1. Pannelli CLT ................................................................................................................................ 3 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 Introduzione........................................................................................................................... 3 Calcolo a flessione (SLU) ..................................................................................................... 4 Calcolo a taglio (SLU) .......................................................................................................... 6 Deformazione (SLE) ............................................................................................................. 6 Taglio nel piano ..................................................................................................................... 6 Introduzione ................................................................................................................... 6 Rigidezza del pannello per carichi nel piano ................................................................. 8 Verifica SLU al taglio nel piano del pannello.............................................................. 10
Connessioni nel piano tra pannelli CLT .................................................................................... 15 Base Normativa Italiana ............................................................................................................. 20 Esempio di dimensionamento pannelli CLT per solaio ............................................................. 22 4.1 4.2 Geometria dei pannelli ........................................................................................................ 22 Progetto dei collegamenti tra i pannelli ............................................................................... 25
5.
Bibliografia ................................................................................................................................ 30
1. Pannelli CLT
1.1 Introduzione
Il legno lamellare incrociato (Cross Laminated Timber, spesso chiamato XLAM) un prodotto relativamente nuovo che sta fortemente guadagnando in popolarit in Europa e nel Nord America. I pannelli CLT sono solitamente composti da un numero dispari di strati di legno lamellare incollati insieme disponendo ciascuno strato a 0 e 90 alternativamente. La disposizione incrociata fornisce notevoli vantaggi, quali lintroduzione di una certa isotropia macroscopica nel comportamento statico nellelemento oltre agli aspetti positivi sulle caratteristiche meccaniche proprie del processo industriale di produzione del legno lamellare. Le caratteristiche meccaniche di un pannello CLT dipendono infatti dal materiale del quale sono costituite: il tipo di legno che viene utilizzato nella produzione del pannello ne definisce le caratteristiche. Il calcolo strutturale dei pannelli CLT rappresenta una forma nuova del progetto delle strutture di legno per diverse ragioni. Prima fra tutte quella dell'uso strutturale di elementi piani di grandi dimensioni, che fino a pochi anni fa era completamente sconosciuto nella costruzione di legno, in quanto - fatta eccezione per i pannelli sottili - non esistevano elementi di questo tipo. Inoltre si tratta di un materiale completamente nuovo, per il quale al momento non esistono ancora normative di prodotto specifiche e che non oggetto di trattazione specifica in nessuno dei testi di normativa attualmente e comunemente in uso da parte di strutturisti e addetti ai lavori. Ci non significa per che non esista una base normativa su cui lavorare con questo prodotto; anzi vero esattamente il contrario: le basi normative disponibili al momento permettono senza dubbio di considerare l'XLAM a tutti gli effetti facente parte delle conoscenze tecniche in esse contenute. Non si tratta di una coincidenza, in quanto le normative sulle strutture di legno disponibili al giorno d'oggi sono tutte state pubblicate negli ultimissimi anni e fra glia addetti ai lavori - cio i produttori che molto hanno investito in questo materiale, ma anche gli specialisti scientifici del ramo - l'evoluzione in corso era gi ben nota. La mancanza di una normativa che definisca il prodotto un ostacolo facilmente superabile, in quanto ci previsto nelle regole che definiscono l'omologazione e la possibilit di applicazione di materiali e prodotti con funzione strutturale che non siano definiti tramite normativa apposita. Molti componenti della costruzione - non solo nel caso del legno - sono definiti in questo modo, come per esempio diversi mezzi di collegamento o connettori di uso quotidiano praticamente in tutta Europa. Si tratta quindi di un ostacolo piuttosto ridotto per la 3
grande industria, che lo ha prontamente stato superato, seguendo la procedura dell'omologazione diretta dei singoli prodotti.
La rigidezza flessionale
offerta da ciascuno strato. Lorientazione dei livelli comporta, a causa dellanisotropia del materiale, un diverso modulo elastico: per livelli aventi si utilizza il modulo di Young ,
. Essendo il rapporto
, si considera per semplicit di calcolo un modulo elastico Nel caso di una generica sezione CLT a strati dispari:
dove: il momento dinerzia del strato i valutato rispetto al suo baricentro; il modulo elastico del strato i; larea del strato i; la distanza tra il baricentro dello strato i-esimo e il baricentro dellintera sezione.
dove: la tensione sollecitante sezioni simmetriche: calcolata secondo lequazione di Nvier, con z = H/2 per ( ) ( )
per n > 1
sistema; il numero di piani paralleli che interagiscono nello strato limite della zona tesa.
