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a.a. 2005/2006
1
“Lo stato di chi cerca anche se non fa sul serio”
2
INDICE
Premessa metodologica............................................................................6
Introduzione...............................................................................................10
Una generazione in cerca dell’identità culturale.................................10
1) Storia concisa del racconto breve egiziano: dagli inizi alla generazione degli
anni ‘70- ‘80............................................................................................................10
a) Il doppiogioco di al- Sādāt .............................................................................14
b) Il crollo dell’ideologia come veicolo della cultura..........................................15
2) Nagīb Mahfūz vince il Premio Nobel.................................................................15
3) Identità del luogo e identità dell’individuo.........................................................17
4) Scrittura cinematografica, marginalità, estraniamento........................................18
3
3) Aspetti stilistici....................................................................................................56
4) Tematiche...........................................................................................................59
La ricerca senza meta..........................................................................................59
Estraniamento, dimenticanza, attesa....................................................................59
Morte...................................................................................................................60
Ironia....................................................................................................................61
Il sogno ...............................................................................................................62
5) Immagini ricorrenti............................................................................................63
La tenda...............................................................................................................63
Il silenzio.............................................................................................................65
Il caffè .................................................................................................................66
Il kilim.................................................................................................................67
6) Il messaggio.......................................................................................................68
Intervista all’autore...............................................................................70
4
PREMESSA METODOLOGICA
Condurre uno studio sugli autori arabi dell’ultima generazione, cioè quelli
che oggi hanno tra i 30 e i 40 anni, vuol dire far fronte a numerose difficoltà
nel reperire del materiale.
Per quanto riguarda le risorse bibliografiche sulla storia della letteratura
araba in lingua italiana, l’ultimo studio completo è il volume pubblicato da
Isabella Camera D’Afflitto (Letteratura Araba contemporanea. Dalla nahd
ah a oggi1) affiancato ai due volumi antologici (Narratori arabi del
Novecento.2). In questi volumi è stata studiata la letteratura araba dall’800
agli anni ’60 del secolo scorso.
Successivamente a questo studio, sono state pubblicate alcune raccolte di
racconti di autori contemporanei. Fuori Degli Argini Racconti del ’68
egiziano 3 di Lorenzo Casini ripercorre le maggiori tappe del racconto breve
egiziano nella generazione degli anni ’60, che poi avrebbe continuato a
scrivere e ad avere rilievo negli anni ’70 e ’80.
Le ultime raccolte di racconti brevi di autori arabi contemporanei sono state
curate da Valentina Colombo in due volumi separati:
- L’Altro Mediterraneo: Antologia di Scrittori Arabi del Novecento
- Parola di donna, corpo di donna. Antologia di scrittrici arabe
contemporanee.4
Queste raccolte, per quanto siano le uniche attraverso le quali ci si possa
rendere conto dei recenti risvolti della letteratura araba, non sono
accompagnate da studi storiografici che ci permettano di capire, come nel
volume di Isabella Camera D’Afflitto, quali siano state le correnti letterarie,
come si siano collocate nel contesto dei diversi paesi arabi, chi siano stati i
pionieri e per quali ragioni lo siano stati, quali siano stati i maggiori
rappresentanti.
Nonostante queste raccolte e le numerose traduzioni in italiano di romanzi e
raccolte di racconti di scrittori arabi, nella bibliografia italiana non sono stati
ancora studiati gli autori della generazione degli anni ’90 in Egitto.
1
I. CAMERA D’AFFLITTO, Letteratura Araba contemporanea. Dalla nahdah a oggi,
Carocci Editore, Roma, 1999.
2
AA.VV., Narratori arabi del Novecento, a cura di I. Camera d’Afflitto, Bompiani, Milano
1994.
3
Fuori Degli Argini. Racconti del ’68 egiziano. Edizioni Lavoro, Roma, 2003.
4
COLOMBO, V. L’altro Mediterraneo: Antologia di scrittori arabi del Novecento,
Mondadori, Milano, 2004.
COLOMBO, V. Parola di donna, corpo di donna. Antologia di scrittrici arabe
contemporanee, Mondadori, Milano, 2005.
5
studiano, tra altri argomenti, anche il romanzo egiziano dell’ultima
generazione:
- JACQUEMOND R. Entre scribes et écrivains, le champ littéraire dans
l’Égypte contemporaine,5
- JIHAD K. Le roman arabe (1834-2004).6
Kadhīm Jihād Hasan, critico letterario e maître de conférences presso
l’INALCO (Institut national de langues et civilisations orientales), conduce
la sua opera procedendo per aree geografiche. Richard Jacquemond, maître
de conférences presso l’Università di Aix-en-Provence e ricercatore presso
l’IREMAM (Institut de recherches et d’études sur le monde arabe et
musulman), dedica il suo studio solo alla letteratura egiziana dagli anni ’60
ai giorni nostri. Entrambi citano, nei paragrafi dedicati alla generazione
degli anni’90 in Egitto Mirāl et-Tahāwī7 e May et-Tilmisānī8.
Le antologie in lingua inglese in cui siano stati studiati gli scrittori della
generazione degli anni ’90 sono:
- JOHNSON DAVIES, D. Under the naked sky: short stories from the Arab
World e Modern arabic literature
- JAYYUSI, S.K. Modern arabic fiction, an anthology9.
Quest’ultima in particolare, Salmā Khadrā al-Jayūsī, ha svolto un’opera
enciclopedica (1056 pagine), raccogliendo brani di tutti i maggiori prosatori
arabi dai primi del Novecento a oggi, la maggior parte della sua opera è
dedicata a scrittori viventi della generazione degli anni ’60, generazione che
ha dato il maggior contributo alla diffusione del racconto breve in arabo. La
Jayūsī cita anche degli scrittori della generazione degli anni ’90, tra cui lo
stesso el-Qaffāsh, scrittore studiato nel corso di questa dissertazione.
La bibliografia araba, citata interamente alla fine di questa dissertazione, è
sicuramente la più ricca.
Tra le fonti egiziane di critica letteraria sulle opere dell’ultima generazione,
un peso consistente ha la stampa. ed è soprattutto grazie agli articoli di
giornale che si trovano nei periodici culturali e nelle pagine dedicate alla
cultura dei quotidiani egiziani, che si possono condurre degli studi sui
giovani scrittori.
6
ricerca degli articoli verso alcune riviste culturali (al-Kitāba al-ukhrā,
Akhbār al-adab fra le più importanti) e ha suggerito un percorso di lettura di
quelli che sono considerati i maggiori esponenti della generazione degli anni
’90. I colloqui con Wā’il Fārūq e la lettura di vari autori hanno portato a
scegliere, tra i tanti nomi, quelli di Nūrā Amīn, Mustafā Dhikrī e Muntasir
el-Qaffāsh.
La lettura contemporanea delle opere di questi autori ha indirizzato la
ricerca verso el-Qaffāsh per la poliedricità e la ricchezza polisemica delle
sue opere.
I testi di el-Qaffāsh risultavano, infatti, a volte di una comprensione
immediata, pur essendo espressi in una lingua non banale. A volte, invece,
nonostante la semplicità del lessico e della struttura delle frasi, era difficile
capire il senso del discorso. Poi leggendo e rileggendo tutto diventava chiaro
e gli elementi che prima generavano incomprensione, diventavano punti di
partenza per interessanti riflessioni.
Muntasir scrive in uno dei suoi racconti che il fatto che il lettore capisca è
l’ultima cosa che desidera. Naturalmente non vuole essere inteso nel senso
letterale. Vuole che il lettore non ingurgiti passivamente tutto quello che è
scritto, vuole che si soffermi, che rilegga, che pensi. Non scrive perché si
leggano i suoi testi, scrive perché si rifletta sui suoi testi.
Anche gli altri scrittori come Dhikrī e la Amīn scrivono per un lettore attivo,
ma la loro scrittura, nonostante l’indiscutibile valore artistico, era meno
diretta e a volte troppo ermetica.
Per questo alla fine si è deciso di approfondire solo l’opera di el-Qaffāsh.
10
LUPERINI R., CATALDI P., MARCHIANI L., MARCHESE F.,La scrittura e
l’interpretazione (Storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della civiltà
europea) Vol.1 Dalle origini al Manierismo. Strumenti. Ed. Palumbo, Palermo ottobre 2000
11
Alla scoperta del testo narrativo, Marietti Scuola, Casale Monferrato, 1989.
12
TODOROV T., Les genres du discours, Seuil, Paris 1978.
7
definizione della focalizzazione ( il punto di vista da cui si descrivono gli
eventi) e della voce narrante,
estrapolazione delle tematiche più importanti,
considerazioni sulla lingua e sullo stile utilizzati dall’autore’
riflessioni personali, condotte in base agli strumenti forniti dai testi di critica
letteraria e degli studi critici svolti su el-Qaffāsh da alcuni intellettuali
egiziani, tra cui in particolare: Edwār el-Kharrāt13, Mayy et-Tilmisānī, Muh
ammad Barrāda14, Khairī Shalabī15, Wā'il Fārūq.
Per svolgere al meglio questa ricerca è stata necessaria la presenza in Egitto.
Tutto il materiale in base al quale è stato possibile svolgere questa
dissertazione è stato reperito presso la Biblioteca dell’Università Americana
del Cairo e presso la Biblioteca di Alessandria.
Inoltre è stato necessario conoscere il Cairo, condividere con i suoi abitanti
le gioie e i dolori di una realtà vivace ma così caotica da far paura. Solo
perdendosi negli immensi viali del Cairo e nelle viuzze non asfaltate, si è
potuto capire fino in fondo quel senso di estraniamento che avevano tutti
personaggi di el-Qaffāsh.
Soprattutto é stato necessario imparare il dialetto egiziano non solo per
comprendere l’opera di el-Qaffāsh e di tutti gli scrittori egiziani
contemporanei, ma anche per poter parlare con loro direttamente, per
assistere alle loro “conferenze” e agli incontri letterari “clandestini” e non,
nei caffè del Cairo16.
13
Originario Alessandria, è un prolifico scrittore e un brillante critico letterario, ha
consacrato molti articoli e alcuni studi agli scrittori della generazione degli anni ’90
tra cui el-Qaffāsh.
14
Nato nel 1938, scrittore di romanzi e racconti, critico letterario.
15
Nato nel 1938 nel Delta, scrittore di romanzi e racconti.
16
Un’interessante mappa dei caffè letterari del Cairo è fornita proprio da Jacquemond:
JACQUEMOND R. Entre scribes et écrivains, le champ littéraire dans l’Égypte
contemporaine, Sindbad Actes Sud, Arles, 2003, p.213.
8
INTRODUZIONE
Nelle generazioni degli anni ’60, il racconto breve egiziano vive il suo
periodo di massima fioritura. La maggior parte degli scrittori di racconti
sono anche romanzieri, i più importanti sono: Yūsuf Idrīs17(1927-1991), Yah
yā at-Tāhir Άbd Allāh (1938-1981)18, Sun‘Allāh Ibrāhīm (n. 1937) , Muh
ammad al-Busātī (n. 1938), Mağīd Tūbiyā (n. 1938), Bahā’ Tāhir (n. 1935),
Sulaymān Fayyād (n. 1929), Yahyā Haqqī ( 1905-1992),‘Abd al-Hakīm
Qāsim (1935-1990), Ibrāhīm Aslān19 (1935), Edwār el-Kharrāt ( 1926) e S
abrī Mūsā (n. 1932).
Sono tutti principalmente scrittori di racconti brevi ma hanno intrapreso
numerosi tentativi con il romanzo. Secondo la al-Jayūsī, ciò che fa di un
17
Originario del Delta, è considerato il miglior scrittore di racconti brevi realisti.
18
Originario di Luxor, ha consacrato la sua vita al racconto breve. Ά causa della sua morte
prematura in un incidente stradale ci ha lascito un’opera poco abbondante ma di qualità
eccezionale.
19
ASLAN, Ibrahim Gli uccelli del Nilo, trad. Bianca Longhi con la collaborazione di P.
Zanelli, Jouvence, Roma, 2004.
9
autore uno scrittore di racconti è il modo in cui “guarda il mondo” 20e in cui
considera la vita come un insieme di piccoli incidenti, di “entità
autosufficienti”21, di attimi e visioni che soli valgono la pena di essere
descritti. I racconti brevi in arabo trattano generalmente aspetti della vita
contemporanea e per dare un buon contributo alla letteratura in questo
senso, gli scrittori devono percepire la realtà sociale che li circonda a tutto
tondo: notano gli incidenti della vita quotidiana, le usanze, i gusti le mode
del comportamento, i modi di pensare.
Caratteristici della generazione degli anni ’60, sono il rifiuto della scena
culturale contemporanea e la ricerca per recuperare un’originalità araba (ta’s
īl) anche attraverso il recupero e la rilettura dell’eredità culturale (al-turāth)
in cui questi scrittori sono cresciuti. Gli scrittori si ispirano alle persone che
hanno colpito la loro immaginazione fin dall’infanzia, ai racconti della
nonna, alle massime dello shaykh, alle storie sentite raccontare la sera dai
nomadi del Sa‘īd, ai precetti di gente semplice, ma ricca di saggezza e di un
sapere genuino, forgiato nei secoli dalla tradizione.
Alcuni di essi si rifanno anche alla storia, come lo stesso Gamāl al-Ġītānī
che cerca ispirazione nelle fonti degli storici medievali e, nel periodo più
maturo della sua scrittura, anche in quelle dei mistici.
Quest’ultima componente avrà un ruolo importante nella letteratura della
generazione degli anni ’60, il cui repertorio di fonti si allargherà al campo
della magia, della mitologia, della storia faraonica, islamica, cristiana.
La causa principale di questo rifugiarsi nel passato fa essa stessa parte delle
tematiche letterarie. Il mondo reale viene visto come una realtà che è stata
fatta esplodere da cambiamenti di grande portata e troppo repentini e ora
tutto sembra non essere più coerente. Nonostante molti di questi scrittori
abbiano accolto con entusiasmo l’avvento di ‘Abd al-Nāsir e del socialismo,
rimangono presto delusi dalla piega totalitaria del regime, e si sentono
ancora più delusi quando prendono coscienza del fatto di appartenere a una
società arretrata, dal punto di vista tecnico e delle libertà individuali, rispetto
all’Occidente.
Le convinzioni socialiste si sovrappongono, infatti, ad una vera ossessione
delle libertà personali e sociali, e molti intellettuali cercano di resistere alla
forte censura (politica soprattutto) pagando in prima persona, nel periodo di
‘Abd al-Nāsir, anche con la prigione .
Inoltre il socialismo, in cui riponevano tanta fiducia, non riesce a risolvere i
problemi sociali come la povertà e l’ineguaglianza sociale. Per non parlare
dell’eco delle catastrofi che colpiscono il resto del mondo, come le atrocità
della guerra del Vietnam, e delle ripercussioni negative che si scatenano
negli animi dei nuovi artisti.
20
JAYYUSI, S.K. Modern Arabic Fiction, an Anthology, Columbia University Press, New
York, 2005, intro. p. 35.
21
Ibidem.
10
Tutte queste delusioni suscitano un certo sentimento di alienazione; ma non
si tratta di un’alienazione esistenzialista, è qualcosa che nasce dalle
contraddizioni della realtà egiziana: “È l’impotenza di fronte a leggi
prestabilite, e il desiderio di violarle, sovvertire l’ordine, dare voce a realtà
soppresse e scoprire i tabù”22. Questo sentimento causa una scissione dell’io,
un conflitto interiore, ed è interessante vedere come lo sdoppiamento dell’io
si riveli in maniera particolarmente efficace nelle opere autobiografiche,
dove la finzione si mescola a esperienze realmente vissute.
22
S. GUTH, “The Egyptian novel, 1960s – 1980s (exposé)”. Intervento alla “Table Ronde
du 1 et 2 Avril 2004, Typologie et problématique de la production littéraire arabe entre
1970 et 2000, Censier, Paris.
23
C. KASSEM, « Fiche Technique présenté à la Table Ronde tenue à Censier les 1er et 2
Avril 2004 », p. 5. Intervento alla Table Ronde du 1 et 2 Avril 2004, Typologie et
problématique de la production littéraire arabe entre 1970 et 2000” Censier, Paris
24
Ibidem
25
1990 ، مطابع الهيئة المصرية العامة للكتاب, العمال القصصية:جمال الغيطاني.
Questa raccolta di racconti,impostata come rifacimento di un manoscritto ritrovato, gli eroi
sono sempre estraniati dal mondo che li circonda, come in particolare nel racconto Ritorno
11
Lagna – La Commissione 26- di Sụn‘Allāh Ibrāhīm). Il narratore non
dimostra interesse per le cose che descrive, svolge una semplice cronaca,
lasciando ai personaggi il compito di esprimersi, si mostra neutrale.
Se fino ad allora la prosa egiziana era un campo prettamente maschile, negli
anni ’70 arrivano le donne.
Nel momento in cui Nawāl el-Sa‘dāwī (1931)27 rimette in causa la questione
femminile nel cuore del dibattito ideologico arabo, una nuova generazione
di scrittrici partecipa al movimento dell’avanguardia letteraria: Radwā
Άshūr, Salwā Bakr (1949)28, Sahar Tawfīq (1951), Sihām Bayūmī ( 1949) e
altre.
Questa nuova ondata di scrittrici è presentata in maniera molto chiara in
un’antologia di racconti tradotti in inglese da Marylin Booth:
“Queste scrittrici donne appartengono a una generazione che ha
decisamente rotto con l’espressione realista tradizionale. La loro rivolta si
articola su una concezione della realtà che privilegia ciò che è cangiante,
incerto, frammentato (…). Traducono un insieme dimensioni storiche e
sociali complesse, di identità individuali(…). Rifiutano di vedere la vita
delle donne controllata dagli uomini e rifiutano le definizioni di “maschile”
e “femminile”(…). Se le relazioni sociali opprimenti ed emarginanti sono al
centro delle opere degli scrittori di questa stessa generazione, è negli scritti
femminili che gli effetti combinati della divisione in classi sociali e del
sessismo sull’emarginazione sociale delle masse egiziane prendono un posto
centrale.” 29
di Ibn Iyās ai nostri giorni in cui troviamo il personaggio Ibn Iyās, storico medievale
realmente esistito, scaraventato al Cairo 1000 anni dopo (nel 1967) drasticamente cambiato
rispetto al Medioevo.
26
IBRAHIM, S. La commissione, trad. Paola Viviani, Jouvence, Roma, 2003.
In questo romanzo dall’impostazione kafkiana, si narra di un paese dove gli intellettuali
sono costantemente indagati perché sospettati di non si sa che; l’autore descrive il maggiore
problema delle società arabe mediorientali rifacendosi come altri della sua generazione alla
tematica dell’estraniamento:il protagonista è accusato per reati che non ha commesso e non
riesce a spiegarsi la realtà che lo circonda.
27
Scrittrice di romanzi e racconti brevi, scrive sulla società e i comportamenti sociali, è stata
perseguitata e messa in carcere dal governo egiziano a causa delle sue opinioni.
28
Originaria del Cairo, militante comunista in gioventù, decide di consacrare tutta la sua vita
alla letteratura. É considerata tra le maggiori scrittrici arabe contemporanee.
29
“Introduction”, in My Grandmother’s Cactus, Stories by Egyptian Women, intr. e trad.
Marylin Booth, Quartet,Londra, 1991.
12
2) Il contesto storico sociale della generazione degli anni ’90.
30
Inaugurata ufficialmente nel 1974, questa strategia era volta a risanare la crisi economica
dell’Egitto. Al-Sadāt cercò di liberalizzare il sistema economico egiziano e di attrarre
investimenti in Egitto da parte degli altri paesi arabi e dei paesi occidentali (per questo la
strategia prende il nome di infitāh: “politica della porta aperta”).
13
La rivista “Al-Kitāba al-ukhrā” sarebbe diventata l’organo di propaganda
culturale principale della generazione degli anni ’90. Il problema era che
questa generazione era contro tutti: contro il governo e contro i
fondamentalisti e quindi non aveva molti sostenitori e la rivista “Al-Kitāba
al- ukhrā” aveva un scarsa fortuna economica.
L’unico fronte su cui tutte le parti della società egiziana, anche quelle più
liberali, sono sempre state e continuano a essere unite è l’inimicizia nei
confronti di Israele e di qualsiasi personalità egiziana abbia a che fare con
questo Paese.
Gli scrittori della generazione degli anni ’90 crescono negli anni ’70-’80 in
un ambiente in fermento, accolgono le influenze culturali straniere e
maturano le loro idee su due diversi livelli.
Il primo livello concentra la ricerca dell’identità culturale nell’ambiente
locale, trattando tematiche di realtà specifiche della società egiziana. Mirāl
et-Tahāwī ambienta le sue opere in contesti tipo sperduti villaggi nel
deserto, descrive i costumi e i modi di vita di queste comunità che resistono
ancora al progresso e vivono in maniera tradizionale. Il mito del folklore è
ancora vivo e forte in alcuni scrittori di questa generazione.
L’ambiente, come realtà locale dove ha vissuto l’autore, è anche e
soprattutto il Cairo. Una gigantesca metropoli che cambia volto ogni giorno
16
che passa, crescendo a dismisura senza che i suoi stessi abitanti riescano a
rendersi conto delle sue effettive dimensioni. Per le strade del Cairo, accanto
alle scritte che inneggiano alla religione islamica “Dio è grande”, “Non c’è
forza né potenza se non in Dio”, sorgono enormi cartelli pubblicitari delle
multinazionali “Bevi Coca-Cola”, “Vodafone: la rete che ti copre ovunque tu
sia”. Svettanti grattacieli, che ospitano alberghi di lusso, nascondono alla
vista di chi cammina per strada, le casette di fango dietro l’angolo. Nelle
strade sempre trafficate accanto a una jeep luccicante, un uomo cavalca un
asinello.
La maggior parte degli scrittori ambientano le loro opere in questo ibrido,
trattando le tematiche di una realtà che procede con un piede in un due
scarpe: il progresso e la tradizione.
Le righe qui tradotte non sono state estratte da una sceneggiatura, nè da una
commedia. Sono le parole di un racconto di Ghāda al-Halawānī dal titolo
“La Bellezza”, presente nella raccolta “ Una Fitta Leggera”31. È uno dei più
ermetici esempi di cosiddetta scrittura cinematografica che ho trovato. Non
si tratta di scrittura per il cinema, ma di scrittura narrativa spoglia dei
dettagli descrittivi più basilari, che diventa quasi sceneggiatura. Molti
scrittori di questa generazione sono influenzati dal cinema e alcuni di loro,
31
Titolo originale “Wakhza Khafīfa”, Dār al- Sharqiyyāt, Cairo, 1999.
17
come Mustafā Dhikrī, scrivono anche per il cinema. Sicché ritroviamo nella
prosa uno stile cinematografico. Gli effetti possono essere positivi, cioè ci
troviamo di fronte a una prosa svelta e diretta, quindi di più facile lettura e
comprensione. A volte ci troviamo di fronte a testi ermetici, in cui, nei casi
più estremi, non si riesce a capire molto.
Mayy et-Tilmisānī, una scrittrice e critica letteraria della stessa generazione
di el-Qaffāsh, nel 1995 pubblicò uno studio intitolato: “La scrittura ai
margini della storia. L’Egitto dell’assenza”.
Ha individuato tre caratteristiche principali della nuova corrente letteraria,
completando il discorso su ciò che Edwār el-Kharrāt chiama “la nuova
sensibilità”: la nuova tendenza a fare della narrazione un’immersione
nell’angoscia dello scrittore/romanziere, a rifiutare quel ruolo di profeta e
maestro che era necessario per lo scrittore degli anni ’60, e a riprendere
l’arte cinematografica, con i suoi stili e le sue tecniche, come un repertorio
visivo parallelo o superiore al repertorio letterario.
Come mai una preferenza per questi temi? A cosa saranno mai dovute queste
problematiche di marginalità ed estraniamento?
C’è chi ha cercato la risposta nel fenomeno che sta stravolgendo il mondo
più di qualsiasi altra cosa: la globalizzazione, l’arrivo delle multinazionali
nei paesi poveri, il dominio del made-in China, lo sviluppo quotidiano delle
telecomunicazioni, internet in primis, ecc…
C’è chi attribuisce a questo al fatto di non trovarsi più a casa propria,
quando la casa è invasa da prodotti stranieri.
Tuttavia gli arabi conservano ancora la loro identità, la loro origine beduina,
non l’hanno ancora dimenticata (questo è solo in parte valido per l'Egitto),
18
anzi ne vanno fieri come è bene che sia. Se da un lato seguono l’evoluzione
del progresso, dall’altro cercano quanto più possono di restare arabi. Allora
ci sono gli intellettuali che conducono questa battaglia contro la
globalizzazione con lavori artistici all’avanguardia, ma che restano arabi; ci
sono i contadini e gli artigiani che continuano a vendere i loro prodotti in un
carro di legno e gridando per strada. È straordinario vedere come in tutte le
fasce della società ci sia la volontà di condurre questa lotta per la difesa
dell’identità.
