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Lezione di acustica II

Argomenti della seconda lezione

Onde trasversali e longitudinali


Onde stazionarie
Velocità del suono
Modi di vibrazione
Teorema di Fourier
Suoni complessi armonici
Suoni complessi inarmonici
Componenti armoniche
Intervalli musicali
Lezione di acustica II
Onde longitudinali e trasversali

Le onde sonore possono di tipo trasversale o longitudinale,


nel primo caso l’oscillazione delle particelle avviene in
direzione perpendicolare rispetto a quella in cui l’onda si
propaga, nel secondo caso in direzione parallela.

Il primo caso si verifica nelle corde


il secondo nelle canne degli strumenti a fiato.

Le corde vibranti sono loro stesse onde sonore trasversali,


nelle canne la propagazione del suono è assicurata da onde
di pressione, dunque da oscillazioni longitudinali delle
molecole del gas.
Lezione di acustica II
Onde longitudinali e trasversali

link consigliato: https://www.acs.psu.edu/drussell/Demos/waves/wavemotion.html


Lezione di acustica II
Onde stazionarie
Le onde periodiche che hanno luogo nelle corde e nelle
colonne d'aria, e che hanno origine dalla sovrapposizione
(interferenza costruttiva) fra due onde che viaggiano in
direzione opposta nel mezzo, prendono il nome di onde
stazionarie

nelle onde stazionarie i punti di


massima (ventre) e minima
vibrazione (nodo) non cambiano
nel tempo !!

link consigliato: ttp://fisicaondemusica.unimore.it/Onde_stazionarie.htmll


Lezione di acustica II
Onde stazionarie nelle corde
Lezione di acustica II
Onde stazionarie nelle corde
Le corde degli strumenti musicali sono
fissate alle due estremità, questo
determina la formazione di un’onda con
due punti nodali, nei quali la vibrazione è
nulla, agli estremi.
Dal punto di sollecitazione partono due
vibrazioni progressive che viaggiano in
direzione opposta. Queste onde, dopo
aver viaggiato lungo la corda, si riflettono
sui due nodi (gli estremi fissi della corda),
invertono la fase e diventano onde
regressive.
Onde progressive e regressive
continuano a viaggiare avanti e indietro
lungo la corda, sovrapponendosi e
creando la condizione di onde
stazionarie, si crea cioè un regime di
pulsazioni regolari all’interno di uno
spazio confinato.
Lezione di acustica II
Onde stazionarie nelle canne
Le onde stazionarie si creano
analogamente nella colonna d’aria
all’interno delle canne.
L’onda progressiva prodotta
nell’imboccatura procede lungo la
colonna d’aria fino all’apertura opposta,
dove la differenza d’impedenza fra
l’interno della canna e l’aria esterna
determina una riflessione dell’onda con
inversione di fase.

Nel caso delle canne aperte ai due estremi il ventre (massima pressione) è a metà
della canna, mentre i nodi (pressione nulla) si trovano alle estremità del tubo.
Per quanto riguarda le canne chiuse a una estremità, abbiamo un nodo in
corrispondenza dell’estremità aperta e un ventre in corrispondenza di quella chiusa.
Lezione di acustica II
Onde stazionarie nelle canne

Nel caso delle canne aperte ai due estremi il ventre (massima pressione) è a metà
della canna, mentre i nodi (pressione nulla) si trovano alle estremità del tubo.
Per quanto riguarda le canne chiuse a una estremità, abbiamo un nodo in
corrispondenza dell’estremità aperta e un ventre in corrispondenza di quella chiusa.
n n
o o
d d
o canna aperta a due estremità (flauto) o

VENTRE

canna aperta a una estremità (clarinetto) V


E
N
T
n
R
o E
d
o
Lezione di acustica II
Onde stazionarie - Rapporto tra lunghezza d’onda e lunghezza del
corpo vibrante (corda o canna)

In una corda fissa a due estremità


o in una canna aperta a due
estremità, la lunghezza d’onda
della vibrazione fondamentale è
pari a due volte la distanza fra i
due nodi di vibrazione (L)

