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S. S. Sparrow, D. V. Cicchetti , & D. A.

Balla, 2005

a cura di Giulia Balboni, Carmen Belacchi,


Sabrina Bonichini e Alessandra Coscarelli, 2010

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Le Vineland Adaptive Behavior Scales-II permettono la misurazione del comportamento adattivo
di individui da zero a 90 anni di età. Per comportamento adattivo si intende l’insieme delle prestazioni
che consentono ad un individuo di rispondere alle richieste di autonomia personale e di responsabilità
sociale; riguarda le attività che egli deve svolgere abitualmente per essere sufficientemente autonomo e
per assolvere alle funzioni previste dal ruolo sociale di un individuo di pari età e contesto socio-culturale.
Il comportamento adattivo concerne le performance dell’individuo ovvero quello che fa abitualmente e
non quello che sarebbe in grado di fare ma che per vari motivi non mette in atto.
Le scale Vineland II sono composte da quattro scale che misurano altrettante aree di
comportamento adattivo: a) Comunicazione, con le sub-scale Ricezione, Espressione, Scrittura; b) Abilità
del Vivere Quotidiano, con le sub-scale Personale, Domestico, Comunità; c) Socializzazione, con le sub-
scale Relazioni Interpersonali, Gioco e Tempo Libero, Regole Sociali; d) Abilità Motorie, con le sub-
scale Grossolane e Fini. Gli item delle Scale Vinealnd II versione italiana sono stati tradotti e formulati in
modo tale da rispecchiare i comportamenti adattivi messi in atto abitualmente dalle persone per interagire
con il contesto italiano. Le scale Vineland sono compilate mediante un’intervista semistrutturata rivolta
ad un adulto che conosce in modo approfondito l’individuo da valutare.

1. Organizzazione delle Scale Vineland II e regole di attribuzione del punteggio

a) Organizzazione degli item nelle sub-scale


Per ciascuna sub-scala, gli item sono disposti in ordine di difficoltà o livello di sviluppo; nella
prima colonna di ogni sub-scala è indicata l’età media di sviluppo dell’abilità adattiva indagata in
individui con sviluppo tipico. Ad es., nella sub-scala Ricezione, gli item numero 1, 2 e 3 riguardano
abilità che mediamente si sviluppano entro un anno di età di sviluppo; gli item numero 4, 5 e 6 quelle che
si mediamente si sviluppano da uno a due anni di età di sviluppo; gli item numero 7, 8, 9 e 10 quelle che
si sviluppano dai due ai tre anni di età di sviluppo; e infine gli item dal numero 11 al 20 (l’ultimo della
sub-scala), riguardano le abilità che si sviluppano dai tre anni di età di sviluppo in poi. Tutte le sub-scale
permettono di rilevare abilità adattive dagli zero anni di età ad eccezione delle sub-scale Domestico,
Comunità e Regole Sociali che riguardano abilità dal primo anno di età di sviluppo, nonché Scrittura che
riguarda le abilità dal terzo anni di età di sviluppo. Tutte le sub-scale permettono di rilevare le abilità fino
a 90 anni di età ad eccezione delle sub-scale Fini e Grossolane che riguardano le abilità adattive che si
sviluppano entro i sette anni di età di sviluppo.

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Tutti gli item di ogni sub-scala consentono di misurare specifiche aree di comportamento adattivo,
ad es., gli item della sub-scala Ricezione permettono di misurare le abilità adattive “Comprensione del
linguaggio verbale”, “Ascolto e attenzione” e “Esecuzione di istruzioni”. Specifici simboli posti nella
prima colonna di sinistra del questionario permettono di individuare gli item che misurano la medesima
abilità adattiva.

b) Regole di attribuzione dei punteggi ai singoli item


Per attribuire i punteggi agli item bisogna valutare SOLTANTO LE ATTIVITÀ CHE
L’INDIVIDUO METTE IN ATTO EFFETTIVAMENTE, le sue prestazioni, e non le attività che secondo
l’intervistato l’individuo potrebbe svolgere, ma che per vari motivi non realizza.

Colui che conduce l’intervista, in base alle risposte fornite dall’intervistato, deve RILEVARE
COME e QUANTO SPESSO il comportamento descritto dall’item sia realmente messo in atto
dall’individuo SENZA AIUTO E SENZA CHE GLI VENGA RICORDATO DI FARLO e quindi
assegnare i punteggi 2, 1, 0, NS, N/O secondo i seguenti criteri:

- 2: se l’attività descritta di solito è svolta in modo soddisfacente senza aiuto e senza che gli
venga ricordato di farlo ogni volta che vi è la necessità; se l’attività è svolta solo occasionalmente poiché
solo occasionalmente ve ne è l’opportunità, ma qualora vi sia tale opportunità l’individuo la svolge
sempre (ad es., seguire le regole nel giocare); se è stata adeguatamente realizzata in una fase precedente
dello sviluppo e ora è stata sostituita da comportamenti più evoluti (ad esempio, nel caso di individui che
parlano con frasi complete, il comportamento “Produce suoni o gesti (ad es., muove le braccia) per
attirare l’attenzione del genitore o di chi si occupa di lui” è già stato sostituito da altri più evoluti); se di
solito è svolta ma con modalità caratteristiche a causa di specifici deficit (ad es., una persona non vedente
utilizza il braille, una persona non udente utilizza il linguaggio dei segni o dispositivi di
telecomunicazione).
Se un item descrive due o più attività collegate con la congiunzione “e”, entrambe devono essere
realizzate di solito, senza aiuto e senza che gli venga ricordato, per poter attribuire il punteggio pari a 2.
Ad es., per assegnare 2 punti all’item “Apre rubinetti ed adatta la temperatura regolando acqua calda o
fredda” è necessario che l’individuo di solito senz’aiuto e senza che gli venga ricordato compia entrambe
le azioni di aprire il rubinetto e di adattare la temperatura dell’acqua regolando acqua calda o fredda; se
svolge una sola delle due azioni (apre solo acqua fredda oppure regola acqua fredda o calda quando il
rubinetto è stato già aperto da un‘altra persona), punti 1.
Se un item descrive due o più attività collegate con la congiunzione “o”, è sufficiente che una sola
sia abitualmente realizzata senza aiuto e senza che gli venga ricordato per poter attribuire il punteggio
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pari a 2. Ad es., per assegnare 2 punti all’item “Segue televisione o radio per informazioni quotidiane o
per aggiornamenti rispetto a specifici argomenti (ad es., ultime notizie, previsioni del tempo, programmi
culturali)” è sufficiente che l’individuo di solito senz’aiuto e senza che gli venga ricordato compia una
sola delle due azioni fra guardare la televisione o ascoltare la radio.
- 1: se l’attività è svolta senza aiuto e senza che gli venga ricordato di farlo solo in parte (ad
es. nel dire il proprio indirizzo non ricorda la propria città), oppure solo saltuariamente e non ogni volta
che vi è la necessità (ad es., si infila le scarpe in modo soddisfacente solo a scuola dopo aver fatto
ginnastica, ma non a casa). Agli item del questionario per i quali il punteggio 1 è stato sostituito dal
simbolo 1, non è possibile assegnare il punteggio pari ad 1. Ad es., item “Guadagna denaro con un
impiego part-time (ossia, di almeno 10 ore alla settimana) per almeno un anno”.
- 0: se l’attività non è mai messa in atto dall’individuo senza aiuto e senza che gli venga
ricordato di farlo. Attribuire 0 indipendentemente dal fatto che la causa sia intrinseca all’individuo (non
ha ancora raggiunto la corrispondente fase dello sviluppo; ha disabilità fisiche o cognitive che gli
impediscono di realizzarla; potrebbe svolgerla ma non la mette in atto perché non è interessato o
motivato, ad es., leggere) oppure attribuibile all’ambiente esterno (potrebbe svolgerla ma non la mette in
atto perché non gli è permesso, ad es. usare il telefono; non gli è richiesto di svolgerla, ad es., vestirsi
autonomamente; non ha avuto l’occasione per svolgerla, ad es., rispettare i semafori e le segnalazioni per
i pedoni; l’attività è solitamente realizzata per lui da un’altra persona, ad es., allacciare le scarpe; non ha
più l’occasione di svolgerla, ad es., nel caso dell’anziano/pensionato che non svolge più alcuna attività
lavorativa).
- NS (non so), il cui punteggio è pari a 1, se l’intervistato non ha le informazioni sufficienti
per rispondere e se le attività indagate generalmente sono esercitate in contesti diversi da quelli
frequentati dall’intervistato, come ad esempio la scuola nel caso in cui si intervisti la madre. Al contrario,
se il comportamento considerato dovrebbe manifestarsi nello stesso ambiente frequentato
dall’intervistato, si attribuisce il punteggio 0 anche se questo sostiene di non avere informazioni per
rispondere. In generale il punteggio NS deve essere assegnato raramente e solo dopo aver verificato in
modo approfondito che l’intervistato non abbia una adeguata conoscenza; molto spesso, infatti, è
sufficiente proporre esempi di situazioni in cui si può verificare l’attività considerata per favorire il
ricordo dell’intervistato. Come si vedrà in seguito, il punteggio grezzo di sub-scala non può essere
computato se è stato attribuito NS a più di due item.
- N/O (non ci sono opportunità), il cui punteggio è pari a 1, solo per gli item del questionario
per i quali è previsto il punteggio N/O (ad es., “Dato un computer già acceso, mostra di possedere le
abilità necessarie per giocarci o avviare un programma; non è necessario che lo accenda da solo”) qualora

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l’individuo non svolge l’attività soltanto perché non ne ha avuto l’opportunità. Gli item che prevedono il
punteggio N/O nella scala di risposta, presuppongono tutti l’utilizzo di specifiche apparecchiature (ad es.,
computer, televisione, forno a microonde) o la messa in atto di determinate condizioni (ad es., avere un
lavoro o frequentare bar); di conseguenza è possibile attribuire il punteggio N/O qualora l’individuo non
svolga l’attività indagata soltanto perché non vi sono le condizioni per realizzare l’attività (ad es., non
dispone di un computer). Al contrario, se l’intervistato suppone che, anche avendone l’opportunità,
l’individuo non avrebbe messo in atto il comportamento considerato, si attribuisce il punteggio 0.
Nel questionario, sono indicati per ogni item esempi dell’attività da valutare e, quando necessario,
criteri specifici di attribuzione dei punteggi, segnalati dall’espressione “Scoring tip”. Qualora, per alcuni
item, vi siano delle osservazioni da annotare, è necessario contrassegnarli nella opportuna colonna a
destra dell’item ( ) e riportare i commenti nella sezione Osservazioni al termine della sub-scala.