Ma quando vediamo l’asinello accanto alla jeep o le casette di fango dietro
l’albergo di lusso, c’è davvero da sentirsi disorientati, estraniati; non si
riesce a capire, non si sa che fare, se ridere o piangere.
19
NOTIZIE SULLA BIOGRAFIA E SULLA PRODUZIONE
LETTERARIA DELL’AUTORE
MUNTASI R EL-QAFFĀSH
I segreti 33(1993)
“Cosa vuole dire? Come ha cercato di dire quello che voleva dire? Queste
sono le domande che si pone il lettore di fronte alla raccolta I segreti
(1993)”34. Muntasir el-Qaffāsh ci pone di fronte a un testo frammentato e il
compito del lettore non è solo quello di leggere, ma è soprattutto di
rispondere a quelle due domande, di ricostruire l’immagine data dall’unione
dei frammenti descritti e vederla chiaramente.
32
111 . ص، القاهرة،1999 ، الهيئة العامة لقصور الثقافة، أصوات أدبية، شخص غير مقصود،منتصر القفاش.
33
منتصر القفاش. القاهرة،1993 ، دار الشرقيات،السرائر،
34
،شوقي عبدالحميد يحيي
مركز الحضارة العربية،
143 . ص،1999،القاهرة.
20
È una prosa che rasenta la poesia per la copiosa presenza di simboli: che
siano pagine, l’uovo marcio, scale o parole, l’autore usa il particolare per
richiamare l’universale.
La raccolta si può dividere in due parti: la prima parla delle ansie di
individui presi singolarmente, la seconda parla delle ansie dell’umanità,
come l’esistenza di Dio o la morte.
La lingua usata è la lingua degli inizi, un arabo classico dalla sintassi
complicata e un lessico molto ricco, è una prosa araba in tutto e per tutto,
non influenzata dalle prose occidentali. È un arabo ancora lontano dall’arabo
delle opere successive.
35
القاهرة،1996 ، دار الشرقيات، تصريح بالغياب،منتصر القفاش.
36
182 . ص،2000 ، القاهرة، مركز الحضارة العربية، ،،ادوار الخراط.
21
CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA POETICA DI
MUNTASI R EL-QAFFĀSH
La frase “lo stato di chi cerca anche se non fa sul serio – وضع من يبحث حتى لو
- è emblematica anche dal punto di vista linguistico. Le ultime
37
13. ص، القاهرة،1999 ، الهيئة العامة لقصور الثقافة، أصوات أدبية، شخص غير مقصود،منتصر القفاش.
22
due parole ( ) مجش بججدsono dialettali. La lingua di el-Qaffash infatti è
arabo classico, fushā ( ) فصحىma come diceva Fārūq in un colloquio, “ha
lo spirito dell’ ‘āmmiyya ‘āmmiyya”, del dialetto cioè. Il lessico, tranne i
dialoghi, le frasi per inciso e qualche altra parola sparsa nella narrazione, è
classico, ma la sintassi è semplificata come quella dialettale, perciò la lettura
è più veloce, anche per il lettore straniero. Per l’arabo acculturato o per
l’arabista la prosa risulterà invece strana, nel senso di straniera, non araba.
Dove sono i labirintici periodi che piacciono tanto agli scrittori arabi? Dove
è la “retorica” ( ) بلغة اللغةche si sforzano tanto di mettere in pratica?
La prosa di el-Qaffāsh non è tradizionale, come non sono tradizionali le
prose della maggior parte degli scrittori contemporanei.
La sua lingua è un arabo classico sporco/decorato di dialetto. 38
Il dialetto egiziano è una lingua che si interscambia con l’arabo classico nel
parlato, sta prendendo i suoi spazi anche nello scritto senza troppe pretese di
arrivare allo stesso livello del classico.
Se non si vedono studi accademici scritti in dialetto, opere letterarie in arabo
egiziano – soprattutto poetiche - ce ne sono già tante e molte sono di
riconosciuto e ammirevole valore artistico. Si può ritenere legittimo
contaminare la prosa araba con elementi dialettali perché è in dialetto che si
vive in Egitto, in dialetto si pensa e poi si traduce in classico quando si
scrive in prosa.
23
nei prossimi capitoli, sarà facile rendersi conto delle caratteristiche
principali.
La sintassi spesso è ambigua, per via di un uso frequente di pronomi
personali che non sostituiscono nessun nome, l’autore parla di “lui” o “lei”
senza sapere chi siano, parla di qualcosa di “suo” senza aver menzionato la
persona cui appartiene. Quando si descrivono le azioni dei personaggi, la
sintassi è molto semplice, frammentata, fatta di periodi brevissimi, anche di
una sola parola.
“Era seduto nel caffè vicino al cinema Fantastico dopo aver camminato per
quasi mezz’ora, senza fumare la sigaretta che aveva in bocca.
Si voltò per il forte odore che proveniva dalla latrina alle sue spalle,
mischiato con l’odore del caffè.
Fuori c’era una fila di sedie allineate con le spalliere davanti a lui. Ci stavano
a sedere i vecchi distratti: chi guardava Mīdān el-Gīza, chi leggeva “el-
Ahrām”, chi se ne stava col mento appoggiato al bastone, guardando in
basso.”39
“Non voleva comunicare, ogni cosa che avrebbe detto non avrebbe espresso
i suoi sentimenti, ma gli avrebbe solo impedito di mantenere il silenzio che
tanto desiderava, nell’attimo prima di un grido infinito.”40
39
. ص، القاهرة،1999 ، الهيئة العامة لقصور الثقافة، أصوات أدبية، شخص غير مقصود،منتصر القفاش
24 -23.
40
Ivi, pp. 19-20.
24
base alle quali un particolare concreto o astratto rivela un valore
universale41.
3) La metascrittura
Forse perché inciampavo nei gradini della piccola scala di pietra. Forse
perché avevo fretta e avevo urtato con il responsabile dell’uscita. O perché
credevo che ci fosse una porta.
“E ora questo permesso nella tua mano sembra essere il risultato del
romanzo che sei venuto a riprendere. Una sua pagina. Il suo titolo. Note che
hai scritto con lettere minuscole che fai fatica a leggere per bene.
Nella tua mano, che stendi per sistemare la cinta sui tuoi fianchi, e ti accorgi
che la cinta non c’è, ma hai pensato di toccarne il tessuto con la punta delle
dita.
41
Questo discorso verrà approfondito nel capitolo dedicato all’analisi critica della raccolta
“L’Immotivato”
42
9 . ص، القاهرة،1996 ، دار الشرقيات، تصريح بالغياب، منتصر القفاش.
25
Si sveglieranno uno alla volta, trascineranno i loro piedi verso il bagno,
disperdendo tutto ciò che resta del sonno…”43
Preannuncia ciò che in realtà ha già fatto: cioè scrivere un’unica grande
raccolta di racconti che sembrano non avere niente in comune, sembrano
appartenere a momenti e a persone diverse, ma lui, l’autore, forse, è la vera
fonte/madre di queste storie ed è il solo che riesca a capirne i collegamenti,
o forse si illude soltanto di poterlo fare, proprio come il narratore ne “Un
solo occhio”.
Un altro esempio di metascrittura che si trova nella raccolta è il racconto
“Storie”, tutto costruito sulla metascrittura, come si può vedere dalla
conclusione:
“Vorrebbe raccontare storie all’infinito, almeno così ciò che aveva rimandato
nella sua vita avrebbe assunto la forma di una storia da raccontare.”45
C’è dunque un passo avanti rispetto agli altri esempi: la scrittura infatti
assume l’oneroso compito di riempire la vita vuota di un’altra persona
immotivata. Un compito che verrà riaffidato alla scrittura anche nel romanzo
Vedendo Adesso:
43
Ivi, pp. 74-75.
44
34. ص، القاهرة،1999 ، الهيئة العامة لقصور الثقافة، أصوات أدبية، شخص غير مقصود،منتصر القفاش.
45
Ivi, p.117.
46
30. ص، القاهرة،2002 ، دار الشرقيات، ،منتصر القفاش.
26
dallo scrittore el-Qaffāsh. Metascrittura come estraniamento del
protagonista che trascende gli avvenimenti, diventa spettatore passivo o, in
questo caso, narratore distratto del romanzo scritto sulla sua stessa vita, si
prende gioco di tutti quegli incidenti che stanno angustiando la sua esistenza
abbassandoli al livello di storia da raccontare. Ride di essi per non piangere.
Lei è l’altra faccia di Ibrāhīm, rappresenta ciò che Ibrāhīm vorrebbe essere.
Lei è la vita a briglie sciolte, il rifiuto degli obblighi che opprimono
Ibrāhīm. Ibrāhīm vorrebbe che la sua vita fosse come quella di Samrā’. Lei
rappresenta il mondo particolare, senza stereotipi e pregiudizi, fatto di
libertà assoluta e dove il concetto di vergogna non esiste. Lei cerca di
attirarlo nella sua orbita e gli dimostra che effetto benefico possa avere
l’agire in piena libertà: traccia due baffi sotto il naso di Samīra.
Agli occhi di Ibrāhīm Samrā’ è molto più accattivante di Samīra, ma non sa
ammetterlo a sé stesso perchè è troppo legato all’idea della brava moglie
rappresentata da Samīra.
47
Ivi, p. 31.
27
Nei racconti de L’Immotivato, le donne sono contraddistinte dalla terza
persona femminile che appare ogni tanto. Spesso, come nel romanzo
Vedendo Adesso, sono espedienti che mettono in luce le caratteristiche
psicologiche dei protagonisti maschili.
In “Come è iniziata la storia?” il protagonista del racconto parla al telefono
con un’amica che gli ricorda Ilhām, la ragazza di cui era innamorato e che è
morta in un incidente stradale; la donna quindi è la voce del passato, di una
persona cara morta, che torna al presente sotto forma di un’altra donna.
Porta avanti la conversazione al telefono, ossia l’amicizia con questa
persona viva, solo perché le ricorda Ilhām.
In “Un uomo che esce” la donna, la fidanzata, è il motivo principale che
spinge l’uomo alla ricerca senza fine del regalo per lei. É lei che svela al
protagonista la sua crisi interiore chiedendogli più manifestazioni d’affetto.
Si accorge che lui è assente, estraniato e se ne lamenta. É lei che fa scattare
la molla del racconto e che costringe il protagonista a pensare a come
soddisfare questa carenza d’affetto con un regalo; o meglio la vana ricerca di
un regalo.
In “Un solo occhio” i personaggi sono due amici un uomo e una donna. Il
problema di lui è che non sa cosa dirle per farle gli auguri di buon
compleanno, i problemi di lei sono tanti e gravi. Lui è angosciato dall’idea
di non saperle cosa dire, lei scherza su tutti suoi serissimi motivi di
angoscia.
Dunque il personaggio femminile è la forza di affrontare la vita anche nelle
situazioni più sgradevoli, lui è l’immotivato, la persona che si lamenta senza
nessun motivo preciso, sente che gli manca qualcosa, ma non sa cosa né sa
come andare a cercarla.
La donna dunque assume svariati aspetti nell’opera di el-Qaffāsh e spesso è
riflesso positivo dei problemi dell’uomo.
5) L’antieroe
28
stesso. Perciò il personaggio è sempre alla ricerca di qualcosa che lo faccia
sentire realizzato e nello stesso tempo è ostacolato nella ricerca dalle
maschere che deve indossare. È un antieroe.
Nel romanzo Vedendo Adesso Muntasir el-Qaffāsh pone al centro della
narrazione “Ibrāhīm”, contabile in un albergo che sta per fallire e con un
matrimonio in crisi. Gli aventi del romanzo riguardano tutti Ibrāhīm, ma
nello stesso tempo questi “viene dominato dagli eventi, spostato da una
parte all’altra come una marionetta che non sa muoversi da sola. Pronta ad
abbattersi nel teatrino appena la mano che tira i suoi fili la abbandonerà.”51
Alla figura dell’antieroe si ricollegano altri temi come l’estraniamento, la
dimenticanza, l’indecisione, che assumono, a seconda del contesto in cui
vengono trattati, sfumature sempre diverse. Perciò saranno trattati nei
capitoli relativi all’analisi critica del romanzo Vedendo Adesso e della
raccolta L’Immotivato.
51
النزوى عدد، " منتصر القفاش ومصطفى ذكري نموذجا، "الزمن كمتاهة في أدب التسعينيات،مــي التلمساني
35 . ص،39.
29
ANALISI CRITICA DEL ROMANZO:
VEDENDO ADESSO52
1) Analisi strutturale
52
القاهرة،2002 ، دار الشرقيات، ،منتصر القفاش.
30
composti da pochi avvenimenti e da moltissime digressioni e flash-back.
Ibrāhīm si lancia alla ricerca del colpevole riflettendo su tutte le persone che
conosce, il romanzo quindi diventa l’esplorazione dei movimenti psicologici
di Ibrāhīm. O meglio la narrazione, secondo Muhammad Barrāda53, procede
su i due livelli narrativi, la vita di Ibrāhīm con i suoi avvenimenti, e il modo
in cui lui li interiorizza e li racconta a sé e agli altri. Il problema è che
Ibrāhīm scopre che le cose che vive diventano diverse quando lui le
racconta. Per esempio quando racconta di Άbd el-Άzīm, il vecchio zio di
Samīra, non dice cosa si sono detti, non parla di quando lo ha respinto con
violenza perché si sentiva oppresso dalla sua vicinanza; ma racconta di
come Άbd el-Άzīm beveva il thè, di come era seduto…Il secondo livello
della narrazione devia dalla trama degli eventi legati all’incidente delle foto,
per spostarsi sul percorso psicologico di Ibrāhīm, che cerca non solo di
trovare il colpevole ma inizia ad esaminarsi, a mettersi in discussione. Ama
veramente Samīra? Non sono forse più forti i suoi sentimenti nei confronti
di Samrā’, la presentatrice televisiva, che ha deciso di vivere in pieno la sua
libertà di donna e crede di non essere fatta per il matrimonio? Come ha
potuto Ibrāhīm lasciare che lei guardasse le foto di Samīra, anche quelle più
intime, e come ha potuto lasciargliele a casa? C’è in questi comportamenti
un segno del pentimento di Ibrāhīm per essersi sposato? Il cinismo nei
confronti del male che hanno fatto a sua moglie ne è un’altra prova.
La parte principale della narrazione sono i ricordi di Ibrāhīm, perciò non c’è
tra i vari capitoli la continuità che si ritrova invece nei romanzi tradizionali.
La narrazione, procede in maniera disordinata e spesso quando si finisce di
leggere un capitolo e se ne inizia un altro, si ha l’impressione che sia stato
saltato qualcosa, ma non è così.
La durata (il rapporto tra tempo della storia e tempo della narrazione)54 è
varia: c’è quasi un sommario degli eventi nel primo capitolo e poi il
racconto rallenta per le numerose digressioni. Il romanzo sembra partire con
un ritmo veloce, poi gradatamente rallenta fino ad esaurirsi senza una
conclusione.
Il narratore è esterno; la focalizzazione è zero ed è quasi sempre il punto di
vista di Ibrāhīm.
Il sistema dei personaggi è alquanto complesso.
Come dice il Barrāda55, possiamo analizzare il romanzo su due livelli, quello
relativo alla vita di Ibrāhīm (la ricerca di un colpevole e di un lavoro) e
quello relativo all’analisi psicologica di Ibrāhīm ( la quête che lo spinge a
conoscere sé stesso dopo l’incidente delle foto); dunque possiamo effettuare
un’analisi dei personaggi su due livelli.
53
111-104 ،2002-3-1 ،" تسعيان وراء الحاضر... ""أن ترى الن" اللغة السردية والكامرا،محمد برادة.
54
Come ha spiegato Marchi nel libro Alla scoperta del testo narrativo, Marietti Scuola,
1989, Casale Monferrato, la durata è il rapporto tra il tempo della storia (cioè l’arco di
tempo abbracciato dagli eventi narrati il tempo reale, ad esempio se la storia avviene in
pochi giorni, o in un’ora) e il tempo della narrazione ( il tempo che gli avvenimenti hanno
sulla pagina, ad esempio si può descrivere una storia durata un anno in cento pagine, ma
anche in poche righe).
55
Scrittore e critico letterario di origine marocchina.
31
Al secondo livello troviamo la ricerca mirata a conoscere sé stesso, in cui
non è coinvolto il solo Ibrāhīm. L’incidente delle foto, simbolo della presa
d’atto della realtà, riguarda Ibrāhīm, perché le ha scattate, Samīra, perché vi
è ritratta, Samrā’, molto probabilmente perché le ha scarabocchiate. Tutti e
tre questi personaggi sono coinvolti nella ricerca che li porterà a conoscere
sé stessi e a prendere atto della realtà: Samīra scappa dalla sorella e ride
quando quest’ultima parla al telefono con Ibrāhīm, forse inizia a rendersi
conto di non voler stare con Ibrāhīm. Samrā’ si preoccupa per Ibrāhīm e lo
chiama ogni giorno per assicurarsi sul suo stato d’animo, forse si sta
rendendo conto di quanto veramente ha bisogno di Ibrāhīm. Di questi tre
personaggi dunque, Samīra e Samrā’ subiscono un’evoluzione in senso
positivo, perché si rendono conto dei loro veri sentimenti nei confronti di
Ibrāhīm e agiscono di conseguenza. Ibrāhīm invece non evolve, nonostante
si renda conto anche lui di quello che dovrebbe fare, resta a guardare senza
passare all’azione.
Possiamo quindi riassumere i personaggi del romanzo, in base ai loro ruoli,
nel seguente schema:
Destinatario:
Macchina fotografica
Oggetto:
Foto = visione/revisione =
presa d’atto della realtà
Destinatore:
Ibrāhīm
Intermediari:
Nāhed
Άbd el-Άzīm
Destinatore:
Destinatore: Samrā’
Samīra
56
، " بين العادي والخارق... " اسئلة " الماهية، "(" منتصر القفاش في أان ثرى الن2002 ) ، ادوار الخراط
31-30 ،454
33
La vittima c’è, ed è Samīra che vede l’oggetto del suo orgoglio schernito in
malo modo.
Il colpevole c’è, ma com’è bene che sia nel giallo, non si sa chi è: potrebbe
essere Ibrāhīm, potrebbe essere Samīra, potrebbero essere entrambi (se
pensiamo che Ibrāhīm scatta le foto e Samrā’ le scarabocchia) o un’altra
persona ancora…
“Si ricordò di quando Samīra gli aveva acceso la luce in bagno e vide la sua
faccia sorpresa mentre gli chiedeva : “ Ma come fai a raderti al buio ?””57
57
“Pensò che nella sua vita ci fossero dei momenti che aveva vissuto senza
saperlo, e le persone che vi avevano assistito si erano fatte una certa idea di
lui, ma non ne parlavano per pietà o perché credevano che se ne accorgesse, e,
in entrambi dei casi, lui era assente.58”
Ibrāhīm vede adesso che qualcosa sta franando nella sua vita, ma non ha il
coraggio di aprire completamente gli occhi, di vedere le cose come stanno,
resta nella penombra del suo bagno a radersi davanti a uno specchio che
riflette solo la sua ombra. Non accende la luce. L’incidente delle foto è una
mano che accende l’interruttore, Samīra lo scopre che si sta radendo al buio,
scopre di aver vissuto con un’ombra, non con un uomo. Ibrāhīm non si
riconosce più.
La narrazione continua così:
58
Ibidem.
59
Ivi, p.22.
35
senza sapere cosa sarebbe successo, ma avendo la certezza di averla già
vissuta.”60
È quando Ibrāhīm prende atto della sua grave smemoratezza che il narratore
getta il sasso che fa agitare le acque calme della storia. La vita calma dei
personaggi viene scombussolata, Ibrāhīm capisce che qualcosa dentro di lui
sta franando. Inizia la quête. Quando Ibrāhīm trova la macchina
nell’armadio un altro interruttore si accende, decide di fotografare Samīra
per non dimenticarla e compie il primo passo della quête.
“Un giorno, una volta tornato a casa, aprì l’armadio per ordinare i suoi
vestiti e i suoi occhi si inchiodarono su di lei: la macchina fotografica.
Samīra l’aveva comprata per portarla in tutte le escursioni che sognavano di
fare prima del matrimonio. Con lui e la macchina fotografica, voleva vedere
ciò non aveva visto e Ibrāhīm assecondava il sogno di Samīra come è giusto
che faccia un uomo la cui amata ha dato un regalo che simboleggia la loro
vita futura.61”
Sarà davvero un simbolo della loro vita futura, nel senso che le foto
prenderanno il posto della loro vita. Samīra, che con la macchina fotografica
avrebbe voluto vedere immortalati i più bei momenti vissuti con Ibrāhīm, si
ritroverà immortalata, si piacerà. Poi si ritroverà brutalmente scarabocchiata
e vedrà che c’è qualcosa di deforme nella sua relazione con Ibrāhīm,
qualcosa che devia di parametri della normalità.
Ibrāhīm sarà rovinato e sconfitto per causa delle foto.
“Ma non era forse veramente sincera lei, quando diceva di essere innocente?
Non era forse vero che lei non lo tradiva mai? Non avrebbe forse potuto
rovinare la sua vita con Samīra molto prima? Visto che possedeva e
insisteva a conservare tanti oggetti che gli aveva regalato sua moglie ?”63
60
Ivi, p.8.
61
Ivi, p.9.
62
Ivi, p.31.
63
Ivi, p.34.
36
D’altronde se Samrā’ fosse davvero il mittente delle foto, potremmo
chiamarla colpevole? Non è forse un bene che Ibrāhīm cominci a
interrogarsi sull’autenticità della propria vita coniugale e non?
Molti interruttori spenti iniziano ad accendersi dopo l’incidente delle foto.
Quando Ibrāhīm fotografa Samīra accende un interruttore su di lei e la vede
in una luce nuova che lo illuderà per un attimo di amarla ancora. Quando
riceve le foto scarabocchiate inizia a fare luce su tutti coloro che lo
circondano per capire chi è il colpevole.
“Vedeva queste foto come la controprova del fatto che questa provvidenza
aveva perso la sua forza, e forse, senza che lui se ne fosse accorto, si era
esaurita”64
Ibrāhīm vede adesso e vede chiaro ciò che dovrebbe fare. Per un attimo
sembra aver trovato la strada giusta. Per un attimo sembra capire la
64
Ivi, p.47.
65
Ivi, p.49.
66
Nell’Islam il marito ripudia la moglie ripetendo per tre volte la formula : anti taliq, sei
ripudiata.
67
50 ص،2002، ألقاهرة، دار الشرقيات، أن ترى ألن،منتصر القفاش.
37
soluzione di tutti i problemi, la chiave di tutte le catene che lo bloccano. Ma
non farà niente. Nel capitolo successivo, quando si accorgerà di aver
allagato l’appartamento, spingerà l’acqua giù per le scale del condominio e
così si sentirà realizzato.
Alla fine tutte queste luci che ha acceso e puntato sugli altri e su ciò che
accade intorno a lui, si riveleranno essere parte di un unico grande riflettore
puntato su lui stesso. Ancora una volta vedrà e non saprà che fare: quando
aprirà la porta di casa e non riuscirà ad entrare perché le foto hanno invaso il
suo appartamento, Ibrāhīm si renderà conto di questo gigante riflettore
puntato su di lui e cercherà di scappare, di non farsi vedere.
Dopo i grandi passi fatti nel primo romanzo Permesso di Licenza (1996)68
Muntaser el’Qaffash ci presenta il testo Vedendo Adesso che racchiude
notevoli sforzi formali e tematici.
Il romanzo è composto da 40 capitoli brevi, scritti in maniera concisa e con
avarizia di particolari, anche quando si tratta di riflessioni o digressioni
esplicative.
Attraverso l’uso della terza persona il narratore ci presenta gli elementi di
una presunta trama che differisce sostanzialmente dai romanzi tradizionali.
Il centro della narrazione è indicativamente Ibrāhīm: da lui partono tutti gli
eventi causati dal malinteso tra lui e sua moglie. L’assimilazione degli eventi
nella mente di Ibrāhīm dà luogo a un’altra narrazione psicologica, posta su
un livello diverso da quello della narrazione degli eventi.
Ce ne accorgiamo fin dal primo capitolo, che ci porta nello stato d’animo
presente nel personaggio di Ibrāhīm. Dopo l’incidente delle foto, il rapporto
tra lui e sua moglie si raggela, nonostante siano sposati solo da due anni.