λ (lunghezza d’onda)

λ = 2L
Lezione di acustica II
Onde stazionarie - Rapporto tra lunghezza d’onda e lunghezza del
corpo vibrante (corda o canna)

In una canna aperta a una sola estremità, la lunghezza


d’onda della vibrazione fondamentale è pari a quattro
volte la lunghezza del tubo (L)

λ = 4L

In realtà l’unico strumento musicale che si comporta


come un tubo sonoro aperto a una estremità è il
clarinetto
Lezione di acustica II
Rapporto tra lunghezza d’onda e lunghezza di un tubo chiuso a
un’estremità

Dato un tubo lungo 60 cm. calcoliamo la


frequenza fondamentale:
v/λ = v/4L = 340/2.40m.=141Hz (re2 calante)
Lezione di acustica II
Onde stazionarie nelle canne - velocità del suono
Lezione di acustica II
Velocità del suono - calcolo della lunghezza d’onda e
della frequenza
La velocità del suono nell’aria è data in modo approssimativo
dall’equazione:

v = 331.4 + 0.6 Tc m/sec.


(Tc = temperatura Celsius)

A zero gradi centigradi la velocità del suono è di poco


superiore a 331 metri al secondo.
Aumentando la temperatura aumenta la velocità.
Per ogni grado la velocità aumenta di 0.6 metri al secondo
Lezione di acustica II
Velocità del suono - calcolo della lunghezza d’onda e
della frequenza
Calcolo della frequenza e della lunghezza del tubo:

f = v/λ = v/2L
λ=v/f
L=v/2f
Es.: dati un tubo lungo 1 metro e la velocità del suono pari a 340
metri/sec. il suono prodotto avrà una frequenza pari a
340/2 = 170 Hz

Es.: data la velocità del suono pari a 340 metri/sec., per produrre un
suono con frequenza pari a 100 Hz la lunghezza del tubo sarà
340/200 = 1.7 metri

Per dettagli sulla velocità del suono vedi anche: Calcolo_velocità


Lezione di acustica II
Rapporto lunghezza d’onda/frequenza

Nel grafico abbiamo un riferimento immediato tra frequenza (asse orizzontale in basso) e
lunghezza d’onda in metri.
Onde con frequenza intorno ai 100 Hz hanno una λ tra 2 e 5 metri, onde con frequenza intorno
ai 500 Hz hanno λ poco inferiore al metro ...
Lezione di acustica II
Velocità del suono - calcolo della lunghezza d’onda e
della frequenza negli strumenti a fiato
Dato un tubo lungo 65 cm
calcoliamo la frequenza
f=v/2L - 340/1.30m=262Hz(do3)

Data una frequenza 29 Hz(sib0),


calcoliamo la lunghezza d'onda (λ)
λ=v/f 340/29=11.7m

Data una frequenza 116 Hz (sib2),


calcoliamo la lunghezza del tubo (L)
L=v/2f 340/232Hz=1.46m.
Lezione di acustica II
Velocità del suono - differenze d’intonazione al
variare della temperatura

Intonazione di un flauto: differenza tra 15o e 30o

15 gradi: 340.5/1.30=262Hz (do3)


30 gradi: 349.7/1.30=269Hz (do3 + 46 cent)

N cent = Log R / 0.30103 * 1200


con R = 269/262 = 1.026

la differenza è pari a 46 cent


(quasi un quarto di tono !!)
Lezione di acustica II
Onde stazionarie nelle corde - velocità del suono
Lezione di acustica II
Velocità del suono - calcolo della lunghezza d’onda e
della frequenza nelle corde

Calcolo della frequenza e della lunghezza della corda

f = v/λ = v/2L

L=v/2f
con la velocità dell’onda sonora che è legata alle due variabili
Tensione e Massa

v = √ T/M
(dove T sta per la tensione della corda e M per la sua massa)
Lezione di acustica II
Onde viaggianti - velocità del suono in mezzi diversi
Velocità del suono nell'aria
a 15°C ≈ 340 m/s

