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ISBN 978-88-96336-19-9
Stampa: Monograf S.r.l., Bologna
© Copyright 2015 Unione Matematica Italiana
e Società Italiana di Matematica Applicata e Industriale
I matematici sono richiestissimi, la matematica è applicabile a qualsiasi
cosa, un matematico trova un lavoro stabile nei tre anni dopo la laurea ecc...,
tante belle parole che distruggono l’idea comune (ad es., nei miei tempi licea-
li) che un laureato in matematica possa fare soltanto l’insegnante. Hanno pro-
vato anche con il cinema e con le TV a far capire al mondo che i matematici
possono essere utili anche al di fuori di una scuola.
I matematici trovano quasi subito lavoro, nel settore bancario, assicurati-
vo, editoriale, di consulenza, perfino nella polizia scientifica oltre che, natu-
ralmente, nell’insegnamento. I matematici si sentono obbligati a “continuare
a studiare” anche dopo la laurea, non necessariamente ancora matematica
(ma informatica, economia, biologia, ….), e cercare sempre di utilizzare quel
modo di ragionare che li caratterizza in quello che studiano e fanno. Proprio
qui sta il problema e la virtù di un matematico: cercare di adattarsi ai vari
mestieri cercando di utilizzare al meglio quello che ha studiato. Per un inge-
gnere, un medico, un avvocato è molto più semplice, sanno già cosa faranno
una volta finiti gli studi; il loro lavoro, il più delle volte, sarà strettamente
legato ai loro studi, sfrutteranno necessariamente quello che hanno studiato,
non avranno bisogno di adattarsi a realtà che apparentemente non gli appar-
tengono. Per un matematico invece è tutto il contrario: perché, partendo dalla
sua formazione e dalle cose che ha appreso, il matematico dovrà confrontarsi
con problemi concreti (ed anche quelli dell’insegnamento lo sono!) e cercare di
risolverli adattando le proprie conoscenze alla realtà: quella del matematico è
quindi la scelta più coraggiosa ed esaltante e va ricordato il fatto che una lau-
rea in matematica richiede probabilmente anche più impegno di una qualsia-
si altra laurea.
Oltre a teoremi, sempre più ricercatori matematici si applicano alla ricer-
ca di algoritmi, cioè escogitano e mettono a punto procedimenti di calcolo: lo
sviluppo dei computer stimola – anziché limitare – il lavoro di molti matema-
tici, rendendo realizzabili modelli che decenni fa sarebbero stati impraticabi-
li. Perciò molti matematici lavorano in enti di ricerca (per esempio Cnr,
Enea, Esa, ...) in diversi ambiti scientifici che richiedono modellistica mate-
matica. È qui che si manifesta maggiormente l’importanza della continuità
dello spettro: da matematica “pura” a matematica ispirata dalle applicazioni
ad applicazioni concrete.
È totalmente falso che iscrivendosi a Matematica si limiti il proprio futuro
all’insegnamento o poco più. Alcuni faranno “ricerca” matematica, altri come
detto, si dedicheranno all’insegnamento ovvero alla cura dei figli dei nostri
concittadini, ed altri al vasto campo delle applicazioni (ed in tal caso sarebbe
importante avere nel piano degli studi, al di la’ dei corsi di matematica, anche
corsi di informatica e di statistica: fra i corsi a scelta sono più utili questi che
i corsi di chitarra messicana o insegnamenti con titoli fantasiosi).
Oltre a diventar matematici è importante che i matematici riescano a far-
si conoscere, come tali ovvero come i migliori “affrontatori” di problemi di
qualsivoglia natura in campo scientifico. Le Società di matematica di Fran-
cia, allo scopo di evidenziare questo fatto in molte sfaccettature delle attività
più importanti della nostra vita quotidiana, hanno pubblicato nel 2002 un
volumetto intitolato “L’explosion de Mathématiques” del quale l’Unione Mate-
matica Italiana ha ottenuto a suo tempo i diritti di traduzione e di pubblica-
zione. Nel 2013 è uscito il “seguito” ovvero un volumetto intitolato “Mathéma-
tiques: l’explosion continue” l’Unione Matematica Italiana e la Società Italiana
di Matematica Applicata e Industriale hanno chiesto, ottenendoli, i diritti di
pubblicazione e, grazie al collega Marco Maggesi, che ha curato la traduzione
(e che qui sentitamente ringraziamo), siamo in grado di presentare questo
nuovo volumetto che, ne siamo convinti, renderà interessante la lettura da
parte dei giovani interessati a coltivare la nostra disciplina e fornirà motivi
di positiva sorpresa a chi, pur addetto ai lavori, non conosceva nei dettagli il
meraviglioso mondo delle possibili applicazioni della matematica.
Giuseppe Anichini
Si ringraziano
Société Mathématique de France
Société de Mathématiques Applicquées et Industrielles
Société Française de Statistique
11 Premessa
Sommario – 5
31 Il teorema di Green-Tao e altri segreti dei numeri primi
Michel Waldschmidt, professore emerito presso l’Università Pierre et Marie Curie
Anche se i matematici se ne sono interessati fin dai tempi antichi, i numeri
primi continuano ad affascinare. Sommandoli o sottraendoli tra loro, si trova
una miniera di problemi, alcuni dei quali sono rimasti aperti a lungo o resta-
no ancora irrisolti.
37 La superconduttività
Sylvia Serfaty, professoressa presso Université Pierre et Marie Curie
La superconduttività, la capacità di un metallo di far passare la corrente elet-
trica senza perdita di energia, può avere applicazioni sorprendenti. Lo studio
di questo fenomeno coinvolge vari settori della matematica, come il calcolo del-
le variazioni, le equazioni alle derivate parziali, l’analisi asintotica. Ad esso
sono associati diversi problemi aperti.
83 Criptaggio e decriptaggio:
comunicare in tutta sicurezza
Jean-Louis Nicolas, professore presso Université Claude Bernard Lyon 1
Christophe Delaunay, professore presso Université Franche-Comté
La protezione delle nostre carte bancarie, così come altre procedure crittografi-
che comunemente utilizzate, si basa sull’impossibilità pratica di fattorizzare
numeri molto grandi. La supremazia di questi metodi, la cui affidabilità è co-
stantemente messa in discussione dai progressi informatici, potrebbe in futu-
ro essere scalzata da altre tecnologie.
Sommario – 7
101 Riconoscere lo Spam: un gioco da ragazzi?
Tristan Mary-Huard, ricercatore INRA presso INRA-AgroParisTech
Come distinguere automaticamente lo spam da un messaggio normale. I filtri
anti-spam analizzano i messaggi di testo utilizzando algoritmi di classifica-
zione a forma di alberi. Questi comprendono un numero ottimale di nodi cor-
rispondenti ad altrettante domande pertinenti per determinare la natura di un
messaggio.
Sommario – 9
Premessa
Maria J. Esteban, presidente della Société de Mathématiques Appliquées
et Industrielles 2009-2012
Bernard Helffer, presidente della Société Mathématique de France 2010-2012
Jean-Michel Poggi, presidente della Société Française de Statistique 2011-2013
Da una decina d’anni, numerose ini- crescita in tutti i settori della società:
ziative sono apparse in Francia per l’esplosione continua! Il congresso
capire meglio il ruolo della matemati- Maths à Venir, il cui scopo era quello di
ca nella nostra società. I matematici testimoniare l’espansione crescente
sono diventati più consci del fatto che della matematica, è stato nel 2009 un
era necessario far conoscere meglio la vero successo, al quale hanno aderito
specificità e l’utilità della loro discipli- molti soggetti del mondo dell’indu-
na. Una delle prime iniziative è stata stria. I fondi raccolti in questa occa-
la pubblicazione di Explosion des sione ci permettono di realizzare una
Mathématiques nel 2002. Questa rac- nuova edizione. È per questo che ab-
colta è stata ampiamente diffusa e tra- biamo deciso di pubblicare un nuovo
dotta in diverse lingue1. È ormai esau- opuscolo che riprende tre articoli ag-
rita, anche se è ancora disponibile sul giornati dalla vecchia brochure e ven-
web2. I circa dieci anni che ci separa- tuno3 nuovi articoli che tengono conto
no dalla prima edizione hanno visto dei recenti sviluppi e della diversità
un rapido sviluppo di tutti i rami crescente delle interazioni e delle ap-
della matematica e il loro sviluppo in plicazioni della matematica.
