Sei sulla pagina 1di 10

P aggiornamento monografico

t4UFGBOP7PMQF
Estetica e tessuti molli
Clinica Feltre/Fiera di Primiero
in implantologia Implant Research Group

L La sostituzione di denti singoli con una corona


impianto-supportata è diventata l’indicazione
più frequente per la terapia implantare.
L’utilizzo degli impianti dentali nelle zone
estetiche è ben documentato in letteratura
con alti tassi di successo che variano dal
96,1% al 98,9% dopo 7 anni di funzione1,2.
confronto immediato fra il naturale e la sua
riproduzione, di conseguenza viene richiesta
una più alta qualità estetica rispetto a una
riabilitazione di corone multiple.
In tutto ciò la corretta gestione chirurgica
e protesica dei tessuti molli gioca un ruolo
fondamentale.
di tessitura della corona devono essere in
armonia con i denti adiacenti e con il contro
laterale.
Dare un aspetto naturale a una riabilitazione
su impianti dipende da una corretta
pianificazione sia chirurgica che protesica
e dalla presenza di un’anatomia residua
3
Originariamente gli obiettivi primari di Meijer A. nel 2005 fa queste considerazioni: ottimale. La creazione di un contorno di
una terapia implantare erano finalizzati ■ la posizione della parabola vestibolare deve tessuto molle con papille intatte e profilo
all’osteointegrazione e al ripristino della essere allo stesso livello del controlaterale e gengivale in armonia con le parabole dei denti
funzione masticatoria. Nell’ultimo decennio in armonia con i denti adiacenti; adiacenti è il fattore più difficile da ottenere.
il risultato estetico è diventato uno degli ■ le papille interdentali devono essere ben L’iniziale valutazione del sito edentulo deve
obiettivi principali e rappresenta una sfida rappresentare e chiudere completamente includere una pianificazione per l’incremento
per i clinici e gli odontotecnici che devono lo spazio interdentale; o la preservazione dei tessuti duri e molli. I
confrontarsi con vari aspetti riabilitativi che ■ il colore della mucosa e la presenza di una clinici devono essere in grado di pianificare
potenzialmente possono compromettere il banda di tessuto connettivo devono avere ogni caso secondo fasi interdisciplinari
risultato finale. un aspetto naturale; e sequenziali del piano di trattamento:
Nella riabilitazione di un elemento singolo ■ la dimensione mesio-distale, la convessità, 1) estrazione atraumatica dell’elemento
la presenza dei denti naturali vicini crea un la traslucenza e le caratteristiche superficiali dentario, 2) preservazione o incremento

Riassunto Summary
Gli obiettivi estetici dell’odontoiatria implantare dovrebbero essere simili a quelli della Aesthetics and soft tissue in implantology
protesi convenzionale. Nelle riabilitazioni implanto-protesiche nei settori anteriori Implant treatment goals should be similar to those of conventional reabilitation.
la quantità e la qualità del tessuto duro e molle giocano un ruolo fondamentale per In the prosthetic implant restoration of the anterior area, the quantity and quality
ottenere l’estetica desiderata e per integrare il restauro in modo completo e armonioso of hard and soft tissues play a key role to achive the desired aesthetic results and
nella dentatura anteriore esistente. La presenza di  un’architettura ossea insufficiente to integrate harmoniously into the existing front teeth. Poor bone architecture can
può precludere la possibilità di inserire gli impianti in una posizione tridimensionale prevent the possibility to put implants in a proper three dimensional position. The use of
corretta. Le tecniche di chirurgia plastica parodontale ci aiutano a correggere i difetti periodontal plastic surgery techniques helps us to solve the problems of soft tissue lost
del tessuto molle perso durante la guarigione del sito edentulo e a creare un’adeguata during the healing of the edentulous site and to create an adequate zone of attached
zona di gengiva aderente attorno ai restauri. Inoltre, il successo estetico richiede di gingiva around implants. Furthermore, the aesthetic success requires to create a proper
creare un corretto tragitto trasmucoso, durante le fasi protesiche provvisorie, che emergence profile by temporary prosthetic phases that will have to be replicated and
dovrà essere replicato e mantenuto con le corone definitive. maintained with the final crows.

z PAROLE CHIAVE: terapia implantare, estetica, tessuto molle, moncone


individualizzato. z KEY WORDS: implant therapy, esthetic, soft tissue, custom made abutment.