2. Compilazione delle Scale Vineland II

a) Scale e sub-scale di comportamento adattivo da indagare


Le scale e sub-scale devono essere compilate nell’ordine in cui compaiono nel protocollo
dell’intervista e coerentemente al livello di sviluppo dell’individuo esaminato. Come già indicato, alcune
sub-scale riguardano abilità che si sviluppano solo a partire da specifiche età di conseguenza possono
essere utilizzate solo per individui con determinate età di sviluppo. In Tabella 1 sono riportati gli
intervalli di età di sviluppo adeguati per la somministrazione di ciascuna sub-scala.

Tabella 1. Intervallo di età di sviluppo entro i quali ogni sub-scala può essere utilizzata
Scala Intervallo di età
Sub-scala di sviluppo
Comunicazione
Ricezione 0:0:0 – 90:0:0
Espressione 0:0:0 – 90:0:0
Scrittura 3:0:0 – 90:0:0
Abilità del Vivere Quotidiano
Personale 0:0:0 – 90:0:0
Domestico 1:0:0 – 90:0:0
Comunità 1:0:0 – 90:0:0

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Socializzazione
Relazioni interpersonali 0:0:0 – 90:0:0
Gioco e tempo libero 0:0:0 – 90:0:0
Regole sociali 1:0:0 – 90:0:0
Abilità Motorie
Grossolane 0:0:0 – 6:11:30*
50:0:0 – 90:0:0
Fini 0:0:0 – 6:11:30*
50:0:0 – 90:0:0
* Sette anni non compiuti.

Poiché sono intervalli di età di sviluppo, se si sta valutando il comportamento adattivo di un


individuo con disabilità intellettiva, con disabilità motoria (ad es., danno visivo), oppure senza disabilità
ma per il quale vi è un sospetto di un deficit motorio o di un declino delle abilità motorie (ad es., persone
anziane), è indicato compilare le sub-scale Grossolane e Fini anche se ha un età cronologica superiore ai
7 anni ma inferiore ai 50 anni.

b) Identificazione dell’intervistato
Come già indicato, le scale Vineland devono essere compilate con un’intervista semistrutturata ad
un adulto che conosce in modo approfondito l’individuo da valutare, ossia che abbia avuto l’opportunità
di interagire con lui in contesti diversi per un periodo esteso di tempo. Per individui che vivono con il
nucleo familiare d’origine, sia in età evolutiva che adulti, l’intervistato può essere la madre oppure il
padre (in alcuni casi, però, come ad esempio con giovani di 30-35 anni può essere più indicato intervistare
il partner o un amico piuttosto che il genitore, nonostante vivano ancora con il nucleo d’origine). Per
individui che vivono con il nucleo familiare di formazione, l’intervistato può essere il compagno se
disponibile, oppure un amico se vive da solo e non ha un partner, o ancora un figlio, un vicino di casa di
riferimento, la badante se vive da solo ed è anziano. Per individui che vivono in strutture specifiche, la
fonte di informazioni più indicata è un caregiver professionale (ad es., operatori, educatori, supervisori).
L’intervistato deve essere di norma una sola persona. È possibile interpellare una seconda
persona per dei chiarimenti solo se la persona che si sta intervistando ha delle incertezze riguardo ad
alcune competenze. Tale possibilità deve essere comunque utilizzata solo in rari casi.

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c) Presentazione delle scale all’intervistato
E’ opportuno che l’intervistatore introduca le scale all’intervistato esprimendo in modo chiaro che:
1) sono una modalità per descrivere quello che l’individuo fa abitualmente per comunicare
con gli altri e per prendersi cura di sé;
2) durante l’intervista si discuterà di come l’individuo parla e comprende gli altri; della cura
che ha di sé; dei suoi giochi e di come trascorre il suo tempo libero; e delle sue abilità motorie (qualora
venga compilata anche la Scala Abilità Motorie);
3) le aree di comportamento indagate riguardano tutte le età, da zero a 90 anni; quindi è
possibile che alcune domande riguardino attività tipiche di individui più piccoli o più grandi;
4) l’obiettivo dell’intervista è, conoscere “QUELLO CHE L’INDIVIDUO FA
EFFETTIVAMENTE OGNI GIORNO E NON QUELLO CHE SAREBBE IN GRADO DI FARE, MA
CHE, PER VARI MOTIVI, NON METTE IN ATTO.
Prima di iniziare l’intervista è opportuno spendere alcuni minuti per creare un clima favorevole
allo svolgimento dell’intervista. Affinché l’intervistato fornisca informazioni accurate e attendibili è
fondamentale che l’intervistatore
1) si mostri trasparente, onesto, aperto, amichevole e non giudicante;
2) interagisca con l’intervistato incoraggiandolo e mantenendo il contatto visivo sempre
riferendosi alla persona valutata con il nome di battesimo;
3) risponda ad eventuali domande o dubbi dell’intervistato;
4) rassicuri l’intervistato sul fatto che non vi sono risposte giuste o sbagliate alle domande;
ogni individuo è diverso dagli altri e quindi è possibile che svolga le attività indagate in una età diversa
dello sviluppo;
5) chiarisca in che modo i dati dell’intervista verranno trattati e utilizzati (ossia a scopo di
ricerca oppure a scopo diagnostico, qualora la finalità sia quella di prendere decisioni cliniche).

d) Richiesta delle informazioni socio-anagrafiche


Al termine di questa fase di familiarizzazione, è opportuno richiedere all’intervistato le
informazioni socio-anagrafiche indicate sul frontespizio della Scala che non si conoscono. Per quanto
riguarda in particolare il calcolo dell’età cronologica in anni.mesi.giorni, come si può osservare in Figura
1, si devono sottrarre, nell’ordine, i giorni, mesi e anni della data di nascita della persona dai giorni, mesi
e anni in cui si realizza l’intervista. In tale sottrazione, qualora il numero di mesi della data dell’intervista
sia inferiore al corrispondente numero di mesi della data di nascita, è necessario prendere in prestito un
anno (ossia 12 mesi). Di conseguenza, nella data dell’intervista, viene tolto un anno dagli anni e aggiunti

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12 mesi ai mesi. Analogamente, se i giorni della data dell’intervista sono inferiori ai corrispondenti giorni
della data di nascita, si deve procedere a prendere in prestito un mese (ossia 30 giorni), e quindi, nella
data dell’intervista, si deve sottrarre un mese dai mesi e aggiungere 30 giorni ai giorni.

Figura 1. Esempio di calcolo dell’età cronologica.

Le restanti informazioni socio-anagrafiche e cliniche dell’individuo e del nucleo familiare


contenute nelle pagine 2-4 devono essere richieste al termine della compilazione delle Scale Vineland. Di
queste, una prima parte è comune a tutti gli individui e riguarda le caratteristiche socio-anagrafiche, gli
eventuali disturbi, e le caratteristiche del luogo in cui abita la persona oggetto della valutazione. Una
seconda parte, che riguarda le caratteristiche socio-anagrafiche dei componenti della famiglia, è invece
differente a seconda che l’individuo viva con il nucleo familiare d’origine o con quello di formazione.

e) Regole per l’identificazione degli item a cui attribuire un punteggio


Le Scale Vineland II sono scale di sviluppo e di conseguenza devono essere compilati solo quegli
item che riguardano le attività corrispondenti al livello di sviluppo dell’individuo.
Di conseguenza, per ogni sub-scala bisogna attenersi alla seguente procedura:
1. individuare il “punto di partenza” della sub-scala, ossia l’item il cui livello di sviluppo (=
età di comparsa indicata nella prima colonna) corrisponde all’età di sviluppo dell’individuo. L’età di
sviluppo dell’individuo corrisponde all’età cronologica, nel caso di sviluppo tipico, oppure all’età mentale
o sociale, nel caso di disabilità. Qualora il punto di partenza si basi sull’età cronologica, non bisogna
arrotondarla per eccesso. Ad esempio, se l’età cronologica di un bambino è di 5:11:30, il punto di
partenza sarà 5 e non 6. Il punto di partenza deve essere sempre il medesimo per tutte le sub-scale.
2. Iniziare l’intervista indagando le aree corrispondenti al “punto di partenza” e ai livelli di
sviluppo immediatamente inferiori o superiori e identificare il “livello base”, ossia i 4 item consecutivi di
livello più evoluto secondo la sub-scala ai quali è stato attribuito il punteggio massimo di 2 (gli ultimi 4

