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Set Domande
Docente:
Set Domande: ANALISI E MODELLISTICA DEI SISTEMI
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Liberati Francesco
Indice
Indice Lezioni .......................................................................................................................... p. 2
Lezione 001 ............................................................................................................................. p. 3
Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 4
Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 5
Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 6
Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 7
Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 8
Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 10
Lezione 009 ............................................................................................................................. p. 11
Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 12
Lezione 013 ............................................................................................................................. p. 13
Lezione 014 ............................................................................................................................. p. 16
Lezione 015 ............................................................................................................................. p. 18
Lezione 016 ............................................................................................................................. p. 20
Lezione 018 ............................................................................................................................. p. 21
Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 23
Lezione 020 ............................................................................................................................. p. 24
Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 25
Lezione 022 ............................................................................................................................. p. 28
Lezione 024 ............................................................................................................................. p. 29
Lezione 026 ............................................................................................................................. p. 30
Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 31
Lezione 028 ............................................................................................................................. p. 32
Lezione 030 ............................................................................................................................. p. 33
Lezione 031 ............................................................................................................................. p. 34
Lezione 035 ............................................................................................................................. p. 35
Lezione 036 ............................................................................................................................. p. 36
Lezione 037 ............................................................................................................................. p. 37
Lezione 040 ............................................................................................................................. p. 38
Lezione 041 ............................................................................................................................. p. 39
Lezione 042 ............................................................................................................................. p. 40
Lezione 043 ............................................................................................................................. p. 41
Lezione 044 ............................................................................................................................. p. 42
Lezione 045 ............................................................................................................................. p. 43
Lezione 046 ............................................................................................................................. p. 44
Lezione 047 ............................................................................................................................. p. 45
Lezione 001
01. L'automazione riguarda...
Metodologie
Tecnologie e metodologie
Tecnologie
E' un corpo di metodi e tecniche per la progettazione, realizzazione e conduzione di sistemi di controllo automatici.
03. In che modo la strumentazione e le metodologie di controllo impattano su costi e prestazioni di un sistema controllato complesso?
L'impatto sui costi è in genere equivalente. Le prestazioni sono determinate dalla scelta opportuna della strumentazione.
La strumentazione impatta maggiormante sui costi, ma una corretta scelta della strumentazione è in grado di per se di garantire le prestazion desiderate.
La gran parte dei costi è determinata in genere dall'acquisto e dalla istallazione delle componenti del sistema controllato. Il raggiungimento delle prestazioni desiderate
può essere garantito solo dalla scelta dell'appropriata metodologia di controllo.
04. Quali sono gli obiettivi del corso di Analisi e Modellistica dei Sistemi?
Fornire allo studente un insieme di metodi e tecniche per la modellizzazione dei sistemi di controllo e l'analisi delle relative proprietà.
L'unione funzionale del sistema da controllare (il processo), del sistema di controllo (il controllore) e delle reti e dei dispositivi di misura, attuazione e comunicazione.
Lezione 003
01. Quali elementi minimi dovrebbe contenere un esempio di sistema di automazione?
Un controllore
Un sensore di temperatura
Un controllore PID
03. Cosa sono e quale è il ruolo, rispettivamente, dei sensori e degli attuatori?
03. Cosa sono e qual è il ruolo, rispettivamente, dei sensori e degli attuatori?
Gli attuatori sono dispositivi o apparecchiature necessari per applicare le azioni di intervento sul sistema da
controllare e sono individuati dalle modalità di controllo. Invece i sensori sono necessari per conoscere quali
sono le condizioni operative del sistema da controllare e per rilevare ed effettuare la misura dell’effetto che
hanno le variabili di intervento sul comportamento del sistema da controllare stesso.
Lezione 004
01. Quale dei seguenti può costituire un esempio di specifica per un sistema di controllo della temperatura di un forno
X Sono una lista delle caratteristiche tecniche che il sistema di controllo deve possedere.
