ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
Indice
Indice Lezioni .......................................................................................................................... p. 2
Lezione 001 ............................................................................................................................. p. 3
Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 5
Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 6
Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 8
Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 10
Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 12
Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 15
Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 16
Lezione 010 ............................................................................................................................. p. 17
Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 18
Lezione 012 ............................................................................................................................. p. 19
Lezione 013 ............................................................................................................................. p. 21
Lezione 014 ............................................................................................................................. p. 23
Lezione 015 ............................................................................................................................. p. 24
Lezione 016 ............................................................................................................................. p. 25
Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 26
Lezione 018 ............................................................................................................................. p. 29
Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 30
Lezione 022 ............................................................................................................................. p. 32
Lezione 023 ............................................................................................................................. p. 34
Lezione 024 ............................................................................................................................. p. 36
Lezione 026 ............................................................................................................................. p. 37
Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 38
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
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Lezione 001
01. Qual è l'obiettivo di un metodo numerico?
Ottenere una soluzione approssimata a quella analitica mediante un numero infinito di operazioni matematiche.
Ottenere una soluzione approssimata a quella analitica mediante un numero finito di operazioni matematiche.
02. Nei calcoli di tipo scientifico, quale tipo di rappresentazione numerica si è sempre preferito utilizzare tra quella in virgola mobile e quella in virgola fissa?
Entrambe.
03. Come si definisce il fenomeno che avviene quando il risultato di un'operazione di macchina è un numero che non appartiene al range rappresentabile dal
calcolatore?
Overflow.
Precisione di macchina.
Cancellazione.
Pivoting.
04. Come si definisce il fenomeno che avviene quando il risultato di un'operazione di macchina è un numero che non appartiene al range rappresentabile dal
calcolatore?
Underflow.
Precisione di macchina.
Pivoting.
Cancellazione.
05. Come si definisce il fenomeno che avviene quando nel calcolatore si verifica una perdita sensibile di cifre significative?
Pivoting.
Overflow.
Underflow.
Cancellazione.
Il risultato di operazioni aritmetiche tra numeri di macchina, sono sempre numeri di macchina.
Le operazioni di macchina godono delle stesse proprietà dell'aritmetica esatta dei numeri reali.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
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Metodo numerico per ottenere una soluzione esatta mediante un numero finito di operazioni matematiche.
Metodo numerico per ottenere una soluzione approssimata a quella analitica mediante un numero finito di operazioni matematiche.
Metodo numerico per ottenere una soluzione esatta mediante un numero infinito di operazioni matematiche.
Metodo numerico per ottenere una soluzione approssimata a quella analitica mediante un numero infinito di operazioni matematiche.
ottenere mediante un numero finito di operazioni aritmetiche e/o logiche una soluzione esatta
ottenere mediante un numero infinito di operazioni aritmetiche e/o logiche una soluzione esatta
ottenere mediante un numero infinito di operazioni aritmetiche e/o logiche una soluzione che approssimi quella rigorosamente definibile analiticamente
Ottenere mediante un numero finito di operazioni aritmetiche e/o logiche una soluzione che approssimi quella rigorosamente definibile analiticamente
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Lezione 002
01. Indicare quale tra le seguenti affermazioni non è corretta.
Se gli zeri occupano le ultime posizioni di grandi numeri, non è facile stabilire quanti di essi siano significativi.
Gli zeri non sono necessariamente cifre significative in quanto possono essere usate anche solo per posizionare il punto decimale.
Sei.
Sette.
Quattro.
Tre.
Quattro.
Tre.
Cinque.
Una.
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Lezione 003
01. Se un algoritmo amplifica eccessivamente gli errori di arrotondamento, si dice che è:
Malcondizionato.
Bencondizionato.
Stabile.
Instabile.
Sempre.
03. Se le perturbazioni sui dati influenzano in modo molto significativo il risultato, il problema si dice che è:
Malcondizionato.
Bencondizionato.
Stabile.
Instabile.
04. Quale tipo di contrazione del numero di cifre significative è generalmente più preciso dal punto di vista dell'errore?
Nessuno di questi due tipi di contrazione di cifre significative può essere eseguito da un calcolatore.
05. Cosa succede all'errore di troncamento quando il numero delle operazioni decrescono?
Si annulla.
Aumenta.
Diminuisce.
07. Dato il numero decimale (7) in base 10, quanto vale il suo equivalente in base 2?
(0011) in base 2.
(000) in base 2.
(1110) in base 2.
(111) in base 2.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
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08. Quando vengono eseguite manipolazioni algebriche contemporaneamente con numeri molto grandi e molto piccoli:
09. Dato il numero decimale (12) in base 10, quanto vale il suo equivalente in base 2?
(1111) in base 2.
(0011) in base 2.
(110) in base 2.
(1100) in base 2.
10. Quale tipo di contrazione del numero di cifre significative è più impegnativo da eseguire per un calcolatore?
L'arrotondamento.
Nessuno di questi due tipi di contrazione di cifre significative può essere eseguito da un calcolatore.
Il troncamento.
11. Dato il numero binario (1000) in base 2, quanto vale il suo equivalente in base 10?
12. Dato il numero binario (10001) in base 2, quanto vale il suo equivalente in base 10?
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
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Lezione 004
01. Se il problema è malcondizionato è possibile trovare algoritmi stabili?
Sì, è possibile.
02. Data A=[4, 3, 2; -5, 1, 0; 3, 3, -7]. Che tipo di matrice è la seguente matrice B=[4, -5, 3; 3, 1, 3; 2, 0, -7]?
B è la emisimmetrica di A.
B è la trasposta di A.
[5, 6, 7; 6, 1, 2; 7, 2, 0].
[1, 0, 0; 0, 6, 0; 0, 0, 7].
[0, 0, 4; 0, 5, 0; 6, 0, 0].
[0, 3, 3; 3, 0, 3; 3, 3, 0].
