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MANUALE GESTIONE
INTEGRATA Pag. 1 di 74 +FR
SECONDO LE NORME:
UNI EN ISO 9001:2015
UNI EN ISO 14001:2015
BS OHSAS 18001:2007
Indice
1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE....................................................................4
1.1. Prodotti e servizi ..........................................................................................5
1.2. Prodotti e servizi ..........................................................................................8
1.3. Approccio per processi ...............................................................................16
1.4. Rappresentazione di un processo nel sistema ............................................17
1.5. Pensiero basato sul rischio (Risk-Based Thinking) ...................................17
1.6. Compatibilità ed integrazione con altri sistemi di gestione aziendali .......18
2. NORME DI RIFERIMENTO....................................................................................18
2.1. Riferimenti normativi volontari ..................................................................18
3. TERMINI E DEFINIZIONI .....................................................................................19
3.1. Termini e definizioni ...................................................................................19
4. CONTESTO AZIENDALE ........................................................................................24
4.1. Comprendere l’organizzazione e il suo contesto .......................................24
4.2. Parti Interessate .........................................................................................25
4.3. Determinare il campo di applicazione/scopo del Sistema di gestione Integrato
....................................................................................................................25
4.4. Processi del sistema di Gestione Integrato ................................................25
4.5. Tabella di corrispondenza tra le norme .....................................................26
5. LEADERSHIP ...........................................................................................................28
5.1. Focalizzazione sul cliente ...........................................................................28
5.2. Politica Integrata .......................................................................................29
5.3. Ruoli, responsabilità e autorità nell’organizzazione .................................31
5.4. Organigramma per la qualità ....................................................................32
5.5. Organigramma Ambiente e Sicurezza ........................................................33
6. PIANIFICAZIONE ...................................................................................................34
6.1. Processo di gestione del rischio .................................................................34
6.2. Identificazione degli aspetti ambientali .....................................................35
6.3. Identificazione dei rischi per la sicurezza e la salute ................................36
6.4. Obiettivi e pianificazione per il loro raggiungimento ................................37
7. SUPPORTO ................................................................................................................37
7.1. Risorse ........................................................................................................37
7.2. Competenza, consapevolezza e addestramento ..........................................38
7.3. Infrastrutture ..............................................................................................40
7.4. Tenuta sotto controllo dei dispositivi di monitoraggio e di misurazione ...41
7.5. Ambiente di lavoro .....................................................................................42
7.6. Comunicazione ...........................................................................................42
7.7. Requisiti relativi alla documentazione .......................................................44
8. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO .....................................................................48
Il presente MGI si applica a tutte le attività che portano direttamente o indirettamente al servizio
erogato dall’organizzazione e a tutte le attività che hanno un impatto ambientale e/o sulla sicurezza.
Le prescrizioni in questo contenute si applicano a tutte le funzioni, a tutto il personale e a tutte le
attività svolte dall’organizzazione per l’esercizio della propria attività. I processi sono
completamente definiti nelle varie sezioni del MGI e nelle rispettive procedure. Il MGI si applica
pure a tutti i processi gestionali, che garantiscono il rispetto delle norme applicabili e quindi un
funzionamento della società orientato alla qualità del prodotto fornito, alla prevenzione infortuni ed
al rispetto dell’ambiente. Per quanto riguarda le misurazioni di grandezze ambientali va precisato,
che qualora si rendessero necessarie, verranno effettuate da professionisti o società esterne i cui
requisiti sono accertati nell’ambito delle attività di qualifica dei fornitori.
MILESTONES
1942 Nasce a Carnate nel cuore della Brianza, per opera di Arturo Sottocorno, la Fabbrica Italiana
Macchine Razionali (F.I.M.E.R. Spa) con lo scopo di fabbricare saldatrici.
1943 Viene costruito lo stabilimento di Bernareggio che, in seguito a vari ampliamenti, segnerà la
storia dell’azienda per molti anni. Negli anni che seguirono, grazie alle straordinarie capacità
del suo fondatore, FIMER passò di successo in successo, ingrandendosi e acquisendo
importanti clienti tra cui basta citare Fiat, Mercedes, Dell’Orto, Edison, Enel e Sace.
1969 Viene a mancare Arturo Sottocorno e le redini dell’azienda passano nelle mani della moglie e
della figlia maggiore. Inizia un periodo di lento declino, aggravato anche dalle varie crisi
economiche che si succederanno negli anni ’70.
1982 Entra in azienda con l’incarico di Direttore Generale l’ing. Ambrogio Carzaniga, genero di
Arturo Sottocorno. Con lui, Fimer si avvierà lungo una lenta ma decisa ripresa e tornerà ad
essere, nel giro di qualche anno, una delle aziende leader mondiali nel settore delle saldatrici.
1983 Viene sviluppata la tecnologia a inverter dedicati ai dispositivi di saldatura.
2007 Nasce la divisione dedicata alle energie rinnovabili
2012 Apertura nuova sede operativa di Vimercate
2018 Nasce la nuova divisione dedicata delle colonnine di ricarica per autoveicoli elettrici
Tipo di
Tipo di inquadramento
contratto Categorie
Full Part protette
Personale al 01/05/2019 Totale Dirigenti Quadri Impiegati Operai
time time
Dipendenti Tempo Indeterminato 147 144 3 5 4 17 59 67
Dipendenti Tempo determinato 9 9 9
Contratti co co co 6
Tirocinio 0
Agenzia per il lavoro 15 15 2 15
Cooperativa 8 8 8
Totale 185
Sede di Vimercate:
Inaugurata nel 2012, la nuova area produttiva dispone di un magazzino centralizzato principale da
3.860 posti pallet, un magazzino secondario dotato di 4.800 cassette, sistemi di movimentazione con
alto livello di automazione, nuovi macchinari per la carpenteria dotati di robot a guida satellitare, un
magazzino carpenteria completamente automatico, una nuovissima linea per la produzione di schede
elettroniche e, per un maggior benessere dei lavoratori, di una totale climatizzazione degli ambienti
di lavoro nonché di una palestra e di un parco con percorso vita.
Mercati di riferimento:
soprattutto esteri, in 72 paesi nei 5 continenti che rappresentano l’93% del fatturato dell’azienda. Per
quanto riguarda la divisione Saldatura, in Italia e all’estero, FIMER si serve di una rete capillare di
agenti sparsi sul territorio che promuovono i suoi prodotti.
Nel futuro di FIMER c’è un notevole potenziamento, quantitativo e qualitativo, delle capacità
progettuali e produttive per affrontare con serenità un mercato sempre più esigente e competitivo nel
quale l’innovazione tecnologica giocherà un ruolo via via più determinante per restare
all’avanguardia in un settore solo apparentemente maturo. Grande sforzo viene anche profuso per la
divisione Energy for life (dedicata alle energie rinnovabili) dove il mercato è in grande fermento e
l’azienda ha posto solide radici di posizionamento. In questo settore, comunque in crescita, ci stiamo
dedicando al grande lavoro di completamento della gamma prodotti dal punto di vista Ricerca e
Sviluppo e commercialmente stiamo lavorando per poter guardare ai mercati esteri, in particolare
quello africano e asiatico, in modo da calmierare la disparità percentuale rispetto al mercato italiano
e poterci affermare globalmente subendo meno l’instabilità politico/legislativa del nostro Paese.
