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HIGHLIGHTS 2007

TRIFIRÒ & PARTNERS AVVOCATI


Trifirò & Partners Avvocati Milano Roma Genova www.trifiro.it
EDITORIALE
Buone feste!
Con la chiusura dell’anno abbandoniamo temporaneamente l’usuale newsletter -
che tornerà regolarmente con l’anno nuovo - per dar luogo agli Highlights, sicuri
che questa nuova iniziativa incontrerà il favore ed il gradimento riscossi dalle
newsletter.
Con gli Highlights raccontiamo la nostra storia e illustriamo l’attività svolta
dallo Studio. L’attualità contiene, infatti, una sintesi delle numerose
tematiche giuslavoristiche e civilistiche affrontate dallo Studio nel corso
dell’anno suddivise per macroargomenti per agevolare la lettura o la ricerca da
parte del lettore. In particolare sono stati scelti i casi di maggiore frequenza o
interesse nonché alcune fra le questioni curate dallo Studio, con una breve
descrizione delle fattispecie esaminate, rinviando per gli
approfondimenti alle future newsletter.
La sezione delle pubblicazioni contiene il riepilogo degli
articoli, commenti ed interviste pubblicati nel corso
dell’anno con il link per scaricare il relativo testo in
formato PDF. Coloro che fossero interessati a ricevere
copia cartacea di uno o più articoli potranno naturalmente
richiedercela. Nella medesima sezione sono altresì indicate
le pubblicazioni on - line curate dallo Studio.
Con gli Highlights segnaliamo in apposita sezione
Avv. Salvatore Trifirò
l’imminente pubblicazione della Quinta Edizione del
Codice del Lavoro contente una raccolta delle
normative essenziali di diritto del lavoro e di più frequente utilizzo da parte degli
operatori del settore in un formato tascabile, nonché la prossima pubblicazione del
Codice Major di Diritto del Lavoro contenente un dettagliato e completo
commento delle normative più importanti del diritto del lavoro.
SOMMARIO
Segue una sezione contenente la rassegna degli eventi, convegni, seminari e master
:: Editoriale 2 curati dallo Studio. Gli Highlights si chiudono con la consueta sezione dedicata ai
contatti, nella quale sono “presentati” i componenti dello Studio a conferma della
:: La nostra storia 3
forte coesione che c’è tra di noi e dell’impegno reciproco che ci proietta nel 2008
:: Attività 5 con lo slancio che ci contraddistingue.
:: Pubblicazioni 14 Con l’augurio di ...volare sempre più su!
:: Eventi 17
A cura di Stefano Beretta, Luca D'Arco, Stefano Trifirò, Francesco Autelitano,
:: Contatti 19 Claudio Ponari, Tommaso Targa e Diego Meucci.

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LA NOSTRA STORIA

T&P: SINTESI DI UNA LUNGA STORIA


É una storia iniziata con Salvatore Trifirò nello studio del prof. avv. Cesare
Grassetti, titolare della cattedra di Diritto Civile all’Università Statale di Milano, Preside
della facoltà di giurisprudenza: uno dei più grandi civilisti del ‘900.
Le radici del nostro Studio sono qui, alla fine degli anni ’50, quando il diritto del lavoro
deve ancora nascere. Fu proprio il prof. Grassetti a indirizzare l’avv. Trifirò verso il diritto
del lavoro. Al primo piano di Via Freguglia 10, giunti sul pianerottolo, si scorgeva, da un
lato, lo studio del prof. Grassetti e, accanto, lo studio dell’avv. Trifirò che, in
collegamento con il suo Maestro, iniziava la propria autonoma attività dedicandosi al
nuovo diritto del lavoro. Gli anni ’60 vedevano l’entrata in vigore di importanti leggi (la
legge sull’appalto di manodopera, la legge sul contratto a termine, la legge sui
licenziamenti individuali del 1966) e il diritto sul lavoro si sviluppava fra tensioni sociali
sfociate alla fine degli anni ’60 in contrasti spesso violenti. Nasceva lo Statuto dei
Lavoratori nel 1970 ed il nuovo processo del lavoro nel 1973: tappe fondamentali che
vedevano l’avv. Trifirò in prima linea a fianco delle imprese, in quel difficile e rischioso
periodo vissuto a metà degli anni ’70.
Lo Studio diveniva subito un riferimento per il mondo imprenditoriale, non solo milanese
ed il contributo dato allo sviluppo nei rapporti fra le parti sociali e alla giurisprudenza è
scritto negli annali giuridici. Alla fine degli anni ’70, inizi anni ’80, giungevano pressoché
contemporaneamente in Studio due giovani, Stefano Beretta e Giacinto Favalli,
provenienti da esperienze negli uffici legali di due grandi società: l’Alfa Romeo e Sit
Siemens ed iniziavano con l’avv. Trifirò (e la sua segretaria, Carla Ferraris, oggi con
posizione e funzione dirigenziale), un cammino che ha visto lo Studio in costante crescita.
A fine 1984 lo Studio, composto da oltre dieci persone, si trasferiva negli attuali locali del
quinto piano di via San Barnaba, 32. Per dare continuità e compattezza allo Studio, l’avv.
Salvatore Trifirò volle costituire un’associazione professionale con Paola Trifirò, Beretta e
Favalli; nel 1986, nasceva lo “Studio dell’avv. Salvatore Trifirò e Associati”.
Successivamente entravano a far parte dell’associazione Stefano Trifirò, Bonaventura
Minutolo e Vittorio Provera con i quali si costituiva il nucleo dei soci “anziani”. E poi i
partners senior Anna Maria Corna e Giorgio Molteni, ed i partners junior (Mario
Cammarata, Marina Olgiati, Luca Peron e Marina Tona) sino ai recenti ingressi di altri
Colleghi.
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La crescita dello Studio ha portato all’apertura di nuove sedi: quella di Roma, sul
Lungotevere Michelangelo e, da ultimo, quella di Genova, nella centrale Piazza della
Vittoria, che garantiscono una immediata assistenza ai clienti in loco e soddisfano
esigenze di decentramento, indispensabili anche nella attuale civiltà tecnologica che
riduce ogni distanza. I locali di Via San Barnaba si sono nel tempo ampliati ed oggi lo
Studio occupa cinque piani del palazzo e l’associazione professionale, oggi denominata
Trifirò & Partners, ha allacciato rapporti internazionali nelle principali nazioni
europee e dall’anno scorso anche in Cina.
L’organizzazione dello Studio è suddivisa in team, composti da professionisti e personale
di segreteria, ognuno dei quali fa riferimento a un socio fondatore o a un partner senior.
Un momento di incontro è il meeting del venerdì mattina, alle 7.45, quando ci si ritrova
per la programmazione dell’attività settimanale e lo scambio di informazioni.
Le prestazioni professionali non si limitano solo al diritto del lavoro, che pur resta il
tratto distintivo, ma si estendono a tutte quelle materie collegate con le attività
imprenditoriali e, quindi, in particolare al diritto civile, contrattuale, societario ed
inoltre al diritto bancario, fallimentare, assicurativo e locativo.
Lo Studio è sempre stato attento alle innovazioni tecnologiche; è stato fra i primi a
collegarsi con la Banca dati della Corte di Cassazione e a disporre di una rete che collega
fra loro le diverse sedi. L’attività dello Studio, sia nel campo del diritto del lavoro che in
quello del diritto civile, non è indirizzata solo alla gestione del contenzioso.
La consulenza ha un ruolo fondamentale, in special modo quella preventiva, che spesso
evita il contenzioso o che, comunque, lo indirizza nei giusti binari sin dagli inizi,
nell’ambito di una indispensabile e fattiva collaborazione con le strutture aziendali. Ed
accanto a tali attività vi è anche quella che consente di trasferire competenze e
conoscenze con la partecipazione ai convegni, a studi, all’attività formativa di
professionisti e di strutture aziendali, agli interventi sulla stampa, alla redazione di
articoli per le riviste specializzate, alla produzione di commentari quali il Codice di
Diritto del Lavoro alla cui redazione ha concorso l’intero Studio.

