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- Hansell -
completa include diverse (5) dimensioni o aree. I primi 2 assi contengono i disturbi
mentali elencati nel DSM IV, gli ultimi 3 raccolgono informazioni supplementari.
Asse I e II: la suddivisione tra i due determinata dalla vecchia concezione che
suddivide i disturbi sintomatici, caratterizzati da insorgenza di stress emozionale, nn
voluto e spiacevole, o difficolt funzionali: fobie e schizofrenia. Lasse II raccoglie i
disturbi di personalit caratterizzati da alcuni tratti di personalit divenuti talmente
rigidi da causare problemi funzionali. Ci sono 10 disturbi di personalit pi la diagnosi
ritardo mentale.
La prima decisione del clinico dove si deve collocare rispetto ai disturbi lamentati dal
pz: asse I o asse II? Ci possono essere anche situazioni di comorbosit.
1. Prima regola empirica: Un primo aiuto nella decisione dato dal fatto che i
disturbi di asse II tendono a cronicizzare nel tempo, mentre quelli di asse I
tendono piuttosto ad essere episodici o acuti, leccezione riguarda alcuni disturbi
come la schizofrenia e alcune forme di depressione e ansia che divengono
leccezione che conferma la regola.
2. Seconda regola empirica: i disturbi di personalit hanno effetti pervasivi nella
vita dellindividuo, mentre i disturbi di asse I hanno focus pi specifici e sono
limitati a particolari aree di funzionamento come ad es la paura di stare in
pubblico.
3. Terza regola empirica: i disturbi di asse I sono ego-distonici, cio il sogg. li
avverte come disturbanti e nn in linea con il proprio s: nei disturbi di asse II i
sintomi sono ego-sintonici, ovvero il soggetto nn ha alcun disagio, a
dimostrazione di questo che i sogg. con disturbi di personalit difficilmente
cercheranno un aiuto terapeutico ma pi spesso verranno inviati dal medico o dai
famigliari che sono i veri soggetti che provano il disagio.
Asse III, IV e V: dopo che il clinico ha scelto dove collocarsi tra i primi 2 assi,
proceder a definire i successivi 3. Lasse III elenca tutte le condizioni mediche che
sono potenzialmente rilevanti per la comprensione e la gestione del disturbo mentale
dellindividuo. Lasse IV serve per riportare quelli che sono gli attuali o recenti eventi
stressanti della vita dellindividuo che possono influenzare la diagnosi, la prognosi ed il
trattamento di disturbi di asse I e II. Vengono elencati una lista di situazioni
psicosociali ed ambientali che possono essere rilevanti per lindividuo. Lasse V serve a
riportare il giudizio del clinico sul livello generale di funzionamento. Un aiuto in questo
viene fornito dal DSM IV-TR attraverso una scala di valutazione del funzionamento
globale (VGF) il cui punteggio varia da un max di 100 a 1 che il minimo
rappresentante un funzionamento altamente compromesso. l'utilit di questo asse:
fornisce una indicazione generale di quanto il problema disturbi lindividuo , permette
controlli periodici per monitorare eventuali miglioramenti e infine, pu, talvolta, fornire
informazioni diagnostiche cruciali.
Es di diagnosi completa con DSM IV-TR:
asse I: fobia sociale (codice nel DSM IV-TR 300.23) abuso di alcool (codice 305.00)
asse II: disturbo di personalit dipendente (codice numerico 301.6)
asse III: asma (codice 493.90)
asse IV: disoccupazione
asse V: 50 (sintomi gravi)
NB: rispetto a questa diagnosi si possono ben comprendere i limiti dello strumento,
infatti nn descrive la complessit dei disturbi, infatti ci dice ben poco rispetto al
problema; daltra parte lassegnare una diagnosi aiuta a classificare il problema.
2.ASSESSMENT
E la modalit attraverso cui si recuperano tutte le informazioni utili per fare diagnosi.
Lo scopo sia quello di classificare (fare diagnosi) sia di comprendere (cio di
sviluppare una spiegazione) un problema del pz. Si usano 3 metodi per ottenere dati
nellassessment del pz:
1. Interviste cliniche
2. Test
3. Osservazioni
1. Interviste cliniche: ve ne sono di 2 tipi:
Agorafobia: la paura degli spazi aperti e dei luoghi affollati per questo
tendono a chiudersi in casa e a nn uscire. Spesso si manifesta dopo lattacco di
panico, infatti la paura nn tanto degli spazi ma quanto il timore di avere
nuovamente un attacco di panico (tutto inizia con un attacco di panico, ad esso
viene associato lo specifico luogo in cui si , ad es un negozio, da qui si evita di
andarci. La situazione nel tempo si estende a tutti i negozi per poi diventare
agorafobia)
Fobia specifica (o fobie semplici) : una qlq altra fobia che nn sia la fobia
sociale o lagorafobia. Le pi comuni sono quelle per gli animali (ragni, serpenti,
topi..), ambienti (altezze, tornado, acqua), sangue-infezioni-ferite (aghi, ferite,
sangue)e tipo situazionale (paura di volare, spazi chiusi, ascensori).la tendenza
di evitare la causa ipotetica della paura.
Disturbo ossessivo compulsivo DCO -: una condizione che comprende pensieri
di tipo ansiogeno e comportamenti rituali messi in atti per controllare lansia ( ossessivo
fa riferimento al pensiero molesto, compulsivo fa invece riferimento al comportamento
rituale). La diagnosi viene fatta attraverso la verifica che siano presenti
ossessioni e compulsioni. Le ossessioni comprendono impulsi o immagini
ricorrenti e ansiogeni, intrusivi, indesiderati e inappropriati rispetto al
contesto. Il tentativo di ignorare, o sopprimere i pensieri con altre azioni causa
sofferenza. Le compulsioni sono comportamenti ritualizzati (es lavarsi le mani) o
atti mentali (come contare) che la persona obbligata a mettere in atto in
risposta a unossessione o nellambito o nellambito di regole che devono
essere applicate rigidamente. E ritenuto che esse prevengano magicamente
alcuni eventi o situazioni temute. Sono spesso ritenute dallo stesso soggetto
eccessive e irragionevoli, ma pur resistendo impossibile nn mettere in atto il
rito. Il grande timore quello di cosa mai potrebbe succedere se nn lo facesse.
Spesso in questo disturbo il sogg mette in atto anche riti che egli ritiene
disgustosi o poco piacevoli. Le ossessioni e compulsioni nn sono dovute ad
abuso di farmaci, sostanze o a un disturbo fisico.
Disturbo post-traumatico da stress e disturbo acuto da stress: con la parola
trauma si fa riferimento ad un accadimento sconvolgente.
Il disturbo acuto da stress -DAS- rappresentato da un certo livello di ansia
con esordio entro il mese successivo dallaccadimento.
Il disturbo post-traumatico DPTS- sono disturbi ansiogeni che durano per pi
di un mese dopo unesperienza traumatica. Il DSM-IV_R identifica 3 tipi di DPTS
cio cronico, se i sintomi durano per pi di 3 mesi, acuto se i sintomi durano
per meno di 3 mesi, ad esordio tardivo quando passano almeno 6 mesi tra il
trauma e lapparizione dei sintomi.
Una delle forme pi estreme in cui si rivive un trauma il flashback, questo
perch al soggetto sembra di rivivere lesperienza traumatica. Il trauma viene
provocato da un evento in cui vi la possibilit di morire, per cui le emozioni
sono di terrore, impotenza o orrore. Levento traumatico viene
insistentemente rivissuto attraverso sogni, immagini, flashback, reattivit
fisiologica (sudorazione, tachicardia..), facilmente luoghi odori o situazioni
evocano il ricordo dellevento scatenando le medesime reazioni. La persona
evita di ricordare/raccontare dellevento ( la persona si sforza di nn
ricordare levento e neppure ci che ad esso associato, vi lo sforzo a nn
frequentare posti o persone che ricordino levento, incapacit di ricordare
aspetti importanti del trauma, diminuito interesse per le attivit prima ritenute
importanti, sentirsi distaccati/lontani dagli altri, senso di incombenza del futuro,
aumento della noia x effetto della perdita di interessi), la persona prova un
persistente aumento dellarousal (difficolt ad addormentarsi/dormire,
irritabilit e scoppi dira, difficolt di concentrazione, iper-vigilanza, esagerata
risposta di soprassalto, diminuzione significativa del normale funzionamento)
CLASSIFICAZIONE NEL CONTESTO DEMOGRAFICO
Fattori demografici come let, il genere e la classe sociale sono variabili che influenzano
le manifestazioni dei disturbi dansia:
et: i livelli di ansia variano a seconda dellet che abbiamo; gli adulti parlano di ansia
in termini emozionali (es sentirsi nervosi), esperienze cognitive (es mente vuota,
diminuzione della concentrazione..) o reazioni fisiche (tachicardia, sudorazione delle
mani..); i bambini risultano essere pi agitati (paura, piangere) o al contrario pi
taciturni ma nn lamentano un disagio, ad es i bambini affetti da DOC nn avvertono
alcun fastidio nel mettere in atto i rituali. I bambini con DPTS spesso rivivono il trauma
durante il gioco che diviene ripetitivo, senza gioia e solitario. Il disturbi da panico
raramente si verifica durante linfanzia; sottostimati sono i disturbi da stress in et
geriatrica.
Genere: la maggior parte dei disturbi dansia colpisce le donne, e nel momento in cui
sono colpiti gli uomini questi sono pi propensi a chiedere aiuto. Il motivo secondi Fodor
che alle donne nn viene insegnato culturalmente ad essere assertive ed
autosufficienti, a dimostrazione di questa teoria il fatto la gravit dellagorafobia
inversamente proporzionale alla presenza di tratti mascolini come
lautosufficienza/indipendenza. Spiegazioni sono state cercate nella genetica e
nellinfluenza ormonale( aumento degli episodi in specifici periodi del ciclo
mestruale). Si visto ad es che tra i parenti di primo grado di persone che soffrono di
attacchi di panico la maggior tendenza di avere lo stesso disturbo del genere
femminile, mentre gli uomini aumenta la possibilit di incorrere nellalcolismo (potrebbe
essere ritenuto un modo x sopperire ad unansia percepita e nn diagnosticata); un altro
problema a supporto della tesi genetica che questo disturbo tenda ad associarsi a 2
disturbi fisici come il prolasso della valvola mitralica e lipertiroidismo, tali disturbi
possono contribuire al disturbo da panico producendo sintomi fisici e psicologici
associati allansia.
