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Indice
Indice Lezioni .......................................................................................................................... p. 2
Lezione 001 ............................................................................................................................. p. 3
Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 4
Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 5
Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 7
Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 8
Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 9
Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 10
Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 12
Lezione 010 ............................................................................................................................. p. 14
Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 18
Lezione 014 ............................................................................................................................. p. 19
Lezione 016 ............................................................................................................................. p. 22
Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 26
Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 27
Lezione 024 ............................................................................................................................. p. 28
Lezione 025 ............................................................................................................................. p. 29
Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 31
Lezione 028 ............................................................................................................................. p. 32
Lezione 029 ............................................................................................................................. p. 33
Lezione 030 ............................................................................................................................. p. 34
Lezione 031 ............................................................................................................................. p. 37
Lezione 032 ............................................................................................................................. p. 38
Lezione 033 ............................................................................................................................. p. 39
Lezione 034 ............................................................................................................................. p. 40
Lezione 036 ............................................................................................................................. p. 42
Lezione 037 ............................................................................................................................. p. 43
Lezione 038 ............................................................................................................................. p. 46
Lezione 040 ............................................................................................................................. p. 48
Lezione 041 ............................................................................................................................. p. 49
Lezione 044 ............................................................................................................................. p. 54
Lezione 001
01. QUALI SONO LE FONTI DEL DIRITTO
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60;
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60;
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e econsuetudini, ART. 39 Cost., art. 36 Cost.
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine
Art. 36 cost., art. 37 Cost., art. 38 Cost., art. 39 Cost., art. 40 Cost., L. 300/70, L 92/2012, L. 183/2014, L. 223 /91, d.lgs. 22/2015, d.lgs. 23/2015, d.lgs. 81/2015
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60;
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e econsuetudini, ART. 39 Cost., art. 36 Cost.
Art. 36 cost., art. 37 Cost., art. 38 Cost., art. 39 Cost., art. 40 Cost., L. 300/70, L 92/2012, L. 183/2014, L. 223 /91.
04. QUALI SONO LE PRINCIPALI NORME CHE REGOLANO IL DIRITTO DEL LAVORO
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60;
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e econsuetudini, ART. 39 Cost., art. 36 Cost.
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine
Art. 36 cost., art. 38 Cost., art. 39 Cost., art. 40 Cost., L. 300/70, L 92/2012, norme su Jobs Act, L. 223 /91, L. 741/59, L. 1027/60.
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60;
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, regolamenti ministeriali, raccomandazioni UE
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e econsuetudini, ART. 309 Cost., art. 36 Cost.
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine
06. Possiamo annoverare tra le fonti del diritto del lavoro anche i contratti collettivi?
07. Come interagisce la normativa europea con le fonti del diritto italiano?
Lezione 002
01. Il corrispettivo nel rapporto di lavoro autonomo può essere determinato:
se non è convenuto dalle parti e non può essere determinato secondo le tariffe professionali o gli usi, è stabilito dal giudice
02. Cosa si intende per rapporto di collaborazione coordinato e personale? Quali sono, se ci sono differenze con il contratto di lavoro a progetto?
03. Quali sono le differenze tra rapporto di lavoro subordinato, autonomo e parasubordinato?
Lezione 003
01. Il D.Lgs 276/2003
si applica ai datori di lavoro sia pubblici che privati che abbiano alle loro dipendenze più di quindici dipendenti
è applicabile a tutte le pubbliche amministrazioni a eccezione delle Forze di polizia e al personale militare
02. Come può essere definito il lavoro a progetto disciplinato dagli artt. 61-69 del D.Lgs. n. 276/2003?
è il contratto di collaborazione continuata e continuativa avente a oggetto specifico l'esecuzione di una prestazione lavorativa riconducibile a uno o più progetti specifici
determinati dal committente
è il contratto di collaborazione le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai luoghi e ai tempi di lavoro
è il contratto di collaborazione organizzato dal committente avente a oggetto l'esecuzione di attività che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali e
continuative
è il contratto intermittente avente a oggetto specifico l'esecuzione di una prestazione lavorativa riconducibile a uno o più progetti o programmi di lavoro o fasi di esso
continuano a essere in vigore gli artt. 61-69 bis del Dlgs. n. 276/2003
04. In cosa consiste il potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro?
nell'emanazione di ordini specifici, oltre che nell'esercizio di un' assidua attività di vigilanza e controllo nell' esecuzione delle prestazioni lavorativenel diritto a stabilire
l'orario di lavoro
nel diritto del datore di lavoro a pretendere dal lavoratore un comportamento improntato a diligenza e lealtà
continuano a essere in vigore gli artt. 61-69 bis del Dlgs. n. 276/2003
nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa verso un corrispettivo e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale nei confronti del committente
nell'esercizio da parte di un soggetto di una prestazione di lavoro, continuativa e coordinata con l'attività del committente e a carattere prevalentemente personale
nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa mediante retribuzione e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione
dell'imprenditore
nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa verso un corrispettivo e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale nei confronti del committente
nell'esercizio da parte di un soggetto di una prestazione di lavoro, continuativa e coordinata con l'attività del committente e a carattere prevalentemente personale
nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa mediante retribuzione e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione
dell'imprenditore
nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa mediante retribuzione e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione
dell'imprenditore
nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa verso un corrispettivo e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale nei confronti del committente
nell'esercizio da parte di un soggetto di una prestazione di lavoro, continuativa e coordinata con l'attività del committente e a carattere prevalentemente personale
09. Quali sono gli elementi che caratterizzano il rapporto di lavoro parasubordinato?
11. Quali sono gli elementi distintivi del rapporto di lavoro autonomo?
12. quali sono le tutele per il lavoratore in caso di sospensione del rapporto di lavoro per motivi oggettivi?
13. Quali sono le tutele per il lavoratore in caso di sospensione del rapporto di lavoro per motivi soggettivi?
Lezione 004
01. Cosa si intende per lavoro occasionale?
Lezione 005
01. Il Lavoratore con contratto a tempo determinato può essere licenziato:
se si verifica una causa che non consenta la prosecuzione, neanche in via provvisoria, del rapporto di lavoro
si, sempre
03. è possibile sottoscrivere un contratto a tempo determinato acausale? in quale/i ipotesi?
Lezione 006
01. Cosa si intende per clausole di elasticità e di flessibilità nel contratto part time? Quali sono i requisiti?
Lezione 007
01. Per i rapporti di parasubordinazione:
non trova applicazione la normativa in tema di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali
si applicano gli istituti di natura sostanziale della invalidità delle rinunce e transazioni di cui all'art. 2113 c.c.
