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Posca Michele
Argomenti
• Il Processo Industriale – Definizioni
• Il Processo Industriale – Definizione e classificazione dei Sistemi di Controllo
• Il Processo Industriale – Definizione delle azioni di Controllo
• Regolazione ON-OFF, ad azione Proporzionale, Integrale e Derivativa
• Regolazione PID, scelta delle azioni e ottimizzazione della regolazione
• Messa a Punto delle Azioni
• Allarmi
• Sistema di Controllo, modi operativi, ingressi, uscite
• Esempi di sistemi di controllo
Il Processo Industriale - Definizioni
Con il termine processo industriale, si intende definire una delle fasi di lavorazione che concorre, come
parte integrante di un impianto industriale, alla produzione di un manufatto.
Nel caso di un TAF l’insieme dei trattamenti (fasi) a cui viene sottoposta l’acqua proveniente dai pozzi.
Trattamento termico di un pezzo specifico, ciclo termico per garantire derminate caratteristiche.
Il Processo Industriale - Definizioni
Un processo industriale deve funzionare nelle migliori condizioni di sicurezza e rendimento per
raggiungere un obbiettivo predefinito.
Come possiamo assicurare queste condizioni ?
➢ Individuando le grandezze fisiche o chimiche in grado di fornire informazioni sull’andamento del
processo.
➢ Mantenendo, tali grandezze a valori prestabiliti in base alle esigenze del processo.
La regolazione di un processo industriale svolge precisamente questo compito.
➢ Introduce un’azione correttrice al processo, tale da mantenere l’andamento del processo stesso
entro i valori prestabiliti.
➢ L’azione correttrice è determinata dalla grandezza regolante ( o manipolata ).
➢ Mentre la grandezza fisica che è sottoposta a tale azione, viene chiamata grandezza regolata.
Il Processo Industriale - Definizioni
Altre grandezze agiscono su un processo in modo imprevedibile e indesiderato, rendendo difficile la
regolazione del processo stesso.
➢ Tali grandezze sono comunemente chiamate grandezze perturbatrici o più semplicemente
disturbi
y Processo x
Organo regolante
Il Processo Industriale - Classificazione dei Sistemi di Controllo
Si possono realizzare due diversi Sistemi di Controllo e più precisamente :
Ad Anello Aperto
Si definisce ad Anello Aperto, un sistema ove la grandezza regolata "x" non ha la possibilità di agire
sull’organo regolante, cioè sulla grandezza regolante "y".
Appare subito evidente che tale sistema risulta alquanto precario, infatti basterà la presenza di una
qualsiasi azione di disturbo "Z" perché la relazione tra grandezza regolante "y" e grandezza regolata
"x" venga alterata.
z1 z2 z3
Elemento sensibile
y Processo x
Organo regolante
Il Processo Industriale - Classificazione dei Sistemi di Controllo
Ad Anello Chiuso
Si definisce ad Anello Chiuso, un sistema tale da trasformare una variazione della grandezza
regolata "x", in uscita dal processo, in una variazione della grandezza regolante “y”, in entrata al
processo stesso.
Per realizzare un sistema ad anello chiuso, sarà indispensabile introdurre un elemento nuovo al
sistema di controllo, il Regolatore.
Il Regolatore è un dispositivo in grado di misurare una grandezza in ingresso "x", confrontarla con un
valore prescritto "w" e produrre una variazione della grandezza in uscita "y" proporzionale allo
scostamento.
w Valore prescritto
( Set Point )
x y = f(x-w)
Regolatore
Grandezza in Grandezza in
ingresso uscita
Il Processo Industriale – Sistemi di Controllo Retroazionati
Il Regolatore è collegato al processo in modo tale che la grandezza regolata "x" in uscita dal
processo, sia la grandezza in ingresso al Regolatore, e la grandezza in uscita dal Regolatore sia la
grandezza regolante "y" in entrata al processo.
Essendo il Regolatore collegato al ramo di ritorno del processo, tali sistemi di controllo possono
anche essere chiamati sistemi Retroazionati
La grandezza regolata assume quindi il nome di Retroazione (Feedback)
La Retroazione è negativa. z1 z2 z3
Ciò significa che ad un aumento di "x" deve corrispondere Elemento sensibile
una variazione di "y" tale da determinare una
Processo x
diminuzione di "x" e viceversa.
