora «ora,
nel presente», ovvero nel momento o nel periodo in cui se ne parla (You are reading
this sentence, Stai leggendo questa frase; Peter is driving to work this week, Peter
sta andando a lavorare con l’auto questa settimana);
— per esprimere azioni di durata temporanea (I’m reading an interesting book, Sto
leggendo un libro interessante).

19.4 Il simple past


Il passato semplice (simple past) inglese traduce in italiano il passato remoto, l’im-
perfetto, il passato prossimo e il congiuntivo imperfetto.
Nei verbi regolari è uguale per tutte le persone e si forma aggiungendo la desinenza
-ed alla forma base del verbo.

to work lavorare

I worked io lavorai (lavoravo, ho lavorato), che io lavorassi


you worked tu lavorasti (lavoravi, hai lavorato), che tu lavorassi
he / she / it worked egli / ella / lui / lei / esso/a lavorò (lavorava, ha lavorato), che egli / ella /
lui / lei / esso/a lavorasse
we worked noi lavorammo (lavoravamo, abbiamo lavorato), che noi lavorassimo
(Segue)
you worked voi lavoraste (lavoravate, avete lavorato), che voi lavoraste
109
they worked essi/e / loro lavorarono (lavoravano, hanno lavorato), che essi/e / loro
lavorassero

Proprio l’aggiunta della desinenza -ed può tuttavia provocare alcune variazioni orto-
grafiche, di seguito specificate:
• se il verbo termina per -e muta, questa cade e si aggiunge -ed (to create, creare →
created; to move, muovere → moved; to agree, accordarsi → agreed);
• se il verbo è monosillabo o bisillabo con l’accento sull’ultima sillaba e termina con una
sola consonante preceduta da una sola vocale, la consonante finale raddoppia (to drop,
cadere → dropped; to permit, permettere → permitted; to prefer, preferire → preferred);
• se il verbo termina per -l, nel British English questa viene sempre raddoppiata (to
travel, viaggiare → travelled), mentre nell’American English ciò non avviene (to
travel → traveled);
• se il verbo termina per -y preceduta da consonante, la -y si trasforma in -i prima
di aggiungere -ed; se la -y, viceversa, è preceduta da una vocale, rimane invariata
e si aggiunge normalmente -ed (to hurry, affrettarsi → hurried; to cry, gridare →
cried; ma to stay, stare → stayed; to play, giocare → played).
Nei verbi irregolari, invece, il simple past corrisponde alla II voce del paradigma
ed è uguale per tutte le persone.

to eat - ate - eaten mangiare

I ate io mangiai (mangiavo, ho mangiato), che io mangiassi


you ate tu mangiasti (mangiavi, hai mangiato), che tu mangiassi

Capitolo 19 - Tempi, modi e forme dei verbi


he / she / it ate egli / ella / lui / lei / esso/a mangiò (mangiava, ha mangiato), che egli / ella
/ lui / lei / esso/a mangiasse
we ate noi mangiammo (mangiavamo, abbiamo mangiato), che noi mangiassimo
you ate voi mangiaste (mangiavate, avete mangiato), che voi mangiaste
they ate essi/e / loro mangiarono (mangiavano, hanno mangiato), che essi/e / loro
mangiassero

Le forme negativa, interrogativa e interrogativo-negativa del simple past sono uguali


per tutti i verbi, sia regolari che irregolari, e si formano con l’ausiliare did in base
alle costruzioni di seguito indicate.
Forma negativa:
soggetto + did not (didn’t) + forma base del verbo
I / you / he (she / it) / we / you / they did not (didn’t) eat
Forma interrogativa:
did + soggetto + forma base del verbo
did I / you / he (she / it) / we / you / they eat?
Forma interrogativo-negativa:
110
didn’t + soggetto + forma base del verbo
didn’t I / you / he (she / it) / we / you / they eat?
Il simple past si usa per esprimere azioni compiute e finite nel passato, e che quin-
di non hanno più nessun rapporto con il presente (Wellington defeated Napoleon at
Waterloo, Wellington sconfisse Napoleone a Waterloo), rispetto alle quali può essere
adoperato per precisare o per chiedere quando sono accadute (I went to Australia two
years ago, Andai in Australia due anni fa; When did you write this letter?, Quando hai
scritto questa lettera?).

19.5 Il past continuous


Il passato progressivo o continuato (past continuous) dei verbi regolari e irregolari
corrisponde alla forma italiana «io stavo + gerundio» e si costruisce con il:
passato di to be + -ing form del verbo da coniugare
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

Le forme negativa, interrogativa e interrogativo-negativa seguono le stesse regole


valide per to be. Ecco un esempio delle varie forme con il verbo to drink, «bere» (tra
parentesi mostriamo le forme contratte).

forma affermativa forma negativa


I was drinking I was not (I wasn’t) drinking
you were drinking you were not (you weren’t) drinking
he / she / it was drinking he / she / it was not (he / she / it wasn’t) drinking
we were drinking we were not (we weren’t) drinking
you were drinking you were not (you weren’t) drinking
they were drinking they were not (they weren’t) drinking
forma interrogativa forma interrogativo-negativa
was I drinking? was I not (wasn’t I) drinking?
were you drinking? were you not (weren’t you) drinking?
was he / she / it drinking? was he / she / it not (wasn’t he / she / it) drinking?
were we drinking? were we not (weren’t we) drinking?
were you drinking? were you not (weren’t you) drinking?
were they drinking? were they not (weren’t they) drinking?

Il past continuous si usa per esprimere azioni che erano in corso di svolgimento in un
certo momento del passato. Il tempo dell’azione, a sua volta, può essere specificato:
— da un’azione passata avvenuta in quello stesso momento (I met them when I was
going to the basket match, Li ho incontrati quando stavo andando all’incontro di
pallacanestro);
— da un tempo determinato del passato (Between 4 and 5 p.m. I was washing the
111
car and listening to music, Fra le 4 e le 5 del pomeriggio stavo lavando l’auto e
ascoltando musica).

19.6 Il past participle


In inglese, a differenza che in italiano, il participio passato (past participle) è invaria-
bile, ossia non distingue il maschile dal femminile, né il singolare dal plurale (Henry
has just left, Henry è appena partito; Rose has just left, Rose è appena partita; They
have just left, Sono appena partiti).
Nei verbi regolari è identico alla forma del passato semplice, cioè si ottiene ag-
giungendo alla forma base del verbo il suffisso -ed. Anche la formazione del parti-
cipio passato, quindi, presuppone le medesime regole di modificazione ortografica
già osservate per la costruzione del simple past (New homes offered for sale today
are sold very quickly, Le case nuove messe in vendita oggi vengono vendute assai
velocemente).
Nei verbi irregolari corrisponde alla III voce del paradigma (to buy - bought - bought
→ comprato; to sing - sang - sung → cantato).
Si adopera il past participle:
— per costruire i tempi composti con il verbo to have (We have just arrived, Siamo
appena arrivati; The week before, Kitty had told her mother of a conversation she
had with me, La settimana prima Kitty aveva raccontato alla madre di una conver-
sazione da lei avuta con me);
— per accompagnare il verbo to be nella costruzione della forma passiva (He was seen
with a woman last night, È stato visto con una donna la notte scorsa);

Capitolo 19 - Tempi, modi e forme dei verbi


— come aggettivo, adattandolo, in questo caso, alle stesse regole che riguardano
appunto l’uso dell’aggettivo (“Mrs” indicates a married woman and “Miss” an
unmarried one, “Mrs” indica una donna coniugata e “Miss” una donna nubile; lost
property office, ufficio oggetti smarriti);
— in frasi subordinate, ad esempio causali (Stuck by the news, he fainted, Colpito dalla
notizia, svenne; Woken by the storm, I got up and closed the windows, Svegliato
dal temporale, mi alzai e chiusi le finestre);
— per sostituire il soggetto con un verbo passivo (The little child began to cry. He
had been left alone, Il piccolo cominciò a piangere. Era stato lasciato solo → Left
alone, the little child began to cry, Lasciato solo, il piccolo cominciò a piangere).

19.7 I tempi composti della coniugazione attiva


I tempi composti nella forma attiva si costruiscono, per tutti i verbi (sia regolari che
irregolari), con il participio passato del verbo da coniugare, preceduto dall’ausiliare
«avere». Da notare che in inglese si utilizza questo stesso ausiliare anche con i verbi
intransitivi (andare, venire…), che in italiano richiedono, invece, l’ausiliare «essere».
112 I have seen a wonderful rainbow. Ho visto un magnifico arcobaleno.
I have gone to the university. Sono andato all’università.
L’ausiliare have si adopera nella costruzione delle seguenti voci verbali:
• present perfect (passato prossimo): have / has + past participle (I have come to see
you because I want to speak to you, Sono venuto a trovarti perché voglio parlarti);
• past perfect (trapassato prossimo e remoto): had + past participle (I had bought the
tickets for the theatre because I had heard you wanted to see this play, Avevo comprato
i biglietti per il teatro perché avevo saputo che volevi vedere questo spettacolo);
• future perfect (futuro anteriore): shall / will + have + past participle (I shall have
finished by tomorrow, Avrò finito entro domani);
• perfect conditional o past conditional (condizionale passato): should / would + have
+ past participle (I would have spoken to him if I had had time, Gli avrei parlato se
avessi avuto tempo);
• past infinitive o perfect infinitive (infinito passato): to have + past participle (He
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

seems to have lived here, Lui sembra aver vissuto qui);


• past gerund o perfect gerund: having + past participle (Having said that, he went
out, Avendo detto [Dopo aver detto] ciò, lui uscì).

19.8 Il present perfect simple


Il passato prossimo semplice (present perfect simple) dei verbi regolari e irregolari
si forma con il:
simple present di to have (cioè have / has) + past participle del verbo da coniugare
Le forme negativa, interrogativa e interrogativo-negativa seguono le regole valide
per il present perfect del verbo «avere», dando luogo alle costruzioni che proponiamo
di seguito.
Forma negativa:
soggetto + have not (haven’t) / has not (hasn’t) + past participle
I / you / we / you / they have not (haven’t) eaten he / she / it has not (hasn’t) eaten
Forma interrogativa:
have / has + soggetto + past participle
have I / you / we / you / they eaten? has he / she / it eaten?
Forma interrogativo-negativa:
haven’t / hasn’t + soggetto + past participle
haven’t I / you / we / you / they eaten? hasn’t he / she / it eaten?
Si ricorre al present perfect simple:
— per indicare un’azione o una condizione risalente al passato, ma che ha comunque
legami con il presente (John has found a new job, John ha trovato un nuovo lavoro);
— per segnalare un’azione verificatasi in un periodo di tempo non ancora interamente
113
trascorso (I have written him two letters this month, Questo mese gli ho scritto due
lettere; I haven’t gone to school today, Oggi non sono andato/a a scuola);
— per esprimere un’azione (finita) che non è mai stata compiuta, o che non si compie da
un certo periodo di tempo, protrattosi fino al presente (I have never smoked, Non ho
mai fumato; I have not smoked since January, Non ho fumato [Non fumo] da gennaio);
— in riferimento a un’azione il cui tempo non è determinato, cosicché nella frase
manca il complemento di tempo (Have you read that novel? No, I haven’t read it,
Hai letto quel romanzo? No, non l’ho letto);
— quando, pur essendoci un avverbio, il tempo dell’azione è indeterminato. Gli avverbi
di tempo più adoperati con il present perfect simple sono: just (appena), always
(sempre), often (spesso), ever (mai), never (non… mai), already (già), almost (quasi),
recently (recentemente), lately (da poco), not yet (non ancora)… (Have you ever
been to Stockholm?, Sei mai stato/a a Stoccolma?; What have they stolen lately,
Cosa hanno rubato recentemente?);
— dopo le espressioni: it’s the first / second / third… time (It’s the first time I have
spoken to him, È la prima volta che gli parlo [ho parlato]).

19.9 Simple past o present perfect simple?


L’inglese rispetta in maniera ben più rigorosa dell’italiano le distinzioni nell’utilizzo
del passato remoto e del passato prossimo, ragion per cui sia nella forma scritta che
in quella parlata è necessario usare i due tempi correttamente. Ciò potrà risultare più
facile tenendo conto delle indicazioni fornite nello schema che segue.

Si riCorre al present perfect simple:

Capitolo 19 - Tempi, modi e forme dei verbi


quando il periodo di tempo non è finito → I have seen three movies this week, Ho visto tre
film questa settimana (la settimana non è ancora finita)
quando si danno notizie recenti → He has crashed his car again, Lui ha di nuovo fatto un
incidente con l’auto (è una nuova informazione)
quando il tempo non è specificato → We have seen that movie already, Abbiamo già visto
quel film (non si sa quando)
con for e since, quando le azioni non sono ancora finite → I have lived in Denver for 5 years,
Sono 5 anni che vivo a Denver (abito ancora lì)
Si riCorre al simple past :
quando il periodo di tempo è finito → I saw three movies last week, La settimana scorsa ho
visto tre film (è iniziata un’altra settimana)
quando si dà un’informazione più datata → He crashed his car last year, Lui ha fatto un
incidente con l’auto l’anno scorso (è una notizia vecchia)
quando il tempo è specificato → We saw that movie on Thursday, Abbiamo visto quel film
giovedì (si sa esattamente quando)
con for e since, quando le azioni sono già finite → I lived in Sidney for 5 years, Ho vissuto
a Sidney 5 anni (oggi non vivo più lì)
Con gli avverbi e i complementi di tempo presente (today, this week / month / year…)
114 bisogna sempre adoperare il passato prossimo, mentre con gli avverbi e i complementi
di tempo passato (yesterday, last night / week / month / year…) si deve sempre usare
il passato remoto.
Si osservi, però, che in inglese si ricorre al passato remoto molto più frequentemente
rispetto all’italiano: ad esempio, si può utilizzare il simple past anche nel caso in cui ci
si voglia riferire a un evento accaduto in mattinata, purché sia chiaro che la mattinata
è già conclusa (At half past three in the afternoon, Bill meets Frank and says: “Hello,
I saw your mother twice, this morning!”, Alle 15.30 Bill incontra Frank e dice: “Ciao,
ho visto tua madre due volte, stamattina!”).