non trovano applicazione i profili di tutela e garanzia riconosciuti dall'ordinamento ai rapporti di lavoro subordinato
le professioni intellettuali per le quali sia necessaria l'inscrizione a un albo, i rapporti di collaborazione rese in favore di associazioni sportive dilettantistiche, i
componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e i partecipanti a collegi e commissioni, nonché coloro che percepiscono la pensione di vecchiaia
sono i rapporti di lavoro di durata complessiva non superiore a 300 ore, con lo stesso committente
sono i rapporti di lavoro di durata complessiva non superiore a trenta giorni nel corso dell'anno solare ovvero, nell'ambito dei servizi di cura e assistenza alla persona, non
superiore a 240 ore, con lo stesso committente
sono i rapporti di durata complessiva non superiore a sessanta giorni nel corso dell'anno solare con il medesimo committente
prestazioni il cui compenso può essere superiore ai 5 mila euro nell'anno solare e a cui non si applicano le disposizioni relative al contratto a progetto
l'autonomia del collaboratore nello svolgimento dell'attività lavorativa e la gestione della stessa in funzione del risultato
è libera
09. Quali sono le tutele in favore del lavoratore in caso di procedimento disciplinare?
Lezione 008
01. Il decreto legislativo 15 giugno 2015 n. 81:
ha abrogato gli articoli da 61 a 69-bis del decreto legislativo n. 276 del 2003
ha escluso che la disciplina del rapporto di lavoro subordinato possa applicarsi anche ai rapporti di collaborazione
ha abrogato gli articoli da 61 a 69-bis del decreto legislativo n. 276 del 2003 che continuano ad applicarsi esclusivamente per la regolazione dei contratti già in atto alla
data di entrata in vigore del decreto stesso
02. Alle collaborazioni prestate nell'esercizio di professioni intellettuali per le quali e' necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali, si applica la disciplina
del rapporto di lavoro subordinato qualora sia resa in maniera continuativa verso un solo committente?
si applica soltanto nel caso in cui il rapporto sia di durata pari o superiore ai 15 mesi consecutivi
si applica soltanto qualora le modalità di esecuzione della prestazione siano organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro
si, si applica
03. Quali sono le condizioni affinchè, dal 1° gennaio 2016, ai applichi la disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione?
il collaboratore deve avere una postazione fissa presso la sede del committente per un periodo superiore ai sei mesi
qualora la durata del rapporto sia superiore agli otto mesi e/o il fatturato verso un unico committente superi l'80% del volume d'affari in un anno solare
ogni volta in cui la prestazione del collaboratore abbia carattere esclusivamente personale, sia resa in maniera continuativa e le modalità di esecuzione della stessa siano
organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro
ogni volta in cui il collaboratore sia sottoposto alle direttive del committente
04. Il collaboratore a progetto può svolgere la sua attività a favore di più committenti?
si
si e può diffondere notizie e apprezzamenti attinenti ai programmi e alla organizzazione di essi
no, mai
05. La disciplina sulle nuove collaborazioni organizzate dal committente ex D.lgs n. 81/2015:
trova applicazione anche nei confronti dei contratti dii lavoro sottoposti alla certificazione della commissioni istituite ai sensi dell'art. 76 del D. Lgs. n. 276/2003
non deve trattare affari, in concorrenza con l’imprenditore, né divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa
non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l’imprenditore, né divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione
dell’impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio.
non deve svolgere attività lavorativa, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l’imprenditore, ha obbligo di riservatezza, non può divulgare notizie attinenti
all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa, nè farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio.
ha obbligo di riservatezza, non può divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa, nè farne uso in modo da poter recare ad essa
pregiudizio.
chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore.
chi si obbliga mediante retribuzione a produrre nell'impresa, senza vincolo di svolgere la prestazione in momenti scelti dal datore di lavoro.
chi si obbliga mediante compenso a lavorare nell'impresa, con autodirezione alle dipendenze dell'imprenditore.
descrizione del progetto, il corrispettivo e i criteri per la sua determinazione, le forme di coordinamento del lavoratore a progetto al committente, le eventuali misure per
la tutela della salute e sicurezza del collaboratore a progetto
durata, descrizione del progetto, il corrispettivo e i criteri per la sua determinazione, le forme di coordinamento del lavoratore a progetto al committente, le eventuali
misure per la tutela della salute e sicurezza del collaboratore a progetto
l'indicazione della presenza di eventuali rischi per l'integrità e la salute del lavoratore e delle misure di prevenzione adottate; la data di inizio e la durata prevista del
contratto, le mansioni alle quali saranno adibiti i lavoratori e il loro inquadramento, il luogo, l'orario e il trattamento economico e normativo delle prestazioni lavorative
chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore,
con eteroorganizzazione sia per tempi che luoghi.
Deve osservare le disposizioni per l'esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall'imprenditore e dai collaboratori dai quali gerarchicamente dipende.
Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta.
Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta e deve osservare le diposizioni imparite dall'imprenditore e dai collaboratori
dai cui gerarchicamente dipende.
11. Ci sono delle ipotesi in cui la disciplina del rapporto subordinato non applica alle nuove forme collaborazione?
la nuova disciplina non trova applicazione ai datori di lavoro che abbiano alle loro dipendenze meno di 15 dipendenti
la nuova disciplina non trova applicazione, ad esempio, con riferimento alle collaborazioni per le quali gli accordi collettivi nazionali stipulati da associazioni sindacali
comparativamente più rappresentative sul piano nazionale prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari
esigenze produttive ed organizzative del relativo settore
no, si applica anche ai rapporti di collaborazione in essere alla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 81/2015
può essere inferiore, a parità di estensione temporale dell'attività oggetto della prestazione, alle retribuzioni minime previste dai contratti collettivi nazionali di categoria
applicati nel settore di riferimento alle figure professionali il cui profilo di competenza e di esperienza sia analogo a quello del collaboratore a progetto
non può essere lo stesso di quello che sarebbe previsto per un lavoratore subordinato che svolge le medesime mansioni nel settore di riferimento
deve essere proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro eseguito
può essere inferiore ai minimi stabiliti in modo specifico per ciascun settore di attività
13. Il diritto alla privacy del lavoratore: limiti nel rapporto di lavoro.
Lezione 010
01. Che cos'è la tredicesima mensilità?
è un elemento accessorio della retribuzione che costituisce un incremento individuale o collettivo corrispondente a quella parte di retribuzione che supera i minimi
tariffari stabiliti dalla contrattazione collettiva
è un compenso corrisposto una volta l'anno in occasione delle festività natalizie di entità pari a una mensilità dell'ordinaria retribuzione
è un compenso corrisposto una volta l'anno tra aprile e settembre di entità pari a una mensilità dell'ordinaria retribuzione
02. In che cosa consiste il cumulo tra interessi e rivalutazione monetaria sui crediti di lavoro?
quando il giudice pronuncia sentenza di condanna al pagamento di somme di denaro per i crediti di lavoro deve determinare il danno da svalutazione monetaria subito dal
lavoratore
quando il giudice pronuncia sentenza di condanna al pagamento di somme di denaro per i crediti di lavoro deve determinare d'ufficio gli interessi nella misura legale
quando il giudice pronuncia sentenza di condanna al pagamento di somme di denaro per crediti di lavoro deve determinare anche gli interessi moratori
quando il giudice pronuncia sentenza di condanna al pagamento di somme di denaro deve determinare d'ufficio gli interessi nella misura legale e anche il danno da
svalutazione monetaria condannando il datore al pagamento della relativa somma dalla data di maturazione del diritto
sono immediatamente esecutive e all'esecuzione si può procedere anche con la sola copia del dispositivo
04. Il principio di sufficienza della retribuzione indicato dall'art. 36 della Costituzione:
impone che la retribuzione sia determinata dai CCNL o in mancanza dal giudice secondo equità
deve essere inteso come la retribuzione che permette al lavoratore e alla sua famiglia un tenore di vita socialmente adeguato al suo contesto storico e ambientale
(esistenza dignitosa e libera)
la prestazione fondamentale a cui è obbligato il datore di lavoro nei confronti del lavoratore in cambio della sua prestazione lavorativa
l'unico obbligo a cui è tenuto il datore di lavoro a fronte del lavoro del prestatore
diritto del lavoratore, a parità di mansioni e anzianità, a un trattamento economico, senza possibilità per il datore di trattamenti preferenziali
06. Al lavoratore assunto a tempo determinato spetta il TFR come al lavoratore assunto a tempo indeterminato?
07. Come viene definita la retribuzione commisurata, sotto forma di percentuale, a determinati risultati raggiunti dal lavoratore nell'ambito della trattazione di
affari nell'interesse del datore di lavoro?