In ottica di visione futura dei mercati “E-Mobility”, un ulteriore investimento è stato fatto con
l’introduzione di una linea produttiva per Colonnine di ricarica dedicate a veicoli elettrici.
Anche l’attuale produzione mantiene questa netta distinzione tra produzione elettronica ed
elettromeccanica.
Le saldatrici elettroniche ad inverter si suddividono in quattro categorie a seconda del processo di
funzionamento:
saldatrici MMA (ad elettrodo)
saldatrici MIG (a filo continuo)
saldatrici TIG (con elettrodo in tungsteno)
generatori al PLASMA (per il taglio dei materiali).
Questi processi di saldatura e taglio si ritrovano in tre serie distinte di prodotti della gamma FIMER:
serie INVERTER FIMER: saldatrici per uso professionale inverter
serie STANDARD FIMER: saldatrici per uso semi-professionale/professionale a
trasformatore
serie K-SERIES FIMER: saldatrici per uso hobbistico veicolate dalla GDS
Il mercato delle saldatrici è in costante evoluzione tecnologica: a tal riguardo FIMER dimostra con
la nuova gamma di macchine inverter multifunzione 1PH/3PH di essere attenta alle nuove esigenze
della clientela ed all’avanguardia anche con soluzioni tecnologicamente avanzate.
Dal 2007 FIMER è attiva ad alti livelli anche nel settore delle
energie rinnovabili, con la divisione inverter for life, nella
progettazione e produzione di convertitori fotovoltaici, Quadri
Parallelo di Potenza (QPPI) e cassette di campo (SBC).
Sono state progettate due linee di prodotto complementari di
inverter solari (con e senza trasformatore d’isolamento galvanico
per reti BT e MT) e Megastation per il collegamento alle reti
elettriche di distribuzione:
una linea di inverter trifase centralizzati @1.000VDC:
R1500TLI - R2250TLI - R2500TLI - R3000TLI -
R3750TLI - R4500TLI - R5000TLI - R6000TL - R6800TL
- R7500TL - R7200TL - R8100TL - R9000TL - R5010TL -
R10000TL - (R20000TL - 1.100VDC). Inverter R16615 TL
Una linea di storage inverter trifase centralizzati
@1.100VDC> S3750TL - S7500TL - S4500TL - S9000TL.
Una linea di inverter trifase di stringa @1.500VDC: R7515TL R1115TL - - R1015TL -
R1415TL.
Una linea di inverter trifase centralizzati @1.500VDC: R5515TL - R6615TL - R7715TL -
R8815TL - R10015TL - R11015TL - R12715TL - R14015TL - R15315TL - R15615TL -
R16615TL - R18615TL - R27515TL.
Una linea di inverter trifase centralizzati @2.000VDC: R35020TL
Una linea di storage inverter trifase centralizzati @1.500VDC: S5515TL - S11015TL -
S7515TL - S15015TL.
Una linea di MEGASTATION @1.000VDC: MS1000 - MS1500 - MS2000 - MS2500 -
MS3000 - MS4000.
Una linea di MEGASTATION @1.500VDC: MS2200 - MS3300 - MS4400 - MS5200 -
MS6000 - MS7440.
Una linea di MEGASTATION FULL INTEGRATED: MS4000FI - MS5500FI- MS7000FI
- MS6000FI. particolarmente idonei per impianti industriali e per grandi campi fotovoltaici.
Megastation MS 6000
Gli ingredienti vincenti che caratterizzano gli inverter sono: il pieno rispetto delle normative di
protezione e di collegamento alla rete (sinonimo di sicurezza), la possibilità di impiego dei prodotti
con ogni tipo di pannello fotovoltaico (garanzia di versatilità d’uso), la scelta accurata dei materiali e
la supervisione dei processi di progettazione e produzione rispondenti agli standard ISO 9001,
(certezza di robustezza e affidabilità del prodotto), l’elevato rendimento di conversione (per una
redditività certa e continua nel tempo).
Di recente avviamento, fine 2017, la nuova divisione Energy in Motion, dedicata alla progettazione,
produzione, assistenza e vendita di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
La colonnina di ricarica per veicoli elettrici o altrimenti definita stazione di ricarica per veicoli
elettrici è un distributore di energia elettrica tramite il quale è possibile ricaricare un veicolo
elettrico.
La produzione contempla sia prodotti a marchio FIMER che prodotti per Clienti esterni.
Servizi
Quando un prodotto FIMER lascia i nostri stabilimenti non si conclude una vendita ma ha inizio una
partnership. Infatti garantire un’assistenza completa, rapida ed efficiente riveste per noi la stessa
importanza che assicurare la qualità e la sicurezza del prodotto. Il nostro servizio di assistenza è
garanzia di soddisfazione per ogni tipo di Cliente, dall’acquirente di una piccola saldatrice come di
chi ha acquistato una cabina di conversione solare.
Preparazione del personale e rapidità di esecuzione delle riparazioni sono i nostri punti di forza.
Attualmente abbiamo diverse metodologie di gestione delle riparazioni:
I prodotti prima di essere riparati, sono sottoposti a un’analisi del guasto, con successiva
comunicazione al cliente del preventivo (se non in garanzia). Dopo l’ok del cliente si procede con la
riparazione.
In aggiunta, per le diverse divisioni, è stata creata una capillare rete di centri assistenza con
suddivisione regionale o zonale per offrire alla clientela un servizio oltremodo rapido.
A tal proposito ogni centro assistenza ha effettuato specifici corsi di aggiornamento in azienda con i
nostri tecnici al fine di essere preparato per ogni tipo di intervento. In aggiunta sono stati creati un
servizio di intervento con personale qualificato FIMER e un servizio di assistenza telefonica che si
occupa di un primo contatto con il cliente oltre che dell’organizzazione e dello smistamento degli
interventi per i vari centri assistenza.
L’approccio per processi è applicato facendo ricorso alla metodologia PLAN-DO-CHECK-ACT con
particolare attenzione al Pensiero Basato sul Rischio quale mezzo di prevenzione.