[1, 5, 6; 2, 1, 7; 3, 4, 1].
[5, 4, 6; 0, 3, 6; 0, 0, 1].
[5, 0, 0; 5, 3, 0; 1, 4, 6].
[1, 0, 0; 0, 6, 0; 0, 0, 7].
[0, 0, 0; 4, 0, 3; 5, 6, 0].
[0, 3, 5; 0, 0, 4; 0, 1, 0].
[5, 2, 1; 0, 3, 1; 0, 0, 2].
[5, 0, 0; 1, 3, 0; 3, 1, 2].
[1, 0, 0; 0, 6, 0; 0, 0, 7].
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
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Il rango è il massimo ordine di minori non nulli di una matrice. La caratteristica, invece, è il prodotto del numero delle righe per il numero delle colonne della matrice.
Il rango è il massimo ordine di minori non nulli di una matrice. La caratteristica, invece, è il minimo ordine di minori non nulli di una matrice.
Il rango è il massimo ordine di minori non nulli di una matrice. La caratteristica, invece, è la somma degli elementi della diagonale principale di una matrice.
Il determinante di una sottomatrice quadrata ottenibile dalla matrice A di partenza eliminando alcune righe e/o colonne.
Una sottomatrice quadrata ottenibile dalla matrice A di partenza eliminando alcune righe.
Una sottomatrice quadrata ottenibile dalla matrice A di partenza eliminando alcune colonne.
Una sottomatrice quadrata ottenibile dalla matrice A di partenza eliminando alcune righe e/o colonne.
12. Quanto vale il rango della seguente matrice A=[-3, 1, 0; 0, -1, -1; 0, 0, -8]?
La somma in valore assoluto degli elementi non appartenenti alla diagonale principale della matrice.
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Lezione 005
01. Data A=[4, 3, 2; -5, 1, 0; 3, 3, -7]. Che tipo di matrice è la seguente matrice B=[4, -5, 3; 3, 1, -3; 2, 0, -7]?
B è la trasposta di A.
B è la emisimmetrica di A.
02. Date le seguenti matrici: A=[2, 3, -1; 0, -5, 4] e B=[3, 1, 0; 2, 3, -1] quanto vale la matrice C=A+B?
C=[5, 4, 0; 0, -2, 3]
C=[5, 4, -1; 2, 8, 5]
03. Date le seguenti matrici: A=[1, 2, 0] e B=[3; -5; 2] quanto vale la matrice C=A*B?
C=15
C=[3; -10; 0]
C=[3, -10, 0]
C=-7
04. Date le seguenti matrici: A=[2, 1; 3, 0; 1, 2] e B=[1, 2, 1, 3; 4, 3, 0, 1], quale trale seguenti affermazioni è corretta:
05. Date le seguenti matrici: A=[5, 3; 2, 1; 3, 0; 1, 2] e B=[1, 2, 1, 3; 4, 3, 0, 1], quale trale seguenti affermazioni è corretta:
06. Date le seguenti matrici: A=[2, 1; 3, 0; 1, 2] e B=[1, 2, 1, 3; 4, 3, 0, 1], quale trale seguenti affermazioni è corretta:
07. Una matrice A in cui tutti gli elementi sono elevati alla potenza zero che risultato fornisce?
La matrice nulla.
Una matrice con tutti gli elementi della diagonale principale pari a 1.
La matrice A.
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La matrice A.
La matrice unità.
La matrice nulla.
09. Una matrice A moltiplicata per la matrice nulla, che risultato fornisce?
La matrice nulla.
La matrice A.
La matrice unità.
10. Una matrice A moltiplicata per la matrice identità, che risultato fornisce?
La matrice A.
La matrice unità.
La matrice nulla.
11. Una matrice A sommata alla matrice identità, che risultato fornisce?
La matrice A.
La matrice unità.
La matrice nulla.
-6
13. Una matrice A moltiplicata per la matrice unità e sommata alla matrice nulla, che risultato fornisce?
La matrice A.
La matrice nulla.
La matrice unità.
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Lezione 006
01. Se la matrice A è del tipo 5X4 e la matrice B è del tipo 4X3, di che tipo sarà la matrice C=AXB?
3X5.
4X4.
3X3.
5X3.
02. Date le seguenti matrici A =[1, 0, 0, 0; 0, 1, 0, 0; 0, 0, 1, 0; 0, 0, 0, 1] e B=[3, 2, 1, 0; 0, 2, 5, 2; 0, 0, -2, -1; 0, 0, 0, 3], quanto vale il determinante del prodotto?
-36
03. Quanto vale il determinante della matrice A =[5, 5, 6, 17, 1; 0, 1, 5, 6, 25; 0, 0, 0, -3, -7; 0, 0, 0, 5, -1; 0, 0, 0, 0, 3 ]?
14
69
75
04. Date le seguenti matrici: B=[1, 0, 1; 3, 4, 6; 11, 3, 1] e C=[5, 5, 5; -1, 2, 0], quanto vale la matrice D= - B*C?
05. Date le seguenti matrici: B=[1, 0; 3, 4; 11, 3] e C=[5, 5, 5; -1, 2, 3; 1, -1, 0] quanto vale la matrice D=-B*C?
Basta fare il prodotto degli elementi della diagonale principale della matrice A.
07. Quanto vale il determinante della matrice A =[5, 5, 6, 17, 1; 0, 1, 5, 6, 25; 0, 0, 3, -3, -7; 0, 0, 0, 5, -1; 0, 0, 0, 0, 3 ]?
207
17
225
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08. Quanto è il valore del determinante di una matrice triangolare di ordine 4X4 con tutti gli elementi sulla diagonale principale uguali a 1?
16
22
21
-21
10. Data una matrice con determinante uguale a zero, quale delle seguenti affermazioni è corretta:
Sì, basta trovare quella matrice che moltiplicata per se' stessa dia la matrice unità.