Velocità del suono nell'acqua distillata

Le balene si sentono a 200


Km di distanza!!
Lezione di acustica II
Onde viaggianti - velocità del suono in mezzi diversi

Gomma: 250 m/s

Acciaio: 5000 m/s

Abete della Val di Fiemme


(detto abete di risonanza): 7000 m/s
Lezione di acustica II
Modi di vibrazione

Nel regime di onde stazionarie che si verifica normalmente in


una corda fissata alle due estremità, all’onda stazionaria
prodotta dalla vibrazione che abbiamo descritto (primo
modo di vibrazione), si aggiungono onde stazionarie con
modi di vibrazione diversi, aventi frequenze pari a multipli
interi della frequenza dell’onda fondamentale

Il meccanismo di questi modi si può esemplificare facendo


ricorso a un modello fisico realizzato con un certo numero di
masse unite da molle.
Lezione di acustica II
Modi di vibrazione in una corda
1) tutte le masse sono sincrone, la
curvatura avviene in un’unica
direzione

2) le prime due masse oscillano in


direzione opposta alle altre due

3) la seconda e la terza massa


oscillano in direzione opposta alle
altre due

4) la prima e la terza oscillano in


direzione opposta alle altre due

Immaginiamo di avere a disposizione quattro masse:


i casi che si possono verificare sono raffigurati sopra.
Lezione di acustica II
Primi 4 modi di vibrazione

1o 2o 3o 4o
λ=2*L λ=L λ=2/3*L λ=1/2*L

1o 2o 3o 4o
f(fondamentale) 2f 3f 4f
Lezione di acustica II
modi di vibrazione nelle corde

Primi tre modi di vibrazione nelle corde: a) un ventre; b) due ventri; c) tre ventri
Lezione di acustica II
modi di vibrazione nelle canne
Modi di vibrazione nelle canne
(nodi e ventri si riferiscono alla pressione)

Primi tre modi di vibrazione nelle:


canne chiuse (es. clarinetto) canne aperte (es. flauto)
Lezione di acustica II
Teorema di Fourier

“Un’onda periodica è la somma di onde


sinusoidali aventi ampiezze, frequenze e fasi
appropriate, con le frequenze delle singole
componenti sinusoidali multiple intere di una
frequenza f”
Lezione di acustica II
Teorema di Fourier

Tradotto in termini musicali possiamo dire che ogni suono


periodico è la somma di n suoni sinusoidali ognuno con la
sua ampiezza, fase e frequenza con le frequenze tutte
multiple intere del suono fondamentale f

I suoni con spettro armonico sono suoni periodici, questo ci


permette di assegnare loro un’altezza, che corrisponde alla
frequenza della fondamentale (1/tf)
L’’onda in grassetto è l’onda risultante dalla somma delle quattro onde sinusoidali
rappresentate con un tratto più sottile. Queste quattro onde semplici
rappresentano le prime quattro armoniche di un suono complesso
In quest’esempio
le onde hanno t1=tf
un’ampiezza
inversamente t2
proporzionale al t3
numero d’ordine
dell’armonica. Il
t4
periodo dell’onda
risultante
coincide con
quello della
fondamentale
(t1). I periodi
delle armoniche
superiori f(t1) = frequenza fondamentale
(rappresentati f(t2) = seconda armonica = f(t1) * 2)
dalle linee f(t3) = terza armonica = f(t1) * 3)
orizzontali) sono f(t4) = quarta armonica = f (t1)* 4)
pari a tf/n
Lezione di acustica II
Forme d’onda e correlazione con gli spettri

Nell'animazione sono riportati alcuni esempi di forme d’onda


risultanti dalla somma di un numero finito di componenti la
cui ampiezza è calcolata in funzione del numero d'ordine
dell'armonico
vedi anche la pagina web:
https://www.acs.psu.edu/drussell/Demos/Fourier/Fourier.html

Questi esempi di forme d’onda sono conosciuti, oltre che per


la semplicità (quindi economicità) della formula di sintesi,
anche perché somigliano ad alcune tipologie di forme d’onda
dei suoni strumentali: le onde a dente di sega presentano
una somiglianza con le onde prodotte dalle corde sfregate
(strumenti ad arco), le onde quadre alle onde prodotte dai
clarinetti nel registro grave (chalumeau)
Lezione di acustica II
Forme d’onda e correlazione con gli spettri