Per ci che riguarda il DOC esso colpisce in egual modo uomini e donne, la differenza
che nelle seconde let tra i 20 e i 35 anni, mentre negli uomini let tra i 5 e i 15
anni ed pi facile che manifestino depressione. Per le donne sono presenti
maggiormente rituali di pulizia e per gli uomini rituali di controllo.
Il DPTS colpisce maggiormente le donne in maniera pari al doppio rispetto agli uomini
(un motivo probabilmente che le donne pi spesso vittime di violenza abuso sessuale
nellinfanzia-aggressione nellet adulta - violenza domestica)
Classe sociale: ritenuto che persone che vivono nella periferia di una citt con
situazioni socio-economiche disagiate siano pi a rischio di disturbi dansia. Le
motivazioni sono da ricercare in un aumento della probabilit di assistere o di essere
vittime di violenza (si veda nella periferia di NY un aumento di incidenza di omicidi,
rapine e violenze). Un altro fattore di rischio la mancanza di un adeguato supporto
psicologico che ulteriormente va ad aggravare la situazione.
la prospettiva bio enfatizza il ruolo del SNA, del sistema limbico, dei
neurotrasmettitori e dei fattori genetici nei disturbi dansia. Attualmente il miglior
trattamento biologico x gli A.diP. sono gli SSRI e gli antidepressivi triciclici,
entrambi in grado di inibire la ricaptazione di certi neurotrasmettitori. Gli
antidepressivi SSRI sono utili nel trattamento dei pensieri intrusivi del DOC e nel
DPTS. I beta-bloccanti e lazaspirone costituiscono lalternativa a barbiturici e
benzodiazepine (che danno assuefazione) nel trattamento di alcuni disturbi
dansia.
Freud svilupp 2 modelli esplicativi dei disturbi dansia. In origine lansia era
leffetto degli impulsi sessuali rimossi, successivamente lansia una razione
dellIo alla percezione dei pericoli esterni. I moderni teorici propongono che alti
livelli di ansia sono il risultato di relazioni genitoriali interrotte o inadeguate. I
trattamenti sono rivolti al miglioramento della gestione dei conflitti psicologici
che causano lansia.
I vari approcci teorici allansia spesso si sovrappongono e si completano a
vicenda, sottolineando il principio di causalit multipla. Le tecniche cognitive
e comportamentali vengono spesso combinate nellintervento sui disturbi dansia
e i farmaci ansiolitici sono spesso utilizzati insieme alle psicoterapie. Inoltre i
cambiamenti della struttura e del funzionamento cerebrale conseguenti a
esperienze emozionali traumatiche e alla psicoterapia costituiscono prove della
connessione tra mente e corpo nei disturbi dansia.
UMORE E DISTURBI DELLUMORE
hanno i 4 episodi in un anno, mentre altri possono avere finestre libere anche per anni, tali
variazioni sono presenti anche nello stesso individuo in momenti diversi. Nella pausa tra un
episodio e laltro molte persone rientrano nel loro funzionamento normale, solo un 20-30%
continuano a presentare disturbi dellumore anche se nn in forma grave., si pu dire che se
il benessere che si pu intravedere alla fine del ciclo depressivo pu donare sollievo, questo
altro nn che linizio del ciclo maniacale. se vediamo la luce alla fine del tunnel, la luce
di un treno che sta arrivando - Robert Lowell - .
Il disturbo bipolare II (D.B.II) la combinazione di episodi depressivi maggiori e episodi
ipomaniacali. Molto simile al I, eccetto per la presenza di episodi ipomaniacali piuttosto che
maniacali. Spesso in questi soggetti tra un episodio e laltro vi una remissione completa
della sintomatologia nell85% dei casi, con il passare del tempo gli episodi ipomaniacali
tendono a degenerare in veri e propri episodi maniacali entrando cos nella diagnosi del
disturbo bipolare precedente.
Disturbo ciclotimico: (D.C.)due anni o pi di consistenti oscillazioni dellumore dagli alti
ipomaniacali ai bassi distimici. Sono oscillazioni meno gravi del disturbo bipolare ma sono, a
differenza, pi costanti infatti permangono per un periodo di tempo di almeno 2 anni. Vi una
tendenza nel tempo al peggioramento del quadro sintomatologico, infatti il 15-50% dei casi
degenera in un disturbo bipolare I o II.
RIA:
Contesto demografico:
La D.M. molto frequente tanto da essere definita come il raffreddore delle malattie
mentali. presente in tutte le fasce di et, soprattutto tra i 20 e i 60 anni, nei bambini
e negli adolescenti sottostimata xch le manifestazioni sono differenti. delle donne
e 1/8 degli uomini come frequenza di genere.
I D.B. nn si manifestano prima delladolescenza.
Et:La depressione nei bambini si manifesta in bambini di 6-8 mesi nei casi in cui siano
separati dalla madre, se istituzionalizzati e anche in presenza di adeguate cure, il 30%
tendono a morire entro il primo anno di vita (studio di Rene Spitz). Tra il 1 e il 5 anno
di vita la depressione pu venire classificata come un ritardo/perdita dellacquisizione
delle tappe dello sviluppo vista la sintomatologia di tipo regressivo (es smettono di
mangiare da soli, perdono il controllo degli sfinteri..). I bambini di et scolare
condividono molti aspetti sintomatologici degli adulti come ritiro, auto-svalutazione,
oltre che avere un aumento delle manifestazioni ostili, aggressive e istruttive. Gli
adolescenti diminuiscono il rendimento scolastico fino allabbandono della scuola,
possono saltare le lezioni. Desiderano essere lasciati da soli, appaiono stizzosi, polemici,
irritabili, talvolta aggressivi. Possono abbandonare le amicizie, la cure di s lascia a
desiderare, nn di rado vi un aumento dellincidenza di uso di alcool, droga,
promiscuit sessuale e atti pericolosi/rischiosi. La depressione unevenienza comune
negli anziani, sempre meno grave comunque che nei giovani, e spesso dovuta alle
vicissitudini della vita e allessere anziani.
Genere: a partire dai 12 anni, le donne hanno una probabilit doppia di soffrire di
depressione rispetto agli uomini, e ci dovuto a fattori socio-culturali come lo stress di
ruolo, agli schemi di socializzazione femminili e al fatto che le donne sono molto pi
soggette degli uomini a vari tipi di soprusi.
Cultura: la prevalenza della depressione cambia da cultura a cultura. Inoltre,
lesperienza soggettiva della depressione cambia attraverso le culture, sottolineando il
concetto di relativismo storico.
letali.
gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) inibiscono la ricaptazione
della serotonina dopo il suo rilascio nello spazio sinaptico, aumentandone la concentrazione e
conseguentemente aumentando la possibilit che questa venga riassorbita dai neuroni vicini.
Hanno unefficacia terapeutica pi veloce, circa 2-3 settimane. Possono causare irrequietezza,
disfunzioni sessuali e disturbi di stomaco.
Lazione di questi farmaci quella di aumentare i livelli di certi neurotrasmettitori, in
particolare serotonina e noradrenalina. I triciclici e gli I-MAO sono definiti come farmaci di
prima generazione perch in uso fin dagli anni 50, mentre gli SSRI (es il Prozac) sono chiamati
di seconda generazione perch entrati in uso negli anni 80. Sia per i triciclici che per I-MAO
alte dosi possono avere effetto letale, problema da tenere in considerazione in pz con tendenza
suicidaria. Questo problema stato affrontato negli anni 80 quando era in voga luso di questi
due tipi di farmaci per la cura della grave depressione, il problema degli effetti collaterali e il
fatto che prima che si apprezzasse un qlc beneficio terapeutico, dovessero passare diverse
settimane fece riflettere sul fatto che era come dare in mano una pistola carica a chi ha
intenzione di togliersi la vita. Da qui la necessit di un nuovo farmaco: il SSRI, i quali hanno
meno effetti collaterali, hanno lo stesso beneficio terapeutico e la loro assunzione incontrollata
nn letale leffetto anti-depressivo inizia dopo 2 settimane, nelle precedenti il sintomo
depressivo aumenta). Luso dei farmaci spesso discusso, infatti spesso vengono prescritti dai
medici di base senza unadeguata consulenza psicologica e psichiatrica; tutti e tre i tipi di
farmaci vengono ad oggi ancora usati anche perch hanno effetti diversi sulle persone; spesso
luso dei farmaci viene messo in discussione visto lalto tasso di effetto placebo.
Terapia elettroconvulsivante: (ECT)scoperta negli anni 30 (Cerletti e Bini) e usata per la
cura della depressione, consiste di inviare una scarica elettrica attraverso il cranio per
provocare una convulsione che duri almeno alcuni minuti. Per motivi ancora nn ben conosciuti,
diverse sessioni di ECT in un certo numero di settimane sono altamente efficaci per il
trattamento della depressione grave. un trattamento controverso, chi a favore e chi contro,
oggi questa terapia ha subito notevoli miglioramenti rispetto a come era nata e a come la
rappresenta la cinematografia, il pz viene anestetizzato e gli viene somm.to un miorilassante in
modo che le convulsioni prodotte siano appena visibili, lazione dellelettroshock monitorato.
Gli effetti collaterali tuttavia permangono come lamnesia retrograda e lamnesia anterogrado
al trattamento. Oggi, nonostante la sua efficacia nella cura, una trp che spaventa e per
questo viene poco prescritta a favore della farmacologia.