retribuzione a cottimo
retribuzione a provvigione
le varie voci che compongono la retribuzione e che determinano nel loro insieme il trattamento economico del lavoratore
erogazioni retributive costituite dalla paga base, dagli scatti di anzianità e dall'indennità di contingenza
09. Quale elemento della retribuzione costituisce il corrispettivo della prestazione lavorativa?
l'indennità di contingenza
10. Ai fini del calcolo del TFR, per retribuzione lorda onnicomprensiva si intende:
la retribuzione che include tutte le somme corrisposte in occasione del rapporto di lavoro incluso quanto corrisposto a titolo di rimborso spese
la retribuzione che include tutte le somme corrisposte in occasione del rapporto di lavoro anche di carattere sporadico
la retribuzione che include tutte le somme corrisposte in occasione del rapporto di lavoro a titolo non occasionale ad eccezione dell'equivalente delle prestazioni in natura
la retribuzione che include tutte le somme corrisposte in costanza di rapporto di lavoro a titolo non occasionale
la retribuzione solo sulla base della durata della prestazione lavorativa
no, mai
l'idoneità della prestazione a garantire al lavoratore e alla sua famiglia un'esistenza libera e dignitosa
la parità di trattamento retributivo dei lavoratori che svolgono identiche mansioni
la corrispondenza della retribuzione alla quantità e alla qualità del lavoro prestato
14. Il prestatore di lavoro può essere retribuito con partecipazione agli utili o ai prodotti?
no, mai
retribuzione a tempo
a cottimo
può essere ottenuta per due volte in tutto l'arco del rapporto di lavoro
si, dopo 6 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro e soltanto entro il 50% del trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della
richiesta
si, dopo 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro e soltanto entro il 70% del trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della
richiesta
no, mai
18. Gli importi accantonati nel trattamento di fine rapporto sono rivalutati, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso..:
che viene determinato sommando un coefficiente fisso, pari all'1,5%, ed uno variabile, pari al 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo fissato dall'ISTAT
che viene determinato sommando due coefficienti fissi pari rispettivamente all'1,5% e al 60%
che viene determinato sommando un coefficiente fisso, pari all'1,5%, ed uno variabile, stabilito ogni anno dall'INPS
19. Il trattamento di fine rapporto si determina accantonando, per ciascun anno, una somma pari ad una percentuale della retribuzione lorda. Gli importi sono
rivalutati?
20. In caso di decesso del lavoratore, il trattamento di fine rapporto accantonato è liquidato:
al coniuge, ai figli e, se erano a suo carico, ai parenti entro il secondo grado e agli affini entro il primo; in mancanza di tali eredi, le indennità sono accantonate in un
fondo gestito dall'INPS
al coniuge, ai figli e, se erano a suo carico, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo; in mancanza di tali eredi, le indennità sono attribuite secondo le
norme della successione legittima
no, mai
si, deve essere giustificata dalla necessità di eventuali spese sanitarie per terapie o per interventi straordinari ovvero acquisto della prima casa per sé o per i figli
si, deve essere giustificata dalla necessità di far fronte alle spese di matrimonio del lavoratore
22. I lavoratori parasubordinati possono richiedere gli assegni per il nucleo familiare?
no, mai
si, l'anticipazione non può superare il 70% del trattamento cui avrebbe diritto il lavoratore nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta
si, l'anticipazione deve essere non superiore all'80% del trattamento cui avrebbe diritto il lavoratore nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta
si, l'anticipazione deve essere non superiore al 50% del trattamento cui avrebbe diritto il lavoratore nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta
24. Dopo quanti anni di servizio è possibile richiedere l'anticipazione del TFR?
Lezione 011
01. E' una forma speciale di retribuzione:
02. Ci sono delle ipotesi in cui la disciplina del rapporto subordinato non applica alle nuove forme collaborazione?
no, si applica anche ai rapporti di collaborazione in essere alla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 81/2015
la nuova disciplina non trova applicazione, ad esempio, con riferimento alle collaborazioni per le quali gli accordi collettivi nazionali stipulati da associazioni sindacali
comparativamente più rappresentative sul piano nazionale prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari
esigenze produttive ed organizzative del relativo settore
la nuova disciplina non trova applicazione ai datori di lavoro che abbiano alle loro dipendenze meno di 15 dipendenti
03. Quali sono le condizioni affinchè, dal 1° gennaio 2016, ai applichi la disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione?
ogni volta in cui il collaboratore sia sottoposto alle direttive del committente
il collaboratore deve avere una postazione fissa presso la sede del committente per un periodo superiore ai sei mesi
qualora la durata del rapporto sia superiore agli otto mesi e/o il fatturato verso un unico committente superi l'80% del volume d'affari in un anno solare
ogni volta in cui la prestazione del collaboratore abbia carattere esclusivamente personale, sia resa in maniera continuativa e le modalità di esecuzione della stessa siano
organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro
Lezione 014
01. Le sanzioni disciplinari possono essere impugnate?
si, sempre
no
sussistenza e imputabilità del fatto, adeguatezza della sanzione, limite di rilevanza della recidiva
sussistenza e imputabilità del fatto, adeguatezza della sanzione, limite di rilevanza della recidiva
pretedeterminazione e pubblicità del codice disciplinare, preventiva contestazione dell'addebito e diritto di difesa del prestatore di lavoro
entro 1 anno
entro 5 anni
entro 3 anni
entro 2 anni
richiamo verbale, ammonizione scritta, multa, sospensione dal lavoro e dalla retribuzione, il licenziamento disciplinare
06. Quali sono i requisiti essenziali per il legittimo esercizio del potere disciplinare?
requisiti formali
requisiti di fatto
ricorso al Tribunale Lavoro, procedura arbitrale presso la DTL, procedure previste dai contratti collettivi
esige che il datore di lavoro non possa adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l'addebito e
specificato i fatti imputati con precisione in modo che egli si possa difendere
impone al datore di lavoro di rendere pubblico il codice disciplinare affinchè sia accessibile a tutti
impone al datore di lavoro di redigere un regolamento aziendale che contempli le infrazioni e le relative sanzioni
impone al datore di lavoro di contestare pubblicamente i fatti di cui si è reso responsabile il lavoratore
impone al datore di lavoro di rendere pubblico il codice disciplinare affinchè sia accessibile a tutti
impone al datore di lavoro di redigere un regolamento aziendale che contempli le infrazioni e le relative sanzioni
10. Quale articolo dello Statuto dei Lavoratori è dedicato alle sanzioni disciplinari?
art. 7
art. 3
art. 5
art. 8
11. Ai fini del legittimo esercizio del potere disciplinare si esige, innanzitutto, la sussistenza e imputabilità del fatto, in che cosa consistono?
