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Ruote dentate

____________________________________________Costruzione di Macchine

RUOTE DENTATE - DIMENSIONAMENTO


Il moto viene trasmesso mediante lazione di coppie di denti in presa.

= cos t = n1

n2

= z1

z2

Ingranaggio: meccanismo costituito da 2 ruote dentate in cui una trascina laltra.


Treno di ingranaggi: sistema di pi ingranaggi.

Classificazione

ad assi paralleli (UNI 8862): ruote cilindriche con:


-

dentatura: dritta
elicoidale

dentatura:

esterna
interna

ad assi concorrenti: ruote coniche a denti


-

dritti

elicoidali

Gleason

tangenziali

ad assi sghembi :

- ruote cilindriche a denti elicoidali (primitive cilindriche)


- coppie ipoidi (primitive iperboloidi di rotazione)
- coppie vite perpetua-ruota elicoidale (primitive cilindriche)

Profili dei denti

Devono assicurare un contatto regolare e continuo, senza interferenze o impuntamenti


coniugati nella costruzione, utensile tagliante e dente da tagliare seguono nella lavorazione
un moto relativo uguale a quello che si verifica durante lingranamento. I pi utilizzati sono i
profili ad evolvente di cerchio.

Evolvente di cerchio linea descritta dal punto P di una retta che rotola senza strisciare su un
cerchio di base di raggio . Lequazione che la descrive :

Po Q = P Q
con:

Po Q = ( + ) , = b cos( ) , = ar cos
b

PQ = b 2 2
Figura R.1

per cui:

= 1 b2 2

ar cos
b
1

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Durante lingranamento il punto di contatto tra due denti in presa si mantiene sulla retta
dazione (normale ai profili nel punto di contatto), che inclinata rispetto alla tangente alle
primitive di un angolo
angolo di pressione o angolo di azione

Le primitive sono i cerchi di raggio r1 =

cos

e r2 =

cos

rispettivamente.

Il valore di unificato =20.

Il rapporto di trasmissione = r1/r2 = 1/2 non dipende da .

Passo distanza sulla primitiva tra punti omologhi di denti contigui:

2 r = pz

Di solito tutte le grandezze vengono espresse in funzione del modulo m, unificato,

m = 2r = p
z

N.B. m viene espresso in mm !

Il profilo completo del dente costituito da un tratto di evolvente a cavallo della primitiva tra
il cerchio di raggio esterno rest = r + ha
- addendum ha = m
e quello di raggio interno rint = r h f
- dedendum h f = 5 4 m

con un raccordo sul fondo del dente


raggio r = 0.4 m

Il modulo viene scelto in base alla resistenza alla rottura ed allusura.

M peso, ingombro, costo si sceglie il minore che garantisce la resistenza.

Ingranaggi ad assi paralleli a denti dritti


Di solito i profili sono ad evolvente di cerchio.

Rapporto di trasmissione.
Di solito n1 e n 2 sono prefissati per cui: =

n2

n1

= z1

z2

Viene fissato z1 tenendo conto che per =20, per non avere pericolo di interferenza, dovr
essere z1

17 e da questo si ricava z 2 = z1

intero, cercando di non variare troppo . Per

questo tipo di trasmissione, bene che sia > 1 6 18 ; se il richiesto inferiore meglio

usare pi coppie di ingranaggi.

Detti allora 1 , 2 ,..., n i singoli rapporti di trasmissione, sar:

= 1 2 ... n

La scelta dei singoli i dipende da molte considerazioni (a volte in contraddizione): buon


funzionamento, rendimento, ingombro
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Per ingranaggi di precisione normale bene che z1 e z 2 siano primi tra loro. Infatti se il
reciproco di un numero intero accadr che un dente viene a contatto sempre con gli stessi
(pochi) denti della ruota: eventuali difetti di un dente (o dellingranamento di una coppia)
portano presto lingranaggio ad essere inutilizzabile.
Se invece z1 e z 2 sono primi tra loro, un dente del pignone ingraner con tutti i denti della
ruota in successione ed il danneggiamento si ripartir su tutta la ruota.