Trp con il litio per i disturbi bipolari, un sale presente normalmente nellorganismo. un
farmaco utilizzato come stabilizzante dellumore fin dagli anni 50, considerato come
miracoloso per gli effetti stabilizzanti anche se ancora nn se ne conoscono i meccanismi di
azione. I contro sono che esso deve essere assunto in concomitanza con farmaci antidepressivi
in quanto il suo controllo pi mirato verso le fasi maniacali piuttosto che sui sintomi
depressivi; il margine tra lefficacia terapeutica e la tossicit minimo (la tossicit determina
nausea, disfunzioni renali); lefficacia del litio determinata dalla costanza con cui esso viene
assunto, molti sogg interrompono lassunzione appena che lumore si stabilizzato riprendendo
cos la ciclicit del bipolare.
RIA:
i fattori genetici giocano un ruolo predisponente per la depressione grave. Lo stesso
vale per i disturbi bipolari
le ricerche sulle funzioni anomale del cervello associate alla depressione si sono
focalizzate sulla scarsa disponibilit di una certa classe di neurotrasmettitori conosciuti
come monoammine (nora-dopa-sero). Inoltre i cambiamenti ormonali possono causare
sintomi depressivi
attualmente 3 classi di farmaci: triciclici, I-MAO di prima generazione e gli SSRI di
seconda generazione. Ogni classe di sostanze chimicamente differente, ma tutte
agiscono aumentando dei livelli di monoammine disponibili allinterno dello spazio
sinaptico
lECT comprende lutilizzo di corrente elettrica per indurre convulsioni. Malgrado la
relativa efficacia e sicurezza con cui viene praticata al giorno doggi, lECT rimane
controversa ed generalmente utilizzata solo quando gli altri trattamenti nn hanno
avuto successo.
Il litio il trattamento pi efficace e ampiamente prescritto per i disturbi bipolari
dellumore. Il litio stabilizza lumore nella maggior parte dei pz che ne assumono una
1.
2.
3.
4.
RIA:
Il DSM-IV-TR elenca 4 disturbi dissociativi: disturbo di depersonalizzazione, amnesia
dissociativa, fuga dissociativa, e disturbo dissociativo di identit (DID)
Il disturbo di depersonalizzazione caratterizzato da una sensazione persistente e
disturbante di essere scisso dal proprio corpo o dalla propria mente
Di solito in seguito ad eventi traumatici o sconvolgenti le persone che soffrono di
amnesia dissociativa dimenticano informazioni basilari
Nella fuga dissociativa, loblio dellidentit personale accompagnato dallo spostamento
da casa e talvolta dallassunzione di una completa o parziale nuova identit
Nel DID vi lesistenza di 2 o pi personalit distinte in un sogg, che si alternano nel
controllo del comportamento individuale. interessante notare che i risultati di alcuni
studi hanno riportato diversi profili biologici per le diverse personalit
Contesto demografico:
Ricerche recenti suggeriscono come anche i bambini e gli adolescenti possono soffrire di
disturbo dissociativo, ma possono avere caratteristiche diverse rispetto a quelle solitamente
riscontrate negli adulti (dimenticanze, rendimento scolastico alterato..). le donne sono
sovrarappresentate tra gli individui con diagnosi di disturbo dissociativo dellidentit, quindi il
disturbo probabilmente sottodiagnosticato negli uomini (x le donne un fattore predisponente
labuso soprattutto in et infantile per il quale sono pi vittime del sesso opposto, per gli
uomini si vista unalta incidenza tra chi commette reati, per questo si dice che sottostimato
negli uomini, infatti lo si scopre solo se una personalit commette un reato).
La diagnosi di disturbo dissociativo viene influenzata dalla cultura dappartenenza, in quanto i
irraggiungibile.
Nella maggior parte dei casi il disturbo dellalimentazione viene classificato come disturbo NAS,
questo sottolinea i vantaggi e i limiti della diagnosi (la diagnosi risulta essere semplice con
categorie ben definite come anoressia/bulimia ma questi disturbi rappresentano solo una
minoranza dei disturbi alimentari).
Lobesit nn rientra nella classificazione del DSM-IV-TR, anche se ad essa sono associati
significativi fattore psicologici e comportamenti (calo dellautostima e depressione).
SPIEGARE E TRATTARE I DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE
Componenti psicodinamiche
Le spiegazioni psicodinamiche dellanoressia e della bulimia sono focalizzate sui seguenti
punti: lanoressia come una complessa reazione alle famiglie orientate verso la perfezione
(reazione nei confronti delle aspettative genitoriali, anoressia e quindi il controllo eccessivo
dellalimentazione diventano un dimostrare il proprio autocontrollo; pu essere una
dimostrazione di indipendenza) lanoressia come un ritrarsi dalla sessualit adulta (rifiuto delle
forme e quindi bisogno di mantenere le forme infantili); disturbi dellalimentazione come
reazione ad eventi traumatici come labuso sessuale o laggressione (il controllo del propri
corpo, riducendo i sintomi della propria femminilit, rifiuto del piacere).
Interventi: gli interventi mirano ad aiutare la pz a comprendere il modo in cui i sintomi dei
disturbi alimentari siano collegati ai suoi conflitti inconsci. Le tecniche usate sono le
associazioni libere, lanalisi del transfert, analisi dei sogni e la ricerca del significato e
funzionamento dei sintomi dei disturbi alimentari.
Componenti sistemico-familiari
Di base vi sono le complesse relazioni familiari come causa dei disturbi alimentari. Salvador
Minuchin sostenne che la causa di questi disturbi fossero le famiglie eccessivamente
invischiate (famiglie in cui i confini tra i membri sono deboli e le relazioni tendono a essere
intrusive), di base questa famiglia un grande sostegno per i membri, il problema diviene nel
momento delladolescenza quando il giovane necessita di una maggiore privacy e
indipendenza. In questottica lanoressia diviene una soluzione pericolosa per dimostrare la
propria indipendenza. Dallaltro lato lanoressia pu essere un richiamo dellattenzione da parte
dei membri della famiglia.
Interventi: nn vi sono prove empiriche sulla validit di questo tipo di intervento ma si visto
come gli interventi sul sistema famiglia si siano dimostrati efficaci nel trattamento di anoressia
e bulimia. In questo approccio il paziente diviene la famiglia, il pz che soffre di
anoressia/bulimia viene definito come il paziente designato ( cio il segno del disagio
famigliare).
Componenti cognitivo-comportamentali
Per questa prospettiva lanoressia e la bulimia sono il risultato di esperienze disadattive che
hanno rinforzato i comportamenti tipici del disturbo alimentare (credere che dallaspetto fisico
dipenda il proprio valore). Nei 2 disturbi viene mantenuta la distorsione cognitiva bianco o
nero sul cibo e sul peso (cibo buono o cattivo es grasso cattivo verdure buono) allo stesso
modo sono presenti regole arbitrarie e rigide (nn mangio dopo le 18, corro 40 min. a digiuno la
mattina); il calo ponderale nellanoressia e il sollievo nelleliminazione dopo unabbuffata nella
bulimia sono il rinforzo per il mantenimento del comportamento. Si ricorda il modello teorico
di Terence Wilson sulla bulimia che illustrano i processi cognitivi e i comportamenti che
perpetuano il disturbo.
Interventi: solitamente gli interventi per questo approccio avvengono in ambito ospedaliero, il
primo passo sar quello di far riprendere lalimentazione fino a che nn si riesce a vedere un
minimo di recupero di peso, lintervento mira al controllo totale della pz con privazione di ci
che lei preferisce per questo pu avvenire solo in struttura protetta. In associazione si pu far
tenere un diario in cui registrare ci che il pz mangia nelle 24 ore, le emozioni legate allatto di
mangiare, i pensieri.. questo porta il terapeuta a comprendere i meccanismi cognitivi che
sottostanno al disturbo . Una volta identificati i pensieri disadattivi, questo approccio mira alla
presa di coscienza per farli riconoscere e quindi evitarli, oltre che una presa di coscienza degli
effetti nefasti del perseguire tale stile alimentare. Importante leducazione della pz nel
formulare pensieri pi adattivi.
Componenti socio culturali
Le componenti culturali sono riferite allimmagine che i mass media proiettano come modello di
bellezza, e a cui le persone e soprattutto le adolescenti, fanno riferimento; immagine che si
modificata nei decenni che va da forme pi burrose come per Rubens (le ninfee) a forme
abbondanti come per Marylin Monroe fino alle forme emaciate del giorno doggi.
Interventi socioculturali: mirano alleducazione delle giovani donne circa le immagini
femminili distorte e nn sane proposte dai media e sulluso dellattivismo sociale per protestare
contro queste immagini dannose.
Componenti biologiche
Tale approccio fa riferimento ad una componente di tipo genetica che predispone ai disturbi
dellalimentazione. Lassociazione che viene proposta che vi sia un parallelismo tra i D.O.C. e
i disturbi dellalimentazione, in cui il pensiero sono grassa lossessione, mentre la dieta
diviene la compulsione per calmare il pensiero e quindi ritrovare tranquillit. Unaltra
considerazione viene rivolta al livello ormonale che per le pz anoressiche diminuito (ormoni
ipotalamici). Mentre per la bulimia presentano livelli bassi di neurotrasmettitori come
noradrenalina e serotonina, da sottolineare che queste ultime considerazioni nn sono ancora
state motivate (ovvero si visto che.. ma nn si conoscono ancora gli eventuali collegamenti).
Unultima considerazione riguarda lutilizzo di oppioidi naturali nel mantenimento di condotte
alimentari come anoressia e bulimia, questi stimolano la produzione di endorfine che
aumentano i livelli di piacere, perpetuando il disturbo
Interventi: la trp farmacologica viene usata in caso di fallimento delle trp psicologiche
tradizionali. I farmaci usati sono gli antidepressivi SSRI per la cura della bulimia anche in
assenza di depressione, anche se si visto che tale trp funziona meglio in associazione alla
terapia cognitivo comportamentale. Lefficacia di questi farmaci per lanoressia nervosa, nn
ancora riconosciuta.
