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dell’EDUCAZIONE MORENO
CONTE
QUESITI PRINCIPALI:
a) CHE COS’È un AZIONE EDUCATIVA?
c) L’AZIONE EDUCATIVA
→ nell’ERA del trionfo della TECNICA + della TECNOLOGIA
→ che hanno uno SCOPO FUNZIONALE e/o PRODUTTIVO:
COME INFLUISCE sul concetto di EDUCAZIONE,
la RAZIONALITA’ che sottostà al PENSIERO TECNICO?
Martin HEIDEGGER (1889 – 1976; 87 anni)
(è stato un filosofo tedesco ed è considerato il maggior esponente dell'esistenzialismo ontologico e fenomenologico)
PECCATO ORIGINALE
del PENSIERO GRECO e OCCIDENTALE:
• Nel NOVECENTO
→ l’idea di CONOSCENZA UTILIZZABILE + APPLICABILE
→ è stata piegata
→ al mero DESIDERIO di DOMINIO del MONDO
₿ R. GUARDINI, La fine dell’epoca moderna. Il potere (1950)
→ “L’eta’ moderna si compiaceva di
→ BASARE le NORME della TECNICA
→ sull’UTILITA’
→ che ne derivava
→ per il BENESSERE UMANO,
→ DISSIMULANDO così
→ le DISTRUZIONI che la SUA MANCANZA di SCRUPOLI veniva preparando. […]
→ L’UOMO che ne è il PROTAGONISTA
→ sa che NON si tratta NÉ di UTILITA’, NÉ di BENESSERE,
→ MA di DOMINIO
→ che si esprime in una NUOVA STRUTTURA del MONDO.”
In conclusione
La FORMA MENTIS TEORIA ––APPLICAZIONE ––RISULTATO
che governa
il PENSIERO TECNICO
è INADEGUATA a DEFINIRE una corretta RAZIONALITA’ EDUCATIVA.
∟ Si privilegiano così CRITERI di VALUTAZIONE del DOCENTE “OGGETTIVI” + “DIMOSTRABILI” (accumulo titoli
post formazione iniziale, le presunte formazioni professionali a pagamento, la “disponibilità operosa” nella gestione
amministrativa dell’istituzione di appartenenza).
∟ La FUNZIONALIZZAZIONE/ STRUMENTALIZZAZIONE del DOCENTE a QUALCOS’ALTRO (come: a creare mercato
Della formazione, a svolgere compiti amministrativi o di rappresentanza, ecc.) è una realtà alla quale v. riconosciuto
sempre più un valore più grande rispetto alle altre (invisibili + tacite) dimensioni (come: il complesso di relazioni
umane istaurate nel tempo + gli accorgimenti didattici adottati – forse poco universalizzabili – su misura
rispetto all’utenza).
∟ Sono proprio questi ultimi i VERI FATTORI che FANNO LA DIFFERENZA nella BUONA AZIONE ISTRUTTIVA.
Una VISIONE DEL MONDO(=WELTANSCHAUUNG)
IMPERANTE (/dominante) + UNIDIMENSIONALE
*GNOSEOLOGIA: indagine + dottrina filosofica relativa la problema della conoscenza, cioè della
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verifica delle forme e dei limiti dell'attività conoscitiva umana.
Ꙭ La RAZIONALITA’ STRUMENTALE (= teorizzazione specializzata nel creare
RISULTATI “OGGETTIVI”)
→ non fa estinguere solo le DOMANDE FILOSOFICHE legate all’EDUCARE,
→ bensì intacca (= compromette, pregiudica, rovina)
→ l’idea stessa di [2]PRASSI (= ETICA; collegata con il verbo AGIRE)
→ e rimane - nella MENTE e nell’AGIRE delle FIGURE EDUCATIVE - solo “LA
[3]PRATICA” (più STRUMENTAL-OPERATIVA; vb. FARE)
→ che si riduce ad essere ciò che ARISTOTELE** pensò come RAZIONALITA’
STRUMENTALE e POIETICA (=PRODUTTIVO) [POIESIS = PRODUZIONE].
⃝ L’ELISIONE DEI PROBLEMI TEORETICI CHE RIGUARDANO IL SENSO DELL’AGIRE e LA
DOMANDA SUL CHI E’ COINVOLTO NELL’EDUCAZIONE PROVOCA UN’IDEA
UNIDIMENSIONALE, APPIATTITA di AGIRE EDUCATIVO a DETRIMENTO DELLA SUA
VALENZA ETICA: SI HA, DI CONSEGUENZA L’ABBASSAMENTO del TASSO DI
PEDAGOGICITA’.
