(Orzinuovi, 10 novembre 1990) una ginnasta italiana e capitano
della nazionale, la prima a conquistare una medaglia d'oro ai Campionati mondiali di ginnastica artistica, nel 2006. Per questa storica vittoria ha ottenuto il Collare d'Oro del CONI, e nel 2007, a 17 anni, stata nominata Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. Soprannominata la farfalla di Orzinuovi, ma anche la Cannibale,[1] stata la prima (e, fino al 2014, l'unica, prima di Erika Fasana) ginnasta in Italia ad eseguire lo Tsukahara avvitato "Silivas", un doppio salto indietro con doppio avvitamento. Ha partecipato a due edizioni dei giochi olimpici (Pechino 2008 e Londra 2012) e a numerose edizioni dei campionati mondiali ed europei di ginnastica, di cui le prime partecipazioni, a partire dal 2004, da juniores; in totale ha collezionato 5 medaglie mondiali e 10 medaglie europee. Nel 2005 ai Giochi del Mediterraneo ha vinto la medaglia d'oro in tutte le specialit di ginnastica artistica, tranne un argento alle parallele asimmetriche; con la partecipazione e le vittorie ottenute nell'edizione del 2013 diventata l'atleta italiana pi vincente nella storia di questa competizione, in quanto detentrice di otto medaglie d'oro.[2] A livello nazionale detiene 21 titoli ai Campionati Assoluti, di cui il primo vinto nel 2004, e 13 scudetti vinti con la squadra Brixia Brescia nel Campionato di Serie A1. Giovanni Leone (Napoli, 3 novembre 1908 Roma, 9 novembre 2001) stato un politico e giurista italiano, sesto presidente della Repubblica italiana. Fu presidente della Camera dei deputati dal 10 maggio 1955 al 21 giugno 1963 e per due volte presidente del Consiglio (nel 1963 e nel 1968). Nominato senatore a vita dal Presidente Saragat, il 27 agosto 1967, fu il primo senatore a vita a diventare Presidente della Repubblica Italiana, una circostanza che si ripetuta solo nel 2006, con l'elezione di Giorgio Napolitano. L'elezione di Leone, con i ben 23 scrutini necessari a raggiungere la maggioranza assoluta dei componenti dell'Assemblea elettiva, fu anche la pi lunga della storia repubblicana. Come Capo dello Stato ha conferito l'incarico a tre Presidenti del Consiglio: Giulio Andreotti (1972-1973 e 1976-1979), Mariano Rumor (1973-1974) e Aldo Moro (1974-1976); ha nominato nel 1972 Amintore Fanfani senatore a vita; e quattro Giudici della Corte costituzionale, nel 1973 Edoardo Volterra e Guido Astuti, nel 1977 Livio Paladin e nel 1978 Antonio La Pergola.
4 Novembre 1966: alluvione a
Venezia e acqua alta record! Un punto di svolta nelle vicende che riguardano Venezia e la sua laguna rappresentato dallevento alluvionale del 4 novembre 1966. Si tratt di un fenomeno di portata eccezionale per il nostro Paese che colp con particolare violenza il Triveneto e la Toscana. Per quanto riguarda il Nord-Est, numerose furono le frane e i dissesti nella parte montana dei bacini ove si contarono circa 100 vittime. Le portate massime lungo i tratti di pianura dellAdige, del Brenta, del Piave, del Livenza e del Tagliamento, stimate nellordine delle migliaia di m/s, diedero luogo a numerose ed estese rotture degli argini con allagamenti che perdurarono svariate settimane provocando ingenti danni al tessuto economico e sociale in tutta la pianura veneto-friulana.
n prossimit della laguna di Venezia, le rotture degli argini del
Piave e del Brenta si svilupparono secondo dinamiche che tendevano ad rioccupare lantico assetto dei tronchi terminali andando a lambire i confini dello specchio lagunare. Il 4 novembre 1966 fu altres caratterizzato da una violentissima mareggiata dellAlto Adriatico che spazz via lunghi tratti del litorale danneggiando porti e difese costiere. Levento fu accompagnato da una eccezionale alta marea che, nel pomeriggio del 4 novembre, raggiunse a Venezia il livello massimo di 194 cm, mai registrato in precedenza. La citt venne completamente sommersa. La sopravvivenza della laguna venne messa a dura prova dalla straordinaria forza del mare che, sostenuta da unalta marea mai cos elevata, si abbatt sui Murazzi del Lido, di Pellestrina e di Sottomarina. La forza delle onde, che al largo raggiunsero altezze significative di oltre 6 m, distrusse le dighe foranee alle bocche di porto e diede luogo a diffusi sfondamenti del cordone litoraneo. Le autorit furono obbligate ad evacuare gli abitanti dellisola di Pellestrina e i veneziani temettero che il mare avesse preso la lagun 9. November (Deutschland) Wechseln zu: Navigation, Suche Auf den 9. November fllt eine Reihe von Ereignissen, die fr die deutsche Geschichte als politische Wendepunkte mit teilweise auch internationalen Auswirkungen gelten. Als besonders gravierend fr die zeitgenssische ffentliche Diskussion in der rckwirkenden Betrachtung gelten dabei beginnend in der jngeren Vergangenheit die Jahrestage des Mauerfalls 1989, des Beginns der Novemberpogrome 1938, des Hitler-Ludendorff- Putsches 1923 und der Novemberrevolution 1918 (Ausrufung einer deutschen Republik) in der damaligen Reichshauptstadt Berlin. Diese historischen Schlaglichter des deutschen Nationalstaats seit 1871 in je unterschiedlichem Kontext bilden in der Zusammenschau und der Rezeption im Verhltnis zueinander inhaltlich und ideologisch gegenstzliche und polarisierende Hhepunkte der historisch-politischen Auseinandersetzung mit der Geschichte Deutschlands, insbesondere derjenigen des 20. Jahrhunderts. Nach dem Ende des Zweiten Weltkriegs wurde von verschiedenen Historikern und Journalisten fr dieses Tagesdatum der Ausdruck Schicksalstag geprgt, der aber erst nach den Ereignissen vom Herbst 1989 weitere Verbreitung fand. In mahnender Erinnerung an die Novemberpogrome des NS- Regimes gegen die deutschen Juden im Jahr 1938 ist der 9. November in Deutschland auch ein Gedenktag fr die Opfer des Nationalsozialismus zustzlich zum offiziellen nationalen Holocaust-Gedenktag 27. Januar, dem Jahrestag der Befreiung des Vernichtungslagers Auschwitz (1945). Der 27. Januar ist auch der von der Generalversammlung der UNO international proklamierte Tag des Gedenkens an die Opfer des Nationalsozialismus.