La figura che segue presenta graficamente il meccanismo di gestione dei processi:
FLUSSO DI INTERAZIONE DEI PROCESSI ISO 9001 FLUSSO DI INTERAZIONE DEI PROCESSI OHSAS 18001
ACT
INTERAZIONI CON ALTRI PROCESSI
INPUTS DO OUTPUT
Realizzare il processo S
CHECK
Monitorare e misurare
le prestazioni
2. NORME DI RIFERIMENTO
Il presente Manuale di gestione integrato ha come riferimento le Norme cogenti e non cogenti
d’interesse per l’organizzazione. Tali norme necessitano tuttavia di un continuo aggiornamento a
causa dell’evoluzione delle attività aziendali e del continuo aggiornamento legislativo. Pertanto la
Direzione ha stabilito di adottare un “elenco della documentazione esterna” (NOR-000) che agevoli
l’individuazione delle prescrizioni legali e volontarie. Tale elenco deve essere costantemente
aggiornato e adeguato alle attività svolte dall’organizzazione.
Sono considerate rilevanti ai fini della corretta implementazione del sistema le seguenti normative:
Regolamento (UE) 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la
direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)
D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Testo unico sulla sicurezza del lavoro
D.Lgs. 152/2006 Codice dell'ambiente
D.P.R. 547 del 27-04-1955 Norme per la prevenzione degli infortuni
3. TERMINI E DEFINIZIONI
sicurezza), che fornisce uno schema di riferimento per attività, e per la definizione degli
obiettivi e dei traguardi in campo ambientale
Documenti: Si intendono il manuale, le procedure, le istruzioni operative ed i moduli di
registrazione.
Registrazioni: Documenti che forniscono evidenza oggettiva di attività eseguite o di risultati
ottenuti (Rif. UNI EN ISO 8402).
Programma ambientale: Strumento di attuazione degli Obiettivi ambientali della società,
finalizzato a specificare le misure adottate o previste per raggiungere questi obiettivi, le
responsabilità operative e, laddove opportuno, le scadenze previste per tali provvedimenti.
Prevenzione dell’inquinamento: Uso di processi (procedimenti), prassi, materiali o prodotti
per evitare, ridurre o tenere sotto controllo l’inquinamento, compresi il riciclaggio, il
trattamento, i cambiamenti di processo, i sistemi di controllo, l’utilizzazione efficiente delle
risorse e la sostituzione dei materiali.
Nota: I benefici potenziali della prevenzione dell’inquinamento comprendono la riduzione
degli impatti ambientali negativi, l’incremento dell’efficienza e la riduzione dei costi
Sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro: Elementi consistenti nell’operare
puntando all’annullamento degli infortuni derivanti dall’attività lavorativa e delle patologie
derivanti da una non idonea situazione sanitaria dei lavoratori.
Lavoratore: persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro,
esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari, con apporto di lavoro subordinato anche
speciale. Sono equiparati i soci lavoratori di cooperative o di società, anche di fatto, e gli
utenti dei servizi di orientamento o di formazione scolastica, universitaria e professionale
avviati presso datori di lavoro per agevolare o perfezionare le loro scelte professionali. Sono
altresì equiparati gli allievi degli istituti di istruzione e universitari, e i partecipanti a corsi di
formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, macchine, apparecchi e
attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici.
Datore di lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il
soggetto che, secondo il tipo e l’organizzazione dell’impresa, ha la responsabilità
dell’impresa stessa ovvero dell’unità produttiva, quale definita ai sensi della lettera i), in
quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa (nel presente manuale viene anche indicato
sotto la dizione Legale rappresentante o Direzione).
Servizio di prevenzione e protezione dai rischi: insieme delle persone, sistemi e mezzi
esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi
professionali nell’azienda, ovvero unità produttiva.
Medico competente: medico in possesso di uno dei seguenti titoli:
specializzazione in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e
psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia e igiene
del lavoro o in clinica del lavoro e altre specializzazioni individuate, ove necessario, con
decreto del ministro della Sanità di concerto con il ministro dell’Università e della
ricerca scientifica e tecnologica;
docenza o libera docenza in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori
e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia e igiene
del lavoro;
autorizzazione di cui all’art. 55 del decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277.
DP = Direzione/Direttore di Produzione
DT = Direzione/Direttore Tecnica/o
EM = E-Mobility
GM = General Manager
HR = Human Resource
LFA = Lista Fornitori Approvati
MAG = MAGazzino
MAN = Manutenzione
MD = MoDello
MQ = Manuale Qualità
NC = Non Conformità
OdP = Ordine di Produzione
PG = Procedura Gestionale
PCQ = Piano Controllo Qualità
PO-SI = Procedura Operativa Sistema Integrato
PpQ = Politica per la Qualità
PRG = PRoGrammazione
PSE = Processo di SErvice
QAI = Questionario di Audit Interno
QQF = Questionario di Qualificazione Fornitori
RA = Reparto Assistenza
RACP = Richiesta di Azione Correttiva/Preventiva
RAI = Rapporto di Audit Interno
RDC = Report Di Collaudo
REC = REgistro di Collaudo
RCPT = ReCePTionist
RdO = Richiesta d’Offerta
RSI = Responsabile Sistema Integrato
RS = Reparto Solare
RSPP = Responsabile Servizio Protezione e Prevenzione
SGI = Sistema di Gestione Integrata
SN = Serial Number (Matricola)
SNC = Scheda di Non Conformità
ST = Specifica Tecnica
SVF = Scheda di Valutazione Fornitore
UA = Ufficio Acquisti
UC = Ufficio Commerciale
UP = Ufficio Produzione
UT = Ufficio Tecnico
4. CONTESTO AZIENDALE
Tutte le informazioni relative al funzionamento dei processi sono documentate e conservate come
previsto dalle apposite procedure.
8 Attività Operative
8.1 Pianificazione e Controllo Operativi
8.2 Requisiti per i prodotti e i servizi
8.2.1 Comunicazione con il cliente
8.2.2 Determinazione dei requisiti relativi
ai prodotti e servizi
8.2.3 Riesame dei requisiti relativi ai
prodotti e servizi
8.2.4 Modifiche ai requisiti per i prodotti e
servizi
8.3 Progettazione e Sviluppo di prodotti e
servizi
8.3.1 Generalità
8.3.2 Pianificazione della progettazione e
sviluppo
8.3.3 Input alla progettazione e sviluppo
8.3.4 Controlli della progettazione e
sviluppo
8.3.5 Output della progettazione e
sviluppo
8.3.6 Modifiche della progettazione e
sviluppo
8.4 Controllo dei processi, prodotti e
servizi forniti dall’esterno
8.4.1 Generalità
8.4.2 Tipo ed estensione del controllo
8.4.3 Informazioni ai fornitori esterni
8.5 Produzione ed erogazione dei servizi
8.5.1 Controllo della produzione e
dell’erogazione dei servizi
8.5.2 Identificazione e tracciabilità
8.5.3 Proprietà che appartengono ai clienti
o ai fornitori esterni
8.5.4 Preservazione
8.5.5 Attività post-consegna
8.5.6 Controllo delle modifiche
8.6 Rilascio di prodotti e servizi
8.7 Controllo degli output non conformi
9.3 Riesame di Direzione 9.3 Riesame di Direzione
5. LEADERSHIP
In particolare sono tenuti sotto continua attenzione le esigenze e le aspettative dei clienti in modo da
assicurare sempre la completa soddisfazione verso il servizio fornito.
