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Macinatore di Esami
del tuo Coach
Andrea Acconcia
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INTRODUZIONE
Ciao e benvenuto io sono Andrea Acconcia e in questo manuale
vedremo come farti diventare un macinatore di esami.
Cosa vuol dire macinatore di esami?
Vuol dire avere quella capacità di macinare più esami possibile nel
più breve tempo possibile.
Ti preciso subito che non ti darò la formula magica per prendere
30, quella ovviamente non esiste.
Esistono però delle strategie di gestione del tempo e
concentrazione che possono sicuramente aiutarti in quest'impresa
Tutto quello che dirò ovviamente non ha nessuno scopo
terapeutico, perché io non sono né un medico né uno psicologo.
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Ci sono poi quelli che sdrammatizzano, quelli che: "Vabbè cosa vuoi
che sia?"
Ma poi ci stanno male, sotto sotto.
Essere bocciati fa schifo perché a scuola ci hanno educati così. A
scuola ci hanno educati a stare lontano dagli errori, a non
commettere errori, perché ci punivano quando li commettevamo.
Lo psicologo Pavlov ha effettuato degli studi nella seconda metà del
900 che hanno influenzato profondamente il mondo della
psicologia.
Lui infatti ha dimostrato che se un soggetto ad uno stimolo fa
corrispondere una risposta1, a questa stessa risposta può essere
associato un secondo stimolo.
Ti riporto uno dei suoi esperimenti e poi mi spiego meglio:
L'esperimento più significativo in questo senso è quello che è passato alla
storia come "Il cane di Pavlov". In questo esperimento Pavlov fa precedere
all'azione di dare del cibo a un cane il suono di un campanello; nella prima
fase dell'esperimento Pavlov fa suonare il campanello e non rileva nessuna
secrezione salivare nel cane, in seguito gli fornisce la carne e lo stimolo viene
attivato; nella fase successiva il campanello viene fatto suonare mentre al
cane viene dato il cibo. Infine nella terza fase viene rilevato uno stimolo
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grazie alla paura per l'esame riesco a studiare, senza ansia non studio".
Capisco molto bene questo modo di pensare perché ero anch'io
così, anch'io avevo bisogno dell'ansia per studiare.
Quello che ti insegnerò io invece non è ignorare quest'ansia, ma
usarla! Impareremo a gestire l'ansia e metterla al tuo servizio,
anziché farci gestire. Ti piace come prospettiva?
Dato che dell'ansia e dello stress ho già parlato nel manuale "Lo
studente di ferro", in questo manuale non mi dilungherò molto
sulla gestione dell'ansia.
Nei prossimi capitoli tratteremo in particolare delle strategie di
gestione del tempo e di massima concentrazione.
Il mio obiettivo è rendere sempre più pratico e concreto quello che
abbiamo imparato negli altri manuali, in modo tale da farti
diventare un vero e proprio macinatore di esami, cioè metterti in
condizione di dare tanti esami uno dopo l'altro possibilmente con
voti alti.
Buona lettura!
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STUDIARE DI MENO
SIGNIFICA STUDIARE MEGLIO
Oppure possono funzionare, ma è un effetto collaterale, e
comunque non elimineresti l'ansia per l'esame.
Dato che ero una persona molto ansiosa mi ricordo bene come mi
sentivo prima di un esame.
Non ero un cagasotto, se c'era da studiare, c'era da studiare, per
tutto il tempo che serviva.
Avevo però sempre costantemente paura di non essere all'altezza e
quindi mi trovavo sempre a chiudermi in casa e studiare di più.
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Quando poi ho fatto questa scoperta, ho cambiato letteralmente il
modo di vedere la mia vita e gli esami.
Studiando di meno, potevo gestire l'ansia, potevo usare la
paura a mio vantaggio.
Questa è stata una delle scoperte più importanti della mia vita, e
tuttora mi aiuta con il mio lavoro.
Se vuoi essere uno studente di successo, e più che altro una
persona di successo, devi assolutamente applicare questa strategia.
Blocca il tempo per lo studio.
Decidi in quanti giorni preparare quell'esame e poi preparalo!
Niente scuse.
Se sono 7 giorni sono 7 giorni, se sono 3 giorni sono 3 giorni, se
sono 10 giorni sono 10 giorni.
Se per tutto il resto del tempo VERAMENTE ti dedichi ad altro, e
coltivi i tuoi interessi, la tua formazione, i tuoi amici, la tua
fidanzata/o e soprattutto te come persona, allora veramente
prepararsi gli esami in poco tempo, e l'ansia diventerà un alleato.