Da questo momento la narrazione prende il tono del poliziesco, perché
Ibrāhīm si lancia alla ricerca del colpevole e spunta una figura nuova a mo’
di detective privato per conto di Samīra: suo zio Άbd el-Άzīm. Questo
anziano e curioso personaggio non era mai stato coinvolto nella vita
coniugale dei due, assopito com’era nella sua monotona vecchiaia. Ma
l’incidente lo richiama in azione dalla sua vita troppo quieta, e allora si
incendia dalla rabbia per ciò che Ibrāhīm ha fatto a sua nipote e si sente
investito dal gravoso compito di aiutarla a scoprire il colpevole.
A parte questi episodi, gli altri sono marginali e non alterano il ritmo della
narrazione.
I capitoli sono scollegati tra di loro, il filo del discorso non è quasi mai
continuo, ma sempre interrotto da digressioni. Non c’è un ordine degli
eventi. Si ha l’impressione che l’autore abbia saltato intere parti della
vicenda perché non pensava fossero importanti. Come dice Fārūq 69, la storia
68
القاهرة،1996 ، دار الشرقيات، ،منتصر القفاش.
69
31-30 454 ، "(" بلغة ممارسة الحياة2002) ،وائل فاروق.
38
è frammentata in tanti pezzi. Muntasir el-Qaffāsh sembra averne recuperati
solo quaranta.
Manca qualcosa a questo romanzo? Non è un’opera letteraria completa? Si
lo è, anche se ha questi “buchi”, anzi è proprio per questo che si distingue
dalle altre; come i quadri di Magritte, dove le persone ritratte hanno parti
mancanti che permettono di vedere ciò che c’è al di là dei loro corpi, così la
narrazione frammentata di el-Qaffāsh spinge il lettore a guardare oltre, a
sentire dentro il vuoto del romanzo, simbolo del vuoto che divora la
memoria di Ibrāhīm, e a partecipare alla lettura attivamente.
6) La falsa ironia
“Era stata Samrā’. Aveva mandato una lettera con dentro le foto di sua
moglie: con i baffi, con un occhio solo e l’altro cancellato, col corpo
cosparso di una folta peluria – disegnata con della matita per occhi - , con i
piedi dalle unghie lunghe, con i seni grandi quanto tutta la foto e i capezzoli
a forma di lunghe proboscidi.”70
Quando sul volto di una persona fotografata si fanno degli scarabocchi buffi
come questi dovrebbe venir da ridere. Eppure l’autore ci descrive queste
foto con uno sguardo cinico, che non muove nessun sorriso di fronte ai buffi
scarabocchi, perciò non fanno ridere neanche il lettore.
Questo tipo di ironia che non fa ridere si ritrova spesso nell’opera di el-
Qaffāsh.
In seguito nel romanzo compare un personaggio assolutamente ironico: Άbd
el-Άzīm, lo zio si Samīra.
Άbd el-Άzīm rappresenta tutti quegli anziani egiziani dalla vita vuota, legati
a un passato glorioso di persone importanti, che appena trovano una scusa
per occuparsi degli affari degli altri si sentono investiti da un gravoso
compito e si entusiasmano. Tuttavia questa figura è velata di malinconia
perché rappresenta la solitudine delle persone anziane, la monotonia della
loro vita, svuotata anzitempo e l’attaccamento infantile al ricordo della forza
che avevano in gioventù.
Άbd el-Άzīm irrompe nella vita di Ibrāhīm con violenza, vuole farsi
rispettare e vuole rivendicare il torto fatto alla nipote, ma l’immagine che ne
captiamo è quella di un povero vecchio che sputa quando parla.
Un altro passaggio ironico del romanzo è quello in cui Ibrāhīm va via dal
lavoro in anticipo e scrive un biglietto al capo per giustificarsi. Il contenuto
del biglietto sono le parole: “molto molto” seguite da una gigantesca firma.
Anche questo dovrebbe far ridere, ma Ibrāhīm non si rende conto di quello
che ha scritto, va a casa convinto di essersi giustificato e solo quando il suo
collega lo avverte che il direttore dell’hotel è perplesso per quello che ha
scritto sul biglietto si rende conto della stravaganza del suo messaggio.
70
13 ص،2002، ألقاهرة، دار الشرقيات، ،منتصر القفاش.
40
Questo passaggio ironico in realtà sottolinea la problematicità della persona
di Ibrāhīm, che sta “perdendo colpi”, dimentica le cose e finisce per non
accorgersi delle azioni che lui stesso compie.
Perché lo scrittore ricorre all’ironia e poi non ci fa ridere? Farà tutto parte
del gioco di diversa percezione della realtà che ha il protagonista? Sarà forse
un modo per avvicinare il lettore all’indifferenza con cui Ibrāhīm affronta la
realtà, piangendo e ridendo per motivi che non capisce neanche lui?
73
Ivi, p.37.
74
Vedi nota 8.
75
، " منتصر القفاش ومصطفى ذكري نموذجا، "الزمن كمتاهة في أدب التسعينيات،مججي التلمساني
36. ص،39 عدد .
42
Fallisce, nonostante i suoi sforzi, tanto nella ricerca delle foto quanto nella
ricerca di un lavoro.
Ibrāhīm perderà tempo nel pensare a come reagire e si ritroverà
all’improvviso sbattuto fuori dal suo ufficio con un’occasione persa di un
altro lavoro. Tornerà a casa e proverà sulla sua pelle la sua sconfitta quando
troverà le foto che si sono moltiplicate e lo hanno cacciato di casa:
montagne di foto che prendono il posto di montagne di soldi perse con
fallimento dell’albergo.
Il fallimento è dunque il marchio di fuoco del protagonista, personaggio che
durante tutto il romanzo si è rivelato solo nei suoi aspetti negativi:
smemorato, bugiardo, indeciso, cinico, ecc… alla fine riassumerà tutto ciò
che non va in lui in unico aggettivo: fallito.
Questo sarà il suo traguardo e il fallimento come traguardo è la prova
inconfutabile che non c’è stata alcuna crescita nel personaggio, e che
dunque si tratta di un antieroe.
9) Il messaggio
76
46 . ص،2002، ألقاهرة، دار الشرقيات، أن ترى ألن،منتصؤ القفاش.
77
Vedi nota 14.
43
“Avrebbe forse creato la storia di loro due? Ne avrebbe scritto un romanzo? E
quale sarebbe stata la storia? E chi l’eroe?”78
78
Ivi p.30.
44
ANALISI CRITICA DELLA RACCOLTA DI RACCONTI:
L’IMMOTIVATO79
46
2) Analisi strutturale di quattro racconti della raccolta
L’immotivato80
Nelle tabelle seguenti sono stati analizzati i primi quattro racconti della
raccolta perché, vista la struttura complessa, si prestano a interessanti
riflessioni narratologiche.
Vuole essere come quelli che cercano un regalo per ore e poi
lo trovano per caso.
48
L’assassino
3. Uscita.
49
Digressione nei ricordi: lo sparo col fucile al militare.
50
• Donna: madre, riflette l’aspetto umano dell’assassino:
Un occhio solo
51
Digressione conclusiva: la focalizzazione torna a essere
quella del protagonista, si descrive ancora una volta lo
stato d’animo del protagonista che si sente oppresso dalla
realtà che lo circonda.
FABULA La fabula e l’intreccio coincidono, ma le digressioni sono così
numerose che superano lo stesso racconto.
DURATA Il racconto dura poche ore, ma contiene molti ricordi del
passato inseriti in flashback.
SISTEMA DEI PERSONAGGI Protagonisti: lui e lei.
Oggetto del desiderio: un rapporto stabile tra loro.
Aiutanti di lui: i gatti che lo hanno svegliato e gli hanno fatto
ricordare il compleanno di lei.
Aiutante di lei: la palla di pezzi di stoffa come unica voce del
passato.
52
Come era iniziata la storia?
Digressione su Ilham.
TEMATICHE • La morte,
• L’amore: quello vero e impossibile (che prova lui per
Ilham) contro quello falso e possibile (che prova il suo
amico per la sua amica),
• Sigaretta, come momento di riflessione.
• Estraniamento,
• Il silenzio (al telefono),
• Donna (Ilham): è la figura più forte del racconto,
53
rappresenta la bellezza della vita e l’assurdità della morte
insieme.
• Il telefono/scudo,
81
منتصجر.15 . ص، القاهرة،1999 ، الهيئة العامجة لقصجور الثقافجة،أصجوات أدبيجة
القفاش،
82
Ivi, p.27.
54
la narrazione è svolta a focalizzazione zero. Buona parte dei racconti però
sono scritti in prima persona ( “Com’è iniziata la storia?”, “Inizio”,
“Risveglio”, “Il descrittore” ecc…), quindi la focalizzazione è interna fissa,
perché il protagonista racconta la sua storia. A volte però il narratore si
rivolge a un interlocutore fittizio (“Momenti”, “La narrazione degli
specchi”, “Aspettare” e “Pagine di un vecchio libro” nelle “Storie di
viaggiatori”).
3) Aspetti stilistici
La scrittura di Muntasir el-Qaffāsh nella raccolta L’Immotivato ha una
sintassi arbitraria, che rompe tutte le regole, usando pronomi personali al
posto di nomi propri di persona, lasciando sempre nel vago l’identità dei
personaggi. La scrittura di el-Qaffāsh fa parlare i libri (“Pagine di un
vecchio libro”) e parla essa stessa (“L’inizio”). È soprattutto scrittura che
evade dal normale e descrive personaggi che vogliono sfuggire alla routine e
lo fanno elevandosi sopra il mondo in cui vivono per ritrovarsi isolati
spettatori passivi della loro vita- come Ibrāhīm nel romanzo Vedendo
Adesso.
È anche scrittura del presente, come tempo verbale e come realtà, di ricordi
che tornano al presente per riportare in vita angosce passate, gettando sale
su ferite che non guariscono mai del tutto.
Spesso el-Qaffāsh predilige le descrizioni psicologiche dei personaggi alle
descrizioni di azioni vere e proprie. In questi casi la scrittura sembra non
essere spontanea, poiché propone un’analisi psicologica attenta e accurata,
quasi diagnostica.
L’autore ricorre spesso a frasi chiave e metafore per spiegare lo stato
dell’Immotivato.
A partire dal primo racconto dove troviamo “lo stato di chi cerca anche se
non fa sul serio”83, poi nel racconto “L’assassino” l’autore descrive la
condizione di “uno che canta senza voce, ama senza cuore, cammina senza
gambe”84. Nel racconto “Aspettare” si parla di dello stato“di chi vive davanti
a una tenda che ti concede solo oscillazioni appena percettibili”. Infine nel
racconto “Momenti” il protagonista, non sapendo che fare, va alla stazione e
si mette ad aspettare il treno come le altre persone per il semplice motivo di
sapere “Cos’è che prova un uomo quando si ritrova ad aspettare senza aver
bisogno di aspettare”85.
Tutte le frasi citate sono metafore diverse per esprimere lo stesso concetto
che definisce la persona immotivata, cioè la ricerca senza meta, il cercare
senza fare sul serio, abbandonandosi all’attesa e all’oblio.
“Queste similitudini confuse. Davanti a te, dopo che le hai scritte senza
esitare, cercando di trovare quella similitudine che esprimesse perfettamente
il tuo stato in questi giorni. Ma hai trovato solo somiglianze vaghe che non ti
rispecchiavano affatto.”86
“È lei che aveva scelto oggi come giorno del proprio compleanno. Dopo
aver aperto l’agenda a occhi chiusi, aveva indicato una delle due facciate.
Prima di farlo gli aveva parlato a lungo del diritto che ha ogni persona di
scegliere un giorno del compleanno segreto. Lo avrebbe svelato solo a un
numero limitato di amici, a chi riteneva più degno di partecipare con lei a
questo giorno.
Soltanto la prima volta parteciparono tutti quelli che aveva avvisato. Negli
anni seguenti il numero oscillava tra una o due persone. L’ultimo anno
festeggiò da sola dopo aver perso le speranze che qualcuno le telefonasse.”87
Il climax narrativo discendente sta nel modo in cui la gioia iniziale diventa
mano a mano delusione profonda:
gioia del momento in cui scherzando punta un dito a caso nell’agenda,
sceglie il giorno del compleanno e lo comunica agli amici,
gioia misurata del primo compleanno, festeggiato con chi è stato messo al
corrente,
delusione nei compleanni successivi quando solo una o due persone si
ricordano di lei,
disperazione nell’ultimo compleanno, quando non le hanno neanche
telefonato e ha festeggiato da sola:
86
Ivi, p.66.
87
Ivi, p. 32.
56
“Si guardò allo specchio. Una mummia dai colori splendidi. Cercò di
arrotolare il gomitolo com’era prima. Non ci riuscì. Augurò pace all’anima
di sua madre che aveva arrotolato tanti gomitoli e disse a sé stessa: tanti
auguri.”88
“Hai tirato fuori dalla tasca uno scellino d’argento. Ha brillato nell’aria ed è
caduto sul tuo palmo; l’hai fatto altre volte finché lo scellino non ha girato
su sé stesso alla massima velocità e l’hai visto vibrare volteggiando
nell’aria.
L’hai lasciato cadere a terra. È rimbalzato. L’hai raccolto e sei tornato nel
chiasso della piazza.”91
Ci sono tanti altri esempi per questo tipo di scrittura, ma quello che interessa
è capire perché el-Qaffāsh si sofferma su particolari così minuti.
Probabilmente perché li vede pregnanti di significato, molto più di quanto
non lo siano azioni più complesse, tipo una passeggiata per negozi alla
ricerca di un regalo (“Un uomo che esce”) o un omicidio (“L’assassino”).
Nell’attenzione con cui descrive i giocattoli che sprofondano rende il lettore
partecipe della grande emozione che prova il bambino nel gioco di affogare
i giocattoli.
88
Ivi, p. 33.
89
Vedi paragrafo “Scrittura cinematografica” nell’Introduzione.
90
54. ص، القاهرة،1999 ، الهيئة العامة لقصور الثقافة، أصوات أدبية،شخص غير مقصود.
91
Ivi, p. 90.
57
Quando il narratore descrive al rallentatore i movimenti della monetina è per
trasmettere il sentimento di soddisfazione che prova l’interlocutore a cui
parla nel raccogliere le monetine per strada, il bisogno maniacale di vederle
luccicare e di mettersele in tasca.
4) Tematiche
L’”Uomo che esce” gira a destra e a sinistra non solo per strada alla ricerca
del regalo, ma anche nella sua stanza per cercare di capire dai vecchi regali
che gli sono stati fatti, come si fa un regalo.
“Di solito, il regalo non gli restava intorno per molto tempo. Si nascondeva
tra i cumuli di roba nella sua stanza di cui non riusciva a mantenere l’ordine,
ma in cui manteneva la speranza che un giorno tutto sarebbe tornato in
ordine.”92
Gira a destra e a manca nella stanza della sua memoria dove sono
accumulati tanti ricordi, uno sull’altro senza ordine. Cose a cui ha dato poca
importanza e che ne avrebbero meritata di più. Non si sforza di mettere
ordine tra le sue cose, tra i suoi ricordi per trovare la risposta che cerca.
Resta ad aspettare che la risposta arrivi da sola, incapace di agire. Il suo
unico scopo è non avere uno scopo.
È questo lo stato di chi cerca anche se non fa sul serio.
Come è spiegato nel paragrafo dedicato alla traduzione del titolo, tutti i
personaggi della raccolta sono immotivati perché non hanno il coraggio di
andare fino in fondo per raggiungere i loro obiettivi, si perdono nel tempo
dei ricordi, nei sogni, nella strada senza preoccuparsi di raggiungere la meta.
Per poter comprendere bene il concetto di ricerca senza meta così come
inteso nei racconti è necessario soffermarsi su altre tematiche come quelle
esaminate in seguito.
Queste tre tematiche possono essere analizzate insieme perché tutte e tre si
ricollegano al tema della ricerca senza meta. Nel racconto “Un uomo che
esce” il protagonista passeggia alla ricerca di un regalo, ma si estranea da
questo contesto perdendosi in pensieri che non sono pertinenti alla sua
ricerca. Anche quando interagisce con i commercianti nei negozi in cui entra
si comporta come uno a cui in realtà non importa niente di acquistare
qualcosa. Nel racconto “Com’è iniziata la storia” il protagonista che parla al
92
Ivi, p.12.
58
telefono con la sua amica è in un’altra dimensione: quella del passato, dove
non esiste l’amica con cui sta parlando ma la sua amica Ilhām, morta in un
incidente, che ha la stessa voce dell’amica al telefono.
La dimenticanza è stata analizzata nel capitolo dedicato all’antieroe del
romanzo Vedendo Adesso, ma è di cruciale importanza anche in questa
raccolta.
L’”Uomo che esce” dimentica chi gli ha fatto i regali, la protagonista di “Un
occhio solo” è disperata perché le persone si sono dimenticate del suo
compleanno, “L’assassino” ha vissuto un momento in cui credeva che
sarebbe morto da un giorno all’altro e in quel momento la sua paura
maggiore era che le persone si dimenticassero di lui.
La dimenticanza è un’ombra che pesa nella vita dell’immotivato, perché lo
costringe a essere sempre alla ricerca delle cose dimenticate.
Ma l’Immotivato non fa niente per cercare di sconfiggere questo male:
l’”Uomo che esce” alla fine non si sforza di ricordare che cosa può piacere
alla sua ragazza in modo da comprare un bel regalo. Aspetta che questa
straziante ricerca finisca, come il bambino che aspetta il suono della
campanella, ma nello stesso tempo si costringe a continuare a camminare e
stancarsi, come se il bambino, giunto il suono della campanella, non lo
sentisse e restasse seduto al suo posto mentre tutti gli altri scolari sciamano
via dall’aula e scappano a casa. Lui è la persona che esce fuori dagli schemi
della società infilandosi in situazioni lontane dalla normalità: la ricerca
infinita e immotivata di un regalo, l’attesa di un campanello che, per lui, non
suonerà.
Il protagonista di “Un occhio solo” non riesce a fare gli auguri di
compleanno alla sua amica disperata perché tutti hanno dimenticato di farle
gli auguri,ma le telefona e le espone i suoi propri malesseri, aspettando che
le parole giuste per farle gli auguri vengano da sole.
L’attesa è l’incapacità di reagire per migliorare la propria condizione,o la
condizione di chi soffre, è l’inettitudine che solo una persona senza scopi
nella vita può sopportare.
Morte
Tre volte nella raccolta (“Un occhio solo”, “Com’è iniziata la storia?”, “Mio
padre”)l’autore tocca questo tema così delicato.
In tutti i racconti la morte non significa soltanto la tragedia della scomparsa
di una persona cara, ma è soprattutto il taglio netto della conversazione tra
due persone.
In tutti i casi di morte, il narratore avrebbe voluto chiedere qualcosa alla
persona morta e non può farlo perché la morte gliel’ha portata via.
Così Ilham, in “Com’è iniziata la storia?”, è morta prima che il
protagonista/narratore potesse sapere se il suo amore nei confronti di lei era
corrisposto:
59
“Le dichiarai che l’amavo e che desideravo stare con lei per sempre. Tacque,
poi disse che mi avrebbe risposto dopo qualche giorno. La risposta non
arrivò, mi arrivò la notizia della sua morte.”93
Nell’insieme, questo racconto è una storia che non comincia (perché era già
cominciata con Ilhām) e non finisce, perché l’appuntamento non è una
conclusione, anche se è l’obiettivo raggiunto dalla protagonista. E questa
storia vuole raccontare forse il senso di ciclicità e , nello stesso tempo, di
precarietà della vita, nella quale siamo tutti come fugaci comparse.
Ironia
“un amico venne a fargli gli auguri portando con sè un enorme pesce che
pesava circa trenta chili. Scese dal taxi davanti alla casa sbagliata e
camminò a piedi fino all’indirizzo giusto trascinandosi dietro il pesce tenuto
per la coda. Suo padre continuava a ridere tutte le volte che raccontava
questa storia, e si soffermava per imitare il suo amico che portava il pesce
spazzando la polvere da terra.”95
Nel racconto “Un occhio solo” la protagonista scherza sulla malattia che ha
all’occhio imitando una vecchietta sdentata.
Nel racconto “Una piccola stanza” il narratore descrive i comportamenti
bizzarri di uno dei carcerati che per farsi due risate insieme ai compagni di
cella si mette a imitare le donne quando fanno le pulizie:
93
Ivi, p.46.
94
Ivi, pp. 32-33.
95
Ivi,p. 12.
60
“Lo sapete cosa fanno le donne alla vigilia dell’ ‘Eyd? Saltò e si prese i
testicoli tra le mani.
Poi con una mano fece finta di spolverare le finestre, si mise a tossire forte
come se la polvere gli stesse andando nella gola. Strofinò il pavimento con
un immaginario strofinaccio “Uuuh! Il secchio si è rovesciato per terra”96 .
Il sogno
“Gli aprì la porta della stanza. Guardò fuori. Provò l’angoscia di chi sa che
sta per scappare presto da questa vita. Ma desiderava ancora ascoltare tutti
gli altri.
Quando lei si accorse della sua esitazione lo respinse forte con le sue mani e
gli sbatté la porta in faccia.
Quanto era durato il viaggio di ritorno?”97
96
Ivi,p. 80.
97
Ivi, p. 136.
98
أبطالي ليسوا مأزومين بالشكل التقليدي لكنهم دائما يبحثون عن شيء: منتصر القفاش،(2005)، عبد النبي فرج
9633 ، ، ما.
61
La situazione onirica nei racconti di el-Qaffāsh è sempre surreale, difficile
da interpretare e da accettare. Il racconto “Narrazione degli specchi” è tutto
giocato sulla confusione tra sogno realtà, tra il sogno prepotente che
pretende di essere realtà e la realtà che si trascina dietro gli echi confusi del
sogno.
Il sogno arriva a essere macabro, come nel racconto “Risveglio”, dove il
protagonista si ritrova ad arare un campo popolato di scheletri che gridano il
suo nome:
5) Immagini ricorrenti
Un aspetto originale della scrittura di el-Qaffāsh, come già sottolineato nel
paragrafo dedicato agli aspetti stilistici e nel capitolo dedicato alla poetica
dell’autore, è la presenza di metafore simboli e allegorie. Troviamo nei
racconti alcune immagini particolari, oggetti o cose astratte, che si
ricollegano a dei valori universali. Alcune di queste immagini ricorrono
nella raccolta più di una volta e sono per questo spunti di riflessione.
La tenda
“Senza che tu fossi pronto a tutto ciò, ti ha lasciato per dileguarsi dietro una
spessa tenda. Provi a indovinare dove possa stare. La sua testa viene fuori e
ti chiede come stai. Rispondi convinto che scomparirà subito e la tenda
tornerà a separarvi.
Cerchi di ricordare ciò che le hai detto e capisci che tutte le tue risposte
erano miseri tentativi di simulare equilibrio e forza. Non sveli il tuo vero
stato: lo stato di chi vive davanti a una tenda che ti concede solo oscillazioni
appena percettibili.”100
Lo stato di chi vive davanti a una tenda senza avere il coraggio di andare a
scoprire cosa c’è dietro ci riporta allo stato di chi cerca anche se non fa sul
99
70 . ص، القاهرة،1999 ، الهيئة العامة لقصور الثقافة، أصوات أدبية، شخص غير مقصد،منتصر القفاش.
100
Ivi, p.61.
62
serio, di chi cioè non è capace di affrontare la realtà. La tenda in questo
racconto è simbolo degli ostacoli che si incontrano nella vita, delle cose che
si vorrebbero sapere e che non si ha il coraggio di scoprire.
Nel secondo racconto, “La prima notte”, la tenda ha ancora una volta la
funzione di nascondere ciò che non si vuole vedere. Il narratore racconta la
sua prima notte in carcere, descrive la cella:
“Era nascosta dietro una tenda o un vecchio lenzuolo piegato su una corda
estesa per la larghezza della stanza. È una debole luce che mi ha permesso di
vedere l’intero posto, allora ho sentito che era meglio se ci fosse stato buio
pesto quella notte.”101
“Non appena gliel’ho detto la tenda viene strappata via e lo abbiamo visto
nudo davanti a noi.
Hamdi ha gridato:
Copriti. Nasconditi. Vergogna!”102
“Che ne pensi? Non sarebbe meglio cambiarle, queste tendine, con delle
altre più sottili, che ondeggiano se appena sfiorate da un soffio leggero?”103
Le tende che oscillano e lasciano intravedere quello che c’è dietro ricordano
chiaramente l’immagine della tenda dalle oscillazioni impercettibili del
racconto precedente (“Aspettare”).
Il silenzio
101
Ivi, p.73.
102
Ivi, p.75.
103
Ivi, p.68.