Questo controllo viene effettuato sistematicamente basandosi non solo sulla rilevazione delle non
conformità che coinvolgono direttamente il cliente, ma anche su un monitoraggio dell’attività svolta
e su una periodica misurazione, al fine di accrescere la soddisfazione del cliente stesso.
Tutta la documentazione raccolta in questo senso è oggetto di periodico riesame da parte della
Direzione Generale
FIMER S.p.A, consapevole di contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio in cui è chiamata ad
operare intende offrire il proprio servizio di interesse pubblico impegnandosi a perseguire obiettivi
di continuo miglioramento nell’ambito di un sistema organizzato Qualità, Ambiente, Salute e
Sicurezza sui luoghi di lavoro teso a:
9. Individuare ogni anno obiettivi di miglioramento sia ambientale che di salute e sicurezza sul
lavoro al fine di migliorare l’organizzazione interna e la propria immagine esterna.
Questa politica è emanata dalla Direzione Generale che si impegna a sottoporre la stessa a periodico
riesame per assicurarne la sua continua corrispondenza ed adeguatezza tenendo conto
dell’evoluzione societaria, normativa, legislativa e delle aspettative delle parti interessate a cui è
riferita.
L’organizzazione si assume l’impegno di definire e diffondere all’interno dell’azienda gli obiettivi
ed i relativi programmi d’attuazione posti in essere in ragione della presente Politica.
ASSISTENZA TECNICA
Direttore Generale
General Manager
Responsabile Assistenza Tecnica
MIGLIORAMENTO
Direttore Generale
Direttore Generale (owner)
Responsabile Controllo Qualità
6. PIANIFICAZIONE
La Direzione ha deciso di pianificare tutte le attività che influenzano l’ambiente e la sicurezza e la
Qualità di prodotto in maniera coerente con la politica aziendale e con i requisiti previsti dalle norme
di riferimento.
Per assicurare che la pianificazione sia completa ed efficace, ha provveduto ad individuare le attività
ed i processi che presentano un impatto ambientale o un rischio potenziale e successivamente alla
definizione (struttura, responsabilità, risorse) di un sistema di gestione idoneo a perseguire la
politica e gli obiettivi fissati.
La Direzione si avvale di una serie di strumenti gestionali, come il Riesame del SGI, tramite il quale
può controllare che il sistema di gestione sia attivo ed efficace.
Provvede inoltre affinché all’interno della società, al fine di garantire il rispetto dei requisiti
ambientali e della sicurezza, venga effettuata periodicamente la pianificazione delle seguenti attività:
Formazione e Addestramento;
Sorveglianze sulle prestazioni di qualità ambientali e per la sicurezza.
Per ciascuna di queste attività sono state definite, nelle procedure corrispondenti, la frequenza, le
modalità operative, le modalità di registrazione e le responsabilità.
6.1.4 Opportunità
I metodi indicati sopra possono anche essere utilizzati per determinare opportunità legate a questa
procedura e i suoi processi. Qualora identificate tali opportunità, dovrebbero essere indicate come
parte del rapporto di valutazione dei rischi.
Tali opportunità devono essere considerate come parte del processo di riesame annuale della
direzione.
6.1.5 Registrazioni
L’organizzazione mantiene le seguenti registrazioni come parte di ogni fascicolo di gestione del
rischio:
Una copia del piano di analisi del rischio riportante l'identificazione della funzione che ha
effettuato l'analisi e la data di analisi;
Registrazioni relative al processo di analisi del rischio utilizzata, comprese le tecniche,
metodi e criteri;
I risultati dell'analisi del rischio effettuata;
Registrazioni relative a tutte le opzioni determinate, così come la loro attuazione e la
verifica;
Eventuali piani di emergenza sviluppati a seguito della valutazione dei rischi.
7. SUPPORTO
7.1. Risorse
La Direzione ha predisposto risorse sufficienti ed appropriate per attuare il Sistema di gestione
aziendale e per conseguire gli obiettivi ambientali e per la sicurezza.
Tali risorse sono distinte essenzialmente in due tipologie: personale e risorse materiali.
Il personale rappresenta una risorsa fondamentale nell’organizzazione in quanto la sua competenza e
consapevolezza influenzano direttamente l’efficacia del sistema di gestione aziendale.
La Direzione si adopera per incrementare la motivazione e la crescita del proprio personale attuando
una appropriata gestione delle risorse umane ed un’adeguata formazione dello stesso.
Le risorse materiali messe a disposizione per l’erogazione dei servizi comprendono:
i mezzi necessari all’erogazione dei servizi;
le strutture di supporto;
le apparecchiature e le attrezzature necessarie;
la manutenzione e la predisposizione dei mezzi;
i dispositivi atti a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro;
le infrastrutture;
i dispositivi atti a garantire la salvaguardia dell’ambiente;
la documentazione tecnica ed operativa.
La Direzione si assicura costantemente che la gestione delle risorse materiali avvenga in maniera
appropriata a garantirne l’efficienza e conseguentemente a soddisfare i requisiti previsti per il SGI.
Le modalità operative per effettuare la gestione delle risorse materiali sono documentate nel
presente manuale e nelle procedure applicabili.
L’addestramento specifico alle discipline della qualità, dedicato al personale di tutte le Funzioni che
direttamente o indirettamente influiscono sulla qualità, è necessario per estendere a tutto il personale
della FIMER (ed eventualmente dei Fornitori) la mentalità e la coscienza della qualità.
Fanno parte integrante del processo di formazione nel campo della qualità tutte le attività di
promozione decise, di volta in volta dal DG per favorire l'instaurarsi del clima aziendale più idoneo
al conseguimento degli obiettivi di qualità aziendali e al coinvolgimento di tutto il personale nella
gestione aziendale per la qualità, attraverso anche un miglioramento dei processi di comunicazione
affinché, spiegando a ciascuno compiti e obiettivi, se ne incrementi il livello di consapevolezza e, di
conseguenza, la motivazione e l'impegno personali.
I corsi possono essere:
interni, a cura di specialisti di ogni Funzione o di specialisti esterni
esterni, utilizzando corsi ad hoc nazionali od internazionali.
A fronte dei corsi interni sostenuti i partecipanti compilano il “Modulo di presenza e valutazione
corsi”. Nei casi in cui, a fronte dei corsi esterni, vengano rilasciati attestati di partecipazione, questi
sostituiscono il modulo di presenza sopraccitato.
Sia il modulo che gli eventuali attestati, devono poi essere trasmessi alla Qualità per
l’aggiornamento e la registrazione sulla “Scheda addestramento personale”.
Le responsabilità sono così assegnate:
il DG è responsabile in generale della formazione del personale e della definizione delle
necessità aziendali in materia di addestramento e condivide tale responsabilità con i
responsabili di processo che gli sottopongono le proprie esigenze in materia di formazione e
addestramento del proprio personale.
