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CAPITOLO 1 - LE BASI DELLA MODERNA PSICOLOGIA EVOLUZIONISTICA

L'obiettivo della psicologia evoluzionistica è comprendere in chiave evoluzionistica


i meccanismi che costituiscono la mente e il cervello. La psicologia evoluzionistica
si focalizza su quattro questioni principali:

1. Perché la mente è quella che osserviamo, cioè quale processo causale la


creata modellata nella forma attuale?

2. Progettata da mente umana, cioè con i sogni sui meccanismi e le sue


componenti, e come sono organizzati?

3. Quali sono le funzioni delle componenti e le loro strutture organizzate? Cioè per
che cosa progettata la mente?

4. In che modo l'input proveniente dall'ambiente attuale interagisce con i


meccanismi mentali per produrre il comportamento?

La psicologia evoluzionistica mette insieme i risultati derivanti dalle diverse
discipline che si interessano della mente in settori come apprendimento e
memoria, attenzione, emozione e percezione, legami di parentela, conflitti e
aggressione, cooperazione e altruismo, etica, moralità, impegno nelle relazioni,
cultura e coscienza.

1.1 TAPPE FONDAMENTALI NELLA STORIA DEL PENSIERO


EVOLUZIONISTICO
Teoria della selezione naturale
Darwin non voleva solo spiegare perché nelle forme di vita si realizza un
cambiamento nel tempo ma anche:

• I processi attraverso cui il cambiamento avviene.

• Il modo in cui emergono nuove specie ed altre scompaiono.

• Perché le diverse parti che compongono gli organismi biologici esistono in quelle
forme particolari e la funzionalità che esse svolgono negli specifici compiti in
linea con lo stile di vita di quella specie.

Le risposte a queste domande si originano dalle osservazioni condotte da Darwin


durante il famoso “viaggio dei cinque anni” (1831-1836) che svolse come
naturalista sul brigantino Beagle.

Durante il viaggio Darwin raccolse decine di campioni di uccelli ed altri animali


nelle isole Galapagos nel Pacifico; una volta rientrato scoprì che i fringuelli delle
Galapagos, che credeva appartenessero tutti alla stessa specie, presentavano così
tante differenze da poter essere considerate specie diverse.

Da questo emerse che per ogni isola c’era una specie diversa di fringuelli; questo
portò Darwin all’idea che tutte le specie avessero un antenato comune ma che in
seguito si fossero separate a causa delle condizioni ecologiche di ciascuna isola.

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Questo portò Darwin a concludere che le specie non sono immutabili ma
cambiano nel tempo.

Le teorie del tempo però non erano in grado di spiegare l’esistenza degli
adattamenti e per questo Darwin le rifiutò.

Lo scienziato individuò un elemento chiave del problema leggendo il saggio sui


principi della popolazione di Thomas Malthus.

Questa lettura introdusse Darwin all’idea della limitatezza delle risorse disponibili e
al fatto che nascono più organismi di quanti possano sopravvivere (fatto per
l’appunto dato dalla limitatezza delle risorse); questa condizione determina la “lotta
per l’esistenza”, nel corso della quale le variazioni favorevoli tendono a essere
conservate e quelle sfavorevoli a scomparire.

La risposta di Darwin fu dunque la teoria della selezione naturale che si


compone di tre elementi fondamentali:

1. Variazione: gli organismi variano relativamente a numerose dimensioni (massa


ossea, struttura cellulare, apertura alare, ecc.). La variazione è fondamentale
perché il processo evolutivo possa realizzarsi.

2. Ereditarietà: solo alcune delle variazioni sono ereditarie, infatti variazioni


acquisite nel corso della vita come ad esempio la deformazione delle ali
causata da incidenti ambientali non sono ereditate dalla prole. Solo le
variazioni ereditarie rivestono un ruolo nel processo di evoluzione.

3. Selezione: Le caratteristiche variabili presenti negli individui consentono loro di


lasciare più o meno figli a seconda di quanto queste caratteristiche siano utili
per la sopravvivenza e per la riproduzione. Per esempio in un ambiente in cui la
risorsa primaria di cibo sono i frutti con il guscio i fringuelli con un becco
particolarmente adatto a rompere i gusci saranno avvantaggiati rispetto ad altri
con becchi meno adatti. L’evoluzione per selezione naturale dipende però dal
successo riproduttivo differenziale che deriva dal possesso delle varianti
ereditarie.

Teoria della selezione sessuale


Darwin però osservò diversi fatti che sembravano contraddire la sua teoria della
selezione naturale. Innanzitutto notò la presenza di strane strutture che
sembravano non avere niente a che fare con la sopravvivenza, come lo sgargiante
piumaggio di pavoni maschi. Come poteva essersi evoluta questa strana struttura?
Mantenere una livrea del genere ha chiaramente degli elevati costi metabolici per il
pavone; inoltre è così vistosa che sembra un invito ai predatori. La risposta di
Darwin alle esigenze apparentemente inconciliabili con la teoria della selezione
naturale fu la teoria della selezione sessuale. Questa teoria non riguarda gli
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adattamenti sorti come conseguenza del successo nella sopravvivenza, ma quelli
derivati come conseguenza del successo dell'accoppiamento. Darwin ipotizzò
l'esistenza di due principali mezzi attraverso cui opera la selezione naturale:

1. La Competizione Intrasessuale, cioè la competizione tra membri dello stesso


sesso, i cui esiti a livello di accoppiamento hanno contribuito al successo
riproduttivo all'altro sesso. Un esempio emblematico della competizione
intrasessuale sono due cervi che lottano aspramente: il vincitore guadagna
l'accesso sessuale alla femmina, mentre lo sconfitto in genere non si accoppia.
Le caratteristiche che hanno determinato il successo tra gli esemplari dello
stesso genere sessuale, come la taglia più grande, la forza o la prestanza
fisica, saranno passate alle generazioni successive grazie al successo
riproduttivo del vincitore. Così l'evoluzione può realizzarsi come semplice
conseguenza della competizione tra gli individui dello stesso sesso.

2. La Selezione Intersessuale, vale a dire la scelta preferenziale per


l'accoppiamento. Se tra i membri di un genere c'è un certo consenso riguardo
le qualità desiderate nel sesso opposto, allora gli individui del sesso opposto
che possiedono quelle determinate caratteristiche saranno preferiti nella scelta
del partner. In questo caso il cambiamento evoluzionistico avviene
semplicemente perché le qualità desiderate in un compagno aumentano di
frequenza a ogni generazione. Questo processo è chiamato anche scelta
femminile.

Ruolo della selezione naturale e della selezione sessuale nella teoria


evoluzionistica
La mutazione, cioè un cambiamento genetico ereditario del DNA dovuto a processi
casuali, determina la variabilità tra individui rispetto ad una determinata
caratteristica che è alla base dei processi evolutivi. Selezione naturale e selezione
sessuale non sono le sole cause del cambiamento evoluzionistico. Infatti alcuni
cambiamenti possono realizzarsi a causa della deriva genetica, che consiste nel
cambiamento casuale nella composizione genetica della popolazione.

I cambiamenti casuali avvengono attraverso i diversi processi come:

1. L'effetto del Fondatore = si realizza quando una piccola parte della


popolazione stabilisce una nuova colonia e i fondatori della nuova colonia non
sono completamente rappresentativi della popolazione originaria;

2. Il Collo di Bottiglia Genetico = si realizza quando una popolazione si


restringe, per esempio a causa della catastrofe casuale come un terremoto. I
sopravvissuti alla catastrofe portano solo un sottoinsieme dei geni della
popolazione originaria.

In conclusione,

A) Altre Cause: Sebbene la selezione naturale sia la fonte primaria del
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cambiamento evoluzionistico, e la sola causa conosciuta dell’adattamento, non è
la sola causa del cambiamento evolutivo.

B) Non Intenzionalità: l’evoluzione attraverso la selezione naturale non è un
meccanismo intenzionale e finalistico che può guardare avanti. La selezione
naturale agisce semplicemente sulle varianti esistenti. L'evoluzione non è
intenzionale e finalistica, non può guardare al futuro in funzione di necessità
immediate.

3) La gradualità, almeno in confronto ai tempi dell'esistenza umana. Ci sono
volute le centinaia, migliaia e in certi casi migliori di generazioni affinché il graduale
processo della selezione riuscisse a produrre i meccanismi biologici che
osserviamo oggi.

Controversie: La teoria della selezione naturale diede origine ad accese


controversie. I biologi dell'epoca erano molto scettici sulla teoria della selezione
naturale di Darwin. Un'obiezione era che mancava una teoria coerente
dell'ereditarietà. Un'altra obiezione era che alcuni biologi non riuscivano a
immaginare in che modo i primi stadi dell'evoluzione di un adattamento potessero
rivelarsi utili per un organismo (obiezione però superabile).

La sintesi moderna: Gregor Mendel, Geni ed Ereditarietà Particellare


Quando Darwin pubblicò l'origine della specie non sapeva quale fosse la natura
dei meccanismi di ereditarietà. Il monaco austriaco Gregor Mendel mostrò che
l'ereditarietà era particellare, in altre parole le caratteristiche dei genitori non si
miscelano tra loro ma passano intatte alla prole in pacchetti separati chiamati
geni; questi restano appunto intatti, a differenza dei genotipi, che nel caso delle
specie a riproduzione sessuata come la nostra vengono rotti ad ogni ad ogni
nuova generazione.

I figli dunque erediteranno una metà a caso dal genotipo della madre e l’altra metà
dal padre.

I genitori devono essere nati con i geni che tramandano: non possono essere
acquisiti attraverso l’esperienza (eredità). Secondo l'intuizione di Mendel, un gene
può essere definito come la più piccola unità separata che viene ereditata intatta
dalla prole, senza essere spezzata o miscelata.


Sintesi Moderna: L’unificazione della Teoria di Darwin dell'evoluzione per


selezione naturale con la scoperta

L’unificazione tra la teoria dell’ereditarietà particellare dei geni e quella


dell’evoluzione naturale ha avuto culmine in un movimento chiamato “sintesi
moderna” che è il risultato della convergenza di diverse discipline biologiche
verso una teoria condivisa fondata sui principi dell'evoluzione darwiniana e della
genetica mendeliana e che si è sviluppata tra gli ani 30 e 40 del 900.

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Rivoluzione della Fitness Inclusiva
All’inizio degli anni 70 William D. Hamilton propose una revisione radicale e
innovativa della teoria evoluzionistica che chiamò Teoria della fitness inclusiva.
Fitness Classica: secondo Hamilton la fitness classica - la misura del successo
riproduttivo individuale nel trasmettere i geni alla futura generazione attraverso la
produzione di prole - era troppo limitata per descrivere il processo dell'evoluzione

attraverso la selezione.

Fitness Inclusiva: nella sua teoria, la selezione naturale favorisce le caratteristiche
che permettono ai geni di un organismo di passare alla generazione successiva,
indipendentemente dal fatto che l'organismo produca direttamente dei figli o
meno.

Azioni ed Effetti: tecnicamente la fitness inclusiva non è una proprietà di un


individuo o di un organismo, ma piuttosto una proprietà delle sue azioni o dei suoi
effetti.

Somma Diretta ed Indiretta: Può essere vista come la somma del successo
riproduttivo diretto di un individuo (fitness classica) più gli effetti che le azioni
dell'individuo hanno sul successo riproduttivo dei suoi parenti genetici.

Chiarimenti su adattamento e selezione naturale


Grandi contributi ha dato George C. Williams che mise in questione l'idea allora
prevalente della selezione di gruppo, cioè che gli adattamenti si sono evoluti per il
bene del gruppo attraverso la sopravvivenza e la riduzione differenziale di gruppi,
contrapposta all'idea del vantaggio del gene che emerge attraverso la riduzione
differenziale dei geni.

Teoria della Selezione di Gruppo: sostiene che sopravvivono solo le specie che
possiedono caratteristiche di cui può beneficiare il gruppo, mentre quelle che
agiscono in maniera più egoista soccombono a causa dell'eccessivo sfruttamento
delle risorse; ad esempio un individuo potrebbe limitare la sua riproduzione per
tenere basso il numero di individui della popolazione, andando così a limitare la
distruzione delle risorse nutritive del gruppo. Williams argomentò in modo
persuasivo:

1. Forza Debole: la selezione di gruppo, sebbene teoricamente possibile, era


probabilmente una forza molto debole tra quelle dell’evoluzione. Infatti se ad
esempio prendiamo due gruppi di individui in cui il primo vista la carenza di
riserve di cibo si suicida per non esaurire le stesse e un’altro gruppo che
invece continua egoisticamente a consumare le riserve; sarà chiaro che nella
generazione successiva troveremo i discendenti di coloro che egoisticamente
hanno scelto di usufruire delle riserve andando così a restare in vita e a

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riprodursi (a differenza del gruppo di coloro che suicidandosi non hanno potuto
riprodursi).

2. Traduzione Formule: Williams cominciò a tradurre in termini facilmente


comprensibili le forme matematiche utilizzate da Hamilton per descrivere la
teoria della fitness inclusiva.

3. Analisi dell’Adattamento. Gli adattamenti possono essere definiti come


soluzioni evolutesi per risolvere specifici problemi, che contribuiscono
direttamente o indirettamente al successo riproduttivo. I criteri di Williams
dell'individuazione di un adattamento sono:

Affidabilità: il meccanismo si sviluppa regolarmente in tutti o quasi i membri della


specie e in tutti gli ambienti normali e ha un funzionamento affidabile nei contesti in
cui è progettato per funzionare?

Efficienza: il meccanismo risolve bene un particolare problema adattativo?

Economia: il meccanismo risolve il problema adattativo senza far incorrere


l’organismo in grossi costi?

L'ipotesi di un adattamento significa quindi fare un'affermazione di probabilità


riguardo il grado di affidabilità, efficienza ed economia di caratteristiche che
verosimilmente possono essere emesse per caso da sole.

Le influenti teorie di Trivers


Robert Trivers studiò il libro di Williams sull’adattamento e contribuì scrivendo tre
articoli pubblicati negli anni 70:

1° Articolo: conteneva la teoria dell'altruismo reciproco tra individui non
imparentati, e trattava le condizioni in cui possono evolvere relazioni o transazioni
di scambio di mutuo beneficio. (1971)

2° Articolo: avanza la teoria dell'investimento parentale che ha fornito un
importante descrizione delle condizioni in cui, all'interno di ciascun sesso, si mette
in atto la selezione sessuale. (1972)

3° Articolo: espone la teoria del conflitto genitori-figli, l'idea che si possono
prevedere di conflitti tra i genitori e la loro prole dato che condividono solo il 50%
dei geni. (1974)

La Controversia Sociobiologica
Nel 1975 il biologo Harvard Edward O. Wilson provocò grande scalpore a seguito
ella pubblicazione di “Sociobiologia”, un opera monumentale in cui venivano
affrontati un numero altissimo di argomenti, per citarne alcuni sintesi di biologia
cellulare, neurofisiologia integrata, etologia, psicologia comparata.

Prendeva in esame le specie dalle formiche agli esseri umani affermando che era
possibile applicare a tutti gli stessi principi.

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L’importanza del libro sta nel fatto che esso riportava molte teorie (non fornendo
nuovi contributi) e radunandole andava a creare un settore in cui esse sarebbero
potute essere inserite: la sociobiologia.

1.2 TAPPE FONDAMENTALI DELL'ORIGINE DEGLI ESSERI UMANI MODERNI


Circa 4,4 milioni di anni fa ci fu uno degli sviluppi più significativi che ha portato
agli esseri umani moderni: la locomozione bipede, la capacità di camminare e
correre su due piedi invece che su quattro zampe.

Ci sono voluti circa 2 milioni di anni di ulteriore evoluzione prima che comparissero
i primi rudimentali strumenti ritrovati dai paleontologi; la loro fabbricazione
richiedeva un livello di abilità e una padronanza tecnologica che nemmeno uno

scimpanzé ben allenato riesce a riprodurre.



Homo Habilis primo gruppo appartenente al genere Homo, che è estinto tra 2,5 e
1,5 milioni di anni fa.

Homo Erectus: circa 1,8 milioni d'anni fa, alcuni primati bipedi in grado di produrre
strumenti si evolvettero in un ramo di successo, e iniziarono a migrare dall'Africa e
in Asia.

Intorno a 1,2 milioni di anni fa, i cervelli di un ramo del genere homo iniziarono una
rapida espansione.

Le loro dimensioni più che raddoppiarono fino a raggiungere i circa 1350 cm cubici
dell'uomo moderno.

Neanderthal: circa 200.000 anni fa i neandertaliani dominavano in molte regioni
dell'Europa e dell'Asia occidentale, il primo gruppo di cui si hanno evidenze del
fatto che seppellissero i morti.

Homo Sapiens: la loro scomparsa coincise con, l arrivo dell'uomo anatomicamente
moderno, l'Homo Sapiens.

1.3 TAPPE FONDAMENTALI DELLA RICERCA IN PSICOLOGIA


La teoria della selezione naturale ha influenzato molti studiosi successivi in ambiti
diversi.

Teoria Psicoanalitica di Freud


Alla fine dell’ottocento Freud presentò una teoria psicologica fondata sulla
sessualità. Per il medico austriaco la sessualità non era solo una forza motivante
negli adulti, ma una forza guida del comportamento umano indipendentemente
dall'età, neonati e anziani compresi.

Tutte le strutture psicologiche umane erano considerate come modi per incanalare
la nostra sessualità.

Il fulcro della teoria di Freud si fonda su due classi di istinti:

1) Istinti di conservazione della vita, che servono alla funzione della


sopravvivenza come la necessità di aria, acqua, cibo e riparo, e la paura di
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serpenti, dell'altezza e degli esseri umani pericolosi.

2) Istinti sessuali, Hanno una corrispondenza quasi perfetta con le due principali
teorie dell'evoluzione proposte da Darwin.

Per Freud la “sessualità matura” culminava nello stadio finale dello sviluppo adulto,
lo stadio genitale, che portava direttamente alla riproduzione.

Queste due categorie di istinti hanno una perfetta corrispondenza con le due
principali teorie dell’evoluzione proposte da Darwin, la teoria della selezione
naturale e la teoria della selezione sessuale; in seguito Freud modificherà la sua
teoria accorpando queste due teorie negli “istinti di vita” e introducendo un’altra
categoria, quella degli “istinti di morte”.


Gli Istinti Psicologici di James e la nascita del Comportamentismo



James nel suo libro “principi di psicologia” propone il sistema degli istinti.

Definì istinto come: facoltà di agire in modo da produrre certi fini, senza prevedere i
fini e senza essere stati precedentemente educati a quella prestazione.

Gli istinti possono essere modificati dall'esperienza o annullati da altri istinti;
secondo James ne abbiamo così tanti in contraddizione tra loro che non sempre
possono essere espressi (desiderio sessuale - timidezza).

Tali istinti cominciano a presentarsi dalla nascita quando, annusiamo, tossiamo,
piangiamo, vomitiamo e così via, e proseguono con azioni come mordere, afferrare
gli oggetti, sedersi, camminare.

Persino da adulti abbiamo degli istinti, come quello per la caccia, l'amore, la
riproduzione.

James riteneva che gli esseri umani avessero molti più istinti degli animali, gli
scettici si affidavano al quadro concettuale del comportamentismo.

In particolare John Watson pose enfasi sul condizionamento classico, un singolo


meccanismo molti scopo, un tipo di addestramento in cui due enti
precedentemente non collegati diventano associati.

Ad esempio uno stimolo neutro come il suono di un campanello può essere


ripetutamente associato con la presentazione di cibo, dopo alcune presentazioni
appaiate il suono può provocare salivazione nei cani e in altri animali.

Anni dopo il giovane dottorando B.F. Skinner sviluppò il comportamentismo
radicale, e studiò un nuovo meccanismo, quello del condizionamento operante.

Condizionamento Operante: le conseguenze di un comportamento che vengono


rinforzate sono le cause determinanti del comportamento che segue.

Un comportamento seguito da un rinforzo sarebbe ripetuto in futuro, mentre un


comportamento non seguito da rinforzo (o seguito da una punizione) non sarebbe
ripetuto in futuro.

I comportamentisti ipotizzavano, diversamente da James, che gli esseri umani
possedessero un numero ridotto di capacità innate. A essere innata era invece la
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capacità generale di apprendere attraverso le conseguenze rinforzate. Ogni
rinforzo poteva seguire qualsiasi comportamento, l'apprendimento sarebbe
avvenuto in tutti i casi.

Le sorprendenti scoperte della variabilità culturale


Se gli esseri umani sono generiche macchine per l'apprendimento, costruite senza
predisposizioni innate, allora tutto il contenuto dei comportamenti umani - le
emozioni, le passioni, i desideri, le credenze, le attitudini e così via - deve essere
aggiunta nel costo della vita di ognuno. Mentre la teoria dell'apprendimento si
proponeva di identificare i processi attraverso cui gli adulti erano formati,
l'antropologia culturale intendeva fornire i contenuti su cui tali processi potevano
operare. Le varie ricerche antropologiche hanno celebrato la variabilità culturale
conservata, tuttavia hanno confermato l'esistenza di numerosi tratti umani
universali.

Anche nei presunti paradisi culturali tropicali sono emerse dopo ricerche
approfondite (come quella di Derek Freeman che scoprì che gli abitanti delle isole
Samoa che erano stati descritti in termini utopici erano fortemente competitivi e i
tassi di omicidio erano più alti di quelli degli Stati Uniti) che tratti emotivi come ad
esempio la gelosia maschile sono dei tratti universali della nostra specie.

L'effetto Garcia, la predisposizione per paure specifiche e declino del


comportamentismo radicale
Le ricerche di Harry Harlow (1971) destarono grandi discussioni. Lo studioso fece
crescere un gruppo di scimmie isolate da altre scimmie utilizzando due madri
artificiali. Una era fatta di fili di ferro, l'altra di fili di ferro ricoperti da un panno
morbido di spugna. Il cibo era distribuito alle scimmie dalla madre di fili di ferro e
non dalla madre di panno. Secondo i principi del condizionamento operante,
poiché le scimmie ricevevano il loro rinforzo primario di cibo dalla madre di fil di
ferro avrebbero dovuto sviluppare un attaccamento maggiore nei confronti di
questa mamma artificiale. Invece accade esattamente l'opposto. Le scimmiette si
arrampicavano sulla madre di fil di ferro per mangiare, ma sceglievano di passare il
resto del tempo con la madre di panno, e quando erano spaventate non correvano
dalla madre che dava il rinforzo di cibo, ma da quella che forniva il contatto
confortevole. Era chiaro che era in atto qualcosa di diverso dalla risposta a un
rinforzo di cibo.

Anche gli studi di Garcia provocarono una certa agitazione. In una serie di studi il
ricercatore diede del cibo ad alcuni ratti e qualche ora dopo somministrò loro una
dose di radiazioni che provocavano la nausea. Sebbene la nausea
sopraggiungesse diverse ore dopo che avevano mangiato, ai ratti bastava una sola
prova per imparare a evitare quel cibo, che sembrava la causa dell'indigestione.
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Ma abbinando la nausea a suoni o flash di luce non si realizzava alcun
apprendimento di evitamento. In breve, diversi risultati empirici hanno confutato le
assunzioni fondamentali del comportamentismo, il che suggerisce due importanti
conclusioni:

1) Ratti, scimmie e anche esseri umani sembrano predisposti ad apprendere


alcune cose con estrema facilità, ma trovano estremamente difficile fare altri
tipi di associazione.

2) L’ambiente esterno non è il solo elemento che può determinare il


comportamento.

1.4 LA NUOVA SCIENZA DELLA PSICOLOGIA EVOLUZIONISTICA


Lo psicologo evoluzionista Karl Grammer ha costituito un gruppo di ricercatori per
studiare i segnali sessuali in un contesto semi-naturale, quello dei bar per single.
Dopo aver disposto degli osservatori all'interno dei bar hanno utilizzato appositi
protocolli di valutazione per registrare quanto spesso le donne venivano toccate
dagli uomini in questi contesti. Le partecipanti erano fotografate e compilavano un
breve questionario sui metodi contraccettivi che utilizzavano e la fase di ciclo
mestruale in cui si trovavano. Successivamente Grammer ha calcolato quanta
parte di corpo nudo veniva mostrato da ciascuna donna.