Lunghezza del dente

L=

- di solito = 10
- poco precisi = 6 ~ 8
- molto precisi su alberi rigidi = 16 ~ 20 o pi
- nei cambi = 7 ~ 10 per limitare la lunghezza dellalbero (pi ingranaggi
accostati)

Spinte tra gli ingranaggi ad assi paralleli a denti dritti

Ipotesi 1. La spinta S sia distribuita uniformemente sulla lunghezza assiale del dente: per
calcolarla si pu pensarla concentrata sul piano medio.

Figura R.2

Ipotesi 2. Le superfici di contatto siano lisce (no attrito): la spinta S diretta secondo la normale
di contatto, che inclinata di sulla tangente alle primitive.

Noti potenza N e numero di giri n ( oppure ), la coppia trasmessa risulta:

C= N

Consideriamo le 3 componenti della spinta S:

- P tangenziale, diretta come la velocit periferica


- T radiale
- A assiale, negli ingranaggi a denti dritti A = 0
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Lunica componente che d C P:


- P = C/R
- S =P/cos
- T = S sin = P tg

Nota: no attrito
- S non cambia rispetto ai supporti allo spostarsi del contatto sui denti;
- S cambia in posizione, ma non in intensit, rispetto ai denti

Spinte tra gli ingranaggi ad assi paralleli a denti elicoidali

Il modulo unificato il modulo normale, che il modulo della dentiera generatrice.

Per la ruota risulta invece

m f = D/z = mn / cos modulo frontale

Langolo di inclinazione dellelica, , varia da 10 a 45. Si possono fare ingranaggi a doppia


elica (2 ingranaggi elicoidali affiancati con angoli opposti).

Figura R.2

Lunica componente che d C P:


- P = C/R
- Pn = P/cos S = P/cos cosn
- T = S.sinn =.P tgn /cos
- A = Pnsin = P tg

Figura R.3

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Resistenza degli ingranaggi

Lesperienza mostra che durante il funzionamento gli ingranaggi possono rompersi o usurarsi.

La rottura dei denti provoca l interruzione della trasmissione. I tipi di rottura sono:
- rottura statica
- rottura a fatica

Danneggiamento dei fianchi: la trasmissione continua con un aumento della rumorosit e del
riscaldamento. Pu anche interrompersi la trasmissione. Tipi di danneggiamenti sono:
- abrasione o consumo della superficie (cessa dopo il rodaggio, ed dovuta all adattamento
superfici. Cambiare il lubrificante dopo il primo rodaggio risolve il problema)
- strappamento di parti (per saldature locali dovute al forte riscaldamento. Anche qui la scelta
opportuna del lubrificante riduce i rischi di questo problema)
- striatura o scanalatura della superficie (dovuta al trascinamento del materiale per attrito: si
risolve limitando le pressioni superficiali e con una scelta opportuna del lubrificante )
- pitting o fossettatura (conseguenza di una frattura nello strato vicino alla superficie dovuta
alle pressioni di contatto diretto ed alle forze tangenziali dovute allattrito)

Il pitting pi sentito alla base del dente (la pressione pi elevata perch il raggio di raccordo
piccolo) e sulle primitive, dove la velocit di strisciamento si inverte. Pu essere eliminato solo
limitando la pressione superficiale.

Si chiamano ingranaggi di forza quelli per i quali maggiore il pericolo della rottura che quello
dellusura. Sono ingranaggi lenti, oppure che lavorano per brevi periodi, o con possibilit di
sovraccarichi di breve durata.

Si chiamano ingranaggi di lavoro quelli per i quali invece maggiore il pericolo dellusura. Sono
ingranaggi molto veloci, oppure che lavorano per lunghissimi periodi senza sovraccarichi
improvvisi.

Resistenza ad usura

Sperimentalmente si vede che lusura legata alla pressione di contatto. In particolare si limita il
pitting che il primo fenomeno ad avvenire.

