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giorni e nel medesimo periodo sono sospese le rendere, in tutto o in parte, la prestazione la-
procedure pendenti avviate successivamente vorativa in ragione degli effetti del COVID.19
alla data del 23 febbraio 2020. Sino alla sca- e/o quale conseguenza delle ragioni oggetti-
denza del suddetto termine, il datore di lavoro, ve che hanno determinato gli esuberi. Ed an-
indipendentemente dal numero dei dipen- cora, le possibilità di deroga, mediante accor-
denti, non può recedere dal contratto per giu- do sindacale, alla predetta sospensione della
stificato motivo oggettivo ai sensi dell’articolo possibilità di intimare i licenziamenti imposta
3, della legge 15 luglio 1966, n. 604”. ex lege. Il decreto nulla dice e, pertanto, tali
(ed altri) interrogativi non potranno che esse-
La rubrica dell’articolo è fuorviante poiché, re risolti mediante l’applicazione dei principi
in realtà, la norma non disciplina la sospen- generali del nostro ordinamento giuslavoristi-
sione delle “procedure” di impugnazione co, tenuto conto anche della recente normati-
dei licenziamenti (semmai, la sospensione va c.d. emergenziale.
dei termini per l’impugnazione dei licenzia-
menti è disciplinata dal successivo art. 83), Anche con riferimento al divieto di “recedere”
ma i licenziamenti stessi. In particolare, l’u- dai contratti di lavoro per giustificato motivo
nico comma di cui si compone l’art. 46 pre- oggettivo ai sensi dell’art.3 della L.604/1966,
vede: 1) la “sospensione” per 60 giorni delle sorgono dubbi interpretativi: in primis, come
procedure di licenziamento collettivo “avvia- verrà gestito tale periodo nei confronti dei la-
te successivamente alla data del 23 febbraio voratori per i quali è già stata avviata la pro-
2020” e 2) il divieto, sempre per il periodo di cedura ex art. 7 L. 604 del 1966 per il tentativo
60 giorni, di “recedere” dai contratti di lavo- obbligatorio di conciliazione dinanzi all’Ispet-
ro per giustificato motivo oggettivo ai sensi torato del Lavoro che, frattanto, ha sospeso le
dell’art.3 della L.604/1966. convocazioni. Teoricamente il lavoratore do-
vrebbe continuare a lavorare in un contesto
La formulazione della norma fa sorgere non in cui, se la procedura ex art. 7 L. 604 del 1966
pochi problemi interpretativi. Cominciamo è stata avviata, con ogni probabilità il suo po-
dai licenziamenti collettivi. Stante il teno- sto individuale di lavoro è già un “esubero”. A
re letterale, sono sospesi i termini previsti ex ciò si aggiunga il problema relativo alla ge-
lege per esperire la procedura di consultazio- stione amministrativa del periodo intercor-
ne sindacale e/o la fase amministrativa, en- rente tra la data di avvio della procedura e
trambe pari complessivamente a 75 giorni e quella in cui (verosimilmente a fine maggio),
prodromiche alla risoluzione dei rapporti di una volta finalmente esperito il tentativo di
lavoro. Ma anche ipotizzando che tali fasi si si- conciliazione, in caso di esito negativo del-
ano concluse o che si concludano prima del lo stesso l’azienda intimi il licenziamento. In
termine dei 60 giorni (in caso di licenziamen- base alla legge Fornero, il periodo de quo do-
to che interessi meno sino a 10 dipendenti, i vrebbe essere considerato preavviso prestato
termini sono ridotti alla metà), la possibilità di in servizio. Quid se tale periodo è più lungo
concludere la procedura con l’intimazione dei del preavviso contrattuale?
licenziamenti sembra essere preclusa.