Per quanto riguarda il gruppo di donne che non assumeva contraccettivi orali gli
uomini presenti nel bar avevano più probabilità di toccare le donne che si
trovavano in un periodo fertile del ciclo.

Dunque gli uomini potrebbero essere in grado di individuare dei sottili segnali del
momento dell’ovulazione femminile.

C’è però un’altra versione dei fatti, infatti il momento dell'ovulazione le donne
lanciano più segnali sessuali attraverso il modo in cui si vestono: portano
indumenti più aderenti, camice di scollate e gonne corte.

Questo smentisce l’ipotesi precedente dell’abilità degli uomini di riconoscere il


momento dell’ovulazione.

Queste nuove linee di ricerca mettono in luce le due caratteristiche dell'approccio


scientifico della psicologia evoluzionistica

1) La scoperta di legami precedentemente insospettati tra le caratteristiche della


biologia riproduttiva umana e il comportamento manifesto.

2) Pensare in termini di funzione adattativa.

1.5 LE ORIGINI DELLA NATURA UMANA


Origine dei meccanismi adattivi complessi
Oggi sviluppiamo delle callosità perché in passato gli individui che possedevano
geni con la tendenza anche leggera a far sviluppare più pelle di risposta all'attrito
avevano un elemento che li aiutava a sopravvivere, e quindi si riproducevano più di
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coloro che erano privi di questa disposizione vantaggiosa. L'unica teoria scientifica
che finora è stato in grado di spiegare l'origine e la struttura degli adattamenti
complessi è quella della selezione naturale. I principi fondamentali di questa teoria
sono stati confermati, e mai smentiti, in moltissime occasioni, nel laboratorio di
natura. La teoria della selezione naturale possiede molte delle caratteristiche che
gli scienziati cercano in una teoria scientifica: spiega fatti conosciuti, porta a nuove
previsioni, fornisce indicazioni a importanti settori della ricerca scientifica.

1.6 ALLE RADICI DELLA NATURA UMANA: LE BASI DELL’EVOLUZIONE DEI


MECCANISMI PSICOLOGICI
Tutte le specie hanno una natura
Tutte le specie, inclusa la nostra, hanno una natura che può essere descritta è
spiegata.

Ogni specie ha una natura specifica, dato che nel corso della sua storia evolutiva
ha affrontato un insieme particolare di problemi adattativi. Mentre in generale la
biologia evoluzionistica riguarda l'analisi di tutte le parti dell'organismo integrate
tra loro nell'ottica dell'evoluzione, la psicologia evoluzionistica si focalizza sulle
parti psicologiche, analizzando la mente come insieme di meccanismi evoluti, i
contesti che attivano meccanismi, e i comportamenti da essi generati.

Definire un meccanismo psicologico evoluto


Un meccanismo psicologico evoluto è un insieme di processi interni all'organismo
che possiede le seguenti proprietà:

1) Esiste in quella determinata forma perché così risolve uno specifico problema di
sopravvivenza o riproduzione ricorrente nel corso della storia evolutiva. Questo
significa che la forma di quel meccanismo è come una chiave adatta ad una
particolare serratura.

2) È progettato per elaborare solo una porzione ristretta di informazione. Gli input
che attivano ciascun meccanismo sono gli stessi che si sono presentati in maniera
ricorrente nel periodo in cui si è formato l'adattamento, oppure sono input presenti

nell'ambiente moderno che imitano quelli ancestrali.



3) L'input elaborato da un meccanismo psicologico evoluto specifica all'organismo
quale particolare problema adattativo si sta trovando di fronte. In breve, l'input fa
sapere all'organismo con quale problema adattativo ha a che fare in quel
momento. Questo accade quasi sempre senza che ne siamo consapevoli.

4) L'input di un meccanismo psicologico evoluto viene trasformato in output
attraverso le regole di decisione. Le regole decisionali sono procedure che servono
a indirizzare l'organismo su una delle vie possibili.

5) L’output di un meccanismo psicologico evoluto può consistere in attività
fisiologica, informazione per gli altri meccanismi psicologici o un comportamento
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manifesto. Il reddito prodotto da un meccanismo psicologico può essere
fisiologico (attivazione), comportamentale (minacciare, insultare, colpire) o
costituire l'input per altri meccanismi psicologici (riconsiderare la relazione).

6) L’output di un meccanismo psicologico evoluto è diretto verso la soluzione di


uno specifico problema adattativo. Affermare che l'esito di un meccanismo
psicologico porta alla soluzione di specifici problemi adattativi non implica che le
soluzioni risulteranno sempre così manico di successo. Il punto è che l'esito di un
meccanismo psicologico non porterà sempre alla soluzione di successo, ma in
media tenderà a risolvere il problema adattativo meglio di altre strategie
competitive, per lo meno negli ambienti in cui si è evoluto quel meccanismo. 


È importante sottolineare che un meccanismo che ha portato soluzioni efficaci nel


corso del passato evolutivo potrebbe non essere più così efficace oggi.

Un meccanismo psicologico evoluto è un insieme di procedure interne
all'organismo progettato per utilizzare una particolare porzione di informazione e
trasformarla attraverso regole decisionali in un output che storicamente ha aiutato i
nostri antenati alla soluzione di un problema adattativo. Tali meccanismi psicologici
esistono degli attuali organismi perché i media hanno portato al successo nella
soluzione di uno specifico problema adattativo nei suoi antenati.

Apprendimento, cultura ed evoluzione dei meccanismi psicologici


I comportamenti umani sono il prodotto della natura o della cultura?

La psicologia evoluzionistica rende prive di senso le dicotomie natura/cultura,


innato/appreso e biologico/culturale. Tornando alla definizione di meccanismo
psicologico evoluto si nota che:

1. Ciascun meccanismo si è formato in ambienti che presentano una ricorrente


pressione evolutiva nel corso del tempo;

2. L’input ambientale è necessario perché possa emergere quel dato meccanismo


di un individuo;

3. L’input ambientale è necessario per l'attivazione del meccanismo.

Inoltre l'apprendimento stesso, cioè il cambiamento conseguente all'input
ambientale incontrato, richiede delle strutture cerebrali, cioè dei meccanismi
psicologici evoluti. Ma diverse forme di apprendimento come l’evitamento
dell'incesto, l'avversione per certi cibi e l'acquisizione di criteri di prestigio di una
determinata cultura possono essere spiegati dall’evoluzione di diversi meccanismi
psicologici: la sensibilità a tratti e situazioni che indicano la parentela genetica -
come l’aver vissuto durante l'infanzia insieme - , la sensibilità a cibi che in passato
hanno fatto star male, la sensibilità per caratteristiche a cui le persone prestano
maggiore attenzione in una determinata cultura.

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Ciascun tipo di apprendimento ha un diverso esito funzionale e ciascuna forma di
apprendimento risolve un diverso problema adattativo.

Definire qualcosa come appreso non fornisce una spiegazione, ma una semplice
descrizione del fatto che l'input in qualche modo modifica l'organismo; “appreso”
ed “evoluto” non sono in contrapposizione dato che l'apprendimento richiede
l'evoluzione di meccanismi psicologici specializzati. Inoltre, i meccanismi di
apprendimento evoluti hanno spesso una natura specifica.

1.7 METODI PER SOTTOPORRE A VERIFICA LE IPOTESI EVOLUZIONISTICHE


Dopo avere ipotizzato l'esistenza di un meccanismo psicologico evoluto e aver
specificato le previsioni collegate, il passo successivo consiste nel sottoporle a
verifica empirica. Gli psicologi evoluzionisti hanno a loro disposizione un'ampia
gamma di metodi.

Confronto tra specie diverse


Confrontare specie che differiscono per particolari caratteristiche permette di
sottoporre a verifica le ipotesi relative alla funzione di meccanismi evoluti. Il
metodo comparativo consiste nel prestare previsioni riguardo alla presenza del
tratto in specie diverse dagli animali che il ricercatore sta cercando di
comprendere. In generale, il metodo comparativo si può applicare confrontando
specie che notoriamente si trovano di fronte a un particolare problema adattativo e
specie che non hanno quel problema.

Ad esempio la competizione spermatica indica che più alto è il numero degli


spermatozoi più il maschio avrà possibilità di fecondare la cellula uovo.

In questo senso va fatta quindi una comparazione tra specie che differiscono
relativamente alla presenza di competizione spermatica; alcune specie di uccelli
come la tortora, dove la competizione spermatica è pressoché assente vanno
confrontate con specie in cui invece la competizione spermatica è alta.

In questo caso la specie con la competizione spermatica più alta dovrebbe


presentare dei genitali di dimensione più grande.

Metodi crossculturali
I metodi crossculturali forniscono importanti strumenti per verificare le ipotesi
evoluzionistiche. La spiegazione più ovvia riguarda gli adattamenti che sono
ipotizzati come universali. Il confronto tra culture diverse serve anche per
esaminare gli adattamenti che si ipotizza rispondono alle differenze ecologiche di
ambienti diversi. I metodi crossculturali possono anche essere utilizzati per
verificare che teorie alternative mettendole in contrapposizione tra loro.

Lippa e colleghi hanno esplorato le differenze di genere in un compito di rotazione


mentale in 53 culture diverse. Un'ipotesi era che la capacità di rotazione mentale
13
fossero parte di un adattamento maschile alla caccia, al contrario, secondo la
teoria del ruolo sociale le differenze psicologiche tra generi sarebbero una funzione
dei ruoli assegnati dalle diverse culture, e quindi dovrebbero diminuire
all'aumentare dell'uguaglianza tra i sessi.

I principali risultati dello studio crossculturali Lippa sono due:

1. Le differenze tra generi nell'abilità di rotazione mentale erano universali tra le


culture;

2. Al contrario di quanto previsto dalla teoria del ruolo sociale, le differenze di
genere in realtà erano un po' più ampie nelle culture con una maggiore
uguaglianza dei generi.

Metodi fisiologici e di neuroimaging


I metodi fisiologici servono per valutare fenomeni come l'attivazione emozionale,
l'attivazione sessuale e lo stress; possono essere utilizzati sia per identificare i
substrati biologici degli adattamenti psicologici sia per verificare le ipotesi sulla
funzione degli adattamenti basate sulle loro caratteristiche. In breve, l'utilità di
metodi fisiologici è di gran valore sia per verificare le ipotesi relative gli
adattamenti, sia per identificare i substrati su cui si basano gli adattamenti. Le
tecniche di neuroimaging come la risonanza magnetica funzionale (fMRI) hanno un
utilizzo sempre maggiore nella verifica delle ipotesi che riguardano gli adattamenti
e le loro sottostanti basi neurali. Sebbene le tecniche di neuroimaging permettono
di esaminare solo una limitato insieme di fenomeni, il loro impiego nella verifica
delle ipotesi psicologiche evoluzionistiche è aumentato decisamente nell'ultimo
decennio.

Metodi genetici
I tradizionali metodi di genetica di comportamento possono servire per verificare
alcune ipotesi evoluzionistiche. Questi metodi possono aiutare a stabilire se le
differenze individuali nell'inizio della sessualità femminile sono mediate
dall'ambiente, come suggerito dall'ipotesi evoluzionistica, oppure sono
determinate geneticamente, confutando queste ipotesi. I metodi basati sulla
genetica molecolare sono più recenti e servono a identificare i geni specifici che
sottostanno agli adattamenti ipotizzati. I metodi della genetica molecolare sono
utili anche nell'affascinante studio dell’evoluzione umana, per verificare le ipotesi
sulle origini degli esseri umani moderni o per identificare la base genetica di alcuni
semplici adattamenti emersi negli ultimi 10.000 anni, come il gene che facilita la
digestione dei latticini. Inoltre, gli studi di genetica molecolare mostrano che c'è
stata un'accelerazione dell'evoluzione adattativo umana negli ultimi 40.000 anni,
specialmente negli ultimi 10.000 anni.

14
Confronto tra maschi e femmine
Le specie che si riproducono sessualmente in genere si presentano in due forme:
maschi e femmine. Il confronto tra sessi è un altro metodo per verificare le ipotesi
sugli adattamenti attraverso l'analisi della diversa natura dei problemi adattativi di
maschi e femmine. Effettuare un confronto tra sessi all'interno di una specie può
essere un buon metodo per verificare le ipotesi evoluzionistiche.

Confronto tra individui della stessa specie


Si possono anche effettuare confronti tra individui della stessa specie. Considerate
per esempio donne più giovani e donne più anziane. Sulla base di queste
differenze si possono formulare e verificare le ipotesi relative agli adattamenti.
Naturalmente il confronto intraspecifico non è limitato all'età. Si possono
confrontare individui poveri e ricchi per verificare le ipotesi che poveri si dedichino
a strategie più rischiose per acquisire risorse, oppure confrontare le donne che
hanno molti fratelli che possono proteggerle, con donne figlie uniche per vedere se
le seconde sono più vulnerabili alla violenza maschile. Si possono confrontare
individui che differiscono relativamente alla loro desiderabilità come partner o nella
dimensione delle rispettive famiglie. In sintesi, il confronto all'interno della stessa
specie è un metodo efficace per testare ipotesi evoluzionistiche sugli adattamenti.

Confronto tra gli stessi individui in contesti diversi


Un altro approccio per rivelare la presenza di meccanismi psicologici evoluti
consiste nel confrontare gli stessi individui in situazioni diverse. Con questo
metodo si possono formulare ipotesi sui problemi adattativi in due diverse
situazioni e quali meccanismi saranno attivati in ciascuna. Spesso però è difficile
per i ricercatori aspettare che una persona passi da una condizione all'altra, dato
che in molti casi gli individui tendono a rimanere nella nicchia che si sono trovati.
Inoltre, quando qualcuno cambia situazione, si verifica anche un mutamento
simultaneo di altri fattori, e ciò rende più difficile isolare i fattori casuali responsabili
del cambiamento. Per risolvere questo problema di scienziati possono cercare di
controllare la situazione conducendo esperimenti psicologici.

Metodo sperimentale
In genere negli esperimenti un gruppo di soggetti è sottoposto a una
“manipolazione” e un secondo gruppo serve come il controllo. Possiamo formulare
un'ipotesi sull'effetto della presenza di una minaccia sul rafforzamento della
coesione di gruppo, e cioè che gli esseri umani abbiano evoluto un meccanismo
psicologico specifico la cui funzione è di reagire in maniera adattativa alle minacce
provenienti dall'esterno. In condizioni di minaccia la coesione di gruppo dovrebbe

15
aumentare, come rivelano le tendenze a favorire i membri del proprio gruppo e
all'aumento dei pregiudizi nei confronti di coloro che non appartengono a esso.

1.8 IDENTIFICARE I PROBLEMI ADATTATIVI


È chiaro che gli esseri umani hanno affrontato i numerosi problemi adattativi nel
corso della loro storia evolutiva, il che ha dato origine a molti complessi
meccanismi adattativi. Ma quali sono precisamente questi problemi adattativi?

La moderna teoria evoluzionistica


La moderna teoria evoluzionistica dice che il motore del processo evolutivo è la
riproduzione differenziale dei geni che determinano le differenze di diversi
meccanismi. Questo può avvenire o attraverso la produzione di discendenti o
aiutando i parenti genetici a produrre discendenti. Perciò per definizione i problemi
adattativi devono essere questioni necessarie alla riproduzione o che la agevolano,
in maniera diretta o indiretta. La teoria evoluzionistica è un punto di partenza per lo
studio di numerose categorie di problemi adattativi:

1. Sopravvivenza e crescita: portare l'organismo al punto in cui è in grado di


riprodursi

2. Riproduzione: scegliere, attrarre e conservare un compagno di svolgere il
comportamento sessuale necessario richiesto per

avere successo della riproduzione



3. Crescita della prole: aiutare la prole a sopravvivere e a crescere fino a quando è
in grado di riprodursi

4. Aiutare i parenti genetici: aiutare la riproduzione dei parenti che non sono troppi
discendenti ma che portano copie dei

propri geni

Conoscenza degli universali umani


Anche la conoscenza delle strutture umane universalmente presenti aiuta
nell'identificazione di problemi adattativi. Tutti gli esseri umani, eccetto rari eremiti,
vivono in gruppo. Questa affermazione suggerisce un insieme di problemi
adattativi per le quali gli esseri umani possono avere voluto delle soluzioni, come
quella di assicurarsi di essere inclusi e accettati in un gruppo o di affrontare la
competizione diretta per le risorse necessarie a sopravvivere e riprodursi
determinata dalla vicinanza di altri simili. Quindi identificare le caratteristiche
dell'interazione sociale umana, come la vita di gruppo e le gerarchie sociali, è utile
per identificare i problemi adattativi della nostra specie.

16
Società tradizionali
Rispetto alle società moderne, le società tradizionali di cacciatori-raccoglitori sono
più vicine alle condizioni in cui i nostri antenati si sono evoluti e permette di
raccogliere indizi sui problemi adattativi dei nostri antenati.

Paleoarcheologia e paleoantropologia
Anche pietre e ossa forniscono importanti informazioni. L'analisi dei denti dei
nostri antenati umani rivela tra l’altro indicazioni sulla dieta ancestrale; l'analisi
delle strutture scheletriche fornisce informazioni su come morivano i nostri
antenati. Le ossa possono anche fornire indizi sui tipi di malattie da cui erano
affette le popolazioni umane ancestrali e rivelare così un altro insieme di problemi
adattativi.

I meccanismi attuali
Una risposta altamente informativa sono i meccanismi psicologici che
caratterizzano attualmente gli esseri umani. I nostri attuali meccanismi psicologici
ci permettono di osservare almeno in parte la natura dei problemi adattativi che
affliggevano i nostri antenati.

Analisi del compito


Un procedimento più formale per individuare i problemi adattativi è l'analisi del
compito. Questo approccio parte dall'osservazione di una struttura umana o da un
fenomeno ben documentato. L'analisi del compito si chiede che compiti cognitivi e
comportamentali devono essere risolti affinché una determinata struttura o un
fenomeno potessero evolversi. Per poter effettuare un'analisi del compito bisogna
identificare i compiti cognitivi necessari a svolgere quell'attività servendosi solo
dell'informazione che era disponibile negli ambiti ancestrali.

L’analisi del compito permette di identificare i problemi adattativi che devono


essere risolti per poter osservare un dato fenomeno, oltre alle caratteristiche
strutturali dei potenziali adattamenti che sono in grado di risolverli.

17
CAPITOLO 2 - OPPORSI ALLE FORZE OSTILI DELLA NATURA

2.1 I PROBLEMI DELLA SOPRAVVIVENZA UMANA


Gli esiti differenti della riproduzione sono il fulcro del processo evolutivo, il motore
che guida la selezione naturale. Per riprodursi degli organismi devono sopravvivere
almeno per un po'. Vivere però impone diversi problemi. Nonostante la protezione
che ci garantisce il nostro attuale stile di vita, tutti prima o poi ci troviamo di fronte
a forze che mettono in pericolo la nostra sopravvivenza. Darwin ha chiamato
questi fattori forze ostili della natura, riferendosi a clima, tempo atmosferico,
penuria di cibo, tossine, malattie, parassiti, predatori e conspecifici ostili. I
problemi adattativi rappresentati da queste forze ostili si sono ripresentati nel
corso della storia evolutiva umana e hanno agito selezionando le soluzioni di
sopravvivenza efficaci. Gli essere umani hanno sempre dovuto interagire con il
mondo biologico in modi molto specializzati e nell'ultimo decennio la comunità
scientifica ha mostrato che gli esseri umani possiedono u8na "biologia ingenua"
abbastanza sofisticata. Al centro di questa biologia ingenua c'è l'intuizione che gli
esseri viventi esistano in blocchi discreti che corrispondono a specie diverse, e
che ciascuna specie abbia una essenza interna che ne determina la crescita, le
funzioni corporee, la forma esterna e le qualità particolari. La biologia ingenua
sembra emergere presto nel ciclo di vita ed è universale in tutte le culture.

È probabile che la biologia ingenua, inclusa la credenza che diversi membri della
stessa specie condividano le essenze nascoste, sia un adattamento cognitivo
evoluto.

2.2 ACQUISIZIONE DI CIBO E SELEZIONE


Senza acqua e cibo moriremo tutti: la dieta è il fattore primario che permette di
vincolare il resto del sistema degli adattamenti di una specie. Trovare il cibo è
necessario per sopravvivere. Il problema più pressante nella scelta del cibo è come
ottenere una quantità adeguata di calorie e nutrienti specifici come sodio, calcio e
zinco, senza al contempo consumare i livelli pericolosi di tossina che porterebbero
rapidamente alla morte? Le attività di riconoscimento, cattura, manipolazione,
consumo e digestione devono essere coordinate a valutazioni dello stato
metabolico interno di ognuno, che include anche la valutazione di un eventuale
bilancio energetico negativo o di una specifica deficienza nutritiva. Un aspetto
evoluzionistico importante è che le tossine sono a loro volta degli adattamenti che
le piante utilizzano per ridurre la probabilità di essere mangiate.

Aspetti sociali e culturali del cibo


La condivisione del cibo è un'importante attività sociale per la nostra specie.

18
Ad esempio nella società dei Kwakiutl, sulla costa nordoccidentale del
Nordamerica gli uomini organizzavano dei grandi banchetti e valutavano lo status
degli altri uomini in relazione alla fastosità del suo banchetto.

Può essere una strategia di corteggiamento, un segno di vicinanza della relazione


e un modo per riconciliarsi dopo un conflitto. Non aver successo nel procacciare
cibo può portare un uomo a perdere il suo status del tutto.

Anche i miti e le religioni sono piene di storie collegate a cibi e bevande.

Ormai il cibo e il suo consumo sono diventati metafore utilizzate di frequente.

Nella vita di tutti i giorni il cibo permea le nostre preoccupazioni psicologiche, il


linguaggio, l'interazione sociale e le credenze religiose.

Preferenze relative al cibo


In tutto il mondo le persone spendono più denaro per il cibo e per qualsiasi altra
cosa. In tutto il mondo il cibo svolge un ruolo centrale nell'interazione genitore-
figlio. Quando si è piccoli non c'è niente di più importante per sopravvivere che lo
stabilire che cosa può essere ingerito e che cosa va evitato. Gli esseri umani
hanno evoluto delle preferenze relative al cibo, preferenze per il gusto degli
alimenti dolci, che forniscono molte calorie. Tutti questi meccanismi sembrano
essere prodotti dall'evoluzione, progettati per far fronte al problema adattativo
della selezione del cibo e del consumo, coordinato con le necessità fisiche.

La nostra specie attua anche un adattamento chiamato neofobia, cioè l'avversione


per i cibi nuovi.

Condividiamo la neofobia anche con i ratti, essi infatti assaggiano il cibo nuovo in
piccole quantità e se questo li fa star male creano un avversione verso lo stesso.

Disgusto: ipotesi dell’evitamento della malattia


L'emozione del disgusto è stata ipotizzata come un adattamento che serve come
difesa contro gli attacchi di microbi e come protezione dal rischio di malattie. Il
disgusto è un'emozione che implica sentimenti di repulsione e a volte di nausea,
ed è una forte motivazione a ritirarsi dallo stimolo che lo induce. Se l'emozione del
disgusto è la difesa evolutiva contro la malattia, si possono formulare diverse
previsioni:

1) Il disgusto dovrebbe essere innescato soprattutto la sostanza portatrice di


malattia;

2) Le sostanze che elicitano il disgusto dovrebbero essere le stesse in tutte le
culture. 

L'ipotesi del disgusto come evitamento delle malattie permette anche di prevedere
una differenza di genere. Dal momento che di solito sono le donne a prendersi
cura dei bambini, hanno bisogno di proteggere anche loro dalle malattie. Senza
dubbio il cibo contaminato non è l'unico fattore che provoca reazioni di disgusto.

