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Guida allAnalisi dei

Materiali Compositi
Sei importanti considerazioni sullanalisi FEM dei compositi

I laminati in materiale composito trovano la loro principale applicazione in molti prodotti militari e di consumo. Sebbene i
compositi diano vantaggi in termini di resistenza e peso, questi aspetti positivi sono accompagnati da caratteristiche meno
apprezzabili quali fragilit, scarsa resistenza ambientale ed a elevata temperatura. In pi, le propriet meccaniche dei
compositi vengono spesso influenzate dal processo di fabbricazione.
Da un punto di vista analitico questa variabilit ha portato a diversi problemi. Per chi fosse totalmente privo di conoscenze
su questo tipo di materiali, i compositi hanno unenorme variabilit di propriet, e pertanto risulta impossibile individuare a
priori un dimensionamento comune senza aver prima definito con esattezza quale tipologia di compositi impiegare. Per
molti materiali metallici il modulo di Young (o modulo di Elasticit) relativamente costante e poco variabile in funzione
della lega, allinterno del medesimo tipo (es. acciaio, alluminio, etc.). Questo valido per molti metalli comunemente usati,
ed aiuta enormemente durante i progetti preliminari.
Sfortunatamente, questo non valido per i compositi, pertanto occorre prestare una particolare attenzione ai dati del
materiale, anche nei progetti preliminari. La variabilit aggiuntiva sulla resistenza, che dipende dallorientamento delle
fibre, fa si che la determinazione analitica della rottura sia complicata.
Questa guida ai compositi concepita per aiutare a rispondere alle sei domande pi comuni riguardanti lanalisi strutturale
di componenti realizzati con questi materiali.
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Di quali dati ho bisogno per l'Analisi ad Elementi Finiti (FEA)


di compositi rinforzati in fibra e come li ottengo?

Diversamente dai dati sulle propriet dei materiali metallici isotropi come lacciaio e lalluminio, i dati sulle propriet dei
materiali compositi sono di solito riservati e non disponibili in fonti pubbliche come il Metal Handbook o MIL-HDBK-5, o
quello che ora il MMPDS. Tipicamente, un analista di compositi pu ottenere i dati dal produttore o attraverso test di
laboratorio.
I materiali compositi hanno generalmente rigidezza e resistenza che dipendono dall'orientamento, pertanto vengono
tipicamente modellati usando propriet di materiale di tipo ortotropo. Nel seguito ci sono alcuni dati di input tipici di
materiali 2D ortotropi per laminati in composito:

Longitudinal Modulus

Longitudinal Tensile Failure Stress

Lateral Modulus

Lateral Tensile Failure Stress

Poissons Ratio

Longitudinal Compressive Failure Stress

In-Plane Shear Modulus

Lateral Compressive Failure Stress

Longitudinal Transverse Shear Modulus

Shear Failure Stress

Lateral Transverse Shear Modulus

Gli Stress di Rottura (menzionati sopra) non sono strettamente necessari per eseguire una analisi FEM di compositi. Tuttavia
sono indispensabili per applicare le teorie First-Ply Failure e generare quindi un Failure Index. Alcune delle Teorie di Rottura
utilizzate nelle analisi FEM sono: Hill, Hoffman, Tsai-Wu, Max Stress, Max Strain, NASA LaRC02 e Puck. Queste teorie
utilizzano gli stress calcolati dal FEM su ciascuna lamina del composito (ply-by-ply) e gli mettono in relazione con
lammissibile del materiale per generare un Failure Index per ply di ogni elemento. La convenzione dice che il Failure Index
maggiore di uno indica la rottura del primo ply. Lanalisi di First-Ply Failure indica che almeno un ply si danneggiato ed
possibile che tale danneggiamento si estenda agli altri ply.

Dopo che ho eseguito lAnalisi ad Elementi Finiti di un composito,


quale tipo dinformazioni posso ottenere dai risultati?

Guardando il contour plot dei Failure Index, le regioni critiche (dove il


Failure Index maggiore di 1) possono essere individuate
rapidamente. I ply critici con i Failure Index maggiori possono essere
mostrati in formato visivo. Tutti le diverse componenti di stress, come
il fiber stress, il transverse fiber stress, lin-plane shear stress, e gli
interlaminar shear stress, possono essere mostrate per ogni ply.
Gli in-plane Failure Index sono indici di fibra e/o matrice danneggiata.
Per prevedere la delaminazione dei ply, gli interlaminar shear stress in
output possono essere comparati agli Interlaminar Shear Stresses (ILS)
ammissibili allinterfaccia tra i ply.
Nel caso dei laminati con architettura a sandwich, alcuni codici FEA
hanno anche la capacit di calcolare il modo di rottura per instabilit
locale come: il wrinkling, il dimpling, ed il crimping. Di solito per questo
scopo sono usate equazioni empiriche disponibili in letteratura.
Figura 1: Failure index massimo per un telaio da
bicicletta in fibra di carbonio.