Connessione tra mente e corpo: una dimostrazione data dai deficit cognitivi che
subentrano dopo un prolungato digiuno, e nei disturbi dellalimentazione in generale
causalit multipla: i disturbi dellalimentazione trovano le loro radici in diverse cause
(genetiche, culturali, educative) da qui si pu dedurre che la terapia da mettere in atto un
mix di diversi approcci e teorie di riferimento, che a loro modo affrontano un aspetto o laltro
del disturbo.
3. Modeling:
Modello di prevenzione della ricaduta (Marlott e Gordon): aiuta il pz a
riconoscere/evitare quelle che sono le situazioni ad elevato rischio di ricaduta
e contemporaneamente vengono insegnati e promossi metodi pi salutari di
gestione dello stress.
Training allautocontrollo comportamentale (behavioral self-control
training BSCT): si concentra soprattutto sugli schemi duso della droga, sullo
sviluppo delle abilit sociali e sulla pianificazione di attivit salutari. Utile per
una piccola percentuale di alcolisti per il raggiungimento di un consumo
controllato di alcool.
Componenti cognitive
I cognitivisti mirano a comprendere i meccanismi mentali che portano una persona ad abusare
di una sostanza, un es il pensiero che chi si droga provi sensazioni piacevoli, questo porta il
sogg ad avvicinarsi a quella realt facendo s che si determinino le profezie che si auto
avverano. Importanti in questottica gli schemi cognitivi negativi e dei conseguenti pensieri
negativi automatici.
In associazione alle tr comportamentali, anche lapprendimento vicario, porta alla creazione di
pensieri disadattivi: es il figlio di un alcolista nn solo apprende perch vede, ma pu generare
un pensiero: se mio padre beve nn pu essere cos brutto.
Interventi cognitivi
Spesso la prospettiva comportamentale viene combinata alla prospettiva cognitiva. La
prospettiva cognitiva si concentra sulla ristrutturazione cognitiva, avvero mira a modificare lo
schema disadattivo.
Componeneti psicodinamiche
La componente psicodinamica spiega labuso di droghe con un modello di auto-medicazione,
riguardo carenze e esperienze psicologiche. Si tratta cio di un meccanismo di difesa
disadattativo per gestire le emozioni dolorose.
Il metodo dei dodici passi
lapproccio terapeutico pi utilizzato per il trattamento delluso di sostanze, nn si basa su
nessuna teoria citata precedentemente ma trae alcuni principi da esse. il metodo utilizzato
dagli Alcolisti Anonimi come intervento di auto aiuto: lattuale tecnica consta nel condividere
le proprie esperienze usando solo il nome di battesimo e nellincoraggiamento a seguire i dodici
passi. Oltre agli incontri ogni partecipante lavora con un tutor (un membro con esperienza) che
disponibile a fornire un supporto nel difficile cammino intrapreso. Negli incontri la dipendenza
viene affrontata come una malattia, e i partecipanti vengono contraddetti quando cercano di
minimizzare il problema.
RIA:
Per una variet di motivi , il modello del disturbo attualmente il paradigma dominante per
spiegare e trattare i disturbi da uso di sostanze, anche se il modello sintomatico ha alcuni
meriti.
Le spiegazioni biologiche dei disturbi da uso di sostanze comprendono lipotesi che luso di
droga sia una forma di auto-medicazione per carenze biologiche ed enfatizzano il ruolo dei
fattori genetici. Gli interventi biologici includono lutilizzo di: agenti aversivi che rendono
luso di droga nocivo, terapie sostitutive e somministrazione di farmaci che possono aiutare
a ridurre il graving per la droga.
Gli approcci socio-culturale e sistemico familiare si concentrano sulle dinamiche sociali e
familiari che possono contribuire allabuso di sostanze. I trattamenti di supporto sociale e
familiare possono, inoltre, contribuire alla guarigione dai disturbi da uso di sostanze.
Le prospettive comportamentale e cognitiva evidenziano il ruolo della riduzione della
tensione, del condizionamento classico e delle credenze e aspettative negative nei disturbi
da uso di sostanze. Gli interventi sul condizionamento classico come la sensibilizzazione
covert, le tecniche di condizionamento operante come la terapia aversiva e la gestione delle
contingenze, e i metodi di ristrutturazione cognitiva sono tra le pi importanti componenti
del trattamento cognitivo - comportamentale.
Le prime spiegazioni psicodinamiche per labuso di sostanze si focalizzano sullipotesi di
fissazioni emozionali allo stadio orale dello sviluppo, che dipendente dal piacere. Gli
attuali teorici vedono labuso di sostanze come un meccanismo di difesa disadattivo per
gestire le emozioni dolorose. Mentre i trattamenti psicodinamici da soli nn vengono
indotte da sostanze
unulteriore suddivisione viene fatta nella distinzione delle forme congenite da quelle
acquisite.
Le disfunzioni sessuali comprendono:
1. disfunzioni del desiderio, che si divide ulteriormente in desiderio
sessuale ipo-attivo o avversione sessuale
2. disfunzione delleccitazione sessuale, includono disturbi
delleccitazione femminile e il disturbo erettile maschile
3. i disturbi dellorgasmo, comprendono il disturbo femminile
dellorgasmo, il disturbo maschile dellorgasmo e leiaculazione
precoce
4. i disturbi da dolore sessuale, comprendono il vaginismo e la
dispareunia
Sono piuttosto comuni sia nelluomo che nella donna e possono avere cause
psicologiche e/o biologiche e sono solitamente abbastanza trattabili con psicoterapia e/o
farmaci.
PARAFILIE: sono quelle che Freud defin le perversioni come sadismo sessuale e
lesibizionismo, sono pi difficili da trattare perch pi complesse, comprendono
relazioni e preferenze sessuali aberranti. Le parafilie pi comuni sono:
1. esibizionismo: ricorrenti e intense fantasie di eccitazione sessuale, impulsi
sessuali o comportamenti che comprendono il mostrare i propri genitali ad
una persona ignara
2. voyeurismo: ricorrenti e intense fantasie di eccitazione sessuale, impulsi
sessuali o comportamenti che comprendono losservazione di persone ignare
mentre sono nude, si stanno spogliando o stanno praticando attivit sessuali.
3. Feticismo: ricorrenti e intense fantasie di eccitazione sessuale, impulsi
sessuali o comportamenti che comprendono luso di oggetti inanimati. E qui
compreso il travestitismo: ricorrenti e intense fantasie di eccitazione
sessuale, impulsi sessuali o comportamenti che comprendono travestirsi da
donna in un uomo eterosessuale
4. sadismo sessuale: ricorrenti e intense fantasie di eccitazione sessuale,
impulsi sessuali o comportamenti che comprendono che provocano
eccitazione sessuale nella persona che infligge sofferenza, quando una
vittima soffre fisicamente o psicologicamente.
5. masochismo sessuale: ricorrenti e intense fantasie di eccitazione sessuale,
impulsi sessuali o comportamenti che provocano eccitazione sessuale quando
si viene umiliati, picchiati, legati o sottoposti a sofferenze di altro genere
6. pedofilia: ricorrenti e intense fantasie di eccitazione sessuale, impulsi
sessuali o comportamenti che comprendono attivit sessuali con uno o pi
bambini prepuberi
7. fruotterismo: ricorrenti e intense fantasie di eccitazione sessuale, impulsi
sessuali o comportamenti che comprendono il toccare e lo strusciarsi contro
una persona nn consenziente
nella classificazione sono poi comprese , quelle che vengono definite altre parafilie
che includono comportamenti relativamente rari che soddisfano la definizione di
parafilia: necrofilia, coprofilia e urofilia, e la scatologia telefonica (oscenit al telefono).
Nella classificazione da notare come lo stupro nn sia compreso, questo per nn cadere
nella giustificazione di essere malati come attenuante nellinfliggere la pena per gli atti
compiuti.
DISTURBO DELLIDENTIT DI GENERE: sono disturbi in cui gli uomini, in
percentuale maggiore rispetto alle donne, si sentono in un corpo dal sesso che nn gli
appartiene.
SPIEGARE E TRATTARE I DISTURBI SESSUALI: LE PARAFILIE
Le parafilie, nonostante la classificazione data, sono a tuttoggi discusse per ci che concerne
leziologia. Sono di certo concomitanti situazioni di abuso infantili, difficolt nel legame di
attaccamento, stressor infantile, come fattori predisponenti. Lincertezza determina una
diminuzione nellefficacia di una terapia, daltro canto chi ne soffre reticente al
cambiamento nn ritenendosi malato. I crimini di violenza grave, nn hanno avuto
miglioramenti con la trp, anche perch bisogna superare lo scoglio della negazione del
problema, per questo utile una terapia di gruppo in cui la negazione viene messa in
discussione da pi persone. Da qui si ha che il fulcro deve essere il riconoscimento del
problema per stimolare cos la motivazione a superarlo. Un altro scoglio da superare
che il pz in terapia, mette in atto sentimenti come il controtransfert , che il terapeuta deve
essere in grado di gestire, superando sensazioni come disgusto e la disapprovazione morale
che insorgono quando si lavora con pz cos. La trp delezione quella psicologica anche se,
vedi la connessione tra mente e corpo, utile pu essere anche il trattamento biologico; la trp
mira a ridurre significativamente i comportamenti parafilici, sviluppando
soddisfazioni sostitutive attraverso pi normali sbocchi sessuali.
Componenti psicodinamiche: le spiegazioni inizialmente si rifacevano a fissazioni in uno
degli stadi dello sviluppo, successivamente le perversioni furono intese come meccanismi di
difesa messi in atto per far fronte a conflitti emotivi sottostanti. I teorici psicodinamici
contemporanei continuano a vedere le parafilie come meccanismi di difesa, anche se lottica
diversa. Stoller, il pi influente teorico psicodinamico contemporaneo, attraverso i suoi studi
sulla Parafilia ha trovato un punto in comune tra tutti i suoi pz, ovvero che nella infanzia hanno
subito umiliazioni della loro virilit. Questo ha determinato il realizzarsi, nel corso dello
sviluppo, quello che stato definito lidentificazione con laggressore, ovvero il soggetto da
passivo diviene attivo facendo agli altri ci che stato fatto a lui con lintento di ritrovare cos,
la sua mascolinit. LIntento diviene quindi,quello di disfarsi delle esperienze passate ,
umiliando qualcun altro nel presente.