ci si riferisce alla condotta colpevole del lavoratore anche con riferimento ai comportamenti che attengono alla sfera privata dello stesso
si tratta, in sostanza del requisito della proporzionalità tra infrazione agli obblighi contrattuali e sanzione disciplinare
si tratta di un presupposto di fatto consistente nella colpevole violazione dei doveri contrattuali imposti al lavoratore dal vincolo della subordinazione
soltanto condotte dolose del lavoratore possono essere punite con le dovute sanzioni disciplinari
non può essere comminata per un importo superiore a 6 ore della retribuzione base
può essere comminata entro il limite massimo di 10 ore della retribuzione base
non può essere comminata per un importo superiore a 4 ore della retribuzione base
può essere disposta per un periodo superiore a quello stabilito dalla legge purché sia indicato dal contratto collettivo nazionale
14. Dopo la contestazione dell'addebito, il datore di lavoro è obbligato a sentire il lavoratore a sua difesa?
si, sempre
sussistenza e imputabilità del fatto, adeguatezza della sanzione, limite di rilevanza della recidiva
predeterminazione e pubblicità del codice disciplinare, preventiva contestazione dell'addebito, diritto di difesa del prestatore di lavoro
16. Alle collaborazioni prestate nell'esercizio di professioni intellettuali per le quali e' necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali, si applica la disciplina
del rapporto di lavoro subordinato qualora sia resa in maniera continuativa verso un solo committente?
si applica soltanto qualora le modalità di esecuzione della prestazione siano organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro
si applica soltanto nel caso in cui il rapporto sia di durata pari o superiore ai 15 mesi consecutivi
si, si applica
compendia una serie di facoltà e poteri finalizzati ad assicurare l'esecuzione e la disciplina del rapporto di lavoro
indica il diritto del datore di lavoro di organizzare l'attività lavorativa dei dipendenti dell'impresa
indica la facoltà del datore di lavoro di irrogare sanzioni al lavoratore che venga meno ai suoi doveri contrattuali
indica il potere del datore di effettuare dei controlli sull'attività lavorativa dei suoi dipendenti
19. I lavoratori parasubordinati possono richiedere gli assegni per il nucleo familiare?
20. La disciplina sulle nuove collaborazioni organizzate dal committente ex D.lgs n. 81/2015:
trova applicazione anche nei confronti dei contratti dii lavoro sottoposti alla certificazione della commissioni istituite ai sensi dell'art. 76 del D. Lgs. n. 276/2003
Lezione 016
01. Dopo la contestazione dell'addebito, il datore di lavoro è tenuto a ricevere le eventuali difese scritte del lavoratore entro un dato termine?
si, il datore deve concedere al lavoratore per le sue eventuali difese un termine non inferiore a 5 giorni
il datore di lavoro può, a sua insindacabile scelta, concedere al lavoratore il termine che ritenga più opportuno per le sue eventuali difese scritte od orali
si, il datore deve concedere al lavoratore per le sue eventuali difese un termine non inferiore a 10 giorni
la retribuzione si compone di varie voci o elementi che unitamente determinano il complessivo trattamento economico del lavoratore
paga base, maggiorazioni lavoro straordinario, gratifiche, compensi per ferie non godute
si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 12,5
si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5
è un Fondo privato alimentato dal datore di lavoro che eroga il trattamento di fine rapporto in caso di fallimento dell'imprenditore
è un Fondo istituito dalla legge n. 297/1982 presso l'INPS che si sostituisce al datore di lavoro nel pagamento del trattamento di fine rapporto e delle ultime tre mensilità
in caso di sua insolvenza
è un Fondo tesoreria dello Stato per l'erogazione del trattamento di fine rapporto istituito presso l'INPS che si occupa di rivalutarlo e renderlo disponibile al lavoratore al
momento della cessazione del rapporto di lavoro
06. L'erogazione del trattamento di fine rapporto da parte del Fondo di Garanzia avviene in caso di:
fallimento dell'imprenditore
fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria ed esecuzione forzata dell'imprenditore
fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria dell'impresa in crisi
07. Il coniuge nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio ha diritto:
ad una percentuale dell'indennità di fine rapporto percepita dall'altro coniuge all'atto della cessazione del rapporto di lavoro anche se l'indennità viene a maturare dopo la
sentenza
ad una percentuale dell'indennità di fine rapporto percepita dall'altro coniuge all'atto della cessazione del rapporto di lavoro solo se l'indennità è maturata prima della
sentenza
ad una percentuale pari al 50% dell'indennità di fine rapporto riferibile agli anni in cui il rapporto di lavoro è coinciso con il matrimonio
08. Nel caso di insolvenza accertata in sede fallimentare, la domanda al Fondo può essere presentata:
entro 15 giorni dal deposito dello stato passivo, anche nel caso in cui siano proposte opposizioni
trascorsi 15 giorni dal deposito dello stato passivo, salvo il caso in cui siano proposte opposizioni allo stato passivo per cui i 15 giorni decorrono dalla sentenza che
decide su di esse
sono esecutive
sono esecutive e all'esecuzione si può procedere anche con la sola copia del dispositivo
sono assistiti da privilegio generale sui beni mobili e non sono posposti alle spese di giustizia
11. La partecipazione alle assemblee durante l'orario di lavoro dà diritto alla retribuzione?
si, purché si rientri nelle dieci ore annue previste dall'art. 20 dello St. Lav
no, le assemblee tenute durante l'orario di lavoro non danno diritto alla retribuzione
12. Quali sono i principi costituzionali in tema di retribuzione sanciti dall'art. 36?
si, in mancanza di accordo tra le parti, tenuto conto ove occorra del parere delle associazioni professionali
no, mai
aumenti periodici che maturano in maniera automatica ogni due o tre anni in relazione al raggiungimento dell'anzianità di lavoro presso lo stesso datore ma che non
possono essere determinati dalla contrattazione collettiva
aumenti periodici che maturano in maniera automatica ogni due o tre anni in relazione al raggiungimento dell'anzianità di lavoro presso lo stesso datore
aumenti della retribuzione determinati dal giudice in base all'anzianità di servizio del lavoratore
17. In caso di morte del prestatore di lavoro, le indennità previste dagli articoli 2118 e 2119 c.c. possono essere corrisposte alla parte dell'unione civile?
no, salvo che non sia stato disposto dal prestatore nel suo testamento
no, mai
soltanto se non ci sono altri parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo
18. Il principio di corrispettività tra retribuzione e prestazione di lavoro può essere derogato qualora il lavoratore sia assente dal lavoro?
