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VALUTAZIONE POSTURALE E PROTOCOLLO

-------------------------------------------------- LA POSTURA-----------------------------------------------
Per postura si intende la posizione del corpo nello spazio, che ha come fine quello del mantenimento
dell’equilibrio, in condizioni sia statiche che dinamiche( nello specifico postura è l’atteggiamento
statico,l’equilibrio è quello dinamico). Concorrono anche fattori neurologici,biomeccanici,psicologici e
relazionali. I RECETTORI coinvolti nel mantenimento della postura sono: VESTIBOLO , OCCHI, BOCCA, PELLE
(presenza di cicatrici), PIEDI, VISCERI, PROBLEMI PSICOLOGICI.

-VESTIBOLO: regola l’equilibrio

-OCCHI: regola il campo visivo

-RIFLESSI SPINALI: regola la stazione eretta

-BARICENTRO: Cade al centro della pianta dei piedi

-BOCCA: Crea squilibri: mal occlusione,precontatti o contatti mancanti

-PELLE(presenza di cicatrici): Le cicatrici inducono in disturbi posturali(azione recettori cutanei e tonico


posturale;linfatico sul deflusso linfatico)

-PIEDI:Prima fonte di informazione dal basso. Ricchi di recettori di pressione

-VISCERI:Disturbi viscerali(es colite) creano modifiche del tono posturale

-PROBLEMI PSICOLOGICI: creano tensioni muscolari e quindi sull’atteggiamento posturale “STATO


MIOTENSIVO PSICOGENO”

CATENE MUSCOLARI: Le catene muscolari sono un insieme di muscoli intimamente collegati tra loro da una
specifica finalità funzionale (es. estensione tronco).

La respirazione è importantissima per quello che riguarda la condizione posturale.Infatti la respirazione


riflette lo stato d’animo della persona. Un diaframma sempre contratto può creare diversi disturbi come ad
esempio l’ernia jatale. Il diaframma e la respirazione non adeguata anche può provocare problemi alla
colonna vertebrale, fino anche a dorsale e cervicale.

PROPRIOCEZIONE: Presa di coscienza del proprio corpo. È favorita da: FUSI NEUROMUSCOLARI(info
lunghezza del muscolo),ORGANI TENDINEI DEL GOLGI8info su tensioni tendinee e contr.muscolari)

RIEDUCAZIONE POSTURALE: Ha senso se si hauna piena consapevolezza di se stesso e questo avviene


tramite feedback, e cioè rapporti spazio/corpo/gravita/io. Si raggiunge una buona rieducazione posturale
quando il corpo e il suo schema sono rapportate all’ambiente di vita e professionale, e percepisce
informazioni: ambientali,spazio e gravità, corpo e movimento. I mezzi di una buona rieducazione posturale
sono: CORPO( e l’allineamento) ;SPAZIO(assialità);FORZA DI GRAVITà(i carichi).
---------------------------------------VALUTAZIONE POSTURALE------------------------------------
Si svolge nell’interezza andando a valutare i 3 piani spaziali. (PIANO FRONTALE(ANTERIORE E
POSTERIORE),SAGGITTALE.

1) TRACCIARE UNA LINEA LONGITUDINALE (VERTICALE DI BARRè( CHE FUNGE DA FILO A PIOMBO).

La linea di Barrè serve a valutare il rapporto di equilibrio tra ipunti di repere coroprei. La line virtuale unisce
alcuni punti sul piano frontale e cioè:

-OCCIPITE

-c7

-l3

-Plica interglutea.