É, perciò, con orgoglio, che tutto lo Studio ha


partecipato alla premiazione del Capostipite,
che quest’anno ha ricevuto la medaglia d’oro
per i cinquant’anni di professione e che
recentemente è stato riconosciuto come leader
indiscusso nel campo nazionale del diritto del
lavoro con la nostra collocazione, unico Studio
in Italia, in prima fascia per il diritto del lavoro.
Avv. Salvatore Trifirò
Medaglia d’oro per i 50 anni di professione

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ATTIVITÁ

Lo Studio fornisce assistenza giudiziale e stragiudiziale a società di grandi, medie e piccole


dimensioni, di qualsiasi settore merceologico privato (industria, commercio, banche e finanza,
assicurativo, chimico farmaceutico, turismo, spettacolo, editoria, trasporti, autotrasporti,
sanità, postale) e pubblico, nonché a dirigenti ed amministratori, sia per quanto attiene a
questioni connesse con il diritto del lavoro che con il diritto civile.

DIRITTO DEL LAVORO


Per quanto attiene al “diritto del lavoro” ecco una breve panoramica delle questioni di maggior interesse
affrontate dallo Studio suddivise per macroargomenti

:: RAPPORTI DI AGENZIA
Accanto alla più tradizionale attività di assistenza in materia giuslavoristica, nel corso di quest’anno lo Studio ha trattato
numerose questioni relative a rapporti di agenzia in favore di importanti società con rete agenziale di dimensioni
medio-grandi, operanti nei settori manifatturiero, del terziario e dei servizi, ivi compresi quelli assicurativi e bancari.
In tema di agenzia commerciale, il tema più ricorrente e dibattuto ha riguardato l’indennità di cessazione del
rapporto ai sensi dell’art. 1751 cod. civ. (c.d. “indennità europea”) e i rapporti tra questa
normativa e le indennità supplementare e meritocratica previste dagli AEC dei settori industria e
terziario, alla luce delle recenti sentenze della Corte di Giustizia Europea e di Cassazione che hanno affermato
che l’indennità contemplata dall’AEC rappresenta per l’agente un trattamento minimo garantito, che può essere
considerato di maggior favore soltanto nel caso in cui, in concreto, non spetti all’agente l’indennità di legge in
misura superiore. In tal modo viene riaffermato uno spazio residuale alla contrattazione collettiva, che può
continuare a trovare applicazione in tutti i casi in cui non sia dimostrata la sussistenza dei requisiti di legge, ovvero
quando la loro applicazione porti ad un importo inferiore a quello che spetterebbe in base ai criteri dell’accordo
collettivo. Ciò comporta per l’agente l’onere di provare in modo rigoroso la sussistenza dei requisiti stabiliti
dall’art. 1751 cod. civ., in mancanza dei quali troverà applicazione la normativa contrattuale stabilita dagli accordi
economici collettivi di settore (indennità suppletiva di clientela e meritocratica). L’esperienza maturata dallo
Studio, sia in fase stragiudiziale sia in fase giudiziale attraverso una presenza continuativa nei vari Tribunali sul
territorio nazionale, ha consentito di impostare le più opportune e convenienti strategie difensive.
Sempre nell’ambito delle controversie di agenzia, sono stati seguiti casi peculiari in cui l’agente, oltre alla gestione
di un proprio portafoglio di clienti, era altresì chiamato a svolgere prestazioni accessorie di selezione, formazione,
affiancamento e coordinamento di altri agenti (c.d. super agente), in virtù della quali l’agente rivendicava la natura
subordinata del rapporto. In tema di agenzia lo Studio ha assistito la clientela nella modifica delle condizioni
contrattuali ed in particolare per quanto attiene alla variazione della zona, delle provvigioni etc., nonché su
questioni quali il patto di non concorrenza e la sua eventuale modifica con riferimento a rapporti in essere
antecedentemente alle modifiche normative succedutesi nel tempo. Di particolare interesse si segnala lo studio
della qualificazione giuridica del rapporto di lavoro con alcuni addetti alla promozione dei prodotti di una società.

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Quest’anno ci si è occupati anche di casi in cui i clienti, a fronte di pretesi contratti di “consulenza commerciale”,
hanno, di fatto, prestato attività di agenzia e, in seguito al recesso del preponente, rivendicano il diritto al
pagamento delle indennità di mancato preavviso e di cessazione del contratto, oltre al versamento dei contributi
previdenziali all’Enasarco.

:: COLLABORAZIONI A PROGETTO, PARASUBORDINAZIONE


E LAVORO AUTONOMO
Lo Studio presta qualificata consulenza ed assistenza nella predisposizione di contratti per l’instaurazione di rapporti di
lavoro, a progetto, parasubordinati o autonomi, suggerendo alla clientela le tipologie più opportune e corrette all’esito delle
normative succedutesi nel tempo e gli orientamenti giurisprudenziali.
Tra le questioni più significative seguite dallo Studio, anche per l’attualità e risonanza mediatica dei temi trattati,
menzioniamo il cospicuo contenzioso generato dai rapporti di collaborazione a progetto nell’ambito
dei “call center” e, più in generale, dei servizi di telecomunicazione, in seguito alla circolare del
Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 17 del 14 giugno 2006, secondo cui nelle attività “in
bound” (risposta alle chiamate dell’utenza) non sarebbe configurabile un genuino progetto né una effettiva
autonomia degli operatori telefonici. L’assistenza prestata dallo Studio in favore di società clienti che gestiscono
“call center” con centinaia di operatori ha riguardato sia la gestione dei contenziosi promossi dai collaboratori,
attraverso la predisposizione delle difese e delle strategie più opportune per ricercare soluzioni transattive globali,
sia la gestione giudiziale del contenzioso con l’INPS per pretese omissioni contributive e con le DPL per pretese
sanzioni pecuniarie, conseguenti alla riqualificazione in sede ispettiva dei rapporti di collaborazione a progetto.
Lo Studio è stato, altresì, attivo nel prestare consulenza di supporto alla gestione della procedura di
“stabilizzazione” dei contratti di collaborazione a progetto prevista dalla legge finanziaria 2006, il cui iter
prevedeva la stipula di un accordo sindacale aziendale, la sottoscrizione di un accordo transattivo con il lavoratore,
il versamento di un contributo ridotto alla gestione separata INPS e la presentazione all’Istituto di tutta la
documentazione.