Interventi: identificare i conflitti irrisolti ed affrontarli attraverso lauto consapevolezza.
Gli interventi su pz scarsamente motivati, mirano a stabilire una forte alleanza terapeutica,
anche se spesso difficile per i sentimenti di ambivalenza da parte del pz nei confronti del
terapeuta; e per le pressioni da parte del tribunale a spingere il terapeuta a violare il segreto
professionale in vista di una pena per il pz.
Componenti cognitivo comportamentali: la tr comportamentale chiama in causa il
condizionamento classico e lapprendimento sociale. Infatti essi ritengono questi
comportamenti siano il frutto di apprendimento accidentale e automatico. (uno stimolo neutro
quando viene presentato in concomitanza ad una reazione emozionale, i due possono essere
connessi in modo profondo e durano nella mente). Per ci che riguarda lapprendimento sociale
(Bandura)lapprendimento pu avvenire nei bambini qualora assistano a comportamenti
parafilici, se nn adeguatamente compensati, li metteranno in atto a loro volta.
Interventi: mira alla sostituzione degli schemi disadattivi con schemi pi appropriati. Il
primo passo lassessment fallo metrico, ovvero valutazione della risposta peniena ai veri
stimoli.
Componenti biologiche: i fattori biologici nn costituiscono un focus centrale per il
trattamento e la ricerca eziologica nelle parafilie, ma in dubito che alcune malattie o danni al
cervello danno effetti disinibitori, inoltre nei ritardi mentali ci possono essere una
predisposizione al comportamento parafilico.
Interventi: il trattamento psicologico a oggi il prediletto, in passato erano presenti
anche trattamenti biologici come la castrazione chirurgica o la castrazione chimica (somm.ne di
farmaci per diminuire il livello di testosterone) per criminali sessuali o parafilici, ma spesso
questi trattamenti sono stati oggetto di polemiche di natura etica.
DISTURBI DELLIDENTIT DI GENERE - DIG
Il DIG una condizione rara che comprende il desiderio di appartenere al sesso opposto e la
repulsione verso il proprio sesso. Solitamente esordisce nellinfanzia ma difficilmente permane
dopo ladolescenza, pi facile che il ragazzo diventi omosessuale piuttosto che adulti con
DIG.
Spiegare il disturbo didentit di genere: le teorie che hanno tentato di spiegare leziologia
del DIG nn hanno dato risultati soddisfacenti e a oggi nn si conoscono le cause. ormai
riconosciuto come lidentit si costituisca tra i 3 e i 4 anni, anche se propriamente nn si
conosce come si determini lidentit di genere. Gli studiosi sono concordi nel definire che
concorrano fattori biologici, psicologici e sociali.
Componenti biologiche: fanno riferimento al temperamento ( tendenza comportamentale
innata) e come nel determinalo siano coinvolti gli ormoni , vi sono infatti patologie ( adenoiperplasia congenita) in cui durante la gravidanza viene passato alla figlia femmina un alto
dosaggio di ormoni androgeni (ormoni maschili) determinando nel nascituro una
mascolinizzazione. Allo stesso modo per i figli maschi esiste una patologia sindrome da
ipersensibilit agli androgeniin cui il feto nn in grado di metabolizzare gli androgeni
nellutero; alla nascita sembrano quindi delle femmine e crescono come tali anche se
anatomicamente sono maschi.
Componenti psicodinamiche: fanno riferimento alla relazione madre-bambino, una madre
troppo pressante e un padre distante e per questo poco presente. Coates, in studi successivi,
ha dimostrato una certa corrispondenza tra DIG e madri depresse e ritirate piuttosto che una
relazione simbiotica.
Componenti comportamentali: fanno riferimento al modellamento da parte dellambiente,
da qui la DIG diviene la conseguenza del condizionamento operante: premio per
comportamenti transessuali e punizioni per comportamenti appropriati al proprio genere.
Componenti socio-culturali e sistemico familiari: la causa risiede nelle relazioni/dinamiche
familiari; si riscontrato infatti come siano pi soggetti a DIG persone di sesso maschile, con
presenza di molti fratelli, ultimogenito, alti livelli di stress, frustrazione familiare e difficolt
nellaffettivit.
Il principio di causalit multipla nei disturbi di identit di genere
Trattare i disturbi dellidentit di genere: il trattamento controverso per ragioni pratiche
e etiche. I bambini con DIG solitamente ricevono il trattamento psicoterapico per stabilizzare
lidentit di genere in conformit con il loro sesso biologico. Per gli adulti, la cui identit di
genere molto meno malleabile, possono sottoporsi a cambiamenti di sesso, una procedura
complessa di alterazione del corpo per conformarlo allidentit di genere. Lefficacia a lungo
termine e letica di tali forme di trattamento rimangono questioni aperte.
ossessivo - compulsivo.
CLUSTER A
DISTURBO PARANOIDE DI PERSONALIT: tratti di personalit che comprendono
estrema sfiducia e sospettosit. Sono solitamente persone molto in guardia, antagoniste,
piene di lamentele ed emotivamente chiuse in se stesse. Vi la tendenza a prendere le cose
sempre per il verso sbagliato. Vi la paranoia del complotto per cui la reazione verso gli sgarbi
percepiti spesso esagerata; vi la tendenza a confermare le proprie opinioni, per cui la realt
percepita distorta.
SPIEGARE TRATTARE:
componenti cognitivo - comportamentali: mirano ad identificare e correggere gli
schemi cognitivi disadattivi che perpetuano un ciclo di paranoia, nn di rado vi una
certa riluttanza nei confronti della trp dal momento che vorrebbe dire mettere in
discussione il proprio modo di vedere/percepire gli eventi secondo il loro schema
mentale rigido.
Componenti psicodinamiche: questa prospettiva si focalizza principalmente sulle
relazioni infantili problematiche e sui meccanismi di difesa disadattivi messi in atto. Nel
disturbo paranoide di personalit, le critiche e le ridicolizzazioni genitoriali sono ritenuti
fattori centrali. Il meccanismo di azione del paranoide incentrato sulla percezione di se
stesso: ritenendosi inferiore ha paura che gli altri possano sfruttare a loro favore le
sue debolezze, per questo tende ad una eccessiva auto -protezione. Un meccanismo di
difesa messo in atto la proiezione, attribuiscono agli altri i propri sentimenti di ostilit
e quindi si sentono minacciati e reagiscono di conseguenza. Importante il transfert
messo in atto, cio il fenomeno attraverso il quale gli schemi relazionati vengono
riproposti e attuati nei confronti del terapeuta. Detto questo importante lalleanza
terapeutica, un legame positivo e collaborativo tra pz e terapeuta, anche se per questi
pz difficile proprio per il senso di sfiducia che li pervadono.
DISTURBO SCHIZOIDE DI PERSONALITA (schizofrenia): tratti di personalit
caratterizzati da distacco dalle relazioni sociali e da una gamma ristretta di
espressioni emotive. La persona pu arrivare allindifferenza nei confronti dei membri della
famiglia e con potenziali partner sessuali. Generalmente sono considerati tipi solitari anche se
nelle occasioni sociali riescono ad avere un funzionamento adeguato, queste occasioni sono
comunque rare o cmq nn ricercate. Sembrano senza emozioni. Sono soggetti con pochi amici,
nn si coinvolgono in relazioni affettive e anche il lavoro che scelgono le portano ad avere pochi
contatti interpersonali (es programmatore di computer)
SPIEGARE E TRATTARE:
Componenti biologiche: recenti studi ricercano leziologia proprio in questa
componente, infatti alcuni disturbi di personalit possono risultare da una interazione
tra temperamento geneticamente determinato e specifiche influenze ambientali. In
particolare stata trovata una correlazione tra temperamento difficile( bambini
emotivamente sensibili e facilmente iper-eccitabili) e disturbo di personalit schizoide e
schizotipico.
Componenti psicodinamiche: questo disturbo viene visto come un ritiro difensivo da
tutti i contatti e sentimenti umani, in risposta allaspettativa di sofferenza travolgente
nelle relazioni.
Componenti cognitivo - comportamentali: rispecchiano credenze e aspettative
rigide e disadattive, gli schemi fissi di pensiero e le strategie di comportamento che si
auto-definiscono e auto-perpetuano. Laspetto positivo viene dato allo stare da soli, in
quanto il coinvolgimento con altri viene ritenuto doloroso; in forza di questo pensiero
perpetuano la loro vita solitaria e priva di legami.
DISTURBO SCHIZOTIPICO DI PERSONALIT : tratti di personalit che consistono in
eccentricit di comportamento nellaspetto e nel pensiero, distorsioni cognitive o
percettive e disagio nelle relazioni intime. Queste persone tendono ad essere ansiose,
sospettose, socialmente allerta e in qlc modo isolate, per questo tendono a nn essere in grado
di instaurare relazioni affettive. Presentano un disturbo di pensiero psicotico (fuori dal contatto
con la realt, come da esperienze di allucinazioni o illusione)anche se cmq conservano un certo
margine di contatto con la realt cosa che nn fanno i soggetti psicotici. Sono presenti idee di
riferimento, cio credenze idiosincratiche che gli eventi normali contengano significati
speciali, allo stesso modo presente il pensiero magico, cio la credenza che il proprio
pensiero influenzi gli eventi esterni.
SPIEGARE E TRATTARE:
Componenti biologiche: allo stesso modo della schizofrenia si crede che vi sia una
base genetica nella patologia infatti si riscontrata una maggiore dilatazione dei
ventricoli cerebrali, che risultano essere ancora pi dilatati per la schizofrenia. Sono
presenti anomalie a livello dei neurotrasmettitori (come per la schizofrenia). Sono usati
nella cura farmaci antipsicotici a basse dosi, come per la schizofrenia, per controllare i
pensieri e le percezioni inusuali.