Attraverso questo possiamo valutare l’origine dello squilibrio e determinare se la problematica è di tipo
adattativo o causativo. Inoltre possiamo valutare eventualmente lo squilibrio se è ascendente o
discendente. ASCENDENTE quando la causa dello squilibrio è da ricercare sul recettore podalico e quindi
sotto al baricentro; DISCENDENTE se lacausa dello squilibrio è data dal recettore oculo motore o dal
sistema stomatognatico.
VALUTAZIONE POSTERIORE: valutare le simmetrie

1)LINEA DEILOBI AURICOLARI

2)LINEA ACROMION(valutare simmetria e se le spalle più in alto


o in basso)

3)ANGOLO INFERIORE DELLE SCAPOLE

4)TRIANGOLO DELLA TAGLIA: Distanza avambraccio fianchi. La


distanza dai due avambracci dovrebbe essere uguale. In caso
contrario la colonna dovrebbe essere più spostata verso la parte
in cui la distanza avambraccio fianchi è minore)

5)SIPS: Spine Iliache Posteriori Superiori

6)PLICHE GLUTEE se il margine inferiore del gluteo è alla stessa


altezza

7)PLICHE POPLITEE (valutare la presenza di rotazioni)

8) TENDINE DI ACHILLE. Da qui possiamo valutare anche il retro


piede e se tende a essere valgo (retro piede all’interno) o
varo(retro piede all’esterno).

VALUTAZIONE PIANO FRONTALE ANTERIORE

1) POSIZIONE TESTA
2)ALTEZZA CLAVICOLE

3)SIMMETRIA CAPEZZOLI

4)ALTEZZA CRESTE ILIACHE

A PIEDI UNITI SIVALUTANO:

EVENTUALI SITUAZIONI DI VARISMO E VALGISMO DEL GINOCCHIO DATO ANCHE DA ALLONTANAMENTO E


AVVICINAMENTO DEI MALLEOLI

PIANO SAGGITTALE:

1)POSIZIONE DEL CAPO (se proteso avanti ,indietro o allineato)

2)CURVE VERTEBRALI (influenzate anche dall’appoggio plantare; infatti se avremo un piede valgo avremo
accentuazione delle curve LORDOSI e CIFOSI;

se il piede è PIATTO

3)POSIZIONE GINOCCHIO (se iperesteso o flesso

4)POSIZIONE BACINO(se tende ad antiversione o retroflessione)


5)PIANO SCAPOLARE (SE ANTEPOSTE O RETROPOSTE . Se invece sono in linea con le orecchie sono allineate;
eventualità e/o possibilità dorso piatto).

PIANO TRASVERSO (VISTA DALL’ALTO)


TORSIONI BACINO (vedendo glutei)

TORSIONI CINGOLO SCAPOLO-OMERALE( Vedere se 1 o entrambe le scapole sono anteposte o retro poste e
quindi eventuali torsioni)

APPOGGIO PLANTARE
Con pedana BAROPODOMETRICA esame in STATICA o in DINAMICA e vedere se abbiamo:

PIEDE PIATTO/PIEDE CAVO/PIEDE FISIOLOGICO

Altra valutazione posturale per determinare eventuali disallineamenti corporei è il BENDING TEST o TEST DI
ADAMS, che permette di valutare la presenza del gibbo.

Si effettua facendo unire le mani e facendo piegare il busto in avanti,quindi effettuando una flessione del
busto a ginocchia distese.

Il GIBBO è una ROTAZIONE DELLE VERTEBRE CHE SEGNALANO UN PROCESSO SCOLIOTICO. Con il test è
possibile valutare se il gibbo è dorsale o lombare o se ci sono entrmbi, ed è possibile misurare la sua entità
attraverso lo SCOLIOSOMETRO, oppure dalle radiografie tramite l’angolo di COBB. Si parla di SCOLIOSI se
l’angolo di COBB è >5°. Se l’angolo >20° si consiglia il corsetto; se l’angolo è >40° si consiglia l’intervento
chirurgico.

SCOLIOSI:
La scoliosi è una condizione che implica una curvatura laterale e di rotazione della colonna vertebrale. La
rotazione delle vertebre determina il gibbo. La scoliosi può essere di tipo NON STRUTTURALE (cioè un
PARAMORFISMO) e la causa è da ricondurre a posizioni scorrette, o ad es a una gamba più lunga dell’altra, o
STRUTTURALE (cioè un DISMORFISMO) e quindi definitiva.