54
ildentistamoderno
marzo 2012
del tessuto duro e/o molle, 3) corretto
inserimento tridimensionale dell’impianto,
4) successivo condizionamento dei tessuti
molli con monconi o con corone provvisorie,
5) restauro definitivo, con un pilastro capace
di sostenere e replicare fedelmente il tragitto
trasmucoso precedentemente disegnato
e una corona con caratteristiche di forma,
colore, traslucenza e tessitura che replicano
fedelmente i denti vicini. In questo articolo
cercheremo di illustrare passo dopo passo i
fondamenti biologici-clinici e protesici delle
riabilitazioni implantari nei settori anteriori.
1a. Rx che evidenzia il fisiologico riassorbimento
osseo perimlantare (Neoss Ldt, Harrogate UK).
Considerazioni anatomiche
e chirurgiche
L’altezza dell’osso verticale della cresta
alveolare nelle aree interprossimali e
l’altezza e lo spessore della parete ossea
vestibolare hanno un ruolo determinante 2. Fisiologico riassorbimento orizzontale e
per una corretta posizione e inclinazione verticale, a 6 mesi dall’estrazione.
dell’impianto e per il futuro contorno del in letteratura. Sebbene il protocollo di
tessuto molle. I tessuti molli seguono l’osso inserimento di impianti in siti post-estrattivi
nei suoi processi di rimodellamento. Nel sia ben documentato in letteratura con alte
momento dell’inserimento di un abutment percentuali di sopravvivenza11 sembra che
di guarigione si svilupperà un riassorbimento tale tecnica aumenti il rischio di recessione
osseo di circa 1,5 mm al di sotto della testa gengivale12. Negli alveoli post-estrattivi
dell’impianto con la formazione di un cratere 1b. Rx che evidenzia l’apposizione di tessuto del mascellare anteriore la parete ossea
4
con larghezza di 1,3-1,4 mm . Herman J.S. ha 5 osseo sulla spalla dell’impianto con vestibolare è frequentemente molto sottile
platform-switching (Neoss Ldt, Harrogate UK).
dimostrato sul modello animale che l’osso si e successivamente all’estrazione dentale si
riposiziona a circa 2 mm apicale alla giunzione ossea stessa sono stati proposti diversi riassorbe durante le prime 4-6 settimane,
impianto moncone, indipendentemente disegni di impianti e connessioni: l’impianto causando una riduzione di circa 2-3 mm sul
dalla profondità di inserimento dell’impianto festonato8, la connessione conica, il lato vestibolare, ciò indipendentemente dal
9,10
dalla cresta ossea. Il riassorbimento della cambiamento della piattaforma . fatto che sia presente o meno un impianto13,14.
cresta ossea marginale, documentato in Il concetto di platform-switching consiste In un alveolo post-estrattivo con una parete
studi sperimentali e clinici, si verifica a causa nell’utilizzo di un moncone di diametro vestibolare intatta e spessa, il fisiologico
del rimodellamento del tessuto molle per inferiore rispetto al diametro della riassorbimento osseo verticale e orizzontale,
ripristinare un’appropriata ampiezza biologica piattaforma implantare, ciò al fine di con conseguente appiattimento del contorno
6
perimplantare . Durante i carichi masticatori al allontanare il microgap della connessione buccale, avviene contestualmente anche
livello della connessione impianto-abutment implanto-protesica dal tessuto osseo se in misura minore15. Successivamente
si genera un microgap sede di colonizzazione perimplantare preservandolo così dal all’estrazione, se lasciamo guarire
batterica con formazione di processi riassorbimento (Figure 1a-1b). completamente il tessuto osseo e mucoso
infiammatori e conseguente riassorbimento Sempre nel tentativo di contrastare il avremo una fisiologica diminuzione del 25%
7
dell’osso crestale . riassorbimento osseo abbiamo a nostra dell’ampiezza vestibolo-linguale durante il
Nel tentativo di controllare il riassorbimento disposizione la tecnica chirurgica post- primo anno e la conseguente perdita della
dell’osso e preservare l’altezza della cresta estrattiva, ma con risultati contrastanti normale architettura gengivale (Figure 2-5).