19.10 Il past perfect simple


Il trapassato prossimo semplice (past perfect simple) dei verbi regolari e irregolari
si forma con il:
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

simple past di to have (cioè had) + past participle del verbo da coniugare
Le forme negativa, interrogativa e interrogativo-negativa seguono le regole valide per
il past perfect del verbo «avere», in base alle costruzioni di seguito indicate.
Forma negativa:
soggetto + had not (hadn’t) + past participle
I / you / he (she / it) / we / you / they had not (hadn’t) eaten
Forma interrogativa:
had + soggetto + past participle
had I / you / he (she / it) / we / you / they eaten?
Forma interrogativo-negativa:
hadn’t + soggetto + past participle
hadn’t I / you / he (she / it) / we / you / they eaten?
Il past perfect simple si usa per esprimere un’azione che si è completata nel passato
prima di un’altra azione passata (As I had lost the keys of my car I had to take the bus
to come back home, Siccome avevo perso le chiavi della mia auto ho dovuto prendere
l’autobus per ritornare a casa).

19.11 Present perfect continuous, past perfect continuous e duration


form
Il passato prossimo continuato o progressivo (present perfect continuous) dei verbi
regolari e irregolari si costruisce con il:
simple present di to have (cioè have / has) + past participle di to be (ossia been)
+ -ing form del verbo da coniugare
Il trapassato prossimo continuato o progressivo (past perfect continuous) dei verbi
115
regolari e irregolari si forma con il:
simple past di to have (cioè had) + past participle di to be (ovvero been)
+ -ing form del verbo da coniugare
Oltre a quella affermativa si utilizza generalmente, per entrambi i tempi, solo la forma
interrogativa.
Per il present perfect continuous:
have / has + soggetto + been + -ing form del verbo da coniugare
have I / you / we / you / they been working? has he / she / it been working?
Per il past perfect continuous:
had + soggetto + been + -ing form del verbo da coniugare
had I / you / he (she / it) / we / you / they been working?
Il present perfect continuous esprime:
— azioni iniziate nel passato e appena concluse, suggerendo la durata dell’azione
stessa (I’ve been ringing him. I don’t think he’s at home, Gli sto telefonando. Non
penso sia a casa);
— azioni che si sono concluse e hanno conseguenze rilevanti per il presente (You are
out of breath. What have you been doing?, Sei senza fiato. Cosa stavi facendo?);
— da quanto tempo accade un’azione (How long have you been playing?, Da quanto
tempo stai giocando?).
Il past perfect continuous si adopera:
— per esprimere azioni effettuate nel passato, iniziate prima di un’altra azione passata,

Capitolo 19 - Tempi, modi e forme dei verbi


e in corso di svolgimento fino ad allora (He had been playing his guitar for three
hours when I told him to stop, Stava suonando la chitarra da tre ore quando gli ho
detto di smettere);
— per spiegare l’azione del verbo principale espresso al tempo passato (Paul could under-
stand that German novel as he had been studying German at school, Paul era in grado
di comprendere quel romanzo tedesco perché stava studiando il tedesco a scuola).
Per utilizzare correttamente le forme progressive del verbo inglese è necessario avere
ben chiari due concetti fondamentali: quello di «continuazione dell’azione» e quello
di «durata». Per dire che l’azione espressa dal verbo continua ancora nel momento al
quale ci si riferisce in una frase si usano, a seconda dei casi, le forme progressive del
presente (present continuous) e del passato (past continuous).
Se poi di un’azione si vuole mostrare non solo il carattere continuativo ma anche la
durata (o, in altre parole, se si vuole indicare che un’azione, cominciata in un tempo
passato, continua nel presente), bisogna considerare che in italiano è possibile ricorrere
a due costruzioni: una personale (Studia / Studiava l’arabo da cinque anni) e l’altra
impersonale (Sono / Erano cinque anni che studia / studiava l’arabo). Nella lingua
inglese entrambe vanno risolte nella costruzione personale, sottoponendo presente o
imperfetto ad alcune trasformazioni che danno origine alla cosiddetta duration form
116 (forma di durata).
I verbi che non si adoperano nella forma progressiva, cioè quelli che non esprimono
azione, suggeriscono la durata subendo le trasformazioni di seguito specificate.

Simple preSent preSent perfeCt


I am here, Sono qui. → I have been here for three hours, Sono qui
da tre ore
I know your parents, Conosco i tuoi → I have known your parents for two years,
genitori Conosco i tuoi genitori da due anni
Simple paSt paSt perfeCt
I loved him, Lo amavo → I had loved him since I first saw him, L’ho
amato dal primo momento che l’ho visto
In 1960 I already knew him, Nel 1960 lo → I had known him [for] two years in 1960, Nel
conoscevo già 1960 lo conoscevo da due anni
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

A loro volta i verbi d’azione, cioè quelli che ammettono la forma progressiva, nell’espri-
mere la duration form subiscono le trasformazioni segnalate nello schema seguente.

Simple preSent ContinuouS preSent perfeCt ContinuouS


I’m studying Japanese, Sto studiando il → I have been studying Japanese for years,
giapponese Studio il giapponese da anni
We are living here, Abitiamo qui → We have been living here since 1982, Abi-
tiamo qui dal 1982
Simple paSt ContinuouS paSt perfeCt ContinuouS
I was studying when she came, Stavo → I had been studying for hours and I was
studiando quando è venuta tired, Stavo studiando da ore ed ero stanco
We were working on this project, Stavamo → We had been working on this project since
lavorando su questo progetto March, Stavamo lavorando su questo progetto
da marzo

Di regola la forma progressiva non si usa quando la frase è negativa, poiché il «non
fare» esclude l’idea di svolgimento e quindi di durata (She hasn’t spoken French for
months, Lei non parla francese da mesi; They haven’t played tennis since 2003, Non
giocano a tennis dal 2003).
Dagli esempi si evince che si adopera for quando si vuole indicare la durata dell’azione,
since quando se ne intende evidenziare l’inizio (da cui è deducibile la durata).

19.12 La forma -ing: present participle e gerund


La forma -ing corrisponde al participio presente (present participle) e al gerundio
(gerund) di tutti i verbi, regolari e irregolari. Si ottiene aggiungendo alla forma base
del verbo il suffisso -ing (eat → eating, watch → watching, work → working…) ed è
invariabile, dunque non ha né il genere, né il numero.
La forma negativa si costruisce premettendo not al verbo (Not seeing him, I phoned
117
home, Non vedendolo, telefonai a casa).
Allorquando si aggiunge a un verbo il suffisso -ing bisogna tener conto delle regole
ortografiche di seguito specificate:
• i verbi che terminano per -e muta perdono la -e (take → taking, write → writing,
move → moving);
• i verbi che terminano per -e o per -ee aggiungono regolarmente -ing (agree →
agreeing, be → being, see → seeing);
• i verbi monosillabici che terminano con una sola consonante preceduta da un’unica
vocale accentata raddoppiano la consonante finale (sit → sitting, stop → stopping).
La -l, in particolare, si raddoppia sempre nel British English (travel → travelling),
ma non nell’American English (travel → traveling);
• i verbi che finiscono in -ie cambiano queste due lettere in -y prima di aggiungere
-ing (die → dying, lie → lying; da notare che dye, «tingere», diventa dyeing, in
modo da non essere confuso con dying, «morire»);
• i verbi che terminano per -y non subiscono alcuna variazione (study → studying,
enjoy → enjoying).
L’-ing form viene utilizzata:
— con il verbo to be per costruire le forme progressive (She is studying now, Lei sta
studiando adesso; What were you doing in Milan last week?, Che facevi a Milano
la scorsa settimana?);
— dopo le preposizioni (He went out without saying a word, Lui uscì senza dire una
parola; Think before speaking, Pensa prima di parlare);
— come verbal noun (infinito sostantivato) che descrive la stessa azione del verbo da

Capitolo 19 - Tempi, modi e forme dei verbi


cui deriva (Reading is her favourite hobby, Leggere è il suo hobby preferito; No
smoking here, Vietato fumare qui);
— in sostantivi composti (I have to buy a washing-machine, Devo comprare una lava-
trice; Can we use your reading lamp?, Possiamo usare la tua lampada da tavolo?).
Non esiste una definizione in grado di abbracciare tutti i verbi che richiedono di essere
seguiti dalla forma -ing. Alcuni dei più comuni sono quelli che esprimono sentimenti
o denotano l’inizio, lo svolgimento, la fine di un’azione: to avoid, evitare; to dislike,
dispiacere; to enjoy, gioire; to feel like, sentirsi disposto; to finish, finire; to go on / to
continue, continuare; to keep on, continuare (a tenere); to mind, badare; to practice,
praticare; to stop, fermare; to suggest, suggerire… (I like walking, Mi piace camminare;
He keeps on making the same mistakes, Lui continua a fare gli stessi errori; Do you
mind shutting the door?, Ti dispiace chiudere la porta?).
È possibile usare sia la forma -ing che l’infinito dopo i seguenti verbi: to begin, ini-
ziare; to forget, dimenticare; to hate, odiare; to like, piacere; to love, amare; to prefer,
preferire; to remember, ricordare; to start, iniziare; to try, cercare… (I love meeting
people / I love to meet people, Adoro incontrare gente).
In linea di massima, questi ultimi verbi sono seguiti dal gerundio quando si parla di
118 qualcosa a carattere generale (I love dancing, Adoro ballare), dall’infinito quando ci
si riferisce a un’occasione particolare, ad esempio dopo un condizionale (I should
love to dance with you, Adorerei ballare con te).
Un’altra costruzione abbastanza diffusa, usata soprattutto con verbi indicanti attività
sportive o ricreative, è:
to go + verbo in -ing
Molto frequenti sono le espressioni: to go swimming, fare nuoto; to go jogging,
fare jogging; to go shopping, fare acquisti; to go hunting, andare a caccia; to go
dancing, andare a ballare; to go walking, andare a passeggio… (We usually go
shopping on Saturday, Di solito andiamo a fare spese il sabato; When I was young
I used to go dancing once a week, Quando ero giovane andavo a ballare una volta
alla settimana).

19.13 L’infinitive
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

L’infinito presente (present infinitive) corrisponde alla forma base del verbo preceduta
dalla particella to, la quale, a sua volta, traduce le preposizioni «di / a / da / per» che
introducono l’infinito italiano.
Albert is here to see Susan. Albert è qui per vedere Susan.
This is a book to read. Questo è un libro da leggere.
L’infinito passato (past infinitive o perfect infinitive) si costruisce con have + past
participle (to have walked, aver camminato; to have studied, aver studiato; to have
gone, essere andato).
La forma negativa dell’infinito si ottiene premettendo al verbo, comprensivo di to,
la negazione not (not to work, non lavorare; not to have worked, non aver lavorato).
L’infinito viene utilizzato dopo molti verbi – come to decide, decidere; to offer, offrire;
to prefer, preferire; to refuse, rifiutare; to want, volere… (I decided to buy that house,
Decisi di comprare quella casa) – e dopo numerosi aggettivi – quali easy, facile; dif-
ficult, difficile; possible, possibile; impossible, impossibile… (This lecture is easy to
understand, Questa lezione è facile da comprendere).
In genere si ricorre all’infinito:
— per indicare lo scopo di una determinata azione, nel qual caso si parla di «infinito di
scopo» (She is studying to become an engineer, Lei studia per diventare ingegnere;
The children went to the laboratory to do science experiments, I bambini andarono
in laboratorio per fare degli esperimenti scientifici);
— come soggetto e predicato, casi nei quali spesso l’infinito e il gerundio possono
essere usati indifferentemente (To know her is to love her, Conoscerla è amarla; To
see / seeing a place is better than reading about it, Vedere un luogo è meglio che
leggerne qualcosa a riguardo).
19.14 L’imperative 119
In inglese l’imperativo corrisponde alla forma base del verbo (infinito senza to) e si usa
quasi esclusivamente alla II persona singolare e plurale (Wait here, Aspetta / Aspettate
qui; Take off your coat, Togliti / Toglietevi il cappotto). Per le altre persone si ricorre a to let
(permettere, lasciare) seguito dall’accusativo + infinito senza to (Let’s go to the seaside!,
Andiamo al mare!; Let them go, they are free!, Lasciali / Lasciateli andare, sono liberi!).

to go andare

let me go lasciami, lasciatemi andare


go va’
let him / her / it go lascialo/a, lasciatelo/a andare
let us / ’s go andiamo
go andate
let them go lasciali/e, lasciateli/e andare

La forma negativa si costruisce ponendo do not (don’t) prima dell’infinito senza to


(Don’t open the window, Non aprire / Non aprite la finestra; Don’t be silly!, Non essere
stupido! / Non siate stupidi!; Don’t let him go, Non lasciarlo / Non lasciatelo andare).
L’imperativo si adopera:
— per dare istruzioni o per chiedere qualcosa a qualcuno con cui si è in rapporti con-
fidenziali. In tali casi, però, gli inglesi sono di solito estremamente gentili (anche
con amici e parenti) e si servono della forma cortese please (Please, leave your
coat there, Per favore, lascia / lasciate il cappotto lì);
— nelle forme enfatiche, preceduto dal do (Do be quiet, please, Sta’ calmo / State

Capitolo 19 - Tempi, modi e forme dei verbi


calmi, per favore);
— per offrire qualcosa (Let’s have a cup of coffee, Beviamo una tazza di caffè);
— per fornire indicazioni (Turn left, then go straight on, Gira / Girate a sinistra, poi
va’ / andate dritto);
— per dare consigli o suggerimenti (Don’t go to that restaurant: it isn’t very good,
Non andare / Non andate in quel ristorante, non è molto buono);
— per invitare (Come and have dinner with us tomorrow, Vieni / Venite a cena con
noi domani);
— per rassicurare (Don’t worry!, Non preoccuparti / Non preoccupatevi!).

19.15 Il future
Per esprimere l’idea di tempo futuro l’inglese utilizza diverse strutture grammaticali,
di seguito trattate.
• Shall e will
Quando si vuole semplicemente predire il futuro (futuro predicente), senza collegarlo
in qualche modo con il presente, occorre servirsi di shall e will (il primo soltanto per la
I persona singolare e plurale e in contesti particolarmente formali) più la voce di base
120 del verbo, vale a dire la dictionary form.
Their transport system will be the most Il loro sistema di trasporti sarà il più mo-
modern in Europe. derno d’Europa.
When I retire I shall live in the country. Quando sarò in pensione andrò a vivere
in campagna.
Sia shall che will si contraggono in ’ll. Le forme negative sono shall not (shan’t) /
will not (won’t) / ’ll not (ques’ultima poco adoperata e molto colloquiale), mentre
quelle interrogative si ottengono invertendo l’ordine di soggetto e verbo. Le forme
interrogativo-negative si costruiscono aggiungendo not a quelle interrogative; le voci
contratte sono uguali a quelle delle forme negative, seppure, ovviamente, con il soggetto
posposto. Ecco un esempio completo con il verbo to work, «lavorare» (tra parentesi
evidenziamo le forme contratte).

forma affermativa forma negativa


Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

I shall (I’ll) / I will (I’ll) work I shall not (I shan’t) / I will not (I won’t) work
you will (you’ll) work you will not (you won’t) work
he / she / it will (he / she / it’ll) work he / she / it will not (he / she / it won’t) work
we shall (we’ll) / we will (we’ll) work we shall not (we shan’t) / we will not (we won’t) work
you will (you’ll) work you will not (you won’t) work
they will (they’ll) work they will not (they won’t) work
forma interrogativa forma interrogativo-negativa
shall I / will I work? shall I not (shan’t I) / will I not (won’t I) work?
will you work? will you not (won’t you) work?
will he / she / it work? will he / she / it not (won’t he / she / it) work?
shall we / will we work? shall we not (shan’t we) / will we not (won’t we) work?
will you work? will you not (won’t you) work?
will they work? will they not (won’t they) work?

