UFO
RIVISTA DI INFORMAZIONE UFOLOGICA
Periodico a cura del Centro Italiano Studi Ufologici · N. 29 · ISSN 1594-039X · € 5,00
Elmas 1977
Elicotteri e UFO
HESSDALEN 2004
LA MISSIONE INVERNALE
UMANOIDE VOLANTE
IN SARDEGNA
SPECIALE UFFICIALITÀ
1947-1970: GLI INIZI
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S O M M A R I O
UFO 1 Attualità EDOARDO RUSSO E GIUSEPPE STILO
N. 29 - LUGLIO 2004
5 Luci sulla Sardegna MARCO ORLANDI
Direttore responsabile
Giovanni Settimo
13 1947-1970. I primordi dell’ufficialità in Italia PAOLO FIORINO
Redazione
Gian Paolo Grassino gp.grassino@iol.it
Edoardo Russo e.russo@cisu.org 21 Parte in sordina il 2004 GIORGIO ABRAINI E SEBASTIANO RIDOLFI
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33 Recensioni
Nuova Tipografia dei Comuni Quali prove, Vélasco? ROBERT ALESSANDRI
Via Conte Rosso 6/c, Torino
A T T U A L I T A‘
N U O VA I N T E R R O G A Z I O N E D I U N P A R L A M E N T A R E I T A L I A N O l’interrogazione di Musumeci ha pub-
blicato l’articolo di James Drew “Scep-
ticism set to scupper any chance of eu-
ropean-led UFO research” (“Lo scetti-
UFO al Parlamento Europeo cismo è volto a cancellare qualsiasi
possibilità di uno studio europeo de-
gli UFO”) in cui, prendendo le mosse
Il 20 gennaio 2004 un vesse una collabora- dalla grande ondata dei “triangoli vo-
deputato italiano al zione fra le singole lanti” belgi del 1989-90, si illustrano
Parlamento Europeo agenzie spaziali na- vari avvistamenti europei, si presen-
ha rivolto un’interro- zionali e gli organismi tano i pochi tentativi di portare la que-
gazione scritta sugli di ricerca dei singoli stione all’attenzione degli organismi
UFO (la numero P- paesi che includeva la comunitari e si conclude che non era
0198/04) con argo- «ricerca atmosferica, da prevedere nessuna prossima ini-
mento “Creazione di quella solare e quella ziativa di rilievo da parte dell’UE.
un organismo comu- terrestre». Questa ini- Non è comunque la prima volta che
nitario per lo studio ziativa - concludeva la la questione UFO è sollevata in seno
dei fenomeni atmo- risposta - dovrebbe alle Comunità Europee. Nel 1991 il
sferici non spiegati”. «servire a migliorare deputato socialista belga di origine
All’origine dell’inter- il livello di conoscen- italiana Elio Di Rupo fece qualcosa di
rogazione c’era Sebastiano Musume- za dei fenomeni atmosferici». simile a Musumeci, ed il dibattito sfo-
ci, catanese, quarantotto anni, eletto Dunque, un semplice auspicio di un ciò nella Proposta di risoluzione pre-
a Strasburgo nelle liste di Alleanza più ampio scambio di informazioni sentata nel ’93 dal deputato del PCI,
Nazionale e già presidente della Pro- fra strutture già esistenti circa poco il fisico Tullio Regge (vedi UFO - Rivi-
vincia di Catania. definiti “fenomeni atmosferici” che sta di Informazione Ufologica n. 13 del
Nel sottolineare come gli avvistamenti sembrano però comprendere rientri in dicembre 1993, p. 13-18).
UFO proseguano senza sosta in ogni atmosfera di corpi naturali ed artifi- Lo stesso accadde quando, nel 1998,
parte del mondo, Musumeci rilevava ciali, eventi relativi alla fisica atmo- la posizione della Commissione Eu-
come essi suscitano «considerevole sferica e così via. ropea fu richiesta dalla deputata la-
perplessità» ma anche come essi «ali- Nel suo numero 10 del 18 marzo 2004 burista inglese Eryl McNally. In quel
mentino teorie – per adesso prive di il settimanale European Voice, una ri- caso fu semplicemente risposto che
qualsiasi sostegno – sulla possibile esi- vista indipendente inglese del gruppo «la Commissione è dell’idea che essa
stenza di alieni». dell’Economist che si occupa delle isti- sia priva di giurisdizione sull’argo-
L’interrogante, considerato che «lo stu- tuzioni comunitarie, sulla spinta del- mento».
dio serio sui fenomeni in questione
condotto da vari centri spaziali euro-
pei e da istituzioni di ricerca merita
DOPO ANNI RITORNANO GLI AVVISTAMENTI NEL PAESE ISLAMICO
particolare attenzione da parte della
Commissione Europea» ma pure che
«questi fenomeni non ricadono nelle
competenze dei singoli stati membri»,
chiedeva alla Commissione se non
Ondata UFO in Iran
considerasse «giustificato promuove-
re e coordinare la ricerca e l’informa- A partire dal 28 aprile 2004 anche sul la Società Astronomica Iraniana ha
zione sui fenomeni atmosferici non piano internazionale hanno comin- però dichiarato all’agenzia Reuters
spiegati su un piano europeo, maga- ciato a diffondersi notizie relative ad che le osservazioni erano state causa-
ri assegnando tale responsabilità ad una grande ondata di segnalazioni te dalla particolare luminosità del pia-
organismi quali il SEPRA (Service d’Ex- UFO in corso in Iran. neta Venere (in effetti visibile sull’Iran
pertise des Phénomènes Rares Aéro- Quella sera, infatti, la televisione na- in maniera molto intensa in quel pe-
spatiaux) di Tolosa o all’Agenzia Spa- zionale ha presentato un presunto riodo), accompagnata alle più eleva-
ziale Europea». filmato di un fenomeno aereo non te capacità diffrattive dell’atmosfera
La risposta è stata fornita in termini identificato ripreso la sera prima a terrestre di quei giorni. I telescopi del-
piuttosto asettici il 1° marzo 2004 dal- Teheran e che mostrava un «disco la Società non avevano scorto nulla e
la Commissione tramite il commissa- bianco scintillante». i testimoni dei fatti erano definiti «per-
rio per la ricerca, Philippe Busquin. L’agenzia di stampa ufficiale Irna ha sone non qualificate».
Busquin ricordava come nel dicembre comunque riferito che altri corpi di co- Nei giorni precedenti al 28 aprile, co-
2003 la Commissione avesse adotta- lore verde, rosso, blu e violetto erano munque, si sarebbero registrate «doz-
to un “libro bianco” dal titolo Spazio: già stati segnalati su città quali Ta- zine» di segnalazioni e le prime pagi-
la nuova frontiera europea per un’Unio- briz e Ardebil, nel nord del Paese, co- ne dei giornali erano piene di vignet-
ne in crescita nel quale, in collabora- me anche nella provincia del Gole- te e rappresentazioni di «navi alie-
zione con la comunità scientifica e con stan, sul mar Caspio. ne». La sera del 27 aprile ed anche nei
l’Agenzia Spaziale Europea, si pre- Secondo i giornali locali la sera del 27 giorni precedenti, secondo l’Irna, c’era-
sentava un piano per la politica di ri- aprile in almeno otto città si sono vi- no stati almeno due avvistamenti di
cerca aerospaziale dell’Unione. Era in sti per le strade assembramenti di per- «un corpo dotato di raggi» sulla città
quest’ambito che Busquin indicava sone che scrutavano una luce visibile occidentale di Qasr-e-Shirin, dove la
come, nel quadro del 6th Framework oltre le nubi. gente aveva riempito le strade per
Programme for Research si promuo- Sa’dollah Nasiri-Qeydari, direttore del- guardare in alto. Secondo un testi-
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mone si sarebbe trattato di «qualcosa
di circolare» rimasto visibile per ven-
ti minuti prima di sparire.
Il 27 aprile un altro UFO era stato vi-
sto per un’ora sulla cittadina di Kan-
gavar mentre emetteva luci «violette,
verdi, rosse e blu». Allo stesso tempo
il corpo volante era scorto su Bonab,
vicino Tabriz, per almeno quaranta
minuti. Le località di avvistamento di
quella sera comprendevano pure
Khoy, Doroud, Ozna, Zanjan e Ka-
shan, ed il 25 anche Kermanshah.
Sul quotidiano riformista Vagha-ye Ete- var per novanta minuti prima di pren- «Circolare, brillante, dai colori can-
faghiyeh sono anche apparse le di- dere a muoversi in linea retta; il 17 gianti, con delle macchie simili a fi-
chiarazioni di un ufficiale dell’Aero- aprile l’ennesima «luce immobile» a nestrini tutto intorno» e «un’apertura
nautica dei Guardiani della Rivolu- partire dalle 20.30 con colori cangianti nella parte inferiore del cerchio», po-
zione il quale chiedeva che il Consi- su Azad Shahr, nel nord; il 18, alle 23, tete vederne un paio di fotogrammi
glio Supremo per la Sicurezza Nazio- un «UFO ovale» per trenta minuti su nelle immagini che riproduciamo.
nale si occupasse degli eventi per cer- Poldokhtar, nella parte occidentale del E’ evidente che si tratta delle riprese
care di capire se poteva trattarsi di «vi- Paese, il 21 su Sari e Gorgan. fortemente distorte dal teleobiettivo di
sitatori con intenti ostili». Nel complesso, in ogni modo, sempre una fonte di luce di piccole dimensio-
In realtà, le prime fonti su quanto sta- segnalazioni più o meno congruenti ni apparenti, probabilmente immo-
va accadendo risalgono almeno al 15 con l’ipotesi della misinterpretazione bile nel cielo.
aprile. Quel giorno il corrispondente di un corpo astronomico particolar- L’Iran non è certo nuovo ad ondate di
a Teheran dell’agenzia France Press mente appariscente. segnalazioni UFO: si ricordano in par-
aveva infatti riferito riprendendo l’Ir- Il 30 aprile una stazione televisiva sta- ticolare quella del 1978 e quella del-
na che avvistamenti di «UFO multi- tunitense, la WTNH, ha trasmesso il l’ottobre 1954.
colori a bassa quota» erano stati fat- filmato che Abi Glozabi, un ingegne- [Dispaccio AFP da Teheran del 15 aprile 2004;
ti sul nord dell’Iran. re iraniano residente ad East Haven, Libération, Parigi, e The Washington Times del
A Tabriz un certo Saina Haghkish ave- nel Connecticut, aveva riportato ne- 28 aprile 2004; Iran Daily, Teheran, del 29 apri-
le 2004; notiziario della stazione televisiva sta-
va parlato di un oggetto che emette- gli Stati Uniti e che aveva girato per tunitense WTNH del 30 aprile 2004; notizie va-
va luci «rosse, verdi e blu» e dotato di oltre venti minuti il 17 dello stesso me- rie apparse sul sito Internet UFOEvidence.org fra
«piccole ali» che la sera del 14 si muo- se durante un breve rientro in patria. il 18 aprile ed il 1° maggio 2004]
veva lentamente da est verso ovest.
Avvistamenti analoghi c’erano stati
il 12, il 13 ed il 14 sulla cittadina nor- AL CAPOLINEA L’AVVENTURA DELLA COMMISSIONE SCIENTIFICA FRANCESE
dorientale di Ghonbad-Kavous, sul la-
to opposto del Caspio.
Un professore di astronomia, Ajab Shi-
rizadeh, aveva addirittura sostenuto
con l’Irna che «la presenza sulla Re-
SEPRA sì, SEPRA no...
pubblica Islamica di velivoli extra-
planetari non poteva essere esclusa» Nella primavera del 2004 si è appre- sformato (e ulteriormente rimpiccio-
ma che secondo lui gli avvistamenti so in maniera un po’ rocambolesca lito) in SEPRA nel 1988, Vélasco vi ri-
potevano forse spiegarsi con passag- che il SEPRA, il piccolo Service d’Ex- mase a capo come ormai quasi sola
gi di satelliti. pertise des Phénomènes Rares Aéro- risorsa umana del gruppo. La com-
In realtà, in vari blog tenuti su Inter- spatiaux che nell’ambito del Centro petenza per così dire più strettamen-
net da cittadini iraniani notizie rela- Nazionale Studi Spaziali francese te ufologica della mini-struttura era
tive alla psicosi UFO - con ogni pro- (CNES) si occupava anche degli UFO affiancata adesso a quella relativa
babilità davvero scatenata da Vene- e che proseguiva la sua esistenza da all’analisi e alla valutazione dei rischi
re - circolavano già da prima della ventisette anni, ha cessato di esistere legati ai rientri di frammenti di ordi-
metà del mese ed erano state riprese in quanto singolo organismo. gni posti in orbita e che man mano
ad esempio dal sito Internet UFOEvi- Creato nel maggio 1977 con il nome rientrano nell’atmosfera rischiando
dence.org. di GEPAN (Groupe d’Etude des Phé- di schiantarsi al suolo.
Il 18 aprile, alle 22.30, una «luce cir- nomènes Aérospatiaux Non-identi- Divenuto ben presto uno dei punti di
colare» fermatasi in cielo avrebbe su- fiés) su iniziativa dell’ingegner Clau- riferimento sugli UFO per i mass me-
bito la caccia dell’aeronautica irania- de Poher, grande appassionato di ufo- dia francesi, alla fine di aprile 2004
na che temeva il sorvolo da parte di un logia e dipendente del CNES, il GE- Vélasco ha pubblicato per le edizioni
ricognitore americano della cittadina PAN era arrivato a contare fino a ven- Carnot di Parigi il libro OVNIS - l’evi-
occidentale di Chehel Doktar. ti fra tecnici e consulenti scientifici dence, in cui sostiene con fermezza che
Il 26 aprile un cittadino di Teheran esterni. Nei primi anni fu assai attivo gli UFO esistono e che sono di origine
aveva fatto per UFOEvidence.org il qua- anche con la pubblicazione di celebri extraterrestre. Il libro ha fatto grande
dro di quanto accaduto perlomeno già Notes Techniques e con gli esiti di di- scalpore sui media francesi, ma è sta-
dal giorno 11 di quel mese. Il 13 e il verse indagini sul campo to subito rilevato da alcuni che il vo-
26 avvistamenti serali e diurni si era- Dal 1979 al 1983 fu diretto da Alain lume non presenta novità ecceziona-
no avuti a Meshkin Shahr; il 14, alle Esterle e poi, a partire dal 1983 e do- li e che in alcuni punti è assai discu-
21, per novanta minuti un «UFO ova- po un ridimensionamento, dall’inge- tibile. Vélasco pare ancora dubitare
le» era apparso immobile su Bileh Sa- gnere ottico Jean-Jacques Vélasco. Tra- del fatto che nel 1948 Thomas Man-
2 UFO
RIVISTA DI INFORMAZIONE UFOLOGICA
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tell sia caduto con il suo aereo inse-
guendo un grande pallone stratosfe-
rico e punta davvero moltissimo sul PSICOSI UFO
celebre incontro di secondo tipo di
Trans-en-Provence. Discute anche pa-
IN ARGENTINA
recchio dei casi radar-visuali, e so- La mattina del 20 gennaio 2004 un
stiene esserci una buona correlazione corpo volante metallico avvolto dalle
cronologica fra i migliori di questi ca- fiamme è stato visto cadere da una fa-
si nel trentennio 1965-1995 e nume- miglia in un campo a circa quindici
ro di test nucleari militari (anche se chilometri da San Roque, nella pro-
non è chiaro che cosa ciò possa im- vincia di Corrientes, nel nord-est
plicare). dell’Argentina. Un contadino ha par-
I tre casi indagati dal SEPRA e che ri- Jean-Jacques Vélasco lato di «due forti scoppi» al momen-
tiene non identificati, oltre a quello di to dell’impatto. Persone di un paese
Trans-en-Provence sono l’altrettanto duemilacinquecento dipendenti del- vicino hanno solo sentito un rombo
celebre episodio dell’“amaranto”, che l’ente di ricerca scientifico) ed alle di- prolungato.
risale agli anni del GEPAN, il prede- rette dipendenze del direttore gene- La massa metallica, di forma cilin-
cessore del SEPRA, ed il presunto caso rale del CNES. drica, alta 3 metri e 90 per uno e ses-
radar-visuale del volo AF3532, verifi- Quanto ai protocolli di collaborazio- santa di lunghezza, era bruciacchia-
catosi il 28 gennaio 1994. ne a suo tempo stabiliti con altri or- ta e dotata di bulloni.
Per il contenuto del libro, comunque, ganismi quali aviazione militare e ci- Malgrado le dimensioni pesava solo
si rimanda alla rubrica “Recensioni” vile, Gendarmeria, ecc., essi sono tut- 40 kg. I pompieri e la Polizia, avvi-
su questo stesso numero di UFO. tora validi. Benedetti negava che vi sati dai testimoni solo dopo otto ore,
A metà maggio, però, cominciavano fosse alcun rapporto fra la riorganiz- l’hanno recuperata e posta sotto se-
a circolare in ambito ufologico voci zazione descritta e l’uscita del libro di questro. La mattina dopo il corpo è
secondo le quali il CNES aveva allon- Vélasco, visto che esso era soltanto stato portato in un commissariato di
tanato Vélasco dalla direzione del SE- frutto dell’espressione delle posizioni Polizia.
PRA, defenestramento cui però lui si personali di un individuo. Malgrado i timori della popolazione
sarebbe opposto con decisione. L’autore dell’articolo di Ciel et Espace nel giro di mezza giornata è stato
Qualche giorno dopo la cosa sembra- non avrebbe inviato a Vélasco il testo chiarito dalla NASA che il corpo pre-
va confermata, ed anzi pareva assu- che stava per pubblicare dopo lo cipitato era quanto restava di un raz-
mere dimensioni ancora più vaste. scambio di idee che aveva avuto con zo vettore americano Delta II che il 28
La rivista di divulgazione astronomi- lui, e da qui sarebbero sorti l’equivo- ottobre 1993 aveva messo in orbita il
ca Ciel et Espace n. 409 di giugno, in e- co e le dicerie. satellite GPS Navstar 35, il cui rientro
dicola già con qualche giorno di anti- Il giorno dopo Parmentier, un altro nell’atmosfera era previsto da parec-
cipo, pubblicava infatti un articolo di ufologo francese, iGregory Gutierez, chio tempo.
Jean François Hait intitolato “Le CNES che aveva anche lui sentito Benedetti, L’identificazione è stata confermata
enterre les Ovnis” (“Il CNES seppelli- riferiva su Internet che il CNES non e- anche dal CONAE, l’ente spaziale ar-
sce gli UFO”) in cui si annunciava che scludeva la creazione entro l’anno di gentino, incerta persino sull’utilità
il SEPRA era stato chiuso «del tutto», un comité de pilotage destinato a stu- di prendere in consegna il rottame.
sia per la modestia della sua attività diare l’opportunità della creazione di Un ordigno dello stesso tipo era ca-
recente sia per la discutibilità delle o- un più vasto programma per studia- duto nel 2001 in Arabia Saudita.
pinioni espresse da Vélasco nel suo li- re i “fenomeni aerospaziali rari”.
[News2000.libero.it delle 16.11 del 21 gennaio 2004;
bro appena giunto ai lettori. Comunque sia, viste le incertezze de- La Gaceta de Tucuman del 21 gennaio 2004; El Clarin
Questa situazione d’incertezza si è pro- terminatesi, la preoccupazione espres- Digital, Buenos Aires, del 21 e del 22 gennaio 2004;
tratta più o meno sino al 26 maggio, sa da molti ricercatori è che gli archivi L’Unione Sarda del 22 gennaio 2004; TG 5 delle 08.00
e delle 13.00 del 22 gennaio 2004. Segnalazioni di
quando si è capito che le voci circola- che il GEPAN prima ed il SEPRA poi Antonio Blanco, Renzo Cabassi, Roberto Labanti, Gil-
te e quanto sostenuto da Ciel et Espa- hanno accumulato in ventisette an- do Personè e Giuseppe Stilo]
ce erano almeno in una certa misura ni di attività (sembra che contenga-
inesatte. no seimila segnalazioni d’avvista-
L’ufologo François Parmentier diffon- mento pervenuti attraverso le stazio-
devano infatti la notizia che il gior- ni della Gendarmeria) possano an-
nalista Olivier Bonnefon, del quoti- dare persi, considerato pure che non MORTO L’INQUIRENTE
diano di Tolosa Sud-Ouest aveva in- sono mai stati aperti al pubblico ed CAPO DI CONDON
tervistato Arnaud Benedetti, direttore agli studiosi di ufologia.
comunicazioni del CNES. Costui in so- A questo proposito, Benedetti ha di- Il 18 marzo del 2004 è mancato a set-
stanza si diceva «assai sorpreso» chiarato a Gutierez che «prima o do- tantanove anni, nella sua casa del
dell’articolo di Ciel et Espace. po» gli incartamenti saranno resi «di- Colorado, Roy F. Craig, che era stato
Circa la sorte del SEPRA le cose in sponibili», ma non prima che tutti i dal 1966 al 1969 inquirente capo del
realtà stavano come segue: nel qua- fogli contenenti dati personali sensi- Progetto di Studio sugli UFO dell’Uni-
dro della riorganizzazione del CNES, bili siano resi anonimi, procedura che versità del Colorado - la celebre Com-
avvenuta ad inzio anno, dal 1° gen- secondo il direttore delle comunica- missione Condon - incarico cui era
naio 2004 il SEPRA aveva cessato d’e- zioni del CNES potrebbe richiedere stato nominato dallo stesso fisico
sistere in quanto tale, ma di fatto la «molto tempo». Edward U. Condon, che ne fu alla di-
“cellula di sorveglianza e di consu- Sul quotidiano Sud-Ouest la situazio- rezione.
lenza sui fenomeni aerospaziali rari” ne era chiarita per il vasto pubblico Sebbene fosse scettico sull’argomen-
proseguiva il suo compito nella sola soltanto il 28 maggio con un pezzo to, aveva pubblicato nel 1995 con la
persona di Vélasco (come “incarica- che sintetizzava le dichiarazioni di Be- University of Texas Press un libro sul-
to di missione”, l’unico addetto su nedetti. la sua esperienza di studio intitolato
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UFO
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UFOs: An Insider’s View of the Official
Quest for Evidence ed aveva poi dona-
to tutto il suo materiale d’archivio su-
gli UFO (nove scatoloni) alla Science
U FO R I E A CURA DI PAOLO TOSELLI
CONTINUANO
GLI STUDI DI GROSS
E’ stata accolta con soddisfazione da-
gli studiosi la notizia che il più noto
storico dell’ufologia, il californiano
Loren E. Gross, che dal 1974 al 2003
si è dedicato alla stesura dei circa ot-
tanta volumetti della serie UFOs: A Hi- «No, una donna, una scelta critica e consapevole». Questo il curioso slogan che
story (in cui ha ricostruito nei parti- Tiziana d’Amico ha scelto per presentarsi come candidata a consigliere del Co-
colari un enorme numero di avvista-
mune di Orvieto per la lista “Di Pietro - Occhetto” alle elezioni del 12 e 13 giu-
menti, vicende personali e circostan-
gno scorsi. Il volantino, scoperto grazie alla collaborazione di Andrea Bovo e An-
za relative al fenomeno UFO per gli
gelo Ferlicca, è un rarissimo esempio di uso dell’immagine ufologica in politica.
anni dal 1946 al 1959), nella prima-
vera scorsa ha deciso di proseguire il
suo lavoro, che doveva concludersi
con la fine degli Anni 50, estenden-
dolo agli anni dal 1960 al 1963, con-
siderati quasi come una prosecuzio-
ne del clima culturale del decennio II L
L II B
BRR II D
DEEL
L C
C II S
SUU
precedente.
Dobbiamo quindi attenderci la pub-
Un giovane pilota privato nel 1978
blicazione di un certo numero di ul- comunicò via radio al servizio di controllo
teriori lavori da parte di Gross. del traffico aereo di Melbourne che un
Nel commentare la notizia sulla mai- fenomeno luminoso non identificato gli si
ling list Project 1947 un altro storico stava avvicinando, quindi rimaneva
dell’ufologia, Jan L. Aldrich, ha scrit- sospeso sopra di lui, girava in tondo sopra
to che «… il punto di svolta fu l’assas- l’aereo e infine svaniva improvvisamente.
sinio del presidente Kennedy nel no- Poi il pilota e l’aereo scomparvero senza
vembre 1963. Quando rientrai al col-
lasciare alcuna traccia: un mistero ancora
lege dopo le vacanze di Natale, nulla
era più come prima. Prima di allora, oggi irrisolto. La prima parte del libro si
tutti portavano giacche sportive con attiene ai fatti e fornisce tutte le
grossi maglioni e cravatte svolazzan- informazioni disponibili; la seconda parte
ti sulle spalle come dei bifolchi rive- è composta da quattro capitoli nei quali
stiti, ma dopo tutti cominciarono a far- l’autore racconta con stile realistico ciò
si vedere in giro trasandati e sciatti». che potrebbe essere accaduto quella sera.