A fianco della forma d’onda sono riportati gli spettri


corrispondenti.
Lo spettro è una rappresentazione bidimensionale del suono
che descrive l’ampiezza delle singole componenti di un suono
complesso.
Sull’asse verticale è riportata l’ampiezza, sull’asse orizzontale
la frequenza.
Dal momento che le forme d’onda riportate negli esempi
appartengono a suoni periodici, le componenti sono
equidistanti (componenti armoniche)
Lezione di acustica II
Forme d’onda e correlazione con gli spettri - onda a dente di sega

Contiene tutte le armoniche


L’ampiezza delle armoniche è l’inverso del numero
dell’armonica: A(fn) = 1/n
Lezione di acustica II
Forme d’onda e correlazione con gli spettri - onda quadra
Contiene solo le armoniche dispari
L’ampiezza delle armoniche è l’inverso del numero
dell’armonica: A(fn) = 1/n
Lezione di acustica II
Forme d’onda e correlazione con gli spettri - onda triangolare
Contiene solo le armoniche dispari
L’ampiezza delle armoniche è l’inverso del quadrato del
numero dell’armonica: A(fn) = 1/n2
Lezione di acustica II
Forme d’onda e correlazione con gli spettri - onda triangolare
Lo spettro può essere calcolato facendo la trasformata veloce
di Fourier (fft). Si tratta di analizzare l’energia dell’onda
sonora in bande di frequenza costanti per frequenza.
La larghezza di banda è inversamente proporzionale alla
larghezza della finestra di campioni su cui si effettua l’analisi.
Questa finestra è sempre una potenza di due.
Se analizziamo un suono campionato a 48000 Hz con una
finestra larga 1024 campioni, la larghezza di banda sarà 46 Hz
ca. Un valore troppo approssimativo per fare un’analisi
precisa.
𝝙f = Fc/n
Lezione di acustica II
Strumenti d’analisi del suono: Sonic Visualizer

Forme di rappresentazione del suono

● Forma d’onda
● Spettro
● Sonogramma
Lezione di acustica II
Esempi di “costruzione” del timbro
La fusione percettiva
Il concetto di “fusione percettiva” è stato coniato dal
ricercatore Stephens McAdams e indica la possibilità, da
parte del nostro sistema percettivo, di sintetizzare, in un
unico oggetto uditivo, le diverse componenti spettrali di un
suono complesso.
Maggiore è l’armonicità delle componenti spettrali, maggiore
è la loro fusione.
Per spiegare meglio questo concetto presentiamo due
esempi di suoni complessi entrambi intonati su un si2 (il si
sotto il do centrale): il primo quasi perfettamente armonico
(suono di chitarra), il secondo parzialmente inarmonico
(suono di campana).
Lezione di acustica II
Fusione percettiva - caso I
In otto passaggi si
251 Hz
costruisce lo spettro di un
502 Hz suono di chitarra
Nei primi quattro passaggi
753 Hz si aggiunge un’armonica
per volta, dal quinto in poi
1004 Hz si aggiungono gruppi di
armoniche
1255 Hz
Trattandosi di un suono
1757 Hz
strumentale quasi
perfettamente armonico,
2259 Hz le armoniche si fondono
in una unità sonora
Suono completo omogenea e non sono
percepibili separatamente
Lezione di acustica II
Fusione percettiva - caso II
“Hum”- f/2 (251 Hz) In otto passaggi si
costruisce lo spettro di un
f (501 Hz, altezza suono di campana
percepita)
Nei primi due passaggi si
1.2f e 1.5f aggiunge un’armonica per
volta, dal terzo in poi si
aggiungono gruppi di
2f
armoniche
Trattandosi di un suono
3f strumentale parzialmente
inarmonico, le armoniche
4.15f non si fondono
completamente in una
4.8f e 5.4f unità sonora omogenea e
sono percepibili
rimanenti armoniche separatamente.
Lezione di acustica II
Ascolto sintetico e ascolto analitico
La fusione percettiva non è solo dovuta a caratteristiche intrinseche del
suono in esame (armonicità, presenza di modulazioni coordinate tra le
parziali come vibrato e tremolo), ma anche al contesto in cui il suono
viene percepito: in particolare si possono creare delle condizioni per cui
il nostro orecchio invece di sintetizzare in un unico oggetto sonoro le
varie componenti di un suono complesso (ascolto sintetico) è portato ad
analizzare le singole componenti (ascolto analitico)

