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TERPENI

MONOTERPENI C10

Monoterpeni irregolari
MONOTERPENI C10
MONOTERPENI C10

Monoterpeni irregolari
MONOTERPENI C10

Monoterpeni irregolari
MONOTERPENI C10

Monoterpeni irregolari
MONOTERPENI C10

Monoterpeni irregolari
MONOTERPENI C10

Monoterpeni irregolari
PIRETRO
Il piretro
Gli effetti insetticidi del piretro erano già noti in Cina a partire dal I secolo d.C.

L'Europa ne iniziò la produzione verso il 1820, ma venne soppiantata dal Kenya,


che è tutt'ora uno dei principali Paesi produttori insieme ad Australia, Rwanda,
Tanzania ed Ecuador.

Attualmente il volume globale della produzione di piretro per anno è stimabile


intorno alle 20 - 25.000 tonnellate di fiori secchi contenenti circa l'1,3% di piretrine
pure, che ne determinano sia il potere insetticida che il valore commerciale.

Il piretro viene normalmente commercializzato come estratto contenente il 25% in


peso di piretrine pure in solvente organico
MONOTERPENI C10

Monoterpeni irregolari
Piretroidi e piretrine
Caratteristiche positive delle piretrine
Non Sistematicità
Positive per l’ambiente
Elevata fotolabilità Negative per i produttori

Elevata termolabilità

Le formulazioni commerciali vengono di solito


addizionate con sostanze sinergizzanti

piperonil butossido (Ppbo)


MONOTERPENI C10

Monoterpeni irregolari
Il piretro
Insetticida naturale e ammesso in agricoltura biologica* è molto importante
però usarlo con cura e nelle giuste dosi, altrimenti la sua potenza potrebbe
causare gravi danni alle piante.

Il piretro di fatto risulta essere tossico non solo per gli insetti fastidiosi per la
pianta, ma anche per tutti gli altri esseri viventi dell’ecosistema (non selettivo)

Non impiegare il piretro nei terreni o in piante nei pressi di acqua, poiché il
piretro risulta essere estremamente tossico per i pesci. Per evitare quindi di
creare danni a questi animali il suo uso è del tutto vietato in prossimi di fiumi,
laghi e corsi d’acqua.

*Regolamento CE n. 834/2007, integrato con il CE n. 889/2008, recante le modalità di applicazione del


regolamento 834/2007.
Il piretro
Il piretro deve essere inoltre diluito con acqua e fate attenzione, poiché
quest’ultima non deve avere un pH inferiore a 7. Questa condizione è molto
importante, come è altrettanto importante non mischiare il piretro con il rame,
perché questo risulta essere una sostanza basica.
MONOTERPENI C10

Monoterpeni irregolari

Piretroidi e piretrine

La limitata disponibilità di piretrine naturali - dovuta soprattutto alle circoscritte


zone idonee alla coltivazione delle piante di Chrysanthemum - contrapposta alla
loro crescente richiesta di mercato ha determinato nel corso degli anni un
notevole aumento del costo dei prodotti insetticidi di 1ª generazione. Per ovviare
a tale carenza le principali industrie chimiche hanno perciò introdotto i piretroidi
sintetici, esteri del tutto simili alle piretrine naturali ma ottenuti tramite sintesi
chimica (attraverso successive modifiche del gruppo alcolico della molecola della
Piretrina I con gruppo acido invariato).
MONOTERPENI C10

Monoterpeni irregolari
Piretroidi e piretrine

Le Piretrine sono composti ad azione insetticida estratti


dai fiori del Chrysanthemum Cinerariaefolium (il Piretro)

I Piretroidi, invece, sono analoghi sintetici di questi


composti di origine naturale.

Non ammessi in agricoltura biologica


Deltametrina
piretroide fotostabile
IRIDOIDI C10

Gli iridoidi sono dei monoterpeni (C10) ciclici contenenti nel loro
scheletro molecolare un anello del ciclopentano che è fuso
normalmente con un anello eterociclico a sei membri contenente
un ossigeno.