63
Nel racconto “L’assassino”il silenzio è un aspetto del carattere del
protagonista, non parla volentieri e lo si capisce fina dall’inizio quando esce
di casa senza rispondere alle domande della madre. Quando arriviamo alla
meta del racconto capiamo che in realtà il silenzio è la vera essenza
dell’assassino:
“Continuava a descrivere il suo stato con metafore come: uno che canta
senza voce, ama senza cuore, cammina senza gambe. Così si susseguivano
le metafore nella sua mente come se componesse una poesia.”104
La metafora del canto senza voce qui e un richiamo, poiché era gia stata
usata alcune pagine prima (“Continuò a perdersi in un canto senza voce,
accompagnato da una musica in cui poteva quasi distinguere ciascun
suonatore.”105). Il canto silente è dunque la metafora dell’esistenza di questo
assassino che vuole svolgere tutti i suoi crimini nell’anonimato e nel silenzio
assoluto.
Nel racconto “Com’è iniziata la storia?” il silenzio assume un’altra delicata
sfumatura. Quando il protagonista ricorda le conversazioni con la sua amica
Ilhām, morta da alcuni anni:
“Il tempo passa, il tuo discorso continua poi scende un silenzio che ti fa
sentire solo il rumore delle pagine strappate da voi due, mentre vi mettete
d’accordo per incontrarvi e parlare fino all’alba.”107
104
Ivi, p.26.
105
Ivi, p.21.
106
Ivi, p.41.
107
Ivi, p.65.
64
“Avrebbe voluto che ogni suo movimento fosse stato senza rumore. Avrebbe
voluto il silenzio assoluto, persino i rintocchi alla porta quando lui sarebbe
venuto, persino quelli avrebbe voluto che fossero stati senza rumore. Anche
i passi che lui avrebbe percorso per raggiungere la stanza che li univa.”
Il caffè
“Entra in un caffè. Chiede “un bicchiere di tè, con lo zucchero a parte e due
rametti di menta”.
Vaga in una sensazione di felicità, cerca di trattenerla, in modo che gli
impedisca di arrendersi alla stanchezza.”108
Mentre beve il caffè riesce a pensare a cose che lo rendono felice, così sarà
pronto a portare avanti la ricerca.
Nel racconto “L’assassino” il caffè è d’importanza decisiva per il corretto
svolgimento dell’omicidio:
Era seduto nel caffè vicino al cinema Fantastico dopo aver camminato per
quasi mezz’ora, senza fumare la sigaretta che aveva in bocca.”109
108
Ivi, p.11.
109
Ivi, p. 23.
65
In tutti e due gli esempi citati il caffè prepara all’azione da svolgere e può
essere interpretato come simbolo della pace interiore che bisogna
raggiungere prima di svolgere qualsiasi compito.
Nel racconto “Gocce d’acqua” il caffè assume un’altra sfumatura di
significato:
“Quel giorno, dopo i tanti caffè che le piaceva bere al tramonto, lui si alzò e
le chiese di riempire la vasca da bagno per metterci il suo giocattolo.
- Dopo che bevo il caffè.”110
Il kilim
6) Il messaggio
68
INTERVISTA ALL’AUTORE
È giusto. Io credo che l’attesa, una parola strana, possa essere ora
considerata un aspetto dell’uomo moderno. Se prima la sua caratteristica
distintiva era la lotta, la battaglia, la vittoria, il tentativo di superare ostacoli
o salite, ora la vita vera dell’uomo moderno si trova nei momenti dell’attesa,
non in quelli del risultato o della realizzazione personale, perché nei
momenti dell’attesa tutte le strade sono aperte: o si, o no,o è possibile o non
è possibile. Questo è il momento della scrittura. Io non capisco quel tipo di
scrittura che descrive gli eventi seguendo la logica degli eventi, di quello
che è successo e che non è successo. La scrittura dell’attesa è la via di
mezzo da cui tutto può partire, o da cui si può tornare indietro. Dai momenti
dell’attesa scaturisce la creazione nel migliore dei modi.
Gli scrittori della generazione degli anni ’90 tendono ancora in qualche
modo alle esperienze delle generazioni precedenti?
La moda delle “generazioni” è molto più forte in Egitto che negli altri paesi
arabi, dove non si è soliti distinguere le correnti letterarie in varie
generazioni. Possiamo contare tra gli scrittori più importanti Hudā Barakāt,
la straordinaria scrittrice libanese, che ha potuto scrivere della guerra in
Libano senza ricadere su discorsi e tematiche già affrontati. Ha parlato della
guerra attraverso personaggi che non partecipavano alla guerra, che ne
sentivano appena parlare, ma in questo modo ha potuto esprimere nuovi
aspetti della realtà dell’individuo libanese.
Non meno importante è lo scrittore libanese Hasan Dāūd che si preoccupa di
descrivere persone anziane che rivedono la loro storia senza soffermarsi
troppo sulla politica ma descrivendo la storia libanese, così come loro
l’hanno vissuta.
Per quanto riguarda l’Egitto bisogna sicuramente citare opere di autori come
Mustafā Dhikrī, Mayy et-Tilmisānī e le prime opere di Nūra Amīn, come al-
Qamīs al-wardī fārigh120. Di Mayy vorrei ricordare soprattutto il romanzo
Heliopolis, più che Dunyazade.
Scelgo anche Mustafā Dhikrī perché nei suoi testi riesce a penetrare
contemporaneamente più livelli narrativi: può fare riflessioni critiche,
filosofiche e al contempo riflessioni su storie del patrimonio letterario
antico.
Nel racconto L’inizio121 hai scritto “la comprensione da parte del lettore
è il contrario di ciò che voglio”. Vuoi dire che scrivi solo per il lettore
impegnato?
Perché la tua scrittura cambia così tanto dalle tue prime opere alle
ultime? Specialmente la lingua, che passa dalla fushā (arabo classico)
pura a una fushācontaminata dall’ ‘āmmiyya (dialetto egiziano).
Sì, mi piace inserire nella narrazione delle parole dialettali, infilare una
parola dialettale in mezzo alla fusha senza che ci siano problemi, anzi
facendola sembrare parte della musica, anche se è ‘āmmiyya.
Ma anche nella struttura della frase, come dice Wā’il Fārūq, scrivi in
una fusha in cui c’è lo spirito dell’ ‘āmmiyya.
Ti posso dire che nella mia scrittura più o meno sempre, ma soprattutto nelle
ultime opere, c’è sempre un dilemma, una questione che continua a farmi
pensare: mi chiedo come posso attraverso un racconto, in ciò che somiglia al
racconto, formato da un inizio, da uno svolgimento e da una fine, cambiarlo
dal di dentro e modificarne le leggi che regolano da sempre la struttura del
racconto. Mi chiedo come posso trasformare questa forma del testo che
presuppone una testa, due gambe…
Ho sempre apprezzato la tecnica di scrittura che trasformava, rompeva tutto,
creava un racconto con quattro righe poetiche.
73
Sono appunto tra i testi che amo di più nella raccolta L’immotivato. Sono i
testi che ho scritto tutto d’un fiato, come se si fossero scritti da soli. Come se
la scrittura li avessi scritti essa stessa.
Penso che questa è l’idea che possono avere le persone che concepiscono la
lingua araba com’era all’inizio, nell’epoca classica, quando si vedevano
chiaramente il khabar e il mubtada’, l’agente e il verbo. Noi non facciamo
attenzione alle regole, non le seguiamo, infatti io uso l’ ‘āmmiyya senza
nessun problema. Tuttavia posso comprendere questa opinione da un altro
punto di vista: la nostra scrittura non ha introduzione, cioè gli altri scrittori,
prima di iniziare a raccontare il fatto, narrano un inizio, lo introducono. Ma
ne L’immotivato e Vedendo Adesso, il racconto parte dal momento
culminante. La scrittura entra direttamente nel cuore, nella testa di Ibrāhīm.
Mi piace penetrare direttamente nel momento più alto, anche se non è
l’inizio della storia. Se la storia inizia da A, io posso benissimo raccontarla
partendo da C, da B.
Hai detto nel romanzo Vedendo Adesso: “Una pagina bianca sarebbe
diventato se avesse continuato sempre di più a dimenticare, avrebbe
dovuto riscriverla in un nuovo modo.”122 e nel racconto Storie della
raccolta L’immotivato hai scritto: “Vorrebbe raccontare storie
all’infinito, almeno così ciò che aveva rimandato nella sua vita avrebbe
assunto la forma di una storia da raccontare.”123
Possiamo vedere in questo un invito alla scrittura come un mezzo per
affrontare la noia e l’oblio?
122
8 . ص،2002 ، القاهرة، دار الشرقيات، أن ترى الن،منتصر القفاش.
123
120 . ص،1999 ، القاهرة، دار الشرقيات، شخص غير مقصود،منتصر القفاش.
74
TRADUZIONE DELLA RACCOLTA L’IMMOTIVATO
خروج إنسان
76
Vaga in una sensazione di felicità, cerca di trattenerla, in modo che gli
impedisca di arrendersi alla stanchezza. Sul suo volto appare un sorriso
tutte le volte che pensa a quando è entrato in un negozio buio e ha
guardato parecchi regali avvicinandoli e allontanandoli dagli occhi. Il
proprietario del negozio gli ha acceso la luce.
Poi all’improvviso lo ha ringraziato e se n’è andato. In realtà non aveva
guardato niente. Tutto ciò che aveva fatto aveva come scopo vivere quel
momento, prolungare la sua presenza nel negozio, indicare tante cose,
farsele portare dal commesso e poi uscire. Era necessario che continuasse
a essere indeciso, a cercare qualcosa che non avrebbe trovato.
Era vero tutto quello che diceva suo padre sui primi giorni del
matrimonio? Cioè che un amico venne a fargli gli auguri portando con sé
un enorme pesce che pesava circa trenta chili? Era sceso dal taxi davanti
alla casa sbagliata e aveva camminato a piedi fino all’indirizzo giusto,
trascinandosi dietro il pesce tenuto per la coda. Suo padre continuava a
ridere tutte le volte che raccontava questa storia, e si soffermava ad imitare
il suo amico che portava il pesce spazzando la polvere da terra.
Ovviamente il regalo non sarebbe stato mangiato, anche perché suo padre,
del pesce, non sopportava neanche l’odore.
Decide che dopo essere tornato, avrebbe raccolto tutti i regali che gli erano
stati fatti e che erano stati persi tra le cose della sua stanza. Si trastullava
sempre con i regali appena li riceveva, ne parlava con tutti e li mostrava.
Era sicuro che arrivassero sempre nel momento giusto, che lo avrebbero
aiutato a ricordarsi di chi glieli aveva fatti, a combattere la dimenticanza,
la sua più grande malattia, a rendersi conto – per esempio – di quanto
tempo era passato dall’ultima volta che aveva visto o sentito chi gli aveva
fatto il regalo.
Di solito, il regalo non gli restava intorno per molto tempo. Si nascondeva
tra i cumuli di roba nella sua stanza, in cui non riusciva a mantenere
l’ordine, pur mantenendo la speranza che un giorno ogni cosa sarebbe
tornata al suo posto.
L’uomo esce dal caffè. Prende uno dei rametti di menta che stanno nel
bicchiere pieno d’acqua. Mentre cammina se lo porta al naso.
Si costringe a insistere nella ricerca, preparando tutte le scuse che
renderebbero le sue azioni naturali e necessarie. Vuole sentirsi come “i
bravi cristiani”, mica roba da poco. È necessario che non si concentri,
mentre guarda le vetrine, basta che resti in quello stato: lo stato di chi
cerca anche se “non fa sul serio”.
E’ molto contento del tempo che spreca nella ricerca. Sente che in questa
condizione si realizza la sua esistenza, la percezione della ricerca si fa più
acuta e profonda. I ricordi di questo viaggio aumentano. Diventa capace di
rispondere in maniera chiara e concisa ai commessi che gli chiedono
“Cosa sta cercando?”. I suoi occhi vagano tra gli scaffali del negozio con
una spontaneità che si va perfezionando: alza le spalle in segno di
incertezza e indica qualcosa. “Posso vedere quello?”. Poi: “Quello”,
“quello” e “quello”. Ringrazia e se ne va.
77
سرح في شعوره بالسعادة الذي يحاول الحفاظ عليه ول يجعله يتبدد بسبب التعب.
أظهر على وجهه ابتسامة حينما تذكر كيف دخل هذا المحل المعتم قليلً ،وقلب في
هدايا كثيرة .وقربها من عينيه وأبعدها ،وأضاء له صاحب المحل المصابيح المطفأة
.ثم فجأة شكره وانصرف
،في الحقيقة لم يكن يفحص أي شيء .كل ما فعله كان يهدف أن يعيش تلك اللحظة
ويطيل فترة وجوده في المحل ،ويشير بيديه إلى أشياء كثيرة ،يأتيه بها البائع ثم
.يخرج لنه من المفترض ما زال حائرًا ،ويبحث عن حاجة لم يجدها بعد
هل صحيح ما يرويه أبوه كلما تذكر أيام الجواز الولى ،أن صديقًا أتى يهنئه
مصطحبًا سمكة ضخمة تزن حوالي عشرين ،ثللثين كيلو ،ونزل من التاكسي أمام
بيت خطأ ،فأكمل السير إلى العنوان الصحيح وهو يجرجر وراءه السمكة من
زعنفتها ،ويظل أبوه يضحك في كل مرة يروي فيها الحكاية ،ويقف ليقلد حركة
صديقه وهو يسير والسمكة خلفه تثير تراب الشارع ،بالتبع لم تؤكل الهدية ولم
.يحزن الصديق لنه ل يحب السمك ول رائحته
قرر بعد عودته أن يجمع هدايا أهديت له ،وزاغت وسط أشياء غرفته .دائما ينشغل
بالهدية في أول إهدائها له ،وقد يحكي للكثيرين عنها ،ويريها لهم مؤكدَا أنها أتت في
وقتها ،ويثق في أنها ستذكره بصاحبها ،وستساعده في مقاومة النسيان ،آفته الكبرى،
وتنبهه – مثل – إلى أنه لم يزر أو يتصل بصاحب الهدية من فترة طويلة .عمومًا ل
تستقر الهدية طويل أمام عينيه .تتواري وسط زحمة الشياء في غرفته التي ل
يغرف أبدا كيف يحافظ غليها منظمة ،وإن حافظ على أمله في مجيء يوم سيعيد فيه
.تنظيم كل شيء
خرج هذا النسان من المقهى .وأخذ معه عودًا من عيدان النعناع الموضوعة في
.الكوب المملوء بالماء ،وظل بين حين وآخر أثناء سيره يقرب من أنفه
يرعم نفسه على النهماك في البحث ،ويهيء كل المبررات التي تجعل ما يفعله
طبيعيًا بل ضروريًا له ،فإن يجد روحه مثل "مخاليق ربنا" أمرًا ليس هينًا ،ول
تحقيقه بالشيء القليل ،وما الضرر في أنه أثناء فرجته على فتريناة ل يركز انتباهه
".ول يدقق ،يكفي أنه مثل هذا الوضع ،وضع من يبحث حتى لو "مش بجد
سعيد جدًا بمرور وقت طويل عليه أثناء بحثه ،ويشعر بوجوده يتأكد أكثر في هذا
الوضع ،وإن إحساسه بالبحث يتنامي ويتعمق ،وذكرياته عن هذه الرحلة تكثر،
وصار قادرًا على أن يجيب بكفاءه على أي بائع يسأله "أنت بتدور على إيه"،
مباشرة تشرد عيناه في أرفف المحل بتلقائية صار يتقنها الن ،ويرفع كتفيه قليلً مع
تحريك اليدين بما يدل على حيرة ثم يشير إلى شيء هناك "ممكن أشوف ديه" وبعد
".ديه" و"ديه" يشكره وينطلق
78
Non ha mai partecipato a un viaggio alla ricerca di qualcosa con nessuno
dei suoi amici prima d’allora. Appena qualcuno lo avvertiva che voleva
andare in giro per negozi, il nostro uomo se la svignava e insisteva a
rimandare l’incontro col suo amico dopo che questi avesse finito di girare
a destra e a manca.
La sua ragazza se ne lamentava, certo. Di cosa si lamentava esattamente?
Del fatto che lui non c’era. Era come se fosse diviso in due metà: una tra
le braccia di lei, l’altra non sapeva dove. “Ti voglio tutto intero, anima e
corpo”. Dopo che si lamentava, lui iniziava a concentrarsi attentamente,
per prendere le cose dal verso giusto.
Si ricorda gli esercizi che faceva in fila la mattina a scuola124. La voce di
uno degli scolari ripeteva all’altoparlante della scuola: “Di nuovo. Stendi.
Uno, due. Su, giù”. Gli scolari alzavano e abbassavano le braccia. Il nostro
uomo era al centro della fila senza fare niente, così facevano anche altri.
Uno degli insegnanti lo aveva notato e lo guardava. Lui guardava
l’insegnante per sapere cosa avrebbe fatto. L’insegnate lo fissava e forse lo
avrebbe rimproverato con lo sguardo e lo avrebbe costretto ad alzare le
braccia. Fissava l’insegnante forse perché era stanco e non riusciva a
girare la testa dall’altra parte, forse perché l’insegnante –
fondamentalmente – non lo stava guardando, ma fissava il vuoto.
Esce da uno dei negozi, fantastica di essere come gli studenti che
aspettano il suono intermittente della campanella trattenendo il respiro per
poi riunirsi nei cinque minuti tra una lezione e l’altra. Non vedono l’ora
che la campanella emetta il suono continuo, per uscire in mezzo alla strada
e riempirla in lungo e in largo.
Non sa quando finirà né quando si fermerà.
Vuole continuare e continuare a camminare. Pensare che domani è
venerdì125 lo aiuterà a continuare. E se non riesce a credere a tutto ciò che
sta facendo, almeno quando tornerà nella sua stanza non sarà costretto ad
alzarsi presto.
124
Nelle scuole pubbliche egiziane prima dell’inizio delle lezioni, gli alunni si riuniscono
nelcortile della scuola e svolgono degli esercizi di educazione fisica seguendo le indicazioni
di una voce da un altoparlante.
125
Il venerdì nell’Isalm è il giorno festivo.
79
لم يشارك أحدًا من أصدقائه رحلة بحث من قبل .ما إن يخبره صديق بعزمه على
نزول إلى محلت وسط البلد ،حتى يفر إنساننا ويصر على تأجيل لقئهما بعد النتهاء
.من اللف والدوران
اشتكت حبيبته من هذا طبعا .من إيه بالظبط؟ من أنه ليس معها تماما ،و:أنه نصفان.
نصف في حضنها ونصف آخر ل تعرف موضعه "عيزاك كلك فاهمني عايزك من
جوه ،جوه أوي" بعد شكواها مباشرة يبدأ في النتباه والتركيز والتدقيق واتخاذ
.الوضع كما يجب
80
L’Assassino
126
La kanaka è il bricco di ferro in cui si prepara il caffè turco.
83
مرات نادرة خرج من البيت وهو ل يعرف وجهته ،ولكن على القل يعرف
السباب "زهقان – قرفان – عايز يغير جو "..هذه أول مرة يقرر فيها الخروج لن
.البيت يعطل قدرته على القتل
.يسرب إليه أحسيس من نوع الشفقة والرحمة ويدفعه إلى النوم لينسى
في اليام الخيرة ،شغف برؤية مشاهد القتل في الفلم ،وكلما كانت جريمة القتل
محكمة التخطيط ،وصورت بأدق تفاصيلها ،أحس بأنه هو الذي يقتل ،ويرتاح عند
رؤية القتيل غارقا في دمائه ،ويتخيل نفسه وافقا ينظر إلى أفق بعيد ،يبخث عن
.ضحية جديدة
قال له صديق بأن كل هذه الهواجس ترجع إلى عدم توفر فلوس معه ،والحكاية كلها
.ستنتهي بعثوره على عمل
لم يناقشه ،وحاول أن يصدقه .تذكرا سويا أيام الجامعة .وكيف أنه عاش لمدة أسبوع
بإحساس من سيموت غدًا ،ويأتي غدًا ،فيؤكد أنه غدًا ،وظل طول تلك اليام
يتصرف مع الجميع كمن يودعهم الوداع الخير ،ويطيل النظر إلى كل وجه ،ويشد
بقوة على يد من يسلم عليه .وتكثر وصاياه "خلو بالكو ...اعوا تنسو" ،ويعيد كل
الكتب التي استعارها إلى أصحابها بعد أن ظلت عنده شهورا طويلة ،ويوافق سريعا
على أي اقتراح بالتظاهر ،قبل بدء مناقشة أهميته والتوقيت المناسب له ،ويصر على
ان يحمل واحدًا ممن سيهتفون رغم نحافته الشديدة .وحينما طالت أيام الموت ،اجتمع
به عدد كبير من أصدقائه ليقنعونه بالعودة مرة أخرى إلى الدنيا وأن يكف عن
الموت .غاب بعدها يومين وعاد أفضل من الول ،ولكن ظلت بقايا الميت تظهر في
.تصرفاته بين حين وآخر
كان ل بد أن يشرب قهوته قبل الخروج من البيت .الشيء الوحيد الذي يثق في أنه
يمكن أن يفسد أي شيء ،أل يكون أول فنجان في يومه كما ينبغي ،ودائما ،إل في
حالت نادرة ،يعده بنفسه ويظل سارحا في الكنكة على النار ،ويراقب وش القهوة
يصعد متباطئا ،وثغرات دقيقة انتثرت في سطحه ،وعند وصوله إلى الحافة ،يطفيء
عين البوتاجاز الصغيرة ،ول يصبها مباشرة ،يتركبها حتى يهبط الوش ،ثم يصبها
.دفعة واحدة
جلس في مقهى جوار سينما فنتازيو بعد سيره حوالي النصف ساعة ،دون أن يدخن
.السيجارة التي في فمه
".لفته رائحة المبلولة القابعة خلفه ،واختلطت مع رائحة "القهوة المظبوطة
في الخارج صف من الكراسي ظهرها نحوه ،يجلس عليها هؤلء العجائز موزعين
بين من ينظر إلى ميدان الجيزة ،ومن يقرأ الهرام ،وآخرون يضع كل منهم ذقنه
.على رأس عصاه محدقا إلى السفل
84
Ci stavano a sedere i vecchi distratti: chi guardava Mīdān el-Gīza, chi
leggeva “el-Ahrām”, chi se ne stava col mento appoggiato al bastone,
guardando in basso.
Una gatta bianca gironzolava tra le sedie, si strofinava contro le sue gambe
e scappò quando sentì l’odore di un pezzo di brace che era caduto a terra.
Si ricordò le loro foto sulle pagine della cronaca. Nascondevano il volto con
le mani e guardavano a terra. I loro capelli sembravano facce, ma le foto
erano molto chiare. Alcune erano prese dai dossier della polizia e si vedeva
chiaramente che erano foto segnaletiche127, con i lineamenti dei volti piegati
dalla rassegnazione a ciò che era successo e che doveva ancora succedere.
Altre foto erano state fatte mentre erano circondati dai poliziotti e dalle spie:
dai loro volti si capiva con quanta forza quelli che li trascinavano
stringevano loro le braccia e con che violenza li picchiavano.Quante volte
anche lui aveva provato queste esperienze! Si nascondeva tra le dita il viso,
tranne gli occhi, e sapeva che i suoi occhi sorridevano al contrario del resto
del volto disperato.Dopo aver letto una parte degli annunci di lavoro, aveva
l’abitudine di tornare alla pagina della cronaca per riposarsi un po’ e poi
finiva di leggere il resto degli annunci.
Nella sua vita aveva sparato solo una volta: studiava al liceo militare, un
soldato gli aveva dato un fucile morris, poi lui si era steso per terra e aveva
sparato tre volte. Non colpì il bersaglio di metallo neanche una volta. Il
soldato riprese i proiettili e disse rapidamente: “Bene. Avanti il prossimo”.
127
Letteralmente: “erano chiare in esse le caratteristiche delle foto del fish wa tashbih”.
“Fish wa tashbih è un’espressione egiziana che indica il documento ufficiale formato per chi
deve prestare servizio nell’esercito, nel quale si registrano le impronte digitali ed una
fotografia dell’interessato.