( )
( ) ( )
nel piano. Per la resistenza torsionale nellinterfaccia incollata si pu utilizzare un valore di 2,5 N/mm2 (WCTE 2004, Lahti). Le tensioni e le rigidezze di taglio nel piano del pannello sono analizzate sulla base di un elementare rappresentativo (RVE) del pannello. Questo RVE pu essere ulteriormente semplificato in un sotto-elemento rappresentativo (RVSE).
La dimensione di ciascun RVE pari alla larghezza di una tavola che compone lo strato, mentre lo spessore di ciascun RVE pari a quella del pannello CLT stesso. Si ipotizza che i carichi applicati nel piano diano luogo a sforzi costanti sullo spessore (nellipotesi che lelemento abbia spessore costante). Tutte le superfici mediane dei singoli strati diventano piani di simmetria, a cui viene associato un vettore normale nella direzione dello spessore. (Verification of CLT-plates under loads in plane, Thomas Bogensperger, Thomas Moosbrugger, Gregor Silly). La parte rimanente compresa tra due piani adiacenti di simmetria il pi piccolo elemento possibile per il calcolo della rigidezza ed definito sotto-elemento rappresentativo (RVSE). Tale elemento trascura le condizioni al contorno per via del numero finito di strati. Gli effetti al contorno sono infatti considerati in un passo successivo.
Rigidezza per forze di taglio applicate nel piano necessario indicare una distinzione tra elementi CLT con o senza interfacce di incollaggio sulle facce lungo lo spessore delle singole tavole, perch cambia sostanzialmente il comportamento a taglio.
Se le facce delle tavole di uno strato sono tra loro incollate, leffettiva rigidezza a taglio del
pannello la stessa delle tavole che la compongono. Il meccanismo che si sviluppa un meccanismo di taglio puro con trasmissione di forze di taglio tramite le facce laterali di ogni tavola (Meccanismo I). Con il tempo, a causa di possibili crepe dovute a variazioni termiche, il comportamento dellelemento CLT a tavole incollate sui piani tende ad avvicinarsi a quello nel caso di facce non incollate. pertanto consigliabile adottare in fase di verifica una rigidezza a taglio ridotta.
Per elementi senza incollaggio laterale delle tavole, si ha un effetto di torsione + taglio: si verifica una ridistribuzione locale delle tensioni a causa di un momento torcente agente su entrambi i lati dellinterfaccia incollata (Meccanismo II).
Per analizzare un elemento CLT reale, si individua un meccanismo intermedio tra i due presentati. Definiti a come la larghezza di una singola tavola, e t come lo spessore delle tavole, il rapporto t/a definisce la geometria della struttura interna dellelemento CLT. Questo valore, insieme ai moduli di taglio, sono i principali parametri responsabili per la determinazione della rigidezza a taglio nel piano di un elemento CLT. La rigidezza a taglio totale pu essere valutata assemblando i due meccanismi sopra introdotti, che possono essere sovrapposti per quanto riguarda la flessibilit. 9
Leffettiva deformazione
a taglio dellelemento CLT data dalla somma della deformazione a , e la deformazione a taglio dovuta alla rotazione indotta dalla
dove -
; ( )
si ricava il valore del modulo a taglio G* dellelemento CLT. Tramite analisi al variare del rapporto
Dal rapporto
sperimentali si ricavata una curva che definisce il valore di t/a per CLT a 3 o 5 strati.