Quanto alle misure di protezione, laddove il
Da quanto sopra sorgono una serie di interro- rapporto di lavoro con il personale in esube-
gativi: in primis, come gestire per il predetto ro dovesse proseguire (stante l’impossibilità
periodo il personale in esubero nell’ipotesi in dell’azienda di intimare i licenziamenti), ap-
cui, dato il contesto, gli stessi non possano pare ovvio trattare i rapporti di lavoro di che
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all’emergenza sanitaria – potranno essere ri- stero dell’Economia, che indica il riparto dei
attivati alla fine del periodo interessato. I pe- fondi stanziati per la CIG in deroga per singole
riodi di fruizione degli ammortizzatori legati regioni (probabile, ed auspicabile, un rifinan-
all’emergenza non saranno conteggiati ai ziamento ad aprile, vista la esiguità di quelli al
fini dei limiti massimi di utilizzo del relativo momento disponibili) e prevede il coordina-
ammortizzatore sociale di ordine generale. mento centralizzato a livello nazionale, presso
il Ministero del Lavoro, delle procedure di CIG
L’art. 22 del decreto legge introduce, poi, la in deroga relative a datori di lavoro con unità
possibilità per Regioni e Province autonome produttive in 5 o più regioni.
di attivare la CIG in deroga per i datori di la-
voro privati che non possono beneficiare di PERMESSI E CONGEDI
altri ammortizzatori. La CIG in deroga non è Il decreto legge (art. 23 del d.l. 18/2020) intro-
consentita per il lavoro domestico. In costan- duce uno speciale congedo parentale per i
za di sospensione, i lavoratori beneficiano del- genitori di figli sino ai 12 anni di età (limite su-
la contribuzione figurativa. Come per gli altri perabile se i figli sono affetti da grave disabili-
ammortizzatori di cui sopra, il periodo massi- tà), tenuto conto della attuale sospensione dei
mo di fruizione è pari a 9 settimane, nel rispet- servizi educativi per l’infanzia e delle attività
to del tetto di spesa individuato dal decreto. didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado.
Da notare che, per le tre regioni “ex zone ros- Il congedo può essere fruito per un periodo,
se” (Veneto, Emilia Romagna e Lombardia), continuativo o frazionato, non superiore a
già il d.l. 2 marzo 2020 n. 9 (art. 17) prevede- quindici giorni (che i genitori possono spartir-
va la possibilità di chiedere un periodo di CIG si), beneficiando di una indennità pari al 50%
in deroga di 4 settimane per i datori di lavoro
aventi ivi unità produttive. La CIG in deroga di
4 settimane, prevista dal d.l. 9/2020 e tuttora
utilizzabile, e quella di 9 settimane prevista
dal d.l. 18/2020, possono cumularsi (ciò vale
ovviamente solo per le aziende ubicate nelle
tre regioni in questione e prive della possibili-
tà di accedere ad altri ammortizzatori): con la
conseguenza che, per tali aziende, vi è la pos-
sibilità di beneficiare complessivamente di 13
settimane di CIG in deroga.
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Pertanto, nell’inserimento dei rischi e delle I giudici di merito hanno escluso la sussi-
norme di sicurezza sul lavoro sarà neces- stenza di una giusta causa di dimissioni, in
sario aff iancare a quanto consuetamente quanto, nel caso di specie, il ritardo nel paga-
indicato anche specif iche indicazioni e va- mento della retribuzione del mese di dicem-
lutazioni circa le condotte che il lavoratore bre e della tredicesima mensilità era stato
è tenuto ad assumere per evitare i rischi di determinato da una situazione di conclama-
carattere sanitario conseguenti all’epide- ta crisi aziendale. Infatti, nel corso del mese
mia di Covid-19, quali precise istruzioni sulle di dicembre, il datore di lavoro aveva chiesto
distanze interpersonali e sull’igienizzazione di essere ammesso al concordato preventi-
dei locali, dei dispositivi e della persona du- vo ed alla cassa integrazione guadagni con
rante lo svolgimento dell’attività lavorativa. decorrenza dal 15 dicembre. Il dipendente si
Ciò in quanto, a differenza di quanto avvie- era dimesso il 26 febbraio, non avendo an-
ne con le normali patologie infettive, i rischi cora percepito il trattamento di integrazione
sanitari connessi all’epidemia da Coronavi- salariale (successivamente concesso a tutti i
rus sono suscettibili di venir eventualmente lavoratori interessati).