Organo regolante
Grandezza
regolata
Grandezza regolante y = f(x-w) Regolatore
Valore prescritto
w ( Set Point )
Il Processo Industriale – Definizione delle Azioni di Controllo
La variazione della grandezza regolante "y" prodotta dal regolatore è definita come Azione
correttrice del regolatore.
L’azione correttrice è funzione dello scostamento tra la grandezza regolata "x" ed il setpoint "w"
y = f(x-w)
Se si definisce errore "ε" lo scostamento tra la grandezza regolata "x" ed il setpoint "w", allora
possiamo scrivere che l’azione correttrice è funzione dell’errore "ε".
y=fε
L’errore può assumere valori negativi, quando la grandezza regolata “x” è inferiore al setpoint “w”,
o valori positivi quando la grandezza regolata "x" è superiore al setpoint "w".
In funzione del tipo di controllo e della natura fisica della grandezza regolata "x", l’azione correttrice
del regolatore può produrre una variazione della grandezza regolante "y" di segno inversamente o
direttamente proporzionale al segno dell’errore.
In funzione quindi del segno della variazione prodotta sull’uscita regolante, l’azione correttrice del
regolatore può essere definita come "Azione inversa" o "Azione diretta".
Il Processo Industriale – Definizione delle Azioni di Controllo
Azione inversa
E’ una variazione della grandezza regolante "y" prodotta dal regolatore quando la variabile regolata
"x" è inferiore al set prescritto "w", ossia quando l’errore "ε" è di segno negativo.
Un esempio tipico di applicazione dell’azione inversa si ha nella regolazione del caldo.
Azione diretta
E’ una variazione della grandezza regolante "y" prodotta dal regolatore quando la variabile regolata
"x" è superiore al set prescitto "w", ossia quando l’errore "ε" è di segno positivo.
Un esempio tipico di applicazione dell’azione diretta si ha nella regolazione del freddo.
Il Processo Industriale – Definizione delle Azioni di Controllo
Azione inversa Azione diretta
LIC LIC
Open
Open
Riferimento
Regolazione ON-OFF ( a due posizioni )
La regolazione ON-OFF, detta anche a due posizioni, è il metodo più semplice per regolare un
processo industriale.
OP%
Per usare un’analogia con la regolazione degli
ambienti in campo civile, è paragonabile a quella 100%
utilizzata per riscaldare, o rinfrescare, casa.
E’ caratterizzata dal fatto che la grandezza • In rosso, regolatore ad azione
regolante y (OP) può assumere solo inversa
due valori determinati. OPmin = 0% o OPmax = 100%. • In blu, regolatore ad azione
diretta
A lato è rappresentata la curva caratteristica di un
regolatore a due posizioni.
I valori della grandezza regolante OP, dipendono dal 0%
tipo di azione correttrice impostata per il regolatore. SP PV
Nel caso quindi di azione inversa la grandezza regolante assumerà il valore OPmax per valori di
PV < SP, mentre assumerà il valore OPmin per valori di PV > SP.
L’opposto si avrà nel caso di azione diretta. In entrambi i casi quando PV = SP la grandezza regolante
OP assumerà il valore minimo.
Regolazione ON-OFF ( a due posizioni )
Analizziamo il comportamento di un processo dotato di regolazione a due posizioni.
Nei grafici a lato è rappresentata la risposta di un PV
regolatore a due posizioni nella regolazione di un
SP
processo con azione inversa e diretta.
Si noti che la grandezza regolante OP passa da un
estremo all’altro per piccolissime variazioni della
grandezza regolata PV. OP %
t
Regolatore Processo
w=SP + ε = PV-SP y=OP%
x=PV -
Regolazione ad azione Proporzionale
Relazione Uscita / Ingresso di un regolatore proporzionale
y (OP%) Pb
100%
Temperatura Forno
50%
25%
0%
x (°C)
300°C 400°C 450°C SP=500°C
Regolazione ad azione Proporzionale
Relazione Uscita / Ingresso di un regolatore proporzionale
Errore residuo
x(PV)
Setpoint
(w)
Banda Proporzionale
x1
x0
t
y(OP)
100%
0%
t
Regolazione ad azione Proporzionale
Un metodo per eliminare l'errore residuo, sarebbe quello di aggiungere un valore costante all'uscita
in modo tale da avere un valore di uscita diverso da 0% quando la grandezza regolata coincide con il
valore prescritto.