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Primo passo: calcolo delle tensioni nellelemento RSVE ideale Essendo un singolo elemento RVSE parte di una sequenza infinita di altri elementi, non possibile stabilire la forza di taglio in questa fase, ma si pu calcolare una forza di taglio proporzionale
agente nel singolo elemento RSVE, alla quale corrisponde una tensione di taglio nominale:
()
elemento CLT reale le tensioni di taglio vengono trasmesse solo attraverso le sezioni trasversali perpendicolari alle fibre da un elemento RVSE al successivo. Per lequilibrio, le sollecitazioni di taglio presenti sulle facce strette delle tavole vengono tradotte in un momento torsionale interno su entrambi i lati dellinterfaccia di incollaggio. Di conseguenza si raddoppiano le tensioni di taglio presenti su ciascuna delle sezioni trasversali. Leffettiva tensione di taglio presente su ciascuna sezione trasversale pu pertanto essere calcolata come:
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Oltre alla verifica al taglio pertanto necessario effettuare anche una verifica alla torsione sullinterfaccia di incollaggio dovuta al meccanismo II.
La massima tensione di taglio dovuta alla torsione definita dividendo il momento torcente il modulo di resistenza polare
per
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Passaggio da elemento ideale RVSE a CLT reale Un pannello CLT reale, a differenza dellelemento ideale RVSE, ha un numero limitato (e dispari) di strati: il numero di strati orientati nelluna e nellaltra direzione non uguale, lo spessore di ciascuno strato pu non essere costante e non pi possibile considerare il piano di simmetria nel mezzo delle tavole. Nella verifica di un elemento CLT si parte da una serie di elementi RVSE, i quali verranno in seguito corretti per descrivere il pannello reale. Si assume che lo spessore delli-esimo elemento RVSE dato dal minore spessore possibile dato da due tavole a contatto, con leccezione delle tavole esterne per le quali lo spessore dellelemento RVSE dato dal minimo tra il doppio dello spessore della tavola stessa e la somma degli spessori della tavola esterna e di quella interna attaccata ad essa. La determinazione degli spessori degli elementi RVSE pu essere calcolato per pannelli CLT a 3, 5, 7 o pi strati. Nel caso di pannello a tre strati, gli spessori ideali possono essere calcolati come da tabella, adottando la numerazione usata in figura. # di RVSE 1 2 Spessore ideale ( ( ) )
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La forza di taglio a cui soggetto li-esimo RVSE in un elemento CLT a n-strati pu essere valutata dalla seguente formula, attribuendo a ciascun RVSE un contributo proporzionale al suo spessore.
()
()
()
per lo
spessore del RVSE i-esimo. Tale valore costante per tutti gli RVSE:
()
Le tensioni sollecitanti di taglio di progetto sono quindi stimate, nel caso di CLT a 3 strati, come Taglio: Torsione:
La verifica richiede che siano soddisfatte le seguenti condizioni, per il taglio e per la torsione: Taglio: Torsione:
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1.
Giunto a tenone con doppia scanalatura sui bordi del pannello e un elemento centrale ligneo di collegamento.
2.
3.
giunto con scalanatura sullo stesso lato di ciascun pannello e un elemento multistrato di collegamento tra i pannelli.
Mezzi di collegamento: 1. M6 viti autoperforanti senza rondelle 2. M6 viti autoperforanti con rondelle 3. M8 viti autoperforanti senza rondelle 4. M8 viti autoperforanti con rondelle 5. 3.1 mm chiodi lisci 6. 3.1/3.4 mm chiodi a gambo filettato
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Caratteristiche dei pannelli Il cosiddetto effetto laminazione e la sua influenza sulla resistenza del giunto e la sua duttilit sono tenuti in conto al pari dellinfluenza del numero degli strati in relazione alla configurazione geometrica del giunto; per esempio, nel caso di un giunto a tenone su un pannello 3S, lesecuzione di una scanalatura nel mezzo di ciascun bordo del pannello comporta la rimozione dello strato centrale nellarea del collegamento, rimuovendo del tutto leffetto della laminazione incrociata. I pannelli analizzati sono composti come segue: pi del 90% delle tavole longitudinali sono C24, il resto C16; pi del 30% delle tavole trasversali sono C24, il resto sono C16; ciascuna tavola in collata sulla faccia e sui bordi senza vuoti; i valori medi, minimo e massimo della densit sono: media m=475kg/m3, minima
min=427kg/m3
, massima max=504kg/m3.
Geometria dei bordi I seguenti tre tipi di bordi sono i pi usati nelle costruzioni con pannelli di legno. Il tipo-A usa due strati di connettori che lavorano in serie; ci ottenuto raddoppiando il numero di connettori i quali, comunque, hanno due piani di taglio ciascuno.