X L'elenco dettagliato, schematico e qualitativo dei risultati che devono essere raggiunti e delle caratteristiche tecniche di un sistema di controllo
X Gli obiettivi che devono essere raggiunti dalla applicazione del sistema di controllo al sistema da controllare
Gli obiettivi che devono essere raggiunti dalla applicazione del sistema controllato al sistema da controllare
06. Cos'è la fase di realizzazione di un sistema di controllo e quali principali attività occorre portare a compimento in tale fase?
06. Cos'è la fase di realizzazione di un sistema di controllo e quali principali attività occorre portare a
compimento in tale fase?
La fase di realizzazione di un sistema di controllo è quella fase in cui le finalità vengono usate per
verificare che gli obiettivi siano stati raggiunti. In fase di realizzazione ci sono varie attività da svolgere:
- Verificare che il sistema controllato abbia le funzionalità desiderate;
- Verificare che a regime il sistema controllato rispetti le specifiche desiderate;
- Verificare che nel transitorio il sistema controllato abbia le prestazioni desiderate.
Lezione 005
01. In un circuito generatore di tensione, resistenza e induttanza, qual è l'attuatore?
Il generatore di tensione
Un sistema che presenta dei flussi di energia o di informazioni con l'ambiente circostante.
Trasformare l'informazione contenuta nel segnale di controllo in un forzamento ad alto contenuto energetico del sistema
Lezione 006
01. Quale dei seguenti può costituire un esempio di sistema complesso?
Un PLC
Un circuito RLC
Il fatto che la funzione di trasferimento del sistema presenta poli complessi coniugati
La interazione di una molteplicità di elementi singoli e sotto-sistemi del sistema complesso complessivo
Lezione 007
01. Cos'è un sistema a stati finiti?
Un sistema statico
04. Un sistema statico può essere visto come un sistema dinamico senza variabili di stato
E' falso
X E' vero
05. Dato un sistema dinamico, quante diverse uscite possono corrispondere ad un ben dato ingresso?
X Un sistema in cui il valore dell'uscita ad un dato istante dipende dal valore che l'ingresso ha assunto in tutti gli istanti passati.
07. Dato un sistema statico, quante diverse uscite possono corrispondere ad un ben dato ingresso?
08. Quale dei seguenti elementi circuitali, in condizioni ideali, è un esempio di sistema statico?
Una resistenza
Un condensatore
Un'induttanza
09. Quale dei seguenti elementi circuitali, in condizioni ideali, è un esempio di sistema dinamico?
Una resistenza
Un condensatore o un'induttanza
Un diodo
L'evoluzione di un sistema dinamico a partire da uno stato iniziale dato e in assenza di forzamenti esterni.
E' l'insieme delle informazioni che, una volta specificato, rende univoco il legame ingresso-uscita del sistema.
E' il luogo ove è ubicato il sistema controllato, sempre da specificare ai fini della sicurezza sul posto di lavoro.
Il fatto che una perturbazione data al sistema a partire da uno stato di equilibrio generi delle evoluzioni limitate.
16. Che differenza c'è tra i sistemi a stati finiti e i sistemi a stato di tipo continuo?
17. Che differenza c'è tra un sistema asintoticamente stabile e un sistema semplicemente stabile?
10. Si discuta lo schema di controllo a controreazione: caratteristiche, vantaggi, limitazioni. Si disegni lo schema
a blocchi di riferimento per il controllo a Controreazione
Nel controllo a controreazione l'andamento della variabile di comando viene fissato tramite una legge di
controllo in funzione della differenza (retroazione negativa) fra l'andamento desiderato della variabile controllata
o riferimento (che assume il ruolo di variabile di controllo) e quello realmente raggiunto, valutato in base alla
misura diretta della variabile controllata. I principali vantaggi delle modalità di controllo a controreazione rispetto
al controllo a catena aperta sono:
- una migliore qualità delle prestazioni e delle specifiche,
- la possibilità di adattarsi a disturbi esterni e incertezze parametriche di modello.