Sì, basta trovare quella matrice che moltiplicata per se' stessa dia la matrice unità.
Zero.
-2
14. Date le seguenti matrici: A=[5, 2, 1; 0, 3, 4; -2, -5, -6] e B=[1, 1, 5; 2, 2, 2; 4, -3, 0], quanto vale la matrice C=-3*A+B?
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
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-36
Si opera la somma degli elementi al di fuori della diagonale principale della matrice.
17. Quanto vale il determinante della matrice A se tale matrice ha solo un elemento e uguale a 2?
Zero.
Due.
Uno.
La matrice identità.
La matrice nulla.
La matrice nulla.
La matrice identità.
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Lezione 007
01. Quanto vale il determinante della matrice A =[1, 3, 2, 1, 0, 7; 0, 1, 7, 15, -3, -6; 0, 0, 1, 6, 3, 2; 0, 0, 0, 1, 1, 9; 0, 0, 0, 0, 1, 9; 0, 0, 0, 0, 0, 1]?
85
3.05
5.42
9.3
29.38
5.38
9.3
3.05
32.38
16
9.9
Non deve essere nullo il prodotto tra le norme dei due vettori.
Deve essere nullo il prodotto tra uno dei due vettori e la trasposta dell'altro vettore.
Non deve essere nullo il prodotto tra uno dei due vettori e la trasposta dell'altro vettore.
Deve essere nulla la somma tra uno dei due vettori e la trasposta dell'altro vettore.
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Lezione 008
01. I sistemi omogenei:
Sono possibili solo se il rango della matrice dei coefficienti è minore del numero di incognite del sistema.
Sono possibili solo se il rango della matrice dei coefficienti è maggiore di quello della matrice completa.
Sono possibili solo se il rango della matrice completa è maggiore di quello della matrice dei coefficienti.
Incompatibile.
Omogeneo.
Indeterminato.
Impossibile.
E' possibile solo se il rango della matrice completa è maggiore di quello della matrice dei coefficienti.
E' possibile solo se il rango della matrice dei coefficienti è maggiore di quello della matrice completa.
Sono possibili solo se il rango della matrice completa è maggiore del numero di incognite del sistema.
06. Se il determinante di una matrice dei coefficienti di un sistema lineare è diverso da zero:
Il sistema è impossibile.
Il sistema è indeterminato.
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Lezione 010
01. Qual è l'operazione equivalente in forma matriciale al cambio dell'ordine delle incognite di un sistema lineare?
02. Quale principio afferma che:"Se ad una equazione del sistema si sostituisce quella che si ottiene sommando ad essa membro a membro un'altra equazione del
sistema eventualmente dopo averne moltiplicato entrambi i membri per una stessa costante non nulla, si ottiene un sistema equivalente a quello di partenza"?
Principio di riduzione.
Principio di induzione.
Principio di induzione.
Principio di eliminazione.
Principio di sostituzione.
Principio di riduzione.
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Lezione 011
01. Qual è la condizione da rispettare per ottenere una ed una sola soluzione con il metodo di Gauss Jordan?
02. Qual è la condizione da rispettare per ottenere una ed una sola soluzione con il metodo di Gauss?
Il metodo di Gauss.
Il metodo di Cramer.
Il metodo di Gauss.
Il metodo di Cramer.
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Lezione 012
01. Quale forma deve assumere il sistema lineare affinchè esso risulti impossibile?
Basta che una delle equazioni del sistema assuma la forma 0=1.
Basta che una delle equazioni del sistema assuma la forma 0=0.
02. Che tipo di matrice dei coefficienti otteniamo alla fine dei passi del metodo di Gauss?
03. Che succede se ad un certo passo del metodo di Gauss-Jordan il pivot è nullo?
L'algoritmo si blocca.
04. Che succede se ad un certo passo del metodo di Gauss-Jordan il pivot è molto prossimo allo zero?
L'algoritmo si blocca.
05. Dal punto di vista computazionale, è più costoso il metodo di Cholesky o il metodo di Gauss?
Metodo di Cholesky.
Sono uguali.
Metodo di Gauss.
Dividere tutti gli elementi della riga per il pivot in modo da ottenere un valore nullo dell'incognita.
Dividere tutti gli elementi della riga per il primo valore della riga successiva.
Dividere tutti gli elementi della riga per il pivot in modo da ottenere un valore unitario dell'incognita.
07. Dopo aver terminato i passi del Metodo di Gauss, quale operazione va eseguita per ricavare il valore delle incognite?
Sostituzione all'indietro.
Eliminazione in avanti.
Eliminazione all'indietro.
Sostituzione in avanti.
08. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 1, 3, 1; 3, -2, 4; 2, -1, -3] e C=[3; -3; 4]. Risolverlo con il metodo di Gauss.
09. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 1, 3, 1; 3, -2, 4; 2, - 1, -3] e C=[ 3; -3; 4]. Risolverlo con il metodo di Gauss.
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10. Risolvere il sistema lineare Ax=C dove A=[ 1, -1, 2; -2, 2, 1; 3, 1, -1] e C=[ -3; 1; 4] con il metodo di Gauss.
11. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 0, 2, 3; 4, 5, 6; 7, 8, 9] e C=[ 5; 15; 24]. Risolverlo con il metodo di Gauss.
12. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ -2, 4, 8; -4, 18, -16; -6, 2, -20] e C=[ 10; -2; -24]. Risolverlo con il metodo di Gauss.
13. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 2, -1, 1, -2; 0, 2, 0, -1; 1, 0, - 2, 1; 0, 2, 1, 1] e C=[0; 1; 0; 0]. Eseguire il primo passo con il metodo di Gauss.
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Lezione 013
01. Nella strategia di Pivoting parziale:
Scambio la prima e la seconda riga tra loro del sistema lineare da risolvere.