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Posso cambiare facilmente la laminazione di un composito


(numero di ply, angoli di orientamento della fibra, spessori dei ply...ecc.)
ed osservare come il nuovo layup risponde alle mie condizioni di carico?

Questo esattamente il vantaggio per il quale lAnalisi


agli Elementi Finiti dei compositi concepita! Con il FEM
possibile eseguire facili e veloci interazioni sul layup del
composito per osservare come cambiano i risultati
dellanalisi.

Figura 2: Esempio di interfaccia di input da Femap per la


creazione diretta e la modifica dei layup.

Usando una definizione di composito layered (NASTRAN


PCOMP) e elementi di tipo shell, non c bisogno di
alterare la geometria originale. La maggior parte dei
programmi FEA utilizza una interfaccia a tabella dove
lanalista pu velocemente creare il layup di un
composito tramite la selezione di materiali predefiniti,
inserendo i dati relativi agli angoli di orientazione delle
fibre e lo spessore dei ply. Dopo che lanalista ha lanciato
un primo run di analisi, la tabella che definisce la
laminazione consente allingegnere di cambiare
agevolmente i parametri precedentemente settati nel
layup. Le analisi possono quindi essere lanciate di nuovo,
rapidamente e senza difficolt, rilevando i nuovi risultati
per valutare se il lavoro sta procedendo nella giusta
direzione.
Per modellare componenti realizzati con laminazioni che
variano da zona a zona si dovranno definire molteplici
propriet layered ed assegnarle alle corrispondenti
porzioni di mesh.

Cosa motiva lutilizzo di Elementi Compositi 3D Solidi layered


al posto dei pi comuni Elementi Compositi 2D Shell?

Gli stress interlaminari sono uno dei meccanismi di


rottura caratteristici specifici dei materiali compositi.
Nella Teoria Classica di Laminazione (CLT) per gli Elementi
2D Shell si fa lassunzione che gli stress siano planari e che
gli out-of-plane stress siano pari a zero. Dai test fisici sui
compositi si pu riscontrare facilmente che localmente,
lungo i bordi liberi di un laminato, linterlaminar shear
stress pu essere anche molto elevato e potrebbe
provocare delaminazione tra i ply. Questi shear stress
interlaminari si generano per bilanciare i momenti
risultanti prodotti dagli in-plane stress di ply adiacenti.
Molti codici FEM, come NASTRAN, utilizzano una teoria
approssimata del taglio (detta anche short beam theory)
per il calcolo dello shear stress interlaminare in elementi
di tipo shell laminato. Lo sviluppo del metodo FEM ha
recentemente reso disponibile la modellazione dei
Compositi 3D Solidi con elementi esaedrici layered, che
sono in grado di calcolare con precisione lo shear stress
interlaminare, ed quindi possibile valutare il modo di
rottura corretto della delaminazione.

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Un altro fattore che pu indirizzare verso labbandono


della modellazione a shell, a favore dei modelli solidi
layered, la tipologia e la modalit di applicazione dei
carichi (es. carichi concentrati, ortogonali al piano del
laminato) il cui effetto pu risultare approssimato con la
teoria delle piastre e la CLT.

Figura 3: Elementi Compositi Solidi in NEi Nastran per il calcolo


dello shear stress interlaminare pi accurato

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Come posso effettuare una progettazione al di l della Fisrt-ply Failure,


dimensionando la struttura a carichi Ultimi per ottenere un vantaggio di peso?

Questo il campo di applicazione della Progressive Ply Failure Analysis (PPFA). Simulando la rottura progressiva del
laminato, lanalista pu valutare il danneggiamento accumulato da strutture composite in regime non-lineare. In questo
modo pu essere simulata la diminuzione di rigidezza in certi ply ed in certe direzioni (fibra e matrice) e lanalista pu
eseguire il post-processing dei risultati visualizzando, ad esempio, la percentuale di ply danneggiati e la loro localizzazione.
La PPFA ci permette di rispondere a domande come:

Il collasso del primo ply associato alla rottura catastrofica dellintero componente?
In alcuni casi, il carico pu essere tale che la capacit di carico residua di una parte insufficiente a mantenere lintegrit di
un laminato danneggiato. In questo caso, la Progressive Ply Failure Analysis mostrerebbe un rapido cedimento di tutti i ply
rimanenti una volta danneggiato il primo. Questa uninformazione importante per determinare il margine di sicurezza da
considerare in un progetto.