19
Il potenziale contatto con persone che hanno scarsa igiene, che appaiono malate,
con ferite aperte o che sono dedite a pratiche sessuali con il sesso anale - tutti i
possibili veicoli di trasmissione di malattie - spesso evocano disgusto.

Esistono tuttavia situazioni in cui sarebbe vantaggioso eliminare o sopprimere la


reazione di disgusto per risolvere altri problemi adattativi, come prendersi cura di
un alleato ferito o di un parente stretto.

La nausea nelle donne incinte: l’ipotesi della protezione dell’embrione


Durante i primi tre mesi di gravidanza alcune donne sviluppano la nausea
gestazionale, un'accresciuta sensibilità e reazioni di nausea a particolari cibi.
Diverse evidenze fanno pensare che la nausea abbia una funzione adattativa.
Profet ha ipotizzato che si tratti di un adattamento che impedisce alle donne di
assumere e assorbire teratogeni, cioè tossine che potrebbero danneggiare lo
sviluppo del nascituro. Le tossine sono presenti in diversi vegetali anche di
normale consumo come mele, banane, patate, arance e sedano. Il pepe nero
usato come spezia contiene safrolo, una sostanza che è sia cancerogena che
mutogena. Durante la gravidanza si acuisce il problema di assicurarsi nutrienti
dalle piante senza al contempo assumere tossine. Tra i cibi specifici che le donne
incinte riferiscono di trovare sgradevoli rientrano caffè, carne, alcol e verdure.
L'ipotesi che la nausea gestazionale sia un adattamento per impedire l'ingestione
di teratogeni è sostenuto da diverse evidenze:

→ i cibi che le donne incinte trovano ripugnanti sono gli stessi che possiedono la
quantità più elevata di tossine;

→ la nausea si verifica esattamente nel momento in cui il feto è più vulnerabile alle
tossine, cioè tra due e quattro settimane dopo il concepimento, quando si formano
gli organi principali del feto;

→ la nausea diminuisce intorno all'ottava settimana di gravidanza in coincidenza
con la fine del periodo sensibile dello sviluppo degli organi:

→ le donne che non hanno la nausea durante il primo trimestre hanno una
probabilità circa tre volte più elevata di avere un aborto spontaneo delle donne che
hanno avuto questo disturbo. 

L'esempio della nausea gestazionale evidenzia uno dei vantaggi dell'approccio
adattazionista: un fenomeno che appare come debilitante può rivelarsi un
meccanismo progettato per contrastare una delle forze ostili della natura, in questo
caso aiutando la sopravvivenza del bambino ancora prima della nascita.

Fuoco e cottura
Nel consumo di cibo gli esseri umani moderni si distinguono per l'uso del fuoco e
per la cottura. Gran parte dei cibi cotti ha un elevato contenuto di fibre e fornisce
relativamente poche calorie in confronto allo sforzo necessario per la masticazione
20
e la digestione. La cottura rende più digeribili i frutti fibrosi, i tuberi e la carne;
libera energia; riduce il costo della digestione e uccide i microrganismi che
potrebbero essere tossici per gli umani.

L'invenzione del fuoco e l'abilità a cucinare sono alla base dell'evoluzione di


cervelli umani straordinariamente grandi. Evidenze a favore dell'ipotesi della
cottura:

1. Cuocere il cibo fornisce un aumento predicibile del valore energetico netto del
cibo;

2. La cottura rende il cibo più facilmente digeribile;

3. La cottura è universale della nostra specie;

4. Il cervello umano richiede molte calorie per funzionare e i frutti fibrosi e gli altri
cibi crudi non ne forniscono abbastanza;

5. Le diete a base di soli cibi crudi non sono adeguate e le donne che la adottano
in molti casi perdono la capacità produttiva.

L’ipotesi della caccia



I metodi ancestrali per assicurarsi il cibo sono stati collegati alla rapida evoluzione
degli esseri umani moderni. L'importanza

della caccia nell'evoluzione umana ha acceso il dibattito in antropologia e


psicologia evoluzionistica. È molto diffuso il modello dell'uomo cacciatore,
secondo cui la transizione da una semplice ricerca di cibo alle battute di caccia ha
provocato una rapida espansione della produzione e dell'utilizzo di strumenti, lo
sviluppo del cervello di grandi dimensioni e l'evoluzione delle complesse abilità
linguistiche necessarie a comunicare durante le attività di cooperazione necessaria
per la caccia. All'inizio l'adozione di una dieta molto ricca di carne può essere
stata incoraggiata dal cambiamento ecologico che si verificò in africa; il
conseguente incremento delle praterie aperte diminuì la disponibilità di cibo
vegetale e gli animali diventarono una risorsa di cibo più attraente. Anche i nostri
corpi hanno registrato il loro utilizzo della carne come cibo: nell'intestino umano
infatti prevale l'intestino tenue, un tratto che ci distingue dagli altri primati, nella
quale avviene la rapida scomposizione delle proteine e i nutrienti vengono
assorbiti.

L’ipotesi dell’approvvigionamento
I sostenitori della teoria della caccia affermano che essa possa spiegare molte
caratteristiche particolari dell'evoluzione umana. Potrebbe anche suggerirci come
mai, tra i primati, solo i maschi della nostra specie investono così tanto nella prole.
Poiché la carne è una risorsa di cibo economica e concentrata può essere
efficacemente trasportata a casa per nutrire la prole. Al contrario, è molto meno
efficiente trasportare per lunghe distanze del cibo poco calorico. A questa teoria è

21
stato dato il nome di ipotesi dell'approvvigionamento. L'ipotesi della caccia può
anche spiegare diversi altri aspetti caratteristici degli esseri umani come la
presenza di forti coalizioni maschili, un tratto che si presenta in tutte le culture;
infatti battute di caccia grossa richiedono l'azione coordinata di diversi operatori.
La caccia permette anche di spiegare la presenza nella nostra specie di un forte
altruismo reciproco e dello scambio sociale. Sembra che gli esseri umani siano gli
unici primati a mostrare relazioni reciproche capaci di durare anche per decenni.
Questo perché la carne ricavata da un animale è molto più di quella che un singolo
cacciatore può consumare. Inoltre il successo nella caccia è altamente variabile;
un cacciatore che ha successo una settimana può non averne in quella
successiva. Queste condizioni favoriscono la condivisione di cibo proveniente
dalla caccia. La caccia fornisce anche una spiegazione plausibile per la divisione
sessuale del lavoro. La dimensione fisica più grande, la maggiore forza della parte
superiore del corpo e l'abilità a scagliare oggetti con accuratezza a lunghe
distanze rendono gli uomini dei deputati per la caccia; le donne ancestrali erano
meno adatte a tale attività.

L’approvvigionamento di donne e bambini è la principale spiegazione adattiva per


le origini della caccia, ma alla caccia potrebbero essere connessi molti altri
fenomeni umani come le coalizioni durature fra uomini, le alleanze e gli scambi
reciproci, la divisione sessuale del lavoro e lo sviluppo di strumenti litici.

L’ipotesi dell’ostentazione: competizione tra uomini


Come abbiamo visto, con la caccia le forniture di carne arrivano in grandi quantità
e in tempi almeno in parte imprevedibili. Questo determina le premesse per la
condivisione della carne oltre la famiglia ristretta, un elemento che può produrre
notorietà dei successi all'interno della comunità. Sulla base di queste
considerazioni l'antropologa Kristen Hawkes ha avanzato l'ipotesi
dell'ostentazione, suggerendo che le donne preferiscano avere come vicini
individui a cui piace esibire i propri beni perché potrebbero così trarre benefici
dalle loro elargizioni. In tempi difficili sarebbe particolarmente utile ricompensare gli
uomini che praticano la strategia dell'ostentazione prendendo le loro parti in caso
di lite, fornendo cure ai loro figli e offrendo loro favori sessuali. Gli uomini che
primeggiano nella caccia avrebbero diversi benefici: maggiore probabilità di avere
più figli oltre a vantaggi di sopravvivenza e di accesso riproduttivo per la loro prole
grazie al trattamento di favore. Nella forma pura l’ipotesi dell'ostentazione può
essere considerata antagonista a quella dell'approvvigionamento: secondo Kristen
Hawkes gli uomini cacciavano non per fornire risorse alle loro famiglie, ma per
ottenere benefici a livello di status dalla condivisione dei beni con i vicini. In realtà
le due ipotesi non sono del tutto incompatibili: in passato gli uomini possono

22
essersi dedicati alla caccia per rifornire le loro famiglie e per ottenere benefici di
status, sessuali e alleanze.

L’ipotesi della raccolta


Un'ipotesi alternativa a quella dell'evoluzione degli esseri umani moderni a partire
dalla caccia maschile è che le donne abbiano avuto un ruolo chiave, attraverso la
raccolta. Gli strumenti litici non sarebbero stati inventati e utilizzati per cacciare,
ma piuttosto per scavare e raccogliere varie piante. Secondo l'ipotesi della
raccolta, assicurarsi il cibo vegetale attraverso gli strumenti di pietra ha fornito
l'impulso iniziale all'emergere dell'umanità moderna mentre la caccia è venuta
molto dopo e non ha giocato un ruolo determinante.

L'ipotesi della raccolta contribuisce a spiegare il fatto che la dieta dei primati, e
dunque probabilmente dei nostri antenati preominidi, è in larga parte costituita da
vegetali.

La quantità di cibo procurato dal compagno può essere utilizzata come predittore
del tempo che una donna impiega nella ricerca di alimenti. Sembra che le donne
modellino il loro comportamento sulle diverse richieste adattative, aumentando la
raccolta per compensare le forniture scarse e diminuendola per evitare di esporre i
figli piccoli a pericoli ambientali.

L’ipotesi della caccia e della raccolta a confronto


L'ipotesi della raccolta però non riesce a spiegare:

1) La divisione del lavoro tra i sessi che si osserva in molte culture in cui gli uomini
cacciano e le donne raccolgono. Al contrario, l'ipotesi della caccia riesce a
motivare la divisione del lavoro e spiega perché le donne non caccino
regolarmente: esse sono impegnate dalle gravidanze e dai figli, il che rende la
caccia più onerosa, rischiosa e meno proficua per loro;

2) L’elevato livello di investimento parentale da parte degli uomini e il fatto che gli
esseri umani abbiano colonizzato molti ambienti privi di risorse vegetali;

3) Perché rispetto agli altri primati, l'intestino umano abbia una grande porzione di
intestino tenue che sembra specificatamente progettata per la digestione della
carne.

4) Ha delle difficoltà a motivare perché gli esseri umani formino forti alleanze
reciproche che possono durare anche decenni, e perché le donne dovrebbero
condividere il cibo con gli uomini.

5) L’ipotesi della raccolta non riesce a spiegare diversi tratti noti degli esseri umani
sebbene sia carne sia vegetali raccolti fossero importanti nella dieta dei nostri
antenati.

23
Adattamenti per caccia e raccolta: differenze tra i sessi nelle specifiche
abilità spaziali
Se le donne si sono specializzate nella raccolta e gli uomini della caccia, ci
aspettiamo che possiedono delle capacità specificatamente dedicate allo
svolgimento di queste attività. Irwin Silverman e i suoi colleghi hanno proposto una
teoria delle capacità spaziali dei cacciatori-raccoglitori che ha condotto a
importanti risultati empirici. Questa teoria suggerisce che gli uomini mostrino
attività superiori nei compiti spaziali, che avrebbero aiutato nella caccia, come
l'abilità dell'orientarsi in relazione a oggetti e luoghi in pista dalle lunghe distanze, e
a compiere trasformazioni mentali necessarie a mantenere un orientamento
accurato durante il movimento. La teoria prevede invece che le donne siano più
brave nella memoria della collocazione spaziale come adattamento per la raccolta;
individuare e raccogliere vegetali commestibili come frutti e tuberi richiederebbe
diverse abilità spaziali come la capacità di imparare rapidamente a ricordare i
contenuti delle configurazioni di oggetti e le relazioni spaziali. Molti studi
confermano l'esistenza di queste differenze nelle abilità spaziali tra i generi
confermando che uomini e donne hanno evoluto specializzazioni diverse relative
all'elaborazione spaziale, che facilitano rispettivamente la caccia e la raccolta.

2.3 TROVARE UN POSTO IN CUI VIVERE: RIPARO E PREFERENZE


Scegliendo male il luogo in cui si vive e si può incorrere in costi elevati a causa
della scarsità di risorse o dei pericoli presenti, mentre in un buon posto si possono
avere grandi benefici. Per questo la selezione avrebbe plasmato gli adattamenti
progettati per farci scegliere con avvedutezza il luogo in cui vivere.

L’ipotesi della savana


Orians si è fatto promotore dell'ipotesi della savana per le preferenze relative alla
vita: la selezione ha favorito le preferenze, le motivazioni e le regole decisionali che
servono a esplorare e a stabilirsi in ambienti con abbondanti risorse necessarie per
la vita, e al contempo evitare ambienti con poche risorse e pericolosi. La savana
africana, l'ambiente nel quale si ritiene siano sviluppati gli esseri umani, risponde a
questi requisiti. La savana offre molte più prede di carne rispetto alle foreste, più
vegetazione per il pascolo e visuali aperte che facilitano lo stile di vita nomadico. In
questi luoghi gli alberi permettono di proteggere la pelle dai raggi del sole e
forniscono un rifugio. Secondo la versione più elaborata della teoria della savana,
Orians e Heerwagen hanno proposto tre fasi per la scelta della vita:

1) Selezione: al primo contatto con un ambiente bisogna decidere se continuare ad


esplorarlo o abbandonarlo. Queste risposte tendono ad avere una forte
componente emotiva. Gli ambienti aperti privi di denaro vengono abbandonate.

24
Anche le foreste dalle volte chiuse, che restringono la visuale e il movimento, sono
abbandonate.

2) Raccolta di informazioni: se la reazione iniziale di selezione è positiva si passa


alla fase di raccolta delle informazioni in cui si esplora l'ambiente per le sue risorse
e i potenziali pericoli. Uno studio ha stabilito che a questo punto le persone
gradiscono una certa dose di mistero. Il rilevamento include anche una valutazione
del rischio; quindi in questa fase la mappatura riguarda anche la valutazione di
luoghi con nascondigli e rifugi per sé e la famiglia.

3) Sfruttamento: chiede di restare in un habitat abbastanza a lungo per raccogliere


le risorse che offre. Questa decisione implica una valutazione del rapporto costi-
benefici, dato che lo stesso sito adatto per il foraggiamento può comportare una
maggiore vulnerabilità ai predatori. La decisione finale in questo stadio richiede
pertanto complessi calcoli cognitivi.

Anche la dimensione temporale della decisione è rilevante si può passare dalla


necessità di valutare degli stati transitori a previsioni che riguardano gli anni futuri.
Il clima è cruciale quando si tratta di orizzonti temporali limitati. Nel caso di un
orizzonte temporale più ampio sono cruciali i cambiamenti stagionali, per esempio
tra inverno e primavera o in autunno e inverno. L'ipotesi della savana prevede che
le persone mostreranno preferenze forti dei segnali legati ai frutti della terra come il
colore verde dell'erba, il germogliare delle piante, la comparsa della frutta sui
cespugli. La selezione ha filtrato e plasmato le nostre preferenze ambientali.
Nonostante viviamo in un mondo moderno, lontano dalle pianure della savana,
modifichiamo i nostri ambienti in modo che corrispondano a quelli degli habitat
antichi. Gli esseri umani creano un'architettura che ricordi la piacevole sensazione
di vivere sotto la chioma degli altri.

2.4 LOTTARE CONTRO PREDATORI E ALTRI PERICOLI AMBIENTALI: PAURE,


FOBIE, ANSIE E BIAS ADATTATIVI
Tutti gli esseri umani provano ansia e paura, emozioni che segnalano il pericolo in
certe occasioni. La logica adattativa sottostante sembra ovvia: ci permettano di
occuparci della fonte del problema, svolgendo così una funzione adattiva La paura
= “l'abituale sensazione spiacevole che emerge come risposta normale a un
pericolo realistico". Le paure si distinguono dalle fobie, che sono paure
ampiamente sproporzionate rispetto al pericolo realistico; di solito sono fuori dal
controllo volontario e portano all'evitamento della situazione temuta.

Marks e Bracha individuano sei modi in cui la paura e l'ansia possono realizzare la
protezione:

1. Freezing: restare immobili aiuta a valutare in maniera adeguata la situazione, a
non essere visti dal predatore e a volte

25
inibisce l'attacco aggressivo. Se non si è sicuri di essere stati visti o non sia in
grado di stabilire la posizione del predatore,

questa risposta può essere migliore che aggredire o fuggire.



2. Fuga: la risposta distanzia l'organismo da minacce specifiche. Per esempio,
quando si incontra un serpente scappare può

essere il modo più facile e sicuro di evitare un morso velenoso.



3. Lotta: attaccare, colpire un minacciare un predatore può neutralizzare la
minaccia distruggendolo o causandone la fuga.

Questo sistema di protezione richiede di valutare se il predatore possa essere


sconfitto o respinto.

4. Sottomissione o rappacificazione: in genere questa risposta funziona
soprattutto se la minaccia è costituita da un membro

della stessa specie. Tra gli scimpanzé mettere in atto dei segnali di sottomissione
nei confronti del maschio alfa permette di

prevenire efficacemente un attacco fisico.



5. Fingere di essere morto: in questa risposta la persona fa finta di essere morta
immobilizzandosi. Il vantaggio adattativo si

realizza quando fuggire o lottare non servirebbe, per esempio se predatore è


troppo veloce o troppo forte. I predatori sono sensibili al movimento della preda e
a volte perdono interesse in una preda che non si muove per un po' di tempo. È
possibile che, "facendo il morto" il predatore allontani la presa, aprendo così una
possibilità di fuga.

6. Svenimento: svenire significa perdere coscienza e segnalare a chi attacca che


non si costituisce una minaccia. L'ipotesi è che svenire alla vista del sangue o di
un’arma tagliente aiuti chi non combatte, come donne e bambini, a comunicare in
maniera non verbale che non si costituisce una minaccia immediata e che si può
essere ignorati. Lo svenimento può dunque aumentare la possibilità di
sopravvivenza nei conflitti violenti.

Queste risposte comportamentali alla minaccia grave hanno uno schema


adattativo, nel senso che spesso rispettano una sequenza prevedibile. In genere la
prima risposta è di freezing, che aiuta l'individuo a non essere individuato e a
pianificare la fuga. Se il predatore continua ad avvicinarsi la risposta successiva è
la fuga. Se la fuga non riesce e il predatore attacca, la risposta successiva è la
lotta. Quando non c'è speranza di fuga o lotta, si ricorre all'immobilizzazione o allo
svenimento. Oltre a causare queste risposte comportamentali, la paura produce
anche un insieme prevedibile di reazioni fisiologiche e volute. L'adrenalina, per
esempio, è prodotta in risposta alla paura; questo ormone agisce aiutando la
coagulazione del sangue, che servirebbe in caso di ferite. Agisce anche sul fegato
in termini di rilascio del glucosio, in modo da rendere disponibili le energie ai
muscoli per fuggire o lottare. Il battito cardiaco e la circolazione sanguigna
26
aumentano, il respiro si fa più veloce aumentando così la fornitura di ossigeno ai
muscoli e aumenta la velocità di emissione di diossido di carbonio.

Le paure umane più comuni


Gli esseri umani hanno una probabilità più elevata di sviluppare paure per i pericoli
che erano presenti nell'ambiente ancestrale che per i pericoli dell'ambiente attuale.
Per esempio è difficile che oggi i serpenti costituiscano un problema nelle grandi
città, dove invece lo sono le automobili, ma la paura per i veicoli a motore, pistole,
prese elettriche e sigarette praticamente non sono osservate, dal momento che dal
punto di vista evoluzionistico sono pericoli nuovi, troppo recenti perché la
selezione abbia potuto modellare su di essi delle paure specifiche. Sembra che
specifiche paure emergano nel corso dello sviluppo nel momento preciso in cui ci
si aspetta che il bambino possa incontrare in pericolo a esse collegato. Le risposte
ai ragni suggeriscono la presenza di un meccanismo percettivo evoluto
specializzato per l'individuazione di ragni, dato che sono state documentate a
partire dai cinque mesi di età. La paura dell'altezza e degli estranei compaiono nei
bambini intorno ai sei mesi quando iniziano ad andare lontano dalla madre. La
separazione è un altro tipo di paura diffusa documentare diverse culture, che si
acuisce tra i 9-13 mesi. La paura per gli animali emergono intorno al secondo anno
di età, quando il bambino comincia ad esplorare più estesamente il proprio
ambiente. L'agorafobia, cioè la paura di trovarsi in spazi pubblici o da cui può
essere difficile scappare, può essere più tarda, quando il bambino inizia a lasciare
la casa. Il momento dello sviluppo in cui emergono le paure sembra corrispondere
con precisione all'inizio di problemi avvertiti collegati. Il caso delle paure che si
sviluppano nel momento in cui sono utili dal punto di vista dell'attivo illustra bene il
fatto che i meccanismi psicologici non devono mostrarsi alla nascita per essere
degli adattamenti evolutivi. Alcune paure si presentano con chiare differenze di
genere, differenza che si origina nell'infanzia. L'evoluzione di specifiche paure non
si riflette solo sulle reazioni emozionali, ma anche sui modi in cui prestiamo
attenzione e percepiamo il mondo intorno a noi. Il bias aperitivo degli esseri umani
nei confronti dei pericoli ancestrali è evidente anche nella percezione dei suoni: è
stato documentata infatti la presenza di "un bias d'adattativo nella percezione del
movimento uditivo in avvicinamento".

I cambiamenti dei suoni che si avvicinano, infatti, sono percepiti come più grandi
rispetto ai cambiamenti equivalenti nei suoni che si allontanano.

I nostri adattamenti alla sopravvivenza come la rapida percezione visiva del


pericolo e il bias per l'avvicinamento hanno un effetto su ciò che vediamo e su
come diamo il mondo intorno a noi.

27
Gli adattamenti antipredatori nei bambini
Probabilmente i predatori hanno rappresentato un pericolo ricorrente nella storia
evolutiva dei nostri antenati. È probabile quindi che le paure dei bambini per gli
animali rientrino nei sistemi di difesa prodotti dall'evoluzione. Di recente la ricerca
si è focalizzata sui meccanismi di elaborazione delle informazioni richiesti per la
evitamento i predatori. Barrett ha dimostrato che solo a tre anni i bambini hanno
una sofisticata comprensione cognitiva degli incontri predatore-preda. Sia i
bambini appartenenti a una cultura industrializzata sia quelli che vivevano in una
cultura tradizionale di cacciatori- agricoltori erano capaci di descrivere il corso
degli eventi di un incontro predatore-preda in modo ecologicamente accurato.
Questo studio suggerisce che gli esseri umani abbiano evoluto un insieme di
adattamenti di sopravvivenza per far fronte alle minacce che incontravano i nostri
antenati.

2.5 PERCHÉ LE PERSONE MUOIONO?


Dato che la sopravvivenza è molto importante per la riproduzione, e possediamo
così tanti adattamenti messi a punto per tenerci in vita, perché moriamo?