Individuo la riga dove il primo elemento è l'elemento di modulo maggiore rispetto a tutte le altre righe e la scambio con la prima riga del sistema lineare da risolvere.
Scambio sia righe che colonne della matrice dei coefficienti del sistema da risolvere.
Scambio la prima e la seconda colonna tra loro della matrice dei coefficienti del sistema lineare da risolvere.
02. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[0.0001, -7, 0, 1; 2, -2.9, 6, 1; 7, -1, -3, 1; 1, 1, 2, 1] e C=[3; 2; 1; 0]. Se applico la strategia di Pivoting parziale, quali sono
le righe che devo scambiare tra loro ?
La seconda e la prima.
La quarta e la prima.
La terza e la prima.
La quarta e la seconda.
03. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[1, 1, 1; 0, 0.0001, 3; 0, 1, 1] e C=[3; 5; 0]. Se applico la strategia di Pivoting parziale, quali sono le righe che devo
scambiare tra loro ?
La seconda e la terza.
La terza e la prima.
La seconda e la prima.
04. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[0, 1, 1; -2, 0, 7; -3, 0, -2] e C=[-1; 0; -4]. Se applico la strategia di Pivoting parziale, quali sono le righe che devo
scambiare tra loro ?
La terza e la seconda.
La terza e la prima.
La seconda e la prima.
05. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[0, 1, 1; -2, 0, 7; 7, 0, 3] e C=[-1; 0; -4]. Se applico la strategia di Pivoting parziale, quali sono le righe che devo
scambiare tra loro ?
La terza e la prima.
La terza e la seconda.
La seconda e la prima.
06. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[1, 1, 1; 0, 5, 3; 0, 1, 1] e C=[3; 5; 0]. Se applico la strategia di Pivoting parziale, quali sono le righe che devo scambiare
tra loro ?
La terza e la seconda.
La terza e la prima.
La seconda e la prima.
Quando la matrice dei coefficienti del sistema lineare è una matrice densa e di ordine non elevato.
Quando la matrice dei coefficienti del sistema lineare è una matrice di ordine molto elevato.
Quando la matrice dei coefficienti del sistema lineare è una matrice sparsa.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
Scambio sia righe che colonne della matrice dei coefficienti del sistema da risolvere.
Scambio la prima e la seconda riga tra loro del sistema lineare da risolvere.
Individuo la riga dove il primo elemento è l'elemento di modulo maggiore rispetto a tutte le altre righe e la scambio con la prima riga del sistema lineare da risolvere.
Scambio la prima e la seconda colonna tra loro della matrice dei coefficienti del sistema lineare da risolvere.
Quando la matrice dei coefficienti del sistema lineare è una matrice densa e di ordine non elevato.
Quando la matrice dei coefficienti del sistema lineare è una matrice di ordine non elevato.
Quando la matrice dei coefficienti del sistema lineare è una matrice sparsa e di ordine molto elevato.
10. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[0.0001, -7, 0, 1; 2, -2.9, 6, 1; 7, -1, -3, 1; 1, 1, 2, 1] e C=[3; 2; 1; 0]. Se applico il metodo di Gauss, l'algoritmo è stabile?
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
Lezione 014
01. Che tipo di matrice dei coefficienti otteniamo alla fine dei passi del metodo di Gauss Jordan?
02. Tra tutti i metodi numerici diretti per la risoluzione di un sistema lineare che abbiamo visto nel Corso, qual è quello più costoso in termini computazionali?
Il metodo di Gauss.
Il metodo di Cholesky.
Il metodo di Gauss-Jordan.
03. Che tipo di matrice affianchiamo alla matrice dei coefficienti del sistema di partenza per ottenere la matrice inversa nel metodo di Gauss Jordan?
Una matrice triangolare con tutti gli elementi sulla diagonale principale uguali a 1.
04. Quale tra le seguenti affermazioni relative ai metodi di Gauss e Gauss-Jordan è corretta?
05. Dal punto di vista computazionale, è più costoso il metodo di Gauss o il metodo di Gauss-Jordan?
Sono uguali.
Metodo di Gauss.
06. Determinare l'inversa della seguente matrice A=[ 1, 0, 1; 1, 3, 2; 1, -3, -8] con il metodo di Gauss-Jordan. Eseguire solo il primo passo del metodo.
07. Data la matrice dei coefficienti A=[ 1, 0, 1; 1, 3, 2; 1, -3, -8]. Eseguire solo il primo passo del metodo di Gauss-Jordan per determinare l'inversa di tale
matrice.
08. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 4, 2, -1; 1, 4, 1; 2, -1, 4] e C=[ 5; 12; 12]. Eseguire solo il primo passo del metodo di Gauss-Jordan.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
Lezione 015
01. Qual è il vantaggio del metodo di Fattorizzazione LU rispetto al metodo di Gauss?
Il metodo di Fattorizzazione LU rispetto al metodo di Gauss ha solo il vantaggio di una esecuzione più compatta che non memorizza gli stadi intermedi.
Il metodo di Fattorizzazione LU ha il vantaggio di essere computazionalmente molto meno costoso rispetto al metodo di Gauss per risolvere un sistema lineare.
Il metodo di Gauss ha il vantaggio di essere computazionalmente molto meno costoso rispetto al metodo di Fattorizzazione LU per risolvere un sistema lineare.
02. Dal punto di vista computazionale, è più costoso il metodo di Fattorizzazione LU o il metodo di Fattorizzazione di Cholesky?
Sono uguali.
04. Determinare i fattori triangolari L e U della seguente matrice dei coefficienti A=[ -2, 4, 8; -4, 18, 16; -6, 2, - 20], tali che A=LU.
05. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 7, 8, 9; 4, 5, 6; 0, 2, 3] e C=[ 24; 15; 5], dopo aver determinato con il metodo di Fattorizzazione LU le seguenti matrici
L=[ 1, 0, 0; 4/7, 1, 0; 0, 14/3, 1] e U=[ 7, 8, 9; 0, 3/7, 6/7; 0, 0, -1], come si procede nella risoluzione del sistema lineare di partenza?