si, in alcuni casi tassativamente previsti di assenze dal lavoro autorizzati dalla legge o dai contratti collettivi
no, fatta solo eccezione nel caso in cui l'assenza sia autorizzata dalla DTL
è il minimo contrattuale, il cui ammontare è determinato dai contratti collettivi e che varia in base alla qualifica attribuita al lavoratore
un elemento della retribuzione corrisposto alla generalità dei lavoratori del settore privato e pari a Euro 10,33 per 13 mensilità, ha lo scopo di compensare il mancato
adeguamento dei salari al costo della vita
è un elemento accessorio della retribuzione che costituisce un incremento individuale o collettivo corrispondente a quella parte di retribuzione che supera i minimi
tariffari stabiliti dalla contrattazione collettiva
consiste in un prospetto paga, consegnato mensilmente al lavoratore unitamente alla retribuzione in cui sono indicate in modo analitico tutte le voci che compongono la
retribuzione, le ritenute fiscali, previdenziali e assistenziali
consiste in un prospetto paga analitico che, sottoscritto dal lavoratore, ha valore di quietanza
è un elemento accessorio della retribuzione che costituisce un incremento individuale o collettivo corrispondente a quella parte di retribuzione che supera i minimi
tariffari stabiliti dalla contrattazione collettiva
è un elemento della retribuzione che fino al 31.12.1991 aveva la funzione di adeguare il salario al costo della vita
un elemento della retribuzione corrisposto alla generalità dei lavoratori del settore privato e pari a Euro 10,33 per 13 mensilità, ha lo scopo di compensare il mancato
adeguamento dei salari al costo della vita
un elemento della retribuzione corrisposto alla generalità dei lavoratori del settore privato e pari a Euro 10,33 per 13 mensilità, ha lo scopo di compensare il mancato
adeguamento dei salari al costo della vita
un elemento accessorio della retribuzione che ha la finalità di far partecipare il lavoratore ai benefici della produttività aziendale
è un elemento accessorio della retribuzione che costituisce un incremento individuale o collettivo corrispondente a quella parte di retribuzione che supera i minimi
tariffari stabiliti dalla contrattazione collettiva
un elemento della retribuzione corrisposto alla generalità dei lavoratori e pari a Euro 10,33 per 13 mensilità, ha lo scopo di compensare il mancato adeguamento dei salari
al costo della vita
è un elemento della retribuzione che fino al 31.12.1991 aveva la funzione di adeguare il salario al costo della vita
è il minimo contrattuale, il cui ammontare è determinato dai contratti collettivi e che varia in base alla qualifica attribuita al lavoratore
24. Ai sensi dell'art. 2099 c.c. la misura della retribuzione può essere determinata:
Lezione 017
01. Tutela della sicurezza sul lavoro
Lezione 019
01. Il rapporto di lavoro nel trasferimento dell'impresa in crisi
02. La tutela dei diritti del lavoratore nel trasferimento di azienda
Lezione 024
01. In caso di trasferimento d'azienda, chi ha l'obbligo del pagamento dei crediti di lavoro?
soltanto il cedente
il cedente ed il cessionario sono obbligati, in solido, per tutti i crediti che il lavoratore aveva al tempo del trasferimento
previsioni del contratto collettivo possono consentire la liberazione del cedente dalle obbligazioni derivanti dal rapporto di lavoro
soltanto il cessionario
Lezione 025
01. I criteri di selezione determinati dal legislatore in caso di licenziamento collettivo sono:
carichi di famiglia
02. Quando, pur sussistendone i requisiti, il datore di lavoro non deve applicare la disciplina dei licenziamenti collettivi?
nei casi di: scadenza dei contratti a termine; fine lavoro nelle costruzioni edili; attività stagionali o saltuarie
il datore, sussistendone i requisiti, deve obbligatoriamente applicare la disciplina dei contratti collettivi
03. In caso di violazione dei criteri di scelta nell'individuazione dei lavoratori da licenziare, a seguito della dichiarazione di illegittimità del licenziamento quale
tipo di tutela di applica per i lavoratori assunti prima del 7 marzo 2015?
la reintegrazione nel posto di lavoro e la condanna del datore al pagamento di un'indennità risarcitoria commisurata all'ultima retribuzione globale di fatto dal giorno del
licenziamento sino a quello dell'effettiva reintegrazione in misura non superiore a dodici mensilità
la condanna del datore di lavoro al pagamento di un'indennità non assoggettata a contribuzione previdenziale di importo pari a due mensilità dell'ultima retribuzione
globale di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio in misura non inferiore a 4 e non superiore a 24 mensilità
la condanna del datore di lavoro al pagamento di un'indennità risarcitoria onnicomprensiva determinata tra un minimo di dodici e un massimo di ventiquattro mensilità
dell'ultima retribuzione globale di fatto
la reintegra nel posto di lavoro e la condanna del datore di lavoro al pagamento di un'indennità commisurata all'ultima retribuzione globale di fatto maturata dal giorno
del licenziamento sino a quello dell'effettiva reintegrazione
04. Il lavoratore che voglia impugnare un licenziamento collettivo ha il medesimo onere stabilito per i licenziamenti individuali?
deve impugnare il licenziamento soltanto se previsto nell'accordo stipulato tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali
05. Come si calcola il requisito dimensionale ai fini dell'applicabilità della disciplina del licenziamento collettivo?
nel computo dei lavoratori vanno inclusi anche i lavoratori assunti con contratto di inserimento e con contratto di lavoro somministrato
il requisito dimensionale è determinato con riferimento all'occupazione media dell'anno antecedente all'avvio della procedura di licenziamento
il requisito dimensionale è identico a quello previsto per l'applicazione dell'art. 18 St. Lav. (più di 15 dipendenti nell'unità produttiva ovvero in più unità produttive
presenti all'interno dello stesso comune ovvero più di 60 dipendenti sull'intero territorio nazionale)
il requisito dimensionale è determinato considerando l'ipotesi in cui l'azienda abbia più di 15 dipendenti a prescindere dalla loro collocazione territoriale
07. I requisiti per procedere al licenziamento collettivo per riduzione di personale sono:
impresa con più di 15 dipendenti, ammessa al trattamento straordinario di integrazione salariale che ritenga di non garantire il reimpiego a tutti i lavoratori; intenzione di
effettuare almeno 5 licenziamenti nell'arco di 120 giorni
datore di lavoro che occupi almeno 15 dipendenti; presenza di una situazione oggettiva di riduzione o trasformazione di attività o di lavoro che imponga un
ridimensionamento dell'organico; intenzione di effettuare almeno 5 licenziamenti nell'arco di 120 giorni
datore di lavoro che occupi meno di 15 dipendenti; intenzione di effettuare almeno 3 licenziamenti nell'arco di 60 giorni;
impresa con più di 15 dipendenti, ammessa al trattamento straordinario di integrazione salariale che ritenga di non garantire il reimpiego a tutti i lavoratori;
si, nel calcolo dei dipendenti si deve tenere in considerazione anche questa categoria
no, mai
si, se previsto dai contratti collettivi nazionali stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale
Lezione 027
01. Cassa Integrazione in Deroga
Lezione 028
01. Diritti dei lavoratori ed irrinunciabilità.
Lezione 029
01. Il Licenziamento individuale deve essere impugnato dal lavoratore:
può essere sempre impugnato, non vi sono termini posti a pena di decadenza
è legittimo se motivato
è annullabile
è nullo
Lezione 030
01. L'onere della prova della sussistenza della giusta causa di licenziamento spetta:
a entrambi
al lavoratore
si applicano per i lavoratori assunti in prova dal momento in cui l'assunzione diviene definitiva
deve essere rispettato soltanto nel licenziamento per giustificato motivo oggettivo
è determinata dai contratti collettivi e varia in base all'anzianità del lavoratore e alla sua qualifica
nei casi di infortunio e/o malattia consente all'imprenditore di recedere dal contratto di lavoro decorso un periodo di tempo stabilito, generalmente, dai contratti collettivi
consente alla parte che recede dal rapporto di lavoro a sostituire il periodo di preavviso con la relativa indennità
08. Nel sistema della legge Fornero la tutela avverso il licenziamento disciplinare ingiustificato ai sensi dell'art. 18, comma 4 si applica:
nelle "altre" ipotesi in cui il giudice accerta che non ricorrono gli estremi del giustificato motivo soggettivo
in caso venga accertata l'insussistenza del fatto contestato ovvero la riconducibilità del fatto contestato fra le condotte punibili con sanzione conservativa in base delle
previsioni del contratto collettivo
consiste in una causa che non consenta la prosecuzione, neanche in via provvisoria, del rapporto di lavoro
10. Per i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015, in casi di licenziamento dichiarato inefficace perché intimato in forma orale, qual è la tutela applicabile?