Premessa – 11
Prima di lasciare che il lettore scopra in altre direzioni di ricerca legate
questi articoli, collochiamo questo alle sue reali applicazioni. Così le
volume nel suo contesto. Viviamo an- applicazioni arricchiscono la ricerca
cora oggi una situazione paradossa- in matematica, ma da sole non posso-
le. La matematica è uno strumento no guidarla. Questo sottile equilibrio
insostituibile di formazione al rigore tra i fattori interni ed esterni del suo
e al ragionamento; sviluppa l’intui- sviluppo deve essere assolutamente
zione, l’immaginazione, il pensiero preservato. Voler definire o misurare
critico, oltre ad essere un linguaggio l’attività o la ricerca in matematica
universale e costituire un elemento attraverso le applicazioni esistenti o
forte della cultura. Inoltre svolge, per potenziali ne provocherebbe la loro
le sue interazioni con le altre scienze scomparsa. Viceversa, privilegiare l’as-
e per la sua capacità di descrivere e siomatizzazione, lo studio delle strut-
spiegare fenomeni complessi messi ture e delle dinamiche interne della di-
in evidenza nella natura e nel mondo sciplina, come ha fatto, certamente con
tecnologico, un ruolo crescente nella grande successo, la matematica france-
nostra vita quotidiana. Questo fatto è se nel periodo 1940-1970, ha portato
spesso ignorato o almeno poco consi- in Francia a ritardare lo sviluppo
derato dalla maggioranza delle perso- della matematica detta applicata, di-
ne, per le quali la matematica è una versamente da quello che stava acca-
disciplina astratta, che non si evolve, dendo nello stesso periodo negli Stati
congelata in una prospettiva di ap- Uniti e in Unione Sovietica. I fattori
prendimento e che ha poco a che fare di progresso si trovano molto spesso
con il mondo reale. alle frontiere della disciplina. Oggi, e
ne siamo lieti, la matematica ha ri-
Naturalmente, si possono trovare a stabilito legami forti con le scienze
questa contraddizione spiegazioni economiche e con le altre scienze, e,
che tengono conto della natura speci- talvolta, ne ha creati di nuovi. Il con-
fica della matematica. Si tratta di fine tra matematica pura e matema-
una disciplina che oltre ad alimen- tica applicata è diventato permeabi-
tarsi attraverso i legami con le altre le: la matematica fondamentale viene
scienze, con la società e con il mondo impiegata per risolvere problemi con-
dell’industria, si auto alimenta: nuo- creti sempre più difficili, mentre
ve teorie non distruggono le prece- nuovi problemi teorici vengono for-
denti, ma le utilizzano, le migliorano mulati a partire dalle applicazioni.
o le superano. Anche se molti ricerca-
tori in matematica sono principal- Lo scopo di questa pubblicazione è
mente interessati al lato intellettuale quello di far scoprire tutte le attrattive
o persino estetico della disciplina, ce ed i vantaggi del mondo matematico
ne sono molti altri che sono coinvolti e, soprattutto, la notevole efficacia della
Premessa – 13
un racconto culinario sulla risoluzione informatica
di problemi difficili
Nicolas Schabanel, direttore di ricerca CNRS presso Université Paris Diderot
Pierre Pansu, professore presso Université Paris-Sud
Come disporre gli ospiti in due tavoli senza mettere insieme coloro che si
detestano? Cercare una soluzione a questo rompicapo che sia indipenden-
te dal numero di ospiti è un problema estremamente difficile da risolvere
quando il numero di ospiti cresce. Con l’aiuto di un po’ di programmazio-
ne geometrica, possiamo trovare una risposta che approssima la soluzio-
ne ottimale con una precisione stimabile.
Questa sera invito alcuni amici a cena. Pur chiaramente sul mio disegno (chiamato anche
troppo, non ho un tavolo abbastanza grande e grafo).
devo disporre le persone in due tavoli. Come
formare i gruppi?
tato perché questo problema (il cui nome ricetta che risolve il problema ipotetico A = “far
scientifico è Max-Cut) è “uno dei più difficili”. uscire questo robot dalla stanza” si può basare
Ecco cosa intendo dire con questo. sulla ricetta B = “trovare la porta di questa
stanza”, dato che, una volta trovata la porta, è
Per risolvere un problema con un computer, relativamente semplice uscire. Poiché sappia
deve essergli fornita una ricetta (programma) mo come risolvere A facilmente se sappiamo
che lo risolva e i valori dei parametri (nel nostro risolvere B, questo mostra che il problema A è
caso: il numero di ospiti e l’elenco degli archi meno difficile che B. È in questo modo che gli
di inimicizia tra loro). Per scrivere questa ricet informatici dimostrano che un problema A non
ta (voglio dire, questo programma, noto anche è più difficile di un altro B: supponendo che si
come algoritmo), possiamo partire da zero, o conosca una ricetta per B e scrivendo una ri
sfruttare altre ricette per evitare di perdere cetta efficiente per A che usa quella di B. In
troppo tempo (rischiare di introdurre nuovi questo caso si dice che la soluzione di A si ri-
bug). Ad esempio, si può immaginare che la duce a quella di B.
Il grande problema aperto in informatica è: di no, ma non abbiamo ancora una risposta
sarà possibile un giorno trovare una soluzione chiara per il momento (vedi il riquadro
efficiente per il gruppo dei problemi più dif P =? NP: la meccanizzazione dell’intuizione è
ficili? La maggior parte dei ricercatori pensa possibile?).
Taluni problemi NP sono più difficili o più im La maggior parte dei numerosi problemi
portanti di altri, nel senso che sono quelli in studiati in informatica sono in P oppure
cui si concentrano tutte le difficoltà dei pro sono NP-completi, e sono rari quelli che
blemi NP? Nel 1971, da una parte e dall’al sfuggono a questa dicotomia – tra i quali,
tra del muro di Berlino, Stephen A. Cook e però, c’è un caso emblematico: la fattoriz
Leonid A. Levine hanno dimostrato che c’e zazione di grandi numeri, attualmente pietra
ra effettivamente un problema NP che era, angolare della sicurezza di Internet con pro
in realtà, più difficile di tutti gli altri, nel senso tocollo RSA (vedi articolo pag. 83).
che tutti gli altri problemi NP si potevano
riportare a quello: se vi fosse un metodo Nonostante degli sforzi significativi, nessun
efficiente per risolvere quello, saremmo in progresso decisivo che possa indicare l’e
grado di trasformarlo in un metodo di risolu sistenza o l’impossibilità di una risoluzione
zione efficiente per tutti i problemi NP! efficiente di uno qualsiasi di questi proble
mi NP-completi è stato ancora compiuto.
Tale problema è chiamato NP-completo. Ri Data la diversità di questi problemi, mol
chard M. Karp dimostrò l’anno successivo ti ricercatori ritengono che non esista un
che, in effetti, moltissimi problemi NP, che a modo efficiente per risolvere i problemi
priori non hanno nulla a che fare l’uno con NP-completi.
Grazie alla nostra ricetta, ora abbiamo ottenu Esistono molte varianti di questo problema:
to una configurazione dei nostri n vettori unita possiamo provare a tagliare in due parti uguali,
ri n-dimensionali che minimizza la somma dei o in k pezzi, o aggiungere pesi sugli archi per
prodotti scalari dei vettori corrispondenti agli quantificare le inimicizie tra gli individui: la so
ospiti nemici. Per dividerli in due gruppi, a que luzione proposta precedentemente può essere
sto punto è sufficiente tagliare con un piano (in adattata di conseguenza.
realtà, un iperpiano in dimensione n) per l’ori
gine dei vettori in una direzione scelta a caso:
gli ospiti saranno nell’uno o nell’altro tavolo a I problemi di taglio nei grafi hanno molte appli
seconda che i loro vettori cadano nell’uno o cazioni nella pratica. Si può citare, ad esem
nell’altro lato del piano. La scelta di una dire pio, il rilevamento delle comunità nei grafi, le
zione casuale per tagliare è un ingrediente es cui applicazioni sono molteplici: in sociologia,
senziale della ricetta. È anche possibile proce dove possiamo isolare gruppi di amici (con
dere anche senza una scelta casuale, ma è più poca inimicizia tra di loro); nel marketing, in cui
complicato e paradossalmente si basa in è possibile suggerire ad una persona un acqui
modo essenziale sull’analisi del metodo ca sto tramite la sua appartenenza a un profilo di
suale. Michel Goemans e David Williamson consumo; nella progettazione di microproces
hanno dimostrato nel 1994 che questa solu sori, in cui i componenti possono essere rag
zione interseca sempre almeno l’87,8% del gruppati per minimizzare i cablaggi che si in
numero ottimale di archi. In questo modo ho crociano …
raggiunto il mio obiettivo con un margine di er
rore relativamente piccolo, garantito essere
inferiore al 12,2%.
Figura 3. Una volta tagliata seguendo una direzione casuale, otteniamo la partizione degli ospiti
qui sopra, che taglia in modo efficiente molte inimicizie (in nero), che si può certificare essere in
media superiore all’87,8% di quella ottimale!
Posiamo una scopa verticalmente, capovolta, che la scopa cada, anche se questo richiede
su una superficie piana (la punta della scopa è un certo allenamento. Nel gergo della teoria
arrotondata). La posizione in cui la scopa è del controllo, il movimento del nostro dito è un
verticale, immobile, è una posizione di equili- comando che agisce sul sistema (la scopa).
brio: in teoria, quando la scopa è in questa Infatti, il nostro dito esercita una retroazione
configurazione, vi rimane. In pratica, questo sulla scopa, chiamata anche feedback, in
non è ciò che constatiamo (la scopa si allonta- modo da rendere stabile un equilibrio instabile.
na dalla verticale e finisce per cadere), perché Questo feedback si basa sul fatto che i nostri
la scopa non è esattamente sulla posizione di occhi vedono la scopa cadere e quindi, se la
equilibrio (non è né perfettamente verticale, né scopa inizia a pendere a destra, muoveremo il
perfettamente immobile). Così, piccoli disturbi nostro indice a destra, e questo tanto più rapi-
producono grandi effetti: anche se all’inizio damente quanto più velocemente pende la
dell’esperimento la scopa è vicina alla posizio- scopa. Così la posizione del nostro indice, il
ne di equilibrio, finisce per allontanarsene no- comando, dipende ad ogni istante da una
tevolmente. Si dice allora che l’equilibrio è in- combinazione di posizione e velocità della
stabile. scopa: questo è un feedback che stabilizza la
scopa intorno al suo equilibrio verticale insta-
Adesso, posiamo la scopa sul nostro indice. bile.
Spostando il dito abilmente, si può impedire
Le equazioni di Saint-Venant
per gli invasi
Figura 5. Paratoie mobili per i canali di controllo. A destra, la paratoia è fuori dall’acqua per una
operazione di manutenzione.