In particolare, tali responsabilità riguardano:
la formazione del personale di ogni livello a fronte dell'impegno professionale di ciascuno
l’addestramento, ritenuto necessario o imposto di volta in volta in relazione al tipo di
prodotto/processo
tramite il coordinamento della Qualità, l’attività di addestramento alle discipline della qualità
(Programmi di miglioramento Qualità/Efficienza);
la Qualità e i responsabili di processo, per quanto di propria competenza, sono responsabili
della gestione della qualificazione e del mantenimento di tale assegnazione o eventuale
dequalificazione del personale, in funzione degli esiti degli audit e del continuo controllo
esercitato sulle attività da esso svolte.
7.3. Infrastrutture
Tutti i prodotti FIMER sono costruiti secondo le tecniche di fabbricazione più aggiornate, da
personale opportunamente addestrato, utilizzando apparecchiature idonee in spazi di lavoro adatti al
tipo di produzione.
Essenzialmente, Fimer ha suddiviso la propria sede in quattro aree distinte, collegate tra loro per
permettere un agevole controllo della conformità ai requisiti del prodotto, così definite: reparto
magazzino, reparto produzione (lavorazioni meccaniche e montaggio), reparto collaudo, reparto
imballaggio e spedizioni.
Per ciascuna delle aree, Fimer ha definito e messo a disposizione le attrezzature e gli strumenti
necessari, adatti al compimento delle attività richieste e della sicurezza del personale.
Le aree dove sono svolte le varie attività, anche per questioni di sicurezza, sono di norma precluse ai
non addetti ai lavori.
L’operatività e la sicurezza delle infrastrutture sono garantite da una continua attività manutentiva
affidata ad apposito personale interno, che si avvale anche, in base ai fabbisogni, di contrattisti
esterni.
Tutte le Funzioni della FIMER hanno il compito di presentare al DG i fabbisogni specifici di
attrezzature e/o strumenti, i cui oneri sono recepiti nel budget aziendale.
Fimer dispone di un efficace sistema informatico di gestione delle attività aziendali che, partendo
dall’inserimento delle commesse, arriva fino alla spedizione dei prodotti ai Clienti.
In conformità alle leggi e alle norme vigenti, FIMER ha provveduto a far addestrare il personale
addetto al pronto soccorso e agli interventi in caso di incendio e a dotare l’azienda delle attrezzature
necessarie per intervenire con prontezza ed efficacia.
La valutazione dell’adeguatezza delle infrastrutture costituisce un elemento d’ingresso del Riesame
della Direzione.
7.6. Comunicazione
7.6.1 Comunicazione interna
La Direzione ha stabilito adeguati processi di comunicazione all’interno dell’organizzazione al fine
di:
far conoscere il sistema di gestione integrato e la metodologia alla base del suo
funzionamento;
sensibilizzare i dipendenti al rispetto dell’ambiente;
sensibilizzare i dipendenti al rispetto delle prassi e delle normative per la tutela della
sicurezza e della salute dei lavoratori.
sensibilizzare i dipendenti sull’andamento della NC interne di prodotto, guasti, anomalie,
reclami clienti
Le principali funzioni coinvolte nella gestione della comunicazione in tema di sicurezza sono: la
Direzione Generale, il RSPP, il Rappresentante dei Lavoratori, il Medico competente e le ASL.
Il personale è:
coinvolto nello sviluppo e nella revisione delle politiche e delle procedure per la gestione dei
rischi;
consultato nel caso di variazioni che riguardano la salute e la sicurezza del posto di lavoro;
rappresentato in materia di Sicurezza sul Lavoro;
informato sui nominativi dei propri rappresentanti e dei specifici responsabili per la
Sicurezza sul Lavoro.
Le modalità operative, le responsabilità e le registrazioni inerenti alla comunicazione interna e sterna
sono dettagliate nella PO-SI-06 - “Gestione delle comunicazioni interne ed esterne”.
7.7.1 Generalità
Il SGI è documentato mediante una serie di documenti controllati, di tipo descrittivo o dispositivo, il
cui scopo è descrivere o definire le attività svolte nell’ambito del Sistema per conseguire gli obiettivi
della PpQ aziendale.
Nel dettaglio tali documenti sono:
Manuale Qualità (MQ), che descrive il SGI nelle sue varie componenti
Politica per la Qualità (PpQ) che definisce gli obiettivi strategici della FIMER (contenuta nel
MQ)
Procedure Gestionali (PG), che definiscono le modalità di gestione del Sistema
Procedure Operative (PO), che definiscono modalità operative di dettaglio di singole
attività nell’ambito dei vari processi. In particolare, le PG e le PO definiscono, per le attività
e le operazioni cui si riferiscono, le responsabilità del personale in esse coinvolto e le relative
modalità gestionali e operative
Istruzioni Operative, che definiscono modalità operative con un livello di dettaglio ancora
superiore a quello delle PO
Registrazioni che forniscono evidenza di attività eseguite
Piani Controllo Qualità (PCQ), che descrivono e definiscono i controlli da eseguire sul
prodotto per garantirne il livello qualitativo richiesto a fronte di una specifica d’acquisto
(solo se richiesti dal Cliente).
invio di una mail a tutto il personale per informarlo della presenza nella intranet di un nuovo
documento o dell’aggiornamento di un documento esistente.
La modifica di un documento può essere decisa autonomamente dalla Funzione emittente, oppure
essere richiesta, attraverso una comunicazione scritta, dalle altre Funzioni aziendali, o infine, essere
richiesta dal Cliente, sempre, comunque, attraverso una Funzione aziendale.
Tutte le richieste di modifica devono essere firmate dal responsabile della Funzione proponente.
Ogni richiesta di modifica approvata e firmata dal responsabile della Funzione emittente del
documento interessato, dà luogo all'aggiornamento del documento a cui si riferisce.
Le Funzioni che compilano una richiesta di modifica sono informate della decisione presa dalla
Funzione emittente, anche nel caso in cui questa sia negativa, ovvero non venga introdotta la
modifica richiesta.
Ogni documento aggiornato è immediatamente immesso in rete e sostituisce la precedente versione.
In casi di particolare urgenza, è possibile ricorrere al cosiddetto metodo del “mark up”, introducendo
direttamente la modifica sul documento e sulla “copia master” utilizzando sistemi di scrittura
indelebili. La modifica così apportata è comunque sempre e dovunque accompagnata da un visto
d’approvazione del responsabile della Funzione emittente del documento interessato (su originale e
copia master).
Sono vietate le correzioni introdotte direttamente nella documentazione sul posto di lavoro e non
autorizzate espressamente dal suddetto responsabile.
È vietato apportare correzioni a matita o con qualunque metodo delebile a qualsiasi tipo di
documento. Tutte le Funzioni destinatarie di documentazione emessa, utilizzata in forma cartacea,
sono responsabili dell’eliminazione fisica (distruzione) della versione precedente, o parte della
stessa, sostituita dalla nuova versione.