Finiva l’era d’oro dei “dischi volanti” Il lettore deve decidere da solo quale di questi avvincenti teoremi è il più
ed iniziava quella degli UFO, delle teo-
probabile alla luce degli indizi e delle deduzioni esposte.
rie “alternative” all’ipotesi extrater-
restre e la Commissione Condon chiu- 290 pagine con 8 foto e illustrazioni fuori testo
deva un’epoca. 16,53 euro (iscritti CISU € 13,22)
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RIVISTA DI INFORMAZIONE UFOLOGICA
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SPECIALE UFFICIALITÀ
DI MARCO ORLANDI
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SPECIALE UFFICIALITÀ
Un Agusta-Bell AB-205, allestito con livrea per le missioni ONU (a sinistra) e un un Agusta-Bell AB-206 Jetranger (a destra).
vata. Secondo il testimone la durata Secondo l’altro testimone l’oggetto ve- tura dai pressi dello stesso aeroporto,
del fenomeno sarebbe stata di circa 4- niva da sud-ovest verso la torre e vo- fenomeni luminosi paragonabili a
5 secondi: pensando ad un jet in de- lava orizzontalmente con velocità ri- quelli osservati dai militari dell’A.L.E.
collo dall’aeroporto di Decimoman- dotta sui 300 km/h circa; poi, in posi- e della torre di controllo di Elmas:
nu, Zoppi sul momento non diede zione di sottovento destro per pista 14 l’ufologo Giorgio Metta, della sezione
troppa importanza al fatto. iniziò la salita accelerando progressi- di Cagliari del Centro Ufologico Na-
Le condizioni meteo erano buone: cie- vamente con un’angolazione di circa zionale fu particolarmente solerte nel
lo sereno, vento a 10 nodi, visibilità 40/45°. Anche per questo testimone il raccoglierle [5].
superiore a 10 chilometri. Entrambi i colore era arancione, ma la forma ton- Alle 17.30 un pilota civile che si trova-
piloti dichiararono poi di essere stati deggiante piuttosto che ovale, con va in auto con la fidanzata nei pressi
informati, al momento dell’atterrag- contorni «confusi» e nessuna fiamma dell’aeroclub di Cagliari-Elmas vide
gio, che un fenomeno simile era sta- o scia in uscita da esso. due elicotteri militari in fase di atter-
to osservato dall’equipaggio di un AB- Quanto al rumore eventualmente as- raggio mentre un terzo era in procin-
205 e dal personale della torre di con- sociabile all’oggetto, uno dei due te- to di decollare: improvvisamente i due
trollo circa cinquanta minuti o un’ora stimoni affermò semplicemente di non osservarono un oggetto di forma ellis-
dopo il loro avvistamento. averne sentito alcuno, mentre l’altro soidale di colore arancione chiaro che
Il secondo avvistamento avvenne al- scrisse nella sua relazione: «Non sono sfumava nell’azzurrino passare nelle
le ore 18.35 circa, stavolta ad opera del in grado di affermarlo in quanto c’era- vicinanze dei due elicotteri in volo.
personale in servizio alla torre di con- no i tre elicotteri nelle vicinanze», dan- La rotta era da nord-est a sud-ovest,
trollo di Cagliari-Elmas. A corredo di do evidentemente per scontato che se la quota di circa 500 metri e la velocità
queste testimonianze esistono i for- anche l’oggetto avesse emesso qual- di circa 1.000 km/h con volo orizzon-
mulari “Relazione su avvistamento di che suono o rumore esso sarebbe sta- tale.
oggetto volante non identificato” com- to coperto dal frastuono dei motori Il pilota non diede particolare impor-
pilati dai due militari in servizio in dei tre mezzi dell’Esercito. tanza all’avvistamento pensando di
quel momento in torre [4]. In base al Il terzo e ultimo avvistamento fu ef- aver osservato il postbruciatore di un
primo di questi rapporti, l’UFO fu av- fettuato alle 18.50 circa (ora locale; jet in volo.
vistato dalla torre in prossimità di uno “17.40Z” secondo Zoppi: vedere nota Un Capitano dell’Aeronautica Milita-
dei tre elicotteri in addestramento: di chiusura n. 12 per la distinzione tra re in fase di atterraggio a bordo di un
all’inizio dell’osservazione la luce si ora locale e “ora zulu”) dai due mili- bimotore antisommergibili Atlantic al-
trovava appena dietro l’elicottero, poi tari De Muro e Giannella, a bordo le ore 17.45-17.50 si trovò invece ad os-
lo sorpassò ad una velocità di poco su- dell’AB-205. I due affermarono di aver servare un oggetto luminoso di forma
periore mantenendo la prua verso avvistato una palla di colore arancio- rotonda e colore verde.
nord e la stessa quota dell’elicottero. ne, in presenza di ottime condizioni L’oggetto si trovava esattamente da-
Appena a ovest della torre (tempo tra- meteo, muoversi in direzione nord- vanti al testimone, anche se ad una
scorso circa 50 secondi), l’UFO iniziò ovest sud-est. L’avvistamento si sa- quota superiore e, secondo Metta, gli
a salire aumentando progressiva- rebbe protratto per alcune decine di appariva immobile in quanto proce-
mente la velocità fino a raggiungere e secondi, cioè fino a che l’UFO sareb- deva nella stessa direzione. Il milita-
superare, «senza alcun dubbio», la ve- be sparito innalzandosi a velocità mol- re perse di vista l’oggetto dovendo de-
locità di un jet militare. Il suo rateo di to elevata senza essere più avvistato dicarsi alla manovra di atterraggio.
salita era notevole, e questo assetto fu in seguito. Altri tre testimoni, che si trovavano
mantenuto per circa tre minuti prima Nessun avvistamento fu riportato dal nei pressi dell’aeroclub poco dopo le
che la luce scomparisse dalla vista Capitano Romani e dal Sergente Mag- 17.30, videro passare da destra a sini-
quando già si trovava ad una quota ri- giore Pisu, che erano a bordo del ter- stra, e quindi con rotta approssimati-
levante (più di 45.000 piedi). Poco pri- zo elicottero. va da nord-est a sud-ovest, ad un’al-
ma che l’UFO si dileguasse, uno dei tezza stimata di circa 600 metri e ad
testimoni ebbe l’impressione che l’og- una distanza di circa 200 metri dalla
TESTIMONIANZE COLLATERALI
getto virasse verso destra e si fermas- perpendicolare a terra, un globo di for-
se per poi proseguire la salita con prua A rendere ancora più interessante il ma leggermente ellissoidale. Il suo co-
verso nord fino a scomparire. caso, esistono diverse altre testimo- lore era inizialmente arancione chia-
L’oggetto fu percepito di forma ovale nianze rese da persone che tra le 17.30 ro, per passare poi al verde. Al mo-
e di colore arancione senza variazio- e le 18.00 circa ebbero modo di osser- mento dell’avvistamento, l’oggetto
ni, con contorni ben definiti. vare, dalla zona di Cagliari e addirit- stava transitando presso due elicotte-
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ri militari che si trovavano sulla de- mandosi e poi riprendendo la salita fi- re comunque essere “19.15Z”) [10].
stra rispetto alla collocazione dei te- no a scomparire. In una delle due re- Questo caso del 5 novembre - il se-
stimoni. L’oggetto svanì verso sud ad lazioni si leggeva che due piloti di F- condo di nostro interesse dopo quel-
una velocità di circa 1.000 km/h; la 104 dell’aeronautica militare tedesca lo del giorno 2 - è documentato dalle
durata dell’avvistamento era stata di «hanno avvistato lo stesso o simile og- relazioni di avvistamento di oggetto
pochi secondi. getto in prossimità di Capo Frasca al- volante non identificato compilate an-
Ricapitolando, Metta evidenziò nella le ore 17.38 locali». cora una volta da due addetti alla tor-
sua relazione come il colore dell’og- Di questi avvistamenti del 2 novem- re di controllo di Elmas [11], che de-
getto passasse dall’iniziale arancione bre dà notizia un articolo apparso su scrissero l’avvistamento - alle 18.47
chiaro con leggere sfumature azzurre Il Giornale dei Misteri a firma di Sergio (ora locale) [12] e per una durata di cir-
al verdastro nel momento in cui si al- Conti (per il quale si veda la nota n. ca otto minuti - di un fenomeno lu-
lontanava dall’aeroporto. 5); la descrizione dei fatti riportata in minoso dall’apparenza e dal compor-
Per quanto riguarda la forma, invece, detto articolo non pare però del tutto tamento molto simili a quelli dell’UFO
i testimoni da terra videro un oggetto precisa, in quanto: a) colloca tempo- del 2 novembre.
ovoidale mentre il pilota in volo de- ralmente l’evento al giorno 3 novem- Un terzo caso, riportato dai soli Con-
scrisse la forma come globoidale in bre anziché al giorno 2; b) riferisce di ti e Mameli [13], sarebbe avvenuto il 6
quanto, sempre secondo Metta, i pri- un solo pilota tedesco anziché di due; o 7 novembre, quando un aereo mili-
mi lo vedevano di fianco mentre il se- c) afferma che l’avvistamento «del pi- tare diretto a Cagliari, all’altezza di
condo si trovava dietro di esso e ne lota» (indicato fra l’altro come avve- Capo Carbonara, «veniva avvisato via
avrebbe visto quindi la sola parte po- nuto «poco prima delle cinque pome- radio di fare attenzione perché il ra-
steriore. ridiane») era da situarsi solo un quar- dar aveva inquadrato un ‘oggetto sco-
Sempre dagli archivi del CUN emer- to d’ora prima di quello dei due ope- nosciuto’ che lo seguiva a una distan-
gono le testimonianze di due donne ratori della torre di Elmas. za di sette miglia». Nessun avvista-
(madre e figlia) di Cagliari che, dalla Basandosi su quest’ultimo parametro mento sarebbe però stato effettuato
veranda di un’abitazione posta al quar- e tenendo conto della distanza inter- dall’aereo, neanche attraverso il radar
to piano, alle 18.00 videro per circa tre corrente tra Capo Frasca ed Elmas, di bordo. Conti aggiungeva che «que-
minuti un oggetto luminoso a forma l’Autore del pezzo effettuò un sem- sta testimonianza non risulterebbe in-
di globo, di colore arancione chiaro plice calcolo della velocità stimata clusa in nessun rapporto ufficiale inol-
nella direzione del paese di Sarroch. dell’oggetto (considerando che si trat- trato a uffici superiori».
Ancora, un insegnante di tedesco re- tasse sempre dello stesso oggetto, co- Ricapitolando, quindi, nel breve las-
sidente a Cagliari aveva appena par- sa ragionevole ma non provata), sti- so di tempo che va dal 27 ottobre al 5
cheggiato l’auto poco prima delle ma che tuttavia non ha fondamento se novembre 1977 dovrebbero essere av-
17.30 quando, alzando lo sguardo ver- prendiamo per buoni i dati orari in- venuti almeno tre documentati avvi-
so l’alto, avrebbe visto una «palla di dicati nelle due relazioni ufficiali. stamenti multipli riguardanti l’area di
fuoco» che emanava un’intensissima Un articolo a firma di Giovanni Ma- Cagliari-Elmas: il 27 ottobre (testimo-
luce arancione e che sfrecciava a ve- meli apparso il 10 dicembre 1997 su ni quattro piloti di elicottero dell’Eser-
locità elevatissima verso sud, sempre L’Unione Sarda (“Gli strani oggetti vo- cito e due operatori della torre di con-
in direzione di Sarroch. lanti sui cieli della Sardegna”) riprese trollo di Elmas), il 2 novembre (due
il testo del Giornale dei Misteri e situò piloti della Luftwaffe tedesca e due
anch’esso l’avvistamento del “pilota operatori della torre di Elmas) e il 5
L’ESCALATION SUI MEDIA
tedesco” al 3 novembre. novembre (ancora due operatori del-
I primi giorni del novembre 1977 fu- Una fonte giornalistica [7] citò la data la torre di Elmas).
rono caratterizzati da altri avvista- del 2 novembre con riferimento ad un A questi casi, confermati da evidenze
menti effettuati in Sardegna da piloti modulo per messaggio inviato (con ufficiali, si dovrebbe aggiungere quel-
e da personale di torre di controllo. oggetto: “Sorvolo di velivolo scono- lo di Capo Carbonara del 6 o 7 no-
Essi contribuirono a rendere il quadro sciuto”) dal Comando del 30° Stormo vembre, per il quale non si dispone
ancora più intricato e interessante. dell’Aeronautica Militare di Cagliari- tuttavia di alcuna solida evidenza pro-
Questa casistica è stata spesso ripor- Elmas allo Stato Maggiore dell’Aero- batoria. Non vanno inoltre dimenti-
tata in maniera inesatta da diversi Au- nautica e alla II Regione Aerea di Ro- cati gli altri casi del 27 ottobre citati
tori, al punto che non è facile farsi ma [8]: il guaio è che il messaggio il cui nel paragrafo precedente.
un’idea precisa della corretta sequen- testo fu riportato dalla sopra accen- Mentre questi fatti avvenivano (ma sa-
za degli eventi. Tenteremo ora di met- nata fonte (in un collage che compren- rebbero stati resi noti solo più avanti),
tere un po’ d’ordine, pur con tutte le de anche elementi tratti dalle dichia- la vicenda di Elmas del 27 ottobre eb-
cautele e attenzioni del caso. razioni dei due addetti alla torre di be nuova risonanza a seguito della
Un primo evento si verificò il 2 no- Elmas del caso del 2 novembre) è in pubblicazione di due dettagliati ser-
vembre e, come si evince dalle rela- realtà datato 5 novembre e si riferisce vizi da parte di settimanali italiani ad
zioni su avvistamento di oggetto vo- ad un ulteriore evento ufologico av- ampia diffusione come Eva Express e
lante non identificato compilate da venuto a Elmas proprio il 5 e non il 2! Gente [14].
due addetti alla torre di controllo C’è anche chi, apparentemente consi- I due pezzi sono molto simili tra loro
dell’aeroporto di Elmas [6], esso si derando come data del messaggio un nel riportare le dichiarazioni del Col.
svolse in due distinti momenti e in timbro “9 NOV” stampigliato due vol- Mario D’Angelo, comandante dell’ae-
due distinte località. I due operatori te sul foglio, ha ritenuto esistesse un robase di Elmas, e del Magg. Zoppi,
di torre osservarono alle 18.55 un ovoi- ennesimo caso avvenuto a Elmas quel con una ricostruzione dei fatti ad ope-
de di luce arancione di dimensioni pa- giorno [9]. In realtà, sembra trattarsi ra dello stesso Zoppi e considerazio-
ragonabili, se non superiori, a quelle di un errore, perché il riquadro ni varie sulla rilevanza del caso dal
di un DC-9, proveniente da sud-ove- “GRUPPO DATA-ORARIO” del mo- punto di vista dell’ufficialità e dell’an-
st a 5.000/6.000 piedi circa; l’oggetto dulo indica chiaramente la data del 5 nunciata inchiesta in corso da parte
si dileguò dopo cinque minuti salen- novembre (semmai a non essere leg- delle autorità competenti.
do verso sud-est a 10/15.000 piedi, fer- gibile con chiarezza è l’orario, che pa- Di particolare rilievo, in entrambi gli
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Il maggiore Francesco Zoppi (a sinistra) e (a destra), il sergente Corrado Giannella, Zoppi e il capitano Romolo Romani.
articoli, è la ricostruzione dei fatti ef- collo dal vicino aeroporto di Decimo- che si è sempre dato per scontato ma
fettuata grazie alla testimonianza di- mannu in quanto «i jet, visti da dietro che, alla luce dell’intervista effettuata
retta di uno dei principali protagoni- e nell’oscurità, producono questo ti- nel 1999 dal socio del CISU Angelo
sti, ricostruzione che pone tuttavia po di fonte luminosa. Il tutto durò po- Ferlicca ad uno dei piloti testimoni dei
qualche interrogativo se messa a con- chi istanti, poi il disco luminoso sparì». fatti, potrebbe non essere poi così
fronto con le dichiarazioni ufficiali ri- Zoppi continuava affermando di aver scontato (ma di questo si parlerà più
lasciate dai testimoni. rivisto la luce alle 18.50; dal testo si ca- avanti).
Nell’intervista a Gente, Zoppi affer- pisce che anche la coppia De Mu-
mava infatti di aver effettuato il pri- ro/Giannella fu testimone di entram-
LE DICHIARAZIONI UFFICIALI
mo avvistamento - assieme al collega bi gli avvistamenti, la torre di Elmas
Riccardelli - poco dopo il decollo (al- solo del secondo, la coppia Roma- Eventi della rilevanza di quelli acca-
le 17.35 secondo quanto riportato nel ni/Pisu di nessuno dei due. duti a Elmas non potevano lasciare in-
corpo dell’articolo), aggiungendo di La dinamica dei fatti citata da Zoppi differenti ufologi e ricercatori nel cam-
aver chiesto conferma alla torre di El- è, a parte qualche leggera discrepan- po dei fenomeni anomali in atmosfe-
mas (risposta negativa) e agli altri due za, sostanzialmente simile nelle due ra, pertanto non sorprende che fin da
equipaggi (risposta affermativa da De interviste, ma come già si è accenna- subito organizzazioni come il CUN
Muro/Giannella e negativa da Ro- to essa differisce in maniera abba- (Centro Ufologico Nazionale) e il CNI-
mani/Pisu). stanza consistente dal quadro deli- FAA (Comitato Nazionale Indipen-
Richiamata la torre di controllo, Zop- neato dalle dichiarazioni ufficiali rila- dente per lo studio dei Fenomeni Ae-
pi avrebbe poi avuto conferma «…che sciate dai quattro piloti e riportate in rei Anomali) si rivolgessero al Mini-
nel frattempo la luce era stata notata precedenza. stero della Difesa per ottenere infor-
da altre persone che ci seguivano con Da quelle dichiarazioni (e dai formu- mazioni ufficiali e documentazione sui
il cannocchiale. Il radar però non ave- lari compilati dai due addetti della tor- clamorosi avvistamenti sardi.
va avvistato niente. Era tutto molto re di controllo di Elmas), infatti, usci- Il CUN, per mano del suo vicepresi-
strano, ma non era il caso di azzarda- va un evento verificatosi in tre fasi di- dente Roberto Pinotti, indirizzò una
re ipotesi. Quando il Sole è al tra- stinte, col primo avvistamento effet- prima missiva al Ministero in data 30
monto questi avvistamenti sono pos- tuato da Zoppi e Riccardelli, il secon- novembre 1977, sollecitandone poi il
sibili: si tratta di fenomeni ottici do- do dalla torre di Elmas e il terzo da De riscontro con un’ulteriore lettera in da-
vuti alla rifrazione di raggi solari. Ver- Muro e Giannella. Da quanto riporta- ta 4 gennaio 1978 e con un telegram-
so le 18.45 ho rivisto per alcuni secondi to dai due settimanali, invece, sem- ma, mentre il CNIFAA, per mano del
quella luce arancione, poi più nulla. brerebbe che gli equipaggi Zoppi/Ric- responsabile Renzo Cabassi, si rivol-
Escludo che si sia trattato di un aereo cardelli e De Muro/Giannella fossero se al Ministero con lettere in data 31
o di un pallone sonda. Nel primo ca- stati entrambi testimoni dei due avvi- ottobre 1977 e poi 14 e 30 novembre
so, il radar avrebbe dovuto accertare stamenti in volo a circa cinquanta mi- 1977, proponendo fra l’altro - con ri-
il segnale. Il secondo caso è ancora più nuti di distanza l’uno dall’altro, men- ferimento ad una lettera già inviata
improbabile perché, alla quota di av- tre il personale di torre avrebbe visto dallo stesso CNIFAA al quotidiano Il
vistamento, il pallone non avrebbe po- la luce nell’intermezzo tra i due avvi- Resto del Carlino - la costituzione di un
tuto allontanarsi a una velocità così stamenti effettuati dai piloti (secondo panel scientifico composto da ricerca-
elevata». Gente) oppure nello stesso momento tori qualificati con l’obiettivo di stu-
Nell’intervista pubblicata da Eva Ex- in cui si verificava il secondo (Eva Ex- diare i dati relativi ad osservazioni e
press, Zoppi diceva che il primo avvi- press). In più, dai due pezzi si evince segnalazioni non identificate.
stamento si era verificato «esatta- (in maniera esplicita su Eva Express) Come si vede dalle date di invio del-
mente» alle 17.48 e che la sua prima che la missione si svolgeva con i tre le prime lettere e dei rispettivi solle-
ipotesi era stata quella di un jet in de- elicotteri in formazione, particolare citi, il Ministero non mostrò fretta par-
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TUTTO CHIARO. OPPURE NO? barcati su una portaerei di passaggio. e quindi in perfetta attinenza col caso
Per dirla in due parole, la spiegazione Elmas, fece riferimento un interessante
E’ molto difficile, se non impossibile, ufficiale che parla di aereo amico in articolo apparso nel 1995 sulla rivista
mettere oggi un punto fermo sui fatti normale volo di esercitazione non mi specializzata Aerei [20]. Nell’articolo si
di Cagliari-Elmas del 27 ottobre 1977, ha mai convinto perché, a meno che si afferma che in quel periodo, a segui-
in quanto le pur numerose testimo- sia trattato di un’imperdonabile ne- to dell’apparizione sugli schermi ra-
nianze disponibili non riescono da so- gligenza da parte di qualche pianifi- dar tedeschi e francesi di tracce in vo-
le a fornire un quadro preciso e riso- catore dei voli, non è certo buona nor- lo ad altissima quota ed a velocità
lutivo di ciò che accadde né, è appe- ma mandare un jet “in normale eser- prossime a Mach 3, si ipotizzò trat-
na il caso di ripeterlo, ci riesce la spie- citazione” a svolazzare (avvistamenti tarsi di voli di ricognizione proprio da
gazione fornita dallo Stato Maggiore multipli nell’arco di un’ora…) su un parte di MiG-25R. L’articolo prosegue
della Difesa. aeroporto trafficato senza - come mi- raccontando come, per porre fine a
Ma procediamo con ordine. nimo - informarne la torre di control- queste intrusioni, la NATO avrebbe
Era un aereo? Il testimone intervista- lo. Sappiamo invece che il personale preparato un vero e proprio “aggua-
to da Ferlicca esclude decisamente di della torre di Elmas fu preso del tutto to” sulle rotte preferenziali percorse
aver visto il getto di un postbruciato- di sorpresa dall’avvenimento. dagli “spioni” sovietici, che si sareb-
re e, quindi, che la presenza di un jet D’altronde, se si fosse trattato di un’e- bero snodate in direzione est-ovest
fosse causa del fenomeno. mergenza inaspettata lo si sarebbe co- dalla Cecoslovacchia fin verso Barcel-
Sembra tuttavia di notare tra le righe munque potuto dire tranquillamente, lona, da dove i MiG-25 avrebbero poi
come questa - peraltro molto decisa - senza tirare in ballo una così poco cre- fatto rotta verso l’Algeria per compiere
esclusione dipenda soprattutto da due dibile “normale esercitazione”. uno scalo tecnico.
considerazioni NON definitive: a) i Questo per quanto riguarda l’ipotesi L’articolo prosegue aggiungendo che
postbruciatori che lui conosceva (e co- dell’aereo “amico”, ma tutt’altro va- «altre rotte delle missioni che furono
nosce) si presentano alla vista in mo- lore potrebbe invece avere quella soprannominate Foxtrot Express giun-
do diverso; b) solo un pilota sconsi- dell’“intruso”. gevano dal Mediterraneo e ‘tagliava-
derato (se “amico”) o un vero e pro- Un buon candidato in questo caso sa- no’ il Tirreno meridionale e l’Adriati-
prio “intruso” avrebbe potuto effet- rebbe, a parere di chi scrive, un MiG- co per rientrare in Cecoslovacchia con
tuare un sorvolo non autorizzato così 25R (Foxbat-B secondo il codice NA- una vera e propria collezione di vio-
pericoloso, trattandosi di un’area for- TO) o RB (Foxbat-D) sovietico da rico- lazioni di spazi aerei sovrani (Italia,
temente trafficata. gnizione decollato da una base nor- Jugoslavia e Austria)». Secondo il pez-
Ora, dalla descrizione fatta dell’UFO dafricana, anche se pare piuttosto im- zo, inoltre, «all’epoca circolava un’al-
(punto luminoso), parrebbe logico probabile che, dopo averlo segnalato tra notizia mai verificata, secondo la
escludere un postbruciatore di qual- la prima volta, gli avrebbero conces- quale il MiG-25 iniettava nei postbru-
siasi genere (in effetti essi si presenta- so un secondo (o, addirittura, un ter- ciatori gel di ferrite che passava senza
no davvero a forma di “dardo”, come zo) passaggio. Va bene che il MiG-25, bruciare attraverso gli ugelli, creando
dice il testimone). D’altro canto, un per le sue prestazioni, era difficilmente una specie di cortina nebbiogena an-
“dardo” visto da dietro sembrerebbe intercettabile, però… tiradar».
un punto, quindi se l’ipotetico aereo Tre passaggi e una permanenza in zo- Su molte di queste leggende fiorite in
fosse stato in allontanamento dal luo- na di un’ora sono un po’ troppo an- un’epoca in cui la Guerra Fredda pas-
go in cui si trovava l’elicottero, il pi- che tenendo conto dei consumi di car- sava spesso ad episodi di guerra “cal-
lota non lo avrebbe certo visto come burante (soprattutto facendo uso del da” e guerreggiata, il più delle volte
un dardo, bensì proprio come un pun- postbruciatore), e nonostante questo rimasti sconosciuti all’opinione pub-
to. Questa possibilità sarebbe però apparecchio potesse vantare un’auto- blica, il tempo ha fatto giustizia e ora
esclusa dalla dinamica dell’evento, da- nomia più che ragguardevole [19]. Ma possiamo dire di sapere molto di più
to che l’oggetto avrebbe attraversato nulla vieta di ipotizzare che nell’ope- che non negli Anni 70 sulle missioni
l’orizzonte del testimone e sarebbe razione potessero essere coinvolti due di spionaggio (vere o presunte) effet-
quindi stato visto di lato. o più aerei, con passaggi scaglionati tuate dai sovietici.
In più va tenuto presente che, quale nel tempo. In realtà, come riportato anche da un
che fosse la sua forma, è sempre stata Lo scenario, comunque, è plausibile, altro ottimo articolo apparso sempre
vista una sola fonte luminosa, quindi perché in zona di cose interessanti da su Aerei [21], oggi si ritiene addirittu-
se fosse stato un jet si sarebbe proba- vedere (e fotografare) per i sovietici ce ra poco probabile che i MiG-25R com-
bilmente trattato di un monomotore. n’erano parecchie. pissero missioni regolari così in
Possibili candidati? Un’infinità, con- Naturalmente, anche qui c’è un pro- profondità nel territorio della NATO;
siderando che la zona era, ed è tutto- blema: il MiG-25 è un bimotore, quin- è tuttavia possibile, se non probabile,
ra, ad alta concentrazione di traffico di i testimoni avrebbero dovuto ve- che in occasioni particolari qualche
aeronautico. dere due punti luminosi appaiati missione di questo genere sia stata
Tralasciando Elmas, dove c’erano so- (sempre da dietro, ovviamente) e non portata a termine almeno da drones
lo gli elicotteri dell’Esercito e i bimo- una sola fonte luminosa, a meno che Tupolev Tu-123DBR.
tori antisommergibile ad elica Atlant- le condizioni di luce fossero state tali Questi grossi apparecchi senza pilota
ic dell’Aeronautica, va tenuto presen- o le limitazioni percettive sufficienti a avevano infatti prestazioni e traccia
te che la base NATO di Decimoman- far sembrare che i due punti si fon- radar assimilabili a quelle del MiG-25,
nu è un poligono interforze dove, a ro- dessero in uno solo. cosa che poteva portare a confusioni
tazione, i Paesi dell’Alleanza manda- A parte queste considerazioni prati- sulla natura dell’intruso intercettato
no i loro piloti e aerei per campagne che, resta il fatto che il Foxbat era al- dai radar, confusione aggravata dal
addestrative di tiro. Dunque, poteva l’epoca un aereo dalle prestazioni fatto che all’epoca l’esistenza dei Tu-
trattarsi per esempio un di F-104 (di straordinarie e sulla cui carriera ope- 123 era ignota in Occidente [22].
varie nazionalità) o di un Mirage (fran- rativa sono fiorite storie al limite del- I Foxbat non erano peraltro rari sul Me-
cese, belga, ecc.), per non parlare di la leggenda urbana. Ad una di queste diterraneo, essendo in dotazione alle
eventuali apparecchi statunitensi im- storie, collocata a metà degli Anni 70 aeronautiche militari di Algeria, Libia
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e Siria. Negli Anni 70 ne furono stan- cessivo a quello dei nostri fatti, il “mi- in data 2/11/1977, limitandomi a segnalare che po-
teva esserci coincidenza tra il caso in questione e l’av-
ziati alcuni anche in Egitto: nonostante tico” 1978. vistamento del pilota militare in fase di atterraggio il
portassero insegne egiziane, essi era- E tutto ciò, non va dimenticato, po- 27 ottobre relazionato da Giorgio Metta. Siccome
no utilizzati da personale sovietico e chissimi anni prima della tragedia di sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, ho già
effettuato le necessarie correzioni nel più recente
compirono numerose documentate Ustica, che fra i tanti misteri mai ri- aggiornamento del catalogo e colgo qui l’occasione
missioni ricognitive sull’area medio- solti che la caratterizzano annovera per scusarmi con i lettori per l’errore commesso. Da
rientale. anche – in modo emblematico – il ri- questa vicenda si può comunque trarre l’utilissimo in-
segnamento che le fonti ufologiche è sempre meglio
Tornando al caso Elmas, è chiaro che trovamento di un MiG-23 libico sui controllarle più e più volte col massimo scrupolo, per
la presenza di un “curioso non auto- monti della Sila abbattuto non si sa be- evitare di prendere clamorosi abbagli.
rizzato” (per giunta non intercettato) ne da chi e in quali circostanze… [11] Vedi nota 4.
[12] Il modulo per messaggio indica come orario
a spasso su una zona assai sensibile Riusciremo mai ad avere un quadro dell’avvistamento le 17.48Z (zulu) utilizzando il Tem-
del dispositivo NATO nel Mediterra- completo di ciò che avvenne in quegli po di Greenwich (GMT) o Tempo Universale (TU), che
neo sarebbe stata fonte di imbarazzo anni tumultuosi nei cieli (e nei mari) in ambito militare si indica appunto come “zulu”.
per i Comandi interessati. Quindi italiani? [13] Opere citate.
[14] Berlendis, Alessandro, “Un ‘UFO’ vola in forma-
niente di meglio che spiegare l’even- zione con tre elicotteri militari”, in Eva Express, n. 46,
to chiamando in causa la presenza di 17 novembre 1977; Randazzo, Giuseppe, “Anche il
un aereo “amico” non riconosciuto an- ministro crede agli ‘UFO’”, in Gente, n. 46, 19 novembre
NOTE 1977.
che a causa delle non perfette condi- [15] A titolo di esempio, alcuni titoli: “L’UFO era un
zioni di visibilità (e malgrado secon- [1] Trasformate le unità operative in reggimenti, dal aereo militare”, La Nazione; “Era un aeroplano l’‘UFO’
do i testimoni ci fosse un bel cielo stel- 12 giugno 1993 fu ufficializzato il cambio di deno- avvistato sopra Cagliari”, Corriere della Sera; “Era un
jet militare l’Ufo visto a Elmas”, L’Unione Sarda.
lato…). minazione in “Aviazione dell’Esercito”. Con D.M.