85
دارت قطة بيضاء حول كراسيه ،وتمسحت في ساقيه ،وابتعدت بعد أن تشممت قطع
.فحم متانثرة على الرض
تذكر صورهم في صفحات الحوادث .يخفون وجوههم بأكفهم أو ينظرون إلى
الرض ،فيبدو شعر كل منهم كأنه الوجه ،أما الصور الواضحة السافرة ،فمنها
المأخزذ من ملفات المباحث وواضحة فيها سمات صور الفيش والتشبيه ويغلب على
ملمحهم التسليم بما حدث وسيحدث ،ونوع آخر تم التقاطه وهم محاطون بالعسكر
والمخبرين وتكشف وجوههم مدى قوة الضغط على أذرعهم من قبل من يقتادونهم أو
.يسحبونهم ومدى ما تعرضوا له من ضرب وسحل
مرات جرّب تلك التجربة ،أن يخفي بأصابعه كل الوجه ما عدا العينين ،فيجدها
.مبتسمتين على عكس الوجه البائس
واعتاد كلما قطع شوطًا في قرأة الوظائف الخالية ،العودة إلى صفحة الحوادث
ل قبل أن يكمل بقية الشواط .في حياته لم يطلق النار سوى مرة واحدة، ليرتاح قلي ً
حينما كان طالبًا في المدرسة الثانوية العسكرية ،وأعطاه العسكري بندقية مورس،
وأنبطح أرضًا وأطلق ثلث طلقات ،لم تصب واحدة منها اللحة المعدنية ،واستعادها
.العسكري منه وهو يردد مسرعًا :كويس .اللي بعده
ل بد لكل جريمة قتل من أداة تتم بها .ربما تكون سكينًا ،خنجرًا ،مسدسًا ،نصف آلي،
مدفع قنبلة ،وقد يكون كرسيًا ،زهرية زجاجية ،دفعة خفيفة من ي ٍد تجعل الجسد
.يهوى من علٍ أو قبض كفين على العنق مع ضغط قوي على الحنجرة
تتعدد الدوات ،ومع تفكيره في كل منها يتأكد من عدم قدرته على استخدامها ،ول
.الرغبة في التدريب عليها لكي يجيدها
مع طول التفكير ظن بأن القدرة على القتل خفتت داخله ،وأنها على وشك التلشي،
لكن اطمأن -وهو يرمي عقب السيجارة – من بقاء القدرة وإن لم تجد بعد الوسيلة
التي تتحقق من خلللها .لم يمنع نفسه عن التمادي في وصف حالته بتشبيهات من
نوع :غناء بل صوت ،حب بل قلب ،سير ب ل أقدام ،تسارعت التشبيهات في ذهنه
.وكأنه ينظم قصيدة
خرج من المقهى ،أسرعت خطواته ،وحث نفسه على سخرية كم أي تعب يشعر به.
معجب هو بقدرته على أن يتفادي الصطدام بالمالرة في براعة ،وبحركة جسده
المرنة ،يقفز فوق حجر كاد يتعثر فيه ،يواري ذراعه خلف ظهره قبل أن يخبط وجه
طفلة تمسك بيد أمها يمر بجنبه بين اثنين يسيران متجاورين ول يتركان إل مساحة
صغيرة بينهما ،ويجيب دون توقف على شخص يسأله عن الساعة .رأى نفسه طلقة
رصاص تندفع إلى المام دون قدرة على أن يعيدها أحد ،ولن يوقفها سوى أن تستقر
.في الهدف المنشود
86
Procedeva con le braccia dietro la schiena, finché non urtò il viso di una
bambina che si teneva stretta alla mano della madre. Passò di lato tra due
persone che camminavano parallelamente, lasciando tra di loro
pochissimo spazio e rispose senza esito a qualcuno che gli chiedeva l’ora.
Si guardò: era un proiettile che sfrecciava in avanti senza che nessuno
potesse ostacolarlo e si fermò solo una volta raggiunto il bersaglio.
Fu sorpreso dall’idea che con quella fretta sembrava un assassino che
scappa dopo aver compiuto la sua missione, con la gente che lo segue e
cerca di prenderlo, ma lui corre e vuole nascondersi. Erano ancora dietro
di lui. Andò più veloce. Accese un’altra sigaretta. Tornò allo stesso caffè
dopo aver dato un’occhiata ai nomi dei tre film che davano al cinema.
Gridò:
- Un caffè.
Temeva che la sua esitazione lo mettesse allo scoperto o attirasse verso di
lui l’attenzione della gente. Rivolse lo sguardo all’esterno e non si guardò
intorno finché restò seduto.
Eccolo qui dopo anni, tutte le volte che pensa a quel giorno sorride come
chi torna a casa e vede che un gatto l’ha seguito nonostante abbia
ripetutamente tentato di allontanarlo. Ma gli accarezza la schiena, lo
prende in braccio e pensa a cosa farsene.
Guarda negli occhi i passanti, sorpresi perché lui sta fermo in quel modo
col gatto in braccio. Vorrebbe che qualcuno gli desse un consiglio o gli
allungasse le mani per prendere il gatto.
87
ل يهرب بعد أن أنجز مهمته ،وهناك من باغتته فكرة أن بسرعته تلك يشبه قات ً
يلحقونه ،يحاولون القبض عليه ،وهو يسرع ،يريد أن يغيب عن عيونهام ،ليقطع
الطريق إلى مخبأه ،ما زالوا وراءه ،أسرع ،اشعل سيجارة أخرى ،عاد إلى نفس
.المقهى بعد أن لمح أسماء الفلم الثالثة التي تعرضها السينما
:صاح
.قهوة مظبوطة
وخاف من ان يفضحه تلعثمه أو يجذب إليه انتباه الناس ،فصوب نظره إلى الخارج
.ولم يتلفت حوله طول جلسته
هاهو بعد سنوات ،كلما تذكر هذا اليوم ،ابنسم ابتسامة العائد إلى بيته ،فيجد قطة
تتبعه رغم كل ،محاولته إبعادها عنه ،وفي النهاية يربت على ظهرها ويحملها بين
يديه ،ويفكر ماذا يفعل بها؟
ويلمح غي عيون العابرين دهشتهم من وقفته تلك واحتضانه القطة ،ويود لو نصحه
.أحد ،أو تمتد له يدان لتحملها عنه
88
Un occhio solo
È lei che aveva scelto oggi come giorno del proprio compleanno. Dopo
aver aperto l’agenda a occhi chiusi, aveva indicato una delle due facciate.
Prima di farlo gli aveva parlato a lungo del diritto che ha ogni persona di
scegliere un giorno del compleanno segreto. Lo avrebbe svelato solo a un
numero limitato di amici, a chi riteneva più degno di partecipare con lei a
questo giorno.
Soltanto la prima volta parteciparono tutti quelli che aveva avvisato. Negli
anni seguenti il numero oscillava tra una o due persone. L’ultimo anno
festeggiò da sola dopo aver perso le speranze che qualcuno le telefonasse.
L’unico momento felice in quel giorno fu quando si imbatté in un enorme
gomitolo fatto di pezzi di stoffa attaccati uno all’altro. Non sapeva
spiegarsi come mai quel gomitolo fosse rimasto lì. Forse era sua madre
che aspettava di unirlo ad altri gomitoli per poi mandarli tutti insieme a
fare un “kilim come si deve”. Sua madre era morta senza che lei potesse
chiederglielo. Continuò guardare i vari colori e le forme dei pezzi di
stoffa. Resti di vestiti che aveva indossato lei o le sue sorelle, suo padre,
sua madre. Di notte nella sua stanza si spogliò e si avvolse nella lunga
corda di pezzi di stoffa. La cosa che la spaventava di più era che la corda
finisse prima di coprirla tutta. Cominciò da un piede e arrivò fino al collo.
Si guardò allo specchio. Una mummia dai colori splendidi. Cercò di
arrotolare il gomitolo com’era prima. Non ci riuscì.
89
عين واحدة
90
Augurò pace all’anima di sua madre che aveva arrotolato tanti gomitoli e
disse a sé stessa: tanti auguri.
Si accende la prima sigaretta di quella mattina. Le telefonerà dopo aver
bevuto una tazza di caffè. Nello stato in cui si trova , non sa come farle gli
auguri di compleanno. Non si sente capace di fare niente, vuole dormire
ma non ci riesce.
Le racconterà di come si era svegliato il giorno in cui aveva deciso che
non sarebbe andato a scuola e si sarebbe riposato dal ripetere la lezione,
dal rispiegare tutti quei capitoli, finché sentiva la sua voce separarsi da lui,
diventare la voce di un altro che osservava da lontano. Poi cercava di
capire che cosa lo legasse a quest’altro.
Anche lei è un’insegnante, ma il direttore della scuola le trattiene una
parte dello stipendio, firma per lei il registro di entrata e di uscita a
condizione che lei vada a scuola uno o due giorni alla settimana. Si
assicura che il suo stipendio sia usato per le attività sportive e agricole.128
Ha convinto il direttore a lasciarle qualche giorno libero per il teatro,
sogno della sua vita, o forse l’ultima cosa che lei crede essere il sogno
della sua vita.
Le racconterà come riesce a ricordarsi in quel momento tante storie che gli
hanno raccontato i suoi amici a proposito dei loro compleanni. Le parlerà
della forza della memoria che lo aiuta a ricordarseli nonostante sia passato
tanto tempo da quando glieli hanno raccontati, nonostante non veda da
anni molti di quegli amici. Si ricorda storie dette alla svelta nel chiasso di
una serata tra amici.
La velocità con cui ricorda le storie e il loro compenetrarsi, le rendono
simili davanti ai suoi occhi a un’unica storia di una creatura gigante senza
nome, nata da tante madri, ognuna delle quali ha preteso la sua parte.
E perché non potrebbe essere lui a dare loro la parte che meritavano,
rallegrandosi del fatto di non sopportare il fardello della sua esistenza da
solo?
È ancora a letto. Guarda il soffitto, la parete di fronte, la foto appesa di due
bambini che saltano nell’aria.
L’ultima volta la vide con un occhio solo, indicava l’altro occhio coperto
da un batuffolo di ovatta. Lo informò che si trattava di una piaga nella
cornea e che se non l’avesse curata bene avrebbe perso l’occhio e sarebbe
rimasta con un solo occhio.
Gli mostrò un paio di occhiali dalle lenti spesse con cui guardava la
televisione. Li indossò. Sembrava una vecchia che avrebbe urtato ogni
cosa se fosse rimasta da sola., e chiunque si fosse seduto a bere qualcosa
con lei sarebbe stato costretto ad aiutarla a bere, affinché lei non si
versasse tutto addosso.
128
Nelle scuole egiziane tra le varie attività di insegnamento c’è anche l’agricoltura.
91
أشعل سيجارته الولى في هذا الصباح .سيتصل بها بعد أن يشرب فنجان قهوة .ل
يعرف كيف سيهنئها بعيد ملدها وهو في هذه الحالة :ل يطيق أي شيء ويرغب في
.النوم ول يقدر
سيحكي لها كيف استيقظ في اليوم الذي قرر من الليل أن يغيب فيه عن المدرسة،
وأن يرتاح من ترديد المقرر ،وتكرار شرحه في فصول عديدة ،إلى درجة أنه يشعر
أحيانا بصوته قد انفصل عنه وصار صوت شخص آخر ،يراقبه هو من بعيد محاول
معرفة العلقة التي تربطه به .مثله أيضا تعمل مدرّسة ،لكن مدير مدرستها اتفق
معها على أن يقبض مرتبها ،ويوقع بنفسه الحضور والنصراف لها مقابل مجيئها
يوما أو يومين في السبوع ،وأكد أن مرتبها سيضاف إلى ميزانية النشطة الزراعية
.والرياضية ،وافقتها لتفرغ للمسرح حلم حياتها أو آخر ما جعلته حلم حياتها
سيحكي لها كيف يتذكر الن حكايات كثيرة حكاها له أصدقاؤه عن أوقات ميلدهم،
وعن قوة ذاكرته في تذكرها رغم أنها حكيت له في فترات زمانية متباعدة ،وعدد
من أصحابها لم يعد يراهم من سنوات ،وآخرين حكوها بشكل مقتضب في وسط
صخب بقية الصدقاء .سرعة تذكره الحكايات وتداخلها ،جعلت تبدو له حكاية واحدة
لمخلوق عملق ل اسم له ،ولد لمهات كثيرات وأخذت كل واحدة منهن حقها من
.جسده
ولماذا ل يكون هو من أعطى لهن حقهن سعيدا بعدم تحمل وجوده بمفرده؟
ما زال في سريره .ينظر إلى السقف ،الحائط الموجه ،والصورة المعلقة عليه لطفلين
.يقفزان في الهواء
رآها آخر مرة بعين واحدة ،وأشارت إلى الخرى المثبت عليها قطعة قطن وشاش،
وعرفته بأنها قرحة في القرنية إذا لم تعالج جيدا ستفقد العين وتصير بعين واحدة.
أرته نظارات سميكة العدستين تشاهد بها التليفزيون ،وضعتها على عينيها ،فبدت
امرأة عجوزا ،ستصطدم بأي شيء لو سارت بمفردها ،ويضطر كل من يجالسها
إلى أن يناولها ما ستشربه حتى ل تطيح به يداها .ظلت تقلد صوت المرأة العجوز
.الذي خيرها ابنها بين الزواج وأكل الرز باللبن فأجابته بأنها ل تملك أسنانا للكل
92
Continuò a imitare la voce di una vecchia il cui figlio le aveva detto di
scegliere: o si sposava o mangiare riso al latte, e lei aveva risposto che
non aveva denti per mangiare.129
Gettò gli occhiali nella borsa e gli raccontò di quando era andata alla
moschea Mustafā Mahmūd. C’era un sacco di gente, chiese all’infermiere:
- L’oculista c’è?
Rispose:
- 45
- Il ticket?
- No, il tuo turno.
Allora andò all’ospedale Mār Girgis a Heliopolis, di cui aveva sentito
parlare nei ghetti..I medici più importanti andavano in quegli ospedali
copti. Confidava nel suo medico perché la trattava umanamente e con una
tale cura che fu lì per lì per chiedergli di leggerle la mano prevedere il suo
futuro.
Non le piaceva chiedere a nessuno “Che hai?” , le sembrava una domanda
il cui solo intento fosse esprimere preoccupazione, consolare, o pretendere
che ci sia qualcosa che vada male. E la cosa più brutta è che questo tipo di
domanda spingeva la persona che doveva rispondere a mentire oppure a
lanciarsi in una confessione infinita.
Lei non sopportava nessuna delle due azioni, però si divertiva a mischiarle
e a giocare: cercava di pescare una frase sincera, detta da qualcuno che
mentiva senza farci caso, oppure raccontava bugie infiltrandole
delicatamente in una falsa confessione, con spontaneità e fervore.
Nonostante ciò gli chiede al telefono:
- Che hai?
- Mi sono alzato da un’ora e non mi sento bene.
- Non è la prima volta.
- Stavolta è sul serio.
- Che significa sul serio? Perché uno deve prendere i problemi sul serio?
Non rispondere mai sul serio”!
Si mettono d’accordo per vedersi. Lui sorride mentre posa la cornetta.
Anziché sorprenderla facendole gli auguri, riempirla di “Come va? Tutto a
posto? Mi sei mancata…”si è messo a scherzare con lei sulla parola “sul
serio” , mormorandola come l’inizio di una canzone d’amore in cui uno si
era dimenticato quello che voleva dire alla sua ragazza. E alla fine lei,
disperata, si addormentava.
Ha bisogno di dormire ma non ci riesce. Pensa che resterà in questo stato
tutto il giorno. Le cose intorno a lui rimarranno come sempre: presenti e
angoscianti, le guarda e spera che spariscano dalla sua vista. Le afferra e
aspetta che si distruggano nelle sue mani. Tutte le cose continueranno a
ricordargli che tante volte si sveglia così.
129
C’è una barzelletta egiziana in cui il figlio chiede alla madre vecchia cosa preferisce tra
sposarsi e mangiare riso al latte, lei risponde che non ha denti per mangiare…quindi
vorrebbe sposarsi!
93
.رمت النظارة في الشنطة ،وحكت عن ذهابها إلى جامع مصطفى محمود
زحمة شديد سألت التمرجي :طبيب العيون موجود ،أجاب .45حق الكشف؟ ل
دورك .ذهبت إلى ماري جرجس في مصر الجديدة أسمعته فاصل عن أخلق
.الجيتو
أهم الطباء يذهبون إلى تلك المستشفيات القبطية .ارتاحت للطبيب لنه ظل يبشرها
بشفاء قريب لدرجة أنها فكرت في أن تطلب منه قراءة كفها إخبارعن المستقبل .ل
تحب أن تسأل أحدا "مالك" تظنه دائما سؤال يدفع الشخص الذي يتلقاه إلى الكذب أو
العتراف إلى مال نهاية ،وهي ل تتحمل أيا من الحالتين على حدة ،تحب اختلطهما
الذي يتيح لها ممارسة لعبة اصطياد جملة صادقة قالها الشخص دون قصد منه أثناء
كذبه ،أو التقاط أكاذيب تتسلل في خفة أثناء اعترافه المشوب بحرارة العفوية
:ولانطلق .لكنها رغم ذلك سألته في التليفون
ج مالك؟
.ج من ساعة ماقمت وأنا مش كويس
ج مش أول مرة
ج المرة دي بجد
.ج يعني إيه يجد ،وليه أخد المسائل بجد ،وأياك ترد على بجد
اتفقا على موعد لقائهما .وابتسم وهو يضع السماعة ،بدل من أن يفجؤها بتذكره عيد
ميلدها ،ويغمرها ب" إزيك وحشاني ،عاملة إيه" تحولت المكاملة إلى سخريتهما
من كلمة "بجد" والدندنة بحروفها كأنها مطلع أغنية عاطفية ،نسى فيها العاشق ما
.كان يريد قوله لمحبوبته ،فنامت بين يديه يأسا من تذكره
محتاج إلى النوم ول يقدر ،ويثق في أنه سيظل على هذا الحال طول اليوم .وستصير
كل الشياء من حوله بنفس الحالة :موجودة وفي نفس الوقت يضايقه وجودها ،يراها
ويتمنى لو تختفي عند رؤيته لها ،يمسكها وينظر أن تتهشم بين كفيه .ستظل كل
.الشياء تذكره بأنه كثيرا ما استيقظ هكذا
94
Com’è iniziata la storia?
95
كيف بدأت الحكاية؟
برنين جرس التلفون .وعلى غير العادة لم أرفع السماعة مباسرة .أشعلت سيجارة
.وأنا أفكر في عدم الرد
بالطبع كنت أعرف أن هذا القرار لن يدوم أكثر من ثلث ،أربع رنات ،وبعدها
.سأندفع لمعرفة المحدث
كانت أول مرة تتصل بي ،ومن يومين عرفت أن علقتها بصديقي قد انتهت ،واتفقا
على أن يظل صديقين .مباشرة بعد "ازيك .عامل إيه" تأكدت من أن صوتها يشبه
صوت" إلهام" .انتهت المكالمة سريعا ،كنت فيها أجيب عليها بكلمة أو إثنين وأنا
سارح في هذه التشابه بين صوت حي يكلمني وصوت ميت يأتيني بعد كل هذه
السنوات .كم؟ ثماني سنوات ،وما إن كنت أسمع صوت إلهام حتى أشعر بفرح غامر
وكأنني ل أصدق أنها تكلمني .كنا دائما نستطيع أن نطيل مكالماتنا إلى ما شاء ال .لم
يكن الكلم ينقطع بيننا ،حتى فترات الصمت كانت في وقتها ،ل نقلق منها .صمت
.يتيح الكلم آخر أن يقال دون كلمة
عاد الرنين .صوتها مرة أخرى لكن في هذه المرة غاضب علي .والسبب؟ ظنها أنني
انحزت إلى صف صديقي ،وبالتالي أدينها على كل ما فعلته معه ،وأنني مخطيء
لعدم سماعي رأيها ولماذا أصرت على إنهاء تلك العلقة التي استنزفت كل شيء
.جميل فيها
ظللت صامتا ،وتمنيت أن تستمر في العتاب دون أن تحثني على التكلم .لم أهتم
.بالختلفات بين الصوتين ،بحثت عن التطابق أو بمعنى آخر رغبت فيه
رفضت تصديق خبر موتها في حادثة غرق العبارة التي تنتقل الركاب من الحوامدية
إلى كورنيش حلوان ،وعشت فترة واثقا من عثورهم عليها حتى بعد مرور ثلثة
.أيام
لم أفهم سر إصرارها على إفهامي صحة موقفها ،وعدم خطئها في حق صديقي .من
البداية لم أرض عن هذه العلقة ،رأيتها تكرارا لخطأ صديقي الدائم في اختيار ما ل
يناسبه ،رغم وضوح كل علمات التنافر بينهما ،لكنه تغاضي عن اعتراضي
".ب"اللي تخاف منه ما يجيش أحسن منه
مع صديقي عرفت أن القوال المأثورة التي تقال بخفة واستهار تمارس دورا مؤثرا
.في أفعالنا ،وترجح إحدى الحتمالت المتعددة التي تتاح لنا
لم يكن يردد تلك القوال دائما ،لكنه يلجأ إليها حينما يصل الحوار بيننا إلى "حارة
.سد" أو حينما ل يفهم أمرا من المور
96
Una volta, pochi giorni dopo l’annegamento di Ilhām, mi consolò dicendo
“la vita continua”. Gli ho gridato contro e l’ho cacciato via. Mi ricordò di
questo fatto anni dopo per dimostrarmi che non ero affatto calmo e
moderato come sembravo, gli ho gridato contro di nuovo.
Ho cercato di spiegargli che si comportava con la morte di Ilhām come se
fossi annegato il carico merci trasportato su una nave, come se lui fosse un
commerciante che augurava al proprietario del carico di ritrovare tutto ciò
che aveva perso, a Dio piacendo.
Mi chiese di incontrarci, perché non riusciva a dirmi tutto al telefono e
voleva discutere con me faccia a faccia “perché questa cosa è importante”.
Non risposi e cercai di rimandare l’accordo per l’appuntamento a un’altra
telefonata.
“Cos’è? non vuoi neanche parlare?”
Non era la prima volta che mi accorgevo delle differenze tra la voce di una
persona al telefono e dal vivo. L’avevo vista tante volte col mio amico e
non mi ero accorto della somiglianza tra le due voci, la incontravo,
costretto dal mio amico che insisteva dicendo: “Potresti anche cambiare
idea”.
Cercai di convincerlo che l’opinione della gente non era importante se lui
convinto di amarla.
Ma non sarebbe mai cambiato, il mio amico. Si lanciava in una relazione,
e poi chiedeva ai suoi amici di accordargli il loro consenso, per
convincersi di aver fatto la cosa giusta.
Ha mai amato veramente?
Ilhām lo vedeva come lo stereotipo di tutti noi. Potevamo iniziare con
entusiasmo e forza, poi non eravamo capaci di sopportare il peso delle
nostre scelte, e si cominciava a escogitare scuse e a cercare tutti i difetti
per distruggere ciò che avevamo intrapreso con fervore.
Non era sbagliato verificare i nostri errori, ma non era questo ciò che
facevamo: ci illudevamo di aver sbagliato solo per nascondere la nostra
incapacità di intraprendere qualcosa a lungo termine, di dedicarci anima e
corpo a coltivarla, senza lasciarla crescere come una pianta selvatica.
“ Anche se non ti ho visto spesso, so che sei diverso da lui , non so dirti
come, io lo conosco bene. E magari diventiamo buoni amici, più di quanto
non immagini.”
“Lo sai che la tua voce è come quella di Ilhām?”
“Ilhām chi?”
Le parlai di Ilhām non per fargliela conoscere, ma perché volevo sentire la
mia voce mentre parlavo di lei. Mi mancavano i giorni in cui Ilhām era
viva, imitavo la sua semplicità e la trasparenza delle sue azioni. Faceva
sempre in modo che nella sua vita non ci fossero mai dispiaceri o
rimpianti per le scelte prese. Dopo la sua morte, una delle sue amiche mi
disse “quella ragazza aveva la morte addosso.”
Potevi amarla o odiarla. Le raccontavi i problemi che pensavi fossero più
complicati, e lei ti rispondeva con poche parole.