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item ai quali è stato attribuito il punteggio massimo 2; a tutti gli item precedenti il livello base si
attribuisce il punteggio 2) . Si definisce item base il quarto item del livello base (ossia l'item di livello più
elevato con punteggio pari a 2 della serie di quattro item).
A seconda del livello di sviluppo dell’individuo, il livello base può essere identificato in
prossimità del punto di partenza (cfr. Figura 2), negli item che precedono il punto di partenza (cfr. Figura
3), negli item che lo seguono, oppure, nel caso di individui molto piccoli o con disabilità, può accadere
che non sia identificato.
3. Proseguire l’intervista ignorando tutti gli item precedenti il livello base (a ciascuno dei
quali, come detto, si deve attribuire il punteggio massimo 2); qualora non sia stato possibile identificare
il livello base, è necessario proseguire l’intervista fino al primo item della sub-scala attribuendo il
punteggio a seconda della risposta ottenuta. Indagare le abilità descritte dagli item successivi al livello
base fino ad individuare il “livello tetto”, ossia i primi 4 item consecutivi ai quali è stato assegnato il
punteggio di 0 (a tutti gli item successivi al livello tetto si attribuisce il punteggio di 0). Si definisce item
tetto il primo item del livello tetto (ossia l’item di livello meno elevato con punteggio pari a 0 della serie
di quattro item; cfr. Figura 4). La compilazione della sub-scala si interrompe solo se si individua il livello
tetto, in caso contrario è necessario proseguire con l’intervista fino all’ultimo item della sub-scala
attribuendo il punteggio a seconda della risposta ottenuta. Qualora gli ultimi 4 item della sub-scala
abbiano tutti punteggio 2, anche se alcuni item precedenti della sub-scala hanno punteggi pari a 1 o a 0, il
livello base corrisponde a tali ultimi 4 item e l’item base è l’ultimo item della sub-scala. Di conseguenza a
tutti gli item della sub-scala deve essere attribuito il punteggio 2. Il livello tetto non è identificabile e
l’item tetto è mancante (cfr. Figura 5).
Qualora a tutti gli item della sub-scala sia stato attribuito un punteggio pari a 0, il livello tetto
corrisponde ai primi quattro item della sub-scala, l’item tetto è il primo item della sub-scala, il livello base
non è identificabile e l’item base è mancante.
Può accadere di individuare due livelli base oppure due livelli tetto (cfr. Figura 6). In questi casi,
come verrà specificato in seguito, è necessario considerare come livello base il gruppo di quattro item
consecutivi con punteggio 2 di livello più evoluto secondo la sub-scala e quello tetto il gruppo di quattro
item consecutivi con punteggio 0 meno evoluto.
Una volta compilata l’intera sub-scala si può procedere alla compilazione della sub-scala
successiva, adottando la medesima procedura.

f) Conduzione dell’intervista semi-strutturata

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Durante l’intervista semi-strutturata, non devono essere letti i singoli item, ma bisogna porre
all’intervistato delle domande generali riguardanti le aree di comportamento adattivo che è opportuno
indagare seguite, se necessario, da domande più specifiche. Ad esempio, se è necessario indagare l’area
adattiva “Ascolto e attenzione”, si può chiedere “Marco, di solito, ascolta e presta attenzione sia a
racconti che a lezioni?”. Generalmente l’intervistato, rispondendo a domande generali, fornisce le
informazioni necessarie affinché chi conduce l’intervista possa attribuire il punteggio a diversi item
appartenenti alla medesima area di comportamento adattivo o ad aree affini. Tuttavia, se non è chiaro
come l’individuo svolge una determinata attività o se l’intervistato non sembra molto sicuro di quel che
sta dicendo, è necessario porre domande più specifiche sui comportamenti indagati (ad es., “Ascolta una
lezione per almeno 30 minuti?”). Per attribuire il punteggio ai vari item è necessario ottenere
informazioni sufficienti e adeguate. Frequentemente la richiesta all’intervistato di esempi su come
l’individuo svolge l’attività in esame facilita l’attribuzione del punteggio e permette di valutare
l’attendibilità di quello che l’intervistato sta dicendo.
In ogni caso, il punteggio deve essere attribuito da chi conduce l’intervista, nel corso
dell’intervista stessa, in base a quello che gli viene detto; non deve essere l’intervistato ad attribuire i
punteggi ai vari item. A quest’ultimo non deve essere consegnato il questionario, non devono essere letti
gli item e non gli devono essere detti i punteggi attribuiti ai vari item: l’intervistato deve solo rispondere
alle domande che gli vengono fatte e descrivere il comportamento dell’individuo in esame.
Per identificare la prima domanda da porre per ogni sub-scala, è necessario identificare un’area di
comportamento adattivo che riguardi item vicini al punto di partenza. È opportuno che la domanda sia
abbastanza generale in modo da facilitare l’intervistato a fornire informazioni rispetto a più item di
quell’area di comportamento adattivo. Se, ad esempio, nella compilazione della scala Espressione, il
punto di partenza è stato identificato nell’item 20 “Dice almeno 50 parole comprensibili” (2 anni di età di
sviluppo; area adattiva “Prime forme di linguaggio), l’intervistatore deve formulare una domanda
generale come, ad esempio, “Cosa mi può dire di come Marco parla?”, e non con una domanda specifica,
quale “Utilizza almeno 50 parole comprensibili?”.
Una volta indagata l’area adattiva, l’intervistatore prosegue ad indagare altre aree adattive
cercando di identificare il livello base e il livello tetto. Trattandosi di un’intervista semistrutturata in cui
l’attribuzione dei punteggi non avviene somministrando gli item uno ad uno nell’ordine in cui si
presentano nel protocollo ma, al contrario, ponendo domande su aree che raggruppano diversi item non
consequenziali, l’individuazione del livello base e del livello tetto non avvengono sempre all’inizio e alla
fine delle domande relative alla sub-scala. In altre parole può essere che si identifichi il livello tetto
quando ancora non è stato attribuito un punteggio a tutti gli item dal livello base. Per tale motivo, è

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necessari che l’intervistatore presti particolare attenzione allo scoring degli item e accerti sempre di aver
identificato i due livelli (o, se non identificabili, di aver compilato dal primo item o fino all’ultimo item)
prima di passare all’indagine della sub-scala successiva.
Per facilitare la formulazione delle domande per le varie aree di comportamento adattivo, in
Tabella 2 sono state riportati, in ordine di sviluppo, tutti gli item che consentono di misurare la medesima
area di comportamento adattivo. Nell’Allegato 1 è riportato un esempio di intervista semistrutturata tratta
dal manuale americano.

g) Conclusione della compilazione


Terminata l’intervista semi-strutturata, l’intervistatore deve ringraziare l’intervistato per la
disponibilità e fornire indicazioni rispetto a modalità e tempi della restituzione dei risultati qualora sia
prevista.

3. Calcolo del punteggio grezzo totale di sub-scala

Per calcolare il punteggio grezzo totale conseguito in ogni sub-scala, è necessario sommare i
punteggi conseguiti, attribuendo il punteggio di 1 ad ogni N/O e NS, di 2 a tutti gli item che precedono il
livello base anche se non somministrati, e di 0 a tutti gli item che seguono il livello tetto. Qualora siano
state identificati due livelli base o due livelli tetto, considerare come livello base quello di livello più
evoluti e come livello tetto quello di livello meno evoluto rispetto alla Scala. Per una sub-scala con più di
due item con punteggio pari a NS, non è possibile computare il punteggio grezzo totale e quindi non è
possibile utilizzare l’intera Scala.

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Gilles, p.p. 7 a

Livello base

Figura 2. Sub-scala Ricezione. Esempio di livello base in prossimità del punto di partenza.
Gilles; età cronologica: 7 anni, 7 mesi, 17 giorni; punto partenza basato su età cronologica (p. p.) = 7
anni, corrispondente in questa sub-scala all’item numero 11. Item base è il numero 15, ossia il 15 R. A
tutti gli item precedenti il livello base deve essere attribuito il punteggio 2.

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Gilles, p.p. 7 a

Livello base

Figura 3. Sub-scala Personale. Esempio di livello base precedente al punto di partenza.


Gilles; età cronologica: 7 anni, 7 mesi, 17 giorni; punto partenza basato su età cronologica (p. p.) = 7
anni. Item base è il numero 26, ossia il 26 p. A tutti gli item precedenti il livello base deve essere
attribuito il punteggio 2.

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Livello tetto

Figura 4. Sub-scala Personale. Esempio di livello tetto.


Item tetto è l’item numero 33, ossia il 33 P. A tutti gli item successivi al livello tetto si deve attribuire il
punteggio 0.

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Sara, p.p. 8 a

Livello base

Figura 5. Sub-scala Ricezione. Esempio di livello base corrispondente agli ultimi item della sub-scala.
Sara; età cronologica: 8 anni, 9 mesi, 3 giorni; punto partenza basato su età cronologica (p. p.) = 8 anni,
corrispondente in questa sub-scala all’item numero 11. Item base è il numero 20, ossia il 20 R. A tutti gli
item precedenti il livello base deve essere attribuito il punteggio 2, e quindi il punteggio 1 dell’item 15
deve essere corretto in 2.

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Casi con due livelli base o due livelli tetto
– livello base = ultimo dei due gruppi
– livello tetto = primo dei due gruppi

Livello tetto

Livello base

Figura 6. Esempi di casi in cui vi sono due livelli base (sub-scala Gioco e tempo libero) o due livelli tetto
(sub-scala Domestico).
È necessario considerare come livello base il gruppo di quattro item consecutivi con punteggio 2 di livello
più evoluto secondo la sub-scala (item base = 25 GTL; di conseguenza il punteggio 0 dell’item 21 deve
essere corretto in 2) e quello tetto il gruppo di quattro item consecutivi con punteggio 0 meno evoluto
(item tetto = 2 D; di conseguenza il punteggio 2 dell’item 6 deve essere corretto in 0).