Componenti cognitivo - comportamentali: anche se la componente principale
quella biologica, ci possono essere interventi per il miglioramento delle abilit sociali e
sul problem solving sociale.
CLUSTER B
DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALIT: tratti di personalit che consistono in
profonda disattenzione e violazione dei diritti degli altri. Sono soggetti che si focalizzano
esclusivamente su se stessi e lo fanno a spese degli altri. Nn hanno in loro il senso di colpa,
lempatia, la compassione; sono in grado di commettere atti violenti senza aver nessun
rimorso rispetto ci che fanno, ma nn tutti i criminali ne sono affetti. Tali soggetti nn si fanno
scrupolo di mentire, manipolare e trarre vantaggi dagli altri.
SPIEGARE E TRATTARE:
Componenti biologiche: la ricerca ha dimostrato come nel disturbo antisociale vi
possa essere una deficienza nelle normali reazioni dansia (poca ansia?)infatti in questi
sogg nn si hanno normali reazioni di ansia rispetto ad un crimine compiuto. Essi si
collocano su un continuum dellansia, al polo opposto rispetto alle persone iper-ansiose
e vulnerabili ai disturbi dansia. La causa di questa carenza a tuttora sconosciuta.
Unaltra possibile causa dovuta allesposizione nella vita intrauterina, a cocaina,
marijuana, nicotina e altre droghe. Per questa patologia, paradossalmente, si sono
dimostrati efficaci farmaci ansiolitici per diminuire i comportamenti antisociali.
Componenti cognitivo - comportamentali: in diverse ricerche si visto che soggetti
con disturbo antisociali sono figli di genitori con il medesimo problema, ovvero quando
un genitore fornisce un modello (modellamento, cio apprendimento basato
sullosservazione e limitazione dei comportamenti altrui). Allo stesso modo , il rinforzo
dato al figlio nel caso che in una situazione se la sia cavata a scapito di un altro, pu
favorire lacquisizione del comportamento come efficace. Dal punto di vista cognitivo
sono presenti deficit di collegamento tra azione e conseguenza. La trp comportamentale
mira a far apprendere un nuovo comportamento attraverso rinforzi.
Componenti psicodinamiche: questi teorici puntano il dito nelle relazioni precoci, il
disturbo antisociale si viene cos a collocare tra i meccanismi di difesa quale
lidentificazione con laggressore, per cui labusato diviene labusatore
DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALIT : tratti di personalit che consistono in
instabilit delle relazioni interpersonali, dellimmagine di s e delle emozioni, cos
come impulsivit e comportamenti autodistruttivi. Tipica la minaccia di suicidio in caso
che li si voglia lasciare, questo dimostra come sia evidente la paura dellabbandono che un
tratto distintivo. Questi soggetti sembrano vivere al confine tra il comportamento nevrotico e
quello psicotico. Per la maggior parte del tempo sono nevrotici, ovvero cercano di gestire i
conflitti emotivi con il risultato di un mal funzionamento ma permane cmq il contatto con la
realt. Ad un certo punto questo contatto si perde e diventano psicotici, questi episodi sono di
breve durata e questo un carattere importante per una diagnosi differenziale. Lumore oscilla
passando da un estremo allaltro.
SPIEGARE E TRATTARE
Componenti psicodinamiche: questi teorici ricercano le cause del disturbo nella
relazione con la madre, si sospetta che le cause siano da ricercarsi in un genitore
inaffidabile dal punto di vista emotivo, recentemente si visto che il disturbo subentra
in persone con alle spalle problemi di abusi sessuali. I soggetti con disturbo borderline
si riconoscono xch operano una scissione del mondo che le circonda: buoni o cattivi,
attribuzioni portate agli estremi e cmq precarie, perch un nulla pu portare allestremo
opposto la valutazione ( sufficiente nn rispondere ad una telefonata).
Componenti biologiche: il disturbo pu essere causato da un deficit a carico dei
neurotrasmettitori, la serotonina principale deputato in presenza di depressione. Si
vista anche una componente genetica, infatti pi alta lincidenza in parenti di I grado
di chi gi ha una patologia conclamata. La trp rappresentata da farmaci
antidepressivi.
Componenti cognitivo - comportamentali: questa componente si focalizza sul
pensiero dicotomico (buono-cattivo, bianco-nero), la trp cognitiva mira a controllare il
pensiero dicotomico, mentre quella comportamentale mira a ridurre i comportamenti
impulsivi.
Terapia dialettico - comportamentale: TDC (Marscha Linehan) parte dal concetto di
eziologia multifattoriale, secondo cui i disturbi borderline comprende disturbi del
pensiero, dellazione, dellemozioni e della neurotrasmissione, da qui gli interventi
traggono spunto da tutte le componenti precedenti (+ dal Buddismo Zen), il punto di
partenza lemotivit per cui viene insegnato al pz a gestire le esperienze quotidiane in
maniera adattiva. Gli incontri sono individuali e di gruppo e vanno a vagliare tre aree:
consapevolezza di S, migliorare il controllo emotivo, migliorare lefficacia
interpersonale e tollerare lo stress. Sono presenti obtv comportamentali che mirano a
modificare comportamenti che interferiscono con la qualit della vita. Sono prescritti
farmaci a sostegno per aiutare i pz a tollerare forti emozioni.
DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALIT: tratti di personalit che consistono in
emotivit eccessiva, superficiale e volta ad attirare lattenzione. Dai loro atteggiamenti
spavaldi vengono percepiti dagli altri come tutto fumo e niente arrosto, infatti la loro
intenzione nn la sostanza ma mirano a fare impressione (attirare lattenzione). Tendono a
drammatizzare se stessi, a farsi coinvolgere dagli altri e a farsi trasportare con estrema facilit
dallemotivit a dalle impressioni superficiali.
SPIEGARE E TRATTARE:
Componenti psicodinamiche: ricercano la causa nellattaccamento sicuro infantile, i
conflitti con la sessualit e sullinsicurezza delle relazioni interpersonali. La psicoterapia
punta lattenzione sul transfert, il cogliere come il pz si relaziona con il terapeuta
rivelatore dei funzionamento mentale del pz, risulta infatti essere seduttivo,
drammatico e vago. ( es Rossella OHara in Via col vento)
Componenti cognitivo - comportamentali: partono dal presupposto che questi pz
nn siano in grado di prendersi cura di se stessi e ricercano attenzione e approvazione da
parte degli altri, il risultato un comportamento drammatico per suscitare attenzione e
preoccupazione da parte di chi li circonda. Hanno uno stile cognitivo basato su concetti
vaghi, piuttosto che sulla ragione e sui fatti concreti, per questo il terapeuta deve
essere in grado di portare lattenzione del pz sui fatti concreti e tangibili. Se questo si
riesce a farlo si possono identificare i pensieri distorti e disadattivi. Si invita il pz a
chiedere cosa vuole direttamente senza che lui metta in atto comportamenti indiretti.
DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALIT: tratti di personalit che consistono in
estrema grandiosit, bisogno di ammirazione e carenza di empatia. presente un
senso di superiorit rispetto allaltro cui sottintende un problema di autostima. Da qui nascono
aspettative nei confronti degli altri, nn accettano di nn essere riconosciuti nella loro unicit. Il
loro punto di vista cos egocentrico, porta a nn considerare gli altri e a nn averne rispetto, nn
esitano quindi anche ad umiliare gli altri ostentando le proprie convinzioni.
SPIEGARE E TRATTARE:
Componenti psicodinamiche: latteggiamento dovuto a un profondo senso di
inadeguatezza, si
ricerca quindi la causa in una relazione genitoriale basata
sullesteriorit piuttosto che per le qualit. Un altro filone di ricerca ha dimostrato come
siano i bambini estremamente viziati a manifestare questo comportamento, infatti
lautostima bassa e per identificarsi hanno bisogno della considerazione degli altri per
stare bene con se stessi. I meccanismi di difesa messi in atto sono lidealizzazione (di
se stessi) e la svalutazione(gli altri). Ci sono 2 approcci psicodinamici per ci che
concerne il trattamento: Heinz Kohut era convinto che il terapeuta dovesse essere
tollerante rispetto al senso di superiorit manifestato dal pz per permettergli di
progredire nella terapia. In contrasto Otto Kernberg, sottolineava limportanza di un
confronto gentile e coerente delle credenze di grandiosit mantenute dal pz narcisista.
I 2 approcci si equivalgono nei risultati.
Componente cognitivo - comportamentale: chi chiede aiuto alla trp, sono persone
che hanno raggiunto una sintomatologia tale da impedirle di vivere in maniera adattiva
(es depressione). Lapproccio sintomatologico porta inevitabilmente al disturbo di
personalit, e qui di pu spiegare come la depressione sia legata alla visione distorta di
se stesso come essere superiore. Questa visione porta ad un profondo senso di
PSICOSI E SCHIZOFRENIA
DEFINIRE LE PSICOSI E LA SCHIZOFRENIA
La psicosi uno stato di profonda disconnessione dalla realt. Possono essere
presenti allucinazioni (esperienza sensoriale anomala, come sentire e vedere cose inesistenti)
e deliri (convinzioni fisse, false e spesso bizzarre). Possono essere una patologia o un sintomo
secondario. La psicosi una condizione tipica della schizofrenia.
CLASSIFICARE LA PSICOSI E LA SCHIZOFRENIA
Il relativismo storico e culturale nel definire e classificare la schizofrenia: la patologia
documentata nei secoli, per cui presente fin dalla nascita delluomo e la condizione di
malato varia nella storia. Alla fine dell800 si tent per la prima volta di classificare la
patologia, tra i primi in Europa, ci fu Kraepelin psichiatra di Monaco. Egli sugger come la
psicosi dovesse essere divisa in 2 classi principali: psicosi maniaco-depressive (ora
chiamato disturbo bipolare, esordio tardivo, alternanza di funzionamento normale e episodi
psicotici, funzionamento cognitivo relativamente normale) e dementia preacox (esordio nella
prima et adulta, progressivo decorso e deterioramento fino allinterruzione globale delle
funzioni mentali). 15 anni dopo in svizzera, un altro psichiatra coni il termine di schizofrenia,
Bleuler il quale si propose di portare avanti il lavoro iniziato da Kraepelin. Egli punt
lattenzione sui sintomi definendoli come le 4 A della schizofrenia:
1. Estrema ambivalenza (riferita ad una specie di paralisi della volont)
2. Associazioni di pensiero anormali
3. Disturbo dellaffettivit (emozioni)
4. Autismo (ritiro nella fantasia invece di focalizzarsi sulla realt) ora il termine riferito
alla pax infantile, per cui il concetto allora era differente.