55
ildentistamoderno
marzo 2012
P aggiornamento monografico

Grunder et al. suggeriscono che lo spessore cheratinizzata che ci faciliteranno la gestione


dell’osso sul lato vestibolare all’altezza della dei lembi e una chiusura per prima intenzione
piattaforma dell’impianto deve essere almeno priva di tensioni, senza esporre la nostra
di 2 mm per compensare gli effetti del ricostruzione ossea alla colonizzazione batterica
riassorbimento e il conseguente rischio di e al rischio di complicanze post-operatorie.
recessione del tessuto molle16. Ne consegue Sebbene l’osso autologo sia ritenuto il gold
che solo in casi eccezionali possiamo inserire standard, oggi disponiamo di biomateriali
un impianto in una posizione corretta per il che ci consentono di evitare i prelievi in siti
restauro protesico senza la necessità di un donatori20. Studi istologici e clinici hanno ben
aumento di tessuto osseo e mucoso. Quindi documentato il comportamento degli impianti
possiamo concludere sostenendo che sia in osso rigenerato. Pagliani et al.21 in uno studio
la tecnica post-estrattiva che l’inserimento in cui hanno utilizzato osso suino collagenato
ritardato dell’impianto necessitano nella in aumenti ossei localizzati e in rialzi di seno
3. Aspetto clinico occlusale intra-operatorio maggioranza dei casi della correzione del dei mascellari dimostrano che il biomateriale
che evidenzia il riassorbimento osseo verticale
difetto osseo orizzontale sul lato vestibolare. ha un comportamento sovrapponibile all’osso
e orizzontale.
La ricostruzione della componente ossea può omologo, riportando nel follow-up a un anno
essere effettuata prima o durante l’inserimento aumenti statisticamente significativi della
dell’impianto stesso, ciò dipende dalla gravità frequenza di risonanza.
del difetto. La rigenerazione ossea guidata
(GBR) è una delle tecniche attualmente più Posizione dell’impianto
utilizzate per incrementare la formazione Un ulteriore requisito per il successo estetico
di osso17. I risultati del trattamento basati della riabilitazione implantare è il corretto
sull’evidenza indicano che la rigenerazione posizionamento dell’impianto; la sua posizione
guidata del tessuto (GBR) per i difetti localizzati dovrebbe fornire la capacità protesica di
della cresta alveolare può rigenerare nuovo soddisfare l’estetica desiderata e promuovere
osso in una quantità compresa fra 1,5 e 5,5 la salute e la stabilità dei tessuti circostanti
mm18,19. Una prerogativa della tecnica GBR è (Figure 6 e 7).
una chiusura per prima intenzione della ferita.
Se noi aspettiamo 4-6 settimane, avremo
4. Ricostruzione del difetto osseo con GBR e a disposizione quei 4-5 mm di mucosa
innesto connettivale.

6. Corretta posizione tridimensionale


5. Possiamo notare la stabilità dei tessuti molli a 4 anni di funzione. dell’impianto in zona 2.1.

56
ildentistamoderno
marzo 2012
7. Riabilitazione protesica del 2.1 con ceramica 8. Parziale insufficienza delle papille interprossimali al momento della cementazione della corona
integrale. definitiva dell’1.5.

