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FASI DELLA MALATTIA

Per quanto riguarda l’ambito oncologico, bisogna innanzitutto identificare le vari fasi
dell’evoluzione di un tumore (stadiazione):
1. = K in situ o precoce
2. = K localmente infiltrato
3. = fase avanzata o metastatica
4. = fase termianle

Il pz prende la diagnosi in relazione alla stadiazone del K:


- PREOCE  guarigione/speranza
- DA 2 – 4  sopravvivenza

Il K scaturisce una crisi emozionale, cioè un evento, ostacolo si contrappone alla realizzazione dei
ostri progetti, dei nostri obiettivi di vita:
• SOCIALI: lavoro, relazioni sociali, consapevolezza del proprio ruolo.
• INTERPERSONALI: legami affettivi e significativi con famiglia, amici che fanno da supporto
al dolore.
• PERSONALI: sicurezza del proprio corpo, sentirsi sano, sentirsi autonomi e autorealizzati.
Nel K viene colpita l’immagine del proprio corpo dai trattamenti. Chi investe molto sulla
propria immagine percepirà più dolore. Il pz dopo la diagnosi perde subito il benessere
psicologico, e quando vi è angoscia e paura si instaurano i meccanismi di difesa inconsci,
che l’infermiere deve saper riconoscere altrimenti non entrare in relazione con il pz.
• SESSUALI
• SPIRITUALI

Esempi di CRISI dell’uomo:


 Nascita
 Adolescenza (cambiamenti fisici, conflitto tra autonomia/dipendenza)
 Morte

Tutti questi obiettivi racchiudono e identificano la QUALITÀ DI VITA.


Gli stili di vita comprendono le abitudini quotidiane che devono essere salutari (esercizio fisico,
alimentazione).

La qualità di vita è un concetto multifattoriale/multidimensionale che si basa su parametri


soggettivi, quindi che cambiano da individuo a individuo. Ambiti:
o Aspetto fisico/abilità funzionali
o Benessere psicologico
o Vita sessuale
o Vita sociale/relazionale/economica
o Attività lavorativa/studio
La qualità di vita è soggettiva perché dipende dalla storia di ciascun soggetto, i valori, la
formazione e le esperienze.
La qualità di vita cambia per 2 fattori in ambito sanitario:
1. IMPATTO DELLA MALATTIA
2. PERCEZIONE SOGGETTIVA DELL’IMPATTO che la MALATTIA ha sulle AREE della QUALITÀ DI
VITA, cioè come il pz vive le conseguenze della malattia.
Il questionario “ORTISI” valuta la qualità di vita nel pz oncologico (valutazione quantitativa), il
colloquio è altrettanto importante per una valutazione qualitativa.

La qualità di vita durante le fasi di malattia:


• FASE PRECOCE: ci sono terapie in grado di curare la malattia localmente.
• FASE AVANZATA: la malattia è diffusa con metastasi a distanza. Non è più curabile.
• FASE TERMINALE: non ci sono più terapie in grado di modificare lo stato di malattia. Si può
fare palliazione: terapia parenterale, terapia del dolore, O2 terapia, idratazione.

La fase in cui la qualità della vita è più importante è quella terminale perché da un senso ad una
morte adeguata, quindi con l’avanzare della malattia la qualità di vita diventa sempre più
prioritaria.

Quando il pz si ammala  BILANCIA DECISIONALE:


- Salvaguardare la qualità di vita
- Salvaguardare il prolungamento della vita

DOLORE
È un’esperienza di qualcosa di spiacevole che viene vissuta in modo diverso da persona a persona,
infatti ognuno di noi ha una propria soglia del dolore.
Nel dolore è presente una componente psicologica, quindi oltre a fornire una terapia del dolore
bisogna fornire sostegno psicologico.

GOAL DI FINE VITA:


• istemare i conflitti
• Luogo di morte
• Vedere ed avere accanto persone care oppure no
• Come morire – testamento biologico
• Eutanasia e accanimento terapeutico

ANGOSCIA DI MORTE: ha a che vedere con l’ignoto. È un sintomo al limite tra ansia e depressione:
• Non lasciare il pz da solo
• Rassicurare con il contatto fisico.

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