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-------------------------------------------------- LA POSTURA-----------------------------------------------
Per postura si intende la posizione del corpo nello spazio, che ha come fine quello del mantenimento
dell’equilibrio, in condizioni sia statiche che dinamiche( nello specifico postura è l’atteggiamento
statico,l’equilibrio è quello dinamico). Concorrono anche fattori neurologici,biomeccanici,psicologici e
relazionali. I RECETTORI coinvolti nel mantenimento della postura sono: VESTIBOLO , OCCHI, BOCCA, PELLE
(presenza di cicatrici), PIEDI, VISCERI, PROBLEMI PSICOLOGICI.
CATENE MUSCOLARI: Le catene muscolari sono un insieme di muscoli intimamente collegati tra loro da una
specifica finalità funzionale (es. estensione tronco).
PROPRIOCEZIONE: Presa di coscienza del proprio corpo. È favorita da: FUSI NEUROMUSCOLARI(info
lunghezza del muscolo),ORGANI TENDINEI DEL GOLGI8info su tensioni tendinee e contr.muscolari)
1) TRACCIARE UNA LINEA LONGITUDINALE (VERTICALE DI BARRè( CHE FUNGE DA FILO A PIOMBO).
La linea di Barrè serve a valutare il rapporto di equilibrio tra ipunti di repere coroprei. La line virtuale unisce
alcuni punti sul piano frontale e cioè:
-OCCIPITE
-c7
-l3
-Plica interglutea.
Attraverso questo possiamo valutare l’origine dello squilibrio e determinare se la problematica è di tipo
adattativo o causativo. Inoltre possiamo valutare eventualmente lo squilibrio se è ascendente o
discendente. ASCENDENTE quando la causa dello squilibrio è da ricercare sul recettore podalico e quindi
sotto al baricentro; DISCENDENTE se lacausa dello squilibrio è data dal recettore oculo motore o dal
sistema stomatognatico.
VALUTAZIONE POSTERIORE: valutare le simmetrie
1) POSIZIONE TESTA
2)ALTEZZA CLAVICOLE
3)SIMMETRIA CAPEZZOLI
PIANO SAGGITTALE:
2)CURVE VERTEBRALI (influenzate anche dall’appoggio plantare; infatti se avremo un piede valgo avremo
accentuazione delle curve LORDOSI e CIFOSI;
se il piede è PIATTO
TORSIONI CINGOLO SCAPOLO-OMERALE( Vedere se 1 o entrambe le scapole sono anteposte o retro poste e
quindi eventuali torsioni)
APPOGGIO PLANTARE
Con pedana BAROPODOMETRICA esame in STATICA o in DINAMICA e vedere se abbiamo:
Altra valutazione posturale per determinare eventuali disallineamenti corporei è il BENDING TEST o TEST DI
ADAMS, che permette di valutare la presenza del gibbo.
Si effettua facendo unire le mani e facendo piegare il busto in avanti,quindi effettuando una flessione del
busto a ginocchia distese.
Il GIBBO è una ROTAZIONE DELLE VERTEBRE CHE SEGNALANO UN PROCESSO SCOLIOTICO. Con il test è
possibile valutare se il gibbo è dorsale o lombare o se ci sono entrmbi, ed è possibile misurare la sua entità
attraverso lo SCOLIOSOMETRO, oppure dalle radiografie tramite l’angolo di COBB. Si parla di SCOLIOSI se
l’angolo di COBB è >5°. Se l’angolo >20° si consiglia il corsetto; se l’angolo è >40° si consiglia l’intervento
chirurgico.
SCOLIOSI:
La scoliosi è una condizione che implica una curvatura laterale e di rotazione della colonna vertebrale. La
rotazione delle vertebre determina il gibbo. La scoliosi può essere di tipo NON STRUTTURALE (cioè un
PARAMORFISMO) e la causa è da ricondurre a posizioni scorrette, o ad es a una gamba più lunga dell’altra, o
STRUTTURALE (cioè un DISMORFISMO) e quindi definitiva.
La scoliosi strutturale si classifica in IDIOPATICA e CONGENITA,con incidenza di quella idiopatica del 70% dei
casi.
La scoliosi IDIOPATICA è anche riconosciuta come scoliosi adolescenziale ed è una deformità evolutiva
dell’età adolescenziale che progredisce fino alla fine dell’accrescimento.
La scoliosi CONGENITA è dovuta a traumi o a problemi nella vita intrauterina.
In base al tipo si parla di: SCOLIOSI DORSALE,LOMBARE e DORSO-LOMBARE.