Nel caso fosse necessario conservare copia di un documento obsoleto, sono prese adeguate misure
(segregazione e/o applicazione di apposito timbro/scritta) affinché questo non venga mai
erroneamente utilizzato al posto del documento aggiornato.
Nel caso di documenti elettronici, la versione sostituita è eliminata dalla relativa cartella
direttamente dalla
Funzione emittente e conservata in apposita cartella non accessibile dagli altri utenti.
La documentazione di origine esterna è costituita dai documenti provenienti dall’esterno che sono
gestiti all’interno in modo da garantirne la corretta ricezione e distribuzione oltre che il periodico
aggiornamento. Tipicamente, la documentazione di origine esterna proviene dai clienti e da enti
ufficiali.
I documenti che FIMER riceve dai propri Clienti nell’ambito di una commessa (ordini, specifiche,
disegni ecc.) sono gestiti ed archiviati dalla DC in un’apposita pratica. Alcuni di questi documenti,
tipicamente quelli tecnici riguardanti commesse di prodotti fuori standard, sono inviati dalla DC in
copia all’UT per l’espletamento delle attività a loro richieste.
La documentazione ufficiale esterna è costituita da Leggi, Norme, Direttive, Disposizioni,
Regolamenti ecc. e viene distribuita all’interno dell’azienda in base alle competenze delle singole
Funzioni. In particolare tutti i documenti di qualità sono consegnati alla Qualità che provvede alla
loro distribuzione e archiviazione. L’aggiornamento della raccolta della documentazione ufficiale è
reso possibile attraverso un confronto tra gli indici di revisione dei documenti presenti in azienda e
le apposite pubblicazioni periodiche (su supporto cartaceo, su CD oppure sui siti Internet dell’UNI,
CEI ecc.) emesse dagli enti di normazione.
Lo stato di aggiornamento della documentazione di origine esterna è periodicamente verificato allo
scopo di evitare l’uso di documenti obsoleti o superati (vedi PG-AQ001).
A tale riguardo, è periodicamente verificato anche lo stato d’aggiornamento della documentazione di
origine esterna richiamata sul sito aziendale.
Comunque, dato che sempre più spesso la consultazione di documenti esterni avviene direttamente
su Internet, è compito di ogni operatore verificare l’affidabilità dei siti di volta in volta visitati.
L’approvazione, da parte del Cliente, delle modifiche apportate da FIMER ai documenti da essa
emessi o, anche, ai documenti emessi dal Cliente, è richiesta quando è previsto dal contratto o sono
mutate le caratteristiche tecniche, funzionali e d’interfaccia (modifica della configurazione).
La responsabilità di applicazione della presente sezione compete alle Funzioni che emettono
documenti aziendali o che ricevono documenti dal Cliente nell’ambito di una commessa.
In merito alla gestione e al controllo dei documenti, FIMER ha predisposto una procedura che
definisce più dettagliatamente quanto descritto sopra. (vedi PG-AQ001).
Per quanto riguarda la gestione dei documenti contenenti dati sensibili riguardanti il personale, tali
documenti sono accessibili solo mediante password se di tipo informatico o archiviati in apposito
armadio la cui chiave è in possesso della responsabile dell’amministrazione.
Nell’ambito della comunicazione al Cliente rientra anche tutta la documentazione inerente alla
sicurezza aziendale e all’impatto che il prodotto ha dal punto di vista dei rischi personali e
ambientali.
Infine particolare cura è dedicata alla comunicazione con il Cliente in caso di reclamo.
Infatti un Cliente che reclama è per definizione un Cliente insoddisfatto e quindi il reclamo crea una
situazione che va “recuperata” attivando tutte le risorse aziendali per la risoluzione della relativa
Non Conformità e, soprattutto, della AC del cui risultato il Cliente è prontamente informato.
Anche nel caso di reclamo infondato, il Cliente è opportunamente informato con le necessarie
spiegazioni delle motivazioni che hanno portato a tale valutazione.
Su base annuale, per poter meglio valutare la Soddisfazione del Cliente, vengono inviati appositi
questionari dove si richiede la valutazione sia su prodotti che sui servizi proposti (vedi assistenza).
Nella pianificazione sono inseriti punti di riesame che consentano di valutare lo sviluppo del
progetto, con particolare riguardo agli aspetti seguenti:
congruenza dello sviluppo del progetto con le premesse iniziali ovvero soddisfacimento da
parte del progetto dei requisiti tecnici e qualitativi di specifica e/o contrattuali
conformità del progetto alle regole formali imposte dalle metodologie di sviluppo e dalle
norme e leggi applicabili.
L’UT opera, in questa fase, in modo da garantire al meglio la rispondenza, formale e sostanziale, del
progetto alla specifica di progetto, impegnandosi a focalizzare e risolvere le problematiche inerenti
agli aspetti di sicurezza, affidabilità e manutenibilità connessi alla produzione, al collaudo,
all’installazione, all’uso e alla manutenzione del prodotto, nel rispetto delle leggi cogenti e delle
norme nazionali ed internazionali applicabili.
8.3.7 Tenuta sotto controllo delle modifiche della progettazione e dello sviluppo
Ogniqualvolta una Funzione aziendale ritenga necessario introdurre una modifica ad un progetto
relativo ad un prodotto consolidato, compete all’UT la responsabilità di valutare la fattibilità tecnica
della modifica.
Inoltre l’UT procede alla classificazione del livello di modifica, in base all’applicabilità, per
stabilirne l’obbligatorietà ed il grado di priorità nella sua introduzione.
Le registrazioni dei risultati delle varie fasi di progettazione sono conservate in appositi archivi
dall’apposito applicativo di gestione dei documenti.
La responsabilità del controllo delle fasi di progettazione compete all’UT.
All’UP, alla Qualità e alle altre Funzioni aziendali eventualmente coinvolte compete la
responsabilità di partecipare alle attività di riesame del progetto e delle eventuali modifiche al
prodotto.
8.4. Approvvigionamenti
Questo paragrafo si applica a tutti gli ordini/contratti emessi/stipulati per coprire i fabbisogni di
materiali/servizi necessari alla realizzazione del prodotto finito.
Anche i rivenditori e i distributori sono soggetti a qualificazione sulla base anche della loro capacità
di fornire, in copia od originale, i documenti emessi dalle rispettive case madri a corredo del
prodotto venduto.
Prima di emettere un ordine d’acquisto ad un potenziale nuovo fornitore, l’UA ne chiede la
valutazione alla Qualità la quale, con l’ausilio delle Funzioni tecniche competenti in relazione al tipo
di prodotto o prestazione richiesti, e a seguito di eventuale omologazione del prodotto da parte
dell’UT, provvede a dar corso alla procedura di valutazione finalizzata alla qualificazione del
fornitore.