Il fatto di avere poco tempo a disposizione di metterà il pepe al
culo e vedrai che tirerai fuori delle risorse che non pensavi di avere.
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Ma se studio troppo poco questo non mi rende meno preparato degli
altri?
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più allenarsi è più faticoso per la gravità superiore rispetto alla
terra. Veniamo a noi.
"Fantastico papà hai superato il limite del super Sayan3, adesso puoi battere
Cell"
Quello che gli vuole dire il figlio, è che per il tanto allenamento che
ha fatto ora è diventato fortissimo e può sconfiggere CELL. Ma
sorprendentemente Goku gli risponde:
3 I Sayan sono una razza aliena arrivata sulla terra composta di abili combattenti, il Super Sayan è
il Sayan che si trasforma ad un livello più avanzato (gli diventano i capelli biondi), il super Sayan
può superare il suo limite e diventare di 2° livello, fino anche ai livelli successivi.
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Puoi anche essere straordinariamente forte, ma non serve a nulla se non riesci
a colpire il nemico, e ora come ora io non riuscirei mai a colpire Cell."
Ecco che quindi arriva l’ansia; l'ansia il 90% delle volte arriva
semplicemente perché hai studiato TROPPO.
Non serve a niente avere tanta potenza muscolare se poi non riesci
a colpire il nemico, esattamente come non serve studiare 6 mesi se
questo ti crea ansia per l'esame.
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LA SOLUZIONE?
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All'inizio può essere faticoso, ci si arriva spesso per sofferenza o per
rabbia, (come Goku quando diventa super Sayan) ma dopo un po' ci
si abitua e si combatte alla grande come se fosse la cosa più
normale del mondo.Diventare molto potenti ma anche molto lenti
= Passare 6 mesi a studiare.
Come detto Goku aveva già spiegato a Gohan come preparare gli
esami in 7 giorni, ma noi eravamo troppo piccoli per capirlo.
Nel prossimo capitolo andremo nel concreto e vedremo delle
strategie pratiche per pianificare un esame in maniera vincente e
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metterti in condizione effettiva di dare tanti esami, con voti alti,
mantenendo lo stile di vita di una persona di successo.
Parlo di strategie di Gestione del Tempo e di Massima
Concentrazione, strategie fondamentali per avere uno stile di vita
di un certo livello.
Impareremo che gli studenti si costringono a ritmi assurdi per gli
esami, passando 6 mesi chiusi in casa a studiare 14 ore al giorno,
solo perché non ottimizzano il loro tempo e le loro energie mentali.
Nel prossimo capitolo tratteremo le strategie di gestione del tempo
e in quello successivo la massima concentrazione.
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Più Tempo, Meno
Stress
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Come rispettare gli impegni e le scadenze
importanti GRAZIE al divertimento
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persona 50 anni fa le viveva in una vita intera.
Pensa alla facilità con cui ci si sposta per viaggiare, ci si sposa, si
divorzia, si prendono decisioni… tutto oggi va più veloce.
Pensa agli esami che oggi devi dare per laurearti: anni fa gli esami
per conseguire lauree come medicina o giurisprudenza ad esempio
erano di meno, ed erano di meno anche gli anni necessari per
laurearsi.
Il nostro compito in quanto Studenti di Successo è quello di
combattere contro questa frenesia che colpisce il mondo che va
sempre più veloce, senza però estraniarci.
Possiamo essere NEL mondo ma
non essere DEL mondo.
Questo vuol dire imparare a
gestire il tempo, perché noi
possiamo continuare a vivere la
nostra vita normalmente senza
andare a meditare in Tibet come
farebbe un monaco, ma con la
stessa serenità e tranquillità di
un monaco Tibetano che se ne
sta seduto in pace a meditare.
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Uno dei messaggi che da un po' di tempo cerco di diffondere con il
mio lavoro è quello che non bisogna per forza cambiare paese e
andare a meditare in india per essere felici.
Puoi essere felice, sereno e senza stress anche andando a dare gli
esami, l'importante è che tu impari a centrarti e a gestire il tuo
tempo, senza farti gestire dalle cose che ti accadono.
Noi siamo abituati a vivere una vita RE-ATTIVA e non PRO-
ATTIVA: questo vuol dire che siamo abituati a RE-agire agli eventi
che ci accadono, e non a PRO-agire, cioè programmare, gestire, e
prevenire gli imprevisti.
Se ci pensi a scuola ci hanno sempre assegnato i compiti, gli
esercizi da fare, le pagine da leggere, e c'era una persona che ci
controllava.
Quindi come avremmo potuto imparare a gestire il tempo se siamo
stati costantemente gestiti da qualcun altro?