06. Metodo di Fattorizzazione LU: dato un sistema lineare Ax=C, dopo aver determinato le matrici L e U, come si procede a calcolare il vettore delle incognite x
del sistema lineare di partenza?
07. Calcolare il determinante della matrice dei coefficienti A=[ 1, 0, 1; 1, 3, 2; 1, -3, -8] utilizzando il metodo di fattorizzazione LU.
08. Determinare i fattori triangolari L e U della seguente matrice dei coefficienti A=[ 7, 8, 9; 4, 5, 6; 0, 2, 3], tali che A=LU.
09. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 6, -3, 4; 12, 5, -7; -5, 2, 6] e C=[ 1; 1; 1]. Determinare le matrici L e U del metodo di Fattorizzazione LU.
10. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 6, -3, 4; 12, 5, -7; -5, 2, 6] e C=[ 1; 1; 1], dopo aver determinato con il metodo di Fattorizzazione LU la seguente
matrice L=[ 1, 0, 0; 2, 1, 0; -0.830, -0.045, 1], come si procede nella risoluzione del sistema lineare di partenza?
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
Lezione 016
01. Tra tutti i metodi numerici diretti per la risoluzione di un sistema lineare che abbiamo visto nel Corso, qual è quello meno costoso in termini computazionali?
Il metodo di Gauss.
Il metodo di Cholesky.
Il metodo di Gauss-Jordan.
02. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[1, 1, 1; 1, 2, 3; 1, 3, 6] e C=[1; 3; 4]. Determinare la matrice L di Cholesky.
03. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 1, 1, 1; 1, 2, 3; 1, 3, 6] e C=[ 1; 3; 4], dopo aver determinato con il metodo di Cholesky la seguente matrice L=[ 1, 0, 0;
1, 1, 0; 1, 2, 1], come si procede nella risoluzione del sistema lineare di partenza?
04. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 8, 4, 2; 4, 6, 0; 2, 0, 3] e C=[ 1; 1; 1], dopo aver determinato con il metodo di Cholesky la seguente matrice L=[ 2.83, 0,
0; 1.41, 2, 0; 0.71, -0.50, 1.50], come si procede nella risoluzione del sistema lineare di partenza?
05. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[3, 1, -1; 1, 1, -1; -1, -1, 2] e C=[ 2; 0; 0], verificare che il metodo di Cholesky sia applicabile.
06. Metodo di Cholesky: dato un sistema lineare Ax=C, dopo aver trovato la matrice L di Cholesky, come si procede a calcolare il vettore delle incognite x del
sistema lineare di partenza?
07. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 8, 4, 2; 4, 6, 0; 2, 0, 3] e C=[ 1; 1; 1]. Determinare la matrice L di Cholesky.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
Lezione 017
01. Quale tra i seguenti metodi è un metodo numerico diretto per risolvere sistemi lineari?
Metodo di Jacobi.
Matrice a banda.
Matrice densa.
03. Quale tra i seguenti metodi non è un metodo numerico diretto per risolvere sistemi lineari?
Metodo di Gauss.
Metodo di Cholesky.
04. Quale tra i seguenti metodi non è un metodo numerico diretto per risolvere sistemi lineari?
Metodo di Jacobi.
Metodo di Gauss.
Metodo di Cholesky.
05. Dal punto di vista della propagazione degli errori, è più conveniente un metodo diretto o iterativo?
Metodo diretto.
Entrambi.
Metodo iterativo.
06. Quale tra i seguenti metodi risente di più del problema della propagazione dell'errore?
Metodo di Gauss.
Metodo di Jacobi.
07. Quale tra i seguenti metodi risente meno del problema della propagazione dell'errore?
Metodo di Gauss.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
08. Quale tra i seguenti metodi risente meno del problema della propagazione dell'errore?
Metodo di Jacobi.
Metodo di Gauss.
09. Quale tra i seguenti metodi è il metodo numerico utile per risolvere una serie di sistemi lineari con stessa matrice dei coefficienti ma diversi vettori dei
termini noti?
Metodo di Jacobi.
10. Quale tra i seguenti metodi è il metodo numerico utile per calcolare il determinante di una matrice?
Metodo di Gauss.
Metodo di Jacobi.
11. Quale tra i seguenti metodi risente di più del problema della propagazione dell'errore?
Metodo di Gauss-Jordan.
Metodo di Jacobi.
12. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ -4, -1, 0, 1; 0, -2, 1, 0; 0, 1, 3, 1; 0, 0, 1, -2] e C=[1; 0; 1; 2]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Gauss Seidel,
partendo da un vettore iniziale x(0)=[ 0.17; -0.25; 0.25; -0.20] e due cifre decimali.
13. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 4, -1, 0, 0; -1, 4, -1, 0; 0, -1, 4, -1; -1, 0, -1, 4] e C=[-1; 2; 4; 10]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Gauss Seidel,
partendo da un vettore iniziale x(0)=[ -0.25; 0.44; 1.11; 2.72] e due cifre decimali.
14. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[3, -2, 0; -2, 4, 2; 0, 2, 2] e C=[1; 4; 4]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Gauss Seidel, partendo da un vettore
iniziale x(0)=[ 0; 0; 0] e due cifre decimali.
15. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[4, 1, 0, 0; 1, 5, 1, 0; 0, 1, 6, 1; 1, 0, 1, 4] e C=[1; 7; 16; 14]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Gauss Seidel,
partendo da un vettore iniziale x(0)=[ 0; 0; 0; 0] e quattro cifre decimali.
16. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[4, -1, 0, 0; -1, 4, -1, 0; 0, -1, 4, -1; -1, 0, -1, 4] e C=[-1; 2; 4; 10]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Gauss Seidel,
partendo da un vettore iniziale x(0)=[ 0; 0; 0; 0] e due cifre decimali.
17. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 4, -1, 0, 0; -1, 4, -1, 0; 0, -1, 4, -1; -1, 0, -1, 4] e C=[-1; 2; 4; 10]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Gauss Seidel,
partendo da un vettore iniziale x(0)=[ 0.25; 0.44; 1.11; 2.72] e due cifre decimali.
18. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ -4, -1, 0, 1; 0, -2, 1, 0; 0, 1, 3, 1; 0, 0, 1, -2] e C=[1; 0; 1; 2]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Gauss Seidel,
partendo da un vettore iniziale x(0)=[ -0.400; -0.085; 0.390; -0.800] e tre cifre decimali.
19. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ -4, -1, 0, 1; 0, -2, 1, 0; 0, 1, 3, 1; 0, 0, 1, -2] e C=[1; 0; 1; 2]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Gauss Seidel,
partendo da un vettore iniziale x(0)=[ 1; 1; 1; 1] e tre cifre decimali.
20. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ -4, -1, 0, 1; 0, -2, 1, 0; 0, 1, 3, 1; 0, 0, 1, -2] e C=[1; 0; 1; 2]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Gauss Seidel,
partendo da un vettore iniziale x(0)=[ -0.250; 0.500; -0.170; -0.085] e tre cifre decimali.
21. La propagazione degli errori: cos'è, quando si verifica e come si può intervenire.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
22. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ -4, -1, 0, 1; 0, -2, 1, 0; 0, 1, 3, 1; 0, 0, 1, -2] e C=[1; 0; 1; 2]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Gauss Seidel,
partendo da un vettore iniziale x(0)=[ 0; 0; 0; 0] e due cifre decimali.
23. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 4, -1, 0, 0; -1, 4, -1, 0; 0, -1, 4, -1; -1, 0, -1, 4] e C=[-1; 2; 4; 10]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Gauss Seidel,
partendo da un vettore iniziale x(0)=[ 0; 0; 0; 0] e due cifre decimali.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
Lezione 018
01. Quale metodo tra il metodo di Gauss Seidel e Jacobi è preferibile in termini di convegenza perché utilizza le migliori stime possibili?
Metodo di Jacobi.
02. Quale è il metodo iterativo per la risoluzione di sistemi lineari Ax=C in cui il vettore di nuove incognite si calcola in base ai valori delle incognite stesse
calcolate nell'iterazione precedente?
Metodo di Gauss-Jordan.
Metodo di Jacobi.
03. Quale metodo iterativo per la risoluzione di sistemi lineari Ax=C si basa sull'inversione ad ogni iterazione della parte diagonale della matrice dei coefficienti
A?
Metodo di Jacobi.
Metodo di Gauss-Jordan.
04. Quale metodo iterativo per la risoluzione di sistemi lineari Ax=C si basa sull'inversione ad ogni iterazione della parte triangolare inferiore della matrice dei
coefficienti A?
Metodo di Gauss-Jordan.
Metodo di Jacobi.
05. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 4, 1, 0, 0; 1, 5, 1, 0; 0, 1, 6, 1; 1, 0, 1, 4] e C=[1; 7; 16; 14]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Jacobi, partendo da
un vettore iniziale x(0)=[ 0.2500; 1.4000; 2.6667; 3.5000] e quattro cifre decimali.
06. Dato il sistema lineare Ax=C dove A=[ 4, 1, 0, 0; 1, 5, 1, 0; 0, 1, 6, 1; 1, 0, 1, 4] e C=[ 1; 7; 16; 14]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Jacobi, partendo da
un vettore iniziale x(0)=[ 0; 0; 0; 0] e quattro cifre decimali.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
Lezione 021
01. Data un'equazione non lineare pari a f=[ 1, -1, -2] ed un intervallo pari a x1=-10 e x2=1, quanto vale il valore di tentativo xr nella prima iterazione del metodo
di Bisezione?
-4.5
4.5
5.5
-5.5
02. Cosa è necessario operativamente, oltre all'equazione non lineare di partenza, per poter iniziare le iterazioni di un metodo chiuso per risolvere equazioni non
lineari?
Di un punto di partenza.
03. Sto eseguendo il metodo di Bisezione. Operativamente dopo aver determinato il valore di tentativo (xr) nella prima iterazione come faccio a stabilire il nuovo
intervallo per procedere con la seconda iterazione?
Eseguo il prodotto tra le funzioni dei due punti di partenza e controllo se risulta minore, maggiore o uguale a zero.
Eseguo la somma tra la funzione in uno dei due punti di partenza e la funzione in xr determinato nella prima iterazione e controllo se risulta minore, maggiore o uguale a
zero.
Eseguo il prodotto tra la funzione in uno dei due punti di partenza e la funzione in xr determinato nella prima iterazione e controllo se risulta minore, maggiore o uguale a
zero.
04. Cosa è necessario operativamente, oltre all'equazione non lineare di partenza, per poter iniziare le iterazioni del metodo di Bisezione?
Di un punto di partenza.
05. Quando si applica il metodo di Bisezione, se il prodotto tra f(x1) [funzione nel punto x1, estremo dell'intervallo di partenza] e f(xr) [funzione nel punto xr,
nuovo valore di tentativo trovato] è minore di zero, qual è il nuovo valore da utilizzare nella iterazione successiva?
06. Cosa è necessario operativamente, oltre all'equazione non lineare di partenza, per poter iniziare le iterazioni di un metodo aperto per risolvere equazioni non
lineari?
Di un punto di partenza.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
Converge sempre.
09. Quando si applica il metodo di Bisezione, se il prodotto tra f(x1) [funzione nel punto x1, estremo dell'intervallo di partenza] e f(xr) [funzione nel punto xr,
nuovo valore di tentativo trovato] è maggiore di zero, qual è il nuovo valore da utilizzare nella iterazione successiva?