:: SOMMINISTRAZIONE ED APPALTO
Nel corso di quest’anno lo Studio ha trattato molteplici questioni inerenti contratti di
somministrazione ovvero di appalto assistendo le società nella predisposizione e stipula dei
contratti ovvero nel contenzioso sorto dall’utilizzo di tali tipologie contrattuali.
In particolare, sono stati seguiti casi promossi da dipendenti di società fornitrici di
manodopera reiteratamente utilizzati da una medesima azienda per svolgere le stesse
mansioni, dapprima in virtù di successivi contratti di fornitura, più volte prorogati,
stipulati ai sensi della l.n. 196/97 e, successivamente, ai sensi della disciplina della
somministrazione di manodopera introdotta dal d.lgs. n. 276/03. Sono stati seguiti
casi di appalto nei quali sono state convenute in giudizio le società utilizzatrici/
appaltanti per il pagamento in via solidale delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti
delle società appaltatrici insolventi, ovvero per la rivendica della natura subordinata
da parte di lavoratori utilizzati. Tra le questioni di maggiore interesse trattate dallo
Studio nel corso del 2007 segnaliamo il caso di una nota azienda multinazionale che,
essendo in procinto di esternalizzare l’attività attinente la promozione di alcuni
prodotti specifici, ha chiesto un parere in merito alla idoneità di alcuni istituti
contrattuali individuati per raggiungere lo scopo prefissato (cessione di ramo
d’azienda, appalto di servizi e associazione in partecipazione) e ai rischi connessi.
In tale occasione ci si è soffermati in particolare sui limiti soggettivi e oggettivi del
regime di solidarietà tra appaltante e appaltatore per i crediti dei lavoratori
dell’appaltatore previsto dall’art. 29, comma 2, del D.Lgs. n. 276/2003 (Riforma
Biagi), con particolare riferimento all’ipotesi in cui i lavoratori dell’appaltatore
prestino la propria attività nell’ambito del medesimo periodo temporale in favore di
diversi appaltatori.
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:: IL RAPPORTO DI LAVORO
Nel corso di quest’anno lo Studio ha trattato numerose e delicate questioni inerenti la costituzione, lo svolgimento e la
cessazione del rapporto di lavoro, assistendo le società in ogni momento, dalla predisposizione della lettera di assunzione, con
l’inserimento delle clausole più opportune alla luce delle esigenze del cliente, alla valutazione di episodi disciplinari ed alla
conseguente contestazione, ovvero alla valutazione della modifica degli elementi del rapporto (con conseguente predisposizione
della lettera di trasferimento, o di modifica delle mansioni).
Tra le vicende più significative, anche per l’attualità, le dimensioni del contenzioso e la risonanza dei temi trattati,
si evidenziano le controversie scaturite dal ricorso alle tipologie speciali del lavoro ed in particolare quello a
tempo determinato stipulato soprattutto nel settore aeroportuale ed in quello postale.
Per quanto attiene alle tipologie contrattuali si segnala che lo Studio vanta notevole esperienza nel campo del
rapporto a tempo parziale assistendo la società sin dal momento della predisposizione del contratto con
l’eventuale inserimento di clausole flessibili o elastiche nonché nella gestione del relativo contenzioso. Nel corso
di quest’anno lo Studio ha affrontato rilevanti questioni inerenti la rivendica da parte di lavoratori part-time di
indennità risarcitorie per la variazione unilaterale dell’orario di lavoro, nonché di questioni inerenti il preteso
consolidamento (trasformazione da part-time a full-time) ovvero di trasformazione da full-time a part-time.
Sempre con riferimento all’orario di lavoro, lo Studio si è occupato di assistere le aziende nella stipula di
contratti aziendali circa la distribuzione della prestazione lavorativa settimanale (orario multiperiodale), nonché
delle controversie scaturenti dalle pretese connesse con lo svolgimento di lavoro straordinario, notturno o festivo,
ovvero con la mancata fruizione di riposi giornalieri, settimanali ovvero ferie. Tra le questioni esaminate
quest’anno si segnalano il c.d. tempo tuta (cioè il preteso pagamento del tempo impiegato nella vestizione e
svestizione degli indumenti di lavoro), nonché le questioni connesse con la pretesa fruizione dei riposi settimanali
in occasione dei turni di reperibilità. Per quanto attiene alla retribuzione, tra le questioni di maggiore interesse,
si segnala che lo Studio si è occupato approfonditamente delle c.d. stock options soprattutto alla luce delle
modifiche intervenute nel 2006 (dapprima con il “decreto Bersani” e successivamente con il “Collegato alla
Finanziaria”) che ne hanno fortemente limitato la fruizione. Particolarmente controversa è stata la vertenza
inerente la pretesa equiparazione a retribuzione delle mance ai croupiers delle case da gioco.

