Sei sulla pagina 1di 109

Guida su come trasferirsi in Francia

Cagliari expat Nizza


Copyright – 2014/2016 Cagliari expat Nizza

Tutti i diritti sono riservati.

Questa guida è stata realizzata con tutti gli articoli creati in due anni di vita a Nizza.

Per più informazioni visitare il sito internet www.cagliariexpatnizza.it o la pagina Facebook


https://www.facebook.com/cagliariexpatnizza/
PREFAZIONE

Il trasferimento non è un passo semplice da fare, soprattutto per quanto riguarda la fase
burocratica!

Per la Francia i passaggi che vanno fatti risultano come un “cane che si morde la coda”, dove, per
avere una cosa, ne dovrete avere un'altra, che però senza quella di prima non potrete avere!

Alcune volte tutto dipende dalla vostra fortuna, da chi trovate allo sportello “pratiche”, dalla
vostra conoscenza delle leggi e dalla consapevolezza del sapere quali sono i vostri diritti ed
obblighi, dal modo di esporre il vostro caso, il vostro problema e le vostre idee, dalla compilazione
dettagliata di un dossier francese, dalla vostra perseveranza al non arrendervi al primo “no”.

La guida riporta solmente le procedure che ho compiuto e che ho vissuto personamente, mentre
non riporta i procedimenti che non ho vissuto, come la pensione, il matrimonio o pacs, e i figli, ad
esempio, questo perché il mio scopo è di riportare notizie ed esperienze provate da me in prima
persona, o dal mio ragazzo, non solamente testi di legge! Tutti i passi che ho fatto e le cose di cui
sono informata, le ho messe qui in maniera diretta e veritiera, per aiutare anche voi a sbrogliare le
pratiche!

Le informazioni di cui non ho un'esperienza diretta le ho prese e tradotte dai siti istituzionali come
service-public.fr e dai siti principali francesi dei vari organismi, quali Caf e Ameli, quindi sono
ufficiali!
Sommario

PARTIRE PREPARATI

PRIMI PASSI VERSO LA FRANCIA

TELEFONIA, INTERNET E TELEVISIONE

LA RICERCA DEL LAVORO

CONTO IN BANCA

AFFITTARE

COSA CONTROLLARE PRIMA DI AFFITTARE UN APPARTAMENTO

LE AGENZIE IMMOBILIARI

TIPI DI ALLOGGIO E CONTRATTI DI AFFITTO

IL CONTRATTO DI AFFITTO

LA CAUZIONE

IL SISTEMA SANITARIO

LA CARTE VITALE

EUROPEI IN FRANCIA

ISCRIZIONE ALL’AIRE

CAISSE D'ALLOCATIONS FAMILIALES

AIUTI PER L’ALLOGGIO

COMPARAZIONE INGREDIENTI ITALIANI E FRANCESI


PARTIRE PREPARATI
DOVE ANDARE

Un modo per partire preparati è quello di utilizzare internet a vostro vantaggio. Se non avete
ancora deciso quale meta francese volete provare, anzitutto vi consiglio di informarvi su ogni
cittadina, dal nord a sud, in modo da avere le idee il più chiare possibili.

Per questo, c’è un sito molto interessante, chiamato ETERRITOIRE.FR che aiuta a scegliere la città
in base alle vostre esigenze.

Potrete scegliere una serie di caratteristiche che vorreste avere nella vostra città di espatrio, o
vedere cosa quella città da voi scelta potrebbe darvi e se può essere adatta a voi, alla vostra
personalità, o perché no, anche al vostro lavoro e alle vostre aspirazioni.

Una volta innamorati di una o più città, possiamo farci aiutare da un altro strumento, sempre nel
web, che riguarda ciò che veramente possiamo poi trovare in quel posto, leggendo recensioni di
persone che vivono in quella città e in quella realtà.

Nel sito VILLE-IDEALE.COM, gli abitanti di tutte le zone della Francia, recensiscono la loro città con
gli elementi positivi e negativi che vi riscontrano.

Su questi due siti, ci tengo a dire alcune cose. Leggete sia i commenti positivi sia quelli negativi, ma
non lasciatevi influenzare troppo da entrambi, perché ogni esperienza è soggettiva e quello che
può accadere e come vivrete questo trasferimento dipendono tantissimo dal tipo di mentalità e
carattere che avete, quindi, unicamente da chi siete!

Un’altra cosa che posso suggerire è di andare in esplorazione in quel posto con un breve viaggio.
Di certo non farà capire come si vive, ma andare in avanscoperta può farvi capire se è il posto
giusto per voi.

Ricordatevi che non state andando lì per una vacanza di una settimana e cercate di vederlo sotto
l’ottica di vita quotidiana. Questa differenza è fondamentale e cambierà il vostro approccio con la
realtà, perché dopo i primi mesi in cui sarete innamorati della città e di ogni suo angolino, dopo un
po’ avrete bisogno di altro, un po’ come se fosse una relazione amorosa…quindi non fermatevi alla
bellezza del posto e al suo aspetto turistico, ma andate oltre, fino a cercare di vedere quello che
potrebbe darvi nel lungo periodo, perché lì dovrete passare parecchio tempo e costruire il vostro
futuro.
INFORMARSI

Una volta scelta la meta, è bene informarsi chiedendo a chi ha avuto esperienze di vita di espatrio
dall’Italia in Francia, ooppure leggendo le esperienze che ho messo a disposizione nel mio blog
www.cagliariexpatnizza.it dove troverete vere e proprie interviste a chi come voi ha deciso di
partire e lasciare l’Italia in cerca di una qualità di vita migliore.

I blog dove trovare queste informazioni sono parecchi e oltre al mio, consiglio di guardarne quanti
più potete. La maggior parte vedono come protagonista la capitale francese, Parigi.

Se leggendo qualcosa non vi è ancora chiaro, o fare il passo vi fa ancora paura, chiedete consiglio
su come l’hanno affrontato quelle persone che hanno scritto il blog.

Tutti abbiamo avuto paura di fare il “salto”, proprio perché si lascia un mondo che si è sempre
conosciuto, fatto di persone che si conoscono da una vita, di abitudini che magari nemmeno si
pensava di avere, di posti, di luoghi dove ci si sente sicuri e potrei elencare mille altre cose, ma mi
fermo qui.

C’è chi l’ha fatto per amore, chi per disperazione, chi per provare a vivere la vita in un modo
diverso e chi perché nel posto dove stava si sentiva troppo stretto. Le ragioni possono essere
innumerevoli e nessuna è sbagliata! Scegliete la vostra e portatela avanti, senza paura e senza
rimpianti, ricordando sempre che si può tornare indietro, senza sentirsi in colpa e senza vergogna.
Io l’ho fatto, non stavo più bene a Nizza perché quel posto non mi apparteneva e passato
l’innamoramento durato veramente pochi mesi, la realtà mi ha fatto vedere un posto in cui non
volevo vivere e non sentivo mio. Così sono tornata in quella che definisco per ora casa, nel mio
paese, dalla mia famiglia. Il resto si vedrà, ma non mi sono pentita assolutamente di averci
provato, perché almeno non ho rimpianti.
LA LINGUA

Nel mio blog ne ho parlato spesso. La lingua è fondamentale conoscerla, soprattutto se si vuole
avere un lavoro serio e si vuole realmente cambiare.

Per questo motivo consiglio di non partire allo sbando senza sapere niente sulla lingua francese. Il
francese non è una lingua semplice, nemmeno per i madrelingua!

Non potete permettervi un corso approfondito prima di partire? Ci sono tantissime applicazioni o
siti internet che vi aiutano a conoscere almeno le basi.

Non fate affidamento sul fatto che lì potrete fare un corso, che sia a pagamento o gratuito, ma
partite già preparati.

I francesi tengono tantissimo alle loro radici e alla loro lingua e pretendono sia parlata bene,
altrimenti non vi capiscono.

Non parlano altre lingue all’infuori del francese anche negli uffici pubblici.

È molto raro ad esempio che parlino inglese, a volte solo in alcuni negozi o pub inglesi e lo stesso
vale per l’italiano, che è molto parlato soprattutto nella zona del sud (dove vivono parecchi
italiani), ma di cui la maggior parte dei commerci italiani è legata alla ristorazione. Cambiare vita
può significare per alcuni non lavorare per gli italiani all’estero e senza sapere la lingua francese
questo cambiamento non sarà possibile. La lingua italiana, come l’inglese, può essere un
vantaggio, ma non una base, in Francia! Sicuramente una volta lì potrete approfondire e
migliorare la lingua ma meglio partire già con un livello buono in tasca.

Per prendere ancora più confidenza con la lingua vi consiglio i libri della Bescherelle. A me hanno
aiutato tantissimo, sono fatti molto bene, semplici, comprensibili e accessibili a tutti.

Date un’occhiata nel blog per quanto riguarda i corsi gratuiti.


DOCUMENTI

Quando sarà quasi tutto pronto per partire, bisogna prepararsi anche dal punto di vista
burocratico, procurandosi certi documenti dal vostro Comune di nascita e di residenza.

I documenti fondamentali saranno il passaporto di tutta la famiglia, Carta d’Identità in corso di


validità, libretto di famiglia e tessera sanitaria Europea.

Altri documenti richiesti per immatricolazioni varie, sono:

− L’estratto di nascita in carta internazionale.

Per avere questo dovrete recarvi nel vostro Comune di nascita e richiederlo in carta
internazionale, che comprende già la lingua francese.

Il documento ha validità di sei mesi, viene rilasciato immediatamente dal Comune e nel caso non
riusciste a procurarlo prima della partenza o sia scaduto nel corso del tempo, potrete farlo
rilasciare ai vostri parenti e farvelo spedire via posta, ma non via fax in quanto occorre che il
timbro sia ben leggibile e il documento autentico.

− Certificato di residenza.

Questo certificato dovrete richiederlo nel vostro Comune di residenza Italiano. Non deve essere
più vecchio di tre mesi e può essere spedito anche tramite fax.

Altri documenti meno importanti rispetto a questi, ma pur sempre utili, sono tutte le attestazioni
che avete, come diploma di stato o laurea, attestati di frequenza a corsi, referenze da vostri ex
datori di lavoro, attestati linguistici, vecchi contratti di lavoro, stage, apprendistato, tirocinio,
vecchie buste paga e vecchie dichiarazioni dei redditi italiane.

Tutti gli attestati cercate di procurarli in formato europeo, dove sia inclusa la lingua francese.

Per quanto riguarda il diploma, se avete quello europeo non ci sarà bisogno di tradurlo, invece la
laurea e i vari master dovranno essere tradotti da un traduttore giurato.
PRIMI PASSI VERSO LA FRANCIA
I primi passi sono quelli più importanti e li potrete fare direttamente dal vostro paese di partenza.

È necessario trovare un alloggio temporaneo, per affittare una casa in un secondo momento.
Questo perché affittare una casa per un periodo lungo in un paese francofono non è una cosa
semplice, perché si hanno bisogno di garanzie che difficilmente si possono avere fin da subito.
Inoltre, prima di stabilirvi definitivamente, è anche bene conoscere meglio la città e le sue zone.

Per capire meglio com’è suddivisa Nizza e sapere quali zone della città sono sicure e quali è
meglio evitare, vi riporto al mio blog, dove spiego dettagliatamente quali sono i QUARTIERI DI
NIZZA e le loro caratteristiche.

Potrete anche provare diversi quartieri grazie alla casa temporanea, scegliendone ad esempio uno
diverso ogni mese, vantaggio che non sarebbe possibile avendo una casa per un periodo più lungo.
E se poi alla fine non vi trovate bene e lo scoprite nei primi mesi?!

Anche questo è un vantaggio della casa temporanea, perché finito il periodo, potrete
tranquillamente spostarvi, senza avere altri problemi.

Se siete una famiglia, una coppia che vuole iniziare un percorso di vita da sola, o qualunque sia il
motivo per non voler condividere una casa con qualcun altro che non conoscete, vi consiglio di
cercare in un sito per casa vacanza o su Airbnb.

Una casa vacanza per i primi tempi è l’ideale e potrete affittarla completa di ogni confort anche
per un mese intero. Molto spesso sono inclusi wi-fi, lavatrice e altri servizi.

I prezzi in Francia, secondo le zone e del periodo, sono abbastanza alti (sugli 800 euro per un
monolocale da venti mq), quindi partite con una somma di denaro consistente, che possa durare
almeno tre mesi, il tempo necessario sia a prendere confidenza con la città, sia a cercare lavoro.

Naturalmente alloggiando in una casa vacanza non potrete dare il vostro indirizzo agli organi
pubblici, perché la posta non è di vostra competenza.

Per ovviare a questo problema, potrete affittare una buca delle lettere. Cercate un ufficio postale
che sia abbastanza vicino al vostro domicilio temporaneo, o che vi sia comodo anche in futuro, e
affittate per il tempo che vi occorre una “boite postale”. Oltre alle poste (laposte.fr) un’altra
azienda che offre questo servizio conosciuta in tutto il mondo è “MAIL BOXES ETC.”.

Se invece siete avventurieri e v’interessa solo avere un letto per dormire, potrete ricorrere alla
colocation, ossia l’affitto di una stanza privata in una casa, dove la cucina, il bagno (che in alcuni
casi potrebbe essere privato) e il salotto, sono in condivisione con gli altri inquilini.

Potrebbe essere una soluzione economica, secondo le zone della Francia, e non servono
tantissime garanzie, ma a volte sono sufficienti quelle dei genitori, pur essendo all’estero, perché
solitamente è fatto apposta per gli stagionali e per gli studenti. È un compromesso utile anche per
imparare meglio la lingua e conoscere nuove persone!
Alcuni siti dove potrete cercare stanze in colocation sono: LEBONCOIN (questo sito è soggetto a
truffe, quindi prestate particolare attenzione), SELOGER, CHAMBREALOUER, APPARTAGER, NICE-
COLOC (solo per la di zona Nizza), PAP.

Per non essere truffati tenete a mente le regole principali: non date mai l’intero ammontare dei
soldi in anticipo, soprattutto se non avete nemmeno visto la camera o l’appartamento, e non
pagate senza aver letto e firmato prima il contratto.

Nel caso di alcuni annunci non andate a visionare l’appartamento da soli ma accompagnati!

Se i prezzi sono troppo bassi rispetto al tipo di servizio offerto, è sempre meglio dubitare che
restare fregati, e abbiate sempre un piano B, sopratutto quando si tratta di privati, non sempre
affidabili.

Per finire, un’altra sistemazione di salvataggio o anche detta “ultima spiaggia”, sono l’ostello,
albergo, B&B o apparthotel: tutte queste soluzioni sono più care rispetto le altre, ma in alcuni casi
sono un’ancora di salvataggio. Gli apparthotel sono veri e propri appartamenti utilizzati
soprattutto dagli studenti o da ricercatori, stagisti, apprendisti.
TELEFONIA, INTERNET E TELEVISIONE
RENDERCI REPERIBILI

Per trovare lavoro, bisogna anche rendersi reperibili, e poiché non potremo utilizzare un numero
straniero, dovremo procurarci una scheda sim francese.

Secondo le necessità, potremo dividere le sim in: prepagate e abbonamenti.

I principali operatori francesi sono:

− ORANGE
− SFR
− BOUYGUES TÉLÉCOM

Gli operatori virtuali, che si appoggiano ai principali:

− FREE MOBILE (non offre la sim prepagata)


− LA POSTE MOBILE
− LYCA MOBILE (solo sim prepagate)
− NRJ MOBILE (solo sim prepagate)

Per aiutarvi nella scelta dell’operatore visitate il sito QUELFORFAITMOBILE.COM.

In Italia le schede francesi funzionano tranquillamente perché si “agganciano” alle linee italiane.
Qualora riceviate una chiamata, che sia dall’estero, o dall’Italia, spenderete anche voi.

Appena arrivati in Italia, riceverete automaticamente un messaggio che spiega i costi e i servizi
disponibili, comprese le offerte.

Se viaggiate spesso, o avete l’esigenza di chiamare spesso in Italia, potrete usufruire di varie
offerte create apposta sia per l’Italia sia per il resto del Mondo.

Prendete anche in considerazione i piani telefonici italiani per il resto del Mondo perché grazie al
Roaming adesso costano meno.
SIM PREPAGATE

Non avendo ancora un conto corrente francese, l’unico tipo di sim che avrete a disposizione in un
primo momento saranno le sim prepagate (in francese prépayé).