In letteratura ci sono eccellenti articoli sul apicale quando questi ultimi non presentino
posizionamento dell’impianto e sullo sviluppo una recessione25,26. La posizione mesio-
del sito implantare22,23. La posizione vestibolo– distale dell’impianto deve essere al centro
palatale dell’asse lungo dell’impianto deve di un’immaginaria linea che unisce i denti
essere circa 1,5-2 mm più palatale rispetto al adiacenti.
profilo di emergenza vestibolare previsto del Lo spazio minimo da mantenere fra
margine gengivale della corona. l’impianto e il dente è di circa 1,5 mm;
Se l’asse lungo dell’impianto si proietta più tale spazio è necessario per la futura
vestibolare oltre il margine incisale dei denti maturazione della papilla anche se per
vicini e del restauro definitivo ne risulterà nella il riempimento completo dello spazio
fase protesica una compressione dei tessuti interpapillare entrano in gioco anche altri
con conseguente recessione gengivale e fattori. Negli ultimi anni la presenza o
profilo estetico non armonioso24. l’assenza della papilla tra due denti, tra un
La posizione apico-coronale della testa dente e un impianto o tra due impianti ha
dell’impianto dovrebbe trovarsi a 3-4 mm catturato l’attenzione dei clinici.
apicale al margine vestibolo-gengivale Nella riabilitazione di un impianto tra due
previsto del restauro, poiché l’ampiezza elementi dentari il riempimento completo 9. Rx a un anno di funzione (ReplaceTapered
5x13, Nobel Biocare).
biologica che si osserva intorno agli impianti è della papilla è prevedibile quando la
di circa 3 mm. Molti Autori suggeriscono che distanza dal punto di contatto ai picchi al momento dell’inserimento della
la piattaforma dell’impianto dovrebbe trovarsi ossei mesiali e distali dei denti adiacenti corona definitiva abbiamo una papilla
in relazione a questa dimensione biologica è inferiore ai 5 mm; se questa distanza non perfettamente completa, possiamo
così che la corona abbia un corretto profilo di aumenta a 6 la possibilità di avere una prevedere un aumento del suo volume
emergenza. papilla completa diminuisce del 55% nel durante il primo anno di funzione, sempre
Se, invece, prendiamo come punto di tempo, se la distanza è ≥7 avremo solo il che la distanza fra la cresta ossea e il punto di
riferimento la giunzione amelo-cementizia 25% di possibilità che la papilla riempia contatto sia intorno ai 5 mm (Figure 8-10).
dei denti adiacenti, la piattaforma completamente lo spazio interdentale27. Un ulteriore aspetto da considerare nella
dell’impianto deve trovarsi a 2 mm più Jemt T.28 ha dimostrato che anche se fase diagnostica è la forma dei denti e il

57
ildentistamoderno
marzo 2012
P aggiornamento monografico

10. Completa maturazione delle papille


interdentali a un anno di funzione.

biotipo parodontale. Un biotipo spesso


con festonatura piatta frequentemente
è associato a denti quadrati che hanno il
punto di contatto più apicale. In questi casi 11a. Biotipo spesso-forma quadrata del dente.
è più facile riempire lo spazio interdentale
rispetto a un biotipo sottile con festonatura
alta, associato a denti triangolari dove la
papilla è molto più accentuata (Figure 11a-11b).
Da un’analisi della letteratura emerge
che la maggioranza dei clinici sconsiglia
l’utilizzo di impianti adiacenti nelle zone ad
alta rilevanza estetica. Comunque, sembra
che una distanza ≥ di 3 mm fra impianti
adiacenti sia sufficiente a mantenere il
picco osseo interprossimale. Al contrario,
quando la distanza è inferiore si riscontra
un fisiologico riassorbimento dell’osso
interprossimale e conseguentemente
sarà difficile la creazione di una papilla
interdentale con il rischio dell’inestetico
black triangle29. La spiegazione di tutto
11b. Biotipo sottile-forma triangolare del dente.
ciò è in un differente apporto ematico
al tessuto molle perimplantare, il quale TABELLA 1  CLASSIFICAZIONE DELL’ALTEZZA PREVISTA DELLE PAPILLE
è minore tra due impianti rispetto a un INTERDENTALI DI SALAMA
impianto e un dente naturale30,31. Salama et Limitazioni Limitazioni del tessuto molle
Classe Ambiente del restauro
al.32 hanno elaborato una classificazione che di prossimità verticale
permette di prevedere l’altezza della papilla 1 Dente-dente 1,0 mm 5,0 mm
interdentale. Gli Autori concludono che 2 Dente-elemento intermedio N/A 6,5 mm
questa classificazione consentirà ai clinici 3 Elemento intermedio-elemento intermedio N/A 6,0 mm
di prognosticare i contorni estetici futuri in
4 Dente-impianto 1,5 mm 4,5 mm
base al supporto osseo verticale disponibile
5 Impianto-elemento intermedio N/A 5,5 mm
e di scegliere la riabilitazione fissa più
6 Impianto-impianto 3,0 mm 3,5 mm
appropriata (Tab.1).