[16] Si vedano, a questo proposito, l’articolo dal ti-
1/6/1999, l’Aviazione dell’Esercito diventava una spe-
Ma, per far parlare di nuovo il nostro cialità dell’Arma di Cavalleria, assumendo la deno- tolo “Anche gli UFO sono ‘aeromobili’?” pubblicato,
testimone, è senz’altro vero che un po- minazione di “Cavalleria dell’Aria”. Dal 3 novembre a firma Roberto Pinotti, su Il Giornale dei Misteri n. 84
stbruciatore si spegne e basta, senza 2003 la Cavalleria dell’Aria è confluita nella nuova del marzo 1978 e l’articolo non firmato “Le nostre
Aviazione dell’Esercito, specialità di Forza Armata analisi - I casi della Sardegna”, pubblicato su Noti-
frammentarsi come la fonte luminosa (fonte: www.esercito.difesa.it, sito internet dell’Eser- ziario UFO n. 77, gennaio-marzo 1978.
che vide lui; pertanto l’ipotesi aereo cito Italiano). [17] Tanto per limitarsi a qualche esempio: “Ho os-
non può, a personale parere di chi scri- [2] Nessuna fonte ha indicato su quali velivoli stesse- servato due Ufo per un’ora e mezzo”, Il Resto del Car-
ro volando i piloti dell’Esercito in occasione del loro lino 14 gennaio 1980; “Vent’anni fa allarme a Elmas”,
ve, essere scartata ma non può nem- L’Unione Sarda 20 gennaio 1997; “Gli strani ogget-
avvistamento del 27 ottobre 1977. Sappiamo con cer-
meno, alla luce dei dati disponibili, es- tezza che De Muro e Giannella volavano su un Agu- ti volanti sui cieli della Sardegna”, L’Unione Sarda 10
sere considerata del tutto soddisfa- sta-Bell AB-205 perché questo fatto è esplicitamente dicembre 1997. Per quanto riguarda le fonti ufologi-
che: Il Giornale dei Misteri, n. 87, giugno 1978, p. 14-
cente. citato dai due piloti nei loro rispettivi rapporti, men-
15; Notiziario UFO, gennaio 1980, p. 5-6; UFO Noti-
tre non c’è alcuna indicazione per quanto riguarda la
Per inciso, l’effetto frammentazione coppia Romani-Pisu. E’ invece probabile, per due cir- ziario, n. 46, agosto-settembre 2003 (inserto); Com-
ricordato dal testimone potrebbe far costanze, che Zoppi e Riccardelli volassero su un Agu- passi, Valentino, Ipotesi ufologiche, Istituto Grafico Edi-
pensare ad un fenomeno meteorico, sta-Bell AB-206: in primo luogo, perché quando Zop- toriale Italiano, Napoli, 1978, 1998, p. 20; Compas-
pi nel suo rapporto fa riferimento all’elicottero di De si, Valentino, Dizionario dell’universo sconosciuto, Su-
tuttavia tre fenomeni meteorici che Muro e Giannella come ad un AB-205 dà l’impres- garCo, Milano, 1983, p. 112; Pinotti, Roberto, UFO
passano su Elmas nello spazio di sione che la sua fosse una macchina di altro model- Scacchiere Italia, Mondadori, Milano, 1996, p. 84-89
un’ora sarebbero davvero un po’ trop- lo, in secondo luogo perché nei vari resoconti gior- e 348-349; Lazzari, Giuseppe, UFO Operazione Terra,
nalistici dell’epoca sono presenti almeno due foto- SIAD, Milano, 1980, p. 143-144.
pi per risultare credibili. [18] Dick, William, “Pilots track glowing orange UFO”,
grafie che ritraggono alcuni dei testimoni, tra i quali
Circa la dinamica degli avvistamenti, il Magg. Zoppi, proprio davanti ad un AB-206. in National Enquirer, Stati Uniti, 17 gennaio 1978; Hai-
poi, ci sono altre domande alle quali [3] Le dichiarazioni dei quattro piloti testimoni dei fat- nes Richard F., “A review of selected sightings from
ti, riportate nel presente articolo, sono state declassi- aircraft from 1973 to 1978”, in MUFON Symposium
sarebbe importante trovare risposta, Proceedings, 1992, p. 117, 125 e 137; Huneuus, J., “A
ficate e trasmesse al CISU dal 2° Reparto S.M.A. in al-
come per esempio il dettaglio del mi- legato alla lettera prot. n. SMA/232/15454/G37-4 del reference guide to foreign UFO documents”, in MUFON
sterioso “ticchettio” avvertito dal te- 27 novembre 1996. Symposium Proceedings, 1996, p. 276, 288 e 306.
[19] Ecco alcuni dati sulle prestazioni del MiG-25R:
stimone sul vetro del tettuccio del suo [4] Documentazione trasmessa al CUN dallo S.M.D.
velocità massima in quota Mach 2,83 o km/h 3.000
in allegato alla lettera prot. n. 101/005424/1140/
elicottero. E anche riguardo a come la 81.21 del 31 marzo 1978. a 13.000 metri; velocità massima a bassa quota Ma-
notizia degli avvistamenti di Elmas sia [5] Le risultanze dell’inchiesta di G. Metta sono ri- ch 0,98 o km/h 1.200; salita a 19.000 metri in 5,6’;
filtrata ai media ci sarebbe senza dub- portate dal giornalista Sergio Conti nel suo articolo autonomia supersonica con carburante interno km
“Sorvolato da un UFO l’aeroporto di Elmas”, appar- 1.635 (km 2.130 con serbatoio ausiliario ventrale);
bio ancora parecchio da approfondire. autonomia subsonica con carburante interno km
so su Il Giornale dei Misteri, n. 83, febbraio 1978.
E’ quindi difficile dire se un giorno [6] Vedi nota 4. Questa documentazione non è però 1.865 (km 2.400 con serbatoio ausiliario); tangenza
sarà possibile spiegare in maniera de- compresa nell’elencazione del materiale allegato ri- m 21.000 (fonte: Gianvanni, Paolo, Le battaglie aeree
portata nella lettera. della Guerra Fredda, Mursia, Milano, 2003).
finitiva i fatti di Elmas dell’ottobre [20] Sgarlato, Alberto, “Caccia alla volpe con sorpre-
[7] Coletti, L., “Quel sigaro volante è un affare di Sta-
1977, mettendo così fine ad illazioni e to”, in L’Europeo, n.41, 13 ottobre 1984. sa”, in Aerei, n. 12/1995.
polemiche che si sono trascinate per [8] Vedi nota 4. [21] Sgarlato, Nico, “Fantasmi contro Volpi. I tenta-
tivi per intercettare i velocissimi MiG-25”, in Aerei, n.
tanti anni senza che si arrivasse a ri- [9] Copia del messaggio è riportata in Notiziario UFO,
5/1996.
gennaio-giugno 1987, p. 19. Alle p. 13-18 sono in-
sultati degni di nota. vece riportate le riproduzioni delle relazioni di avvi- [22] Si veda in proposito l’articolo di Roberto Raffael-
La sensazione che si ricava dall’insie- stamento di oggetto volante non identificato compi- li “Il fenomeno degli UFO triangolari. Lifting body, Pro-
me dei fatti è comunque che il miste- late da due addetti alla torre di controllo di Elmas con getto Aurora, Black Horse: i misteri dell’aeronautica
riferimento al caso del 2 novembre 1977. d’avanguardia”, pubblicato su UFO - Rivista di infor-
ro nella vicenda di Elmas abbia atti- [10] Ad ulteriore conferma del fatto che tutti possia- mazione ufologica, n. 18, luglio-dicembre 1996.
nenza non tanto con una visita di in- mo sbagliare, anche chi scrive fu a suo tempo tratto
trusi extraterrestri, bensì con lo spie- in inganno dall’articolo dell’Europeo. Equivocando in
tato gioco a rimpiattino che le grandi pieno il senso del testo contenuto nel modulo per
messaggio (e certo non aiutato dal modo fuorviante L’autore ringrazia gli studiosi Renzo Cabassi, Paolo
potenze ed i loro alleati condussero con cui il resoconto era stato presentato), agli inizi in- Fiorino, Roberto Raffaelli e Nico Sgarlato per la colla-
senza esclusione di colpi dall’imme- serii nel catalogo Aircat - per la precisione al n. 152 borazione prestata e per i preziosi suggerimenti for-
diato secondo dopoguerra fino alla - un presunto caso di avvistamento di pilota in volo niti durante la preparazione del presente articolo.
scomparsa dell’Unione Sovietica. Gio-
co a rimpiattino che va tenuto nel con-
to, pur senza alcuna volontà di bana- LA «LINEA DIRETTA» DEL C.I.S.U. PER CONTATTARCI 24 ORE SU 24
lizzare alcunché, anche in vista della NORD 011.30.78.63 · CENTRO 06.512.75.66 · SUD 081.74.111.51
grande annata ufologica dell’anno suc-
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SPECIALE UFFICIALITÀ
1947-1970. I primordi
dell’ufficialità in Italia
DAI PRIMI DOCUMENTI DELLE FORZE ARMATE AL “COLLEGIO INVISIBILE” ITALIANO
DI PAOLO FIORINO
N. 29 · LUGLIO 2004 13
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SPECIALE UFFICIALITÀ
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SPECIALE UFFICIALITÀ
rebbe accaduto con una delle prime, documenti statunitensi recuperati ne- antiaerea del territorio (DAT) da par-
controverse foto di “dischi volanti” gli archivi del Progetto Blue Book. te loro aggiunsero che: nessun appa-
italiane, quella scattata il 17 settembre Quasi subito Musco spiegò il fatto co- rato di avvistamento radar o di altra
1952 in località Battifoglio di Sarzana me dovuto ad una nube illuminata dal natura della nostra Aeronautica ave-
(La Spezia). I «tecnici» in questione, Sole e l’Aeronautica smentì a più ri- va mai osservato corpi di cui non fos-
secondo quanto l’autore della foto di- prese che vi fosse stato un contempo- se stato subito individuato il caratte-
chiarò ai giornali dell’epoca, si sareb- raneo avvistamento radar. I tecnici re normale (aeroplani, palloni sonda,
bero pronunciati contro la presenza di dell’Ufficio Previsioni dell’Aeronau- nubi di particolare rilievo). Viste però
qualsiasi trucco [15]. tica già il 18 settembre avevano par- le particolarità che i “dischi volanti”
In tempi più recenti il testimone, lato di «un fenomeno naturale atmo- mostravano, quali la tendenza ad ap-
Osvaldo Castagna (un fotografo pro- sferico (nube insolita)». Nella sua ana- parire al crepuscolo e di notte, erano
fessionista), dichiarò che le foto gli sa- lisi del caso Giuseppe Stilo ipotizza in- state date «disposizioni perché la sor-
rebbero state «sequestrate dai Carabi- vece che il fatto fosse dovuto ad un veglianza radar sia particolarmente
nieri» che le avrebbero consegnate a grande pallone sonda, e che al mo- attenta in tali ore».
non meglio precisati «militari»[17]. In mento i militari italiani, stanti i mas- Per quanto riguardava le notizie circa
seguito Castagna dirà ulteriormente sicci impieghi di palloni a fini di pro- i “dischi volanti” in possesso dell’Ae-
che i militari che gli presero i foto- paganda politica sull’Europa orienta- ronautica, nell’ottobre del 1954 esse si
grammi erano «due ammiragli della le preferissero non enfatizzare una ta- sarebbero limitate alle testimonianze
Marina». Anche Bruno Facchini, noto le possibilità [19]. di alcuni ufficiali che avrebbero visto
testimone di un atterraggio UFO ve- Il 15 ottobre 1954 il Ministero della Di- in occasioni diverse dei corpi non
rificatosi ad Abbiate Guazzone (Va- fesa Aeronautica, sempre circa gli av- identificati passare con velocità «su-
rese) nel 1950, ebbe modo di afferma- vistamenti di “sigari volanti” dichiarò periore ai 2000 km/h» nel cielo del li-
re che al suo avvistamento si era inte- alla stampa che mai i radar, incluso torale tirrenico in direzione sud-nord
ressato «un ufficiale della Marina»[17]. quello di Pratica di Mare, avevano se- al crepuscolo e di notte” [22].
Purtroppo non è stato possibile repe- gnalato oggetti del genere [20]. Il 24 Già il 9 ottobre di quell’anno, però, il
rire elementi più precisi. dello stesso mese si venne a cono- Giornale del Mattino [23] aveva posto in
Sono poi venuti alla luce brandelli di scenza del fatto che circa una setti- evidenza i limiti della rete radar ita-
informazione che fanno riferimento a mana prima, mentre percorreva la liana. Per motivi economici e per ca-
un remoto interesse della nostra Ma- strada di Torvajanica, nei pressi di Ro- renza di personale le stazioni entra-
rina Militare per un aspetto particola- ma, il tenente colonnello Oscar Secchi, vano in funzione solo in modo spora-
rissimo della fenomenologia UFO. Il comandante del radar preposto alla dico ed alternandosi fra loro [24]!
7 giugno 1992 il quotidiano statuni- sorveglianza della capitale, aveva os- Ma quattro anni prima, l’8 luglio del
tense Daily Times-News di Burlington, servato anche lui una sorta di “mez- 1950, rispondendo ad un’interroga-
nella Carolina del Nord, ha rievoca- zo sigaro” con la punta rivolta all’in- zione del senatore Piemonte del PSLI,
to uno dei casi classici di pioggia di dietro [21]. il sottosegretario alla difesa, on. Ni-
“capelli d’angelo”, quello che si veri- Il giorno 23, dopo che l’agenzia AN- cola Vaccaro, aveva dichiarato che i
ficò nella vicina cittadina di Whitsett SA aveva rivolto una richiesta di dischi volanti non erano mai stati se-
nel pomeriggio del 27 ottobre del 1955. informazioni, i militari precisarono gnalati in Italia e che ad ogni modo gli
Fra i testimoni principali vi fu anche che, come già detto, le stazioni radar osservatori meteo dell’Aeronautica
il dottor H. D. Lambeth, che allora era dell’Aeronautica non avevano mai ri- non li avevano mai visti e che dunque
il preside della locale scuola e che poi levato la presenza di oggetti volanti l’amministrazione militare non aveva
divenne uno psicologo presso la East non identificati. Tali notizie erano de- nulla da dire in merito. Però Piemon-
Carolina University. Ebbene, nel rie- finite «affermazioni del tutto inesatte». te si dichiarava insoddisfatto della ri-
vocare quella vicenda di trentasette Per quanto riguardava le segnalazio- sposta e ribadiva che il governo
anni prima, Lambeth raccontò che il ni provenienti dall’aeroporto di Ciam- avrebbe dovuto attivarsi per indagini
fatto ebbe per conseguenza «una pub- pino, si dichiarava che nessuna osser- più appropriate ed approfondite [25].
blicità su scala mondiale, il che portò vazione del genere era stata compiu- Però segnalazioni UFO in quegli anni
ad alcune richieste dall’estero». Una ta dagli organi tecnici e scientifici sembra abbiano coinvolto sul serio gli
delle lettere che ricevette giunse dal- dell’aeroporto se per “osservazione” apparati della difesa aerea.
la Marina Militare italiana [18]. si intendeva la concreta raccolta di da- Il 27 gennaio 1956 da varie località del-
Ma fu nel 1954 che si ebbero le prime, ti effettuata dai suddetti organi la Puglia fu segnalato il passaggio in
caute dichiarazioni ufficiali da parte nell’esercizio della loro attività. Una cielo di dodici corpi luminosi. Un ve-
del Ministero della Difesa - Aeronau- precisa messa a punto in questo sen- livolo militare fu fatto decollare dall’ae-
tica. so fu fatta ai giornalisti dell’ANSA sia roporto di Amendola (Foggia). L’uffi-
Nel pomeriggio del 17 settembre mi- presso la torre di controllo sia presso cio stampa della IV ZAT (Zona aerea
gliaia di romani osservarono per circa le stazioni meteorologiche del campo. territoriale) dichiarò che si era trattato
due ore un oggetto volante non iden- Le notizie di avvistamenti a Ciampi- di palloni sonda [26]. Si noti che anche
tificato definito «mezzo sigaro». Tra i no dovevano farsi risalire «esclusiva- in questo caso, stando a documenti de-
suoi avvistatori, il personale della sta- mente ad uno o due dipendenti classificati da Stati Uniti e Svezia, ap-
zione radar di Pratica di Mare che, se- dell’Aeronautica, che dichiararono a pare probabile che non si trattasse di
condo alcune fonti giornalistiche titolo del tutto personale di avere vi- normali palloni sonda, ma di attività
dell’epoca, lo “vide sugli schermi” e sto un oggetto volante insolito attra- legate al lancio di grandi palloni stra-
alcuni ufficiali, tra cui il tenente Bru- versare il cielo. Dichiarazioni rilascia- tosferici americani destinati alla rico-
no Giustiniani dell’Aeronautica, dalla te in perfetta buona fede, ma che non gnizione strategica del territorio so-
torre di controllo di Ciampino Ovest, presenterebbero attendibilità mag- vietico (era la cosiddetta “Operazione
il comandante colonnello Ugo Corra- giore delle molte rilasciate da privati Genetrix”), a volte volutamente con-
do Musco e altri tecnici. L’identità di cittadini». comitanti a rinnovati lanci di pallon-
altri militari che videro il fenomeno ed Il Ministero della Difesa - Aeronauti- cini propagandistici anticomunisti di-
altri particolari sono emersi grazie a ca e il comando generale della difesa retti verso est e la cui esistenza, al con-
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SPECIALE UFFICIALITÀ
trario di quella dei ben più sofisticati sta Bruno Ghibaudi, in quel momen- ne su avvistamento di oggetto volan-
grandi involucri da alta quota, era già to assai attivo), la facile spiegazione te non identificato”, di ben cinque fac-
nota pubblicamente. di molti casi e spesso la malafede di ciate e che in parte riprendeva quella
Il 20 maggio 1959, invece, verso le 21 tanti scrittori. Indagò su fatti «di un in uso negli Stati Uniti ad opera del
alcune persone avvistarono da Livor- minimo di interesse» segnalati in Ita- Progetto Blue Book [34].
no «un piatto volante infuocato» so- lia ma, a sua detta, il più delle volte Non si dispone di documentazioni
stare nel cielo per una decina di se- trovò spiegazioni che privavano il fe- cartacee relative a segnalazioni inda-
condi prima di allontanarsi improv- nomeno UFO dell’alone di mistero che gate “ufficialmente” negli Anni 60 del
visamente in verticale ad una velocità lo permeava. Purtroppo il generale secolo scorso a parte alcuni fono-
definita «incredibile». Circa trenta se- non ha conservato fra le sue carte co- grammi dei Carabinieri. Dai giornali
condi dopo un aereo proveniente dal- pia di questo promemoria e inutili so- dell’epoca però sappiamo che come
la direzione dell’aeroporto di Pisa-San no stati i miei tentativi di ottenerne co- avviene da sempre in modo più o me-
Giusto, da dove si dedusse che si era pia dagli uffici competenti della Pre- no informale, accanto ai Carabinieri
levato in volo appositamente, avreb- sidenza della Repubblica [29]. erano coinvolti servizi d’informazio-
be preso ad incrociare nello spazio ae- La circostanza dell’interessamento da ne italiani e talora anche americani,
reo dove poco prima era stato visto parte del presidente in quel partico- come nel caso di Fornacette di Calci-
l’UFO. Subito dopo - sempre a detta lare momento risulta però curioso, an- naia (Pisa), un incontro ravvicinato del
di alcuni testimoni a terra - un secon- che tenuto conto del clamore che la terzo tipo verificatosi il 13 luglio 1966
do aereo si sarebbe aggiunto al primo questione in quell’anno suscitava nel- [35]. Un’analisi dettagliata di questa
ed entrambi avrebbero compiuto pas- la stampa. Si ricorda che proprio in complessa vicenda esula dalle finalità
saggi e manovre a diverse altezze per quel periodo un caso coinvolse per- di questo articolo. Occorre tuttavia ri-
poi allontanarsi dalla stessa direzione sonale dell’entourage presidenziale nei levare che una serie di missive datate
dalla quale erano arrivati. Interpella- pressi della tenuta di Castel Porziano già 14 maggio 1965 ed inoltrate dalla
te, le autorità aeroportuali pisane non (Roma). Di questa vicenda si è già segreteria del Dipartimento dell’Ae-
rilasciarono alcun commento sulla fac- avuto modo di occuparsi su queste ronautica Militare statunitense a fir-
cenda [27]. pagine [30]. ma del col. John P. Spaulding dell’uf-
Ed ancora, nell’agosto del 1958 diver- E’ plausibile che a questa fase debba ficio stampa ad alcuni appassionati di
si organi di stampa riferirono di una collocarsi quanto il console Alberto ufologia che avevano chiesto infor-
serie di segnalazioni di un «oggetto Perego, uno dei primi ufologi italiani, mazioni al riguardo, asseriva che da
luminoso» visibile per diverse sere ebbe a scrivere in uno dei suoi libri: contatti avuti con l’addetto aeronau-
nella zona di Udine. Si parlò anche di «il Presidente della Repubblica Gron- tico italiano a Washington si era ap-
alcuni reattori decollati dall’aeropor- chi mi fece interrogare da una Com- preso che l’ente preposto a seguire le
to militare di Rivolto (Udine) e che missione composta da cinque ufficia- segnalazioni OVNI in Italia era il SIOS
avrebbero addirittura seguito l’oggetto li dell’Aeronautica. Ma poi tutto ri- Aeronautica, con sede in Roma, via
scattando parecchie fotografie. Ma an- cadde nell’indifferenza» [31]. Gobetti 4 [36].
che stavolta l’episodio (forse dovuto Il colonnello pilota Mario Salvatori in Questo concreto interesse emerge pu-
ai passaggi di uno dei primi satelliti un articolo pubblicato da Il Corriere re da testimonianze raccolte dal CISU
artificiali russi) non trovò ulteriori con- dell’Aviatore, organo dell’Associazio- nel corso degli anni.
ferme [28]. ne Nazionale Ufficiali dell’Aeronau- Sulla rivista torinese dell’insolito Cly-
In realtà, è solo con gli Anni 60 che si tica (ANUA), scrisse di avere ascolta- peus del giugno 1965 [37] ci si chiede-
comincia ad intravedere un interesse to Perego, ma il punto è che questo va come mai gli addetti dell’aeropor-
più organico per la questione da par- colloquio risale senz’altro a cinque an- to di Torino-Caselle, allora gestito an-
te dei militari italiani. ni prima del 1962, e dunque non pare che da personale militare, non aves-
avere nulla a che fare con quella che sero reso di pubblico dominio «quan-
potremmo definire – esagerando - la to da loro visto e inquadrato con il ra-
ANNI 60: VERSO L’UFFICIALITA’
“commissione Cavalera”: «per accer- dar la sera del 29 maggio 1965». Nel-
Nel 1962, il capo di Stato Maggiore tarmi dell’attendibilità di questa fon- lo stesso periodo lo studioso Gianni
dell’Aeronautica, generale di S.A. te informativa mi sono messo in viag- V. Settimo, direttore responsabile di
(Squadra aerea) Aldo Remondino, per gio per Roma ed ho a mia volta inter- Clypeus, inviò una lettera al SIOS Ae-
rispondere nel modo migliore ad un vistato l’autore del ‘Rapporto’ con una ronautica chiedendo copia della mo-
quesito postogli dal Presidente della seduta di sei ore ed una successiva di dulistica in uso per segnalare avvi-
Repubblica, affidò al generale di squa- due»[32]. Il riferimento al “Rapporto” stamenti UFO e domandando infor-
dra aerea Francesco Cavalera (n. Lec- è al primo libello di Perego, che era mazioni al riguardo.
ce 1919) l’incarico di svolgere un’in- uscito nel luglio 1957. Salvatori con- Nel gennaio 1966 Settimo fu avvici-
dagine sugli UFO per poi riferire per fermò al presidente del CUN del tem- nato da un maresciallo del SIOS che
iscritto allo stesso Capo dello Stato. po, Mario Maioli, che era stato incari- lo pregò di recarsi con lui presso la ca-
Tale lavoro occupò Cavalera «per un cato di intervistare Perego da un «su- serma presidiaria “Oscar Abello” del-
po’ di tempo», ed esso si concluse con periore ordine ministeriale». Cosa che l’Aeronautica, unico presidio dell’Ar-
la stesura di un promemoria. Egli, co- potrebbe confermare che già nel ’57 ma Azzurra nella città piemontese (se
me ha spiegato all’autore di questo ar- l’Aeronautica si era interessata alla si eccettua il comando aeroportuale di
ticolo, cercò di conoscere tutto ciò che questione UFO in maniera diretta ed Caselle). Qui lo attendevano il co-
era avvenuto, la letteratura esistente esplicita [33]. mandante, colonnello Lolli, ed un ca-
e si mise anche in contatto con i mili- L’interesse dovette divenire via via pitano del SIOS giunto appositamen-
tari americani grazie a colui che ha de- più organico da intermittente e disor- te da Milano. A Settimo fu conferma-
finito «un leale e caro amico», ossia ganico quale era. Certo un piccolo to l’impiego della specifica moduli-
l’addetto aeronautico statunitense del punto di svolta si può far risalire stica per le segnalazioni OVNI, ma di
tempo. In tale quadro avrebbe verifi- all’inizio degli Anni 60, quando fu in- essa non gliene fu fatta avere copia.
cato l’inconsistenza di molti reportages trodotta la prima versione della sche- Scopo dell’incontro era in realtà cer-
(quali le inchieste fiume del giornali- da segnaletica denominata “Relazio- care di sapere chi fosse stato l’infor-
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SPECIALE UFFICIALITÀ
certa insufficienza critica…» [42]. logico italiano, per il quale nutre da risposta plausibile.
La definizione di “collegio invisibile” sempre una netta diffidenza. Consi- Ciò pure se, a detta di Tescione, gli
si deve all’ufologo ed astronomo Jo- dera quel mondo assai lontano da quei UFO non avrebbero mai rivestito un
seph Allen Hynek. Con essa egli indi- crismi di professionalità, senso critico interesse “strategico”. Ad ogni modo,
cava un gruppo internazionale di ri- e razionalità che hanno sempre carat- tutti i rapporti dovevano essere con-
cercatori d’ufologia non ufficializzato. terizzato per lunghi anni, seppur servati in un ufficio del Ministero del-
Tale associazione informale sarebbe nell’ombra, l’intero suo operato. la Difesa, a Roma.
stata «un gruppo anonimo di fisici, Appare deluso, e più volte ha mani- Per lui il carattere di riservatezza del-
astronomi e di altri scienziati convinti festato con me questo sentimento, per l’argomento sarebbe stato più forma-
che gli UFO debbano diventare oggetto non avere raccolto alcunché di con- le che sostanziale: quasi un atto do-
di uno studio appropriato ed ap- creto di là dalle molteplici e spesso vuto considerata la pur sempre pre-
profondito e non essere abbandonato contraddittorie testimonianze. sente possibilità di violazioni dello
all’incompetenza e all’isterismo»[43]. A lui probabilmente si deve l’intro- spazio aereo nazionale [46].
Ebbene, fra gli italiani facenti parte di duzione della già rammentata scheda Tescione disse pure che prima di ri-
questo “collegio invisibile” risulta es- segnaletica di avvistamento di ogget- cevere l’incarico di occuparsi delle se-
serci stato Igino Gatti, il cui interes- to volante non identificato e il primo gnalazioni UFO, e pur ammettendo di
se per gli UFO era noto al CUN già tentativo - poi abbandonato dal SIOS non essersi mai interessato alla cosa,
dal 1968. - di un approccio scientifico alla feno- non gli risultava esistere una qualche
Ricercatore universitario di statistica, menologia UFO, che prescindesse struttura organizzata deputata a se-
Gatti sarebbe poi passato all’Aero- dall’aspetto della “sicurezza naziona- guire la questione. Gli ordini avuti gli
nautica Militare raggiungendovi il le” sempre in primo piano. imponevano di seguire le segnalazio-
grado di capitano ed interessandosi Un’eredità scomoda la sua, che, per ni verificatesi nel territorio della 1ª Re-
anche in quegli anni di servizio delle quanto mi consta, non ha avuto alcun gione Aerea (ossia quello dell’Italia
segnalazioni UFO. seguito. nord-orientale), e dunque era da pre-
A lui si deve l’indagine, condotta con sumere che altro personale del SIOS
membri dei servizi d’informazione, Aeronautica dovesse coprire le rima-
I CONTATTI CON GLI UFOLOGI
del caso verificatosi presso la tenuta nenti 2ª e 3ª Regione, con comando a
presidenziale di Castel Porziano (Ro- Il 18 novembre 1970 Renzo Cabassi, Roma e a Bari e che avevano giuri-
ma) il 20 agosto 1963 e che dapprima allora segretario alla presidenza del sdizione sull’Italia centrale e su quel-
fu reso noto da Jacques Vallee [44]. CUN, scrisse al Ministero della Dife- la meridionale ed insulare.