Il futuro con shall / will si usa:


— per parlare di fatti avvenire, spesso in riferimento a un tempo piuttosto lontano (Life
will be very different in a hundred year’s time, La vita sarà molto diversa tra cento
anni);
— per esprimersi su accadimenti che sono al di fuori del controllo di chi parla (I think
Italy will win on Saturday, Credo che sabato l’Italia vincerà);
— in riferimento a qualcosa che, nel momento in questione, non si è ancora deciso di
fare (I think I’ll watch television or perhaps I’ll read a book this evening, Penso
che stasera guarderò la televisione o forse leggerò un libro).
Bisogna sottolineare che in inglese non si utilizzano mai due futuri correlati (al
contrario di ciò che spesso accade in italiano), ma si adopera il futuro solo per la propo-
sizione principale, mentre per la secondaria si ricorre al presente o al passato prossimo
121
in luogo, rispettivamente, del futuro e del futuro anteriore italiani.
I shall speak to him as soon as I see him. Gli parlerò non appena lo vedrò.
I shall be glad if he comes. Se lui verrà mi farà piacere.
I shall not go till I have spoken to her. Non me ne andrò finché non le avrò parlato.
Se invece le due proposizioni sono indipendenti, si userà il futuro in entrambe.
You will give him your hat and he will give Gli darai il tuo cappello e lui ti darà il suo
you his umbrella. ombrello.
• To be going to
Il futuro espresso con to be going to, che in italiano è spesso traducibile con il presente,
viene definito «futuro intenzionale», in quanto si usa per descrivere le intenzioni,
ovvero ciò che si è deciso di fare in futuro.
They are going to buy a computer even if Compreranno / Hanno intenzione di com-
it costs a lot of money. prare un computer anche se costa molto.
Le forme negativa, interrogativa e interrogativo-negativa seguono la medesima
costruzione a cui si ricorre per il verbo «essere».
I’m not really going to buy it. Non lo comprerò / compro veramente.
Is she going to drive that car? Lei guiderà / guida quell’auto?
Are you not going to spend 3 weeks in the Non trascorrerai 3 settimane negli Stati
United States? Uniti?

Capitolo 19 - Tempi, modi e forme dei verbi


Si utilizza to be going to anche per fare delle previsioni, quando c’è qualcosa nel presente
che consente di anticipare quanto accadrà in un futuro non troppo lontano. Per la corri-
spondente traduzione in italiano si ricorre all’espressione: «stare per / essere sul punto
di + infinito».
Look at those black clouds over there! It’s Guarda quelle nuvole nere laggiù! Sta per
going to rain. piovere.
• Present continuous con significato di futuro
Il futuro può essere anche indicato con il «presente progressivo»: in tal caso corrisponde
spesso a un presente italiano e si usa in riferimento a qualcosa che è stata organizzata
per un tempo avvenire (ossia quando l’azione è il risultato di un piano prestabilito),
con un significato simile a quello di to be going to.
He is meeting my friend Max tomorrow. Domani lui incontrerà il mio amico Max.
Are you taking a holiday this year? Vai / Andrai in vacanza quest’anno?
We are spending 15 days in Scotland. Trascorreremo 15 giorni in Scozia.
• Simple present con significato di futuro
122
Per parlare di un orario o di un programma futuro generalmente si utilizza il «pre-
sente semplice».
The concert begins at 5.30 and ends at Il concerto inizia alle 17.30 e finisce alle
8.00 p.m. 20.00.
He leaves tomorrow at 11 a.m. and arrives Lui parte domani alle 11.00 e arriva alle
at 4.30 p.m. 16.30.
School starts next Monday. La scuola comincia il prossimo lunedì.
• Be to e to be about
Si può anche esprimere un evento futuro attraverso la costruzione be to + forma base
del verbo. In questo caso l’espressione, usata soprattutto nell’inglese parlato, manifesta
un’idea di «programma ufficiale», di «obbligo»: è simile a must ma contiene l’accezione
che l’azione sia stata organizzata (You are to leave this place, Lascerai questo posto; The
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

Italian Prime Minister is to visit Montreal, Il Primo Ministro italiano visiterà Montreal).
«Qualcosa che sta per accadere», dal canto suo, si traduce con to be about + forma
base del verbo (I’m about to go away, Sto per andare via).
• Future continuous
Il «futuro progressivo» si costruisce con il:
futuro di to be + -ing form del verbo da coniugare
Serve per indicare che l’azione o lo stato espressi dal verbo continueranno ancora nel
momento in cui avrà luogo un’altra azione futura, oppure in un tempo determinato
del futuro.
When I get home Charles will be doing Quando torno a casa Charles starà facendo
his homework. i compiti.
At 8 o’clock tomorrow morning Kate will Alle 8 di domani mattina Kate starà ancora
be still sleeping. dormendo.
• Future perfect e future perfect continuous
Il futuro anteriore (future perfect) si forma grammaticalmente adoperando il:
futuro di to have (cioè will have) + past participle del verbo da coniugare
Indica un’azione che sarà già finita nel momento futuro a cui si fa riferimento.
By the end of the year they will have com- Per la fine dell’anno avranno completato
pleted the new theatre. il nuovo teatro.
I’m writing a letter, but I’ll have finished Sto scrivendo una lettera, ma avrò finito
it by about 7 p.m. intorno alle 19.00.
Il futuro anteriore progressivo (future perfect continuous) si costruisce con il:
123
futuro di to have (cioè will have) + past participle di to be (ossia been)
+ -ing form del verbo da coniugare
È usato per esprimere azioni che sono iniziate nel passato e durano ancora in un deter-
minato momento nel futuro (possiamo parlare di una sorta di duration form nel futuro).
By next April, Phil will have been living Il prossimo aprile, Phil starà vivendo qui
here for five years. da cinque anni.
Il future perfect continuous è utilizzato anche per evidenziare o rafforzare una convin-
zione su un’azione che pensiamo possa essere accaduta.
She won’t have been studying over the Lei non avrà studiato nel fine settimana.
weekend.
• Future in the past
Il futuro nel passato (future in the past) è usato quando, parlando del passato, vengono
descritte frasi o azioni che in quel momento dovevano ancora avvenire. Sotto l’aspetto
grammaticale bisogna adoperare, per renderlo correttamente, la struttura del futuro, ma
ovviamente è necessario sostituire le forme del verbo, volgendole al passato (She says
she will go to London next Sunday, Lei dice che partirà per Londra domenica prossima
→ She said she would go to London the following Sunday, Lei disse che sarebbe par-
tita per Londra la domenica successiva. Si noti anche come le espressioni temporali
cambino: next Sunday → the following Sunday ), e quindi abbiamo:
– should / would al posto di shall / will (They arrived in Paris in 1969, where they
would spend all their life, Arrivarono a Parigi nel 1969, dove avrebbero trascorso

Capitolo 19 - Tempi, modi e forme dei verbi


tutta la loro vita);
– was / were going to invece di am / is / are going to (Last time you saw Florence,
she was going to leave for China, L’ultima volta che vedesti Firenze, lei stava per
partire per la Cina);
– il past continuous piuttosto che il present continuous (When Greta arrived I didn’t
have much time to discuss with her, because I was starting the lesson in few minutes,
Quando Greta giunse non avevo molto tempo per discutere con lei, perché avrei
iniziato la lezione entro pochi minuti);
– was / were to in sostituzione di am / is / are to (My brother looked the church where
he was to get married, Mio fratello guardò la chiesa nella quale si sarebbe sposato).

19.16 Conditional e periodo ipotetico


Il condizionale presente (present conditional) si forma con should o would per la I
persona singolare e plurale e con would per tutte le altre persone, più la forma base del
verbo (l’impiego di should è proprio della lingua formale, scritta, commerciale e legale).
Sia should che would si contraggono in ’d (il primo più raramente). Le forme nega-
tive sono should not (shouldn’t) / would not (wouldn’t) / ’d not (quest’ultima poco
adoperata e molto colloquiale), mentre quelle interrogative si ottengono premettendo
124 l’ausiliare al soggetto. Le forme interrogativo-negative si costruiscono aggiungendo
not a quelle interrogative; le voci contratte sono uguali a quelle delle forme negative,
seppure, chiaramente, con il soggetto posposto. Proponiamo un esempio completo con
il verbo to go, «andare» (tra parentesi segnaliamo le forme contratte).

forma affermativa forma negativa


I should (I’d) / I would (I’d) go I should not (I shouldn’t) / I would not (I wouldn’t) go
you would (you’d) go you would not (you wouldn’t) go
he / she / it would (he / she / it’d) go he / she / it would not (he / she / it wouldn’t) go
we should (we’d) / we would (we’d) go we should not (we shouldn’t) / we would not (we
wouldn’t) go
you would (you’d) go you would not (you wouldn’t) go
they would (they’d) go they would not (they wouldn’t) go
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

forma interrogativa forma interrogativo-negativa


should I / would I go? should I not (shouldn’t I) / would I not (wouldn’t I) go?
would you go? would you not (wouldn’t you) go?
would he / she / it go? would he / she / it not (wouldn’t he / she / it) go?
should we / would we go? should we not (shouldn’t we) / would we not (wouldn’t
we) go?
would you go? would you not (wouldn’t you) go?
would they go? would they not (wouldn’t they) go?

Il condizionale passato (past conditional) si costruisce con should / would + have +


past participle del verbo da coniugare.
• Frasi condizionali: tipi di periodo ipotetico
Esistono tre tipi di periodo ipotetico (della probabilità, della possibilità e dell’irrealtà),
corrispondenti ad altrettante frasi condizionali, le quali sono quasi sempre introdotte
da if. Queste frasi secondarie (if clause / subordinate clause) si possono collocare sia
prima della proposizione principale (main clause), e in questo caso sono generalmente
seguite dalla virgola, sia dopo di essa.
— I tipo: probabilità
Il periodo ipotetico del I tipo esprime azioni probabili nel futuro e si costruisce con:
if / when / as soon as / whether + simple present + simple future
Tale struttura si adopera in riferimento a situazioni future ritenute probabili da chi parla.
Si faccia attenzione alla regola secondo cui in inglese non si usano mai due futuri nella
stessa frase: la secondaria, introdotta da if, infatti, dovrà essere costruita con il presente.
If I finish early, I’ll go to the cinema. Se finisco / finirò presto andrò al cinema. 125
I’ll come if I get up early. Verrò se mi alzo / alzerò presto.
Nella main clause è consentito l’uso dei verbi modali can e may in sostituzione di
will (If you have time, you may wash the dishes, Se hai tempo, potresti lavare i piatti).
— II tipo: possibilità
Il periodo ipotetico del II tipo esprime azioni molto meno probabili nel futuro e si
costruisce con:
if + simple past + present conditional
Si usa questa costruzione quando ci si riferisce a situazioni che chi parla ritiene possibili,
ma non molto probabili, o talvolta immaginarie.

If I had enough money, I would buy a Se avessi abbastanza denaro comprerei un


computer. computer.
If I could be a film star, I would like to be… Se potessi essere una star del cinema mi
piacerebbe essere…
If I were rich, I would buy a Ferrari. Se fossi ricco comprerei una Ferrari.
Nella if clause il verbo è al congiuntivo, un modo che non ha flessione in inglese: se
si utilizza il verbo «essere», tutte le persone saranno espresse da were. Nella main
clause è consentito l’utilizzo dei verbi modali could e might in sostituzione di would.
— III tipo: irrealtà
Il periodo ipotetico del III tipo indica una condizionalità ormai non realizzatasi e dunque

Capitolo 19 - Tempi, modi e forme dei verbi


impossibile; si costruisce con:
if + past perfect + past conditional
Si ricorre a tale costruzione in relazione a situazioni passate che non si sono verificate.
If I had gone by car, I would have arrived Se fossi andato con la macchina sarei ar-
in time. rivato in tempo.
If you had phoned me, I would have waited Se mi avessi telefonato ti avrei aspettato.
for you.
Nella main clause è consentito l’impiego dei verbi modali could e might in sostituzione
di would.
• La frase ipotetica della realtà
Alle tre tipologie di periodo ipotetico appena descritte, bisogna aggiungere una quarta
forma ipotetica (tipo 0), chiamata frase ipotetica della realtà, la quale indica verità
assolute, verificabili e riproducibili sempre e comunque. Si costruisce con:
if + simple present + simple present
Viene utilizzata quando la condizione ha un risultato generale, costante, abituale; il suo
126 uso è importante, in quanto l’interlocutore intenderà come ovvio o certo l’avverarsi
della conseguenza.
Oil floats if you put it on water. L’olio galleggia se lo si versa in acqua.
If you eat a lot, you put on weight! Se mangi molto, ingrassi!
• Condizionale presente invece del condizionale passato nel future in the past
In inglese, in una frase subordinata dipendente da un verbo al passato si usa il condi-
zionale presente (anziché il condizionale passato come in italiano), così da esprimere
quella condizione che gli inglesi definiscono, come già osservato, future in the past
(futuro nel passato). Dagli esempi che seguono, infatti, si può evincere che l’azione
espressa dal verbo nella frase subordinata è successiva rispetto a quella espressa dal
verbo della reggente. Naturalmente questa regola non si applica alle frasi ipotetiche
e condizionali per le quali l’impiego dei tempi verbali è uguale a quello dell’italiano.
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

He said he would do it. Lui disse che l’avrebbe fatto.


Megane promised she would pay. Megane promise che avrebbe pagato.
He said he would come, but he didn’t Disse che sarebbe venuto, ma non s’è fatto
turn up. vedere.

