Sei sulla pagina 1di 2

Approccio conflittualista

- L’approccio ‘’conflittualista’’ dell’analisi della società viene solitamente ricondotto al filosofo tedesco Karl
Marx

- In una prospettiva marxiana, i rapporti sociali che stanno alla base della società si costruiscono all’interno
della sfera della produzione e distribuzione dei beni e dei servizi

- Dunque, se un gruppo di persone possiede ‘’mezzi di produzione’’, ciò tutto quanto sarà necessario per la
sussistenza vitale del gruppo, non sarà in possesso esclusivamente del potere economico, ma anche di
quello politico, cioè sarà in grado di orientare la volontà di tutto il gruppo sociale più esteso.

L’approccio marxiano fondamentalmente vede nel flusso nel cambiamento nella dinamica del
cambiamento complessivamente più la connotazione appunto tipica e che caratterizza quella forza storica
che cambia che fa cambiare le società e quindi e alla base del cambiamento della società che è
fondamentalmente il conflitto Max prova a individuare fondamentalmente un’idea di logica sistematica
che connota il cambiamento sociale

- In breve, il rapporto fra categorie che costituiscono gli attori che danno vita ad un ‘’tipo’’ di società – ad
esempio quella antica in cui si contrappongono schiavi e uomini liberi; quella feudale in cui si
contrappongono signori e servi della gleba, fino a quella in cui si contrappongono capitalisti e lavoratori
salariati ‘ costituisce la struttura di quella società, cioè quella che Marx chiama la ‘’struttura di classe’’.

- il cambiamento sociale avviene come ‘conseguenza all’antagonismo fra queste classi contrapposte’’: una
che tenderà sa mantenere il domino e che utilizzerà tutti gli strumenti per farlo, comprese le idee religiose,
politiche, le ideologie e i sistemi di valore, l’altra tenderà a subire gli effetti di tutto ciò.

Nell’approccio conflittualista marxiano le idee religiose, politiche ecc.. costituiscono un ‘’sistema


ideologico’’, un sistema di pensiero cioè che forma, manipolandole, le ‘’coscienze’’ degli individui per
orientarle a vantaggio degli interessi dei gruppi dominanti

- Pertanto, le ‘’concezioni del mondo ’’ della classe lavoratrice sono in realtà prodotte, dalla classe
formata da chi li domina, che , utilizzando diversi strumenti, crea in essi una ‘’falsa coscienza’’ cioè
di una consapevolezza di classe del tutto falsa
- In breve diventerebbe il modo attraverso cui le classi dominanti, orientano le classi dominate ad
accettare le disuguaglianze che viene ritenuto come naturale, ovvero a ‘’distrarle’’ attraverso
diverse modalità, fondamentalmente come ci insegna Gramsci, l’industria culturale e l’industria
dello sport e del tempo libero, dall’orientamento verso l’acquisizione di una vera ‘’coscienza di
classe’’

Secondo Coakley e Pike, questa prospettiva evidenzierebbe dunque che lo sport diventa un
ambito nel quale si focalizzano l’attenzione e le emozioni della classe lavoratrice e dei non abbienti i
quali vengono, distratti con spettacoli di evasione quali quelli offerti dai media.
- Fra questi, un posto rilevante spetterebbe certamente agli eventi sportivi di massa, organizzati in
realtà da corporation che hanno interessi quali la perpetuazione di stili di vita e di consumo che
favoriscano la loro crescita.
- In breve lo sport diventerebbe un altro ‘’oppiaceo’’ che stordisce e non consente l’acquisizione di
quella consapevolezza che invece permetterebbe di comprendere come davvero funziona un
sistema economico, facendo perpetuare invece un sistema di privilegio che favorisce i pochi che
hanno la possibilità di detenere le posizioni più elevate e che non si lasciano distrarre dall’
‘’agonismo’’
Questo tipo di approccio è spesso utilizzato dunque per esplorare quali siano le connessioni esistenti fra lo
sport e il sistema di privilegio e di disuguaglianza che connoterebbe buona parte dei sistemi sociali
contemporanei.

Anche il fitness, anche la corsa, anche la pratica sportiva ecco.. soprattutto il consumo di spettacolo
sportivo svolgono esattamente questa funzione. In breve lo sport non è altro che un ‘’oppiaceo’’ che
stordisce e quindi non consente l'acquisizione della consapevolezza che invece sarebbe necessaria per
l'appunto per potere acquisire quella libertà, quell’ autonomia a cui aspirano. L’obiettivo di alcuni studiosi,
quelli che hanno avuto un approccio marxista è stato quello di studiare per l'appunto in tutto il mondo
dello sport, sia quello della pratica sportiva ,sia quello dello spettacolo sportivo secondo una logica di
interessi contrapposti fra soggetti che hanno appunto obiettivi e orientamenti diversi, per esempio il
rapporto fra in primo luogo le connessioni che esistono fra sport e sistemi di privilegio di diseguaglianza, e
in secondo luogo anche i rapporti di forza all'interno del sistema sportivo, complessivamente in un articolo
il professore Lo Verde, ha parlato proprio di questi quattro attori che interagiscono e che intervengono
nell’organizzazione delle attività sportive, sia in termini di pratiche sportive sia soprattutto in termini di
spettacolo sportivo. Questi attori sono in primo luogo in possesso direttamente di squadre che diventano
come squadre Corporation a tutti gli effetti, se pensiamo ad esempio alla forza economica di alcune di
queste organizzazioni come le squadre grosse , squadre grandi come Manchester United, Juventus,
Barcellona, Real Madrid , Bayern già e Paris Saint- German, parliamo di squadre che diventano vere e
proprie Corporation, queste si trovano in una situazione per cui negozi e spazi all’interno dell’universo
sportivo, quali sono le altre istituzioni con cui si confrontano ovviamente gli sponsor e quindi le altre
Corporation , producono appunto forza economica. Le federazioni sportive e che hanno anche loro una
rilevanza notevole nei processi decisionali, e ovviamente relazioni nazionali e internazionali soprattutto
sportive e l'altro chiamiamolo ‘’piede del tavolo’’, cui avviene la negoziazione, che sono i media nelle
diverse forme.

Allora quali sono le questioni che pone l’approccio conflittualista?

- Il modo in cui gli atleti perderebbero la ‘’proprietà’’ del loro corpo, alienandosi da esso perché lo
asserviscono alle esigenze dello spettacolo e rischiando la loro salute, nonché andando incontro a
problemi giudiziari seri, come avviene nel caso delle conseguenze dell’uso di sostanze dopanti;
- Questioni quali le conseguenze della commercializzazione dello sport, il rapporto che esiste fra
sistema strutturato di diseguaglianze e sistema sportivo e come le classi privilegiate usano lo sport
per accrescere la loro ricchezza e il loro potere.

Emerge come in questo approccio vengano ignorati gli aspetti positivi dello sport, primo fra tutti, ad
esempio, la capacità che ha l’attività sportiva di generare autostima e consapevolezza del proprio corpo,
delle proprie capacità e abilità, delle proprie competenze e della propria ‘’intelligenza sportiva’’; ovvero di
consentire di migliorare le proprie condizioni socioeconomiche attraverso l’attività sportiva professionnal
(Spaaij).

Potrebbero piacerti anche