I sistemi iridoidici si originano dal geraniolo tramite una


ciclizzazione che è differente da quella descritta nei monoterpeni
ed è inoltre differente per la mancanza di intermedi fosforilati

geraniolo
iridotriale
IRIDOIDI C10
La loganina è un intermedio chiave nella biosintesi di molte
strutture iridoidi ed inoltre partecipa alla formazione degli alcaloidi
indolici e tetraisochinolinici.

loganina
secologanina
secoiridoidi
IRIDOIDI C10

Nelle radici della Genziana lutea è contenuto il


genziopicroside, un secoiridoide che
contribuisce al sapore amaro della droga, molto
usata per la produzione di bevande alcooliche.
IRIDOIDI C10

L’estratto ottenuto dai rizomi e dalle radici della Valeriana officinalis contiene
numerosi epossi iridoidi chiamati Valepotriati, il cui componente principale è il
valtrato. Le preparazioni della Valeriana sono molto usate come tranquillizzanti
per alleviare la tensione nervosa, l’ansietà e l’insonnia. I valepotriati sono
sostanze instabili e per questo motivo la droga deve essere essiccata con cura a
temperatura inferiore a 40°.

valtrato
IRIDOIDI C10

L’estratto dalle radici secondarie di Harpagophytum procumbens (noto come


artiglio del diavolo), usato come antiinfiammatorio ed analgesico, contiene
l’arpagoside
SESQUITERPENI C15

geranil pirofosfato (GPP)

farnesil difosfato sintasi

catione allilico

farnesil difosfato sintasi

farnesil pirofosfato
(FPP)
SESQUITERPENI C15

FPP può dare origine ad una serie di seqsuiterpeni sia lineari che ciclici.

Il numero delle molecole possibili aumenta rispetta ai monoterpeni in virtù della


lunghezza del FPP e del numero di doppi legami.

Sono molecole meno volatili dei monoterpeni, anch’esse compongono gli oli
essenziali.

Sono composti ad ampio spettro di attività biologiche


SESQUITERPENI C15
Acido abscissico

Ormone vegetale (fitoregolatore naturale) delle piante definito “ormone dello


stress”
FITOREGOLATORI: ormoni vegetali

Una molecola può essere definita ormone quando risponde alle seguenti
definizioni:

Deve influenzare i processi fisiologici a concentrazioni bassissime (0.001-10


mM)

Deve interagire con specifici recettori

Deve possedere una nota via di trasduzione del segnale

Deve essere ubiquitaria

La sensibilità dei tessuti per la molecola deve avere gradi diversi

Deve essere capace di regolare l’espressione genica


Stimolatori della crescita

Inibitori della crescita


SESQUITERPENI C15
Acido abscissico

“ormone dello stress”

Le risposte fisiologiche dell’ABA nelle piante superiori sono:


- induce dormienza delle gemme (inverno)
- regola dormienza dei semi (inibisce sintesi di enzimi idrolitici)
- induce chiusura degli stomi (stress idrico)
- Stimola lo sviluppo radicale (stress idrico)
-abscissione (di foglie e frutti) e senescenza (induce sintesi di etilene)
- regola la trascrizione di proteine
Acido abscissico

Studi sui requisiti strutturali, perché l'ABA abbia un'attività biologica, hanno dimostrato
che qualsiasi cambiamento della molecola porta alla perdita di attività.

Alcune delle caratteristiche fondamentali richieste per l'attività biologica comprendono il


gruppo carbossilico, il gruppo alcoolico terziario, il doppio legame 2-cis e quello
sull'anello.

In natura è presente l’isomero -cis destrogiro (S)


Acido abscissico
La biosintesi dell’ABA
Esistono due vie biosintetiche ed alternative per l’ABA.
Nella via diretta l’ABA deriva dal farnesil pirofosfato (FPP).
Nella via indiretta l’ABA deriva da un composto a 40 atomi di carbonio, la violaxantina.
Acido abscissico
Il colore delle uve rosse è determinato
principalmente dal contenuto di antociani e
flavonoidi nelle bacche.
S-ABA stimola fisiologicamente la trascrizione
di diversi geni (MYB) coinvolti nella biosintesi
delle antocianine che includono la codifica di
enzimi come
la 3-O-glucosiltransferasi (UFGT) che catalizza
un passaggio fondamentale nella biosintesi
delle antocianine nell'uva.