Karl Schwarz (* 19. November 1812 in Wiek (Rgen); 25. Mrz
1885 in Gotha; vollstndiger Name: Karl Heinrich Wilhelm Schwarz) war ein freisinniger protestantischer deutscher Theologe. Sein Vater Theodor Schwarz war Pfarrer in Wiek auf Rgen, und unter dem Pseudonym Theodor Melas Verfasser einiger volkstmlicher Schriften. Karl Schwarz studierte Theologie und Philosophie in Halle, anschlieend in Bonn (1831) und Berlin (1832 bis 1834). In Berlin wurde er von Friedrich Schleiermacher und Georg Hegel beeinflusst, was in seinem Werk Das Wesen der Religion von 1847 deutlich wird. 1837 wurde Schwarz aufgrund seiner Beteiligung an burschenschaftlichen Verbindungen, er war 1830 Mitglied der Alten Halleschen Burschenschaft geworden[1], fr sechs Monate inhaftiert. Nach seiner Entlassung war er Mitarbeiter an den Hallischen Jahrbchern. Schwarz habilitierte 1842 als Privatdozent in Halle, wo er anschlieend auch lehrte. 1845 wurde ihm das Dozieren vom Ministerium untersagt, da er an den Versammlungen der Protestantischen Freunde teilgenommen hatte. 1848 wurde er vom Wahlkreis Torgau-Liebenwerda in die Frankfurter Nationalversammlung gewhlt. Schwarz erhielt 1849 eine auerordentliche Professur der Theologie in Halle, wurde 1856 als Oberkonsistorialrat und Hofprediger nach Gotha berufen und 1858 hier zum Oberhofprediger und 1876 zum Generalsuperintendenten befrdert. Er starb am 25. Mrz 1885. Schwarz hatte erheblichen Anteil an der Grndung des Deutschen Protestantenvereins und war ein bedeutender Vertreter der liberalen Theologie. Sein Werk Zur Geschichte der neuesten Theologie ist eine wichtige Quelle fr die Geschichte der Theologie in Deutschland. Zu seinen Ehren wurde an der theologischen Fakultt der Universitt Jena eine Karl-Schwarz-Stiftung zur Frderung der wissenschaftlichen Theologie gegrndet.
1918: Novemberrevolution
Im Herbst 1918 berschlugen sich im Deutschen Reich die Ereignisse.
Angesichts der bereits feststehenden Niederlage der Deutschen im Ersten Weltkrieg wurde der Ruf nach Frieden und der Abdankung des Kaisers lauter. Es kam zu einer Revolutionsbewegung. Betriebe wurden bestreikt, in vielen Stdten bildeten sich Arbeiter- und Soldatenrte. Am 9. November erfasste die Revolution auch Berlin, wo Reichskanzler Prinz Maximilian von Baden aus Sorge vor einem radikalen politischen Umsturz eigenmchtig die Abdankung des Kaisers bekannt gab. Der stellvertretende SPD-Vorsitzende Philipp Scheidemann rief daraufhin von einem Balkon des Berliner Reichstags die erste deutsche Republik aus und besiegelte damit das Ende der Hohenzollernherrschaft. Doch die junge Republik hatte es von Anfang an schwer: Ihr fehlte es an Rckhalt in der Bevlkerung, an Geschlossenheit und Untersttzung durch die exekutive Gewalt. Massenarbeitslosigkeit, Kriegsschden und Reparationsforderungen aus dem Ersten Weltkrieg stellten die Weimarer Demokratie vor eine Zerreiprobe. Europaweit erlangten antidemokratische Strmungen Aufwind und lieferten den Nhrboden fr den aufkommenden Nationalsozialismus.
2 Motto Il Contributo Dei Salesiani Di Frascati All'opera Di Assistenza Della Popolazione Colpita Dai Bombardamenti. Cronistoria Degli Avvenimenti 8 Settembre 1943 4 Giugno 1944