19.17 Il subjunctive
Il congiuntivo — in inglese come in italiano — è il modo delle ipotesi, delle supposi-
zioni, dell’irrealtà, a differenza dell’indicativo che, invece, indica dei fatti.
Il present subjunctive (congiuntivo presente), la cui forma è uguale, per tutte le per-
sone, a quella dell’infinito del verbo senza il to, si utilizza esclusivamente nei casi di
seguito specificati:
— in espressioni stereotipate o arcaiche (Come what may, Succeda quel che succeda;
Cost what it may, Costi quel che costi; God save the queen, Dio salvi la regina);
— per formule di augurio (Have a nice trip, Faccia / Fai / Fate buon viaggio; May she
be happy forever, Che lei possa essere felice per sempre);
— dopo alcuni verbi come to ask, chiedere; to decide, decidere; to insist, insistere; to
intend, intendere; to order, ordinare; to suggest, suggerire… (Mum suggests that I
consult a doctor, Mamma suggerisce che io consulti un dottore).
Il past subjunctive (congiuntivo imperfetto) è uguale all’imperfetto (cioè al simple
past). Nel caso del verbo to be, introdotto da if, coincide con un’unica forma, were,
valida per tutte le persone.
If the weather were fine, we would go out. Se il tempo fosse bello usciremmo.
If I were you, I would tell him the truth. Se fossi in te gli direi la verità.
Si adopera sia nelle frasi ipotetiche di II tipo, dove esprime un dubbio, un fatto irreale
127
o improbabile, sia dopo congiunzioni temporali o condizionali.
He had to tidy up his room before his friend Lui doveva riordinare la sua camera prima
arrived. che l’amico arrivasse.
Fiona talks as if she really knew what I Fiona parla come se realmente sapesse ciò
think. che penso.
Il past perfect subjunctive (congiuntivo trapassato) ha la stessa forma del past perfect
simple e si usa esclusivamente nelle frasi ipotetiche di III tipo, per indicare un’azione
che non si è verificata nel passato.
If the weather had been fine, we would Se il tempo fosse stato bello saremmo
have gone out. usciti.
If I had been you, I wouldn’t have gone. Se fossi stato in te non ci sarei andato.
The soccer game might have been played La partita di calcio si sarebbe potuta
if the hurricane had not been approach- giocare se l’uragano non fosse stato in
ing us. avvicinamento.
In tutti gli altri casi il congiuntivo italiano va tradotto, in inglese, con l’indicativo.
I hope you are well. Spero che tu stia bene.
I thought you knew everything. Pensavo che tu sapessi ogni cosa.

19.18 La forma passiva


Nella frase attiva il soggetto compie l’azione indicata dal verbo e il complemento

Capitolo 19 - Tempi, modi e forme dei verbi


oggetto la subisce.
Computers (soggetto) solve many problems I computer risolvono molti problemi.
(oggetto).
Nella frase passiva, invece, il soggetto subisce l’azione indicata dal verbo, la quale
è compiuta dal complemento d’agente.
Many problems (soggetto) are solved by Molti problemi sono risolti dai computer.
computers (complemento d’agente).
In inglese la trasformazione di una frase da attiva in passiva comporta, in linea di
massima, quanto segue:
— l’oggetto della frase attiva diventa il soggetto di quella passiva (I wash the dishes,
Lavo i piatti; The dishes are washed by me, I piatti sono / vengono lavati da me);
— la forma verbale passiva si ottiene coniugando to be nel medesimo modo e tempo
del verbo attivo e aggiungendo il participio passato della stessa voce verbale attiva;
to be si volge al plurale quando il soggetto della frase passiva è al plurale (Peter
Gabriel wrote this song, Peter Gabriel scrisse questa canzone; This song was written
by Peter Gabriel, Questa canzone è stata scritta da Peter Gabriel);
— il soggetto della frase attiva diventa il complemento d’agente in quella passiva ed
128 è preceduto dalla preposizione by (Juventus won the championship, La Juventus
vinse il campionato; The championship was won by Juventus, Il campionato fu
vinto dalla Juventus).
Il passivo delle forme progressive si ottiene con la forma progressiva di to be seguita
dal participio passato del verbo attivo. Si ricordi, però, che in italiano non esiste una
forma passiva corrispondente (They are painting the bridge today, Stanno verniciando
il ponte oggi → The bridge is being painted today, Stanno verniciando il ponte oggi;
The farmer was milking the cows when we arrived, Il contadino stava mungendo le
mucche quando arrivammo → The cows were being milked when we arrived, Stavano
mungendo le mucche quando arrivammo).
I verbi seguiti da una preposizione la conservano nella forma passiva. Ciò avviene, ad
esempio, per: to look for, cercare; to look at, guardare; to pay for, pagare; to laugh at,
ridere di… (He looked at her, Lui la guardò → She was looked at by him, Fu guardata
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

da lui; He paid for the book, Lui pagò il libro → The book was paid for by him, Il libro
fu pagato da lui; Everybody laughs at him, Ridono tutti di lui → He is laughed at by
everybody, Viene deriso da tutti).
La maggior parte delle frasi passive inglesi corrisponde a frasi che in italiano vengono
espresse per lo più con la particella pronominale indefinita «si» (English is spoken all
over the world, L’inglese si parla in tutto il mondo; She is said to be very rich, Si dice
che sia molto ricca).
Tuttavia, non sempre il «si» indefinito italiano trova un equivalente nelle forme passive
inglesi, per cui in questi casi si ricorre a:
— one, quando il senso della frase è del tutto indefinito, come nelle massime morali
o nelle sentenze (One can not always be happy, Non si può essere sempre felici);
— people, se si vuole rendere l’idea generica di «gente» (What will people say of what
you’ve done?, Cosa si dirà di ciò che hai fatto?; People will say that you are a fool,
Si dirà che sei uno/a sciocco/a);
— they / you / we, quando il senso è generico, ma più ristretto (They make very good
cars in this factory, Si costruiscono ottime automobili in questa fabbrica; You do
not study, Qui non si studia; What are we going to do today?, Che cosa si fa oggi?).
È importante notare, comunque, che in inglese si possono avere due forme diverse
di passivo, poiché è possibile prendere come soggetto sia l’oggetto (come in italiano
d’altronde), sia il complemento indiretto.
Mrs Dempsey offers a book to her niece La signora Dempsey offre un libro a sua
(forma attiva). nipote.
A book is offered by Mrs Dempsey to her Un libro è offerto dalla signora Dempsey
niece (prima forma passiva: l’oggetto a sua nipote.
diventa soggetto).
Her niece is offered a book by Mrs Demp- Alla nipote è offerto un libro dalla signora 129
sey (seconda forma passiva: il complemen- Dempsey.
to di termine diventa soggetto).
Mentre in italiano si può trasformare una frase attiva in una passiva soltanto se il verbo
è transitivo, in inglese anche il verbo intransitivo può essere adoperato al passivo. In
alcuni di questi casi la forma passiva può essere costruita anche con get anziché con be.
His words cannot be relied on. Non ci si può fidare delle sue (di lui)
parole.
I’m told you failed in your exam. Mi si dice che non sei stato promosso.
When did they get married? Quando si sono sposati?
Con un verbo al passivo è possibile avere anche la costruzione con it prima di un
infinito (It was arranged to…, Fu disposto di…) o di una frase introdotta da that (It is
considered that…, Si ritiene che…).
Ecco un esempio completo di coniugazione della forma passiva, utilizzando il verbo
to praise (lodare).

TabeLLa rIaSSUnTIva DeLLa Forma PaSSIva


tempo verbale forma attiva forma paSSiva
presente semplice praise / praises am / are / is praised
presente progressivo am / are / is praising am / are / is being praised
passato semplice praised was / were praised

Capitolo 19 - Tempi, modi e forme dei verbi


passato progressivo was / were praising was / were being praised
passato prossimo have / has praised have / has been praised
trapassato prossimo had praised had been praised
futuro semplice will praise will be praised
futuro anteriore will have praised will have been praised
condizionale presente would praise would be praised
condizionale passato would have praised would have been praised
infinito presente to praise to be praised
infinito passato to have praised to have been praised
forma in -ing praising being praised
passato della forma in -ing having praised having been praised

Dopo i verbi modali la forma passiva si costruisce con be + il past participle (Cars
cannot be driven before you are 18 years old, Non si può guidare la macchina prima
dei 18 anni).
130
19.19 Phrasal verbs e prepositional verbs
In inglese, soprattutto nel linguaggio informale, sono frequenti le combinazioni di verbi
seguiti da particelle avverbiali o da preposizioni, cosicché si parla di:
• phrasal verb, nel caso di verbo + avverbio (go away);
• prepositional verb, nel caso di verbo + preposizione (talk about).
I verbi così composti possono mantenere il significato del verbo base e dell’avverbio
o preposizione da cui derivano, ma molto spesso assumono significati completamente
diversi, tali da richiedere la consultazione del dizionario.
We went away for two weeks. We only came Siamo stati via per due settimane. Siamo
back yesterday. tornati solo ieri.
The plan didn’t come off: I’m afraid it fell Il piano non è riuscito: ho paura che sia
through. fallito.
Con i phrasal verbs la particella avverbiale può comparire indifferentemente prima o
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

dopo il complemento oggetto se questo è un sostantivo, altrimenti, se è un pronome,


deve essere mantenuta subito dopo il verbo.
Could you turn the TV off? / Could you Potresti spegnere la TV?
turn off the TV?
Fill in this form, please. / Fill this form Compili questo modulo, per favore.
in, please.
Fill in it, please. Lo compili, per favore.
Con i prepositional verbs, invece, la preposizione deve essere posta sempre prima del
complemento oggetto.
You can look at my photos, if you want. Puoi vedere le mie fotografie, se vuoi.
You can look at them, if you want. Puoi guardarle / guardarli, se vuoi.

eSempi di phrasal verbs eSempi di prepositional verbs


to blow up (scoppiare) to agree with (essere d’accordo con)
to call off (revocare) to arrive at (arrivare a)
to carry on (continuare) to ask for (chiedere)
to fall down (crollare) to believe in (credere a / in)
to find out (scoprire) to belong to (appartenere a)
to get up (alzarsi) to deal with (trattare con)
to go away (andarsene) to depend on (dipendere da)
to make up (truccare) to hope for (sperare)
to pick up (raccogliere) to insist on (insistere su)
(Segue)
to put down (sopprimere) to laugh at (ridere di)
131
to put up (sistemare) to listen to (ascoltare)
to set off (partire) to look after (badare a)
to sit down (sedersi) to look for (cercare)
to take off (togliere) to pay for (pagare)
to wash up (lavare [i piatti]) to talk about (parlare di)
to work out (risolvere)

Capitolo 19 - Tempi, modi e forme dei verbi


132 Capitolo 20 La struttura della frase

Sommario 20.1 L’ordine degli elementi grammaticali. - 20.2 La posizione dei com-
plementi oggetto e di termine nella frase.

20.1 L’ordine degli elementi grammaticali


In inglese la struttura della frase, ossia il modo in cui si susseguono le varie parti del
discorso, rispetta indicativamente quest’ordine:
1) soggetto;
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

2) verbo;
3) complemento oggetto o complemento di termine;
4) complementi introdotti da preposizioni;
5) avverbi di modo, di luogo e di tempo.
Per ricordare tale successione conviene dunque memorizzare la sigla svompt: subject,
verb, object, manner, place, time.
I’m watching television with my sister (→ soggetto + verbo + oggetto + complemento
con preposizione).
Sto guardando la televisione con mia sorella.
I speak English fluently (→ soggetto + verbo + oggetto + modo).
Parlo inglese speditamente.
They were playing their guitars loudly in their room yesterday (→ soggetto + verbo +
oggetto + modo + luogo + tempo).
Suonavano forte le chitarre nella loro camera, ieri.
Tuttavia, per non appesantire troppo il finale di una frase in cui compaiano più com-
plementi, quello di tempo può essere posto all’inizio, prima del soggetto, sebbene in
una frase relativamente breve si preferisca comunque collocarlo alla fine.
Yesterday they were playing their guitars Ieri suonavano forte le chitarre nella loro
loudly in their room. camera.
Normalmente non si deve separare il soggetto dal verbo, a meno che non sia neces-
sario inserire avverbi di frequenza. Sta di fatto, comunque, che nelle frasi inglesi il
soggetto è sempre indispensabile (He still likes Jenny, Gli piace ancora Jenny), tanto
da figurare anche in quelle impersonali, con la forma del pronome it (It’s raining,
Piove); fanno eccezione l’imperativo (Go away!, Vattene!) e i casi in cui il soggetto
sia ripetuto dopo and (I went there and [I] saw that he was sleeping, Ci andai e vidi
133
che lui stava dormendo) o but (She went there but [she] didn’t see them, Lei ci andò
ma non li vide). A ogni modo il soggetto va posto sempre prima del verbo, tranne
che nella costruzione di frasi interrogative con be, have, can, could, may, might, must.

20.2 La posizione dei complementi oggetto e di termine nella frase


Quando in una frase figurano sia il complemento oggetto (o «oggetto diretto», cioè la
cosa o la persona su cui cade l’azione espressa dal verbo), sia il complemento di termine
(o «oggetto indiretto», cioè la cosa o la persona a cui si rivolge l’azione espressa dal
verbo) preceduto dalla preposizione to, si possono avere due costruzioni:
1) soggetto + verbo + complemento oggetto + to + complemento di termine

Uncle Tom gave the book (compl. oggetto) Zio Tom diede il libro a Sarah.
to Sarah (compl. di termine).
He sent the book (compl. oggetto) to Sarah Lui mandò il libro a Sarah.
(compl. di termine).
2) soggetto + verbo + complemento di termine senza to + complemento oggetto

Uncle Tom gave Sarah (compl. di termine) Zio Tom diede un libro a Sarah.
a book (compl. oggetto).
He sent John (compl. di termine) a book Lui mandò un libro a John.
(compl. oggetto).
Tra le due costruzioni, la seconda è sempre preferibile alla prima.
Inoltre si tenga presente che in una frase del tipo I gave Pavel a book (Diedi un libro
a Pavel), sostituendo i sostantivi con i relativi pronomi personali complemento, si
possono avere le costruzioni di seguito indicate: Capitolo 20 - La struttura della frase
— soggetto + verbo + pronome indiretto senza to + complemento oggetto (I gave him
a book, Ho dato a lui un libro).
— soggetto + verbo + pronome diretto + to + complemento di termine (I gave it to
Pavel, L’ho dato a Pavel).
— soggetto + verbo + pronome indiretto senza to + pronome diretto (I gave him it,
L’ho dato a lui).
134 Capitolo 21 La domanda

Sommario 21.1 Le frasi interrogative. - 21.2 Le interrogative dirette. - 21.3 Le


interrogative indirette. - 21.4 Pronomi e aggettivi interrogativi. - 21.5 Gli
avverbi interrogativi.

