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TEORIE BIOLOGICHE
D. Klein sostiene che il disturbo di panico sia un
tipo particolare di disturbo dansia di natura
essenzialmente biologica
Nel 1959 egli scopr, per caso, gli effetti antipanico dellimipramina.
TEORIE BIOLOGICHE:
I DUE PILASTRI
I pz non rispondono ai farmaci tipici per lansia
(benzodiazepine), ma allimipramina (un antidepressivo)
Test dinduzione: gli attacchi possono essere
indotti in laboratorio nei pazienti mediante
iniezioni di lattato*** inoltre leffetto del lattato
bloccato dalla somministrazione, in
precedenza, di imipramina
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TEST DINDUZIONE
Il test del lattato manca di specifi cit e di
sensibilit
Non per tutti i pazienti, ma solo il 50%, gli
attacchi possono essere indotti mediante
iniezioni di lattato
Percentuali simili si hanno per pz con ansia
generalizzata e con depressione
Leffetto diminuisce al crescere delle ripetizioni
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Razran (1961)
Condizionamento enterocettivo: le sensazioni
corporee diventano stimoli condizionati di
risposte (condizionate) di panico
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MODELLO COGNITIVO
Gli attacchi di panico sono dovuti allerronea
interpretazione catastrofi ca di determinate
sensazioni (somatiche o mentali)
Principali modelli: Barlow e Clark
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Iperventilazione e panico
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LIMITI
E diffi cile provare che esista un nesso causale
tra cognizioni e panico; al massimo dimostrato
che cognizioni, sensazioni e panico co-variano e
ci non contraddice altre teorie (biologica,
condizionamento)
Non spiega aspetti demografi ci: prevalenza
femminile, scarsit negli anziani
Non spiega la frequente persistenza della paura
a dispetto della consapevolezza della non
pericolosit degli attacchi
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Vulnerabilit cognitiva
Clark ipotizza che certi individui siano vulnerabili al
panico perch hanno una tendenza stabile ad
interpretare in modo errato sintomi fi sici
Persino il solo leggere una serie di affermazioni (es.
palpitazioni, svenire, soffocare, morire) pu portare
alcuni individui vicino al panico
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Anxiety Sensitivity
Una variabile cognitiva disposizionale che rifl ette la
paura di sensazioni fi siche connesse allansia che
provengono dalle convinzioni che le suddette
sensazioni abbiano conseguenze negative somatiche,
sociali o psicologiche (per es. persone che interpretano
le sensazioni fi siche associate con lattivazione
neurovegetativa come segni di una minaccia
imminente)
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Apprendimento
Durante lattacco e nel corso dei primi attacchi
lambiente (sociale, culturale, sanitario)
modella gli sviluppi futuri
Il Disturbo di panico spesso un disturbo
iatrogeno
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TRATTAMENTO: 1970-1980
Esposizioni controllate e graduate agli stimoli
fobici (evitamento agorafobico)
Integrazione con rilassamento (tutte le forme)
Integrazione con abilit di coping (tutte le
forme)
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Trattamento combinato
Sia il trattamento cognitivo-comportamentale
sia quello farmacologico sono effi caci, perci il
trattamento combinato sembrerebbe
maggiormente effi cace.
Sembra di essersi imbattuti in una strana
aritmetica terapeutica, in cui 2 + 2 = 2 !
(Rachman, 1998)
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Bibliografi a
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