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Tabella 2. Item, in ordine di sviluppo, che permettono di rilevare la medesima area di comportamento
adattivo delle varie sub-scale

SCALA COMUNICAZIONE
Sub-scala Ricezione
Comprensione del linguaggio verbale
1. Gira occhi e capo in direzione di un suono.
3. Risponde alla pronuncia del proprio nome (ad es., si gira in direzione di chi lo ha pronunciato,
sorride).
4. Manifesta di comprendere il significato di “no” o di parole o gesti con il medesimo significato (ad
es., interrompe prontamente l’attività che sta facendo).
5. Manifesta di comprendere il significato di “sì” o di parole o gesti con il medesimo significato (ad
es., continua l’attività che sta facendo, sorride).
7. Indica, su richiesta, almeno tre parti principali del corpo (ad es., naso, bocca, mani, piedi).
8. Indica oggetti comuni in un libro o rivista quando gli vengono denominati (ad es., cane,
macchina, cappello, chiave).
11. Indica almeno cinque parti minori del corpo, su richiesta (ad es., dita della mano, gomiti, denti,
dita del piede).
18. Comprende modi di dire che non devono essere intesi alla lettera (ad es., “Attaccare bottone”,
“Chiudi un occhio”, “Taglia la corda”, “Sono al verde”, “Bastoni tra le ruote”, “Ho perso la testa”).
Ascolto e attenzione
2. Guarda in direzione di un genitore o di chi si occupa di lui quando sente la sua voce.
6. Ascolta un racconto per almeno 5 minuti (ossia, rimane abbastanza fermo e dirige l’attenzione
verso chi sta raccontando o leggendo).
9. Ascolta le istruzioni.
14. Ascolta un racconto per almeno 15 minuti.
15. Ascolta un racconto per almeno 30 minuti.
17. Esegue istruzioni o indicazioni sentite cinque minuti prima.
19. Ascolta una lezione o discorso per almeno 15 minuti.
20. Ascolta una lezione o discorso per almeno 30 minuti.
Esecuzione di istruzioni
10. Esegue istruzioni che richiedono un’azione ed un oggetto (ad es., “Portami il libro”, “Chiudi la
porta”).
12. Esegue istruzioni che richiedono due azioni oppure un’azione e due oggetti (ad es., “Portami i
colori e la carta”, “Siediti e mangia il tuo pranzo”).
13. Esegue istruzioni nella forma “se-allora” (ad es., “Se vuoi andare a giocare fuori, allora metti a
posto le tue cose”).
16. Esegue istruzioni articolate in tre parti (ad es., “Lavati i denti, vestiti, e fai il tuo letto”).
Sub-scala Espressione
Espressioni pre-linguistiche
1. Piange o si lamenta quando è affamato o deve essere cambiato.
2. Sorride in risposta ad un sorriso.
3. Emette suoni di piacere (ad es., versetti, risate).
4. Emette i suoni non-parole tipici del neonato (lallazioni e balbettii).
5. Produce suoni o gesti (ad es., muove le braccia) per attirare l’attenzione del genitore o di chi si
occupa di lui.
6. Produce suoni o gesti (ad es., scuote la testa) se vuole che un’attività si interrompa o continui.
7. Saluta con la mano quando un’altra persona lo saluta con la mano o quando il genitore o chi si
occupa di lui gli dice di farlo.
9. Indica oggetti che vuole e che non è in grado di raggiungere.
10. Indica o compie altri gesti per indicare la sua preferenza di fronte ad una scelta (ad es., “Vuoi
questo o quello?”).
Balboni, Belacchi, Bonichini e Coscarelli, 2010

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Prime forme di linguaggio
8. Dice “tata”, “dada”, “mamma” o altri nomi per indicare il genitore o chi si occupa di lui (incluso
il nome proprio o soprannome)..
11. Ripete o tenta di ripetere parole comuni subito dopo averle sentite (ad es., palla, vai, pappa).
12. Nomina almeno tre oggetti (ad es., biberon, cane, il gioco preferito, palla).
13. Dice singole parole che esprimono richieste (ad es., su, dai, ancora, fuori).
15. Risponde o tenta di rispondere con parole a domande fatte da altri.
16. Nomina almeno 10 oggetti.
18. Usa frasi costituite da un nome ed un verbo (ad es., “Bimbo gioca”, “Gigi va”).
20. Dice almeno 50 parole comprensibili.
23. Usa frasi che contengono delle negazioni (ad es., “Non faccio”, “No voglio”); la correttezza
grammaticale non è rilevante.
24. Racconta le proprie esperienze con semplici frasi (ad es., “Luca mi ha letto il libro”, “Marta ed
io giochiamo”)
26. Dice almeno 100 parole comprensibili.
Linguaggio interattivo
14. Usa nome o soprannome di fratelli, sorelle, o amici, o dice il loro nome, se richiesto.
17. Dice il proprio nome o soprannome (ad es., cucciola, dada, tata), se richiesto.
19. Fa domande cambiando l’inflessione di parole o di semplici frasi (ad es., “Mio?”, “Fai tu?”,
“Coprito io?”); la correttezza grammaticale non è rilevante.
22. Fa domande che iniziano con “cosa”/“che cosa” o “dove” (ad es., “Cos’è quello?”, “Dov’è il
cagnolino?”).
25. Dice correttamente la propria età, se richiesto.
29. Dice il proprio nome e cognome, se richiesto.
31. Fa domande che iniziano con “chi” o “perché” (ad es., “Chi è quello?”, “Perché devo andare?”).
35. Fa domande che iniziano con “quando” ( ad es., “Quando si mangia?”, “Quando possiamo
andare a casa?”).
40. Dice il mese e il giorno del proprio compleanno, se richiesto.
45. Dice il proprio numero di telefono, se richiesto.
46. Passa con disinvoltura da un argomento ad un altro durante una conversazione.
47. Mantiene l’argomento della conversazione; durante una conversazione non divaga.
51. Dice l’indirizzo completo della propria abitazione (via/piazza, numero civico, città, e provincia),
con o senza codice di avviamento postale, se richiesto.
Competenze linguistiche
21. Usa semplici parole per descrive cose (ad es., sporco, bello, grande, forte).
27. Usa “in”, “su” o “sotto” in frasi o periodi (ad es., “La palla va sotto la sedia”, “Mettilo sulla
tavola”).
28. Usa la congiunzione “e” in frasi o periodi (ad es., “La mamma e il papà”, “Voglio il gelato e il
dolce”).
30. Riconosce e denomina i colori principali (rosso, blu, verde, giallo, arancione, viola, marrone e
nero).
32. Usa forme dei verbi al tempo presente che indicano lo svolgersi di un’azione (ad es., “Sta
cantando”, “Sta mangiando”, “Sta giocando”).
33. Usa forme possessive in frasi o periodi (ad es., “Quello è il suo libro”, “Questa è la palla di
Carlo”).
34. Usa pronomi in frasi o periodi; il numero ed il genere del pronome devono essere accordati, ma
non è necessario che la frase sia grammaticalmente corretta (ad es., “Lo ha fatto lui”, “Loro andati”).
36. Usa verbi regolari al tempo passato (ad es., “Ho mangiato”, “Camminava”); è ammesso che
utilizzi verbi irregolari con errori grammaticali (esempi: sapei per seppi, cadei per caddi, facei per
feci, stei per stetti, piacei per piacqui, ho aprito per ho aperto).
37. Usa “dietro” o “di fronte”/“davanti” in frasi o periodi (ad es., “Camminavo di fronte a lei”,
“Marta è dietro di te”).
38. Pronuncia le parole chiaramente senza alcuna sostituzione di suono (ad es., non dice “cavo” al
posto di “caro”, oppure “fiola” al posto di “viola”, ).
Balboni, Belacchi, Bonichini e Coscarelli, 2010