Partendo dal presupposto che il mercato francese spinge verso gli abbonamenti, che richiedono
un conto corrente francese, le loro carte prepagate sono più facili da trovare, ma non molto
convenienti. Per acquistarla, l’unica cosa che vi sarà richiesta è un documento d’identità.

Il motivo per cui sono poco convenienti è perché hanno breve durata e servizi limitati a un prezzo
elevato.

Per attivare una nuova sim, se l’avete acquistata in un negozio, dovrete comporre il numero
gratuito dell’operatore e attendere l’arrivo dell’sms di conferma con il vostro numero di telefono;
mentre se l’acquisto è stato fatto tramite internet, sarà sufficiente connettersi al sito, entrare nella
comanda e seguire le operazioni di attivazione, cui farà seguito una mail con la conferma di
avvenuta attivazione.

Per ricaricare la sim, chiamate il numero gratuito dell’operatore o inviate un messaggio dal vostro
cellulare, e componete il codice scritto sulla vostra ricarica.
ABBONAMENTI CELLULARE

Come già anticipato prima, chi ha un conto corrente francese (che sia da residente o no), può
sottoscrivere un abbonamento a forfait.

Gli abbonamenti sono più economici, hanno una durata più lunga, e offrono servizi migliori.

Gli abbonamenti si suddividono in:

• Con impegno (avec engagement): per un totale di mesi (12 o 24 solitamente) siete
impegnati a pagare per quell’abbonamento, e nel caso vogliate disdire prima della
scadenza, andate incontro a delle spese da pagare in più (salvo motivi legittimi);
• Senza impegno (sans engagement): potete disdire l’abbonamento quando volete;
• A forfait bloccato (bloqué): una volta che i servizi scelti sono stati totalmente consumati e
siete dunque arrivati al limite (internet, chiamate, ecc…), saranno bloccati fino al mese
successivo, in modo da non pagare in più, evitando sgradevoli sorprese in fattura;
• A forfait non bloccato: grazie ad una ricarica automatica continuerete a utilizzare i vostri
servizi, nonostante siate arrivati al limite, pagando in più alla fine del mese.

Per questi tipi di abbonamento avrete bisogno dei seguenti documenti:

• Documento d’identità;
• RIB bancario o postale francese
• Giustificativo di domicilio
CAMBIARE OPERATORE MOBILE

Se desiderate cambiare operatore conservando il vostro attuale numero, dovrete recuperare il


codice RIO (Relevé d’Identité Opérateur). Questo codice è l’identificativo
attribuitovi dall’operatore attuale, che servirà al nuovo per recuperare il vostro numero di
telefono e fare il cambio.

Il codice RIO lo potete recuperare o tramite servizio clienti durante le vostre chiamate, o tramite il
numero gratuito 3179, componendolo direttamente dal vostro telefono cellulare. Riceverete un
SMS con il numero RIO e la data di fine impegno del contratto (se prevista).

Se quel numero non funziona, chiamate direttamente il numero cliente dell’operatore (527 da un
telefono Orange o M6 Mobile, 933 da un telefono SFR o ancora 658 da un telefono Bouygues
Telecom).

Se avete una sim prepagata, questo non comporterà nessun costo, mentre se avete un
abbonamento “avec engagement”, se il vostro tempo d’impegno non è ancora giunto al termine,
dovrete pagare le spese supplementari; in caso sia senza impegno o il tempo sia scaduto, non
avrete niente da pagare in più.
ACCESSO WI-FI

Se aveste bisogno di un accesso wi-fi illimitato e gratuito, potrete andare nei vari ristoranti, fast
food, bar, o nel centro commerciale Nice Etoile (per quanto riguarda Nizza), e usufruire delle
apposite aree gratuite.

Non è disponibile per il momento un wi-fi gratuito cittadino, e se quando fate la ricerca dei segnali
wi-fi aperti, vi appaiono segnali non protetti della Sfr, Orange, o della Free, si tratta semplicemente
di un servizio in più offerto ai “già clienti”, che vogliono avere una connessione wi-fi fuori casa. Se
non avete nessuna sim con uno di questi operatori, non potrete avere accesso a questo servizio.
Inoltre non è una connessione molto affidabile e stabile, perché si disconnette ogni tot minuti.

Se però vi occorre per un tempo limitato a un paio di giorni, potrete recarvi negli uffici di turismo
di Nizza, presenti nella Promenade des Anglais, in quella du Paillon e alla stazione, e prendere in
affitto una mini box wifi portatile.

Il servizio è offerto dalla TRAVEL WIFI. I prezzi variano in base ai giga, al luogo di utilizzo, oppure in
base al periodo.

Ad esempio, da 1 a 3 giorni con connessione illimitata verrà a costare 10 € al giorno. Per 10 giorni
il costo è di 8 € al giorno, per un totale di 80 €. Quindi più giorni si affitta, più è conveniente.

Potrebbe sembrare un prezzo alto, ma se ci pensate, il servizio wi-fi è illimitato e a una velocità in
4G. Inoltre lo possono utilizzare contemporaneamente più persone, dividendo il costo.

Un’altra cosa utile è che potrete utilizzarlo non solo a Nizza, ma in tutte le città e regioni della
Francia o in tutta Europa, e potrete rispedire l’apparecchiatura tramite posta, con una busta
prepagata che vi sarà consegnata (il costo dovrebbe essere di 3 euro).

Dovrete però lasciare una caparra (150 euro) che vi sarà restituita una volta resa
l’apparecchiatura, mentre se comprate tutto da internet i soldi verranno scalati e tenuti fino alla
ricezione dell’apparecchiatura.

Consiglio questa perché l’hotspot mobile è venduta in abbonamento di solito e non è mai con
internet illimitato.
ABBONAMENTI PER CASA

Gli abbonamenti per casa comprendono un pacchetto di servizi di solito legati tra loro: decoder
per vedere i canali tv tra cui alcuni in hd, la normale adsl o la fibra ottica, un’offerta per il telefono
di casa ed infine un’offerta per il telefono mobile.

La velocità di connessione internet, grazie alla fibra ottica, è notevolmente maggiore della
normale ADSL. Non tutte le zone purtroppo sono coperte, quindi per sapere se la vostra zona è
predisposta all’installazione della fibra, dovrete recarvi in agenzia o controllare sul sito di ogni
compagnia telefonica, altrimenti grazie al sito DEGROUPTEST, potrete guardare in generale quali
sono gli operatori, e la velocità della banda, disponibili nel vostro domicilio. Il controllo può essere
fatto sia tramite indirizzo, che tramite numero di telefono fisso.

Gli operatori sono gli stessi che per la telefonia mobile (ORANGE, SFR, BOUYGUES
TÉLÉCOM, FREE, VIRGIN MOBILE, ed in più segnalo la NUMERICABLE-SFR).

Se siete indecisi su quale operatore scegliere, potrà aiutarvi il sito TOUTESLESPANNES, che segnala i
problemi e le recensioni ai vari operatori!

Nelle offerte sono di solito incluse le chiamate illimitate ai numeri fissi e ai cellulari in Francia, le
chiamate limitate a un numero di ore per l’Europa, i principali canali TV (tra cui alcuni in HD), e
altri tipi di servizi (possibilità di registrazione dei programmi ad esempio).

Vi sono anche offerte per i tablet, le chiavette internet e quelle per connettersi dall’Estero.

Se siete interessati a canali TV specifici, potrete acquistare un “bouquet” (pacchetto) a parte.

Sono disponibili ad esempio i canali italiani RAI o della Mediaset, per una cifra mensile e senza
impegno. Oppure i canali francesi di sport, cinema, telefilm, e tanti altri (Bing, Canal +).

L’abbonamento si può stipulare sia tramite internet sia direttamente in boutique, e per farlo
bisogna fornire:

• Documento d’identità
• Giustificativo di domicilio (non obbligatorio in alcuni casi)
• RIB bancario

Una volta stipulato e attivato l’abbonamento, dovrete prendere appuntamento con il tecnico, che
verrà a casa vostra a installare gratuitamente (in quanto solitamente compresa nell’abbonamento)
la linea internet, in un periodo di tempo di circa 10 giorni massimo.

La BOX internet e l’eventuale decoder TV vi verranno:

• O spediti direttamente a casa. Nel caso sarà in quel momento che dovrete chiamare il
tecnico per l’installazione;
• Oppure portate dal tecnico stesso il giorno dell’appuntamento.

(L’Orange ad esempio le spedisce a casa, mentre la SFR le fa portare dal tecnico).


Nella prima fattura vi saranno fatturati obbligatoriamente tra i 50/75 euro in più di deposito di
garanzia per il decoder TV, che vi saranno poi rimborsate a fine contratto, in caso di chiusura e
restituzione dell’apparecchiatura entro un mese.

Alcuni operatori hanno delle spese d’installazione della linea, secondo il tipo di abbonamento
scelto, di circa 50 euro, altri ancora (come ad esempio Orange) danno la box a noleggio.
CHIUSURA DEL CONTRATTO DI ABBONAMENTO

Nel caso vogliate chiudere (résilier) il contratto di abbonamento, fisso o mobile, è inutile andare e
chiedere informazioni nel punto vendita. La disdetta va fatta chiamando il servizio clienti e
comunicando di voler chiudere il contratto, o cambiare l’offerta.

L’operatore controllerà anzitutto se il vostro contratto prevede un periodo d’impegno, e nel caso
lo preveda, se il periodo è giunto al termine o no. Vi comunicherà dunque l’importo delle spese di
chiusura, e nel caso sia prevista, quello dalla penale per la chiusura anticipata.

A questo punto vi darà l’indirizzo dove inviare la lettera di disdetta tramite raccomandata A/R,
insieme ai documenti richiesti.

Se siete abbonati per 12 mesi, o addirittura 24 mesi, avec engagement, e volete chiudere il
contratto prima della fine del periodo, pagherete oltre alle spese di chiusura (di solito di circa 50
euro), una penale, che andrà a coprire tutto il periodo di abbonamento non utilizzato (quindi se ad
esempio il vostro abbonamento scade a gennaio e voi lo disdite a marzo, dovrete pagare tutto il
periodo restante da marzo a gennaio dell’anno dopo, più le spese di chiusura).

Se invece lo avete sans engagement, non dovrete pagare nessuna spesa aggiuntiva oltre le 50
euro di chiusura contratto (che vengono di solito compensati dal rimborso del deposito di garanzia
per la restituzione dell’attrezzatura).

Il vostro contratto sarà chiuso dopo minimo 10 giorni dalla ricezione della raccomandata, o alla
data che dichiarerete.

Chiudere un contratto in cui siete ancora impegnati, può comportare vere e proprie odissee.

Ci sono solo alcuni motivi validi e legittimi per cui non pagherete una chiusura anticipata salata,
ma dovrete dimostrarli con determinati documenti, da spedire insieme alla lettera di disdetta.

I motivi legittimi possono essere: un rientro in Italia o un trasferimento all’Estero; un


trasferimento in un luogo dove il servizio di quel gestore non è disponibile; la perdita del lavoro ed
il cambiamento di status a disoccupato; ricovero in ospedale per una lunga durata; detenzione in
carcere; se il servizio non è reso correttamente e la colpa è dell’operatore; se l’operatore modifica
le condizioni del vostro contratto. Per informarvi correttamente, prendete le condizioni generali di
vendita, e controllate cosa prevede il vostro contratto.

Le compagnie telefoniche ci marciano parecchio sulla disinformazione, approfittandone e


facendovi paura tramite lettere ed e-mail inviate da parte di un ufficiale giudiziario per il
pagamento della penale, anche nel caso essa non sia dovuta.

Per quanto riguarda ad esempio il trasferimento all’Estero, o il rientro in Italia, dovrete fornire dei
documenti di cui siete già in possesso nel territorio francese.

Sui documenti sono molto esigenti e dovrete presentare solamente: un contratto di affitto
all’estero che duri più di un anno; un contratto di lavoro, di stage, o un documento che attesti un
anno di studi all’estero con timbro della scuola; un avviso di mutazione professionale superiore a
un anno; una dichiarazione dei redditi estera; una fattura di trasferimento all’estero.
Fate attenzione perché la compagnia telefonica si attaccherà a tutto, pur di farvi pagare il
prezzo che vogliono loro. Un biglietto aereo e addirittura una dichiarazione sull’onore che abitate
all’estero, o qualsiasi altro documento simile, per loro non conterà come giustificativo. Per questo
motivo nella lettera di disdetta citate la legge cui fate riferimento in qualità di motivo legittimo.

Se non riuscite a risolvere la situazione nel breve tempo e la compagnia telefonica, nonostante
abbiate mandato i giustificativi che provano realmente la vostra situazione, continua a rifiutarsi di
togliervi le spese, rivolgetevi ad un’associazione consumatori, o scrivete al forum “net-litiges.fr”.

Se avete un contratto “tutto incluso”, mobile + telefono fisso + TV + internet, e volete chiudere la
parte mobile o fissa, potete chiamare il servizio clienti dicendo che volete cambiare il tipo di
offerta, e che volete togliere solo una delle due linee. In questo caso non pagherete le spese di
chiusura, né la penale, perché in ogni caso resterete legati alla compagnia telefonica.

Per la restituzione dell’attrezzatura, dovrete aspettare di aver fatto la chiusura del contratto, e
attendere la notifica e la ricezione del documento di trasporto. Con quel documento potrete
andare a depositare gratuitamente l’attrezzatura direttamente in uno dei negozi indicati nel
documento di trasporto, o spedirlo alla ditta principale! La non restituzione dell’attrezzatura
comporta il pagamento di una penale, oltre al deposito lasciato.
LA RICERCA DEL LAVORO
CURRICULUM VITAE

Per una buona ricerca dovrete avere un ottimo curriculum vitae.

Dimenticatevi del formato Europeo “Euro pass”, perché all’estero non è preso in considerazione,
perché non utilizzato e non conosciuto.

Le troppe informazioni che riporta quel tipo di curriculum non sono l’ideale, perché sono
sufficienti poche ma buone informazioni mirate al tipo di lavoro che state cercando.

La lunghezza del curriculum non dovrà eccedere le due pagine, meglio ancora se non ne supera
una. La stesura deve essere preferibilmente fatta al computer, in un francese corretto. Fate
attenzione agli errori grammaticali e d’ortografia, e nel caso fatevelo correggere prima di inviarlo.
Per finire, non si deve menzionare la legge sulla privacy.

Se dovete rispondere a un annuncio di lavoro specifico, fate un curriculum personalizzato in base


all’azienda e al tipo di ruolo che l’offerta propone.

In Francia ogni tipo di esperienza è valida, che sia volontariato, stage, o lavori non retribuiti.

Dovrete giustificare anche i buchi temporali e i periodi d’inattività. Se ad esempio per un dato
periodo non avete lavorato per badare a vostro figlio, poi avete ripreso, scrivetelo, o in fase di
colloquio fatelo presente.

La presentazione è molto importante: il vostro curriculum dovrà essere professionale, chiaro,


onesto, e dovrà mettere in risalto le vostre esperienze e capacità.
LETTERA DI MOTIVAZIONE

In alcuni casi insieme al curriculum, vi sarà richiesta la lettera di motivazione.

Va scritta di solito su un semplice foglio bianco, al computer. La sua lunghezza deve essere di una
pagina al massimo, non di più, e non deve essere una copia del curriculum.

Per redigerla, dividetela in tre paragrafi, in modo che sia ben leggibile e che sembri rispondere a
tre domande fondamentali:

1. Perché contattate quell’azienda;


2. Perché dovrebbero scegliere voi;
3. Quando potrete eventualmente avere un colloquio.

Se il lavoro che state cercando è di tipo grafico, e avete una bella calligrafia, potete scriverla anche
a mano, in quanto vi potrebbe far guadagnare dei punti.

Utilizzate un carattere che non sia né troppo “vecchio” (come il Times New Roman), né che risulti
troppo “simpatico” (come il Comic Sans MS). Se riuscite a controllare il carattere con il quale
l’azienda scrive la propria newsletters usate quello, altrimenti nel dubbio puntate sul Century
Gothic o sul Verdana. L’interlinea e la grandezza del carattere devono essere piacevoli alla vista e
facili da leggersi.