Figura 6: Gli stati quantici da stabilizzare sono degli stati con un numero intero ben definito di fotoni.
Questi rimbalzano tra i due specchi. La difficoltà per il feedback, qui rappresentato metaforicamente
dalle mani del giocoliere, è che l’osservazione di questi fotoni da parte del giocoliere inevitabilmente
li perturba. Questa retroazione dovuta alla misurazione deve essere messa in conto nella
progettazione del feedback stabilizzante.
Ottenere tutti i numeri interi positivi utilizzando fondamentale dell’aritmetica. Per esempio
soltanto i simboli + e 1 è facile: basta scrivere 4200 = 2 × 2 × 2 × 3 × 5 × 5 × 7.
qualsiasi intero n > 0 nella forma 1 + 1 + …
+ 1 con n volte il simbolo 1 e (n-1) volte il
simbolo + . Numeri grandi
a piacere
Sostituiamo l’addizione con la moltiplicazione
e il simbolo + con il simbolo × (o •) . Per scri- La lista dei numeri primi inizia con 2, 3, 5, 7,
vere tutti i numeri interi positivi come prodotto, 11, 13, 17, 19, 23, 29, 31, 37, ...
abbiamo quindi bisogno di mattoni elementari L’inizio di questa lista si trova nell’enciclopedia
che svolgono il ruolo che 1 ha per l’addizione. delle sequenze dei numeri interi, che è una mi-
Questi mattoni sono i numeri primi, quelli che niera di informazioni per questo tipo di que-
non possono essere scritti come il prodotto di stioni. I numeri superiori a 1 che non sono nu-
numeri interi più piccoli. Ogni numero intero meri primi sono chiamati composti. La loro
maggiore o uguale a 2 è il prodotto, in modo lista inizia con 4, 6, 8, 9, 10, 12, 14, 15, 16, ...
univoco (a meno di permutazioni) di numeri pri-
mi: questo è quello che si chiama il teorema
Anziché raddoppiare, cioè usare il fattore 2, La successione 7, 37, 67, 97, 127, 157 è una
possiamo prendere qualsiasi fattore c > 1 : per progressione aritmetica di 6 termini di ragione
n sufficientemente grande, vi è sempre un pri- 30 e la successione 199, 409, 619, 829, 1039,
mo p tra n e cn. Questo dà già informazioni 1249, 1459, 1669, 1879 , 2089 è una progres-
sulle differenze tra elementi consecutivi della sione aritmetica di 10 termini di ragione 210. In
successione dei numeri primi. Il teorema dei questi esempi, i termini di queste successioni
numeri primi implica più precisamente che la sono tutti dei numeri primi.
differenza tra l’n-esimo numero primo pn e il
successivo pn + 1 è nell’ordine di grandezza di Esistono progressioni aritmeti-
log pn, il logaritmo naturale di pn. che lunghe a piacere costituite
unicamente da numeri primi?
Nel 2013, Yitang Xang ha dimostrato che esi-
stono infinite coppie di numeri primi la cui dif- La progressione aritmetica più lunga nota
ferenza è inferiore a 70 milioni. esplicitamente composta solo da numeri primi
contiene 26 termini, la cui ragione è il prodotto
Ciò è ancora lontano da quello che ci aspette- di 23 681 770 per 223 092 870; è la succes-
remmo pensando alla congettura dei primi ge- sione 43 142 746 595 714 191 + 223 092 870
melli esposta sopra, secondo la quale la diffe- ⋅ 23 681 770 ⋅ n con n che varia da 0 a 25.
renza tra due numeri consecutivi nella lista dei Essa è stata scoperta da Bonoît Perichon.
numeri primi dovrebbe essere 2 infinite volte.
Ma questo è un considerevole miglioramento Esistono progressioni aritmetiche lunghe a
rispetto a quello che sapevamo prima. piacere composte unicamente da numeri pri-
mi? Per molto tempo questo problema è rima-
sto aperto, era dunque una sfida in più per i
Progressioni aritmetiche matematici. È stato un lavoro di collaborazione
trai matematici Ben Green e Terence Tao che
Lo studio delle differenze tra numeri primi può alla fine ha portato alla soluzione nel 2004. Il loro
essere generalizzato in un altro modo, studian- teorema afferma che sì, ci sono progressioni
do progressioni aritmetiche composte da nu- aritmetiche di lunghezza grande a piacere, com-
meri primi. Una successione di numeri forma poste da numeri primi soltanto. La loro dimo-
una progressione aritmetica se la differenza tra strazione non è costruttiva, vale a dire, non ci
due termini consecutivi della successione è dice come costruire una tale successione!
Levitazione e vorticosità
La superconduttività – 37
Una delle conseguenze più sorprendenti di campo critico, i vortici divengono così fitti tra
questo effetto è che un magnete posto so- loro che non vi è più spazio per la fase super-
pra un superconduttore è sottoposto ad conduttiva, e il materiale torna ad assumere il
una forza magnetica che lo respinge: si os- suo stato normale.
serva il magnete levitare sopra il supercon-
duttore! Un magnete posto sopra
un superconduttore è
Tuttavia, quando certi materiali supercondut- sottoposto ad una forza
tori sono sottoposti ad un campo magnetico magnetica che lo respinge:
più intenso, la situazione cambia: oltre una si osserva il magnete
certa soglia, chiamata primo campo critico, il levitare sopra
campo magnetico comincia a penetrare in cer- il superconduttore!
ti punti, e là dove si insinua, si formano dei vor-
tici, che sono come dei mini-cicloni, al cui cen-
tro si ha lo stato normale (non-superconduttore) Un enorme potenziale
circondati dalla fase superconduttrice e attor- in termini di applicazioni
no ai quali ruotano degli anelli di corrente su-
perconduttrice. Più il campo applicato è eleva- Le applicazioni della superconduttività sono
to, più i vortici si infittiscono. All’aumentare del potenzialmente enormi. Infatti, questo feno-
loro numero, si organizzano in perfetti reticoli meno in linea di principio permette di traspor-
esagonali a nido d’ape (vedi foto). Tuttavia, su- tare correnti molto elevate senza perdita di
perata una certa intensità, chiamata secondo energia. Già oggi, i treni a levitazione magne-
tica, come il giapponese Maglev, sono basati
sulla superconduttività. Questi treni sono do-
tati di bobine superconduttrici che permetto-
no loro di scivolare senza attrito, levitando al
di sopra di rotaie magnetizzate. I supercon-
duttori sono utilizzati anche per generare
campi magnetici di forte intensità, facendo
fluire correnti elevate, come ad esempio nel
nuovo acceleratore di particelle LHC di
Ginevra. Vengono inoltre utilizzati per rilevare
campi magnetici molto deboli; questo trova
impiego, tra l’altro, nei sottomarini, nelle
immagini medicali, nel rilevamento di oggetti
nascosti e nei nano-circuiti. Al momento, le
limitazioni principali sono dovute al fatto che i
Figura 2. Vortici organizzati in rete
di Abrikosov, foto di H.F. Hess et al., superconduttori necessitano di essere dotati
Bell Labs, Phys. Rev. Lett. 62, 214 di sistemi per il raffreddamento a temperatu-
(1989) re molto basse, il che è costoso e riduce le
La superconduttività – 39
cui questa energia proviene e guardarla con I matematici sanno dire, per
occhio matematico, studiandola come una esempio, come i vortici si
funzione matematica, con l’aiuto di dimostra- disporranno sotto l’influenza
zioni, ottenendo in un solo colpo dei risultati di una corrente applicata,
validi in ciascuno di questi tre problemi fisici. problema importante poiché i
Ci si domanda allora: qual è il valore minimo movimenti dei vortici pro-
di questa funzione? Quali sono gli stati che vocano una dissipazione di
raggiungono questo minimo? Come variano energia.
a seconda del valore del campo applicato?
Possiamo predire l’insorgenza di vortici (ca- Ma torniamo a quella famosa energia di
ratterizzati come i punti in cui la funzione Ψ Ginzburg-Landau: come fare per sapere se
vale 0) e le loro posizioni? questa energia, originariamente proposta sen-
za riscontri sperimentali, costituisce un buon
Questo tipo di domande si pone per tutti i tipi modello per descrivere la superconduttività?
di energia che provengono dalla fisica, così Più precisamente, si vuole capire se questa
come dall’ingegneria, dall’economia ecc., predice matematicamente lo stesso compor-
dove si cerca di minimizzare certi costi (o, nel tamento di quello osservato negli esperimenti.
caso dell’economia, di massimizzare il guada- Lo stesso problema si presenta per qualsiasi
gno o una funzione utilità) e dove si vuole capi- modello fisico: lo studio matematico dapprima
re quali sono gli stati o le configurazioni ottima- aiuta a validare il modello, successivamente
li. In matematica, questa è chiamata la teoria permette di predire il comportamento del si-
del calcolo delle variazioni, che risale a Ber- stema fisico con maggiore dettaglio e in quelle
noulli, Eulero e Lagrange, che ci dice quando situazioni che non sono, ad esempio, accessi-
siamo in grado di garantire l’esistenza di un bili sperimentalmente! In questo modo, il fisico
optimum, e di descriverlo. Di solito, questo Abrikosov, poco dopo l’introduzione del mo-
viene caratterizzato mediante una equazione dello di Ginzburg e Landau, ha fatto dei calco-
alle derivate parziali, che altro non è che una li, piuttosto formali, che lo hanno portato a dire
relazione esatta tra la funzione di stato (che che il modello dovrebbe avere soluzioni con
dipende dalla posizione del campione) e le sue vortici organizzati periodicamente e a predire
derivate. I matematici hanno sviluppato da più che questo dovrebbe essere riscontrato speri-
di un secolo una vasta teoria e una classifica- mentalmente. I fisici hanno in seguito cercato
zione di queste equazioni differenziali alle deri- di osservare tali situazioni e hanno effettiva-
vate parziali. Anche se rimangono molte do- mente scoperto la disposizione dei vortici a
mande difficili, sappiamo dire molto bene reticolo esagonale, come si vede nella foto a
quali di esse hanno soluzione, come si com- pagina 38 (Figura 2). Queste disposizioni sono
portano qualitativamente nello spazio e nel state chiamate reti di Abrikosov.
tempo, ecc.
