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Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 417 persone. Le
nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione
residente erano:

Romania 204 2,62%

Distribuzione del gruppo siciliano

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua siciliana e Dialetto pantesco.


Il vernacolo di Pantelleria era un dialetto siculo-arabo affine al maltese fino al tardo Settecento,
quando fu sostituito dalla lingua siciliana nella sua variante pantesca. Oltre al siciliano pantesco, il
cui lessico contiene numerosi arabismi tramandati dal sostrato semitico, a Pantelleria si parla
l'italiano. La ricchezza di influenze del siciliano, appartenente alla famiglia delle lingue romanze e
classificato nel gruppo meridionale estremo, deriva dalla posizione geografica dell'isola, la cui
centralità nel mar Mediterraneo ne ha fatto terra di conquista di numerosi popoli gravitanti nell'area
mediterranea.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]


Contrade

Ecco l'elenco completo delle contrade[9]:

Balata dei Turchi, Benicuvedi, Benidisè, Benikulà (Beniculà), Beniminnardo, Beccimursà,


Benimingallo, Begeber, Bue Marino, Bukkuram (Buccuramme), Cimillia, Conitro, Dakalè
(Dacalè), Farkhikhalà (Farchicalà), Firisciakki (Firisciacchi), Fram, Gelfiser, Gelkhamar
(Gelcamarre), Gadir, Ghirlanda, Khaddiuggia (Caddiuggia), Khafaro (Cafaro), Khaffefi (Caffefi),
Khaggiàr (Caggiarre), Khandakhi (Candachi), Khamma (Camma), Khania (Cania), Karebi
(Carebi), Kharuscia (Caruscia), Khassà (Cassà), Khattbuali (Cattebuali), Khazen (Cassen), Khufirà
(Cufirà), Kuttinar (Cuttinare), Maggiuluvedi, Margana, Martingana, Masira, Midiki (Midichi),
Misilli, Monastero, Mueggen, Mugna, Muncilibrisi, Mursia, Naubicibbib, Nikà (Nicà), Praie,
Rakhali (Grecale), Rukia (Ruchìa), Salibi, Sataria, Scauri, Scirafi, Sciuvechi, Sibà, Sillumi, Suvaki
(Suvachi), Tikhirrikhi (Tichirrichi), Tracino, Triqbabini (Strada Babini), Triqbonsulton (Strada
Bonsulton), Triqnakhalè (Strada Nacalè), Zighidì, Ziton, Zinedi, Zubebi[9].

Lago Specchio di Venere

Pantelleria è un'isola che si caratterizza per la singolarità del suo paesaggio, nel quale agli elementi
naturali (tavolieri di colate laviche, coni vulcanici, cale e faraglioni) si aggiungono tipici manufatti
creati dall'uomo:

 muri a secco (con la funzione di utilizzare il pietrame esistente, bonificando e contenendo il


terreno coltivabile e delimitando la proprietà fondiaria);
 i giardini panteschi (tipiche costruzioni cilindriche in muratura di pietra lavica a secco con
la duplice funzione di bonificare il terreno dall'eccesso di pietrame e di proteggere gli alberi
di agrumi piantati all'interno dal vento e dalla salsedine);
 i dammusi (architettura geniale di sola pietra lavica e calce, a moduli cubici, con aperture ad
arco a tutto sesto e tetti bianchi a cupola di rivoluzione) costruiti nell'esempio architettonico
fenomenologico del "Genius Loci" che hanno combinato, sin dal tempo dei fenici, tutte
quelle condizioni "per star bene" [10] sia in casa (cura all'igiene ed alla salute) che
nell'ambiente insulare (cura del paesaggio e delle risorse naturali).

Economia[modifica | modifica wikitesto]


L'economia dell'isola è basata sull'agricoltura specializzata della coltivazione della vite: famoso lo
zibibbo e i vini dolci come il Moscato di Pantelleria, il Passito di Pantelleria, il Moscato passito di
Pantelleria. Il 26 novembre 2014 a Parigi l'UNESCO ha dichiarato la pratica agricola della
coltivazione della vite Zibibbo ad alberello, tipica di Pantelleria, patrimonio dell'umanità[11]. Il
dossier, coordinato dal prof. Pier Luigi Petrillo, è stato approvato all'unanimità da tutti gli Stati
parte dell'UNESCO[12]: si tratta della prima pratica agricola al mondo ad ottenere questo prestigioso
riconoscimento[13].
Fra le altre coltivazioni pregiata è la produzione e la conservazione del Cappero di Pantelleria, oggi
a Indicazione geografica protetta e dell'uva essiccata. Fino a non molto tempo fa era noto
l'allevamento di asini e di muli apprezzati in tutta Europa. Scarsamente praticata la pesca sono
invece in crescente sviluppo le attività legate al turismo, specialmente estivo. L'isola è dotata di una
buona ricettività alberghiera, ed attrae ogni anno un buon numero di turisti, soprattutto italiani.
Inoltre non trascurabile è l'apporto all'economia locale determinato dai numerosi personaggi
pubblici, italiani e stranieri, che posseggono a Pantelleria uno dei caratteristici dammusi.