È all’università che per la prima volta ci poniamo il problema di
gestire il tempo, perché più o meno fino ai 18 anni siamo stati
gestiti da qualcun altro. Ma indovina un po'?
Nessuno ci ha mai insegnato come fare.
Per una vita intera ci hanno detto cosa fare e adesso dovremmo
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iniziare a pensare con la nostra testa?
Purtroppo in questo momento non possiamo cambiare il sistema
che veramente trovo paradossale e grottesco.
Quello che possiamo fare però è imparare a gestire il nostro tempo
qui e ora.
Non serve a niente lamentarsi, ci serve iniziare a fare qualcosa
subito per cambiare i nostri risultati.
Quelle che ti andrò a spiegare adesso sono strategie di Time
Management (Gestione del tempo) che abbiamo importato dal
Business e dal mondo aziendale.
Le aziende, a differenza dello studio, è tanto che si chiedono come
fare a gestire meglio il tempo, perché in quel caso entrano in gioco
obiettivi economici importanti.
Nello studio invece gli studenti, dato che almeno in generale
preferiscono chiudersi in casa a studiare, o addirittura
parcheggiarsi all'Università senza preoccuparsi dei risultati che
ottengono, nessuno si pone il problema della gestione del tempo.
Noi siamo stati i primi ad importare queste strategie che vengono
dal Business e dal mondo aziendale nel mondo degli studenti
universitari, perché per primi abbiamo voluto creare una nuova
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visione dello studente, quella dello Studente di Successo, che a
questo punto dovresti già conoscere.
Lo studente di successo deve imparare a gestire il proprio tempo
per avere migliori risultati e vivere meno stress, e adesso vediamo
in concreto come fare.
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Non c’è una risposta! Non esiste la formula magica.
Se cerchi in internet è pieno di persone più o meno competenti che
ti danno delle strategie per smettere di rimandare, ma il punto non
è quello.
Premetto che il il sistema per gestire il tempo ce l’hai già, l’hai
imparato grazie a questi manuali!
L'OCME oltre ad essere un protocollo per il metodo di studio, è
stato anche pensato come una strategia per la gestione del tempo.
Anzi questa è LA strategia per la gestione tempo relativamente agli
esami universitari.
Detto questo, adesso ci interessa sfatare un falso mito, cioè quello
della rimandite.
Conosco tantissime persone che rimandano continuamente le cose
importanti che devono fare a scapito di qualcosa di meno
importante (ad es. cazzeggiare).
Abbiamo detto che è normale che noi non sappiamo gestire il
nostro tempo (perché abbiamo passato 18 anni senza dover gestire
proprio niente), e che quindi per imparare a gestirlo dobbiamo
cambiare punto di vista, cioè smettere di ragionare per come ci
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hanno insegnato e iniziare a ragionare con un nuovo paradigma.
UN NUOVO PARADIGMA
PER LA GESTIONE DEL TEMPO
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Cos’è un paradigma? Un paradigma è una cosa che noi diamo per
certa, come ad esempio il fatto che il sole gira attorno alla terra.
Oggi ci sembra una fesseria, ma qualche centinaio di anni fa ci
credevano davvero.
Quando si è scoperto che era la terra a girare attorno al sole e non
il contrario, è avvenuto proprio un cambio di paradigma.
Nel caso del tempo, qual è il paradigma che dobbiamo cambiare?
Normalmente noi pensiamo che procrastiniamo perché siamo pigri
o perché siamo demotivati, ma in realtà invece che farti la morale
sul fatto che devi passare 14 ore al giorno col culo sulla sedia, ho
deciso di dirti la verità.
Questa verità è stata una delle scoperte più importanti della mia
vita, e guida tutt'ora il mio agire e tutte le decisioni che prendo.
Se stai rimandando qualcosa vuol dire che non ti stai
divertendo abbastanza.
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Ma tutto questo non è normale!
Solo perché una cosa è comune, non vuol dire che sia normale.
Divertirsi non vuol dire per forza ubriacarsi e andare a ballare.
Ovviamente se ti piace farlo puoi farlo, ma non è quello il punto!
Il punto è che tu puoi divertirti mentre prepari un esame, mentre
lavori, e mentre esci con i tuoi amici!
È questo che non ci hanno mai detto!
Ti stai divertendo mentre studi?
Senti un senso di coinvolgimento mentre lo fai o stai
semplicemente timbrando il cartellino?
"Si Andrea però io non mi posso divertire mentre studio se i miei libri
sono noiosi"
Questa è un'obiezione più che legittima, anche nel mio lavoro mi
capitano oggi delle cose che non mi piace fare, come mi capitava
con gli esami.