21.1 Le frasi interrogative


Per chiedere e ricevere informazioni la lingua inglese utilizza, come quella italiana, le
frasi interrogative, che si dicono:
• dirette, quando ci si limita a riportare la domanda originale, come avviene nel discorso scritto
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

là dove s’incontrano le virgolette (“Where are you?”, he asked, “Dove sei?”, lui chiese);
• indirette, quando la domanda originale viene riportata e dunque ristrutturata in
maniera da dipendere strettamente da una frase principale (She asked where I was,
Lei chiese dov’ero).

21.2 Le interrogative dirette


Le frasi interrogative dirette sono chiamate wh-questions perché introdotte dalle cosid-
dette wh-words: where (dove), who (chi), whom (chi), whose (di chi), what (che cosa),
which (quale), when (quando), why (perché), nonché how (come) e how much / how
many (quanto/a, quanti/e), che si considerano wh-words sebbene how non inizi per wh-.
Where is my coat? Dov’è il mio cappotto?
Who are you? Chi sei?
What are you doing? Che stai facendo?
Le interrogative introdotte da who non richiedono l’ausiliare do quando who è soggetto
(Who came with you?, Chi è venuto con te?), ma lo vogliono quando è complemento
(Who did you meet in Oxford?, Chi hai incontrato a Oxford?).
L’italiano «perché» si traduce con:
— why nelle domande dirette o indirette (Why does he go to Amsterdam every week?,
Perché lui va ad Amsterdam ogni settimana?; I don’t know why he goes to Naples
every week, Non so perché lui vada a Napoli ogni settimana);
— because nelle risposte, sebbene a volte si possa anche omettere, come avviene
pure in italiano (Why do you like this book?, Perché ti piace questo libro? →
Because it’s really interesting / Well, it’s really interesting, Perché è veramente
interessante).
• Yes / no questions e short answers
135
Le interrogative dirette si dicono yes / no questions quando implicano una domanda
alla quale è possibile rispondere semplicemente con una frase breve (short answer),
affermativa o negativa, costituita da yes o no seguiti dal pronome personale che si
riferisce al soggetto della domanda, più il verbo ausiliare o modale (positivo o
negativo) presente nella domanda stessa.
Are you thirsty? Hai sete? → Yes, I am. / No, I’m not. Sì, ho sete. / No, non ho sete.
Didn’t Tom go to the cinema? Tom non è andato al cinema? → Yes, he did. / No, he
didn’t. Sì, è andato. / No, non è andato.
Talvolta a tali domande si può anche rispondere solo con yes / no, ma nulla ci impedisce
di ricorrere alle più disparate alternative (Did Victoria see Mike at the party?, Victoria
ha visto Mike alla festa? → Yes, Sì; oppure Yes, Victoria saw Mike at the party, Sì,
Victoria ha visto Mike alla festa; o ancora Yes, she saw him, Sì, lei lo ha visto; o infine
Yes, she did, Sì, lei lo ha fatto).
Spesso nella conversazione si risponde alle yes / no questions con altre espressioni
in luogo del semplice yes / no (Did she see John at the party?, Lei ha visto John alla
festa? → I think so, Penso di sì), le più comuni delle quali sono elencate nello schema
sottostante.

inveCe di yes Si può dire: inveCe di no Si può dire:


certainly (certamente) not really (veramente no)
of course (naturalmente) of course not (naturalmente no)
sure (sicuro, certo) not much (non molto)
why not? (perché no?) not at all (per niente)
I think so (penso di sì) I don’t think so (non penso questo)
sometimes (qualche volta) never (mai)
I can, but… (posso, ma…) not very well (non molto bene)
perhaps (forse) sorry, I can’t answer that question (mi scusi, ma
non so rispondere a questa domanda)

• Le question tags
Capitolo 21 - La domanda

La lingua inglese utilizza costruzioni particolari, dette question tags, per richiedere la
conferma di ciò che è stato detto, ovvero per verificare se l’interlocutore è d’accordo
o meno con quanto viene affermato. Tali espressioni, traducibili in italiano con «è vero?
/ non è vero?», si pongono dopo una virgola a fine frase e si possono costruire in due
modi, di seguito specificati.
— Se la frase a cui si riferiscono è affermativa si adopera la forma negativa del verbo
ausiliare o modale presente nella frase, seguito dal pronome personale riferito al
soggetto della frase stessa. Quando la frase contiene un verbo ordinario si ricorre
a don’t / doesn’t (per il presente) e a didn’t (per il passato).
Jack and David can play golf, can’t Jack e David sanno giocare a golf, non è
136 they? vero?
You’ll be 14 tomorrow, won’t you? Compirai 14 anni domani, non è vero?
I’d meet him tomorrow, shouldn’t I? Dovrei incontrarlo domani, non è vero?
They saw her last month, didn’t they? La videro il mese scorso, non è vero?
— Se la frase a cui si riferiscono è negativa si adopera la forma affermativa del verbo
ausiliare o modale contenuto nella frase, sempre seguita dal pronome personale
adeguato. Anche in questo caso, quando nella frase è presente un verbo ordinario
si utilizza l’ausiliare do: do / does per il presente, did per il passato.
Abigail isn’t at home yet, is she? Abigail non è ancora a casa, vero?
You can’t leave now, can you? Non puoi partire adesso, vero?
We must not answer him, must we? Non dobbiamo rispondergli, vero?
The Smiths don’t live here, do they? Gli Smith non vivono qui, vero?
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

21.3 Le interrogative indirette


La formazione delle frasi interrogative indirette richiede il medesimo procedimento
con cui si costruisce il discorso indiretto in generale: di conseguenza tempi verbali,
pronomi, aggettivi possessivi e avverbi di tempo subiscono tutti i cambiamenti necessari
per il passaggio da una domanda diretta a una indiretta. Si ricordi, in particolare, che:
— la forma verbale si trasforma da interrogativa in affermativa;
— spesso vengono usati «verbi introduttivi» come to ask (chiedere), to inquire (chie-
dere, domandare), to wonder (chiedersi, domandarsi), to add (aggiungere), to admit
(ammettere), to answer (rispondere), to argue (argomentare, obiettare), to complain
(lamentarsi, reclamare), to deny (negare), to explain (spiegare), to object (obiettare),
to observe (osservare), to point out (far notare), to promise (promettere), to remark
(notare), to refuse (rifiutare), to reply (rispondere, replicare)…
“Where are you going tonight?”, she asked “Dove vai stasera?”, lei chiese.
(interrogativa diretta).
She asked where I was going that night Lei chiese dove andavo quella sera.
(interrogativa indiretta).
Nel discorso indiretto le yes / no questions sono introdotte da if o whether.
“Is your wife in?”. “È a casa tua moglie?”.
He asked me if my wife was in. Lui mi chiese se mia moglie fosse in casa.
Le wh-questions, a loro volta, sono introdotte da pronomi, aggettivi e avverbi interroga-
tivi (who, whose, what, which, when, where, why, how…) anche nel discorso indiretto.
Si tenga presente che nelle interrogative indirette i verbi cambiano allo stesso modo
di come si trasformano nelle frasi enunciative.
He said: “What time will you be at home Lui disse: “A che ora sarai a casa domani?”. 137
tomorrow?”.
He asked me what time I would be at home Lui mi chiese a che ora sarei stato a casa
the next day. il giorno seguente.
“Which bus did she take?”, they asked me. “Che autobus ha preso lei?”, loro mi
chiesero.
They asked me which bus she’d taken. Loro mi chiesero quale autobus lei avesse
preso.

21.4 Pronomi e aggettivi interrogativi


I più comuni pronomi e aggettivi interrogativi sono:

who? / whom? → chi?


whose? → di chi?
what? → che cosa?, quale/i?
which? → quale/i?, chi?

• Who è un pronome interrogativo soggetto o complemento riferito a persona:


quando funge da soggetto dell’interrogativa la struttura della domanda è quella di una
frase affermativa, altrimenti, quando funge da complemento, è quella di una normale
frase interrogativa (inversione soggetto-verbo, presenza eventuale dell’ausiliare do).
Who (soggetto) came here yesterday? Chi è venuto qui ieri?
Who (complemento) is she writing to? A chi sta scrivendo lei?
Who (complemento) did they say? Chi hanno detto?
• Who(m) è un pronome interrogativo complemento riferito a persona, l’uso del
quale comporta che la domanda sia costruita come una normale frase interrogativa.
Who(m) did he see yesterday? Chi ha visto lui ieri?
Who(m) are you looking for? Chi stai cercando?
Capitolo 21 - La domanda

Whom è tipico del linguaggio formale, a differenza di who che, per contro, è mag-
giormente impiegato nel parlato quotidiano. Non a caso nell’inglese formale si può
incontrare la costruzione preposizione + whom… (To whom are you talking?, Con
chi stai parlando?), mentre nella lingua informale si ricorre a who… + preposizione
(Who are you talking to?, Con chi stai parlando?).
• Whose si può adoperare sia come pronome che come aggettivo riferito a persona, per
indicare a chi appartiene l’oggetto di cui si parla nella frase interrogativa. Più precisamente:
— in funzione di pronome non è immediatamente seguito da un sostantivo (Whose is
that book?, Di chi è quel libro?);
— quando viene utilizzato come aggettivo, invece, è seguito da un sostantivo, il quale,
138 a sua volta, può essere un nome comune di persona o di cosa e può fungere sia da
soggetto che da complemento dell’interrogativa: nel primo caso la domanda assume
la struttura di una frase affermativa (Whose car has been stolen?, Di chi è l’auto che
è stata rubata?), nel secondo caso la struttura della domanda è quella di una frase
interrogativa (Whose car did you borrow?, Di chi è l’auto che hai preso in prestito?).
• What è utilizzabile sia come pronome che come aggettivo riferito a cose in generale,
oppure anche a persone, ma solo per domande riguardanti la professione, l’identità…
Più specificatamente:
— se viene adoperato come pronome non è immediatamente seguito da un sostantivo
(What happened?, Cosa è successo?);
— se è usato come aggettivo, il sostantivo a cui si accompagna può fungere sia da soggetto
che da complemento: nel primo caso la domanda assume la struttura di una frase affer-
mativa (What car caused the accident?, Quale auto provocò l’incidente?), nel secondo
quella di una frase interrogativa (What pen do you prefer?, Quale penna preferisci?).
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

Quando what è retto da una preposizione vi sono due possibili alternative: what… +
preposizione (uso informale) oppure preposizione + what… (uso formale).
What do you do it with? / With what do Con che cosa lo fai?
you do it?
What trova utilizzo anche nelle frasi idiomatiche di seguito elencate:
— what be… like?, in cui si usa per richiedere una descrizione o un commento, con
particolare riferimento all’aspetto fisico o caratteriale di persone (What was the film
like?, Com’è stato il film?; What is your sister like?, Com’è tua sorella?);
— what… look like?, dove si adopera per chiedere la descrizione dell’aspetto fisico
(What does her mother look like?, Che tipo è sua [di lei] madre?);
— what… be?, nella quale si utilizza per informarsi circa la professione svolta dal
soggetto (What is your father?, Cosa fa tuo / vostro padre?).
Il «che» esclamativo si traduce, in inglese, con what: se nella proposizione è presente
un sostantivo singolare numerabile (countable), s’inserisce l’articolo indeterminativo tra
what e il nome stesso (What a fine day!, Che bella giornata!; What a glorious sunset!,
Che meraviglioso tramonto!), ma con un sostantivo plurale o con uno non numerabile
(uncountable) ciò non avviene (What interesting books!, Che libri interessanti!; What
good water it is!, Che buona acqua è questa!); in alcune frasi idiomatiche, comunque,
si adopera sempre l’articolo indeterminativo (What a pity!, Che peccato!; What a
shame!, Che vergogna!).
• Which si adopera sia come pronome che come aggettivo riferito a cose in ge-
nerale, oppure anche a persone, in una situazione di scelta ristretta o sottintesa. Più
dettagliatamente:
— in qualità di pronome non è immediatamente seguito da un sostantivo (Which is
your favourite city in Europe?, Qual è la tua città preferita in Europa?);
— se si utilizza come aggettivo, il sostantivo a cui si accompagna può fungere sia da
139
soggetto che da complemento: nel primo caso la domanda assume la struttura di una
frase affermativa (Which bag is yours?, Quale borsa è la tua?), nel secondo quella
di una frase interrogativa (Which cup did you break?, Quale tazza hai rotto?).
Quando which è retto da una preposizione esistono due possibili alternative: which…
+ preposizione (uso informale) oppure preposizione + which… (uso formale).
Which friend did you receive this gift Da quale amico hai ricevuto questo regalo?
from? / From which friend did you receive
this gift?
Infine, a proposito della differenza tra what e which, si ricordi che what si usa nelle
frasi interrogative per fare riferimento a cose o persone in senso generale (What writer
does he prefer?, Quale scrittore lui preferisce?), mentre which viene utilizzato per
fare riferimento a cose o persone in un gruppo ristretto (Which Italian writer does he
prefer?, Quale scrittore italiano lui preferisce?).

21.5 Gli avverbi interrogativi


Gli avverbi interrogativi sono quelli di seguito elencati:

where? → dove?
when? → quando?
why? → perché?
how? → come?
how much? / how many? → quanto/a?, quanti/e?

• Where si può adoperare per:


— esprimere movimento verso un luogo (Where are we going now?, Dove stiamo
andando ora?);
— indicare una posizione nello spazio (Where did they have lunch?, Dove hanno
pranzato?);
Capitolo 21 - La domanda

— specificare l’origine o la provenienza (Where does Brenda come from? / Where is


Brenda from?, Da dove viene Brenda?).
• When fa riferimento al momento in cui si verifica l’azione indicata nella domanda e
può essere tradotto anche con: «a che ora?» (When did you last meet her?, Quando l’hai
incontrata l’ultima volta?; When do you start work?, A che ora iniziate a lavorare?).
• Why precisa i motivi, le cause o gli scopi che spingono all’azione presentata nella
question. Come già anticipato, si utilizza solo nelle domande, in quanto le risposte
vengono costruite con because (Why are you late?, Perché sei in ritardo? → Because
I missed the train, Perché ho perso il treno).
• How si usa:
140
— per indicare un complemento di mezzo (How did he come back home?, Come è
tornato a casa?);
— per esprimere un complemento di modo (How do you switch it off?, Come lo
spegni?);
— assieme a determinati aggettivi, per chiedere informazioni circa:
1) l’età (How old is our friend?, Quanti anni ha il nostro amico?),
2) le dimensioni (How big is your house?, Quant’è grande casa tua?),
3) l’altezza (How tall is that building?, Quant’è alto quel palazzo?),
4) la distanza (How far is New Delhi from here?, Quanto dista New Delhi da qui?),
5) la lunghezza (How long is that road?, Quanto è lunga quella strada?),
6) la profondità (How deep is the Lake of Aral?, Quanto è profondo il lago d’Aral?);
— insieme con taluni avverbi, per ottenere informazioni sulla:
1) frequenza (How often do you go to Atlanta?, Quante volte vai ad Atlanta?),
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

2) velocità (How fast is his car?, Quanto è veloce la sua [di lui] auto?),
3) durata (How soon can she be ready?, Fra quanto tempo lei sarà pronta?).
• How much / how many: il primo si adopera con nomi non numerabili, per avere
notizie sulla quantità (How much sugar did you buy?, Quanto zucchero hai comprato?);
il secondo con nomi numerabili plurali, per conoscere il numero (How many sisters
have they got?, Quante sorelle hanno?).
Capitolo 22 Dal discorso diretto 141

al discorso indiretto

Sommario 22.1 Direct speech e reported speech. - 22.2 La trasformazione dei tempi
verbali. - 22.3 La trasformazione dei pronomi personali e degli aggettivi /
pronomi possessivi. - 22.4 La trasformazione delle espressioni di tempo
/ luogo e dei dimostrativi. - 22.5 I verbi usati per introdurre il discorso
indiretto (reporting verbs).