Rispetto alla fisica e al calcolo simbolico, la
matematica apporta tutto il rigore e la precisio-
ne del metodo ipotetico-deduttivo. Da questo
La superconduttività – 41
te le interazioni elettrostatiche tra gli atomi, e La migliore configurazione
tra gli atomi e gli elettroni, a dettarne la dispo- per delle sfere rigide identiche
sizione. Possiamo misurare il costo di ogni in un piano, come le palle da
distribuzione tramite una energia, per la quale biliardo, è la rete esagonale
si suppone che il minimo venga proprio rag- (in dimensione 3, allo stesso
giunto da una tale disposizione in rete. Ahimè, modo in cui le arance vengo-
non si sa dimostrare che queste strutture cri- no impilate sul banco di un
stalline sono quelle che minimizzano questa fruttivendolo!)
energia, anche se le osserviamo chiaramente
in natura ... Il solo caso in cui sappiamo dimo-
strare qualcosa di simile è quando cerchiamo
la migliore distribuzione di palline rigide identi-
che in un piano, come le palle da biliardo,
quando se ne vuole mettere il più possibile in
una unità di volume. In questo caso, è stato
dimostrato assai di recente che la migliore
configurazione è un reticolo esagonale (in 3
dimensioni, allo stesso modo in cui le arance
vengono impilate sul banco del fruttivendolo!)
Pa – P = EV
E
− t t P atm − P ( s ) ER ( s−t ) Se la soluzione del modello matematico e
V (t ) = V (0 )e R
+∫ e ds
0 R numerico è vicina alla sperimentazione spi
rometrica, allora il modello è “buono”: si
può in seguito “giocare” con i parametri e
farli variare per riprodurre o per capire i fe
nomeni in gioco. La resistenza R aumenta
durante un attacco d’asma, l’elastanza E
del tessuto diminuisce in caso di enfisema.
Possiamo quindi contribuire ad una pro
spettiva diversa da quella delle misure spe
rimentali ed aiutare a rispondere a domande
quali:
Le equazioni di Navier-Stokes
Le equazioni di Navier-Stokes qui utilizzate descrivono il flusso di un fluido viscoso incom
primibile e quindi collegano la velocità u del fluido con la sua densità ρ e la pressione p.
Esse si scrivono
⎧ρ∂t u + ρ ( u ⋅ ∇ ) u − ν∆u + ∇p = 0
⎨
⎩∇ ⋅ u = 0
Dietro le piccole nuvole grigie e i soli radiosi dell’atmosfera in ogni momento, attraverso i
che punteggiano la mappa nel bollettino mete- valori dei parametri meteorologici (velocità del
orologico della sera, è da tempo che non ci vento, temperatura, umidità, pressione, nuvo-
sono più rane1 e termometri, ma computer le, aerosol, ecc) al centro di “scatole” da due a
super-potenti ai quali abbiamo fatto assorbire venti chilometri di lato e da qualche decina a
un gran numero di misurazioni (ottenute princi- centinaia di metri d’altezza. Questo partiziona-
palmente via satellite), molte leggi della mec- mento immaginario dell’atmosfera in scatole è
canica e della fisica, ma anche tanta matema- necessario perché è impossibile specificare i
tica, a volte molto recente. parametri in tutti i punti dell’atmosfera (questi
punti sono un numero infinito!). In linea di prin-
Affinché i computer possano fornire le previ- cipio, più le caselle sono piccole – e numerose
sioni, è necessario sviluppare preliminarmente –, più la descrizione dello stato atmosferico è
quello che viene chiamato un modello numeri- preciso e più le previsioni lo saranno a loro vol-
co delle previsioni del tempo. Schematica- ta. Ma in pratica, le scatole sono non meno di
mente, un tale modello di previsione a scaden- un qualche chilometro per una previsione re-
za da otto a dieci giorni rappresenta lo stato gionale a breve termine, e qualche decina di
1 Secondo una credenza particolarmente diffusa in Francia si può prevedere il tempo osser-
vando il comportamento delle rane, N.d.T.
Figura 1. Vista prospettica delle scatole di un modello di previsione del tempo o del clima.
(L. Fairhead LMD / CNRS)
Figura 2. Le concentrazioni di ozono in superficie del 6 luglio 2011 rilasciato dal sistema di previsione
nazionale della qualità dell’aria PREVAIR (INERIS / IPSL / Météo-France). I colori rappresentano le
concentrazioni previste dal modello di chimica e trasporto CHIMERE, i valori numerici sono i picchi
di concentrazione rilevati nella giornata dalla rete di monitoraggio.
Bibliografia
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Le Pommier. bouleversement annoncé, éd. Le Pommier.
–, (2005). D’où viennent les tempêtes?,
éd. Le Pommier
Che cosa c’è in comune tra una foresta, una La diffusione di una malat-
rete di comunicazione e una roccia porosa? tia in un bosco
Per preservare le foreste è importante capire
come si propaga un fuoco, o una certa malat- Concentriamoci sull’esempio del bosco per
tia, da un albero all’altro. Per migliorare le reti descrivere questo modello. Vogliamo studiare
di comunicazione è necessario sapere come i come si diffonde una malattia: la contamina-
dati circolano tra i diversi utenti. Per studiare la zione causata da un albero malato rimarrà
porosità di una roccia bisogna descrivere confinata in una piccola area, o riuscirà a dif-
come l’acqua filtra al suo interno. Questi tre fondersi ad alberi che si trovano molto lontano
problemi molto concreti, se pure hanno formu- rispetto alla zona di contaminazione iniziale?
lazioni molto diverse nel linguaggio corrente, L’approccio che adottiamo è quello della fisica
possono essere rappresentati dallo stesso statistica: per capire un fenomeno macrosco-
modello matematico: il modello della percola- pico, vale a dire su larga scala, si studiano gli
zione. elementi microscopici che compongono il si-
Figura 1. Due grafi ampiamente usati in teoria della percolazione: il reticolo quadrato e il reticolo
triangolare
Figura 2. Archi colorati in modo casuale, indipendentemente l’uno dall’altro, ad indicare che la
contaminazione tra due alberi adiacenti si verifica. Questa contaminazione si presume istantanea. In
particolare, l’ordine in cui coloriamo gli archi non influisce. A sinistra: L’albero A contamina l’albero
B e anche altri alberi più lontani. Questo avviene tipicamente quando la probabilità di trasmissione
è alta. A destra: Un albero contamina soltanto altri 3 altri alberi. Non contamina B. Questo si verifica
in genere quando la probabilità di trasmissione è bassa.
La nostra società moderna è affascinata dal de di carburante, che è direttamente collegato al
sign, termine che riflette il nostro impegno a peso. Un problema matematico classico è pro-
coniugare la bellezza all’utilità. Il grande pubbli- prio quello di trovare la soluzione ottimale di un
co conosce bene gli stilisti famosi e resi celebri problema di ottimizzazione di una funzione
dai media come Pininfarina o Starck, ma molto (chiamata funzione obiettivo) nel rispetto dei
meno gli scienziati, gli ingegneri e i ricercatori, vincoli.
che si occupano di design ottimale: lontani da
tutte le preoccupazioni estetiche, migliorano le È chiaro che la solidità delle
forme degli oggetti industriali (struttura mecca- strutture varia inversamente
nica, profilo aerodinamico, elettronica, ecc.), al al suo peso (ciò che è pesante
fine di aumentarne le prestazioni (resistenza, è più robusto di quello che è
efficienza), pur tenendo conto dei vincoli, a volte leggero).
contrapposti, come il peso o il costo. È eviden-
te, ad esempio, che la resistenza di una struttu- Il metodo tradizionale di ottimizzazione proce-
ra varia inversamente al suo peso (ciò che è più de per tentativi ed errori, secondo la pratica e
pesante è più robusto di ciò che è leggero). l’intuizione dell’ingegnere: si sceglie una forma
Così, l’ottimizzazione della robustezza di un ae- della quale si calcolano le prestazioni e, a se-
reo è limitata dal vincolo di un consumo minimo conda del risultato, si apportano delle modifi-
Figura 1. Configurazione iniziale (a sinistra), l’iterazione intermedia (al centro) e la forma ottimale
(a destra) di una mensola, ottenute con il metodo di Hadamard.