100
Il valore dell'uscita sarebbe data dalla seguente equazione → y = ( ± ε ∗ ) + MR
𝑃𝑏%
Dove MR rappresenta il valore costante da aggiungere all'uscita.
MR è un acronimo che deriva dal termine inglese di Manual Reset, ossia Integrale manuale.
100%
25%
0%
x (°C)
300°C 350°C 450°C SP=500°C 550°C
Regolazione ad azione Proporzionale
Azione proporzionale ( P ) in sintesi :
• La regolazione ad azione proporzionale offre un controllo migliore rispetto alla regolazione a
due posizioni "ON-OFF". Le oscillazioni tendono a smorzarsi.
• La regolazione ad azione proporzionale necessita di una correzione manuale dell'uscita, tramite
la costante MR ( Manual Reset ), per eliminare l'errore residuo.
• Il valore della costante MR ( Manual Reset ) varia in funzione del setpoint di lavoro.
• La risposta di un regolatore ad azione proporzionale, alle variazioni introdotte dai disturbi, è
lenta.
PI
PID
Set Point
PD
P
t
Regolazione PID – Scelta delle azioni
Influenza delle 3 Azioni sulla risposta di un Sistema
Possiamo definire il Cutback come una banda attorno al setpoint delimitata agli estremi da due
specifici parametri:
• Cutback High: è il limite superiore della banda, che interferisce nella regolazione al fine di ridurre
eventuali undershoot.
• Cutback Low: è il limite inferiore della banda, che interferisce nella regolazione al fine di ridurre
eventuali overshoot.
Regolazione PID – Ottimizzazione della Regolazione
Cutback, come funziona:
Analizziamo il comportamento per un’azione di controllo inversa.
Nel controllo ad azione diretta il comportamento sarà analogo ma opposto.
°C
• Se PV < CBL (zona rosa)
piena potenza
• Se PV = CBL, l’integrale assume
un valore appropriato.
(Debump dell’azione integrale)
• Se PV > CBL e PV < CBH
(zona bianca), Controllo PID
• Se PV > CBH (zona azzura)
zero potenza
t
Regolazione PID – Ottimizzazione della Regolazione
Cutback:
Esempio di regolazione ad azione inversa con e senza Cutback
°C
Cutback High
Senza cutback
Cutback Low
time
OP
100%
0%
time
Regolazione PID – Ottimizzazione della Regolazione
Cutback, note conclusive:
• Con valori di Cutback troppo piccoli non si riduce l’effetto di overshoot (o undershoot)
x
TC = Periodo dell’oscillazione critica
TC Pcr = Banda proporzionale che innesca l’oscillazione
Tipo di controllo Pb Ti Td
Set-point Solo Proporzionale 2 x Pcr - -
P+I 2,2 x Pcr 0,83 TC -
P+D 1,67 x Pcr - 0,125 TC
t
P+I+D 1,67 x Pcr 0,5 TC 0,125 TC
Regolazione PID – Messa a punto delle azioni
Metodo dell’anello aperto
Il metodo è stato sviluppato da Choen e Coon. Rispetto al metodo ad anello chiuso crea una sola
perturbazione sul processo.
Regolatore P
PV Cohen-Coon / Reaction Curve Pb = (Kp*t1)/t2*(1+t1/3*t2)
OP
B
Regolatore PI
Pb = (Kp*t1)/t2*(0.9+t1/12*t2)
TI = t1*(30+3t1/t2)/(9+20t1/t2)
0
Regolatore PD
A
Pb = (Kp*t1)/t2*(1.25+t1/6*t2)
0 TD = t1*(6-2t1/t2)/(22+3t1/t2)
t0 t1 t2 t
Regolatore PID
Kp = Guadagno Statico = ΔPV/ΔOP dove:
Pb = (Kp*t1)/t2*(1.33+t1/4*t2)
ΔPV = deviazione variabile regolata
TI = t1*(32+6t1/t2)/(13+8t1/t2)
ΔOP = deviazione uscita
TD = 4t1/(11+2t1/t2)
Regolazione PID – Messa a punto delle azioni
Questo metodo empirico, consiste nel portare il regolatore, configurato per controllo "On-Off" con
isteresi al minimo, in una condizione di oscillazione costante della variabile controllata.