Il sistema da controllare deve essere correttamente dimensionato, altrimenti la possibilità di influenzare le
dinamiche secondarie con la controreazione sarebbe resa vana dal sovradimensionamento e l’incremento di
prestazioni ottenibile non giustificherebbe la complessità di progettazione e le maggiori competenze specifiche
richieste legate a tale modalità di controllo.
12. Presentare e discutere il modello matematico differenziale, nel dominio del tempo, impiegato per la
modellizzazione dei sistemi dinamici lineari a tempo continuo ("modello nello spazio di stato"). In particolare, si
scrivano le equazioni del modello indicando con "u" l'ingresso, con "y" l'uscita e con "x" lo stato del sistema.
L’Equazione della dinamica dello stato è ẋ(t)=f[x(t),u(t)]
L’equazione dell’uscita allo stato iniziale è y(t)=g[x(t),u(t)]
Dove x(t) appartiene a R^m , y(t) appartiene a R^q.
Equazione della dinamica dello stato è l’equazione differenziale che descrive l'evoluzione temporale dello stato in
funzione dello stato stesso e dell'ingresso. L’Equazione di uscita è l’equazione algebrica che descrive l'evoluzione
temporale dell'uscita in funzione dello stato e dell'ingresso.
Esprimendo le variabili di ingresso, di stato e di uscita come vettori e i parametri come matrici, il modello dinamico
risulta:
ẋ(t)=Ax(t),Bu(t)x(0)=x0
y(t)=Cx(t)+u(t) stato iniziale
x(t) stato del sistema, vettore nx1 con xi(t) i-esima variabile di stato
u vettore delle grandezze di ingresso mx1
y vettore delle grandezze di uscita qx1
la matrice A della dinamica del sistema nxn, specifica come lo stato evolve nel tempo in funzione dello stato
presente e determina le propriet‡ dinamiche e di stabilit‡ del sistema. Invece la matrice B di ingresso nxm specifica
come lo stato evolve nel tempo in funzione dell'ingresso.
La matrice C di uscita qxn specifica come l'uscita evolve nel tempo in funzione dello Stato.
La matrice D di legame diretto ingresso-uscita qxm, se non Ë nulla, specifica come l'ingresso influenzi direttamente
l'uscita.
La conoscenza delle matrici A, B, C e D equivale alla conoscenza completa del modello nello spazio di stato.
L’Evoluzione libera Ë determinata esclusivamente dalle condizioni iniziali, si verifica quando u(t)=0 oppure quando B
ha tutte componenti uguali a zero.
08. Enunciare e presentare con supporto di formule la proprietà di linearità della trasformata di Laplace
Siano f1(t) e f2(t) due funzioni del tempo, allora vale la seguente proprietà: L[af1(t)+bf2(t)]=aL[f1(t)]
+bL[f2(t)] per ogni a,b appartenente ad R.
La trasformata della combinazione lineare di funzioni nel tempo è pari alla combinazione lineare delle
trasformate delle funzioni.
10. Cos'è la Trasformata di Laplace e a cosa è utile per i fini della modellizzazione dei sistemi dinamici?
La trasformata di Laplace F(s)= integrale da 0 a inf di f(t)e ^(-st) dt è una funzione lineare di variabile
complessa che associa in modo biunivoco ad una generica funzione di f(t) nel dominio del tempo una
funzione F(s) nel dominio della variabile complessa s=σ+jω. La funzione F(s) ha lo stesso contenuto
informativo del segnale di origine f(t), piu precisamente, F(s) ed f(t) sono due diverse rappresentazioni dello
stesso segnale: F(s) è la rappresentazione nel dominio complesso, mentre f(t) è la rappresentazione dello
stesso segnale nel dominio del tempo. La trasformata di Laplace è molto utile ai fini della modellizzazione
dei sistemi dinamici in quanto permette di risolvere equazioni differenziali ordinarie operando con equazioni
algebriche di più semplice soluzione per poi poter tornare alla soluzione nel tempo tramite l'operazione di
trasformazione inversa, inoltre consente di porre in stretta connessione la soluzione delle
equazioni differenziali con tecniche di analisi armonica.