Teoria della senescenza


La risposta a questi misteri è stata in parte fornita alla teoria della senescenza di
Williams. La senescenza non è una malattia specifica, ma il deterioramento di tutti i
meccanismi corporei in corrispondenza dell'invecchiare degli organismi. La teoria
della senescenza parte dall'osservazione che il potere della selezione naturale
diminuisce drasticamente con l'aumentare dell'età. La selezione opera più
intensamente su una donna di vent'anni, dal momento che tutto ciò che la capita
può avere dei grandi effetti sui suoi anni riproduttivi a venire. Williams è partito da
questa affermazione per sviluppare una teoria della senescenza pleiotropica. La
pleiotropia è il fenomeno per cui un gene può avere due o più effetti diversi.
Attraverso questo processo pleiotropico possediamo diversi geni che ci aiutano
nei momenti iniziali della vita ma che causano effetti dannosi in seguito, quando la
selezione è debole o assente. La teoria pleiotropica della senescenza aiuta a
spiegare non solo perché i nostri organi si compromettono più o meno nello stesso
periodo della vita, ma anche perché gli uomini muoiono più giovani delle donne, in
media circa sette anni prima. Gli effetti della selezione sono più forti sono gli
uomini che sulle donne perché la variabilità produttiva di uomini e più elevata di
quella delle donne. In altri termini, le donne più fertili hanno circa 12 figli, mentre gli
uomini possono averne decine o essere del tutto esclusi dalla riproduzione. La
selezione favorirà soprattutto i geni che permettono a un uomo di competere e
avere successo nella riproduzione nei primi stadi di vita, in modo da rientrare tra i
pochi che si riproducono molto ed evitare l'esclusione dalla riproduzione. Questa
28
forte selezione per il vantaggio precoce produce un'elevata proporzione di geni
pleiotropici che causano la morte prematura.

La selezione è particolarmente forte nei primi stadi della vita perché gli eventi che
accadono presto possono influenzare tutti gli anni riproduttivi di una persona. Man
mano che le persone invecchiano, la forza della selezione naturale si indebolisce.

L’enigma del suicidio


C'è un enigma ancora più complesso per la psicologia evoluzionistica rispetto a
quello della senescenza: perché qualcuno dovrebbe intenzionalmente togliersi la
vita? La sopravvivenza è necessaria alla riproduzione, quindi che cosa potrebbe
spiegare il suicidio? Lo psicologo evoluzionista Denys de Catanzaro ha sviluppato
una teoria evoluzionistica del suicidio basata sull'idea che il suicidio sarà più
probabile qualora un individuo abbia una drastica riduzione della capacità di
contribuire alla sua fitness inclusiva. Gli indici di questa riduzione includono le
aspettative di una salute futura scarsa, di infermità cronica, di disgrazie o
fallimenti, di scarse prospettive di successo nei rapporti di coppia eterosessuali e
la percezione di essere un peso per i propri parenti biologici. In queste condizioni è
plausibile che la replicazione dei geni di un individuo possa in alcuni casi essere
superiore in sua assenza. Altri psicologi evoluzionisti, come Gad Saad, sostengono
che il suicidio sia una risposta maladattativo a "sconfitte" in diversi ambiti
adattativi che si ripercuotono sulla sfera della riproduzione. Gli uomini infatti
commettono più suicidi delle donne come conseguenza della perdita dello status
occupazionale, mentre nel caso delle donne le rotture sentimentali possono
scatenare il suicidio. È possibile tuttavia che sia l'ipotesi del suicidio come
adattamento sia quella del suicidio maladattativo siano in parte corrette. L'ipotesi
adattativa sembra più efficace a spiegare i suicidi di chi è un peso per la famiglia,
quella del sottoprodotto maladattativo nello spiegare le differenze di genere di chi
suicidandosi si preclude possibilità riproduttive future.

Omicidio
Gli esseri umani possono uccidersi tra loro, perciò molti sostengono che siano
proprio loro la più rilevante "forza ostile della natura". Esistono diversi tipi di
omicidio come l'infanticidio, l'uccisione dei rivali o dell'arte e la guerra. Sebbene
oggi guerre e assassinii occupino i titoli dei giornali, ci sono buone evidenze del
fatto che i moderni tassi di omicidio siano sostanzialmente più bassi che in
passato.

La morte accidentale
Le morti accidentali possono derivare da moltissime cause, tra i nostri antenati le
più frequenti erano:

29
- Durante il parto: ovviamente con numeri bassi al tempo d’oggi ma
probabilmente più elevati nei nostri antenati;

- Cadute da alberi o dirupi;

- Avvelenamenti involontari con cibi creduti commestibili;

- Infezioni per ferite;

- Affogamenti in fiumi o laghi;

- Morti sul lavoro o incidenti stradali.

Sebbene molte di queste morti siano accidentali molti ricercatori hanno


evidenziato il fatto che esse possano aver agito come pressioni selettive
sull’intelligenza umana favorendo la capacità di prevedere e pianificare con cautela
evitando i rischi.

30
CAPITOLO 3 - STRATEGIE FEMMINILI DI SCELTA DEL PARTNER A LUNGO
TERMINE
Quando si tratta di scegliere un compagno, non avvertiamo un desiderio indistinto
per tutti i membri del sesso opposto: alcuni partner potenziali sono preferiti, altri
evitati. Come risultato dei grandi benefici in termini riproduttivi e di sopravvivenza
dei nostri antenati che sono stati avveduti nella scelta dei loro partner, si sono
evoluti desideri specifici nella scelta del partner. In qualità di discendenti degli
individui che hanno vinto alla lotteria evoluzionistica, gli esseri umani moderni
hanno ereditato un insieme specifico di preferenze nella scelta dei loro partner. Nel
caso della storia evolutiva delle donne, uno dei problemi da considerare è quello di
selezionare un uomo che sia disposto a impegnarsi in una relazione a lungo
termine. Una donna che avesse scelto come partner un uomo volubile, impulsivo,
donnaiolo o incapace di mantenere una relazione si sarebbe trovata ad allevare da
sola i propri figli, senza gli aiuti, le risorse e la protezione offerti da un compagno
più affidabile. Se avesse scelto di riprodursi con un compagno affidabile
intenzionato a impegnarsi con lei, avrebbe avuto vantaggi della sopravvivenza e
della crescita dei figli, e i suoi geni si sarebbero moltiplicati. Nel corso di migliaia di
generazioni, nelle donne si è evoluta la preferenza per gli uomini che mostrino
segni di volontà e capacità di impegnarsi a lungo termine; in questo modo è stato
risolto un problema chiave riguardo alla riproduzione.

3.1 BASI TEORICHE DELL’EVOLUZIONE DELLE PREFERENZE FEMMINILI DI


SCELTA DEL PARTNER
In questo paragrafo useremo le questioni teoriche di base per capire l'evoluzione
delle preferenze di scelta del partner. Partiremo dalla definizione dei due tipi distinti
che esistono nelle specie a riproduzione sessuata, e dall'argomento collegato
dell'influenza dell'investimento parentale sulla natura della scelta del partner. Il
secondo tema riguarda invece le preferenze di scelta come meccanismo
psicologico prodotto dall'evoluzione.

Investimento parentale e selezione sessuale


Per cominciare bisogna notare che ciò che definisce il sesso biologico è
semplicemente la dimensione delle cellule sessuali. Le cellule riproduttive mature
sono chiamate gameti. Ciascun gamete ha in sé il potenziale di fondersi con un
altro gamete di sesso opposto per formare uno zigote, cioè un gamete fecondato. I
maschi sono il genere con i gameti piccoli, le femmine quello con i gameti grandi. I
gameti femminili restano sostanzialmente immobili e sono carichi di nutrienti,
mentre quelli maschili sono dotati di grande mobilità. Alla differenza in dimensione
31
e mobilità si accompagna quella in quantità. I maschi della nostra specie
producono milioni di spermatozoi, circa 12 milioni di nuovi gameti all’ora, invece le
donne producono una quantità fissa di circa 400 cellule uovo che dura per l'intero
ciclo di vita e non aumenta nel corso della vita adulta.

Il maggiore investimento delle donne per gamete rispetto agli uomini non si limita
alla produzione della cellula uovo: la fecondazione e la gestazione, componenti
chiave dell'investimento parentale umano, nella donna avvengono internamente.
Un atto sessuale, che richiede un investimento minimo da parte dell'uomo, può
produrre nella donna un investimento obbligato e molto dispendioso di energia per
la durata di nove mesi. In più, è la donna che si dedica da sola nell'allattamento (al
seno), che in alcune società può durare sino ai quattro anni. Nessuna legge
biologica del mondo animale impone però che le femmine debbano per forza
investire più dei maschi. Infatti in alcune specie come il grillo, il cavalluccio di mare
e il dendrobate dorato sono i maschi a compiere l'investimento maggiore. Il grande
investimento parentale iniziale delle femmine le rende una risorsa riproduttiva
preziosa. La gestazione, l'allattamento, le cure parentali, la nutrizione e la
protezione di un figlio sono risorse che hanno un eccezionale valore di
riproduzione, e chi la possiede non vuole che vadano sprecate. Nel nostro passato
evolutivo le donne hanno corso parecchi rischi investendo molto nella
riproduzione, come conseguenza del loro sesso, l'evoluzione ha favorito le donne
molto selettive nella scelta del partner.

Dalla teoria della selezione sessuale e dalla teoria dell'investimento parentale di


Trivers conseguono due importanti previsioni: 1. Il sesso che fa maggiori
investimenti nella progenie sarà più selettivo nella scelta del partner;

2. Il sesso che investe di meno nella discendenza sarà più competitivo per
l'accesso al sesso che investe di più.

Nel caso di partner a lungo termine o di matrimonio però, di solito c'è un grosso
investimento da parte sia della donna e

dell'uomo: in questi casi la teoria dell'investimento parentale prevede che entrambi


i generi siano molto selettivi e accorti

nelle loro scelte.

Preferenze di scelta del partner come meccanismi psicologici prodotti


dall’evoluzione
Immaginate il caso di una nostra lontana progenitrice che debba scegliere tra due
uomini di cui uno molto generoso nei suoi confronti e l'altro avaro. A parità di ogni
altra caratteristica, l'uomo generoso sarà preferibile, perché è incline a sacrificare il
proprio tempo, le proprie risorse ed energie a beneficio dei figli, aiutando così il
successo riproduttivo della donna. Se nei tempi lunghi dell'evoluzione la
generosità maschile avesse prodotto ripetutamente questi benefici, e se gli indici

32
di generosità maschile fossero stati osservabili e affidabili, la selezione avrebbe
favorito l'evoluzione della preferenza per la generosità nei partner maschili.
Ovviamente nella realtà lo scenario è molto più complesso in quanto gli uomini
differiscono tra loro per vari tratti che sono significativi nella scelta di un
compagno, come prestanza fisica, ambizione, operosità, gentilezza, empatia,
stabilità emotiva, intelligenza, abilità sociali, senso dell'umorismo, la rete di
parentela e lo status gerarchico. In centinaia di migliaia di anni la selezione ha
focalizzato le preferenze delle donne sulle caratteristiche più valide dal punto di
vista adattativo. La presenza delle qualità desiderate da un partner, tuttavia, non è
immutabile. Poiché le caratteristiche delle persone cambiano nel tempo, nella
ricerca di un partner bisogna valutare il potenziale futuro di un possibile partner.

L’evoluzione ha favorito le donne che hanno una preferenza per gli uomini che
possiedono gli attributi che conferiscono vantaggi e non sono attratte da quelli che
possiedono caratteristiche associate a costi. Ciascun attributo va a comporre il
valore di un uomo come compagno.

Infine, le donne si trovano di fronte al problema di mettere insieme tutto ciò che
fanno riguardo a un potenziale compagno. Per esempio un uomo è generoso
emotivamente instabile, un altro più stabile avaro. Quale dei due dovrebbe
scegliere una donna? Per selezionare un compagno sono necessari meccanismi
psicologici che permettono di sommare gli attributi rilevanti e dare a ciascuno il
peso appropriato nell'insieme. Alcuni attributi pesano più di altri per arrivare alla
decisione finale.

3.2 CONTENUTO DELLE PREFERENZE FEMMINILI DI SCELTA DEL PARTNER


Scegliere un compagno è dunque un compito difficile, e non ci aspettiamo che le
donne rispondono volendo qualcosa di semplice.

Preferenza per le Risorse Economiche


L'evoluzione della preferenza delle femmine per maschi che offrono risorse
potrebbe essere il nucleo più antico e diffuso delle scelte femminili nel regno
animale. Nella nostra specie ci sono due condizioni necessarie affinché possa
evolversi una preferenza delle donne per i compagni a lungo termine:

1) Nel corso dell'evoluzione le risorse avrebbero dovuto essere a cumulabili,


difendibili e controllabili da parte degli uomini; 2) Gli uomini avrebbero dovuto
differire tra loro rispetto a ciò che possedevano e alla volontà di investire quei beni
a favore di una donna e i suoi figli.

Nel corso della storia evolutiva della nostra specie, le donne hanno potuto avere a
disposizione con maggior frequenza molte più risorse per i loro figli da un singolo
compagno a lungo termine che da diversi partner sessuali temporanei. Gli uomini
infatti forniscono cibo, trovano riparo, difendono il territorio e proteggono i figli. È
33
improbabile che una donna possa ottenere tali benefici da un partner sessuale
temporaneo. C'era dunque una base perché si potessero evolvere nelle donne
preferenze per uomini dotati di mezzi. Ma le donne avevano bisogno di segnali che
indicassero il possesso di queste risorse da parte di un uomo. Questi segnali
possono essere indiretti, con le caratteristiche personali che indicano la capacità
di un uomo di avere successo. Possono essere fisici, come lo stato di salute e le
capacità atletiche. Possono riguardare la reputazione, come nel caso della stima di
cui un uomo gode da parte dei suoi pari. Il possesso di risorse economiche è però
il segnale più ovvio.

Preferenza per Buone Prospettive Economiche


Le preferenze di scelta del partner che osserviamo oggi sono una finestra sulle
relazioni di coppia del nostro passato. Diversi studi hanno dimostrato che le
differenze tra sessi relativamente alla preferenza per le risorse non sono limitate
agli studenti universitari e non si riscontrano solo nelle indagini condotte attraverso
questionari, ma si estendono oltre i confini del mondo occidentale e i paesi
capitalizzati. E stato condotto uno studio crossculturale su donne provenienti da
tutti i continenti, da diversi sistemi politici, da tutti i gruppi etnici e religiosi e da
tutti i sistemi di scelta del partner, ma tutte attribuivano maggior valore agli uomini
con buone prospettive economiche. Nel complesso, le donne valutavano
l'importanza delle risorse economiche circa il doppio di quanto facevano gli
uomini. Il vasto corpus di evidenze empiriche raccolte con diversi metodi, in vari
periodi storici e in diverse culture danno sostegno all'ipotesi che le donne abbiano
evoluto una forte preferenza per compagni a lungo termine che abbiano la
capacità di fornire risorse. Le donne contemporanee sono il prodotto di una lunga
discendenza di individui che avevano questa preferenza nella scelta del
compagno, e che da tale caratteristica sono state aiutate a risolvere i problemi
adattativi di sopravvivenza e riproduzione.

Preferenza per lo status sociale elevato


Le società tradizionali di cacciatori-raccoglitori, che sono il nostro riferimento più
prossimo alle condizioni in cui probabilmente vivevano i nostri antenati,
suggeriscono che gli uomini ancestrali avessero delle gerarchie di status
chiaramente definite. Le risorse circolavano liberamente verso le persone collocate
in alto nella gerarchia e scendevano lentamente verso coloro che erano posti in
basso. Le donne desiderano uomini che detengono una posizione elevata perché
lo status sociale è un segno universale di controllo delle risorse. Una posizione
sociale più alta è associata al cibo migliore, territori più vasti e cure mediche
migliori; garantisce anche ai figli opportunità sociali che sono precluse ai figli di
maschi di rango elevato. Le gerarchie sono una caratteristica universalmente

34
diffusa nei gruppi umani, e le risorse tendono a crescere a vantaggio delle persone
che si trovano più in alto nella gerarchia. Sembra che storicamente le donne
abbiano in parte risolto il problema adattativo dell'acquisizione delle risorse
sviluppando preferenze per uomini con uno status elevato. Di fronte a una scelta
forzata tra diverse caratteristiche di un compagno, le donne dando la priorità allo
status sociale, considerandolo una necessità piuttosto che un lusso.

Preferenza per Uomini un po’ più Vecchi


In tutte le 37 culture di uno studio internazionale sulla selezione del partner, le
donne preferivano uomini più vecchi di loro. Facendo una media tra tutte le culture,
le donne hanno una preferenza per gli uomini che hanno circa tre anni e mezzo più
di loro. Per capire come mai le donne apprezzino i compagni più vecchi bisogna
considerare ciò che cambia insieme all'età. Uno dei cambiamenti più sistematici è
l'accesso alle risorse. Infatti lo status della ricchezza tendono ad accumularsi
all'aumentare dell'età. Nelle società tradizionali questa connessione è dovuta in
parte alla forza fisica e alle abilità di caccia, dato che la forza fisica aumenta con
l'età, raggiungendo il piccolo tra la fine della seconda decade e l'inizio dei
trent'anni. Quindi la preferenza femminile per uomini più vecchi sembra derivare
dalla caccia, quando questa è un fattore critico per la sopravvivenza. Possedere
risorse, tuttavia, non è sufficiente. Le donne hanno anche bisogno che gli uomini
abbiano dei tratti che diano loro buone probabilità di avere un accesso
continuativo nel tempo alle risorse. Uno di questi tratti è l'ambizione.

Preferenza per Ambizione e Operosità


Quali sono i fattori che permettono alle persone di farsi strada, nella vita di tutti i
giorni? Tra le possibili tattiche, lavorare sodo si dimostra uno dei migliori indici
associati al reddito passato, futuro e anche incantamenti. Gli uomini operosi e
ambiziosi raggiungono uno status occupazionale più alto di quelli pigri e privi di
motivazione. Nella stragrande maggioranza delle culture, le donne danno maggior
valore ad ambizione e operosità di quanto facciano gli uomini, considerandole in
genere importanti o indispensabili.

Preferenza per Affidabilità e Stabilità

Tra le 18 caratteristiche oggetto di valutazione nello studio mondiale sulla


selezione dei compagni, la seconda e la terza caratteristica della scala delle
valutazioni, dopo l'amore, sono carattere affidabile e stabilità emotiva o maturità.
Affidabilità e stabilità possono avere un grande valore per le donne di tutto il
mondo per due ragioni:

1) Sono segnali attendibili del fatto che le risorse saranno fornite costantemente
nel tempo;

35
2) Gli uomini che non possiedono queste caratteristiche provvedono alla necessità
in modo mutevole e infliggono così pesanti costi emotivi e di altro genere alle loro
compagne. Questi uomini tendono a essere centrati su se stessi e ad accaparrarsi
le risorse condivise. In più, spesso sono possessivi, monopolizzando gran parte
del tempo delle loro compagne, mostrano una gelosia di tipo sessuale superiore
alla media e tendono a essere dipendenti, esigendo che la loro compagna faccia
fronte a tutte le loro necessità. Inoltre hanno una tendenza al maltrattamento sia
verbale che il fisico, mostrano sconsideratezza e sono più umorali delle loro
controparti stabili.

Affidabilità e stabilità quindi sono qualità personali che segnalano a una donna la
probabilità che le sue risorse non vengano esaurite dall'uomo. L'imprevedibilità
degli uomini emotivamente instabili infligge anche altri costi, perché impedisce la
soluzione di altri problemi adattativi. La fornitura irregolare di risorse può
compromettere la realizzazione degli obiettivi richiesti per la sopravvivenza e la
riproduzione.

Preferenza per Altezza e Capacità Atletiche


È importante notare che nella scelta del compagno, in tutto il mondo animale le
femmine attribuiscono una grande rilevanza alle caratteristiche fisiche. Le donne
talvolta devono fronteggiare la dominazione fisica da parte di maschi più grandi e
forti che possono ferirle e dominarle sessualmente, e probabilmente simili
eventualità sono occorse su base regolare nelle condizioni ancestrali. Un
vantaggio che le donne ottengono dalle relazioni a lungo termine è la protezione
fisica offerta da un uomo. La taglia e la forza di un uomo, la sua prestanza fisica e
l'abilità atletica sono caratteristiche che segnalano la soluzione al problema della
protezione. I dati dimostrano che le donne hanno una preferenza per compagni
che possiedono queste caratteristiche e che considerano gli uomini bassi
indesiderabili sia per la scelta del partner sia per quella a lungo termine. Al
contrario, le donne considerano molto desiderabile per un potenziale coniuge di
essere alto, fisicamente forte e atletico.

Preferenza per il buono stato di salute: simmetria e mascolinità


Scegliere per compagno un individuo malato avrebbe posto diversi problemi
adattativi ai nostri antenati.

Per prima cosa un compagno che non è sano ha un rischio maggiore di diventare
debilitato e, di conseguenza, di non poter arrecare possibili benefici adattativi.

Ha più probabilità di morire, con la conseguente prematura scomparsa di risorse e


la necessità di cercare un altro compagno, con i relativi costi.

Un compagno malato può contagiare malattie trasmissibili un virus a chi lo sceglie,


invalidandone la sopravvivenza e la riproduzione.

36
Può infettare la prole, riducendone la chance di sopravvivenza e di produzione.

Poiché i tratti legati alla salute sono in parte ereditabili, una persona che sceglie un
compagno non sano rischia di passare alla generazione successiva dei propri figli i
geni legati a un cattivo stato di salute.

Per tutte queste ragioni non ci sorprende che sia le donne sia gli uomini
attribuiscono un valore primario allo stato di salute di un compagno potenziale.
Indicatori fisici di buona salute:

1) Simmetria della faccia e del corpo: eventi ambientali e fattori genetici possono
produrre deviazioni dalla simmetria

bilaterale, dando origine a volti e corpi asimmetrici. Alcuni individui sono capaci di
resistere a questi eventi meglio gli altri, cioè mostrano una stabilità dello sviluppo.
La presenza di simmetria facciale e corporea è un indice importante di buona
salute, poiché riflette l'abilità dell'individuo di resistere agli stress ambientali e
genetici. Tale simmetria non aumenterebbe solo la probabilità che il compagno
rimanga disponibile per investire nei figli e abbia minori probabilità di trasmettere
loro malattie, essa può anche avere dei benefici diretti sui geni.

2) Caratteristiche mascoline: solitamente, la faccia maschile e femminile


differiscono in diversi aspetti fondamentali. I maschi tendono ad avere mascelle
più lunghe e ampie, attaccatura della fronte più decise, zigomi pronunciati, in
conseguenza degli ormoni della pubertà come il testosterone. Per quale ragione le
donne dovrebbero trovare attraenti i maschi dall'aspetto mascolino? Johnston
sostiene che le caratteristiche mascoline siano segnali di uno stato di salute
buono. È noto che la produzione di alti livelli di testosterone compromette il
sistema immunitario; per questo solo i maschi che sono in buona salute possono
"permettersi" la produzione di alti livelli di testosterone durante lo sviluppo. Come
risultato, i maschi più sani producono più testosterone e sviluppano facce con
caratteristiche mascoline più marcate.

Diverse fonti di evidenza puntano all'importanza per le donne dello stato di salute
sulla selezione dei compagni: in tutte 37 le culture esaminate sono stati riscontrati:

1) Un desiderio espresso un buono stato di salute dei compagni a lungo termine;



2) L’attrazione per la simmetria nei volti e nei corpi maschili, noto di indice di buona
salute;

3) L’attrazione per facce maschili mascoline, che sono giudicate al contempo in
buona salute.

È probabile che lo stato di salute sia importante per i molteplici vantaggi che
conferisce dal punto di vista genetico e

ambientale a chi deve selezionare un compagno:



- Vita più lunga,

- Approvvigionamento di risorse più affidabile,


37
- Minore probabilità di trasmissione di malattie e

- Migliori geni che possono essere trasmessi ai discendenti.

