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TECNOLOGIA- LE DONNE
NELLE FABBRICHE
Le fabbriche italiane, verso la fine degli anni ’80,
cominciarono a richiedere manodopera flessibile a basso
costo, e lo sfruttamento di donne e bambini fu allora simile,
se non peggiore, a quello realizzato durante la rivoluzione
industriale inglese nel ‘700.
Se, infatti, in un primo tempo, la necessità di lunghi anni di
apprendistato aveva sfavorito l’impiego della manodopera
femminile al telaio a mano poiché non si riteneva
conveniente investire sul futuro lavorativo delle donne in
quanto esse, sposandosi, finivano per lasciare la casa
paterna oppure si allontanavano dalla fabbrica e dal lavoro
esterno per seguire la famiglia, successivamente, con la
meccanizzazione della tessitura ed un accentuazione del
livello di automazione, il lavoro fu reso più semplice, si
abolì l’apprendistato, i lavoranti divennero più facilmente
sostituibili in caso di dipartita e le donne divennero
appetibili soprattutto per il basso salario femminile,
concorrenziale rispetto a quello maschile. Le donne quindi
non erano considerate adatte a fare questi lavori manuali
che venivano considerati da “uomo”. Però durante la
seconda guerra mondiale c’era la necessità di armi, ed
essendo che tutti gli uomini erano in guerra vennero
mandate nelle fabbriche e producevano tantissime armi.
MUSICA- ZUCCHERO
“DONNE”
Zucchero, pseudonimo di Adelmo Fornaciari (Reggio
Emilia, 25 settembre 1955), è un cantautore e musicista
italiano.
riscosse un ragguardevole successo commerciale, vendendo
più di 60 milioni di dischi tra album e singoli.
Tra tutte le sue canzoni ne scrisse una dedicata alle donne,
intitolata appunto “Donne”.
Donne di Zucchero venne presentata per la prima volta al
Festival di Sanremo nel 1985. Nonostante Zucchero sia uno
dei cantautori italiani eccellenti in assoluto, il testo di
Donne fu scritto da Alberto Salerno, per il cantante che
partecipò al Festival.
Spesso dedicata l’8 marzo per la festa della donna, per
rendere omaggio a tutte le donne, alla loro forza e alla loro
sofferenza, e per commemorare la giornata internazionale
della donna che rimembra le lotte che il genere femminile
ha dovuto affrontare per ottenere libertà, rispetto ed
uguaglianza.
La canzone ebbe un grandissimo successo, fece la fortuna
del cantante ma fuori dal Festival, perché alla classifica
sanremese arrivò penultima. Un dato impensabile per noi
che conosciamo il brano e per il pubblico sanremese del
1985 che premiò Zucchero successivamente al Festival,
facendolo arrivare in vetta alle classifiche essendo la
canzone più apprezzata ed ascoltata.