Negli ordini d’acquisto sono introdotte clausole che stabiliscono il diritto di eventuale intervento da
parte della Qualità (accesso, controllo alla fonte, sorveglianza, audit, assistenza tecnica) e, per
determinati contratti, anche quello dei Rappresentanti del Cliente.
La valutazione e qualifica dei fornitori è compito della Qualità che opera secondo l’apposita PG-
AC001; in sintesi, la valutazione è effettuata, a discrezione della Qualità, in base all’importanza e/o
criticità del materiale acquistato che preveda l’eventuale necessità di prove di omologazione, o
tramite invio di un “Questionario di Qualificazione Fornitore”, il cui risultato, se ritenuto
positivo unito al ricevimento di ulteriore documentazione a supporto (copia del bilancio,
iscrizione alla Camera di Commercio, certificati ISO) comporta l’inserimento del fornitore
nella LFA, oppure
tramite invio di un “Questionario di Qualificazione Fornitore”, seguito da un audit presso la
sede e le infrastrutture del fornitore, il cui risultato, se positivo, comporta l’inserimento del
fornitore nella LFA.
Le registrazioni dei risultati degli audit e il “Questionario di Qualificazione Fornitore” sono
archiviati dalla Qualità.
Il file fornitori è di competenza dell’UA e contiene, oltre alle valutazioni dell’UA, tutte le
informazioni relative al fornitore, quali ad esempio: cataloghi, informazioni commerciali, copia delle
contestazioni ecc. La gestione fornitori è di responsabilità e competenza dell’UA; ogni funzione
aziendale che debba entrare in contatto con i fornitori, lo fa informando preventivamente l’UA.
La decisione in merito alle quantità di prodotto da costruire è presa sulla base delle commesse
lanciate come risultato degli ordini ricevuti.
Dall’UC giungono all’UP, i documenti COMMESSA DI PRODUZIONE, con l’indicazione del
numero di commessa, la data, il nome del cliente (FIMER nel caso di produzione interna), la data di
prevista consegna, i dati di spedizione e il codice, descrizione e quantità degli oggetti da produrre,
oltre ad eventuali note.
Le commesse di produzione sono analizzate dal DP e elaborate nel sistema gestionale che genera un
ORDINE DI PRODUZIONE ( OdP ) interno, che segue il lotto lungo tutto l’iter di produzione (vedi
PG-DP001).
Essenzialmente, l’attività di fabbricazione è costituita da macrofasi distinte (costruzione carpenteria,
costruzione semilavorati, assemblaggio prodotto finito, collaudi) che utilizzano i componenti
prelevati dal MAG.
Durante il processo produttivo, gli operatori lavorano in regime di autocontrollo, con il supporto
della documentazione necessaria. Terminato il montaggio, il prodotto è sottoposto dal COL,
seguendo il CLC, a un collaudo funzionale al 100%, che permette la verifica del prodotto nella sua
globalità e di tutti i suoi componenti. Oltre a tale controllo, il COL provvede anche ad effettuare, a
campione su tutti i lotti, collaudi più esaustivi secondo un’apposita specifica di collaudo.
I dati raccolti e registrati durante il Collaudo Finale circa anomalie, difetti, guasti,
irregolarità di funzionamento ecc., sono segnalati dal COL, attraverso Schede di Non Conformità al
CQ, che provvede a risolvere/verificare le eventuali NC e ricavarne utili dati statistici per il
miglioramento del prodotto. Compito del COL è la compilazione del REPORT DI COLLAUDO
(RDC), riportante i dati relativi al prodotto e i criteri di accettazione.
L'evidenza di tale controllo è fornita dalla firma del COL sul RDC.
In caso di collaudo con esito positivo, è compilato un CERTIFICATO DI TEST REPORT (CTR),
che è allegato al prodotto e quindi consegnato al Cliente.
L’UP, garantisce il corretto e ordinato svolgimento di tutte le attività produttive e il livello
desiderato di conformità ai requisiti di prodotto.
In particolare esso:
utilizza tutta la documentazione aggiornata, necessaria ad effettuare le operazioni di
montaggio e collaudo, accertandosi della piena conoscenza e comprensione di tale
documentazione da parte del proprio personale
garantisce la dotazione e conservazione nelle migliori condizioni di tutti gli attrezzi ed
utensili necessari al personale per operare
impiega solo strumentazione valida, con l’immediata segregazione di quella scaduta e in
attesa di ritaratura
identifica immediatamente le parti e i sottoassiemi non conformi, con loro segregazione dal
materiale conforme
addestra il personale nuovo attraverso un congruo periodo di affiancamento ad operatori
esperti, accertandone, se necessario, l’idoneità e qualificazione all’incarico
mantiene puliti gli ambienti e le superfici di lavoro in modo da garantire la massima
affidabilità dei prodotti e salubri condizioni di lavoro agli operatori
offre la massima collaborazione alla Qualità nell’espletamento dei suoi compiti di
sorveglianza
compila con cura l’OdP per la parte di propria competenza.
Il COL dipende dall’UP in tutto tranne che per quanto riguarda la valutazione della conformità ai
requisiti di prodotto per la quale il suo riferimento è il CQ.
L’UT ha come compito fondamentale quello di fornire all’UP tutte le informazioni di cui questa
necessita per svolgere al meglio la propria attività produttiva e, pertanto:
emette tutti i documenti di fabbricazione di propria competenza
svolge tutte le attività di Controllo della Configurazione, facendo arrivare in produzione, nei
tempi giusti, i documenti relativi alle modifiche
mette a disposizione il proprio personale per trasferire tutte le informazioni relative alle
migliori tecniche di fabbricazione e collaudo, soprattutto durante la fase prototipica e di
avviamento per i nuovi prodotti.
Da parte sua, il CQ svolge la parte preponderante della propria attività nell’ambito dell’attività di
produzione e, in particolare, ha la responsabilità di:
assistere gli operatori dell’UP affinché possano garantire la massima qualità dei prodotti
mantenere le registrazioni del personale qualificato e della strumentazione/attrezzatura
utilizzata
effettuare controlli sui materiali in ingresso e sui prodotti prima del loro imballaggio
costituire il riferimento per il COL in modo da garantirne l’autonomia di giudizio.
I dati che identificano il prodotto sono riportati nelle apposite “Schede d’Identificazione Materiale”
che accompagnano i prodotti durante tutto il processo produttivo.
Tutti i prodotti finiti realizzati da FIMER sono serializzati mediante l’assegnazione di una matricola
così costituita:
SALDATRICI: AAMMXXXXX
dove:
AA = anno
MM = mese
XXXXX = numero progressivo assegnato indipendentemente dal modello e azzerato ad
ogni inizio d’anno
COLONNINE: YAAMMXXXXX
dove:
AA = anno
AA = mese
Y = prefisso E
XXXXX = numero progressivo assegnato indipendentemente dal modello e azzerato ad
ogni inizio d’anno
CONVERTITORI YAAMMXXXXX
FOTOVOLTAICI:
dove:
AA = anno
AA = mese
Y = prefisso S
XXXXX = numero progressivo assegnato indipendentemente dal modello e azzerato ad
ogni inizio d’anno
una adeguata copertura assicurativa per rifondere il Cliente di eventuali danni involontariamente
arrecati nel corso degli interventi di riparazione e/o manutenzione.
