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N°137|AGOSTO 2019

APPROFONDIMENTI

LE NOSTRE
SENTENZE

MASSIMARIO DI
GIURISPRUDENZA
CIVILE

BIBLIOTECA

RASSEGNA
STAMPA
& EVENTI

CONTATTI
APPROFONDIMENTI

sono le seguenti: l’ammontare totale rela-


Ancora modifiche tivo allo stato patrimoniale è passato da 2
inerenti l’obbligo delle a 4 milioni di Euro; il livello dei ricavi delle
vendite e delle prestazioni è stato innalzato,
S.r.l. di dotarsi di Organi anch’esso, da 2 a 4 milioni di euro; il numero
di Controllo, conseguenze dei dipendenti mediamente occupati nell’e-
sercizio è incrementato da 10 a 20 unità.
per i più diligenti
L’obbligo di nomina scatta allorché, per due
di Vittorio Provera esercizi consecutivi, è superato almeno
uno dei parametri indicati. Con le nuove
soglie è, dunque, ridotta la platea della s.r.l.
A pochi mesi dal varo del Codice della crisi coinvolte; in base ai precedenti criteri, una
d’impresa (CCI) ed in occasione della recen- stima di Confalvoro indicava in 175.000 il nu-
te legge n.55/2019 (di conversione del c.d. mero di società interessate. Al fine di valu-
“Sblocca Cantieri”), sono stati nuovamente tare, per la prima volta, se sia stato superato
riformati i criteri e requisiti in presenza dei almeno uno dei parametri sopra riportati,
quali le s.r.l. hanno l’obbligo di dotarsi di Col- occorre far riferimento ai dati dei bilanci
legio sindacale o Revisore legale. In sintesi, di esercizio del 2017 e del 2018; quindi già
nel marzo scorso, nell’ambito dell’approva- nel corso del corrente anno vi è la necessi-
zione del D. Lgs. n. 14/2019 (inerente il CCI), tà di una verifica. Tale circostanza pone in
erano state introdotte importanti disposizio- evidenza, tuttavia, il fatto che non è stata
ni che modificavano, tra gli altri, l’art. 2477 introdotta alcuna norma che regoli il caso
c.c. avente ad oggetto l’obbligo di cui sopra. in cui una S.r.l. si sia già dotata di organo
Si trattava di una norma funzionale - nel di controllo, ritenendosi vincolata dai pre-
nuovo quadro di gestione della crisi d’im- cedenti e più stringenti parametri (in vigore
presa - a fare emergere ed affrontare tem- dal 16 marzo scorso). Si tratta di ipotesi non
pestivamente le situazioni di criticità, impo- così remota, posto che - nei mesi di apri-
nendo all’interno delle realtà imprenditoriali le e maggio - si tengono le assemblee per
anche di non elevate dimensioni opportuni l’approvazione dei bilanci e la designazione
organismi di vigilanza sulla gestione. Peral- degli organi societari. Cosa accade, dunque,
tro, la tempistica di adeguamento è abbre- se - a fronte delle recenti modifiche - viene
viata (nove mesi contro i diciotto previsti per meno l’onere di mantenere il collegio sin-
altre disposizioni del CCI). A fronte di ciò, dacale? In assenza di specifica norma si può
nella nuova legge n. 55/19 (in vigore dal 18 far ricorso ad un precedente introdotto dal
giugno) sono state, fra gli altri, ampliate le D.L. 91/2014; all’art. 20 co.8 era previsto che
soglie di taluni parametri al raggiungimen- l’eventuale sopravvenuta insussistenza del
to delle quali la società deve dotarsi di un vincolo di designazione dell’organo di con-
organismo di controllo; restando conferma- trollo o del revisore, poteva costituire giusta
te alcune previsioni già previste (allorché la causa di revoca. Analoga soluzione potrà es-
S.r.l. sia tenuta alla redazione di un bilancio sere ora adottata per quei casi in cui le S.r.l.,
consolidato o controlli una società soggetta a fronte delle nuove norme, non debbano
a revisione legale dei conti). Le nuove soglie più sottostare a detto obbligo.

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APPROFONDIMENTI

Decreto Dignità:
Riflessioni su Autonomia
e Subordinazione
di Stefano Trifirò e Federico Manfredi

Il dibattito, in questi mesi, è aperto sulla sta-


bilità del lavoro, cui il decreto Dignità intende
puntare, a fronte della flessibilità che, invece,
richiedono le imprese.

Al riguardo, negli interventi legislativi degli ul-


timi 15 anni che hanno inciso sulla normativa
di settore, il lavoro autonomo viene visto con
grande sfavore. I rapporti di collaborazione si
presumono truffaldini e vengono riqualifica-
ti sulla base di indici rivelatori, a prescindere
dalle modalità con cui si svolgono in concreto.
I rapporti di lavoro subordinato sono stati, in-
vece, incentivati sia attraverso sgravi contribu-
tivi, sia indebolendo le tutele del lavoratore in
ipotesi di licenziamento.