58
ildentistamoderno
marzo 2012
P aggiornamento monografico

12a. Innesto di tessuto connettivo prelevato dal palato e suturato sul 12b. L’immagine clinica occlusale mette in evidenza la capacità di questa
versante interno del lembo vestibolare 2.1. tecnica di ricostruire la bozza radicolare.

Tessuto molle gengiva cheratinizzata aderente conduca La forma e la quantità dei tessuti perimplantari
Un’attenta valutazione dell’architettura a una migliore interfaccia funzionale fra possono essere migliorate al momento
del tessuto molle prima dell’inserimento tessuto molle e impianto. Comunque, dell’inserimento dell’impianto, oppure alla
dell’impianto ci permette di stabilire quale disporre di un’abbondante quantità di sua scopertura durante la connessione
specifica tecnica di aumento utilizzare. tessuto cheratinizzato è auspicabile per un dell’abutment di guarigione o dopo
Da una revisione della letteratura33 emerge miglior condizionamento dei tessuti durante l’inserimento della protesi. Le prime due
che per quanto riguarda la sopravvivenza la fase protesica, per una maggiore stabilità opzioni possono essere effettuate con
implantare e il riassorbimento dell’osso dei tessuti nel tempo e per un miglior risultati predicibili, la terza, a mio giudizio,
marginale non ci sono differenze tra gli risultato estetico finale36. Kois J.C.37 nelle “five è un intervento di emergenza. Noi clinici
impianti inseriti in una sola o in due fasi diagnostic keys” sottolinea come un biotipo abbiamo a disposizione un’ampia gamma di
chirurgiche. Ciononostante, possiamo gengivale che presenta una sottile banda di tecniche chirurgiche correttive mucogengivali
sostenere l’importanza di disporre di una tessuto cheratinizzato può andare incontro per creare un eccesso di tessuto molle o
seconda fase chirurgica che ci consentirà di più facilmente a una recessione vestibolare, per correggere il biotipo parodontale o il
creare un’ulteriore gengiva cheratinizzata mentre un biotipo spesso con una banda collasso in senso bucco-linguale conseguente
e/o correggere quei deficit mucosi che non di tessuto cheratinizzato ben rappresentata all’estrazione del dente39,40.
siamo riusciti a colmare durante l’inserimento tenderà a essere meno influenzato dalle La tecnica chirurgica “dell’innesto di
dell’impianto. Non ci sono considerazioni manovre chirurgiche e protesiche. connettivo sub-epiteliale libero” può
unanimi riguardo la necessità di disporre Altri fattori importanti che influenzano essere utlizzata sia durante l’inserimento
di una mucosa cheratinizzata intorno agli l’estetica sono il colore e lo spessore della dell’impianto o contestualmente alla seconda
34 38
impianti: Warrer K. et al. nel ‘95 sottolinearono mucosa perimplantare. Jung R.E. et al. nel fase chirurgica. Questa tecnica è stata
come l’assenza di gengiva cheratinizzata 2007 in uno studio in vitro hanno analizzato proposta per la prima volta da Langer B. e
attorno agli impianti aumentasse la l’effetto del titanio e dell’ossido di zirconio con Calagna L. nel 1982 e prevede il prelievo di
suscettibilità della regione perimplantare e senza ceramica di rivestimento sul colore tessuto connettivo. L’area principalmente
alla distruzione tissutale indotta dalla placca, della mucosa in tre diversi spessori. Gli Autori utilizzata come sito donatore è il palato tra
35
mentre Cairo et al. nel 2008 in una revisione concludevano che tutti i materiali di restauro il primo molare e il canino; il prelievo viene
sistematica della letteratura concludono che inducevano cambiamenti di colore, che però successivamente posizionato e suturato
la mancanza di mucosa masticatoria non diminuivano con gli aumenti di spessore sul versante interno del lembo vestibolare
compromette in alcun modo il mantenimento del tessuto molle. Il titanio presentava ricevente41(Figure 12a-12b).
della salute del tessuto molle perimplantare, cambiamenti di colore più evidenti, mentre Nei casi in cui è necessario ricreare una banda
sempre che si effettui in maniera costante con l’ossido di zirconio non si avevano di tessuto cheratinizzato perimplantare e
un’adeguata igiene orale domiciliare. Tuttavia modifiche apprezzabili a occhio nudo con aumentare contestualmente lo spessore del
è generalmente accertato che una zona di spessori di 2-3 mm di mucosa. tessuto molle in senso vestibolare possiamo