La scoliosi strutturale si classifica in IDIOPATICA e CONGENITA,con incidenza di quella idiopatica del 70% dei
casi.
La scoliosi IDIOPATICA è anche riconosciuta come scoliosi adolescenziale ed è una deformità evolutiva
dell’età adolescenziale che progredisce fino alla fine dell’accrescimento.
La scoliosi CONGENITA è dovuta a traumi o a problemi nella vita intrauterina.
In base al tipo si parla di: SCOLIOSI DORSALE,LOMBARE e DORSO-LOMBARE.

PROTOCOLLO RIEDUCAZIONE POSTURALE SCOLIOSI:

Gli esercizi adattati hanno come funzione quello di non far progredire la curva , prevenire e trattare
disfunzioni respiratorie, prevenire e cirare sindromi dolorose della colonna vertebrale, migliorare la
postura. I principi su cui si basa l’intervento adattato è la RIEDUCAZIONE POSTURALE attraverso
l’AUTOCORREZIONE, cioè esercizi di stabilizzazione che includono: MIGLIORAMENTO CONTROLLO
NEUROMOTORIO,PROPRIOCETTIVITà ed EQUILIBRIO. Gli esercizi pongono come obiettivo quello di
migliorarla postura attraverso la contrazione muscolare. Si interviene con :

-SPOSTAMENTO LATERALE DEL BUSTO VERSO LA CONCAVITà

-ISOMETRIA E STABILIZZAZIONE DEI MUSCOLI DEL TRONCO

-ESERCIZI DI DEROTAZIONE,AUTOALLUNGAMENTO E RESPIRAZIONE CONTROLLATA

Le sedute di apprendimento degli esercizi sono da 60-120 minuti, con poi protocollo di esercizi per 2-3 volte
a settimana con durata di 45 minuti di lavoro.

ESERCIZI PER SCOLIOSI:

ESERCIZI IN QUADRUPEDIA (METODO KLAPP). Permette di lavorare sulla colonna vertebrale in assenza di
gravità in quanto in quadrupedia annulliamo l’effetto gravita rio. Andremo a lavorare in allungamento sulla
parte concava(accorciata) e rinforzeremo la parte convessa. Si possono utilizzare esercizi isometrici con
contrazioni di 5-10 secondi.

METODO MEZIERES:Consiste in un lavoro correttivo dove il paziente apprende come allungare ed allineare il
proprio corpo. Si crea consapevolezza di quelle che sono le posture da mantenere e man mano si
mantengono per più tempo in modo da automatizzare le posture. Gli esercizi sono :

-ESERCIZI SEDUTI ALLA SPALLIERA: Per scoliosi dorsale per derotare la curva
-SCOLIOSI LOMBARE: Posti proni. Si alza la gamba del lato concavo (accorciato) e si effettua una contrazione
isometrica di circa 10 secondi x 10 reps,con l’altra gamba in scarico.Altri esercizi posturali sono:

-POSTURA ERETTA CON TRONCO FLESSO IN AVANTI


-POSTURA ERETTA CON STIRAMENTO ASSIALE
-POSTURA IN DECUBITO DORSALE
-ARTI INFERIORI A SQUADRA

LORDOSI LOMBARE: Accentuazione della curva lombare.


- Cause: Muscoli anca poco flessibili,e muscoli schiena (lombari) poco flessibili.
–Cura: Rinforzo muscoli lombari e flessori anca con isometria. Proni a terra spingere la zona lombare al
pavimento e mantenere la postura per 10 secondi e rilasciare. In piedi stessa metodica contro il muro con le
gambe leggermente distaccate dal muro.
CIFOSI DORSALE O DORSO CURVO: Aumento della fisiologica curva dorsale. Si denota sul piano sagittale,
con spalle interiorizzate e postura con atteggiamento cadente. Pettorale contratto e muscoli extrarotatori
lassi.
–ESERCIZI POSTURALI: SUPINI, facendo perno su collo e lombari, sollevando il tronco dal suolo con le
braccia supinate o a candeliere. PRONI, capo in linea con il rachide. Spalle staccate da terra senza staccare lo
sterno. Braccia ruotare verso l’esterno e avambracci supinati. Regione addominale non staccata dal suolo e
lomabri non sollecitati a contrarsi.