La lettera di motivazione va personalizzata secondo l’azienda cui la destiniamo e a seconda del


ruolo che vogliamo ricoprire. Indirizzate la lettera a una persona designata, di cui di solito
troviamo il nome tra le coordinate dell’annuncio, insieme al nome dell’azienda e all’indirizzo. Nel
caso stiate inviando una candidatura spontanea, o non sappiate chi sia la persona che si occupa
della selezione, potrete iniziare la lettera con “Monsieur, Madame” e scrivere sotto il nome
dell’azienda.

Precisate chiaramente per quale ruolo state inviando la vostra candidatura, e se state
rispondendo a un annuncio, citate la fonte.
DOVE E COME CERCARE LAVORO

Scegliete il periodo giusto per la vostra ricerca. Secondo il posto che avete scelto, sarà favorito un
tipo di attività piuttosto che un’altra, quindi anche il periodo in cui andate deve essere ideale.

Mandare i curriculum dall’Italia si può, ma dovrete essere molto fortunati, o con capacità e titoli di
studio molto ricercati.

Per quanto riguarda Nizza, città prevalentemente turistica, i periodi migliori per cercare lavoro
sono aprile e maggio, oppure dalla fine di agosto a ottobre. La maggior parte dei commerci ha
come chiusura annuale il mese di gennaio o inizio febbraio, quindi è inutile cercare lavoro a cavallo
di questi due mesi.

In base al mestiere che fate, il lavoro si trova, quindi girate, cercate, chiedete, e spargete la voce
tra amici e conoscenti!

“Lavoro” in francese è detto in tanti modi: job (termine uguale all’inglese), boulot, travail.

Anche la Francia al momento è colpita dalla crisi, quindi non aspettatevi di trovare offerte
diversificate, o che offrano contratti a tempo indeterminato.

Per quanto riguarda Nizza, se volete fare una stagione, estiva o invernale, e siete nel mondo della
ristorazione, turismo, e ospitalità, avrete ottime possibilità di trovare lavoro!
IL PÔLE EMPLOI

Avendo un indirizzo di domicilio, potrete iscrivervi al Centro del Lavoro Francese, il pôle emploi.

Il Pôle emploi è un ufficio pubblico a carattere amministrativo che si occupa del lavoro.

Le sue principali funzioni sono:

• Accogliere e iscrivere tutte le persone disoccupate;


• Versare la disoccupazione e gli altri aiuti che riguardano il lavoro;
• Accompagnare ogni disoccupato nella ricerca del lavoro;
• Far conoscere il mercato del lavoro;
• Accompagnare chi vuole riprendere o creare un’impresa;
• Aiutare le imprese a reclutare il personale.

Tutte queste azioni le compie attraverso tantissimi servizi, come ad esempio la valutazione delle
competenze, in base al quale aiutano la persona nella scelta della formazione o nell’orientamento
professionale e formativo.

Iscriversi è semplice, è sufficiente avere un indirizzo di domicilio. L’iscrizione può essere fatta
tramite internet, o presentandovi direttamente al Pôle emploi più vicino, attraverso le loro
postazioni internet gratuite a vostra disposizione.

Collegandovi al sito PÔLE EMPLOI, dovrete compilare il form d’iscrizione, nel quale vi verrà fissato
un appuntamento per la conferma direttamente in una sede del Pôle emploi a cui verrete
assegnati, che di solito corrisponde a quella più vicino a casa vostra, o di cui il vostro quartiere fa
parte.

Alla data stabilita, presentatevi all’appuntamento con il curriculum vitae, i documenti d’identità, i
vari attestati in vostro possesso, e il dossier che avrete creato durante l’iscrizione.

L’iscrizione online vi assegna automaticamente un numero candidato, mentre durante


l’appuntamento riceverete la password per collegarvi al vostro account e inviare candidature
direttamente da internet.

Una volta iscritti dovrete ricordarvi di aggiornare ogni mese il vostro account, pena la radiazione.
Inoltre, se non trovate lavoro nel giro di pochi mesi, vi verrà recapitata una lettera con richiesta di
colloquio per fare il punto sulla situazione, ed aiutarvi ulteriormente nella vostra ricerca.
L’appuntamento è obbligatorio, e se non avete la possibilità di andare potrete spostarlo
chiamando il numero che troverete nella lettera.

Se trovate lavoro, cambiate indirizzo, situazione, o qualsiasi altro cambiamento avvenga, dovrete
farlo subito presente.

Non sempre il sito è affidabile avendo una sorta di “galleria preferenziale” per quanto riguarda gli
annunci di lavoro alla quale si risponde attraverso il form del sito internet. Se l’annuncio prevede
un tot di anni di esperienza, ma il nostro curriculum non ha quel numero, ma uno più basso,
automaticamente riceverete un rifiuto per incompatibilità tra il vostro curriculum e le richieste
dell’annuncio. Tutto questo perché la vostra candidatura non passa a una persona fisica, ma sarà
lo stesso computer ad analizzare le informazioni e decidere che non andate bene per quel posto,
senza magari concedervi una reale opportunità.

Questo non accade se l’annuncio ha un luogo fisico in cui andare a portare il curriculum o un
indirizzo e-mail o di posta a cui inviarlo. In quel caso si è sicuri che il datore di lavoro avrà preso in
considerazione il vostro curriculum, anche se non rispetta alla perfezione le condizioni
dell’annuncio di lavoro.

Nel caso abbiate problemi a iniziare subito a lavorare, che siano linguistici o di altro genere, il
responsabile potrebbe aiutarvi iscrivendovi a un percorso, ad esempio un corso di lingua.

Il sito del Pôle emploi, non è l’unica opportunità di trovare lavoro in rete. Esistono infatti
moltissimi altri siti dove cercare: MONSTER.FR, LHOTELLERIE, INDEED.FR, VIVASTREET.FR

Se invece sapete già quale lavoro state cercando, andate su google.fr, digitate il lavoro che
desiderate trovare e il luogo dove lo state cercando (es: serveur Nice = cameriere Nizza).

Un altro modo di trovare lavoro è il passaparola, oppure fare un giro tra i vari ristoranti, bar,
negozi di abbigliamento, ecc… consegnando i curriculum a mano!

Se non avete esperienza in Francia e siete alla ricerca del vostro primo lavoro, potete provare con
le agenzie Interinali (Adecco.fr, Interima, Manpower.fr, Kelly services, Synergie), che aiutano
anche chi ancora non ha padronanza linguistica, con lavori semplici e adatti a tutti (ad esempio
distributore di giornali, piuttosto che lavapiatti).

Per iscrivervi in alcune di queste agenzie, vi saranno richiesti dei documenti comprovanti le vostre
attività passate, quindi dovrete portare lettere di referenza, o contratti di lavoro italiani; oppure i
vostri titoli di studio, attestati, ecc…

L’iscrizione può inizialmente essere fatta online, ma in un secondo momento è meglio passare
direttamente in agenzia e prendere appuntamento per un colloquio conoscitivo.
I CONTRATTI DI LAVORO

Esistono tre tipi di contratti di lavoro:

1. Contratto a durata indeterminata CDI;


2. Contratto a durata determinata CDD;
3. Contratto temporaneo (anche chiamato a Intérim).

Tutti hanno in comune il periodo di prova, che permette al datore di lavoro di valutare le
competenze del lavoratore appena assunto, e verificare se è adatto e se ha l'esperienza per fare
quel lavoro; mentre al lavoratore di capire se la funzione occupata può essere di suo gradimento.

Il periodo di prova non è obbligatorio, e la sua durata varia in funzione al tipo di contratto e
alla categoria professionale. Può però essere rinnovato su certe condizioni e interrotto nel rispetto
delle regole specifiche previste per legge.
CONTRATTO A DURATA INDETERMINATA (CDI)

Questo tipo di contratto è senza limite di durata a tempo pieno o parziale.

La forma di redazione del contratto deve essere scritta, e redatta in francese. Se il dipendente è
straniero e lo richiede, può essere fatta una traduzione del contratto.

Il contenuto è libero, ma oltre alle menzioni convenzionali obbligatorie alcuni elementi devono
essere precisati, quali:

• Identità e indirizzo delle due parti;


• Funzione e qualificazione professionale;
• Luogo di lavoro;
• Durata del lavoro (ossia orari, o tempo parziale/completo);
• Remunerazione (salario ed eventuali premi);
• Congedi pagati;
• Durata del periodo di prova;
• Tempo di preavviso in caso di fine del contratto;
• L’eventuale clausola di non concorrenza.
CHIUSURA DEL CDI

La chiusura di un contratto in CDI può verificarsi solamente in questi casi:

• Su iniziativa del datore di lavoro;


• Su iniziativa del dipendente;
• Su accordo comune alle parti.
SU INIZIATIVA DEL DATORE DI LAVORO

• Durante il periodo di prova senza motivi particolari;


• Mandando il lavoratore in pensione d'ufficio (arrivato a 70 anni, un lavoratore può essere
mandato in pensione d'ufficio. Prima di questa età non è possibile farlo se non con
l'accordo del lavoratore e a certe condizioni);
• Nel caso di un licenziamento (economico o per motivi personali);
• O nel caso di forza maggiore.
SU INIZIATIVA DEL LAVORATORE

• Durante il periodo di prova senza motivi particolari;


• Dando le dimissioni;
• In caso di pensione volontaria;
• Nel caso di una chiusura giudiziaria (il lavoratore che rimprovera al datore delle mancanze
gravi agli obblighi contrattuali, può richiedere al "conseil des prud'hommes" di chiudere il
contratto di lavoro. La chiusura del contratto in questo caso è considerata come
licenziamento senza causa reale e seria. In caso contrario il contratto prosegue);
• Nel caso di una presa d'atto (il lavoratore che vuole chiudere il contratto a causa di gravi
errori che rimprovera al datore di lavoro costituiscono una presa d'atto della rottura del
contratto. Non si tratta di una dimissione. Il lavoratore può indirizzarsi a un giudice per le
conseguenze della rottura. La presa d'atto produce gli effetti di un licenziamento senza
causa reale e seria se le colpe del datore di lavoro esistono e sono giustificate, ma se il
giudice non mette fine al contratto perché pensa che la colpa non ci sia, il contratto è
concluso come se il lavoratore avesse dato le dimissioni).
DARE LE DIMISSIONI

Il lavoratore può dare le dimissioni quando vuole (dopo il periodo di prova), senza dare
spiegazioni, a patto che queste non siano abusive, ossia prese con l'intenzione di nuocere il datore
di lavoro. In caso di dimissioni abusive, il lavoratore può essere condannato al versamento dei
danni e interessi.

Perché una dimissione sia valida, il lavoratore deve manifestare in maniera chiara e
inequivocabile la sua volontà di mettere fine al contratto di lavoro. Un'assenza ingiustificata o un
abbandono del posto non può essere considerato come una dimissione.

In caso di ambiguità sulla volontà chiara e non equivoca del lavoratore (per esempio, se non ha più
lavoro da fare, o nel caso di pressioni esercitate dal datore in modo che dia le dimissioni), le
dimissioni possono essere riqualificate in licenziamento senza causa reale e seria, dal giudice di
pace (conseil de prud'hommes).

Il lavoratore dovrà avvisare il datore di lavoro per iscritto, con una lettera spedita tramite
raccomandata a/r o consegnata direttamente a mano, del suo desiderio di dare le dimissioni. La
legge non prevede delle regole da rispettare per spiegare una dimissione. A questo punto dovrà
proseguire il suo lavoro fino al termine del periodo di preavviso, che ha inizio dalla notifica delle
dimissioni, e che dipenderà dal tipo contratto (di solito la legge a cui fare riferimento è riportata
nella vostra busta paga o nel vostro contratto di lavoro).

Nella lettera di dimissioni non c’è bisogno di specificare il motivo delle vostre dimissioni, ma
scrivete con esattezza la data di entrata in azienda, e la data in cui chiuderete il vostro rapporto
lavorativo, comprendendo il periodo di preavviso, che inizia dal giorno dopo che presentate la
lettera.
SU ACCORDO COMUNE DELLE PARTI

Lavoratore e datore di lavoro possono decidere assieme di mettere fine alla loro relazione
contrattuale firmando:

• Una rottura convenzionale (rupture conventionnelle) (le due parti convengono di comune
accordo sulle condizioni di chiusura del contratto);
• O una transazione (o accordo transazionale) (la transazione permette di regolare un litigio
tra datore e lavoratore. Prende la forma di un contratto redatto per iscritto e firmato dalle
due parti. Il più spesso una transazione è stabilita per regolare un litigio legato alla rottura
di un contratto di lavoro, anche nel caso di un licenziamento).
DOCUMENTI DI FINE CONTRATTO DI LAVORO

Qualunque sia la causa della cessazione del contratto il datore di lavoro deve dare al dipendente:

1. Un "reçu pour solde de tout compte". Dove c'è scritto che si è ricevuto il certificato di
lavoro, l'attestazione del Pôle emploi ed il saldo dovuto, con la somma che vi è stata data
alla fine del contratto ed il metodo di pagamento in cifre e in lettere (si hanno 6 mesi di
tempo dalla firma per contestare il saldo);
2. Il "certificat de travail" (certificato di lavoro). Attesta che avete lavorato per quell’azienda
da tale data a tale data;
3. L’attestazione destinata al Pôle emploi. Che vi servirà per far valere i vostri eventuali diritti
alla disoccupazione, nonché per re-inscrizione al Pôle emploi
4. Il documento individuale di accesso alla formazione (Biaf). Tranne se è stato
consegnato durante l'assunzione o il contratto non è preso in conto per i diritti al Cif (congé
individuel de formation).
CONTRATTO A DURATA DETERMINATA (CDD)

Questo tipo di contratto ha una durata determinata e dei compiti precisi e temporanei. Può
essere anche questo sia a tempo parziale che a tempo pieno.

Si può ricorrere a un CDD nei seguenti casi:

• Rimpiazzo di un dipendente.

Se il dipendente è assente temporaneamente o il suo contratto è sospeso (malattia, maternità,


congedo pagato, congedo parentale, ecc...); se il dipendente è passato provvisoriamente a tempo
parziale (congedo parentale, congedo per creare o riprendere un'impresa, ecc...); se il dipendente
ha lasciato definitivamente l'impresa ed è in attesa di terminare il contratto. Può essere
fatto anche nell'attesa dell'arrivo di un dipendente reclutato in CDI per rimpiazzare una persona
non salariata o il congiunto assente.

• Rimpiazzo di un non salariato.

Rimpiazzo del capo d'impresa, di una persona che esercita un'attività professionale o di un
agricoltore. Il congiunto assente può essere ugualmente rimpiazzato se partecipa attivamente
all'attività dell'impresa o agricola.

• Aumento temporaneo dell'attività.

Ossia quando vi è un aumento dell'attività puntuale o ricorrente (feste di fine anno ad esempio).

• Lavoro stagionale.

Come nel settore turistico (attività commerciali in stazioni sciistiche o balneari), nell'agricoltura e
nell'industria agroalimentare (raccolta).

• CDD d'uso.

Ossia per quei lavori dove l'uso del CDI è escluso, a causa del tipo di attività e del carattere
temporaneo del lavoro.

• CDD speciali.

Contratti specifici: il "contrat unique d'insertion" (CUI), l'emploi d'avenir, il CDD d'insertion (CDDI)
concluso in una struttura d'inserzione per l'attività economica, i contratti di professionalizzazione
o apprendistato, il CDD ad oggetto definito, il "CDD senior", il contratto di vendemmia.

Non può essere stipulato un CDD per un posto legato all'attività normale e permanente
dell'impresa (dovendo essere assicurato in CDI); per rimpiazzare uno o più dipendenti in sciopero;
per compiere dei lavori particolarmente pericolosi, e facenti oggetto di una sorveglianza medica
speciale (in caso ad esempio di esposizione ad amianto) tranne deroghe particolari.

Se viene fatto un CDD per uno motivo non previsto dalla legge, questo può essere riqualificato da
un giudice come CDI.
Il periodo di prova per i CDD è fissato in funzione alla durata del contratto.