60
ildentistamoderno
marzo 2012
P aggiornamento monografico

associare la tecnica dell’innesto connettivale tecnica nasceva per aumentare la quantità caso di difetti mucosi moderati con risultati
con un lembo palatino a riposizionamento di mucosa apicalmente e vestibolarmente imprevedibili e la gestione del tessuto
vestibolare. rispetto all’area cervicale degli elementi di molle con un provvisorio è più complessa
Una tecnica che possiamo utilizzare pontic dando all’area ricevente l’aspetto di (Figure 13a-13b).
esclusivamente durante la scopertura una normale interfaccia dente-gengiva. Nel Una tecnica mininvasiva per la scopertura
dell’impianto è la “roll technique”, descritta 1992 Scharf e Tarnow43 e successivamente dell’impianto è la “Tissue Punch (flapless)
per la prima volta da Abrams nel 197142. Tale Veisman H.44 nel 1998 modificarono e Technique”. Tale tecnica prevede la presenza
applicarono questa tecnica per aumentare di un abbondante tessuto cheratinizzato
il tessuto molle perimplantare in senso ed è indicata quando dobbiamo scoprire
vestibolare durante la scopertura degli l’impianto senza effettuare nessuna modifica
impianti. La tecnica prevede il sollevamento dei tessuti molli. Si esegue a livello della testa
di un lembo peduncolato dal palato, e dell’impianto un piccolo Punch di mucosa, si
dopo la disepitelizzazione il lembo viene individua la vite tappo e si inserisce un healing
ripiegato al di sotto della mucosa vestibolare. abutment o un provvisorio45 (Figure 14 a-14c).
Il vantaggio della “roll flap” è di avere un solo Queste tecniche, oltre a migliorare il profilo di
sito chirurgico, ma dato il limitato volume di emergenza e l’aspetto estetico del risultato,
tessuto cui si dispone può essere utilizzata in hanno la finalità di cambiare un biotipo

13a. In questo caso è stata utilizzata una “roll


tecnique” per la correzione del difetto del
tessuto molle vestibolare.

13b. Restauro protesico definitivo (caso clinico 14b. Serraggio del pilastro di guarigione.
del dottor Luca Pagliani).

14a. Scopertura dell’impianto in zona 1.4 (Punch Technique). 14c. Visione vestibolare del restauro definitivo dell’1.4 dopo 4 mesi.