22.1 Direct speech e reported speech


Nel discorso diretto (direct speech) vengono riferite le parole esatte di una persona,
generalmente poste tra virgolette (inverted commas) e precedute dai due punti o seguite

al discorso indiretto
da una virgola.
He said: “I will come tomorrow”. Lui disse: “Verrò domani”.
“I will come tomorrow”, he said. “Verrò domani”, lui disse.
Nel discorso indiretto (reported speech), invece, le parole sono riferite da altri e ven-
gono introdotte mediante la congiunzione that, che tuttavia può anche essere omessa.
He said (that) he would come the next day. Disse che sarebbe venuto il giorno se-
guente.
È evidente che nel passaggio dal discorso diretto a quello indiretto si rendono
Capitolo 22 - Dal discorso diretto

necessari diversi cambiamenti: l’enunciato originale, infatti, deve essere modificato


nei tempi verbali, nei pronomi personali, negli aggettivi / pronomi possessivi, come
pure nelle espressioni di tempo / luogo e nei dimostrativi.

22.2 La trasformazione dei tempi verbali


Vediamo nel dettaglio quando e, soprattutto, come mutano i tempi delle voci verbali.
• Quando il «verbo che introduce il discorso diretto» è al presente, al passato pros-
simo o al futuro, non si verifica alcun cambiamento dei tempi e delle forme verbali
nel passaggio al discorso indiretto.
Claudia says: “I will never return there”. Claudia dice: “Non ritornerò mai più lì”.
Claudia has said: “I will never return there”. Claudia ha detto: “Non ritornerò mai più lì”.
142 Claudia says / has said she will never Claudia dice / ha detto che non ritornerà
return there. mai più lì.
• Più spesso, però, il «verbo che introduce il discorso diretto» è al passato remoto, la
qual cosa rende necessari, nel passaggio al discorso indiretto, i mutamenti di seguito
specificati.
— Il presente (simple present) si trasforma in passato remoto / imperfetto (simple past).
Alex said: “I don’t drink coffee”. Alex disse: “Non bevo caffè”.
Alex said he didn’t drink coffee. Alex disse che non beveva caffè.
— Il presente progressivo (present continuous) diventa passato progressivo (past
continuous).
Alex said: “I’m studying”. Alex disse: “Sto studiando”.
Alex said he was studying. Alex disse che stava studiando.
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

— Il passato prossimo (present perfect) cambia in trapassato prossimo (past perfect).


Alex said: “I have just bought a new Alex disse: “Ho appena comprato una
house”. casa nuova”.
Alex said he had just bought a new Alex disse che aveva appena comprato
house. una casa nuova.
— Il passato prossimo progressivo (present perfect continuous) si modifica in trapassato
prossimo progressivo (past perfect continuous).
He said: “I have been studying since Lui disse: “Sto studiando dalle due”.
two o’clock”.
He said he had been studying since Lui disse che stava studiando dalle due.
two o’clock.
— Il passato remoto (simple past) diviene trapassato remoto (past perfect), che in
inglese è uguale al trapassato prossimo.
She said: “I saw this film yesterday”. Lei disse: “Ho visto questo film ieri”.
She said she had seen that film the Lei disse che aveva visto quel film il giorno
day before. precedente.
— Il passato progressivo (past continuous) resta tale.
“I was thinking of going on holiday”, “Stavo pensando di andare in vacanza”,
Mark said. disse Mark.
Mark said he was thinking of going Mark disse che stava pensando di andare
on holiday. in vacanza.
— Il futuro semplice (simple future) si trasforma in condizionale presente (present
143
conditional o future in the past).
He promised: “I will write to you every Lui promise: “Vi scriverò ogni settimana”.
week”.
He promised he would write to us every Lui promise di scriverci ogni settimana.
week.
— Il futuro semplice progressivo (future continuous) muta in condizionale presente +
forma in -ing (present conditional + -ing form).
He said: “I shall be travelling by this Lui disse: “Domani a quest’ora sarò in
time tomorrow”. viaggio”.
He said he would be travelling by that Disse che il giorno seguente a quell’ora
time the next day. sarebbe stato in viaggio.
— L’imperativo (imperative) si trasforma in infinito (infinitive).
She said: “Don’t walk!”. Lei disse: “Non camminare!”.
She said not to walk. Lei disse di non camminare.
Quella che segue è una tabella riassuntiva dei mutamenti appena discussi.

Capitolo 22 - Dal discorso diretto al discorso indiretto


diSCorSo diretto diSCorSo indiretto
presente (simple present) → passato remoto / imperfetto (simple past)

presente progressivo (present continuous) → passato progressivo (past continuous)


passato prossimo (present perfect) → trapassato prossimo (past perfect)
passato prossimo progressivo (present → trapassato prossimo progressivo (past per-
perfect continuous) fect continuous)
passato remoto (simple past) → trapassato remoto (past perfect)
passato progressivo (past continuous) → passato progressivo (past continuous)
futuro semplice (simple future) → condizionale presente (present conditional
o future in the past)
futuro progressivo (future continuous) → condizionale presente + forma in -ing
(present conditional + -ing form)
imperativo (imperative) → infinito (infinitive)

• Nel passaggio al discorso indiretto non si verifica, però, alcun mutamento di forma
verbale se il tempo del discorso diretto, pur essendo al passato, indica uno stato
di cose ancora esistente, oppure se compaiono periodi ipotetici del II o del III tipo.
He said: “I have left that house because it Lui disse: “Ho lasciato quella casa perché
was too small”. era troppo piccola”.
144 He said he had left that house because it Lui disse che aveva lasciato quella casa
was too small. perché era troppo piccola.
She said: “I would come if I had time”. Lei disse: “Verrei se avessi tempo”.
She said (that) if she had time she would Disse che se avesse avuto tempo sarebbe
come. venuta.
• Si tenga presente, altresì, che nella trasformazione del discorso diretto in indiretto
restano invariate le seguenti voci verbali: would, should, ought to, might, could,
must, used to, had better.
“I would like to come with you”, said “Vorrei venire con te”, disse Peter.
Peter.
Peter said he would like to come with me. Peter disse che avrebbe voluto venire con
me.
Wayne said: “You ought to buy another Wayne disse: “Dovreste comprare un altro
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

flat”. appartamento”.
Wayne said we ought to buy another flat. Wayne disse che avremmo dovuto com-
prare un altro appartamento.
Randy said: “The children had better go Randy disse: “I bambini farebbero meglio
to bed”. ad andare a letto”.
Randy said the children had better go to Randy disse che i bambini avrebbero fatto
bed. meglio ad andare a letto.

22.3 La trasformazione dei pronomi personali e degli aggettivi /


pronomi possessivi
Per quanto concerne le modifiche che subiscono i pronomi personali e gli aggettivi /
pronomi possessivi, nella trasformazione del discorso da diretto a indiretto, solitamente
si passa dalla I alla III persona.
He said: “I am sorry I am so late”. Lui disse: “Mi dispiace di essere così in
ritardo”.
He said he was sorry he was so late. Disse che era dispiaciuto di essere così
in ritardo.
She said: “I want my book”. Lei disse: “Voglio il mio libro”.
She said she wanted her book. Lei disse che voleva il suo libro.
Talvolta, però, è necessario sostituire il pronome con un nome, per evitare ambiguità.
Lo si può evincere anche dall’esempio che segue, in cui la ripetizione del pronome he
potrebbe indurre a pensare che ci si voglia riferire allo stesso John.
John said to the policeman: “He shot John disse al poliziotto: “Lui ha sparato 145
through the window”. dalla finestra”.
John said to the policeman that the mur- John disse al poliziotto che l’assassino
derer had shot through the window. aveva sparato dalla finestra.

22.4 La trasformazione delle espressioni di tempo / luogo e dei


dimostrativi
In ordine alle modifiche delle espressioni di tempo / luogo e dei dimostrativi, indispen-
sabili per ottenere la necessaria prospettiva spaziale e temporale rispetto all’enunciato
originale, si tenga conto dello specchietto che segue.

diSCorSo diretto diSCorSo indiretto


here → there
now → then / at that time
this / these → that / those
today / tonight → that day / that night
yesterday → the day before / the previous day

Capitolo 22 - Dal discorso diretto al discorso indiretto


tomorrow → the day after / the next day / the following day
the day before yesterday → two days before
the day after tomorrow → in two days’ time
last (week) → (the week) before / the previous (week)
next (week) → (the week) after / the following (week)
(a year) ago → (a year) before

He said: “I’ll come back tomorrow”. Lui disse: “Tornerò domani”.


He said (that) he would come back the Lui disse che sarebbe tornato il giorno
following day. seguente.
“Would you like to go out for dinner this “Vorresti andare a cena fuori stasera?”.
evening?”.
He asked if I would like to go out for dinner Lui mi chiese se volessi andare a cena fuori
that evening. quella sera.

22.5 I verbi usati per introdurre il discorso indiretto (reporting verbs)


To tell (told - told), «raccontare, dire», e to say (said - said), «dire», sono i verbi più
comunemente impiegati per riferire un enunciato: sono chiamati reporting verbs. Essi
vengono usati in maniera diversa l’uno dall’altro.
• To tell si adopera quando sussistono contemporaneamente queste condizioni:
146
— il complemento di termine è chiaramente espresso;
— il discorso è riportato in forma indiretta.
È importantissimo ricordare che to tell non è mai seguito dal to (My father usually
tells me a lot of funny stories, Mio padre di solito mi racconta molte storie divertenti);
è invece facoltativo l’utilizzo di that, soprattutto nel linguaggio informale (“It’s ten
o’clock”, “Sono le dieci” → He told me [that] it was ten o’clock, Lui mi disse che
erano le dieci). Bisogna notare, inoltre, che quando to tell traduce «raccontare» può
non seguire le regole enunciate.
Si fa uso di to tell in alcune espressioni idiomatiche decisamente frequenti: tell me,
dimmi (come introduzione di una frase più lunga); I told you so, Te l’avevo detto; I tell
you, Credimi / Te lo dico io; I told you a thousand times, Te l’ho già detto un’infinità
di volte. E ancora in altre, anche se non viene espresso colui a cui si parla: to tell the
time, dire / leggere l’ora; to tell a lie / lies, dire una bugia / delle bugie; to tell the truth,
dire la verità; to tell off, sgridare; to tell the difference, dire / raccontare la differenza…
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

• To say si utilizza sia nel discorso diretto (Before leaving she said: “I’ll be back”,
Prima di partire lei disse: “Tornerò”), sia in quello indiretto, nel quale può essere
seguito da that (Josh said [that] he was going home, Josh disse che stava andando
a casa). Si usa quando non è espressa la persona a cui si parla (Your parents said
[that] they were tired, I tuoi genitori dissero che erano stanchi), ma anche quando essa
viene espressa (in questo caso, tuttavia, si preferisce quasi sempre l’utilizzo di to tell),
facendola però precedere dal to (He said to his mother…, Lui disse a sua madre…).
Ancora, si adopera to say nelle seguenti espressioni molto usuali: to say hello / goodbye,
salutare; to say yes / no, dire di sì / no; that is to say, cioè; to say sorry, chiedere scusa…
Dunque possiamo servirci di to say e di to tell per riportare informazioni indirette
(She said that it was raining, Lei disse che stava piovendo; She told me that she would
call at 2 p.m., Lei mi disse che avrebbe chiamato alle 14.00); non possiamo, invece,
adoperarli per riportare domande indirette: in queste situazioni dobbiamo obbliga-
toriamente utilizzare to ask, chiedere (She asked if I had ever been there, Lei chiese se
fossi mai stato lì), o verbi simili, come to answer, rispondere; to explain, spiegare; to
mention, accennare; to reply, replicare; to state, affermare…
In generale, comunque, tali verbi costituiscono delle alternative a to say e a to tell per
introdurre il discorso indiretto; con essi, a eccezione di ask e answer, la persona (nome
o pronome personale complemento) a cui si rivolge il soggetto è preceduta dalla pre-
posizione to (“It’s raining!”, “Piove!” → They explained [to me] that it was raining,
[Mi] Spiegarono che stava piovendo; They mentioned [to me] that it was raining, [Mi]
Accennarono che stava piovendo; ma “Would you like to go out for dinner?”, “Vorresti
andare a cena fuori? → He asked me if I would like to go out for dinner, Lui mi chiese
se volevo andare a cena fuori).
Appendice grammaticale 147

DIFFerenZe Tra BRITISH ENGLISH e AMERICAN ENGLISH

Clothes (induMenti)
britiSh engliSh AMericAn engliSh trAduzione itAliAnA
braces suspenders bretelle
dressing gown bath robe accappatoio
jumper / pullover / sweater sweater maglione
/ jersey
mac (slang for macintosh) rain coat impermeabile
nappy diaper pannolino
pants / underwear / knickers underwear / panties mutande
pinny / apron apron grembiule
polo neck turtle neck collo alto (di pullover)
swimming costume bathing suit costume da bagno
trousers pants pantaloni
vest undershirt canottiera
waistcoat vest gilè, panciotto
wellington boots / wellies galoshes stivali di plastica per la piog-
gia / galosce
at sChool (A ScuolA)
britiSh engliSh AMericAn engliSh trAduzione itAliAnA
drawing pins pushpins or thumbtacks perno di disegno
friend / mate friend amico/a, compagno/a
Appendice grammaticale

glue gum colla


holiday vacation vacanza
maths math matematica
open day / open evening open house festa / evento di tipo informale
aperto a tutti
play time / break time recess intervallo