riconosciuti in questo f rangente rischi spe-
cif ici, prevedibili e, per l’effetto, prevenibili Nel confermare la decisione di secondo grado,
dal datore di lavoro. la Suprema Corte ha ricordato, in primo luogo,
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che la giusta causa di recesso (art. 2119 cod. Con specifico riferimento alla fattispecie esa-
civ.) si configura come una norma “elastica” minata, quindi, la Corte di Cassazione ha evi-
o “flessibile”, che richiede, quindi, di essere denziato che “l'inadempienza della società
“concretizzata” dall’interprete, la cui valuta- all'obbligazione retributiva, protrattasi per un
zione è censurabile anche in sede di legitti- breve lasso temporale, non vulnerava l'esigen-
mità (nei limiti più avanti evidenziati). za garantistica posta dalle parti sociali a fon-
damento della clausola di cui all'art. 4 c.c.n.l. di
In particolare, l’interpretazione deve tener settore applicabile alla fattispecie”.
conto dei principi costituzionali, dei principi
generali dell’ordinamento giuridico nonché Inoltre, la Suprema Corte ha affermato che
delle “regole che si configurano, per la co- non assume alcun rilievo la circostanza che il
stante e pacifica applicazione giurispruden- CCNL abbia espressamente previsto la possi-
ziale e per il carattere di generalità assunta, bilità per il dipendente, in caso di ritardo nel
come diritto vivente”. pagamento della retribuzione protrattosi per
oltre 15 giorni dalla scadenza, di recedere dal
Sempre riguardo la nozione di norma ela- rapporto di lavoro per giusta causa.
stica, e con specifico riferimento alla regola
stabilita dall’art. 1366 cod. civ. - secondo cui A tal riguardo, la Suprema Corte ha ricordato,
il contratto deve essere interpretato secondo preliminarmente, che “la contrattazione col-
buona fede - la Suprema Corte ha rilevato che lettiva per la sua natura di mera espressione
le clausole generali di “correttezza e buona di autonomia negoziale può essere disattesa
fede” ed il principio di “ragionevolezza”, an- dal giudice allorquando questi vi ravvisi vio-
che ove non si ritengano norme flessibili, lazione di legge” e, con specifico riferimento
costituiscono comunque “criteri o canoni alla norma contrattuale esaminata, ha evi-
giuridici di valutazione su cui deve comun- denziato che il lavoratore aveva attribuito
que misurarsi la tenuta di ciascuna fattispe- alla clausola del contratto collettivo un’errata
cie scrutinata, dal momento che, come si è interpretazione al fine di inferire “una forma
rilevato in dottrina, il diritto non può disat- di "diritto potestativo" da far valere sempre e
tendere "la ragionevolezza", cioè tutto ciò comunque in giudizio, da potere quindi azio-
che è "ragionevole", "congruo", "adeguato" nare nei tempi voluti a fronte del quale nul-
o che risponda "alla buona fede" o alla "di- la può il datore di lavoro”, in palese contrasto
ligenza"; termini questi che, come si è fatto con il disposto dell’art. 1366 cod. civ..
rilevare anche in sede dottrinaria, ricorrono
con frequenza nelle direttive Europee e nelle Da ultimo, vale la pena di sottolineare che il
sentenze della Corte di Giustizia”. principio secondo cui l’interprete deve opera-
re un ponderato bilanciamento degli interessi
In particolare, la Suprema Corte - richiaman- delle parti, ha una portata che prescinde da
do il criterio di correttezza e di buona fede una specifica previsione, nell’ambito del CCNL,
(che governa l’ermeneutica contrattuale ex di dimissioni per giusta causa ed appare un cri-
art. 1366 cod. civ.) ed il criterio di “ragionevo- terio di cui tener conto (soprattutto) in questo
lezza” - ha rilevato che, nell’interpretazione particolare momento di difficoltà economica,
della normativa contrattuale, si deve attuare in considerazione del fatto che una situazione
un “ponderato bilanciamento degli interessi di crisi aziendale ben potrebbe determinare ri-
delle parti”. tardi nel pagamento delle retribuzioni.
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In sintesi, la circolare INPS verte sulle seguen- Il congedo in parola può essere richiesto anche
ti previsioni. per assistere figli di età superiore a 12 anni se
affetti da disabilità grave ex art. 4, L. n. 104/92.