62
ildentistamoderno
marzo 2012
P aggiornamento monografico

gengivale da sottile a spesso. Gestione dei tessuti molli serie di abutment di guarigione in titanio
Bengazi et al.46 e, successivamente, Grunder47 durante la fase protesica prefabbricati “Bioesthetic”. Questi, pur
dimostrarono che durante il primo anno si ha Il management dei tessuti molli viene essendo molto efficaci, non riuscivano a
una recessione di 0,7 mm del tessuto molle effettuato sia durante l’inserimento gestire le infinite topografie gengivali che
vestibolare, quindi è consigliabile disporre di dell’impianto sia nella seconda fase chirurgica, si possono incontrate intraoralmente. Gli
una quantità maggiore di mucosa vestibolare durante la connessione di un pilastro di abutment di guarigione in titanio hanno
per compensare la recessione, soprattutto guarigione e/o di una corona provvisoria. diverse limitazioni: non sono facili da
in presenza di un biotipo sottile. Quindi, Vorrei sottolineare l’importanza dell’utilizzo dei preparare e lasciano trasparire la tonalità
prima della scopertura dell’impianto, un provvisori nelle riabilitazioni protesiche, sia su di grigio propria del titanio al di sotto del
eccesso del tessuto molle cheratinizzato in impianti che su denti naturali, per ottimizzare traslucido provvisorio in resina acrilica.
direzione verticale di circa 1,5 mm più incisale i risultati del trattamento estetico. Una corona Scolpire un corretto tragitto trasmucoso
dell’apice della parabola dell’elemento vicino provvisoria con un contorno appropriato è nella fase provvisoria è possibile solo con
consentirà di sviluppare successivamente un l’approccio migliore per modellare, guidare tecniche e materiali che permettono la loro
graduale profilo di emergenza del restauro e stabilizzare i tessuti molli perimplantari; manipolazione. Oggi, la maggior parte
e di adattarlo al profilo gengivale del dente inoltre, è lo strumento terapeutico che imita delle case implantari mette a disposizione
naturale adiacente. le reali necessità estetiche che verranno di noi clinici una componentistica protesica
successivamente riprodotte nel restauro personalizzabile nella fase provvisoria.
definitivo. Nelle riabilitazioni implanto- Di recente, è stato proposto un nuovo
protesiche il profilo di emergenza inizia dalla protocollo clinico-protesico che si avvale
piattaforma implantare48. di pilastri di guarigione che riproducono
La sezione cilindrica e la discrepanza i profili di emergenza nei diversi settori
dimensionale fra un impianto e la corona del cavo orale e possono essere utilizzati
protesica rendono difficile la riproduzione di sia come monconi provvisori per una
un’interfaccia armonioso e un corretto profilo protesi cementata o avvitata o come
di emergenza del dente da sostituire49. semplici tappi di guarigione. Come detto
Per ovviare a tutto ciò, diverse componenti in precedenza, è impossibile per qualsiasi
e protocolli protesici sono stati sviluppati moncone provvisorio preformato in titanio
nel tentativo di ottimizzare il profilo di compensare le infinite variazioni anatomiche
emergenza durante la fase di guarigione del gengivali che possiamo incontrare durante
15a. Cresta edentula al momento della tessuto mucoso perimplantare. I pilastri di la scopertura dell’impianto; per questo
scopertura dell’impianto.
guarigione giocano un ruolo fondamentale motivo i pilastri di guarigione sono realizzati
nella modellazione del tessuto molle. in polimeri biocompatibili e peek51, materiali
Originariamente le componenti protesiche che ci permettono la modellazione
avevano un disegno standard e non dei pilastri stessi e il condizionamento
permettevano modifiche. Il crescente dell’anatomia mucosa durante la guarigione.
interesse di molti clinici nell’utilizzare La duttilità del materiale offre a noi clinici
pilastri protesici personalizzabili ha la possibilità di personalizzare i pilastri e
stimolato le case produttrici di impianti ha di compensare ”ovviamente solo entro
disegnare linee protesiche che venissero certi limiti” una posizione o inclinazione
incontro a tali esigenze. errata dell’impianto. Aggiungendo o
Oggi la tendenza è di utilizzare componenti sottraendo resina, quindi comprimendo o
individuali sia nella fase provvisoria che in decomprimendo la mucosa, influenzeremo
quella definitiva per consentire il supporto progressivamente il tragitto trasmucoso e
ottimale della mucosa e migliorare il profilo l’altezza della papilla (Figure 15a-15g).
15b. Inserimento di un “Tissue Former” (Neoss
Ltd, Harrogate UK) per canino, prima della sua di emergenza del restauro. Raggiunta la maturazione e la stabilizzazione
preparazione. Nel 1995 Daftary50 ha disegnato una del tessuto molle è importante che il profilo

