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Roma (Fides) – Nel 1997 sono stati uccisi nei territori di missione 1 vescovo, 19 sacerdoti (15
diocesani e 4 religiosi), 1 fratello, 7 religiose e 40 seminaristi, massacrati nel seminario minore di
Buta (Burundi): in tutto 68 vittime che hanno testimoniato con l’offerta della loro vita la missione
della Chiesa. Come di consueto Fides pubblica l’elenco di questi martiri dopo aver controllato
presso istituti e congregazioni i dati relativi ad ognuno: per molti di loro infatti la notizia della
morte è giunta dopo mesi o in forma incompleta.
Rispetto ai paesi di origine dei missionari, 15 di essi erano africani (8 del Rwanda, 6 della
Repubblica Democratica del Congo, 1 della Nigeria, oltre ai 40 seminaristi del Burundi), 5 europei
(Belgio, Francia, Irlanda, Italia e Svizzera), 5 americani (2 del Brasile, 1 rispettivamente di Canada,
Colombia, Stati Uniti), 3 asiatici (2 dell’India e 1 delle Filippine).
I 28 missionari sono stati uccisi nei seguenti territori: 12 nella Repubblica Democratica del
Congo, 4 in Rwanda, 2 in India, 2 in Brasile, 1 in Burundi, Ciad, Kenya, Nigeria, Filippine, Nepal,
Colombia, Perù. Per continente: 20 in Africa, 4 in Asia, 4 in America.
Ecco l’elenco delle vittime secondo l’ordine cronologico della loro morte, per alcuni di essi
non è stato possibile specificare l’istituto di appartenenza o il luogo preciso dove sono stati uccisi.