:: SICUREZZA SUL LAVORO, MALATTIA, INFORTUNI E


MALATTIE PROFESSIONALI
Lo Studio ha fornito appropriata consulenza a numerose società sotto il profilo della prevenzione e sicurezza sul lavoro anche
alla luce delle normative introdotte quest’anno, occupandosi, tra l’altro della predisposizione documentazione di delega di
responsabilità e della tenuta dei contatti con i RLS, gli RSPP e gli enti preposti.
Di particolare interesse si segnala lo studio della prevenzione e del controllo del tasso etilometrico sui lavoratori
anche con riferimento ad attività non ricompresse nell’elenco ministeriale emanato ai sensi dell’art. 15 della L.n.
125/2001. Lo Studio si è, altresì, occupato della gestione di infortuni e/o malattie professionali sin dal momento
dell’accadimento sino alla fase giudiziale azionata dal lavoratore. Particolarmente delicata, poi, è stata la questione
relativa al caso di un lavoratore affetto da una patologia infettiva resa nota all’azienda a distanza di diversi anni
dall’insorgenza della patologia in occasione di una richiesta di riconoscimento di invalidità, ovvero quelle di eredi/
congiunti che hanno lamentato il risarcimento del danno per il decesso di un lavoratore a causa mesotelioma
pleurico per presunta esposizione ad amianto, ovvero per patologie tumorali connesse con la presunta esposizione
ad agenti chimici. Lo Studio si è inoltre occupato di controversie relative alla risoluzione del rapporto con
dipendenti per superamento del periodo di comporto, ovvero per inidoneità sopravvenuta alle mansioni, in
situazioni nelle quali il dipendente lamentava la causazione della malattia ovvero della inidoneità alla mansione a
presunti comportamenti illegittimi. Nell’ambito delle questioni connesse con la salute sul luogo di lavoro, si
segnala per l’attualità e la risonanza mediatica, il tema del mobbing affrontato dallo Studio sia attraverso la
tenuta di convegni specifici, sia nell’assistenza giudiziale e stragiudiziale delle società convenute in giudizio per il
risarcimento di lamentati danni biologici, professionali, esistenziali o morali. Tra le controversie sorte sul punto,
quest’anno, si evidenziano la lamentata molestia di 2 dipendenti da parte del proprio responsabile, nonché quella
promossa da un dipendente per il mancato inquadramento superiore e perché ripetutamente sanzionato
disciplinarmente.
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:: CESSAZIONI DI RAPPORTO
Un settore tradizionale in cui lo Studio ha pluriennale esperienza è quello della gestione delle problematiche legate alla
risoluzione del rapporto di lavoro, trattato in tutti gli aspetti che concernono l’uscita del dipendente dall’azienda sia esso su
base consensuale o unilaterale. Anche in questo settore lo Studio fornisce assistenza “a tutto campo”, intervenendo sia
nell’ambito delle trattative stragiudiziali per il bonario componimento della lite, sia nelle procedure legali e/o contrattuali
che precedono i licenziamenti collettivi, come nel settore del credito o assicurativo, sia in caso di instaurazione di giudizi
innanzi al Giudice del lavoro.
Le controversie seguite riguardano indifferentemente i licenziamenti individuali e quelli collettivi, presso
tutti i Tribunali nazionali. La profonda conoscenza della materia ha fatto sì che lo Studio si sia trovato a trattare
un’amplissima congerie di fattispecie che vanno dal licenziamento per giusta causa, a quello per giustificato motivo
soggettivo od oggettivo, nell’area della tutela reale ed in quella della tutela obbligatoria ed in quello della libera
recedibilità, senza tralasciare i frequentissimi casi di assistenza dei nostri clienti nella gestione delle risoluzioni dei
rapporti di lavoro del personale dirigente. Accanto a casi “classici” di licenziamento per giusta causa, integranti, in
genere, fattispecie delittuose (furti, truffe, minacce, violenze e così via), ma anche gravi inadempimenti
contrattuali, casi di insubordinazione ecc.., lo Studio ha curato nuove fattispecie connesse con l’evoluzione
tecnologica. Tra gli altri, lo Studio si è occupato di casi che hanno avuto risonanza anche sulla stampa, in realtà
locali, riguardanti furti e reati associativi (associazione in partecipazione), nell’ambito di società della grande
distribuzione, attuati con la complicità di dipendenti e clienti. Lo Studio ha poi seguito altri casi in cui l’uso
indebito dello strumento aziendale dato in dotazione ai dipendenti ha coinvolto nuovi strumenti, in correlazione
con il progresso tecnologico. In particolare, ci siamo occupati delle chiamate senza ragioni di servizio e dell’invio
di sms non consentito, nonché dell’uso di internet non autorizzato. Anche l’abuso nell’utilizzo di internet è stato
fonte di licenziamenti. Segnaliamo il caso di un dipendente, esperto programmatore di computer che, alterando la
configurazione di microsoft internet explorer sul proprio pc, aveva modificato i parametri in modo tale da
abbassare le impostazioni di sicurezza, per poter agevolmente “navigare” su ogni sito. Il medesimo dipendente è
risultato accedere, durante l’orario di lavoro, a siti a rischio, che hanno determinato l’importazione di virus e il
conseguente blocco del pc. Nella fase di intervento effettuato per il ripristino del pc, l’azienda era venuta a
conoscenza che il dipendente navigava con continuità, durante l’orario di lavoro, in siti estranei alle esigenze
aziendali e, in particolare, in siti a contenuto sessuale. Tra le situazioni affrontate quest’anno si segnala anche la
gestione (dalla predisposizione della lettera di contestazione a quella di licenziamento) di fattispecie nella quale un
dipendente per futili motivi ha fisicamente aggredito un collega procurandogli lesioni personali non lievi, ovvero
nella quale un dipendente assente per malattia attestata da certificazione medica, svolgeva altra attività lavorativa
peraltro incompatibile con il dichiarato stato di malattia, ovvero nel caso di lavoratore arrestato per detenzione e
spaccio di stupefacenti, ovvero per l’appropriazione indebita di denaro o di beni aziendali, ovvero di una cassiera
di un supermercato che aveva utilizzato la propria scheda di raccolta “punti fedeltà” in occasione delle operazioni
di cassa effettuate dai clienti della Società stessa. Vanno poi segnalati, accanto ai diverbi litigiosi e alle aggressioni
sul luogo di lavoro, casi di molestie sessuali ai danni del personale femminile: i nostri Tribunali hanno dimostrato
inflessibilità di fronte a casi di molestie sessuali e, in applicazione del codice delle pari opportunità (decreto
legislativo n. 198/2006), hanno ravvisato le molestie in comportamenti indesiderati a connotazione sessuale,
espressi non solo in forma fisica, ma anche verbale, con lo scopo e l’effetto di violare la dignità della persona e di
creare un clima intimidatorio, ostile, umiliante e offensivo. Particolarmente delicata è stata, infatti, la questione di
un lavoratore che a seguito dell’interruzione della relazione amorosa con una collega, la molestava all’interno ed
all’esterno del luogo di lavoro. Altrettanto delicata è stata la controversia sorta all’esito dell’impugnazione delle
dimissioni rese da un dipendente per asserita incapacità di intendere e di volere dovuta all’essere stato
abbandonato pochi giorni prima della celebrazione del matrimonio a causa della presa dei voti ecclesiastici da parte
della mancata sposa.

Lo Studio ha poi seguito numerose procedure di licenziamento collettivo nei settori industriale, commerciale,
bancario e turismo, assistendo le società nella predisposizione delle varie comunicazioni da inviare agli enti
competenti in base alla disciplina contrattuale e legale vigente, nella applicazione dei criteri di scelta del personale
in esubero e nella gestione delle successive controversie.

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L’esperienza dello Studio ha consentito di ottenere pronunce di notevole rilievo che, ad esempio, in tema di
licenziamenti collettivi, hanno visto importanti Corti di Appello discostarsi motivatamente da pronunce della
giurisprudenza di legittimità in tema di modalità di assolvimento degli obblighi di comunicazione di cui all’art. 4
legge 223/91 e di criteri di scelta del personale eccedentario.

:: TRASFERIMENTI DI RAMI D’AZIENDA


Lo Studio si è altresì occupato del contenzioso collegato alle politiche di outsourcing aziendale.
La modifica del modello economico di riferimento e la fortissima concorrenza tra le imprese ha, infatti, indotto
molteplici operatori economici a concentrare la propria attività sul nucleo costituente il “core business”, affidando
all’esterno le attività inessenziali. Il fenomeno dell’esternalizzazione delle attività accessorie e del successivo
acquisto dal mercato dei servizi precedentemente prodotti direttamente è stato, del resto, costantemente
all’attenzione del legislatore, comunitario e nazionale, che, negli ultimi tempi, è intervenuto a più riprese a
disciplinare la materia, individuando, ad esempio, la nozione tipica di ramo d’azienda. Tali fattori hanno fatto sì
che nel corso degli ultimi anni si sia verificato un imponente contenzioso promosso tanto dalle organizzazioni
sindacali, quanto dal personale ceduto che si è spesso opposto a tali processi. L’esperienza maturata dallo Studio,
sia nella fase delle trattative che precedono la cessione d’azienda, che nella fase giudiziale è stata spesso
determinante.

:: PROCEDURE CONCORSUALI
Lo Studio ha dato consulenza nell’ambito di tematiche di procedure concorsuali servendosi sia dell’accesso agli
ammortizzatori sociali, che della conduzione delle procedure di mobilità. Ha dato inoltre assistenza sia
nell’accertamento del passivo, sia nella gestione del contenzioso promosso da dipendenti e collaboratori nei
confronti delle procedure concorsuali.

:: RAPPORTI DI LAVORO DIRIGENZIALE E


RAPPORTI ORGANICI DI AMMINISTRATORI
DI SOCIETÁ
Lo Studio ha dato assistenza ai dirigenti, agli amministratori nell’ambito delle trattative
per l’instaurazione di rapporti di lavoro dirigenziale e/o per il conferimento di mandati e
deleghe in relazione al rapporto organico. Sono stati predisposti contratti e verbali di
delibere assembleari e di CdA. Sono inoltre stati redatti patti di non concorrenza, patti di
stabilità e relative penali.
Al tempo stesso, lo Studio ha fornito assistenza nelle controversie insorte al
momento della cessazione di tali rapporti, sia nell’ambito di trattative stragiudiziali
sia nel caso di instaurazione di giudizi innanzi al Giudice del Lavoro e del Giudice
Ordinario. A seguito dell’entrata in vigore del dlgs. n. 5/2003, quando le
controversie interessano amministratori o direttori generali, sono state affrontate
questioni di natura processuale relative al rito applicabile (rito ordinario, rito del
lavoro, rito societario) ed alla eventuale separazione e/o sospensione dei giudizi
sottoposti a rito differente. Le controversie hanno, altresì, riguardato la
qualificazione del rapporto di lavoro come subordinato o autonomo (consulenza,
agenzia, lavoro a progetto, collaborazione libero professionale), il pagamento della
retribuzione fissa o variabile, il risarcimento dei danni conseguenti
all’emarginazione professionale ovvero alla violazione degli obblighi di fedeltà e
riservatezza.