64
ildentistamoderno
marzo 2012
P aggiornamento monografico

15c. Dopo la preparazione intraorale è stata adattata una corona 15e. Aspetto dei tessuti molli immediatamente prima dell’impronta
provvisoria. Si noti l’assenza della sutura per permettere alla mucosa definitiva.
di guarire seguendo il profilo di emergenza
disegnato dal moncone provvisorio.

di emergenza sia replicato fedelmente per il


lavoro definitivo. Per fornire al tecnico tutte
le informazioni necessarie, l’impronta finale
può essere rilevata con la tecnica di Hinds52
che prevede l’individualizzazione
del coping-transfers con resina.
Sviluppata l’impronta, sceglieremo un
pilastro definitivo capace di replicare
fedelmente il tragitto trasmucoso
perimplantare e disegnare un margine di
fine preparazione a circa 1,5 mm all’interno
del solco per facilitare la rimozione del
15f. Inserimento
di un pilastro in
titanio per canino
(Esthetiline,
Neoss Ltd,
Harrogate UK)
precedentemente
preparato dal
tecnico.

15g. Restauro
15d. Guarigione dei tessuti molli a sei finale in oro-
settimane dalla seconda fase chirurgica. ceramica.

66
ildentistamoderno
marzo 2012
P aggiornamento monografico

Conclusioni
La riabilitazione implanto-protesica nei
settori anteriori, zona ad alta rilevanza
estetica, è oggigiorno la sfida che il clinico
si trova ad affrontare.
Le tecnologie più avanzate ci offrono
sistemi duttili che ci aiutano nella
possibilità di ottenere risultati estetici
sempre più “naturali”.
I nostri tempi, estremamente vivaci dal
punto di vista tecnologico, non ci devono
allontanare dal rispetto dei tempi biologici
di maturazione e stabilizzazione dei tessuti
sia duri che molli.
Per ottenere un successo estetico
16a. Transfert individualizzato con la tecnica di Hinds. prevedibile non si può prescindere dalla

16c. Corona definitiva in ceramica integrale.


16b. Valutazione e prova del moncone
preparabile in zirconia per premolari personalizzerà nelle tre dimensioni dello corretta diagnosi, dallo studio accurato del
(Esthetiline) sul modello master.
spazio. Nell’eventualità che durante la sito, dalla scelta delle tecniche chirurgiche e
cemento in eccesso (Figure 16a-16c). gestione del tragitto trasmucoso la forma protesiche più appropriate.
La scelta del pilastro protesico viene effettuata del moncone provvisorio sia stata modellata Q
dal clinico in base alle esigenze funzionali addizionando resina, poiché i monconi © RIPRODUZIONE RISERVATA

ed estetiche. Oggi abbiamo a disposizione definitivi preparabili sono solo parzialmente


una vasta gamma di soluzioni protesiche individualizzabili e poiché possiamo sottrarre e Corrispondenza
prefabbricate e personalizzate. non aggiungere titanio o zirconia è necessario Stefano Volpe
Piazza del Fante, 10
I pilastri preparabili in titanio o in zirconia ricorrere all’utilizzo di monconi calcinabili o 00195 Roma
sono modificati dal tecnico, il quale li alla tecnologia Cad/Cam. www.stefanovolpe.it

68
ildentistamoderno
marzo 2012

Potrebbero piacerti anche