A1
A2
Set-point
t
Regolazione PID – Messa a punto delle azioni
Tuning Automatico
Due sono i metodi utilizzati dai regolatori Eurotherm/Ero:
• “Single Shot Tuning”, utilizzato nei regolatori Eurotherm.
E’ attivabile su richiesta dell’operatore e, al termine del calcolo dei parametri PID, si disattiva
automaticamente.
• “Adaptive Tuning”, è utilizzato nei regolatori Ero (funzione smart).
Effettua un monitoraggio continuo delle variabili di processo, ottimizzando automaticamente i
parametri PID se il comportamento del processo varia.
Regolazione PID – Messa a punto delle azioni
Single Shoot Tuning
• Derivato dal metodo Ziegler & Nichols ad anello chiuso, opera con regolatore in modalità ON/OFF
• Attivabile su richiesta dell’operatore, termina automaticamente dopo un tempo dipendente dalla
risposta del processo.
• Calcola automaticamente :
• Il setpoint di tuning con la formula seguente :
Setpoint di tuning = PViniziale + 0.75(Setpoint impostato – PViniziale).
• Tempo Integrale e derivativo se diversi da “0”
• Cutback High & Low se diversi da “0” ( Auto )
Regolazione PID – Messa a punto delle azioni
Influenza delle Azioni sulla risposta del processo
Proporzionale Proporzionale e Integrale Proporzionale, Integrale e Derivativo
PV PV PV
Pb corretta
Pb e Ti
Pb troppo bassa Ti troppo basso
troppo bassi
Td troppo alto
PV t PV t PV t
Pb corretta
Pb corretta
Pb troppo alta Ti troppo alto
Ti troppo alto
Td troppo basso
t t t
PV PV PV
Pb corretta Pb corretta
Pb corretta
Ti corretto Ti e Td corretti
t t t
Allarmi
Gli allarmi hanno lo scopo di avvisare l’operatore quando la variabile di processo raggiunge valori al di
fuori del normale campo di funzionamento e di interagire direttamente con il processo per attivare
azioni correttive.
Tipi di allarme:
• Allarmi assoluti
• Allarmi di deviazione
• Allarmi di deviazione banda
• Allarmi di velocità di variazione (gradiente)
Allarmi
T<delay T>delay
Definizioni: PV
Stato
OFF
t
• Memoria (Latch)
• Nessuna : Riconoscimento automatico
• Automatica : Riconoscimento manuale anche in condizione di allarme
• Manuale : Riconoscimento manuale non in condizioni di allarme
• Evento : Non è gestito come allarme
Allarmi
Isteresi
L’isteresi ha il compito di prevenire ripetuti allarmi quando la variabile si trova nei pressi della soglia di
allarme
t t
Stato Stato
ON ON
OFF OFF
t t
Allarmi
Allarmi assoluti
Nessuna correlazione con il SetPoint o con la velocità di variazione della misura
PV PV
Isteresi
t t
Stato Stato
ON ON
OFF OFF
t t
Setpoint Setpoint
Dev.Bassa Dev.Bassa
t t
Stato Stato
ON ON
OFF OFF
t t
PV PV
Isteresi
Soglia di allarme Soglia di allarme
Setpoint Setpoint
t t
Stato Stato
ON ON
OFF OFF
t t
PV PV
Isteresi
Tempo di
osservazione Tempo di osservazione
Isteresi
t t
Stato Stato
ON ON
OFF OFF
t t
Regolazione PID – Sistemi di Controllo
Modi operativi
Trasmettitori Valvole
Termocoppie Relè
Termo resistenze Relè statici
Pirometri ottici SCR
Regolazione PID – Sistemi di Controllo
Tipi di ingresso
Trasmettitore Termocoppia Termoresistenze
Giunzione di metalli Elemento termosensibile
diversi che scaldata che varia la sua resistenza
+ - produce una differenza in funzione della temperatura
PSU di potenziale Ie
Grandezza fisica Effetto Peltie
-
da convertire Rl
Temperatura
Pressione
Tx Rx
Rl
Vx
Portata.. + 4-20mA
Giunto Giunto
caldo freddo Vx’ = Rx * Ie + 2 * Rl * Ie
250Ohm TC TF
1-5V Ie
T(Letta) = TC - TF
Vl
Tutte le apparecchiature che Rl
Rx Vx
accettano ingressi in termocoppia Rl
devono avere la compensazione
del giunto freddo
Vx = Rx * Ie + Rl * Ie - Rl * Ie
Regolazione PID – Sistemi di Controllo
Tipi di Uscite :
Esistono diversi tipi di uscite di controllo che dipendono dal tipo di carico.