Ipotesi. Convenzionalmente si fa il calcolo:


- considerando le forze concentrate sul piano medio
- utilizzando pmax di contatto (calcolata con Hertz)

per contatto nel punto primitivo


senza attrito
In realt la pressione non costante durante lingranamento, per cui bisognerebbe conoscere la
ripartizione delle pressioni e la resistenza a rottura per fatica dello strato di materiale in superficie.

La relazione utilizzata
H HP
H = pressione max nel punto primitivo, calcolata secondo Hertz
HP = pressione ammissibile

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Teoria di Hertz. La pressione di contatto tra due cilindri di materiale omogeneo ed isotropo di
raggi 1 e 2 a contatto senza attrito, premuti dalla forza normale FN lungo una generatrice, data
da:
pH2 = ( 1/1 + 1/2 ). FN/(.b) . 1/[(1-12)/E1 + (1-22)/E2]

E1, E2

moduli di Young

1, 2

moduli di Poisson

lunghezza

Applicando la formula al contatto tra i 2 profili a evolvente di cerchio dei denti nel punto primitivo si
ha:
pH2 = (1/D1 + 1/D2). 2P/(.L.cos.sin) . 1/[(1-12)/E1 + (1-22)/E2]

Di solito pH viene espresso come prodotto di 3 fattori che determinano la pressione di contatto:
- effetto del materiale

ZE = 1/[(1-12)/E1 + (1-22)/E2] 1/2

- effetto di curvatura

ZH = [2/(cos.sin)] 1/2

- forza, lunghezza del contatto e raggi di curvatura nel punto di


contatto
[P.(u+1) /u.L.D1)] 1/2
La pressione cos calcolata deve essere corretta con dei fattori che tengono conto che le condizioni
effettive sono diverse:

fattori che tengono conto che preale < pH


- z

per le ruote elicoidali (z=1 per = 0 - ruote dritte)

- z

tiene conto del fattore di ricoprimento

- =(lunghezza di condotta)/(passo misurato sul cerchio di base)

fattori che tengono conto che preale > pH


- KA

fattore di servizio (tipo macchina ed utilizzatore)

- KV
fattore di velocit (effetti dinamici, urti, dipende da qualit lavorazione e velocit periferica)
- KH accuratezza di lavorazione e montaggio (il dente lavora su L<
m)
- KH lo stesso per errori di inclinazione nel senso della lunghezza del
dente

Si ha quindi:
H = zE zH z ze (KA KV KH KH)1/2[P(u+1)/uLD1]1/2

La pressione ammissibile definita


HP = HLIM zN zL zR zV zW zX /

HLIM = valore limite della pressione di Hertz, dipende da materiale e durezza


superficiale (eventuale >T.T.)
zN = fattore di durata per durata limitata
= grado di sicurezza
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Gli altri fattori considerano ci che influenzala resistenza al pitting:


zL = lubrificante
zR = rugosit superficiale
zV = velocit periferica
zW = perch sperimentalmente la ruota con durezza minore si comporta come se subisse un incremento
di resistenza superficiale
zX = dimensioni del dente

Resistenza a rottura

Formula di Lewis (storica). Verifica che il dente, considerato come una mensola, non si rompa
sotto lazione della spinta S considerata statica. Le ipotesi di calcolo (coeff. sicurezza) sono tali da
favorire la stabilit anche se la sollecitazione in realt affaticante.

Verifica a fatica. La verifica del dente secondo la UNI 8862 un caso particolare del metodo di
verifica a fatica di un qualsiasi organo di macchina. Viene pertanto valutata la tensione di
flessione al piede del dente, nel punto che si ritiene pi pericoloso, tenendo conto di tutte le cause
di sovraccarico. Il valore ottenuto viene confrontato con la pressione limite di fatica (ricavata
sperimentalmente su denti di ingranaggi) opportunamente corretta per tenere conto delle
condizioni di funzionamento dellingranaggio in esame.

1. Studio delle azioni esterne per individuare la condizione di lavoro pi gravosa per il dente e
ricerca della sezione pi sollecitata.