Figura 1. Albero delle specie con l’estinzione di certe specie e l’apparizione di nuove, secondo
C. Darwin, L’origine delle specie per mezzo della selezione naturale.
=
n '(t) n(t)(b − cn(t))
Questa dualità tra la dinamica della popola-
zione nel tempo e la ricostruzione dell’albe-
In questa equazione, il parametro b descri-
ro genealogico, permette di stimare la bio-
ve il tasso di crescita della popolazione e c
diversità passata in funzione delle parentele
misura la competizione tra due individui per
tra le specie attuali.
le risorse condivise. Per tempi t molto gran-
di, questa grandezza si stabilizza sul valore
limite b/c, chiamata capacità di carico. Se la
I modelli basati sui popolazione comprende individui di tipo di-
comportamenti individuali verso, è necessario impiegare un sistema di
e le loro interazioni equazioni. Un esempio è il modello di pre-
biologiche datore-preda: se n1(t) e n2(t) sono il numero
delle prede e dei predatori al tempo t allora
I modelli di cui sopra sono matematicamen- abbiamo le equazioni:
te molto semplici. Sebbene il processo Gal-
ton-Watson e i modelli di Wright-Fisher gio- n ’1 ( t ) = an 1 ( t ) − bn 1 ( t ) n 2 ( t )
chino un ruolo fondamentale – la loro
semplicità permette di fare calcoli e di forni- n ’2 ( t ) = − cn 2 ( t ) + dn 1 ( t ) n 2 ( t )
In questo esempio, gli individui sono carat- Il modello sopra descritto può spiegare la
terizzati dal peso x alla nascita, che varia ad diversità dei fringuelli di Darwin attraverso
Figura 4. Il coalescente Kingman come limite di scala degli alberi genealogici (B. Mallein,
Culture Math, ENS Ulm, 2011)
L’emergere delle tecnologie digitali offre oggi ragionevole e per evitare un eccessivo investi-
l’accesso ad una parte importante del patri- mento umano, diventano indispensabili degli
monio cinematografico. Tuttavia, il processo di algoritmi di restauro rapidi e il più automatizza-
digitalizzazione deve essere accompagnato ti possibile. Lo sviluppo di tali algoritmi è anco-
dal restauro dei molti difetti che alterano i film ra più determinante con l’attuale tendenza
e i video. Tra questi inconvenienti citiamo in verso l’uso di immagini a risoluzione sempre
particolare lo sfarfallio (chiamato anche flicker più alta (ad esempio le TV HD o il supporto
per usare il termine inglese), che si traduce in Blu-ray) che accentuano ogni minimo difetto
variazioni innaturali dell’intensità dell’immagi- nelle immagini.
ne, graffi, viraggio del colore, macchie (piccoli
punti dovuti a granelli di polvere o alla perdita
di pezzi di gelatina sulla pellicola), ecc. Lo sfarfallio
trasto tra un’immagine e l’altra del film: le im- Per correggere questo difetto, i film sono pri-
magini diventano artificialmente scure o chiare, ma digitalizzati, il che significa che la pellicola
alternativamente. Queste variazioni di contra- viene sottoposto a scansione, fotogramma per
sto possono essere dovute sia alla degrada- fotogramma, e che questo insieme di immagini
zione chimica della pellicola (che produce digitali viene memorizzato su di un computer.
quindi delle zone più scure o più chiare duran- In generale, un secondo di film contiene 24 im-
te la visualizzazione), ma anche ad un cambia- magini. Un film di un’ora, una volta digitalizza-
mento nel tempo di esposizione (il tempo nel to, quindi contiene 86 400 immagini digitali.
quale la pellicola è stata esposta alla luce) di Un’immagine digitale in bianco e nero è mate-
un’immagine rispetto all’altra. Questo è parti- maticamente modellata come una funzione
colarmente vero per i film realizzati all’epoca in definita su una griglia rettangolare di quadrati
cui i film venivano girati manualmente. (chiamati pixel, contrazione di picture element)
a valori nell’insieme dei numeri positivi. Il valore
A differenza di altri difetti comunemente osser- dell’immagine in un pixel è chiamato livello di
vati nei film (graffi, polvere, ecc.), lo sfarfallio grigio di tale pixel.
non fa apparire delle nuove strutture nelle im-
magini. La sua particolarità è, quindi, di essere
trasparente, cioè non rilevabile su una singola Cambiamento di contrasto
immagine. Solo la visione dei fotogrammi suc-
cessivi del film permette di rendersi conto della Una volta digitalizzata la pellicola, possiamo
sua presenza. Pertanto, il ripristino di tale di- applicare a tutte le immagini quello che si chia-
fetto non può essere fatto su ogni immagine in ma il cambiamento di contrasto (vedremo più
modo indipendente, ma è necessario utilizzare avanti come operare per eliminare lo sfarfallio).
diverse immagini successive del film e cercare Dire che un’immagine I subisce un cambia-
di “mediare il contrasto.” mento di contrasto significa che viene trasfor-
f
fI
in modo che tutti i pixel siano ordinati in manie- mato. Tale correzione si basa sulla seguente
ra crescente in base al loro livello di grigio (si osservazione: se per un oggetto del filmato il
assume che questo rango sia uguale per pixel suo livello di grigio può variare molto, il rango
che hanno lo stesso livello di grigio). Adesso dei pixel che contiene invece cambierà di poco
confrontiamo, nelle 10 immagini che precedo- da un’immagine all’altra. Ad esempio, i pixel
no In e nelle 10 che lo seguono all’interno del del livello della mediana (quelli per cui il nume-
filmato (vedi riquadro Il numero di immagini), ro di pixel dell’immagine più scuri uguaglia
n In x
quali sono i livelli di grigio dei pixel aventi lo quello dei pixel più chiari) è probabile che cor-
stesso rango R (o il rango più vicino ad R) in rispondano agli stessi oggetti in immagini di-
queste immagini. Questi pixel hanno valori di verse del film (vedi riquadro L’istogramma cu-
grigio che possono essere molto diversi da
Il numero di immagini
mulativo dei livelli di grigio).
quello di In(x, y). Pertanto prendiamo la media R
In xin totale),
di tutti questi livelli di grigio (21 valori y Abbiamo così ottenuto una equalizzazione di
il che determina il nuovo valore contrastox ytra le immagini
n del film, che elimina
del pixel (x, y) per l’n-esima immagine del fil- l’effetto dello sfarfallio.
cumulativo
80 – Matematica, l’esplosione continua dei livelli di grigio
Figura 4. Le tre immagini del film Charlie Chaplin “Charlot fa una cura” dopo il restauro automatico del
contrasto con il metodo descritto in questo articolo. Queste tre immagini hanno adesso una luminosità
simile, e l’effetto sfarfallio (che produceva un lampeggiamento) del film è scomparso.
Il numero di immagini
Il numero di immagini utilizzate per il restauro (abbiamo preso qui le 10 immagini precedenti
e le 10 immagini seguenti) è una scelta euristica che può essere modificata. Più questo
numero è grande, più si tiene conto di un gran numero di immagini nel film per ripristinare
l’immagine corrente, e più si eliminano le fluttuazioni dovute allo sfarfallio. D’altra parte,
prendere troppe immagini non ha necessariamente senso se il film ha molti movimenti di
camera o oggetti che si spostano.
(a) Immagine u1, il suo istogramma e il suo (b) Immagine u2, il suo istogramma e il suo
istogramma cumulativo istogramma cumulativo
Figura 5. (a) Immagine di un gradiente scuro, con il suo istogramma e il suo istogramma cumulativo.
(b) Immagine di un gradiente chiaro, con il suo istogramma e il suo istogramma cumulativo. (c)
L’immagine ottenuta se avessimo usato la media aritmetica per la correzione del contrasto: si
ottiene una discontinuità nel gradiente. (d) L’immagine ottenuta con la media armonica degli
istogrammi cumulativi: il risultato è in linea con quello che ci si aspetta - si ottiene un gradiente di
livello “medio” di grigi.
La protezione delle nostre carte bancarie, così come altre procedure critto-
grafiche comunemente utilizzate, si basa sull’impossibilità pratica di fat-
torizzare numeri molto grandi. La supremazia di questi metodi, la cui
affidabilità è costantemente messa in discussione dai progressi informa-
tici, potrebbe in futuro essere scalzata da altre tecnologie.
Il computer quantistico:
lo strumento del futuro?
Chi vorrebbe fare il bagno nel miele? Nessuno. qua) in scale molto piccole. E questa volta le
Chi si interessa al nuoto nel miele o, in genera- applicazioni pratiche sono numerose. Ad
le, nei mezzi altamente viscosi, lo fa per stu- esempio, i batteri sono dei microrganismi che
diare alcuni problemi, anche se in apparenza si muovono e nuotano in liquidi simili all’acqua
molto diversi tra loro, per i quali entrano in gio- come il sangue. Comprendere meglio le loro
co gli stessi meccanismi. Infatti, il nuoto in capacità di movimento potrebbe permettere
mezzi altamente viscosi su scala umana (la sia di impedire loro di muoversi, nell’ambito
scala macroscopica, dell’ordine di un metro) della lotta contro alcune malattie, sia, al con-
ha le stesse caratteristiche del nuoto in acqua trario, di aiutarli a svilupparsi (ad esempio nel
su una scala molto piccola (scala microscopi- caso di batteri che costituiscono la flora inte-
ca, delle dimensioni nell’ordine del centesimo stinale che ci aiuta a digerire il cibo che man-
di millimetro). Ed è più facile realizzare esperi- giamo). Un altro esempio di applicazioni medi-
menti a grandezze normali nel miele piuttosto che ancora più evidente è quello dei
che esperimenti in miniatura nell’acqua! micro-robot nuotatori. In effetti, se si potesse-
ro costruire dei minuscoli robot in grado di
Con questo artificio, possiamo studiare il nuo- muoversi in ambienti come l’acqua o il sangue,
to in mezzi acquosi (vale a dire, a base di ac- potremmo usarli per il trasporto di farmaci fino
Figura 1. Un campione di nuoto a confronto con E. Coli. Una differenza di.... grandezza.
