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R.

Bemporad & figlio - Wikipedia 04/07/22, 07:13

R. Bemporad & figlio


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La R. Bemporad & figlio è stata una casa editrice R. Bemporad & figlio
fiorentina nata nel XIX secolo e attiva fino al XX
secolo. Stato  Italia

Fondazione 9 luglio 1889 a Firenze


Fondata da Roberto Bemporad
Indice
Chiusura 1974 (diventa la Giunti
Storia Marzocco s.p.a.)
Note
Settore Editoria
Bibliografia
Note nel 1964 associata alla
Altri progetti Casa Editrice Barbèra
Collegamenti esterni

Storia
Roberto Bemporad acquisì dai fratelli Paggi la Libreria Editrice Felice Paggi di Firenze il 16
giugno 1889. La Società Roberto Bemporad & Figlio si costituì il 9 luglio 1889 e dette vita alla
casa editrice R. Bemporad & figlio. A Roberto Bemporad successe il figlio Enrico nel 1890.

La Bemporad esordì, tra l'altro, con le pubblicazioni delle Le


avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, di Carlo Collodi, Il
giornalino di Gian Burrasca di Luigi Bertelli detto Vamba, la scienza
in cucina e l'arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi, il settimanale
per bambini Giornalino della domenica, le varie raccolte delle Novelle
per un anno di Luigi Pirandello, opere edite dalla Libreria Editrice
Felice Paggi, che il Bemporad ebbe in eredità: queste opere
costituirono per molto tempo i pezzi forti della Bemporad.
Successivamente, la casa editrice pubblicò libri di avventura di Emilio
Salgari[1]. Dal 1920 al 1929 fu la casa editrice di Guido da Verona.

Tra le attività della casa editrice c'era anche la capacità di scoprire


La copertina di Alberto scrittrici di talento e instaurare con loro collaborazioni durature e
della Valle per un libro di diversificate, come con Arpalice Cuman Pertile con cui tenne i
Emilio Salgari. rapporti dal 1911 al 1947, come dal fondo di archivio storico. Con
questa scrittrice pubblicò i fortunati Primi voli, ispirati al volo dei
primi velivoli, la raccolta Fiori di campo e Per le vie del mondo[2].

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Bemporad molto attiva nell'editoria scolastica per le scuole elementari, come il libro di lettura
curato da Leopoldina Zanotti

Enrico Bemporad, insieme ad Attilio Vallecchi, fu tra i creatori della "Fiera Internazionale del
Libro", la cui prima edizione si svolse nel 1924 presso l'Istituto Statale d'Arte di Firenze di Porta
Romana. Nel 1927 Bemporad, insieme al Barbèra, fece parte del comitato promotore della
Sezione fiorentina del sindacato fascista degli editori, sezione alla quale aderiva anche Ettore
Salani.

Enrico Bemporad diresse la società fino al 31 dicembre 1934. Successivamente fu messo in


disparte dal fascismo con una denigratoria campagna di stampa, che lo additò come
responsabile della morte di Salgari, che si era suicidato a causa di dissesti finanziari, così
l'editore ebreo fu tacciato di esosità[1]. In seguito alle leggi razziali la casa editrice dovette
cambiare nome: dal 17 ottobre 1938 divenne «Marzocco»[3].

Enrico Bemporad morì nel 1944, dopo essere stato escluso dal suo lavoro, sempre a causa delle
leggi razziali. Nel secondo dopoguerra Renato Giunti rilevò l'azienda, alla quale fu dato il nome
di Bemporad Marzocco. A quest'ultima fu associata, nel 1964, la casa editrice Barbèra,
acquistata da Renato Giunti nel 1960; infine nel 1974 fu cambiata ragione sociale in Giunti
Marzocco s.p.a.[4]

Note
1. Op.cit.Cantagalli, pag.362
2. ^ Gianfranco Bandini, Nuovi programmi, nuovi manuali, in Carla Ida Salviati (a cura di),
Paggi e Bemporad, editori per la scuola, Firenze, Giunti, 2012, p. 189,
ISBN 9788809782716.
3. ^ Bemporad e Bemporad-Marzocco, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 30 maggio
2017.
4. ^ Giunti Marzocco s.p.a., su Fondazione Mondadori. URL consultato il 31 maggio 2017.

Bibliografia
Roberto Cantagalli, Cronache fiorentine del ventennio fascista, Cadmo editore, Roma 1981
Carla Ida Salviati, a cura di, Paggi e Bemporad, editori per la scuola, Firenze, Giunti,
edizione digitale 2012, ISBN 978-88-09-78271-6

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Collegamenti esterni
Casa editrice Bemporad. Breve storia, su letteraturadimenticata.it. URL consultato il 29 marzo

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2020.
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//id.loc.gov/authorities/names/nr97040115) · BNF (FR) cb16003433s (https://catalogu
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e.bnf.fr/ark:/12148/cb16003433s) (data) (https://data.bnf.fr/ark:/12148/cb16003433s) ·
autorità
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