In condizioni ambientali ottimali, le uve


producono S-ABA in quantità sufficiente con un
rapido sviluppo della colorazione e una
pigmentazione soddisfacente per produrre uve
rosse d'importanza commerciale.

Quando le uve non si colorano come


dovrebbero, a causa delle elevate temperature
estive e delle ridotte escursioni termiche che
riducono l'accumulo di antociani nella bacca si
può applicare S-ABA incremento della colorazione rossa nei grappoli
trattati con S-ABA a destra
SESQUITERPENI C15

a-bisabolo, matricina e camazulene


Componenti principali dell’olio essenziale dei capolini di Camomilla (Matricaria
camomilla)

Usi:
Infusione acquosa = coadiuvane digestivo, antiinfiammatorio, antispasmodico
Estratti = antiinfiammatori, antibatterici in prodotti topici
Olio essenziale = antiinfiammatorio, antibatterico, ulcera-protettivo
OH

OAc

OH

camazulene
matricina O
a-bisabolo
SESQUITERPENI C15

Artemisinina

Componente antimalarico di Artemisia annua (Compositae) un’erba medicinale


cinese.
L'artemisinina è uno schizonticida ematico (farmaco che uccide i parassiti
all'interno dei globuli rossi), molto potente e rapido

Lattone sesquiterpenico
con un legame perossidico
artemisinina diidroartemisinina
SESQUITERPENI C15

Gossipolo

Si trova nelle gemme floreali acerbe e nei semi della pianta di cotone
(Gossypium)
Sesquiterpene dimerico
Deterrente alimentare
Può funzionare come agente per la sterilità maschile e viene usato in Cina come
contraccettivo maschile.
DITERPENI C20
DITERPENI C20

FItolo

Uno dei diterpeni più semplici e più importanti è il fitolo che:


forma la catena laterale delle clorofille
e della vitamina K1 (fillochinone)
DITERPENI C20

Taxolo

Agente antitumorale

Caratteristiche strutturali:
anello ossetanico a quattro termini
e una complessa catena laterale esterea
DITERPENI C20

Taxolo

Il Paclitaxel è usato clinicamente nel trattamento dei tumori a: ovaie, mammella,


polmone, testa-collo

Il suo meccanismo d'azione è legato alla capacità di interagire con i microtubuli,


alterandone l'equilibrio di polimerizzazione/depolimerizzazione. Ciò provoca la
formazione di strutture microtubulari altamente stabili, con conseguente
inibizione della mitosi della cellula (che richiede la dissoluzione dei microtubuli
per la successiva formazione del fuso mitotico).
DITERPENI C20
Taxolo
DITERPENI C20
Taxolo
Isolato per la prima volta nel 1971 dalla corteccia del Tasso del Pacifico (Taxus
brevifolia), una conifera a crescita lenta che si ritrova in Canada e USA
(Washinton, Oregon).

La pianta non dà vita a fitte vegetazioni e perché le sue radici siano abbastanza
grandi da poter essere utilizzate è necessario che la pianta sia matura (100 anni)

Per le prime sperimentazioni precliniche erano state raccolte 12 tonnellate di


corteccia. Avevano dato 28 Kg di estratto, da cui erano stati ottenuti solo 10 g di
composto puro
DITERPENI C20
Taxolo

La sintesi chimica è lunga e costosa in virtù della sua complessità strutturale.