In quel caso io cerco di divertirmi pensando all'obiettivo più grande
che ho, quindi di passare l'esame, o di concludere quel progetto al
lavoro.
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Non deve per forza piacerti, ma ti puoi divertire anche se non ti
piace.
Se ci pensi può capitare anche il sabato sera che in un bar incontri
un ragazzo che è veramente un coglione.
Questo non vuol dire che devi rovinarti la serata… Puoi divertirti in
qualche modo.
Se con i tuoi amici bucate la gomma della macchina, potete passare
tutta la serata a bestemmiare4 per quello che è successo, oppure
potete cercare di divertirvi mentre cambiate la ruota.
La vita ha il senso che gli dai.
4 Non si fa mi raccomando! :)
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QUAL È LA TUA GIORNATA IDEALE?
Devi immaginare la tua giornata ideale: com’è, cosa fai, con chi sei,
dove fai colazione, chi vedi, quale attività fai, leggi, studi, cosa ti
piace fare.
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ci sono cose importanti e cose meno importanti.
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Non perdere mai l’occasione di sfidarti!
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Le strategie più efficaci
per la
gestione del tempo
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STRATEGIA 1: IL PLANNER
Questi sono validi sia se usi il calendario del telefono, sia quello del
computer, che quello di carta.
Innanzitutto partiamo dal concetto che:
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“Un obiettivo è un sogno con una scadenza”
A noi non è mai piaciuto essere dei sognatori nel senso negativo
del termine, cioè persone con la testa tra le nuvole.
Noi siamo dei REALIZZATORI, perché quando abbiamo un sogno
non ci innamoriamo dell’idea, ma del risultato finale.
Quindi quello che ti consiglio è di non innamorarti di “quello che
devi fare” ma di “quello che vuoi realizzare”.
Le persone sono complessate sul fatto che “la loro gestione del
tempo non è efficace”, ma in realtà semplicemente non hanno
chiari i loro obiettivi.
Ti cito una frase che ho letto in un libro che trovo meravigliosa:
“Non sono le azioni in sé a perdere valore, ma le ragioni per cui le compiamo.
Ci diamo da fare, ma non sappiamo per chi. Non serve diventare milionari
per rendersi conto del fatto che i soldi non fanno la felicità, perché se non
fossimo accecati dal desiderio di un successo facile, ci accorgeremmo che a
tenerci in piedi è solo una cosa. Mi dispiace per i romantici, ma la risposta
non è l’amore. NO, quello che ci fa alzare ogni mattina con la voglia di fare è
la consapevolezza di avere un obiettivo.”
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LA FORMULA MATEMATICA PER
GESTIRE IL TUO TEMPO
GDT = CO + D
Questa che trovi qui sopra è come una formula matematica.
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GESTIONE DEL TEMPO = CHIAREZZA DI
OBIETTIVI + DIVERTIMENTO
Per gestire il tuo tempo devi avere chiarezza di obiettivi e divertirti.
Non avere obiettivi è come dover colpire un bersaglio tirando frecce
a caso e con gli occhi bendati: ci puoi riuscire ma risulta difficile.
L’unico modo per gestire bene il tuo tempo è avere degli obiettivi
chiari, altrimenti finirai sempre per auto-sabotarti.
Se avremo il piacere di vederti in aula un giorno ad uno dei nostri
corsi saremo felici di aiutarti anche in questo, cioè di aiutarti a
trovare il tuo obiettivo.
Ma per adesso diamolo per scontato, diamo per scontato che tu
abbia un obiettivo: quello che devi fare per una buona gestione del
tempo è dividere l’obiettivo in tanti altri mini-obiettivi.
Devi darti dei micro obiettivi, segmentando l’obiettivo più grande
in tanti micro obiettivi e inserendoli nella tua agenda.
Se guardi il Planner in alto a
sinistra accanto alle cose da fare
durante ogni giorno della
settimana, c’è scritto “GOALS”.
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Goals significa “obiettivi”.
La differenza tra un'agenda e un Planner è proprio questa, cioè
avere degli obiettivi.
L'agenda serve a segnarti gli appuntamenti, il planner invece a
pianificare, e non è la stessa cosa.
È per questo che le persone si annoiano a segnarsi le cose in
agenda. Non si divertono!
Infatti il secondo componente della formula GDT = CDO + D è
proprio il divertimento!5
Avere un obiettivo, un sogno in cui credi davvero, nel quale ogni
cellula del tuo corpo è coinvolta, ti farà sacrificare il piacere a breve
termine per quello a lungo termine.
Gestire il tempo significa proprio questo, cioè sacrificare il piacere a
breve termine per un piacere a lungo termine.