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Il tipo-B il tipo pi rapido di giunto perch richiede un solo strato di connettori e non necessita dellinserimento (e la preparazione) di un ulteriore elemento ligneo.
Il tipo-C usa due strati di connettori che lavorano in serie; ci p ottenuto raddoppiando il numero di connettori, ma a differenza del tipo-A, ciascuno connettore ha un solo piano di taglio. Questo risulta essere il tipo di geometria meno efficiente tra quelli testati e non applicabile su pannelli a 3 strati. Tipi di connettori Dai dati dichiarati dal produttore, per le viti la capacit ultima di fu=1000 N/mm2, mentre per i chiodi di fu=600 N/mm2. Risultati del confronto Si riportano i risultati in termini di tempo di assemblaggio e di costi totali considerando: 0,16 per vite 0,015 per rondella 25.00 per ora lavorativa
Il confronto svolto in relazione alla stessa resistenza della connessione (50 kN) calcolata secondo EC5.
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Confronto, intermini di costo, tra connessioni con viti e con chiodi (tipo-A, 5S)
Confronto, intermini di costo, tra connessioni con viti e con chiodi (tipo-B, 5S)
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Confronto, intermini di costo, tra connessioni con viti e con chiodi (tipo-C, 5S)
In termini di costi, si osserva come la connessione con chiodi risulti notevolmente pi economica rispetto alla stessa con viti. Il pi economico tipo di connessione risulta essere il tipo-B con lutilizzo di chiodi. Per quanto riguarda il comportamento meccanico delle unioni, si osservata in modo apprezzabile la presenza delleffetto tirante nelle connessioni di tipo-C per effetto della maggiore penetrazione della zona filettata nel secondo strato di legno.
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20
Il capitolo 11.7 descrive le caratteristiche dei materiali e prodotti a base di legno. In esso sono descritti in modo esplicito il legno massiccio (capitolo 11.7.2), il legno con giunti a dita (capitolo 11.7.3) e il legno lamellare incollato (capitolo 11.7.4). Appare evidente come l'XLAM non rientri in nessuna di queste 3 categorie e non sia quindi oggetto di questi capitoli o di un altro capitolo specifico delle NTC. L'XLAM oggetto del capitolo "11.7.6 Altri prodotti derivati dal legno per uso strutturale", che rimanda alle procedure di qualificazione del capitolo 11.7.10.
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Coefficiente di sicurezza sul materiale Valori caratteristici delle resistenze resistenza a flessione resistenza a trazione parallela alla fibratura resistenza a trazione perpendicolare alla fibratura resistenza alla compressione parallela alla fibratura resistenza alla compressione perpendicolare alla fibratura resistenza al taglio Modulo elastico [Mpa] modulo di elasticit medio parallelo alla fibratura modulo di elasticit paralello alla fibratura modulo di elasticit medio perpendicolare alla fibratura modulo di taglio medio massa volumica [kg/mc]
M [Mpa] fm,k ft,0,k ft,90,k fc,0,k fc,90,k fv,k E0,mean E0,05 E90,mean Gmean g,k,mean
1,25 24 16,5 0,4 24 2,7 2,7 11600 9400 390 720 380
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Valori sezionali
Sistema di riferimento adottato per lanalisi 1 -d del pannello EAef EIef GAef 1,585E9 N 9,241E11 Nmm 2,21E7 N
Carichi
Il carico permanente agente sulla copertura il solo peso proprio della stessa:
Verifiche Le verifiche sui pannelli sono svolte utilizzando il software CLTdesigner, sviluppato per holz.bau forschungs gmbh.
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Flessione
Con un grado di sfruttamento del 12,4%, la sezione risulta ampiamente verificata a taglio. Deformazione (SLE)
Con un grado di sfruttamento del 68,5%, la verifica di deformazione del pannello risulta soddisfatta.