PARAMORFISMI SCAPOLE:

1)DISLIVELLO DELLE SCAPOLE: è spesso presente nelle scoliosi.

2)ASIMMETRIA DELLE SCAPOLE:

-SCAPOLE ADDOTTE E ANTERIORIZZATE:Tipico del “dorso curvo” o “cifotico” lavorare da seduti con esercizi
di proiezione indietro delle spalle e in extrarotazione di arti superiori con esercizi come ventaglio e
candeliere

-SCAPOLE ALATE:Spalla spostata in avanti con margine interno ed inferiore della scapola con
allontanamento dalla cassa toracica,creando delle fossette dove è possibile infilare le falangi. Si lavora in
extrarotazione con proiezione indietro delle spalle ed esercizi come ventaglio e candeliere.

3)SPALLE SPIOVENTI : Lavorare su elevatori delle spalle( sternocleidomastoideo e trapezio),con esercizi di


spinta verso dietro e l’alto delle spalle

4)SPALLE AD ATTACCAPANNI: monconi spalle sollevati con apparente riduzione della lunghezza del collo.
Allungare i muscoli retratti( trapezio e sternocleidomastoideo).Lavorare con spinta delle spalle in basso
mantenendo il capo retratto e lavorando con esercizi di respirazione per l’ampliamento della gabbia
toracica.

CANDELIERE DI TISSIè:

Esercizio da effettuarsi da seduto. Rachide lombare e bacino fissati per evitare l’iperlordosi. Spalla extra
ruotata e con braccio orzziontale al suolo e avambraccio verticale. Ultima condizione capo retratto. Sipuò
farein due modi l’esercizio, ISOMETRICO (variando il tempo di isomteria e n serie) e ISOTONICO(variando
velocità ,serie e reps)

VENTAGLIO DI PIVETTA:
Uguale al candeliere di Tissiè solo che le braccia sono attaccate al tronco e gli avambracci orizzontali al
suolo.

L’esercizio più difficile è quello del candeliere perché il movimento è effettuato contro gravità, quindi è più
difficile mantenere la posizione.

GLI ARTI INFERIORI

GINOCCHIO VALGO(ginocchia a x): Condili che tendono a toccarsi e malleoli distanti. Il trattamento
chinesiologico prevede tonificazione muscolare (soprattutto adduttori della coscia) ed esercizi propriocettivi
e di coordinazione, oltre ad allungamento dei muscoli corti e accorciamento muscoli lunghi.

GINOCCHIO VARO( o ginocchia a parentesi) :Condili che non si toccano e malleoli vicini. Questo tipo di
ginocchio costringe anche il piede a poggiare sul bordo esterno con il retro piede valgo. Può essere causato
dal rachitismo, quindi la terapia iniziale è di tipo preventivo con la somministrazione di vit.D3. La ginnastica
posturale ha come obiettivo il rinforzo dei muscoli della coscia e alleviare le tensioni muscolari

GINOCCHIO RECURVATO: iperestensione della gamba sulla coscia. Lavorare su rinforzo dei flessori della
gamba e bonificazione ischio crurali

GINOCCHIO FLESSO:Impossibilità di completa estensione del ginocchio. Trattamento: andature sui talloni,
allungamento ischio crurali,bonificazione quadricipite

GINOCCHIO LASSO:Instabile. Trattamento: Esercizi di potenziamento quadricipite con carichi progressivi.

IL PIEDE

PIEDE PIATTO:Cedimento del margine interno del piede con pronazione del retro piede. Il trattamento
prevede la correggibilità ,se ci si pone in punta di piedi, con il ripristino della volta plantere. Il trattamento
comoìunque prevede l’uso di plantari che hanno come obiettivo quello di migliorare anche la
propriocezione del piede e il corretto appoggio nel paziente.

PIEDE CAVO: Aumento della volta plantare. Prevede il trattamento al contrario rispetto al cavismo

PIEDE TORTO: Trattamento ortopedico e successivamente lavoro di mobilizzazione attiva e passiva,


miglioramento del tono muscolare correzione deambulazione.

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