tutela indennitaria avente ad oggetto la condanna del datore di lavoro al pagamento di un'indennità non assoggettata a contribuzione di importo pari a due mensilità
dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio
tutela reintegratoria e risarcitoria avente ad oggetto la condanna del datore di lavoro al pagamento di un'indennità non assoggettata a contribuzione commisurata all'ultima
retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto
tutela indennitaria avente ad oggetto la condanna del datore di lavoro al pagamento di un'indennità non assoggettata a contribuzione di importo pari a una mensilità
dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio
11. Nelle ipotesi in cui sia accertato che non ricorrono gli estremi del giustificato motivo soggettivo, il lavoratore che sia stato licenziato può ottenere ai sensi
dell'art. 18, comma 4, Statuto Lavoratori:
il pagamento di un'indennità risarcitoria onnicomprensiva tra un mimino di dodici e un massimo di 24 mensilità
la reintegra nel posto di lavoro, con condanna del datore al risarcimento del danno commisurato alla retribuzione globale di fatto da ultimo percepita, dalla data di
illegittima estromissione fino alla effettiva reintegra
la reintegra nel posto di lavoro, con condanna del datore al risarcimento del danno commisurato alla retribuzione globale di fatto da ultimo percepita, per un importo non
superiore a dodici mensilità
legge n. 604/1966
legge n. 223/1991
legge n. 92/2012
legge n. 300/1970
si applica soltanto nelle ipotesi in cui il fatto poteva essere punito con sanzione conservativa in base alle previsione del contratto collettivo
si applica soltanto nell'ipotesi in cui venga accertata l'insussistenza del fatto materiale contestato al lavoratore, con espressa esclusione di ogni valutazione circa la
sproporzione del licenziamento
15. Come può essere definito il licenziamento per giustificato motivo oggettivo:
il recesso riconducibile a una causa che non consenta la prosecuzione, neanche in via provvisoria, del rapporto di lavoro
il recesso determinato da un notevole inadempimento del lavoratore agli obblighi contrattuali
il recesso del datore determinato da ragioni inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare svolgimento di essa
è l'obbligo del datore di corrispondere il TFR in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo
è l'obbligo del datore di lavoro di richiamare il lavoratore licenziato per giustificato motivo oggettivo, in caso di nuove assunzioni
è l'obbligo del datore di lavoro di dimostrare, in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, l'impossibilità di adibire il lavoratore in altri posti di lavoro e in
altre mansioni
è l'obbligo del datore di lavoro di agire secondo buona fede e correttezza nella scelta dei lavoratori da licenziare
Lezione 031
01. In che cosa si sostanzia la procedura conciliativa introdotta dalla legge n.92/2012 in caso di licenziamento per g.m.o.?
nell'intervento delle organizzazioni sindacali con l'intento precipuo di evitare il licenziamento del lavoratore
in una comunicazione contestuale al licenziamento per g.m.o. effettuata dal datore di lavoro e inviata al lavoratore e alla DTL competente per territorio con cui si apre un
procedimento volto a esperire un tentativo di conciliazione tra il lavoratore e il datore di lavoro
in una comunicazione preventiva al licenziamento per g.m.o. effettuata dal datore di lavoro e inviata al lavoratore e alla DTL competente per territorio con cui si apre un
procedimento volto a esperire un tentativo di conciliazione tra il lavoratore e il datore di lavoro
in una comunicazione successiva al licenziamento, con una proposta transattiva volta alla riduzione del contenzioso tra datore e lavoratore
02. Il licenziamento per essere valido quale forma deve rivestire?
forma scritta
deve essere intimato attraverso una particolare procedura introdotta dalla legge Fornero
non necessita di alcuna forma, l'importante che sia resa nota la volontà del datore di recedere dal contratto
Lezione 032
01. Quando il licenziamento può essere dichiarato nullo?
in caso di licenziamento disciplinare adottato senza le prescritte formalità stabilite dall'art. 7 St. Lav.
in caso di licenziamento discriminatorio, adottato in concomitanza di matrimonio, legato alla genitorialità, per motivo illecito determinante e per cause espressamente
previste dalla legge
comporta la condanna del datore al risarcimento del danno ma il rapporto di lavoro si estingue
è annullabile
è sanzionato con la reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro e la condanna del datore al risarcimento del danno
03. Le nuove disposizioni del D. Lgs. n. 23/2015 concernenti il regime di tutela in caso di licenziamento illegittimo si applicano:
agli operai, impiegati, quadri e dirigenti assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a decorrere dal 7 marzo 2015
agli operai, impiegati e quadri pubblici e privati assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a decorrere dal 7 marzo 2015
agli operai, impiegati e quadri assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a decorrere dal 7 marzo 2015
soltanto agli operai e impiegati assunti con contratto di lavoro a tempo determinato a decorrere dal 7 marzo 2015
Lezione 033
01. Qual è la differenza tra il licenziamento e le dimissioni?
Il licenziamento consiste nel recesso del datore di lavoro mentre le dimissioni rappresentano il recesso del lavoratore
02. Qual è la differenza tra il licenziamento e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro?
nella risoluzione consensuale il datore di lavoro e il lavoratore decidono di porre fine al rapporto di lavoro
la risoluzione non deve essere attestata, a pena di inefficacia, da determinate formalità
Lezione 034
01. Le imprese intenzionate a procedere a licenziamento collettivo devono effettuare una comunicazione preventiva a:
alle RSU
alle RSA, alle associazioni di categoria e alla Direzione territoriale del lavoro
02. La comunicazione di cui all'art. 4 della legge n. 223/1991 deve contenere, tra l'altro:
le ragioni inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa
i motivi tecnici, organizzativi e produttivi per i quali non risultino possibili rimedi alternativi al licenziamento
03. La procedura di consultazione tra l'azienda e le r.s.a. destinatarie della comunicazione di avvio del licenziamento collettivo deve concludersi:
soltanto dopo la stipula di un accordo tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali per la gestione della procedura
devono essere formate unitamente alle organizzazioni sindacali e agli uffici pubblici coinvolti
possono essere effettuate oralmente purché vi sia la partecipazione delle organizzazioni sindacali
05. Il datore di lavoro, nell'intimare il licenziamento collettivo, deve rispettare i termini di preavviso?
si, il datore nell'intimare il licenziamento ai singoli lavoratori deve rispettare il termine di preavviso previsto dal contratto collettivo con riferimento alla qualifica
professionale e all'anzianità di ognuno.