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Taglio nel piano Nel caso in esame, la massima forza di taglio per unit di lunghezza applicata ai pannelli nel loro piano dovuta alla combinazione di carico da vento lungo Y, per la quale, dal modello FEM, si ricava un valore massimo t1 27 mm . # di RVSE Spessore ideale ( ( ) )
t2
19 mm
t3
27 mm
Taglio Mpa 2,53 Mpa 0,48 1,45 0,9 Mpa 3,10 Mpa 1,55 Verifica: 0,81 < 1 OK
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Half-lap joint
Collegamento pannello-pannello
La resistenza della connessione legno-legno determinata tramite la teoria di Johansen (EC5 EN1995-1-1) quale la minore resistenza determinata per i vari meccanismi di taglio dellunione.
Si riportano le formule per il calcolo della resistenza a taglio del giunto per collegamento a semplice sezione resistente per il caso di unioni legno-legno riferite alle modalit di rottura a-f di figura:
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dove: segue: e sono la resistenza a rifollamento caratteristica delle due sezioni di legno
diametro dellelemento di collegamento gli spessori dei legni da collegare il momento di snervamento caratteristico del mezzo di unione, calcolato come
o Dove o
la resistenza ultima caratteristica a trazione dellacciaio; fattore riduttivo del momento plastico per tenere in considerazione
leffettivo comportamento allo stato limite ultimo del chiodo. o il modulo di resistenza plastico per chiodi a gambo cilindrico,
la resistenza caratteristica allestrazione dei connettori; La norma europea al 8.5.2 e quella italiana al B 7.8.5.2 prevedono che la resistenza allestrazione o resistenza a trazione dellacciaio; o resistenza a schiacciamento del legno sotto la rondella. La resistenza a schiacciamento deve essere valutata assumendo una resistenza caratteristica a compressione sullarea di contatto sotto la rondella pari a 3fc,90k di un bullone
(per lo spinotto viene assunta nulla in quanto si sfila) deve essere assunta pari al minimo tra:
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Verifica
Diametro Numero viti Lunghezza vite Resistenza caratteristica a rifollamento Massa volumica caratteristica pannello Diametro del mezzo d'unione Spessore di ciascun elemento da collegare Valore riduttivo del momento plastico Modulo di resistenza plastico per chiodi a gambo cilindrico Momento di snervamento caratteristico Resistenza ultima caratteristica a trazione acc. Resistenza caratteristica ad estrazione d n t 8 mm 14 70 mm
18,02 Mpa 410 Kg/mc 8 mm 36,5 mm 0,78 85,33 mmc 40,11 KNmm 600 Mpa 21,96 KN 1,84 KN
La capacit resistente per i vari meccanismi di rottura calcolata secondo la teoria di Johansen
Meccanismo a b c d e f Fv,rk 5,26 kN 5,26 kN 2,64 kN 3,32 kN 3,32 kN 4,37 kN
Si adotta pertanto una capacit resistente caratteristica pari a Il taglio nel piano sollecitante ricavato da modello FEM, esclusi alcuni valori di picco, stimato essere
kmod 0,9 V kN/m 25
La verifica risulta pertanto soddisfatta utilizzando 16 viti M8 per metro, disposte ad interasse di 60 mm. 28
Linterasse stabilito risulta superiore a quello minimo definito da CNR-DT 206/2007 7.8.5. () interasse tra i baricentri dei fori nella direzione ortogonale alla fibratura Interasse tra i baricentri dei fori nella direzione ortogonale alla fibratura Distanza dall'estremit scarica al foro nella direzione della fibratura a1 a2 a3c 90 90 90 Minimo (mm) 40 60 80 Progetto (mm) 60 60 80
Verifica OK OK OK
Si sottolinea comunque la necessit di svolgere analisi pi accurate nelle zone critiche, evidenziate in figura.
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5. Bibliografia
Bernasconi, A. (2011). Il calcolo degli elementi strutturali di XLAM: normative e DM08, documenti di riferimento ed esecuzione. (p. 30). www.promolegno.com. Bogensperger, T., Moosbrugger, T., & Silly, G. (2010). Verification of CLT-plates under loads in plane. WCTE, (p. 10). Follesa, M., Brunetti, M., Cornacchini, R., & Grasso, S. (2010). Mechanical in-plane joints between cross laminated timber panels. WCTE, (p. 6). Thiel, A., & Schickhofer, G. (2010). CLTdesigner - A software tool for designing cross laminate timber elements: 1D-plate-design. WCTE, (p. 6).
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