Amore e Impegno
Per molto tempo le donne hanno avuto il problema adattativo di scegliere uomini
che non solo sono dotati di risorse, ma hanno anche la volontà di impegnare quelle
risorse con esse e i loro figli. Questo aspetto può risultare più problematico di
quello che sembra in un primo momento. Sebbene le risorse spesso possono
essere direttamente osservabili, l'impegno non lo è. Al contrario, per misurare
l'impegno è necessario cercare indizi che segnalino la probabilità di fedeltà futura
nel convogliare le risorse. L'amore può essere uno dei segnali chiave dell'impegno.
In tutte le culture del mondo le persone hanno in comune pensieri, emozioni e
azioni legati all'amore. Per identificare con precisione che cos'è l'amore e in che
modo sia legato all'impegno, diversi studi hanno esaminato gli atti d'amore. Donne
e uomini valutano come centrali per l'amore le azioni estreme di impegno come
l'abbandonare relazioni romantiche con altri, parlare di matrimonio, esprimere il
desiderio di avere dei figli con il partner. Se compiute da un uomo, queste azioni
segnalano l'intenzione di impegnare le proprie risorse verso una donna e i suoi
futuri figli. Le dichiarazioni d'amore sono un potente predittore di sentimenti di
impegno personale, molto più delle dichiarazioni di desiderio sessuale.

Una funzione della preferenza femminile per l'amore in un compagno è quella di


assicurare l'impegno delle sue risorse parentali alla futura progetto in comune.
L'impegno ha molti aspetti che segnalano modi particolari di condividere risorse:

- Fedeltà = esemplificata dall'atto di restare fedeli a un partner quando non è


presente fisicamente. La fedeltà segnala l'investimento esclusivo di risorse
sessuali nei confronti di un singolo partner.

- Indirizzamento di risorse verso l'amato = come acquistare un regalo costoso. Atti


come questo segnalano una seria intenzione di impegnarsi in una relazione a lungo
termine.

- Sostegno emotivo = è rivelato dal comportamento di essere disponibili nei


momenti difficili e di ascoltare i problemi del partner.

- Atti riproduttivi = rappresentano un impegno diretto alla riproduzione con un


partner.

Tutti questi comportamenti, che sono considerati essenziali dell'amore segnalano
l'impegno di risorse sessuali, economiche,

emozionali e genetiche verso una persona. Poiché l'amore è un fenomeno diffuso


in tutto il mondo e poiché la funzione primaria degli atti d'amore è di segnalare
l'impegno, la previsione è che le donne gli si attribuiscano un valore primario nel
processo di scelta di un compagno a lungo termine.

38
Preferenza per la disponibilità a investire nei figli
Nella scelta di un compagno a lungo termine le donne devono anche valutare la
disponibilità di un uomo a investire nei figli. Questo problema adattativo è rilevante
per due ragioni:

1) Gli uomini a volte cercano la varietà sessuale e quindi possono incanalare i loro
sforzi verso altre donne piuttosto che verso i figli;

2) Gli uomini valutano la probabilità di essere veri padri genetici di un figlio e


tendono a limitare l’investimento nei confronti di figli che sanno o sospettano non
siano loro.

Le donne presentano una specifica preferenza e attrazione per gli uomini che si
mostrano disponibili a investire nei figli, ma non è vero il contrario.

Preferenza per la somiglianza


Perché una coppia abbia successo a lungo termine è necessario mantenere nel
tempo una protratta alleanza cooperativa. La somiglianza porta a:

- Instaurare un legame emotivo



- Cooperazione, alla comunicazione

- Felicità di coppia

- Minor rischio di rottura

- Possibile aumento di sopravvivenza dei figli.

La preferenza per la somiglianza ha un effetto reale sulle decisioni di scelta del


partner, un fenomeno noto come omogamia - persone con caratteristiche simili si
incontrano e si sposano con maggiore frequenza di coloro che sono diversi.

L’omogamia per l'aspetto fisico può essere dovuta al fenomeno dell'imprinting


sessuale che si verifica sul genitore di sesso opposto durante l'infanzia.

Altre preferenze di coppia: gentilezza, umorismo, evitamento dell’incesto e


voce
I desideri femminili sono più complessi di quanto indichino i temi che abbiamo
sviluppato in precedenza, e ogni anno ci sono nuove scoperte al riguardo.

Le donne attribuiscono un grande valore a tratti come la gentilezza, l'altruismo e la
generosità in un compagno a lungo termine. Diversi studi hanno evidenziato che le
donne mostravano una forte preferenza come compagni a lungo termine per
uomini con tendenze altruistiche, in particolare trovavano la gentilezza
particolarmente desiderabile quando i comportamenti gentili erano rivolti nei loro
confronti, dei loro amici e della loro famiglia, ma preferiscono livelli minori di
gentilezza nei potenziali partner quando le gentilezze sono dirette verso altri
obiettivi, come altre donne. La gentilezza e l'inclinazione all'altruismo segnalano:

- Il possesso di risorse abbondanti,



- La disponibilità a fornire risorse a una donna,

39
- Un buon carattere,

- Buone qualità genitoriali o di inclinazione verso la vita di coppia

- Una disposizione alla cooperazione e a non infliggere dei costi agli altri.

Le donne hanno una netta preferenza per parte a lungo termine con un buon senso
dell'umorismo. Ma per quale motivo le donne attribuiscono valore all'umorismo del
compagno?

Una teoria propone che l'umorismo sia un indice di buoni geni, dal momento che
segnala la creatività e l'eccellente funzionamento di complesse abilità cognitive.
Un altro insieme di preferenze è centrato su ciò che le donne evitano o trovano
intollerabile in un compagno. L'evitamento dell'incesto e una delle più importanti. È
risaputo che riprodursi con parenti genetici produce "depressione da incrocio",
cioè prole con maggiori problemi di salute e minore intelligenza a causa
dell'espressione di geni recessivi con effetti deleteri. Diversi studi hanno dato
sostegno all'ipotesi che le donne trovino molto attraente il possesso di una voce
bassa in un compagno potenziale. Le ipotesi sul perché una voce maschile bassa
sia attraente suggeriscono che sia un segnale di:

- Maturità sessuale; 

- Dimensione corporea maggiore; 

- Buona qualità dei geni; 

- Dominanza; 

- Tutte le qualità precedenti. 

Ma questa sembra essere una preferenza cruciale più per i compagni a breve
termine e per quelli a lungo termine.

3.3 EFFETTI DEL CONTESTO SUL COMPORTAMENTO FEMMINILE NELLA


SCELTA DEL PARTNER
Dal punto di vista evolutivo, ci si aspetta che le preferenze non operino in maniera
cieca, senza tenere conto del contesto e delle condizioni specifiche. Sono stati
indagati diversi contesti: l'ampiezza delle risorse di cui una donna dispone prima
della ricerca di un compagno, la presenza di altre donne, il contesto temporale
della scelta del partner e il valore come partner della donna.

Effetti delle risorse personali sulle preferenze femminili di scelta del partner
Rispetto alla teoria psicologica evoluzionistica, l'ipotesi di impotenza costitutiva è
stata proposta come teoria alternativa per spiegare la preferenza delle donne verso
gli uomini dotati di risorse. Secondo questa teoria poiché le donne in genere sono
escluse dal potere e dall'accesso alle risorse, che sono ampiamente sotto il
controllo di maschi, cercano un compagno dotato di potere, status elevato e
capacità di guadagno. Gli uomini non attribuirebbe lo stesso valore delle donne
alle risorse economiche quando cercano una compagna perché possiedono già il
40
controllo di queste risorse e perché le donne ne hanno di meno. La società dei
Bakweri, dal Camerun all'Africa occidentale, mette in dubbio questa teoria
illustrando che cosa succede quando sono le donne ad avere potere. Le donne
bakweri hanno un grande potere personale ed economico perché possiedono più
risorse degli uomini e sono presenti in numero inferiore al loro. A causa del grave
squilibrio numerico tra uomini e donne, quest'ultime hanno un grande margine da
far valere nella scelta di un compagno. Nonostante questo, le donne bakweri
continuano a preferire gli uomini dotati di mezzi e spesso le mogli si lamentano di
ricevere un sostegno insufficiente da parte dei loro mariti.

Quando le donne sono nella posizione di mettere in atto le preferenze sviluppate


nel corso dell'evoluzione per gli uomini dotati di mezzi, lo fanno: avere un controllo
dominante sulle risorse economiche apparentemente non è finita questa
preferenza nella ricerca di un compagno.

La semplice presenza di altri individui attraenti: mate copying


La scelta del compagno può essere influenzata dalle scelte di coppia degli altri. Il
fenomeno per cui una persona è condizionata dagli altri nello scegliere o essere
attratto da un compagno potenziale si chiama mate copying (= copiare
l'accoppiamento). In due studi le donne giudicavano un uomo più attraente
quando era circondato da donne rispetto a quando era solo e in altri due l'effetto
di mate copying era presente solo quando l'uomo valutato è rappresentato insieme
a una donna fisicamente attraente. È verosimile che le donne interpretassero la
mancanza di interesse dell'uomo come evidenza del suo scarso valore come
compagno.

→ L'insieme di questi risultati rivelano che le donne utilizzano l'informazione


sociale come di un indice importante della sua desiderabilità come partner.

Effetti del contesto temporale sulle preferenze femminili di scelta del partner
Le preferenze delle donne cambiano in funzione del contesto temporale,
producendo cambiamenti nelle loro preferenze sulla base del fatto che si sia alla
ricerca di un partner occasionale o a lungo termine.

Effetti del valore come partner sulle preferenze femminili di scelta del
compagno

L'attività fisica di una donna e la sua giovane età sono due indici del suo valore di
accoppiamento, o della desiderabilità per gli uomini. Di conseguenza le donne
giovani e fisicamente attraenti hanno più opzioni di scelta del partner e possono
diventare più esigenti nella loro selezione. Ma il valore come partner di una donna
influenza anche le sue preferite di coppia? Diversi studi hanno fatto emergere che
le donne attraenti esprimevano desiderio per i livelli più elevati di supposti
41
indicatori di buoni geni come mascolinità, attrazione fisica, sex appeal e
condizione fisica. Inoltre esprimevano desiderio più elevato per i redditi potenziali
di un compagno, le buone qualità genitoriali e gli indicatori dell'appropriatezza del
partner come compagno amorevole. Le donne che hanno un alto valore come
partner preferiscono uomini che abbiano un alto valore come partner che appare
da mascolinità, simmetria e dalle qualità che contribuiscono alla desiderabilità
maschile.

3.4 EFFETTI DELLE PREFERENZE FEMMINILI SUL COMPORTAMENTO


REALE DI SCELTA DEL PARTNER
Perché le preferenze si possono evolvere, essi devono riguardare le effettive
decisioni di scelta del partner che hanno conseguenze a livello riproduttivo. Ci
sono varie ragioni per cui non sempre le persone possono ottenere ciò che
desiderano e ciò è vero anche nella scelta del compagno. Innanzitutto esiste un
numero limitato di partner altamente desiderabili; e secondariamente, il valore
come partner di un individuo impone dei limiti all'accesso agli individui più
desiderabili; in terzo luogo, genitori e altri parenti a volte influenzano le decisioni di
scelta del partner, a prescindere dalle preferenze personali.

Risposte delle donne agli annunci personali degli uomini


Una fonte di dati è costituita dalle risposte delle donne agli annunci personali
maschili pubblicati sui giornali. Diverse variabili erano in grado di prevedere in
maniera significativa il numero di lettere ottenute in risposta dagli uomini ai loro
annunci. Innanzitutto l'età era un predittore importante, con le donne che
rispondevano più spesso agli uomini più vecchi che a quelli più giovani. Seguivano
il reddito e istruzione, con donne che rispondevano di più agli annunci degli uomini
che indicavano stipendi più elevati.

Matrimoni di donne con uomini con elevato status occupazionale


Uno studio sugli uomini americani ha riscontrato che più è alto lo status
socioeconomico di un uomo e maggiori sono le sue probabilità di sposarsi. Gli
uomini poveri avevano molte più probabilità di rimanere celibi, erano incapaci di
attirare le donne, presumibilmente perché non soddisfacevano il desiderio
femminile per uomini con risorse e status elevato.

Nel complesso, la bellezza femminile appare uno strumento importante di mobilità
sociale verso l'alto; le donne che si trovano in posizione migliore per ottenere ciò
che vogliono sembrano selezionare gli uomini che hanno le qualità desiderabili per
la gran parte delle donne.

42
Matrimonio con uomini più vecchi
La statistica demografica fornisce altri dati sulle reali scelte di coppia relativamente
alla differenza di età tra coniugi al momento del matrimonio. Ricorderete che le
donne esprimono una preferenza per quanto un po' più vecchi di loro e quindi le
preferenze femminili per mariti più vecchi si traducono nella scelta di mariti più
vecchi. Le decisioni reali delle donne nel matrimonio si accordano bene con le loro
preferenze.

Effetti delle preferenze femminili sul comportamento degli uomini


La teoria della selezione sessuale prevede che le preferenze nella scelta del
compagno mostrate da un sesso producano in quello opposto degli ambiti di
competizione legati alla scelta del partner. Per esempio, se le donne attribuiscono
un valore alle risorse, gli uomini dovrebbero competere tra loro per acquisire e
mostrare queste risorse nella competizione per l'accoppiamento: molti studi
documentano esattamente questo meccanismo.

Nel complesso i dati indicano che gli uomini sono consapevoli del fatto che le
donne abbiano delle preferenze per le risorse, per le qualità legate alla loro
acquisizione e per gli uomini alti, e agiscono in modo da realizzare (o far credere di
realizzare) ciò che vogliono le donne.

Roney ha ipotizzato che la semplice esposizione a donne attraenti avrebbe attivato


gli adattamenti cognitivi che spingono gli uomini a mettere in atto le qualità che le
donne desiderano in un compagno. Nello specifico si prevedeva che l'esposizione
a donne giovani e attraenti avrebbe:

- Aumentato l'importanza che gli uomini attribuiscono al proprio successo


finanziario 

- Incrementato i sentimenti di ambizione 

- Prodotto auto di iscrizioni corrispondenti ai desideri femminili

Quando le ragioni su cui si basa la scelta di un compagno sono precedute


dall'esposizione a giovani donne attraenti, negli uomini si produce una cascata di
cambiamenti psicologici per cui essi attribuiscono valore ed esibiscono
esattamente ciò che le donne desiderano, e dunque ciò che è necessario agli
uomini per avere successo nella competizione per la scelta del partner.

3.5 COME SI SPIEGANO GLI ORIENTAMENTI SESSUALI NON


ETEROSESSUALI?
Sebbene siano state avanzate delle teorie per spiegare l’omosessualità maschile
questo non è stato fatto per quella femminile.

Un indagine ha fatto emergere che le donne hanno delle differenze genetiche in


base all’orientamento sessuale, inoltre hanno osservato che il successo

43
riproduttivo diretto delle donne non eterosessuali era 4 volte più alto delle donne
eterosessuali.

I ricercatori hanno evidenziato che l’omosessualità e la non eterosessualità non


sono fenomeni eccezionali.

La gran parte dei teorici distingue tra, l’identità di genere, attrazione sessuale e
comportamento sessuale.


44
CAP 4 - STRATEGIE MASCHILI DI SCELTA DEL PARTNER A LUNGO TERMINE
È ragionevole pensare che il motivo per cui i maschi della nostra specie cercano il
matrimonio e s'impegnano anche per decine di anni investendo le loro risorse in
una donna sia che nel corso dell'evoluzione hanno ottenuto dei vantaggi adattativi
dalla scelta del partner a lungo termine.

4.1 BASI TEORICHE PER L’EVOLUZIONE DELLE PREFERENZE MASCHILI DI


SCELTA DEL PARTNER
Vantaggi di impegno e matrimonio per gli uomini
Le regole poste dalle donne costituiscono una prima ragione per cui gli uomini
cercano il matrimonio. Poiché molte donne ancestrali richiedevano segni affidabili
di impegno maschile prima di acconsentire ad avere rapporti sessuali, è possibile
che gli uomini che non si sono impegnati non siano riusciti ad attirare donne. Un
altro vantaggio del matrimonio è la possibilità di attirare donne di qualità migliore.
Attraverso il matrimonio si ottiene il vantaggio di una maggiore certezza della
paternità, cioè la probabilità che l'uomo sia il padre dei figli di sua moglie.

Investendo le proprie energie in una relazione stabile l'uomo ha un altro vantaggio


potenziale che consiste nell'aumento della sopravvivenza dei suoi figli. Un altro
beneficio che gli uomini ottengono dal matrimonio è l'innalzamento del proprio
status. In molte culture di maschi non sono considerati veri uomini fino al momento
del matrimonio. Il miglioramento dello status può a sua volta portare molti benefici
tra cui migliori risorse per i figli e ulteriori possibilità di scelta del partner.

Ci sono parecchi vantaggi adattativi potenziali che avrebbero spinto gli uomini a
desiderare di impegnarsi nel matrimonio:

1) Maggiore probabilità di attrarre una compagna;



2) Maggiori probabilità di attrarre un partner più desiderabile;

3) Aumento nella certezza della paternità;

4) Aumento della sopravvivenza di figli;



5) Aumento del successo riproduttivo dei figli attraverso l'investimento paterno;

6) Miglioramento del proprio status;



7) Aumento delle alleanze.

Il problema della valutazione della fertilità della donna: valore riproduttivo e


fertilità
Per aver successo dal punto di vista riproduttivo gli uomini ancestrali dovevano
accoppiarsi con donne in grado di procreare. Una donna con la capacità di dare
alla luce molti figli sarebbe stata più vantaggiosa in termini riproduttivi di una
donna sterile o in grado di partorire pochi figli. I maschi della nostra specie non
possono osservare il valore di produttivo di una donna in maniera diretta, pertanto
la selezione può aver modellato le loro preferenze per qualità che sono correlate
45
con i valori riproduttivi. Gli esseri umani presentano una forma del tutto diversa di
accoppiamento rispetto ai nostri parenti più vicini, cioè gli scimpanzé. Innanzitutto
l'ovulazione femminile è relativamente nascosta o critica. Diversamente da quanto
accade negli scimpanzé, quando una femmina della nostra specie rilascia una
cellula uovo che può essere fecondata, l'evento non è accompagnato da un
pronunciato ingrossamento dei genitali, in secondo luogo, l'attività sessuale
umana avviene per lo più durante tutto il ciclo dell'ovulazione della donna e non si
concentra solo nella fase di maggior ricettività della femmina, come avviene invece
nel caso di scimpanzé.

Quando non ci sono segnali di ovulazione come possono gli uomini distinguere tre
diversi status riproduttivi delle donne? Il fatto che l'ovulazione sia nascosta, in
pratica, ha spostato il problema dall’individuare quando una donna stava ovulando
a determinare le donne che sono in grado di concepire figli. Questo è il problema
del determinare il valore riproduttivo di una donna, ora sua fertilità.

Il valore riproduttivo è il numero di figli che è probabile che una persona di una
determinata età e genere dia alla luce in futuro. Il valore riproduttivo è diverso dalla
fertilità, che è definito come la reale prestazione riproduttiva misurata dal numero
di figli vitali partoriti. La soluzione al problema dell'individuare la fertilità e il valore
riproduttivo, tuttavia, è più difficile di quanto appaia a prima vista dato che il
numero di figli che è probabile che una donna di alla luce nell'arco della sua vita
non le è stato stampato sulla fronte, ne è codificato nella sua reputazione sociale.
Nemmeno le stesse donne hanno conoscenza diretta del loro valore riproduttivo.
Nei tempi ancestrali, però, gli uomini possono avere evoluto adattamenti in grado
di individuare le caratteristiche osservabili di una donna che correlano con il valore
riproduttivo sottostante. La giovane età e lo stato di salute della donna sono due
indici potenzialmente osservabili.

4.2 Contenuto delle preferenze maschili di scelta del partner


Per certi versi le preferenze di scelta del partner maschili sono simili a quelle
femminili, dato che anche gli uomini esprimono il desiderio di avere compagni
intelligenti, gentili, comprensive e sane. Inoltre, come le donne, anche gli uomini
cercano altre con cui condividere i propri valori, simili a loro per modi di fare,
personalità e credenze religiose. Ma i problemi adattativi che uomini e donne
hanno dovuto affrontare nel corso dell'evoluzione sono diversi, e per questo ci
aspettiamo che uomini e donne hanno evoluto preferenze almeno in parte diverse
come soluzione a diversi problemi adattativi. Le preferenze maschili partono da
uno dei più importanti segnali dello status riproduttivo di una donna, la sua età.

46
Preferenza per la giovane età
La giovane età è un indice critico perché il valore riproduttivo di una donna declina
progressivamente dopo la seconda decade. Intorno ai quarant'anni la capacità
riproduttiva di una donna è bassa, e a cinquanta è prossima allo zero. Le
preferenze degli uomini si basano su questo. Nonostante gli uomini preferiscano
universalmente donne più giovani come mogli, la forza di questa preferenza va
dalla cultura all'altra. Un modello di tipo evoluzionistico fa la previsione che gli
uomini non desiderino la giovane età di per sé, ma piuttosto le caratteristiche
associate con il valore riproduttivo o la fertilità. Questa prospettiva porta alla
previsione contro intuitiva che prima di vent'anni i maschi preferiscono donne
leggermente più vecchie di loro, contrariamente al tipico schema per cui i maschi
preferiscono partner più giovani, dato che a quell'età le donne leggermente più
vecchie di loro sono più fertili di quelle della loro età o più giovani. Una spiegazione
alternativa è che le donne più giovani sono più facili da controllare e siano meno
dominanti rispetto a quelle più vecchie, e che i maschi cerchino come compagna
donne che possono controllare. Se questa fosse la sola ragione della preferenza
maschile nelle donne giovani, ci aspetteremmo di ritrovarla anche nei teenager
maschi, ma questo non avviene. Un'altra spiegazione si rifà alla teoria
dell'apprendimento: poiché le donne tendono a preferire uomini più vecchi di loro,
gli uomini potrebbero aver ricevuto maggiori ricompense e rinforzi cercando di
uscire con donne più giovani. La selezione basata su un rinforzo però non spiega
perché i teenager maschi preferiscono le donne più vecchie, nonostante il loro
interesse non sia quasi mai ricambiato. Insieme ai dati crossculturali, questi
risultati possono dare sostegno a una spiegazione evoluzionistica: gli uomini
desiderano donne giovani perché, durante il corso dell'evoluzione, la giovinezza è
stata legata alla fertilità. Questa spiegazione rende conto di due fatti che le altre
teorie non sono in grado di spiegare:

- Con l'aumentare dell'età gli uomini desiderano donne sempre più giovani di loro;

- I teenager maschi preferiscono invece donne con qualche anno in più di loro,
nonostante quest'interesse sia poco 

ricambiato.

L'ipotesi evoluzionistica tuttavia non riesce a spiegare un'importante anomalia.


Sebbene con il passare degli anni gli uomini preferiscano donne sempre più
giovani di loro come partner a lungo termine, i maschi più vecchi prediligono
donne di età che va oltre il limite massimo di fertilità per esempio di oltre 35 anni.
Al contrario, come partner a breve termine gli uomini continuano a preferire donne
che sono al massimo della loro fertilità. Ci sono diverse possibili spiegazioni di
questo fenomeno:

47
- Gli uomini più vecchi possono effettivamente avere difficoltà ad attrarre donne
estremamente più giovani di loro, e le loro preferenze possono riflettere un
compromesso tra l'ideale irrealizzabile.

- Una grande differenza di età può produrre minore compatibilità, maggiori conflitti
e instabilità del rapporto coniugale. Pertanto l'importanza della somiglianza della
compatibilità per il buon funzionamento del matrimonio moderno può aver
generato degli uomini uno spostamento della preferenza di età anche al di sopra
dei limiti massimi di fertilità delle donne.

Evoluzione dei canoni di bellezza fisica


La logica evoluzionistica porta a ipotizzare la presenza di canoni universali di
bellezza diffusi all'interno della nostra specie. Nel caso dei paesaggi gradevoli che
ci attraggono ci sono delle caratteristiche ricorrenti come la presenza di acqua,
cacciagione e rifugi, un riflesso degli habitat della savana dei nostri antenati; allo
stesso modo gli standard di bellezza femminile comprendono gli indici del valore
riproduttivo di una donna. La bellezza in realtà risiede negli adattamenti di chi
guarda. I nostri antenati avevano accesso a due tipi di evidenze osservabili relative
al valore riproduttivo di una donna:

1) Caratteristiche relative all'aspetto fisico, come labbra piene, pelle senza


imperfezioni e liscia, occhi brillanti, capelli luminosi, buon tono muscolare e
distribuzione equilibrata del grasso corporeo;

2) Caratteristiche relative al comportamento, come andatura giovanile dinamica,


espressione facciale vivace ed elevato livello di energia.

È stato ipotizzato che questi indici di giovinezza di buono stato di salute, e dunque
di fertilità e di un elevato valore riproduttivo, siano alcune delle componenti chiave
dei canoni maschili relativi alla bellezza femminile. Gli psicologi Clelland Ford e
Frank Beach hanno trovato vari indici universali che corrispondono alla teoria
evoluzionistica della bellezza. I segni di giovinezza, come una pelle liscia e senza
imperfezioni, e i segni di salute, con assenza di piaghe e lesioni sono
universalmente considerate attraenti, mentre quelle di malattia o vecchiaia sono
universalmente considerati meno attraenti. Brutto aspetto della pelle, la presenza
di parassiti, volto sfigurato e sudiciume sono considerati comunque poco attraenti
e indesiderabili. L'assenza di malattia è universalmente attraente. Un altro segnale
di giovinezza e salute è la lunghezza e la qualità dei capelli delle donne. La
lunghezza e la quantità di capelli che erano indici importanti di giovinezza: le
donne più giovani avevano capelli lunghi e di qualità valutata più elevata rispetto
alle donne più vecchie. Alcuni studi hanno confermato che la qualità della pelle è
estremamente importante per i giudizi di attrazione. Essa fornisce un indice
dell'età della donna e in parte registra la storia dello stato di salute. Una pelle
tonica e perfetta segnala l'assenza di parassiti, di patologie che danneggiano la

48
pelle durante lo sviluppo, e la potenziale presenza di buoni geni, utili per resistere
alle patologie e guarire dalle infezioni. La femminilità del volto e un altro indice di
approvazione, che include segnali come labbra piene, occhi relativamente grandi,
mascelle piccole, mento piccolo, zigomi alti e una distanza relativamente piccola
dalla bocca e la mascella. Ci sono due ragioni per cui è probabile che la
femminilità facciale sia un indice di valore riproduttivo. Innanzitutto la mano che le
donne invecchiano i loro tratti diventano meno femminili; inoltre la femminilità del
viso e collegata alla presenza di alti livelli di estrogeno, l'ormone femminile ovarico
correlato con la fertilità. Le voci femminili alte sono anche ritenute più attraenti. 

Anche la simmetria facciale si correva con l'attrazione femminile. I visi femminili
simmetrici sono giudicati più sani di quelli meno simmetrici e l'asimmetria facciale
è positivamente correlata con i giudizi di attrazione, sebbene il collegamento sia
più debole di quello con la femminilità del volto. Nonostante ciò possa sembrare
contro intuitivo, possedere una faccia media è un'altra qualità collegata con
l’attrazione.

Sono state avanzate due ipotesi alternative per spiegare la maggiore attrazione
delle facce medie:

1) Le persone mostrerebbero una preferenza cognitiva generalizzata per ciò che
viene elaborato con facilità, e gli stimoli che

corrispondono a un prototipo medio potrebbero essere più facile lavorare;



2) Mentre potrebbe essere un indice di qualità genetica e fenotipica: le lezioni
dall'amica possono segnalare la presenza di

danni ambientali come malattie o mutazioni genetiche.



La lunghezza delle gambe è stata proposta come indice di salute e di efficienza
biomeccanica.

I canoni di bellezza emergono presto nello sviluppo



Tradizionalmente gran parte delle teorie psicologiche sull'attrazione sono partite
dal presupposto che canoni ad essa correlati

siano appresi gradualmente attraverso i meccanismi di trasmissione culturale, e


che dunque non emergono con chiarezza almeno fino ai tre o quattro anni di età.
La psicologa Judith Langlois e i suoi colleghi hanno rivoluzionato questa visione
convenzionale studiando le risposte sociali dei bambini ai volti. Bambini da due a
tre mesi e da sei a otto mesi guardavano più a lungo le facce più attraenti, ciò
suggerisce che i canoni di bellezza compaiono abbastanza presto nello sviluppo.

I canoni di bellezza sono ricorrenti in tutte le culture

I tratti costitutivi della bellezza non sono né arbitrari né legati alla cultura. Lo
psicologo Michael Cunningham ha chiesto a individui appartenenti a diversi gruppi
etnici di giudicare l'attrazione facciale di fotografie di donne asiatiche, ispaniche, di

49
colore e bianche, trovando uno straordinario consenso riguardo a chi era
considerato attraente o meno.

I canoni di bellezza sono ricorrenti in tutte le culture


Lo studioso Micheal Cunningham ha chiesto ad individui appartenenti a diversi
gruppi etnici di giudicare l’attrazione facciale di donne asiatiche, di colore,
ispaniche e bianche.

I risultati portarono un sorprendente e straordinario consenso a chi era considerato


attraente o meno; la correlazione infatti era di +0,93.

La bellezza e il cervello
Gli psicologi evoluzionisti stanno cominciando a utilizzare le moderne tecniche
delle neuroscienze per identificare i collegamenti tra meccanismi psicologici e
specifici circuiti cerebrali. Sfruttando la risonanza magnetica funzionale (fMRI) si
vide che quando i maschi guardavano le donne attraenti, il nucleus accumbens era
molto attivo. È noto che questa struttura cerebrale è fondamentale nel circuito di
ricompensa, vale a dire che ci sono solide evidenze che sia un centro cerebrale del
piacere. Lo stesso circuito invece non si attivava quando gli uomini guardavano
una faccia femminile tipica o facce maschili.

Grasso corporeo, rapporto vita-fianchi e indice di massa corporea


La bellezza del volto è solo parte del quadro. Anche le altre caratteristiche
corporee possono fornire indizi della capacità riproduttiva femminile. I cani
sull'attrazione corporea femminile cambiano un po' tra cultura e cultura. Il canone
di bellezza più variabile riguarda la preferenza per un corpo più o meno grasso,
poiché la corporatura può indicare un diverso status sociale. Nelle culture in cui
c'è scarsità di cibo la robustezza è un segnale di agiatezza, salute e di
un'adeguata nutrizione durante lo sviluppo. Nelle culture in cui il cibo invece è
relativamente abbondante, la relazione tra la robustezza e lo status è invertita, e
l’agiatezza si accompagna alla magrezza. La psicologa Devendra Singh ha
scoperto una preferenza per la forma del corpo che potrebbe essere universale: la
preferenza per un particolare rapporto tra la dimensione della vita e di fianchi e una
donna. Prima della pubertà il rapporto vita-fianchi (WHR) si attesta in entrambi i
sessi tra 0,85 e 0,95, mentre dopo la pubertà i depositi di grasso sui fianchi delle
donne producono un significativo abbassamento di questo indice rispetto agli
uomini. Le donne sane e in grado di riprodursi hanno un WHR che va da 0,67 a
0,80, mentre i maschi sani hanno un rapporto tra 0,85 e 0,95. Oggi molte evidenze
mostrano che il WHR è un accurato indicatore dello status riproduttivo femminile e
un indicatore accurato dello stato di salute a lungo termine. Poiché WHR, stato di
salute e condizioni riproduttiva sono collegati, questo indice può essere stato
50
impiegato dai nostri antenati maschi come base per lo sviluppo di preferenze per
la scelta del partner. Anche in questo caso gli uomini considerano le figure medie
più attraenti di quelle magre o grasse, ma al di là della quantità complessiva di
grasso corporeo, gli uomini valutavano più attraenti le donne con un WHR di 0,80,
rispetto a quelle con un rapporto di 0,90. La valutazione del WHR però si sta
rivelando più complessa di una semplice e costante preferenza per un determinato
rapporto vita-fianchi. Gli uomini differiscono infatti per le preferenze sul WHR a
seconda della strategia sessuale che perseguono. È stato ipotizzato che anche
l'indice di massa corporea, una misura del grasso corporeo globale calcolato sulla
base del peso e dell'altezza di una persona, sia un indice di attrazione corporea
femminile.

Differenze sessuali nell’importanza dell’aspetto fisico


A causa dell'abbondanza degli indici forniti dall'aspetto fisico femminile, i canoni di
bellezza di maschi si sono evoluti in risposta a essi, e gli uomini attribuiscono un
grande valore all'aspetto fisico e alla attrazione nelle loro preferenze per una
compagna. Questo non significa che l'importanza attribuita alla attrazione resti
sempre immutata. Questi cambiamenti indicano l'importanza dell'evoluzione
culturale e il ruolo dell'ambiente sociale. La differenza tra generi, tuttavia è rimasta
finora invariata. Le presenze maschili per le compagne fisicamente attraenti
appaiono come il prodotto di un meccanismo psicologico specie-specifico che va
oltre la variazione culturale.

Gli uomini hanno una preferenza per le donne nel periodo fertile del ciclo?

Dal punto di vista evoluzionistico è abbastanza ovvio prevedere che gli uomini
mostrino una grande preferenza per le donne nel momento dell'ovulazione, cioè
quando la cellula uovo è liberata nell'utero femminile e può essere fecondata dagli
spermatozoi. La capacità di individuare il momento dell’ovulazione avrebbe fornito
diversi vantaggi riproduttivi ai nostri antenati. Negli esseri umani però, l’ovulazione
è nascosta o criptica e fino a pochi anni fa la comunità scientifica non aveva
individuato prove che gli uomini possano rilevare tale momento del ciclo
mestruale. La selezione naturale ha fornito gli uomini di un adattamento così
vantaggioso oppure questa conclusione affrettata?

Diverse evidenze suggeriscono che gli uomini siano in grado di individuare il


momento in cui le donne stanno ovulando: - Durante l'ovulazione la pelle femminile
è irrorata da una maggiore quantità di sangue, questo corrisponde a uno

"splendore" che talvolta si traduce in un colorito più rosso delle guance



- La pelle femminile si schiarisce leggermente rispetto ad altri momenti del ciclo
mestruale, un indice universalmente

51
attraente dal punto di vista sessuale

- Durante l'ovulazione femminile aumentano i livelli di estrogeni in circolo, il che si
traduce in una riduzione del rapporto

vita-fianchi, indice di attrazione sessuale, e le donne che stanno ovulando vengono


toccate più spesso nei bar per single - Gli uomini giudicano che l'odore delle
donne nel periodo fertile, sia più attraente e piacevole da annusare

- Ci sono anche degli indizi vocali dell'ovulazione: in quel periodo all'altezza della
voce femminile aumenta, spostandosi quindi in direzione di una maggiore
attrazione femminile

- Durante la fase dell'ovulazione le donne si sentono più attraenti e desiderabili,
oltre ad essere più interessate al sesso

La capacità degli uomini di individuare le donne del periodo fertile non è stata
individuata con certezza. Le evidenze suggeriscono che ci siano dei cambiamenti
fisici potenzialmente osservabili al momento dell'ovulazione.

Soluzioni al problema dell’incertezza della paternità

Le donne rientrano tra i primati che possiedono l'insolito adattamento


dell'ovulazione nascosta. Un’ovulazione relativamente criptica oscura lo stato
riproduttivo di una donna, e questa caratteristica ha cambiato drasticamente le
regole della scelta del partner nella nostra specie. Le donne non risultano attraenti
per gli uomini solamente durante l'ovulazione, ma nel corso di tutto il loro ciclo
ovulatorio. L'ovulazione criptica ha prodotto un problema adattativo particolare per
gli uomini, diminuendo la certezza della loro paternità. Considerate un primate
maschio che impedisce ad altri maschi di accoppiarsi con la sua femmina per il
breve periodo durante il quale è in estro; in questo modo può essere abbastanza
certo della propria paternità. Il periodo durante il quale doveva controllare la
femmina e avere rapporti sessuali con lei è delimitato con precisione, e prima e
dopo l'estro, lui può occuparsi delle proprie faccende senza correre il rischio che la
sua partner resti incinta di un altro maschio. I nostri antenati però non potevano
sorvegliare una partner per un periodo circoscritto; più tempo un uomo passa a
sorvegliare la compagna e meno tempo ha per far fronte ad altri problemi
adattativi.

Diversamente dagli altri primati dunque, a causa dell'ovulazione nascosta, gli


uomini ancestrali si trovavano di fronte al problema dell'incertezza della paternità.
Il matrimonio ha fornito una possibile soluzione. Il contatto sessuale ripetuto
durante il ciclo ovulatorio aumenta le probabilità che una donna di alla luce il figlio
di un determinato uomo, quindi l'uomini che si sposavano aumentavano in maniera
sostanziale la certezza della paternità.

Le tradizioni sociali del matrimonio funzionano come un congiungimento pubblico


della coppia, e forniscono un chiaro segnale di chi è sposato con chi, riducendo il

52
potenziale conflitto all'interno delle coalizioni maschili. Il matrimonio fornisce anche
l'opportunità di conoscere la personalità del compagno, rendendo difficile
nascondere segni di infedeltà.

Per raccogliere i benefici riproduttivi del matrimonio, un uomo ancestrale doveva


cercare ragionevoli assicurazioni che sua moglie gli restasse fedele. I nostri
progenitori maschi potevano risolvere questo problema adattativo cercando
compagne con qualità che aumentassero la certezza della loro paternità.

Esistono almeno due preferenze che aiutano a risolvere questo problema:



A) Il desiderio di castità prematrimoniale: ipotizzando che l'inclinazione della donna
per un comportamento casto sia stabile

nel tempo, la castità prematrimoniale avrebbe indicato la probabilità della sua


fedeltà futura, mentre sceglie una donna non casta avrebbe aumentato il rischio di
impegnarsi con una compagna infine tradimento. Nonostante la vedo una
diminuzione di importanza del tempo, e nonostante le differenze regionali, la
discrepanza tra i sessi resta significativa, con gli uomini che attribuiscono
maggiore importanza alla castità di un parte a lungo termine rispetto a quanto
facciano le donne. Le variazioni culturali della preferenza per la castità i due sessi
possono essere dovuta a diversi fattori:

- L’incidenza del sesso prematrimoniale,



- Il livello di castità che si può chiedere a un partner, - L’indipendenza economica
femminile,

- L’attendibilità con cui la castità può essere valutata

Diversamente da altri attributi come l'attrazione fisica, la castità non può essere
osservata direttamente e persino i test fisici sulla verginità femminile non sono
attendibili, a causa delle variazioni strutturali dell’imene, e del fatto che esso può
rompersi per cause non sessuali o essere alterato deliberatamente. La variazione
del valore attribuito alla castità può ritenersi collegata alle variazioni
dell’indipendenza economica femminile e al controllo delle donne sulla propria
sessualità

B) La richiesta di fedeltà post-matrimoniale: dal punto di vista riproduttivo


maschile, per la certezza della paternità un indice più importante della verginità è
un segnale affidabile di fedeltà futura.

Se gli uomini non possono porre il vincolo che le loro compagne siano vergini,
possono però a richiedere loro la libertà sessuale.

Ecco in breve i tratti principali delle qualità che gli uomini desiderano in una
compagna a lungo termine: oltre alle caratteristiche personali di gentilezza,
affidabilità e compatibilità, gli uomini attribuiscono grande valore a giovinezza e
attrattività fisica. I canoni di attrazione sono altamente correlati con la fertilità
femminile e dunque il desiderio maschile per l'attrazione fisica risolvere il problema
della ricerca di donne che abbiano capacità produttiva. Questa caratteristica non è

53
tuttavia sufficiente. L'ovulazione femminile nascosta pone agli uomini anche il
problema adattativo dell'incertezza della paternità, per cui nella ricerca di una
compagna a lungo termine essi danno valore alla fedeltà sessuale.

4.3 L’ORIENTAMENTO OMOSESSUALE: UN PUZZLE EVOLUTIVO


Una spiegazione evoluzionistica dell’omosessualità è la teoria dell’altruismo
verso i parenti (Wilson, 1975); secondo questa teoria i geni per l’orientamento
omosessuale potrebbero essersi evoluti se portassero gli omosessuali a investire
consistentemente nei propri parenti biologici, bilanciando i costi della mancata
riproduzione diretta.

I test hanno fatto emergere che al contrario gli uomini gay sono risultati
leggermente meno coinvolti nei parenti biologici rispetto agli uomini eterosessuali,
contrariamente alle previsioni della teoria.

Al contrario diversi studi condotti alle isole Samoa hanno trovato maggiori
tendenze a mettere in atto comportamenti da zio tra i maschi omosessuali, inoltre
studi crossculturali su uomini transgender hanno fatto riscontrare un alto livello di
altruismo verso i parenti.

La teoria dunque potrebbe essere una spiegazione.

Una seconda teoria evoluzionistica prende il nome di ipotesi della fertilità


femminile.

Questa teoria suggerisce che i geni per l’omosessualità maschile possano evolvere
se producono un maggiore tasso riproduttivo nelle donne parenti di maschi
omosessuali.

Per testare questa ipotesi è necessario esaminare i tassi riproduttivi delle donne
imparentate con omosessuali e con eterosessuali.

Una terza teoria chiamata teoria della formazione di alleanze si focalizza sulle
funzioni del comportamento omoerotico piuttosto che sull’orientamento
omosessuale.

La teoria presenta molti vantaggi come quello di potersi concentrare sulle funzioni
del comportamento omosessuale e l’enfasi sull’aspetto comparato; nonostante
questo la teoria ha diverse difficoltà empiriche, infatti sebbene possa spiegare
determinati fatti in una minoranza di culture non c’è evidenza che la maggioranza
degli uomini giovani in gran parte delle culture pratichi comportamenti omoerotici
come strategia per la formazione di alleanze. Sembra poi che alleanze non sessuali
all’interno dello stesso sesso siano la norma e che non c’è evidenza che gli uomini
con comportamenti omosessuali abbiano più successo nella formazione di
alleanze o nell’ascesa di status sociale.

54
4.4 EFFETTI DEL CONTESTO SUL COMPORTAMENTO MASCHILE NELLA
SCELTA DEL PARTNER
Partendo dal fatto che nella realtà raramente si trova il compagno perfettamente
corrispondente ai propri desideri, si analizza poi la discrepanza tra gli ambienti
moderni e quelli in cui la nostra specie si è evoluta. In questo paragrafo sì valuta il
possibile impatto dell'ambiente moderno sui meccanismi di scelta del compagno
della nostra specie.

Uomini in posizione di potere


Sebbene gran parte degli uomini attribuiscono un grande valore alla giovinezza e
alla bellezza di una compagna, non tutti riescono a ottenere esattamente ciò che
desiderano. Gli uomini privi della posizione e delle risorse desiderate dalle donne
avranno probabilmente maggiori difficoltà ad attirare le donne attraenti e
potrebbero doversi accontentare di partner che non corrispondono ai loro ideali.
Gli uomini con uno status occupazionale elevato sono in grado di sposare donne
che sono considerevolmente più attraenti dal punto di vista fisico di quanto non
facciano gli uomini con uno status occupazionale più basso; e sembrano essere
consapevoli della loro abilità nell'attrarre donne più desiderabili.

Effetti di contrasto derivati dalla visione di modelli attraenti


I pubblicitari sfruttano il fascino ubiquitario della bellezza e della giovinezza
femminile. Spesso ai mezzi pubblicitari si rimprovera di imporre un canone di
bellezza unico e arbitrario a cui tutti si devono adeguare, ma sappiamo che questa
accusa e almeno in parte falsa. Come abbiamo visto infatti, i canoni di bellezza
non sono arbitrari, ma riflettono piuttosto gli indici affidabili di fertilità e di valore
riproduttivo. D'altro canto le immagini con cui siamo bombardati tutti i giorni hanno
delle conseguenze potenzialmente dannose. In una ricerca alcuni gruppi di uomini
guardavano fotografie di donne molto attraenti o di donne mediamente attraenti. In
seguito dovevano valutare il proprio impegno nei confronti delle loro compagne.
Gli uomini che avevano guardato figure di donne attraenti giudicavano le parti
parte meno attraenti di quanto facevano gli uomini che avevano osservato
immagini di donne di attrazione media. Gli autori hanno concluso che gli uomini
spostavano l’allocazione dei loro sforzi di scelta del partner in risposta alla
ricettività oltre che all'attrazione fisica. Questi cambiamenti sono dovuti alla natura
irrealistica delle immagini e dei meccanismi psicologici maschili. Le poche donne
attraenti selezionate per la pubblicità sono scelte tra migliaia. Da queste migliaia
solo poche vengono selezionate per la pubblicazione, quindi gli uomini vedono
solo le donne più attraenti nelle pose più attraenti e negli scatti migliori. La
presenza di una relativa abbondanza di donne attraenti, nei tempi ancestrali,
potrebbe ragionevolmente indurre un uomo a considerare di cambiare compagna,
55
con una conseguente riduzione del suo impegno nei confronti della sua partner
esistente. Al giorno d'oggi possediamo gli stessi meccanismi di valutazione che si
sono evoluti nei tempi arcaici, ma ora essi sono attivati in maniera artificiale da
decine di donne attraenti che vediamo ogni giorno su pubblicità, riviste e video.
Queste immagini rappresentano donne reali del nostro ambiente reale, ma
agiscono come strumenti per sfruttare meccanismi che si sono evoluti in contesti
diversi. Come conseguenza della visione di queste immagini, gli uomini possono
diventare insoddisfatti e meno impegnati nei confronti delle loro compagne. Il
danno potenziale di queste immagini si ripercuote anche sulle donne attraverso la
creazione di una spirale malsana di competizione all'interno del genere femminile
per incarnare le immagini che le donne vedono continuamente, e che credono
essere desiderate dagli uomini.

Testosterone e strategie maschili di scelta del partner


L'ormone testosterone gioca un ruolo chiave nella "sforzo di scelta del partner"
maschile, cioè nel tempo e nelle energie spese a cercare delle compagne e a
surclassare competitori del proprio sesso. Maggiori livelli di testosterone facilitano
la ricerca delle femmine da parte dei maschi e aumentano dopo l'interazione con
donne attraenti. Mantenere elevati livelli di testosterone, tuttavia, può essere
costosa per i maschi. Il testosterone può compromettere il funzionamento
immunitario, e poiché è collegato con lo sforzo di scelta del partner può intervenire
con lo sforzo parentale, nel senso che per un uomo è difficile essere un buon
genitore se sempre a caccia di donne. Ci possono essere almeno due ragioni
diverse per il collegamento tra testosterone e lo status relazionale di un uomo:

- I livelli di testosterone si abbassano dopo il coinvolgimento del soggetto in una


relazione stabile;

- Gli uomini con bassi livelli di testosterone hanno maggiori probabilità di avere una
relazione stabile, mentre quelli con un

elevato livello di testosterone preferiscono rimanere liberi e dedicarsi alla porta


breve termine.

Gli uomini coinvolti in relazioni stabili però non sempre si astengono da ulteriori
tentativi di scelta del partner. Secondo

l'ipotesi dello sforzo di scelta del partner, gli uomini con una relazione stabile che
vanno in cerca di ulteriori relazioni

dovrebbero avere i livelli di testosterone più alti degli individui che restano
monogami; e studi hanno dimostrato ciò.

Necessità e lussi delle preferenze di scelta del partner


Norman Li e colleghi hanno escogitato un importante metodo -il metodo
dell'allocazione del budget - per determinare le qualità del compagno che sono

56
"necessarie" e quali sono dei “lussi”. Per scoprirlo Li e colleghi hanno assegnato ai
partecipanti dello studio, budget di diverse entità: bassi, medi e alti. Quando
davano un budget basso e chiedevano di distribuire il denaro tra i diversi attributi
di un compagno, gli uomini assegnavano una parte relativamente grande del loro
budget all'attrazione fisica e le donne spendevano una parte relativamente grande
nelle risorse, un risultato in linea con le differenze tra generi riscontrati in tutti gli
altri studi sulle preferenze nella scelta del compagno. Ma all'aumentare del budget
disponibile, uomini e donne spendevano parti sempre più grandi del loro denaro in
"lussi" come la gentilezza, la creatività e la vitalità. I diversi budget mostrano
probabilmente dei paralleli con le differenze individuali nel valore come partner. Le
persone con basso valore come partner hanno meno possibilità di scelta, per
questo voglio assicurarsi livelli adeguati di caratteristiche necessarie alla scelta del
partner: nel caso degli uomini un livello minimo di attrazione, nel caso delle donne
un livello minimo di risorse e di status. All'aumentare del valore come partner le
persone possono permettersi di essere maggiormente selettive su un più ampio
ventaglio di caratteristiche.