(Segue)
148 public school private school liceo o scuola privata
rubber eraser gomma per cancellare
staff room teachers lounge sala docenti
state school public school scuola pubblica

on the road (SullA StrAdA)

britiSh engliSh AMericAn engliSh trAduzione itAliAnA


articulated lorry tractor trailer / trailer truck camion con rimorchio
car journey road trip viaggio in auto fatto assieme
a più persone
car park parking lot parcheggio
fire engine fire truck autocarro dei vigili del fuoco
lorry truck camion
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

motorway freeway austostrada


pavement sidewalk marciapiede
petrol gas / gasoline benzina
petrol station gas station stazione di servizio
phone box telephone booth cabina telefonica
sleeping policeman speed bump dossi dissuasori di velocità
zebra crossing / pedestrian cross walk strisce pedonali
crossing
Buildings (edifici) / shops (negozi)
britiSh engliSh AMericAn engliSh trAduzione itAliAnA
bungalow house / one storey / ranch bungalow / casa di campagna
house / casa di montagna
cafe (not 24 hours) diner bar (dove si può anche man-
giare)
chemist’s shop drug store / pharmacy farmacia
flat / one storey apartment appartamento
semi-detached house duplex casa bifamiliare
terraced town house casa di città
Foods (cibi)
britiSh engliSh AMericAn engliSh trAduzione itAliAnA
aubergine eggplant melanzana
(Segue)
bill (at restaurant) check conto 149
biscuit cookie biscotto
chips / French fries French fries patatine fritte
courgette zucchini zucchina
crisps potato chips patatine fritte (croccanti)
eggy bread (fried) French toast fetta di pane bagnata nelle
uova e nel latte e poi fritta,
condita con zucchero, frutta
o sciroppo
grill broil barbecue
jacket potato baked potato patate al forno
jam jelly marmellata
puddings / sweets dessert dolce
rasher a slice of bacon fetta di pancetta
runner beans green beans fagiolo rampicante
scone biscuit pasticceria (di crema e uova)
al forno
starter appetizer stuzzichini serviti durante
l’aperitivo
sweets candy caramelle
take-away take out da asporto
parts oF a Car (pArti di un’AutoMobile)
britiSh engliSh AMericAn engliSh trAduzione itAliAnA
bonnet hood tettuccio
boot trunk bagagliaio
bumper fender paraurti
exhaust pipe tail pipe / muffler marmitta
reversing lights back-up lights luci posteriori
Appendice grammaticale

windscreen windshield parabrezza


in and around the house (dentro e Attorno AllA cASA)
britiSh engliSh AMericAn engliSh trAduzione itAliAnA
bin / dust bin trash can cestino della spazzatura
cooker range / stove cucina
couch / sofa / settee sofa divano
(Segue)
150 garden backyard / yard giardino
hand basin / sink sink lavello da cucina
run the bath fill the tub riempire la vasca
tap faucet rubinetto
telly TV / television televisione
toilet / loo / wc bathroom / restroom toilette / bagno
wardrobe closet armadio
people (perSone)
britiSh engliSh AMericAn engliSh trAduzione itAliAnA
boy / lad boy ragazzo
cashier teller cassiere
chemist druggist farmacista
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

dustman garbage man operatore ecologico


girl / lass girl ragazza
lady / woman lady donna
lollypop man crossing guard vigile che controlla l’attraver-
samento delle strisce pedonali
man / bloke / gentleman / man / guy uomo / tizio
guy / chap
mum mom mamma
nutter crazy person pazzo / eccentrico
policeman / bobby / copper policeman / cop poliziotto
postman mailman postino
sports
britiSh engliSh AMericAn engliSh trAduzione itAliAnA
bat (in table tennis) paddle (in ping pong) racchetta da ping pong
football soccer calcio
rounders baseball baseball
other words (Altre pArole)
British English American English Traduzione italiana
autumn fall autunno
bank holiday national holiday giorno festivo
cinema movie cinema
(Segue)
gaol jail carcere 151
lift elevator ascensore
luggage baggage bagaglio
off you go go ahead andare avanti
oueue stand in a line fare la fila
plaster band-aid cerotto
quid (slang for pound) buck (slang for dollar) sterlina / dollaro
railway railroad ferrovia
surgery doctor’s office studio medico
British spelling vS. ameriCan spelling
britiSh engliSh AMericAn engliSh trAduzione itAliAnA
aeroplane airplane aeroplano
apologise apologize scusarsi
centre center centro
cheque check assegno
colour color colore
defence defense difesa
favourite favorite preferito
grey gray grigio
harbour harbor porto, rifugio
honour honor onore
labour labor lavoro
licence license patente
metre meter metro
neighbour neighbor vicino (di casa)
offence offense offesa
plough plow aratro
Appendice grammaticale

programme program programma


theatre theater teatro
tonight tonite stanotte
travelled traveled viaggiato
waggon wagon carro
152 False Friends
ingleSe-itAliAno

pArolA ingleSe trAduzione False Friend trAduzione


correttA in itAliAno correttA
in itAliAno in ingleSe

accident incidente accidenti!, accidente damn!, shock / mishap


actual effettivo attuale present / current
annoyed infastidito / annoiato bored
seccato
ass asino asso ace
(to) assist aiutare assistere to attend / to witness
(to) attack assalire attaccare to stick / to fasten
attitude atteggiamento attitudine aptitude / propensity
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

barrister avvocato barista barman


bell campanello bello beautiful
brave coraggioso bravo good / clever
camera macchina camera room
fotografica
canteen mensa aziendale cantina cellar / wine shop
caramel caramello caramella candy (in general)
case scatoletta / case houses
valigetta
casino luogo di gioco d’az- casino confusion
zardo
cold freddo caldo hot
confection confetto confezione wrapping
conservatory serra conservatorio school of music
consistent coerente consistente substantial / large
constipated stitico costipato with a bad cold
to control comandare / controllare to check
dominare
convenient comodo conveniente affordable
cute carino cute skin
disposable usa e getta disponibile available
eventual finale / eventuale possible
conclusivo
(Segue)
eventually alla fine / infine eventualmente if necessary 153
exhilarating eccitante, esilarante hilarious / very funny
stimolante
extenuating attenuante estenuante exhausting
fame celebrità fame hunger
familiar ben conosciuto / noto familiare related to family
fare prezzo del biglietto di fare to do / to make
un mezzo di trasporto
fastidious meticoloso / fastidioso annoying
pignolo
firm ditta firma signature
genial cordiale / geniale brilliant / inspired
socievole
genteel signorile gentile kind
gymnasium palestra ginnasio high school
implementation realizzazione / attua- ampliamento enlargement
zione
nervous pauroso / nervoso angry
apprensivo
preoccupied pensieroso / preoccupato worried
distratto
remand rimandare in carcere rimandare postpone / put off
sensible sensato / sensibile sensitive
ragionevole
trivial insignificante / banale triviale vulgar Appendice grammaticale
154 ProSPeTTo DeI PHRASAL VERBS

trAduzione
phrASAl verb eSeMpio SignificAto
in itAliAno

A to abide by
If you want to stay at respect or obey (the rispettare, osservare
this university, you law, a decision, a rule)
must abide by the rules.
I hope you can account explain, give a reason rispondere di
to account for for all the money you
spent!
Their story just doesn’t make sense, seem rea- avere senso
to add up
add up. sonable
I totally agree with you have the same opinion essere d’accordo
to agree with
on this subject. as somebody else
When the company is take advantage of avvalersi
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

privatized, you should something (an oppor-


to avail of
avail of the opportunity tunity)
and buy some shares.

b to back down
L o c a l a u t h o r i t i e s withdraw, concede recedere
backed down on their defeat
plans to demolish his
house.
1) If I tell the boss we’ve 1) give support or en- 1) supportare, in-
got too much work, couragement coraggiare
will you back me up?
to back up
2) It is recommended to 2) make a copy of (file, 2) fare una copia
back up all files on a program)
cd-rom.
1) The terrorists said 1) explode 1) esplodere
the bomb would
blow up at 7 o’clock.
to blow up
2) The coach blew up, 2) be destroyed by an 2) essere distrutto
but luckily there explosion da un’esplosione
was nobody in it.
1) Albert’s scooter 1) go out of order, 1) rompersi
broke down, so he cease to function
had to take the bus.
to break down
2) Her mother broke 2) lose control of one’s 2) crollare, abbat-
down when she emotions tersi
heard the bad news.

(Segue)
Burglars broke into enter by force irrompere 155
to break into the house around mid-
night.
Rioting broke out as a start suddenly scoppiare
to break out
result of the strike.
Five prisoners broke escape from a place scappare
to break out of
out of prison. by force
After his marriage come to an end (mar- finire
to break up broke up, George went riage, relationship)
to live in London.
My sister stopped work- raise (a child) crescere, allevare
to bring up ing in order to bring
up her children.
George had to brush improve, refresh one’s dare una ripassata,
to brush up on up on her English be- knowledge of some- una spolveratina
fore going to Australia. thing
Martha bumped into meet by accident or imbattersi
to bump into her Spanish teacher at unexpectedly
the cinema.

C to call off
The meeting was called cancel
off because of the strike.
cancellare

I now call upon the formally invite or re- fare appello, invi-
to call on /
general manager to quest tare
upon / by
address the assembly.
He carried on working continue continuare
to carry on
in spite of the rain.
1) The plan was car- 1) do something as 1) realizzare
ried out very well. specified
2) Tests are carried 2) perform or con- 2) espletare, com-
to carry out
out to determine duct (test, experi- piere
the efficiency of a ment)
new product.
Appendice grammaticale

For security reasons, register at a hotel or check-in (controllo


you have to check in at airport in ingresso in alber-
to check in
least two hours before go / in aereoporto)
your flight.
Is Mrs Stuart still at the pay one’s bill and leave pagare il conto e
to check out hotel? No, she checked (a hotel) partire (da un al-
out at 9.30. bergo)
(Segue)
156 The government de- act strictly to prevent porre freni a
to clamp down cided to clamp down something
on on smoking in public
areas.
When the firm closed stop operating (com- chiudere
to close down down, the employees pany, restaurant)
lost their jobs.
1) Mary came across 1) find by chance 1) trovare per caso
some photographs
of her grandmoth-
er in the attic.
to come across
2) T h e c a n d i d a t e 2) a p p e a r, s e e m , 2) apparire, sem-
came across as an make an impres- brare, dare l’im-
active person dur- sion pressione
ing the interview.
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

The police have asked present oneself farsi avanti, presen-


to come for-
any witnesses to come tarsi
ward
forward.
The project came up be faced with or op- incontrare difficol-
to come up
against a lot of criti- posed by tà, affrontare
against
cism.
In some exercises, you remove by drawing a cancellare
to cross out are asked to cross out line through
the incorrect word.
The doctor told him to reduce in number or ridurre il numero
to cut down on cut down on cigarettes size
and alcohol.

D to deal with
The manager is good handle, take care of trattare, prendersi
at dealing with difficult (problem, situation)
clients.
cura di

When the applause calm down, become diminuire, attenuare


to die down died down, he started less strong
to act.
The shops are closed, manage without fare a meno
to do without so we’ll have to do
without milk.
An agreement was write (contract, agree- redigere
to draw up drawn up and signed ment, document)
by the two parties.
(Segue)
1) Do people dress up 1) wear elegant 1) indossare vestiti 157
to go to the theatre clothes eleganti
to dress up in your country?
2) Children love to 2) disguise oneself 2) mascherarsi
dress up at Carnival.
I sometimes drop in to visit (usually on the fare una visita im-
to drop in see my parents on my way to somewhere) prevista
way home from work.
Tom decided to go back leave school without ritirarsi da scuola
to drop out to school, then dropped finishing
out after the first term.

e to ease off
After Easter the work- reduce, become less ridurre, rallentare
load generally eases severe or slow down
off. (pain, traffic, work)
1) After a long discus- 1) eliminate differ- 1) eliminare le diffe-
sion they managed ences of opinion renze di opinione
to even out their
to even out
differences.
2) The road was evened 2) become level or 2) pareggiare
out to make it safer. regular

F to figure out
We’ll have to figure out understand, find a so- immaginare, trovare
a way to deliver our lution
products faster.
una soluzione

I’m going to call the discover or obtain in- scoprire


to find out theatre to find out what formation
time the show starts.
The advertising cam- concentrate on some- concentrarsi
paign will focus on thing
to focus on
the quality of the new
products.
Appendice grammaticale

G to get at
What exactly are they imply
trying to get at?
avere accesso a

The burglars got away escape scappare


to get away
in a red car.
It’s difficult to get by on manage to cope or to farcela con quello
to get by
a low income. survive che si ha
(Segue)
158 How did they get in enter entrare
to get in
without the key?
1) You should get off 1) leave (bus, train, 1) scendere, sbar-
the bus at Hyde plane) care
to get off Park.
2) Mary can’t get the 2) remove 2) rimuovere
stain off her skirt.
Sometimes you can pay board (bus, train) salire, montare
to get on when you get on the
train.
to get on with Be quiet and get on continue to do, make continuare, fare
(something) with your homework. progress progressi
to get on I get on very well with have a good relation- avere una buona
(well) with my classmates. ship with relazione
(somebody)
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

How did Albert get leave uscire


to get out
out?
Some home mates man- avoid doing something evitare di fare
to get out of age to get out of doing
any housework.
My father had a heart recover from (illness, guarire, riprendersi
to get over attack, but luckily he disappointment)
got over it.
It’s difficult to get rid of eliminate eliminare
to get rid of
bad habits.
Let’s get together for meet each other incontrarsi
to get together
dinner on day.
I usually get up at 8.30 rise, leave bed alzarsi
to get up
o’clock.
Martha gave up smok- stop doing something smettere
to give up ing 10 years ago, when
her mother died.
Mary went through a experience vivere, attraversare
to go through lot of pain after the car
accident.
She grew up in a small spend one’s childhood, crescere
to grow up village at the seaside. develop, become an
adult
(Segue)
H to hand in
All application forms submit (report, home- consegnare
must be handed in be- work)
fore the end of the year.
159

Samples will be hand- distribute distribuire


to hand out ed out at the beginning
of the demonstration.
Hurry up! We’ll miss be quick, act speedily sbrigarsi
to hurry up
the train.