Il termine schizofrenia da lui coniato, deriva dal greco e significa mente divisa, egli lo us
per descrivere linterruzione dei pensieri e delle emozioni nel comportamento tipico del
disturbo. Lo psichiatra credeva inoltre che la schizofrenia nn fosse una condizione unitaria, ma
un gruppo di disturbi collegati. Il suo approccio fu preso in alta considerazione negli Stati Uniti,
mentre in Europa continuava ad esistere il modello di Kraepelin , questa condizione pose delle
difficolt nellaffidabilit della diagnosi di schizofrenia essendo gli approcci diversi e quindi nn
comunicanti, per cui anche i dati raccolti rispetto allincidenza della patologia sono
difficilmente paragonabili tra loro. Questa fu una condizione che dur fino agli anni 70 periodo
in cui fu raggiunto un criterio pi uniforme per la diagnosi: il DSM.
Le categorie del DSM-IV-TR: sebbene il DSM abbia proposto un criterio che ho portato ad
una omogeneizzazione delle diagnosi, permangono perplessit sul metodo proposto, in quanto
ci si chiede se questo strumento posa catturare la vere essenza della sindrome.
(criterio sintomatologico) Schizofrenia: il DSM-IV-TR definisce la schizofrenia come una
sindrome caratterizzata da una costellazione di sintomi gravi sia cognitivi che
comportamentali , che permangono per un certo periodo di tempo (pi di 6 mesi) e producono
una compromissione del funzionamento nella vita quotidiana. I sintomi sono di cinque tipi, e
per la diagnosi ne devono manifestarsi almeno 2: i primi 2 sono i deliri e le allucinazioni (+
comuni), i successivi sono l eloquio disorganizzato e il comportamento grossolanamente
disorganizzato. Questi sintomi ( del primo gruppo e del secondo) sono definiti come sintomi
schizofrenici positivi o di tipo I. il termine positivi significa che funzionale per la
diagnosi, e sono in contrasto con i sintomi schizofrenici negativi o di II tipo, che
costituiscono il V tipo di sintomi elencati nel DSM-IV-TR. Questi ultimi sono definiti negativi e
indicano gli aspetti deficitari della schizofrenia (assenza di sintomi che sono presenti
normalmente: apatia, ritiro, scarsa concentrazione, carenza di emozioni).
SINTOMI POSITIVI DELLA SCHIZOFRENIA
1. I deliri: convinzioni fisse, false e spesso bizzarre, il DSM
distingue i deliri bizzarri dai deliri nn bizzarri a seconda che
trovino radici nella fantasia o nella quotidianit. I deliri possono essere
classificati a seconda del contenuto: delirio di persecuzione, delirio
di grandezza ( essere convinti di incarnare il Messia)e il delirio di
riferimento (falsa convinzione che gli eventi esterni dipendano da se
stessi). Altri termini deliranti sono la colpa (delirio di peccato), la
malattia (delirio ipocondriaco) e limminente fine del mondo
(delirio nichilistico).
2. Allucinazioni: esperienza sensoriale anomala in cui una
produzione interna viene percepita come esterna e reale.
Riguardano una qualunque percezione sensoriale: allucinazione
visiva, allucinazione acustica (soprattutto voci), allucinazione
olfattiva e allucinazione tattile, le prime due sono le pi comuni
nella schizofrenia. I deliri e le allucinazioni, di solito ruotano attorno
ad alcuni contenuti mentali gravemente distorti, e tendono per questo
a focalizzarsi su alcune tematiche, cos anche nelle allucinazioni
troviamo allucinazioni di persecuzione, di peccato e punizione e
lipocondria. Questo fa facilmente intuire come il coinvolgimento
emotivo possa essere forte per lindividuo, anche in questo aspetto vi
una grande variet di sfumature rispetto alla consapevolezza del
proprio disturbo, e quindi anche sulla realt o meno rispetto alle
allucinazioni.
3. Eloquio o pensiero disorganizzato: una grave interruzione del
processo di pensiero o del linguaggio (disturbo formale del
pensiero). considerato come un sintomo centrale della schizofrenia:
una sequenza di pensieri logicamente sconnessi (meglio conosciuto
come perdita dei nessi associativi). Sono solitamente presenti 3
stranezze: neologismi (parole inventate), associazioni di suoni
(sequenza sn senso di parole in rima o in assonanza) ecolalia
(ripetere a pappagallo ci che dicono gli altri) ed ecoprassia (ripetere
i gesti degli altri). Laggravamento della sintomatologia pu portare all
insalata di parole cio unassociazione di parole apparentemente
casuale e disorganizzata, si dice apparentemente casuale perch nel
pz schizofrenico esiste una sua logica che porta alla decifrazione e
quindi ad un significato.
4. Comportamento grossolanamente disorganizzato: sono schemi
di comportamento bizzarri che includono disordine, estrema
agitazione, infantilismi incontrollabili, incapacit di svolgere la vita
quotidiana e altri sintomi simili. I comportamenti motori bizzarri sono
detti sintomi catatonici, e possono variare dallestrema immobilit
(rigidit catatonica o stupor catatonico) fino allestrema
agitazione come gesti sn senso, marciare e girare su se stessi
(eccitamento catatonico). La rigidit catatonica spesso comprende
un sintomo chiamato flessibilit cerea, cio un sintomo in cui gli arti
del pz, spesso mantenuti in posture rigide per ore, possono essere
piegati e rimodellati come se fossero fatti di cera.
SINTOMI NEGATIVI DELLA SCHIZOFRENIA: noti come sintomi di tipo II in cui
presente un deficit , ci una perdita delle funzioni normali. Sono meno bizzarri dei
sintomi di tipo I ma pi invalidanti e costanti nel tempo in quanto nn permettono
lespressione di alcuni contenuti umani basilari:
5. Appiattimento affettivo: riduzione o assenza delle normali
emozioni.
6. Alogia o povert del linguaggio: comunicazione verbale minima
o assente. Alcuni pz sembro vogliano comunicare ma che nn siano in
grado di farlo (blocco del pensiero),
7. Avolizione: motivazione ridotta o assente per cui possono
dimostrarsi estremamente apatici.
8. Anedonia: perdita del senso del piacere , nn un sintomo
elencato nel DSM perch fa parte dei sintomi depressivi, ma un
aspetto tipico della schizofrenia.
(criteri temporali) al fine diagnostico importante valutare il tempo di insorgenza della
sintomatologia:
1. sintomi presenti da almeno 6 mesi con almeno un mese di presenza di
uno o pi esempi conclamati di sintomi positivi o negativi tra quelli
elencati prima. Se questo criterio nn rispettato la diagnosi sar
diversa.
2. Devono essere presenti prove di compromissione significativa e
deterioramento nel tempo delle abilit di funzionamento dellindividuo,
sociale o lavorativo. (deriva/crollo della schizofrenia declino
nello status socioeconomico degli individui con schizofrenia rispetto
alla famiglia di origine)
I sottotipi della schizofrenia: difficile e a tuttoggi ancora dibattuta la classificazione dei
sottotipi di schizofrenia. Il DSM-IV-TR ne classifica 5 basati sui sintomi prevalenti al momento
della diagnosi:
1. Paranoide: sottotipo pi comune, e relativamente meno grave,
caratterizzato da sintomi predominanti di deliri e allucinazioni uditive,
con funzionamento cognitivo ed emotivo relativamente intatto.
2. Disorganizzato: sottotipo solitamente pi grave, caratterizzato dalla
presenza di eloquio e comportamento disorganizzati e affettivit
appiattita o inappropriata.
3. Catatonico: sottotipo caratterizzato da alcuni sintomi psicomotori,
come immobilit fisicamente rigida e nn responsivit (stupor
catatonico) o estrema agitazione comportamentale (eccitamento
catatonico), mutismo e, occasionalmente, ecolalia ed ecoprassia
4. Schizofrenia indifferenziata: sottotipo in cui i pz soddisfano
chiaramente i criteri generali per la schizofrenia, ma nn rientrano in
alcuno degli altri tre sottotipi.
5. Schizofrenia residuale: sottotipo in cui il pz ha chiaramente
soddisfatto i criteri per la schizofrenia in passato, ed esistono prove
attuali del disturbo, ma senza sintomi psicotici. Pu essere una fase
transitoria per chi ha avuto in passato la schizofrenia oppure una
condizione cronicizzata.
Altri disturbi collegati: come detto in precedenza la schizofrenia una sindrome che spesso
mette in discussione la validit diagnostica dello strumento utilizzato. Alcuni studiosi parlano di
spettro schizofrenico, cio un gruppo di disturbi sovrapponibili e interrelati che possono
avere basi eziologiche comuni. Sono inclusi da questa prospettiva:
disturbi della personalit schizotipico e paranoide
disturbo schizoaffettivo (diagnosi del DSM-IV-TR che comprende sintomi sia di
schizofrenia sia di un disturbo dellumore)
disturbo schizofreniforme (diagnosi del DSM-IV-TR che comprende un episodio
psicotico che presenta tutte le caratteristiche della schizofrenia ma ha una durata
inferiore ai 6 mesi solitamente i sintomi perdurano poi oltre i 6 mesi per cui si ricade
nella diagnosi di schizofrenia, per cui pu essere considerata come un diagnosi
provvisoria)
qui limpossibilit di una cura attraverso la psicoterapia. Successivamente Frida FrommReichmann e Stack Sullivan ritennero che la patologia fosse invece, curabile con la
psicoterapia; le loro doti relazionali con questi pz ottennero grandi risultati.