Ma questo avviene solo quando hai chiaro in che direzione andare e
credi veramente nel tuo obiettivo.
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Ogni volta che programmi qualcosa, metti sempre in preventivo
che ci sarà qualcosa che potrà capitare, in modo tale che anche se
capitasse un imprevisto tu già l’avevi messo in conto :)
Anche se devi aspettare dal dentista o dal prof, prendi un libro e
leggilo (anche di lettura, non solo di studio).
Io per esempio nei momenti in cui guido o aspetto qualcuno,
ascolto tantissimo i podcast.
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Ascolta podcast di persone interessanti, persone che ti ispirano,
perché magari non puoi sempre leggere, ma puoi ascoltare.
A me non piacciono i libri di narrativa; anche se ne ho letto
qualcuno, non mi prendono tanto.
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Se lasci sempre un po’ di tempo per te, per ricaricare le batterie,
tutta l’agenda proseguirà meglio, e porterai a termine i tuoi
obiettivi.
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STRATEGIA 2 : LA BACHECA
UNIVERSITÀ
LAVORO
SVAGO
ALTRO
www.metodouniversitario.it
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2) Devi dividere la bacheca in fasi.
- DA FARE indica che hai pensato a quella cosa e sai che devi
farla, anche se non sai quando avrai tempo.
- IN PROGRESS indica invece le cose su cui stai lavorando in
questo periodo (giorno, settimana)
- URGENTE indica che ci DEVI lavorare adesso perché è
urgente
- FATTO indica che hai completato il compito.
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Devono essere micro-obiettivi molto specifici come:
Fare 6 Schemi a cascata, Memorizzare 10 Mappe, ecc. ecc.
Molto specifici!
In particolare devono essere dei compiti che puoi portare a termine
in un’ora o comunque in mezza giornata.
Quando stai lavorando al tuo compito puoi prendere il post-it dalla
fase: IN PROGRESS e attaccarlo sulla tua scrivania, così sai che
stai lavorando a quella cosa e solo a quella cosa.
Ogni volta che completi, vai a riattaccare il post-it nel riquadro:
FATTO
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Non scrivere direttamente sul cartellone della bacheca, altrimenti
poi non puoi spostare le singole attività da una fase all’altra, ma
usa i post-it.
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Se non riesci a farli in un giorno, sposti il tuo post-it nella casella
“emergenza”, così sai che il giorno dopo dovrai fare quei 10
schemi.
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Quando eravamo bambini ci dicevano BRAVO qualsiasi cosa
facevamo, anche se facevamo la cacca 😂 .
Quindi noi eravamo sempre fieri ed entusiasti di quello che
facevamo, non importa cos'era.
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Non ci crederai ma questo accade prima o dopo una delle nostre
riunioni.
Se accade prima è perché vogliamo cambiare energia e caricarci.
Se accade dopo è perché ci congratuliamo per l'ottimo lavoro fatto.
Qualcuno pensa che siamo pazzi e forse hanno ragione, è per
questo che dopo un po' siamo costretti sempre a cambiare ufficio
perché le persone che ci stanno vicine ci trovano "troppo vivaci" ma
a noi non importa perché siamo convinti che questo sia il modo
corretto di lavorare.
Guarda noi, gestiamo un'azienda seria, una società di formazione
nel campo dell'apprendimento universitario, che presto
probabilmente diventerà una multinazionale aprendo dei corsi
all'estero, eppure troviamo il modo di non prenderci sul serio e di
scherzare tra di noi!
Ora davvero mi vuoi dire che tu non ci riesci con i tuoi esami? :)
Come vedi anche noi abbiamo la bacheca, la usiamo per tante
attività tra cui l'organizzazione e le selezioni del nostro Master di
Metodo Universitario, magari un giorno ci sarai anche tu su quella
bacheca.
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Detto questo ricordati che se non ti dai da solo i rinforzi positivi, se
non sei il primo a farlo, nessuno lo farà per te o comunque non
sarà mai abbastanza, e alla lunga non avrai più voglia di migliorarti
e metterti in gioco.
Ora che conosci entrambe queste strategie puoi testarle,
sperimentare quale funziona di più per te.
La forza della bacheca sta nel fatto che se devi lavorare ad un
compito prendi il post-it e lo metti sulla tua scrivania, poi quando
hai finito lo riappiccichi sulla bacheca e sei sicuro che quel compito
non si perde.
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pochissimi gli studenti che conoscevo che veramente facevano
l'università per crescere e per migliorarsi.
Anche perché mi ricordo che quando studiavo io non avevo tanto
tempo da perdere!