Il CDD si chiude o per rottura anticipata, oppure perché è arrivato al suo termine. La fine di un CDD
può portare al versamento della disoccupazione.
ROTTURA ANTICIPATA DI UN CDD

Per un CDD, non è possibile dare le dimissioni prima della fine del contratto (al di fuori del periodo
di prova), se non per motivi specifici tramite una "rottura anticipata":

• Su richiesta del dipendente che ha trovato un lavoro a durata indeterminata;


• Su accordo tra il datore di lavoro e il dipendente;
• Forza maggiore, ossia un avvenimento eccezionale, imprevedibile e insormontabile che
rende impossibile l'esecuzione del contratto di lavoro ⇒ in questo caso il lavoratore ha
diritto ad un'indennità compensatrice. Il montante è uguale all'indennità che avrebbe
ricevuto fino alla fine del contratto.
• Non idoneità constata dal medico;
• Colpa grave (o pesante) del datore di lavoro o del dipendente.

Il lavoratore che ha trovato un lavoro in CDI può, al fine di evitare qualsiasi difficoltà, notificare per
iscritto la rottura del contratto. Fornirà al datore di lavoro tutti i documenti che giustificano l'aver
trovato un lavoro in CDI (promessa di assunzione o contratto di lavoro, ad esempio).

Dovrà inoltre rispettare un preavviso, tranne accordo con il datore di lavoro. La durata del
preavviso è calcolata per un giorno a settimana, e non può superare le 2 settimane (calcolo
effettuato per i giorni effettivamente lavorati, quindi escludendo ad esempio il sabato e la
domenica), tenendo conto:

• O della durata totale del CDD, rinnovo incluso, se comporta una data di fine precisa.
• Oppure della durata effettuata, se non comporta un termine preciso.

La legge non prevede preavviso negli altri casi di rottura anticipata.

In caso di rottura anticipata da parte del datore di lavoro, e al di fuori dei casi autorizzati, il
lavoratore ha diritto a dei danni e interessi. Il montante è almeno uguale alla remunerazione che
avrebbe percepito fino al termine del contratto.

In caso di rottura anticipata dal lavoratore e al di fuori dei casi autorizzati (assunzione in CDI, non
idoneità...), dovrà versare dei danni e interessi corrispondenti al pregiudizio subito.

Se il contratto viene rotto prima dal lavoratore, egli non avrà diritto al “prime de précarité” che di
solito viene dato a fine contratto in CDD.

L'ultimo giorno di lavoro il datore di lavoro vi dovrà dare:

1. Un "reçu pour solde de tout compte";


2. Il certificato di lavoro;
3. L’attestazione per il pôle emploi.

Naturalmente anche l'ultima busta paga.


CONTRATTO DI LAVORO TEMPORANEO (INTERIM)

Il contratto di lavoro temporaneo, ha una durata prevista nel contratto e non può superare la
durata massima legale, variabile secondo la natura della missione. Può essere stipulato in
determinati casi come per il CDD.

La durata del periodo di prova è fissata da una convenzione o un accordo professionale di ramo
esteso, o per convenzione o accordo dell'impresa o dello stabilimento.
ROTTURA ANTICIPATA CONTRATTO INTERIM

Come per i contratti a tempo determinato è possibile la rottura anticipata solo in certi casi.

Le conseguenze della rottura variano a seconda che sia il dipendente o il datore di lavoro a
chiuderlo:

• Grave colpa del dipendente o del datore;


• Assunzione del dipendente messo a disposizione per una durata indeterminata;
• Cause di forza maggiore.

Il dipendente che rompe il contratto (al di fuori del periodo di prova) per un'impiego a durata
indeterminata deve rispettare un preavviso, come nel caso di un CDD, tranne se ne è dispensato
per accordo con il datore. Il preavviso è calcolato per un giorno alla settimana, tenendo conto:

• Della durata del contratto, rinnovo incluso, se questo comporta un termine preciso;
• Della durata effettuata, se il contratto non comporta un termine preciso.

La durata totale del preavviso non può essere inferiore a un giorno, né superiore a 2 settimane. Il
conto è effettuato sui giorni lavorativi.
CONTO IN BANCA
IL CONTO DA NON RESIDENTE

Per avere accesso alla “vita francese”, dovrete avere un conto in banca.

Il principale motivo è perché senza un conto in una banca francese non potrete avere accesso
all’affitto di un appartamento, che consegue il non accesso alla sanità, ecc....

Se in un primo tempo non avete un domicilio stabile, potrete ricorrere a un conto corrente da
non residente.

Questo tipo di conto è possibile aprirlo in determinate banche presenti anche in Italia e che hanno
a che fare maggiormente con clienti italiani (Bre Banca, Monte dei Paschi di Siena, Bnp Paribas).

Per aprirlo avrete bisogno di:

• Un documento d’identità;
• Codice fiscale;
• Ultime tre buste paga italiane o di una dichiarazione dei redditi, (nel caso non abbiate
lavorato è sufficiente presentare quella dei genitori);
• Del certificato di residenza del vostro comune italiano;
• E in alcuni casi, di una lettera di presentazione della propria banca italiana in cui siete già
correntisti.

Con questo tipo di conto non vi verrà data la carta di credito, se non dopo aver trovato un lavoro,
e dunque aver fornito un contratto come giustificativo di garanzia, ma nel caso ne aveste bisogno
potrete richiedere un libretto di assegni e versare e prelevare gratuitamente, direttamente in
filiale. Non è inoltre compreso nel conto base il servizio di banca online, dove potrete solamente
vedere il vostro saldo e le varie operazioni bancarie in entrata e uscita, fare un bonifico tra due
conti a vostro nome (ad esempio se avete un conto personale e uno congiunto) e richiedere il
libretto di assegni. Se volete un conto online completo dovrete pagare il servizio in più.

Una volta spostato il domicilio/residenza in Francia, ricordatevi di mandare i nuovi documenti alla
banca in modo da cambiare il tipo di conto e tramutarlo!

Le differenze tra un conto francese e uno italiano, sono che in Francia non si paga il bollo e
l’apertura e chiusura del conto sono gratuiti, mentre i costi di tenuta conto variano dai 9 ai 18
euro trimestrali per quanto riguarda il conto da non residente, e possono partire anche da
pochissimi euro per quelli da residenti!
IL CONTO DA RESIDENTE

Le banche francesi Nizzarde più conosciute sono:

− LCL
− BNP PARIBAS
− BANQUE POPULAIRE CÔTE D’AZUR
− LA POSTE
− BANQUE BARCLAYS
− CRÉDIT MUTUEL
− CIC
− SOCIÈTÈ GENERALE
− CAISSE ERPAGNE
− CRÉDIT AGRICOLE
− HSBC

Naturalmente troviamo anche le banche on line:

− AXA BANQUE
− ING DIRECT

La scelta della banca dipende unicamente dalle vostre esigenze: tempo d’incasso di un assegno,
costi, servizi compresi, tipi di libretti di risparmio, ecc…

Una volta decisa la banca in cui aprire il conto corrente, dovrete scegliere l’agenzia, magari quella
vicina al posto di lavoro o a casa vostra, che faccia orari comodi, o che sia aperta il sabato mattina.

Per aprire il conto corrente bisogna anzitutto prendere un appuntamento telefonico o su internet
con la banca. Se lo prendete su internet, riceverete un’e-mail per la conferma con l’elenco dei
documenti da portare, e sarete contattati dall’agenzia nelle 48 ore successive per definire il giorno
e l’ora dell’appuntamento.

Dovendo per forza versare una somma minima all'apertura, vi sarà chiesto se avete già un altro
conto in qualche altra banca francese (anche da non residente), e se dovete depositare qualche
assegno.

Andate all’appuntamento con i seguenti documenti:

1. Originale della carta d’identità o passaporto in corso di validità;


2. Originale del giustificativo di domicilio datato meno di tre mesi (fattura di un fornitore di
energia elettrica, dell’acqua, del telefono fisso, attestazione di residenza, quietanza di
affitto, e in caso abitiate da una terza persona “attestation d’hébergement” con copia della
carta d’identità a nome del titolare del giustificativo del domicilio fornito)
3. Fotocopia dell’ultima busta paga
4. Per gli studenti: originale del certificato d’iscrizione alla scuola o la copia della carta dello
studente. Un minore deve essere accompagnato da un suo rappresentate legale il quale
deve presentare il libretto di famiglia, una carta d’identità e un giustificativo di domicilio.
In Francia tutte le banche hanno un punto di accoglienza che spesso coincide con gli sportelli
bancari, e che indirizzano poi verso gli altri servizi e sportelli.

A seguirvi per l’apertura del conto, e per qualsiasi problema abbiate, sarà un consigliere. Una volta
indirizzati verso il vostro consigliere, questi vi farà delle domande per capire chi siete e cosa fate, e
procederà all’apertura del conto, con la scelta dei servizi da inserire, indirizzandovi sulle opzioni
che sono più adatte a voi e alle vostre esigenze, mostrandovi le utilità dei servizi ed i prezzi di
ciascuno. I servizi riguardano prevalentemente il tipo di carta di credito e la sua assicurazione, il
libretto degli assegni e la scelta del formato, il libretto di risparmio, e le varie operazioni di bonifici
con l’estero e online.

La carta bancaria francese non fa distinzione tra bancomat e carta di credito, ma una carta di
credito (meglio conosciuta come “carte bleue”) può essere a debito immediato (come il bancomat
in Italia) o a debito differito (come la carta di credito, per cui arriva la fattura a fine mese).

Finito di firmare e siglare i documenti, il vostro conto corrente è aperto e avrete già tutte le
coordinate che vi serviranno. Naturalmente per avere la carta di credito e iniziare a fare le vostre
operazioni su internet, dovrete aspettare due settimane circa che vi arrivi tutto a casa, tra cui
codici e pin vari!
AFFITTARE
L'AFFITTO

Riuscire a prendere una casa in affitto non è facile in Francia.

Una cosa che non manca mai sono le garanzie. Di norma, per affittare un appartamento, qualsiasi
agenzia immobiliare, o privato, vi chiederanno alcune garanzie fondamentali: avere un lavoro a
tempo indeterminato (o una pensione o un lavoro autonomo) e avere uno stipendio netto che sia
minimo tre volte l’affitto compreso di spese.

Come giustificativi vi verranno richiesti il contratto di lavoro e le tre ultime buste paga.

Naturalmente, parlando di Nizza dove i prezzi degli affitti sono alti, detto chiaramente è raro che
questo accada, a meno che non prendiate un appartamento misero, che costi veramente una
miseria, o che abbiate due buoni stipendi.

Come fare dunque a riuscire ad affittare, pur non avendo queste garanzie? Stipulando una
cauzione.

Per evitare i costi alti, rivolgetevi ai privati: PARUVENDU, leboncoin,


vivastreet, PAP, ENTREPARTICULIER, e tanti altri siti sono a vostra disposizione. Cercate unicamente
gli annunci dei particulier (privati), non quelli "pro". Potrete inoltre trovare annunci per la co-
locazione e le case vacanze.
COSA CONTROLLARE PRIMA DI AFFITTARE UN
APPARTAMENTO
Durante la ricerca del vostro appartamento ideale, potreste essere alla fine indecisi su più
appartamenti visti.

Per questo motivo è bene controllare che l’appartamento abbia tutto ciò di cui avete bisogno, in
modo che l'ago della bilancia penda da una parte piuttosto che un'altra!

A parte il quartiere, cercate di capire che tipo di ambiente desiderate avere intorno: tranquillo, un
po' in disparte e magari anche residenziale, oppure vicino al centro e più movimentato e vivo.
ACCESSO ALL'APPARTAMENTO

Una delle prime cose da chiedere, se avete una macchina, è se l’appartamento dispone di un
garage o di un posto auto riservato compreso nell'affitto, o nel caso se si può affittare nelle
vicinanze.

Nel caso non vi siano parcheggi, né garage a disposizione, chiedete se i parcheggi nei dintorni sono
sicuri o no, ed anche se è difficile trovare posti liberi a qualunque ora della giornata! Questo
potreste constantarlo anche voi stessi quando andate a vedere l’appartamento.

Se invece usufruite dei mezzi di trasporto in comune, controllare quando dista la prima fermata
del bus o del tram, oppure se le BICICLETTE A NOLEGGIO e la pista ciclabile sono molto distanti.

Oltre ai mezzi di trasporto, bisogna controllare la posizione del vostro appartamento nel caso sia
in uno stabile, se è a un piano superiore o a quello terra, e di conseguenza preoccuparsi
dell'ascensore, chiedendo (anche ai vicini) se si guasta con facilità, e nel caso di manutenzione
quanto tempo ci mettono per farla.

Nel caso sia al piano terra assicurarsi che sia lontano dalla strada, e stare attenti ai ladri! Molte
case infatti hanno le sbarre alle finestre, molto antiestetiche, ma efficaci in questi casi.

RUMORI E ISOLAMENTO SONORO

Anche l'isolamento dai fattori acustici esterni è molto importante, per non sentire quello che
fanno i vicini, e per avere la vostra privacy!

Controllate dunque, facendo attenzione quando andrete a visitare l'appartamento, se si sente


qualche rumore esterno, sia per quanto riguarda quelli provenienti dagli appartamenti attorno, sia
quelli della strada!

COMMERCI

Avere attività commerciali di prima necessità è sempre comodo, quindi assicuratevi almeno di
avere a pochi passi una farmacia, un market dove vendono un po' di tutto (per spese dell'ultimo
secondo), un ufficio delle poste oppure una buca delle lettere, e se possibile anche una banca.

ISOLAMENTO TERMICO

Controllate e chiedete se tutte le finestre hanno i doppi vetri e se si chiudono bene, in modo da
non far entrare spifferi d'aria all'interno. In Francia (o quantomeno a Nizza) noterete che la
maggior parte delle case non ha finestre, ma per legge hanno delle fessure per far entrare l'aria
senza che questa crei spifferi, soprattutto nel caso la casa abbia un impianto a gas.

Nei bagni invece troverete le ventole quindi controllate che funzionino bene!

Le porte devono aprirsi e chiudersi bene, ma controllate anche tutte le serrature, che siano
funzionanti, come le relative chiavi.
Tutto questo è molto importante per non avere fuoriuscite di calore in inverno, che rendono il
riscaldamento vano, e la bolletta molto più dispendiosa!

RISCALDAMENTO, ELETTRICITÀ, GAS

Tutto deve funzionare bene, senza perdite e senza problemi.

Chiedete al proprietario di casa una stima dei costi e se è possibile avere anche un riscontro
facendovi mostrare una bolletta. Ricordate che nel caso di impianto a gas, sarà vostra cura ogni
anno fare la manutenzione.

UMIDITÀ

L'umidità è il peggior nemico e di solito si vede subito se un appartamento è umido guardando le


pareti.

ACCESSO A INTERNET

Se passate molto tempo su internet e comunque avete bisogno di una buona connessione,
informatevi sulla ricezione, se è possibile mettere la fibra ottica, e di quanti mega dispone la
connessione Adsl normale, andando direttamente nel negozio dell'operatore telefonico che avete
scelto, in modo da essere preparati a ogni evenienza!

Se è già presente una connessione internet controllate la sua potenza con SPEEDTEST, e nel caso
chiedete subito se è possibile cambiarla!
LE AGENZIE IMMOBILIARI
Ci sono talmente tante agenzie a Nizza da non sapere in quale andare, quale vi potrà accettare come
cliente, e quale sarà la più seria.

Le più importanti, o comunque quelle più conosciute in tutta la Francia sono CENTURY 21 ed ORPI.

Il sito dove potete trovare tutti gli annunci delle agenzie, anche di quelle più piccole, si
chiama LOGICIMMO, di cui esce anche un'edizione stampata che troverete in qualsiasi agenzia
immobiliare, che parla soprattutto dell'acquisto delle case, ma vi consiglio anche il sito
internet SELOGER.
COME SAPERE SE UN'AGENZIA È LEGALE

Per essere aperta, un'agenzia immobiliare ha l'obbligo di avere certe condizioni, insieme al possesso di
una "carte professionnelle" emessa dalla Prefettura. Il suo ottenimento è sottomesso a delle
condizioni di attitudine professionale (diploma e/o esperienza professionale acquisita in un'agenzia
immobiliare titolare della carta professionale) e di moralità.

Il numero della “carte professionnelle”, ed il luogo di emissione devono figurare su tutti i documenti
professionali, contratti e corrispondenza.

L'attività che invece consiste solamente nel diffondere gli annunci tra privati su remunerazione, senza
intervenire nelle relazioni tra venditore e compratore, non equivale a un'attività intermediaria
immobiliare ed è libera, in quanto esercitata tramite stampa o internet, e non necessita di una "carte
professionnelle".