Alla fine degli Anni 90, con Renzo Ca- sa per ottenere informazioni precise L’ufficiale spiegò pure che, anche se
bassi ho avuto modo di contattare Gat- sull’eventuale interesse ufficiale per il già prima si era occupato di avvista-
ti. Nonostante un atteggiamento guar- fenomeno da parte dell’Aeronautica menti UFO, l’incarico specifico gli fu
dingo e restio, è emerso che sin dalla e, più in generale, della Difesa. affidato contestualmente all’ordine di
fine degli Anni 50, dopo aver lavora- Il 15 febbraio del ’71 si presentò a ca- rispondere alle richieste indirizzate da
to presso la facoltà di statistica sa sua, dove in quel momento c’era so- Cabassi il 18 gennaio 1970. Negli an-
dell’Università di Roma, entrò nell’Ae- lo sua moglie, un collaboratore dell’al- ni a seguire, e forse sino al 1976, avreb-
ronautica come ufficiale. In quella ve- lora colonnello Luigi Tescione, co- be registrato per la sua zona di com-
ste funse anche da “consulente” per mandante del SIOS di Padova. Costui petenza un centinaio di casi com-
le segnalazioni UFO. Ebbe modo di lasciò un appunto a macchina in cui prensivi di avvistamenti fatti da pilo-
conoscere e di collaborare con parec- lo Stato Maggiore dell’Aeronautica ri- ti militari e civili, casi radar-visuali, IR
chi studiosi stranieri (Vallee, Michel, spondeva che «i casi di avvistamen- 3 e così via. Si occupò in maniera più
Fouéré, ecc.) e di compiere indagini to di oggetti volanti segnalati a que- precipua di una trentina di episodi,
sul campo con altri militari e con uo- sto Stato Maggiore, si riferivano esclu- sia in modo diretto sia destinandovi
mini dell’intelligence. sivamente a velivoli, palloni, sonde, personale in loco. Almeno cinque di
Spesso, quasi ad indicare che si muo- missili e satelliti artificiali. Non si è ri- questi fatti avrebbero rivestito «una
veva motu proprio, senza ricevere or- tenuto necessario, pertanto, istituire certa rilevanza» [47].
dini specifici e semmai per soddisfare un apposito ufficio al riguardo». In precedenza, ad esempio nel caso ve-
un suo personale interesse per l’argo- Da questo appunto si dovrebbe de- rificatosi a Mestre il 28 febbraio 1967,
mento, faceva inchieste e redigeva stu- durre che all’epoca non esisteva un in- avrebbe svolto accertamenti come “in-
di, analisi e rapporti. In altre circo- teresse strutturato per gli UFO come caricato alla sicurezza”, sempre nell’ot-
stanze, quali il celebre caso radar-vi- invece avverrà a partire dal 1978. tica dell’onnipresente possibilità di vio-
suale di Torino-Caselle del 30 novem- Cabassi, in ogni caso, tempo dopo en- lazioni dello spazio aereo [48].
bre 1973, compilò quale consulente un trò in rapporto diretto – recandosi an- Tutto il materiale veniva inoltrato al
breve rapporto a commento della do- che a Padova – con il col. Tescione, che 2° Reparto (SIOS) dello Stato Mag-
cumentazione acquisita dagli organi lo rese edotto circa le procedure at- giore dell’Aeronautica. Secondo le im-
competenti [45]. tuate allora circa le segnalazioni UFO. pressioni che ne trasse, lo Stato Mag-
Gatti dovette operare ad un livello cer- Azioni che si limitavano a intervista- giore non pareva dare eccessiva im-
tamente alto di indipendenza, assai re i testimoni (sia civili sia militari) che portanza ai fatti e non procedeva ol-
poco consono al vincolo gerarchico ca- riferivano gli avvistamenti ed a tro- tre una volta che era verificata l’as-
ratteristico del mondo militare. Non vare eventuali conferme tecniche ad senza di «minacce esterne».
a caso, con me e con Cabassi Gatti non essi (quali riscontri radar). Io stesso, ad ogni modo, sin dai primi
ha mai usato espressioni del tipo «ero Nel corso dei colloqui Cabassi ebbe Anni 70 ho condotto indagini sul cam-
stato incaricato», preferendo frasi qua- l’impressione che per Tescione, alme- po nel corso delle quali ho avuto la
li «sono andato», «ho incontrato», «ho no sul piano personale, non solo le te- conferma di un coinvolgimento diret-
inchiestato» e così via. stimonianze dovevano essere genui- to di militari [49].
In pensione dal 1977, ha continuato ad ne, ma che in realtà ci si doveva tro- L’interesse specifico, come già illu-
occuparsi del fenomeno, tenendosi per vare di fronte a fenomeni per i quali strato ampiamente sul n. 28 di UFO –
sua scelta lontano dal gruppismo ufo- spesso non aveva saputo trovare una Rivista di Informazione Ufologica, pren-
18 UFO
RIVISTA DI INFORMAZIONE UFOLOGICA
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derà forma soltanto dalla fine del 1978. Berkeley, California, 1992, p. 120-122, «26 dicembre [18] Wicker, Jim, “36 Years Later, memories of Whit-
1964. Ho ricevuto una lettera molto interessante da sett UFO sightings vivid”, in Daily Times-News del 7
Ho già spiegato, inoltre, che il CISU, un ufficiale militare italiano che chiamerò Luciano: giugno 1992; Stilo, Giuseppe, “Inattesi dettagli su
tramite chi scrive, ha ottenuto copia ‘sono un capitano dell’Aeronautica italiana e sono im- una foto del ‘52”, in UFO Forum, UPIAR, Torino, n. 14,
di gran parte del materiale conserva- piegato presso l’Ufficio dell’Aeronautica a Roma… Il novembre 1999, p. 37-38; Stilo, Giuseppe, Ultima-
mio interesse per il problema UFO iniziò molti anni tum alla Terra, cit., p. 277-285.
to a partire dal 1972. Una mole con- fa quando per la prima volta ebbi l’occasione di par- [19] Si veda al riguardo l’articolo di Giuseppe Stilo
sistente di informazioni anche con- lare con dei testimoni oculari della cui sincerità non pubblicato su UFO Forum, n. 11, ottobre 1998, p.
cernente l’approccio attuale a riguar- ho dubbi…’ Aimé Michel mi assicura che Luciano è 25-34
in stretto contatto con l’intelligence del suo Paese». E [20] Il Messaggero del 16 ottobre 1954.
do degli avvistamenti. Affronterò que- in data 9 aprile 1965 scrive ancora: «ho avuto un col- [21] Il Messaggero e Giornale del Mattino del 24 otto-
sto aspetto nell’immediato futuro su loquio confidenziale con Hynek, oggi. L’ho messo al bre 1954.
queste stesse pagine, illustrando sia corrente della mia corrispondenza con Luciano, l’in- [22] Il Gazzettino, Il Messaggero, La Nazione Italiana,
gegnere italiano che, dietro le quinte, analizza casi Voce Adriatica, Corriere della Sera, La Gazzetta del Mez-
quanto accaduto negli Anni 70, sia UFO per i militari italiani» (p. 132). Il 3 novembre zogiorno, Gazzetta del Popolo, L’Unità ecc. del 24 ot-
quanto verificatosi negli Anni 90. 1996 Vallee mi ha confermato che l’identità del ca- tobre 1954.
Fa più rumore un albero che cade di una pitano Luciano coincide con quella di Gatti. Nella sua [23] “Sconsolante risposta a un interrogativo. Perché
foresta che cresce… lettera lo ha definito «my source for the Italian infor- i ‘radar’ in Italia non registrano i ‘dischi’ volanti”, in
mation», senza però dettagliare meglio. Giornale del Mattino del 9 ottobre 1954.
[6] Cerquetti, Enea, Le forze armate italiane dal 1945 [24] L’articolo prosegue (la fotocopia in nostro pos-
al 1975, Feltrinelli, Milano, p. 84. sesso è a tratti illeggibile): «gli esperti ci tranquilliz-
[7] Per approfondire: De Lutiis, Giovanni, Storia dei zano… circa l’efficienza della rete per quanto riguar-
NOTE servizi segreti in Italia, Editori Riuniti, Roma, 1991. da la nostra difesa da eventuali attacchi aerei, in quan-
[8] Ad es.: La Nazione Italiana del 17 marzo 1950 e to l’efficienza e la modernità degli strumenti è co-
[1] Stilo, Giuseppe, “Coinvolgimento delle Forze Ar- Corriere della Sera del 18 marzo 1950. stantemente tenuta sotto controllo e l’intera rete può
mate italiane e degli altri corpi militarmente ordinati [9] La Nazione Italiana e Roma del 19 marzo 1950. Il essere messa in efficienza nel più breve tempo per
nel fenomeno UFO nel materiale dell’Operazione Ori- mensile Scienza e Vita del maggio 1951, a p. 259, qualsiasi caso di emergenza. I nostri strumenti radar
gini (1946-1954)”, dattiloscritto inedito, CISU, Fi- nell’ambito di un’inchiesta sui dischi volanti inter- appartengono quasi tutti ai tipi più moderni, che
renze, 1996. Dello stesso Autore: “Le norme giuridi- pellò «ambienti dell’Aeronautica» che apparvero possono spingersi sino a 18 chilometri di altezza e so-
che italiane a fondamento del segreto dell’ammini- «molto riservati» sulla questione. Furono sentiti il co- no in grado di inquadrare corpi che si muovono a
strazione militare sugli oggetti volanti non identifica- lonnello Cremona e il portavoce del gen. Bonessa, qualsiasi velocità nello spazio».
ti”, dattiloscritto inedito, CISU, Firenze, 1996. direttore delle costruzioni (scettici su possibili pro- [25] Atti Parlamentari, Senato della Repubblica, Ri-
[2] Stilo, Giuseppe, Scrutate i cieli!, UPIAR, Torino, getti segreti) e il gen. G. A. Croce (che si rifiutò di sposta all’interrogazione scritta n. 1228 del sen. Giu-
2000, p. 269-271. L’Autore nota come nel periodo dare un’opinione). Si ritiene inopportuno avvalora- seppe Piemonte (PSLI), 1948-50 – CDLXIX seduta, di-
iniziale dell’era ufologica, ossia per gli anni 1946-54, re le varie affermazioni, a mio avviso del tutto di- scussioni, 8 luglio 1950, p. 18272-18273; Il Messag-
«le informazioni disponibili circa un possibile coin- scutibili, circa il cosiddetto Gabinetto RS/33 che sa- gero, La Nazione Italiana, Il Nuovo Cittadino, Il Gior-
volgimento – a qualsiasi titolo esso avvenne – delle rebbe stato istituito in epoca fascista dallo stesso Mus- nale dell’Emilia, Giornale dell’Isola, Corriere della Sera,
Forze Armate italiane e degli altri corpi militarmente solini. Al riguardo: Stilo, Giuseppe, “Fascisti su Mar- tutti dell’8 luglio 1950; Stilo, Giuseppe, Scrutate i cie-
ordinati nel fenomeno UFO, sono praticamente ine- te”, in UFO - Rivista di Informazione Ufologica, n. 27, li!, cit., p. 227-231. Ecco la risposta del sottosegreta-
sistenti». Sono però stati individuati dal CISU alcuni agosto 2003, p. 32-39. rio alla Difesa, Vaccaro: «A nome del Presidente del
documenti che provano come nella tarda estate del [10] Il Mattino dell’Italia Centrale del 27 marzo 1950. Consiglio dei Ministri informo l’onorevole interrogante
’46 il Ministero della Guerra si occupò con una certa Secondo il Somenzi la gran parte dei casi «era dovu- che l’amministrazione militare non ha alcuna comu-
preoccupazione dei “razzi fantasma”. Non hanno in- ta a illusioni», ma una piccola proporzione poteva es- nicazione da fare in merito all’esistenza e alla natura
vece trovato riscontro le indiscrezioni giornalistiche sere riconducibile «a parenti stretti del V-2». dei cosiddetti dischi o piatti volanti. Infatti gli osser-
americane su indagini condotte dalle autorità italia- [11] Lettere all’autore dello S. M. Difesa (III Rep. – Uff. vatori di meteorologia dell’Aeronautica non hanno
ne in quell’anno su questo specifico fenomeno. Sti- Operazioni), prot. n. 134/1376/0105.0 del 18 otto- mai segnalato alcun fenomeno che potesse avere una
lo, Giuseppe, L’alba di una nuova era, UPIAR, Torino, bre 1996 a firma del capo del III Rep. gen. B. A. Gian qualche attinenza con quanto è stato riferito generi-
2004, p. 137-143. Piero Ristori. camente, e talvolta anche in modo contrastante, dal-
Curioso quanto scrisse il giornalista Enrico Signori [12] La Nazione Italiana del 21 novembre 1952 e Il la stampa e dalla voce pubblica, sull’apparizione di
(“UFO. Anche il governo adesso ci crede”, in L’Occhio Mattino dell’Italia Centrale del 24 novembre 1952. La dischi in territorio italiano».
del 16 gennaio 1980): «…le notizie che il nostro go- sua testimonianza sarebbe stata resa, per loro richie- A margine occorre rilevare che in alcuni casi pubbli-
verno vuol saperne di più sulla presenza di ufo nei cie- sta, ai carabinieri di Castelfranco Emilia ed in parti- cazioni legate all’Aeronautica Militare negli Anni 50
li italiani è stata confermata all’Occhio da uno dei colare al comandante della stazione, m.llo Vivoli. Con affrontarono la questione dei “dischi volanti”, te-
massimi responsabili dell’ufficio operazioni del se- il testimone il 23 novembre avrebbe conferito anche nendo però conto che quanto scritto di solito rap-
condo reparto dello Stato Maggiore della Difesa. L’al- «un funzionario di PS». Anche: Stilo, Giuseppe, Ulti- presenta solo l’opinione degli estensori degli artico-
to ufficiale del SIOS che per conto del Ministero del- matum alla Terra, cit., p. 340-350 e AA. VV., UFO in li ed è dunque priva di significati “ufficiali”. La lista
la Difesa ha raccolto dal 1952 (nostro corsivo, NdA) Italia, vol. 1, Tedeschi, Firenze, 1974, p. 157-58. che segue non è esaustiva e l’autore sarà grato a
ad oggi oltre 500 dossier su avvistamenti di oggetti [13] La Nazione Italiana e Il Nuovo Corriere del 2 no- quanti, a conoscenza di altre fonti, le facessero per-
non identificati segnalati da testimoni ineccepibili…». vembre 1954; Giornale del Mattino del 2, 3, 5 e 22 venire al CISU.
Difficile dire se tale dichiarazione sia stata rilasciata novembre 1954; Il Resto del Carlino del 3 novembre “I dischi volanti: realtà o immaginazione?”, in Noti-
sul serio e, soprattutto, se in qualche modo il 1952 1954. Relazioni d’indagine di Stefano Bocciolini (CI- ziario di Aviazione, n. 14 (nuova serie), agosto 1950,
sia stato citato come il primo anno in cui i militari ita- SU) del 1° gennaio 1993 e di Massimiliano Grandi p. 420-424 riprendeva un pezzo apparso su Flying
liani avrebbero cominciato ad accumulare le segna- (CISU) del 26 novembre 2003; AA. VV., UFO in Italia, del luglio 1950. Questo periodico era edito dall’Uf-
lazioni UFO (si veda anche Stilo, Giuseppe, Ultima- vol. 2, Tedeschi, Firenze, 1980, p. 287-304. Si noti, ficio Stampa del Ministero della Difesa – Aeronauti-
tum alla Terra, UPIAR, Torino, 2002, p. 417). in relazione al presunto IR-3 di Castello di Brolio (Sie- ca; Vesco, Renato, “Sguardo critico ai dischi volan-
Ad avviso di chi scrive si può supporre che tali noti- na) del 18 novembre di quell’anno, probabilmente ti”, in Rivista Aeronautica, maggio-giugno 1953, p.
zie siano state rilasciate al Signori, allora residente a dovuto ad un falso, che il maresciallo della stazione 385-472, ripreso dal Notiziario Scientifico-Militare
Firenze, da R. Pinotti, che in quell’articolo era inter- CC di Castelnuovo Berardenga (Siena) dichiarò ai gior- dell’Ufficio Ricerche e Studi dello Stato Maggiore
vistato a lungo. Si noti che in un comunicato stampa nalisti di non avere redatto alcun verbale, dato che dell’Esercito, n. 24, gennaio-febbraio 1954, p. 145-
emesso dal CUN nel gennaio 1980 e di poco prece- dopo il caso di Cennina avevano ricevuto ordine di 180; Fabris, Leonida, “Parliamo un po’ di… dischi
dente l’articolo di Signori si leggeva che «un som- «non occuparsi di marziani in quanto altri si interes- volanti”, in Il Corriere dell’Aviatore, a. II, n. 2, 28 feb-
mario consuntivo quantitativo della più recente on- savano di questa faccenda» (Giornale del Mattino del braio 1954, p. 3. Si trattava dell’organo dell’ANUA,
data di segnalazioni ufologiche in Italia comprese fra 22 novembre 1954). Associazione Nazionale Ufficiali Aeronautica; Salva-
il 1978 e il 1979 indica più di cinquecento (nostro cor- Riscontri si ebbero pure nei casi di Abbiate Guazzo- dori, col. pil. Mario, “Parliamo un po’ di dischi vo-
sivo, NdA) avvistamenti suffragati da testimonianze ne (Varese) del 24 aprile 1950, denunciato alla Que- lanti”, in Il Corriere dell’Aviatore, a. V, n 10, 31 otto-
attendibili…» (Notiziario UFO, a. III, n. 1, 92, gennaio stura di Varese e che «fu oggetto di sopralluogo da bre 1957. Un secondo articolo dello stesso Salva-
1980, p. 9-11). Come non pensare ad un “adatta- parte delle autorità» (Stilo, Giuseppe, Scrutate i cieli!, dori apparve sulla stessa testata nel 1958 (il ritaglio
mento” di quei dati tipico di una testata popolare cit., p. 186-200) e di San Pietro a Vico di Lucca del in nostro possesso è purtroppo privo di indicazioni
com’era L’Occhio? Tentativi da parte mia di trovare 25 luglio 1952 (Stilo, Giuseppe, Ultimatum alla Ter- più precise) sotto il titolo “Sono extraterrestri! Nuo-
conferme con il Signori non hanno ricevuto purtrop- ra, cit., p. 289-297). vo volume sui dischi volanti” ed in esso era recensi-
po alcun riscontro. [14] Fiorino, Paolo, «Il ruolo dell’Arma dei Carabinie- to il secondo libro di Alberto Perego. Può darsi che
[3] Al riguardo è in fase avanzata da parte di Giusep- ri in Italia relativamente alla raccolta di dati relativi Salvadori s’interessasse sul piano privato di UFO. Ec-
pe Stilo un’analisi che sarà pubblicata per il CISU in all’osservazione e alla segnalazione di OVNI sul terri- co infatti quanto scriveva nel primo dei due pezzi ci-
due tomi ad opera della Cooperativa UPIAR. torio nazionale“, dattiloscritto confidenziale inedito. tati: «sapevo da tempo dell’esistenza di questa Avia-
[4] Interviste ad Igino Gatti da parte di P. Fiorino e R. [15] La Gazzetta del Mezzogiorno del 20 settembre zione Elettromagnetica interplanetaria (sic) a mezzo
Cabassi del 14 febbraio 1996 e del 21 ottobre 1998. 1952. di altre fonti, ma questo fascicolo [il riferimento è al
[5] Come emerge dalla lettera resa nota dallo studioso [16] Il Secolo XIX (edizione di La Spezia e Sarzana) del primo volumetto di Perego, NdA] porta dati che igno-
franco-americano Jacques Vallee, lettera in cui Gatti 21 agosto 1996. ravo… Non si tratta di un autore visionario. Per ac-
è chiamato “capitano Luciano” e riportata in Forbid- [17] Il Secolo XIX (edizione di La Spezia e Sarzana) del certarmi dell’attendibilità di questa fonte informativa
den Science. Journals 1957-1969, North Atlantic Books, 22 aprile 1998. mi sono messo in viaggio per Roma ed ho a mia vol-
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ta intervistato l’autore del ‘Rapporto’ con una se- ca scriveva tra l’altro: «l’accurata, ampia raccolta di blica”. In una lettera all’autore indirizzata da Stippel-
duta di 6 ore ed una successiva di due…». E conclu- segnalazioni e di elementi che Lei ha fatto, sarà utile li il 4 marzo 1997, si evince che egli servì presso il co-
deva: «molti di voi, che siete Aviatori e perciò tra i ai nostri tecnici ed ai nostri scienziati…». Il gen. Al- mando della V Allied Tactical Air Force (5º ATAF) qua-
più competenti e acuti osservatori delle cose del cie- fred Gruenther, comandante generale della NATO il le Intelligence Officer. Stippelli nella stessa lettera ha
lo (che non siano competenza degli Astronomi), mol- 16 maggio del ’55 invece aveva scritto a Perego che però negato qualsiasi coinvolgimento diretto della
ti di voi avranno già osservato qualche strana mani- «… questi problemi non cadono nel campo delle mie NATO nella casistica UFO.
festazione, saranno già caduti nel dubbio di avere le responsabilità». Anche in Perego, Alberto, Sono ex- [41] Sebbene all’inizio (in una missiva del 20 febbraio
traveggole, avranno già sentito il pudore di comu- traterrestri!, Edizioni Alper, Roma, 1958, p. 4-6. 1997) mi abbia scritto di non conservare alcuna do-
nicare ai simili ciò che l’occhio sicuramente andava [32] Salvatori, Mario, “Parliamo un po’ di dischi vo- cumentazione visionata a suo tempo, in seguito ad
fotografando. Ebbene accentriamole queste espe- lanti”, in Il Corriere dell’Aviatore, a. V, n. 10, 31 otto- altre mie richieste, si direbbe contraddicendo quan-
rienze e discutiamole affinché non avvenga che i pri- bre 1957. to sostenuto nel suo articolo del 1968, ha spiegato di
mi a conoscere con certezza l’esistenza dello ‘straor- [33] “L’Aeronautica e dischi volanti”, editoriale, in No- non «avere avuto accesso a documentazione UFO agli
dinario’ siano i piantatori di legumi o i venditori di tiziario UFO, n. 3, maggio-giugno 1968, p. 2-7. atti», aggiungendo poi (il 4 marzo 1997) di «non po-
noccioline americane». [34] Air Technical Intelligence Center, Wright-Patter- ter rispondere a tutto quanto richiesto».
Nell’articolo del 1958 Salvadori scriveva ancora: «tra son Air Force base, Dayton, Ohio, How to Make flyo- [42] Lettera di Aimé Michel a Renzo Cabassi del 25
i militari, Esercito e Marina si dichiarano comprensi- brdts, 25 July 1953, con particolare riguardo a: U.S. marzo 1971. Vedasi anche Notiziario UFO, CUN, n.
bilmente incompetenti. L’Aeronautica afferma che il Air Force Technical Information Sheet, p. 34-42. Auto- 39, giugno-luglio 1971, p. 5.
Governo non le ha mai affidato l’incarico specifico di re del fascicolo dovrebbe essere stato il direttore del [43] Michel, Aimé, “Una società segreta mondiale.
occuparsi di questa ‘materia’, né le ha fornito i mez- Progetto Blue Book, cap. Edward J. Ruppelt. Dal 1964 scienziati, cosmonauti e tecnici di diversi
zi finanziari per questa indagine (la lasciano fare agli [35] A suo tempo l’indagine fu condotta per conto paesi studiano 18.000 incartamenti sui dischi volan-
americani che hanno più quattrini). Dichiara inoltre del CUN da Giancarlo Barattini. Il materiale che lo ti”, in Pianeta, n. 12, agosto-ottobre 1966, p. 49-57;
che a sua volta dovrebbe essere informata dagli scien- concerne è ora tutto raccolto nel dossier n. 81 del Gruppo XXX, “La guerra segreta dei dischi volanti”,
ziati. Questi ultimi dicono: fino a quando l’Aeronau- Progetto Italia 3 del CISU, coordinato da chi scrive. in Pianeta, n. 21, marzo-aprile 1968, p. 132-144.
tica non ci fornirà un prototipo di disco volante da Per un ampio panorama si veda quanto scritto da Pier [44] Nell’Annuario per gli Anni Accademici 1953-54
studiare ‘de visu’, per noi i dischi volanti non esisto- Luigi Sani in: AA. VV., UFO in Italia, vol. 3, UPIAR, To- e 1954-55 dell’Università degli Studi di Roma fra i do-
no…». Ritengo che queste considerazioni, fatte da un rino, 1990, p. 141-157. centi dell’Istituto di Statistica compare il dottor Igino
ufficiale dell’Aeronautica, siano indicative di come al [36] “Speciale dossier. Italia: documentazioni ufficia- Gatti, assistente incaricato dal 1° ottobre 1954. Inol-
tempo la questione era affrontata nei nostri circoli mi- li del Ministero della Difesa sugli UFO”, in Notiziario tre, relazioni relative ai colloqui con Gatti redatte da
litari. Occorrerà attendere vent’anni per una “com- UFO, a. III, n. 1, 92, gennaio 1980, p. 3, ripreso pe- Paolo Fiorino (14 febbraio 1996) e R. Cabassi (21 ot-
missione” in senso proprio. raltro da: “I militari e gli UFO in Italia: un impegno di tobre 1998). Peraltro, un abboccamento con Gatti
Un altro articolo su una conferenza stampa di Pere- servizio”, editoriale, in Notiziario UFO, n. 73, gennaio- era già stato ottenuto nel 1969 dal CUN nella perso-
go tenuta all’Hotel Fiora di Roma nel ’58 apparve di marzo 1977, p. 1-5. Ed ancora: Pititto, Gianluca, “Do- na del bolognese Mario Maioli. Gatti aveva però di-
nuovo sul Corriere dell’Aviatore del 31 ottobre di cumenti d’archivio”, in Contact International Italia, chiarato di avere quasi abbandonato studi e ricerche
quell’anno a firma di G. B. Stezzer. Roma, n. 16, 1985, p. 1-5. Oltre che al savonese sull’argomento. Curioso quanto emerge dalla rela-
Ed ancora: “Una ipotesi sulla natura dei dischi volan- Gioacchino Robatto ed al romano Mauro Troccoli zione di R. Pinotti circa l’incontro da lui avuto il 17
ti”, in Notiziario di Aviazione, n. 129, marzo 1960, p. all’autore risulta che tale lettera, cui era allegato il Blue maggio 1974 con il testimone del caso di Fornacet-
76-81, che riprendeva Air Force, vol. 42, n. 11. Book Report, fosse stata inviata anche ai torinesi Gian- te di Calcinaia del 1966. Il teste dichiarò di essersi al-
[26] Il Messaggero del 28 gennaio 1956; La Gazzetta ni Settimo e Giancarlo Barbadoro. lora incontrato a Roma con un militare statunitense
del Mezzogiorno del 29 gennaio 1956; Orlandi, Mar- [37] Clypeus, Torino, a. II, n. 2, giugno 1965, p. 13 alla presenza di un capitano della nostra Aeronauti-
co, AIRCAT. Il catalogo italiano degli avvistamenti ef- (non numerata). ca. Il colloquio, sempre a detta del testimone, sareb-
fettuati da piloti e delle interazioni UFO-aerei, UPIAR, [38] Russo, Edoardo, “La visita del S.I.O.S. – Aero- be avvenuto a Palazzo Baracchini. Il “capitano” era
Torino, Documenti UFO n. 16, luglio 2001, caso n. nautica a Gianni Settimo nel gennaio 1966. Intervi- forse Igino Gatti?
128, p. 17-18. sta in data 3.12.1995”, dattiloscritto inedito, CISU, [45] Gatti, Igino, “Osservazioni sui casi di Torino-Ca-
[27] Stampa Sera del 21 maggio 1959; Orlandi, Mar- Torino; lettera di Arduino Albertini (Torino) a Otello selle – CRC/P e di Mortara del 30 novembre 1973 e
co, cit., caso n. 242, p. 18. Suardi (Fabriano, Ancona) del 2 febbraio 1966, con- 4 dicembre 1973”, Roma, 16 luglio 1977. Anche:
[28] Il Secolo XIX del 20 e del 22 agosto 1958; Cor- servata presso l’archivio dell’autore. La lettera del col. Coppetti, Marcello, in Il Giornale dei Misteri, Tedeschi,
riere d’Informazione del 21-22 e del 22-23 agosto Spaulding è ripresa in: Pinotti, Roberto, UFO: scac- Firenze, n. 108, marzo 1980, p. 11-13; “1973: UFO
1958; Piazzi, Giuseppe, “Un po’ di fantascienza nel chiere Italia, Mondadori, Milano, 1992, p. 322. a Caselle…”, in Notiziario UFO, CUN, n. 105, luglio-
cielo di Udine”, in Oggi a. XIV, n. 36, del 4 settembre [39] Lettera di Mario D. di Asti alla redazione de Gli dicembre 1986, p. 16-19; Pinotti, Roberto, UFO: scac-
1958, p. 23. Sul piano aneddotico, si sappia che sul Arcani, Milano, del 29 novembre 1976. La lettera è chiere Italia, cit., p. 75-78.
numero 11 del marzo 2000 della rivista UFO Network conservata, proveniente dal fondo archivistico Cly- [46] Archivio del Progetto OVNI/FA del CISU.
era apparsa la lettera di una certa «Anna Maria, di Ro- peus, presso gli archivi centrali del CISU. [47] Relazione sul colloquio intercorso fra R. Cabassi
ma», secondo la quale al padre nel 1956 sarebbe [40] Stippelli, Francesco, “Sono veramente un miste- e Luigi Tescione, Padova, il 27 febbraio 1999.
occorsa un’esperienza UFO mentre, come militare, ro gli U.F.O?”, in Aeronautica, a. XIII, n. 23, 15 di- [48] Bonzio, Giovanni, “Ufo visto a Mestre”, in Tri-
prestava servizio in ambito NATO. Costui, insieme ad cembre 1968, p. 7. Da una lettera del sottufficiale buna Illustrata, Roma, a. 77, n. 11, 12 marzo 1967,
alcuni colleghi radaristi di Roma avrebbe osservato di dell’Aeronautica Giulio Fassio (prolifico autore di ar- p. 16. Nell’articolo si riferisce che: «l’Aeronautica
notte «un grande sigaro arancione volteggiare a ve- ticoli sugli UFO in genere pubblicati dai periodici At- militare italiana ha dato incarico ai suoi esperti di con-
locità elevata». A detta dell’uomo il comandante del- terraggio Forzato e Il Corriere dell’Aviatore) indirizzata durre una inchiesta per identificare l’oggetto a forma
la base (non nominata) avrebbe imposto a tutti i pre- al torinese A. Albertini il 28 febbraio 1969 si appren- circolare…».
senti il silenzio assoluto sulla vicenda. Il 26 ottobre de che all’epoca Stippelli era un ufficiale dell’Aero- [49] Oltre al coinvolgimento dei Carabinieri, risulta
1956 un altro episodio avrebbe coinvolto nello spa- nautica in s.p.e. e che prestava servizio presso un al- che – come si avrà modo di spiegare meglio trattan-
zio aereo di Brindisi un pilota militare che secondo le to comando con gli americani e che per diverso tem- do in un prossimo articolo gli Anni 70 del secolo scor-
notizie disponibili avrebbe cercato di intercettare un po aveva operato per il SIOS - Aeronautica. Fassio as- so – in alcune circostanze il SIOS - Aeronautica si sia
“qualcosa” che volava a notevole altezza e di cui nul- seriva inoltre che da un colloquio da lui avuto con avvalso per le indagini di allievi ufficiali anche neo-
la trapelò dai comandi aeronautici (Orlandi, Marco, Stippelli, costui avrebbe asserito che gli era “stato rac- laureati. In un’occasione sappiamo di un fisico cui fu
op. cit., caso n. 116, p. 18). comandato di non mettere in allarme l’opinione pub- dato tale incarico.