Oggi il tassolo viene ottenuto da fonti alternative:

La semisintesi a partire dalla 10-deacetilbaccatina III presenti in maggiori


quantità nelle foglie e nei rami nel Taxus bacata.
Colture cellulari di un fungo (Taxomyces adreanae) che in natura parassita la
corteccia del Tasso che presenta gli stessi geni dell’albero per la biosintesi del
taxolo.
Colture di cellule vegetali in vitro.
DITERPENI C20
GIBBERELLINE
GIBBERELLINE

BAKANAE
(piantina sciocca)

Malattia del riso diffusa in


Asia causata dal fungo
Gibberella fujikuroi (Fusarium
moniliforme) faceva crescere
in altezza le piante di riso e ne
impediva la produzione di semi
GIBBERELLINE
GIBBERELLINE

acido gibberellico (GA3)


Prodotto da fermentazione di gibberella
GIBBERELLINE

Le gibberelline (GA) costituiscono una famiglia molecolare molto vasta


di diterpeni tetraciclici di cui, attualmente, si conoscono più di 130
forme distinte, tutte basate su uno scheletro di ent-gibberellano
GIBBERELLINE

3
6

Tutte le GA bioattive hanno un gruppo


carbossilico sul C-6 e un gruppo
ossidrilico in posizione C-3.

Le GA più attive (come GA1, GA3, GA4,


GA7), inoltre, hanno 19 carboni (C19-
GA) per la perdita del C-20 e la
formazione di un lattone tra C-4 e C-10
GIBBERELLINE

2
La presenza di un gruppo ossidrilico in
posizione C-2 (come in GA34 e GA8)
rende invece inattiva la molecola di GA
GIBBERELLINE: biosintesi

TESSUTI DI SINTESI DELLE GAs

Semi (subito dopo la fecondazione)

Apice del germoglio

Apice radicale

Antere
GIBBERELLINE: biosintesi
GIBBERELLINE: biosintesi

I 3 stadi della biosintesi avvengono in siti multipli della cellula

KS CPS
GIBBERELLINE: 13

biosintesi C20

2 vie
FORMAZIONE DI TUTTE LE
GIBBERELLINE A PARTIRE DALLA
GA12-ALDEIDE (citosol)

C20

C20
C19
C19

2 2
GIBBERELLINE: biosintesi

GA1, la gibberellina biologicamente attiva è biosintetizzata da GA20


GIBBERELLINE: biosintesi

La GA OF regola
LOCATIONS il proprio
metabolismo
SOME MUTANT per il mantenimento
dell’omeostasi
GENES THAT ormonale mediante
BLOCK GA
Regolazione retroattiva negativa
BIOSYNTHETIC
PATHWAY IN PEA

IAA e 4-Cl-IAA
GIBBERELLINE: biosintesi

CONTROLLO FEEEDBACK
Alte concentrazioni di GAs
inducono la produzione di un
repressore trascrizionale e
inibiscono la produzione di
ulteriori molecole di GAs

Fattori ambientali come luce,


fotoperiodo e temperatura, che
influenzano lo sviluppo delle piante,
alterano i livelli di gibberelline

L’effetto è dovuto alla alterazione


della trascrizione di geni
codificanti per enzimi della via di
biosintesi delle gibberelline
GIBBERELLINE: biosintesi

TEMPERATURA

Alcune piante richiedono basse temperature per germinare


(stratificazione) e per fiorire (vernalizzazione)

Le gibberelline possono sostituire il trattamento a basse temperature


per produrre questi effetti
GIBBERELLINE: effetti biologici

EFFETTI BIOLOGICI DELLE GIBBERELLINE

•Accrescimento del fusto (distensione e divisione cellulare)

•Germinazione dei semi (induzione a-amilasi)

•Fioritura nelle longidiurne

•Interruzione della dormienza dei semi (inibizione sintesi ABA)

•Sviluppo partenocarpico dei frutti

•Ritardo senescenza in Citrus


GIBBERELLINE

TRASPORTO

floema

vengono trasportati anche i vari metaboliti


GIBBERELLINE: effetti biologici

Accrescimento del fusto (distensione e divisione cellulare)


GIBBERELLINE: effetti biologici

Accrescimento del fusto (Distensione


cellulare)

Effetto di GA1 su mais nano


GIBBERELLINE: effetti biologici

Accrescimento del fusto (distensione e divisione cellulare)