Se l'agente immobiliare impiega un dipendente o un negoziatore immobiliare, deve fornirgli


un'attestazione accordata dal Prefetto, che permette di giustificare la loro qualità e di donargli il
potere, abilitandoli a negoziare, intromettersi o impegnarsi per conto del titolare della “carte
professionnelle”. I negoziatori immobiliari devono inoltre giustificare le loro competenze professionali.
Le altre condizioni sono: avere garanzie finanziarie e un'assicurazione di responsabilità civile
professionale.

L'agente immobiliare deve affiggere in maniera leggibile alla clientela nei suoi locali:

• Il numero della sua carte professionnelle;


• La menzione relativa alla percezione o no di fondi;
• Il montante della garanzia finanziaria e le informazioni del garante;
• Le tariffe TTC (tutte tasse comprese) delle commissioni e remunerazione delle prestazioni, e
modalità di calcolo degli onorari

Quando un intermediario agisce per conto di un cliente (proprietario o locatore) chiamato mandante,
un agente immobiliare deve imperativamente avere un mandato scritto che l'autorizza a negoziare o
ad impegnarsi. In assenza di mandato la transazione è considerata come nulla. Un'originale deve
essere dato al cliente durante la firma e deve indicare il numero della “carte professionnelle” e, se
necessario, l'abilitazione dei collaboratori a concludere dei contratti.

COME SAPERE SE UN'AGENZIA È SERIA

Essere in regola è un conto, ma naturalmente la serietà è una cosa che anche le agenzie in regola
possono non avere. Quella dipende dal modo di fare e di lavorare con i clienti.

Parlo di serietà perché il ruolo che ha l'agente immobiliare qui in Francia è diverso da quello che ha in
Italia: non solo partecipa alla messa in locazione dell'alloggio dall'inizio alla fine, ma continua a seguire
gli affittuari e l’alloggio anche nei passi successivi, facendo le veci del proprietario e da intermediario
per ogni problema. Nel contratto d’affitto risulterà come parte integrante della locazione.

Per questo motivo, di solito non si hanno rapporti con i proprietari delle case affittate, ma ci si rivolge
sempre e solo alle agenzie, che dovrebbero risolvere tutti i problemi e fare da tramite tra locatario e
proprietario.
Non tutte le agenzie immobiliari purtroppo sono serie, quindi state attenti e valutate bene prima di
scegliere, guardando anzitutto la casa prima di affittarla, e studiandone tutti i pro e contro, ma
soprattutto informandovi sull'agenzia tramite recensioni, esperienze di persone che conoscete, e
qualsiasi informazione riusciate ad avere! (In francese le recensioni si chiamano "commentaire").

Altro consiglio è di chiedere chi sono i proprietari e dove abitano al momento, e soprattutto se hanno
facilità di contatti, perché sarà lungo e complicato risolvere i problemi legati all'appartamento (ad
esempio qualcosa che deve essere aggiustata dal proprietario, ecc...) se i contatti tra l'agenzia e il
proprietario sono difficili!

In quanto Italiani, purtroppo, potreste avere difficoltà a farvi affittare un appartamento da un'agenzia
francese, e per questo motivo finirete spesso per rivolgervi ad un'agenzia italiana.

Di solito si cerca di evitare le agenzie immobiliari proprio per i costi superiori rispetto ai privati e
sopratutto per le richieste abbastanza pesanti riguardo le garanzie da portare!
LE SPESE DELL'AGENZIA IMMOBILIARE

Come calcolare il budget di spesa per un affitto tramite agenzia immobiliare?

Per il primo mese dovrete all’incirca mettere in conto:

1. Un mese di affitto più le charges;


2. Il deposito di garanzia di circa un mese o due di affitto (charges escluse) secondo il tipo di
alloggio;
3. Gli onorari dell'agenzia di circa un mese di affitto;
4. Le bollette di energia/gas, telefono e l’assicurazione della casa, che di solito sono a parte.

Per quanto riguarda le spese di agenzia, quella riguardante la remunerazione dell’agente immobiliare,
resta a carico del proprietario dell'alloggio.

Gli onorari legati alla visita dell'alloggio, alla costruzione del dossier, alla redazione del contratto di
affitto e alla realizzazione dell'état des lieux, possono essere divise a metà, e su riserva di rispettare
certi parametri, a carico del locatore.
ÉTAT DES LIEUX

L’état des lieux di entrata è un documento che deve essere redatto per iscritto appena si entra nel
nuovo appartamento, a cui farà seguito, una volta lasciato l’appartamento, quello di uscita.

Esso deve contenere una lista di tutte le cose presenti in casa, e di tutti i problemi riscontrati prima del
vostro arrivo. È un documento molto importante, perché determina la restituzione della vostra
caparra, una volta che avrete lasciato l’appartamento, e per questo motivo è bene prestare particolare
attenzione alla sua redazione. Avrete 15 giorni di tempo dalla sua compilazione per accertarvi che i
problemi nell’appartamento siano già tutti scritti nell’etat de lieux d’entree, in caso contrario potrete
farli presenti entro questo lasso di tempo.

Il concorso di un agente immobiliare o un'azienda incaricata, per controllare e redigere l'état des lieux
può essere a pagamento. In questo caso, le spese di agenzia per realizzarlo sono divise tra il
proprietario e il locatario.

Se l'état des lieux è stabilito amichevolmente e direttamente tra il proprietario e il locatario, non ci
saranno spese, remunerazione o onorari che possono essere messi a carico del locatario.

In una situazione conflittuale, le spese realizzate dall'Ufficiale Giudiziario sono divise a metà tra il
proprietario e il locatario e le tariffe sono fissate ed inquadrate dalla legge.

Se un agente immobiliare è mandatario per stabilire un état des lieux di entrata, gli onorari fatturati
non possono eccedere:

• Il montante pagato dal proprietario


• Il limite di 3 € tasse comprese, per m² di superficie abitabile.

Esempio per un alloggio di 30 m² :

Se l'état des lieux è fatturato in totale 200 €, le spese a carico del locatario non possono eccedere 90 €
(3 € x 30), ed il proprietario prende in carico il resto.

Se l'état des lieux è fatturato in totale 100 €, le spese a carico del locatario sono di massimo 50
€ perché non deve pagare più del proprietario.

L'état des lieux di uscita non può essere fatturato al locatario.


ALTRE SPESE

L'intervento di un agente può essere fatturato al locatario solamente per certi interventi:

• Visita effettuata;
• Costruzione del dossier del locatario;
• Redazione del contratto (bail).

La tariffa applicabile al locatario non può superare:

• Il montante fatturato al proprietario;


• Un limite regolamentare di prezzo con tutte le tasse comprese (TTC) per metro quadrato di
superficie abitabile.

Il limite della tariffa applicabile varia in funzione della zona geografica.

Queste spese sono pagate una sola volta e non possono essere applicate in caso di rinnovo del
contratto.

Se vi è però un aumento dell’affitto con necessità di redazione di un nuovo contratto, possono essere
fatturate di nuovo.

L'agenzia immobiliare o il proprietario dovranno fornirvi ogni mese la fattura del pagamento, chiamata
"quittance de loyer". Nel caso non vi sia inviata automaticamente, potrete sollecitarne l'invio
tramite lettera o mail.
TIPI DI ALLOGGIO E CONTRATTI DI AFFITTO
Per parlare dei contratti d'affitto è necessario fare la distinzione tra alloggio vuoto/nudo (vide/nu),
e alloggio ammobiliato (meublé), questo perché la composizione e alcune regole e termini sono
diversi.

ALLOGGIO AMMOBILIATO

Un alloggio è ammobiliato quando vi sono nell’abitazione mobili e apparecchi elettrodomestici, e


il locatario può viverci immediatamente portando solamente i suoi effetti personali.

I mobili e gli elettrodomestici che definiscono un appartamento tale sono: un letto, un armadio, un
tavolo e delle sedie, un piano da cucina (a gas, elettrico o a induzione), ed un frigo.

ALLOGGIO VUOTO

Un alloggio è definito vuoto quando non ci sono i mobili, ma solamente la cucina attrezzata con
lavello e qualche piano di lavoro e mensola (cuisine équipée).

In alcuni casi la cucina potrebbe essere attrezzata anche di elettrodomestici (cuisine équipée et
aménagé), in altri potrebbe addirittura non essere del tutto attrezzata nemmeno di mobili.
REGOLE COMUNI AI TIPI DI ALLOGGIO

L'accesso alla messa in affitto:

• Il dossier del candidato affittuario;


• Le regole sulla cauzione;
• Le spese di agenzia immobiliare;
• La questione delle discriminazioni;
• I criteri di decenza di un appartamento.
IL CONTRATTO DI AFFITTO
Il contratto di affitto deve essere stabilito per iscritto, in tanti esemplari quante sono le parti
(proprietario, locatario, co-locatari, cauzione...), e conforme al CONTRATTO DI AFFITTO TIPO
REGOLAMENTARE, e sotto forma di un atto privato, ossia redatto e firmato senza la presenza di un
notaio, tra due privati; o di un atto autentico, redatto e firmato in presenza di un ufficiale pubblico
competente e secondo la legge, per cui il contenuto può avere la stessa forza di una decisione
giudiziaria.

Deve obbligatoriamente contenere un certo numero d'informazioni riguardanti le parti:

• Il nome, cognome e il domicilio del proprietario (quello di chi lo ha in gestione e della sua
sede sociale se l'alloggio non è gestito direttamente dal proprietario ma ad esempio da
un’agenzia immobiliare);
• Il nome e cognome del locatario o dei locatari;
• La data di presa effettiva, e la durata dell'affitto.
PER GLI ALLOGGI VUOTI

Il contratto d'affitto deve contenere:

• La consistenza dell'alloggio e la sua destinazione (abitazione o misto);


• La superficie abitabile;
• La descrizione (casa o appartamento, numero delle stanze principali) e dei suoi
equipaggiamenti a uso privato e comune;
• La natura, e la somma dei lavori effettuati nell'alloggio dall'ultimo contratto di locazione (o
dall'ultimo rinnovo).

In caso di assenza della menzione della superficie abitabile o di superfici errate, il locatario può
intentare un'azione di diminuzione dell'affitto.

Informazioni sul prezzo di affitto:

• Il costo dell'affitto e le modalità di regolamento (per esempio tramite assegno o bonifico


bancario o postale), e le regole delle eventuali revisioni;
• Il costo dell'ultimo affitto, lasciato dal precedente locatario;
• Se il proprietario lo esige, la somma del versamento di un deposito di garanzia, che non
può essere superiore a un mese di affitto, spese escluse.

Le parti possono prevedere di includere altre clausole, a patto che esse non figurino tra le liste
delle clausole abusive.

Se il proprietario fa appello ad un professionista per affittare l'alloggio, il contratto deve


menzionare le regole relative alla divisione delle spese, ed il montante delle soglie di fatturazione
applicabile al locatario.

Documenti annessi al contratto di affitto:

• Una nota informativa, per i contratti segnati dal primo agosto 2015;
• L’état des lieux stabilito durante la consegna e la restituzione delle chiavi;
• Se l'alloggio è situato in un immobile in co-proprietà, una copia del regolamento;
• L'attestazione di assicurazione contro il rischio locativo che il locatario deve
obbligatoriamente sottoscrivere;
• I dossier delle diagnostiche tecniche immobiliari (informano il candidato locatario che
progetta di affittare l'appartamento su certi aspetti dell'alloggio: la diagnostica di
performance energetica, l'atto di constatazione di rischio di esposizione al piombo, una
copia dello stato di amianto, e in certi casi, lo stato dei rischi naturali e tecnologici. Queste
diagnostiche devono essere raggruppate nel dossier annesso al contratto);
• Un’informazione sui mezzi di ricezione dei servizi di televisione nell'immobile;
• Il numero di equipaggiamenti di accesso alle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione (cavo, TNT, fibra...);
• Una copia della convenzione Anah o APL se l'alloggio affittato è convenzionato.
DURATA DEL CONTRATTO

La durata del contratto è di 3 anni, se il proprietario è un privato, 6 anni se il proprietario è una


persona morale (per esempio una società o un'associazione).

La durata può essere inferiore a 3 anni (o 6 anni), ma di minimo un anno, se il proprietario prevede
di riprendere l'alloggio per ragioni famigliari o professionali (esempio: pensione che obbliga il
proprietario a riprendere il suo alloggio). Il motivo di ripresa che giustifica questa durata più corta
deve imperativamente figurare nel contratto. Il proprietario deve confermare al locatario, per
lettera raccomandata a/r, almeno due mesi prima della fine del contratto, che riprenderà l'alloggio
alla data prevista. Se l'avvenimento non sussiste o non è stato confermato, il contratto deve
proseguirsi fino al limite dei 3 anni.

RINNOVO DEL CONTRATTO

Alla fine del contratto, e se il proprietario o il locatario non hanno dato congedo, il contratto è
rinnovato su proposta del proprietario, oppure automaticamente per altri 3 o 6 anni.
CONTRATTI RIGUARDANTI GLI ALLOGGI AMMOBILIATI

Le parti sono libere di redigere il contratto a loro convenienza. Tuttavia è preferibile far figurare
certe menzioni per evitare il rischio di litigi. Certi documenti devono essere obbligatoriamente
annessi al contratto.

Il proprietario ha l'incarico di precisare certi elementi:

• La somma dell'affitto e le sue modalità di revisione;


• La somma del deposito di garanzia. Se il proprietario esige il versamento di un deposito di
garanzia, non può essere superiore a 2 mesi di affitto, spese escluse;
• La durata della locazione;
• Le modalità di recupero delle spese (a forfait o reali). Se le spese sono forfettarie, possono
essere revisionate ogni anno alle stesse condizioni dell'affitto, ossia in funzione della
variazione annuale dell'IRL.

La redazione del contratto di locazione ammobiliata deve essere conforme al contratto di


locazione tipo regolamentare e il proprietario ha l'obbligo di includere i seguenti documenti:

• L’état des lieux stabilito durante la consegna delle chiavi;


• Un inventario e uno stato dettagliato dei mobili;
• I dossier delle diagnostiche tecniche immobiliari.
• La nota informativa destinata al locatario;
DURATA DEL CONTRATTO

La durata è di un anno nella maggior parte dei casi, 9 mesi se il locatario è uno studente.

RINNOVO

Se la durata del contratto è di un anno, si rinnova automaticamente al suo termine se le parti non
danno il congedo. Se la durata è di 9 mesi, il rinnovo non è possibile: il contratto prende fine al suo
termine senza che le parti siano obbligate a dare il congedo. Deve essere firmato un nuovo
contratto nel caso le parti vogliano proseguire la locazione.
LA CAUZIONE
Il garante è la persona che, tramite un documento scritto chiamato “acte de cautionnement” (atto
di cauzione), s’impegna nei confronti del proprietario dell’alloggio, a pagare i debiti del locatario,
nel caso quest’ultimo non paghi.

La presentazione di un garante non è un obbligo legale, ma in alcuni casi, come ad esempio se


avete un contratto a tempo determinato, redditi inferiori a tre volte l'affitto, se siete studenti, o se
prendete un alloggio sociale, il ricorso ad una cauzione è richiesto come ulteriore garanzia.

Un garante può essere una persona fisica (parente o amico ad esempio) o una persona
morale (un’impresa, una banca, oppure un organismo come Action-logement).

Le cauzioni, chiamate anche “garanzie”, possono essere di diverso tipo.


CAUTION SIMPLE

Permette al proprietario di fare appello alla cauzione solamente se l’affittuario non è in grado di
pagare.

In caso di affitto non pagato, il proprietario deve indirizzarsi al locatario inviadogli un


“commandement de payer” (comando di pagamento).

La persona che ha l’incarico di compilare quest’atto deve fare una copia e inviarla anche al
garante. Se il garante non è stato informato da questa persona, non ha il dovere di farsi carico
degli interessi dell’affittuario per il ritardato pagamento.

Se nonostante questo, il locatario non regola il debito, il proprietario deve indirizzarsi al garante,
tramite una lettera raccomandata a/r.