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Nel corso dell’anno è stato affidato allo Studio, da numerose Società coinvolte nell’applicazione della normativa
introdotta dalla legge finanziaria n. 296 del 2006, l’incarico di individuare soluzioni che consentissero -
nel rispetto delle citate previsioni - l’erogazione di compensi aggiuntivi idonei a remunerare il complesso incarico
e le responsabilità che fanno capo ai Consiglieri/manager di tali Aziende. Difatti, la nuova disciplina motivata da
finalità di contenimento dei costi, ha introdotto rilevanti limitazioni ai compensi dei componenti dei Consigli di
Amministrazione di Società di capitali con partecipazione pubblica, con conseguente limitazione in modo rilevante
della competitività di queste aziende (a tutti gli effetti organizzate in forma di imprese di diritto privato) nella
scelta di manager. Tale disciplina ha avuto un rilevante impatto, considerata la significativa presenza in Italia di
Società, anche di notevoli dimensioni, che si trovano ad essere controllate (totalmente o con maggioranze
qualificate) da tali Enti locali: si veda, ad esempio le Società che gestiscono impianti di produzione di energia,
derivanti dalle vecchie municipalizzate; quelle che hanno in concessione reti autostradali locali; le Società di
gestione di servizi aeroportuali, ecc. L’attività dello Studio è stata così finalizzata ad individuare e proporre
l’adozione di forme di emolumenti integrativi, così da assicurare il giusto riconoscimento economico a
professionalità manageriali strategiche per le stesse aziende, evitando nel contempo che queste stesse Società siano
private di quell’apporto gestionale indispensabile per assicurare una competitiva conduzione, perfettamente
compatibile con le finalità di razionalizzazione e risparmio della spesa pubblica di cui alla legge.

:: CONTROVERSIE SINDACALI
Lo Studio vanta una pluridecennale esperienza in questioni sindacali, fornendo assistenza sia in fase preventiva che di
confronto con le rappresentanze ed organizzazioni sindacali anche per quanto attiene a procedure di trasferimento di ramo
d’azienda ovvero di licenziamento collettivo, nonché per quanto attiene la predisposizione di accordi sindacali. Lo Studio si
occupa altresì di controversie azionate dalle organizzazioni sindacali per asserita condotta antisindacale ex art. 28 Stat. Lav.
Quest’anno sono state esaminate le rivendicazioni avanzate da organizzazioni sindacali non firmatarie dei contratti
collettivi circa la cessione delle quote sindacali (ex art. 26 Stat. Lav.), del divieto a partecipare ad assemblee
sindacali all’interno dell’azienda da parte di soggetti esterni, ovvero della mancata concessione di permessi
sindacali (ex art. 31 Stat. Lav.) a lavoratori la cui carica sindacale non era stata comunicata alla società.
Particolarmente attuale è la consulenza fornita dallo Studio in occasione della richiesta di costituzione di RSA da
parte di organizzazioni sindacali i cui candidati non sono stati eletti nell’ambito delle RSU. Lo Studio sempre in
materia sindacale si è occupato di questioni inerenti la serrata, nonché di azioni risarcitorie nei confronti di
rappresentanti sindacali per scioperi o iniziative illegittime.

:: CONTROVERSIE PREVIDENZIALI
Lo Studio quest’anno ha trattato molteplici importanti questioni inerenti controversie con tutti gli Enti assistenziali e
previdenziali.
In particolare, lo Studio si è occupato dell’opposizione alle cartelle esattoriali emesse dall’INPS nei confronti di
società che hanno beneficiato delle agevolazioni contributive per lavoratori assunti con contratti di formazione e
lavoro sulla base delle normative allora vigenti. Tale contenzioso nasce all’esito di alcune decisioni della
Commissione Europea e della Corte di Giustizia Europea che hanno ritenuto gli sgravi concessi dallo Stato Italiano
incompatibili, ove non ricorrano determinati presupposti, con il mercato comune e condannato lo Stato Italiano
per non aver recuperato detti aiuti. Tra le vicende più significative si segnalano anche le opposizioni sia in sede
amministrativa che giudiziale avverso alle prescrizioni da parte degli Ispettori del lavoro per la pretesa
qualificazione di alcuni rapporti di somministrazione in quelli di natura subordinata, nonché le opposizioni avverso
richieste di pagamento di contributi asseritamente dovuti per la diversa qualificazione del rapporto di
collaborazione o autonomo in quello subordinato e ciò anche con riferimento al settore giornalistico. Altrettanto
significativa è stata l’opposizione a richieste da parte dell’Ente per il pagamento dei contributi nel caso di
lavoratori assunti in mobilità, all’esito della liquidazione di una società essendo stata contestata per la simulazione
di un trasferimento d’azienda tra la società posta in liquidazione e quella che ha assunto i lavoratori poco dopo la
loro collocazione in mobilità. Lo Studio si è altresì occupato dell’opposizione a pretese restitutorie avanzate
dall’INPS nei confronti di Dirigenti che rivestivano anche il ruolo di amministratore.

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Altre questioni delicate affrontate quest’anno riguardano l’opposizione a cartelle esattoriali emesse nei confronti di
Enti Ospedalieri per il pagamento di contributi per maternità in misura maggiore rispetto a quelli previsti per le
aziende private. Con riferimento all’INPGI lo Studio da anni si occupa del contenzioso di società editoriali nei
confronti dell’Ente. Con riferimento all’ENPALS lo Studio ha fornito assistenza a società che operano nel settore
dello spettacolo (ed in particolare quello radiofonico) per quanto alla assoggettabilità a contribuzione per attività
collaterali. Con riguardo all’INAIL lo Studio si è occupato di controversie aventi ad oggetto la rivalsa da parte
dell’Ente all’esito del risarcimento del danno o della rendita riconosciuta a lavoratori infortunati, nonché
dell’opposizione a cartelle esattoriali per la pretesa avanzata dall’Ente circa un diverso criterio di ponderazione in
alcune lavorazioni eseguite nella società interessata, ovvero per la pretesa contribuzione assistenziale dovuta per la
diversa qualificazione giuridica del rapporto. Lo Studio si è altresì occupato della delicata questione connessa con
la concessione dei benefici previdenziali per il personale esposto ad amianto. Lo Studio ha poi gestito il
contenzioso nei confronti dell’Enasarco per il recupero di contributi asseritamente dovuti per la diversa
qualificazione del rapporto di lavoro.

:: ATTIVITÁ DI DUE DILIGENCE


La profonda conoscenza della materia giuslavoristica, cui si aggiunge la speciale sensibilità acquisita dalla pluridecennale
esperienza, ha consentito allo Studio di fornire un’assistenza qualificata in attività di “Due Diligence”, finalizzate ad
analizzare, attraverso la raccolta mirata ed analitica di informazioni e documenti, il valore e le condizioni di un’azienda, o
di un ramo di essa, per la quale vi sia interesse di acquisizione o di investimento.
Infatti, spesso l’acquisizione è un evento che scatena la proposizione di rivendicazioni da parte di lavoratori e
collaboratori, con rischio di riproducibilità in scala dello stesso tipo di azione da parte dei lavoratori dell’azienda
target. Da qui l’importanza di individuare e valutare possibili fonti di rischio o di criticità dell’azienda target,
costruendo al contempo una solida base per l’eventuale negoziazione delle condizioni contrattuali dell’operazione
e mettendo il compratore/finanziatore nella condizione di richiedere garanzie e ampliare la sfera di responsabilità
del venditore anche rispetto a possibili passività potenziali.