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41. Modula in modo appropriato tono, volume e ritmo della voce (ad es., non parla di continuo
troppo forte, troppo adagio, o con voce monotòna).
44. Usa “fra”/“tra” in frasi o periodi (ad es., “La palla è andata fra le macchine”).
49. Sostiene conversazioni di almeno 10 minuti (ad es., racconta esperienze, propone idee,
condivide emozioni).
50. Usa i plurali irregolari in modo corretto (ad es., uova, dita, buoi).
Espressioni di idee complesse
39. Racconta le parti fondamentali di una storia, favola, o della trama di un programma televisivo;
non è necessario che riporti molteplici dettagli o la perfetta successione degli eventi.
42. Racconta esperienze in modo dettagliato (ad es., dice chi era coinvolto, dove l’attività si è
svolta).
43. Fornisce semplici istruzioni (ad es., come fare qualche cosa o come giocare ad uno specifico
gioco).
48. Esprime idee e le chiarisce in più modi (ad es., “Questo era un buon libro: era emozionante e
divertente”).
52. Descrive un obiettivo a breve termine, indicando cosa deve fare per raggiungerlo (ad es.,
“Desidero avere una ottima valutazione nel compito in classe e quindi studierò molto”).
53. Dà istruzioni complesse agli altri (ad es., fornisce indicazioni per raggiungere un luogo distante
o per preparare pietanze che richiedono vari ingredienti e fasi di preparazione).
54. Descrive un obiettivo realistico a lungo termine tale da essere raggiunto in sei o più mesi di
tempo (ad es., “Voglio comperarmi una bicicletta; quindi farò la babysitter e commissioni pagate per
guadagnare i soldi necessari ad acquistarla”).
Sub-scala Scrittura
Prime forme di lettura
1. Identifica una o più lettere dell’alfabeto come lettere e le differenzia dai numeri.
2. Riconosce il proprio nome scritto in stampatello.
3. Identifica almeno dieci lettere scritte dell’alfabeto.
6. Identifica tutte le lettere dell’alfabeto scritte in stampatello (sia maiuscole che minuscole).
9. Legge almeno 10 parole ad alta voce.
11. Legge semplici storie ad alta voce (con frasi da 3 a 5 parole)
Competenze nella lettura
14. Legge e comprende testi o altro materiale almeno di seconda elementare.
15. Ordina alfabeticamente una lista di parole.
17. Legge e comprende testi o altro materiale almeno di quarta elementare.
20. Legge e comprende testi o altro materiale almeno di prima media inferiore.
23. Legge e comprende testi o altro materiale almeno di prima media superiore.
24. Legge almeno due articoli di giornale ogni settimana (in versione stampata o elettronica).
Competenze nella scrittura
4. Scrive in stampatello o corsivo con l’orientamento corretto (in Italiano: da sinistra a destra)
5. Copia da un modello il proprio nome.
7. Scrive in stampatello almeno tre semplici parole dato un modello (ad es., ape, cane, casa).
8. Scrive a memoria, in stampatello o corsivo, il proprio nome e cognome.
10. Scrive a memoria, in stampatello, almeno 10 semplici parole (ad es., casa, sole).
12. Scrive in stampatello semplici frasi di tre o quattro parole; non sono rilevanti piccoli errori
ortografici o di struttura della frase.
13. Scrive a memoria, in stampatello, più di 20 parole; non sono rilevanti semplici errori ortografici.
16. Scrive semplici messaggi di corrispondenza formati da almeno tre frasi (ad es., cartoline postali,
biglietti di ringraziamento, e-mail).
18. Scrive relazioni, composizioni, o saggi di almeno una pagina o a mano o al computer.
19. Scrive l’indirizzo completo del destinatario e del mittente in lettere o pacchi.
21. Corregge e revisiona i propri compiti scritti prima di consegnarli (ad es., controlla la

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punteggiatura, l’ortografia, la grammatica).
22. Scrive messaggi di corrispondenza elaborati, formati da almeno 10 frasi, a mano o al computer.
25. Scrive lettere formali (ad es., richiesta di informazioni, proteste, ordinazioni) a mano o al
computer.
SCALA ABILITA’ DEL VIVERE QUOTIDIANO
Sub-scala Personale
Mangiare e bere
1. Apre la bocca quando gli si presenta il cibo.
2. Mangia cibi solidi (ad es., verdure cotte, carne macinata).
3. Succhia o mastica cracker, biscotti, toast, o altro cibo croccante.
4.Beve da una tazza o bicchiere; non è rilevante se versa parte del contenuto.
6. Mangia con il cucchiaio; non è rilevante se versa parte del contenuto.
7. Succhia da una cannuccia per bere.
10. Mangia con la forchetta; non è rilevante se versa parte del contenuto.
11. Beve da una tazza o bicchiere senza versare il liquido.
12. Mangia con il cucchiaio senza versare il contenuto.
23. Tiene in modo corretto cucchiaio, forchetta e coltello.
Uso della toilette
5. Fa capire quando ha il pannolino o i pantaloni bagnati o sporchi (ad es., vocalizza, indica, o tocca
il proprio pannolino).
13. Urina nel water o nel vasino..
15. Chiede di andare in bagno.
16. Defeca nel water o nel vasino.
17. Durante il giorno ha il controllo della minzione e defecazione.
20. Durante la notte ha il controllo della minzione e defecazione.
33.Trova e utilizza bagni pubblici appropriati al proprio genere.
Vestirsi
8. Si toglie vestiti aperti sul davanti (ad es., giacca, golfino o camicia); non è necessario che li
sbottoni o apra la cerniera.
9. Indossa da solo vestiti con elastici in vita (ad es., mutande o pantaloni di felpa).
14. Indossa da solo vestiti aperti sul davanti (ad es., giacca, golfino o camicia); non è necessario che
li abbottoni o chiuda la cerniera.
18. Chiude cerniere già fissate all’estremità inferiore (ad es., nei pantaloni, zaini).
21. Si infila le scarpe correttamente; non è necessario che le allacci.
22. Allaccia ganci, fibbie o bottoni automatici.
26. Infila nelle corrispondenti asole grandi bottoni che sono sulla parte davanti degli abiti.
28. Infila nelle corrispondenti asole piccoli bottoni, che sono sulla parte davanti degli abiti.
29. Chiude cerniere che non hanno le due estremità fissate dopo averle unite(ad es., in giacche,
felpe).
31. Indossa vestiti appropriati per la pioggia o il clima freddo (ad es., impermeabile o kway, stivali o
scarpe resistenti alla pioggia, maglioni).
Lavarsi
24. Lava e asciuga il viso con acqua e sapone.
30. Apre rubinetti ed adatta la temperatura regolando acqua calda o fredda.
32. Si fa il bagno o la doccia e si asciuga.
Cura della persona
25. Si lava i denti.
34. Lava e asciuga i capelli (con l’asciugamano o l’asciugacapelli).
19. Si pulisce o soffia il naso con un fazzoletto di stoffa o di carta.
27. Copre bocca e naso quando tossisce e starnutisce.
35. Si prende cura di piccole ferite proprie (ad es., pulisce la ferita, applica cerotti).
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36. Prende le proprie medicine in modo corretto (ossia, segue le prescrizioni del medico oppure
legge le indicazioni sul foglio illustrativo).
37. Usa il termometro per misurare la temperatura corporea propria o di altre persone.
38. Cerca aiuto da personale medico in caso di emergenza (ad es., riconosce i sintomi di malattia o
ferite serie, come mancanza di fiato, dolore al petto, emorragia).
39. Segue le indicazioni per cure o terapie mediche o diete particolari.
40. Controlla la quantità di medicine disponibili (sia prescritte che non prescritte dal medico) e ne
procura altre quando necessario..
41. Fissa appuntamenti per controlli di routine medici e dentistici.
Sub-scala Domestico
Sicurezza in casa
1. Fa attenzione in prossimità di oggetti caldi (ad es., piano di cottura, forno, stufa).
6. Fa attenzione quando usa oggetti taglienti (ad es., forbici, coltelli).
Attività in cucina
2. Aiuta a fare piccoli lavori domestici (ad es., spolverare, raccogliere giochi o vestiti, dare da
mangiare agli animali domestici).
3. Sparecchia il proprio posto a tavola da stoviglie infrangibili.
7. Sparecchia il proprio posto a tavola da stoviglie frangibili.
8. Aiuta nella preparazione di pietanze con svariati ingredienti che richiedono di essere
misurati/pesati e cucinati (ad es., torte, purè, frittelle).
9. Usa semplici accessori da cucina (ad es., tostapane, apribottiglia, apriscatola e spremiagrumi).
10. Usa il forno a microonde per riscaldare o cucinare (ossia, programma tempo e potenza di
cottura).
13. Lava i piatti a mano o riempie e usa la lavastoviglie.
15. Sparecchia completamente la tavola (ad es., toglie i piatti e ne fa una pila, seleziona ciò che è da
buttare, toglie stoviglie ed altri oggetti infrangibili e frangibili).
17. Prepara cibi semplici con pochi ingredienti che richiedono solo di essere cotti (ad es., riso e
verdure bollite o a vapore, uova sode o al tegamino, pasta condita con sugo pronto, tagliolini con
brodo di dado, bistecca alla piastra, preparati precotti o liofilizzati).
19. Usa coltelli affilati per cucinare.
20. Usa piano di cottura o forno per riscaldare o cucinare (ossia, accende e spegne la fiamma,
predispone il livello della fiamma o la temperatura).
21. Prepara pietanze con svariati ingredienti che richiedono di essere misurati/pesati e cucinati (ad
es., risotti, sugo per condire la pasta, cotolette, scaloppine, torte, purè, frittelle)
24. Pianifica e prepara i pasti principali.
Gestione della casa
4. Pulisce dove ha giocato o lavorato al termine di un’attività (ad es., colorare con le dita, costruire
un modellino).
5. Riordina le proprie cose (ad es., giochi, libri, riviste).
11. Mette a posto i vestiti puliti (ad es., in cassetti e armadi).
12. Usa utensili comuni (ad es., martello per piantare chiodi, cacciavite per avvitare e svitare viti).
14. Spazza, lava o passa l’aspirapolvere sul pavimento con attenzione.
16. Usa prodotti per pulire la casa in modo appropriato (ad es., detergenti per pavimenti, piastrelle e
vetri, lucidi per mobili in legno).
18. Pulisce una o più stanze oltre alla propria stanza da letto.
22. Lava i vestiti quando è necessario.
23. Svolge lavori di manutenzione quando sono necessari (ad es., cambia lampadine quando sono
fulminate, cambia pile quando sono esaurite).
Sub-scala Comunità
Uso del telefono
1. Manifesta di comprendere la funzione del telefono (ad es., fa finta di parlare al telefono).
2. Parla al telefono con una persona conosciuta.
Balboni, Belacchi, Bonichini e Coscarelli, 2010