Analogica (0/4-20mA o 0/5-10V): valvole modulanti, SCR
Logica (18Vdc tipico): Relè Statici, SCR
Relè (2A, 250Vac): valvole motorizzate, teleruttori
Triac (1A, 250Vac): valvole motorizzate, teleruttori
Regolazione PID – Sistemi di Controllo
Time Proportioning Output (TPO)
E’ un algoritmo di controllo che elabora l’uscita PID del loop (OP%) e la trasforma in una modulazione
ciclica a treno di impulsi ON/OFF proporzionale all’uscita OP%.
Ogni ciclo è costituito da un impulso di durata tON ed un tempo tOFF in assenza di impulsi.
Quindi si avrà che la durata dell’intero ciclo (Cycle time) è uguale a:
• Cycle time = tON + tOFF
Il rapporto tON / Cycle time (denominato "Duty Cycle”) definisce un coefficiente di proporzionalità con
l’uscita OP% del loop di controllo.
Se varia l’uscita OP% varia di conseguenza il "Duty Cycle" e quindi anche il rapporto tON / tOFF
t
tON tOFF
t
tON tOFF
t
tON tOFF
Cycle time
Regolazione PID – Sistemi di Controllo
Time proportioning output (TPO) con Cycle time variabile.
Con questa modalità, il tempo di ciclo (Cycle time) è dinamico e la sua durata dipende dal parametro
"Min On Time" che definisce la durata dei tempi tON e tOFF calcolati dalle seguenti formule :
• tON = MinOnTime / (1 – (OP%/100))
• tOFF = MinOnTime / (OP%/100)
Esempio con MinOnTime = 250ms
Con Duty Cycle al 25% → tON = 333.3ms e tOFF = 1000ms
Con Duty Cycle al 50% → tON = 500ms e tOFF = 500ms
Con Duty Cycle al 75% → tON = 1000ms e tOFF = 333.3ms
Regolazione PID – Sistemi di Controllo
Time proportioning output (TPO) con Cycle time variabile.
tON tOFF
t
Cycle time
tON tOFF t
Cycle time
tON tOFF t
Cycle time
Regolazione PID – Sistemi di Controllo
Controllo valvola motorizzata con feedback di posizione (VPB)
• Il controllo VPB offre un’accurata regolazione di processo, basata sul controllo di posizione della
valvola tramite feedback potenziometrico.
• Possibilità di calibrazione della posizione di zero e span della valvola.
• L’usura dei contatti striscianti del potenziometro può compromettere, col tempo, l’accuratezza
della regolazione.
Valve Open
Standard PID PID OP PD Velocity Time
SP Controller Valve Positioner Proportion
+ Controller +
- - f(TT) f(PT) Close
Valve Positioner
PV
Valve Position
Regolazione PID – Sistemi di Controllo
Controllo valvola motorizzata senza feedback di posizione (VPU)
• Il controllo VPU offre una discreta regolazione di processo, basata sul controllo in velocità della
valvola.
• Non è possibile effettuare la calibrazione della posizione di zero e span della valvola.
• E’ essenziale la corretta impostazione del tempo di corsa del motore, che è fondamentale nel
calcolo teorico della posizione della valvola e di conseguenza nel controllo di processo.
