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CONDUCIBILITÀ IDRAULICA (o COEFFICIENTE

DI PERMEABILITÀ)
Esistono due modi per valutare la conducibilità idraulica di un campione in
laboratorio:
1° Modo: a Carico Costante

In pratica si mette un provino di terreno in un contenitore all’interno del quale si


trova dell’acqua con il pelo libero che coincide con il bordo. Attraversi la legge di
Darcy si calcola la portata del flusso di acqua versata nel terreno da sopra:

ℎ𝐴 − ℎ𝐵
𝑄 =𝑘∗𝐴∗𝐽 =𝐴∗𝑘∗
𝐿

Dopodiché con un micrometro misuriamo il lasso di tempo ∆𝑡 = (𝑡2 − 𝑡1 ) con il


quale il contenitore laterale si riempie dell’acqua che si riversa dal contenitore
ottenendo il volume nella cassettina laterale:

(ℎ𝐴 − ℎ𝐵 )
𝑉 = 𝑄 ∗ ∆𝑡 = 𝐴 ∗ 𝑘 ∗ ∗ (𝑡2 − 𝑡1 )
𝐿

L’unica incognita è proprio la conducibilità idraulica k.


2° Modo: a Carico Variabile

Il campione di terreno viene messo in un serbatoio rigido, la base inferiore è a


contatto con un serbatoio che termina in un piezometro.
Indico con “a” l’area della sezione trasversale del piezometro e con “A” l’area della
sezione trasversale del filtro; inoltre, considerando un intervallo di tempo ∆𝑡, la
quota piezometrica ℎ avrà subito una riduzione ∆ℎ quindi scriveremo:

−𝑎 ∗ 𝑑ℎ = 𝑄𝑑𝑡

Al posto di 𝑄 possiamo scrivere la relazione di Darcy

−𝑎 ∗ 𝑑ℎ = 𝑘 ∗ 𝐴 ∗ 𝐽 ∗ 𝑑𝑡


↓ 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝐽 =
𝐿

𝑘∗𝐴∗ℎ
−𝑎 ∗ 𝑑ℎ = ∗ 𝑑𝑡
𝐿

Portando 𝑎 a destra e ℎ a sinistra e integrando l’equazione avremo:


ℎ2 𝑡2
𝑑ℎ 𝑘∗𝐴 𝑘∗𝐴
∫ − = ∫ 𝑑𝑡 => −[ln(ℎ2 ) − ln(ℎ1 )] = ∗ (𝑡2 − 𝑡1 )
ℎ1 ℎ 𝑡1 𝑎 ∗ 𝐿 𝑎 ∗ 𝐿

ℎ1 𝑘∗𝐴
=> ln ( )= ∗ (𝑡2 − 𝑡1 )
ℎ2 𝑎∗𝐿

Anche in questo caso l’unica incognita sarà k.

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