Se ci sono più cauzioni semplici (di solito quando gli affittuari sono più persone) e quindi più
garanti, il proprietario deve reclamare a ciascuno la parte di debito per la quale si sono impegnati.
CAUTION SOLIDAIRE

La cauzione solidaire permette al proprietario di fare appello direttamente al garante già dal
primo affitto non pagato, senza sapere effettivamente se l’affittuario potrà pagare oppure no.

Il proprietario deve indirizzarsi al garante preferibilmente per lettera raccomandata con ricevuta di
ritorno.

Se più persone si sono portate a cauzione, il proprietario può reclamare la totalità del debito
dell’affittuario a uno solo di questi, e scegliere quello che è più solvibile (per esempio, quello che
presenta il salario più alto).

Come per chi prende in affitto l’alloggio, anche chi si porta garante deve fornire un dossier, per
dimostrare che è in grado di pagare i vostri debiti, e dovrà avere dunque gli stessi requisiti di
solvibilità a voi richiesti (reddito o pensione alti, buste paga con stipendio superiore a tre volte
l’affitto).

I documenti che costituiscono il dossier del garante sono:

− Carta d’identità, passaporto francese o straniero, patente di guida o permesso di


soggiorno;
− L’ultima “quittance de loyer” o l’attestazione di assicurazione della casa (datata meno di 3
mesi), oppure la fattura dell’acqua, del gas, o dell’elettricità (datate meno di mesi);
− Ultime tre buste paga, oppure ultimi due bilanci contabili (per i non salariati), o
giustificativo di versamento delle prestazioni sociali, famigliari, o di pensione percepiti
durante gli ultimi tre mesi.
− Contratto di lavoro o documenti che attestino la propria professione nel caso sia
autonoma, ecc…;
− Ultima o penultima dichiarazione dei redditi;
− Copia di avviso della “taxe foncière” (per i proprietari di case).

In alcune zone della Francia, soprattutto verso il nord, questo tipo di cauzione può essere rifiutato
se i vostri garanti sono italiani, non hanno nazionalità francese né un conto corrente in una banca
francese. Questo non è legale, in quanto risulta discriminatorio, ma capita spessissimo quasi come
fosse consuetudine.

Purtroppo se non ci si rivolge alle autorità competenti, conviene lasciar stare queste agenzie o
questi proprietari, e cercare altrove qualche agenzia che abbia a che fare anche con italiani, o che
abbia tra i clienti proprietari di appartamenti italiani. A Nizza, e in tutta la Costa Azzurra, la
possibilità di trovare case in affitto da italiani sono parecchie rispetto al Nord della Francia.
Se il proprietario dell’alloggio è una persona morale non potrà richiedere un garante se l’alloggio è
affittato ad uno studente che beneficia di una borsa di studio. Lo stesso vale per i proprietari che
hanno già un’assicurazione privata o una “garantie des risques locatifs” (GRL), tranne se
l’affittuario è uno studente o un’apprendista.
REALIZZAZIONE DELL’ACTE DE CAUTIONNEMENT.

La cauzione deve obbligatoriamente prendere la forma di un documento scritto, ed essere


realizzata tramite atto privato (ad esempio un contratto scritto e firmato tra privati senza la
presenza di un notaio) o atto autentico (documento stabilito da un ufficio pubblico competente).

Il proprietario deve consegnare alla cauzione un esemplare dell’atto, tranne se è integrato al


contratto di affitto.

L’acte de cautionnement deve imperativamente comportare le menzioni seguenti:

• Montante dell’affitto in cifre e in lettere, comprese le condizioni di revisione. La cauzione


può indicare una somma massima di cauzione. In questo caso, il proprietario non può reclamare
un montante più alto, anche se il debito locativo è superiore. Se la cauzione non indica il montante
massimo, il suo impegno è allora più esteso;
• Menzione che esprime chiaramente che la cauzione ha preso conoscenza della natura e
dell’intento del suo impegno. Se la cauzione è solidaire deve essere precisata nell’atto.
• Riproduzione dell’articolo legislativo seguente: « Lorsque le cautionnement d’obligations
résultant d’un contrat de location conclu en application du présent titre ne comporte aucune
indication de durée ou lorsque la durée du cautionnement est stipulée indéterminée, la caution
peut le résilier unilatéralement. La résiliation prend effet au terme du contrat de location, qu’il
s’agisse du contrat initial ou d’un contrat reconduit ou renouvelé, au cours duquel le bailleur
reçoit notification de la résiliation. »
DURATA DEL CONTRATTO

Se non figura nessuna durata d’impegno nell’atto, il garante può mettere fine al suo impegno in
qualsiasi momento tramite lettera raccomandata con avviso di ricezione.

Tuttavia la chiusura prende effetto per il proprietario alla fine del contratto. In pratica la cauzione
che chiude il suo impegno resta quindi tenuta a pagare i debiti fino alla fine del contratto di
locazione.

Quando una durata precisa è indicata nell’atto, la cauzione non può chiudere il suo impegno fino a
quella data.

Tuttavia le parti possono prevedere per iscritto che certi avvenimenti mettano fine all’atto (per
esempio un divorzio, ecc…).
IL GARANTE MORALE

Nel caso non abbiate un garante privato, ma siete riusciti a mettere da parte una buona somma di
denaro, potreste ottenere una garanzia bancaria, portando la vostra banca francese come
cauzione.

Per stipulare questo tipo di garanzia, la banca farà bloccare al locatario in un conto di
finanziamento, per tutta la durata del contratto di locazione, una somma che abitualmente è pari
a un anno di affitto, incluse le spese (charges).

Come remunerazione, la banca trattiene tra il 2% ed il 3% del totale. Questa spesa è però in parte
compensata dai soldi depositati sul conto di finanziamento, che generano interessi a credito, di
solito pari all’1%.

La banca firma con voi un documento simile a un atto di cauzione. In caso di affitto non pagato da
parte vostra, il proprietario può domandare, tramite lettera raccomandata a/r, di versare l’affitto
al posto vostro direttamente alla banca.

L’agenzia immobiliare manda l’atto di cauzione alla banca che deve autorizzare e firmare il
documento in circa una settimana. In quel momento potrete bloccare la somma di denaro, e
firmare tutti i documenti in banca, compreso il contratto di affitto con l’agenzia immobiliare.
RESTITUZIONE DELLA GARANZIA BANCARIA

Per la restituzione della garanzia bancaria dovrete aspettare o la chiusura del contratto di affitto,
oppure di trovare un lavoro a durata indeterminata e con uno stipendio pari a 3 volte l’affitto
spese incluse, soddisfando i requisiti standard.

Una volta consegnati tutti i documenti del cambio di situazione lavorativa, o per la chiusura del
contratto, verrà compilato il documento per la restituzione della cauzione, che dovrete poi
consegnare in banca.

Se non viene compilato subito sollecitate più che potete l’agenzia immobiliare perché questo
documento è molto importante per riavere indietro i vostri soldi!

Una volta che la banca è in possesso di questo documento nel giro di un mese riavrete i soldi al
netto degli interessi e delle varie spese direttamente sul vostro conto corrente.
CONTRATTI DI ELETTRICITÀ E GAS

Appena avrete finalmente firmato il contratto di affitto e sarete entrati nel nuovo appartamento,
l'agente immobiliare o il proprietario, vi chiederà di chiamare l'EDF (società francese che si occupa
dell'energia equivalente alla nostra ENEL) per stipulare il contratto di energia elettrica e nel caso
del gas.

Per aprire questi contratti occorre:

− Il contratto di affitto;
− Il nome e cognome del proprietario di casa;
− L’indirizzo esatto con il numero del piano e il numero dell'interno dell'appartamento;
− Il numero rilevato nel contatore dell'energia e/o del gas riportato nell'"état de lieu", o che
prenderete insieme all'agente/proprietario;
− Il vostro RIB bancario o postale.

Naturalmente ci sono anche altri enti con cui si può stipulare il contratto di luce e gas, perciò prima di
scegliere controllare i costi.

Su che tipo di sistema di alimentazione optare GAS o ELETTRICO?

È possibile scegliere un appartamento in base al tipo di sistema di alimentazione. Il riscaldamento, il


piano cottura e l'acqua calda, perché possono essere alimentati in entrambi i modi.

L'alimentazione di questi a loro volta può essere indipendente o collettiva.

Nel caso fosse collettiva sarà alimentata a gas naturale, farà parte delle spese condominiali, e già
compresa tra le "charges".

Il riscaldamento collettivo sarà acceso e spento in base alle decisioni del condominio. Potrebbe essere
meno dispendioso soprattutto perché già previsto tra le spese, ma nel caso sentiate freddo o caldo
prima del tempo, potrebbe diventare un problema in quanto non ne avrete il controllo; oppure nel
caso il riscaldamento si guasti in un solo appartamento sarà bloccato in tutto il condominio! Insomma,
ha i suoi lati negativi e positivi.

A fine anno ci sarà una rivalutazione delle spese, che potrebbero anche aumentare.

Nel caso fosse indipendente può essere alimentato sia a gas che ad elettricità.

Il gas naturale non è di per sè caro, ed anche per questo vi sono diverse aziende che lo forniscono (ad
esempio Engie). Se però avete già un contratto per l'elettricità con l'EDF conviene fare tutto insieme, in
modo che arrivi un'unica fattura, naturalmente se i costi convengono.

Per stipulare il contratto del gas dovrete per forza chiamare o andare direttamente alla
sede EDF presente a Nizza in 23, avenue Notre Dame.

Potrete però fare una simulazione di prezzo sul sito internet, inserendo semplicemente il codice
postale della vostra città, considerando che il prezzo dipende da cosa alimentate con il gas, tra acqua
calda, riscaldamento e cucina, e dalla superficie del vostro appartamento.
Quello elettrico sarà calcolato in base a cosa alimentate con l'elettricità, alla potenza, al numero di
grossi elettrodomestici che utilizzate (lavatrice, lavastoviglie), e alle dimensioni dell'appartamento.

Il calcolo del prezzo è costituito da una parte fissa in abbonamento, al quale si aggiunge il totale in
base alle consumazioni reali che avrete, date dalla lettura del contatore.

Potrete simulare anche la vostra spesa o inserire direttamente il numero del contatore attraverso il
sito internet, collegandovi con il vostro account.

In ogni caso avere un riscaldamento e la cucina alimentati a elettricità, sarà molto più dispendioso!

Per quanto riguarda i proprietari degli appartamenti, sappiate che installare un riscaldamento a gas
costa di più che installare quello elettrico, ma bisogna calcolare sempre l'economia totale.

I metodi di pagamento sono differenti. Potrete decidere se pagare tramite contanti, assegno o TIP
(ossia bollettino) che sarà incluso nella vostra bolletta, per cui non dovrete far altro che staccare la
parte del bollettino, inserirla all'interno della bustina inclusa nella fattura, affrancare un francobollo e
imbucarla nella cassetta postale; oppure per prelevamento automatico sul vostro conto corrente, o
per prelevamento deciso da voi direttamente da internet.

Inoltre potrete decidere se optare per la fattura elettronica o cartacea, se pagare mensilmente, il
metodo per fare la rilevazione del contattore, ecc...!!!

Nel caso paghiate una tariffa fissa mensile, e quindi optiate per il prelevamento automatico, ogni 6
mesi verrà aggiornata la tariffa in base ai vostri consumi reali, quindi verrà letto il contatore ed
aggiornato il totale da pagare al sesto mese. Per i mesi successivi, fino alla prossima lettura, vi
sarà aggiunta o diminuita la rata mensile.
ASSICURAZIONE ABITAZIONE

Una volta entrati nel nuovo appartamento dovrete assicurare il vostro alloggio.

La legge vi obbliga a stipulare almeno un'assicurazione minima per i rischi locativi (assurance risques
locatifs).

L'attestazione di assicurazione può anche essere richiesta dal proprietario al momento della consegna
delle chiavi, in ogni caso avrete un tempo limite per stipularla. Se non viene stipulata da voi stessi, il
proprietario può rescindere il contratto, o stipularla lui stesso per voi, facendovela pagare
insieme all'affitto.

Il contratto potrete sottoscriverlo presso uno dei seguenti organismi:

• Un’agente generale di assicurazioni (un agent général d'assurances);


• Un broker (un courtier);
• Una banca;
• Una società di assicurazioni (une société d'assurances).

Alcune agenzie immobiliari hanno già una loro agenzia di fiducia alla quale vi potrebbero indirizzare, o
almeno al quale chiedere un preventivo.

Nel caso non ne abbiano, a Nizza ne troverete tantissime: maaf, mma, axa, matmut.

Avendo la libertà di fissare le proprie tariffe, ogni agenzia di assicurazione vi può fare un prezzo
differente; nessuno vi obbliga ad accettare il primo prezzo che vi viene fatto, e per questo motivo è
conveniente chiedere un paio di preventivi prima di firmare un contratto, valutando sia il prezzo che le
garanzie presenti.

Il tipo di assicurazione obbligatorio di base, "risques locatifs" copre i danni occasionali causati
all'immobile da un incendio, un'esplosione o gravi perdite d'acqua, ma non quelli causati ai vostri beni,
e garantisce una protezione a voi e ai vostri famigliari (responsabilità civile).

Per garantire i vostri beni dovrete sottoscrivere un'assicurazione complementare chiamata


"multirisques habitation". I danni causati ai vicini, dagli oggetti che vi appartengono o di cui avete la
custodia (ad esempio, un incendio nel vostro appartamento si propaga a quello del vicino), non sono
inclusi e devono essere stipulati tramite un'altra garanzia chiamata "recours des voisins et des tiers",
che è facoltativa.

Per avere un preventivo dovrete fornire delle informazioni sul vostro alloggio e indicare il tipo di
garanzia che volete ottenere. I prezzi sono di solito calcolati in base a diversi fattori e variano da un
minimo di 50 euro annui fino ad arrivare anche a 150 euro per quella base; mentre se volete una
garanzia multi-rischio aggiungendo altri servizi facoltativi (assicurare dunque i vostri beni) il prezzo
parte da minimo 80 euro in su.

Una volta accettato il preventivo potrete decidere se pagare interamente la somma durante la stipula
del contratto, oppure optare per il pagamento rateizzato. Se la somma concordata in fase di
preventivo è diversa in fase di pagamento, potrete rifiutare il contratto.
Per stipulare l'assicurazione avrete bisogno del contratto di affitto o di un qualsiasi giustificativo di
domicilio, e nel caso di pagamento a rate, di un RIB bancario o postale.

Il contratto prevede due date: quella che indica la data dalla quale sarete coperti dall'assicurazione,
che bisogna prendere in conto per la chiusura del contratto; e quella prevista dal tipo di frazionamento
del pagamento in rate mensili trimestrali o semestrali.
CHIUDERE UN CONTRATTO

Il contratto è di solito automaticamente rinnovato alla scadenza, per la stessa durata.

Se volete chiuderlo, potrete farlo tranquillamente alla scadenza e senza dover giustificare nulla. È
sufficiente spedire al vostro assicuratore una "lettre de résiliation" (trovate nel link un modello)
tramite lettera raccomandata A/R, due mesi prima della data di scadenza. L'assicuratore deve
contattarvi almeno 15 giorni prima della data limite nella quale potete chiedere la chiusura. Avete
venti giorni dalla data in cui vi hanno contattato, per mettere fine al vostro contratto.

Se l'assicuratore non vi contatta, potrete chiudere il contratto quando volete dopo la data di scadenza
e senza penalità, tramite lettera raccomandata A/R. La chiusura prende effetto il giorno dopo la data
segnata nel timbro delle Poste.

Nel caso nel contratto ci sia la clausola di possibilità di cambio di prezzo, l'assicuratore deve inviarvi
almeno due mesi prima della scadenza una lettera con le modifiche, che potrete nel caso accettare o
no.

Non siete obbligati a stipulare qualsiasi tipo di assicurazione nel caso abbiate:

• Un affitto stagionale (e quindi temporaneo);


• Un alloggio di funzione.

Dovrete pertanto pagare direttamente il proprietario se siete responsabili di un danno


all'appartamento.
IL SISTEMA SANITARIO
Il sistema sanitario francese funziona in maniera differente da quello Italiano.

Mentre in Italia c’è il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), il Codice Fiscale e la relativa Tessera
Europea di Assicurazione Medica (TEAM); in Francia c’è la Caisse Primaire d’Assurance Maladie
(CPAM), il Numero de Sécurité Sociale e la relativa Carte Vitale.