Figura 4. Simulazione numerica di una gara tra tre nuotatori composti da sfere allineate e collegate
da arti allungabili. Il nuotatore in primo piano è stato calcolato in modo che il suo nuoto sia ottimale,
e quindi si sposta più velocemente rispetto agli altri due a parità di energia. La gara si svolge da
sinistra a destra.
Étienne Ghys, CNRS direttore di ricerca presso École Normale Supérieure de Lyon
Un righello, una matita, del cartone, delle forbici e della colla: non c’è bi-
sogno di altro per procurare ai matematici divertimento e problemi inte-
ressanti, il cui studio si rivela spesso, a posteriori e in modo del tutto
inaspettato, di utilità nelle applicazioni.
Costruiamo una piramide di cartone... Per fare struzione non è solidissima. Per completare la
questo, cominciamo a tagliare un modello piramide bisogna tagliare ancora un quadrato
SABCDE da un foglio di cartone come indicato di cartone ed incollarlo sul quadrilatero per for-
in figura, poi pieghiamo lungo le linee tratteg- mare la base. Dopo questa operazione la pira-
giate e infine incolliamo i lati AS ed ES. mide risulta essere solida, rigida. Se si posa su
un tavolo essa non crolla e se cerchiamo di
deformarla con le mani (con non troppa forza)
non vi riusciamo a meno di deformarne le fac-
ce di cartone. Analogamente, un cubo in car-
tone è rigido come tutti hanno potuto speri-
mentare. Che cosa succede ad un poliedro
generico che abbia, ad esempio, un migliaio di
facce? Il geode della Villette a Parigi è rigido?
Il risultato è una specie di cono il cui vertice è Quest’ultima domanda lascia intravedere
S e il bordo è il quadrilatero ABCD. Questo og- come il tema della rigidità e della flessibilità
getto è flessibile, infatti il quadrilatero ABCD si non sia solamente teorico.
può deformare aprendolo più o meno: la co-
Per tanto tempo molti matematici si sono chie- All’epoca i matematici furono incantati da que-
sti se anche i poliedri non convessi fossero ri- sto nuovo oggetto. Fu costruito un modello
gidi; era possibile trovare una dimostrazione di metallico e posto nella sala da thè dell’Institut
rigidità che non usasse l’ipotesi di convessità? des Hautes Études Scientifiques a Bures-sur-
I matematici amano gli enunciati nei quali tutte Yvette vicino a Parigi e ci si poteva divertire a
le ipotesi sono utili per giungere alla tesi. Si è farlo muovere (per la verità non proprio bello e
dovuto attendere più di 160 anni per risponde- un po’ cigolante). Si racconta che Dennis Sul-
re a questo particolare interrogativo. livan ebbe l’idea di soffiare del fumo di sigaret-
ta all’interno del flessidromo di Steffen e con-
Nel 1977, il matematico canadese Robert statò che facendo muovere l’oggetto il fumo
Connelly ha provocato grande scalpore nella restava tutto all’interno... Da questo egli intuì
comunità matematica costruendo un poliedro che quando il flessidromo si deforma il suo vo-
(abbastanza complicato) che risultava essere lume rimane invariato. L’aneddoto è vero o è
flessibile e, per non contraddire il teorema di una leggenda? Comunque sia, Connelly e Sul-
Cauchy, non convesso. In seguito la sua co- livan congetturarono che quando un poliedro
struzione è stata un po’ semplificata, in parti- si deforma il suo volume resta costante. Non è
colare da Klaus Steffen. difficile verificare questa proprietà nell’esempio
La cupola della Villette (1730 triangoli e 36 metri di diametro). Accanto una cupola più piccola.
Alcuni anni fa, un famoso produttore di giocat- tavia il metodo da lui proposto nel 1984 segue
toli ha proposto il gioco “Indovina Chi?”. Il prin- strettamente la logica di quel gioco e lo utilizza
cipio del gioco è semplice: ogni giocatore deve per risolvere i problemi di classificazione. Que-
trovare tra una collezione di personaggi quello sto metodo è stato più volte sfruttato e serve
scelto dal suo avversario. Per far questo, ogni oggigiorno, tra l’altro, alla rilevazione dello
giocatore a turno pone una domanda del tipo: spam.
“Il personaggio ha i baffi?”, oppure: “Il perso-
naggio ha gli occhiali?”. Il primo giocatore che Tra tutti i messaggi ricevuti da un individuo per
riesce a trovare il personaggio dell’avversario posta elettronica, ci sono due tipi di messaggi:
vince la partita. La vittoria, quindi, va al gioca- “regolari” (inviati da amici o da siti internet ai
tore che pone la sequenza di domande più quali si è abbonati) e messaggi “spam” (comu-
pertinenti per identificare il più rapidamente nicazioni elettroniche non richieste). Questi
possibile il personaggio misterioso. messaggi di spam vengono solitamente inviati
a migliaia, anche milioni di persone sulla rete, e
La storia non dice se Leo Breiman, matemati- le conseguenze di tali invii di massa non sono
co e ricercatore americano, e i suoi colleghi trascurabili: in Francia, si stima che il 95% del-
presso l’Università di Berkeley fossero stati le mail ricevute nel 2009 fossero messaggi di
giocatori appassionati di “Indovina chi?”. Tut- spam.
Breiman L., Friedman J., Olshen R., Stone European Network and information
C., (1984) Classification And Regression Security Agency (ENISA), Spam Survey,
Trees, Chapman & Hall. 16 décembre 2009
Articolo sullo Spam di Wikipedia, (http:// Surhone LM, Tennoe MT, Henssonow SF,
it.wikipedia.org/wiki/Spam). (2010) Random Forest, Verlag.
Figura 1. A sinistra si trova un’immagine test chiamata fantoccio di Shepp-Logan, spesso utilizzato
per la valutazione dei metodi tomografici; la foto immediatamente alla sua destra corrisponde alle
misure di uno scanner perfetto (questa immagine bidimensionale si ottiene giustapponendo le
“fette” per i diversi piani di taglio). L’immagine seguente corrisponde alle misure leggermente
disturbate; infine sotto sono rappresentati tre equilibri differenti tra l’incoerenza (l’immagine della
colonna di sinistra è tanto più chiara quanto più è grande la discrepanza con le misure) e la
complessità (l’immagine della colonna di destra corrisponde a delle soluzioni di complessità
crescente dall’alto verso il basso).
–L
a risonanza magnetica nucleare (RMN), in
cui si cerca di determinare le strutture all’in-
terno di un corpo misurando la loro interazio-
ne con i campi magnetici.
può essere molto diverso da O anche se Gli esperimenti numerici della figura sono
B è piccolo. Si dice che l’inversione è in- stati ottenuti scegliendo come criterio di
stabile. coerenza essenzialmente la distanza usua-
le tra l’immagine dell’oggetto F ( O ) e R, e
Per applicare il principio di Ockham, è ne- per criterio di complessità, la parsimonia,
cessario definire il criterio di coerenza così il numero di coordinate non nulle in una
come quello di complessità. rappresentazione adeguata. Questa scelta
offre delle garanzie teoriche sulla ricostru-
Il matematico definisce una funzione d’in- zione e un algoritmo efficiente per determi-
coerenza F(R, O) che quantifica la differen- nare il miglior compromesso.
Anni
Figura 2. Densità di probabiltà della legge di Fréchet (--), Weibull (-) e Gumbel (..).
Massimo di n Distribuzione
variabili aleatorie di Fréchet,
n tende ad infinito
Weibull o Gumbel
Il Web introdotto da Tim Berners-Lee intor- vare informazioni in questa confusione, che
no al 1990, al quale ci siamo così rapida- cosa potrebbe esserci di più semplice? Ba-
mente abituati, è costituito da documenti sta usare quella meraviglia tecnologica che
ipermediali. Le informazioni sono in linguag- è il motore di ricerca. L’utente sceglie alcu-
gio naturale (vedi riquadro I linguaggi Web), ne parole chiave. Il motore è in grado di se-
anziché in linguaggio informatico, e i testi lezionare istantaneamente le pagine che
sono liberamente strutturati con etichette contengono queste parole. La magia è che
HTML, ad esempio, per i titoli o gli elenchi. I il motore sa anche offrire, tra decine o addi-
link sui quali si può cliccare, consentono rittura migliaia di milioni di possibili pagine,
all’utente di scoprire immagini, musica, film. una scelta di poche pagine che spesso
Essi consentono, inoltre, di muoversi da contengono proprio quello che l’utente sta-
una pagina all’altra liberamente. E per tro- va cercando.
Cercare nel web: nient’altro che un punto fisso e qualche algoritmo – 119
Le lingue del Web
Nel 2012, l’inglese rappresenta approssimativamente il 45% delle pagine Web, il 7% il te-
desco, il francese è la terza lingua con il 5%; il 90% delle lingue del mondo non sono rap-
presentate su Internet.
Figura 1. Pagerank: calcolo della popolarità delle immagini sul Web. Ogni cerchio rappresenta
un’immagine, le frecce e il loro spessore indicano il numero di collegamenti da una pagina all’altra.
I numeri e il colore in ogni cerchio indicano la popolarità.