Mi ero trasferito a Bologna da poco e non avevo tanti soldi da parte,
quindi dovevo lavorare per pagarmi gli studi, altrimenti me ne sarei
dovuto andare dalla città che amavo.
La foto che vedi qui a fianco
risale al Settembre 2012 :)
All'inizio cominciai come
autista per una libreria di
Bologna, poi ho fatto altri
lavoretti per pagarmi l'affitto,
le bollette, e mi sforzavo ogni
anno di avere una media alta
per vincere la borsa di studio e
pagarmi i corsi di formazione
che facevo.
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anche se me li avrebbe dati.
Ti racconto queste cose proprio per farti capire quando per me era
fondamentale ottimizzare i tempi e gestire il mio tempo.
Non ho mai avuto tempo da perdere, se gli altri andavano a 100
all'ora io dovevo andare a 110, e non perché mi credessi meglio di
loro, ma perché non avevo alternative!
Se vuoi una vita straordinaria non devi darti alternative.
Capisci come mi sentivo io quando vedevo dei figli di papà viziati
che spendevano i soldi dei genitori per parcheggiarsi all'università
senza fare un cazzo?
Preciso sempre che non c'è niente di male nel farsi aiutare negli
studi dai propri genitori, anche i miei con me l'hanno fatto per i
primi anni, quello di cui parlo io è lo spreco dei soldi dei genitori
che è un'altra cosa.
Ad ogni modo è per questo che ho cominciato a studiarmi le
tecniche che oggi ti sto insegnando, per ottimizzare i miei tempi.
Oggi queste strategie sono la base anche del mio lavoro, noi di
Metodo usiamo la bacheca quando abbiamo un obiettivo di gruppo,
mentre quando ho obiettivi personali preferisco usare il Planner.
Tu scegli pure la strategia che ti piace di più :)
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La parola al Professore: come un barattolo di
vetro può aiutarti a gestire il tempo
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“È pieno?” Chiese il professore.
Gli studenti videro ancora una volta che nel barattolo c’era spazio
anche per la sabbia.
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persone che condividono la vita con te, quei sassi grossi che
riempiono gran parte del barattolo e che ti rendono felice.
Poi c’è la sabbia, sono quelle cose che si porta via il vento, e che
comunque ci sono nella vita, perché fanno parte anche quelle del
gioco, quelle cose che vengono, passano e se ne vanno.
Se nella vita non dai priorità alle cose fondamentali non ci sarà
mai posto nel barattolo, perché si riempirebbe di sabbia, cioè
di cose poco importanti.
Ah aspetta, manca il finale.
Un alunno domandò al professore: "Scusi prof! E la birra?"
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Il prof rispose: "La birra serve a ricordare che anche quando la vita
sembra piena di cose importanti da fare, c'è sempre tempo per una
birra con gli amici"
Ricorda sempre che devi mettere il tuo stile di vita ideale come
modello di pianificazione delle tue giornate!
Se metti il divertimento, nello stile di vita ideale, prima di qualsiasi
altra cosa l'essere produttivo non potrà che essere una
conseguenza.
GESTIONE DEL TEMPO = CHIAREZZA DI
OBIETTIVI + DIVERTIMENTO
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Massima Concentrazione e
Meno Distrazioni
Partiamo dall’ordine.
Facciamo un esempio:
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L’ancoraggio può essere per esempio, anche uditivo.
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Ma cosa vuol dire avere la scrivania ordinata?
Togli quindi tutto quello che non serve, e se puoi usa un'altra
scrivania, una per studiare e una per tutte le altre cose.
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Terza strategia, il trucco del foglio bianco.
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Magari penserai anche: “No dai, non gli rispondo adesso, devo
studiare!”, ma avrai comunque perso tempo e concentrazione!!!
La luce invece deve esserci sia sul foglio che nella stanza,
alcuni dicono che bisogna spegnere le luci nella stanza e che la luce
deve essere puntata solo sul foglio; questa cosa in realtà affatica
l’occhio, perché se ti distrai verso il buio e poi dopo torni dove c’è
luce, l’occhio si sente affaticato.
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Se vuoi spegnere le luci nella stanza fallo, ma tieni presente quello
che ti ho detto e ricorda che l’importante è che ci sia almeno una
luce sul foglio.
Quindi:
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Come entrare in uno stato di massima
concentrazione
Vediamo come entrare di fatto nello stato di massima
concentrazione.
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Hai mai avuto la sensazione di essere un tipo più notturno, cioè
uno di quelli che rende meglio la sera, e magari fa fatica ad alzarsi
la mattina?
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esempio alla temperatura del corpo, al battito cardiaco, al livello di
attenzione.
I risultati dimostrarono che possono essere fatte due classificazioni:
cronotipi serotini e cronotipi mattutini.