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11. Chiama la persona desiderata al telefono oppure, nel caso, dice che non è disponibile.
24. Fa telefonate ad altri con telefono fisso o cellulare.
Uso della radio e del televisore
3. Utilizza televisore o radio senza aiuto (ad es., accende televisore o radio, seleziona il canale
televisivo o radiofonico, sceglie il programma).
29. Segue televisione o radio per informazioni quotidiane o per aggiornamenti rispetto a specifici
argomenti (ad es., ultime notizie, previsioni del tempo, programmi culturali).
Uso del denaro
4. Conta almeno 10 oggetti, uno alla volta.
6. Manifesta di comprendere la funzione del denaro (ad es., dice “I soldi servono per comperare
qualcosa nei negozi”).
12. identifica per nome le monete da 2 e 1 euro, 50, 20, 10, e 5 centesimi (non si considerano le
monete da 2 e 1 centesimo). Non è necessario che ne riconosca il valore.
18. Riconosce il valore delle monete da 2 e 1 euro, 50, 20, 10, e 5 centesimi (non si considerano le
monete da 2 e 1 centesimo).
19. Distingue fra banconote di diverso taglio (ad es., in una conversazione fa riferimento a
banconote da 5 o 10 euro).
22. Mostra di comprendere che certe cose costano più di altre (ad es., dice “Ho abbastanza soldi per
comperare un gelato ma non un pezzo di pizza”, “Quale fra queste matite costa meno?”).
26. Tiene i soldi in un posto sicuro (ad esempio in un portafoglio, portamonete, o borsa).
30. Conta il resto in denaro di un acquisto.
32. Valuta il rapporto qualità/prezzo nella scelta di prodotti da acquistare.
37. Usa il conto corrente o il libretto di risparmio con responsabilità (ad es., conserva un po’ di soldi
nel conto corrente, presta attenzione a rimanere con il conto attivo, verifica che vi sia
corrispondenza tra spese effettuate e registrate).
41. Amministra il proprio denaro (ad es., paga la maggior parte delle proprie spese, usa assegni,
bancomat o schede pre-pagate).
43. Fa il bilancio preventivo delle spese mensili (ad es., bollette ed affitti).
44. Utilizza la propria carta di credito con responsabilità (ad es., non supera il limite di credito, paga
in tempo).
Regole, Diritti e Sicurezza
5. Si comporta consapevolmente in modo corretto quando è in macchina (ad es., tiene le cinture di
sicurezza allacciate, evita di distrarre il conducente).
7. Usa i marciapiedi (se disponibili) o i lati della strada quando cammina o usa mezzi con ruote
come tricicli, biciclette, pattini, skateboard e monopattini.
9. Rispetta le regole della casa (ad es., non è permesso di correre in casa o di arrampicarsi o saltare
sui mobili).
13. Guarda in entrambe le direzioni quando attraversa una strada.
15. Manifesta di comprendere il diritto alla propria privacy e a quella degli altri (ad es., nell’utilizzo
del bagno o mentre ci si cambia gli abiti).
16. Manifesta di sapere quale numero di telefono è necessario comporre in caso di emergenza, se
richiesto.
20. Rispetta i semafori e la segnaletica per i pedoni.
28. Rispetta i limiti di tempo stabiliti dai propri genitori o da chi si occupa di lui.
35. Mostra di comprendere il diritto di reclamare o di denunciare problemi legittimi se insoddisfatto
di servizi o condizioni.
Orientamento temporale: ore e giorni
8. Manifesta di comprendere la funzione dell’orologio (ad es., dice “L’orologio indica l’ora”, oppure
indica un orologio e chiede “Che ore sono?”, “A che ora possiamo andare?”).
14. Dice il giorno della settimana in corso, se richiesto.
17. Legge l’ora in orologi digitali o analogici.
21. Indica su un calendario il giorno in corso o altre date, se richiesto.
23. Legge l’orario con le mezz’ore in un orologio analogico (ad es., 11:30, 12:00).
Balboni, Belacchi, Bonichini e Coscarelli, 2010

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27. Legge l’ora con segmenti di cinque minuti in un orologio analogico (ad es., 11:05, 11:10).
Uso del computer
10. Dato un computer già acceso, mostra di possedere le abilità necessarie per giocarci o avviare un
programma; non è necessario che lo accenda da solo.
31. Manifesta di possedere le abilità necessarie per svolgere compiti complessi al computer (ad es.,
utilizzare programmi di videoscrittura, accedere ad Internet, installare software).
Abilità al ristorante
25. Ordina un pasto completo in un fast-food o bar.
Abilità al lavoro
33. Rispetta i limiti di tempo nelle pause (ad es., pausa per il pranzo e per il caffè).
36. Avverte il responsabile/collaboratore (nel caso di lavoro dipendente) o il cliente/committente
(nel caso di lavoro non dipendente) se arriverà in ritardo o sarà assente.
39. Guadagna denaro con un impiego occasionale di almeno 10 ore alla settimana.
40. Tenta di migliorare le proprie prestazioni lavorative in seguito a critiche costruttive del proprio
superiore o del cliente/committente.
42. Svolge un lavoro a tempo pieno o a part-time da almeno un anno.
Uscire da solo
34. Compie un viaggio di almeno 5-10 km verso una destinazione conosciuta (ossia usa la bicicletta,
i mezzi pubblici, o la macchina).
38. Compie un viaggio di almeno 5-10 km verso una destinazione sconosciuta (ossia usa la
bicicletta, i mezzi pubblici, o la macchina).
SCALA SOCIALIZZAZIONE
Sub-scala Relazioni Interpersonali
Riconoscimento degli altri
1. Guarda il viso di un genitore o di chi si occupa di lui.
2. Guarda (ossia, segue con gli occhi) per almeno 5 secondi una persona che si sta muovendo
accanto alla culla o al letto.
6. Cerca di avvicinarsi alle persone familiari quando queste protendono le braccia..
7. Manifesta preferenze per specifiche persone/oggetti (ad es., sorride, cerca di raggiungere o si
muove in direzione della persona/oggetto).
10. Si sposta alla ricerca di un genitore, di chi si occupa di lui, o di un’altra persona familiare che è
nelle vicinanze.
11. Manifesta interesse per bambini della propria età, diversi dai propri fratelli e sorelle (ad es., li
guarda, sorride loro).
Espressione e riconoscimento delle emozioni
3. Manifesta due o più emozioni (ad es., ride, piange, grida).
4. Sorride o emette suoni quando è avvicinato da una persona familiare.
8. Manifesta affetto alle persone familiari (ad es., accarezza, abbraccia, bacia e coccola).
13. Manifesta gioia o preoccupazione per altri attraverso specifiche azioni (ad es., abbraccia, dà un
buffetto, tiene per mano).
14. Manifesta il desiderio di fare piacere ad altre persone (ad es., condivide un gioco o un dolcetto,
cerca di aiutare anche se non ne è in grado).
19. Usa delle parole per esprimere le proprie emozioni (ad es., “Sono felice”, “Sono triste”, “Sono
spaventato”, “Sono arrabbiato”).
22. Usa delle parole per esprimere gioia o preoccupazione per altri (ad es., “Grande! Hai vinto”,
“Come stai?”).
24. Riconosce ciò che piace e non piace agli altri (ad es., dice “A Marco piace il calcio”, “Laura non
mangia la pizza”).
25. Manifesta lo stesso livello di emozioni esibito dalle altre persone che sono nelle vicinanze (ad
es., non minimizza o drammatizza eccessivamente una situazione).
Comunicazione sociale
5. Instaura o cerca di instaurare contatti sociali (ad es., sorride, fa dei rumori).
Balboni, Belacchi, Bonichini e Coscarelli, 2010

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17. Risponde a semplici conversazioni di un adulto familiare (ad es., se gli viene chiesto “Come
stai?”, risponde “Bene”; se gli viene detto “Come sei bello!”, risponde “Grazie”).
26. Mantiene una distanza adeguata fra sé e gli altri in situazioni sociali (ad es., non va troppo vicino
ad una persona mentre le parla).
27. Conversa con altri riguardo ad argomenti di comune interesse (ad es., eventi sportivi,
trasmissioni televisive, progetti per le vacanze estive).
28. Inizia una semplice conversazione quando incontra conoscenti (ad es., “Come stai?”, “Che
succede?”).
30. Intenzionalmente non dice cose imbarazzanti o cattive o non fa domande volgari in pubblico.
32. Comprende che gli altri non conoscono i suoi pensieri a meno che non li esprima loro.
33. È prudente nel parlare delle proprie cose personali.
34. Coopera con gli altri nel pianificare e realizzare attività (ad es., compleanni, eventi sportivi).
35. Manifesta di comprendere cenni o suggerimenti indiretti nel corso di una conversazione (ad es.,
sa che sbadigli possono indicare “Mi annoio” o che un cambio repentino di argomento può indicare
“Non voglio parlarne”).
36. Inizia conversazioni parlando di argomenti che interessano agli altri (ad es., dice “Angelo mi ha
detto che ti piacciono i computer”).
Imitazione
9. Imita o tenta di imitare l’espressione facciale di un genitore o di chi si occupa di lui (ad es.,
sorride, aggrotta le sopraciglia).
12. Imita semplici movimenti (ad es., batte le mani, fa ciao).
16. Imita un’azione relativamente complessa mentre è eseguita da un altro (ad es., farsi la barba,
truccarsi, piantare un chiodo).
18. Ripete frasi udite precedentemente nei discordi di un adulto (ad es., “Ciao, sono arrivato!”,
“Niente dolce finché non hai finito”).
21. Imita un’azione relativamente complessa varie ore dopo che l’ha vista eseguire da un’altra
persona (ad es., farsi la barba, truccarsi, piantare un chiodo).
Amicizie
15. Manifesta comportamenti per instaurare amicizie verso persone della propria età (ad es., dice
“Vuoi giocare?”, oppure prende per mano un bambino).
20. Ha l’amico del cuore o manifesta preferenza per specifici amici rispetto ad altri; possono essere
di entrambi i generi.
29. Incontra gli amici con regolarità.
31. Ha aspettative ragionevoli rispetto all’amicizia (ad es., non si aspetta di essere l’unico amico o
che un amico sia sempre disponibile).
Gentilezza
23. Interviene se un’altra persona ha bisogno di una mano (ad es., le tiene aperta la porta, le
raccoglie oggetti caduti).
Appuntamenti
37. Incontra un’altra persona a cui è sentimentalmente interessato/a in compagnia di amici.
38. Va ad appuntamenti con un’altra persona a cui è sentimentalmente interessato/a.
Sub-scala Gioco e Tempo Libero
Gioco
1. Risponde quando un genitore o chi si occupa è scherzoso (ad es., sorride, ride, batte le mani).
2. Manifesta interesse per l’ambiente in cui si trova (ad es., si guarda o si muove intorno, tocca
oggetti/persone).
3. Fa semplici giochi di interazione con altri (ad es., gioco del cu-cu).
4. Gioca vicino ad un altro bambino che sta giocando, con attività diverse l’uno dall’altro.
5. Sceglie di giocare con altri bambini (ad es., non rimane al margine di un gruppo o evita gli altri).
6. Gioca interagendo in modo cooperativo con uno o più bambini per un breve intervallo di tempo
(fino a 5 minuti).
7. Gioca interagendo in modo cooperativo con più di un bambino per oltre 5 minuti.

