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l’informazione pluviometrica
Si utilizza un modello di trasformazione afflussi-deflussi che fornisce
l’idrogramma (o semplicemente la portata al colmo) corrispondente ad un
assegnato evento meteorico.
Gli eventi meteorici reali manifestano una variabilità della intensità di preci-
pitazione nello spazio e nel tempo: i(x, y , t).
5
P(t) [mm]
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
t [ore]
t t t
Idrologia e Statistica - A.A. 19/20 - R. Deidda Cap 8 - Modelli Idrologici ( 5 / 44 )
A
τ3
τ2
τ1
x
x
A
SEZ. A−A
τ1 < τ2 < τ3
h1
h2
h3
A
hc
h3 hr
ARF
1
h2
h1
y
A
f1 = 0.0394A0.354
f2 = 0.4 − 0.0208 ln(4.6 − ln A) A < 20km2
f2 = 0.4 − 0.003832(4.6 − ln A)2 20km2 < A < 100km2
Area (km2 )
1 5 10 30 100 300 1000 3000 10000
1 0.96 0.93 0.91 0.86 0.79 0.71 0.62 0.53 0.44
2 0.97 0.95 0.93 0.90 0.84 0.79 0.73 0.65 0.55
τ (ore)
Tempo di base tb è la durata del deflusso di pioggia (per cui Q(t) > 0): pari
alla durata della pioggia tp + il tempo di corrivazione del bacino tc :
tb = tp + tc
Studiamo il comportamento dei bacini nei due casi seguenti:
Bacini con curva area-tempi lineare e ietogramma costante
Bacini con curva area-tempi non lineare e/o ietogramma non costante.
C’) tp < tc (durata pioggia minore del tempo di corrivazione del bacino)
La portata al colmo è: Qc = iA0 = ψARFatpn−1 ktp = ψARFatpn k
Al crescere del tempo di pioggia cresce la portata al colmo (n > 0), essa
è massima se il tempo di pioggia è pari al tempo di corrivazione tp = tc
(sostituendo anche k si ottiene la stessa portata al colmo del caso A’).
In un bacino con curva area-tempi lineare, fra tutte le portate al colmo di piena
originate da ietogrammi costanti di diversa durata tp
(le cui intensità sono ricavate dalla medesima curva di possibilità pluviometrica
di assegnato tempo di ritorno)
la massima portata al colmo fornita dal modello cinematico coincide con
quella fornita dal metodo razionale.
t
(k+n) ∆ t
ik An
(n+2) ∆ t
(n+1) ∆ t i2 An (n+1) ∆ t ik A3 (k+2) ∆ t
i1 An n ∆t ik A2 (k+1) ∆ t
i2 A3 4 ∆t ik A1 k ∆t
i1 A3 3 ∆t i2 A2 3 ∆t (k−1) ∆ t
i1 A2 2 ∆t i2 A1 2 ∆t
i1 A1 ∆t ∆t
Q 1(t)
Q 2(t)
Q k(t)
0 0 0
t
k ∆t
ik
(k−1) ∆ t
2 ∆t
i2
∆t ∆t ∆t
i 1(t)
i 2(t)
i k(t)
i1
0 0 0
Ps
(∗) Q(s∆t) = k=1 ik As−k+1 ovviamente poniamo Aj = 0 per j > n
1
Nella formulazione originale di Sherman anche la durata era unitaria
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[g (t) − g (t − ∆t)]
UH∆t (t) =
∆t
dg
idrogramma istantaneo unitario =⇒ IUH(t) = lim UH∆t (t) =
∆t→0 dt
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Il volume di pioggia
P del generico ietogramma ik (t) è Vk = ik ∆tAb
(∗) Q(s∆t) = sk=1 Vk Us−k+1 = sk=1 Us−k+1 ik ∆tAb
P
dove Uj = 0 per j > n
Aj /Ab
In generale otteniamo =⇒ Uj = UH∆t (j∆t) =
∆t
Aj /Ab
Uj = UH∆t (j∆t) =
∆t
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Idrogramma unitario sintetico SCS - I
È fornito per punti nella seguente tabella in forma adimensionale:
∆t = 0.133tc
Il ∆t cosı̀ ottenuto fornisce un valore di tentativo del passo temporale da
utilizzare. Alcuni autori suggeriscono che tale stima possa essere variata sino
a ±25%. Secondo altri autori si possono adottare anche variazioni superiori
purchè ∆t resti comunque inferiore al 30% del ritardo del picco θ` .
Ritardo del picco rispetto al baricentro dello ietogramma (basin lag):
θ` = 0.6tc
Il tempo del picco tP è l’istante in cui si verifica la portata di picco dall’inizio
della pioggia (t = 0):
∆t
tP = + θ`
2
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