[29] M. C., “Conferenza. Parla il generale Cavalera.
Blitz sugli UFO dell’ex-capo di Stato Maggiore della
Difesa”, in Il Messaggero dell’11 ottobre 1980; Cava-
lera, Francesco, “Parliamo anche noi di UFO”, con-
versazione svolta il 9 ottobre 1980 nella riunione con- II L
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viviale del Rotary Club di Roma Sud; carteggio e tra-
scrizione colloqui telefonici intercorsi fra Paolo Fiori-
no e Francesco Cavalera tra il 9 novembre 1992 e il
17 agosto 1996.
Per la prima volta dagli archivi dell’FBI i
[30] Fiorino, Paolo, “L’UFO del Presidente”, in UFO - documenti, un tempo segreti, che dimostrano
Rivista di Informazione Ufologica, n. 28, gennaio 2004,
p. 13-16. Si noti che nel libro di J. Vallee Passport to il vero interesse della polizia federale
Magonia, Henry Regnery, Chicago, 1969, p. 293-294 americana per gli UFO. Una nuova chiave di
l’ATIC statunitense è citata come fonte del caso di Ca-
stel Porziano. Negli archivi del Progetto Blue Book è lettura della “congiura del silenzio”, sulla
presente anche il nominativo completo del testimo-
ne. Sono in corso da parte del CISU indagini volte a
base di una documentazione rigorosamente
rintracciarlo e ad un tentativo di abboccamento. originale, in una prospettiva inaspettata.
[31] Perego, Alberto, L’Aviazione di altri pianeti ope-
ra tra noi, CISAER, Roma, 1963, p. 2. Vi è riportato
anche il testo di una lettera scritta dall’Autore il 22 206 pagine con 26 foto e illustrazioni fuori testo
ottobre 1957 al sen. Angelo Cerica, presidente della
Commissione Difesa del Senato e che in precedenza
12,91 euro (iscritti CISU € 10,33)
era stato comandante generale dei Carabinieri. Ceri-
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II 1° gennaio (e giorni seguenti) lare il fenomeno ricordandosi di un episodio della trasmis-
Alle ore 15.30 un pubblico ufficiale in servizio avvista «uno sione “Stargate” dedicato ai cerchi nel grano.
strano oggetto di forma allungata senza ali, emanante fa- Si tratta di uno dei numerosi casi di formazioni al suolo (in
sci di luce arancioni» che variano di tonalità. L’oggetto sem- questo caso non collegata ad avvistamenti UFO) avvenuti
bra ruotare su se stesso, fino a fermarsi sospeso per aria per nel corso del semestre.
circa due minuti. Trascorso tale periodo, un secondo cor- [Segnalazione del teste al CISU, 25/04/04]
po di dimensioni minori e di forma differente si avvicina al
primo. Non è chiaro come l’avvistamento sia terminato, tut- SESTO SAN GIOVANNI (MI), 21 maggio
tavia l’episodio non sarebbe stato altro che il prologo di un Due fidanzati osservano in cielo, alle ore 21.18 dal balcone
presunto incontro ravvicinato. Il 2 gennaio verso le ore 16, di un’abitazione, un disco «di forma rotonda, molto gran-
mentre il teste cerca di prendere sonno, si sente improvvi- de e luminoso di azzurro e bianco», dalle dimensioni ap-
samente immobilizzato e osserva una sagoma di colore ver- parenti di un aereo. I due hanno l’impressione che l’oggetto
de e con «occhi smisurati di colore nero» con le mani pro- abbia tante finestrelle disposte in modo equidistante dalla
tese verso la testa dell’ufficiale. Accompagnato all’osserva- quale esce una luce bianca molto intensa. L’oggetto ruota
zione, il teste percepisce un forte ronzìo metallico. Una vol- su se stesso «ma senza mai lasciare la luce azzurra sopra»,
ta riacquistata la mobilità, il soggetto cerca di colpire la sa- e si muove lentamente. Si ferma per circa 15 secondi pri-
goma che scompare all’improvviso. Nei momenti successi- ma di scomparire rapidamente. Dopo pochi secondi dalla
vi nella caserma avviene un black-out elettrico e telefonico. sua scomparsa il cielo, in corrispondenza del punto in cui
Nei giorni 5 e 7 gennaio il teste sogna di partecipare ad ul- si trovava l’oggetto, diventa rosso per qualche minuto. Si
teriori eventi tipicamente ufologici. conoscono le coordinate esatte del punto di osservazione,
[Segnalazione sulla mailinlist Ufoitalia_net, 06/01/04 - UFO Updates, 23/06/04 rilevate con un GPS, e l’osservazione dura in tutto circa tre
- Inchiesta di Roberto Malini - Contributi di Nico Conti] minuti.
[Segnalazione dei testimoni al CISU, 21/05/04 - Questionario dei testimoni al
ROMA, 17 febbraio CISU, 22/05/04]
Sono le 18.30 circa e tre giovani amiche si trovano in auto
in una zona collinare oltre il raccordo anulare; il cielo è se- RHO (MI), 30 maggio (e giorni seguenti)
reno. Tutt’a un tratto le tre notano «un forte bagliore di co- Sono circa le tre di sabato notte e alcuni ragazzi (presumi-
lore non ben definibile» (verde/giallo), inizialmente inter- bilmente almeno sette persone) stanno conversando sul
pretato come una stella, nel quale si distinguono delle fine- piazzale di un centro sportivo in periferia; improvvisamen-
strelle scure simili ad oblò. Inizialmente l’UFO si muove len- te vedono una luce fortissima «ferma in un campo oltre la
tamente in direzione dell’auto, sicché le tre decidono di ac- strada», che viene in un primo momento identificata come
costare e di scendere dal veicolo. Una delle tre ragazze fo- conseguenza di una piccola esplosione. Quando le perso-
tografa l’oggetto con un cellulare dotato di fotocamera; l’og- ne si avvicinano per capire di cosa si tratti la luce scompa-
getto continua ad avvicinarsi e, per lo spavento, le testimo-
re come se fosse «avvolta da un vortice». La mattina suc-
ni decidono di scappare. Tornate sul luogo dopo circa un
cessiva nel campo vengono ritrovati tre cerchi perfetti del
minuto, notano che l’oggetto non è più visibile. Nella foto
diametro di cinque metri realizzati piegando e intreccian-
si intravedono tre strisce luminose non meglio definibili. La
do l’avena «con movimento rotatorio in senso antiorario»,
durata totale dell’avvistamento è di circa tre minuti.
ciascuno collegato agli altri da corridoi.
[Segnalazione di una teste al CISU, 16/04/04 - Questionario di una teste al CI-
La notizia riscuote un certo successo sui media, anche se
SU, 23/04/04]
viene avanzata l’ipotesi che si tratti di una burla ben orga-
nizzata. Nello stesso periodo, altre segnalazioni giungono
S. MICHELE AL TAGLIAMENTO (VE), 25 aprile da località vicine.
Un agricoltore trova, in due dei suoi tre campi d’orzo, «del- [Il Giornale, 03/06/04 - Il Giorno ed. Milano/Rho e Bollate, 04/06/04 - Inchie-
le enormi chiazze» di piante schiacciate. La persona foto- sta di Teodoro Di Stasi, 07/06/04 - Contributi di Roberto Labanti, Alfredo Lis-
grafa le forme (differenti tra loro) che non reputa come for- soni, Gianfranco Degli Esposti ed altri]
mazioni dovute all’azione del vento. Egli decide di segna- s.r.
STATISTICHE COMPLESSIVE ra-ufologici” (un quinto del totale), tagli da parte dei testimoni. La distri-
Si è già detto del confronto tra il pri- dovuto in parte al minor numero di buzione oraria non presenta partico-
mo semestre 2004 e gli anni preceden- avvistamenti registrati in questi sei lari anomalie.
ti come numero di casi. La distribu- mesi; le luci notturne, pur se in dimi- Infine, questo è il primo anno per il
zione per regione vede il ruolo predo- nuzione, continuano a rappresentare quale esistono statistiche affidabili sul-
minante della Lombardia (quasi un oltre metà della casistica. Grazie an- la fonte delle segnalazioni, ovvero sul
quarto delle segnalazioni), seguita a che all’avvento degli apparecchi digi- modo in cui i testimoni scelgono di
grande distanza da Lazio, Emilia-Ro- tali, è abbastanza elevata la percen- diffondere la loro esperienza. In base
magna e Piemonte. Come al solito, nel tuale di casi documentati da fotogra- alle informazioni raccolte, meno di un
Nord Italia si è verificato il maggior fie, anche se in gran parte “inquinata” quarto degli avvistamenti è risultato
numero di avvistamenti: oltre metà nel dai casi in cui il testimone non ha os- proveniente dalla stampa, e meno del
primo semestre 2004, mentre al Cen- servato visivamente l’oggetto foto- 10% da internet (ad esempio forum di
tro se ne è verificato poco più di un grafato (13 su 28 casi con foto). discussione non legati a particolari cen-
quarto e circa il 16% nel Sud e isole. Ad una prima analisi non è stato pos- tri ufologici). Quasi il 60% delle testi-
La distribuzione per tipologia evi- sibile fornire una valutazione delle monianze, invece, è stato reso diretta-
denzia l’aumento, rispetto agli anni possibili cause per oltre i due terzi dei mente agli ufologi.
scorsi, della proporzione dei casi “pa- casi, soprattutto per mancanza di det- g.a.
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RASSEGNA CASISTICA
TRE DONNE OSSERVANO UN “TRIANGOLO VOLANTE” A BASSA QUOTA specie di coda, anch’essa munita di
luci di vari colori. M. ha paragonato
l’oggetto a una libellula, P. a una
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vallo tra aprile e giugno 1997 e un cosa possano corrispondere le miria- immagini da presentare sugli appo-
orario tra le 22 e le 23.30 (ora legale), di di luci osservate, sia ad occhio nu- siti schermi.
causa l’imprecisione nella data do sia col binocolo, che ricoprivano la Il velivolo non identificato, però, non
dell’avvistamento - non era presente struttura triangolare. si mostrò sulla strumentazione di bor-
nella zona di cielo interessata dal fe- Tra l’altro, proprio quest’ultima pare do. In conseguenza di ciò, in pochi at-
nomeno alcun corpo celeste di signi- aver avuto dimensioni ragguardevo- timi i due piloti cominciarono ad al-
ficativa luminosità. In effetti, una li. Se si considera che il corpo princi- larmarsi e, senza avere il tempo di co-
coincidenza potrebbe esserci: la stella pale, quando era più vicino alle testi- municare via radio con il controllore
di maggior visibilità a sud-est era An- moni, sottendeva ad occhio nudo un del traffico in ascolto, si resero conto
tares che, ad esempio, alle 23.30 di sa- angolo tra i tre e i quattro gradi, rap- che l’oggetto si trovava ad una quota
bato 10 maggio - probabile data portato al campo visivo del binocolo inferiore a quella dell’MD-80, anche
dell’avvistamento - si trovava a 6° utilizzato per l’osservazione (Zenith se non erano in grado di determinar-
sull’orizzonte e possedeva una ma- Marine 10x50), un aereo sarebbe sta- la con precisione.
gnitudine di 0,96, certamente signifi- to ben riconoscibile. Ad esempio, la Il “velivolo” all’osservazione altro non
cativa, ma sufficiente per attrarre l’at- Luna piena ha una dimensione an- era che un qualcosa di forma piatta
tenzione della signora e delle figlie, a golare di “solo” mezzo grado. e tonda, di piccolo spessore e di di-
loro detta interessate all’osservazione In conclusione, dalle indagini espe- mensioni non ben definibili vista la
del cielo notturno? rite ed in assenza di ulteriori dati si- distanza che si interponeva tra l’ae-
Per quanto riguarda invece la possi- gnificativi, ad avviso dell’inquirente reo e l’oggetto. Più o meno, tuttavia,
bile errata percezione di un aereo più il caso rimane non identificato. secondo il testimone poteva essere lun-
o meno comune, non si comprende a go due o tre metri, anche se l’impres-
sione personale del testimone era che
poteva essere anche più piccolo. L’og-
UN FENOMENO NON IDENTIFICATO FA VIBRARE UN AEREO NEI CIELI TOSCANI getto era di colore bianco.
Un fatto ancora più strano si verificò
al momento del passaggio dell’ogget-
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“Umanoide volante”
nel Sassarese
DATA: un giorno di giugno di un anno gambe piccole». L’aspetto
compreso fra il 1984 ed il 1990 Non notò eventuali «piedi» perché le e la discesa
dell’umanoide
ORA D’INIZIO DELL’AVVISTAMENTO: estremità delle gambe erano nascoste volante visto
poco prima di mezzogiorno alla sua visuale, ma ricorda che uno presso Usini
LOCALITÀ: S’abbadosu secchidu di Usini dei contadini, il signor P. S. di Usini (schema di
(Sassari) (purtroppo scomparso da diversi an- A. Cuccu)
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condo linee curve che partivano dal
centro: in altri termini, una parte
dell’erba sarebbe stata dritta («nor-
male») ed un’altra invece «piegata co-
me se una mano l’avesse inclinata tut-
ta in un senso, fino a disegnare un cer-
chio» quasi regolare. Associarono al-
l’avvistamento serale pure delle «bru-
ciature» viste su un albero nei pressi.
Potete vedere una riproduzione del-
l’aspetto del cerchio, opera di G.
A questo punto il racconto assume
La forma che avrebbe avuto la traccia di “erba contorni via via più fantasmagorici. Il volto che avrebbe avuto l’entità
piegata” dai testimoni associata agli avvistamenti La stessa sera del secondo giorno - os- vista da G. e R. (da un disegno di G.)
sia quello in cui i due avevano visto
zonte nel cielo stellato avrebbero vi- il cerchio nell’erba - intorno alle 22.30, dell’entità della sera prima. Esse fini-
sto uno squarcio di luce, come una li- G. e R. avrebbero fatto un giro in Ve- vano dove iniziava la strada asfalta-
nea gialla (o «blu» per R.) disegnata spa nella zona dei fatti. Ad un tratto, ta. Una di queste, disegnata in base
dall’alto vero il basso («quasi come dietro dei fichi d’India, in prossimità al ricordo del teste, la potete vedere in
una fenditura nel cielo, un’apertura della scuola elementare di Nasidi, una ricostruzione di Pietro Torre.
di un’altra dimensione»). La «linea» mentre G. guidava, R. disse di aver E’ a questo punto che entra in gioco
sarebbe scomparsa di colpo, ma subi- scorto in lontananza «i contorni di un un terzo, presunto protagonista di que-
to dopo avrebbero scorto «un oggetto umanoide (luce tipo neon)». sta incredibile sequela di avventure.
sferico di colore scuro simile ad un pia- Avvicinatisi alla scuola, i due avreb- Quella stessa sera, non contenti, (G.
netino» o alla «Luna con dei crateri bero visto «un umanoide» che avreb- con Torre ha parlato di loro «inco-
sulla sua superficie», di dimensioni ap- be preso a correre. Avrebbero tentato scienza») i testimoni avrebbero infat-
parenti «più piccole della Luna» che di inseguirlo in moto, ma a quel pun- ti contattato un loro amico, V., all’epo-
scendeva diagonalmente, avvicinan- to l’entità «più che correre scompar- ca circa diciannovenne; amante del-
dosi sino a «non più di cinquecento ve letteralmente per comparire più l’elettronica, radioamatore e forse af-
metri», fino a cadere, presumibilmen- avanti in una piazzetta». fascinato dal loro racconto, costui
te, in una zona verde del paese, pres- La zona era poco illuminata e G. ha avrebbe deciso di «aiutarli ad avere
so uno spiazzo dove c’era un albero di ammesso che «potevamo anche sba- un contatto» (sic). Intorno alle 22.30
castagno. Il fenomeno si era protratto gliarci su quello che stavamo veden- della sera successiva in tre sarebbero
in tutto per circa dieci secondi. do». Però, arrivati nella piazzetta e fer- tornati al solito posto vicino all’ulivo
Dopo un naturale sgomento, i testi- matisi, i testimoni avrebbero visto l’en- presso il quale R. aveva visto la «fiam-
moni avrebbero cercato di dare una tità che saliva delle scale a non più di mata» e il «fascio di luce verde» già
spiegazione all’accaduto, ma senza dieci metri da loro, fermandosi pro- descritti.
riuscirci. Dopo qualche ora, verso le prio sotto ad un lampione, per poi gi- G. e V. sarebbero rimasti in auto con
23.30, R., uno dei due, rientrando ver- rarsi e «fissarli negli occhi». una ricetrasmittente, mentre R. sa-
so casa e passando proprio vicino a L’entità sarebbe stata «vestita di ne- rebbe andato a posizionarsi in pros-
quella zona, raccontò a G. di aver vi- ro» o «scura», con «una specie di tu- simità dell’ulivo con un’altra ricetra-
sto a circa trenta metri di distanza ta, di media statura, senza capelli, oc- smittente, nel buio completo, ma con
«una fiammata rossa a terra» e subi- chi più grandi di quelli che ho dise- una torcia elettrica in tasca.
to dopo «un fascio di luce verde che gnato (anche in questo caso si veda Dopo circa mezz’ora R., ormai stan-
partiva dalla stessa verso l’alto, fino quanto G. schizzò per l’inquirente, co, avrebbe deciso di sedersi. Ad un
a scomparire». Addirittura, R. avreb- NdR), testa più grossa della nostra e tratto, però, G. e V. avrebbero ricevu-
be rivisto lo stesso fenomeno nello stes- non si vedeva né la bocca, né il na- to una chiamata con la ricetrasmit-
so luogo, da tre a sei sere dopo. so». Avrebbe avuto però pure «pan- tente nella quale il primo sosteneva
Comunque sia, il giorno dopo l’osser- taloni, giacca e camicia» (si tratta di di sentire dei passi che si avvicinava-
vazione collettiva della «caduta» del- una modifica fornita da G. in un se- no verso di lui. Subito dopo lo avreb-
la «sfera scura», G. e R. sarebbero tor- condo momento). Non distinsero be- bero sentito chiamare aiuto.
nati in piena luce sul luogo dell’espe- ne la forma delle mani, ma proprio G. si sarebbe precipitato verso di lui e
rienza serale. Da quel momento gli «in mano» l’entità avrebbe avuto un facendo luce con una torcia sarebbe
eventi avrebbero subito una forte ac- oggetto lucente allungato («come un riuscito a trovarlo «svenuto» sotto un
celerazione. ombrello chiuso») che «sembrava muretto. Con l’aiuto di V. lo avrebbe
Il punto dell’avvistamento, a suo tem- un’arma»; l’entità e G. si sarebbero caricato in auto. Ripresosi, R. avreb-
po, era una zona completamente ver- «guardati negli occhi per dei secondi be raccontato agli altri due di «esser-
de con erba alta sui venti centimetri; che sembrarono interminabili, dopo si trovato di fronte» (o «girandosi») lo
nelle vicinanza c’era un albero di uli- di che, forse avendo visto che i ragaz- stesso essere della sera prima che al-
vo. La frazione di Nasidi è formata da zi non volevano fargli del male, [l’en- lungando il «braccio», gli avrebbe
case sparse; ora da quelle parti han- tità] decise di andarsene tranquilla- «messo una mano sulla testa» facen-
no costruito un complesso di case po- mente per un viottolo del paese». dogli «sentire un forte bruciore fino a
polari e nel punto esatto del presun- Il giorno dopo, tornati vicino alla farlo svenire». R. avrebbe visto bene
to atterraggio c’è una piazzetta. Ad scuola, i ragazzi, sul terreno compat- l’entità da vicino avendogli puntato
un tratto tutti avrebbero visto che «l’er- to avrebbero trovato delle «strane trac- per un istante la torcia contro.
ba (era stata) spostata come da un ce», forse una decina, dalla forma «ret- R., nell’intervista telefonica fattagli,
vortice, formando un cerchio in ter- tangolare ma impresse come un pa- non pare oggi ricordasse il suo «sve-
ra di 1,5–2 metri di diametro». rallelepipedo posto di spigolo», che su- nimento» (disse che si trattava di una
L’erba sarebbe apparsa piegata se- bito associarono all’avvistamento cosa poi raccontatagli da G.), ma ha
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UFO
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HESSDALEN
Le stagioni di Hessdalen
I RISULTATI E LE ANALISI DELLE MISSIONI IN NORVEGIA DAL 2000 ALLA PRIMA INVERNALE DEL 2004
DI RENZO CABASSI
I FENOMENI LUMINOSI IN
ATMOSFERA DI HESSDALEN
U no dei più rilevanti problemi che
la ricerca sui Fenomeni Luminosi di
pegno futuro, magari per altri cinque
anni. E questa è la nostra intenzione.
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UFO
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HESSDALEN
mente, una nuova missione in Nor- di ricezione segnali radio per i 2.4
vegia, condotta da Massimo Teo- GHz (ricevitore e antenna) e un si-
dorani, Simona Righini, allora lau- stema per l’analisi di spettro Sen-
reanda in astronomia; Andrea Cre- tinel 1 (1420 MHz). Durante que-
monini, ingegnere elettronico del sta spedizione organizzativa, i due
CNR e Flavio Gori, ricercatore ricercatori bolognesi hanno potu-
esperto di onde radio VLF e coor- to osservare e riprendere in video
dinatore europeo di NASA-INSPI- un evento luminoso non meglio
RE Project, Inc. Alla missione par- identificato, svoltosi il 29 agosto al-
teciparono anche Stelio Montebu- le 22.50. Le immagini sono state
gnoli, Marco Poloni e Jader Mona- messe a disposizione della comu-
ri, sempre del CNR/IRA fino a rag- nità scientifica per un’eventuale
giungere il numero di sette ricer- analisi.
catori italiani in valle. Nel settembre dello stesso anno, il
La missione EMBLA 2001 fu prece- CIPH ha collaborato, inoltre, con
duta, il 31 maggio, da un meeting il Gruppo Astrofili Columbia di
italo-norvegese svoltosi presso i Ra- Ferrara che congiuntamente alla ri-
diotelescopi di Medicina, che fu an- vista di divulgazione astronomi-
che l’occasione per una conferenza ca Coelum ha organizzato una spe-
stampa dalla quale scaturì una dizione ad Hessdalen dal 23 al 29
grande visibilità alle iniziative che settembre. La collaborazione è con-
si stavano portando avanti. sistita in un appoggio logistico che
Durante la permanenza in valle - ha permesso al gruppo, formato da
24 luglio/22 agosto - furono scat- La missione invernale 2004 - Un’antenna si staglia 19 persone tra cui Romano Serra,
nella valle di Hessdalen completamente innevata
tate varie fotografie ed eseguite ri- fisico e astronomo, di poter osser-
prese televisive anche di presunti vare una serie di eventi luminosi
HP. Fu raccolto inoltre molto materia- ma specifico di ricerca in valle fu, inol- in cielo - “mini-flares” - di vita brevis-
le radio (VLF). Questo materiale ha tre, direttamente condotto, dall’ 1all’ sima e che non hanno avuto, da parte
prodotto numerosi articoli e contri- 8 agosto da Matteo Leone (respon- degli osservatori che possono contare
buti apparsi sia nei siti WEB del Co- sabile scientifico del CIPH, fisico), e una lunga esperienza osservativa e an-
mitato, sia su quello del Project Hes- da Flavio Gori, divenuti in seguito che fotografica anche di sciami me-
sdalen ma anche su altre pubblicazio- parte integrante del Comitato. teorici in ogni parte del mondo, alcu-
ni on-line e anche cartacee. Ad EMBLA Come del resto negli anni precedenti, na spiegazione. Un report è stato pub-
2001 (con il termine EMBLA associato anche in quell’occasione fu organiz- blicato da Massimiliano Di Giuseppe
all’anno di svolgimento, dal 2000 è uso zato, dal Project Hessdalen norvege- e Ferruccio Zanotti sul numero di feb-
chiamare le missioni realizzate in Nor- se, un meeting internazionale al qua- braio 2004 del mensile Coelum.
vegia da ricercatori italiani e norvege- le parteciparono ricercatori italiani e
si) fu anche ospite Giorgio Pacifici, di norvegesi anche esterni al Project Hes-
LA MISSIONE 2004
RAI International, che produsse un do- sdalen e al CIPH. Durante questa mis-
cumentario andato in onda nel 2003 sione, Massimo Teodorani e Gloria La Winter Mission 2004 (WM2004) è
durante una puntata di Voyager, il pe- Nobili svolsero una autonoma ricerca partita da Bologna il 20 febbraio e si è
riodico televisivo di RAI 2. finanziata da altro sponsor, il report conclusa il 29 dello stesso mese. Il team
Presenti per alcune settimane anche i relativo è pubblicato sul sito WEB del all’opera: Jader Monari, Gian Luca
giornalisti scientifici Gianluca Ranzi- Project Hessdalen. In questo caso il Andreoli e Franco Fiocchi.
ni (rivista Focus, fisico di formazione) CIPH contribuì fornendo loro lo spet- Il bilancio complessivo della spedi-
e Luigi Bignami (rivista Panorama e troscopio ROS della Rainbow Optics, zione ha confermato che tutti gli obiet-
rete televisiva Italia 1, geologo di for- già utilizzato l’anno precedente du- tivi importanti che ci eravamo propo-
mazione). rante EMBLA 2001. sti in sede di organizzazione sono sta-
Nel 2002, il 6 aprile, si svolse un mee- Il report Teodorani-Nobili ha prodot- ti raggiunti: dalla prova sul campo
ting a Medicina dove si confrontaro- to un’ampia discussione metodologi- della Mini Portable Station, un siste-
no idee e conoscenze in special modo ca cui hanno partecipato anche Mat- ma portatile per la registrazione di da-
in relazione agli aspetti geofisici del- teo Leone, Michele Moroni, Iacopo Ni- ti radio (VLF) e video di eventi lumi-
le ricerche sui fenomeni di Hessdalen. colosi e Nicoletta Ricchetti che sarà nosi, alla raccolta di dati con il radar
In quell’occasione Lorenzo Gionfra e utile per le prossime missioni. UHF e con il rilevatore EFM, atto a mi-
Sabrina Mugnos presentarono una re- Nel 2003 si è impostata la prima mis- surare l’elettricità terrestre, realizzato
lazione dal titolo “Progetto di massi- sione invernale, da svolgersi nel 2004. da Valter Gennaro del Gruppo Fenics
ma per una prospezione geomagne- Dal 21 agosto al 5 settembre, Jader per conto dell’Unione Meteorologica
tica nella zona di Hessdalen” che è tra Monari e Gian Luca Andreoli hanno del Friuli Venezia Giulia, con sede a
i documenti prodotti dal CIPH, a di- realizzato un momento preparatorio Cividale del Friuli.
sposizione dei ricercatori. in valle con il trasporto e l’assem- Gli strumenti hanno risposto bene al-
Anche in quell’anno si organizzò una blaggio di strumenti e software. Oltre le condizioni climatiche sub-artiche
spedizione, dal al 3 al 25 agosto, in all’individuazione dei siti ove svolge- e, fortunatamente, anche i nostri uo-
Norvegia, sempre nell’ottica di sup- re l’attività della missione invernale, mini...