10. Quando si applica il metodo di Bisezione, se il prodotto tra f(x1) [funzione nel punto x1, estremo dell'intervallo di partenza] e f(xr) [funzione nel punto xr,
nuovo valore di tentativo trovato] è uguale a zero, qual è il nuovo valore da utilizzare nella iterazione successiva?
11. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, 0, -9, 1]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Bisezione utilizzando come valori di partenza x1= 2.5 e x2= 3.
12. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, 0, -9, 1]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Bisezione utilizzando come valori di partenza x1= 2 e x2= 3.
13. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, 0, 0, -2]. Eseguire due iterazioni con il metodo della Bisezione utilizzando come valori di partenza x1= 1 e x2= 2.
14. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, 0, 0, -2]. Eseguire due iterazioni con il metodo della Bisezione utilizzando come valori di partenza x1= 0 e x2= 2.
15. Nel metodo di Bisezione, quando ed in che modo si decide di interrompere le iterazioni?
16. Data la seguente equazione non lineare f=[ 46, 0, 3, 1]. Eseguire due iterazioni con il metodo della Bisezione utilizzando come valori di partenza x1= -4 e x2=
1.
17. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, -1, -2]. Eseguire due iterazioni con il metodo della Bisezione utilizzando come valori di partenza x1= -10 e x2= 1.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
Lezione 022
01. Quando si applica il metodo di Falsa Posizione, se il prodotto tra f(x1) [funzione nel punto x1, estremo dell'intervallo di partenza] e f(xr) [funzione nel punto
xr, nuovo valore di tentativo trovato] è uguale a zero, qual è il nuovo valore da utilizzare nella iterazione successiva?
02. Quando si applica il metodo di Falsa Posizione, se il prodotto tra f(x1) [funzione nel punto x1, estremo dell'intervallo di partenza] e f(xr) [funzione nel punto
xr, nuovo valore di tentativo trovato] è minore di zero, qual è il nuovo valore da utilizzare nella iterazione successiva?
03. Quando si applica il metodo di Falsa Posizione, se il prodotto tra f(x1) [funzione nel punto x1, estremo dell'intervallo di partenza] e f(xr) [funzione nel punto
xr, nuovo valore di tentativo trovato] è maggiore di zero, qual è il nuovo valore da utilizzare nella iterazione successiva?
04. Sto eseguendo il metodo di Falsa Posizione. Operativamente dopo aver determinato il valore di tentativo (xr) nella prima iterazione come faccio a stabilire il
nuovo intervallo per procedere con la seconda iterazione?
Eseguo la somma tra la funzione in uno dei due punti di partenza e la funzione in xr determinato nella prima iterazione e controllo se risulta minore, maggiore o uguale a
zero.
Eseguo il prodotto tra la funzione in uno dei due punti di partenza e la funzione in xr determinato nella prima iterazione e controllo se risulta minore, maggiore o uguale a
zero.
Eseguo il prodotto tra le funzioni dei due punti di partenza e controllo se risulta minore, maggiore o uguale a zero.
05. Data un'equazione non lineare pari a f=[ 1, -1, -2] ed un intervallo pari a x1=-10 e x2=0.59, quanto vale il valore di tentativo xr nella prima iterazione del
metodo di Falsa Posizione?
-0.21
0.8
0.21
0.37
06. Cosa è necessario operativamente, oltre all'equazione non lineare di partenza, per poter iniziare le iterazioni del metodo di Falsa Posizione?
Di un punto di partenza.
Converge sempre.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
08. Nel metodo di Falsa Posizione, quando ed in che modo si decide di interrompere le iterazioni?
09. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, 0, 0, -2]. Eseguire due iterazioni con il metodo della Falsa posizione utilizzando come valori di partenza x1= 0.5
e x2= 2.
10. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, 0, 0, -2]. Eseguire due iterazioni con il metodo della Falsa posizione utilizzando come valori di partenza x1= 0 e
x2= 2.
11. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, 0, -9, 1]. Eseguire due iterazioni con il metodo della Falsa posizione utilizzando come valori di partenza x1= 2.9
e x2= 3.
12. Data la seguente equazione non lineare f=[ 46, 0, 3, 1]. Eseguire due iterazioni con il metodo della Falsa Posizione, utilizzando come valori di partenza x1= -4
e x2= 1.
13. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, 0, -9, 1]. Eseguire due iterazioni con il metodo della Falsa posizione utilizzando come valori di partenza x1= 2 e
x2= 3.
14. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1/6, 0, -1/6]. Eseguire due iterazioni con il metodo della Falsa Posizione utilizzando come valori di partenza x1=
0.03 e x2= 10.
15. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1/6, 0, -1/6]. Eseguire due iterazioni con il metodo della Falsa Posizione utilizzando come valori di partenza x1= 0 e
x2= 10.
16. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, 3, 1]. Eseguire due iterazioni con il metodo della Falsa Posizione utilizzando come valori di partenza x1= -0.5 e
x2= 0.
17. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, 3, 1]. Eseguire due iterazioni con il metodo della Falsa Posizione utilizzando come valori di partenza x1= 0 e
x2= 4.
18. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, -1, -2]. Eseguire due iterazioni con il metodo della Falsa Posizione utilizzando come valori di partenza x1= -10 e
x2= 1.
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INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
Lezione 023
01. Si sta lavorando con il metodo di Newton Raphson. Il valore di tentativo nella prima iterazione vale x1= 2.0375. Il valore di tentativo nella seconda iterazione
vale x2= 2.0005. Quanto vale l'errore relativo percentuale?
201.85%
-1.85%
1.85%
3.70%
02. Il metodo di Newton Raphson ha problemi di convergenza quando la funzione presenta un punto di flesso?
No, il metodo non presenta problemi in caso di un punto di flesso in prossimità della radice.