Cercare nel web: nient’altro che un punto fisso e qualche algoritmo – 121
PageRank corrente. Se la pagina non ha nessun collega-
mento in uscita, selezionerà un’altra pagina
Il cuore del problema rimane ora di scegliere, qualsiasi sul Web non importa dove. E, in que-
tra i milioni di pagine che contengono le parole sto, modo continuerà per un tempo infinito.
di una interrogazione (query in inglese), quelle Qual è la probabilità che egli si trovi su di una
che sono le più interessanti. Ciò è essenziale, data pagina? Questo è ciò che noi definiamo
perché un utente raramente si spinge a consi- come la popolarità della pagina (vedi figura 1).
derare più dei primi dieci o venti risultati della A priori, una definizione astratta? Un bel con-
ricerca. cetto matematico del tutto inutile? Non pro-
prio! Nella pratica questa popolarità corrispon-
Inizialmente, motori di ricerca come AltaVista de abbastanza bene alla “popolarità” della
utilizzavano, per classificare le pagine, unica- pagina e a ciò che gli utenti normalmente si
mente delle tecniche statistiche di ricerca aspettano.
dell’informazione. Una pagina veniva conside-
rata più interessante se l’occorrenza di un ter-
mine cercato appariva in un titolo o era visua-
lizzata in grassetto. Più un termine era ripetuto
nel documento e più alto era il suo “peso”.
Inoltre si attribuiva un peso maggiore ad un
termine raro. Tali tecniche, adeguate su di un
piccolo corpus, si sono rivelate deludenti per il
Web.
Immaginate un utente ideale del Web con il se- Resta il problema di calcolare questa popolari-
guente comportamento. Egli inizia la sua navi- tà. A questo scopo, bisogna scrivere un’equa-
gazione da una pagina Web a sua scelta, ad zione per la quale la popolarità sarà una sua
esempio, www.inria.fr. Da quella si muove di soluzione. Un’equazione, quindi, che codifica
pagina in pagina nel Web, scegliendo ad ogni il comportamento dell’utente aleatorio. In ac-
passo di cliccare su di uno dei link della pagina cordo con il comportamento dell’utente, ogni
Cercare nel web: nient’altro che un punto fisso e qualche algoritmo – 123
– È ammissibile escludere certe pagine Per gestire i volumi d’informazione del Web, ven-
perché hanno contenuti razzisti, volgari, gono proposte nuove tecniche che fanno un uso
falso, o per favorire un cliente, o per non sempre maggiore del parallelismo. Numerose
dispiacere ad un governo? tecniche sofisticate vengono progettate per valu-
tare, classificare, filtrare le informazioni. Potrem-
– C’è qualcosa di estremamente imbaraz- mo citare, ad esempio, le tecniche che sfruttano
zante nel considerevole potere dei moto- i sistemi di valutazione (l’utente è invitato a valuta-
ri di ricerca ottenuto attraverso il control- re dei servizi come avviene in eBay), i sistemi di
lo delle informazioni. Dobbiamo fidarci raccomandazione automatici (come in Netflix o
di loro senza capire i loro meccanismi Meetic), i sistemi che valutano le competenze de-
di classificazione? E perché mantenere gli utenti di Internet (come in Mechanikal Turk).
questo segreto? Quest’ambito è straordinariamente attivo.
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Cercare nel web: nient’altro che un punto fisso e qualche algoritmo – 125
Yann Brenier, direttore di ricerca CNRS presso École Polytechnique
Nel XVIII secolo, il matematico francese Ga- blema combinatorico? Lo possiamo spiegare
spard Monge, nel suo trattato Mémoire sur la nel seguente modo. Abbiamo un mucchio di
théorie des déblais et des remblais (“Memoria sabbia, composto da piccoli elementi (un ele-
sulla teoria degli scavi e dei detriti”), studiò un mento può essere un granello o una manciata).
problema tra i più concreti (spostare nel modo Abbiamo, inoltre, una buca da riempire, della
più efficiente un mucchio di sabbia!) applican- quale conosciamo la forma e il cui volume as-
do un metodo rigoroso, “ottimale”, diremmo sumiamo essere uguale a quello della sabbia.
oggi. Questo problema è uno dei primi esempi Possiamo pensare la buca come composta da
di ricerca operativa, il ramo della matematica piccole scatole, ciascuna delle quali è capace
che si occupa di metodi per la soluzione di di contenere precisamente un elemento di
problemi combinatorici in modo efficiente (vedi sabbia. La domanda è: dove collocare ogni
riquadro La combinatoria), che è ancora oggi elemento per ridurre al minimo il percorso tota-
una teoria molto vivace. le? Possiamo cercare di rispondere partendo
da una descrizione combinatoria del proble-
In che modo il problema (che potremmo chia- ma, ma, in alcuni casi, può essere più utile
mare della “carriola di Monge”, avente come dare una descrizione diversa, in base alla for-
obiettivo quello di spostare la sabbia) è un pro- ma del profilo del mucchio e della buca, consi-
Il problema del trasporto è stato rivisitato nel Ciò che vale per alcuni punti può essere vero
1940 da Leonid Kantorovich (uno dei pochi per una “nuvola di punti” o per altri oggetti:
matematici vincitori del Premio Nobel per l’E- manipolarli al meglio si riduce a trovare il per-
conomia) a proposito di una questione di allo- corso migliore per spostare tutti questi oggetti
cazione ottimale delle risorse. Nel suo lavoro insieme da uno stato iniziale ad uno stato fina-
cerca di risolvere un problema di questo tipo: le desiderato.
come utilizzare gli strumenti di produzione (la-
voro, capitale ...) per raggiungere la massima Per cominciare, consideriamo un esempio: il
soddisfazione dei bisogni? Supponendo, ad caso di una nuvola finita formata da quattro
esempio, di avere delle miniere di metallo e punti nel piano (vedi figura 1).
delle fabbriche con operai, possiamo cercare
di determinare come le miniere devono ap- Supponiamo data la configurazione dei punti
provvigionare gli impianti delle fabbriche per nello stato iniziale e in quello finale e vediamo
ridurre al minimo le spese dovute al trasporto come realizzare in modo ottimale il passaggio
del materiale: questo è, in definitiva, lo stesso tra le due configurazioni. Al momento iniziale,
problema del mucchio di sabbia. la nube è definita da un elenco di quattro pun-
ti A1, A2, A3, A4, e in quello finale altre quattro
Molte altre questioni (code d’attesa, gestione punti B1, B2, B3, B4.
delle scorte, ecc.), che non affronteremo in
dettaglio, appartengono a questo dominio di Un punto chiave che è necessario capire, è
problemi. Si tratta sempre di trovare come che non teniamo traccia di queste “particelle”
passare da una situazione iniziale ad una si- singolarmente e che la loro numerazione è ar-
tuazione finale desiderata nel miglior modo bitraria. Ad esempio, è possibile trasportare,
possibile, cioè trovando il percorso migliore nel A1 su B1, A2 su B3, A3 su B4 e A4 su B2. (Tut-
complesso spazio di tutte le scelte possibili. tavia, non è consentito, ad esempio, muovere
A1 e A2 su B1 lasciando B4 vacante.) Bisogne-
rà, quindi, cercare una soluzione ottimale tra le
Spostare una nuvola di punti possibili permutazioni tra i punti.
Il punto chiave della teoria è probabilmente il Una permutazione è un modo per associare ad
concetto di geodetica, parola usata per indica- ogni punto A un punto B, in modo che ad ogni
re il percorso più breve tra due punti. Conside- punto di partenza sia collegato uno ed un solo
Figura 3: A destra: “Whirlwind” di F. Maliavin. A sinistra: il quadro di F. Maliavin ridipinto con i colori
di Puvis de Chavanne, attraverso dei metodi di trasporto ottimale. Fonte Delon-Solomon Sobolevskij,
SIAM J. Appl. Math.
La combinatorica
La combinatorica è il dominio dei proble- E se vogliamo che due targhe diverse si di-
mi della matematica nel quale si elenca- stinguano per almeno due caratteri diversi?
no e si classificano i possibili modi di far
corrispondere o di organizzare un numero Oppure, qual è il numero minimo di colori
finito, ma spesso molto grande, di oggetti. per colorare una mappa se vogliamo che
Per esempio: due stati confinanti abbiano colori diversi?
In ogni cellula del corpo umano, ciascun cro- Altre malattie sono associate ad alterazioni
mosoma è presente in due esemplari o copie. che non influenzano interi cromosomi, ma solo
Una deviazione da questa regola (perdita o parti di essi. Certe parti vengono “perse” (sono
guadagno) porta ad uno squilibrio, che può assenti o presenti in una sola copia) o “amplifi-
causare alcune malattie. La perdita corrispon- cate” (presente in tre o quattro copie o più).
de all’assenza, o alla presenza di una singola Questo è in particolare la causa di un gran nu-
copia, di un cromosoma e il guadagno sulla mero di tumori. Le cellule del tessuto malato
presenza di tre, quattro o più copie. Questo mostrano tipicamente perdite di regioni che
squilibrio nel numero di copie è chiamato alte- contengono geni “soppressori del tumore” o,
razione cromosomica. La più nota è la triso- al contrario, amplificazione di aree contenenti
mia, dove un cromosoma è presente in tre degli oncogeni che favoriscono lo sviluppo del
copie. Ad esempio, la sindrome di Down (nota tumore.
anche come mongolismo) è causata dalla pre-
senza di tre copie complete del cromosoma
21. È possibile rilevare tali alterazioni per mez-
zo del cariotipo tradizionale.
Figura 1. (a) Rapporti “teorici” tra il numero di copie in un individuo malato e quello in un individuo
sano (2 copie) per ciascun locus di cinque locus fittizi. (b) I rapporti teorici scomposti in regioni
ottenute con l’analisi statistica per 93 locus reali. (c) Rapporti “empirici” delle copie misurate
sperimentalmente per ogni locus di questi 93 locus.
Figura 2. (a) due segmentazioni in tre regioni. (a) Evoluzione dell’adeguatezza in funzione del
numero di regioni. (c) Migliori segmentazioni in tre e in dieci regioni.