Rice leaf sheath bioassay for gibberellin

Increasing GA3 concentration


GIBBERELLINE: effetti biologici

Effetto di GA sulla crescita dello


stelo fiorale di Brassicaceae
(a rosetta)
GIBBERELLINE: effetti biologici

Aumento estensibilità parete cellulare


GIBBERELLINE: effetti biologici

Accrescimento del fusto (distensione cellulare)

Le GA diminuiscono la soglia di cedevolezza


GIBBERELLINE: effetti biologici

Accrescimento del fusto (distensione cellulare)

Attivazione di enzima xiloglucano endotransglucosidasi/idrolasi (XTH)

che facilita la penetrazione dell’espansina nella parte cellulare


GIBBERELLINE: effetti biologici

Accrescimento del fusto (divisione cellulare)

Stimolano la mitosi
GIBBERELLINE: effetti biologici

Accrescimento del fusto (divisione cellulare)


GIBBERELLINE Le cariossidi dei cereali sono formati da tre parti:
effetti biologici •embrione
•endosperma
•fusione testa-pericarpo.

Induzione della
Germinazione dei
semi
GIBBERELLINE: effetti biologici

Induzione della Germinazione dei semi

Enzimi responsabili della degradazione dell’amido sono:

α-amilasi____oligosaccaridi

β-amilasi____maltosio (disaccaride)
GIBBERELLINE: effetti biologici

Induzione della Germinazione dei semi

1. GA sono sintetizzate dall’embrione


durante la germinazione e liberate
nell’endosperma amilaceo attraverso lo
scutello
2. GA diffondono nello strato di
aleurone.

3. Le cellule dello strato di aleurone


sono indotte a sintetizzare e secernere
α-amilasi e altre idrolasi
nell’endosperma.

4. l’amido e le altre macromolecole sono


degradate in molecole più piccole e
vengono assorbite dallo scutello e
trasportate all’embrione in
accrescimento
GIBBERELLINE: effetti biologici

Induzione della Germinazione dei semi


GIBBERELLINE: effetti biologici

Induzione della Germinazione dei semi

riducono la quantità di
ABA nei semi dormienti
GIBBERELLINE: altri effetti biologici

Regolazione della transizione da stato giovanile a fase adulta

In molte conifere, in cui la fase giovanile dura in media 20 anni, la


transizione alla fase adulta, ossia riproduttiva, può essere indotta con il
trattamento di miscele di GA3, GA4 e GA7.
GIBBERELLINE: altri effetti biologici

La formazione dei tuberi nelle piante di patata è indotta dai giorni corti.
La tuberizzazione è associata alla diminuzione della concentrazione di
GA1.
GIBBERELLINE

APPLICAZIONI COMMERCIALI

Produzione di frutti (aumento lunghezza del picciolo in uva priva di


semi; forma mele Delicious)

Produzione di malto da orzo

Aumento rese canna da zucchero

Allevamento vegetale (conifere)


GIBBERELLINE: applicazioni commerciali

L’impiego maggiore delle gibberelline è per aumentare la grandezza


dell’uva priva di semi.

Sviluppo partenocarpico dei frutti: es. Uva “senza semi”


della varietà Thompson
GIBBERELLINE: applicazioni commerciali

Applicate sui frutti degli agrumi le gibberelline ritardano la


senescenza, così i frutti possono rimanere sull’albero più a lungo in
modo tale da estendere il periodo di commercializzazione
GIBBERELLINE: applicazioni commerciali

Produzione di malto d’orzo: aumenta la produzione di malto a seguito


dell’incremento di a-amilasi.

Allungamento della canna da zucchero con un risultante aumento


della resa in zucchero.
DITERPENI C20
Stevioside

Composto presente nelle foglie della


Stevia rebaudania. È il responsabile del
sapore dolce delle foglie, uso per cui la
pianta è utilizzata come edulcorante dalle
popolazioni autoctone centro e
sudamericane.
Il suo potere dolcificante è circa 300 volte
quello del saccarosio, ed è impiegato in
Giappone e in Europa come dolcificante
per bibite dietetiche, in quanto ha zero
calorie e indice glicemico nullo.

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