Ogni volta che andiamo da un medico (generico o specialista), compriamo un medicinale, siamo
ricoverati in ospedale, ecc…dobbiamo pagare la prestazione o il servizio.

Questa spesa si scompone in due parti:

1. La parte obbligatoria, che è rimborsata dall’Assicurazione Medica (CPAM).


2. La parte complementare, chiamata anche ticket modérateur, che può o restare a vostro
carico, oppure può essere rimborsata tramite una “complémentaire santè”, ossia un’assicurazione
complementare facoltativa, chiamata Mutuelle.

Restano a vostro carico:

• Il forfait hospitalier.

È la partecipazione finanziaria del paziente alle spese di alloggio e di pulizia per il suo ricovero,
dovuto per ogni giornata di ospedalizzazione, compreso il giorno di uscita.

• La partecipation forfaitaire di 1 euro.

Per preservare il sistema sanitario, dovrete pagare 1 euro se avete più di 18 anni per tutte le
consultazioni o atti realizzati da un medico, ma ugualmente sugli esami radiologici e le analisi di
biologia medica.

• La franchise médicale.

È una somma sui farmaci, gli atti paramedici e i trasporti sanitari. Non si applica alle medicine date
durante un ricovero, né agli atti paramedici effettuati nel corso di un ricovero, né ai trasporti
d’urgenza.

• Il forfait di 18 euro.

Per gli atti che superano una certa tariffa, il ticket modérateur che resta a vostro carico è
rimpiazzato da una partecipazione fissa di 18 euro.
COS’È IL NUMERO DI SÉCURITÉ SOCIALE E A COSA SERVE?

Immatricolarsi vuol dire attribuire un numéro de sécurité sociale a una persona.

Il numero di sécurité sociale serve:

• Per l’assistenza sanitaria, le relazioni con la Caisse Primaire d’Assurance Maladie e con gli
altri organismi di assistenza sociale (Caf, cassa per la pensione, ecc…), e con il mondo
medico: vi permette di ottenere le prestazioni alle quali avete diritto, come ad esempio il
rimborso delle spese mediche, il versamento delle indennità, delle pensioni o allocazioni
varie;
• Nel mondo del lavoro (datore di lavoro, Pôle emploi, ecc…) per versare i contributi, al fine
di beneficiare dell’assicurazione in caso di malattia, d’incidente sul lavoro o malattia
professionale, e per ricevere la pensione.

L’attribuzione di un numero di sécurité sociale è indispensabile per ottenere la Carte Vitale.

Il numero di sécurité sociale è un codice alfanumerico unico per ogni individuo formato da 13
caratteri che presentano, in un ordine preciso, le seguenti informazioni:

1. Il sesso, rappresentato dal numero 1 per un uomo, 2 per una donna;


2. L’anno di nascita, con le ultime due cifre;
3. Il mese di nascita;
4. Luogo di nascita (5 cifre), per le persone nate in Francia sono due cifre del codice del
dipartimento di nascita seguite da tre cifre del codice comune ufficiale dell’INSEE; per le
persone nate all’estero, le due cifre del codice di dipartimento sono rimpiazzate dal 99 e il
codice comune da un codice INSEE del paese di nascita.
5. Le ultime due cifre costituiscono una “chiave di controllo”.
LA CARTE VITALE
Per ottenere la Carte Vitale, dovrete prima fare l'immatricolazione all'Assurance Maladie,
ottenendo il numero di sécurité sociale, poi attendere che arrivino a casa i documenti per la
richiesta, che dovrete compilare e rispedire insieme a una vostra foto.

La Carte Vitale è totalmente GRATUITA!

CHE COSA È?

È una tessera con un micro processore grande quanto la nostra tessera sanitaria o la carta di
credito. Non contiene informazioni mediche, ma tutti gli elementi amministrativi necessari alla
presa in carico delle vostre cure:

• La vostra identità e quella dei vostri figli a carico;


• Il vostro numero d’immatricolazione (ossia di sécurité sociale);
• Il regime di assicurazione medica alla quale siete affiliati (ad esempio regime generale);
• La Caisse d'Assurance Maladie alla quale siete iscritti (esempio CPAM di Nizza);
• I vostri eventuali diritti alla copertura medica sanitaria universale complementare
(Mutuelle o CMU-C);
• I vostri eventuali diritti all'esonero del "ticket modérateur" (se ne beneficiate a causa di
una cura di lunga durata, una maternità, un incidente sul lavoro, ecc...).

La Carte Vitale è strettamente personale e confidenziale, quindi a parte che da voi, non può
essere letta se non dalla vostra Caisse d'Assurance Maladie o dai medici che consultate.

Potrete accedere alle informazioni tramite i macchinari installati nei punti di accoglienza delle
CPAM, oppure dal sito internet. Una volta immatricolati potremo infatti iscriverci nel
sito ameli.fr. Andate su MON COMPTE per creare un vostro spazio dove potrete seguire i rimborsi
in tempo reale, scaricare un'attestazione di diritti, fare delle domande alla Caisse Maladie, avere
tutte le informazioni che vi riguardano, e tanto altro.

• Cliccare dunque su "je demande mon code provisoire";


• Inserire il numero della sécurité sociale e seguire le istruzioni passo passo;
• Il codice vi arriverà nel giro di massimo due settimane tramite posta.

COME FUNZIONA

Ogni volta che andrete da un medico, specialista, ospedale, ecc..., ed ogni volta che pagherete dei
medicinali su ricetta medica (ordonnance), farete analisi o altro, dovrete consegnare la vostra
Carte Vitale.

Le informazioni saranno lette dalla macchinetta del professionista medico, che compilerà un foglio
di cure elettronico, spedendole direttamente in maniera informatica alla vostra Caisse Maladie.

Non essendo però una carta di credito dovrete anticipare il costo sostenuto, che
poi vi sarà rimborsato dalla caisse maladie in circa 5 giorni, direttamente sul vostro conto
bancario.
Tutti i professionisti utilizzano la Carte Vitale per stabilire un foglio di cura elettronico (che
rimpiazza quello cartaceo che viene utilizzato nel caso non abbiate ancora la Carte Vitale, o nel
caso il professionista non abbia la macchinetta).

In certi casi, la carte Vitale vi permette di non pagare le spese sulla parte presa in carico
dall'assurance maladie. Se siete infatti in malattia di lunga durata, in maternità, avete avuto un
incidente di lavoro, ecc... sarete esonerati dal ticket modérateur e la carte Vitale vi permette di
giustificare la presa in carico al 100% per le cure legate al vostro problema o situazione specifica.

Per qualsiasi cambiamento personale o professionale, avvisate immediatamente la Caisse Maladie,


inviando i relativi giustificativi. Alcune cose possono essere cambiate anche direttamente in linea,
mentre per altre dovrete inviare i nuovi dati e le nuove informazioni via posta.

Se cambiate ad esempio banca, dovrete inviare le nuove coordinate bancarie con sotto scritto il
vostro numero di sécurité sociale, la vostra firma, e la fotocopia della vostra carte Vitale.

Ogni volta che avverrà un cambiamento vi sarà richiesto di fare una "mise à jour" della vostra
Carte Vitale, ossia di aggiornarla: è sufficiente andare in una delle macchinette installate presso
la CPAM, oppure in qualsiasi farmacia o in alcuni ospedali, ed inserire la tessera seguendo le
istruzioni. Se non potete spostarvi contattate l'organismo per posta o telefono.

Nel caso perdiate o vi venga rubata la carta, avvisate immediatamente il vostro


organismo. Inattesa di recuperare la vostra Carte Vitale, potrete procurarvi un'attestazione di
diritti.
ATTRIBUZIONE PER GLI ITALIANI
SE SIETE IN FRANCIA PER UN BREVE SOGGIORNO

A prescindere da cosa fate nella vita (lavoratore, studente, pensionato…) e dal motivo del vostro
soggiorno (week-end, vacanza, studi, soggiorno linguistico o professionale…) continuerete
a beneficiare del regime Sanitario Italiano utilizzando la Tessera Europea
di Assicurazione Medica (TEAM).

L’assicurazione sanitaria vi permette di beneficiare delle cure impreviste e medicalmente


necessarie in Francia (che non possono attendere il vostro rientro in Italia), e di avere un rimborso
delle spese (mediche, farmaceutiche, dentarie, di ricovero, di analisi ed esami di laboratorio, di
trasporto).

Potrete indirizzarvi a un medico convenzionato o a uno stabilimento di cure convenzionato o


autorizzato, beneficiando delle stesse condizioni di accesso alle cure di un assicurato francese.

A seconda del professionista scelto (medico liberale o centro di sanità mutualistico o ospedale
pubblico per esempio), dovrete o no anticipare le spese.

Se anticipate le spese potrete farvi rimborsare o in Francia presso la CPAM del luogo in cui avete
ricevuto le cure, su presentazione di un certo numero di giustificativi (prescrizione medica, foglio
di cure…); oppure al vostro rientro in Italia, presso l’ASL del vostro Paese, presentando le fatture
ed i giustificativi delle spese.

Potrete fare una ricerca per dipartimento dei medici e delle tariffe con i differenti tassi di
rimborso delle spese mediche.
SE VENITE A STABILIRVI IN FRANCIA PER STUDIARE

Se venite a studiare in Francia siete considerati come in soggiorno temporaneo e dovrete essere
normalmente affiliati al regime di Assicurazione Malattia italiano.

Prima della vostra partenza dovrete però verificare che questa copra le spese mediche per tutta la
durata del vostro soggiorno in Francia. In caso contrario dovrete assicurarvi a quella francese per
gli studenti o prendere un’assicurazione privata.
SE VENITE A STABILIRVI IN FRANCIA E SIETE DISOCCUPATI

Se siete disoccupati, che riceviate o no la disoccupazione, e siete autorizzati a trasferire la vostra


residenza in Francia, resterete affiliati durante questo periodo al regime di assistenza sanitario
italiano, facendovi rimborsare con la Tessera Europea di Assicurazione Medica (TEAM), finché non
troverete un lavoro.
SE VENITE A STABILIRVI IN FRANCIA E TROVATE LAVORO

Poiché lavoratore, potrete immatricolarvi all’assistenza francese, perdendo quella italiana. Prima
di partire dall’Italia procuratevi all’INPS il DOCUMENTO E104.

Questo documento è un’attestazione che contiene l’insieme dei vostri periodi di assicurazione
(malattia, maternità, paternità), occupazione o residenza in Italia. Arrivati in Francia, dovrete
depositarlo insieme al dossier d’immatricolazione per l’assicurazione sanitaria francese, presso il
vostro organismo di assicurazione nel luogo dove vivrete, ed i periodi segnati nel documento
verranno presi in conto come periodi di assicurazione francese per l’apertura dei vostri diritti alle
prestazioni sanitarie in Francia.

I membri della vostra famiglia sono ugualmente coperti, che risiedano o no in Francia. Se
continuano a risiedere in Italia dovrete però richiedere il modulo S1 (attestation pour l’inscription
des membres de la famille du travailleur salarié ou non salarié – attestazione per l’iscrizione dei
membri della famiglia di un lavoratore salariato o no) alla vostra CPAM, e darlo in seguito
all’INPS, in modo che siano registrati.

L'immatricolazione all’assistenza sanitaria francese, andrà fatta o dal vostro datore di lavoro,
oppure da voi.

Una volta immatricolati, e ricevuta la Carte Vitale, occorre entrare nel percorso di cure coordinato,
scegliendo il medico che dovrà seguirvi, e in questo modo avrete diritto al rimborso delle spese
mediche, in caso di malattia o maternità, e beneficerete dell'assicurazione incidenti sul lavoro e
malattia professionale. Per avere invece diritto alle indennità giornaliere, dovrete
riempire determinate condizioni.
SE VENITE IN FRANCIA DA LAVORATORE DISTACCATO

Se siete temporaneamente distaccati dal vostro datore di lavoro (24 mesi massimo tranne
deroghe) in Francia, continuerete ad avere il regime medico Italiano.

Al fine di poter richiedere il rimborso delle vostre cure mediche in Francia dovrete, prima di
partire, chiedere il modulo S1 (per i lavoratori distaccati) all’Istituto di previdenza competente
(INPS o altro), ed una volta in Francia darlo alla CPAM del vostro domicilio.

Beneficerete della presa in carico delle spese mediche come un assicurato francese, e
continuerete a beneficiare della vostra assicurazione per le cure ricevute in Italia.

I membri della vostra famiglia che vi accompagnano in Francia possono ugualmente beneficiare,
a determinate condizioni, dei rimborsi delle cure che gli vengono date in Francia.
SE VENITE A STABILIRVI IN FRANCIA E SIETE PENSIONATI

Se siete in pensione potrete trasferire i vostri diritti all’Assurance maladie francese.

Per fare questo dovrete richiedere al vostro Ente Previdenziale Pensionistico (INPS o altri) il
modulo S1 (per la pensione). L’ente dovrà indirizzarlo in seguito alla vostra CPAM francese.

I membri della vostra famiglia che vi accompagnano in Francia devono lo stesso richiedere il
modulo per avere diritto all’assicurazione.
ASSICURAZIONE COMPLEMENTARE

Come già detto in precedenza, l'Assurance Maladie rimborsa parzialmente le vostre spese
sanitarie, lasciando a vostro carico il ticket modérateur più gli altri costi fissi.

Per far si che anche la parte restante venga rimborsata, si può ricorrere ad un'assicurazione
complementare chiamata "mutuelle", che può essere individuale o d'impresa.

La mutuelle individuale può essere stipulata con le varie aziende di mutuelle, con le compagnie di
assicurazione che utilizzate anche per assicurare ad esempio la casa o la macchina, con
gli Istituti di prevenzione, e infine con le banche.

Quest’assicurazione ha di solito un costo mensile e il livello e la natura delle prestazioni variano a


seconda del contratto scelto. La mutuelle può anche prendere in carico delle prestazioni che non
sono rimborsate dall'assurance maladie (come per esempio alcuni vaccini o l'osteopata), e inoltre
può proporre dei servizi supplementari, come l'assistenza, la prevenzione, ecc...

Prima di sottoscrivere il contratto, informatevi dell'esistenza di un periodo di attesa (chiamato


"délai de carence") ossia un periodo a partire della sottoscrizione che varia a seconda del
contratto, durante la quale non siete rimborsati per certe prestazioni. Per esempio il contratto può
indicare un tempo di attesa di 6 mesi in caso di cure dal dentista.

Chiunque può sottoscrivere una mutuelle a titolo individuale, ed eventualmente anche per uno o
più membri della propria famiglia.

Se avete un lavoro, prima di sceglierla, informatevi presso il vostro datore, perché può proporvi
un'assicurazione complementare sanitaria d'impresa, di solito più vantaggiosa, e alla quale
potreste essere obbligati ad aderire.

Dal primo gennaio 2016 il datore di lavoro deve far beneficiare tutti i suoi lavoratori di
una copertura complementare qualunque sia la loro anzianità nell'impresa. Potreste non essere
obbligati a sottoscriverla se ad esempio ne avete già una.

La complementare d'impresa deve prendere in carico come minimo le seguenti garanzie (panier
de soins - cestino di cure):

• L'integralità del ticket modérateur sulle consultazioni, atti e prestazioni rimborsabili


dall'Assurance Maladie su riserva di alcune eccezioni;
• La totalità del forfait journalier hospitalier;
• Le spese del dentista (protesi e ortodonzia) fino al 125% della tariffa convenzionale;
• Le spese ottiche forfaitaire per un periodo di 2 anni (annualmente per i bambini o in caso di
evoluzione della vista) con un minimo di presa in carico fissata a 100 euro per una
correzione semplice, 150 euro (o 200 euro) per una correzione complessa.

Chi invece ha un reddito basso o si trova in una situazione precaria, può beneficiare di due tipi di
aiuti dell'Assurance Maladie:

• La "couverture maladie universelle complémentaire" (CMU-C) totalmente gratuita.


• Oppure l'"aide pour une complémentaire santé" (ACS), un aiuto finanziario per pagare la
parte complementare.
EUROPEI IN FRANCIA
In quanto cittadini dello Spazio Economico Europeo (o Svizzero) potrete circolare, soggiornare,
studiare e lavorare liberamente in Francia.

Per fare questo non si ha più bisogno da ormai un po' di tempo del permesso di soggiorno, ma è
sufficiente possedere un Passaporto o un Documento d'Identità in corso di validità.