I to iron out
The meeting tomorrow resolve by discussion, risolvere attraver-
will be an opportunity eliminate differences so la discussione,
to iron out problems. eliminare le diffe-
renze

J to jot down
I jotted down the phone take quick notes
number while listening
to the radio.
prendere appunti
velocemente

K to keep on
She told her to be quiet, continue doing some- continuare
but she kept on making thing
a lot of noises.
Bob walks very fast; stay at the same level tenere il passo
to keep up
it’s difficult to keep up as someone or some-
with
with him. thing

L to leave out
My name was left out omit, not mention
of the report.
omettere

A babysitter looks after take care of prendersi cura di


to look after her children when she
goes to work.
We have to forget the think of the future guardare avanti
to look ahead
past and look ahead.
Appendice grammaticale

Eveline went to the shops try to find something cercare


to look for
to look for a pair of boots.
to look for- I look forward to seeing await or anticipate in attesa di, non ve-
ward to you as soon as possible. with pleasure dere l’ora di
Bob didn’t take part in be a spectator at an essere spettatore di
to look on the discussion. He just event un evento
looked on.
(Segue)
160
m to make up
Some workers make invent (excuse, story) inventare (scuse,
up excuses when they
arrive late for work.
storie)

I don’t know my stu- mistake one thing or confondere, scam-


to mix up dents’ names yet. I keep person for another biare
mixing them up.
You’ve bought a new flat? arrive in a new home trasferirsi, traslo-
to move in
When are you moving in? or office care
My neighbour is leav- leave your home or andarsene, sgom-
to move out ing. She’s moving out office for another brare
next Monday. one.

n to nod off
My brother often nods off fall asleep
in front of the television.
appisolarsi
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

I’ll call the coach sta- write something prendere nota


to note down tion and note down the
departure times.

o to opt out
I enjoy tennis but I’m leave a system or de- rinunciare
so busy I had to opt out cide not to participate
of the tournament.
My friend owned up. He admit or confess ammettere, confes-
to own up said he kicked the ball something sare
through the window.

P to pass away
The old man passed die
away peacefully.
morire

I’ll lend you 50£ pro- reimburse rimborsare


vided you pay me back
to pay back
before the end of the
month.
I’ll pick you up at the collect somebody andare a prendere
to pick up
airport when you arrive.
The meeting was put off postpone, arrange a rimandare, proca-
to put off
because of the strike. later date stinare
Could you put on the turn on, switch on accendere
to put on
radio please?
(Segue)
It didn’t take a long extinguish spegnere 161
to put out
time to put out the fire.
She can put you up if accommodate, give dare alloggio
to put up you’d like to come for somebody a bed
a weekend.

r to rely on
Don’t worry. You can count on, depend on, fare affidamento
rely on me. I can keep trust
a secret.
He ran away at the age escape from a place scappare
to run away
of twelve. or suddenly leave
What a nuisance! We’ve have no more of terminare, finire
to run out of run out of coffee and something
milk.

S to set off
Early Sunday morning start a journey
we set off for the ski
slopes.
avviarsi, partire

She set up her own start a business costituire, fondare


to set up
company 25 years ago.
There’s brad showing brag or want to be ostentare, fare sfog-
to show off
off in his new sports car! admired gio di
to shut up Oh shut up, please! be silent, stop talking stare zitti
Please come in and sit take a seat sedersi
to sit down
down.

T to take after
Jim really takes after resemble (in appear- assomigliare
his mother. ance or character)
I’ll take care of your gar- look after prendersi cura
to take care of
den while you’re away.
The plane took off at leave the ground decollare
to take off
10.30 a.m.
Appendice grammaticale

Business is good, so the hire or engage staff prendere, accollarsi


to take on company is taking on
extra personnel.
Martha is not sure about wear something to provare
to try on
the size. Can she try it on? see if it suits or fits
Bob can’t turn down an refuse rifiutare
to turn down
offer like that!
(Segue)
162
U to use up
The kids have used up finish a product (so finire / terminare un
all the shampoo. that there’s none left) prodotto

v to vouch for
You can give the keys express confidence in esprimere fiducia,
to Bob. I can vouch or guarantee some- garantire
for him. thing

1) Mary wore out her 1) become unusable 1) consumare


W shoes visiting the
city.
to wear out
2) At the end of her 2) become very tired 2) essere sfinito,
holiday Mary was essere molto
worn out. stanco
My teacher asked me clean (board, table) pulire (lavagna,
to wipe off
to wipe off the board. tavolo)
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

1) I work out twice 1) do physical exer- 1) fare attività fi-


a week at the gym cise sica, allenarsi
club.
to work out 2) It seems to be very 2) find a solution or 2) elaborare, ri-
expensive but I calculate some- solvere
haven’t worked out thing
the exact cost yet.
eSPreSSIonI IDIomaTICHe DI USo ComUne 163

eSpreSSioni idioMAtiche trAduzione in itAliAno


a babe in the woods un ingenuo
a bad penny una persona inaffidabile
a bed of roses un letto di rose (in senso fig.)
a bird in the hand is worth two in the bush meglio un uovo oggi che una gallina domani
a chicken fifone; vigliacco
a different kettle of fish; a horse of a dif- un altro paio di maniche
ferent colour
a dog-eat-dog world un mondo senza pietà
a friend in need is a friend indeed un vero amico si riconosce nelle avversità
a penny saved is a penny earned un euro risparmiato è un euro guadagnato
a picture is worth a thousand words un’immagine vale mille parole
a piece of cake (un compito) estremamente semplice
a pretty kettle of fish! un bel pasticcio!
a red herring un elemento fuorviante
a turkey [American English] un insuccesso; un fiasco; un modello / un esem-
plare difettoso
a watched pot never boils pentola guardata non bolle mai; il desiderio
rende lunga l’attesa
a white elephant una cattedrale nel deserto
a wild-goose chase un’impresa inutile
a wink is as good as a nod (to a blind horse) a buon intenditor poche parole [lett. «una strizza-
tina d’occhio vale quanto un cenno con il capo»]
a wolf in sheep’s clothing un lupo in veste d’agnello
absence makes the heart grow fonder la lontananza fa intenerire il cuore
actions speak louder than words le parole contano meno dei fatti; tra il dire e il
fare c’è di mezzo il mare
Appendice grammaticale

all roads lead to Rome tutte le strade portano a Roma


all that glitters (or “glistens”) is not gold non è tutt’oro ciò che luccica
all’s fair in love and war in amore e in guerra tutto è lecito
an apple a day keeps the doctor away una mela al giorno leva il medico di torno
around the clock ventiquattr’ore su ventiquattro
at the drop of a hat subito
(Segue)
164 beauty is in the eye of the beholder i gusti sono gusti; non è bello ciò che è bello ma
è bello ciò che piace
between (or “twixt”) the devil and the deep fra l’incudine e il martello
blue sea
birds of a feather flock together gente dello stesso stampo sta insieme; dimmi
con chi vai e ti dirò chi sei
Bob’s your uncle sei a cavallo
by the skin of one’s teeth per un pelo
can the leopard change his spots? il lupo perde il pelo ma non il vizio
crocodile tears lacrime di coccodrillo
cup of tea cavallo di battaglia; argomento prediletto
don’t count your chickens before they non contare su ciò che non è ancora sicuro; mai
hatch dire gatto se non ce l’hai nel sacco
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

don’t cross your bridges before you come non fasciarti la testa prima di essertela rotta
to them
easy come, easy go ciò che si guadagna facilmente, si perde altret-
tanto facilmente
every cloud has a silver lining non tutto il male viene per nuocere
every dog has his day ognuno avrà il suo momento di gloria / di
successo
every man has his price non c’è nessuno che non possa essere comprato;
ognuno ha il suo prezzo
faint heart never won fair lady chi non risica non rosica
fair’s fair ciò che è giusto è giusto
fall on one’s feet trovarsi in una situazione fortunata
fight fire with fire combattere con gli stessi metodi
first come, first served chi prima arriva è servito per primo; chi tardi
arriva male alloggia
forewarned is forearmed uomo avvisato mezzo salvato
from the horse’s mouth dalla fonte più autorevole
full of beans pieno di energie [British English e Australian
English]; contaballe [American English]
he can’t say boo to a goose è timidissimo
he can’t see the wood (or forest) for the è troppo attento ai dettagli e ha perso la pro-
trees spettiva [lett. «non vede la foresta a causa degli
alberi»]
(Segue)
he who hesitates is lost chi esita è perduto 165
he who laughs last, laughs loudest ride bene chi ride ultimo
home and dry / hosed aver raggiunto l’obiettivo [lett. «rincasato e
asciugato / risciacquato»]
honesty is the best policy l’onestà è la miglior linea di condotta
horses for courses (si sceglie) il cavallo a seconda dell’ippodromo
(cioè l’elemento, normalmente una persona, più
idoneo alle circostanze)
I smell a rat! gatta ci cova!
in hot water nei guai
in the doghouse in disgrazia
it’s an ill wind that blows nobody any good non tutto il male vien per nuocere [lett. «deve
essere un vento veramente cattivo che non torni
utile a qualcuno»]
it’s no skin off my nose non mi riguarda; me ne frego
it’s no use crying over spilt milk non serve piangere sul latte versato
it’s not my cup of tea non è pane per i miei denti
it’s six of one and half a dozen of the other è praticamente la stessa cosa; se non è zuppa è
pan bagnato
like looking for a needle in a haystack come cercare un ago nel pagliaio
love all, trust no one ama tutti, fidati di nessuno
necessity is the mother of invention il bisogno aguzza l’ingegno
no pain, no gain bisogna essere disposti a soffrire per raggiungere
l’obiettivo; chi bello vuol sembrare, un pochino
deve soffrire
nothing ventured, nothing gained chi non risica non rosica
once bitten, twice shy essendo stati morsi (danneggiati) una volta, la
seconda si è più cauti; il gatto scottato teme
l’acqua fredda
once in a blue moon ogni morte di papa
Appendice grammaticale

one swallow does not make a summer una rondine non fa primavera
out of sight, out of mind lontano dagli occhi, lontano dal cuore
out of the frying-pan into the fire dalla padella nella brace
patience is a virtue dai tempo al tempo
red sky in the morning, the shepherd’s war- rosso di mattina, brutto tempo s’avvicina; rosso
ning; red sky at night, the shepherd’s delight di sera, bel tempo si spera
(Segue)
166 Rome was not built in a day Roma non fu fatta in un giorno
rough and ready approssimativo; basilare
slow and steady wins the race chi va piano va sano e va lontano
the early bird catches the worm chi dorme non piglia pesci
the last but not the least l’ultimo ma non il meno importante
the pen is mightier than the sword la penna è più forte della spada
the pot calls the kettle black! senti chi parla!; senti da che pulpito viene la pre-
dica! [lett. «la pentola dà del nero al bollitore»]
there are no flies on him è un tipo in gamba
there is none so deaf as he who will not non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire
hear
time is money il tempo è denaro
tip of the iceberg la punta dell’iceberg
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

to bark up the wrong tree sbagliare obiettivo


to be all ears essere tutt’orecchi
to be born with a silver spoon in one’s essere di famiglia ricca
mouth
to be caught red-handed essere colti con le mani nel sacco / in flagrante
to be on one’s / its last legs essere spacciato / consumato / agli sgoccioli
to bend over backwards (to help) farsi in quattro (per aiutare)
to bite off more than one can chew fare il passo più lungo della gamba
to bite the hand that feeds you mostrarsi ingrato; mordere la mano che ti nutre
to blow one’s top arrabbiarsi (come l’esplosione di un vulcano)
to break the ice rompere il ghiaccio
to bring home the bacon portare a casa la pagnotta
to burn one’s bridges bruciarsi i ponti alle spalle
to bury one’s head in the sand chiudere gli occhi davanti alla realtà; fare come
lo struzzo
to bury the hatchet; to smoke the pipe of fare la pace
peace
to cut off one’s nose to spite one’s face danneggiare sé stessi pur di far male a un altro
to dig in one’s heels impuntarsi
to get cold feet prendersi paura
to get on one’s high horse darsi grandi arie; inalberarsi
to get out of the wrong side of bed essere imbronciati
(Segue)
to get under someone’s skin irritare qualcuno 167
to give someone a piece of one’s mind dirne quattro a qualcuno
to give someone the boot / the sack licenziare qualcuno
to give someone the cold shoulder trattare qualcuno con freddezza
to go Dutch fare alla romana; pagare ciascuno per sé
to go walkabout andarsene a fare un giro (anche in senso fig.);
come gli aborigeni australiani (nomadi)
to have a bee in one’s bonnet (about...) avere una fissazione (circa...)
to have a close shave scamparla bella; cavarsela per un pelo
to have a soft spot for someone avere un debole per qualcuno
to have green fingers avere il pollice verde
to have one’s head screwed on avere la testa sulle spalle; avere il cervello a
posto
to have the last laugh ridere per ultimo
to hold one’s tongue stare zitto
to jump on the bandwagon mettersi dalla parte del più forte; salire sul carro
del vincitore
to keep a foot in both camps tenere un piede in due staffe
to keep it under your hat! acqua in bocca!
to keep one’s eyes peeled / skinned tenere gli occhi ben aperti
to keep one’s fingers crossed incrociare le dita
to keep one’s nose to the grindstone lavorare sodo
to keep the wolf from the door tenere lontana la miseria
to kick the bucket; to fall off one’s perch; tirare le cuoia; morire
to turn up one’s toes
to kill the goose that lays the golden eggs uccidere la gallina dalle uova d’oro; sacrificare
la fonte certa di un guadagno futuro
to kill two birds with (the) one stone prendere due piccioni con una fava
Appendice grammaticale

to let the cat out of the bag; to spill the svelare un segreto; vuotare il sacco
beans
to look down one’s nose at someone guardare qualcuno dall’alto in basso
to make a cat laugh far ridere i polli
to make someone’s hair stand on end far rizzare i capelli a qualcuno
to paint the town red folleggiare
to pull someone’s leg prendere qualcuno in giro
(Segue)
168 to pull up one’s socks darci sotto
to put one’s foot down dire “ora basta!”
to put the cat among the pigeons provocare trambusto
to put two and two together tirare delle conclusioni
to roll up one’s sleeves rimboccarsi le maniche
to rub elbows with... essere in confidenza con... (ad esempio persone
importanti)
to save for a rainy day risparmiare per i tempi difficili; mettere fieno
in saccoccia
to save someone’s bacon salvare qualcuno
to sell like hot cakes andare a ruba
to spend a penny andare al gabinetto (a pagamento, una volta);
urinare
Grammatica di base della lingua inglese, con tabelle ed esempi esplicativi

to split hairs essere pignolo / cavilloso [lett. «spaccare i


capelli»]
to start from scratch cominciare da zero
to strike while the iron is hot battere il ferro finché è caldo
to take a leaf out of someone’s book seguire l’esempio di qualcuno [lett. «togliere una
pagina dal libro di qualcuno»]
to talk turkey with someone parlare chiaro; parlare di cose serie
you scratch my back, and I’ll scratch yours una mano lava l’altra

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