Eventuali NC sono trattate secondo quanto previsto dalla PG-AQ004.
9.1. Generalità
Premesso che il collaudo finale dei prodotti si basa su un controllo funzionale al 100%, per quanto
riguarda il ciclo produttivo, l’unica area in cui si adotta un controllo a campione è quella dei
controlli in ingresso, prevalentemente sulle forniture di componenti costruiti da terzisti su specifica
FIMER.
La numerosità del campione varia a seconda del tipo di componente e, in generale, si applicano i
valori riportati, come da UNI-ISO 2859-1 ( Piani di campionamento ).
L’altra attività in cui trovano applicazione le tecniche statistiche è quella dell’elaborazione e analisi
dei dati che sono di continuo raccolti a cura della Qualità circa l’andamento della qualità, con
particolare riferimento alle informazioni di ritorno da parte del Cliente e alla conformità ai requisiti
di prodotto.
In particolare sono sistematicamente registrati e raccolti i dati relativi ai reclami Cliente, alle NC e
agli AI. La successiva elaborazione statistica consiste nella rappresentazione tabellare e grafica dei
dati, che fornisce la possibilità di ricavare percentuali, andamenti, aree di criticità e quindi elementi
di valutazione per effettuare interventi mirati allo scopo di eliminare le cause delle NC più critiche o
ricorrenti, attraverso lo strumento delle AC/AP.
In particolare il processo di misurazione, analisi e miglioramento ha come scopo quello di
dimostrare la conformità ai requisiti di prodotto, assicurare la conformità del SGI e migliorare
l’efficacia di tale sistema.
Tale processo è tenuto sotto controllo tramite appositi indicatori relativi alla gestione delle NC, AI,
AC/AP e reclami Cliente. Per maggiori dettagli, si rimanda alle PG riguardanti i suddetti argomenti.
Durante il riesame della Direzione, il processo di miglioramento è valutato sulla base dei dati
disponibili: andamento delle NC e dei reclami, risultati delle AC e delle AP, raggiungimento degli
obiettivi relativi agli indicatori di processo adottati, soddisfazione e fidelizzazione della
clientela, quote di mercato acquisite o perdute e ogni altro dato utile a comprendere quanto l’SGI
aziendale sia efficace e richieda eventuali correttivi.
Il processo di miglioramento è di tipo iterativo ed è basato sul principio dell’intervento atto a
correggere una situazione non conforme e le sue cause, della valutazione dei risultati ottenuti e
dell’eventuale adozione di un altro tipo di intervento nel caso che il primo non sia stato efficace.
Si tratta di un principio elementare nella sua linearità che può comunque essere migliorato
intervenendo sulle modalità della sua applicazione. Ad esempio, è possibile intervenire sul livello di
partecipazione alla fase decisionale degli interventi da adottare, allargando il più possibile la base di
consenso e consapevolezza tra il personale aziendale. E’ quindi compito del DG e del RDQ valutare
di volta in volta andamento e risultati del processo di miglioramento, dosando le diverse componenti
del processo allo scopo di ottimizzarlo in funzione della situazione del momento.
DIREZIONALE INDICE DI BUDGET IDB Rapporto tra il budget consolidato e il budget previsto
INDICE DI SODDISFAZIONE Percentuale del personale che esprime una valutazione positiva
GESTIONE RISORSE ISP
PERSONALE dell’azienda
COMMERCIALE
INDICE DI SODDISFAZIONE Percentuale di soddisfazione clienti sui prodotti venduti,
CLIENTI ISC valutazioni positive
INDICATORE DI EFFICIENZA Scostamento percentuale dei giorni solari tra data stimata e
PROGETTAZIONE IEP data effettiva di chiusura del progetto
INDICATORE DI ATTENDIBILITÀ Scostamento percentuale in ore-uomo tra ore-uomo stimate
PROGETTAZIONE PREVENTIVO ORARIO IAP e a consuntivo
INDICATORE DI
INNOVAZIONE IIN Percentuale di documenti nuovi rispetto ai documenti emessi
INDICE DI PRODUTTIVITÀ IPR Documenti emessi mensilmente pro capite dai progettisti
INDICE DI PUNTUALITÀ Giorni medi di ritardo sulle consegne rispetto alle date richieste
ACQUISTI FORNITORI IPF negli ordini
INDICE DI CHIUSURA NC ICC Numero NC chiuse su totale NC
Totale delle NC, interne ed esterne, diviso per il numero di
INDICE DI NC IDN macchine prodotte (x 1000).
L’attività di controllo finale dei prodotti prima del loro imballaggio è effettuata da CQ che, tramite
la compilazione del CTR, verifica l’integrità e la completezza della fornitura.
La totale effettuazione delle attività descritte, permette la spedizione del prodotto al Cliente. La
registrazione dei CTR è effettuata dal CQ.
NC maggiori, che comportano rischi per la sicurezza d’uso del prodotto e ne impediscono
l’uso corretto, impediscono l’erogazione delle prestazioni specificate e comportano rischi di
errore durante le operazioni di manutenzione; sono inoltre considerate maggiori le NC
segnalate dal cliente sotto forma di reclami.
NC minori, cioè tutte le NC non classificabili come maggiori.
In caso di dubbio, il CQ può avvalersi per la classificazione delle NC del parere di altre Funzioni
aziendali.
Il CQ, valutata la tipologia e gravità della NC e deciso in merito alla classe e alla soluzione da
adottare risolve direttamente la NC se minore (m) firmando l’apposita casella della SNC destinata al
CQ oppure demanda al Comitato Riesame Materiali (CRM) la decisione nel caso si tratti di NC
maggiore (M).
Il CRM è costituito dai rappresentanti di UT, UP e Qualità e ha il compito di prendere una decisione
in merito alle NC classificate come maggiori dal CQ e che pertanto richiedono una decisione di tipo
collegiale. Le risoluzioni decise dal CRM sono valide solo se decise all’unanimità. In caso di
mancato accordo all’interno del CRM, la decisione finale è demandata al DG che provvede a firmare
la SNC nella o nelle caselle rimaste prive di firma.
Una NC è considerata conclusa una volta terminata la fase di attuazione della sua risoluzione.
Una volta risolta la NC, l’originale della SNC è siglato, datato e archiviato dal CQ che provvede a
registrare la chiusura sul Registro delle NC.
È compito del CQ registrare la SNC e distribuirla a tutte le Funzioni e Unità interessate alla
risoluzione della NC.
Una procedura documentata precisa più dettagliatamente le modalità e le responsabilità di gestione
dei prodotti NC (vedi PG-AQ004).
10. MIGLIORAMENTO
11. DISTRIBUZIONE