porto al Project Hessdalen di Erling si è proceduto a test di funzionalità Bjørn Gitle Hauge del Project Hes-
Strand, e condotta da un gruppo di ri- degli strumenti già presenti in valle e sdalen ha partecipato a questa mis-
cercatori del CNR composto da Stelio si è installato l’equipaggiamento ne- sione dando un notevole contributo
Montebugnoli, Simona Righini, Mar- cessario alle comunicazioni (stazione alla sua riuscita. Contributo rinnova-
co Poloni, Andrea Orlati, Nicoletta La- radio 27 MHz e antenna base). Sono to e importante anche da parte di
schi. In quell’occasione un program- anche state installate apparecchiature quello che ormai è divenuto il “nostro
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HESSDALEN
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radio raccolti mostravano emissioni in- GUARDANDO AVANTI il necessario rodaggio, ma anche per
teressanti. L’aver impostato la massi- incominciare a meglio delineare le ca-
ma ricerca in valle nel settore delle on- Coerentemente al suo obiettivo di da- ratteristiche e i modelli dei fenomeni
de radio ha permesso di sviluppare re continuità alla ricerca sui fenome- che ci interessano.
una buona strumentazione, grazie an- ni di Hessdalen (ed Hessdalen-like), il Per tutti questi primi cinque anni di
che al notevole supporto del know how CIPH ha già iniziato a programmare attività il Comitato non ha mai espres-
dei ricercatori CNR. Sempre più au- i futuri impegni e così, nel campo più so una sua definitiva opinione in me-
menta il materiale ritenuto interessan- propriamente tecnologico, la realiz- rito alle ipotesi esplicative avanzate
te dagli esperti delle VLF da sottopor- zazione di ULFO (Ultra Low Fre- attorno ai fenomeni luminosi di Hes-
re a verifica e in qualche modo corre- quency Observatory = Osservatorio a sdalen. Ha lasciato piena decisione di
lare ad altri dati per cercare di confer- frequenza ultra bassa) riceverà un organizzazione e di metodi ai team
mare l’ipotesi che l’apparizione di un nuovo impulso, divenuto oggi ancor di ricercatori che si sono succeduti
evento luminoso anomalo in atmosfe- più importante grazie al prosegui- nelle missioni 2000, 2001, 2002, 2003
ra possa lasciare una traccia nello spet- mento delle ricerche di Stelio Monte- e 2004 (WM2004). Ha pubblicato i re-
tro radio delle onde lunghissime. bugnoli e Flavio Gori sui dati radar e port dei ricercatori sul suo sito WEB
Tutto questo conferma la buona scel- VLF registrati durante le missioni pas- e si è preoccupato del reperimento
ta del team italiano a dare continuità sate, e a quest’ulteriore sforzo orga- fondi. Sempre con grande attenzione
alla raccolta di dati in Norvegia, no- nizzativo parteciperà Andrea Ghedi, alla correttezza dei metodi e soprat-
nostante le difficoltà di ordine orga- che dal 2003 si è associato al gruppo tutto alla qualità della divulgazione
nizzativo ed economico. Su questo di ricercatori e tecnici del CNR nella dei report e delle informazioni ri-
punto ha particolarmente insistito realizzazione di ULFO. guardo alle ricerche sui HP e sui fe-
Bjørn Gitle Hauge (Østfold University Si sta inoltre concludendo anche la nomeni HeLP (Hessdalen-Like Pheno-
College e Project Hessdalen), che ha realizzazione di un nuovo radar an- mena, fenomeni simili a quelli di Hes-
così concluso i suoi interventi: «L’ita- cora più portatile di quello finora uti- sdalen).
lo norvegese EMBLA-team si presen- lizzato, uno strumento di misura del- Non neghiamo che la raccolta di fon-
ta come il principale gruppo scientifi- la radiazione luminosa con particola- di è sempre stato il punto dolente per
co nel mondo di quest’area di ricerca. ri performance in grado di rilevare ve- l’evoluzione della ricerca. Il comitato
L’EMBLA-team ha guadagnato abba- locissime variazioni di luminosità ed non gode infatti di alcun sostegno
stanza esperienza da incominciare una ulteriore strumentazione che troverà pubblico, e trova tra privati i mezzi
campagna scientifica più lunga e per nelle prossime missione gli ambienti per sviluppare i propri programmi.
risolvere il problema». e le situazioni più idonee non solo per
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http://www.cisu.org http://www.upiar.com http://www.ufo.it
È il sito principale del CISU: migliaia di files di La libreria on line per acquistare libri, riviste, Uno dei siti più ricchi di informazioni al mondo:
testo ed aggiornamenti settimanali dell’UFOTEL documentazioni e per associarsi al CISU casistica, foto, informazioni, links
http://www.ufodatanet.org II S
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http://utenti.tripod.it/cisu_lazio http://www.ufotuscia.it
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RIVISTA DI INFORMAZIONE UFOLOGICA
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RECENSIONI
rebbe riusciti a determinare la distan-
ANALISI STATISTICHE DUBBIE, TEORIE AZZARDATE NEL LIBRO DEL CAPO DEL SEPRA za del fenomeno dalle cellule stesse ne
desume l’energia minima che sarebbe
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UFO
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R E C E N S I O N I
Il terzo vero UFO del SEPRA è l’osser-
ALESSANDRI vs VELASCO: UN MATCH SENZA FINE
vazione «confermata dal radar» di un
«oggetto immenso» da parte del-
l’equipaggio di un Airbus, avvenuta il Robert Alessandri, marsigliese, dapprima interessato all'astronautica, aderì al
28 gennaio 1994. gruppo francese CERPA occupandosi dell'ondata belga del 1989-90 e - in ma-
Vélasco però si dimentica di precisare niera assai polemica verso il SEPRA - delle osservazioni collettive del 5 novem-
che traccia radar ed osservazione visi- bre 1990. Allontanatosi dal CERPA, ha dato vita al gruppo INH Evidence e nel
va sono del tutto inconciliabili e che 1997 ha pubblicato la rivista Univers OVNI, cessata dopo soli due numeri.
prese separatamente non appaiono in- Le pesanti critiche di Alessandri al lavoro di Vélasco sono l’ultimo capitolo di
uno scontro a tutto campo da tempo in atto tra i due ricercatori.
spiegabili in modo così lampante, e
Come ricordato dallo stesso Vélasco in un’intervista rilasciata nel giugno 2004
pure che questo caso è emerso con tre
a Jérémie Dreux, del Journal de l’Ufologie, gli attacchi di Alessandri nei suoi con-
anni di ritardo e che e a suo tempo né
fronti sono iniziati dopo il celebre caso del fenomeno luminoso del 5 novem-
il SEPRA né l’Aeronautica Militare (che
bre 1990 (osservato anche in Italia), poi identificato con il rientro atmosferico
aveva captato il segnale radar non
del razzo vettore di un missile russo Proton.
identificato) lo avevano giudicato stra-
Alessandri - sebbene Vélasco e il SEPRA avessero riconosciuto in pochi giorni
no a sufficienza da giustificare un’in- qual era la causa del fatto - lanciò delle accuse assai dure a Vélasco, in toni
dagine approfondita. che egli ritenne diffamatori. Il consulente giuridico del CNES, di cui Vélasco era
Questa vicenda ci porta di filato al ca- dipendente, lo autorizzò ad un’azione giudiziaria contro Alessandri, che lo avreb-
pitolo 6, quello sui “casi aeronautici” be danneggiato nella sua attività professionale.
e delle “prove radar”. Giudicato in primo grado colpevole di ingiurie e diffamazione, Alessandri ha vi-
Vélasco riprende senza alcun intento sto la condanna confermata in appello. Il ricorso dell’ufologo è stato, infine,
critico la maggior parte dei fatti elen- respinto anche in Cassazione nel dicembre 2003.
cati nel “Rapporto COMETA”. Vélasco lamenta inoltre il sostegno del quale Alessandri ha goduto nel corso
Circa quelli estratti dal SEPRA, occor- della sua querelle giudiziaria e le spinte che lo hanno condotto ad insistere co-
re dire che ancora una volta Vélasco sì tanto nella controversia. Nessuno, afferma Vélasco, può accettare che un con-
non sembra in grado di riconoscere fronto che dovrebbe essere scientifico, passi attraverso dei giudizi così negati-
una classica meteora come quella vi- vi sulla propria competenza a dirigere un - seppur modesto - servizio pubblico,
sta dal colonnello Bosc il 3 marzo 1976 ed a toccare «il suo onore e la sua integrità personale».
(una palla di fuoco verde, velocissimo
e seguita da una scia luminosa).
Più originale la parte sulle statistiche serie di cifre delle quali non si spiega si aeronautici raccolti dal SEPRA. An-
radar/visuali. Ci sono in effetti una ba- nulla, ma si capisce con facilità che che in questo caso alla pagina Inter-
se di dati ed un catalogo di 1500 os- con esse si tratta di effettuare nuove net sopra citata troverete la curva da
servazioni UFO da parte di piloti civi- classificazioni grazie ad un ulteriore me corretta.
li e militari di tutto il mondo. filtro che riduce gli eventi, ma tal- I grafici di Vélasco non dimostrano
In realtà, il lavoro del francese Domi- mente di poco che i grafici ricavati so- nulla se non i suoi errori.
nique Weinstein di cui si parla ne con- migliano tanto a quelli del campione Questi errori di base di statistica de-
ta 1300 ed elenca casi provenienti da completo (ossia dei 147 casi) che il scrittiva toccano il vertice nel capito-
ogni genere di fonte. Uno strumento coefficiente di correlazione è così ele- lo successivo, quello in cui si dice in
prezioso per chi voglia approfondire vato da risultare quasi ridicolo. sostanza che gli ET ci visitano perché
queste osservazioni, ma nel quale mol- Guardando la curva ci si accorgerà facciamo esplodere le bombe atomi-
te sono dovute a fenomeni naturali ai della mancanza di alcuni anni, ma che. L’idea è vecchia, ma Vélasco pre-
quali i piloti non sono abituati. nel catalogo Weinstein in quegli an- tende d’averla provata per via statisti-
Vélasco, comunque, in questo capito- ni non ci sono osservazioni. Sembra ca. Vélasco sostiene di avere dati del
lo discute solo i casi corroborati da ri- che per Vélasco un anno con zero os- tutto attendibili, avendo impiegato so-
levazioni radar (200) e spiega poi che servazioni non debba essere conside- lo le autentiche osservazioni conco-
applicando «una serie di filtri volti a rato nella “curva d’evoluzione”. E da- mitanti radar-visuali.
conservare solo i casi più credibili», to che nella tabella fornita a p. 108 Sovrappone perciò la curva dei casi ra-
l’ingegner Gérard Gonin ne avrebbe del suo libro da Vélasco soltanto un dar-visuali a quella dei test nucleari
selezionati 147. anno su due è numerato, non sempre sotterranei o atmosferici. Abbiamo
Però Vélasco precisa che tali filtri si sa a quale anno corrisponda il va- però visto come la curva dei primi,
avrebbero escluso quelli che omette- lore non nullo. tratta dalle statistiche di Gonin e che
vano ora, quota e velocità del bersa- Ma è in una tabella a p. 108 che Vé- dovrebbe rappresentare 147 casi in
glio radar, come anche quelli privi di lasco scrive le cose più discutibili sot- realtà ne mostri 204, ossia è quella re-
dettagli su distanza e durata della ri- to il profilo statistico. Quando la cur- lativa agli episodi del catalogo di Do-
levazione. va dei casi non tocca mai lo zero, è minique Weinstein, da cui Gonin ave-
Ciò però appare contraddetto da quan- perché si tratta di una ben noto esem- va scartato i meno credibili.
to presentato dai grafici a p. 107 del li- pio di «curva d’evoluzione»: ma nel Se è vero che cinquanta casi in meno
bro: su 147 casi la velocità è nota solo catalogo di Weinstein in quegli anni non dovrebbero cambiare granché, il
in 31, la quota in venti, la durata in di- non ci sono osservazioni sul serio. punto è che Gonin con la sua selezio-
ciotto e la distanza soltanto in tredici! Alla pagina Internet http://perso.wana- ne non aveva conservato nessuna se-
In realtà nel catalogo Weinstein man- doo.fr/univers.ovni/lectures/livres_ufo/ov- gnalazione successiva al 1995, cosa
cano molti dettagli, ed è ridicolo pen- nis_evidence.html chi scrive ha presen- che però non impedisce a Vélasco di
sare di trarre delle “invarianti” da tato la curva corretta, che potrete so- giungere alle sue conclusioni.
campioni così ridotti. In certi gruppi stituire a quella presentata da Vélasco. La curva è comunque sfasata di un an-
di casi figurano due o sei episodi ap- Questa “sindrome dell’anno mancan- no, salvo che per la prima e per l’ulti-
pena, e trarre da ciò percentuali pre- te” derivante da un errore statistico si ma annata, ed inoltre la sovrapposi-
cise non è serio. trova altre volte nel libro, ad esempio zione con il grafico delle barre che rap-
In queste tavole si trova una seconda a p. 148, nel grafico che descrive i ca- presentano i test nucleari è ambigua,
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R E C E N S I O N I
il che non è privo di conseguenze: si Nel capitolo che segue, Vélasco spiega za mai rispondere sul serio a dette cri-
potrebbe avere l’impressione che i pic- che gli UFO meritano di essere studia- tiche e, nella seconda si mescolano stu-
chi osservativi del 1957 e del 1967 e ti dagli scienziati. Sono del tutto d’ac- di seri a delle assurdità come quelli sul-
non degli anni 1958 e del 1968 corri- cordo, ed è proprio per questo che non la propulsione magnetoidrodinamica
spondano a dei picchi di test nuclea- accetto si presenti come scientifico un degli UFO, una sciocchezza ideata ne-
ri, mentre in realtà coincidono con dei libro pieno d’errori e di inganni. gli Anni 70.
minimi… L’ultimo capitolo, assai banale, con- Non mancano nemmeno le idee
Per avere una sovrapposizione corret- clude che siamo una «specie sotto sor- sull’antigravitazione di Marcel Pagès,
ta fra le due curve, occorre sfasare quel- veglianza». definito un «ingegnere fisico» mentre
la degli avvistamenti radar-visuali di Nelle due appendici si attaccano dap- in realtà era uno psichiatra!
mezzo anno a sinistra e la scala degli prima i critici “zetetici” francesi per le E così via…
anni di un mezzo anno verso destra, loro critiche alle sue indagini, ma sen-
senza trascurare che nella legenda i te-
st nucleari sotterranei e quelli atmo-
sferici sono invertiti!
E che fine fanno gli “anni vuoti”, che
CENTRO ITALIANO STUDI UFOLOGICI
Vélasco elimina in modo sistematico
I R A P P R E SRAPPRESENTANTI
I NOSTRI E N T A N T I L O C A L I D E L C LOCALI
.I.S.U.
dalle sue statistiche ? Visto che non ci Per comunicare con il CISU, per collaborare a livello locale e per riferire segnalazioni di
sono anni privi del tutto di casi radar- avvistamento UFO è possibile rivolgersi direttamente ai nostri rappresentanti regionali e provinciali,
visuali o di test nucleari, li deve rein- che sono inoltre a disposizione per informazioni su argomenti specifici e sulle attività del Centro.
serire. PIEMONTE UMBRIA
Ma allora, ha rimesso i valori nulli che n Edoardo Russo n Massimo Valloscuro
erano spariti? Per nulla. Osservando corso Vittorio Emanuele 108 · 10121 Torino casella postale 224 · 05100 Terni
tel. 011.538125 · e-mail: e.russo@cisu.org tel. 0744.422743
la curva, scoprireste che un valore nul-
lo non c’è mai. Eppure nel catalogo
n Giuseppe Stilo e-mail: m.valloscuro@libero.it
via Cravero 31 · 10064 Pinerolo (TO) MARCHE
Weinstein anni del genere ci sono: ad
esempio il 1992 ed il 1993. Vélasco
e-mail: giuseppe.stilo@usa.net
n Paolo Toselli n Marcello Pupilli
via Solferino 5 · 60015 Falconara M.ma (AN)
via Mondovì 4 · 15100 Alessandria
mantiene per quei due anni lo stesso tel. 0131.443856 · cell. 339.8564090
tel. 071.913751
e-mail: mpupilli@fastmedia.it
valore del 1991, ossia quattro casi. e-mail: ptoselli@tin.it
Vi rimando di nuovo a quanto ho n Gian Pietro Donati LAZIO
pubblicato su Internet nel maggio
via Gambaro 63 · 28068 Romentino (NO)
tel. 0321.867669
n Stefano Innocenti
via Costanzo Cloro 57 · 00145 Roma
2004 per la vera curva d’evoluzione n Michele Moroni tel. 06.5127566
dei casi radar-visuali del catalogo Via Pasolini 2 · 28845 Domodossola (VB) e-mail: s.innocenti@agora.it
Weinstein.
e-mail: calim@libero.it n Angelo Ferlicca
via Tagliamento 10
Ma che tipo di scienza è mai questa? LIGURIA 01027 Montefiascone (VT)
Ecco ad ogni modo le conclusioni di n Umberto Cordier tel. 0761.824751
e-mail: angeloferlicca@libero.it
Vélasco.
Primo: il “segnale” depurato rappre-
casella postale 269 · 17100 Savona
e-mail: umberto@cordier.it n Goffredo Pierpaoli
Via Paolessi 46 · 02100 Rieti
sentato sull’asse delle ordinate dal nu- tel. 0746.274677
LOMBARDIA e-mail: gofpierpaoli@ri.tws.it
mero dei test nucleari atmosferici e da
quelli radar-visuali si muove quasi in
n Maurizio Verga CAMPANIA
contemporanea. Ecco perché Vélasco
via Matteotti 85 · 22072 Cermenate (CO)
tel. 031.771600 · e-mail: mauverga@ufo.it n Giorgio Russolillo
ha scelto di non parlare dei casi di al- n Giancarlo D’Alessandro Via Bosco di Capodimonte 10/16/B
80131 Napoli · tel. 081.7411151
via Aurispa 7 · 20122 Milano e-mail: giorgio.russolillo@tiscalinet.it
tro tipo presenti anche soltanto nello
studio di Weinstein, nel quale gli av-
tel. 02.58325214 · e-mail: ascaris@tin.it
n Corrado Guarisco n Giovanni Ascione
via Caserta pal. Pini sc. A
vistamenti di piloti iniziano nel 1916. via Trieste 2 · 22070 Fenegrò (CO) 81020 S. Nicola Strada (CE)
tel. 031.938418
n Claudio Cavallini
Il radar impone evidentemente un li- tel. 0823.451472 · giovanni_ascione@virgilio.it
n Marco Bianchini
passato. Ci si domanda in particolare 98057 Milazzo (ME) · tel. 090.9282212
e-mail: pietrotorre@katamail.it
- e Vélasco non lo fa - se ciò non sia via Cavallerizzo 4 · 53100 Siena
tel. 0577.42397 SARDEGNA
semplicemente dovuto al fatto che ta-
e-mail: marcobianchini@hotmail.com n Antonio Cuccu
li zone sono assai sorvegliate, e lo so-
no da osservatori un po’ più capaci di
n Massimiliano Grandi Villa Arcanda · località Zipirianu
07040 Tissi (SS)
via Filippo Lippi 49 · 52100 Arezzo
identificare certi stimoli ingannevoli tel. 0575.350380 e-mail: antoni.cuccu@tiscali.it
e-mail: massimiliano.grandi@usa.net tel. 079.388456 · cell. 347.3466764
rispetto all’individuo medio.
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LUCI FANTASMA
Le “Luci di Yara”
LE LUCI FANTASMA NEL CONTESTO DELLA TRADIZIONE E DELLA CULTURA CUBANA
DI NICO CONTI
36 UFO
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LUCI FANTASMA
re avesse deciso di sfatare questa su- mentre ad est spariscono verso Bahìa grande esplosione».
perstizione inviando una nave mili- de Mata [11]. Può muoversi lentamente ad altezza
tare per sparare sulla “Luce”. La pre- Proprio a Baracoa lo scrittore Samuel superiore ad un uomo, poi improvvi-
sunta operazione avrebbe avuto esi- Feijóo ed i suoi collaboratori hanno samente sparire e quasi sempre, quan-
to negativo, così come non avrebbe svolto una lunga indagine, a partire do compare, dura fino ad un’ora. Catá
sortito alcun effetto l’idea di far sal- dal marzo del 1974, raccogliendo dal- Suárez ammise che erano quasi quin-
tare con esplosivo il punto di una col- la viva voce degli abitanti le diverse dici anni che non la vedeva più, an-
lina in cui il fenomeno era stato spes- versioni del mito anche nelle testi- che se quella di Yara si vede molto più
so segnalato. monianze odierne. Per settimane han- spesso di quella di Jatecico, o di quel-
no percorso i campi di Baracoa e di la di Caguacey dove, precisa, «ce n’è
Yara raccogliendo i vari racconti. un’altra» [14].
LA LEGGENDA DELL’INDIANO HATUEY
Sulle rive del fiume Miel hanno in- Anche Rafael Pérez, che l’aveva vista
Come ho detto, la «Luce di Yara» è contrato la prima testimone, Heriber- ma che era convinto che oramai non
uno dei principali miti cubani, ed es- ta Leyva, poi altri testimoni fino a Bo- la si vedesse più, affermò che la luce
so è nato nella zona nord delle pro- ca del Miel: costoro, venuti a cono- appare non solo a Baracoa, ma anche
vince orientali del paese e soprattut- scenza della ricerca in atto erano ac- a Jatecico. Non furono i soli testimo-
to nella regione di Baracoa. corsi con le loro informazioni. ni a far riferimento alla zona di Jate-
Ciò non deve indurre a credere che Vediamo alcune fra le innumerevoli cico. Pérez sottolineò che era stata vi-
manchi una mitologia delle luci in al- che sarebbe possibile citare. sta anche uscire da un’enorme pietra.
tre aree del paese. Pablo Raffo, pescatore, racconta di Prima ci fu «un piccolo terremoto»,
Si hanno testimonianze e racconti cir- aver visto più volte la Luce di Yara poi la roccia rotolò giù dalla monta-
ca fenomeni dell’ambigua categoria sulle colline di Boca del Miel. gna [15].
dei “fuochi fatui” e dei “fuochi di Una mattina, la vide dirigersi verso Quando i testimoni vedono la luce di-
Sant’Elmo” in altre parti di Cuba, ed l’obelisco e dividersi in tre parti ugua- vidersi, a volte hanno la sensazione
in questi casi la luce misteriosa è de- li, ma di diversi colori... giallo, azzur- che queste luci di diverso colore, spes-
nominata “palla candela” [7]. ro e verde. Raffo aveva potuto osser- so sette, giocherellino tra loro prima
Ma la “Luce di Yara” presenterebbe varla anche per svariate ore. Una vol- di riunirsi in una sola e scomparire. I
caratteristiche assai più complesse. ta, dal suo peschereccio, il “Punta de colori più ricorrenti sarebbero il ros-
Nel folclore cubano essa è spesso mes- Matahambre”, la vide tanto vicina da so ed il verde [11].
sa in rapporto con la morte del capo averne paura, e grazie alla lumino- Queste luci spesso sono collegate
indiano Hatuey, avvenuta molti secoli sità che emetteva poté distinguere le all’idea della presenza di un tesoro
prima [8] ed opera degli spagnoli. L’in- rocce della costa. nascosto [16], un po’ come capita in
diano Hatuey, bruciato vivo, divenne La nonna di Raffo, Martina Gaìnza, gli certo nostro folklore fatto di gnomi,
il primo eroe nazionale cubano, sim- raccontava che questa luce compariva pentole d’oro ed arcobaleni. Si dice -
bolo patriottico e di libertà. nel periodo di luna calante, che era il ad esempio - che chi non ha paura del-
Secondo la leggenda una fiamma si sa- periodo in cui la si vedeva meglio spo- la luce possa chiederle di dividersi [17].
rebbe alzata in cielo al momento del starsi dalle colline verso il cimitero. Secondo l’informatore Luis Eliade Ro-
rogo, con una luce rossa prima tenue Il collegamento con la leggenda di Ha- drìguez, professore di belle arti, i pe-
e poi maestosa. Da allora quella luce, tuey è ben presente in molti racconti scatori del posto pensano che quando
uscita dal rogo, vaga errando di notte odierni. Ad esempio, Arcadio Cal- la luce appare i pesci non abbocchino
per le pianure, vegliando il sonno di derón raccontò che il nonno gli aveva e che debbano quindi aspettare fino a
quelli che dormivano ancora in schia- ricordato di quando bruciarono Ha- quando la luce non si è ritirata [18].
vitù, e aspettando l’ora della riscossa. tuey. Il nonno, gli aveva riferito che, Amado Cala, pescatore quarantaset-
E’ quanto narra in ambito letterario quando girovagava, la luce si divide- tenne di Boca del Miel, aveva credu-
già nell’ottobre 1875 lo scrittore Luis va «in due o tre e perfino sette parti», to tutta la vita che la Luce di Yara fos-
Victoriano Betancourt, in Estrella soli- scomparendo poi «con un rumore se una semplice favola, finché non se
taria (La luz de Yara). enorme» [12]. la trovò ai suoi piedi, grande come
Pochi anni dopo Cuba raggiungeva Questa divisione della luce in sette una «zucca verde e tranquilla».
sul serio l’Indipendenza dal decadente parti ricorre non solo nei ricordi del- In seguito l’aveva vista andarsene ver-
dominio spagnolo. la gente ma anche nelle testimonian- so la costa e poi in mare, dove si era
La storia di Hatuey è ancora oggi as- ze contemporanee. divisa «in molti pezzi».
sai viva. Sono tanti quelli che rag- Un barcaiolo di Boca del Miel, Rubil- Dice: «d’improvviso appare e si divi-
giungono in pellegrinaggio la località do Terreno Lambert, raccontò che due de in luci che giocano tra loro».
di Yara, nei pressi di Bayamo, uno dei anni prima, mentre stava facendo la Marcelo Terrero, macellaio di Boca de
luoghi dove si dice che il capo india- guardia come miliziano, tra le undici Miel si ricorda di averla vista nel 1954
no sia stato arso vivo [9]. e le undici e mezza di sera la luce uscì mentre andava a piedi a Majayara,
I luoghi indicati come propri della dalla collina e se ne andò correndo all’una di notte. Camminava in com-
“Luz de Yara” sono in realtà due: una lungo la riva. Poi, giunta sulla spiag- pagnia di un amico, Pedro Leyva. La
Yara vicino al villaggio di Baracoa gia, si mise a saltare e poi si divise in luce era davanti al monte dell’Acqua
(provincia di Guantánamo), e l’altra sette parti ognuna di colore diverso. del Salto, ed era grande come una ci-
Yara nei pressi di Bayamo (provincia Poco dopo svanì [13]. sterna. «Era rossa, di un rosso acceso.
di Granma). Due zone che distano cir- Cirilo Catá Suárez, un tipografo, rac- Completamente immobile. Era come
ca 250 chilometri l’una dall’altra [10]. contò di aver sempre visto, fin da bam- una cosa viva, che palpitava, ma sen-
bino, la “Luce di Yara” e anche quel- za muoversi». Terrero avrebbe volu-
la di Jatecico. Quella di Yara era pas- to andarle vicino per farla a pezzi, ma
LA LUCE DI YARA A BARACOA
sata sopra e sul fianco della collina. l’amico, molto spaventato, glielo im-
Baracoa è un villaggio sul mare, nel Anche Catá Suárez, come altri, af- pedì. Terrero ricorda che quasi non ci
nord della provincia di Guantánamo, fermò che la luce ha un aspetto di vedeva più, tanto la luce era di «una
circondato dalle montagne. «palla molto grande e che scende e si forza terribile». Aveva gli occhi ap-
Pare che i racconti dei testimoni del- divide in due o tre parti o torna ad pannati e per un attimo pensò di aver
la “luce” cessino ad ovest del Rio Toa, unirsi. Quando si unisce si vede una addirittura perso la vista.