97
بعد أيام من غرق "إلهام" واسني مرة ب"الحي يبقى من الميت" صرخت فيه
وطردته .ذكرني بهذا بعد سنوات ليبرهن غلى أنني عكس مل أبديه من هدوء
واتزان ،صرخت فيه مرة أخرى وأفهمته أنه تعامل مع موت إلهام وكأنه غرق
بضاعة كانت تأتي بها إحدى السفن ،وكأنني تاجر يتمنى صاحبه أن يعوضه ال ما
خسره.طلبت مني أن نتقابل ،لنها ل تقدر في التلفون أن تقول كل شيء ،وتريد أن
تناقشني في رأيي "ده مهم قوي ليه" لم أرفض لكنني أجلت تحديد الموعد إلى مكالمة
.أخرى
.تبقى مش عايز تشوفني --
لم تكن تلك أول مرة أنتبه إلى اختلف بين صوت الشخص في التلفون عنه في اللقاء
المباشر .رأيتها مرات مع صديق ولم أنتبه إلى تشابه الصوتين ،كنت أذهب إلى
لقائها مضطرا بعد إلحلح منه "احتمال تغير رأيك" ،حاولت إقناعه بأن رأي الناس
كلها ل يهم ما دام مقتنعا بها ويحبها .لكن لن يتغير صديقي .يندفع في إقامة علقة ثم
يطلب من أصدقائه أن يمنحوه مواقفتهم عليها ويباركوها ليقتنع أنه على صواب .هل
أحب فعل مرة في حياته؟
كانت "إلهام" تراه نموذجا مكبرا منا جميعا ،نقدر على البدء في حماس وقوة ،ثم ل
نقدر على مواصلة تحمل اختيارنا ،ونبدع بعد من البداية في اختراع العلل لننقض
كل ما بدأناه وسرنا فيه شوطا ،ليس خطأ أن نصحح أخطاءنا ،لكن ليس هذا ما
نفعلهبل نتوهم أنه خطأ حتى نخفي حقيقة عدم قدرتنا على الفعل طويل النفس ،الفعل
.الذي يطلب أن نسهر عليه ول نتذكره ينمو كنبت شيطاني
رغم إني ما شفتكش كتير ،بس أنت مختلف عنه ،ما تقليش إزاي ،انا عارفه ده -
.كويس ،ومين عالم مش يمكن نبفى أصقاء كويسين ،وفوق ما تتصور
.تعرفي أن صوتك زي صوت إلهام -
إلهام مين؟ -
حكيت لها عن "إلهام" ل لتعرف هي ،بل لنني كنت أريد أن أسمعني وأنا أحكي
عنها .اشتقت إلى تلك اليام التي كانت إلهام حاضرة فيها ،كنت أتمثل كثيرا بساطتها
ووضوحها فيما أفعله ،كانت تحاول دائما أن تكون حياتها دون أسف أو ندم على أي
".شيء تختاره ،قالت لي إحدى صديقاتها بعد موتها "كانت بنت موت
حضورها في أي مكان كان يعني إما أن تحبها أو تكرهها ،تحكي لها عن مشكلة
تراها أنت ملتبسة معقدة الخيوط ،فتجيبك بكلمات قليلة تشعر بعدها أنها لم تقل سوى
.ما هو في قبضة يديك لكنك تغفل عنه أو ل تصدق بوجوده
98
Poi avevi la sensazione tutto ciò che ti voleva dire fosse nella stretta della
sua mano, ma non ci facevi caso e non ci credevi.
Le dichiarai che l’amavo e che desideravo stare con lei per sempre.
Tacque, poi disse che mi avrebbe risposto dopo qualche giorno. La
risposta non arrivò, mi arrivò la notizia della sua morte.
“ Di sicuro la mia voce è diversa dalla sua, ma per saperlo devi venire più
vicino…”
Dopo che pronunciò l’ultima frase mi ricordai del mio amico, e di quel
detto con cui cercava di consolarmi
Ricordai che non volevo rispondere al telefono, e anche che non avevo
fissato l’appuntamento. Fissai ora e luogo, cercando di non pensare a cosa
avrebbe detto Ilhām se le avessi raccontato di questa telefonata.
“D’accordo” abbiamo detto, quasi all’unisono. Le sue parole però, erano
più forti delle mie.
99
صارحتها بحبي لها وبرغبتي أن أكون معها إلى البد ،صمتت ثم قالت إنها سترد
.على بعد ايام ،ولم يأت الرد وأتاني خبر موتها
أكيد صوتي مختلف عنها في حاجة ،وده محتاج تقرب مني .تذكرت بعد جملتها -
الخيرة صديقي ،والقول المأثور الذي حاول أن يواسيني به ،تذكرت أنني كنت
راغبا في عدم الرد على التلفون ،وأيضا تذكرت أنني لم أحدد موعدا فحددت الموعد
والمكان ،وحاولت بقدر استطاعي أل أفكار فيما كانت ستقوله "إلهام" لو حكيت لها
.عن هذه المكاملة
.اتفقنا -
.قلناها تقريبا معا في صوت واحد ،وإن كان نطقها بالكلمة أكثر وضوحا مني
100
Gocce d’acqua
Come al solito temeva di svegliare suo figlio mentre scendeva dal letto.
Per prima cosa scostò la coperta, restò un po’ a guardarlo, spostò la gamba
destra verso terra, alzò il torace piano piano in modo che l’aria intorno al
suo volto non si muovesse. Abbassò la gamba sinistra. Con estrema cura si
mise in piedi e si girò verso di lui per assicurarsi di esserci riuscita.
L’oscurità della stanza la opprimeva. Non le piaceva l’ora legale. Quando
all’alba sono le sei sull’orologio e fuori sembrano le cinque. In questi
momenti era sempre angosciata dalla paura di urtare gli oggetti nonostante
sapesse bene dove si trovassero. Era una fobia che si era impadronita di lei
da tanto tempo. Adorava la luce splendente del mattino tutte le volte che
aveva l’occasione di sedersi sul balcone, abbandonando il corpo ai raggi
del sole.
Strisciò via dalla stanza avvertendo pesantezza nei movimenti: quando
muoveva un passo, quando apriva la porta o il rubinetto. Avrebbe voluto
che ogni suo movimento fosse stato senza rumore. Avrebbe voluto il
silenzio assoluto, persino i rintocchi alla porta quando lui sarebbe venuto,
persino quelli avrebbe voluto che fossero stati senza rumore. Anche i passi
che lui avrebbe percorso per raggiungere la stanza che li univa.
Si lavò il viso con un filo d’acqua sottile. Sorrise quando l’asciugamano le
sfiorò la guancia non bagnata, ma appena inumidita dalle goccioline
d’acqua.
Pensava – adagiata nella vasca – a questo rituale che svolgeva tutte le
volte che decidevano di incontrarsi lì.
Era il più bel momento. Si assicurò che suo figlio dormisse. Se le cose
fossero andate come dovevano andare, non si sarebbe svegliato prima
delle nove circa. Si accertò che nessuno della famiglia li potesse
sorprendere.
Questo momento conveniva anche a lui, che finiva il turno di notte
all’albergo e andava direttamente da lei. Come al solito apparivano sul suo
volto i segni della stanchezza e i suoi tentativi di nasconderli con un
sorriso o stringendola a sé.
Le chiese di far dormire suo figlio dalla nonna. Lei gli fece capire che non
voleva suscitare nessun sospetto. Dovevano sopportare questa situazione o
perdere tutto, come avevano perso l’appartamento di un loro amico dopo
che avevano strappato il contratto.
Continuò a farle la stessa richiesta tante volte in modi diversi, lei
continuava a dargli la stessa risposta senza arrabbiarsi. Così diventò
un’abitudine quella di incontrarsi a casa di lei. Lui le ricordava sempre che
mancava qualcosa nella loro relazione e che avrebbero dovuto parlarne nel
momento adatto.
101
قطرات ماء
1
كالعادة خشيت من إستيقاظ طفلها أثناء نزولها من على السرير ،أزاحت الغطاء عنها
أول ،وسكنت قليل تنظر إليها ،حركت ساقها اليمنى ناحية الرض ،ورفعت جذعها
في بطء لكي ل يحرك الهواء حول وجهه ،أنزلت الساقة اليسرى وفي حرس شديد
.وقفت على قدميها والتفت نحوه تطمئن على نجاحها
عتمة الغرفة تضايقها .ل تحب التوقيت الصيفي ،تكون الساعة السادسة وهي في
الحقيقة الخامسة فجرا .تقلق دائما في هذا الوقت من الصطدام بشيء رغم معرفتها
مواقع الشياء ،لكنه خوف تملك منها منذ زمن .الضوء الساطع ما تفضله وتعشق
.كلما سنحت لهاالفرصة الجلوس في الشرفة ،تاركة جسدها لشعة الشمس
تسللت خارجة من الغرفة وهي تشعر بثقل حركاتها :الخطوة حينما تخطوها ،فتحها
الباب ،حنفية الماء .تتمنى لو تكون كل حركة دون صوت .الصمت التام ما تريده،
حتى طرقاته على الباب حينما سيأتي تحلم بأن تكون بل صوت ،وخطواته كذلك –
.رغم حذره – إلى أن يبلغ الغرفة التي تجمعهما
غسلت وجهها بخيط ماء نحيل .ابتسمت لما لمست الفوطة خدها لم يكن مبتل بالكاد
.كان رطبا من قطرات الماء القليلة
سرحت – مستندة إلى الحوض – في هذا الطقس الذي تمارسه كلما اتفقا على أن
.يلتقيا
كان هذا الوقت أفضل الوقات ،تضمن أن يكون طفلها نائما ،ول يستيقظ أذا سارت
.المور على ما يرام إل الساعة التاسعة تقريبا ،وتضمن أل يفاجئهما أحد من عائلتها
ونفس الوقت يناسبه أيضا ينهي عمله الليلي في الفندق ،ويتوجه إليها مباشرة،
وكالعادة تلحظ علمات التعب على وجهه ،ومحاولته إخفاؤها بابتسامة أو بضمها
.إلى صدره
طلب منها أن تبيت الطفل عند أمها .أفهمته أنها ل تريد إثارة ريبتها ،وعليهما تحمل
هذا الوضع أفضل من فقدانه كما فقد شقة صديقه بعد خرقهما إتفاقهما معه .كرر
طلبه مرات بأشكال مختلفة ،وكانت تجيب بنفس الجابة ،دون أن تغضب مما
يكررانه ،فالمر صار من عادات إتفاقهما على اللقاء في شقتها ،ورأته يحدث
ليذكرهما بأن هناك شيئا ناقصا في علقتهما ،يؤجلن الحديث عنه إلى وقت مناسب
.لكليهما
102
Si alzò una spessa scia di fumo dalla teiera, lei si affrettò a spegnere il
fuoco. Il rumore dell’acqua che bolliva le rimbombava nelle orecchie,
come se riecheggiasse tra le pareti della stanza.
Portò due bicchieri nella stanza dell’incontro. Sistemò i due cuscini. Stirò
il lenzuolo del letto stendendolo alle estremità. Guardò allo specchio. Si
tolse la pinza dai capelli e la appoggiò delicatamente sulla specchiera.
Lasciò cadere i capelli sulla spalla. Si diresse verso la sedia vicino alla
porta d’ingresso. Aspettava i deboli rintocchi e origliava qualsiasi rumore
proveniente dalla stanza del figlio.
2
اقتربت من باب الغرفة .أخيرا نام .نوم حقيقي وليس ما يتظاهر به أحيانا حتى
.يرضيها ،ويتخلي عنه حينما تهم بمغادرة الفراش
.ل تعرف كيف تجعله يمتنع عن عادة نومه المصطنع
حوالت إفهاه خطأ ما يفعله ،بدت الدهشة على وجهه وعدم الفهم .منذ أن صارا
يعيشان في هذه الشقة بمفرادهما ،وهو يتظاهربالكثير ،مثل ،عطشان .تأتيه بالماء،
فل يشرب سوى رشفة واحدة .تنطظر أن يكمل .يكرر "خلص .خلص" تظل
".تنظر إليه والكوب في يدها .يتناول رشفو أخرى "خلص وال
اليوم ،وبعد إعداد فنجان القهوة الذي تحب أن يشربه في المغربية ،اندفع طالبا منها
.أن تمل البانيو بالماء ،ليضع فيه لعبه
.لما أشرب القهوة
انزوى في إحدى أركان الصالة ،وبدأ يهمهم كعادته .عرفت أنه يتظاهر بتذكره أبيه
الذي كان ل يرفض له طلبا ويتمنى لو يذهب ليعيش معه .صرخت فيه أن يخرس.
أخفي وجهه بين ركبتيه ،لكنها كانت واثقة من أنه ما زال يهمهم .شدته من يديه
وذهبت به إلى الحمام .أفرغ كيس لعبة البلستيكية .غطس فوهة الدبابة وظلت
قاعدتها طاقية .اهتز جناحا الطائرة حتى استقر أو كادا ،وصوب الجندي قاذفة
الصواريخ نحو السقف ،واستندت مقدمة العربة الجيب إلى الرجل اللي ،انتبهت إلى
.أن وقفتها طالت ،عاقدة ذراعيها فوق صدرها
اسرعت عائدة إلى قهوتها التي بردت وفكرت في أن أباه مازال يعيش معها من
خلل تلك الهمهمات التي كانت في البداية كلمات واضحة ل يمل من تكرارها ،
وبعد أن ضربته مرارا ،صارت الهمهمات تشتد كلما تأخرت عن الستجابة لطلباته
.
تأكدت من نومه .وابتعدت عن غرفته ،متوقعة في أي لحظة استيقاظه باكيا ينادي
عليها أو أن تجده أمامها فجأة وهي تجلس في الصالة ،تغالب عيناه النوم ،فتضطر
.إلى حمله لسريره وإلى أن تنام جواره
104
Storie di viaggiatori
Una piccola trappola. Come al solito non la noti e ci finisci dentro. Dopo
che si è chiusa intorno a te, ti rendi conto che sei stato tu a crearla e non
lei.
Credevi che la sua presenza nella tua vita dipendesse esclusivamente dalle
tue voglie. Così: facile, facile. Ti bastava ripetere il suo nome con
desiderio ogni tanto, o escogitare qualche scusa perché avevi tardato a
telefonarle o per non accompagnarla a casa di notte.
Credevi che sarebbe rimasta finché avessi continuato a sorprenderla con la
tua impulsività una, due, tre volte, finché la sorpresa l’avesse resa felice e
se la sarebbe ricordata, anche se dopo fossi sprofondato in un lungo sonno,
senza neanche accorgerti che c’era lei affianco a te.
Credevi che il suo silenzio e i suoi commenti fugaci sulla tua scarsa
concentrazione quando eri con lei, fossero solo come quelle cose che
abbandoni nell’armadio dopo averci dato uno sguardo veloce.
E tutte le volte che diceva “me ne vado” hai pensato che fosse un
espediente per farti tornare alla tua abitudine di chiamarla spesso e dirle
“Ti amo”.
Per lungo tempo sei rimasto a guardare la trappola, nei tuoi sogni si sono
moltiplicate le peugeot che si scontravano, rotolavano ed esplodevano. Ma
nonostante tutto, il viaggio continuava con i passeggeri a bordo in silenzio.
Aspettare
Senza che tu fossi pronto a tutto ciò, ti ha lasciato per dileguarsi dietro una
spessa tenda. Provi a indovinare dove possa stare. La sua testa viene fuori
e ti chiede come stai. Rispondi convinto che scomparirà subito e la tenda
tornerà a separarvi.
Cerchi di ricordare ciò che le hai detto e capisci che tutte le tue risposte
erano miseri tentativi di simulare equilibrio e forza. Non sveli il tuo vero
stato: lo stato di chi vive davanti a una tenda che ti concede solo
oscillazioni appena percettibili.
Posso descriverti, imitare il tuo modo di parlare, ridere come fai tu quando
eviti di rispondere a qualcosa che ti è stato chiesto. Guardo i rapidi sguardi
che getti da ogni parte, mentre pensi a qualcosa che ti tiene occupata.
Così pensi che sia diventato capace di essere due persone, a volte anche di
più, quando imito me e te nelle nostre discussioni che diventano presto
una gara di barzellette.
105
قصص المسافرين
أشياء عابرة
فخ صغير .كعادتك لم تلحظه ،ووقعت فيه .وبعد أن أحكم حولك ،تبينت كيف أنه
.من صنعك أنت وليس من صنعها
توهمت أن حضورها في حياتك طوع رغبتك .سهل ميسر .ل يكلفك سوى أن تردد
اسمها بشوق بين وقت وآخر،وأن تبدع في تدبير حجة لتأخرك في التصال بها أو
.في عدم مقدرتك على السفر معها إلى محافظتها ليل وهي عائدة إلى البيت
توهمت أنها باقية ما دمت قد فجأتها بمشاعر متدفقة مرة ،مرتين ،ثلث ،وأن
المفاجأة أسعدتها وستظل تذكرها حتى ولو نمت بعدها طويل بدون أن تفكر في أنها
.جوارك
توهمت أن صمتها أو تعليقاتها السريعة على عدم تركيز معها مرد أشياء يمكن أن
.توضع في الدولب بعد النظر إليها سريعا
وحينما قالت "سأبتعد" ظننت أنها حيلة لتعاود التصال بها كثيرا في بيتها أو في
".الماكن التي ل تتوقع فيها ان تتصل بها وتقول "أحبك
ومع طول بعدها ،أبصرت الفخ ،وكثرت في أحلمك عربات البيجو ،التي تتصادم
.وتنقلب وتنفجر ورغم ذلك تواصل السفر بركابها الصامتين
أن تنتظر
دون أن تكون مهيئا لذلك تتركك هي وتتواري وراء ستار سميك ،تحدس وجودها،
فتخرج رأسها وتسألك عن أحوالك ،فتجيب وأنت تثق في أنها ستختفي سريعا،
.وسيعود الستار بينكما
تحاول أن تتذكر بماذا أجبتها ،فتعرف أن كل إجابتك كانت محاولة بائسة لتصطنع
التزان والقدرة والقوة ،ولم تكشف عن حالك وأنت تعيش أمام ستار ل يمنحك أل
.تموجات تكاد أن تختفي
نافذة قريبة
أستطيع أن أصفك،وأن أقلد طريقتك في الكلم ،وأضحك ضحكتك حينما تتهربين من
الجابة على سؤال ما ،والتفت التفاتات المتسارعة إلى كل النحاء أثناء تفكيرك في
.أمر يشغلك
هكذا ترين أنني صرت قادرا على أن أكون شخصي ،وأحيانا أكثر حينما أقلد كل منا
.في شجارنا الذي سرعان ما ينقلب إلى أن نتبادل آخر نكتة
106
Non mi nascondo a te, mi opprime – in questi giorni – quest’altra persona
o mi opprimono le altre, quando te ne vai all’improvviso. Penso a come
fare sparire anche loro con te o a come buttarle dalla finestra più vicina.
Mi opprimono, mi spingono a starti più vicino “tuo malgrado” e restano lì.
So che ti arrabbierai perché dico “tuo malgrado”.
Ti sforzi perché vuoi che il tuo discorso arrivi a lei spedito, spontaneo,
brillante, chiaro per te e chiaro per lei, non per quel libro che ha scacciato
le tue fantasie e che cerca di ghermire e raccogliere tutto ciò che pronunci.
Il tempo passa, il tuo discorso continua poi scende un silenzio che ti fa
sentire solo il rumore delle pagine strappate da voi due, mentre vi mettete
d’accordo per incontrarvi e parlare fino all’alba.
Punti interrogativi
Queste similitudini confuse. Davanti a te, dopo che le hai scritte senza
esitare, cercando di trovare quella similitudine che esprimesse
perfettamente il tuo stato in questi giorni. Ma hai trovato solo somiglianze
vaghe che non ti rispecchiavano affatto.
Le hai cancellate tutte. Hai scritto il suo nome, la sua età, la sua
professione, il suo indirizzo, hai registrato su un foglio bianco tutto ciò che
sapevi su di lei, senza lasciare che nessuna metafora invadesse la scrittura.
Poi hai messo un punto interrogativo davanti a tutte le informazioni di cui
non eri sicuro come: il gruppo sanguigno, i colori preferiti, di chi è
innamorata? Hai letto il foglio pieno ed era come se stessi registrando le
prove della tua nascita, molto prima di nascere.
107
ل أخفي عنك ،يرهقني -هذه اليام – هذا الشخص الخر أو الخرون بعد غيابك
فجأة ،وأفكر في وسيلة أغيبهم معك أو أطوح بهم من أقرب نافذة ،يرهقونني
ويدفعونني إلى أن أكون قربك رغم أنفك فلم تزل في حياتهم بقية .أعرف ستغضبين
.من "رغم أنفك" ،وسأغضب من توقفك عند كلمة قيلت عفو الخاطر
.وسيفرح الشخص الخر الذي أكونهم كلما تراوحنا سريعا بين الغضب والضحك
أحيانا تشعر بهذا :أن الكلمات المكتوبة تضيق الحياة ،وتجعلها جمل يجب أن ننطقها
صحيحة قبل أن نشعر بها .دائما الشعور مؤجل مع الكلمات المنتظمة في صفحة من
.الصفحات
الن ل تريد أن تكتب كلمة إليها ،ترغب في أن تكلمها في داخلك دون تفكير في
.وقت يمر أو في إرهاق يلم بك
تكلمها وأنت تثق في سماعها لك أو أنها ستسمعك في لحظة ما قبل أن تنام أو عند
.خروجها من باب بيتها أو بينما تنظر إلى وجوه الناس في الشارع
تصرف عن خيالك صوت تقليب صفحات كتاب تشرد معه قليل ،وتتوهم أنك تقرأ
منه ما تقوله .تحرص على أن يكون كلمك إليها مرسل ،عفويا ،يومض ،يبرق،
تفهمه أنت وتفهمه هي ،ول يفهمه هذا الكتاب الذي يطارد خيالك ويحاول أن يضم
.ويلم بكل ما تنطقه
ويمر وقت ،ويطول كلمك ثم يحل صمت ل يسمع فيه سوى صوت تمزيقكما
.الكتاب وأنتما تتفقان على موعد تكملن فيه الكلم حتى الصباح
علمات استفهام
تلك التشبيهات محيرة .أمامك بعد ما كتبتها دون تردد محاول العثور على تشبيه
يقبض على طبيعة حالتك في هذه اليام ،لكنك لم تجد سوى تشبيهات باهتة ول يملك
.أي منها
شطب عليها كلها .وكتبت اسمها ،عمرها ،عملها ،عنوانها ،سجلت في الورقة
البضاء كل ما تعرفه عنها دون أن تدع لي مجاز أن يقتحم أو يشارك في الكتابة.
ثم وضعت علمة استفهام أمام أية معلومة ل تثق فيها مثل .فصيلة الدم ،ألوانها
المحببة ،ومن تحب؟ وقرأت الورقة الممتلئة وأنت تشعر كأنك تسجل بيانات مولودك
.قبل أن يولد بكثير
108
Tante cose
Nomi
Gli dissi:
“Non dobbiamo soffrire perché ciò che otteniamo è diverso da ciò che
desideriamo, o perché il rapporto che ci lega a una persona è diverso
dall’amore che proviamo per lei. Queste differenze sono cose della vita.”
Era d’accordo con me, e me lo dimostrava in varie maniere.
Ci avvolse il silenzio. Sentivo che ognuno di noi pensava tra sé e sé a ciò
che avevamo detto . Dissi:
“ L’ultima volta che l’ho incontrata, parlò a lungo della differenza tra ciò
che pensava e ciò che avevo fatto. Continuò a elencare tante altre differenze,
fino a farmi sospettare che il mio vero nome fosse diverso dal nome con cui
lei mi conosceva.”
Si girò verso di me dopo che il suo sguardo si era perso per un po’ nel
vuoto e disse:
109
أشياء كثيرة
سنحاول ترتيب مكاننا معا ،وكأننا شخصان استلما شقتهما الجديدة ،وعليهما أن
.تختارا الماكن المناسبة لقطع الثاث
لبد أن نخدر التسرع وهذه المرة – وربما تكون الخيرة – يجب عدم ترك نفاد
صبرنا هو الدافع – مثل – إلى وضع المائدة الصغيرة تحت النافذة المطلة على
خلفية العمارة ،ونظل بعدها – كما ظللنا من قبل – نشعر بأن هناك شيئا ل يريحنا
.كلما جلسنا في الصالة
ليس صعبا أن ننظر إلى المكان نظرة مستأجرين جديدين .وإن أعقاتنا الذكريات التي
تطل علينا من كل جزء فيه ،فلنكتفي بأن ننسبها لمن سكنا هذا المكان قبلنا ،ونؤكد
اختلفنا عنهما ،ونتعجب من إهمالهما تغيير جرس الباب ،رغم أن صوته يثير
.العصاب ،ويكسب الضيف القادم صفة المزعج حتى وإن كنا في انتظاره
ما رأيك؟ أليس من الفضل أن نستبدل بتلك الستائر أخرى أقل سمكا وتتماوج ما إن
.يلمسها هواء خفيف؟
لن أمانع من إخراج الكليم من تحت السرير ،ونفرش به أرضية غرفة المكتب بدل
.من هذه السجادة ذات اللون الخضر الذي استحال إلى لون آخر كامد ومترب
لن يهمنا ألوان الكليم الغريبة والمتداخلة ،يكفي اأنها تذكرنا بقصاصات القمشة التي
ظللنا نجمعها ونصلها من أطرافها ونكورها في كرات ،وذهبنا إلى الجالس خلف
.النول الضخم ،وبعد اسبوع استلمنا الكليم
أشياء كثيرة تنتظر حضورنا ،وتهيء نفسها لحياة سنبدأها ،وفي أحيان أراها وكأنها
تلف وتدور في كل الغرف بحركات عصبية وقد علبها الشوق إلى رؤيتنا معا من
.جديد
أسماء
:قلت له -
يجب أن ل نتحسر على وجود الفرق الدائم بين ما نتمناه وما نجده،وبين حبنا لحد
.وما يحدث في العلقة معه .يبدو أن الفرق بين المرين طبعية حياة
وافقني على هذا ،وأكده بأساليب مختلفة .لفنا صمت ،شعرت معه بأن كل منا يفكر
:فيما قلناه على حدة .قلت
في آخر لقاء لي معها ،أسهبت في ذكرالفرق بين ما كانت تظنه وما فعلته أنا وظلت
تردد الفروق الكثيرة حتى ظننت أن هناك فرقا بين اسمي الحقيقي والسم الذي
.تعرفه عني
:التفت لي بعد أن ظل ينظر إلى نقطة بعيدة ،وقال
110
“In un sogno ho visto delle persone che credevo non si conoscessero,
erano riunite tutte insieme e si raccontavano cose che non sapevo. Ma ero
interessato, come se capissi tutto ciò che si dicevano. Mi chiesero che ne
pensavo, ero contento e ripetevo i nomi di ciascuno di loro, ma appena
pronunciavo un nome, le persona nominata scompariva. Restarono con me
soltanto sedie sparpagliate. Li sentii chiamarmi da lontano, e ogni volta
che pronunciavano il mio nome appariva un mio sosia su una sedia. Il
postò si riempì di me e ebbi paura di scomparire se avessi risposto al loro
richiamo.”