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Tale congedo straordinario è riconosciuto al- suddetti congedi devono presentare istanza
ternativamente ad uno solo dei genitori, ed è al datore di lavoro e all’INPS. I datori di lavoro
subordinato alla condizione che, nel nucleo fa- comunicheranno all’INPS le giornate di con-
miliare, non vi sia altro genitore beneficiario di gedo richieste dai lavoratori attraverso il flus-
strumenti di sostegno al reddito in caso di so- so UniEmens utilizzando i codici indicati nella
spensione o cessazione dell'attività lavorativa circolare in commento; ii) i lavoratori autono-
o altro genitore disoccupato o non lavoratore. mi dovranno fare specifica istanza all’INPS in
via telematica e potranno chiedere l’indenniz-
La circolare ha evidenziato che – se, durante il zo anche in relazione a periodi di tempo an-
periodo di sospensione del servizio scolastico, tecedenti alla presentazione della domanda,
i genitori stanno fruendo dell’ordinario perio- purché successivi al 5 marzo 2020.
do di congedo parentale ex artt. 31-33 D.lgs. n.
151/2001, oppure del congedo parentale “lun- I PERMESSI STRAORDINARI EX L. N. 104/92
go” (tre anni) per i figli con disabilità ex art. Ai sensi dell’art. 24 del Decreto Cura Italia, i la-
33 co. 1, L. n. 104/92 - tali periodi sono d’ufficio voratori dipendenti pubblici o privati che pos-
convertiti in “congedo Covid-19” e, pertanto, sono beneficiare, ai sensi dell’art. 33, co. 3, L. n.
saranno compensati con l’indennità del 50% 104/92, di tre giorni di permesso mensili per
della retribuzione o del reddito giornaliero (in assistere un parente disabile, hanno diritto,
caso di lavoratori autonomi) e non saranno per i mesi di marzo e aprile 2020, alla frui-
computati nella durata massima congedo pa- zione di un ulteriore periodo di congedo re-
rentale ordinario. tribuito per complessivi 12 giorni.
In alternativa alla fruizione di tale congedo, i Secondo la circolare, tali permessi ulteriori pos-
genitori possono scegliere la corresponsione sono essere fruiti anche consecutivamente
di un bonus una tantum per l'acquisto di nel corso di un solo mese oppure possono
servizi di baby-sitting nel limite massimo essere frazionati anche in ore secondo le
complessivo di 600 euro. modalità di calcolo già stabilite dall’INPS e ri-
badite nella circolare in oggetto.
Inoltre, sempre ai sensi dell’art. 23, i genitori la-
voratori dipendenti del settore privato (anche Il beneficiario che assiste più parenti disabili
adottivi o affidatari), con figli di età compresa potrà cumulare tali permessi per ogni paren-
tra i 12 ed i 16 anni, hanno diritto ad assentarsi te assistito.
dal lavoro, sempre per un periodo frazionato
o continuativo di 15 giorni, senza correspon- Anche in questo caso, la circolare precisa che
sione di indennità né riconoscimento di il datore di lavoro deve comunicare all’INPS le
contribuzione figurativa ma con divieto di giornate di congedo fruite dai lavoratori attra-
licenziamento e diritto alla conservazione verso il flusso UniEmens utilizzando i codici
del posto di lavoro. Ciò sempre a condizione indicati nella stessa circolare.
che, nel nucleo familiare, non vi sia altro ge-
nitore beneficiario di strumenti di sostegno al L’estrema immediatezza degli adempimenti
reddito e che entrambi i genitori lavorino. amministrativi richiesti al datore potrebbe porta-
Sotto l’aspetto pratico: i) i lavoratori dipenden- re il medesimo a ritenere che non vi siano ulte-
ti del settore privato che vogliono fruire dei riori accorgimenti da assumere. Ma non è così.
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LE NOSTRE SENTENZE
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LE NOSTRE SENTENZE
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MASSIMARIO DI GIURISPRUDENZA CIVILE
Assicurazioni, locazioni,
responsabilità
A cura di Teresa Cofano
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BIBLIOTECA T&P
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RASSEGNA STAMPA & EVENTI
LA CIRCOLARE INPS ILLUSTRA LE MISURE A SOSTEGNO DEL REDDITO PREVISTE DAL DECRETO
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