4.5 EFFETTI DELLE PREFERENZE MASCHILI SUL COMPORTAMENTO REALE


DI SCELTA DEL PARTNER
Risposte degli uomini agli annunci personali delle donne
Se gli uomini agiscono sulla base delle loro preferenze per donne giovani e
fisicamente attraenti dovrebbero rispondere di più ai soggetti che esibiscono
queste qualità. Gli psicologi hanno esaminato le risposte maschili agli annunci
personali pubblicati su due quotidiani di diverse regioni degli Stati Uniti.
Confrontando le risposte agli annunci di uomini e donne sono emerse differenze
rilevanti:

- Gli uomini tendevano rispondere alle voci delle donne più spesso di quanto
facessero le donne nei confronti degli uomini; - Le donne giovani ricevevano più
risposte delle donne vecchie;

- Sebbene il fatto di menzionare l'attrazione fisica aumentasse le risposte in
entrambi i sessi, essa produceva risposte

significativamente maggiori per le donne che per gli uomini.



Quindi le risposte degli uomini e delle donne agli annunci personali sono
un'evidenza naturale del fatto che gli uomini agiscono sulla base delle loro
preferenze.

Decisioni matrimoniali ed esiti riproduttivi


In tutto il mondo le preferenze maschili per donne più giovani si traducono in vere
e proprie decisioni matrimoniali, come mostrano i dati disponibili sull'età degli
sposi. Facendo una media tra tutti i paesi per cui sono disponibili buoni dati
57
demografici, gli sposi sono circa tre anni più vecchi delle spose. Le scelte
matrimoniali reali confermano che man mano che invecchia gli uomini preferiscono
donne sempre più giovani rispetto a loro. Gli uomini che sposano donne più
giovani tendono anche ad avere un esito riproduttivo maggiore. Il picco nel numero
di figli si trovava quando le mogli avevano circa sei anni meno di mariti. Inoltre, si
riscontrano evidenze del fatto che le donne fisicamente attraenti prima dell'avvento
dei moderni sistemi di controllo delle nascite, avevano più figli rispetto alle donne
in attraenti. È possibile che i moderni metodi di contraccezione possono
interrompere la correlazione tra la bellezza femminile e il numero di figli. Senza
dubbio la preferenza per le donne giovani e attraenti evolutisi negli uomini
continuano a venire attivate e ad agire negli ambienti moderni, che portino o meno
agli esiti riproduttivi che caratterizzavano gli ambienti ancestrali.

Effetti delle preferenze maschili su attenzione, produzione vocale, mance e


anelli di fidanzamento
Le preferenze di scelta del partner maschili sembrano anche influenzare un
insieme di comportamenti che va dall'attenzione percettiva alla propria allocazione
di risorse monetarie. Uno studio di laboratorio ha impiegato il cosiddetto compito
di visual cuning in cui i partecipanti per prima cosa si sono focalizzati su un
particolare stimolo che poteva essere un uomo o una donna attraente o medio, e
dovevano poi spostare l'attenzione su un diverso punto sullo schermo del
computer. Quando lo stimolo iniziale era una donna attraente, gli uomini avevano
maggiori difficoltà a distogliere l'attenzione per dirigerla sul nuovo punto dello
schermo. Era come se l'attenzione maschile fosse bloccata su una donna
attraente. Ricorderete che le donne preferiscono gli uomini con una voce più
maschile, cioè quelli con la voce più bassa. Nel brillante studio di Hughes, Farley e
Rhodes i partecipanti dovevano telefonare ad alcune donne dopo che gli veniva
presentata una loro fotografia. Solo gli uomini che credevano di parlare con una
donna attraente abbassavano la voce sotto il livello normale. Le preferenze
maschili per le donne attraenti si esprimono anche nella forma comportamentale di
spese ingenti. In uno studio si è visto che le cameriere più giovani, con seno più
grande, capelli biondi e taglia corporea più piccola ricevevano mance più generose
delle altre. In una ricerca su 127 uomini che avevano acquistato anello di
fidanzamento per fare una proposta di matrimonio, a sorpresa si è osservato che
gli uomini spendevano significativamente più denaro se la donna che volevano
prendere moglie era più giovane. La conclusione degli autori è che le cifre spese
dagli uomini negli anelli di fidanzamento riflettevano l'evoluzione dei canoni sulla
qualità di scelta del partner delle donne.

58
Effetti delle preferenze maschili di scelta del partner sulle tattiche di
competizione femminili
Le preferenze che si riscontrano in un genere dovrebbero influenzare le forme di
competizione che si possono osservare nel genere opposto. Nello specifico, se nel
corso della storia evolutiva le preferenze maschili hanno esercitato un ruolo
importante nel comportamento di scelta del partner, potremo fare la previsione che
le donne siano in competizione tra loro per realizzare ciò che desiderano gli
uomini. Esistono tre fonti di dati rilevanti per esaminare questa previsione:

Le tattiche che le donne impiegano per attirare gli uomini


In una ricerca Buss ha esaminato i self report sulla messa in atto e sull'efficacia di
101 tattiche di attrazione di partner. Il miglioramento dell'aspetto rivestiva un ruolo
di primaria importanza ed erano giudicato più efficace nel caso delle donne che
volevano attirare degli uomini che per gli uomini stessi. L'impiego di tattiche
ingannatrici di miglioramento dell'aspetto da parte delle donne è stato giudicato
significativamente più efficace nell'attirare dei compagni di tattiche simili usate
dagli uomini William Tooke e Lori Camire hanno osservato l'impiego e l'efficacia
delle tattiche di inganno tra i sessi (i modi in cui gli uomini ingannano le donne e le
donne ingannano gli uomini nell'ambito dei rapporti di coppia).

Le tattiche che le donne impiegano per denigrare le donne in competizione


con loro
Le donne inoltre si mostrano sensibili alle preferenze di scelta del partner degli
uomini anche nelle loro interazioni con altre rivali. Una tattica consisteva nel
denigrare l'aspetto fisico della persona rivale che era giudicate più efficace quando
era una tattica messa in atto dalle donne piuttosto che dagli uomini. Una differenza
tra sessi ancora più netta riguarda la denigrazione della fedeltà sessuale di una
persona rivale che si scontra con il desiderio maschile di avere un coniuge fedele.
Dire che una persona rivale e promiscua era una tattica giudicata più efficace per
le donne che per gli uomini. Possiamo dunque concludere che le tattiche
denigratorie femminili risentano delle preferenze maschili a lungo termine,
specialmente riguarda le caratteristiche dell'aspetto fisico e del desiderio di
fedeltà.

Le autodescrizioni femminili pubblicate negli annunci personali


Un altro studio ha osservato che all'aumentare dell'età le donne tendono ad
omettere l'informazione riguardo ai loro anni negli annunci personali per la ricerca
di un compagno. Dunque il comportamento delle donne nell'attirare persone
dell'altro sesso appare rispondere ampiamente alle preferenze espresse dagli
uomini. Gli effetti del grande valore attribuito agli uomini all'aspetto fisico possono
59
portare a esiti negativi o mal adattativi per le donne, come nel caso dei disturbi
dell'alimentazione. Secondo l'ipotesi della competizione sessuale, i disturbi
alimentari come anoressia e bulimia sono sottoprodotti mal adattativi nella
strategia di competizione nella ricerca della magrezza.

Molte fonti di evidenza danno sostegno all'idea che le preferenze maschili
influiscano sul comportamento reale nell'ambito della scelta del partner:

- Gli uomini rispondono maggiormente agli annunci personali femminili che
mettono in luce le qualità come la giovinezza e l'attrazione fisica, che
corrispondono alle preferenze femminili;

- Gli uomini sposano donne più giovani e la differenza di età aumenta nei
matrimoni successivi al primo; - Le tattiche impiegate dalle donne per attrarre gli
uomini e quelle di denigrazione delle rivali trovano corrispondenza delle
caratteristiche che gli uomini preferiscono per una compagna a lungo termine.

L'evidenza empirica ci consente di concludere che le preferenze di scelta del
partner maschili influenzano non solo il comportamento di scelta del partner degli
uomini, ma anche le tattiche di competizione femminili nella scelta del partner.


60
CAPITOLO 5 - STRATEGIE SESSUALI A BREVE TERMINE
Una ricerca ha mostrato che gli uomini preferiscono maggiore propensione ad
accettare offerte sessuali da donne attraenti che da donne non attraenti, mentre le
donne riferiscono di essere più inclini ad accettare offerte sessuali da uomini con
elevato status socioeconomico e molto attraenti se il contesto implica intimità
emotiva e non solo il rapporto sessuale. L'idea che uomini e donne reagiscano in
modo diverso alle opportunità di rapporti sessuali occasionali può essere spiegata
sulla base delle teorie della psicologia evoluzionistica.

5.1 TEORIE SULLA SCELTA MASCHILE DI PARTNER A BREVE TERMINE


Inizieremo considerando le teorie sulla scelta maschile di partner a breve termine e
prenderemo in esame la logica adattativa della strategia di ricerca di partner breve
termine i maschi della nostra specie, e le ragioni per cui si presenta con maggiore
frequenza negli uomini che nelle donne; poi esamineremo i costi potenziali di
queste relazioni per gli uomini. Infine esploriamo di specifici problemi adattativi che
gli uomini devono risolvere per avere successo nel conseguimento della strategia
di coppia a breve termine.

Vantaggi adattativi maschili nella scelta di partner a breve termine


La teoria dell'investimento parentale di Trivers e quella della selezione sessuale
forniscono una solida base per aspettarsi delle differenze di genere nella scelta di
parte a breve termine. La previsione è che gli uomini abbiano evoluto un desiderio
maggiore delle donne per i rapporti sessuali occasionali. Infatti, lo stesso atto
sessuale che per una donna potrebbe implicare l'investimento di nove mesi di
gestazione interna non comporta praticamente alcun investimento nell'uomo. Il
nostro antenato che fosse riuscito ad avere incontri sessuali con decine di donne
fertili in un anno avrebbe provocato molte gravidanze, mentre nello stesso arco di
tempo una donna avrebbe prodotto solo un figlio. 

Gli uomini in grado di adottare un efficace strategia di scelta del partner a breve
termine avrebbero avuto dei benefici diretti come l'aumento del numero di figli.
Pare che gli uomini storicamente abbiano incrementato il proprio successo
riproduttivo soprattutto grazie all'aumento del numero di partner sessuali, e non
con un maggior numero di figli per partner.

Funzioni ed effetti vantaggiosi delle relazioni a breve termine


Gli effetti vantaggiosi delle relazioni tra breve termine differiscono dalla funzione
originaria di questa strategia. Perché un vantaggio possa essere considerato una
funzione è necessario:

61
1. Che ci sia stata una ripetuta pressione selettiva nel corso della storia evolutiva in
modo che chi si dedicava alle relazioni a breve termine potesse trarre vantaggi in
modo ripetuto in certe condizioni;

2. Che nei contesti a breve termine ci fossero più benefici che costi; 

3. Che l'evoluzione abbia favorito almeno un meccanismo specificatamente
deputato alla promozione delle relazioni a breve termine in circostanze specifiche.

Possiamo adottare diversi criteri per inferire l’evoluzione di meccanismi psicologici
specificatamente dedicati alla promozione delle relazioni a breve termine:

- In tutte o nella gran parte delle culture, in particolari circostanze, le persone si
dedicano a relazioni a breve termine quando non sono fisicamente vincolati a
farlo?

- Esistono contesti specifici che predispongono gli uomini e le donne a


intraprendere relazioni a breve termine e che implichino l'esistenza di meccanismi
psicologici sensibili a quei contesti?

- Sulla base delle nostre conoscenze sugli ambienti ancestrali è ragionevole inferire
che quei contesti abbiano fornito ripetute occasioni per praticare relazioni breve
termine?

- Esistevano potenziali benefici per una donna o un uomo che intraprendesse la


relazione breve termine in quei contesti? Data l'ampia presenza delle relazioni di
coppia a breve termine in tutte le culture conosciute è ragionevole concludere che
le condizioni ancestrali in cui si è evoluta la nostra specie abbiano fornito frequenti
occasioni agli uomini e alle donne di beneficiare delle relazioni sessuali a breve
termine in alcune circostanze.

Costi potenziali nella scelta maschile di partner a breve termine


Le strategie sessuali a breve termine possono anche arrecare dei costi agli uomini.
Essi hanno corso il rischio di:

- Contrarre malattie sessualmente trasmissibili, un rischio che si accresce con
l'aumentare dei partner sessuali

- Guadagnarsi la reputazione di "donnaiolo", mettendo così a rischio le loro
opportunità di trovare una compagna desiderabile a lungo termine

- Diminuire le possibilità di sopravvivenza dei figli, che dovevano fare a meno
dell'investimento e della protezione paterne - Subire le violenze dei compagni
gelosi nel caso si fossero rivolti a donne impegnate

- Subire le violenze dei parenti della propria compagna

- Subire da parte della propria moglie ritorsioni o persino il divorzio

Dati i potenziali grandi vantaggi evolutivi che gli uomini possono trarre dalla scelta
di parte a breve termine nel caso della procreazione di figli, la selezione può aver
fornito una strategia di accoppiamento dell'esterno nonostante i possibili costi. Ci
aspettiamo che la selezione naturale abbia favorito negli uomini dei meccanismi

62
psicologici che lo spingano ad avere dei rapporti a breve termine, quando i costi di
questa strategia sono bassi o possono essere evitati.

Problemi adattativi maschili nella scelta del partner a breve termine


Problemi adattativi che gli uomini ancestrali che praticarono una strategia sessuale
a breve termine dovevano risolvere:

1) Numero e varietà del partner


Per avere successo nella strategia riproduttiva a breve termine serve un
adattamento motivazionale, che spinga gli uomini verso una varietà di partner
sessuali:

→ 1° Adattamento al problema del numero dei partner è il desiderio di avere


accesso sessuale ad un numero elevato di donne → 2° adattamento specializzato
è allentare i criteri su chi considerare una parte sessuale accettabile a breve
termine.

→ 3° adattamento previsto è imporre dei limiti temporali cioè far passare poco
tempo prima di cercare il rapporto sessuale.

2) Accessibilità sessuale
I maggiori vantaggi si otterrebbero dirigendo gli approcci soprattutto verso donne
sessualmente accessibili. Pertanto gli adattamenti per risolvere il problema della
accessibilità sessuale potrebbero prendere la forma di specifiche preferenze per
donne che si mostrano disinibite, esperte dal punto di vista sessuale o con un
elevato desiderio sessuale, o per donne che indossano abiti provocanti o
mostrano segnali comportamentali di promiscuità.

3) Identificare le donne fertili


La teoria evoluzionistica ipotizza chiaramente che gli uomini che cercano rapporti a
breve termine preferiscano donne che mostrano tratti correlati alla fertilità, collegati
alle maggiori probabilità di restare incinta con un singolo incontro sessuale. La
distinzione tra fertilità e valore riproduttivo non garantisce che la selezione abbia
identificato diversi canoni maschili relativi alla scelta del partner a breve e a lungo
termine, ma può essere utilizzata per produrre l'ipotesi verificabili relative allo
scarto nelle preferenze di età.

4) Evitare l’impegno
Gli uomini che cercano una relazione a breve termine dovrebbero evitare le donne
che richiedono impegno o investimenti prima di acconsentire ad avere rapporti
sessuali. Infatti, maggiore è l'investimento su una particolare donna e minore è il
numero di partner sessuali che un uomo può riuscire ad attirare.

63
5.2 EVIDENZE PER L’EVOLUZIONE DI UNA PSICOLOGIA NELLA SCELTA DI
PARTNER A BREVE TERMINE
L'attività sessuale occasionale tipicamente richiede il consenso di entrambe le
parti. Perlomeno alcune donne ancestrali devono aver messo in atto questo
comportamento qualche volta, perché se tutte avessero praticato solo la
monogamia con un unico uomo per tutta la vita l'opportunità di avere rapporti
sessuali occasionali sarebbero venute meno, con l'eccezione del contesto dei
rapporti sessuali forzati.

Evidenze fisiologiche nella scelta del partner a breve termine


Gli adattamenti psicologici, anatomici, fisiologici e comportamentali esistenti sono
indici delle pressioni evolutive della passata storia evolutiva.

Dimensione dei testicoli


Diversi indici fisiologici segnalano la presenza di accoppiamenti multipli nel corso
della nostra evoluzione. Testicoli di grandi dimensioni come quelli della nostra
specie si evolvono come conseguenza di un'intensa competizione spermatica, e
cioè il fenomeno per cui lo sperma appartenente a diversi maschi occupa nello
stesso momento il tratto riproduttivo di una donna che ha copulato con due o più
maschi. La competizione spermatica esercita una pressione selettiva sui maschi
per la produzione di eiaculazioni abbondanti contenenti numerosi spermatozoi. In
confronto al peso corporeo globale, i testicoli degli uomini sono molto più grandi di
quelli dei gorilla e degli oranghi. La dimensione relativamente grande di testicoli
maschili è un’evidenza del fatto che nel corso dell'evoluzione le donne abbiano a
volte avuto rapporti sessuali con più di un uomo nell'arco di pochi giorni, dato che
difficilmente si sarebbero evoluti testicoli così grandi in assenza di competizione
spermatica.

Variazioni nell’inseminazione spermatica


Le variazioni nella produzione di sperma e di inseminazione sono un altro indice
degli accoppiamenti occasionali avvenuti nel corso della nostra evoluzione. In uno
studio su coppie che venivano separati per intervalli di tempo variabili, il numero di
spermatozoi aumentava quando era possibile che lo sperma di altri uomini
occupasse il tratto riproduttivo delle mogli come conseguenza dell'opportunità
delle donne di avere rapporti sessuali extraconiugali durante la separazione.
L'aumento degli spermatozoi dopo la riunione non dipendeva dal tempo trascorso
dall'ultima eiaculazione maschile: anche se l'uomo si procurava un orgasmo
attraverso la masturbazione quando era lontano dalla moglie, una volta
ricongiuntosi con lei produceva ancora più spermatozoi se era stato lontano per
molto tempo. L’aumento degli spermatozoi nell’eiaculazione dopo prolungate
64
separazioni assicura al maschio che il suo sperma abbia maggiori probabilità di
fecondazione rispetto a eventuali spermatozoi intrusi.

Evidenze psicologiche dell’accoppiamento a breve termine


Desiderare una varietà di partner sessuali
Il desiderio sessuale è una soluzione psicologica al problema di assicurarsi
l'accesso sessuale con una varietà di partner. I maschi della nostra specie infatti
hanno evoluto un potente desiderio sessuale; non sempre agiscono sulla base di
queste desiderio, ma esso è una forza che motiva ai rapporti sessuali.

Intervallo di tempo prima dei rapporti sessuali


Anche far passare poco tempo dall'incontro con la donna desiderata il rapporto
sessuale è un meccanismo psicologico che permette di risolvere il problema
dell'accesso sessuale a una varietà di partner. Diversamente dalle donne, già dopo
una sola settimana di conoscenza gli uomini in media erano favorevoli ad
acconsentire ad un rapporto sessuale; dopo un'ora dall'aver conosciuto un
potenziale partner gli uomini erano leggermente sfavorevoli al rapporto sessuale.
Per la gran parte delle donne avere rapporti sessuali dopo solo un'ora era
praticamente impossibile. L'inclinazione e il desiderio maschile di avere rapporti
sessuali dopo poco tempo è stata replicata estesamente in campioni di diverse età
e provenienza geografica.

Abbassamento delle richieste nella scelta del partner


Un'altra soluzione psicologica maschile è abbassare le richieste che permettono di
considerare un partner accettabile. Criteri restrittivi su attributi come età,
intelligenza, personalità e status relazionale finiscono per escludere la maggior
parte dei potenziali partner, ma se essi si allentano l'insieme dei possibili partner si
accresce. I maschi allentano dunque i propri standard per risolvere il problema
dell'accesso a più partner.

Preferenze relative al partner


Il fatto che gli uomini abbiano dei criteri rilassati non significa che non ne abbiano
fatto. Anzi, i criteri maschili nella scelta delle amanti rivelano una strategia specifica
per ottenere accesso sessuale a vari partner. Diversamente dalle preferenze
mostrate nella scelta del partner a lungo termine, per i rapporti casuali ai maschi
non piacciono le donne pubbliche, tradizionaliste o con scarso desiderio sessuale.
Gli uomini valutano l'esperienza sessuale nella partner con l'idea che le donne
esperte siano facilmente accessibili. Osservare in una donna promiscuità, elevato
desiderio sessuale ed esperienza sessuale sono segnali probabili della possibilità
di avere con lei un rapporto sessuale a breve termine. Pudicizia e basso desiderio
65
sessuale al contrario segnalano una difficoltà nell'accesso sessuale, e ciò
andrebbe a interferire con la strategia maschile di accoppiamento a breve termine.
Gli psicologi evoluzionisti hanno avanzato l'ipotesi che gli uomini alla ricerca di
rapporti sessuali a breve termine diano la priorità all'aspetto del corpo femminile,
che fornisce indici più alti di fertilità.

Minimizzare l’impegno dopo il rapporto sessuale


Lo psicologo evoluzionista Martei Haselton ha individuato le evidenze di un
possibile adattamento maschile nel facilitare il successo di una strategia a breve
termine: un cambiamento emotivo subito dopo il rapporto sessuale. Gli uomini che
avevano più partner sessuali trovavano la loro partner molto meno attraente dopo
il rapporto sessuale, mentre né le donne né gli uomini con meno esperienza
sessuale mostravano questa riduzione. I dati sull'effetto di attrazione-riduzione
forniscono sostegno all'ipotesi che gli uomini possiedono un altro adattamento
psicologico per la strategia di rapporti occasionali, che motiva un frettoloso
allontanamento dopo la copula per minimizzare l'investimento su qualsiasi donna,
o il fatto di avere più compagni nel contesto di un’esistente relazione a lungo
termine.

Il fenomeno dell’orario di chiusura

Gli studi che esaminano i cambiamenti nei giudizi di attrazione nel corso delle
serate nei bar per single indicano altri adattamenti psicologici collegati alla
strategia maschile dei rapporti sessuali occasionali. È emerso che man mano che
l'ora di chiusura del bar si avvicinava, gli uomini vedevano le donne più attraenti.
Anche i giudizi delle donne sugli uomini aumentava con il passare del tempo, ma
essi erano in generale più bassi di quelli gli uomini. Il cambiamento maschile
sull'attrattività percepita in prossimità dell'orario di chiusura era indipendente dalla
quantità di alcol consumata. Presumibilmente l'incremento di giudizi maschili fa
aumentare i tentativi di approccio. Il fenomeno dell'orario di chiusura sembra
essere una soluzione psicologica al problema dell'accesso sessuale: è un
abbassamento dei criteri in specifici contesti man mano che la possibilità
dell'accesso sessuale diminuisce.

Differenze tra uomini e donne nelle fantasie e nei desideri sessuali


Anche le fantasie sessuali, che rivelano la natura dei desideri che motivano i
comportamenti maschili e femminili, indicano l'inclinazione psicologica dei nostri
antenati ai rapporti sessuali occasionali. Gli studi hanno messo in luce grandi
differenze nelle fantasie sessuali di uomini e donne. Quando dormono gli uomini
fanno sogni a sfondo sessuale che includono persone straniere, partner multipli o
anonimi più spesso delle donne.