Gli esercizi adattati hanno come funzione quello di non far progredire la curva , prevenire e trattare
disfunzioni respiratorie, prevenire e cirare sindromi dolorose della colonna vertebrale, migliorare la
postura. I principi su cui si basa l’intervento adattato è la RIEDUCAZIONE POSTURALE attraverso
l’AUTOCORREZIONE, cioè esercizi di stabilizzazione che includono: MIGLIORAMENTO CONTROLLO
NEUROMOTORIO,PROPRIOCETTIVITà ed EQUILIBRIO. Gli esercizi pongono come obiettivo quello di
migliorarla postura attraverso la contrazione muscolare. Si interviene con :
Le sedute di apprendimento degli esercizi sono da 60-120 minuti, con poi protocollo di esercizi per 2-3 volte
a settimana con durata di 45 minuti di lavoro.
ESERCIZI IN QUADRUPEDIA (METODO KLAPP). Permette di lavorare sulla colonna vertebrale in assenza di
gravità in quanto in quadrupedia annulliamo l’effetto gravita rio. Andremo a lavorare in allungamento sulla
parte concava(accorciata) e rinforzeremo la parte convessa. Si possono utilizzare esercizi isometrici con
contrazioni di 5-10 secondi.
METODO MEZIERES:Consiste in un lavoro correttivo dove il paziente apprende come allungare ed allineare il
proprio corpo. Si crea consapevolezza di quelle che sono le posture da mantenere e man mano si
mantengono per più tempo in modo da automatizzare le posture. Gli esercizi sono :
-ESERCIZI SEDUTI ALLA SPALLIERA: Per scoliosi dorsale per derotare la curva
-SCOLIOSI LOMBARE: Posti proni. Si alza la gamba del lato concavo (accorciato) e si effettua una contrazione
isometrica di circa 10 secondi x 10 reps,con l’altra gamba in scarico.Altri esercizi posturali sono:
PARAMORFISMI SCAPOLE:
-SCAPOLE ADDOTTE E ANTERIORIZZATE:Tipico del “dorso curvo” o “cifotico” lavorare da seduti con esercizi
di proiezione indietro delle spalle e in extrarotazione di arti superiori con esercizi come ventaglio e
candeliere
-SCAPOLE ALATE:Spalla spostata in avanti con margine interno ed inferiore della scapola con
allontanamento dalla cassa toracica,creando delle fossette dove è possibile infilare le falangi. Si lavora in
extrarotazione con proiezione indietro delle spalle ed esercizi come ventaglio e candeliere.
4)SPALLE AD ATTACCAPANNI: monconi spalle sollevati con apparente riduzione della lunghezza del collo.
Allungare i muscoli retratti( trapezio e sternocleidomastoideo).Lavorare con spinta delle spalle in basso
mantenendo il capo retratto e lavorando con esercizi di respirazione per l’ampliamento della gabbia
toracica.
CANDELIERE DI TISSIè:
Esercizio da effettuarsi da seduto. Rachide lombare e bacino fissati per evitare l’iperlordosi. Spalla extra
ruotata e con braccio orzziontale al suolo e avambraccio verticale. Ultima condizione capo retratto. Sipuò
farein due modi l’esercizio, ISOMETRICO (variando il tempo di isomteria e n serie) e ISOTONICO(variando
velocità ,serie e reps)
VENTAGLIO DI PIVETTA:
Uguale al candeliere di Tissiè solo che le braccia sono attaccate al tronco e gli avambracci orizzontali al
suolo.
L’esercizio più difficile è quello del candeliere perché il movimento è effettuato contro gravità, quindi è più
difficile mantenere la posizione.
GINOCCHIO VALGO(ginocchia a x): Condili che tendono a toccarsi e malleoli distanti. Il trattamento
chinesiologico prevede tonificazione muscolare (soprattutto adduttori della coscia) ed esercizi propriocettivi
e di coordinazione, oltre ad allungamento dei muscoli corti e accorciamento muscoli lunghi.
GINOCCHIO VARO( o ginocchia a parentesi) :Condili che non si toccano e malleoli vicini. Questo tipo di
ginocchio costringe anche il piede a poggiare sul bordo esterno con il retro piede valgo. Può essere causato
dal rachitismo, quindi la terapia iniziale è di tipo preventivo con la somministrazione di vit.D3. La ginnastica
posturale ha come obiettivo il rinforzo dei muscoli della coscia e alleviare le tensioni muscolari
GINOCCHIO RECURVATO: iperestensione della gamba sulla coscia. Lavorare su rinforzo dei flessori della
gamba e bonificazione ischio crurali
GINOCCHIO FLESSO:Impossibilità di completa estensione del ginocchio. Trattamento: andature sui talloni,
allungamento ischio crurali,bonificazione quadricipite
IL PIEDE
PIEDE PIATTO:Cedimento del margine interno del piede con pronazione del retro piede. Il trattamento
prevede la correggibilità ,se ci si pone in punta di piedi, con il ripristino della volta plantere. Il trattamento
comoìunque prevede l’uso di plantari che hanno come obiettivo quello di migliorare anche la
propriocezione del piede e il corretto appoggio nel paziente.
PIEDE CAVO: Aumento della volta plantare. Prevede il trattamento al contrario rispetto al cavismo