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UFO
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LUCI FANTASMA
Invece, Eugenio Delgado, agricoltore sta cubano Gerardo Chávez Spínola, Viaggiava a quell’altezza nella stessa
di sessantotto anni, di Majana, l’ave- nel suo Catauro de seres míticos y le- direzione della corriera, alla sua de-
va vista più volte. Gli capitò tornando gendarios en Cuba, (in corso di pub- stra, a circa una trentina di metri di
dal peschereccio, mentre camminava blicazione) sulla luce di Yara fornisce distanza. Secondo il testimone sem-
velocemente nella piqueria e vide «una indicazioni molto simili a quelle fin brava che la forma della luce varias-
lampada illuminata che sembrava una qui citate, riferendosi al fenomeno co- se con il variare delle curve della stra-
palma». La luce arrivò fino al pesche- me «originario della zona nord delle da. Procedeva con una certa «mae-
reccio, poi sparì verso la Fortuna. province orientali cubane», ossia a Ba- stosità». Più tardi la luce cominciò ad
Dato che era da solo gli si rizzarono i racoa [19]. anticipare la corriera collocandosi a
capelli in testa e fece solo in tempo a circa cento metri davanti a essa ed a
raccogliere le sue cose e a fuggire ver- circa venti metri di altezza, un poco
UN’ALTRA “LUCE” A BAYAMO?
so casa. Un’altra volta Eugenio aveva più alta dei pali della luce.
rivisto la “Luce” nei planes de horno, L’altra Yara cubana sarebbe un co- In quei momenti di tensione l’accom-
mentre correva qua e là. mune della provincia di Granma. Qui pagnatore pensò di chiedere a Suaréz
Aveva sentito dire che alla luce piace- Carlos Alberto Gracia ha incontrato di spegnere i fari per vedere cosa
va andare a posarsi sulla cima dell’albero diversi testimoni tra cui José Pedro, avrebbe fatto la luce. «Tu sei matto: e
più alto della barca, mentre altre volte, che ha lavorato per diversi anni come se questa si abbassa e ci fa scoppiare
quando appariva, sembrava che bru- storico del museo municipale di Ya- la corriera?» Avrebbe risposto preoc-
ciassero pezzi di terra. ra. Pedro non racconta solo di fami- cupato Suaréz.
Elpidio Delgado, agricoltore, origina- liari ed amici che avevano visto la lu- Ma siccome l’altro insisteva, fece a ma-
rio di Yara, affermò di aver visto per ce, ma anche della sua esperienza di lincuore l’esperimento. Non appena
la prima volta la luce a quindici anni, quando era bambino. spenti i fari ebbero l’impressione che
e che erano solo «cinque mesi circa» Tra gli intervistati c’era un tale Euti- la luce si abbassasse e si avvicinasse.
che non la vedeva. La prima volta che mio Puebla Pérez, di ottantasei anni, Spaventato l’autista riaccese le luci e
accadde era a pochi metri da lui. Era che aveva fatto il carrettiere, il quale schiacciò l’acceleratore. Secondo Sua-
una «luce rotonda» che si divideva da affermava che vedere la “Luce” era réz «quella cosa» arrivava «a razzo
tre fino a sette parti, per poi riunirsi un fatto quasi quotidiano. La si vede- sopra la strada». Dopo di ciò la luce
in un’unica luce. Era successo mille va quasi sempre di notte o al calare riprese la quota di prima e continuò
volte e non aveva mai avuto paura. della notte. Per Pérez era una luce pic- il tragitto precedendo il veicolo.
Anche i suoi figli, che sono pescatori, cola, di circa dieci centimetri di dia- Di nuovo i testimoni osservarono il
l’avevano osservata diverse volte di metro, che fluttuava a circa mezzo me- fenomeno che seguiva la strada. Giun-
sera nell’insenatura antistante. Era tro dal terreno. Questa luce lo accom- ti all’entrata di Bayamo la luce «si na-
una luce rossa molto luminosa, a vol- pagnò mentre si dirigeva a piedi ver- scose» dietro una parte del monte, e
te «attaccata ad un palo», mentre al- so Marzanillo. ciò diede un attimo di tranquillità ai
tre volte se ne andava in giro. A volte la si poteva vedere più alta e due passeggeri. Ma pochi metri più
Il pittore Lawrence Zùniga, che ha ac- più lontana, che accompagnava le per- avanti, era lì di nuovo ad aspettarli.
compagnato Samuel Feijóo in una par- sone per una parte del tragitto, ma a Quando entrarono in città erano le
te dell’inchiesta ha raccolto una bre- suo dire stando sempre lontano dalle cinque di mattina. La luce si collocò
ve testimonianza da Heriberta Leyva, strade trafficate. alla sinistra della corriera, sopra le ca-
casalinga di Yara. Leyva aveva visto Carlos Alberto Gracia dice che altri se della città.
la luce proprio a Yara, quando era abitanti della zona hanno riferito di Arrivati alla stazione delle corriere si
bambina, a soli dieci anni. Erano cir- episodi interessanti nei quali la luce misero a parlare con i pochi autisti che
ca le dieci di sera quando uscì dal cen- aveva circondato un edificio, di sera, erano sul posto ed osservarono che la
tro della collina e scese fino alla spiag- illuminandolo all’interno e infonden- «luminosità» si era posata su un vici-
gia. «Era di colore rosso. Era molto do terrore nei bambini e nelle perso- no edificio che fungeva da scuola.
grande e poi diventava piccina». ne che vi si trovavano. Questo episo- Ebbero anche modo di telefonare al-
Le testimonianze locali oscillano sem- dio era accaduto negli Anni 40. la Polizia, i boinas rojos (sombreri ros-
pre tra la paura e l’abitudine al feno- Un fatto che aveva causato impres- si) e all’Accademia delle Scienze. Nel
meno; Jaun Fernández, racconta che sione a Bayamo e nelle zone vicine fu frattempo la luce si mantenne nella
viveva a Tibarcón. Fernández la vide investigato dalla giornalista Maricela stessa posizione. Tutti furono testi-
ai piedi della Yara: la Luce veniva da Presa per il suo programma a Radio moni che la luce si trovava sulla gron-
lì, ed era «rossa come un faro». «Na- Bayamo. daia della scuola, e non ci mancò mol-
sceva dall’altopiano e veniva volando Accadde nel 1992, ed il protagonista to che non incominciassero a sparar-
a posarsi sul mare, poi passava alla era stato un autista di corriera. Ap- le contro.
spiaggia e correva verso le scogliere». prossimativamente alle 02.30 del mat- Un fatto curioso fu che la luce, secon-
Il testimone afferma che all’interno tino Roberto Suaréz e un suo accom- do i testimoni si spostò in una posi-
della luce a volte «si vedeva un uo- pagnatore viaggiavano su una corrie- zione più adeguata per poter conti-
mo». ra che a Cuba è soprannominata nuare ad osservare la corriera all’in-
Carlos Alberto Heredero Gracia scri- “aspirina”. Tornavano da una veglia terno della stazione.
ve che prima del 1940 gli abitanti del- funebre. Dovevano percorrere anco- Gli altri autisti di corriera suggeriro-
la zona potevano vedere la luce pra- ra circa trenta chilometri, passando da no che sarebbe stato interessante pro-
ticamente tutte le notti. In alcuni casi una zona conosciuta come Bueycito. A vare ad uscire dalla città e vedere se
le luci sembrano addirittura accom- quel punto scorsero nel cielo una lu- avrebbe continuato a seguirli. Ma
pagnare i testimoni come se ne illu- ce che dapprima pensarono essere un Suaréz si rifiutò categoricamente poi-
minino il cammino. elicottero. Però poco a poco la luce di- ché era preda di un particolare stato
Secondo l’ufologo cubano oggi la fre- scese e cominciarono ad inquietarsi. di nervosismo.
quenza delle luci sarebbe di circa una Il corpo continuò a scendere fino a col- Giunta l’alba la luce abbandonò la po-
volta ogni due mesi, anche se nei suoi locarsi «en el capullo de las matas de plá- sizione sopra la grondaia dell’edificio
scritti non spiega come avrebbe rea- tano» (all’altezza delle foglie del ba- e cominciò a prendere quota finché
lizzato questo calcolo [11]. nano), ovvero a circa cinque metri di non si perse nel lucore del mattino.
Lo scrittore di fantascienza e folclori- altezza. Suaréz ricorda di quel momento i «ri-
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flessi metallici sull’oggetto» al so- un’altra testimonianza di visione ma- prima che il contadino la cacciasse de-
praggiungere delle prime luci del So- riana con effetti luminosi, di cui pur- finitivamente, molta altra gente ave-
le. L’uomo non si decise ad abban- troppo non conosciamo la data, rac- va visto apparire nei dintorni la “pal-
donare la stazione delle corriere fino colta da Eva Torre, una collaboratrice la-candela”.
a quando non fu completamente mat- di Samuel Feijóo. Rosalina Fleites racconta invece di
tina [20]. Ma all’interno di queste “luci” posso- una sua bisnonna, che mentre era in
La particolarità da sottolineare in que- no a volte anche essere visti fantoma- cucina vide apparire «una palla-can-
sti avvistamenti è che nonostante i tici animali. dela che si mise nella tinozza dell’ac-
particolari narrativi che accennano ad René Batista Moreno, un collaborato- qua». La bisnonna era convinta che
un oggetto metallico, l’osservatore re di Feijóo, ha raccolto la testimo- si trattasse dello spirito di un cono-
non fa mai riferimento al termine nianza diretta del contadino Modesto scente che lei non aveva mai perdo-
UFO. A ben vedere, siamo anzi in pie- Cambrera circa un animale mostruo- nato da vivo.
no ambito ufologico, ma la termino- so in concomitanza con la comparsa Rafaela Delgado ricorda che, da bam-
logia ufologica non è mai utilizzata. di una “luce”. bina, quasi tutte le sere su un vec-
Ad essere sinceri, in questo caso spe- Un venerdì di un mese di dicembre chissimo albero di bambù, di fronte
cifico la dinamica del fatto potrebbe l’uomo stava andando a trovare la sua alla strada Marta Abreu, appariva
anche ricordare casi ufologici poi spie- fidanzata a La Sabana, e quando giun- «una palla-candela con una catena che
gati con misinterpretazioni di corpi se a casa sua era già notte. Sul tronco trascinava per terra».
astronomici particolarmente lumino- di una palma vide una «luce verde». La palla si fermava sulla cima della
si (spesso del pianeta Venere). Rimase fermo, attonito, a guardarla. collina, su una grande pietra, poi co-
In quel momento si ricordò che suo pa- minciava a volare molto in alto, fino
dre gli aveva parlato di quella luce. alla pianta di bambù. Giungeva sino
ALTRI BAGLIORI DELLA NOTTE CUBANA
La luce sparì e notò attaccata alla pian- ai piedi dell’albero, poi spariva. La vi-
La carrellata sui racconti circa la “Lu- ta un’«orribile bestiaccia». Cambrera de diverse volte, così come altra gen-
ce di Yara” non sarebbe completa se confessa che poteva trattarsi di qual- te del posto, e ricorda che sentiva in
non riferissi anche di altre luci miste- siasi cosa: «Era un camaleonte, un’i- quei casi «il rumore della catena».
riose i cui avvistamenti sono stati ri- guana, un coccodrillo, che ne so!». Silvio de la Torre, professore all’Uni-
portati nell’isola. Illuminandolo con la lanterna notò che versità di Las Lilas, testimonia di un
Alcuni di questi racconti, piuttosto che era della sua stessa altezza e che ave- fatto curioso che gli era capitato no-
all’anima errante di Hatuey o a spiri- va gambe e braccia come quelle di un nostante il suo scetticismo circa certi
ti di pirati fanno riferimento a visioni uomo. Le unghie erano artigli molto racconti.
mariane, non prive di quel sincreti- lunghi e muoveva la coda da una par- Una notte era in servizio all’Univer-
smo caratteristico del Sud America te all’altra, tranquillamente. Il conta- sità quando improvvisamente vide nel
che spesso rende più difficile la com- dino prima scappò, poi ritornò sui buio della campagna «un’ombra ri-
prensione delle origini mitiche di cer- suoi passi. Doveva convincersi di ciò flessa per terra». La luce era arrivata
ti racconti. che aveva visto, considerato che non sopra la sua testa, illuminandola
Se diamo adito ai racconti che giun- aveva mai avuto paura in vita sua. dall’alto. Restò tranquillo ad osserva-
gono da Cuba, i militari di Castro non La bestiaccia era ancora lì. Lui cercò re il fenomeno finché la luce non sparì.
si sarebbero limitati a sparare contro di colpirla con un coltello, ma quella Si era a lungo domandato quale po-
il presunto dirigibile della Good Year si mise dietro la palma e le si potero- tesse esserne la composizione chimi-
e alla “Luce di Yara” lungo le sue no vedere solo le “mani”. L’uomo gi- ca o la natura elettrica, senza poter tut-
spiagge, ma lo avrebbero fatto anche rava intorno alla pianta mentre lo stra- tavia ottenere una risposta. Pensava
contro… un’apparizione mariana che no animale sembrava giocare a na- comunque ad un fenomeno naturale.
in qualche modo aveva coinvolto un scondersi. Poi con quattro salti salì in La ricercatrice Sandra González ha in-
fenomeno luminoso manifestatosi pri- cima alla palma. vece raccolto queste due storie.
ma e dopo la sua comparsa [21]. Cambrera vide di nuovo la luce «più Il primo racconto è di José Reyes, che
Un giorno di aprile del 1982 nel cielo grande e più chiara», sopra la pianta. riferisce di quando passeggiando a La
dell’Avana sarebbe comparso un «op- Quando infine si spense, la strana be- Fundora, presso Pinar del Rio, prima
primente bagliore» che gradualmen- stia non c’era più [23]. di arrivare su di un ponte, il suo ac-
te si sarebbe trasformato nell’imma- compagnatore gli disse di accelerare
gine tradizionale della Vergine Maria il passo prima che un carro soprag-
LA “PALLA-CANDELA”
e, più esattamente, nella patrona di giungesse e gli ostacolasse il passo.
Cuba, la Caridad del Cobre [22]. Ma veniamo al mito della “palla-can- Giunti sul ponte però apparve la «pal-
Le autorità, stando all’appassionato dela”[24], che è molto ricorrente nelle la - candela». La luce fece due o tre
Anderas Faber Kaiser, che fa la cro- campagne cubane e che sembra ave- giri e poi si mise a volare su una pian-
naca di questo incidente nel suo libro re una maggiore diffusione nella re- tagione di mango. I due allora si mi-
Las nubes del engano avrebbero fatto gione di Villaclara, visto che José sero a correre, scappando via.
del loro meglio per tenere nascosta Seoanne nel suo libro Cuentos de apa- Il secondo racconto arriva dal poeta
l’intera faccenda, ma questa rimbalzò recidos riporta un’ampia casistica da Joaquìn Dìaz Marrero, di Ranchuelo,
a Miami, nell’ambiente degli opposi- quella zona. il quale sostiene che luci misteriose
tori al regime, sino alle stazioni radio Ana Menéndez, contadina, ricorda non sono «che il prodotto del gas car-
WRHC e WQBA. che quando abitava in campagna a bonico esalato dalle paludi, che al con-
In un’ulteriore occasione, davanti a Vega Alta c’era un ragazzo al quale tatto con l’ossigeno si trasforma in un
una gran massa di testimoni, i mili- spesso appariva una «palla-candela globo luminoso, che fluttua e si in-
ziani delle brigadas de contacto avreb- colorata in aria». Pare che un giorno nalza» In altri termini, “comuni” fuo-
bero sparato contro l’immagine, sen- si fosse stancato della cosa e avesse chi fatui.
za che vi fosse stata qualche conse- addirittura colpito la palla luminosa Donatila Rodrìguez, una contadina di
guenza. con un bastone: attraversando il pa- sessantanove anni, raccontò di un fat-
A parte questa vicenda, in cui il so- scolo la palla si perse nell’erba e non to accaduto quando era giovane e fi-
spetto della propaganda politica non comparve più. danzata con Rafael Ortega, di Santa
può non metterci in allarme, abbiamo La giovane contadina ricordava che Ursula, poi divenuto suo marito. Ra-
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LUCI FANTASMA
fael le raccontò che una notte, mentre si muovevano, ed ad un certo punto ogni volta che si girava, la luce lo se-
era di ritorno a cavallo da casa sua gli cominciarono a camminare davanti a guiva. Aveva gli occhi fuori delle or-
apparve sulla strada «una luce az- lui. Procedettero così per quasi dieci bite, mentre, attraversata la piantagio-
zurra e rotonda, delle dimensioni di minuti, fino al fiume, e quando vide- ne, si rese conto che la luce continua-
una grande zucca». Era un uomo co- ro il fiume si dispersero. va ad essere lì di fronte a lui. A questo
raggioso, così quando la luce gli si mi- Adalberto Suárez a Matanzas ha rac- punto Frìas lanciò una pietra in dire-
se davanti spronò il cavallo, senza al- colto il racconto di un contadino di zione della luce e sentì una risata.
cun timore. La luce gli illuminava la Triunvirato, Bonifacio Alonso. Lo strano fascio di luce salì sul tronco
strada davanti. Avanzava attaccata al Alonso ricorda che nel 1928 il cugino di una palma reale sul ciglio della stra-
suolo alla sua stessa velocità. Alejo Gonzales stava uscendo dalla ca- da. Poi, all’improvviso tutto divenne
Anche quando arrivò finalmente a ca- sa della fidanzata quando vide davanti nero e quando riprese conoscenza era
sa, la luce continuò a stargli davanti, a sé una luce, a circa un chilometro di già giorno. Il padrone batteva alla por-
senza dargli tregua, entrò in casa fino distanza. Gli avevano detto che «quan- ta della sua stanza perché non si era
in camera sua, salì all’altezza del sof- do uno vedeva una luce a distanza do- svegliato! Era stato un sogno?
fitto per poi uscire dalla stanza e spa- veva fare una croce con la mano sini- Non fece parola con nessuno dell’in-
rire ai piedi di una pianta di bambù. stra e subito dopo la luce appariva a tera faccenda e mentre mungeva pen-
Questa esperienza si sarebbe ripetuta fianco». Si fece il segno della croce e la sò che si fosse semplicemente trattato
più volte durante il periodo del fi- luce gli apparve subito a fianco. Si mi- delle conseguenze di una cattiva di-
danzamento, anche se nessuno all’in- se a correre, ma per quanto veloce cor- gestione. In quel mentre si avvicinò
fuori di lui poté vedere quella luce. resse la luce correva con lui. tale Pedrito, un ragazzo che sbarcava
Tutto terminò quando infine si spo- Corse per quasi mezzo chilometro fi- il lunario aiutando con le mucche.
sarono. no a casa poi, appena entrato, stra- Chiese al ragazzo come era andata la
Donatila Rodrìguez sostiene, in ac- mazzò a terra. Chiamò il fratello per festa, e questi gli rispose che era an-
cordo con la mitologia che circonda il fargli vedere la luce che si era posata data bene tranne un problema di... il-
fenomeno, che pochi giorni dopo il lo- su una pianta sul patio. luminazione.
ro matrimonio furono tolte delle pie- Molto articolata e strana è la storia di Tutti quella notte avevano visto la lu-
tre dal ruscello che stava accanto alla Pachito Moreno Frìas, raccolta insie- ce, persino i musicisti di Palma Soria-
pianta di bambù e lì fu trovato un te- me ad altre nel paese di Palma Soria- no, che avevano smesso di suonare
soro, ma aggiunge che «tutto l’oro do- no da David Gonzales. Frìas parla di per guardarla. Anche loro la videro
vette essere consegnato al governo». una luce nel villaggio di Bijagual, che salire e scendere lungo il tronco della
Rafael non aveva interpretato corret- si trova a qualche chilometro da Maffo. grande palma sulla strada.
tamente il messaggio della luce che se- Il villaggio era composto da alcune fa- Pachito si rese immediatamente con-
condo le tradizioni cubane a volte ap- miglie ma attualmente è sommerso, a to della coincidenza con il suo sogno
pariva proprio là dove era nascosto un otto metri di profondità, sotto le acque della notte precedente e si diresse al
tesoro, e per questo perse tutto. di un canale, insieme al cimitero (dal punto in cui si trovava la grande pal-
Il nonno di Georgina Martìnez, pro- quale i morti furono trasferiti). ma sul ciglio della strada. Sul tronco,
fessoressa di Reparto Santa Catilina, Da anni si parlava di «una luce miste- a grandi lettere trovò scritto, inciso a
gli raccontò che andando a cavallo fu riosa» alla quale venivano attribuite fuoco, il suo nome.
sorpreso da «una luce bianca delle di- calamità o fortune a seconda dei casi. A Cleva Reyes di Palma Soriano la
mensioni di un fuoco» che lo inseguì Se appariva in una piantagione il rac- nonna raccontava che una volta sul
fino a giungere sopra di lui e del suo colto era buono e se appariva in casa monte Chaveco dove abitava, vicino
cavallo. Il cavallo scalciò senza poter di una donna incinta il bambino sa- al villaggio di Palma Soriano, appari-
proseguire finché la luce non sparì. rebbe stato maschio. va «una luce rotonda». La donna una
Juan Carlos Ramìrez, di Sancti Spìri- Ognuno ha un’idea diversa sulla na- volta prese una lanterna ed andò a tro-
tus, ricorda di tale Elisenda che rac- tura del fenomeno: ossa di cavalli mor- vare la figlia che abitava lì vicino e,
contò che quando abitava in campa- ti, fuochi fatui, spiriti, oppure lo spiri- quando arrivò, lei era sulla soglia ad
gna, nel villaggio di Banao, le appari- to di un rivoluzionario... aspettarla. La figlia le disse che aveva
va tutte le notti «una lucetta che si fer- Frìas viveva da anni in quel posto ma notato una luce sopra di lei, mentre
mava sopra la sua zanzariera». non aveva mai visto niente. Alcuni attraversava il ruscello. La nonna era
Ogni volta che però chiamava un fa- amici gli dicevano che gli mancava la convinta che parlasse della luce della
miliare a vedere, la luce se ne andava. mezza misura per poter vedere le cose sua lanterna, mentre la figlia era sicu-
Era convinta che questa apparizione dell’aldilà. Accadde che durante un ra che si trattasse di una luce che ap-
fosse legata al fatto che il padre aveva giorno di festa al villaggio il padrone pariva sempre vicino al ruscello e che
rifiutato un tesoro in regalo. Per po- di Frìas gli impedisse di partecipar- poi saliva e scendeva lungo gli alberi.
ter vivere senza quella luce, il padre si vi, poiché uno dei ragazzi addetti al- Una relazione scritta da Cleva Solìs,
era deciso a dare il tesoro ad un’altra la mungitura si era ammalato e lui dell’Avana, ricorda di quando era
persona, e la luce se n’era andata. doveva sostituirlo. Frìas non era af- bambina e viveva a Reparto Almen-
Agapito Brito, sessantacinque anni, di fatto contento di dover seguire a di- dares. Tale Costantino, proprietario
Falcòn a Villaclara, dice di aver avu- stanza il suono dei flauti ed i rumori di una latteria, le raccontò che «una lu-
to diverse esperienze, ma la più stra- della festa. ce verde stranissima» era stata vista
na fu quella delle tre luci o fuochi fa- Si addormentò e si svegliò alle quat- sul monte Barreto, e che «avanzava
tui che ebbe in una notte del 1973, tro del mattino per andare al lavoro nella boscaglia facendo zig-zag ac-
quando partendo dal paese si diresse di mungitura. Faceva molto freddo. compagnata da una musica da fune-
verso Pajarito. Doveva fare un’inie- Ad un certo punto si voltò e sullo sti- rale».
zione ad un amico. Alle undici di se- pite della porta vide «una luce bian- Alcune persone che la videro dissero
ra stava attraversando a piedi la fat- ca simile ad una luna». Non era un’al- che assomigliava ad un uccello e sem-
toria di El Hoyo, quando si trovò le lucinazione. Saliva e scendeva velo- brava che cantasse «qualcuno morirà,
tre luci sull’erba. Erano di colore «ver- cemente dal pavimento al tetto ed qualcuno morirà». Si racconta che
de azzurro». «emetteva un ronzio come di cicala». quella luce fosse l’anima del conte Bar-
Aveva letto che si trattava di fuochi Per lo spavento lasciò cadere a terra i reto che appariva sul posto lamen-
fatui, quindi non si spaventò. Le luci secchi, poi corse per tutto il cortile, ma tandosi dell’inferno in cui stava bru-
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ciando. glio dire, gli avvistamenti UFO. schio. In quel momento avrebbe perso conoscenza.
Pare che in seguito Ventura fosse stato interrogato a
Feijóo riporta anche racconti dalla pro- Il mito di Yara è una metafora della lungo senza che fossero riscontrate contraddizioni ed
vincia di Villaclara, uno dei quali ri- problematicità di ogni ricerca che fac- infine che si a stato sottoposto a quindici sedute di
guarda proprio le “palle candela”. cia affidamento sulla sola verità “nar- ipnosi, ripetendo la stessa storia.
Nerdo Figueroa gli ha parlato infatti rativa”, e della necessità sempre più [2] Il sito Ovnis Cubanos riferisce in breve una decina
dei racconti del padre. Pare che assie- forte che le affermazioni siano in qual- di casi avvenuti dal ‘93 ad oggi, con una certa con-
centrazione nel periodo 1995-96, indagati in specie
me ad un contadino, un certo Angel, che modo misurate secondo metodi dall’ufologo Carlos Alberto Heredero Gracia. Si veda
costui avesse scavato un cunicolo in strumentali. Cosa non semplice quan- la pagina Internet http://es.geocities.com/ovniscu-
un posto misterioso, nel quartiere di do si percorrono le terre borderline fre- banos/casocub.htm.
Jicotea a Las Villas, dove doveva es- quentate da sconosciuti fenomeni lu- [3] Si tratta di gruppi ufologici di ovvia inclinazione
verso l’ipotesi extraterrestre: http://es.geocities.com/
serci un tesoro e dove si diceva ap- minosi. ovniscubanos/grupcuba.htm.
parissero i morti. Che fare del testimone? Eterna do- [4] Il fatto fu riportato in Italia dal CISU attraverso il
Era mezzanotte e faceva buio pesto, manda. notiziario ufologico settimanale Ufotel il 16 luglio 1996:
quando tolta un po’ di terra gli si il- Si narra che il dittatore Batista avesse http://www.arpnet.it/ufo/ufotel82.htm.
[5] Carlos Alberto Heredero Gracia, “Fenomenos Ano-
luminò la buca dove stava scavando, raccontato al suo conterraneo e con-
malos“, http://es.geocities.com/ovniscubanos/feno-
permettendogli di svolgere il suo la- sigliere Gastón Baquero che egli era man.htm, sito Ovnis Cubanos, 2003. Insieme ad una
voro con disinvoltura. Improvvisa- convinto di dovere il suo successo nel inchiesta sulla Luz de Yara, si accenna anche ad un
mente questa luce che veniva da non colpo di Stato che lo portò al potere presunto caso cubano nel “Triangolo delle Bermude”.
si sa dove, sparì. Avevano scavato proprio alla “Luce di Yara”. [6] trad. it.: Feijóo, Samuel, Misteri e leggende di Cu-
ba, Padova, Arcana, giugno 1998.
senza che si trovasse nulla. Era infatti sicuro che durante un at- [7] Feijóo, Samuel, op. cit., p. 195-228.
Però poco prima lo zio di Figueroa, tacco decisivo non avesse potuto esse- [8] Feijóo, Samuel, op. cit., p. 143-158.
che era sul posto, aveva visto vicino re visto dal nemico grazie all’invisibi- [9] Nobili, Carlo, “Hatuey e gli indiani di Cuba”,
ad Angel una luce che poi si era per- lità che gli aveva procurato la “Luce di http://web.tiscali.it/no-redirect-tiscali/ItaliaCuba/
hatuey.htm, Associazione Nazionale di Amicizia Ita-
sa nello spazio [25]. Yara” [27].
lia-Cuba. Nobili è un antropologo americanista del
Un’altra storia legata a luci e tesori Le nostre certezze sono di un genere Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pi-
proviene da Cienfuegos ed è riporta- assai diverso da quelle di Fulgencio gorini” di Roma.
ta dall’informatore Miguel Tovar. Batista, perché abbiamo scelto la li- [10] Carlos Alberto Heredero Gracia, “Fenomenos
Nel quartiere Gavilanes, nelle Lomas, bertà della ricerca dalla dittatura del- Anomalos. La Luz de Yara mito mayor cubano. In-
troducción”, http://es.geocities.com/ovniscuba-
circola una leggenda secondo cui nel- la credenza. nos/fenoman.htm, sito Ovnis Cubanos, 2003.
le notti buie e piovose una luce ver- [11]) Carlos Alberto Heredero Gracia, “Fenomenos
dastra esce da una parete di pietra di Anomalos. La Luz de Yara en Baracoa”, http://es.geo-
un negozio del luogo. La luce corre cities.com/ovniscubanos/fenoman.htm, sito Ovnis Cu-
banos, 2003.
per il negozio e poi raggiunge una [12] Feijóo, Samuel, op. cit., p. 145-147.
pianta di zucca. [13] Feijóo, Samuel, op. cit., p. 151.
Lì vicino si sentono quindi dei colpi [14] Feijóo, Samuel, op. cit., p. 146.
di piccone che spaccano la terra. Sa- [15] Feijóo, Samuel, op. cit., p. 157.
rebbe in quel luogo che è sepolto uno [16] Feijóo, Samuel, op. cit., p. 146.