no, mai
si e il termine decorre dalla procedura di avvio del licenziamento collettivo stesso
06. I criteri di scelta del personale da licenziare nel licenziamento collettivo:
qualora le parti non raggiungano un accordo sui criteri di scelta essi sono individuati dal legislatore
sono quelli indicati dalle parti nel corso dell'esame congiunto che caratterizza la procedura di licenziamento
07. Eventuali vizi della comunicazione di avvio della procedura di licenziamento collettivo possono essere sanati?
no, la mancata indicazione degli elementi previsti dalla legge invalida la procedura e determina l'inefficacia dei licenziamenti
si, soltanto emettendo una nuova comunicazione in cui si dia atto di aver sanato i vizi precedenti
eventuali vizi della comunicazione possono essere sanati, ad ogni effetto di legge, nell'ambito di un accordo sindacale concluso nel corso della procedura di
licenziamento collettivo
eventuali lacune della comunicazione determinano l'illegittimità del licenziamento soltanto qualora non consentano alle organizzazioni sindacali un effettivo controllo sul
programma di riduzione di personale
08. I requisiti per procedere al licenziamento collettivo per riduzione di personale sono:
impresa con più di 15 dipendenti, ammessa al trattamento straordinario di integrazione salariale che ritenga di non garantire il reimpiego a tutti i lavoratori; intenzione di
effettuare almeno 5 licenziamenti nell'arco di 120 giorni
datore di lavoro che occupi almeno 15 dipendenti; presenza di una situazione oggettiva di riduzione o trasformazione di attività o di lavoro che imponga un
ridimensionamento dell'organico; intenzione di effettuare almeno 5 licenziamenti nell'arco di 120 giorni
impresa con più di 15 dipendenti, ammessa al trattamento straordinario di integrazione salariale che ritenga di non garantire il reimpiego a tutti i lavoratori;
datore di lavoro che occupi meno di 15 dipendenti; intenzione di effettuare almeno 3 licenziamenti nell'arco di 60 giorni;
legge n. 604/1966
legge n. 223/1991
legge n. 92/2012
legge n.300/1970
quattro: riduzione di personale, impossibilità di reimpiego dei lavoratori sospesi per cassa integrazione straordinaria, licenziamenti intimati per cessazione attività,
licenziamenti intimati a seguito di procedure concorsuali
tre: riduzione di personale, impossibilità di reimpiego dei lavoratori sospesi per cassa integrazione straordinaria, licenziamenti intimati per cessazione attività
due: riduzione di personale, impossibilità di reimpiego dei lavoratori sospesi per cassa integrazione straordinaria
Lezione 036
01. Contratto collettivo e contratto individuale di lavoro.
Lezione 037
01. La comunicazione di espletamento del tentativo di conciliazione ex art. 410 c.p.c.
interrompe la prescrizione e sospende, per la durata del tentativo di conciliazione e per i venti giorni successivi alla sua conclusione, il decorso di ogni termine di
decadenza
sospende per la durata del tentativo stesso soltanto il decorso di ogni termine di decadenza
interrompe la prescrizione e sospende, per la durata del tentativo di conciliazione e per i trenta giorni successivi alla sua conclusione, il decorso di ogni termine di
decadenza
02. La conciliazione raggiunta dinanzi alla commissione istituita presso la Direzione Territoriale del Lavoro:
è impugnabile entro sei mesi dalla sua conclusione o dalla cessazione del rapporto di lavoro, se successiva
non è impugnabile
03. I diritti non ancora entrati a far parte della sfera giuridica del lavoratore possono essere oggetto di rinunzia?
si, sempre
no, mai
si, soltanto in presenza di accordi sottoscritti dinanzi alle Direzioni Territoriali del Lavoro
04. Il lavoratore può rinunciare al diritto al versamento dei contributi previdenziali?
si, sempre
si, soltanto in presenza di accordi sottoscritti dinanzi alle Direzioni Territoriali del Lavoro
no, mai
05. Nelle materie di cui all'articolo 409 c.p.c., possono essere svolte:
soltanto procedure innanzi al collegio di conciliazione e arbitrato irrituale costituito secondo quanto previsto dall'art. 412 - ter c.p.c.
conciliazioni e arbitrato nelle modalità previste dai contratti collettivi sottoscritti dalle associazioni maggiormente rappresentative
è un atto unilaterale avente a oggetto la manifestazione della volontà del lavoratore di non esercitare più un suo diritto
è l'accordo con il quale le parti decidono di definire una controversia, di regola mediante l'intervento di un terzo
atto unilaterale del lavoratore sottoscritto a fine rapporto, con egli dichiara di aver percepito una determinata somma a totale soddisfacimento di ogni sua pretesa e di non
avere più nulla a pretendere dal proprio datore di lavoro
è un contratto con cui due o più parti decidono di porre fine a una lite o di prevenirne delle future mediante reciproche concessioni
07. Quali sono le conciliazioni in sede protetta, non impugnabili dal lavoratore?
le conciliazioni intervenute ai sensi degli articoli 185, 410, 411, 412-ter e 412-quater del codice di procedura civile
è un atto unilaterale avente a oggetto la manifestazione della volontà del lavoratore di non esercitare più un suo diritto
è un contratto con cui due o più parti decidono di porre fine a una lite o di prevenirne delle future mediante reciproche concessioni
è l'accordo con il quale le parti decidono di definire una controversia mediante l'intervento di un terzo
si, sempre
no
10. Come deve essere la rinunzia del prestatore di lavoro ai suoi diritti?
univoca e specifica
deve essere impugnata, a pena di decadenza, entro 6 mesi dalla sua sottoscrizione
12. Ai sensi dell'art. 2113 c.c. quali rinunzie o transazioni non sono valide:
quelle relative a diritti patrimoniali del lavoratori concernenti i rapporti di cui all'art. 409 c.p.c.
quelle che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge e dei contratti o accordi collettivi
è un atto unilaterale avente a oggetto la manifestazione della volontà del lavoratore di non esercitare più un suo diritto
è un contratto con cui due o più parti decidono di porre fine a una lite o di prevenirne delle future mediante reciproche concessioni
entro 5 mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro cui la transazione si riferisce
a pena di decadenza, entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto se la transazione è intervenuta in costanza di rapporto o dalla data della transazione, se questa è
intervenuta dopo la cessazione medesima
15. Quale forma deve assumere l'impugnativa della transazione e della rinunzia per essere valida?
deve essere effettuata con qualsiasi atto scritto, anche stragiudiziale, del lavoratore idoneo a renderne nota la volontà
può avere qualsiasi forma, scritta od orale purché sia idonea a rendere nota la volontà del lavoratore