Balboni, Belacchi, Bonichini e Coscarelli, 2010

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8. Continua a giocare con un altro bambino senza agitarsi eccessivamente quando un genitore o chi
si occupa di lui se ne va.
10. Gioca con altri con minimo controllo da parte di adulti.
11. Usa oggetti per realizzare attività di tipo immaginativo (ad es., utilizza un cubo come fosse una
macchina, una scatola come fosse una casa).
12. Protegge se stesso allontanandosi da persone che distruggono cose o feriscono gli altri (ad es.,
persone che mordono, colpiscono, lanciano cose, o tirano i capelli).
13. Gioca con altri realizzando semplici attività di tipo immaginativo (ad es., fa finta di vestirsi per
andare ad una festa, finge di essere un supereroe).
14. Cerca gli altri per giocare o per stare in compagnia (ad es., li invita ad andare a casa propria, va a
casa degli altri, gioca con gli altri nel cortile o nel parco).
Condivisione e cooperazione
9. Condivide giocattoli o altri oggetti personali quando gli viene chiesto.
15. Rispetta il proprio turno mentre fa giochi o attività sportive che lo richiedano.
17. Condivide giocattoli o altri oggetti personali senza che gli venga detto di farlo.
19. Rispetta il proprio turno senza che gli venga richiesto.
22. Chiede il permesso di usare un oggetto di qualcun altro o che un altro sta utilizzando.
Giocare con giocattoli
16. Partecipa a giochi di gruppo all’aperto informali (ad es., nascondino, palla avvelenata, saltare la
corda).
18. Segue le regole in semplici giochi (ad es., nascondino, facili giochi con le carte, Domino,
Memory).
20. Partecipa a semplici giochi a carte o da tavolo basati solo sul caso (ad es., giochi con i dadi,
come il gioco dell’oca).
24. Partecipa a semplici giochi che richiedono di tenere un punteggio (ad es., tiri a canestro,
rubamazzo).
25. Manifesta un buon spirito sportivo (ossia, segue le regole, non è troppo aggressivo, si congratula
con gli altri quando vincono, e non se la prende in modo improprio quando perde).
26. Fa diversi giochi che richiedono capacità decisionali di tipo elettronico, da tavolo o con le carte
(ad es., Monopoli, Scacchi, Poker, Risiko, Scala Quaranta, Dama).
28. Segue le regole di giochi o sport complessi (ad es., pallavolo, calcio, pallacanestro).
Uscire con gli amici
21. Si reca in vari luoghi con amici durante il giorno con la supervisione di un adulto (ad es., al
parco, centro commerciale, centri ricreativi).
27. Va in diversi luoghi con amici di sera con la presenza di un adulto (ad es., al cinema, ad un
concerto, ad un evento sportivo, a conferenze).
29. Va in diversi luoghi con amici durante il giorno senza la presenza di un adulto (ad es., al parco,
centro commerciale, centri ricreativi).
30. Progetta autonomamente attività ricreative che richiedono più di due cose da organizzare (ad es.,
una gita alla spiaggia o al parco che richiede di pianificare il viaggio, il cibo, le attività da realizzare
per divertirsi).
31. Va in diversi luoghi con amici di sera senza la presenza di un adulto (ad es., al bar, in sala
giochi, in discoteca, al cinema, ad un concerto, ad un evento sportivo).
Riconoscimento di segnali sociali
23. Evita di inserirsi in un gruppo quando segnali non verbali indicano che non è gradito.
Sub-scala Regole Sociali
Cambiamento
1. Accetta facilmente di passare da un’attività all’altra fra quelle che fa a casa.
3. Modifica il comportamento a seconda della familiarità con un’altra persona (ad es., si comporta
diversamente con i familiari e con persone sconosciute).
8. Reagisce in modo appropriato a modifiche ragionevoli delle abitudini (ad es., non protesta in
modo scomposto).
Buone maniere
Balboni, Belacchi, Bonichini e Coscarelli, 2010

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2. Dice spontaneamente “grazie” se gli viene dato qualcosa.
4. Mastica il cibo tenendo la bocca chiusa.
5. Dice spontaneamente “per favore” per chiedere qualcosa.
6. Utilizza espressioni appropriate per terminare una conversazione (ad es., dice ‘ciao’, ‘a dopo’).
7. Si pulisce o asciuga mani e faccia durante e/o dopo i pasti.
11. Si comporta in modo appropriato quando è presentato a degli sconosciuti (ad es., annuisce con il
capo, sorride, saluta).
12. Modifica il tono della voce a seconda del luogo o situazione (ad es., in biblioteca, al cinema, o
ad una rappresentazione).
14. Evita di parlare con la bocca piena.
15. Parla con gli altri senza interrompere o essere maleducato.
Scusarsi
9. Dice di essere dispiaciuto, si scusa, per comportamenti sbagliati non intenzionali (ad es., urtare
involontariamente un’altra persona).
13. Dice di essere dispiaciuto, si scusa, se ferisce i sentimenti degli altri.
19. Dice di essere dispiaciuto, si scusa, per errori di valutazione (ad es., escludere qualcuno non
intenzionalmente da un gioco).
Controllo degli impulsi
10. Intenzionalmente non schernisce, stuzzica, è prepotente né tiranneggia.
16. Accetta consigli o suggerimenti utili dagli altri.
17. Controlla la rabbia o il dolore quando i propri progetti vengono modificati per motivi di forza
maggiore (ad es., pessime condizioni meteorologiche, guasti all’automobile).
20. Manifesta di comprendere che prendersi in giro fra familiari ed amici può essere una forma di
umorismo o affetto.
23. Controlla la rabbia o il dolore quando non gli è possibile fare quello che desidera (ad es., quando
non gli è consentito di guardare la televisione o partecipare ad una festa; quando una sua proposta è
rifiutata da un amico o da un responsabile).
26. Controlla la rabbia e il dolore quando gli vengono fatte critiche costruttive (ad es., correzioni di
comportamenti scorretti, commenti rispetto alle valutazioni scolastiche o all’esito di attività svolte).
28. Considera le possibili conseguenze prima di prendere una decisione (ad es., evita di agire
impulsivamente, considera le informazioni utili per decidere).
Mantenere segreti
18. Mantiene segreti o confidenze per un breve periodo.
27. Mantiene segreti e confidenze per tutto il tempo richiesto.
Responsabilità
21. Comunica a un genitore o a chi si occupa di lui i propri progetti (ad es., a che ora esce e ritornerà
a casa, dove sta andando).
24. Rispetta gli accordi (ad es., se aveva promesso ad una persona di incontrarla la incontra).
30. Mostra rispetto per i colleghi di lavoro (ad es., non distrae o interrompe i colleghi che stanno
lavorando, è puntuale alle riunioni).
Attenzione sociale appropriata
22. Consapevolmente evita attività rischiose o pericolose (ad es., saltare da strutture alte, guidare in
modo spericolato).
25. Interrompe o evita relazioni o situazioni pericolose o che possono fare male (ad es., essere
oggetto di azioni di bullismo, di tentativi di molestie sessuali, di imbrogli economici).
29. È consapevole di potenziali rischi ed è cauto quando si viene a trovare in situazioni sociali a
rischio (ad es., chattare in internet, rispondere a inserzioni personali sui giornali, frequentare party
con consumo di alcol e droghe).
SCALA ABILITÀ MOTORIE
Sub-scala Grossolane
Stare seduto
1. Mantiene la testa eretta per almeno quindici secondi quando è tenuto in posizione verticale fra le
Balboni, Belacchi, Bonichini e Coscarelli, 2010