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È proprio come se avessi buttato la mattinata.
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Tu ora mi dirai: “Si certo, ma i testi di studio mica li scelgo io.
Mica posso scegliere il testo!”
Mi rendo conto che non è sempre semplice, però si può fare, ecco.
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Mettiamo che tu oggi voglia studiare 400 pagine.
È un obiettivo raggiungibile?
È sostenibile?
Non credo!
Cioè, non so se per uno stile di vita sano una persona può
ingurgitare tutte queste pagine.
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Oltre a bilanciare la difficoltà con l’abilità devi darti un numero di
pagine né troppo alto né troppo basso da fare in una giornata.
Puoi usare una traccia di musica che duri un tot di tempo, per
avere come la sensazione di star facendo una vera e propria sfida,
come per il bambino che gioca alla play station.
Quanto studi?
Fissi il soffitto!
Se invece ti dai poche ore, una o due concise, e poi dopo ti obblighi
a chiudere il libro, il tuo studio sarà molto più efficace.
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Non posso dirti esattamente quanto tempo studiare, è molto
soggettivo e ti darei dei dati che magari vanno bene per me ma non
vanno bene per te.
Dopo 90 minuti il cervello inizia a immagazzinare i dati che ha
appreso.
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Va bene, ma non superare mai l’ora e mezza.
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Come sta influendo l’effetto privacy e recency
sulla media dei tuoi voti
Perché non credo che tu ti voglia ricordare soltanto quello che hai
fatto all’inizio e alla fine.
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Puoi anche studiare venticinque minuti con la tecnica del
pomodoro, l’importante è che non superi i novanta minuti.
La pausa è fondamentale.
Se ci fai caso io ogni tanto richiamo delle cose che ho detto prima.
Quello che tu devi fare mentre stai prendendo appunti, quando hai
finito di studiare o quando hai finito di assistere ad una conferenza
è fare dei costanti richiami in merito a quello che stai studiando.
Facciamo un esempio.
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Mettiamo il caso che tu stia studiando un capitolo composto da
cinque paragrafi.
Con questi richiami ricordare molto più facilmente quello che studi
e vedrai come questo espediente potrai applicarlo facilmente agli
schemi a cascata.
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Quindi non preoccuparti se non ricordi tutto, per quello ci sono le
tecniche di memoria.
Hai visto cosa ho appena fatto?
Indirettamente ti ho fatto fare un richiamo, perché ti ho ricordato
cosa devi fare quando applichi l’OCME.
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comprensione generale della materia che ti sarà utile poi dopo,
quando riprenderai questi schemi per farci le mappe e
memorizzare.
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Quello che voglio dire è prenditi la responsabilità di quanto studi
ogni giorno.
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Anche se il tuo cervello sarà lì a fare resistenza, ricordati sempre
che la laurea l’hai scelta tu.
In tutti i casi, non puoi fare niente senza divertirti.
Allora qui cito Neil Fiore che nel suo libro “The Now Habit” parla
di corrispondenza inversa tra il divertimento e la procrastinazione.
Questo te l’ho detto già: non pensare di avere tutto il tempo del
mondo.
Vuol dire che più ti diverti e più non procrastini, cioè non rimandi
quello che devi fare.
Questo non vale solo per lo studio, ma vale per ogni cosa.
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Quali sono le cose che non rimandi mai?
Ho capito che devi studiare quello che ti piace, però devi renderlo
comunque divertente.
Non te la raccontare.
Non dire “Vabbè, ho un mese di tempo”, perché non è così!
Non dire: “Oggi studio otto ore”, quando di solito studi solo due
ore.
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È meglio che dici: “Oggi studio tre ore”, perché è un obiettivo
sostenibile.
Un giorno studi due ore, un giorno tre ore, un giorno quattro ore, e
così via, aumentando a poco a poco la quantità di studio.
Non dire che farai quello che poi non puoi fare, perché poi ti
demotivi soltanto!
Quindi dicevo, non hai un mese di tempo, hai la somma delle ore
che dedichi ogni giorno allo studio.
Tre ore?
Quindi non hai un mese, hai tre ore per trenta giorni, senza contare
i sabati, le domeniche, i giorni in cui stai scazzato ecc ecc…
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Fai il conto del tempo effettivo che hai, e da lì ti regoli.
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È solo se hai il coraggio di dedicare tempo alle tue passioni che
diventi più efficace nello studio.
E quindi devi mettere il tuo stile di vita ideale prima del tuo
dovere.
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Ti consiglio per concludere di fare un elenco delle attività che
vorresti fare da tanto tempo e che non hai ancora fatto, e
costringerti ad iniziarne una.