L’ALTERNATIVA al SAPERE x UTILIZZARE e/o DOMINARE si chiama:
→ SAPERE x AGIRE al meglio (=[2]PRASSI);
→ (anche) il SAPERE x il SAPERE (= la [1]TEORETICA**): la PURA RICERCA di VERITA’
sulle COSE (natura, storia + quant’altro).
Il senso generale del CONOSCERE+ dello SVOLGERE delle ATTIVITA’ di
PENSIERO è (come minimo) TRIPARTITO ([1]TEORETICA – [2]PRASSI – [3]PRATICA).
** Se muore la TEORETICA (visione disinteressata sulle cose: sapere x sapere) non si pensano più i FONDAMENTI del PENSIERO +
della SCIENZA stessa. Se muore la PRASSI, la PRATICA (è lasciata sola e) diventa solo TECNICA (non ha più alcun aggancio di tipo
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MORALE).
[1] LA TEORETICA (visione disinteressata sulle cose: sapere x sapere)
Chiama in causa:
• Il SAPERE x una BUONA VITA (quella in cui v.
fatte cose per il bene in se’ dell’uomo – anche
studioso/ studente in questo caso, al di là dei
discorsi all’ordine del giorno.
Stagirita: Di Stagira, antica città greca nella penisola Calcidica: abitante, nativo di Stagira; per antonomasia, lo Stagirita, il filosofo greco
Aristotele (384-332 a.C.), nativo di Stagira. 19
OGGI: L’ERRORE ORIGINARIO del PENSIERO
(più moderno che antico)
secondo GUARDINI
consiste nella PERDITA di PARIMENTI
(= travaglio, martirio, affano, sofferenza, tormento) del SAPERE:
OGGI:
→ NON facciamo la FATICA di RISALIRE alle SORGENTI del
PENSIERO
→ desideriamo il PENSIERO:
‒ DISPONIBILE PIU’ FACILMENTE;
‒ già DI SENCONDA MANO;
‒ proprio MANIPOLABILE.
₿ G. REALE,
Il PENSIERO dei PRESOCRATICI6 alle radici del PENSIERO EUROPEO
Solo i greci sono riusciti, sin dal tempo dei filosofi presocratici, a
concepire i PRINCIPI ASTRATTI AUTONOMI (= vere e proprie
porte aperte allo STUDIO SPECULATIVO + DISINTERESSATO
NON POIETICO (= NON PRODUTTIVO)).
E’:
la RAZIONALITA’ PRASSICA [2:il sapere x agire al meglio]:
quel tipo di RAGIONAMENTO che, nel singolo momento, fa
decidere al meglio su una qualche QUESTIONE che coinvolge
direttamente degli ALTRI ESSERI UMANI + considera questi ultimi
come BENI IN SE STESSI.
Questa prospettiva fu illustrata magistralmente da ARISTOTELE
nella sua ETICA NICOMACHEA + ripresa da tanti altri pensatori
dall’età medievale sino al secolo appena trascorso.)
• L’ALTERNATIVA alla TEORIZZAZIONE FUNZIONALE,
all’APPLICAZIONE PRACTICO-STRUMENTALE
(= al “come si fa per”)
E’:
da un lato, la TEORETICA [1:il sapere x sapere]
(= l’indagine delle scienze pure) capace di interrogare sui
presupposti di ogni prospettiva(= visione delle cose)
+ sul senso delle cose stesse;
La proposta è:
• il superamento di un PENSIERO UNICO +
UNIDIMENSIONALE
x favorirne uno TRIDIMENSIONALE.
L’analisi della TRIDIMENSIONALITA’
Ha una DOPPIA VALENZA:
① è avvio alla possibilità di 3 SAPERI DIFFERENTI:
S. TEORETICO [1:il sapere x sapere]
S. PRASSICO [2:il sapere x agire al meglio]
S.STRUMENTALE(= S. PRODUTTIVO) [3PRATICO:il sapere tecnico]
↓ dovrebbe essere:
senza fini estrinseci + (quindi)
con finalità in se stessa;
intrinsecamente buona x l’essere umano.
↓ ne ricaviamo:
che sarebbe bene INIZIALMENTE impegnarsi in uno SFORZO TEORETICO
(NON immediatamente TEORICO) sui FONDAMENTI dell’EDUCARE,
per poi formulare una TEORIA GENERALE sull’AZIONE EDUCATIVA che
spieghi LA PRASSI e la aiuti a prendere corpo nella RELAZIONE
EDUCATIVA.