Il mondo vivente offre molti esempi di coope- Capire l’origine e il funzionamento della coope-
razione: gli insetti sociali, i versi degli animali razione nel mondo vivente è un problema cen-
per indicare la presenza di un predatore, gli trale in biologia evolutiva.
impala che si puliscono a vicenda ... Darwin
considerava questi comportamenti cooperati-
vi come un enigma e una sfida alla sua teoria.
La selezione naturale non dovrebbe incorag-
giare un comportamento egoista? Questo pa-
radosso della cooperazione è al centro dell’a-
nalisi delle principali transizioni nell’evoluzione,
come la comparsa della vita o quella degli or-
ganismi multicellulari. In alcune di queste tran-
sizioni, piccole entità cooperano per formare
un’entità più complessa. Queste costruzioni
sussistono, anche se sembrano esposte
all’apparizione di individui parassiti, che sfrut-
tano la cooperazione degli altri, ma che non
cooperano essi stessi.
In un mondo in cui si
possono commettere errori,
è bene riparare ai danni
provocati involontariamente
agli altri e non vendicarsi
sistematicamente delle
aggressioni subite.
Ora supponiamo che in ogni fase, con una pic- Fin qui abbiamo ipotizzato che l’interazione
cola probabilità, i giocatori non riescano a rea- si ripetesse, ma che il valore delle vincite du-
lizzare l’azione che hanno scelto: essi coope- rante il gioco non mutasse. Ora, immaginate
rano invece di tradire, o il contrario. Quando un modello volontario per la regolamentazio-
Do ut des gioca contro se stesso, il primo er- ne della pesca, dove un gran numero di atto-
rore innesca una faida distruttiva (vedi figura ri deve decidere la quantità di pesce che si
1). Pertanto, Do ut des non può instaurarsi può pescare ogni anno. Pescare poco per-
stabilmente nella popolazione mette alla fauna ittica di rinnovarsi, ed è ana-
logo a cooperare. Pescare il più possibile
esaurisce le risorse, ed è analogo al tradi-
Giocatore 1 C.. . C TCTC . . . TCC
mento. Ogni attore ha una piccola influenza
Giocatore 2 C... CCTCT . . . CC C
sull’evoluzione delle scorte ittiche, il suo in-
Figura 1. Do ut des contro un altro giocatore teresse individuale è quello di pescare il più
Do ut des, con errori (C significa “cooperare” possibile, anche se, collettivamente, è con-
e T “tradire”).
sigliabile limitare lo sfruttamento. La situa-
zione è analoga a quella del dilemma del
prigioniero.
Un tradimento involontario (in rosso) porta ad
un’alternanza di cooperazione e tradimento. Tuttavia, una rappresentazione più accurata
Bisogna aspettare una cooperazione involon- dovrebbe tener conto dell’evoluzione dell’ab-
taria (in blu) per riprendere la cooperazione. bondanza di pesce. “Pesca il più possibile”,
Altre strategie di cooperazione prendono il per esempio, frutta sempre meno via via che le
sopravvento, ad esempio il Do ut des “penti- scorte si esauriscono. Il guadagno dei giocato-
to” prevede di compensare un tradimento er- ri in un dato momento dipende quindi, non
rato cooperando due volte qualsiasi cosa fac- solo dalle loro azioni presenti, ma anche dallo
cia l’altro oppure il Do ut des “generoso” che stato generale del sistema, che nel nostro
coopera con probabilità positiva, anche se caso è la riserva di pesce. Questo stato si
l’altro ha tradito. Queste piccole differenze evolve in base alle azioni dei diversi attori e dei
possono far superare le crisi causate da un possibilil rischi. Lo studio di questo tipo di si-
tradimento involontario. In un mondo in cui si tuazione richiede modelli più avanzati, che
possono commettere errori, è bene riparare ai conducono ai giochi stocastici.
L’ictus, che colpisce migliaia di persone ogni anno, è una malattia com-
plessa la cui diagnosi e il cui trattamento devono ancora essere migliora-
ti. Questo è un settore nel quale la modellizzazione matematica può aiu-
tare la ricerca medica, in particolare affiancandosi alla sperimentazione
sugli animali.
Per far progredire la ricerca in questo settore, Di fronte ad un sistema complesso, un bio-
i medici e i biologi lavorano su “modelli anima- logo o un medico avrà l’intuizione del suo
li”, causando ictus nei roditori (ratti, gerbilli) e funzionamento. Prevederà degli scenari.
successivamente osservandoli mediante ra- Tuttavia, i sistemi viventi sono così com-
diografie o biopsia. Il problema sorge quando plessi che è difficile avere una corretta e
si passa alla sperimentazione clinica sull’uo- completa intuizione del loro funzionamento.
mo, in cui i risultati possono essere diversi da
quelli sugli animali, e in contrasto con l’obietti- Il matematico, da parte sua, tenta di model-
vo ricercato, come vedremo più avanti. lizzare matematicamente i fenomeni. In altre
parole, traduce le conoscenze biologiche e
mediche sotto forma di equazioni. Poi, da
queste equazioni, effettuerà delle simulazio-
ni al computer. Invece di avere un modello
animale, si costruirà un modello teorico
(equazioni). Invece di esperienze, farà i con-
ti. Certo, il modello astratto e il modello ani-
male sono due approssimazioni della realtà.
Il modello astratto non può spiegare la com-
plessità della vita. È intrinsecamente falso,
approssimativo, in costante mutamento e
tiene conto soltanto di una parte delle co-
noscenze.
Il modello matematico di
scambio degli ioni mostra
che il rapporto cellule gliali
/ neuroni ha un effetto deter-
minante sulla efficacia dei
Un risultato inaspettato ...
bloccanti dei canali ionici.
ma matematicamente preve-
Tuttavia, l’effetto di questo
dibile
rapporto è difficile da preve-
dere per pura intuizione.
All’inizio di un ictus, i neuroni non hanno ab-
bastanza energia per mantenere le concen-
trazioni dei vari ioni nei loro valori fisiologici. Qui, per costruire il modello matematico,
Molti produttori hanno quindi cercato di svi- l’approccio è quello di fare prima una lista
luppare nuovi farmaci per contrastare questi degli ioni importanti, dei canali ionici, delle
fenomeni ionici. L’idea era quella di bloccare pompe, degli scambiatori, ... nei quali que-
il passaggio di certi ioni attraverso la parete sti ioni circolano. Di seguito bisogna stabili-
neuronale, bloccando i canali che questi im- re i parametri fisiologici relativi agli oggetti
boccano. Sono state sviluppate e testate con elencati (concentrazioni, numero di porte,
Figura 1: I risultati della simulazione ottenuti con il modello dell’ictus che mostrano l’evoluzione
delle diverse aree ischemiche nei 40 minuti successivi all’ostruzione arteriosa (t = 0 min) e dopo
l’introduzione di uno specifico bloccante di un canale ionico sodico specifico (t = 20 min) nel
“modello di roditore” e nel “modello umano” (diversi per la loro proporzione di cellule gliali). La zona
infartuata (dove le cellule sono completamente morte) è in blu, la zona d’ombra (dove le cellule
sono danneggiate o indebolite, e possono sia morire, sia riprendersi e sopravvivere) in verde e la
zona sana in rosso. L’obiettivo di qualsiasi trattamento è ovviamente quello di fare in modo che la
zona di d’ombra si evolva il più possibile verso lo stato sano. I risultati di queste simulazioni
mostrano che, a seguito dell’introduzione del bloccante, il recupero della zona d’ombra è
considerevole nel caso dei roditori, ma piuttosto debole nel caso dell’uomo. (Tratto da M.A.
Dronne, E. Grenier, G. Chapuisat, M. Hommel, J.-P. Boissel, Progress in Biophysics and Molecular
Biology, 2008, vol. 97).
Quale professione si può esercitare con la getto, ecc.1 Il tipo di incarico è anch’esso
laurea in matematica? molto vario, potendo richiedere in maniera
predominante delle competenze matematiche
Edwige Godlewski,
responsabile della laurea in Ingegneria (ad esempio, per professioni che richiedono
Matematica presso Université Pierre et Marie competenze tecniche molto specialistiche di
Curie: statistica o di metodi numerici) o limitandosi,
talvolta sin dall’inizio, a qualità trasversali, tra-
Le aree dove i giovani formati in matematica dizionalmente pertinenti alla disciplina: astra-
trovano un impiego coprono quasi tutti i setto- zione, rigore, spirito analitico, ecc.
ri: automobilistico, aeronautico, spaziale, ener-
getico, dei trasporti, delle telecomunicazioni, In generale, la domanda di giovani preparati
elaborazione dei segnali, trattamento delle im- nelle scienze statistiche è molto significativa e
magini, farmaceutico, biomedicale, dell’inge- le applicazioni sono piuttosto note (scienze at-
gneria civile e ambientale, logistico, bancario, tuariali, biostatistica, statistiche industriali, stu-
assicurativo, delle previsioni, dei media, ecc. di di marketing, previsione dei consumi, son-
Nel profilo professionale appare spesso il ter- daggi, epidemiologia, ecc.). Ma ci sono anche
mine consulente scientifico (se a livello di lau- reali opportunità per chi segue un master in
rea magistrale) o analista, responsabile di pro- qualsiasi settore della matematica applicata, a
1 Qui e nel seguito si è cercato di tradurre i titoli di studio e le posizioni professionali francesi
con quelle italiane approssimativamente equivalenti. N.d.T.
Hélène Morlon
ricercatrice in biologia presso il Centre
de Mathématique Appliquées de l’École
polytechnique: