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Incontri

Anno 73° / Num. 3


DICEMBRE 2021
Sped. in abb. postale
comma 20, lett. C Art. 2
Legge 662/96
Taxe perçu
Tariffa riscossa To C.P.M.

PERIODICO DELLA FAMIGLIA CARISMATICA COTTOLENGHINA FONDATO NEL 1948

NO
A LL’ INTER
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P ROG E T T
N G H IN I
C OT TO L E
IN S ERTO
ILE
STACCA B

La Piccola Casa
a servizio della vita n.3/2021, dicembre Incontri 1
sommario

L’XI Capitolo delle Suore


4 «La Missione della Piccola
9
cottolenghine Casa nel 2020»

Incontri
Periodico della Famiglia
Carismatica Cottolenghina
Fondato nel 1948
Anno 73° / n. 3 - dicembre 2021

Periodico quadrimestrale

22 30
Sped. in abb. postale
comma 20, lett. C Art. 2 - Legge 662/96
Reg. Trib. Torino n. 2202 del 19/11/71

Direzione Incontri Cottolengo Torino


Indirizzo: Via Cottolengo, 14 ll nuovo volume
10152, Torino - Tel. 011.522511 Intervista a Mons. Crameri
C.C. Post n. 19331107 su Padre Anglesio
redazione.incontri@cottolengo.org

Direttore Responsabile
Stefano Di Lullo 3 Il punto 19 AVC: «ripartiamo accanto
Padre Carmine Arice agli ospiti!»
Capo Redattore
Franca Sacchetti
Suor Lucia Mossucca 4 L’XI Capitolo delle Suore
Redazione cottolenghine 20 Giovanni, figlio di Zebedeo,
Alberto Treleani Sorelle Capitolari e il Cottolengo
don Emanuele Lampugnani
Collaboratori 6 «Casa Roma»,
Don Emanuele Lampugnani una casa per tutti 22 Intervista a Mons. Crameri
Suor Rosella Busnelli Stefano Di Lullo Stefano Di Lullo
Suor Luisa Busato
Franca Sacchetti 8 Cottolengo e Gruppo 24 Santi e Beati cottolenghini
Federica Marostica Abele insieme Religiosi cottolenghini
Silvia Baldi Stefano Di Lullo
26 Pinasca, un’opera sul
Impaginazione
9 «La Missione della Piccola Cottolengo a Casa Madre
Latte Creative
Casa nel 2020» Percorso per i giovani
Foto Alberto Treleani Redazione
Andrea Pellegrini
Ufficio Stampa 10 Professioni perpetue e 27 Ospedale news
e Comunicazioni Piccola Casa Promessa perpetua Mauro Franco e
Stampa Alberto Treleani e Redazione Gian Paolo Zanetta
Tipografia Gravinese
12 Prima professione 28 Salvatore Acquas, ricordi
Via Lombardore 276/F - Leinì (TO)
Tel. 011.9980654 Ordinazione diaconale don Roberto Provera e
in Kenya Daniele Delcarmine
Alberto Treleani e Redazione
La Redazione ringrazia gli autori di 30 Il nuovo volume su
articoli e foto, particolarmente coloro 14 Scuole Cottolengo Padre Anglesio
che non è riuscita a contattare.
GiuCo a Palermo don Lino Piano
Questo periodico è ad uso interno Sr Rosella Busnelli e Redazione
della Piccola Casa della Divina 31 «La posta del Santo»
Provvidenza (Cottolengo). 15 Progetti Cottolenghini Redazione
Ufficio Raccolta fondi
“Incontri” è consultabile su
www.cottolengo.org
2 Incontri n.3/2021, dicembre
Padre Carmine Arice il punto
La Piccola Casa
a servizio della Vita
tante pagine di vita cottolenghina da scrivere insieme,
Cari amici di «Incontri», religiose e religiosi, sacerdoti e laici, operatori e volon-
tari con al centro il Signore e coloro che Egli ci affida: i
quando scorro l’indice poveri nostri fratelli, ragion d’essere della Piccola Casa e
della sua missione. Mentre vi scrivo la Piccola Casa della
dei temi riportati dal Divina Provvidenza sparsa nel mondo è tutta spiritual-
mente «presente» a Celle Ligure, dove le suore cotto-
sommario della nostra lenghine stanno celebrando l’XI Capitolo Generale che
ha già visto Madre Elda Pezzuto rieletta come Superiora

rivista, il cuore si riempie Generale. Deo gratias! Sono veramente grato alle caris-
sime Sorelle perché in Esse si coglie immediatamente

sempre di gratitudine l’amore a Dio al quale hanno consacrato tutta la loro


vita testimoniando una passione di carità verso i poveri
che le rende instancabili serve e madri dei «piccoli».
per la tanta vita che Il Signore continui a benedire le nostre Suore che sono
sempre state la via privilegiata con la quale lo Spirito
continua ad animare le Santo ha diffuso nel mondo il carisma cottolenghino.
Cari lettori e care lettrici, nonostante la crisi pandemica
nostre realtà: sì, la grande dalla quale non siamo ancora fuori, pur in mezzo a diffi-
coltà notevoli, la Piccola Casa non si ferma nel suo ser-
Famiglia Carismatica vizio alla Vita, nella sua volontà di custodire le esistenze
più fragili e vulnerabili, nella gioia di annunciare a

Cottolenghina è viva, piccoli e grandi che la Vita è sempre una benedizione di


Dio e per questo siamo lieti di farci compagni di viaggio

feconda e continua a di ciascuno. Il racconto che è stato fatto in occasione


della presentazione dell’attività di Missione del 2020 – e
che potete riascoltare sul sito web - ha evidenziato con
gettare semi di Vangelo, chiarezza l’importante investimento di risorse umane
ed economiche che ogni anno la Piccola Casa sceglie
magari piccoli ma sempre di mettere a disposizione dei diversi progetti carisma-
tici. Per questo, con cuore grato, certi che il bene è più
significativi, in ogni parte forte del male, la vita della morte, l’unità della divisione,
andiamo avanti, insieme, con quello spirito sinodale che
del mondo dove è presente la Chiesa auspica come stile pastorale di ogni sua realtà
e che ci fa «camminare sulla stessa via».

un figlio o una figlia di san Se molti sono gli eventi presentati dalla rivista, tante di
più sono le attività che vedono impegnati i diversi mem-

Giuseppe Cottolengo. bri della Famiglia Cottolenghina. Siamo grati al Signore


che ci ha chiamati a far parte di un’Opera così bella e
chiediamo a Lui la grazia di non esserne indegni, come
Anzi, vorremmo rispondere anche positivamente alle ci esorta a fare il nostro Fondatore. Per questo, guar-
richieste di presenza che ci giungono dai Pastori di di- dando al Bambino di Betlemme che ha assunto la nostra
verse diocesi, ma questo non sempre è possibile. Penso, umanità per farci dono della Sua divinità, affidiamogli
però, che sia importante chiedere al Signore di aiu- il cammino di tutta la Piccola Casa nel mondo certi che
tarci a guardare al futuro con coraggio, audacia, nella Egli non desidera altro che offrire a quanti l’accolgono,
fantasia della carità e fortificati da speranza cristiana gioia e pienezza di Vita.
perché, ne sono fortemente convinto, abbiamo ancora Buon Natale di cuore a tutti e avanti in Domino!

n.3/2021, dicembre Incontri 3


L’XI Capitolo delle suore
Cottolenghine
AVVIATO IL 31 OTTOBRE A CELLE LIGURE
La Redazione

D omenica 31 ottobre a Celle Ligure


(SV) con la celebrazione eucaristi-
ca presieduta da Padre Carmine Arice
late ad essere aperte, in ricerca, gene-
rative, in evoluzione, ad avere orizzon-
ti ampi e sogni insieme, a maturare le
tutte le Sorelle della Congregazione,
sostenute dall’incessante e corale pre-
ghiera di tutta la Famiglia cottolenghi-
e concelebrata dal Vicario per la vita spighe di grano gonfie di chicchi e a na della terra e del Cielo, in partico-
consacrata della diocesi di Torino, don pazientare con la zizzania che si ag- lare delle Sorelle dei Monasteri, delle
Sabino Frigato, si è aperto ufficial- groviglia nelle fatiche della vita. Sia- Sorelle anziane e ammalate, dei nostri
mente l’XI Capitolo delle suore cotto- mo chiamate a passare all’altra riva cari Ospiti e di tutte le persone che ci
lenghine. Al termine della celebrazio- del mare, viaggiando tutte sulla stessa vogliono bene e che a vario titolo ci
ne, processionalmente e invocando il barca, fidandoci di Dio Padre e della sono vicine, alla presenza del Vicario
dono dello Spirito Santo, le sorelle si sua materna provvidenza che è con Episcopale per la Vita Consacrata, del
sono recate nell’aula capitolare. noi nella barca sempre, e scopriremo Padre della Piccola Casa, del Superiore
Madre Elda portando un cero a due altri mari che oggi non vediamo e non generale dei Fratelli cottolenghini e di
fiamme, segno delle due famiglie della conosciamo (…). tutte voi Sorelle Capitolari, qui con-
congregazione, lo ha deposto ai piedi Siamo in un tempo storico global- vocate, come previsto dal can. 166 del
della statua della B.V. Maria chiedendo mente difficile e complesso, segnato Codice di Diritto Canonico,
la sua intercessione per i lavori capi- da crisi dai molteplici volti che ci tra- dichiaro ufficialmente aperto, oggi, 31
tolari. Ha quindi rivolto un discorso a scinano e ci contaminano, per questo ottobre 2021, a Celle Ligure,
tutti i presenti e ha così ufficialmente sento il bisogno di invitare me e voi a l’XI CAPITOLO GENERALE delle SUO-
aperto l’XI Capitolo Generale. guardare e toccare con più intensità RE di SAN GIUSEPPE BENEDETTO
Qui di seguito qualche stralcio del di- e coerenza Gesù e il suo Vangelo, ad COTTOLENGO
scorso di apertura. La versione inte- ascoltare e gustare con più gratitudine sul TEMA “Fuori dalle mura: il corag-
grale è pubblicata sul sito www.suore- e stupore il Santo Cottolengo e il suo gio di osare nuove vie di evangelizza-
cottolengo.it. carisma (…)». zione”. »
«Come Congregazione siamo interpel- «Sentendoci profondamente unite a Deo gratias!

Madre Elda
apre l’XI Capitolo

don Sabino Frigato


e Padre Carmine Arice

4 Incontri n.3/2021, dicembre


Le neo Consigliere
generali elette

Madre Elda Pezzuto


rieletta Superiora generale
delle Suore cottolenghine
SABATO 13 NOVEMBRE DURANTE L’XI CAPITOLO
Sorelle Capitolari

C on gioia benediciamo il Signore e


cantiamo Deo gratias per il dono
della nostra Madre generale.
nuovamente il servizio di animazione e
guida della nostra Congregazione.
Alla elezione erano presenti il Padre
nell’aiuto di tutte le sorelle della Con-
gregazione, ha espresso il proprio sì.
Il dono della preghiera incessante di
Sabato 13 novembre 2021, l’XI Capitolo della Piccola Casa e il Vicario Episco- tutte le Sorelle, di vita contemplativa
generale ha eletto Suor Elda Pezzuto pale per la vita consacrata della Dio- e di vita apostolica, presenti in Euro-
Superiora generale delle Suore di San cesi di Torino. pa, America, Africa e Asia, delle Sorelle
Giuseppe Benedetto Cottolengo. Alla richiesta del Vicario, don Sabino anziane e ammalate, siano per lei pre-
Con il cuore colmo di gratitudine e Frigato, di accoglienza del nuovo man- zioso sostegno nei prossimi anni.
riconoscenza rivolgiamo il nostro au- dato, Suor Elda Pezzuto, esprimendo
gurio fraterno e un gioioso ringrazia- la consapevolezza dei propri limiti, ma
mento a Madre Elda per avere accolto confidando nella grandezza di Dio e Deo gratias e avanti in domino!

Suor Carla De Feo


è la nuova Vice Madre
S abato 20 novembre l’XI Capitolo ge-
nerale delle Suore di San Giuseppe
Benedetto Cottolengo, riunito a Celle
neo-eletta di essere, con la Grazia di
Dio, segno di comunione, seminatrice
di speranza nella famiglia cottolen-
Ligure (SV), ha eletto come nuova Vi- ghina e madre e sorella dei poveri che
caria generale Suor Carla De Feo. tanto ama.
La sorella, alla domanda di accettazio- Sabato 20 e domenica 21 novembre
ne della Presidente del Capitolo con sono state elette le nuove Consigliere
semplicità e umiltà ha risposto: «Mi generali di Vita contemplativa e di Vita
Madre e Vice Madre
fido della Divina Provvidenza e accet- apostolica. Sul sito www.suorecotto-
to». Le sorelle capitolari augurano alla lengo.it si trovano i nomi delle elette.

n.3/2021, dicembre Incontri 5


La presentazione
di Casa Roma

«Casa Roma»,
una casa per tutti
IL NUOVO PROGETTO DI OSPITALITÀ
DELLA PICCOLA CASA E DELLA SOCIETÀ BENEFIT XENIA SPA
Stefano Di Lullo

U n «hotel» accessibile a tutti dove


l’intera struttura possa accoglie-
re tutte le disabilità, fisiche, mentali
la promozione della nuova evangelizza-
zione, e del Ministro del Turismo, Mas-
simo Garavaglia.
in seguito al tentativo di organizzare
un pellegrinaggio per la famiglia cot-
tolenghina a Roma: «avremmo dovuto
e sensoriali, in condivisione con per- Si tratta del futuro utilizzo della Casa occupare circa 100 alberghi», ha spie-
sone e famiglie normodotate. Si trat- Cottolengo romana a pochi minuti da gato il Padre generale don Carmine Ari-
ta di «Casa Roma, una casa per tutti», piazza San Pietro (via di Villa Alberici ce, «siccome ogni struttura ricettiva,
il progetto ideato dalla Piccola Casa 14) i cui lavori, che ammontano a poco secondo le normative vigenti, dispone
della Divina Provvidenza – Cottolengo meno di 7 milioni di euro, partiranno a di al massimo due camere per persone
insieme alla società benefit Xenia Spa gennaio 2022 per concludersi all’inizio con disabilità, perlopiù motorie, senza
presentato lo scorso 27 ottobre a Roma del 2024 in vista del Giubileo ordinario nessuna attenzione per tutti gli altri
alla presenza di Mons. Rino Fisichella, del 2025. tipi di disabilità».
presidente del Pontificio Consiglio per L’idea di «Casa Roma» prende spunto Ed ecco l’idea di offrire una risposta

Padre Carmine Arice


ed Ercolino Ranieri

6 Incontri n.3/2021, dicembre


concreta in questo senso. Un’idea che proprio business, ‘Casa Roma’ è un pro- delle persone con disabilità della CEI
ha trovato concretezza dall’incontro getto che conferisce un senso nuovo che ha sottolineato come «Casa Roma»
della Piccola Casa con Xenia Spa, im- alla storia aziendale e apre un orizzon- rappresenti «non soltanto l’apertura di
pegnata nel settore dell’ospitalità, di- te dai paradigmi molto diversi». una struttura di accoglienza, ma qual-
venuta società benefit proprio dopo Per Mons. Fisichella «Casa Roma» «può cosa di più nel processo di normalizza-
aver conosciuto l’opera del Cottolengo diventare un segno concreto con cui di- zione della vita delle persone con disa-
a Torino. «Casa Roma» sarà gestita da mostrare la dimensione dell’accoglien- bilità, è l’occasione di offrire a tutti le
«Panifilia», impresa sociale arl, costitu- za verso tutti». «La Piccola Casa», ha stesse opportunità: a chi viaggia e può
ita lo scorso 14 settembre, per il 55% del sottolineato, «che il Cottolengo aveva trovare un’ospitalità adeguata, a chi si
Cottolengo e per il 45% di Xenia Spa. pensato per l’accoglienza dei più debo- sposta per lavoro e può contare su un
Nella nuova struttura troveranno spa- li ed emarginati si presenta oggi come luogo accessibile, a chi semplicemente
zio sale riunioni, servizi ristorativi e 80 reale frutto della Provvidenza in ‘Casa vuole trovare accoglienza senza preoc-
camere, oltre ad una palestra e ad un Roma’: una struttura di accoglienza che cuparsi degli ostacoli. L’augurio è che
centro benessere; tutti gli ambienti sa- permette alla capitale, in vista del Giu- tante altre realtà vogliano seguire il
ranno concepiti e progettati con design bileo del 2025, di fare da apripista per- cammino tracciato da questo progetto:
innovativo e standard elevati di bellez- ché in Italia e nel mondo sia superata togliere ogni barriera fisica e sensoriale
za e funzionalità. definitivamente ogni forma di barriera per consentire a ciascuno di noi di rea-
«Abbiamo voluto questa opera che ve- che impedisce alle persone di vivere lizzarsi appieno e sentirsi a casa».
diamo come opportunità per portare con serenità la propria disabilità».

«Abbiamo voluto
un’idea innovativa e vera», ha sottoline- Il Ministro del Turismo Garavaglia
ato Padre Arice, «un progetto che vo- ha definito il progetto di ‘Casa Roma’
levamo arrivasse a fare cultura nell’ac- «semplicemente perfetto, perché rie-
coglienza e rispondesse alle nuove sce a coniugare l’accessibilità con il bi- questa opera che
esigenze di turismo, viaggi di lavoro o sogno del turismo di intercettare nuo-
di salute per ogni tipologia di persone;
del resto una casa del Cottolengo o è
ve fasce di clientela. Riuscire in una sola
struttura a non separare i disabili è la
vediamo come
per tutti o non è del Cottolengo».
«Per un’impresa come Xenia», ha com-
mossa vincente che vogliamo diventi lo
standard. Le risorse stanziate nel Pnrr
opportunità per
mentato il presidente e amministrato-
re delegato Ercolino Ranieri, «che ha il
vanno in questa direzione».
Alla presentazione è intervenuta anche
portare un’idea
turismo e l’ospitalità come vocazione
e che da oltre trent’anni ne ha fatto il
suor Veronica Donatello, responsabile
del Servizio nazionale per la Pastorale
innovativa e
vera, un progetto
che volevamo
arrivasse a
fare cultura
nell’accoglienza»
Padre Arice

Casa Cottolengo
di Roma

n.3/2021, dicembre Incontri 7


Una casa per le famiglie
fragili, il Cottolengo
e il Gruppo Abele insieme
FIRMATO UN PROTOCOLLO D’INTESA
TRA LA PICCOLA CASA E L’OPERA FONDATA DA DON CIOTTI
Stefano Di Lullo

I l Cottolengo e il Gruppo Abele insie-


me per le famiglie fragili di Torino. È
l’obiettivo del Protocollo d’intesa che
cato al sostegno di famiglie disagiate
attraverso l’assegnazione di una casa.
«Questo è un protocollo solo dal pun-
tinua ad ascoltare il grido dei poveri
come dagli inizi dell’opera fondata da
san Giuseppe Benedetto Cottolengo.
è stato firmato lo scorso 23 settembre to di vista formale», ha sottolineato il Alla Piccola Casa fin dalla sua fonda-
alla Piccola Casa di Torino tra il Padre fondatore del Gruppo Abele, don Luigi zione sono centrali due parole: la pa-
generale, don Carmine Arice, e il fon- Ciotti, «in concreto è la ratifica di un rola ‘vita’, e la parola ‘casa’. La speranza
datore e presidente del Gruppo Abele, incontro ‘scritto’ nell’anima di una cit- è quindi che la Piccola Casa possa fare
don Luigi Ciotti. tà, Torino, che in varie forme e modi la propria parte affinché le persone
Una sinergia che punta a dare una dagli albori dell’Ottocento è stata la che saranno accolte negli alloggi mes-
risposta ai bisogni di accoglienza, ‘culla’ in Italia dell’impegno sociale in si a disposizione non trovino natural-
protezione e sostegno alle funzioni favore degli ultimi, dei fragili e dei di- mente solo delle mura, ma soprattutto
genitoriali in famiglie in difficoltà, at- menticati. Il Cottolengo è stato per noi una ‘casa’, appunto, con delle mani che
traverso percorsi di autonomia, inclu- del Gruppo Abele un grande punto di si stringono a loro, grazie ad una vici-
sione sociale e lavorativa. riferimento: qui alla Piccola Casa ab- nanza relazionale che cura, accoglie e
I due enti, in particolare, si impegnano biamo sempre trovato la disponibilità si fa prossimità».
a realizzare un programma congiunto di tante persone che ci hanno accolto; «Don Tonino Bello», ha concluso don
di attività mettendo a sistema le pro- qui venivo a trovare il cardinale Pelle- Ciotti, «che morendo mi ha lasciato
prie risorse materiali e immateriali grino che non parlava più, ma parlava la sua stola sacerdotale, nel 1992 era
per implementare azioni già portate con gli occhi. Insomma c’è un pezzo molto preoccupato di un’Europa che
avanti dal Gruppo Abele: fra esse, il di storia che ci lega profondamente. si allargava, ma diventava sempre più
sostegno a favore di adulti, giovani e Grazie, quindi, per questo modo di ‘cassa comune’ invece che ‘casa co-
minori svantaggiati, a causa di con- aiutarci perché solo così diventiamo mune’, un’Europa che guardava sem-
dizioni fisiche, economiche, sociali e una forza maggiore che si batte per la pre più al mercato che alle persone.
familiari, che si trovano in situazioni giustizia sociale, i diritti, la dignità e la Ed ecco che sono stati messi in primo
esistenziali particolarmente difficili libertà delle persone, beni comuni che piano la cassa, i fondi e non la ‘casa’:
per dipendenze, aids, disagio psichi- solo insieme possiamo realizzare». questa sinergia vuole dunque rimette-
co, carcerazione, violenza domestica «La Piccola Casa», ha evidenziato il Pa- re al centro la ‘casa’ e dare un segnale
e di genere, tratta delle persone, vul- dre generale don Carmine Arice, «con- a tutta la società».
nerabilità sociale, discriminazioni ed
emarginazioni.
La collaborazione prevede il poten-
ziamento degli interventi per offrire
accompagnamento a queste persone,
anche con specifiche e diversificate
attività educative, di accoglienza, di
formazione e di avvio al lavoro; inoltre
le due realtà si impegnano a promuo-
vere la costituzione di comunità di ac-
coglienza.
La Piccola Casa, in particolare, met-
terà a disposizione alcuni immobili,
frutto della generosità dei benefattori,
sulla scia del progetto «Domus», dedi-

8 Incontri n.3/2021, dicembre


«La missione della
« Piccola Casa nel 2020»
LA PRESENTAZIONE CON MONS. GALANTINO
Alberto Trelani

I n questo ‘bilancio di missione’ prima


ancora dei risultati economici è im-
portante leggere la forza dello Spiri-
re della Chiesa, ma rappresenta anche
un modo concreto attraverso cui col-
laborare all’evangelizzazione: vuol dire
circa 5.300.000 euro l’anno destinati a:
• ospiti accolti da moltissimi anni (an-
che sin dall’infanzia) in condizioni di
to, la vivacità del carisma nel contesto spuntare certe armi che continuano forte disagio sociale ed economico
contemporaneo, l’impegno di quanti a fare molto male alla missione della • recenti accoglienze di ospiti con diffi-
ancora oggi, dopo 194 anni, pensano Chiesa. Non basta essere trasparenti coltà economiche certificate oltre che
che il Cottolengo abbia ancora una e corretti ma è anche fondamentale specifici bisogni socio-sanitari.
parola credibile da dire con i fatti più rispettare la volontà dei donatori che Una delle realtà principali della Piccola
che con le parole». Con queste parole costituiscono il primo ‘collegio dei re- Casa a Torino è l’Ospedale Cottolengo,
il Padre generale don Carmine Arice ha visori’ delle nostre attività». presidio ospedaliero accreditato pres-
introdotto la presentazione del bilan- Ed ecco allora il «bilancio di missione», so la Regione Piemonte, che nel 2020
cio di missione della Piccola Casa nel «termine che preferisco a bilancio so- ha erogato 252.761 prestazioni in regi-
2020 che si è svolta lo scorso 20 otto- ciale», ha sottolineato Mons. Galanti- me ambulatoriale di cui 5.188 di chirur-
bre presso la Sala Convegni del Cotto- no, «perché come è stato ricordato ci gia ambulatoriale complessa. Presso
lengo di Torino alla presenza dell’Ar- sono ‘prestazioni’ da cui non derivano l‘Ospedale è attivo l’ambulatorio in-
civescovo Mons. Cesare Nosiglia e di entrate ed è proprio questo aspetto fermieristico «Granetti», nato nel 2016
Mons. Nunzio Galantino, Presidente che ci fa comprendere se stiamo an- per aiutare le persone fragili impossi-
dell’APSA (Amministrazione del patri- dando sulla strada giusta». bilitate a sostenere le spese sanitarie. Il
monio della Sede Apostolica) e della Il 2020 è stato un anno eccezionale per servizio fornisce cure mediche di base,
Fondazione per la sanità cattolica. via del forte impatto avuto sulle opere prestazioni infermieristiche (iniezioni,
«Il bilancio sociale», ha sottolineato cottolenghine a causa della pandemia. medicazioni, fasciature, rimozione di
Mons. Galatino, «è in fondo il racconto Nonostante ciò, come le relazioni dei punti di sutura) e consulenze mediche.
dell’anima e della passione che muove i vari Direttori generali intervenuti du- Nel 2020, nonostante un rallentamen-
numeri che sono stati presentati. Papa rante la presentazione hanno sotto- to dovuto alla pandemia, sono state
Francesco invita a contrastare l’atteg- lineato, le attività portate avanti dalle erogate 2.887 prestazioni, di cui 2.744
giamento manicheo di chi guarda con Case Cottolengo presenti in tutta Ita- iniezioni.
disprezzo al denaro: avere un rappor- lia hanno continuato ad erogare i loro Anche nelle Scuole Cottolengo presenti
to equilibrato con il denaro significa, servizi. Ad esempio la Direzione Assi- in Italia le attività, pur coi limiti imposti
infatti, potersi presentare come ave- stenza, che coordina le diverse strut- dalla Didattica a Distanza, sono prose-
te fatto voi questa sera. Presentare il ture assistenziali, ha sottolineato come guite regolarmente, tanto che è stato
bilancio è importante perché serve a nelle RSA cottolenghine sia «rilevante possibile continuare ad accogliere un
conferire credibilità, perché una Chie- il numero di Ospiti che contribuiscono elevato numero di alunni in situazioni
sa che non gode di buona reputazione con una retta agevolata, largamente di particolare fragilità sia in termini
purtroppo alla fine non viene creduta insufficiente a coprire i costi del ser- economico-sociali che psico-fisici. Dei
anche quando parla di Gesù Cristo». vizio; per la Piccola Casa accogliere 1.045 alunni complessivamente iscrit-
Per il Presidente dell’APSA «pubbli- queste persone più bisognose è un ti alle Scuole Cottolenghine nel corso
care i bilanci serve perché non solo è plusvalore in coerenza con la missione dell’ultimo anno scolastico 164 sono
segno di rispetto per chi con fiducia cottolenghina». La Piccola Casa in que- alunni stranieri, 43 alunni con disabi-
e generosità eroga risorse per le ope- sto settore investe, carismaticamente, lità, 64 con bisogni educativi speciali.

n.3/2021, dicembre Incontri 9


Il «Sì» per sempre
PROFESSIONE PERPETUA PER 3 SUORE COTTOLENGHINE
DI VITA APOSTOLICA
La Redazione

G rande festa domenica 26 settem-


bre per tutta la Piccola Casa: nella
chiesa Grande del Cottolengo di To-
Pescantina (VR) per poter conoscere
meglio i diversi servizi attraverso cui
si concretizza il carisma cottolenghino
che la sua gioia sia in voi e che la vostra
gioia sia piena: non una qualsiasi gioia
come quella che potrebbe essere as-
rino tre sorelle di vita apostolica, Sr. nell’oggi. sicurata da un successo mondano, da
Shintu Suresh, proveniente dall’In- ruoli di prestigio - magari anche nella
dia (Stato del Kerala), Sr. Elishiphah Il 25 ottobre 2020 sono tornate in casa stessa vita consacrata - e da potere,
Wanjiru Waithanji e Sr. Pieline Kagen- madre a Torino per poter completare il ma quella letizia spirituale che riempie
do Mwarania, provenienti dal Kenya, loro percorso di formazione servendo l’anima di luce e di forza anche nelle
hanno emesso la Professione perpetua i poveri, vivendo momenti di preghiera situazioni più difficili e nelle giornate
nelle mani della Superiora generale e di approfondimento. più buie, purché vissute in intimità con
delle suore di San Giuseppe Benedetto Cristo, Colui che è il senso stesso del-
Cottolengo, Madre Elda Pezzuto, du- Con la solenne celebrazione di do- la vostra esistenza, che è sempre sal-
rante la Celebrazione eucaristica pre- menica 26 settembre hanno concluso vezza ed è il compimento della storia.
sieduta da Padre Carmine Arice. l’anno di formazione ai voti perpetui e, Possiate percepire, care Sorelle, l’ope-
spinte dall’amore di Cristo che hanno ra che la Divina Provvidenza compie in
Dopo aver percorso il cammino di for- sperimentato su di loro, con semplicità voi giorno per giorno; allora benedire
mazione di postulandato, di noviziato e gioia potranno essere strumenti del- il Signore in ogni tempo e avere sulla
e parte dello juniorato nel loro Paese la Divina Provvidenza, testimoniando bocca la sua lode, gloriarvi del Signore
d’origine, le tre sorelle sono arrivate al mondo che Dio è Padre. perché sentite di essere state liberate
in Italia circa 2 anni fa per conoscere «Care sorelle», ha sottolineato Padre da ogni angoscia, non saranno solo pa-
i luoghi dove è nato il carisma di san Carmine nell’omelia, «non c’è spon- role che spesso incontrerete pregando
Giuseppe Benedetto Cottolengo e in- salità senza intimità e non c’è intimità i salmi, ma il canto di un’esperienza
traprendere un anno di preparazione senza il quotidiano e permanente in- vissuta nella vostra carne, il racconto
e discernimento particolare prima di trattenimento con Colui che si ama. credibile della vostra quotidiana real-
emettere il loro «sì per sempre». Dalla qualità di questa intima comu- tà, la narrazione della cura di Dio per
Dopo alcuni mesi di formazione de- nione con Lui - la più profonda pos- voi». Le suore del Cottolengo augura-
dicati allo studio della cultura e della sibile - dipenderà molto, se non tutto! no a queste sorelle la perseveranza, la
lingua italiana, la loro missione le ha Da Lui imparerete non solo a compiere santità e un amore sempre più ardente
portate in questi due anni ad operare atti di bontà ma ad essere l’amore; dal- per Cristo affinchè siano credibili te-
all’interno delle comunità cottolen- la comunione con il Signore della vita stimoni dell’amore di Dio Padre buono
ghine di Cerro Maggiore (MI), Biella e percepirete che il desiderio di Dio è e provvidente!

10 Incontri n.3/2021, dicembre


A Pisa la Promessa
perpetua di Janaiah Eeri
D omenica 14 novembre, Giornata
Mondiale dei Poveri, il seminarista
cottolenghino Janaiah Eeri ha emesso
la Promessa perpetua di obbedienza
durante la Celebrazione eucaristica
presieduta dal Superiore generale dei
sacerdoti cottolenghini, Padre Carmi-
ne Arice, nella cappella della Piccola
Casa di Pisa.
Con la promessa perpetua Janaiah, che
si prepara all’ordinazione diaconale e
poi sacerdotale, è entrato a far parte
della Società dei Sacerdoti del Cotto-
lengo.
Il neo professo è nato il 2 aprile 1992
nello Stato di Andhra Pradesh in India.

Deo gratias!

n.3/2021, dicembre Incontri 11


La Prima professione
di suor Lisette
LA CELEBRAZIONE PRESIEDUTA DA MONS. CRAMERI
Alberto Treleani

S abato 9 ottobre nella chiesa Gran-


de della Piccola Casa di Torino
suor Lisette Paola Velasco Montano ha
emesso la Prima Professione religiosa
durante la Celebrazione eucaristica
presieduta da Mons. Antonio Crameri,
cottolenghino, Vescovo del Vicariato
Apostolico di Esmeraldas in Ecuador.
Lisette Paola Velasco Montano è nata
a Esmeraldas in Ecuador. Fin da picco-
la ha avuto occasione di frequentare
la parrocchia di Santa Marianita, che
dalla fine degli anni Ottanta del secolo
scorso è gestita dai sacerdoti cotto-
lenghini. Dopo diversi anni di servizio
presso la comunità parrocchiale con
attività di animazione e catechismo,
la scelta di iniziare il percorso di una
vita comunitaria con le Suore di San
Giuseppe Benedetto Cottolengo l’ha
portata a Tachina, all’interno della
struttura che accoglie gli anziani soli
e abbandonati. Concluso questo pe-
riodo in Ecuador, il passo successivo
del cammino di discernimento è stato
quello di venire in Italia, per iniziare il
percorso che, tramite il noviziato, l’ha
portata alla Prima professione lo scor- sacrata. Negli anni il conciliare i vari Cosa, secondo te, può spingere un
so 9 ottobre. «Carissima Lisy», ha det- impegni della vita, come lo studio, il giovane ad avvicinarsi al carisma cot-
to Mons. Crameri nell’omelia, «sentiti lavoro e le attività in parrocchia di- tolenghino?
amata da Dio che ti ha chiamata e con- ventava sempre più impegnativo, ma L’incontro con le suore del Cottolengo,
tinua tutti i giorni a confermarti nella sentivo che il servizio che facevo in ma anche con i sacerdoti e i fratelli è
sua vocazione; ricordati che è la sua parrocchia mi rendeva davvero felice. un’esperienza di dono di Gesù, che è
vocazione, non la nostra. Non ciò che Quando il Signore ti vuole, ti vuole. E alla base del servizio e del dono della
piacerebbe a me o a te, ma ciò che pia- si fa cercare ovunque. Finché ho det- propria vita verso i poveri. Molti giova-
ce a lui. Per questo, sentiti stra-amata to va bene, ascoltando il desiderio di ni sono attratti dalla possibilità di do-
da Dio, Padre Buono e Provvidente, e servire che sentivo nascere dentro di nare il loro tempo e il loro servizio agli
non stancarti mai di ringraziarlo. Per- me. Il carisma cottolenghino, che ho altri, mettendo la persona al centro,
ché proprio grazie a questo amore tu potuto vivere quotidianamente, mi ha vivendo lo spirito di famiglia, tanto da
sarai capace di amare, sarai presenza aiutata a crescere e a maturare questo far percepire, non solo con le parole,
di paradiso». desiderio di servizio, grazie all’esem- ma con le azioni, che l’altra persona è
pio dei fratelli e delle suore. Non solo importante, dandole dignità.
Come è arrivata la chiamata religio- servizio verso i più poveri e verso le
sa? E cosa ti ha portato verso il cari- persone con disabilità, ma anche verso Dopo la professione, cosa vedi per il tuo
sma cottolenghino? le famiglie e i bambini che frequenta- futuro?
La vocazione religiosa è maturata nel no scuole e oratori. Il mio desiderio di Durante il mio percorso formativo ho
tempo, nel corso di alcuni anni. Già servire e il carisma cottolenghino si avuto la possibilità di svolgere il mio ser-
quando avevo 15/16 anni sentivo che sono incontrati e si sono fortificati a vizio in diverse realtà, in cui ho sempre
dentro di me si muoveva qualcosa, che vicenda, dandomi la forza di seguire la cercato di dare il meglio di me. Essendo
nasceva la curiosità verso la vita con- mia vocazione. cresciuta in un ambiente parrocchiale

12 Incontri n.3/2021, dicembre


mi piacerebbe poter servire in quell’am-
bito, ma ovunque la Divina Provviden-
za deciderà che serve il mio servizio, io
cercherò sempre di fare del mio meglio.

Cosa consiglieresti ad una persona


che sta pensando di scegliere la vita
consacrata?
Di non avere paura. Ogni scelta di vita
ha la sua dose di paure, ma il Signore ci
è vicino, in ogni momento. E se ci chia-
ma a sè lo fa in ogni momento, per far-
ci vivere una vita felice. Io da quando
ho fatto questa scelta sento che la mia
vita è realizzata, e mi rende felice. Mi
sento bene con la scelta che ho fatto,
mi sento felice e io sono contenta del
passo che ho fatto e son convinta di
quello perché voglio davvero. Il passo
per vincere la paura é fidarsi, infatti il
contrario della fiducia è la paura. Fi-
darsi davvero nel Signore perchè non
c’è persona più affidabile. Lui non ci
abbandona e ci accompagna in ogni
scelta che facciamo.

Kenya, l’ordinazione diaconale


del cottolenghino Stephen
Wanderebu Githua
D omenica 31 ottobre il semina-
rista cottolenghino Stephen
Wanderebu Githua, membro della
gioioso del cammino formativo che
è durato oltre nove anni, ha donato
alla Chiesa un nuovo ministro del
zione. Ha quindi promesso con l’a-
iuto del Signore e dei fratelli di vi-
vere con entusiasmo e fedeltà gli
società dei sacerdoti di San Giu- culto. impegni del diaconato secondo gli
seppe Benedetto Cottolengo, ha ri- La celebrazione è stata anima- insegnamenti della Chiesa. «Vivo
cevuto in Kenya l’ordinazione dia- ta con canti e danze tipiche della questo giorno con gratitudine al
conale. La celebrazione eucaristica chiesa kenyota. Colmo di gioia, il Signore. Siate partecipi di questa
è stata presieduta dal Vescovo di neo-diacono Stephen ha ringrazia- Gioia. Il Signore vi benedica», ha
Meru, Mons. Salesius Mugambi to Dio, tutta la famiglia cottolen- concluso il diacono Stephen.
nella piazza della Chiesa di Tuuru. ghina e tutti coloro che lo hanno
L’ordinazione diaconale, culmine sostenuto nel cammino di forma- Deo gratias!

n.3/2021, dicembre Incontri 13


Finalmente oltre la caverna:
ecco i colori della Scuola!
FIDIAMOCI DEI NOSTRI RAGAZZI, LA NOSTRA PIÙ GRANDE SPERANZA
Scuole Cottolengo

I nseguendo una libellula in un prato


di Manet, la scuola riabbraccia i pro-
pri cuori pulsanti tra le mura di edifici
dei ragazzi coraggiosi, consapevoli e
responsabili, che verosimilmente ve-
dranno il mondo cambiare.
luce, come il Caravaggio, disegniamo
canestre di frutta per restituire i co-
lori a un mondo polarizzato in bianco
ormai abituati ad allargarsi e a restrin- Il termine «educare» deriva dal latino e nero.
gersi, distanziando i corpi pur cercan- «e-ducere» («condurre fuori») e na- Ed ecco, dunque, che la scuola torna
do nuovi modi per «sentirsi umani». sconde dentro di sé uno dei miti più centrale, nella sua missione di resti-
In questi anni, ricominciare significa antichi e famosi della storia: il mito tuire al mondo la capacità di vedere i
riempire lo zaino di nuove speranze, della caverna di Platone. colori, le sfumature e le rifrazioni.
ma anche di paure; in fondo, per rico- Per un intero anno, incatenati ad os- Per ogni sillaba scritta o letta e per
minciare serve sempre un briciolo di servare ombre dalle strane forme, sia- ogni problema risolto, per ogni taglio
coraggio. mo stati costretti a dipingere graffiti sulla tela, per ogni nota suonata o can-
Nella missione educativa delle Scuole rupestri senza conoscere la destina- tata. Per ogni anima che ama veder la
del Cottolengo presenti in Italia, da zione dei nostri messaggi. luce, per chi ogni giorno suona la cam-
insegnanti ed educatori, stiamo viven- Uscire dalla caverna per vedere la luce pana. Fidiamoci dei nostri ragazzi, in
do in prima persona il cambiamento e abbracciare la conoscenza sembrava fondo, sono loro la nostra più grande
delle nuove generazioni: il 2021 è l’alba impossibile. Oggi che vediamo tagli di speranza!

L’Asd GiuCo approda


nel quartiere Cruillas di Palermo
La Redazione

N el quartiere popolare Cruillas di al degrado e riqualificata dalla società di “Break Cotto Sicilia” Antonio Fru-
Palermo lo scorso 5 novembre Giuco all’interno di una scuola. Dopo stieri insieme alle autorità comunali e
è nata l’Asd «GiuCo Palermo». L’ Asd i lavori di pulizia dell’area, di manu- al parroco della parrocchia Cottolen-
«GiuCo ’97» è la società sportiva fon- tenzione e di installazione delle porte go di Palermo. Tutti hanno condiviso:
data a Torino dalla Scuola Cottolengo i ragazzi del quartiere hanno invaso il «questo è il luogo migliore e più adatto
a favore di atleti normodotati e diver- campo felici di avere finalmente uno dove trapiantare i valori GiuCo!»
samente abili senza distinzioni tra ca- spazio bello e pulito a loro disposi-
tegorie paralimpiche e non. I valori di zione. Il giorno dell’inaugurazione del
San Giuseppe Benedetto Cottolengo campo e del pre-campionato che vedrà
arrivano dunque in un quartiere diffi- la partecipazione già di 4 squadre Giu-
cile del capoluogo siciliano. “Sport per co, erano presenti il presidente di Giu-
tutti”, in particolare per le famiglie più Co don Andrea Bonsignori, il direttore
deboli in una struttura abbandonata generale Luca Giacchino, il direttore

14 Incontri n.3/2021, dicembre


La realtà PROGETTI COTTOLENGHINI

di Chaaria spedale offre anche servizi di odontoiatria, ecografia ed en-


doscopia digestiva. Da piu’ di un anno inoltre ogni 15 giorni
e’ presente un oncologo per visite e consulenze. Purtroppo
Fratel Giancarlo Chiesa l’oncologia e’ un ambito in forte crescita in Kenya, ma gli
specialisti sono ancora troppo pochi.
Sulla scia del carisma cottolenghino, le persone che si ri-

L a Piccola Casa della Divina Provvidenza – Cottolengo – è


impegnata nell’assistenza alle persone con disabilità fi-
siche e mentali in Kenya dal 1972, quando i primi Fratelli,
volgono alla missione di Chaaria ricevono anche assistenza
spirituale, con preghiere quotidiane per il personale e per i
pazienti. Ogni domenica nei locali dell’Ospedale viene cele-
Suore e Sacerdoti Cottolenghini arrivarono in terra africa- brata la Messa per i ricoverati, mentre una Messa mensile
na per iniziare la loro missione. Nel 1983 il Vescovo di Meru viene celebrata per il personale ospedaliero. Una suora del
chiede ai Fratelli Cottolenghini di trasferirsi in un piccolis- Cottolengo si occupa delle necessità pastorali dei malati e
simo villaggio, Chaaria, per dare inizio ad un nuovo centro il Parroco si rende disponibile per l’amministrazione dei sa-
per persone con disabilità. Finita la costruzione, già nel 1984 cramenti ogni volta che è chiamato.
i primi assistiti erano accolti nella nuova struttura. Da allo- Con l’inizio della pandemia, la missione di Chaaria si è do-
ra il Centro di Chaaria è cresciuto sia in numero di perso- vuta riorganizzare, in modo da isolare gli ospiti dalla realtà
ne assistite, che in servizi offerti a loro. Attualmente sono ospedaliera, in modo da preservarne la salute. La presenza
accolti 51 uomini, con un’età compresa fra i 20 e i 65 anni del Mission Hospital è stata fondamentale in questo periodo
e con disabilità mentali e fisiche molto diverse, sia per na- pandemico, anche grazie al fatto che da sempre la nostra
tura sia per gravità. Oltre al normale servizio di ospitalità, missione e’ impegnata per offrire prestazioni di alta qualita’
sono presenti laboratori di attività occupazionale, catechesi ad un basso costo per i pazienti. Ogni anno vengono offer-
speciale, servizi di fisioterapia e periodicamente uscite di te prestazioni sanitarie completamente gratuite ai pazienti
svago. Il centro di Chaaria è uno dei pochissimi in Kenya piu’ poveri, fra i poveri.
ad accogliere persone con disabilità in modo residenziale e Con la diffusione dei vaccini, è stata fatta richiesta di accre-
permanente. ditamento come centro vaccinale. La campagna di vaccina-
Nella missione cottolenghina è anche presente un presidio zione in Kenya è iniziata nel mese di marzo, grazie ad alcune
sanitario, nato inizialmente sotto forma di Dispensario. Nel donazioni di vaccini coordinate dal programma Covax. Le
corso degli anni tale servizio ha subito un profondo cambia- vaccinazioni continuano a essere effettuate grazie a “dona-
mento sia nello stile che nella struttura, arrivando ad essere zioni” di vaccini dalle singole nazioni, che però spesso con-
riconosciuto come Mission Hospital nel 2000 per un totale sistono in vaccini con brevissime scadenze. Ciò nonostante
di 120 posti letto. I reparti presenti sono: maternita’, pedia- la missione continuerà a offrire il servizio di vaccinazione
tria, medicina, chirurgia, fisioterapia. Inotre l’ospedale ha in modo gratuito per tutti quelli che lo richiederanno, pren-
un reparto “outpatients” dove offre servizio di pronto soc- dendosi cura di chiunque si rivolgera’ alla nostra missione in
corso e visite ambulatoriali. Oltre ad un buon laboratorio cerca di aiuto, secondo le reali possibilita’ materiali a nostra
analisi che puo’ effettuare i principali esami del sangue, l’o- disposizione.

n.3/2021, dicembre Incontri 15


PROGETTI COTTOLENGHINI

CODICE PROGETTO 23

Lo scrigno
delle perle

P resso la missione di Chaaria fin dal 1984 vengono ac-


colte persone con disabilità mentali e fisiche molto
diverse, sia per natura sia per gravità. Attualmente sono
disabilità in modo residenziale e permanente.
“Lo scrigno delle perle” è un richiamo alla spiritualità di
San Giuseppe Cottolengo, che chiamava “perle” le per-
accolti 51 uomini, con un’età compresa fra i 20 e i 65 anni sone con disabilità intellettive e fisiche che entravano
che, oltre all’assistenza residenziale, sono coinvolti in alla Piccola Casa, aiutando gli altri a comprendere quan-
diverse attività occupazionali, hanno accesso ai servizi to siano preziose ai suoi occhi queste persone.
di fisioterapia dedicata, vivono diversi momenti di svago L’obiettivo è quello di finanziare un anno di attività oc-
e ricevono una catechesi speciale, in linea con il Carisma cupazionali del Centro, in modo da favorire le abilità
Cottolenghino. Il centro si avvale del servizio di Suore e di manualità e stimolare le capacità intellettive, grazie
Fratelli Cottolenghini, dipendenti e volontari. all’assemblaggio di rosari, collanine, braccialetti e bi-
La maggioranza delle persone che vengono ospitate giotteria varia. Un’attività apparente semplice, ma che
all’interno del Centro non ha famiglia o proviene da una richiede impegno, pazienza e precisione.
situazione di povertà estrema che non permette ai fa- Gli aiuti da parte dello Stato sono ancora molto scarsi e
miliari di prendersi cura di loro. Il Centro di Chaaria è sicuramente insufficienti a rispondere ai molti bisogni
uno dei pochissimi in Kenya ad accogliere persone con di queste persone.

Sostieni il Cottolengo IBAN IT16 T030 4801 0000 0000 0085 070
c/c postale N. 62153184
Via Cottolengo, 14 - 10152 Torino
donazioni.cottolengo.org Codice fiscale 01538340017
16 Incontri n.3/2021, dicembre
PROGETTI COTTOLENGHINI

Fundación Cottolengo: alla scoperta


della realtà cottolenghina di Manta
L a Piccola Casa della Divina Provvidenza nasce con la mis-
sione di accogliere gli ultimi, ovunque essi si trovino. Una
delle realtà presenti in terra di missione è la Fundación Cot-
tolengo, che opera nella città ecuadoriana di Manta. Per sco-
prire meglio questa realtà, abbiamo intervistato suor Mary,
direttrice della struttura, e , Cristhian Geovanny Marin Tello,
il direttore sanitario.

Cos’è la Fundación Cottolengo?


La Fundación nasce nel mese di giugno 2006 a Manta, nel
Barrio De Los Geranio, dalla collaborazione con una piccola
struttura con 10 camere di proprietà di una signora. Veden-
do la necessità di tanti poveri, malati terminali, che non tro-
vavano accoglienza negli Ospedali Pubblici e avendo questa
struttura, si è rivolta alle Suore cottolenghine presenti nel
Barrio Santa Martha per essere aiutata ad accogliere questi
malati. L’accoglienza inizialmente era data dalle suore, poi
con l’aumento dei malati, è stato naturale pensare a un’e-
spansione della struttura iniziale. Attorno alla struttura era
presente un terreno abbastanza spazioso, di proprietà della
Diocesi. Nel 2012 è stata costituita la Fundación Cottolengo,
di proprietà della Diocesi, che ha consentito sia di edificare
nuovi padiglioni sia di ottenere il riconoscimento dal Mini-
stero della Salute. Attualmente quanti sono i malati e che tipo di patologie
accogliete?
La Fundación attualmente ha 98 posti letto con diversi tipi di
patologie: Cure palliative, Alzheimer e Demenza senile, Mor-
bo di Parkinson. All’interno della struttura è presente anche
la possibilità di Riabilitazione post- operatoria e di accoglien-
za per anziani soli e non autosufficienti.

Come opera la Fundación Cottolengo?


La Fundación è guidata da un Team di persone laiche a titolo
di volontariato che nella generosità di tempo, di dedizione, di
capacità e senso di responsabilità, riescono a gestire la Fun-
dación e l’organizzazione dell’Ospedale. Ogni paziente è una
persona, ha la sua umanità e, per questo, deve essere trattato
come tale, con rispetto della sua dignità, rispettandolo anche
nella sua malattia. Questo è testimoniato anche dal nostro
Direttore Sanitario. Quando, al termine del periodo di tiro-
cinio, è stato assunto dalla Fundación come Medico, cono-
sceva già i pazienti, di cui non era solo il medico, ma un loro
amico. Ciò ha consentito di stendere una storia clinica più
approfondita, avere una possibilità di diagnosi e di relativo
trattamento migliori.

n.3/2021, dicembre Incontri 17


PROGETTI COTTOLENGHINI

CODICE PROGETTO 10

Un medico per la
Fundación Cottolengo
L ’Ecuador è uno degli stati meno estesi dell’America del
Sud; è un paese multietnico e multiculturale nel quale
gran parte della popolazione vive in condizioni di povertà.
Manta è una città dell’Ecuador di 226.477 abitanti situata
nella Provincia di Manabí. Dal 2000 le Suore Cottolenghine
prestano la loro attività a beneficio della popolazione più bi-
sognosa. Nel barrio “Los Geranios” è presente la “Fundación
Cottolengo”, situata a 6 km dal barrio Santa Marta, dove si
trova la comunità delle suore. La struttura sanitaria “Funda-
ción Cottolengo” si sostiene grazie alla Divina Provvidenza,
dell’azione caritativa locale e internazionale. La struttura è
l’unica in Ecuador a occuparsi di malati terminali nella for-
ma di hospice per patologie neoplastiche e AIDS, superan-
do ogni forma di discriminazione, isolamento e abbandono
dei poveri. Gli ospiti attuali sono 90, con diverse patologie:
neurologiche, Alzheimer, AIDS, neoplastiche, post ricovero,
lungodegenza. Pertanto è necessaria la presenza continua
di un medico, tenendo in considerazione la serietà delle pa-
tologie che ognuno dei pazienti presenta. Il progetto consi-
ste nella possibilità di sostenere la presenza di un ulteriore
medico nella struttura, per garantire la continuità dell’assi-
stenza. La responsabile del progetto è Suor Mary Soshiyath.

Aiutaci a sostenere
il prezioso e fondamentale
impegno giornaliero
di un medico presso
la “Fundación Cottolengo”

Sostieni il Cottolengo IBAN IT16 T030 4801 0000 0000 0085 070
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18 Incontri n.3/2021, dicembre
AVC: «ripartiamo
accanto agli ospiti!»
I VOLONTARI SONO TORNATI IN CAMPO IN DIVERSI SERVIZI
Franca Sacchetti

L o scorso settembre, finite le va-


canze, hanno finalmente riaperto
le scuole in presenza e sono riprese
to Francesco Paleari, ad una Messa di
riapertura dell’attività di volontariato,
stiamo riscoprendo il piacere di rive-
pastorale della Piccola Casa creando
un gruppo di volontari che si dedicherà
all’ascolto e alla compagnia degli ospiti
un po’ tutte le attività interrotte dalla derci, fare due chiacchiere, riprendere, per prendersi cura delle loro necessità
pandemia. Anche noi volontari della dove è possibile, la nostra attività cot- spirituali e di relazione perché ognu-
Piccola Casa siamo ripartiti! tolenghina. Ci manca la parte princi- no di noi, oltre all’accudimento fisico,
Nel lungo periodo di distanziamento pale, il contatto con gli ospiti ma, lad- sicuramente garantito, necessita di vi-
imposto dal Covid ci siamo resi con- dove è possibile, è ritornata la nostra cinanza ed empatia, di un ascolto fatto
to del valore delle relazioni umane. La presenza: in ospedale, al Centro vacci- non solo con le orecchie ma anche con
vera felicità ed il vero benessere si ali- nale, a Casa Accoglienza, nella raccolta gli occhi e con il cuore.
menta di relazioni. indumenti, nella raccolta alimentare e
in altri servizi in sedi esterne. E, quando potremo di nuovo essere a
Abbiamo accolto le limitazioni solo fianco dei nostri ospiti, con l’aiuto della
come costrizione provvisoria di cui Anche il nostro Comitato esecutivo, Divina Provvidenza, noi saremo pronti!
liberarci al più presto, per ritornare il dopo 18 mesi di riunioni su piattafor-
prima possibile alla vita che il volonta- ma elettronica, si è finalmente svolto in
rio ha scelto, cioè donare parte del suo presenza attraverso un incontro sere-
tempo agli ospiti della Piccola Casa. no ed amichevole.
Ognuno di noi ha sperimentato negli
anni quanto questo dono di sé ritorni In questi mesi abbiamo continuato a
amplificato in amicizia, relazioni e se- preparaci per il futuro. Abbiamo par-
renità. Quello che pensavamo fosse un tecipato ad alcuni bandi di grandi Isti-
periodo limitato si è dilatato per troppi tuti e quanto ottenuto ci ha permesso
mesi ma ora, pieni di fiducia, vogliamo di dotarci di materiale tecnologico
credere che stia per terminare. per l’intrattenimento degli ospiti che
coinvolgerà anche giovani volontari
Per questo, oltre ad aver colto con en- che utilizzano con facilità questi nuovi
tusiasmo l’invito di Padre Carmine e strumenti; stiamo preparando la pre-
Madre Elda a partecipare lo scorso miazione dei volontari con oltre 35 anni
18 settembre, nella memoria del Bea- di servizio; collaboreremo con l’attività

n.3/2021, dicembre Incontri 19


Giovanni, figlio di Zebedeo,
il Cottolengo e la centralità
della preghiera
don Emanuele Lampugnani

C ontinuando il nostro percorso


di conoscenza degli apostoli, ci
soffermiamo in questo articolo su
trasfigurato (cfr Mc 9,2); gli è vi-
cino quando nell’Orto del Getsém-
ani si ritira in disparte per pregare
Giovanni, figlio di Zebedeo e fra- il Padre prima della Passione (cfr
tello di Giacomo. Il suo nome, ti- Mc 14,33); infine poco prima della
picamente ebraico, significa «Il Si- Pasqua, quando Gesù sceglie due
gnore ha fatto grazia». discepoli per mandarli a prepara-
re la sala per l’ultima Cena, a lui ed
Il Vangelo narra che mentre rias- a Pietro affida tale compito (cfr Lc
settava le reti sulla sponda del lago 22,8).
di Tiberìade, Gesù lo chiamò insie-
me con il fratello (cfr Mt 4,21; Mc La posizione di spicco di Giovanni
1,19). Giovanni fa sempre parte del nel gruppo dei dodici rende in qual-
gruppo ristretto, che Gesù prende che modo comprensibile l’iniziativa
con sé in determinate occasioni. È presa un giorno da sua madre: ella
insieme a Pietro e a Giacomo quan- si avvicinò a Gesù per chiedergli
do Gesù, a Cafarnao, entra in casa che i due figli, Giovanni appunto
di Pietro per guarire la sua suoce- e Giacomo, potessero sedere uno
ra (cfr Mc 1,29); sempre con loro alla Sua destra e uno alla Sua si-
due segue il Maestro nella casa di nistra nel Regno (cfr Mt 20,20-21);
Giàiro, la cui figlia sarà richiama- domanda che diede l’occasione a
ta in vita (cfr Mc 5,37); lo segue Gesù per precisare di non essere
quando sale sul monte per essere venuto per essere servito ma per
servire e dare la propria vita in ri-
scatto per la moltitudine (cfr Mt
20,28), e che quindi era questa la
strada sulla quale dovevano met- Dalla Chiesa orientale egli è chia-
tersi coloro che desideravano es- mato «il Teologo», cioè colui che è
sere Suoi discepoli, la strada del capace di parlare in termini acces-
servizio e non del dominio. sibili delle cose divine, svelando la
via dell’accesso a Dio mediante l’a-
All’interno della Chiesa di Gerusa- desione a Gesù.
lemme, Giovanni occupò un posto Il culto di Giovanni apostolo si af-
di rilievo nella conduzione del pri- fermò a partire dalla città di Efeso,
mo gruppo di cristiani. Paolo infat- dove, secondo un’antica tradizione,
ti lo annovera tra quelli che chiama avrebbe a lungo operato, morendo-
le «colonne» di quella comunità vi infine in età straordinariamente
(cfr Gal 2,9). Secondo la tradizione, avanzata.
Giovanni è «il discepolo predilet-
to», che nel Quarto Vangelo poggia Rif lettere sulla figura di Giovan-
il capo sul petto del Maestro du- ni ci permette di raccogliere una
rante l’Ultima Cena (cfr Gv 13,21), lezione importante per la nostra
si trova ai piedi della Croce insieme vita: il Signore desidera fare di cia-
alla Madre di Gesù (cfr Gv 19, 25) ed scuno di noi un discepolo che vive
è infine testimone sia della tomba una personale amicizia con Lui.
vuota che della stessa presenza del Per realizzare questo non basta
Risorto durante la pesca miracolo- seguirlo e ascoltarlo esteriormen-
sa (cfr Gv 20,2; 21,7). te; bisogna anche vivere con Lui e

20 Incontri n.3/2021, dicembre


come Lui. Ciò è possibile soltan- Grande era in san Giuseppe Cot-
to nel contesto di un rapporto di tolengo l’amore alla preghiera,
grande familiarità, pervaso dal ca- come emerge, per esempio, dalla
lore di una totale fiducia. seguente testimonianza «Io ho am-
È ciò che avviene tra amici; per mirato in san Giuseppe Cottolen-
questo Gesù ebbe a dire un giorno: go il gusto della preghiera, e una
«Nessuno ha un amore più grande devozione particolare ed edifican-
di questo: dare la vita per i propri
amici ... Non vi chiamo più servi,
te, con cui la faceva, e mostrava il
fuoco interno di cui ardeva il ser- «È la preghiera
che ci mette
perché il servo non sa quello che fa vo di Dio» (P.O.: Luigi Cottolengo
il suo padrone; ma vi ho chiamati IV,227).
amici, perché tutto ciò che ho udi-
to dal Padre l’ho fatto conoscere a Interessante è anche questa testi- in relazione
voi» (Gv 15, 13.15). monianza di suo fratello Alberto:
«Nell’ottobre del 1825 san Giusep- con Gesù, è la
Da tutto questo emerge l’impor- pe Cottolengo mi accompagnò da
tanza della preghiera: è la preghie-
ra infatti che ci mette in relazione
Bra; orbene ricordo che per tutto
il viaggio, che durò circa sei ore,
preghiera che
con Gesù, è la preghiera che ci per-
mette di vivere una vera amicizia
sempre l’ho veduto a dire il brevia-
rio, o l’uffizio, o starsi raccolto, o
ci permette di
con Lui. parlare di cose sante, tantoché io
che avevo sedici anni e purtroppo
vivere una vera
Se amiamo Gesù non possiamo fare a
meno di pregare, perché è lì che noi Lo
poca devozione gli dissi: Ma cano-
nico fate sempre così voi quando
amicizia con Lui.
incontriamo e che, coltivando la no-
stra amicizia con Lui, possiamo trova-
viaggiate? - Sì, mio caro, questo è
quanto mi piacerebbe poter sem-
Se amiamo Gesù
re la motivazione e la forza per vivere
in radicalità il Vangelo.
pre fare» (P.O.: Alberto Cottolengo
IV,340). non possiamo
fare a meno di
pregare, perché
è lì che noi Lo
incontriamo e
che, coltivando
la nostra
amicizia con
Lui, possiamo
trovare la
motivazione e la
forza per vivere
in radicalità il
Vangelo»

n.3/2021, dicembre Incontri 21


Parla Mons. Crameri,
nuovo Vescovo di Esmeraldas
«DOPO IL COVID C’È DA RICOSTRUIRE IL TESSUTO SOCIALE
E FRENARE LA VIOLENZA»
Stefano Di Lullo

M ons. Antonio Crameri, cotto-


lenghino, dal 2 settembre nuo-
vo Vescovo del Vicariato apostolico
Mons. Crameri, il suo servizio come
sacerdote missionario cottolenghi-
no partì nel 2002 proprio da Esme-
brato 21 vescovi, ma ho anche trovato
una città con una violenza cresciuta
di gran lunga rispetto a cinque anni
di Esmeraldas in Ecuador, dall’8 al 10 raldas dove poi rimase per 14 anni, fa, possiamo quasi dire «una terra di
ottobre è stato alla Piccola Casa di fino al 2016, operando nella missione nessuno» lasciata in mano ai narco-
Torino dove sabato 9 ha presieduto del Cottolengo in un quartiere po- trafficanti e a persone senza scrupoli
la Messa in cui suor Lisette, novizia verissimo, messo ora ancora più in che si approfittano della gente povera
esmeraldegna della Congregazione ginocchio dal Covid e da tutte le sue e debole offrendo guadagni facili per
suore di S.G.B. Cottolengo, ha emesso conseguenze. Che cosa ha provato a tenere il controllo del territorio: è uno
la prima professione religiosa; dome- tornare ad Esmeraldas da Vescovo e degli effetti più devastanti della pan-
nica 10 ottobre ha poi celebrato l’eu- che città ha trovato? demia, oltre le migliaia di morti che
caristia nella parrocchia torinese de- È stata una vera sorpresa che non mi hanno lasciato le prime due ondate,
dicata al Cottolengo in corso Potenza, aspettavo, giunta dopo solo 18 mesi di terribile.
in occasione della festa patronale. ministero da Vescovo Ausiliare in una
Mons. Crameri, classe 1969, nato a diocesi enorme, Guayaquil, che con- Lei ha iniziato il suo ministero epi-
Locarno in Svizzera, formatosi alla ta oltre 3 milioni e mezzo di abitanti scopale ad Esmeraldas in una data
Piccola Casa di Torino dove fu ordi- e 7 vicarie, dove le prime due ondate significativa per la Piccola Casa…
nato sacerdote l’8 giugno 1996, prima di Covid hanno lasciato un’ecatombe, Ho avuto la grazia di poter sceglie-
di diventare Vescovo per oltre 17 anni insieme ad un tessuto sociale sfalda- re la data dell’Ingresso nel Vicariato
ha prestato servizio in diverse par- to. Stavo cominciando a muovermi Apostolico: il giorno in cui si fa me-
rocchie dell’Ecuador, dove sono pre- nelle due vicarie a me affidate, le più moria dell’ispirazione ricevuta da san
senti alcune missioni cottolenghine, lontane da Guayaquil destinate a di- Giuseppe Benedetto Cottolengo a
dapprima ad Esmeraldas e poi a Flavio ventare future diocesi, Santa Eléna e fondare la Piccola Casa 194 anni fa, il
Alvaro nella diocesi di Portoviejo. Il 20 Daule, quando la Provvidenza ha pen- 2 settembre 1827. È il giorno in cui il
dicembre 2019 Papa Francesco lo ha sato diversamente affidandomi una Cottolengo, chiamato al capezzale di
nominato Vescovo Ausiliare di Guaya- porzione di Chiesa che conosco bene, una donna, madre di tre bambini e in
quil, ministero che ha svolto per 18 dove ho operato come sacerdote cot- attesa del quarto, non accolta in nes-
mesi, fino allo scorso 5 luglio quando tolenghino per 14 anni. Sono stato suno degli ospedali cittadini, è spet-
il Pontefice gli ha affidato la guida del accolto con la tipica ospitalità esme- tatore della sua morte. Decide allora
Vicariato apostolico di Esmeraldas raldegna, con grandi festeggiamenti, di dare inizio ad una piccola inferme-
sull’oceano Pacifico. alla Messa di Ingresso hanno concele- ria per evitare il ripetersi di casi simi-

22 Incontri n.3/2021, dicembre


li. A Torino, come in Ecuador, è l’invito Prima di tutto è importante mette-
a mettere al centro i poveri, i dimenti- re al primo posto la preghiera per la
cati, gli esclusi. Certamente una data nostra gente: il Cottolengo credeva
di buon auspicio per la mia missione molto nella centralità della preghiera.
. In secondo luogo dobbiamo poi porre
A Guayaquil dove lei è stato Vescovo
Ausiliare a inizio ottobre si è verifi-
al centro la crescita dei giovani. Come
ho detto all’equipe di Pastorale gio- «La nostra
cato il peggior massacro della storia
carceraria dell’America latina: 118
vanile non mi interessano le masse di
ragazzi agli incontri diocesani, ma la sfida è riuscire
a far capire ai
morti in scontri avvenuti nel carcere nostra sfida è riuscire a far capire ai
della città, 6 persone sono state de- giovani qual è il loro posto nella so-
capitate, violenze inaudite scoppiate cietà e nella Chiesa, e dunque il senso
per lotte di potere. Dalle sue parole della vita: in poche parole scoprire la giovani qual è il
apprendiamo che un clima di violen- propria vocazione che non può essere
za serpeggia anche ad Esmeraldas e quella della violenza e della distruzio- loro posto nella
un po’ in tutto il Pese. Come legge ne. Giovani dunque che si impegnino
questo fenomeno?
Il massacro avvenuto nel carcere di
contro l’ingiustizia: questo è il primo
passo per il benessere di una società.
società e nella
Guayaquil riflette ciò che si verifica
quotidianamente nella società equa-
A me piace moltissimo l’espressione
cottolenghina «siamo qui per trasfor-
Chiesa, e dunque
doregna, e di gran parte dell’America
latina: lotte di potere fra bande per
mare questa terra, fosse anche una
brutta copia del Paradiso». Penso che
il senso della
il controllo del territorio dove vige
la legge del più forte, per il momen-
sia dunque questa la sfida della Chie-
sa esmeraldegna e di tutto l’Ecuador,
vita: in poche
to questi gruppi si ammazzano fra di
loro ma c’è il pericolo concreto che
a partire dai giovani.
parole scoprire
gli scontri possano colpire persone
innocenti. Nei primi giorni del mio la propria
ministero di Vescovo ad Esmeraldas,
a inizio settembre, ho incontrato i sa- vocazione che
cerdoti e le comunità religiose; dopo
l’incontro con le religiose in Vicariato non può essere
quella della
mentre le sorelle stavano tornando a
casa, a poche centinaia di metri dal-

violenza e della
la cattedrale, hanno assistito ad un
omicidio: due giovani in moto si sono
avvicinati ad un’automobile e hanno
sparato ad una persona uccidendola distruzione. A me
sul colpo: le religiose sono state testi-
moni e certamente hanno scampato
un pericolo concreto. I motivi di que-
piace moltissimo
ste violenze sono legati al narcotraf-
fico che sta coinvolgendo sempre più
l’espressione
i giovani. cottolenghina
Cosa può fare la Chiesa locale in que-
sta situazione?
‘siamo qui per
trasformare
questa terra,
fosse anche una
brutta copia del
Paradiso’»

n.3/2021, dicembre Incontri 23


Il beato Francesco
Paleari e la forza
della comunità
L’ESEMPIO DEL BEATO PER LA VITA COMUNITARIA
DI UN VILLAGGIO IN TANZANIA
don Nicholas Kirimo

N ella nuova parrocchia intitolata a


San Giuseppe Benedetto Cotto-
lengo, a Masaki in Tanzania, nata lo
giamento era una scuola continua di
virtù». Ed ecco il lato più affascinante
del nostro beato: un fascino che sta
go dove l’atteggiamento di chi cerca
la volontà di Dio si fa evidente. Il sin-
golo, da solo, non sa mai se sta aman-
scorso 7 luglio, c’è una comunità che trasformando una piccola comunità do o se invece crede di amare. Nella
per il proprio cammino guarda all’e- di base nella zona costiera della Tan- comunità le relazioni sono il banco di
sempio educativo del beato cottolen- zania. prova della nostra capacità di amare
ghino Francesco Paleari, loro patrono. Nella comunità sta, infatti, man mano e di trasformare in azioni concrete la
Prendendo spunto dalla storia eroica crescendo la consapevolezza che al nostra fede. Nella zona costiera della
del beato poglianese, educatore dili- contrario del potere politico, che or- Tanzania è forte l’emergenza educa-
gente già da chierico nel Seminario dinariamente tende a dividere per tiva, è dunque urgente partire dalla
interno della Piccola Casa, il gruppo dominare (divide et impera), nel Van- formazione dei bambini e dei ragazzi.
di famiglie che costituiscono questa gelo troviamo un invito a scoprire la Quest’attenzione verso i giovani ha
comunità si incontra una volta alla forza della comunione. Non è sempli- accresciuto nella comunità di base il
settimana per un momento di condi- cemente l’unione che fa la forza: una forte desiderio di costruire una scuo-
visione della Parola di Dio e per ag- comunità che ascolta assiduamente la primaria, intitolata al beato Pale-
giornarsi sulla situazione degli abi- la Parola e continuamente cerca di ari, esperto educatore della mente
tanti del proprio villaggio. Non solo, metterla in pratica diventa una profe- e dell’anima. Al momento è solo un
credendo nella forza dell’esempio, zia efficace per le nuove generazioni. sogno. Ma crediamo che con l’inter-
la comunità si impegna ad aiutare le È la carità vissuta che rende incisivo cessione del beato Paleari il sogno si
persone più bisognose del villaggio l’insegnamento, non la loquacità dei potrà realizzare. D’altronde il nostro
come metodo per trasmettere i valori proclamatori. La piccola comunità nel beato, come il santo Cottolengo, cre-
cristiani ai bambini ed ai giovani. villaggio della Tanzania sta diventan- deva che «La Divina Provvidenza ha
Si è risvegliato nei membri di que- do un luogo in cui è possibile volersi mille modi di provvedere» e che «per
sta piccola comunità di credenti la bene, una vera schola amoris. È il luo- lo più adopera mezzi umani».
consapevolezza che la formazione
dei giovani passa attraverso l’esem-
pio. «Ringraziamo Dio per l’illustre
esempio del Beato Cottolenghino»,
sottolinea Raymond, uno dei mem-
Il Centenario della
bri della comunità, «perché non solo
ci sprona ad essere attenti ai bisogni
nascita di Fratel Bordino
educativi delle nuove generazioni, ma
soprattutto ci sostiene con la sua in- UNA VITA ORDINARIA SPESA IN MODO STRAORDINARIO
tercessione nell’impegno intrapreso
di spargere il profumo del Vangelo nel Fratel Ernesto Gada
nostro villaggio». C’è un parallelismo
interessante tra questa affermazione
e la testimonianza di Cesarina Cesa-
no, testimone al processo di beatifi-
E sempio per tanti
La vicenda umana di Andrea Bor-
dino (Fratel Luigi) ad una osservazione
contadino, il militare, l’infermiere, il
religioso, il malato. E dove sta la sua
straordinarietà? Per i conoscitori della
cazione del Paleari: «… ci esortava ad naturale appare di una normalità in- sua vita sta nel modo con cui egli ha
esercitare in tutti i modi la carità per credibile e, nello stesso tempo, di una vissuto le età della vita, gli impegni
acquistare le anime e verso la gioven- straordinarietà altrettanto incredibile. respirati in famiglia poi assunti in pro-
tù voleva che usassimo il modo dolce Si è imbarazzati a dover scegliere tra prio, il dovere seguito fino in fondo in
e sorridente che ha grande fascino normalità e straordinarietà, un po’ tutte le situazioni quotidiane, dovere
sulle anime giovanili». I testi sotto- come la vita di tanti santi che ti stanno dai tratti eroici.
lineano come «la caratteristica più accanto e non li percepisci tali. C’è pertanto un filo conduttore, una
bella del suo insegnamento fu il clima Cos’ha fatto di normale? Tutto: fa- trama che tesse la vita di Fratel Luigi
soprannaturale che seppe infondervi miglia, gioco, scuola, compagnia, dall’infanzia fino all’esito finale che lo
quasi insensibilmente. Il suo atteg- frequentazione della parrocchia, il rende un modello ispiratore per la vita

24 Incontri n.3/2021, dicembre


di tanti. Potremmo dire che Fratel Lu- Ricordo particolarmente la serenità di
igi è «un uomo per ogni stagione»: ri- mio padre che era sempre fiducioso
guardo la famiglia, i giovani, i militari, i e non si scomponeva mai, neppure di
sanitari, gli operatori della cura, i con- fronte alle disavventure, alle grandi-
sacrati, i malati. Sono le testimonianze nate» (16ss I).
dirette raccolte in vista del processo Altrettanto ricorda la sorella Este-
di beatificazione ad illuminarci su tutti rina (che da religiosa del Cottolengo
questi aspetti. assunse il nome di suor Pia): «I nostri
genitori ci tenevano molto che i figli
Perla per le famiglie imparassero li loro dovere da buoni
La primogenita degli otto figli della fa- cristiani… Prima di tutto ce ne davano
miglia Bordino, ricorda che i suoi ge- l’esempio loro…» (Risbaldo, 19, I).
nitori avevano una buona reputazione Allo stesso modo il fratello Valerio:
nel paese (Castellinaldo): «Si viveva del «Papà e mamma ci hanno dato un’edu-
proprio lavoro con una certa agiatez- cazione severa e giusta, ma con tutto
za. Il pane in casa non è mai manca- l’affetto di cui sono capaci i genitori. Ci
to… nel paese ci si aiutava a vicenda» fu sempre buona armonia tra noi fra-
(Gemma, 15, I). telli» (19, I).
Risbaldo, il secondogenito, asserisce L’esempio dei genitori trascina i figli; in
che «la nostra è una famiglia di lavo- paese era noto come il papà di Andrea Continua
ratori dei campi, di stile patriarcale… I «era altruista e aiutava volentieri il
nostri genitori ci hanno allevati nel ti- prossimo. Andrea seguì certamente il Le testimonianze sugli altri aspetti del-
more e nell’amore di Dio, insegnandoci buon esempio dei genitori» (F. Marchi- la vita di Fratel Luigi saranno pubblica-
a pregare fin dai primi anni di vita […] sio, gruppo di Azione Cattolica, 26, I). te sui successivi numeri di Incontri.

Suor Maria Carola,


instancabile «missionaria
di speranza»
suor Antonietta Bosetti
«Nel contesto attuale c’è bisogno «Preghiamo che il Regno di Gesù diente che va avanti nella certezza
urgente di missionari di speranza Cristo venga in noi, nelle anime che lo Spirito Santo opera in ogni
che, unti dal Signore, siano capa- che abbiamo lasciate e che la Fede epoca della Chiesa, la porta avanti
ci di ricordare profeticamente che si propaghi!». e la salva.
nessuno si salva da solo» (Messag- È evidente che la sua dedizione era Lo stesso Papa Francesco sotto-
gio di Papa Francesco per la Gior- nata da una profonda esigenza di linea come questo ideale di Chie-
nata Missionaria Mondiale 2021). essere generativa di Vita, «gene- sa in uscita, di Chiesa missionaria
«I Santi sono profeti di speranza!». rativa di speranza» donando agli passa attraverso la testimonianza
Suor Maria Carola, prossima alla ultimi, «con i fatti più che con le e noi in suor Maria Carola abbia-
beatificazione, e con lei le nostre parole» il dono più grande offerto- mo certamente una sorella che ci
prime sorelle missionarie, è stata ci da Cristo morendo sulla Croce, il provoca ad essere gioiosi testimoni
instancabile missionaria di speran- suo «amore» che salva, la speran- in uscita partendo dagli ultimi, cu-
za in terra africana, a nome della za, quale finestra che si apre, già stodendo lo stile evangelico e svi-
Chiesa e della Piccola Casa. Quello su questa terra, sulla Gerusalemme luppando la creatività perché come
allora era un compito di frontiera Celeste e ci fa considerare effimere ci inculcava il Cottolengo: «L’amore
per l’annuncio del Vangelo, per l’e- le speranze terrene. «Deo gratias! di Cristo ci possiede».
stensione del Regno di Dio. Da no- Una buona morte pagherà tutto!»
tare che queste sorelle non «usci- era stato il suo leitmotiv, la frase Suor Maria Carola, nella prima
rono» da sole ma in gruppo, con ripetuta sovente sia nella gioia che metà del ‘900, con la sua capacità
«un noi più grande», collaborando nel dolore. di ascolto della realtà, guidata dal-
con il nascente istituto dei Missio- Quindi la via dell’annuncio della lo Spirito, con empatia e audacia
nari della Consolata. speranza ai poveri è via liberante profetica ha fatto questo: ha cerca-
Significative di questo anelito con- e sempre nuova di Gesù Crocifisso to di offrire il suo aiuto, di educa-
tinuo ad evangelizzare sono le pa- e Risorto che si realizza attraver- re le persone a liberarsi dalle loro
role pronunciate da suor Maria Ca- so l’umiltà, la fraternità, il dono dì povertà insegnando loro ad essere
rola negli ultimi momenti di vita: sé, la via della fiducia mite e obbe- protagoniste del proprio futuro.

n.3/2021, dicembre Incontri 25


Dalle ospiti di Pinasca
un’opera sul Santo Cottolengo
per abbellire Casa Madre
QUADRI AFFISSI ALLA PICCOLA CASA DI TORINO

Redazione

U n quadro con l’immagine del San-


to Cottolengo stilizzata con alle
spalle la Piccola Casa della Divina
pletamente bianca del motto «Caritas
Christi Urget nos»: «questo», spiega
Chiara, «per sottolineare che il Santo
Casa». Per i pannelli più piccoli sono
state scelte due frasi che rappresenta-
no due cardini della spiritualità cotto-
Provvidenza e il motto «Caritas Chri- ha concretizzato la frase di San Paolo lenghina.
stiurget nos». A fianco alcune matto- “Caritas Christi urget nos” attraverso
nelle con due frasi del santo: “Noi tutti la realizzazione concreta della Piccola Deo gratias!
siamo figli di un buon Padre” e “Amia-
mo Dio e siamo santi, il resto è niente”.
È l’opera che da alcuni giorni arricchi-
sce la facciata di Casa Madre alla Pic-
cola Casa di Torino. È stata interamen-
te realizzata dalle ospiti del Cottolengo Fraternità in cammino
di Pinasca sotto il coordinamento di
Chiara, provanda delle suore di S.G.B. tra terra di mezzo e realtà,
Cottolengo, che possiede competenze
artistiche.
Chiara insieme alle ospiti aveva già
percorso per i giovani
realizzato alcuni quadri per abbellire
UNA DOMENICA AL MESE AL COTTOLENGO DI TORINO
uffici della Piccola Casa.
«Quando ci è stata commissionata
questa nuova opera», racconta Chiara, Redazione
«le “signore” del Cottolengo di Pina-
sca erano entusiaste. Abbiamo quindi
realizzato dei quadri con alcune frasi F raternità, piccolezza, dono,
cura, vita, casa e Divina Prov-
videnza sono le parole chiave del
videnza di Torino (via Cottolengo
14), ma é prevista anche la modalità
online richiedendo il link via mail.
del santo unendo l’arte alla spirituali-
tà». Per il viso del santo è stato scelto il percorso proposto dall’equipe di Per maggiori informazioni e cu-
colore blu, così come per il campanile Pastorale giovanile della Piccola riosità si può telefonare al nume-
che dal blu sfuma verso l’azzurro fino Casa - Cottolengo di Torino – nel ro cell. 3450581608 o scrivere una
al bianco per arrivare alla scritta com- nuovo anno pastorale 2021-2022. mail a volontarialcottolengo@cot-
Traendo spunto da un’opera cele- tolengo.org.
bre quale è il Signore degli Anelli
di Tolkien, la Piccola Casa desidera
proporre ai giovani un cammino di
fede e discernimento non in soli-
taria, ma come fraternità alla luce
della Parola di Dio e della spiritua-
lità cottolenghina per riconoscere
il proprio ruolo in questo tempo
che ci è dato che è questo e non un
altro.
Gli incontri sono aperti a tutti i
giovani tra i 18 e 35 anni, simpa-
tizzanti o meno del genere fan-
tasy; si svolgono una domenica al
mese, secondo il calendario propo-
sto (21 novembre, 23 gennaio 2022,
20 febbraio, 20 marzo, 24 aprile,
22 maggio), dalle 17 alle 19 presso
la Piccola Casa della Divina Prov-

26 Incontri n.3/2021, dicembre


OSPEDALE
NEWS

Una rete di cure e servizi


per pazienti che hanno subito
lesioni cerebrali
UNA RISPOSTA APPROPRIATA TRA LE STRATEGIE RIABILITATIVE

Mauro Franco – Gian Paolo Zanetta

I n Italia quasi un milione di per-


sone sono sopravvissute ad un
ictus con esiti più o meno invali-
ducia nei confronti di un sistema
sanitario non in grado di fornire
risposte appropriate a situazioni di
Il funzionamento della rete do-
vrà essere garantito da un centro
di coordinamento ospedaliero, in
danti con un costo sociale derivan- grave criticità sanitaria e sociale. grado di monitorare i casi candi-
te dall’assistenza che si aggira tra La DGR Piemonte del 22 marzo dabili per un trasferimento presso
i 13 ed i 30 miliardi di euro, a cui 2010, n. 62-13647, «Istituzione del l’USV, integrare gli attori coinvolti
si associa una cifra variabile tra i 7 Percorso clinico assistenziale per per la definizione dei protocolli e
ed i 13 miliardi legati alla perdita di persone in Stato Vegetativo, Stato delle procedure operative neces-
produttività. di Minima Coscienza e Locked-in sarie per rendere omogenea la va-
La mancanza di risposte adegua- Syndrome», istituiva le strutture lutazione dei casi e le modalità di
te alle dimensioni del problema ha intermedie (USV) che avrebbero trasferimento da un setting assi-
generato in molti sistemi sanitari dovuto prendersi carico dei pa- stenziale ad un altro, monitorando
regionali mobilità passiva relati- zienti «non responsivi» provenienti successivamente l’applicazione di
va alla gestione di questi pazien- dalle rianimazioni per stabilire se parametri condivisi per la garanti-
ti producendo cifre significative, tale quadro clinico fosse tempora- re il passaggio del paziente, termi-
nell’ordine di milioni di euro, con neo o definitivo. nata la fase di studio presso l’USV,
una f lessione nell’ultimo periodo Le gravi cerebro lesioni acquisite alle Strutture di Riabilitazione di
ragionevolmente più per motivi le- sono quadri patologici che impe- terzo livello o le Strutture Resi-
gati alla pandemia in atto che per gnano risorse per lunghi periodi denziali.
migliorate risposte del sistema sa- nella migliore delle ipotesi ma nel- Terminata la fase iniziale dell’as-
nitario ad un bisogno rimasto co- la maggioranza dei casi richiedono sistenza e cura, che prevede un
stante. cure ed assistenza per il resto della coinvolgimento delle strutture
Il quadro generale vive una situa- vita dei soggetti coinvolti. ospedaliere e di riabilitazione in-
zione di significativo squilibrio tra Occorre allora andare verso un tensiva, il passaggio di testimo-
i sistemi sanitari regionali mag- modello organizzativo che preveda ne dovrà avvenire con un centro
giormente recettivi per aumentata la costituzione di una rete di strut- di coordinamento territoriale che
capacità di offerta e quelli più in ture e servizi e che consenta di in- avrà il compito di governare una
difficoltà a garantire standard as- tegrare ospedale e territorio, con rete di servizi coinvolti per dare la
sistenziali adeguati alla domanda. l’obiettivo di garantire continuità risposta più appropriata ai bisogni
Ne deriva un problematico trasfe- di cure ed assistenza al paziente e del paziente e del suo care giver in
rimento di pazienti che costringe care giver. un’ottica di forte integrazione so-
anche le loro famiglie a sopporta- La funzione delle USV dovrebbe cio-sanitaria.In questo quadro la
re disagi legati alla lontananza dal essere quella di porsi come inter- strategia complessiva riabilitativa
proprio caro ed i costi per gli spo- faccia tra le rianimazioni ospeda- si pone come obiettivo quello di far
stamenti e la permanenza presso il liere metropolitane e le strutture «guadagnare salute» ad una per-
luogo di ricovero. riabilitative di terzo livello, per de- sona con disabilità, non più vista
Tutto ciò produce un senso di ab- finire il percorso più adeguato alle come un malato ma come un citta-
bandono e sempre maggiore sfi- condizioni cliniche del paziente. dino avente diritti.