Lezione 038
01. I crediti di natura retributiva pagati con periodicità annuale o inferiore, entro quanto tempo si prescrivono?
5 anni
tre anni
1 anno
dieci anni
è soggetto alla prescrizione ordinaria che decorre dalla cessazione del rapporto di lavoro
è imprescrittibile
03. La prescrizione dei diritti del lavoratore di natura retributiva inizia a decorrere:
in pendenza di rapporto di lavoro, dal momento in cui il diritto può essere fatto valere quando il rapporto è assistito dalla garanzia della stabilità reale; dalla data di
cessazione del rapporto qualora non operi la garanzia della stabilità reale
04. Quali sono i termini di prescrizione estintiva dei diritti del lavoratore?
dieci anni per i diritti di credito di natura retributiva e cinque anni per i diritti non retributivi
non ci sono termini di prescrizione per i diritti nascenti dal rapporto di lavoro
dieci anni per i diritti non retributivi e cinque anni per i diritti di credito di natura retributiva
si caratterizza per il fatto che decorso il periodo di tempo fissato dalla legge, il diritto di credito si presume estinto per inadempimento
si caratterizza per il fatto che il lavoratore ha l'onere di esercitare i propri diritti entro un determinato periodo decorso il quale egli perde la possibilità di poterlo esercitare
si caratterizza per il fatto che il tempo di prescrizione è maggiore di quello previsto dalla legge
si caratterizza per il fatto che il diritto, a causa del decorso del tempo, si estingue comunque anche se il datore di lavoro non vi ha adempiuto
06. I termini di prescrizione presuntiva per le retribuzioni corrisposte per periodi non superiori al mese sono:
due anni
1 anno
tre anni
5 anni
07. I termini di prescrizione presuntiva per le retribuzioni corrisposte per periodi superiori al mese sono:
1 anno
5 anni
due anni
tre anni
08. La prescrizione dei diritti del lavoratore di natura non retributiva inizia a decorrere:
in pendenza di rapporto di lavoro, dal momento in cui il diritto può essere fatto valere quando il rapporto è assistito dalla garanzia della stabilità reale; dalla data di
cessazione del rapporto qualora non operi la garanzia della stabilità reale
Lezione 040
01. La mancata attuazione dell'art. 39 Costituzione
Lezione 041
01. l'articolo 39 della Costituzione prevede che:
I sindacati senza personalità giuridica non possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria.
I sindacati registrati non possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes
I sindacati registrati possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli
appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia di legge.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso il Ministero del lavoro se hanno estensione nazionale, o presso la Direzione
territoriale del lavoro.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso il Tribunale localmente competente
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso il Tribunale di Milano
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso il Ministero del lavoro se hanno estensione nazionale, o presso la Direzione
territoriale del lavoro.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso il Tribunale localmente competente
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso il Tribunale di Roma
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso la CCIA, secondo le norme di legge. E` condizione per la registrazione che gli statuti
dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici territoriali del Governo o centrali, secondo le norme di legge. E` condizione
per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratic
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. E` condizione per la registrazione
che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica
L'organizzazione sindacale dei sindacati non registrati è sottoposta a controllo del Ministero dell'Interno.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso il Tribunale competente territorialmente, secondo le norme di legge. E` condizione
per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso l'Ispettorato del lavoro, secondo le norme di legge. E` condizione per la registrazione
che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica
L'organizzazione sindacale dei sindacati non registrati è sottoposta a controllo del Ministero dell'Interno.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. E` condizione per la registrazione
che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica
L'organizzazione sindacale dei sindacati non registrati è sottoposta a controllo del Ministero del Lavoro.
L'organizzazione sindacale dei sindacati registrati è sottoposta a controllo del Ministero del Lavoro.
L'organizzazione sindacale dei sindacati non registrati è sottoposta a controllo del Ministero dei Trasporti.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso il Ministero del lavoro se hanno estensione nazionale, o presso la Direzione
territoriale del lavoro.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso il Tribunale localmente competente
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso la Direzione Territoriale competente per territorio.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso il Tribunale del luogo in cui hanno sede
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro iscrizione presso la Camera di Commercio
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso il Ministero del Lavoro
E` condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
L'organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di
legge. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con
efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia
obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. E` condizione per la registrazione
che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
L'organizzazione sindacale è libera, ma può essere derogata con legge dello Stato.
L'organizzazione sindacale è libera, tranne che in caso di sciopero nei servizi pubblici essenziali
Ai sindacati non registrati può essere imposta una limitazione circa l'organizzazione interna
L'organizzazione sindacale dei sindacati registrati è sottoposta a controllo del Ministero del Lavoro.
L'organizzazione sindacale dei sindacati non registrati è sottoposta a controllo del Ministero dell'Interno, come da disposizioni del I libro Codice civile
L'organizzazione sindacale dei sindacati non registrati è sottoposta a controllo del Ministero del Lavoro, come da disposizioni del I libro Codice civile
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia
obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati non hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con
efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Non possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con
efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati non hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con
efficacia erga omnes.
I sindacati registrati non possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes.
I sindacati non registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia nei confronti dei lavoratori che abbiano sottoscritto il contratto per adesione al
sindacato.
I sindacati registrati possono , rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes per tutti gli
appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes nei confronti dei lavoratori iscritti ai sindacati comparativamente più
rappresentativi.
I sindacati registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria nei confronti dei lavoratori iscritti al sindacato.
I sindacati non registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia nei confronti dei lavoratori iscritti ai sindacati maggiormente rappresentativi.
I sindacati registrati possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli
appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati non possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes.
I sindacati registrati non possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficaciaobbligatoria.
I sindacati non registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia nei confronti dei lavoratori autonomi.
I sindacati registrati possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli
appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes nei confronti dei lavoratori iscritti al sindacato maggioritario.
I sindacati registrati non possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes.
I sindacati registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes nei confronti dei lavoratori autonomi
I sindacati registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes nei confronti dei lavoratori iscritti al sindacato.
I sindacati registrati possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli
appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati non possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes nei confronti dei lavoratori autonomi
I sindacati registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria solo nei confronti dei lavoratori della categoria merceologica di
appartenenza.to.
I sindacati registrati possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli
appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati non possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria.
I sindacati registrati possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli
appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro solo nei confronti dei propri iscritti con efficacia erga omnes.
I sindacati non registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes.
I sindacati non registrati non possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes.
I sindacati non registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes.
I sindacati registrati non possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes.
I sindacati registrati possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli
appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia
obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati non hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con
efficacia erga omnes.
I sindacati registrati sono soggetti giuridici di diritto. Non possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con
efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati hanno personalità di diritto. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia
obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati sono soggetti giuridici di diritto e possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con
efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati non hanno personalità giuridica, possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi efficaci erga omnes
I sindacati registrati aventi personalità di diritto, possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia
obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia
obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati non sono soggetti giuridici di diritto e possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con
efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali
il contratto si riferisce.
I sindacati registrati non hanno personalità giuridica, possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi efficaci erga omnes
I sindacati registrati aventi personalità di diritto, possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia
nei confronti dei propri iscritti.
I sindacati registrati non hanno personalità giuridica, non possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi efficaci erga
omnes
I sindacati registrati sono soggetti giuridici di diritto e possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con
efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
I sindacati registrati possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli
appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
Lezione 044
01. In caso di violazione dei criteri di scelta nell'individuazione dei lavoratori da licenziare, a seguito della dichiarazione di illegittimità del licenziamento quale
tipo di tutela di applica per i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015?
la reintegra nel posto di lavoro e la condanna del datore di lavoro al pagamento di un'indennità commisurata all'ultima retribuzione globale di fatto maturata dal giorno
del licenziamento sino a quello dell'effettiva reintegrazione
la reintegrazione nel posto di lavoro e la condanna del datore al pagamento di un'indennità risarcitoria commisurata all'ultima retribuzione globale di fatto dal giorno del
licenziamento sino a quello dell'effettiva reintegrazione in misura non superiore a dodici mensilità
la condanna del datore di lavoro al pagamento di un'indennità risarcitoria onnicomprensiva determinata tra un minimo di dodici e un massimo di ventiquattro mensilità
dell'ultima retribuzione globale di fatto
la condanna del datore di lavoro al pagamento di un'indennità non assoggettata a contribuzione previdenziale di importo pari a due mensilità dell'ultima retribuzione
globale di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio in misura non inferiore a 4 e non superiore a 24 mensilità