A seconda però del tempo di permanenza del vostro soggiorno in Francia, e anche a seconda del
motivo della vostra permanenza, avrete bisogno di un altro documento, ossia la carta di soggiorno,
nonostante siate Europei.
ENTRATA E SOGGIORNO INFERIORE AI 3 MESI

Questo diritto di libera circolazione e di soggiorno fino ai tre mesi vi è riconosciuto qualunque sia il
motivo del vostro soggiorno: turismo, stage, lavoro di breve durata...

Potreste essere allontanati, seppur non in maniera automatica, solamente se rappresentate una
minaccia particolarmente grave per l'ordine pubblico, oppure se diventate un peso per il sistema
di assistenza sociale francese.
ENTRATA E SOGGIORNO SUPERIORE AI 3 MESI - LAVORATORI

Per immatricolarvi all'assicurazione sanitaria francese dovrete avere una residenza stabile e regolare
in Francia.

Una residenza regolare è data dall'esercizio di un'attività professionale. Tuttavia, se avete perso il
lavoro in maniera involontaria, o se siete temporaneamente incapaci di lavorare, potrete conservare il
vostro diritto, che qualche volta è limitato a sei mesi.

Potrete esercitare tutte le attività professionali salariate o autonome senza aver l'obbligo della carta di
soggiorno o di lavoro, ma potete farne richiesta alla prefettura.

Se soddisferete le condizioni per il diritto al soggiorno, vi sarà data una carta di soggiorno UE - toutes
activités professionnelles della durata massima di cinque anni. La durata della carta di soggiorno
sarà uguale alla durata del vostro contratto di lavoro nel caso siate salariati, se siete autonomi in base
alla durata prevista della vostra attività.
ENTRATA E SOGGIORNO SUPERIORE AI 3 MESI - INATTIVI

Le cose cambiano se siete inattivi, ossia pensionati o senza attività professionale.

Siete liberi di soggiornare e circolare senza carta di soggiorno a patto che disponiate per voi e per la
vostra famiglia:

• Di un'assicurazione malattia - maternità (ricordate che per i primi mesi avrete ancora la
tessera sanitaria italiana, finché non trovate lavoro);
• E di risorse sufficienti per almeno sei mesi, in modo da non diventare un peso per il sistema di
assistenza sociale francese.

Il carattere sufficiente delle vostre risorse tiene conto della vostra situazione personale. In tutti i casi,
l'amministrazione non può esigere che le vostre risorse superino la somma della RSA mensile.

Il carico che potete rappresentare per il sistema di assistenza sociale è valutato infatti degli aiuti sociali,
come la RSA, che vi sono stati versati senza controparte di pagamento, dalla natura delle vostre
difficoltà e dalla durata del vostro soggiorno in Francia.

Potrete richiedere una carta di soggiorno "UE- non actif" (non attivi) anche per i primi cinque anni di
residenza, con una validità di massimo 5 anni, che dipende dalle vostre risorse.
SOGGIORNO SUPERIORE AI 3 MESI - STUDENTI

Dovrete:

• Essere iscritti in una scuola per seguire a titolo principale degli studi, o una formazione
professionale;
• Avere un'assicurazione malattia-maternità;
• E garantire di avere risorse sufficienti per voi, ed eventualmente per i membri della vostra
famiglia, in modo da non essere un peso per il sistema francese.

La scuola può essere pubblica o privata e deve funzionare conformemente alle condizioni
regolamentari.

Se vivete in Francia da meno di 5 anni, potrete richiedere una carta di soggiorno UE - étudiant
(studenti). Non è obbligatoria. Questa carta ha una durata massima di un anno, ed è rinnovabile
per tutta la durata dei vostri studi.
CERCARE LAVORO IN FRANCIA

Come disoccupati, dovete essere iscritti al Pôle emploi che insieme all'Eures (rete europea per il
lavoro), potranno aiutarvi a trovare un lavoro più facilmente.

Potrete venire in Francia per cercare un lavoro per un periodo di 6 mesi.

Dopo i sei mesi, se non avete trovato lavoro, potrete essere obbligati a lasciare la Francia, se non
provate:

• Che continuate a ricercare attivamente un lavoro;


• E che avete delle reali chance di essere assunti in un limite di tempo corto (esempio: se avete
una qualifica professionale ricercata o avete una promessa di assunzione).
RESIDENZA IN FRANCIA DOPO 5 ANNI

Dopo più di 5 anni di residenza legale e ininterrotta in Francia, potrete ottenere un diritto di
soggiorno permanente, e non avrete più bisogno di giustificare le condizioni del vostro soggiorno.

Potrete dimorare definitivamente in Francia a patto che non rappresentiate una minaccia grave
per l'ordine pubblico.

Per provare la continuità del vostro soggiorno potrete farlo con più mezzi, per esempio con documenti
di qualsiasi tipo provenienti dalle amministrazioni o da organismi privati.

Alcune assenze sono autorizzate:

• Le assenze temporanee che non superano i 6 mesi all'anno;


• Le assenza per obblighi militari;
• O un'assenza di 12 mesi consecutivi massimi per una ragione importante come malattia grave,
studi o distacco professionale all'estero, per esempio.

Perdete il vostro diritto di soggiorno permanente se vi assentate più di due anni consecutivi.

In alcune situazioni, potrete ottenere il diritto al soggiorno permanente prima dei 5 anni, ad esempio
se siete lavoratore frontaliero o se cessate di lavorare per incapacità permanente di lavoro o per
andare in pensione.

La Carta di soggiorno permanente "UE - séjour permanent - toutes activités professionnelles" ha una
durata di 10 anni rinnovabili.
ISCRIZIONE ALL’AIRE
L'AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero) è il legame tra voi e l'Italia.

L'iscrizione può essere fatta con calma (sei mesi di tempo da quando si è in Francia), e si fa nel caso in
cui si è sicuri di voler restare a vivere in Francia per un periodo di tempo maggiore ad un anno.

Prima di iscrivervi, mettetevi in regola con tutti i documenti francesi, soprattutto per l'assicurazione
medica, perché una volta iscritti si avrà il cambio di residenza dall'Italia alla Francia, e soprattutto,
si perde l'assistenza medica Italiana!

Io la consiglio soprattutto a chi abitava dai genitori in Italia, in modo che non siate più a loro carico!

L'iscrizione serve soprattutto per fare il rinnovo dei documenti direttamente dalla Francia (carta
d'identità, patente, ecc...), reperire direttamente da quì dei documenti, e votare dall'estero, o ricevere
la cartolina con il rimborso per andare a votare direttamente in Italia (a seconda del tipo di elezioni).

Per compilare la domanda si ha bisogno:

• Documento d'identità o passaporto;


• Prova di residenza (contratto di affitto o bollette del gas, luce, telefono fisso a vostro nome);
• Modulo AIRE (che vi daranno direttamente al CONSOLATO ITALIANO, o che potete stampare
nella sezione modulistica del sito internet).

Spedire il tutto, o andare direttamente a consegnarlo a:

Consolato Generale d'Italia - Nizza

72, Boulevard Gambetta

06000 Nizza

Se non vi arriva nessuna comunicazione riguardo al cambio di residenza, contattate il Comune Italiano
per avere notizie, e chiedete anche se hanno segnalato all’ASL il vostro cambio di medico.
CAISSE D'ALLOCATIONS FAMILIALES
CHE COSA È

La Caisse d'allocations familiales (abbreviata e conosciuta con la sigla CAF) è un organismo che vi
accompagna nei momenti importanti della vita.

Gli aiuti che si possono ricevere riguardano più generalmente:

1. La crescita dei figli;


2. L’alloggio;
3. Il reddito minimo;
4. La protezione e azione sociale.

Le condizioni generali per ottenere gli aiuti sono:

• Risiedere in Francia in maniera stabile e duratura;


• Se fate parte dell'Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo o della Svizzera, riempire
le condizioni di diritto al soggiorno, avendo i documenti d’identità validi;
• Se siete senza domicilio stabile, avete l'obbligo di eleggere il domicilio presso un centro
comunale di azione sociale, o un organismo accordato;
• Se percepite delle prestazioni o dei vantaggi famigliari da un organismo straniero, non potete
cumulare questi aiuti con quelli francesi;
• Se lavorate all'estero e risiedete in Francia senza lavorarci, in base alla vostra situazione, può
esservi versato un solo aiuto.
RISORSE CONSIDERATE

Le dichiarazioni dei redditi Francese e Italiana dell'anno precedente, permettono alla Caf di
studiare i vostri diritti dal 1 gennaio al 31 dicembre dell'anno corrente.

Tiene conto quindi dei redditi di due anni prima. Ogni anno, la Caf recupera automaticamente i vostri
redditi, e in base a questi ricalcola i vostri diritti. A volte è eseguita una valutazione approssimativa
delle risorse annuali, tenendo conto del vostro salario mensile attuale.
COME DIVENTARE ALLOCATAIRE

Per sapere se avete diritto agli aiuti della Caf dovrete fare la simulazione cliccando sul link ESTIMER
VOS DROITS. Andate su "Vous n'êtes pas allocataire" e scegliete quale simulazione fare tra quella per le
longement, la RSA (revenu de solidarité active), o Prestation d'Accueil du Jeune Enfant (Paje); una volta
fatta la simulazione, potrete fare la richiesta allegando tutti i documenti richiesti,
portandoli direttamente nel PUNTO DI ACCOGLIENZA in 69, Avenue Borriglione (fermata del tram
Valrose-Universitè), oppure spedendoli a: CAF DES ALPES MARITIMES - 06175 NICE CEDEX 2.

Qualsiasi cambiamento nella vostra situazione famigliare o lavorativa deve


essere immediatamente riferito alla Caf, perché nel caso prendiate soldi a cui non avevate più
diritto sarete costretti a rimborsarli.
AIUTI PER L’ALLOGGIO

Gli aiuti per l'alloggio si dividono in:

• APL (aide personalisé au logement): è destinato a tutti. Affittuari di un appartamento


nuovo o vecchio con contratto di affitto in regola, e persone che vogliono diventare
proprietari o lo sono già, avendo contratto un prestito sociale che devono rimborsare;
• ALF (allocation de logement à caractère familial): ci rientrano le persone che non
rientrano nel campo di applicazione dell'Apl e che hanno dei bambini o altre persone a
carico, o sono sposati da meno di 5 anni ed il matrimonio ha avuto luogo prima dei 40
anni di ciascuno dei congiunti;
• ALS (allocation de logement à caractere social): è per quelli che non possono
beneficiare degli altri due aiuti.

La maggior parte delle condizioni di apertura dei diritti sono identici per queste tre
prestazioni.
CONDIZIONI

Per averne diritto, l'alloggio che occupate deve corrispondere a delle condizioni di decenza, avere
un minimo di confort, ed essere conforme alle norme di salute e di sicurezza; la sua superficie
deve essere almeno uguale a 9 metri quadri per una sola persona, e 16 m quadri per due persone
(+ 9 m quadri per persona supplementare).

Deve essere una residenza principale, abitata minimo 8 mesi all'anno, da voi, dal vostro coniuge, o
da chiunque sia a vostro carico. Il proprietario dell'alloggio non deve essere imparentato con voi,
con il vostro concubino/coniuge, né con nessun altro che ci viva.

Le vostre risorse e quelle delle persone che vivono sotto il vostro tetto, non devono eccedere un
certo reddito.

Per avere accesso agli aiuti bisogna presentare:

• Contratto di affitto in regola a vostro nome (e quindi registrato, e di cui il proprietario paga
le tasse);
• RIB bancario o postale a vostro nome; oppure RIB del proprietario della casa o dell'agenzia
immobiliare, nel caso vogliate che l'aiuto sia direttamente versato al proprietario.
• Fotocopia leggibile fronte/retro della Carta d'Identità, del vostro passaporto, o del vostro
titolo di soggiorno valido;
• Fotocopia leggibile della Carte vitale, o del numero di sécurité sociale, o attestazione della
CPAM;
• Contratto di lavoro con le ultime tre buste paga o l'attestazione di chomage del Pole
emploi;
• Dichiarazione dei redditi francese o italiana dell’anno precedente (se l'avete);
• Dossier compilato con la domanda, dove troverete anche quella da far compilare e firmare
al proprietario, o all'agenzia immobiliare.

Una volta che avrete la risposta positiva da parte della CAF, vi assegneranno un numero
allocataire, ed in seguito vi arriverà il codice per iscrivervi su internet ed avere accesso al conto
CAF, dove potrete controllare i vostri rimborsi, fare richieste, ecc.

Gli aiuti per l'affitto non sono retroattivi, ed avranno inizio dal momento dell’invio della domanda
alla Caf, e non da quando avrete firmato il contratto di affitto. Il trattamento del dossier sarà fatto
in circa un mese, salvo documenti mancanti.

Se, ad esempio, avete sottoscritto il contratto di affitto il 1 novembre 2014, ed avete poi spedito la
domanda alla Caf il 1 dicembre 2014, gli aiuti andranno calcolati da dicembre, ma li avrete sul
vostro conto corrente due mesi dopo, ossia a febbraio 2015.
COMPARAZIONE INGREDIENTI ITALIANI E FRANCESI
BISCOTTI

I biscotti secchi di solito sono pieni di burro, e sono davvero pesanti. Nel caso prediligete quelli con la
farina di grano, oppure i sablés senza burro, o quelli della LU per il tè che di solito trovate soprattutto
nei reparti dei prodotti biologici o leggeri.

L'ingrediente principale per la base della cheesecake sono i digestive, che troverete con il nome
di sablés anglais. In Francia usano molto i biscotti speculoos, che hanno un gusto molto forte di
cannella, particolarità propria del biscotto.
PANNA

Crème fraîche liquide (crème fouettée) = PANNA DA MONTARE

Liquida e dolce, perché non ha subito nessuna fermentazione, è pastorizzata. Se sbattuta con la frusta,
integra l'aria e diventa leggera e voluminosa. Ha il 30% di materia grassa.

Crème fraîche épaisse = PANNA DA CUCINA

Dopo la pastorizzazione, è fatta raffreddare a 6-7° C, poi fatta maturare con dei fermenti lattici. Questa
fermentazione la rende più spessa, acidula e ricca di aromi. La troviamo nel banco frigo.

Crème UHT = PANNA DA CUCINA

Questa crema è stata sterilizzata ad alte temperature. Resta liquida e può essere conservata a
temperatura ambiente. A lunga conservazione.

Crème aigre o crème acide = PANNA ACIDA

La riconosciamo per il suo gusto acido caratteristico.

Crème fouettée e la crème légère fouettée = PANNA MONTATA

Contiene minimo 75% di panna o di panna leggera.

Crème chantilly = CREMA CHANTILLY

E' come la panna montata, ma con aggiunta di zucchero.


DIFFERENTI TIPI DI PASTA

• Pâte feuilletée = PASTA SFOGLIA

E' di solito utilizzata per le torte o sfoglie servite come antipasto. Ricca di burro, è composta da più
strati croccanti che vengono dorati durante la cottura.

• Pâte sablée = PASTA FROLLA

È leggermente più dolce delle altre, deve essere manipolata con precauzione, ed è spesso utilizzata per
le torte servite come dessert. Spessa, compatta e leggermente friabile.

• Pâte brisée = PASTA BRISÉE

E' la più utilizzata per la preparazione delle torte salate e dolci. Leggera e un po' friabile, rapida da fare.
DIFFERENTI TIPI DI FARINA

Ecco un comparativo dei codici italiani:

• T45 = tipo 00

Farina di grano tenero. Il suo utilizzo è molto variegato, perché è veramente adatta a tutti i tipi di
utilizzo: crepe, brioche, pasta sfoglia, pasticceria e torte molto fini, salse e creme, pizza.

• T55 = tipo 0

Farina di grano tenero. Utilizzata per il pane bianco, la pizza, la pasta brisée, e le torte.

• T65 = farina bianca

Serve a fare tipi di pane tradizionali, pasta per pizza e brisée, e torte.

• T80 = tipo 1 - farina di grano tenero

Utilizzata nelle panetterie biologiche, per fare un tipo di pane speciale, e per le torte rustiche.

• T110 = tipo 2 - farina semi-completa

Utilizzata per fare il pane.

• T150 = farina integrale

Ricca di germi di grano e fibre è utilizzata per il pane integrale.

Potrebbero piacerti anche