Nel caso delle canne aperte ai due estremi il ventre (massima pressione) è a metà
della canna, mentre i nodi (pressione nulla) si trovano alle estremità del tubo.
Per quanto riguarda le canne chiuse a una estremità, abbiamo un nodo in
corrispondenza dell’estremità aperta e un ventre in corrispondenza di quella chiusa.
Lezione di acustica II
Onde stazionarie nelle canne
Nel caso delle canne aperte ai due estremi il ventre (massima pressione) è a metà
della canna, mentre i nodi (pressione nulla) si trovano alle estremità del tubo.
Per quanto riguarda le canne chiuse a una estremità, abbiamo un nodo in
corrispondenza dell’estremità aperta e un ventre in corrispondenza di quella chiusa.
n n
o o
d d
o canna aperta a due estremità (flauto) o
VENTRE
λ (lunghezza d’onda)
λ = 2L
Lezione di acustica II
Onde stazionarie - Rapporto tra lunghezza d’onda e lunghezza del
corpo vibrante (corda o canna)
λ = 4L
f = v/λ = v/2L
λ=v/f
L=v/2f
Es.: dati un tubo lungo 1 metro e la velocità del suono pari a 340
metri/sec. il suono prodotto avrà una frequenza pari a
340/2 = 170 Hz
Es.: data la velocità del suono pari a 340 metri/sec., per produrre un
suono con frequenza pari a 100 Hz la lunghezza del tubo sarà
340/200 = 1.7 metri
Nel grafico abbiamo un riferimento immediato tra frequenza (asse orizzontale in basso) e
lunghezza d’onda in metri.
Onde con frequenza intorno ai 100 Hz hanno una λ tra 2 e 5 metri, onde con frequenza intorno
ai 500 Hz hanno λ poco inferiore al metro ...
Lezione di acustica II
Velocità del suono - calcolo della lunghezza d’onda e
della frequenza negli strumenti a fiato
Dato un tubo lungo 65 cm
calcoliamo la frequenza
f=v/2L - 340/1.30m=262Hz(do3)
f = v/λ = v/2L
L=v/2f
con la velocità dell’onda sonora che è legata alle due variabili
Tensione e Massa
v = √ T/M
(dove T sta per la tensione della corda e M per la sua massa)
Lezione di acustica II
Onde viaggianti - velocità del suono in mezzi diversi
Velocità del suono nell'aria
a 15°C ≈ 340 m/s
1o 2o 3o 4o
λ=2*L λ=L λ=2/3*L λ=1/2*L
1o 2o 3o 4o
f(fondamentale) 2f 3f 4f
Lezione di acustica II
modi di vibrazione nelle corde
Primi tre modi di vibrazione nelle corde: a) un ventre; b) due ventri; c) tre ventri
Lezione di acustica II
modi di vibrazione nelle canne
Modi di vibrazione nelle canne
(nodi e ventri si riferiscono alla pressione)
● Forma d’onda
● Spettro
● Sonogramma
Lezione di acustica II
Esempi di “costruzione” del timbro
La fusione percettiva
Il concetto di “fusione percettiva” è stato coniato dal
ricercatore Stephens McAdams e indica la possibilità, da
parte del nostro sistema percettivo, di sintetizzare, in un
unico oggetto uditivo, le diverse componenti spettrali di un
suono complesso.
Maggiore è l’armonicità delle componenti spettrali, maggiore
è la loro fusione.
Per spiegare meglio questo concetto presentiamo due
esempi di suoni complessi entrambi intonati su un si2 (il si
sotto il do centrale): il primo quasi perfettamente armonico
(suono di chitarra), il secondo parzialmente inarmonico
(suono di campana).
Lezione di acustica II
Fusione percettiva - caso I
In otto passaggi si
251 Hz
costruisce lo spettro di un
502 Hz suono di chitarra
Nei primi quattro passaggi
753 Hz si aggiunge un’armonica
per volta, dal quinto in poi
1004 Hz si aggiungono gruppi di
armoniche
1255 Hz
Trattandosi di un suono
1757 Hz
strumentale quasi
perfettamente armonico,
2259 Hz le armoniche si fondono
in una unità sonora
Suono completo omogenea e non sono
percepibili separatamente
Lezione di acustica II
Fusione percettiva - caso II
“Hum”- f/2 (251 Hz) In otto passaggi si
costruisce lo spettro di un
f (501 Hz, altezza suono di campana
percepita)
Nei primi due passaggi si
1.2f e 1.5f aggiunge un’armonica per
volta, dal terzo in poi si
aggiungono gruppi di
2f
armoniche
Trattandosi di un suono
3f strumentale parzialmente
inarmonico, le armoniche
4.15f non si fondono
completamente in una
4.8f e 5.4f unità sonora omogenea e
sono percepibili
rimanenti armoniche separatamente.
Lezione di acustica II
Ascolto sintetico e ascolto analitico
La fusione percettiva non è solo dovuta a caratteristiche intrinseche del
suono in esame (armonicità, presenza di modulazioni coordinate tra le
parziali come vibrato e tremolo), ma anche al contesto in cui il suono
viene percepito: in particolare si possono creare delle condizioni per cui
il nostro orecchio invece di sintetizzare in un unico oggetto sonoro le
varie componenti di un suono complesso (ascolto sintetico) è portato ad
analizzare le singole componenti (ascolto analitico)