DIRITTO CIVILE
Per quanto attiene al “diritto civile” si fornisce una breve panoramica delle questioni di maggior interesse
affrontate dallo Studio suddivise per macroargomenti

:: DIRITTO BANCARIO E FINANZIARIO


Nel corso di quest’anno lo Studio ha trattato molteplici, importanti questioni di diritto bancario e finanziario.
Tra le vicende più significative, anche per l’attualità e risonanza dei temi trattati, menzioniamo: il contenzioso
generato dai casi di default di titoli obbligazionari e, più in generale, dai contratti di
investimento in strumenti finanziari; le controversie fra Imprese e Banche concernenti i contratti
derivati.
Nell’ambito del primo tipo di controversie sono stati seguiti casi peculiari, in cui il cliente della Banca aveva
investito somme consistenti in obbligazioni Cirio utilizzando il denaro del “patrigno”, con connesse discussioni in
ordine al titolare dei diritti patrimoniali rivendicati in giudizio; altro caso in cui giovani clienti della Banca avevano
fatto investimenti speculativi, lamentando la negligenza della Banca per non averli sconsigliati dal fare operazioni
inadeguate considerata la scarsa esperienza dei clienti stessi, ma poi in giudizio è emerso che il vero dominus era il
padre, esperto nel settore finanziario, il quale agiva come “procuratore” dei figli; il caso, ancora, di investitori che
avevano acquistato ingenti quantitativi di bond Argentini, lamentando il danno per le perdite subite, sennonché si
è appurato che il medesimo soggetto investiva da anni in titoli di Stati emergenti ed aveva tratto un lucro
considerevole anche dalle stesse obbligazioni Argentine (prima del default).
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Per quanto riguarda i derivati, le controversie seguite, relative ad importi di centinaia di migliaia di euro,
contrappongono Imprese e Banche e scaturiscono dalla stipula di contratti concepiti in funzione di copertura
rispetto a pregresse operazioni di finanziamento; qui si passa dai casi in cui la struttura finanziaria del derivato è
del tutto inadeguata rispetto alla sottostante operazione di finanziamento, a casi in cui l’Impresa ha “giocato” con
gli strumenti finanziari con finalità speculative. In molti di questi l’assistenza dello Studio ha consentito di
raggiungere accordi, che vanno oltre la “semplice” transazione del singolo contratto, rinegoziando a tutto campo la
finanza dell’Impresa, consentendo alla stessa di ristrutturare il debito ed alla Banca di consolidare ed ampliare il
rapporto con il cliente. In tutti i procedimenti menzionati sono di grande rilievo i temi giuridici discussi, relativi
alla portata dei doveri di informare a carico delle Banche, agli investimenti speculativi da parte di risparmiatori,
alle conseguenze economiche in caso di violazione del contratto di investimento. I processi sono curati
direttamente dallo Studio, con una presenza continuativa nei vari Tribunali sul territorio nazionale. La linea
seguita si fonda sullo sviluppo delle più opportune difese e strategie, individuate caso per caso, con una specifica
considerazione degli obiettivi del Cliente, che hanno spesso consentito, prima di giungere alla sentenza, di
ottenere in via transattiva risultati vantaggiosi. Vi è, poi, da segnalare, nell’ultimo trimestre del 2007, l’entrata in
vigore della normativa “MiFID”, che ha ampiamente modificato la disciplina del Testo Unico della Finanza,
ponendo questioni giuridiche importanti sia in ordine alla contrattualistica, che riguardo al contenzioso, temi in
cui il nostro Studio è stato sin da subito impegnato “in prima linea”.

:: DIRITTO DELLE ASSICURAZIONI. ATTIVITÁ ASSICURATIVA


E CONTRATTI
Il contenzioso più interessante ha riguardato l’attività assicurativa sotto il profilo dei contratti quale scaturente da alcune
innovative sentenze della Suprema Corte di Cassazione.
Viene, anzitutto, in rilievo la questione relativa alle polizze cosiddette “flottanti”, in particolare quella
relativa, con riferimento al menzionato tipo di polizze, alla regolazione del premio che, nelle assicurazioni contro i
danni, veniva determinato anche in relazione ad elementi variabili, quali, ad esempio (nell’assicurazione contro i
furti) l’ammontare complessivo del fatturato della società assicurata, così pure nell’ipotesi di assicurazione RCT/
RCO di imprese industriali e/o commerciali. Al riguardo, le Sezione Unite della Suprema Corte di Cassazione
hanno confermato l’orientamento innovativo portato nel 2005 dalla III Sezione dello stesso Supremo Collegio, il
quale riteneva, sovvertendo un pluriennale orientamento della Corte, che non fosse applicabile nell’ipotesi di
regolazione del premio nella parte variabile, il disposto del II comma dell’art. 1901 c.c., secondo cui il mancato
pagamento della quota di premio variabile e/o la mancata comunicazione, a fine esercizio, dei dati necessari per
procedersi alla regolazione del premio, sospende la copertura assicurativa, legittimando il mancato pagamento
degli indennizzi per i sinistri verificatesi nel periodo di sospensione.
Le Sezioni Unite hanno sostanzialmente confermato il principio
che nella specie non si verifica l’automatica sospensione della
copertura assicurativa, in quanto la determinazione del premio
variabile, secondo le note clausole delle polizze “flottanti”,
comporta che l’adempimento dell’assicurato alle obbligazioni
previste da dette clausole rappresenta un adempimento di
un’obbligazione civile diversa da quella indicata nell’art. 1901
c.c. e, come tale, debba essere valutata con il metro della
buona fede oggettiva, tenendo conto del comportamento di
buona fede tenuto dalle parti nell’esecuzione del contratto del
tempo in cui la prestazione è effettuata e dell’importanza
dell’inadempimento. Sempre sullo stesso argomento, ma in via
più generale, la stessa Suprema Corte ha precisato che, nell’ipotesi di mancato pagamento del premio, la
sospensione prevista dal disposto dell’art. 1901, II comma c.c., non può essere invocata dall’assicuratore
nell’ipotesi in cui questi accetti dall’assicurato il pagamento del premio, senza alcuna riserva circa l’inoperatività
della copertura assicurativa per i sinistri precedentemente occorsi e, quindi, riferiti a quello che dovrebbe essere
considerato un periodo di sospensione della validità assicurativa.
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Non di minore rilievo è stata la problematica relativa alle clausole “claims made”, sulla cui validità e/o
invalidità si discute da tempo, e con particolare frequenza, nell’ultimo quinquennio. La Suprema Corte, dunque,
correggendo parzialmente l’orientamento dei Giudici di merito, ritiene che la clausola in questione non abbia
natura vessatoria per il solo fatto di costituire deroga alla disposizione di cui all’art. 1917, comma I c.c,. dovendo
invece accertare la sussistenza, nello specifico contratto dedotto in giudizio, di clausole generali rispetto alle quali
la clausola “claims made” possa, in concreto, configurarsi alla stregua di una limitazione della responsabilità
dell’assicuratore. É noto, peraltro, che la linea di demarcazione si colloca tra le clausole che sono destinate alla
limitazione della responsabilità dell’assicuratore e quelle che, invece, si prefiggono di delimitare il rischio,
prevalentemente, sotto il profilo oggettivo. La distinzione, apparentemente semplice, diventa complessa se si
considera la polizza di responsabilità civile (nei diversi settori), laddove, ad una disposizione generale, la quale
preveda l’assicurazione, ad esempio della responsabilità civile professionale di un broker, di un professionista, di
un’azienda etc., seguono altre clausole con le quali, in particolare, si stabiliscono delle esclusioni con riguardo a
particolari ipotesi di responsabilità dell’assicurato. Orbene, in tale caso, la Cassazione, confermando un suo
consolidato orientamento, ha ritenuto che trattasi di clausola che limita la responsabilità dell’assicuratore, intesa
come limite di un obbligo di rispondere, rispetto all’obbligazione più generale, assunto con altra clausola, la quale
comporta l’esposizione della Compagnia per tutta l’attività dell’assicurato, che possa coinvolgere la sua
responsabilità nei confronti di terzi.