66
Rammarico sessuale
Un'altra caratteristica psicologica potenzialmente elaborata per la strategia
sessuale a breve termine degli uomini si basa sui sentimenti di rammarico. È stato
ipotizzato che la funzione del rammarico - il dispiacere riguardo qualcosa avvenuto
nel passato - serva a migliorare le decisioni future, motivando le persone ed evitare
gli errori che ha commesso. Nell'ambito sessuale il rammarico riguarda due
categorie di azioni:

- Le occasioni sessuali diverse

- Le azioni sessuali intraprese



Negli uomini il rammarico sessuale ha i tratti di una caratteristica evolutasi per
facilitare la messa in atto di opportunità

sessuali future ed evitare di impegnarsi in relazioni stabili.

Evidenze comportamentali nella scelta del partner a breve termine


Relazioni extraconiugali
In tutte le culture gli uomini sono più interessati delle donne ai rapporti sessuali
extraconiugali. Secondo Kinsey senza dubbio i maschi della nostra specie
sarebbero promiscui nel corso dell'intera vita se non ci fossero restrizioni sociali.
La donna è molto meno interessata alla varietà dei partner.

Prostituzione
La prostituzione, cioè lo scambio relativamente indiscriminato di prestazioni
sessuali per ottenere un profitto economico, è un altro riflesso del grande desiderio
maschile di praticare il sesso occasionale. La prostituzione è presente in tutte le
società che sono state studiate approfonditamente.

Avventure e amicizie particolari


Un terzo tipo di evidenza comportamentale proviene dagli studi su

- Avventure → ci si riferisce spesso alle interazioni sessuali in cui le persone
indicate non sono coinvolte in una tradizionale

relazione sentimentale e non c'è nessuna esplicita promessa di una futura


relazione intima.

- Amicizie particolari → implicano in genere un rapporto di amicizia con dei
benefici legati alla possibilità di avere rapporti

sessuali, senza che questo implichi impegnarsi o intraprendere una relazione


sentimentale.

Gli uomini mettono in atto un maggior numero di tentativi di avventura delle donne
e riportano con maggiore probabilità di avere almeno un'amicizia particolare.
Sebbene sia gli uomini che le donne pratichino queste forme di attività sessuali, le

67
loro motivazioni appaiono diverse: gli uomini riferiscono più spesso delle donne
che il loro risultato ideale di un'avventura sarebbero ulteriori rapporti dello stesso
tipo. Le donne riportano con maggiore frequenza degli uomini che per loro l'esito
ideale sarebbe una tradizionale relazione sentimentale. Sebbene ci siano grandi
differenze individuali, tali differenze di genere costituiscono un'altra fonte di
evidenze comportamentali della differenza dell'approccio di uomini e donne ai
rapporti sessuali a breve termine. Le esigenze fisiologiche, psicologiche e
comportamentali indicano che per lunga parte della nostra storia evolutiva la scelta
di partner a breve termine è stata parte del repertorio di strategie umane.

5.3 COMPORTAMENTO SESSUALE FEMMINILE A BREVE TERMINE


Evidenze nella scelta femminile di partner a breve termine
Sull'onda dell'eleganza della teoria dell'investimento parentale e del vasto
supporto empirico alla stessa, molti teorici hanno trascurato un fatto
fondamentale: in media ci deve essere lo stesso numero di rapporti a breve
termine per uomini e donne, dato che ogni volta che un uomo ha un rapporto
sessuale con una donna che non conosce, anche la donna sta facendo altrettanto.
Se le nostre antenate non avessero avuto rapporti sessuali occasionali gli uomini
non avrebbero evoluto un forte desiderio di parità sessuale. Se il rapporto era
consensuale anche le donne devono trarre benefici. Alcuni tratti della fisiologia
dell'orgasmo femminile indicano che nel corso della nostra storia evolutiva le
donne praticassero rapporti sessuali a breve termine.

L’orgasmo femminile
La fisiologia dell'orgasmo femminile indica che le nostre antenate abbiano avuto
rapporti sessuali a breve termine. Le donne espellono in media il 35% degli
spermatozoi nei 30 minuti seguenti all'inseminazione, ma solo il 30% se ha avuto
un orgasmo. Questi dati confermano la teoria che la funzione dell'orgasmo
femminile consista nell'attirare lo sperma dalla vagina nel canale cervicale e
nell'utero, aumentando così la probabilità del concepimento. Il numero di
spermatozoi trattenuti dalla donna è collegato anche al fatto che stia tradendo il
proprio compagno. Le donne impostano le relazioni extraconiugali in un modo che
nuoce ai loro coniugi. Infatti le donne con relazioni non regolari, per lo più
inconsapevolmente, avevano rapporti sessuali con i loro amanti quando avevano
maggiori probabilità di ovulare e quindi di concepire. Inoltre, avevano più
probabilità di avere un orgasmo con i loro amanti che con il partner regolare.

Evidenze comportamentali
Le evidenze comportamentali indicano che, escludendo le società più restrittive, in
tutte le culture le donne talvolta hanno rapporti sessuali extraconiugali.

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Le evidenze provenienti da culture moderne e dal comportamento tribale indicano
che le donne non perseguono costantemente una strategia monogamica a lungo
termine.

Ipotesi relative ai vantaggi adattativi femminili nella scelta del partner a breve
termine
Perché si potesse evolvere una psicologia femminile dei rapporti sessuali a breve
termine, in alcune circostanze le donne devono aver avuto dei vantaggi adattativi
dai rapporti sessuali occasionali. Sono state proposte in cinque categorie di
benefici relative a:

1) Ottenimento di risorse

2) Vantaggio genico

3) Cambiamento di partner

4) Acquisizione di abilità di coppia

5) Manipolazione del partner 


1) Risorse: l'accumulo di risorse è un potenziale beneficio nella scelta di partner a


breve termine:

→ Le donne possono acconsentire a una relazione breve termine in cambio di
cibo, beni materiali o favori. In tempi ancestrali una donna può essere stata in
grado di celare la vera paternità di figli tra diversi rapporti a breve termine,
sollecitando risorse da due o più uomini. Secondo questa ipotesi, che va sotto il
nome di ipotesi della confusione di paternità, ciascun uomo può voler investire nei
figli della donna pensando che possono essere suoi.

→ Un'altra risorsa che si può ottenere è la protezione. Di solito gli uomini


forniscono protezione alle loro famiglie e i loro figli, li difendono dai predatori e da
altri uomini aggressivi. Poiché è un partner primario non può essere sempre vicino
alla sua donna per proteggerla, lei potrebbe garantirsi ulteriore protezione
frequentando un altro uomo.

→ Smith ha proposto l'ipotesi del miglioramento di status. Attraverso una relazione


temporanea con un uomo di status più elevato, una donna può migliorare la
propria posizione sociale o ampliare le proprie conoscenze. 

Non c'è dubbio che le donne possono ottenere una varietà di risorse più o meno
tangibili attraverso legami a breve termine.

2) Vantaggio Genetico: Esiste anche la categoria dei vantaggi a livello genico,


come la maggiore fertilità. Se il partner abituale non è fertile o è impotente, il
rapporto con un compagno a breve termine può aumentare la fertilità di una
donna. Un compagno a breve termine può anche fornire geni superiori a quelli del
marito, semplicemente se la donna ha un'amante sano e di status elevato. Questi
69
geni possono conferire ai figli minori possibilità di sopravvivenza e riproduzione.
L'ipotesi del figlio sexy è una versione di questa teoria. Accoppiandosi con un
uomo particolarmente attraente, una donna può mettere al mondo figli che
risulteranno particolarmente attraenti per le donne della generazione successiva.
Questo garantisce loro un vantaggio riproduttivo e la conseguente diffusione di
quei geni.

3) Cambiamento di Partner: altri vantaggi riguardano il cambiamento di partner.


Se un compagno smetteva di procurare risorse, iniziava a essere violento o in
qualche modo riduceva il proprio valore come partner le nostre antenate possono
aver tratto dei benefici dalle rapporti occasionali. Esistono diverse varianti di
queste ipotesi:

- Secondo l'ipotesi dell'espulsione del compagno, avere una relazione a breve


termine aiuterebbe la donna a sbarazzarsi del proprio compagno a lungo termine.
Poiché in molte culture gli uomini spesso divorziano dalle mogli infedeli, avere una
relazione sarebbe un mezzo efficace per la donna di iniziare la rottura di una
relazione stabile.

- Un’altra variante di questa ipotesi suggerisce semplicemente che una donna


possa trovare un uomo migliore del marito e iniziare una relazione con la
prospettiva di cambiare compagno.

4) Relazione a breve termine per un obiettivo a lungo termine: secondo un’altra


ipotesi le donne utilizzano le relazione a breve termine come mezzo per valutare e
mettere alla prova possibili compagni a lungo termine. Impegnarsi in una relazione
breve termine permettere a una donna di chiarire quali caratteristiche desidera in
un compagno a breve termine, di valutare la propria compatibilità con un
determinato uomo e di individuare i costi nascosti.

Da queste ipotesi derivano due previsioni su che cosa non piacerà alle donne in
una relazione a breve termine:

1. I segnali del fatto che l'uomo abbia già una relazione in atto, perché questo a
ridurrebbe la possibilità di una futura

relazione a lungo termine;



2. La promiscuità, in quanto segnale di strategia maschile a breve termine.

Inoltre, le donne si servirebbero delle relazioni a breve termine per chiarire i propri
desideri relativi a un compagno a lungo

termine o per affinare le proprie abilità seduttive in vista i compagni a lungo


termine più desiderabili.


5) Manipolazione del Partner: un'altra categoria di vantaggi riguarda la


manipolazione del partner. Tradire il coniuge permette a una donna di vendicarsi
70
per l'infedeltà subita o come deterrente per infedeltà future. Oppure, facendo
ingelosire il proprio compagno abituale una donna potrebbe riuscire ad accrescere
il suo impegno.

Costi nella scelta femminile di partner a breve termine


In generale le donne possono incorrere in costi più seri degli uomini come
conseguenza delle relazioni a breve termine. Si acquisiscono la reputazione di
essere promiscue, rischiano di diminuire la loro desiderabilità come compagne a
lungo termine, dato che gli uomini considerano molto importante la fedeltà. Le
donne con la fama di essere promiscue soffrono un danno alla loro reputazione
anche nelle culture relativamente promiscue. In assenza di un compagno a lungo
termine che offra protezione fisica, una donna che adotti esclusivamente una
strategia sessuale a breve termine a un elevato rischio di essere vittima di violenze.
Le donne non sposate che praticano rapporti sessuali occasionali rischiano di
restare incinte e di dover allevare dei figli senza l'aiuto di un uomo. In tempi
ancestrali questi figli erano maggiormente esposti a malattie, lesioni e morte. In
assenza del sostegno di un uomo, alcune donne si spingono persino
all'infanticidio. Una donna sposata infedele rischia di perdere le risorse del marito,
oltre che tempo prezioso. Non avendo lo stesso padre i suoi figli potrebbero avere
legami più deboli ed entrare maggiormente in competizione tra loro. Infine, nei
rapporti a breve termine le donne rischiano di contrarre malattie sessualmente
trasmissibili, un rischio più elevato rispetto alle loro controparti maschili.

Verifica empirica dei vantaggi ipotizzati per le donne

Diversi ricercatori hanno osservato che le donne impegnate in una relazione a


breve termine danno particolare importanza all’attrattività fisica maschile, e ciò si
accorda con l'ipotesi dei buoni geni e del figlio sexy. Inoltre, sembra che nel
contesto a breve termine le donne aumentino l'importanza che attribuiscono alle
risorse immediate. Le donne affermano di desiderare un compagno a breve
termine che abbia uno stile di vita stravagante, che fin dall'inizio della relazione fa
regali e spende molto per loro. Questi dati sono una conferma delle ipotesi che
l'accumulo di risorse. Una ricerca ha esaminato i vantaggi probabili che, secondo
le donne, possono venire dalle relazioni extraconiugali, quanto vantaggiosi
sarebbero e i contesti in cui le donne ritengono di avere maggiore probabilità di
avere un amante. Ciò che ritenevano le donne non rientra necessariamente tra i
reali vantaggi che hanno portato all'evoluzione della psicologia che spinge a una
strategia femminile a breve termine. Inoltre, i vantaggi che ricevono attualmente le
donne nei contesti culturali moderni potrebbero non rispecchiare i vantaggi
adattativi ancestrali che le donne hanno ottenuto con la scelta di partner a breve
termine.

71
Ipotesi con sostegno empirico: cambiamento del compagno, espulsione del
compagno e risorse
Greiling e Buss hanno esaminato le percezioni femminili relative alla probabilità di
ricevere 28 diversi vantaggi grazie ai rapporti sessuali al di fuori della coppia. Le
donne hanno riferito che le relazioni al di fuori della coppia facilitavano la rottura di
quella con il partner stabile e facilitavano la donna nel trovare un partner più
desiderabile di quello che avevano. Il vantaggio giudicato più probabile, la gratifica
sessuale, non è la centrale in nessuna delle ipotesi indagate.

Sono stati esaminati anche i contesti che potevano spingere una donna ad avere
una relazione al di fuori della coppia stabile. I contesti efficaci erano anche
probabili contesti di rottura, per esempio avere un partner che non vuole avere
rapporti sessuali oppure violento. Per una donna quindi l'accesso alle risorse o alla
mancanza delle stesse possono rivestire un ruolo importante nella decisione di
avere un amante, indicando un interesse a lungo termine per compagni dotati di
mezzi, piuttosto che lo scambio di favori sessuali per ottenere delle risorse
immediate.

Ipotesi promettenti: relazione a breve termine con obiettivo a lungo termine e


dei buoni geni
Anche l'ipotesi che le donne utilizzino i rapporti a breve termine per valutare un
uomo come compagno a lungo termine ha ricevuto sostegno empirico. Infatti in
una relazione a breve termine le donne considerano poco desiderabile che l'uomo
"sia impegnato in una relazione"; se un uomo ha già una compagna stabile ci sono
meno probabilità che un rapporto sessuale a breve termine con lui porti a una
relazione a lungo termine. Gli uomini che cercano compagne a breve termine
invece non sono disturbati dal fatto che la donna abbia già relazione. Inoltre le
donne trovano che la promiscuità non sia desiderabile in un compagno a breve
termine, presumibilmente perché ciò segnala l'adozione di una strategia a breve
termine. In linea di principio le donne possono assicurare alla propria prole migliori
geni se si accoppiano con un partner a breve termine superiore al partner regolare.
Un uomo altamente desiderabile spesso è incline ad avere incontri con una donna
meno desiderabile, purché lei non voglia vincolarlo a un impegno.

L'evidenza più forte per le ipotesi dei buoni geni deriva dagli studi sui cambiamenti
di preferenze delle donne in corrispondenza dell'ovulazione. E solo all'interno di
questa finestra temporale di fertilità che si possono realizzare vantaggi

genici nei rapporti a breve termine. Analizzando i diversi momenti del ciclo
mestruale sono stati documentati cambiamenti delle preferenze femminili durante
l'ovulazione:

1. Un aumento dell'attrazione per gli uomini con caratteristiche simmetriche

72
2. Un aumento della preferenza per mascolinità del volto, del corpo e vocale

3. un aumento della preferenza per uomini alti

4. Un aumento della preferenza per uomini che mostrano intelligenza creativa

5. Un aumento della preferenza per uomini che sono fisicamente attraenti e


muscolosi

6. Un aumento della preferenza per uomini che mostrano di dominanza sociale,


come il carisma e competitività diretta con altri maschi.

Funzioni femminili che si sono evolute nelle relazioni a breve termine


Diverse ipotesi sulla funzione degli ioni di strategie a breve termine hanno ricevuto
sostegno empirico: - L’ipotesi del cambiamento del compagno,

- L’utilizzo dei rapporti a breve termine in prospettiva di rapporti a lungo termine,

- L’acquisizione di risorse e l'ottenimento di buoni geni.

Non è necessario che le relazioni femminile a breve termine rispondono solo a una
funzione, possono averne diverse, anche a seconda del contesto.La psicologia
femminile sulla scelta di partner a breve termine potrebbe comunque essere più
complessa. Dalla prospettiva maschile la sessualità femminile è una risorsa
riproduttiva estremamente valida; dalla prospettiva femminile è una risorsa
sostituibile, cioè che può essere scambiata e convertita in altre risorse.

5.4 EFFETTI DEL CONTESTO NELLA SCELTA DI PARTNER A BREVE TERMINE


Differenze individuali nella scelta del partner a breve termine
Un modo per interpretare i rapporti a breve termine è confrontare la percezione
soggettiva dei costi e dei benefici delle donne che praticano questi rapporti con
quelle che non lo fanno. Le donne che adottavano una strategia a breve termine
avevano percezioni molto diverse dei vantaggi collegati rispetto a quelle che
tendevano a non servirsi di questa strategia. Le donne inclini alla strategia a breve
termine considerano tre classi di vantaggi come più vantaggiosi:

- Le risorse sessuali = tendono a considerare molto vantaggioso avere un partner


che vuole sperimentare dal punto di vista sessuale, avere degli orgasmi con il
partner sessuale e provare un grande piacere sessuale perché il partner è
fisicamente attraente.

- L’aumento delle capacità di attrazione e seduzione, un dato in linea con le ipotesi


dell'acquisizione di abilità di coppia.

- Le risorse ottenute con la strategia avrebbe termine come avere abiti firmati,
avanzamenti di carriera, gioielli o utilizzare l'automobile del partner.

Le donne che tendono ad adottare una strategia di coppia a breve termine
differiscono dalle altre anche riguardo i contesti che con maggiore probabilità
promuovono queste relazioni. Tra i costi legati alla scelta di partner a breve termine
considerati meno probabili dalle donne che perseguivano tale strategia, c’è il
73
danno alla reputazione: questi soggetti consideravano il danno alla reputazione tra
amici, partner potenziali e gruppi di status elevato come significativamente meno
probabile di quanto facessero le donne non attivamente orientate verso la strategia
avrebbe termine.

Gli altri sono in grado di percepire l’adozione di una strategia sessuale a


breve termine
In una ricerca sono state filmate 24 donne che differivano per la strategia sessuale
adottata mentre interagivano con un complice degli sperimentatori. Guardando i
filmati, i valutatori notarono che le donne senza vincoli sessuali tendono a
cambiare in maniera più drastica il tipo di abbigliamento in concomitanza con
l'ovulazione, rispetto a quanto facciano le donne con più restrizioni. Altre ricerche
hanno esaminato il grado di mascolinità, con risultati alterni. Le donne senza
restrizioni sessuali tendevano ad avere un volto più mascolino, punteggi più elevati
di mascolinità fisica e comportamentale secondo i soggetti intervistati e a riferire
un numero maggiore di non conformità di genere nell'infanzia. Anche le preferenze
adottate potrebbero essere indici potenzialmente osservabili della strategia
sessuale adottata. Due eccellenti studi hanno documentato che le donne senza
restrizioni sessuali hanno preferenze più spiccate delle altre per uomini con tratti
facciali e corporei mascolini.

Altri contesti che probabilmente influiscono nella scelta di partner a breve


termine
Alcuni uomini sono donnaioli, mentre altri non tradirebbero mai;alcune donne
apprezzano rapporti sessuali occasionali mentre altre non riescono nemmeno a
immaginare di avere rapporti sessuali al di fuori di una relazione stabile. Queste
variazioni della strategia sessuale dipendono anche dalle diverse condizioni sociali,
culturali ed ecologiche.

Assenza del padre e ruolo del patrigno


L'assenza del padre durante la crescita è un fattore strettamente collegato con la
strategia delle relazioni a breve termine. È collegata con le dichiarazioni dei maschi
che non intendono impegnare tempo, energie e risorse per una relazione a lungo
termine. Le donne che crescono in assenza del padre hanno una maggiore
probabilità di raggiungere prima la pubertà, di avere esperienze sessuali precoci e
di adottare la strategia delle relazioni a breve termine. Oltre all'assenza paterna,
un'educazione carente o oppressiva, specialmente da parte del padre, è associata
con il precoce raggiungimento della pubertà da parte delle figlie, con un numero
elevato di partner sessuali e con una maggiore probabilità di riproduzione precoce.
Un ambiente familiare particolarmente difficile è quello caratterizzato dagli abusi
74
sessuali sulle ragazze; l'infanzia con abusi sessuali è associata alla pubertà
precoce e all'inizio precoce dell'attività sessuale.

Cambiamenti nel corso della vita


In molte culture gli adolescenti sono più inclini alle relazioni temporanee come
mezzo per valutare il proprio valore nel mercato delle relazioni, sperimentare
diverse strategie, affinare delle abilità di attrazione e chiarire le preferenze; dopo
questa fase sono più pronti per il matrimonio. Il fatto che l'attività sessuale
prematrimoniale degli adolescenti sia tollerata e persino incoraggiata in alcune
culture indica che le relazioni a breve termine siano collegate ai primi stadi dello
sviluppo. I momenti di transizione tra relazioni impegnate offrono ulteriori
opportunità delle attività sessuali occasionali.

Proporzione tra sessi


L'abbondanza o la scarsità di candidati maschili è un altro contesto che influisce
sulle relazioni temporanee. Ci sono molti fattori che incidono sul rapporto tra
uomini e donne, tra cui le guerre, che uccidono molti più uomini che donne; le
attività rischiose come le aggressioni fisiche, che riguardano più spesso agli
uomini, gli omicidi intenzionali, in cui gli uomini sono coinvolti circa sette volte più
delle donne, e i diversi tassi di uomini e donne che si risposano, per cui le donne si
risposano più di rado degli uomini con il passare dell'età. Gli uomini scelgono le
relazioni a breve termine quando ci sono molte donne sessualmente disponibili
perché se il rapporto tra sessi favorisce gli uomini, questi hanno maggiori
possibilità di soddisfare il loro desiderio di varietà.

Valore come partner, mascolinità, tipologia corporea e personalità


→ Il valore come partner, cioè la desiderabilità complessiva per i membri del sesso
opposto, ha un'elevata probabilità di influire sull'adozione di una strategia avrebbe
termine. La scala di successo riproduttivo autopercepita rivela il valore come
partner. Gli uomini con un elevato valore come partner, rispetto le loro controparti
femminili, avevano in genere rapporti sessuali a un'età più precoce, un maggior
numero di partner sessuali fino alla pubertà, un maggior numero di partner
nell'anno precedente, più inviti sessuali nei tre anni precedenti, più rapporti
sessuali e rapporti sessuali anche privi di particolare coinvolgimento.

Altri indicatori del valore come partner maschile sono collegati con l'adozione del
successo della strategia sessuale a breve termine.

→ Gli uomini che possiedono uno status elevato di risorse, chiari indicatori del
valore come partner maschile, tendono ad avere più partner sessuali.

→ Gli uomini con un elevato dominanza sociale, predittore del futuro


miglioramento dello status, tendono ad essere più infedeli.

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→ Gli uomini con un rapporto spalle-fianchi più elevato, indicatori dell'attrattività
corporea maschile, hanno rapporti sessuali a un'età più precoce, hanno maggiori
partner sessuali e più copule al di fuori della coppia abituale, e hanno una
maggiore probabilità di avere rapporti sessuali con compagnie di altre persone.

→ Gli uomini che praticano sport, specialmente gli atleti di successo, riferiscono di
avere un numero maggiore di partner sessuali.

→ Gli uomini con facce attraenti e corpi mascolini hanno un numero maggiore di
partner sessuali a breve termine.

→ Gli uomini con una forte stretta di mano e con un elevato livello di testosterone
in circolo tendono a perseguire una 


strada sessuale breve termine.



→ Gli uomini con un corpo muscoloso tendono ad avere un più elevato successo
riproduttivo, come mostra il numero di 


figli, un dato che può riflettere una strategia avrebbe termine.



→ Le caratteristiche di personalità possono essere predittori della strategia di
coppia.

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