Lo stress si ridistribuisce su ply adiacenti mantenendo la stessa capacit di carico del componente?
In alcuni casi, la rottura di un singolo ply pu comportare semplicemente che il carico venga distribuito su altri ply nel
laminato. In questo caso, una Progressive Ply Failure Analysis mostrerebbe che lequilibrio raggiunto dopo il
danneggiamento di alcuni ply, ma che il componente non collassa. Come per il caso precedente, questinformazione pu
aiutare nella determinazione dei margini di progetto.

Il carico si ridistribuisce sugli elementi adiacenti?


E possibile che il danneggiamento parziale di una sezione possa
comportare una ridistribuzione del carico su zone adiacenti della
struttura. Una progressive failure analysis mostrerebbe il
percorso dei carichi, e questo potrebbe portare a nuove
concezioni di progettazione dei componenti o aree di un
componente che si vengono a trovare sulla nuova load path,
diversa da quella a struttura integra, in modo che essi possano
sopportare un carico maggiore.

Quanto lontana la First-Ply Failure (FPF) dalla


Last-Ply Failure (LPF)?
Se lultimo ply collassa rapidamente dopo il primo ply pu aver
senso usare un approccio FPF per il resto del modello, o per il
resto dei cicli di design. Comunque, questa condizione sarebbe
difficile da dimostrare senza aver condotto almeno una
progressive failure analysis.

Figura 4: Il Grafico mostra la Progressive Ply Failure Analysis


con NEi Nastran. Quando un ply collassa, il carico si
ridistribuisce sugli altri ply adiacenti.

Com levoluzione del danneggiamento dalla FPF alla LPF?


La natura non lineare della progressive failure analysis crea una progressione non lineare dal FPF al LPF. Infatti, possibile
che pochi ply collassino inizialmente, ma che i restanti ply rimangano intatti per una larga porzione del ciclo di carico,
collassando ad un livello di carico specifico. Questinformazione pu essere in grado di fornire le basi per un redesign che
elimina il danneggiamento iniziale, in questo modo estende il range dei laminati intatti considerevolmente. Analogamente,
se la maggior parte dei ply si danneggia immediatamente, e lultimo ply si danneggia alla fine del ciclo di carico, questo
implica che il danneggiamento iniziale riduce notevolmente la capacit di carico del laminato. In questo caso, un approccio
FPF potrebbe funzionare ragionevolmente bene.
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Come distinguo il collasso delle fibre rispetto a quello della matrice,


per ottenere una migliore comprensione dell'inizio della frattura
e della propagazione del danno in una struttura in compositi?

Lapproccio agli elementi finiti tradizionale per le fibre


rinforzate composite prevede di mediare le propriet delle fibre
e della matrice per arrivare ad una rappresentazione omogenea
di ogni layer. Le propriet mediate possono essere ricavate con
test fisici o con un approccio micro-meccanico. Questapproccio
mediato fornisce informazioni limitate sul modo di rottura
esatto ed spesso eccessivamente conservativo per alcuni
scenari di carico.
La MultiContinuum Theory (MCT) supera questi limiti
separando le propriet delle fibre da quelle della matrice,
manipolando ogni costituente composito in modo distinto e
permettendo al modo di danneggiamento di progredire
attraverso un meccanismo multi-step. Lanciando una
simulazione FEM di danneggiamento progressivo con teoria
MCT, i modi di rottura esatti possono essere individuati
attraverso laccesso separato al calcolo del failure index per
fibre e per matrici.
La MCT sviluppata sia per i materiali unidirezionali che per i
tessuti.
Figura 5: Schema logico della MultiContinuum Theory
implementata in NEi Nastran.

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Introduzione allAnalisi FEM


Se stai pensando all'analisi strutturale con il Metodo degli Elementi Finiti (FEM) per la prima volta,
questa guida stata pensata per farti familiarizzare velocemente con le basi di questa tecnologia e
aiutarti a valutare il tipo di software di cui avrai bisogno per lo sviluppo dei tuoi progetti strutturali.
Grazie a questa guida riuscirai a valutare criticamente il software disponibile sul mercato e
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Quando lAnalisi Diventa Non Lineare


La linea di demarcazione tra fenomeni lineari e non lineari molto sottile e spesso il progettista
deve decidere autonomamente quale dei due approcci utilizzare nella realizzazione di un modello
ad elementi finiti.
Grazie a questa guida riuscirai a comprendere le criticit del tuo progetto e a determinare se sia
realmente necessario un calcolo non lineare oppure se una semplice analisi lineare sia sufficiente a
rappresentare correttamente il comportamento del tuo progetto.
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