Il Porto

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]


Tradizionalmente collegata via mare, il porto vecchio è situato nella zona antistante il paese e
utilizzato come diporto e per piccoli pescherecci, mentre il porto nuovo si trova nell'area di fronte
Punta Croce.[14] È collegato tramite aliscafi a Trapani (d'estate anche con Mazara del Vallo e
Lampedusa), mentre con traghetti a Trapani. Nella zona sud ovest dell'isola sorge il piccolo porto di
Scauri.

Nel 1939 fu costruito l'Aeroporto di Pantelleria, come struttura militare e nel dopoguerra
riconvertito come civile. Effettua voli regolari con Trapani-Birgi e stagionali con Palermo, Roma,
Milano e Torino e Venezia[15].

Gastronomia[modifica | modifica wikitesto]


La gastronomia di Pantelleria presenta una grande varietà di piatti tipici, nei quali si mescolano
caratteristiche siciliane e del mondo arabo; tra essi: una variante del cuscus, detta tabulì; la pasta
condita con un tipo di zucchina coltivata localmente; un tipo di insalata a base di ortaggi misti
locali; un dolce di ricotta, detto "bacio pantesco". Di ascendenza magrebina è anche la merghez, una
salsiccia di manzo, abbondantemente speziata con peperoncino ardente. Numerosi i piatti a base di
legumi, tra i quali un tipo di lenticchia rossa che si coltiva in loco. A Pantelleria si produce anche un
tipico formaggio fresco, detto tumma, consumato sia dolce che salato.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo
comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note


15 febbraio Democrazia [16]
10 agosto 1989 Giovanni Accardi Sindaco
1989 Cristiana
15 settembre Democrazia [16]
6 giugno 1991 Giovanni Petrillo Sindaco
1989 Cristiana
Democrazia [16]
31 marzo 1990 26 marzo 1991 Giuseppe Fereri Sindaco
Cristiana
Democrazia [16]
14 giugno 1991 3 agosto 1991 Aldo D'Aietti Sindaco
Cristiana
11 febbraio 10 febbraio Democrazia [16]
Salvatore Giglio Sindaco
1992 1994 Cristiana
25 maggio [16]
28 giugno 1994 Alberto Di Marzo Lista civica Sindaco
1998
25 maggio 23 settembre [16]
Alberto Di Marzo L'Ulivo Sindaco
1998 2002
Comm. [16]
17 marzo 2003 14 luglio 2004 Emilio Buda
straordinario
Comm. [16]
17 marzo 2003 14 luglio 2004 Vittorio Vasques
straordinario
Comm. [16]
17 marzo 2003 14 luglio 2004 Alfredo Vicari
straordinario
17 maggio Comm. [16]
14 luglio 2004 Marcello Palmieri
2005 straordinario
17 maggio Comm. [16]
14 luglio 2004 Gerardo Bisognoa
2005 straordinario
17 maggio Comm. [16]
14 luglio 2004 Vittorio Lapolla
2005 straordinario
16 maggio Salvatore Gino [16]
1º giugno 2010 Lista civica Sindaco
2005 Gabriele
1º giugno 2010 4 giugno 2012 Alberto Di Marzo Lista civica Sindaco [16]

Comm. [16]
18 giugno 2012 11 giugno 2013 Giuseppe Piazza
straordinario
Salvatore Gino [16]
11 giugno 2013 12 giugno 2018 Lista civica Sindaco
Gabriele
Vincenzo Vittorio Movimento 5 [16]
12 giugno 2018 in carica Sindaco
Campo Stelle

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]


Il comune di Pantelleria fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n° 3
(Isola di Pantelleria)[17].

Principali centri abitati[modifica | modifica wikitesto]

 Pantelleria centro (Oppidolo) [18]


 Scauri
 Tracino
 Khamma
 Gadir
 Bugeber
 Rekhale

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