Ipotesi. No attrito S diretta come la linea di condotta e provoca sul dente


- flessione
- compressione (trascurabile)
- taglio (per =0 dove flessione max)

Il calcolo va fatto considerando il contatto quando il dente si trova nella posizione di contatto singolo
pi esterno, e non nel punto primitivo, per cui:

n #
Infatti durante lingranamento del dente lungo la linea di condotta, vi un tratto centrale in cui il dente
sopporta da solo tutta la spinta S, mentre nei tratti iniziale e finale la spinta viene ripartita su tutte le
coppie di denti in presa.

Figura R.4
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Il dimensionamento dovr dunque essere eseguito considerando il contatto nel punto B,


contatto singolo pi esterno.

a struttura dente pu essere schematizzata come una mensola, ma va tenuto conto del fatto
che la sezione non costante. Si pu utilizzare il criterio del solido ad uniforme resistenza.

Figura R.5

La mensola in figura, a sezione rettangolare, un solido a uniforme resistenza se in ogni


sezione:
max = cost

max = 6.F.x/b.h(x)2

h(x)2 = 6.F.x/b.max

Allora, considerando una trave a mensola con profilo qualsiasi e spessore costante
e tracciando la parabola che ha:
- asse // asse trave
- vertice nel punto di applicazione
della
forza sullasse
- tangenza al profilo

Figura R.5

in ogni punto della trave in cui laltezza della trave superiore a quella della parabola, la
sollecitazione nella trave reale sar inferiore a quella nella trave parabolica

dove la parabola inscritta tangente alla trave individuata la sezione della trave in cui la
sollecitazione massima

in questa sezione la sollecitazione coincide con quella nella trave parabolica ad uniforme resistenza

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Figura R.6

la massima parabola inscritta nel dente con vertice dove S incide lasse per contatto in B
individua la sezione pi sollecitata nel dente, di altezza Sn, ed il braccio hs della spinta S.

In alternativa, per individuare la sezione pi sollecitata di un dente le norme indicano di


assumere quella in cui 2 rette a 30 rispetto allasse risultano tangenti al profilo

Figura R.7

Nella sezione pi sollecitata del dente si ha


max = Mflettente/Wflessione

Mflettente = S.cosn .hs = hs.P.cosn /cos

Wflessione = LSn2/6

max

6hS P cos n PYF


=
Lm
LSn 2 cos

YF = fattore di forma, si ricava da formule o grafici


1. Verifica a fatica a flessione.

Si basa sulla relazione

FP

F viene ricavato da max, corretta per tenere conto di diversi fattori:

F = max YS Y Ye (KA KV KF KF)


F = P YF YS Y Ye (KA KV KF KF)/Lm

in cui YS rappresenta il fattore di correzione della tensione a causa del raccordo alla base del dente e
gli altri fattori sono analoghi a quelli utilizzati per la verifica ad usura.

FP

viene ricavato da

FLIM

, corretta per tenere conto di diversi fattori:


FP

FLIM

YST YNT Y YR Y X

Ruote dentate

FLIM

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= sforzo limite a fatica pulsatoria, ricavato sperimentalmente in laboratorio

YNT = coefficiente correttivo per durata limitata


YR = coefficiente correttivo per finitura superficiale
YX = coefficiente correttivo per dimensioni del dente
Y = sensibilit allintaglio applicata al fattore di correzione della tensione YST
= coefficiente di sicurezza

Dimensionamento degli ingranaggi di lavoro


Si esprime la

come

3
per il pignone:

z E z H z z E
m
z L z R zV zW z X lim z N

K A K V K H K H

2C1 ( u + 1)

2
z1 u

C1 = coppia agente sullalbero motore


= b/m

(b = larghezza del dente, m = modulo)

z1 = numero di denti del pignone


u = z2 /z1 = rapporto di ingranaggio ( u 1 )

Il valore di m cos ricavato dovr poi essere arrotondato al modulo unificato (dopo aver fatto
le eventuali iterazioni necessarie) ed andr poi verificato anche per la ruota mossa (di solito
sono in materiali diversi).

Successivamente occorre effettuare anche la verifica a fatica.

Ovviamente le due ruote dovranno avere lo stesso modulo per poter ingranare.

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