Nell’esempio audio un suono di campana viene fatto precedere


dall’ascolto di ogni singola componente: se questa ha un’ampiezza
significativa all’interno del suono complesso, la nostra attenzione sarà
centrata su quella parziale, che potremo sentire in maniera distinta
dentro il suono di campana. In questo caso la nostra percezione tenderà
verso un tipo di ascolto analitico
Lezione di acustica II
Suoni armonici e intervalli musicali
Nella figura è illustrata in notazione musicale la serie delle armoniche di un
suono complesso con fondamentale 65 Hz (do1 sotto la chiave di basso)
Ogni “nota” rappresenta a sua volta non un suono complesso ma un suono
semplice, un armonico. I rapporti tra i numeri d’ordine delle armoniche
corrispondono agli intervalli “naturali”
Relazione armonici - intervalli
Lezione di acustica II
Suoni armonici e intervalli musicali

2/1 3/2 4/3 5/4 6/5 7/6 8/7


rapp
orto

2 1.5 1.333 1.25 1.2 1.166 1.143


inter
vallo Ottava Quinta Quarta Terza Terza Terza Seconda
musi maggiore maggiore
cale minore minore
Lezione di acustica II
Musica “Spettrale”
Gerard Grisey, Partiels (1975)
“Strumentazione” del suono mi1 del trombone
(Grisey trascrive lo spettro del trombone per 18 strumenti)

fondamentale mi1 trombone ff

armonica 2 mi2 contrabbasso ppp

armonica 3 si2 clarinetto ppp

armonica 5 sol♯3 violoncello ppp

armonica 7 re4- 1/6 di tono viola ppp

armonica 9 fa♯4 viola ppp

armonica 11 la5 + 1/4 di tono ottavino ppp


Lezione di acustica II
Musica “Spettrale”
Lezione di acustica II
Questionario di autoverifica
1. Quante componenti armoniche sono presenti in un suono sinusoidale?
2. Dato un suono complesso armonico con fondamentale a 115 Hz, qual’è la frequenza della
quinta armonica?
3. Qual’è la frequenza corrispondente all’altezza percepita di un suono complesso il cui spettro
è armonico e contiene tre componenti vicine con frequenza 200, 300 e 400 Hz?
4. Dato uno spettro le cui componenti sono 116, 210, 336, 480, 490 Hz,la sua frequenza
fondamentale è:
5. Dato uno spettro armonico la cui settima componente ha frequenza 2100 Hz, la frequenza
della quinta armonica è:
6. Fai un esempio di tubo cilindrico aperto alle due estremità
7. Fai un esempio di strumenti in cui l’ inviluppo d’ampiezza presenta solo la fase di attacco e
decadimento?
8. Tra la quarta armonica e la sua fondamentale c'è un intervallo di:
9. Con l’aumento di un grado della temperatura la velocità del suono nell’aria:
10. La lunghezza di un tubo aperto la cui frequenza fondamentale è 170 Hz è:
11. La frequenza di un flauto lungo 90 centimetri è:
12. Lo spettro di un suono di flauto con debole intensità rispetto a quello di un oboe è:
13. Nelle corde le onde sono trasversali o longitudinali?
Lezione di acustica II
Questionario di autoverifica
RISPOSTE

1. Una sola componente


2. 575 Hz
3. 100 Hz
4. non esiste
5. 1500 Hz
6. flauto
7. corde pizzicate, percussioni
8. 15a
9. 0,6 metri
10. 1 metro
11. 189 Hz
12. più povero di armoniche
13. trasversali

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