Per quanto riguarda, invece, l’aspetto riguardante l’attività delle imprese di assicurazione, si registra
un’interessantissima decisione del Tribunale di Milano che, sovvertendo il precedente orientamento della sezione
specializzata, ha ritenuto che la corresponsione all’agente di assicurazione delle indennità, di cui agli artt. da 26 a
33 dell’Accordo Nazionale Agenti, non compensi l’agente uscente per l’avviamento di cui beneficia la Compagnia,
ma rappresenta solo un’anticipazione - da parte della Compagnia - di indennità che l’agente subentrante deve
pagare a quello uscente. Pertanto le menzionate indennità prescindono dall’avviamento trasmesso all’agente
subentrante dall’agente uscente, come peraltro è ritenuto dalla Suprema Corte in due sentenze del 1998, che
videro protagonista ancora il nostro Studio, che riuscì a far ribaltare il contrario orientamento della Corte
d’Appello di Milano. Lo stesso, peraltro, è avvenuto con riguardo ad un contrasto determinatosi nell’ambito di
una sezione del Tribunale di Milano, il quale, appunto con una recente sentenza, ha stabilito che l’agente di
assicurazione non può pretendere le provvigioni sulle quote dei premi, che nell’assicurazione della responsabilità
civile automobilistica, vengono - ex lege - destinati al Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada (FGVS) ed al
Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

:: CONCORRENZA SLEALE
Nell’ambito della concorrenza fra imprese, sono state numerose le controversie relative allo storno di dipendenti, sottrazione di
clientela o di segreti aziendali, violazione di diritti di proprietà intellettuale, concorrenza parassitaria e denigratoria. In tale
ambito, lo Studio ha dato assistenza tanto ad aziende che a dipendenti.
É stata fondamentale la tempestività dell’intervento con l’invio d’urgenza diretto ad ottenere l’inibitoria dei
comportamenti illeciti. Lo Studio assiste anche dipendenti cui è stato contestato il concorso nell’illecito del
concorrente, ovvero le loro responsabilità individuali in relazione alla violazione degli obblighi di fedeltà e
riservatezza e/o patti di non concorrenza. Quando i comportamenti denunciati riguardano la violazione di segreti
ovvero l’inadempimento di una forma inibitoria disposta dal Giudice, la fattispecie ha assunto contorni di rilevanza
penale gestiti sempre con la nostra assistenza.

Lo Studio si è, altresì, occupato della complessa tematica del diritto di accesso alla documentazione
amministrativa esercitato nei confronti di enti pubblici e di società per azioni esercenti pubblici servizi, anche con
riferimento al settore ambientale regolamentato dal D.Lgs. n. 195/2005, fornendo pareri volti a chiarire i limiti
dell’istituto in questione ed assistendo le società interessate nelle controversie conseguenti al diniego di accesso.

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PUBBLICAZIONI
:: RASSEGNA STAMPA: ARTICOLI E INTERVISTE
IL SOLE 24 ORE: 01/03/07
“Mobbing, il risarcimento non può essere tassato” di Salvatore Trifirò

CORRIERE DELLA SERA: 27/03/07


“Sbagliato, meglio alzare le buste paga femminili”

IL SOLE 24 ORE: 21/04/07


“La Cassazione rilancia i contratti collettivi” di Luca Peron

IL SOLE 24 ORE: 08/05/07


“Dietrofront sul danno esistenziale” di Luca Peron

PANORAMA: 31/05/07
“Power Breakfast. Fare affari davanti a un cappuccino”

IL SOLE 24 ORE: 11/06/07


“Terziario, il rebus dirigenti” di Anna Maria Corna

IL SOLE 24 ORE: 19/06/07


“Registrazioni pericolose in azienda” di Marina Olgiati

RESPONSABILITÁ CIVILE E PREVIDENZA (Giuffrè Editore): N° 06/2007


“Il rifiuto del lavoratore di esercitare le mansioni di responsabile del servizio prevenzione
e protezione e il risarcimento del danno” di Alberto Bertuletti

IL SOLE 24 ORE: 03/07/07


“Giudici divisi sui risarcimenti ai risparmiatori” di Francesco Autelitano e Salvatore Trifirò

IL SOLE 24 ORE: 18/07/07


“Dirigenti, l’indennità chiude il rapporto” di Luca D’Arco

IL SOLE 24 ORE: 24/07/07


“Più controllo sull’amministratore” di Vittorio Provera e Salvatore Trifirò

IL SOLE 24 ORE: 23/08/07


“Partecipate a rischio con il taglio ai compensi” di Vittorio Provera e Salvatore Trifirò

IL SOLE 24 ORE: 07/09/07


“Più vincoli ai cellulari aziendali” di Marina Olgiati e Salvatore Trifirò

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BLOG JOB24 - IL SOLE 24 ORE: 10/10/07
“Sicurezza sul luogo di lavoro, le novità” di Stefano Beretta

BLOG JOB24 - IL SOLE 24 ORE: 17/10/07


“La legge sulle dimissioni volontarie dei lavoratori subordinati e sulle risoluzioni volontarie
dei rapporti dei lavoratori autonomi” di Stefano Beretta e Luca D’Arco

BLOG JOB24 - IL SOLE 24 ORE: 24/10/07


“Tre sentenze recenti dalla cronaca” di Stefano Beretta

IL SOLE 24 ORE: 07/11/07


“Se anche Milano perde il primato” di Salvatore Trifirò

BLOG JOB24 - IL SOLE 24 ORE: 07/11/07


“La maternità delle collaboratrici a progetto” di Luca Peron

IL SOLE 24 ORE: 10/11/07


“La pericolosa indissolubilità del legame” di Salvatore Trifirò

TOPLEGAL: N°10 Novembre 2007


“Salvatore Trifirò in vetta al Labour. 50 anni di giuslavoro”

BLOG JOB24 - IL SOLE 24 ORE: 21/11/07


“Niente reintegro per chi usa l'email per molestia” di Giorgio Molteni

IL SOLE 24 ORE: 05/12/07


“Si è chiusa l’era delle maxi-cause”

LIBERO: 12/12/07
“I primi 50 anni di toga d’oro”

(Articoli scaricabili in formato PDF. Per la consultazione integrale cliccare i rispettivi titoli)

:: PUBBLICAZIONI ON LINE
:: SITO WWW.TRIFIRO.IT
Sito in italiano e inglese dello Studio Trifirò & Partners.

:: NEWSLETTER T&P
Realizzata con periodicità mensile in italiano e inglese è consultabile all’interno
della sezione Newsletter del sito www.trifiro.it. Attualità, approfondimenti,
sentenze scelte ed una panoramica sulle principali notizie inerenti l’attività dello
Studio, gli eventi in calendario e la rassegna stampa aggiornata.

:: JOBtalk di JOB24 - IL SOLE 24 ORE


Trifirò & Partners partecipa al Blog di JOB24, la sezione del Sole 24 Ore dedicata
a lavoro e formazione.