Position Valve
Display Model
f(TT)
PV TT - Valve travel time
PT - Minimum pulse time
Regolazione PID – Sistemi di Controllo
Regolazione Caldo/Freddo (Heat/Cool)
Utilizzata quando è necessario asportare calore in eccesso tramite due organi regolanti che producono
effetti opposti sul processo.
oP.Hi
SP
CH1 OP
0
0-100%
-
Setpoint - SP
PID
+
cool heat
-oP.Lo
*R2G *-1 -d.bnd CH2 OP
0
0-100% OP 0% OP
-100% +100%
Cascata “FULL”
Si utilizza quando la grandezza regolata dal loop master è di natura diversa dalla grandezza regolata dal
loop slave.
Esempio, la temperatura di un forno regolata dalla portata di un fluido o gas.
Cascata “TRIM”
Si utilizza quando la grandezza regolata dal loop master è di natura identica alla grandezza regolata dal
loop slave.
Esempio, la temperatura interna di un forno regolata dalla temperatura della camicia.
Regolazione a Cascata
Regolazione a Cascata in modalità “FULL”
Regolazione a Cascata
Regolazione a Cascata in modalità “FULL”
MASTER
CSD FFwd
Local SP
Master SP
+ ε Scale OP
+
Master PV
PID to
SLAVE
- Eng units +
+ OP Hi
Slave OP
PID
- OP Low
Slave PV
Burner
Flow Valve
FURNACE
Regolazione a Cascata
Regolazione a Cascata in modalità “TRIM”
Regolazione a Cascata
Regolazione a Cascata in modalità “TRIM”
MASTER
Master SP
+ ε Scale OP Trim Hi +
Master PV
PID to
- Eng units Trim Low
+
Power
Local SP SLAVE
Slave PV + OP Hi
OP
PID
- OP Low
Heating
OVEN
Element
Regolazione a Cascata
Regolazione a Cascata – Livello corpo cilindrico
Regolazione di Rapporto
Regolazione di Rapporto base con un solo loop di controllo.
Regolazione di Rapporto
Regolazione di Rapporto con due loop di controllo
E’ utilizzata in tutti i casi in cui è richiesta una continua relazione (rapporto) tra due variabili controllate.
SLAVE
Local SP
Ratio
MASTER
Master
SP + OP Hi + OP Hi
OP
PID PID
- OP Low
- OP Low
comburente
combustibile
Regolazione di Rapporto
Regolazione di Rapporto
O2
SLAVE
Local SP
Ratio
MASTER
Master SP
+ OP Hi + OP Hi
OP
PID PID
- OP Low
- OP Low
Master PV
comburente
combustibile
Regolazione di Rapporto
Regolazione di Rapporto con Master di temperatura
Master di
temperatura temperatura SL
TIC
OP
Selettore Selettore
di bassa di alta
< >
ratio
Air/fuel
: x
SR SR
PV PV
FIC FIC
Slave Slave
OP Gas Aria OP
combustibile comburente
Regolazione di Rapporto
Regolazione di Rapporto con Master di temperatura
Master di
temperatura temperatura SL ossigeno SL
TIC O2
OP OP
combustibile comburente
Regolazione Override
La Regolazione in Override controlla più variabili avendo a disposizione un solo organo regolante.
Il Loop olio diatermico controlla la valvola afflusso vapore allo scambiatore.
Il Loop scambiatore assume il controllo della valvola nel caso che la temperatura vada oltre un valore
prefissato.
I due regolatori dovrebbero avere lo stesso campo scala.
Selettore
Minima
Setpoint Setpoint
+ OP Hi OP Hi +
-
PID < PID
- Temperatura
OP Low OP Low
Olio
Temperatura
Scambiatore Olio diatermico
Scambiatore
vapore
Regolazione Differenziale
Regolazione di Pressione Differenziale
Soluzione neutralizzante
Liquido da neutralizzare
Setpoint
pH
+ OP Hi
PID
- + OP Low
+
FFwd
Grazie per l’attenzione
https://it.surveymonkey.com/r/TeoriaRegolazione20200513