NOTE [17] Feijóo, Samuel, op. cit., p. 152.
dei tanti tesori [26]. [18] Feijóo, Samuel, op. cit., p. 149.
[1] Sergio Cervera (CIFA),Inesplicata, The Journal of [19] Manuel Rivero Glean, Gerardo Chávez Spínola,
Hispanic Ufology, n. 11, http/:www.geocities.com/ Catauro de seres míticos y legendarios en Cuba, Cen-
ALLA LUCE DI QUANTO DETTO… INEXPLICATA2000/issue11.html, redattore capo Scott tro de Investigaciones para la Cultura Cubana Juan
Corrales, 2003. L’ufologo Cervera (testimone egli stes- Marinello, La Habana, s. d. Nell’ottobre 2003, ho con-
Quando ho iniziato le mie ricerche sul tattato via e-mail Gerardo Chávez Spínola, redatto-
so di un caso a Cuba nel 1959) riporta in sintesi un-
mito della “Luce di Yara”, dalla pri- dici casi fra il 1930 e il 1960, quindi un caso nel 1963 re di El Guaicán Literario, rivista cubana di fantascien-
ma messe di racconti che compren- ed uno nel ‘71. za, il cui sito Internet è: http://www.cubaliteraria.com/
deva anche fatti contemporanei, mi Alcuni casi del 1957 sono riferiti da Virgilio Sánchez guaican/index.html. Spínola mi ha informato che per
Ocejo del Miami UFO Center. E’ lo stesso Virgilio Sán- una fortunata combinazione sta preparando il libro
ero convinto di essere di fronte ad chez ad accennare alla “Luce di Yara”, di cui si occu- Catauro de seres míticos y legendarios en Cuba (non
un’area di ricorrenza di cosiddetti fe- pa questo saggio, come religious belief e a riguardo ancora pubblicato) che tratterà anche della Luz de Ya-
nomeni luminosi “Hessdalen-like”, della caccia di Castro per quello che definisce un ball ra (p. 229, p. 235, pp. 237-239) e delle bolas de can-
sulla scia della più nota serie di pre- lightning. Un caso di incontro ravvicinato del 14 giu- delas (le “palle candela”, termine usato anche in al-
gno del 1968, è riportato da Jacques Vallée in UFO tre parti del Sud America) (p. 390-396).
sunti fenomeni luminosi in atmosfe- chronicles of the Soviet Union, a cosmic samizdat (New [20] Carlos Alberto Heredero Gracia, Fenomenos Ano-
ra della valle di Hessdalen. York, Ballantine Books, marzo 1992, pp. 82-85), che malos. La Luz de Yara en la provincia Granma,
Nonostante tutti i ricercatori cubani però dà come fonte il discusso ufologo russo Vladi- http://es.geocities.com/ovniscubanos/fenoman.htm,
tendessero a considerare la Luz de Ya- mir Azhazha. Puentes Ventura, un riservista dell’ar- sito Ovnis Cubanos, 2003.
mata di Castro mentre è già finito il suo turno di guar-
ra separatamente dai racconti di bolas dia, sarebbe stato trovato incosciente. Portato
[21] Scott Corrales, Holograms and High Strangeness,
paragrafo dell’articolo “The Cuban Scenario Revisi-
de candelas, dalla semplice lettura dei all’Ospedale di Pilar del Rio, resta in stato di shock per
ted”, in Fate, marzo 2003.
racconti cubani era impossibile con- sei ore, incapace di parlare. E’ trasferito poi all’Ospe-
[22] È possibile trovare qualche altro dettaglio sulla
fermare con decisione questa netta di- dale Navale dell’Avana. I militari cubani fanno inter-
Caridad del Cobre ad esempio in: http://www.cora-
venire gli specialisti dei servizi d’informazione sovie-
cotomia. tici. I sovietici trovano sul posto dell’incidente alcune
zones.org/maria/america/cuba_caridad_cobre.htm.
E’ vero che nei racconti riguardanti la [23] Feijóo, Samuel, op. cit., p. 184.
pallottole che risultano aver impattato un corpo so-
[24] Il termine “candela” e più o meno l’equivalente
“Luce di Yara” ricorrono fantasma- lido ed una traccia circolare al suolo con tre fori ret-
di termini analoghi con cui da secoli in varie parti del
tangolari, e solchi frastagliati intorno. Si sarebbe trat-
goriche divisioni della luce ed altre tato di un oggetto pesante, che avrebbe pure riscal- mondo si designano certe earth lights. In Italia ad
caratteristiche specifiche, ma dare at- dato il terreno. I radar quel giorno avrebbero rileva- esempio abbiamo i “ceri dei morti”, in Inghilterra le
to di una speciale concentrazione di to una traccia UFO, poi scomparsa. “corpse candles” (le candele dei defunti), e così via. Il
riferimento è più che altro alla tendenza ondivaga
un fenomeno a Yara non è certo pos- Il testimone si sarebbe “svegliato” definitivamente
di questi fenomeni luminosi, tanto che in genere la
tredici giorni dopo e avrebbe raccontato di aver os-
sibile stando solo alle testimonianze servato una luce bianca dietro degli alberi, poi avvi- cultura popolare li ricollega a motivi folclorici tradi-
ed ai racconti del folclore. cinandosi di aver visto un oggetto a circa cinquanta zionali, come ad esempio morti vaganti nella notte
Anche questi fatti cubani perpetuano metri da sé. Lo avrebbe osservato per dieci minuti: con in mano lanterne o candele.
in qualche modo il dibattito ufologi- avrebbe avuto forma tonda, con cupole e “antenne” [25] Feijóo, Samuel, op. cit., p. 195-218.
sopra. Ventura avrebbe detto che in un primo mo- [26] Feijóo, Samuel, op. cit., p. 227-228.
co sulle cosiddette “window areas”, le mento aveva pensato ad un elicottero americano, spa- [27] Guillermo Cabrera Infante, “El nino prodigio”,
“zone finestra”nelle quali si concen- randogli contro ben quaranta colpi. Il corpo sarebbe http://www.cartadecuba.org/cabrera_infante.htm in
trerebbero i presunti UFO. O, per me- diventato color arancio e avrebbe emesso un forte fi- Diario del Pais, Madrid, 2000.
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UFO
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NOTIZIE CISU
tenuta in agosto nel capoluogo.
LA “COMUNICAZIONE” DEL CISU SU BASE NAZIONALE E LOCALE Un’altra intervista di Lello Cassano
è uscita l’11 agosto, sul quotidiano ba-
rese Gazzetta del Mezzogiorno. Paolo
Divulgazione 2003 Toselli è stato intervistato sull’edizio-
ne di Alessandria del quotidiano La
Stampa il 20 settembre, e Massimo
Da diversi anni, l’attività divulgativa la di Paolo Bolognesi per il Mediola- Valloscuro ha lanciato un appello ai
del Centro Italiano Studi Ufologici è num Channel in onda su Telepiù il 14 testimoni locali dalle pagine del Cor-
stata fortemente ridotta, a seguito di maggio. riere dell’Umbria il 22 settembre.
una riassegnazione di priorità che ha La mostra fotografica organizzata dal- Il 18° convegno nazionale di ufologia,
avvantaggiato le attività di indagi- la sezione di Viterbo del CISU presso organizzato dal CISU si è tenuto que-
ne e di studio. Il CISU continua co- il Centro Commerciale Tuscia, dal 15 st’anno in forma aperta al pubblico a
munque a mantenere una forte pre- al 17 maggio, ha richiamato nume- Viterbo, il 27 settembre, nell’ambito
senza pubblica, non solo tramite l’ef- rosi visitatori ed è stata segnalata sui delle manifestazioni per il Settembre
ficacissima vetrina costituita dai siti quotidiani locali (Corriere di Viterbo ed Viterbese, con patrocinio del Comu-
Internet (il solo www.ufo.it ha ormai edizioni provinciali de Il Tempo e Il ne, della Provincia e della Regione. Ne
abbondantemente superato il milio- Messaggero). Negli stessi giorni (dal 15 hanno ampiamente parlato i quoti-
ni di accessi sulla homepage), ma an- al 19 maggio) il Centro Italiano Stu- diani locali, nei giorni precedenti e
che tramite le tradizionali conferen- di Ufologici e le sue pubblicazioni so- successivi, ed Angelo Ferlicca è stato
ze, interviste sui giornali e partecipa- no state presenti alla Fiera interna- poi intervistato sul numero di ottobre
zioni a programmi radio-televisivi. Se- zionale del libro di Torino, presso lo del mensile Etrurialand.
gnaliamo in breve le attività svolte lo- stand delle edizioni Avverbi, dove si Il 28 ottobre Edoardo Russo ha tenu-
calmente nel corso del 2003. sono alternati diversi soci del CISU per to una lezione sull’ufologia al corso
Il 17 gennaio il quotidiano Puglia ha raccogliere segnalazioni e offrire infor- di formazione per investigatori del pa-
pubblicato un’ampia intervista con mazioni. ranormale tenuto dal CICAP Piemonte
Lello Cassano sulla casistica regiona- Due distinte conferenze sono state te- a Torino,
le e sulle nostre attività locali. Il 24 nute il 25 maggio da Lello Cassano a La consueta partecipazione del nostro
gennaio Marco Bianchini ha tenuto Bari e da Marco Bianchini a Lucca Centro al Festival del Cinema Trash,
una conferenza presso la Round Ta- nell’ambito del convegno ufologico con la premiazione della miglior pel-
ble Italia di Siena, e la sera successi- organizzato dallo storico gruppo SHA- licola di argomento ufologico da par-
va Paolo Bolognesi ha partecipato ad DO, e di cui hanno riferito anche i te del CISU, è avvenuta il 14 dicem-
una conferenza organizzata a Pavia quotidiani locali (Corriere della Versi- bre, con il contorno di varie segnala-
dal Gruppo Camelot (segnalata an- lia, La Nazione). zioni sui giornali (La Stampa, Torino-
che sul quotidiano Provincia Pavese del- Angelo Ferlicca ha condotto presso il Sette, La Repubblica).
lo stesso giorno e poi recensita dal set- Sand Glass Pub di Viterbo una serata Una menzione a parte va fatta circa
timanale locale Il Punto del 17 feb- ufologica il 27 maggio, e lo stesso gior- l’accordo di collaborazione con il men-
braio). Il Quotidiano di Bari ha ripor- no Lello Cassano è stato nuovamen- sile Focus (che con oltre 750.000 copie
tato il 30 gennaio un’intervista con te intervistato dal Quotidiano di Bari. diffuse risulta la rivista italiana più
Edoardo Russo sull’argomento delle Il 30 maggio Edoardo Russo ha tenu- letta): nella rubrica di lettere “Le opi-
sette ufologiche, ripresa il 6 febbraio to la lezione conclusiva (“Tecniche e nioni dei lettori”, sono state affidate
anche dal Quotidiano di Foggia. metodologia di intervista col testimo- al Centro Italiano Studi Ufologici le ri-
Maurizio Verga è stato intervistato il ne”) del corso di ufologia tenuto da sposte alle testimonianze di osserva-
12 marzo su Radio Deejay, mentre Pao- Danilo Tacchino presso l’Università zioni ufologiche o para-ufologiche, fi-
lo Toselli è stato l’esperto ospite in chat popolare di Torino. Sempre a firma di no a diventare una specifica sotto-ru-
il 14 marzo sul sito Focus.it (collegato Edoardo Russo, un poster (intitolato brica (apparsa nove volte tra febbraio
all’omonima rivista). Una serie di in- “UFO: ma è una cosa seria?”) è stato e dicembre), di solito firmata da Pao-
terviste con Fabrizio Dividi, Giorgio presentato al congresso nazionale del lo Toselli (con occasionali risposte an-
Giorgi, Edoardo Russo e Paolo Toselli CICAP presso il Politecnico di Torino, che da parte di Roberto Labanti e
è stata ripresa presso la sede torinese il 6 giugno. Edoardo Russo); Giuseppe Stilo ha
del CISU il 18 marzo per un docu- Gian Paolo Grassino è stato intervi- inoltre firmato una lettera di precisa-
mentario di Cinecittà su Raisat. L’11 stato dal quotidiano Torino Cronaca il zioni sul numero di settembre circa un
aprile Marco Bianchini ha tenuto una 19 giugno circa i ritrovamenti di crop noto caso del 1954; Edoardo Russo è
conferenza al Rotaract di Siena; il 12 circles nel Canavese e ancora sulle cor- stato intervistato per un articolo ap-
un’intervista con Paolo Toselli è an- relazioni tra UFO e i casi italiani di parso ad ottobre sui presunti UFO
data in onda su Raidue al TG2 Net cerchi nel grano un’intervista di nell’arte antica; e - soprattutto - il CI-
Young; il 14 Edoardo Russo è stato in- Edoardo Russo è stata pubblicata il 13 SU ha fornito gran parte del materia-
tervistato sugli aspetti ufologici del luglio dai quotidiani Il Giorno, La Na- le su cui la rivista ha dedicato proprio
Monte Musiné per la trasmissione Star- zione, Il Piccolo e Il Resto del Carlino. agli UFO (sul numero di aprile) il pro-
gate de La7. Dopo aver annunciato sul Corriere di prio dossier mensile, con interviste a
Il 26 aprile Angelo Ferlicca ha tenuto Viterbo del 20 giugno la scelta di Vi- Russo e Toselli. Questa collaborazio-
una conferenza su “Gli Ufo nella Tu- terbo quale sede per il convegno na- ne ha fornito al Centro Italiano Studi
scia” presso l’Università della Terza zionale del CISU la sezione di Viterbo Ufologici la maggior esposizione me-
Età di Viterbo, segnalata anche sul ha condotto in luglio un ciclo di tra- diatica (per di più continuativa) nel
Corriere di Viterbo, ed è stato poi inter- smissioni sugli UFO presso l’emitten- corso dell’anno, contribuendo a farci
vistato dalla TV toscana Rete Oro il 9 te Radio Mediterraneo e gestito uno contattare da numerosi testimoni ed
maggio. Un’altra intervista TV è quel- stand presso la Fiera del Vino che si è appassionati.
42 UFO
RIVISTA DI INFORMAZIONE UFOLOGICA
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N O T I Z I E C I S U
laborazioni da parte di nostri iscritti (a
ARCHIVIO STAMPA: SERVE UN AIUTO PER IL CONTROLLO DELLE NOTIZIE LOCALI volte eliminando però l’indicazione del-
la loro appartenenza al CISU); la rivi-
Ognuno di noi può collaborare alla raccolta di notizie su base locale: anche se sta del CICAP, Scienza & Paranormale ha
l’abbonamento del CISU all’Eco della Stampa garantisce un controllo di quasi tut- ripreso diverse volte notizie ufologiche
ti i quotidiani e di gran parte degli altri periodici italiani, l’esperienza mostra che da noi diffuse (a firma di Renzo Cabassi,
molte edizioni provinciali e soprattutto i piccoli periodici locali (mensili, quindi- Roberto Labanti e Edoardo Russo), così
cinali, settimanali e bisettimanali) sfuggono all’agenzia di raccolta ritagli. come almeno una citazione di nostre
Diventa pertanto prezioso il ruolo di tutti gli appassionati, che possono - solo pubblicazioni è apparsa sulla nuova
loro - avere e riportare notizia di fatti della loro città o provincia, che altrimen- edizione di Stargate Magazine.
ti andrebbero persi e rimarrebbero sconosciuti. La rivista UFO Notiziario ha menzio-
Invitiamo quindi tutti i nostri iscritti, abbonati o lettori a voler conservare e tra- nato il CISU nella propria bibliografia
smettere alla segreteria del CISU (con l’indicazione specifica della fonte: nome e in un paio di notizie di attualità, ol-
del periodico e data di pubblicazione) tutti i ritagli tratti dalla stampa periodi- tre a ricopiare parola per parola (sen-
ca locale, partecipando così ad un lavoro collettivo che negli ultimi 58 anni ha za citarne la fonte, sul numero di gen-
coinvolto migliaia di persone, contribuendo alla preservazione e archiviazione naio) un nostro notiziario a proposito
di un piccolo/grande patrimonio informativo, quantificabile in centinaia di mi- del SEPRA, ad insinuare (senza nomi-
gliaia di notizie di stampa pubblicate nel nostro paese sull’argomento UFO. narci) che potessimo aver inscenato un
falso caso di foto di foo fighters (dicem-
bre) e a vomitare un po’ di insulti per
Edoardo Russo, Giorgio Russolillo, Ni- lesa maestà in occasione della morte
co Sgarlato, Michele Sisti, Luigi Sorgno, di Gordon Creighton (ottobre). Un’in-
MATERIALE RICEVUTO Sveva Stallone, Giuseppe Stilo, Dani- tervista con Edoardo Russo è stata pub-
lo Tacchino, Pietro Torre, Paolo Tosel- blicata sul numero di ottobre della new-
L’archivio del Centro Italiano Studi Ufo- li, Massimo Valloscuro, Giuseppe Ver- sletter telematica Camelot Chronicles,
logici costituisce da anni non solo il più di, Maurizio Verga. mentre il trimestrale del CUN, Filo di-
grande insieme di documentazione retto, ha ricordato (settembre) una no-
sull’argomento UFO esistente in Italia stra indagine sul caso di IR3 del 1973
ma uno dei maggiori archivi ufologici ad Istrana.
di tutta Europa. DICONO DI NOI Sul versante librario, il CISU è menzio-
Nel corso dell’anno 2003 la Banca dati nato da Luigi Bignami nel suo testo eso-
ufologica del CISU si è come sempre in- Senza bisogno di sollecitazioni e senza biologico La vita nell’universo, mentre
crementata di diverse migliaia di pa- neppure interpellarci direttamente, ca- una lunga intervista con Edoardo Rus-
gine (tra casistica, dossier tematici, ri- pita con una certa frequenza che i mass so costituisce la parte principale del ca-
tagli), centinaia di pubblicazioni (libri media italiani segnalino o commenti- pitolo ufologico nel libro Piemonte ma-
e riviste specializzate), decine di sup- no il CISU e le sue attività. gico di Enrico Bassignana.
porti audio-visivi. Il 12 gennaio 2003 diversi quotidiani
A incrementare costantemente i fondi locali (Il Centro di Pescara, Alto Adige,
archivistici contribuiscono in maniera Il Tirreno, Nuova Venezia, Mattino di Pa- CONVEGNO DI ESOBIOLOGIA
dova, Tribuna di Treviso) hanno recen-
rilevante i soci e i collaboratori del CI- A PALERMO
SU, che inviano alla segreteria rapporti sito il nostro sito Internet. Analoga se-
gnalazione è stata fatta sul quotidia- Dal 9 all’11 aprile 2003 a Palermo si è
di indagine, notizie di stampa, ripro- svolto un convegno sul tema “Cercare
no L’unione Sarda il 30 aprile, mentre
duzioni fotografiche, registrazioni au- strutture stellari e pianeti abitabili”.
il mensile viterbese Etrurialand ha pub-
dio e video, supporti informatici di va- L’osservatorio spaziale europeo “Ed-
blicato sul numero di maggio una pre-
rio tipo, informazioni varie su tutto dington”, dal nome dell’astronomo in-
sentazione delle attività della sezione glese Edward Eddington, pioniere degli
quanto riguarda il nostro argomento.
provinciale del CISU. Antonio Chiu- studi sull’evoluzione stellare, dovrebbe
Ringraziamo quindi per il loro appor-
miento non perde occasione di ram- entrare in attività nel 2008 e orbitare
to gli amici (iscritti e non iscritti al Cen-
mentare, in ogni sua intervista, di es- con il suo telescopio ottico intorno alla
tro): Giorgio Abraini, Giovanni Ascio-
sere stato presidente del CISU, così ogni Terra. Al congresso hanno partecipato
ne, Paolo Bergia, Marco Bianchini, An- tanto il nostro nome compare in mo- circa centocinquanta scienziati da tutto
tonio Blanco, Solas Boncompagni, An- do inaspettato (ad esempio su L’unione il mondo, e fra questi Fabio Favata (or-
drea Bovo, Renzo Cabassi, Margherita Sarda del 16 luglio, su Il Gazzettino del ganizzatore del convegno), 41 anni, fi-
Campaniolo, Stefano Cappucciati, 21 settembre). Le statistiche relative al- sico palermitano che oggi lavora all’ESA
Marco Casareto, Lello Cassano, Nico la casistica nazionale di avvistamenti di Noordwijk in Olanda e responsabile
Conti, Umberto Cordier, Alessandro scientifico della Missione Eddington” e
sono state riprese dal nostro sito e pub-
Cortellazzi, Antonio Cuccu, Giancarlo Giuseppina Micela, 44 anni, fisico in ser-
blicate sulla rivista Astra di agosto.
D’Alessandro, Francesco Dimitri, Fa- vizio presso l’Osservatorio Astronomico
Il sito Internet della sezione viterbese “Vaiana” di Palermo. La scoperta negli
brizio Dividi, Gianpietro Donati, An- (UfoTuscia) è stato recensito dal perio- ultimi anni di cento e più pianeti ex-
gelo Ferlicca, Paolo Fiorino, Angelo Gal- dico specializzato Punto informatico il trasolari ha maggiormente incentivato
biati, Stefania Genovese, Massimilia- 13 novembre, e le attività della sezio- lo studio e la ricerca di pianeti simili al-
no Grandi, Dario Giacometto, Giorgio ne pugliese sono state segnalate sul la Terra al di fuori del nostro sistema so-
Giorgi, Francesco Grassi, Gian Paolo Quotidiano di Foggia il 18 dicembre. lare e là dove sia possibile una vita.
Grassino, Corrado Guarisco, Stefano Occorre poi aggiungere le segnalazio- La Missione Eddington prenderà in
Innocenti, Vera Kupfer, Roberto La- ni e i commenti che sul CISU appaiono esame circa 150.000 stelle fra il 2008 e
banti, Matteo Leone, Gaetano Lo Giu- anche su pubblicazioni più o meno spe- il 2013 dedicandosi soltanto allo studio
dice, Antonio Lo Campo, Bruno Man- cializzate: il nostro Centro è stato cita- di eventuali pianeti. Consultati il prof.
cusi, Camillo Michieletto, Maurizio Mo- Vincenzo Iuliano e la dott.ssa Giusi Mi-
to un paio di volte da Alfredo Lissoni
cela hanno chiarito i criteri volti a deci-
rini, Michele Moroni, Marco Orlandi, ed una da Stefania Genovese sul men- dere in quale porzione di cielo effettuare
Sebastiano Pernice, Gildo Personé, Gof- sile Il Giornale dei Misteri, mentre nella le ricerche.
fredo Pierpaoli, Marcello Pupilli, An- sua rubrica di casistica Solas Boncom-
Sebastiano Pernice
tonio Rampulla, Sebastiano Ridolfi, pagni ha riportato una decina di col-
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AVVISTAMENTI
privo di ali e di timone, raggiunse im- ciso quando) sul quotidiano pomeri- “caccia emisferico”) affermava che
provvisamente i ‘Liberator’ incrociandoli diano di Venezia Gazzettino Sera a fir- «sappia, comunque, che si trattava di
di prora a grandissima velocità ed emet- ma di un misterioso “Agente B.21”. studi e di esperimenti su modelli».
tendo, al suo passaggio sul fonte della for- Questa la povera fonte di tanto cla- Niente documenti dei servizi segreti,
mazione, alcune nuvolette di fumo az- more. Una serie d’appendice presen- allora, ma un articolo di giornale. Ve-
zurrognolo. Un attimo dopo i bombardie- tata come “vera”, secondo i toni e i co- sco alla p. 175 del suo citato libro fa
ri americani si incendiavano misteriosa- stumi più in uso nella pubblicistica del cenno a “G. Ventura”, ma non spiega
mente, scoppiando, mentre il ‘razzo tede- tempo. che era stato il suo articolo l’unica fon-
sco’ era già scomparso all’orizzonte”. Ma c’è di più. Si è in grado di dire chi te della storia degli “abbattimenti”.
Quando io, in passato, scrivendo ho soste- si celava dietro quello pseudonimo da Quanto all’autore di quelle clamoro-
nuto quanto sia necessario riconoscere che romanzo da edicola. Nell’archivio Ve- se rivelazioni, il conte Gastone Ven-
di notizie fantastiche durante la guerra, i sco è stata infatti trovata, grazie a tura (1906-1981), di Venezia, si ha ora
vari servizi segreti ne accatastarono pa- Maurizio Verga, copia di una lettera modo di capire meglio in che contesto
recchie ma, a conferma di questa indiscre- da lui inviata a un veneziano che si culturale s’inserivano i suoi racconti
zione, ne esiste un’altra su certe bombe an- chiamava Gastone Ventura e della re- dell’“agente B.21”. Si trattava di una
tiaeree al “grisou” che i tedeschi avrebbe- lativa risposta di quest’ultimo. persona particolarissima, che nel do-
ro sperimentato sul lago di Garda contro Ventura confermava di essere lui l’au- poguerra fu uno dei principali espo-
dodici Fortezze Volanti con risultati iden- tore dell’articolo incriminato. Non è nenti italiani di quella corrente esote-
tici a quelli dell’episodio descritto. chiaro come Vesco abbia potuto risa- rica nota come “martinismo”.
Non deve quindi fare alcuna meraviglia lire all’identità dell’uomo. Ad ogni Per avere chiarimenti su Ventura e sul-
se il vaglio di questi rapporti e di altre no- modo, in una lettera del 17 novembre le intricatissime vicende di quell’in-
tizie successive oltre a quelle recentissime 1956 Ventura rispondeva alla richie- credibile mondo di piccole “obbe-
su potenti centrali radioelettriche instal- sta d’informazioni di Vesco scriven- dienze” ai margini della massoneria
late sulle più alte cime degli Urali e alle do che lui era l’unica fonte della noti- ufficiale e di “iniziazioni” sempre in
insistenti voci sui misteriosi “dischi vo- zia e che - tanto per cambiare - non po- contrasto l’una con l’altra il lettore po-
lanti” hanno riportato sul tappeto la que- teva («anche volendo») dare maggio- trebbe consultare il volume di Mas-
stione della nuova arma aerea che potreb- ri chiarimenti. Aggiungeva che le no- simo Introvigne Il cappello del mago. I
be rivoluzionare il campo aeronautico: il tizie sul caccia emisferico erano arri- nuovi movimenti magici, dallo spiritismo
“radioplano”, azionato da turbine ad aria vate in Italia ai primi del ‘45 «attra- al satanismo. SugarCo, Milano, 1990 (p.
liquida, radiocomandato a grande distan- verso le relazioni, forse fantastiche, di 172, 229-232, 236, 428 e 432-3).
za ed armato di tubi di lancio del micidiale alcuni prigionieri italiani che aveva- Ventura fu anche autore di un ro-
gas che, lanciato nelle vicinanze dei tubi no aderito alla RSI e che avevano la- manzo edito a Milano nel 1951, Le for-
di scarico di un apparecchio, s’incendia vorato in Germania nella famosa ri- che caudine, che forse sarebbe interes-
immediatamente, provocandone lo scop- dotta corazzata dove erano situate le sante consultare.
pio e la distruzione». officine che costruivano gli aerei a rea- Niente carte segrete, dunque, ma un
E’ il fraseggio esatto che impiegherà zione e le V1 e V2». pezzo di una serie feuilleton sui miste-
anche Vesco, senza citare la fonte. Ventura non smentiva quanto scritto ri della Seconda Guerra Mondiale. In
Il pezzo faceva parte di una serie di a suo tempo, ma con quel “forse fan- quegli anni sui giornali italiani se ne
articoli sensazionalistici raccolti nella tastiche” pareva schernirsi. trovavano a iosa. Bastava trovare quel-
serie “Scrive l’agente segreto” appar- Più avanti, in relazione al “radiopla- la che più confaceva ai nostri desideri.
si poco tempo prima (s’ignora di pre- no” (come lui chiamava il presunto
S
SEER
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In esclusiva per i lettori di “UFO” quattro classici dell’ufologia quasi introvabili più una produzione editoriale UPIAR
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I TA ’
Giuseppe Stilo
NOV
Giuseppe Stilo Ultimatum
alla Terra
L’alba 1952: i dischi volanti
1946: il fenomeno dei “razzi fantasma” inedite in Italia dell’anno che vide esplodere il
in Italia e nel mondo fenomeno di massa delle osservazioni dei
cosiddetti “razzi fantasma”, che dopo i paesi
scandinavi interessò quasi tutta l’Europa cen-
trale ed occidentale, alcuni paesi extraeuropei
e in particolare proprio l’Italia.
Vero e proprio prodromo della “nuova era” che
di lì a poco inizierà con l’avvistamento di
Kenneth Arnold negli Stati Uniti e la conseguen-
te fioritura delle notizie sui flying saucers, i
“razzi fantasma” costituiscono per l’autore un EDIZIONI UPIAR
G L I U F O DA I N D O S S A R E
L E M A G L I E T T E I L L U S T R AT E D I G I O R G I O G I O R G I
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