Mi sforzai di interpretare il suo sogno, ma pagò il conto del caffè e
lasciammo il nostro tavolo. Ce ne andammo insieme e prima di salutarmi
mi disse:
“Perché anche nei sogni siamo ciò che non vogliamo essere?”.
111
في حلم رأيت أناسا كنت واثقا أنهم ل يعرفون بعضهم بعضا ،كانوا مجتمعين معا -
ويتبادلون أطراف حديث لم أعرف ما هو ،لكنني كنت مهموما وكأنني أفهم كل ما
يقال .سألوني عن رأيي ،فرحت أردد اسم كل واحد منهم ،ما إن أنطقه حتى يختفي
صاحبه ،ولم تبق معي سوى مقاعد متناثرة .من بعيد سمعتهم ينادون علي ،وفي كل
مرة ينطقون باسمي أجد شبيها لي يجلس على مقعد حتى ازدحم المكان بي ،فخشيت
.أن أجيبهم حتى ل أختفي
هممت بمحاولة تفسير حلمه ،لكنه دفع حساب المقهى وتركنا مقعدينا ،وسرنا معا
:وقبل أن يوعدني قال
لماذا حتى في الحلم نكون حيث ل نريد؟ -
112
La prima notte
113
-
أول ليلة
مباشرة عند وصولي إلى "جابر بن حيان " ليل ،أدخلوني إلى هذا المكان .يمكن
أن تطلق عليه زنزانة ،أو غرفة بمستلزماتها :حنفية ماء وحوض رخامي ينقط
كوعه قطرات ماء في جردل بلستيك ،ودش يكاد أن يلمس السقف ،وقاعدة حمام
.بلدي
لم أرها كلها في البداية .كانت متوارية خلف ستارة أو ملءة قديمة طويت على حبل
.ممدود بعرض الغرفة
الضاءة الضعيفة هي ما جعلتني أرى المكان ضيقا ،وشعرت بأن الظلم الحالك
.كان أفضل لتلك الليلة
تذكرت حكايات أصدقاء مروا قبلي بهذه التجربة .قضوا ليلتهم الولى في جابر بن
حيان ثم أخذوا إلى قسم بولق الدكرور لعمل الفيش والتشبيه وبعدها إلى معتقل أبو
.زعبل الصناعي الجديد
كل شيء يأتي متأخرا حتى اعتقالي ،كان من المفترض أن يكون من سنوات أثناء
دراستي في الجامعة أو بعدها بسنة،سنتين ،لكن لماذا الن؟ أعرف .ولن أعرف.
وسيظل السبب مجرد ظنون أظنها ويظنها معي أصدقائي وإن اجتمعنا على أنه
.تصفية حساب قديم
جوار الباب كان يجلس حمدي الملتحي والذي سأقابله بعد ذلك صدفة في
ي مندهشا ثم يلتفتميكروباس ،وسأحاول أن أذكره بنفسي وبلقائنا ،وسيظل ينظر إل ّ
.إلى الشباك بعد تأكيده بأنه ليس الشخص المقصود
.سألتني عن سبب وجودي هنا
.ما أعرفش -
ي إل ب"عادي" ودون أن أسأله حكى لي إنه طالب في كلية الطب ،معتقل لم يرد عل ّ
على ذمة قانون الطواريء ،وكلما انتهت المدة التي يسمح بها القانون جددوها تلقائيا.
أشار نحو الستارة ،وعرفني بأن وراءها شخصا من جنوب السودان ،قبضوا عليه
لنه ليس معه ما يثبت هويته ،لكنه ظل عندمجيئه يكرر أنهم هم الذين أخذوا منه
.الوراق
تخيل من ساعة وهو بياخد دوش -
صاح :معاك فوطة خدوا كل حاجة مني
.كانت لغته النجليزية سهلة الفهم وينطقها في بطء كأنه يتثاءب
.معايا .بس ما أقدرش أديها لك -
ليه؟ -
114
- Come faccio a fargli capire che è sporco e non gli posso dare un
asciugamano pulito.
Ho indicato la tenda e gli ho suggerito di asciugarsi con quella. Non
appena glielo dissi la tenda venne strappata via e lo vedemmo nudo
davanti a noi.
Hamdī gridò:
- Copriti. Nasconditi. Vergogna!
Sembrava non capire.
- Come glielo spiego?
Ripeté ciò che aveva detto indicando i vestiti ammucchiati vicino alla
parete. Non capiva. Poi si è asciugato con la tenda mentre i suoi occhi ci
guardavano.
Hamdi si è alzato all’improvviso e ha spento la luce.
- Mettiti i vestiti.
- E come? Se hai spento la luce.
- Torna dietro la tenda come stavi prima.
- Non vedo.
Ho acceso un fiammifero, glielo ho avvicinato. Gli ho dato tutta la scatola.
Le sue unghie lunghe strisciavano sulle mie dita. Ha acceso un
fiammifero. La fiamma ha illuminato il suo volto rapidamente prima di
indebolirsi e spegnersi appena l’ha avvicinata ai vestiti. Ne ha acceso un
altro e si sono viste le sue dita lunghe sollevare una camicia. È rimasto al
buio a scuotere più volte i pantaloni con forza, dicendo parole
incomprensibili.
- Accendi. Mi sono vestito.
La tenda è tornata al suo posto. Risate sconnesse provenivano da lui.
115
.ازاي أفهمه إنه نجس ومستحيل أديله فوطة مسلم -
أشرت ناحية الستارة ،واقترحت بأن ينشف بها جسده.ما إن قال له حمدي اقتراحي،
.حتى وجدنا الستارة تسحب ،ورأيناه يقف عاريا أمامنا
:صرخ حمدي
غطي نفسك .استخبي .كده حرام -
.بدا أنه لم يفهم
أفهمه ازاي؟ -
كرر كلمه وهويشرب إلى الملبس المكومة جوار الحائط ،لم يفهم .ظل نشف جسده
.بالستارة وعيناه تنظران إلينا
.اندفع حمدي فجاة ،وأطفأ النور
البس هدومك ازاي وانت طافي النور؟ -
ارجع زي الول ورا الستارة -
مش شايف -
أشعلت عود كبريت ،اقتربت منه .أعطيته العلبة كلها .احتكت أظافره الطويلة
بأصابعي ،أشعل عودا ،فأنار اللهب وجهه خطفا قبل أن يضعف وينطفيء عند
اقترابه من ملبسه ،أشعل واحد آخر وبانت أصابعه الطوبلة ترفع قميصا ،ظل في
.الظلم ينفض بنتلونه في قوة عدة مرات ويردد كلمات غير واضحة
ولع لبست -
.أعاد الستارة إلى مكانها ،وضحكات متقطعة تصدر منه
116
Una piccola stanza
130
È la formula con cui si testimonia l’unicità di Dio, viene ripetuta dai musulmani come
preghiera, ma qui l’invito a pregare è ironico.
117
غرفة صغيرة
118
Momenti
Oggi non credi che troverai qualcosa, anche se continui a cercare con gli
occhi per terra. Torni indietro tutte le volte che credi di vedere la punta di
un oggetto luccicare, e il resto nascosto sotto la polvere. Non troverai
niente. Continui a pensarlo, spesso è così e quando accade il contrario le
ore del giorno diventano monetine che ti sorprendono e continuano ad
apparire senza sosta.
Dove vai?
Magari Sa‘īd sta a casa adesso.
L’unico amico da cui vai senza appuntamento, e se non lo trovi ti
preoccupi come se fosse mancato all’appuntamento. Quando lo incontri
per caso vi mettete a parlare come se aveste una storia da raccontarvi
iniziata tanto tempo fa.
Gli piace camminare come piace a te, pensa che le idee lo aspettino in
qualche posto nel tragitto della sua passeggiata, smette all’improvviso di
camminare e le idee entrano dentro di lui e si moltiplicano con tanta
intensità che quando torna a casa ha l’impressione di aver fatto un lungo
viaggio.
Ti ha parlato da qualche giorno dell’impressione che ha circa la presenza
di uno spirito in casa sua che non lo lascia mai in pace. Si è sforzato di
descriverti come le cose non restino al loro posto perché lo spirito ci gioca
come gli pare e piace.
Avresti voluto incontrarlo per caso.
Gli hai telefonato. Non c’era.
119
أوقات
اعتدت هذا ،خاصة حينما تكون سائرا بمفردك ،تنظر في الرض وإن لمتصرف
.انتباهك عن عربات الطريق
ل يهمك لو مرت أيام كثيرة ،ل تعثر فيها على شيء .ل يتسرب اليأس إلى نفسك،
حصيلة أعوام كثيرة من العلمات التي عثرت عليها في طريقك تدفعك إلى مواصلة
.تلك العادة،بلوتخصها بتأملت وأفكار وأحاسيس تتنامي مع مرور اليام
ل تعرف متى بالضبط ،توقفت عن التقاط العملة سريعا ما إن تلمحها عيناك،
وصرت تنظر إليها لحظة ،وتزحزحها عن موضعها بقدمه حذائك ،ثم تنحني في
.بطء وتأخذها بأطراف أصابعك وتقبض عليها بكفك
ليست محتويات العلبة الخشبية هي كل ما صادفته وجمعته من الطريق ،هناك –
مثل – العشرة جنيهات التي لم تستطبع أن تضمها إلى متحفك الخاص ،كنت أحوج
ما تكون وقتها إلى كل قرش فيها ،وهناك عملت أعطيتها لصدقائك وفاء لوعدك
.أثناء سيركم معا بأن تهديهم ما تلتقطه
اليوم ل تظن أنك ستجد شيئا على الرغم من أنك تداوم على التفتيش بعينيك في
الرض ،وقد ترجع خطوات إلى الوراء إذا ما خايلك شيء يلمع طرفه ومدفوس
بقيته تحت التراب .لن تجد شيئا تكرر هذا الظن كثيرا من قبل ،وغالبا ما كان
يصدق ،وحينما يحدث العكس ،تصير ساعات اليوم كأنها عملت تفاجأ بها ويتوالي
.ظهورها دون انقطاع
إى أين تذهب؟
.ربما يكون "سعيد" في بيته الن
الصديق الوحيد الذي تذهب إليه دون موعد ،وإن لم تجده ،تشعر بضيق منه وكأنه
أخلف موعده معك .وإن تصادف ووجدته تتحدثان زكأنهما تكملن حديثا بدأ منذ
.فترة
يحب المشي مثلك .يؤمن بأن الفكار تنتظر دائما في مكان ما على مدار سيره،
وتتقاطع مع خطواته فجأة وتدخله وتتمادي في التكاثر بقوة تجعله يعود إلى البيت
.شخصا عائدا من سفر طويل
حدثك منذ أيام عن توجسه من روح تسكن بيته ول تتركه ينعم باي وقت يقضيه فيه،
واستغرق في وصف كيف أن الشياء ل تستقر في أماكنها ،وتلهوبها الروح كيفما
.شاءت
.تمنيت لو لقيته صدفة
.اتصلت به .لم يكن موجودا
120
Se l’avessi visto gli avresti detto che non avevi voglia di andare a casa né
in qualsiasi altro posto, gli avresti detto quanto desideravi trovare una
monetina per terra in quel momento.
Hai pensato alle pubblicità alla televisione che esordiscono con “Dove vai
stasera?” e una voce rassicurante annuncia i film e le commedie, senza
preferenze anche se evidenzia alcune cose più di altre. Una voce di cui sa
soltanto che è chiara e non può sbagliare.Ti piacciono le annunciatrici che
sbagliano o dimenticano qualcosa, o appaiono improvvisamente sullo
schermo senza che nessuno le abbia avvertite.
La senti, è uscita dalla televisione ed è diventata una persona in carne ed
ossa, non svolge il suo ruolo come dovrebbe, né come desidera.
Hai chiamato un microbus. Sei rimasto a sedere fino alla fine della corsa,
Piazza Ramses, nella sua nuova veste dopo che hanno deviato i
marciapiedi e le strade, ora sembra un labirinto in cui giri e rigiri
imbattendoti sempre nella strada sbagliata.
Sei entrato nella stazione, hai sentito che qualcuno chiedeva del binario 9,
hai camminato dietro di lui. Avete percorso il tunnel da cui si ramificano le
scale per i vari binari. Si è seduto sulla panchina di marmo, tu hai
continuato a camminare fino a fermarti davanti a un uomo che si
accendeva una sigaretta. Hai saputo da lui che il treno che sarebbe arrivato
dopo dieci minuti era diretto ad Alessandria.
Cos’è che prova un uomo quando si ritrova ad aspettare senza aver
bisogno di aspettare, e guarda le facce di quelli che aspettano cercando di
essere come loro: guarda l’orologio, espira il fumo della sigaretta e lo
segue con lo sguardo fluttuare verso l’alto. Ti sei ritrovato ad aspettare su
quel binario, richiamando alla mente altri momenti in cui stavi veramente
osservando il treno arrivare e cerchi di ricordare com’eri. Ma non riesci a
fare altro che restare in questo tuo attimo.
Ti sei avviato all’uscita. Hai sentito il tuo nome ripetersi. Ti sei girato a
guardare i volti della gente che entrava e usciva. Non hai trovato chi ti
chiamava.
Sì, era la sua voce.
Te ne sei accertato come chi sa tutto con certezza.
La voce di chi?
Non sai di preciso se era la voce di una donna. La conosci e nello stesso
tempo non ti ricordi niente di lei.
La sua voce è sempre così. Forte ma delicata, dalla pronuncia scandita
chiaramente come se volesse fissare le parole dentro di te a lungo.
Chi è lei?
Non ti era mai successo prima. Di certo stava ridendo di questa tua
situazione, rideva di risate che le illuminavano il viso e facevano ridere chi
le ascoltava, anche senza sapere il motivo.
Hai tirato fuori dalla tasca uno scellino d’argento.
121
لو رأيته ستحدثه عن عدم رغبتك في العودة إلى البيت ول ذهاب إلى أي مكان،
.ستحدثه عن رغبتك في أن تجد أية عملة الن
تذكرت إعلنات التلفزيون التي تٌستهل ب"أين تذهب هذا المساء" وينبعث صوت
مطمئن قوي يعلن عن أسماء الفلم والمسرحيات ،بل مفاضلة ول حتى أن ينم
صوته عن انحياز لي عرض .صوت ل يعرف من الصوت إل الوضوح والقدرة
.على عدم الخطأ
تجذبك دائما المذيعة حينما تخطيء أو تنسى أو تظهر فجأة على الشاشة دون أن
.ينبهها أحد
تشعر بها وقد خرجت من التلفيزيون وصارت إنسانة عادية ل تؤدي الدور كما
.ينبغي ول كما ترغب هي
أشرت ألى ميكروباس،وظللت جالسا فيه حتى نهاية الحظ عند ميدان رمسيس في
ثوبه الجديد بعد أنتم تعديل مسارات المشاه والعرات فيه بحيث صار "بيت جحا"
.تلف وتدورفيه ثم تعبر من الطريق الخطأ الذي اعتدته دائما
دخلت محطة القطارات ،سمعت من يسأل عن رصيف رقم ،9سرت
وراءه،وعبرتما النفق المتفرع منه سللم إلى أرصفة القطارات المختلفة ،جلس هو
على الكرسي الرخام وأكملت السير حتى توقفت أمام رجل يشعل سيجارته ،عرفت
.منه أن القطار القادم بعد عشر دقائق هو قطار اسكندرية
ماالذي يشعر به النسان حين يجد نفسه منتظرا دون حاجة إلى النتظار ،وينظرقي
وجوه المنتظرين ،فيحاول أن يكون مثلهم :ينظر في ساعته ،وينفث دخان السيجارة
ويتتبع تموجاته المتصاعدة .وجدت نفسك وافقا على هذا الرصيف تسترجع أوقات
أخرى كنت تترقب فيها بالفعل وصول القطار وتحاول أن تتذكر كيف كنت ،لكن ل
.تقدر إل على أن تظل في لحظتك هذه
اتجهت إلى باب الخروج .سمعت اسمك يتردد .التفت تنظر في وجوه الخلين
.والخارجين .لم تعثر على من يناديك
.نعم صوتها
.تيقنت من هذا كمن يعرف كل شيء عن يقينه
صوت من؟
ل تعرف .وإن كان صوت واحدة بعينها .تعرفها وفي نفس الوقت ل تتذكر عنها أ
.شيء
دائما صوتها هكذا .قوي في رقة ،واضحة خروجه وكأنها كانت تنطق بالكلمات
.لتستقر داخلك طويل
من هي؟
لم يحدث لك هذا من قبل .وبالتأكيد كانت ستضحك من حالتك هذه ،ضحكتها التي
.تنير وجهها وتجعل من يسمعها يضحك حتى لو لم يعرف السبب
.أخرجت من جيبك شلن فضة
122
Ha brillato nell’aria ed è caduto sul tuo palmo; l’hai fatto altre volte finché
lo scellino non ha girato su sé stesso alla massima velocità e l’hai visto
vibrare volteggiando nell’aria.
L’hai lasciato cadere a terra. È rimbalzato. L’hai raccolto e sei tornato nel
chiasso della piazza.
123
رفّ في الهواء وسقط في كفك .في الدوران حول نفسه إلى حدّ رؤية ذبذابته
الوامضة .تركته يقع على الرض .تقافز قفزات متسارعة .التقطه وعدت إلى
صخب الميدان
124
La narrazione degli specchi
Quello specchio, che riflette le cose della stanza , non è capace di essere
chiaro.
È in quel posto da anni, la vernice dorata della sua cornice si era stinta, ai
suoi lati apparivano incise lettere e parole.
Uno specchio che non smette mai di fare il suo lavoro, anche se viene
abbandonato, o se qualcuno ci si specchia mentre ci passa davanti alla
svelta.
Nessuno ci si specchia, nessuno crede a ciò che riflette, tranne un bambino
che non avverte lo scorrere del tempo davanti a quello specchio.
Ti accorgi di esserti soffermato a lungo per guardare il tuo volto, coperto
dal nero in alcune parti, il resto appare chiaro nelle parti lucide.
Uno specchio che non pretende di impressionarti, né che continui a
mostrarlo come una vecchia passione o come l’eco di voci che non
tornano. Il fatto è che quello specchio è la cosa che hai con te da più
tempo, e la più presente nei tuoi sogni. Sì in molti sogni, ma ciò che
ricordi ora è che il sogno quando stava per finire diventava un’altra cosa o
un’altra persona, con le stesse caratteristiche, con la stessa storia e nello
stesso posto, ma aveva un altro nome.
***
É buio pesto.
Appena accese la luce, si ritrovò mentre tirava le ante dell’armadio per
prendere il diario: il suo punto di appoggio quando era stanco morto.
Non era dove doveva stare. Prima di finire di togliere tutto dall’armadio
lei disse:
- Non lo troverai.
- Chi…quando sei venuta?
- Non importa…non si trova qui.
- Sei tornata oggi?…ma come? Ho trovato il tuo messaggio ed ero certo che
non saresti tornata.
- Dubiti forse del fatto che mi trovi adesso davanti a te?
- Come sei entrata?..non era…
- Sì. Ma sono davanti a te.
- Non capisco…sento che non ti sto parlando eppure ti sto parlando…
- Un sogno o un demonio o… ti interessa proprio saperlo?
- Cosa?
- Dov’è il tuo diario? Ce l’ho io.
- Come hai saputo che era qui?
- Le tue domande non servono a niente, né ti servono le mie risposte. Ce
l’ho io e lo terrò con me.
- Perché non ti siedi?
- Non avvicinarti…me ne andrò…dove. Non risponderò, mi impedirai di
uscire, uscirò e mi cercherai e…
125
سرد المرايا
.لم تكن تلك المرآة ،وهي تعكس أشياء الغرفة ،بقادرة على أن تكون واضحة
في مكانها منذ سنوات ،أنطفأ طلء بروزها الذهبي ،وبدت في أنحائه أثار حفر
.حروف وكلمات
.مرآة لم تكف عن عملها ،صارت مهجوزة ،أو ينظر فيها عند المرور سريعا
وقد ل يحدق فيها ،ويصدق ما تعكسه سوى طفل ل يشعر بمرور الوقت أمامها.
وتنتبه لتجد نفسك أطلت الوقوف ،وأنت ترى وجهك غطاه سواد المرآة في الجزاء
.المصقولة
مرآة لن تدعي أنها أثيرة لديك ،ول أنك تداوم على إظهارها كحب قديم أو كصدى
أصوات لم تعد ،كل ما في المر،أنها أطول الشياء التي تصاحبك عمرا ،وأكثرها
حضروا في أحلمك .نعم في أحلم كثيرة ،لكن ما تتذكره الن ،أن الحلم كلما اقترب
من نهايته ،أصبحت شيئا آخر أو إنسانا آخر ،بنفس أوصافها ،بنفس تاريخها
.ووجودها وإن اختلفت السم
×××
.المكان مظلم تماما
ما إن أضىء ،حتى وجد نفسه ،يجذب ضلفتي الدلب ،ليأخذ أجندة يومياته :حائطه
.الذي يستند إليه حينما يكون متعبا بل زاد
:لم تكن في المكان المتوقع .وقبل أن يكمل إخراج كل ما في الدولب قالت
ج لن تجدها
ج من ...متى أتيت؟
.ج ل يهم ...ليست هنا
.ج أعتدت اليوم؟ ...لكن كيف؟ استلمت خطابك اليوم وأكدت أنك لن تعودي
ج أتشك في وجودي الن وأنا أمامك؟
...ج كيف دخلت؟ ...لم يكن
.ج نعم .لكنني أماك
...ج ل أفهم ...أشعر وكأنني ل أكملك بل أكلم
ج حلما أو شيطانا أو ...أيهمك أن تعرف؟
ج ماذا؟
ج أين يومياتك؟ .إنها هنا؟
.ج لن تفيدك أسئلتك ،ولن تفيدك إجاباتي .إنها معي وستظل معي
ج لملذا ل تجلسين؟
ج ل تقترب ...ساذهب ...أين .لن أجيجب ،وستمنع خروجي ،وسأخرج وستبحث عني
...و
126
Continuò a guardare vicino al telefono. Non era questa la sua abitudine?
Quando lei non veniva a un appuntamento, oppure si dimenticavano di
fissarlo alla fine dell’incontro, oppure quando era come l’aveva vista
stanotte. Ma l’ultimo “oppure” l’aveva aggiunto spontaneamente sena
esserne convinto.
Poteva chiudere le telefonate rapidamente, tranne quelle in cui un suo
amico gli descriveva come l’aveva visto uscire dal palazzo in cui abitava
prima e “non mi hai sentito”.
- Oggi non sono uscito. Sono ore che guardo il telefono…
- Chi?… l’hai vista? Non me l’hai detto.
- Non l’ho vista…voglio dire…
- Che hai?
- ….
Continuò a tenere in mano la cornetta, i suoi occhi si spostavano da una
parte all’altra della stanza. Non era stato un sogno. Non era frutto della
fantasia. Ma non riesce a credere, non riesce a smettere di aspettare con
ansia una sua chiamata in qualsiasi momento.
***
Era diventata un’abitudine?
Quella di svegliarsi e ritrovarsi con la stessa sensazione, di aver fatto lo
stesso sogno, ma non riuscire a ricordalo.
Forse, pensa mentre si rade senza vedere bene il suo volto dai lineamenti
offuscati, oscurati fin quasi a scomparire.
Lo stesso sogno che si ripete senza che riesca a esprimerlo a parole sue o a
definirne le caratteristiche.