Nell’ambito delle analisi dei sistemi l’applicazione di Laplace risulta particolarmente utile per:
- Caratterizzare il comportamento di un sistema dinamico complesso ottenuto dalla aggregazione di
più sistemi dinamici elementari;
- Ricavare la funzione di trasferimento G(s) da un modello dinamico nel dominio del tempo lineare a
parametri costanti e per calcolare i relativi modi naturali;
- Calcolare l’andamento della variabile di uscita Y(s) in funzione di variabili di forzamento U(s) di tipo
esponenziale, una volta assegnata la risposta impulsiva G(s).
08. Mostrare come si calcola la funzione di trasferimento della controreazione di due processi
Per un sistema dinamico in controreazione (o retroazione negativa), in cui il comportamento dinamico dei
due elementi che lo costituiscono è caratterizzato dalle funzioni di trasferimento G1(s) e G2(s) e la variabile
di forzamento del primo elemento è ottenuta dalla differenza fra la variabile di ingresso U(s) e la variabile di
uscita Y2(s), il comportamento dinamico complessivo Ë caratterizzato dalla funzione di trasferimento
G(s)=G1(s)/[1+G1(s)*G2(s)]. Per un sistema dinamico in retroazione positiva, il comportamento dinamico
complessivo è caratterizzato dalla funzione di trasferimento G(s)=G1(s)/[1-G1(s)*G2(s)].
04. Discutere del problema della realizzazione a partire da una data funzione di trasferimento
Si intende la ricerca di una rappresentazione di stato (interna) per un sistema dinamico di cui si conosca
una rappresentazione "ingresso-uscita" (esterna) . In realtà la rappresentazione esterna di un sistema
non ha intrinsecamente informazioni tali da consentire di "individuare" lo stato del sistema: È più
corretto quindi intendere il termine realizzazione con significato di "associazione di una
rappresentazione di stato" cui corrisponda la rappresentazione "ingresso-uscita" di partenza.
03. Quale condizione devono soddisfare i poli affinché un sistema lineare tempo- continuo sia stabile?
Affinché un sistema lineare sia stabile tutti i poli devono essere a parte reale negativa o nulla perché
distinti; quindi un sistema lineare stabile non deve avere ne poli a parte reale positiva ne poli a parte
reale nulla coincidenti (cioè a molteplicità maggiore di uno).
01.Cos'è il Simulink?
Il Simulink è un software grafico di programmazione associato a Matlab, entrambi sviluppati dalla
compagnia statunitense MathWorks. Il Simulink è particolarmente indicato per simulare sistemi dinamici
lineari e non lineari, una volta che è stata effettuata la loro modellazione mediante schemi a blocchi.
Simulink offre un editor grafico, librerie di blocchi personalizzabili e solutori per la modellazione e la
simulazione di sistemi dinamici, consente di incorporare gli algoritmi Matlab nei modelli e di esportare i
risultati delle simulazioni in Matlab per ulteriori analisi.
04. Nell'ambito della progettazione e realizzazione di un sistema di controllo, che ruolo e utilità svolge la simulazione?
La simulazione ha un ruolo molto importante in fase di progettazione poiché consente di verificare funzionalità e
prestazioni del sistema, evidenziando le criticità di funzionamento o errori di progetto, prima della realizzazione fisica o
di un prototipo e relativa messa in esercizio. Questo è utile in quanto in questa fase è facile e poco costoso apportare le
modifiche essenziali; inoltre anche la verifica finale della funzionalità e delle prestazioni sulla realizzazione fisica più
richiedere ulteriori aggiustamenti, ma in genere riguardano aspetti marginali ed economicamente poco impegnativi.