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:: TESTI

:: CODICE DEL LAVORO 2007 TRIBUNA POCKET


A cura di Giacinto Favalli, Andrea Stanchi e Luca D’Arco
Curato da Giacinto Favalli (Partner fondatore T&P) e Andrea Stanchi con la
collaborazione di Luca D’Arco (T&P), edito dalla Casa Editrice La Tribuna, il Codice
del Lavoro 2007 Pocket è uno strumento di agile consultazione ed un supporto
di fondamentale importanza non solo per gli operatori del diritto ma per tutti
coloro che quotidianamente affrontano problematiche di gestione di pratiche
legali e di personale.
Il volume è aggiornato con:
:: il D.L.vo 6 febbraio 2007, n. 28 in tema di enti pensionistici.
:: i DD.MM. 30 gennaio 2007, recanti le modalità di attuazione delle nuove
disposizioni sul Trattamento di fine rapporto.
:: la L. 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge finanziaria 2007) che ha introdotto SOMMARIO
nuove norme in materia di cassa integrazione guadagni, lavoro a progetto, lavoro
occasionale, lavoro a tempo parziale.

:: CODICE DEL LAVORO 2008 TRIBUNA POCKET


La pubblicazione dell’edizione aggiornata 2008 è prevista nel corso del mese di
gennaio 2008.

:: CODICE DI DIRITTO DEL LAVORO - TERZA EDIZIONE


Leggi, dottrina e giurisprudenza sul rapporto di lavoro subordinato
A cura di Giacinto Favalli

Curata da Giacinto Favalli (Partner fondatore T&P), edita dalla Casa Editrice La
Tribuna, la Terza Edizione del Codice di Diritto del Lavoro, è un’opera
revisionata ed aggiornata a seguito delle importanti novità legislative intervenute
in materia, tra cui il D.L.vo 6 ottobre 2004, n. 251, che ha introdotto profonde
modificazioni al D.L.vo n. 276 del 2003, e i decreti ministeriali attuativi
necessari per il concreto funzionamento degli istituti previsti dalla “Riforma
Biagi”.

Il volume presenta un accurato ed esaustivo commento ai testi normativi che


richiama gli orientamenti della dottrina maggiormente significativa e le massime
SOMMARIO giurisprudenziali più rilevanti.

:: CODICE DI DIRITTO DEL LAVORO - EDIZIONE 2008


La pubblicazione dell’edizione aggiornata 2008 è prevista nel corso del primo
semestre 2008.

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EVENTI

:: ARCHIVIO EVENTI

:: Milano, 26 Gennaio 2007


CONVEGNO: “IL DANNO DA MOBBING”.
Relatore: Avv. Stefano Beretta

:: Milano, 7 Marzo 2007


CONVEGNO: “I DANNI ALLA PERSONA NEL RAPPORTO DI LAVORO”.
Relatore: Avv. Giorgio Molteni

:: Milano, 13-14 Marzo 2007


CONVEGNO: “TRATTENERE LE RISORSE CHIAVE IN AZIENDA. STRUMENTI
GESTIONALI, ECONOMICI E CONTRATTUALI”.
Relatore: Avv. Giacinto Favalli

:: Milano, 22-23 Marzo 2007


CONVEGNO: “STRUMENTI DI INCENTIVAZIONE E FIDELIZZAZIONE DEL
PERSONALE. STOCK OPTION E FRINGE BENEFIT”.
Relatore: Avv. Giacinto Favalli

:: Trezzo sull’Adda (MI), 12 Maggio 2007


INCONTRO STUDIO: “L’ACCERTAMENTO PROBATORIO DI MOBBING”.
Relatore: Avv. Salvatore Trifirò

:: AJA, 1-2 Giugno 2007


MEETING PLURIJUS 2007
Lo Studio Trifirò & Partners ha partecipato con i partners Stefano Trifirò e Luca Peron al meeting
annuale di Plurijus, il network europeo di studi legali di cui T&P è socio fondatore. Plurijus
annovera studi legali fra i più importanti di Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda,
Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e Gran Bretagna. Il prossimo
appuntamento di Plurijus si terrà a Düsseldorf nel maggio 2008.

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:: Milano, 21 Giugno 2007
SEMINARIO: “SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO”.
Relatore: Avv. Giacinto Favalli

:: Milano, 9-29 Ottobre 2007


CORSO DI SPECIALIZZAZIONE: “IL CONTENZIOSO DEL LAVORO”.
Relatore: Avv.Tommaso Targa

:: Milano, 12 Ottobre 2007 - 19 Gennaio 2008


Ragusa, 19 Ottobre 2007 - 22 Febbraio 2008
MASTER DI SPECIALIZZAZIONE: “DIRITTO DEL LAVORO E
AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE”.
Relatore: Avv.Tommaso Targa

:: Genova, 6 Novembre 2007 - Confindustria Genova.


CONVEGNO: “APPALTO DI OPERE E SERVIZI. PROFILI GIUSLAVORISTICI E DI
SICUREZZA SUL LAVORO”.
Relatore: Avv. Giacinto Favalli

:: Milano, 12 Novembre 2007 - 23 Maggio 2008


“MASTER IN FINANCIAL CONTROLLING E ACCOUNTING”.
Relatore: Avv.Tommaso Targa

:: Milano, 13 Novembre 2007


SEMINARIO: “RINUNCE E TRANSAZIONI NELLA GESTIONE DEL RAPPORTO
DI LAVORO”.
Relatore: Avv.Tommaso Targa

:: Valencia, 23-24 Novembre 2007


VIII CONGRESSO NAZIONALE
ASOCIACIÓN NACIONAL DE ABOGADOS LABORALISTAS.
“Il diritto degli stranieri in Italia e il lavoro degli Expatriates in Italia”.
Relatore: Avv. Stefano Trifirò

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CONTATTI

:: TRIFIRÒ & PARTNERS

:: Avv. Salvatore Trifirò :: Avv. Paola Siniramed :: Avv. Stefano Beretta


Avvocato dal 1957 Avvocato dal 1967 Avvocato dal 1979
Fondatore T&P In Studio dal 1967 In Studio dal 1979

:: Avv. Giacinto Favalli :: Avv. Bonaventura Minutolo :: Avv.Vittorio Provera


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In Studio dal 1980 In Studio dal 1985 In Studio dal 1988

:: Avv. Stefano Trifirò :: Avv. Anna Maria Corna :: Avv. Giorgio Molteni
Avvocato dal 1991 Avvocato dal 1985 Avvocato dal 1987
In Studio dal 1988 In Studio dal 1986 In Studio dal 1987

:: Avv. Marina Olgiati :: Avv. Marina Tona :: Avv. Mario Cammarata


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In Studio dal 1991 In Studio dal 1990 In Studio dal 1994

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In Studio dal 1994 In Studio dal 1996 In Studio dal 1996

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In Studio dal 1999 In Studio dal 1996 In Studio dal 1994

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In Studio dal 1996 In Studio dal 1997 In Studio dal 2001

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:: Avv. Filippo Salvo :: Avv. Giampaolo Tagliagambe :: Avv.Tommaso Targa


Avvocato dal 2003 Avvocato dal 1973 Avvocato dal 2002
In Studio dal 2003 In Studio dal 2005 In Studio dal 2002

:: Dott. Federica Biglieri :: Dott. Francesco Cristiano :: Dott. Jacopo Moretti

:: Dott. Carlo Uccella :: Carla Ferraris :: Giuseppe Milazzotto


Manager Responsabile amministrativo

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:: Barbara Burza :: Igor Butnaru :: Chiara Cantù

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::Vera Iannelli :: Stefano Lardì :: Sarah Massarotto

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:: Elisabetta Picaro :: Marzia Sassi :: Linda Scarantino

:: Patrizia Silva ::Teresa Tartaglia :: Luciana Trezzani

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