Era diventata un’abitudine?
Quella che ci fosse qualcuno che entrava e usciva senza lasciare tracce.
Un visitatore che entra nella tua casa, sconvolge l’ordine delle cose, e
prima di andarsene o prima che tu torni rimette tutto a posto. E tu sai che il
tuo posto non è stato tuo mentre eri assente, ma non ne hai nessuna prova.
Hai sentito spesso parlare di persone che vedono i propri sogni, si sforzano
di descriverli dettagliatamente, come se ci stessero ancora dentro, come se
non se ne fossero andati. Mischiano la narrazione con la loro
interpretazione, per arrivare a premonire ciò che sarebbe accaduto nella
loro vita o a carpirne misteri.
Continuava a sorprenderlo.
Quel giorno non riusciva a ricordare il sogno al completo. Non pensava di
raccontare nessun sogno, sentiva che i sogni lo usavano come teatro, su
cui mettere in scena il loro mondo – per chi? – e al teatro non resta che
essere spazzato e preparato per la prossima notte.
Si mette in allerta, per captare qualsiasi segno, qualsiasi prova.
Ma del sogno non resta niente.
Abbandona il letto, convinto che si tratta dello stesso sogno, dello stesso
visitatore, della stessa casa che condivide con qualcuno che non conosce.
127
ظل ينظر جوار التلفون .أليس هذا ما اعتاده؟
حينما لتأتي في موعد أو ينسيان تحديده في نهاية اللقاء أو تكون كما رآها الليلة.
.لكن "أو" الخيرة أصافها من تلقاء نفسه دون أن يكون واثقا
استطاع أن ينهي كل المكالمات سريعا ،ما عدا تلك التي ظل صاحبه يصف فيها
.كيف رآه يخرج من العمارة التي كان يسكنها قديما ولم تسمعني
...ج لم أخرج اليوم .إنني أنتظر من ساعات تلفون
.ج من؟ ...أرأيتها؟ لم تحك لي
...ج لم أرها ...أقصد
ج مالك؟
...ج
ظلت السماعة في يده ،تتنقل عينه بينها وبين أنحاء الغرفة .لم يكن حلما .لم يكن
طيف خيال .لكن ليستطيع أن يصدق ،ول يستطيع منع ترقبه مكالمتها في أية
.لحظة
×××
هل صارت عادة؟
.أن يستيقظ ،فيلقي نفس الحساس ،إنه نفس الحلم ،لكن ل يستطيع تذكره
.ربما يلحق وهو ساهم ،بوجه ل يتبين ملمحه ،يغيم إلى حد التلشي
.نفس الحلم ،يتكرر دون أن يقدر على أن يحيله إلى كلمات تحكيه ،أو إظهار معامله
هل اعتاد هذا؟
.أن هناك من سيأتيه ويهجره بل أثر
زائر يدخل بيتك ،يبدل كل شيء فيه ،وقبل رحيله أو مجيئك ،يعيد كل شيء إلى
موضعه ،لكنك تعرف أن المكان لم يكن ملكك طول غيابك ،دون أن تقدم دليل على
.ما عرفت
استمع كثيرا من قبل ،إلى من يروون أحلمهم ،يستغرقون في وصف أدق
تفاصيلها ،وكأنهم ما زالوا فيها ،لم يغادروها .ويمزجون روايتها بتفسيرات
وتأويلت ،ليصلوا إلى مرافيء من توقعات لما سيحدث أو فهم ما غمض في
.حياتهم
.ودوما كان يندهش
لم يملك في يوم هذا القدرة على تذكر حلم بأكمله ،ولم يرنفسه روايا أي حلم ،كان
يشعربأن الحلم تتخذه مسرحا ،تظهر فوقه عوالمها ج لمن؟ج ول يبقى للمسرح سوى
أن تتم كنسه وإعداده الليلة أخرى ،ولحلم أخرى .يستنفر كل وجوده ،ليقبض على
.أية علمة ،على أي دليل
.لكن الحلم ل يُبقى شيئا
ويترك هو سريره ،واثقا من أنه نفس الحلم ،نفس الزائر ،نفس البيت وقد شاركه فيه
.من ل يعرفه
128
Risveglio
129
يقظة
130
Voci
131
أصوات
:من قبل ،كلما حاول أن يتخيلها ،لم يكن يجد سوى وضعها البدي في ذاكرته
جالسة خلف مكتبها ،في يدها سماعة التلفون ،وقد بدا عليها القلق الذي يزداد إذا
.همّت بتحويل مكالمة خارجية إلى رئيسها في العمل
أحيانا كانت تتخلل هذه الصورة ضحكتها مثل حينما يقلد لها صوت هذا الرئيس
وكأنه يعنف قطة دخلت فجأة مكتبه ،أو يتذكر ملمح وجهها وهي تحدثه عن حزنها
لحظة اكتشفها قطعا في فستان اشترته ،ورفض المحل أن يستبدل به واحدا آخر،
وقرارها النهائي بارتدائه في البيت فقط .مع كل ذلك ظلت الصادرة في خياله
لجلستها خلف المكتب ،ممسكة السماعة وصوتها يجاهد في أن يصل إلى محدثها
.قويا واضحا واثقا حتى لو كان يسألها عن أحوالها
اليوم رآها بعيدا ،خرجا معا أول مرة ،وجلسا على شاطىء النيل ،وراحت تتحدث
.طويل
استعذب أن يصله صوتها وقد تخلص من كل صرامته ،وصار يتلعثم ويتأتي
ويتوقف فجأة ،ثم يعلو وكأنه يكمل كلما قيل في صمتها ،وتصل حكاية بحكاية
أخرى ،وتضحك أثناء حديثها فل يبين ما تقوله ،وتصفق كلما تذكرت شيئا نسته،
وحينما تنبهه من شروده بسؤالها عن رأيه ،يجيب سريعا بأية كلمة ،ليدعها تنطلق
.وتغير من وضعها البدي في ذاكرته
132
Il descrittore
133
الوصّاف
134
Con noncuranza
Rifiutò tutti i consigli che gli diedero i suoi amici, visto che, mentre glieli
dicevano, lasciavano apparire sentimenti di preoccupazione nei suoi
confronti e desiderio che lui migliorasse. Non si accorgevano – e avevano
ragione – che era questa preoccupazione a fargli rifiutare i loro consigli e a
non lasciarsi mai convincere a seguirli.
Magari se glieli avessero detti con noncuranza, mentre parlavano di
qualcun altro; se glieli avessero detti con parole incastrate le une alle altre,
quasi incomprensibili; se glieli avessero detti in modo da fargli credere
che fosse stato un gesto spontaneo, disinteressato, senza voler essere
ascoltati… Se glieli avessero detti così – forse – li avrebbe capiti e
accettati, anzi li avrebbe seguiti sedutastante.
L’importante è che rifiutò tutti i consigli. Declinò anche quelli che
provenivano da lui stesso, pensando che avessero a che fare con alcuni
consigli che aveva sentito o che credeva di aver sentito. Si mise ad
aspettare “una frase” che lo convincesse all’improvviso, senza che se la
aspettasse. Una frase fatta di parole che lo andassero a cercare nei luoghi
dove si rifugiava soltanto di rado.
135
بشكل عابر
رفض كل النصائح التي قدمها له الصدقاء ،والتي اظهروا أثناء بوحهم بها كل
مشاعر الخوف عليه والرغبة في أن يكون أحسن وأفضل ،ولم ينتبهوا ج ولهم الحق
في ذلك ج إلى أن كل هذه المشاعر هي السبب في رفضه ،وعدم اقتناعه بأية منها.
ربما لو قالوها بشكل عابر أثناء حديثهم عن إنسان آخر ،لو قالوها بكلمات منذغمة
في بعضها بعضا حتى تكاد أل تُفهم ،لو قالوها بشكل يُشعره أنها خرجت عفوية دون
قصد ،دون رغبة في أن يسمعها ،لو قالوها هكذا ج ربما ج كان تفهمها واقتنع بها ،بل
.ونفذها في الن نفسه
المهم ،رفض كل النصاءح ،وأبعد عنه أية نصيحة تنبعث من داخله ،ويظنها متماسة
مع نصائح سمعها من قبل أو قد يسمعها ،وصار ينتظر "جملة" تجذبه إليها فجأة،
.دون موعد أو توقع .جملة كلماتها تبحث عنه في الماكن التي يرتادها إل نادرا
136
Storie
137
حكايات
ل يريد الحديث مع أحد في هذا الموضوع .تحدث فيه كثيرا ،إلى درجة أنه سيضرب
رأسه في الحائط لو تفوه بكلمة جديدة عن ضيقه من أن أشياء كثيرة مؤجلة في حياته
.رغما عنه ،ويزيدها هو بتأجيل أشياء جديدة إلى متى ل تعرف
تذكّر حكاية النملة التي أجّلت عمل اليوم إلى الغد ،واستيقظت في الغد لتجد نفسها
ميتة بفعل ضغط أصبع عليها ،فظلت تسعي في أرجاء موتها محاولة أن تتمه على
أكمل وجه .من حكى له هذه الحكاية لم يحكها أحد .هو الذي يرويها لنفسه الن .وها
هي حكاية أخرى عن البيت الذي سأم وجوده في نفس المكان كل يوم ،فقرر
الرحيل ،دون أن يعرف إلى أين ،وبعد أن هدّه التعب ،وجد نفسه في صحراء مقفرة
من التي يقولون عنها ل زرع فيها ول ماء ،وشعر بأنه سيجد جديدا في أنحائها،
وبعد يومين قرر العودة ،فل قبل له بالوحدة ،وظل يمشي حتى عاد إلى موقعه
القديم ،فوجده وقد تم تسويره بسور عال ،حاول تسلقه .فشل أول مرة ،وثاني مرة،
وفي الثالثة ج كعادة الحكايات ج وصل إلى حافة السور ،لم يقدر أن يضبط توازنه،
وقع ،وانتشرت أشلؤه حتى أعقات حركة المرور في الشارع .وقبل أن يلفظ آخر
أنفاسه نظر ناحية السور .لم يجده .لم يكن أصل موجودا .وما توهمه لم يكن سوى
.اليقين بأن العودة دائما مستحيلة
يريد أن يحكي حكايات أخرى إلى مالنهاية ،فعلى القل تجعل المؤجل في حياته
.يتخذ شكل حكاية تُحكى
138
Cammino
139
رحلة
في البداية ،استقبل المر ج كالعادة ج بضيق ،وظل يبحث عن الولعة ليهتدي بها إلى
.الشمعة
.طالت فترة البحث ،فتذكر أنه تركها في غرفة أخرى
خرج .اصطدم ذراعه بمقبض باب غرفته ،ضغط بكفه على مكان الصدمة ،ازداد
ضيقه من انقطاع النور ولعن "أبو المنطقة" التي يسكن فيها .توقف مكانه ،وشعر
أنه سيصطدم بشيء آخر لو خطأ خطوة أخرى .لمس في رفق المقبض وانزلق
إصبعه مع انحاءة الذراع المعدني ،اقترب من الكرسي المجاور للغرفة ،تعرّج
خشب المسند تطلب منه أن يبطىء أكثر من حركة أصابعه .رفع ذراعه إلى ساعة
.الحائط الكبيرة ،أمسك بندولها المنتهى بدائرة مصقولة
ظل يلمس ،ويمسك ويخبط ،حتى جلس على الكنبة سعيدا بهذه الفكرة التي لزمته
.من بداية رحلته في الظلم
فكرة أنه مثل من يعاين ويتفصح ويدقق في الشياء الجديدة التي سيفرش ويمل بها
بيته ،وسرح في أنه لن يختلف طويل مع صاحب معرض الثاث على سعر القطع
.التي سيختارها ،ما دام سيدفع ثمنها بالتقسيط
ولن يجادله على الجرة المستحقة لعربة النقل والشايالين .كل ما يرجوه أن يتم نقلها
.سريعا إلى شقته الفارغة حتى يقدر على رؤيتها عامرة
نظر إلى لهب الولعة ،وهو يفكر لماذا لم يقدر حتى في الخيال أن يغير من أماكن
قطع الثاث ،وحرص على أن يضعها كما كانت ،وفي نفس الماكن التي يلفها
.الظلم الن ،بل شعر أيضا بسعادة أنها هكذا يجب أن تكون
.تمنى يأتي النور سريعا ،تمنى أل يصطدم بشيء أثناء بحثه عن الشمعة
140
Minaccia
Ultimamente si lamentava dei sogni che faceva, vedeva persone che non
voleva vedere, ricordava i loro nomi, così tanti che pensavo non finissero.
A volte credeva che fossero sogni introdotti clandestinamente nel suo
sonno da qualcuno, oppure che agissero in accordo con lui per farla
svegliare stanca, come se il sonno fosse un pesante insopportabile fardello.
Mi chiese:
- Succede anche a te?
- A volte.
- E che fai?
- Racconto il sogno al primo amico che incontro di mattina e mi metto a
scherzare su ciò che ho visto.
- Se facessi così scherzerei tutti i giorni.
Dopo un attimo di silenzio, decise di non dormire finché non si fosse
preparata ad affrontare la battaglia, da cui doveva uscire sana e salva,
vincendo su tutti quelli che la minacciavano.
- E se non ce la fai?
- Mi preparerò a un’altra battaglia, andrò avanti così finché non mi verrà
sonno.
141
تهديد
142
Cuore
Era riuscito a bruciare molte delle case vicine e continuava a stare fermo
là davanti. Avvertiva un pesante senso di angoscia quando notava un
balcone che era stato inghiottito dalle fiamme un po’ più tardi.
Capì, quando vide il resto degli incendi che aveva appiccato, che la
missione non era ancora compiuta. Si chiedeva come mai non se ne fosse
accorto, inghiottì il fuoco, chiuse gli occhi, finché non si spense
completamente dentro di lui.
La certezza che tutti gli abitanti di quelle case erano bruciati lo riempiva di
gioia, non si era salvato nessuno, persino quelli che avevano cercato di
saltare dalla finestra erano stati inseguiti dalle fiamme, si accartocciavano
nell’aria come foglie bruciate e arrivavano come frammenti fluttuanti nella
più dolce brezza.
Non sapeva cosa avrebbe fatto dopo che si fossero spente le cose che
bruciavano.
Prese quella piccola sveglia, se la avvicinò all’orecchio per vedere se
funzionava ancora. Una delle lancette era rotta, l’altra battendo scandiva i
minuti. Come avrebbe fatto a sapere che ora era?
Come lo avrebbe svegliato la sveglia quel giorno?
Cercò un mezzo per trasformare il suo tempo in soli minuti e in base a
questi regolasse la sua vita. Pensò che quei battiti erano come i battiti del
suo cuore. Non sapeva quando sarebbe finita la corsa.
Anche se si accertava di non poter fare affidamento sul suo cuore per
fissare il tempo, restava sempre come quella sveglia con una sola lancetta.
Si diresse verso la porta di un appartamento che non aveva ancora bruciato
e, dopo aver osservato a lungo, si preparò a uscire da questo sogno.
143
قلب
استطاع أن يحرق العديد من البيوت المتجاورة ،وظل واقفا أمامها ،ينتابه الضيق
.الشديد حينما يلمح شرفة مثل لم تصل إليها النار إل بعد فترة من الوقت
وانتبه ،حينما وجد بقية من النيران التي أنجز بها المهمة ما زالت في يديه ،سأل
.نفسه كيف لم يشعر بها ،ابتلعها وأغمض عينيه حتى انطفأت تماما داخله
غمرته السعادة من يقينه بأن ساكني هذه البيوت احترقوا كلهم ،لم ينج أحد ،حتى من
حاول منهم القفز من النوافذ ،لحقت به النار ،وبدا في الهواء كورقة تتلوي احتراقا،
.ووصلت إلى الرض نثارا يتطاير من أهون نسمة
احتار بعد خدمت الحرائق ماذا يفعل؟
تناول هذه المنبه الصغير ،قرّبه من أذنه ،اطمأن إلى أنه ما زال يعمل .وجد إحدى
ذراعيه مكسورة ،والخرى وتتقافز تحسب الدقائق .وكيف سيعرف الوقت؟
وكيف سيوقظه هذا المنبه من النوم؟
حاول أن يجد وسيلة تجعل وقته دقائق فقط ،ويضبظ حياته كلها على ذلك .لم يفلح.
ورأى تلك الدقات تتسابق مع دقات قلبه ،وهو ل يعرف متى ينتهي السباق ،وإن تأكد
من عدم استطاعته العتماد على قلبه بعد ذلك في تحديد أي شيء ما دام يماثل المنبه
.ذا الذراع الوحيدة
اتجه نحو باب شقة لم يحترق كله ،وبعد أن حدق طويل في كل شيء ،هيأ نفسه
.ليخرج من هذا الحلم
144
Ritorno
Era convinto di non aver mai vissuto questa vita prima d’ora, nonostante il
fatto che tutti i presenti nella stanza lo conoscessero. Tra di loro c’era chi
raccontava storie che ricordava su di lui, storie che risalivano ad anni
lontani. Non diceva che era il primo giorno che si trovava là, si sforzava al
massimo per nascondere questa verità e si imponeva di non lasciar
apparire nessun segno di stupore mentre loro raccontavano.
Lei era l’unica a non parlare. Si accontentava di fissarlo. Vedeva tutti gli
altri interagire con lei, incuranti del suo silenzio. Cercavano di nasconderla
mettendosi in piedi davanti a lei, mentre raccontavano.
Gli fece segno di avvicinarsi. Pensò di restare al suo posto e di ignorare i
suoi segnali e restare ad ascoltare loro. Ma in realtà desiderava un attimo
di silenzio vicino a lei. Si avvicinò. I volti degli altri si velarono di
dispiacere, alzarono le voci increduli al fatto che fosse stato scelto proprio
lui.
Gli aprì la porta della stanza. Guardò fuori. Era angosciato perché sarebbe
presto scappato da quella vita, ma desiderava ancora ascoltare tutti gli
altri.
Quando lei si accorse della sua esitazione lo respinse forte con le sue mani
e gli sbatté la porta in faccia.
Quanto era durato il viaggio di ritorno?
Non lo sapeva, ma tutte le volte che alla fine strisciava i piedi per terra,
continuava a inciampare nei sassi. Sognava di quella vita che gli era stata
raccontata un giorno e cercava di ricordare come la viveva.
145
عودة
يثق في أنه لم يعش هذه الحياة من قبل ،رغم أن كل الحاضرين في هذه الغرفة
يعرفونه ،ومنهم من يحكي ذكرايات عنه تعود إلى سنوات بعيدة .لم يقل إنه أول يوم
.له هنا ،حرص على إخفاء هذه الحقيقة ،وقرر أل يظهر أية دهشة وهم يحكون
كانت هي فقط التي لم تتكلم .اكتفت بالتحديق فيه .ورأى الجميع يتعامل معها وكأنها
.لبد من صمتها ،واجتهدوا في حجبها عنه بالوقوف أمامها أثناء حكيهم
أشارتها له أن يقترب .فكر في أن يظل مكانه ويهمل كل إشارتها ويظل مصغيا لهم
لكنه رغب في برهة صمت جوارها .اقترب منها ،فبدا السف على وجوههم ،وعلت
.أصواتهم بعدم تصديق اختياره
فتحت له باب الغرفة .نظر إلى الخارج .شعر بضيق من أنه سيهجر سريعا تلك
.الحياة ،وهو لم يزل راغبا في سماع المزيد منهم
.حينما لمحت تردده ،دفعته بكلتا يديه دفعة قوية ،وأغلقت الباب وراءه
كم استغرقت رحلة العودة؟
ل يعرف ،لكنه حينما دبّ بقدميه على الرض أخيرا ،ظل وهو يتعثر في أحجارها،
.يحلم بتلك الحياة التي حُكيت له في يوم من اليام ،ويحاول تذكر كيف كان يحياها
146
L’inizio
147
البداية
148
Cielo
Quel cestino era ancora nascosto nel suo angolino, i vimini intrecciati si
erano spezzati ed erano comparse alcune fessure e si ingrandivano col
passare del tempo.
Loro tutt’intorno si impegnavano e prendevano ciò che restava di
utilizzabile dal mucchio di roba sul balcone. Il resto lo tiravano fuori per
venderlo.
Da quanto tempo stavano pensando di svuotare la casa di tutti questi
cumuli sotto cui si stendono dita e dita di polvere, che diventa più fitta nel
punto di incontro tra il pavimento e la parete. Ritagli di carta e di stoffa dai
fili pendenti sono distribuiti sopra i cumuli.
Si avvicinò al cestino e disse di rimetterlo al suo posto o nella sua stanza.
Non passò molto tempo.
Quel cestino era ancora nascosto nel suo angolino, i vimini intrecciati si
erano spezzati ed erano comparse…
Mentre lui continua a difendere gli uccellini che ci sono dentro.
149
سماء
وظل هذا القفص الصغير منزويا في ركنه ،وأسلكه المتداخلة تقطعت وبدت
.فرجات تتسع مع مرور الزمن
وهم من حوله دائبو الحركة ،يستخلصون النافع مما كوم في الشرفة ،ويخرجون في
إخلء البيت من تلك الكوام التي تمتد أسفلها طبقات تراب تكثف عند التقاء الرض
بالحائط ،وتتوزع فوقها قصاصات ورق أقمشة وبقايا خيوط قد تعلق بما يعلوها.
.اقترب من القفص ،وصاح فيهم أن يعيدوه إلى مكانه أو يصغوه في غرفته
.لم يمر وقت طويل
...وظل هذا القفص منزويا في ركنه،واسلكه المتداخلة تقطعت وبدت
.بينما هو باق يزود عنه وعن طيور لم تزل
150
Mio padre
151
أبي
152
CONCLUSIONI
“Forse, pensa mentre si rade senza vedere bene il suo volto dai lineamenti
offuscati, oscurati fin quasi a scomparire”.133
Non sembra di vedere la scena chiave del romanzo in cui Ibrahim si rade al
buio?
Per questo giungo alla conclusione che nell'opera di el-Qaffāsh, nonostante
il successo dei due romanzi, di cui Permesso di licenza è tradotto in tedesco
e Vedendo adesso è in corso di traduzione in spagnolo e francese, la raccolta
L'immotivato è sicuramente più originale dal punto di vista narrativo e più
importante nella carriera di el-Qaffāsh.
132
Ivi, p.95.
133
Ivi, p.96.
134
Prefazione a L'Ere du soupçon, (coll. « Les idées », n°42), riedizione con una
prefazione dell’autrrice, Gallimard, Paris, 1964, p. 8-9.
154
conclusione che si può trarre alla fine di questo studio sulla scrittura di
Muntasir el-Qaffāsh. Già Barrāda aveva paragonato il modo di descrivere di
el-Qaffāsh ai tropismi di Natalie Sarraute. Lo stesso autore, inoltre,
nell’intervista in appendice, conferma il fatto che è proprio negli attimi più
banali dell’esistenza che trova l’essenza delle persone e della vita, negli
attimi dell’attesa in cui si sta senza far niente, in cui si riflette e si è
veramente sè stessi.
C' è un dibattito poco chiaro negli ambienti intellettuali egiziani condotto da
critici non imparziali che non permettono a uno studente di letteratura araba
di rendersi conto effettivamente di chi siano gli scrittori più all'avanguardia
dell'ultima generazione. Sembrano tutti molto ossessionati dal fatto di creare
qualcosa di nuovo, che non sia mai stato scritto prima.
Ci sono tante accuse di scarsa originalità nei confronti di el-Qaffāsh e di altri
perchè riprendono tematiche e stili già sperimentati nelle generazioni arabe
precedenti, o imitano i grandi scrittori occidentali; c'è chi invece ne difende
strenuamente la novità artistica degli stessi scrittori e accusa gli altri di
scarsa di originalità.
Se vogliamo allargare il discorso, tematiche come estraniamento,
confusione, destino che sopraffà l'individuo sono punti nodali intorno a cui
si dibatte da quasi un secolo. Inoltre l' attenzione per i momenti di massima
umanità dell'individuo è un leitmotiv di molti scrittori della generazione
degli anni '90 egiziani e anche di molti altri scrittori contemporanei di tutto
il mondo. Dallo stesso Kundera, a Jack Kerouac a Patrick Süskind, a
scrittori italiani come Erri De Luca.
Ma in ogni epoca, in ogni paese, in ogni libro che si scrive queste tematiche
vengono scomposte e ricomposte in modi nuovi, descritte da punti di vista
sempre diversi. É qui che si trova l'originalità della scrittura di el-Qaffāsh e
di molti suoi antenati recenti e coetanei in tutte le letterature del mondo.
155
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Hanno contribuito allo svolgimento di questo lavoro:
Mia madre, Alice, Rosa, Pino, Fādī, ‘Amru, Walīd e Khalīl.
164