Nel film Yes man (se non l’hai visto veditelo, te lo consiglio), Jim
Carrey fa una scommessa con un guru che lo obbliga a dire di si a
tutto.
Tutto quello che lui sente di dover fare deve fare, deve dire di si.
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Ti assicuro che vorrai scappare da questa situazione e vorrai
tornare al vecchio e caldo lettino, al vecchio e caldo divano, o
quello che vuoi.
E cominci a scoprire delle cose di te o dei lati del tuo carattere che
non avresti mai pensato di avere.
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Questo accade quando sei triste per qualcosa, per la tua ragazza ti
lascia, o non lo so, sei troppo triste per gli esami per esempio.
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Come aumentare la tua voglia di studiare tra
una pausa e l’altra
Seguimi un attimo.
Uno studente normale per studiare cosa fa?
Apre il libro e lo chiude quando finisce un argomento.
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Il cervello va dove trova minore resistenza.
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Tutte le cose sono difficili prima di diventare facili, e questo vale
per qualsiasi cosa, per qualsiasi materia, per qualsiasi concetto.
Mettiamo che nel capitolo X del tuo libro ci sono gli argomenti A,
B, e C.
A questo punto puoi staccare, perché sai che la prossima volta non
dovrai studiare l’argomento X di cui non sai niente, ma dovrai
studiare l’argomento A che parla di questo, B che parla di questo e
C che parla di quest’altro.
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Funziona così con le persone che conosciamo piuttosto che con
quelle che non conosciamo, funziona così quando acquistiamo
qualcosa, perché spendiamo soldi solo per le cose che ci sono
familiari, e funziona così per lo studio, solo che nessuno te lo dice.
Non è così!
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Fatto trenta, fai trentuno.
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Se tu metti impegno sufficiente, il risultato sarà non sufficiente.
La fregatura qual è?
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Ha capito che per passare da trenta a trentuno ci vuole veramente
poco.
Avere quella forza di farlo e non stare li a dire: “Vabbè, si, ho fatto
il mio, ho fatto trenta, adesso devo essere premiato!”
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Impegno sufficiente, risultato non sufficiente;
Come sempre non è per darmi delle arie, questo lo sai, ma ti dico
queste cose proprio per darti una testimonianza diretta.
Mai!
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Ti assicuro che la vita ti premierà, e ti darà molto più di quello che
ti aspetti, e molto più di quello che è l’impegno ottimo.
Dopo che hai fatto quello che dovevi fare, mettici qualche altra
cosa…
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CONCLUSIONE: IL VERO SUPER-POTERE
CHE PUÒ FARTI DIVENTARE UN
MACINATORE DI ESAMI
Prendiamo un'ultima volta in prestito Dragon Ball e Goku per
concludere il manuale, voglio spiegarti uno dei concetti più
importanti che ho imparato nella mia vita.
Esiste una caratteristica
bellissima dei Sayan.
I Sayan sono una razza aliena di
guerrieri e hanno una
caratteristica.
Dopo un combattimento se vanno
vicini alla sconfitta e prendono un
sacco di mazzate quando
guariscono diventano più forti.
Questo li rende dei guerrieri
invincibili, non tutte le battaglie
che hanno vinto ma quelle che
hanno perso.
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Ogni volta che un Sayan viene ridotto in fin di vita, se guarisce
ritorna più forte.
Questo è l'atteggiamento con cui devi vedere i tuoi esami.
Il vero segreto per diventare un macinatore di esami non è cercare
di evitare le bocciature ma cercare a tutti i costi di combattere con
nemici più forti.
Goku è un personaggio mitico perché ogni volta che deve
combattere non vede l'ora di farlo!
Ogni volta che deve affrontare un nemico anche se sembra
imbattibile e tutti gli dicono che non può farcela lui non è
spaventato, è eccitato!
Si perché sa che combattendo contro di lui dovrà tirare fuori il suo
massimo potenziale, ed è con questo concetto che voglio lasciarti.
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Quindi ricordati, ogni volta che un esame va male, cerca di capire
dove hai sbagliato e di fare meglio la prossima volta.
E se va ancora male, cerca di capire cosa hai sbagliato, e cerca di
fare meglio, sempre!
Ogni volta che vai al tappeto non rialzarti senza imparare la
lezione.
Devi semplicemente fare questo ogni volta che affronti un esame,
sia che vada bene.
È tutto qui.
Io ti ringrazio per essere stato con me in questo viaggio, e spero di
conoscerti presto dal vivo ad uno dei nostri corsi, nel frattempo un
grande in bocca al lupo per gli esami.
Grazie.
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