Interventi: attualmente la psicoterapia un appoggio alla farmacologia, questo in
forza delle scoperte genetiche a riguardo.
Componenti comportamentali: essi ritengono che a fianco ad una certa componente
genetica, anche lapprendimento, in fase di sviluppo di certi comportamenti, sia un fattore
predisponente della malattia. Soprattutto il rinforzo di quelle che sono le risposte patologiche
come lattenzione per leloquio disorganizzato.
Interventi: linteresse nelle prospettiva comportamentale nn nella spiegazione
eziologica ma nellintervento terapeutico; le tecniche di rinforzo vengono usate per
contrastare le risposte i comportamenti inappropriati. La token terapy uno degli
interventi maggiormente utilizzati: i comportamenti adeguati vengono rinforzati con dei
gettono che permettono lacquisto di privilegi, ovviamente una tecnica usata in
ambienti istituzionalizzati ha effetti positivi. Unaltra tecnica il training delle abilit
sociali che ha lo scopo di educare i pz alle relazioni interpersonali effetti positivi.
Componenti cognitive: questi teorici ritengono che i sintomi positivi siano dovuti ad una
risposta iper-attentiva ( il pz viene bombardato da tutti gli stimoli tanto da nn essere in
grado di fornire una risposta a nessuno), mentre per i sintomi negativi vi una risposta ipoattentiva ( il pz avverte tutti gli stimoli ma nn in grado di dare una priorit, nn vi pone
attenzione) da qui si ritira in se stesso nellapatia.
Interventi: essi usano tecniche di riabilitazione cognitiva per trattare liper/ipoattenzione. E tecniche standard di ristrutturazione cognitiva per contrastare le convinzioni
deliranti in quanto ritenute frutto di normali processi cognitivi anche se portati
allesasperazione. I risultati si sono dimostrati positivi in ambito preventivo.
Componenti sistemico familiari: la teoria fa riferimento ad una possibile causa della
patologia, nellambito familiare. Beatson fa a tal riguardo, riferimento ad una comunicazione
a doppio legame tra genitori e figli (sii indipendente e dopo nn lasciarmi mai), messaggi
contradditori che portano il figlio ad una paralisi cognitiva e quindi alla schizofrenia.
Attualmente lattenzione rivolta verso una devianza comunicativa tra i membri della famiglia,
che portano ad alti livelli di emozioni espresse (EE) alti livelli di critiche e ipercoinvolgimento nelle famiglie. Si ritiene che la comunicazione e le dinamiche familiari rientrano
in un possibile raggio di cause determinanti della schizofrenia causalit multipla
Interventi: lintervento rivolto al sistema famiglia,la correzione delle dinamiche
comunicative ha portato ad una diminuzione delle ricadute.
Componenti socio-culturali: evidente come nel contribuire a determinare la malattia sia
coinvolta la societ, si veda infatti a testimonianza gli elevati tassi di incidenza per alcune
categorie di persone (povert), un altro aspetto determinato dalla considerazione della
societ rispetto al malato mentale, si prenda in esempio lo studio sullo pseudo paziente di
David Rosenhan: se vieni considerato malato le pressioni ti portano ad adeguati. Interessante
il movimento del dr. Laig fondatore del movimento antipsichiatria, secondo cui la schizofrenia
una reazione salutare e costruttiva nei confronti della societ e delle relazioni familiari
patologiche. Da questa concezione il malato nn doveva essere considerato come tale ma
doveva essere libero di esprimersi e di ricercare quindi, la sua soluzione ai propri problemi.la
teoria stata oggetto di critiche di carattere etico.
Interventi: in ambiente ospedaliero si svilupp il movimenti del trattamento
ambientale o sul territorio, secondo cui, a contrasto della coercizione della terapia
imposta, al pz veniva data la possibilit di scegliere il proprio programma di terapia ad
era responsabile del proprio ambiente. A livello ambulatoriale, visto il fallimento della de
istituzionalizzazione di massa degli anni 70, si sent lesigenza di una assistenza pi
capillare, costante de efficace, da qui si studiarono interventi di ospedalizzazione
parziale o giornaliera e listituzione di case famiglia per i malati gravi.
La causalit multipla della schizofrenia: questo principio cruciale nella spiegazione della
schizofrenia.
SVILUPPO NELLARCO DELLA VITA: DISTURBI DELLINFANZIA E DELLA
VECCHIAIA
DISTURBI DELLINFANZIA
DEFINIRE I DISTURBI DELLINFANZIA
Limportanza del contesto nel definire e comprendere i disturbi dellinfanzia
Il continuum tra comportamento infantile normale e patologico
CALSSIFICARE, SPIEGARE E TRATTARE I DISTURBI DELLINFANZIA
RITARDO MENTALE
DISTURBI DELLAPPRENDIMENTO
DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO
DISTURBI DA DEFICIT DI ATTENZIONE DEL COMPORTAMENTO DIROMPENTE
DISTURBO DANSIA DA SEPARAZIONE
I vantaggi e i limiti delle diagnosi infantili del DSM-IV-TR
Classificazione nel contesto demografico
Il relativismo storico e culturale nel definire e classificare i disturbi dellinfanzia
DISTURBI DELLA VECCHIAIA
DEFINIRE E CLSASSIFICARE I DISTURBI DELLA VECCHIAIA
Le categorie del DSM-IV-TR
SPIEGARE E TRATTARE I DISTURBI DELLA VECCHIAIA
DELIRIO
DEMENZA
Classificazione nel contesto demografico
sociale.
SPIEGARE LO STRESS E LA SALUTE: I DISTURBI PSICOFISICI
Come lo stress pu contribuire ai disturbi psicofisiologici, ovvero malattie significativamente
influenzate da fattori emotivi.
Stress psicologico e comportamenti non salutari: si evidenziato come alti livelli di stress
contribuiscono a far condurre allindividuo una vita meno salutare: meno sport, aumento di uso
di caffeina e nicotina, meno riposo..
Stress psicologico e reazioni fisiologiche avverse: nel 32 Walter Cannon descrisse quella
che oggi viene definita come la risposta di attacco e fuga, cio di fronte ad uno stressor
ambientale, lorganismo si prepara ad attaccare o a fuggire (risposta del SNA): aumenta la PA,
il battito cardiaco, la sudorazione, dilata le pupille e la produzione di ormoni dello stress. Se ci
succede occasionalmente e in modo appropriato un evento normale, se succede di continuo
risulta essere uno sforzo eccessivo per il ns corpo.
Sindrome generale delladattamento: sullonda delle considerazioni di Cannon, Hans
Seyle osserv delle cavie animali sottoposte a stress significativo, e not quella che
venne chiamata sindrome generale dello stress, costituita da tre stadi: 1. Fase di
allarme (GAS)in cui vi lattivazione delle difese del corpo con risposte principale del
sistema ipofisario-adenocorticale. 2. Stadio di resistenza in cui lorganismo tenta di
adattarsi agli stress interni ; 3. Stadio di esaurimento in cui lorganismo nn riesce pi
ad adattarsi e subisce cos un danno fisico. I risultati dimostrarono cos quello che viene
definito il collegamento tra mente e corpo, ovvero che uno stress cronico va ad agire
sulla funzionalit del corpo. In particolare i danni sono:
Stress e sistema immunitario: si dimostrata la relazione esistente tra lo
stress e la diminuzione della capacit immunologica del ns organismo. Tra questi
gli studi sulle sfide virali ( un campione di soggetti sani, cui viene valutato il
livello di stress, poi sottoposti a virus influenzali e messi in quarantena. Si va ad
indagare chi si ammalai risultati confermarono che a seconda del livello di
stress del soggetto, la malattia si manifestava pi o meno grave.). gli stessi
risultati si sono ottenuti con lo studio delle ulcere gastro-intestinali, che si
scoperto come siano causate dall Helicobacter pylori, un batterio comunemente
presente nel tratto gastrico che va ad aggredire lorganismo solo quando le
difese immunitarie si abbassano. Perch avviene questo? Perch il ns organismo
ha a disposizione delle cellule T, B e le cellule natural killer, le cellule T sono
deputate al richiamo delle difese del ns corpo, mentre le cellule B al
riconoscimento dellantigene. La risposta del sistema simpatico attacco-fuga se
da una parte porta ad un aumento della prontezza dellorganismo e quindi ad un
aumento delle difese, dallaltra, situazioni croniche di stress portano ad una
immunodepressione.
Stress e disturbi cardio-vascolari: lo stress porta ad un aumento della FC, si
vedano gli esperimenti Stroop task (identificare colore di una frase, poi
mostrate stimoli altamente stressanti)e Cold pressure Task( immergere mani
e braccia nellacqua fredda, questo provoca dolore, le persone altamente reattive
mostrano un significativo aumento dellattivit cardiaca).
Stress e ipertensione: si parla di ipertensione essenziale, ovvero senza una
causa apparente in cui leziologia proprio da ricercarsi in una vita stressante.
Stress e malattie coronariche: CHD arteriosclerosi-aterosclerosi-IMA, esiste
una correlazione tra queste patologie coronariche e la personalit di tipo A:
leader, impazienza,iperattivit (ostile, irritabile e antagonistico).
Stress e altri disturbi medici: asma, emicrania, cancro.
Stress psicologico, tratti di personalit e salute: oltre alla personalit di tipo A, gli
psicologi hanno indagato altre tendenze cognitive e comportamentali come pessimismo,
ottimismo, e il coping repressivo influenzano la salute.
Pessimismo/ottimismo: si evidenzia come uno stile pessimista determini un
aumento della probabilit di ammalarsi, mentre uno stile ottimista, di essere in
salute. Lo stile esplicativo pessimistico la tendenza di attribuire agli eventi
negativi a fattori interni, stabili e globali (sono sbagliato), lottimismo la
tendenza apposta.
Coping repressivo: il negare i sentimenti ostili.
RIDURRE LO STRESS E TRATTARE I DISTURBI PSICOFISIOLOGICI
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