n.3/2021, dicembre Incontri 27


Addio a Salvatore Acquas,
per molti anni anima delle riviste
«Incontri» e «La Gazzetta»
MANCATO IL 18 LUGLIO ALL’OSPEDALE COTTOLENGO

don Roberto Provera e Daniele Delcarmine

L o scorso 18 luglio all’Ospedale Cot-


tolengo di Torino il Padre celeste
ha chiamato a sé Salvatore Acquas,
costretto a ritirarsi, rimanendo tutta-
via il direttore onorario.
Dopo un periodo di sonno, durato circa
lenghino. Incontri in tal modo risulta-
va sia gradito ai figli e alle figlie della
Piccola Casa sia utile ad un pubblico
che per diversi anni ha portato avanti un anno e mezzo, nel febbraio 2009 il più vasto,
le riviste «Incontri» della Famiglia Ca- priodico si risveglia ed è nella seconda Inoltre Salvatore, grazie alla sua com-
rismatica Cottolenghina e «La Gazzet- pagina di copertina che compare per petenza professionale, aveva dotato
ta» della Scuola Cottolengo di Torino. la prima volta Salvatore Acquas, come «Incontri» di una eccellente veste gra-
Di seguito due ricordi di don Roberto membro del Comitato di Redazione. fica, che affascinava.
Provera, ssc, già direttore responsabile Da quel momento Salvatore è diven- Ma il nome di Salvatore – nell’ambito
di «Incontri» e don Emanuele Lanpu- tato l’anima di “Incontri”, o meglio la cottolenghino – fu legato anche alla
gnani, ssc, che per anni ha collaborato co-anima, insieme al carissimo amico nascita di un altro periodico «La Gaz-
con Salvatore nella Scuola Cottolengo. e collaboratore Mario Carrissoni. zetta» – il Giornalino della Scuola Cot-
Salvatore è legato al nome del Cotto- I due hanno cooperato – dialettica- tolengo di Torino, il cui primo numero
lengo: non solo perchè conosceva per- mente – alla crescita della rivista. Ma- uscì nel febbraio 2010.
sonalmente e profondamente il Santo rio tendeva a richiamare l’attenzione Quale ex direttore responsabile di In-
e la sua opera, ma anche perchè ha su realtà più strettamente cottolen- contri, esprimo a Salvatore la mia più
contribuito a farlo conoscere attraver- ghine, Salvatore mirava a proiettare profonda gratitudine. La qualità della
so il periodico cottolenghino «Incon- lo spirito cottolenghino su uno sfondo sua vita e la Croce di questi due ulti-
tri». più ampio. mi due anni non mancheranno di fargli
Tale pubblicazione per molti anni era Egli affrontava i problemi relativi alla trovare spalancate le porte del Paradi-
stata curata da don Carlo Carlevaris, difesa e alla tutela della vita, illumi- so, dove il Cottolengo lo accoglierà a
che poi per motivi di salute era stato nandoli con la luce del carisma cotto- braccia aperte.

Salvatore Acquas
con sua moglie

28 Incontri n.3/2021, dicembre


H o conosciuto il caro Salvatore Ac-
quas oltre 10 anni fa, quando deci-
se di raccogliere l’idea di don Andrea
equivale a passeggiare per le strade o
i corridoi della Piccola Casa, dove si
incontrerebbero le storie e le persone
Bonsignori di creare il giornalino della raccontate sempre con rispetto e di-
Scuola Cottolengo. Sfida che accolse screzione, senza mai cadere nella vol-
con vincente entusiasmo. gare morbosità.
Prima di diventare il capo redattore ma Durante gli anni alla Gazzetta, Sal-
soprattutto l’anima de «La Gazzetta», vatore ha applicato le stesse idee alla
Salvatore si era dedicato a «Incontri», scuola, dando voce alle emozioni dei
la rivista della Famiglia cottolenghina. giovani giornalisti in erba, forse acer-
Con il suo lavoro Salvatore è riuscito bi da un punto di vista della forma, ma
a dare un nome e un volto agli ospiti ricchi di idee e di voglia di raccontare
della Piccola Casa, che hanno avuto il mondo dal punto di vista dei bam-
la possibilità di raccontarsi attraver- bini. Questo è stato forse il migliore
so le proprie esperienze. Salvatore ha insegnamento ricevuto da Salvatore:
sempre cercato di narrare le storie, tutti, dai più anziani ai più giovani,
di dare voce a chi fino ad allora era hanno l’esigenza di raccontarsi, di af-
rimasto rinchiuso nel proprio guscio, fermarsi attraverso le proprie storie. E
cogliendo e assecondando l’esigenza queste storie, raccolte in tanta carta,
comunicativa che esiste in ognuno di sopravviveranno grazie al suo incredi-
noi. Sfogliare un numero di «Incontri» bile lavoro. Deo Gratias!

n.3/2021, dicembre Incontri 29


La biografia di Padre Luigi Anglesio
Primo successore del Cottolengo
VOLUME A CURA DI DON LINO PIANO

Q uesta biografia di 840 pagi-


ne ha voluto essere completa
e dettagliata. In essa si può se-
za”. Gli uomini erano 589, le donne
1.867 per un totale di 2.456 perso-
ne. In questo numero sono inclusi
mento da sottolineare in continui-
tà con la prassi pastorale instaura-
ta dal Cottolengo. Diversi vescovi
gnalare in particolare lo sviluppo anche i religiosi e le religiose della si prestarono per l’amministrazio-
dell’attività assistenziale nella Pic- Piccola Casa. Un particolare in- ne della Cresima, anche solo per
cola Casa, la sua opera legislativa teressante è che al n. 1 di questo disabili; ciò è un segno di sensibi-
per le famiglie religiose fondate dal censimento è collocato proprio il lità pastorale, allora forse ancora
Cottolengo e la fondazione di nuo- Padre Anglesio che figura come il eccezionale ma oggi pienamente
ve Famiglie religiose, i suoi rappor- primo ricoverato, frase che sarà acquisita.
ti con la pubblica amministrazione poi usuale sulla bocca dei Padri
(è un aspetto poco conosciuto) e della Piccola Casa. Nel 1874 i posti La sua opera legislativa sulle Fa-
soprattutto i lineamenti della sua nell’ospedale erano circa 400, per- miglie Religiose della Piccola Casa
spiritualità che rivelano veramente ciò arriviamo a un totale di circa consistette nel dare regole più
l’uomo di Dio, mosso solo dalla glo- 2.900 persone alla morte dell’An- complete alle Famiglie Religiose
ria di Dio e dall’amore verso di lui. glesio. fondate dal Cottolengo e nel fon-
dare nuove Famiglie Religiose tra
Il Gorrino scrive che “alla morte La biografia pone in evidenza la cui il monastero del Preziosissimo
del Beato (= il Cottolengo) i poveri preoccupazione dell’Anglesio di Sangue. Soppresse però gli Eremi-
raccolti nella P[iccola] Casa erano assicurare agli appartenenti alla ti del SS. Rosario iniziati a Gassi-
circa 1300; alla morte dell’Anglesio Piccola Casa tutti i sussidi spiri- no dal Cottolengo. In vita godette
erano cresciuti a circa 3000: le Fa- tuali che la Chiesa allora prevede- fama di santo. Questa fama conti-
miglie da ventidue salirono a tren- va per una vita cristiana fervorosa nuò anche dopo la morte, anche se
taquattro”. e santa, in un contesto pastorale e non fu introdotta la causa di beati-
Ed effettivamente fu così. Nel 1881 liturgico molto diverso dal nostro. ficazione.
fu fatto un “censimento dei ricove-
rati (escluso l’ospedale) nella Pic- L’accompagnamento dei disabili La sintesi della spiritualità dell’An-
cola Casa della Divina Provviden- anche fino alla Cresima, è un ele- glesio si può intravedere nelle pa-

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role dell’arcivescovo Gastaldi, pro- b) Costituisce un esempio stra-
nunciate nell’elogio funebre: “… ordinario di amore e fedeltà alla
non vedevate mai in esso altro che Chiesa.
l’uomo tutto penetrato di Dio, tut- c) Fu un promotore della vita reli-
to acceso d’amor di Dio, tutto in- giosa sia nella Piccola Casa, sia nel
tento a glorificare Dio”. Che cosa consigliare altri santi personaggi
può dire la figura di Padre Luigi del suo tempo a promuoverla.
Anglesio alla Chiesa di oggi. Dalla d) Fu anche promotore dell’aper-
sua biografia, si possono trarre le tura missionaria della Famiglia dei
seguenti considerazioni: Tommasini che nel 1859 fu denomi-
a) Padre Anglesio presenta l’esem- nata “Piccolo Seminario delle mis-
pio di un sacerdote che, pur poten- sioni”.
do vivere bene e anche agiatamente Infine predispose che un gruppo
la sua vita sacerdotale, fa la scelta di circa quindici Suore, due preti
totale dei poveri e degli ammalati, e qualche giovane addetto ai lavo-
donando tutto il suo patrimonio a ri manuali, probabilmente Fratelli
loro favore cioè alla Piccola Casa. della Piccola Casa, partissero come
b) Egli ha creduto e ha dato impulso missionari per l’Australia. Di fatto
all’attività caritativa della Piccola non partirono e non si sa per quali
Casa, in linea con l’insegnamento e motivi.
l’opera del Cottolengo. don Lino Piano

La posta del Santo


Il volontario dell’AVC (Associazione volontariato cottolenghino)
Bruno Doimo con il supporto di suor Carla Girola ha recentemente
pubblicato il volume «La posta del Santo» che raccoglie le richieste
di intercessione, devozione e fiducia rivolte a San Giuseppe
Benedetto Cottolengo da parte di persone che gli affidano le loro
preghiere.

Chi fosse interessato a ricevere copia del volume, con offerta di 15


euro, lo può prenotare contattando l’ACV: tel. 011.5225185, mail vo-
lontariato.cottolenghino@avc-odv.org.

Pubblicato il quarto e ultimo


volume del Catalogo delle reliquie
È disponibile il quarto e ultimo volume del Catalogo delle reliquie
conservate nel Santuario della Chiesa della Piccola Casa della
Divina Provvidenza di Torino, a cura di Bruno Doimo e don Lino
Piano.
Esso comprende 18 reliquiari e precisamente dal numero 137 al
numero 152 compreso, più i reliquiari custoditi nelle quattro
vetrinette presenti nel Santuario per complessive 1263 reliquie.
Come già indicato nei precedenti volumi, nel catalogo è riprodotta
la foto di ogni reliquiario. Sono pure fotografati i sigilli in ceralacca
rossa, apposti sui singoli reliquiari, nonché le foto delle singole
reliquie.
Per maggiori informazioni: www.cottolengo.org.

n.3/2021, dicembre Incontri 31


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eredità più grande

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