Converge solo nel caso ci sia un flesso della funzione di partenza oppure una radice multipla.
Converge sempre.
04. Il metodo di Newton Raphson ha problemi di convergenza quando c'è una zona di pendenza molto ridotta della funzione di partenza?
No, mai.
Si.
05. Cosa è necessario operativamente, oltre all'equazione non lineare di partenza, per poter iniziare le iterazioni del metodo di Newton Raphson?
Di un punto di partenza.
06. Si sta lavorando con il metodo di Newton Raphson. Il valore di tentativo nella prima iterazione vale x1= 1.7838. Il valore di tentativo nella seconda iterazione
vale x2= 1.7835. Quanto vale l'errore relativo percentuale?
0.02%
5.03%
202.90%
2.82%
07. Determinare lo zero della seguente equazione non lineare f=[ 1, 0, -1, -2] con il metodo di Newton Raphson utilizzando come valore di partenza x0= 2 e due
cifre decimali.
08. Determinare la radice positiva della seguente funzione f=[ 1, -1, -2] con il metodo di Newton-Raphson utilizzando come valore iniziale x0=2 e quattro cifre
decimali.
09. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, -1, -2]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Newton-Raphson utilizzando come valore di partenza x0= 2.33 e
due cifre decimali.
10. Determinare la radice negativa della seguente funzione f=[ 1, -1, -2] con il metodo di Newton-Raphson utilizzando come valore iniziale x0=-0.7 e quattro cifre
decimali.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
11. Data la seguente funzione f=[ 2, -3.46, 0.8, -1.39]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Newton-Raphson utilizzando come valore iniziale x0=2 e quattro
cifre decimali.
12. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, -2, 3, 6]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Newton Raphson utilizzando come valore di partenza x0=-5/4 e
tre cifre decimali.
13. Nel metodo di Newton Raphson, quando ed in che modo si decide di interrompere le iterazioni?
14. Data la seguente equazione non lineare f=[ 1, -1, -2]. Eseguire due iterazioni con il metodo di Newton-Raphson utilizzando come valore di partenza x0= 3 e
due cifre decimali.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
Lezione 024
01. Cosa è necessario operativamente, oltre all'equazione non lineare di partenza, per poter iniziare le iterazioni del metodo della Secante?
Di un punto di partenza.
Converge sempre
03. Nel metodo della Secante, quando ed in che modo si decide di interrompere le iterazioni?
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
Lezione 026
01. Per il secondo teorema di Gerschgorin, se ho determinato cinque cerchi e l'unione di tre cerchi (M1) è disgiunta dall'unione del quarto e quinto rimasti (M2),
quanti autovalori appartengono all'unione denominata M2?
Due.
Tre.
Uno.
Cinque.
Somma dei valori assoluti degli elementi extra-diagonale nella stessa riga della matrice di partenza.
Prodotto dei valori assoluti degli elementi extra-diagonale nella stessa riga della matrice di partenza.
03. Per il secondo teorema di Gerschgorin, se ho determinato cinque cerchi e l'unione di tre cerchi (M1) è disgiunta dall'unione del quarto e quinto rimasti (M2),
quanti autovalori appartengono all'unione denominata M1?
Cinque.
Tre.
Due.
Uno.
E' un metodo numerico per individuare le zone di piano in cui si trovano gli autovalori.
E' un metodo numerico per individuare le zone di piano in cui si trovano gli autovalori dominanti.
E' un metodo numerico per determinare il valore di tutti gli autovalori della matrice di partenza.
somma dei valori assoluti degli elementi extra-diagonale nella stessa riga della matrice di partenza.
06. Data la seguente matrice A=[ 9, -1, 1, 1; 1, 8, -1, 1; -1, 1, -8, -1; 1, -1, 1, -9], localizzare i suoi autovalori e rappresentare graficamente i cerchi di Gerschgorin.
07. Data la seguente matrice A=[7, 1, 0; 1, 12, -1; 0, -1, 12], localizzare i suoi autovalori e rappresentare graficamente i cerchi di Gerschgorin.
08. Data la seguente matrice A=[0, 1, 0, 1; 0, 0, 1, 1; 1, 1, -8, -1; 1, 3, -5, -9], localizzare i suoi autovalori e rappresentare graficamente i cerchi di Gerschgorin.
09. Data la seguente matrice A=[2.69, 0, 0.42; 3.61, 9.5, -3.61; 0.42, 0, 2.69], determinare le regioni del piano di Gauss dove sono localizzati i suoi autovalori
(Teorema di Gerschgorin) e rappresentare graficamente i cerchi.
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Set Domande: ANALISI NUMERICA
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: De Stefano Mario
Lezione 027
01. Nell'algoritmo del metodo delle potenze è presente una normalizzazione. Tale normalizzazione è indispensabile ai fini del funzionamento del metodo?
In realtà, nell'algoritmo del metodo delle potenze non è presente alcuna normalizzazione.
02. Data la seguente matrice A=[ 4, 1, 0; 1, 4, 1; 0, 1, 4], eseguire la prima iterazione del metodo delle potenze partendo dal seguente vettore x0=[ 1; 1; 1] ed
approssimando a due cifre decimali.
03. Data la seguente matrice A=[ 35, -1, 4, 0; -6, 8, -15, 0; 0, 20, -6, 7; 0, 0, 12, -11], eseguire la prima iterazione del metodo delle potenze partendo dal seguente
vettore z0=[ 1; 1; 1; 1] ed approssimando a due cifre decimali.
04. Data la seguente matrice A=[ 35, -1, 4, 0; -6, 8, -15, 0; 0, 20, -6, 7; 0, 0, 12, -11], eseguire la prima iterazione del metodo delle potenze partendo dal seguente
vettore z0=[ 19; -6.50; 10.50; 0.50] ed approssimando a due cifre decimali.
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