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braccia di un genitore o di chi si occupa di lui.
2. Siede, sostenuto (ad es., in una sedia, con dei cuscini), per almeno un minuto.
3. Siede, non sostenuto, per almeno un minuto.
5. Siede, non sostenuto, per almeno dieci minuti.
6. Si solleva da solo fino a sedersi e sta seduto senza sostegno per almeno un minuto.
Strisciare ed arrampicarsi
4. Avanza lentamente o si muove sul pavimento strisciando sull’addome.
7. Si muove sul pavimento andando a carponi (gattonando) per almeno un metro e mezzo.
9. Sale le scale a carponi.
14. Scende le scale a carponi.
Stare in piedi
8. Si solleva in posizione eretta.
11. Sta in piedi da solo da uno a tre minuti.
15. Sta in piedi da solo per almeno cinque minuti.
Camminare e correre
10. Fa almeno due passi.
16. Cammina nella stanza; l’andatura può essere instabile e occasionalmente può cadere.
18. Si sposta camminando senza avere la necessità di aggrapparsi.
20. Corre senza cadere; può essere goffo e non coordinato.
21. Sale le scale mettendo entrambi i piedi su ogni gradino; può usare la ringhiera.
23. Corre in modo coordinato e senza cadere.
24. Scende le scale, in avanti, mettendo entrambi i piedi su ogni gradino; può utilizzare la ringhiera.
28. Sale le scale alternando i piedi; può usare la ringhiera.
33. Scende le scale alternando i piedi; può utilizzare la ringhiera.
34. Corre in modo coordinato, con cambi di velocità e di direzione.
Attività motorie di gioco
12. Fa rotolare la palla stando seduto.
13. Si arrampica, sale e scende, da oggetti bassi (ad es., sedie, scivolo basso, sgabelli con gradini).
17. Lancia la palla.
19. Si arrampica, sale e scende, da sedie per adulti.
22. Calcia la palla.
25. Salta sollevando entrambi i piedi da terra.
26. Lancia una palla, di qualsiasi dimensione, in una determinata direzione.
27. Afferra con entrambe le mani una palla, delle dimensioni di un pallone da gioco, lanciata dalla
distanza di circa mezzo metro o un metro.
29. Pedala su un triciclo o un altro veicolo a tre ruote per almeno due metri.
30. Fa almeno tre salti/saltelli consecutivi in avanti.
31. Fa almeno un salto/saltello su un piede senza cadere; può sorreggersi per non perdere
l’equilibrio.
32. Si arrampica, sale e scende, da oggetti alti (ad es., alte attrezzature da gioco di legno o di
gomma, staccionate, scivoli con le scale alti almeno un metro).
35. Guida la bicicletta con le rotelline per almeno tre metri.
36. Afferra con entrambe le mani una palla, delle dimensioni di un pallone da gioco, lanciata dalla
distanza di almeno due metri.
37. Saltella in avanti su un piede con facilità.
38. Fa un salto in avanti di almeno un metro e mezzo, anche non a piedi uniti.
39. Afferra una pallina, della dimensione di una palla da tennis, lanciata dalla distanza di almeno tre
metri, muovendosi se necessario.
40. Guida la bicicletta senza rotelline, senza cadere.
SCALA ABILITÀ MOTORIE
Balboni, Belacchi, Bonichini e Coscarelli, 2010

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Sub-scala Fini
Manipolare degli oggetti
1. Usa la mano per afferrare giochi o oggetti.
2. Raccoglie piccoli oggetti (con dimensioni non superiori ai 5 cm); può usare entrambe le mani.
3. Si passa un oggetto da una mano all’altra.
4. Schiaccia giocattoli o altri oggetti sonori fino a farli emettere il suono.
5. Raccoglie piccoli oggetti tenendoli fra il pollice e le altre dita.
6. Estrae un oggetto (ad es., un cubo di plastica o una molletta per il bucato) da un contenitore.
7. Mette un oggetto (ad es., un cubo di plastica o una molletta per il bucato) in un contenitore.
8. Gira le pagine di libri di stoffa, carta, o cartone, una alla volta.
9. Fa pile di almeno quattro cubetti di plastica o di altri piccoli oggetti; la pila non deve cadere.
10. Apre le porte usando le maniglie.
11. Scarta piccoli oggetti (ad es., caramelle, cioccolatini e chewing-gum).
12. Completa un semplice puzzle costituito da almeno due pezzi da inserire in corrispondenti cavità
o da incastrare fra loro.
13. Gira le pagine di un libro o di una rivista una alla volta.
14. Compie torsioni e rotazioni coordinate mano-polso (ad es., avvita/svita il coperchio di un
barattolo, gira la manovella, carica giocattoli a carica).
17. Costruisce strutture tridimensionali (ad es., case, ponti, veicoli) di almeno cinque cubetti.
19. Incolla o attacca fra di loro due o più pezzi (ad es., per lavori di educazione artistica o di
scienze).
20. Usa il nastro adesivo, scotch, per unire fra di loro delle cose (ad es., pagine strappate, lavori di
educazione artistica).
30. Fa un nodo.
32. Apre serrature con catenacci, chiavi, o combinazioni che richiedono torsioni e rotazioni
coordinate mano-polso.
35. Fa dei fiocchi.
Disegnare e usare forbici
15. Tiene la matita nel modo appropriato per disegnare o scrivere.
16. Colora semplici forme; può uscire dai bordi.
18. Apre e chiude le forbici con una mano.
21. Disegna più di una forma riconoscibile (ad es., persona, casa, albero).
22. Scrive lettere o numeri riconoscibili.
23. Disegna un cerchio a mano libera da un modello.
24. Taglia la carta con le forbici lungo una linea diritta.
25. Colora semplici forme senza uscire dai bordi.
26. Ritaglia semplici figure con le forbici (ad es., cerchi, quadrati, rettangoli).
27. Usa la gomma senza strappare il foglio.
28. Disegna un quadrato a mano libera da un modello.
29. Disegna un triangolo a mano libera da un modello.
31. Disegna linee diritte usando riga o righello.
33. Ritaglia figure complesse con le forbici (ad es., stelle, animali, lettere dell’alfabeto; se adulto,
disegni, schemi o modelli su carta, cartone, tessuti o altri materiali).
Uso della tastiera di un computer
24. Usa una tastiera da computer, macchina da scrivere, o touch-screen, per scrivere il nome o brevi
parole.
36. Usa una tastiera da computer per scrivere almeno 10 righe.

Balboni, Belacchi, Bonichini e Coscarelli, 2010

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Allegato 1: Esempio di intervista tratto dal manuale americano

Interviewer: How are Ahmad's table manners?


Caregiver: Well, he needs some work in that area. He's messy and it's hard for him to sit at the table
for a long period of lime. He gets restless and wants to go play.
Interviewer: Can you describe a typical mealtime for me? What kinds of reminders does Ahmad
need, in terms of table manners, during a meal?
Caregiver: Sure. We always sit down together for dinner. 1 usually cut Ahmad's meat into smaller
pieces for him. So first I have to remind him to be patient while 1 do that. He's also very talkative, so a lot of
times I have to remind him not to talk with his mouth full. He also ends up getting quite a bit of food on the
table or on his shirt somehow, so 1 guess I try to remind him to be neat.
Interviewer: What does he do if he gets food on his shirt or around his mouth?
Caregiver: Well, he's pretty good about using a napkin if it's in front of him, although he won't take
the initiative to get one himself.
Interviewer: What would he do if there were napkins across the table from him but he couldn't reach
them himself?
Caregiver: Then he might ask for one to be passed to him, and we often have to remind him to say
"the magic word": please. It's the same with milk or something else he wants from across the table. He's
starting to get better at saying please and thank you but it still needs some work.
Interviewer: It sounds like Ahmad is coming along in the manners department. On another front,
what's he like when some unexpected event happens that interferes with something he really wants to do, like
a family trip to the beach being cancelled because of a big rainstorm, or something like that.
Caregiver: Well, he might get pretty upset, at least at first. He's pretty good-natured, you know, so
after a brief crying bout he'd be OK—a hug and a joke will bring him out of it.
Interviewer: When you give Ahmad these reminders about his manners, or when you're criticizing
something else that Ahmad does, how does he react?
Caregiver: He's used to it, so it's not a problem. 1 remind him to say "please" in a teasing way, and
he'll laugh and say it more times than he needs to just because he's being funny. In general, he's great at taking
constructive criticism as long as l'm explaining why he should do something a certain way instead of just
nagging him.
Interviewer: Are there times when Ahmad might ask for something and not get what he wants?
Caregiver: Of course! We might go shopping and he will pick something up and decide he has to
have it. This situation comes up a lot at the toy store.

Balboni, Belacchi, Bonichini e Coscarelli, 2010

Copyright Giunti OS 29
Interviewer: What does Ahmad do if he doesn't get the toy he wants?
Caregiver: Well, sometimes he's just trying to see if I’m in the right mood to let him have it, and he's
expecting me to say no, so that works out fine—he just puts back the toy. On occasion though, he's been
known to have a temper tantrum in the aisle. Last week we actually had to leave the store so that he would
calm down. He was crying and yelling; it was quite a scene. It's not usually like that, though. Only once in a
while if he wants something badly enough.
Interviewer: How is Ahmad in general with dealing with anger or hurt feelings?
Caregiver: Usually he's pretty even tempered, so it's not even an issue. But on occasion, like in the toy
store, or if he's playing with his sister and they get into a fight over a toy, he cries and shouts quite a bit.
Interviewer: When Ahmad is playing with his sister or with other children, can you describe the way
he makes decisions? For example, if he's trying to decide whether or not to share a toy, or if he wants to play
with a toy that someone else has, how does he make that decision?
Caregiver: Well, he's pretty impulsive. He will walk over and take something that another child is
playing with and of course the result is that the other child gets mad and they get into a struggle over the toy.
He doesn't always think things through. Sometimes he will share his toys willingly but it really depends on
his mood, not necessarily something he has thought through and come to a decision about.

Balboni, Belacchi, Bonichini e Coscarelli, 2010

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