Il risultato di questo sistema è contraddittorio


poiché, costringendo nelle maglie della subor-
dinazione anche rapporti di lavoro che le parti
stesse preferirebbero più dinamici o svincolati
da forme rigide, la struttura organizzativa del-
le imprese è ingessata. D’altro canto, una volta
ricondotto al lavoro dipendente qualunque
tipo di rapporto all'interno dell'impresa, si è
deciso di renderlo precario.

Eppure non si giungerebbe alle medesime


conclusioni leggendo l’art. 1 della Costitu-
zione, che fa riferimento a qualsiasi tipolo-
gia di lavoro: non solo quello subordinato,
ma anche quello imprenditoriale, professio-
nale e autonomo.

Assurge, quindi, a precetto costituzionale la


pari dignità di tutte le forme di lavoro. Sicché,
avendo riguardo agli effetti di un’interpreta-

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APPROFONDIMENTI

zione costituzionalmente orientata della di- dell’interesse di quella comunità di lavoro che
sciplina del rapporto di lavoro, occorre porre è l’impresa, e dall’altro che il contratto di la-
in evidenza che “da una serie di norme della voro - individuale o collettivo pur nella didat-
Costituzione si vede che il contratto di lavo- tica delle posizioni - venga costruito come un
ro può essere costruito come un contratto di contratto in cui il datore di lavoro e i prestatori
natura associativa in cui il datore di lavoro e i perseguono un fine comune che si concreta
prestatori perseguono, non l'identico interes- nell'interesse dell'impresa.
se, si capisce, ma non finalità necessariamen-
te contrapposte, bensì un fine comune che si
concreta nell'interesse dell'impresa; quando
si ponga mente a tutto ciò, allora è possibile
concepire come il recesso in tanto sia dato, in
quanto è in funzione dell'interesse dell'impre- Legittimo il licenziamento
sa” (C. Grassetti, in “Atti del Convegno su La tu-
per ottenere maggiore
tela delle Libertà dei Rapporti di Lavoro”,).
efficienza e redditività
Dunque, occorrerebbe rifondare il Diritto del
Lavoro abbandonando la cultura del rapporto di Vittorio Provera
di lavoro subordinato quale unica forma garan-
tista e lasciare spazio al lavoro autonomo an-
che nell’ambito dell’impresa, secondo un siste- La risoluzione del rapporto di lavoro per motivi
ma più complesso ove gli interessi delle parti economici non presuppone necessariamente
non sono de jure contrapposti, bensì, conver- la prova di un andamento negativo dell’azien-
genti verso il fine comune dato dall'interesse da; pertanto è giustificato qualora la soppres-
dell'impresa. Fine, questo, che, si badi, è terzo sione del posto sia conseguenza di un effettivo
rispetto tanto al lavoratore quanto al datore, e mutamento dell’assetto organizzativo, correla-
diviene parametro di legittimità e buona fede to alla migliore efficienza gestionale o anche
per i provvedimenti adottati da quest’ultimo. ad un incremento della redditività. Questa la
decisione a cui è pervenuta una recente sen-
Laddove l’impresa deve essere intesa come tenza della Corte di Appello di Milano n. 1313
una comunità di lavoro nell’ambito di diritti e del 21/06/19, che ha respinto l’impugnativa di
doveri reciproci, orientati verso il fine comune un licenziamento, per soppressione del posto,
dell’interesse dell’impresa, che il Legislatore comminato da una società di servizi marketing
non ha definito, mentre ha definito l’azienda ed eventi. L’ex dipendente contestava la veridi-
quale complesso di beni organizzato dall’im- cità delle affermazioni inerenti la contrazione
prenditore per il suo esercizio. di fatturati e dei budget pubblicitari, nonché
la chiusura in perdita del bilancio. Infine, as-
Ed, invero, appare naturale concludere che seriva che l’azienda avrebbe potuto assegnar-
l’Impresa del futuro, verosimilmente sarà ca- le mansioni inferiori ricoperte da colleghi con
ratterizzata dalla prevalenza del lavoro au- minor anzianità. La Corte ha effettuato una
tonomo all’interno dell’impresa, ma con ciò puntuale disamina della posizione lavorativa
rimarrà comunque fermo che il rapporto di la- dell’interessata, rilevando l’effettiva soppressio-
voro - sia autonomo o subordinato - non possa ne della mansione ( che comprendeva attività
risolversi arbitrariamente, ma venga ricono- di procacciatore di clientela ed di assistenza
sciuto legittimo solo se esercitato in funzione alla stessa nella fasi di sviluppo dei progetti

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APPROFONDIMENTI

pubblicitari). La prima attività era stata affida- ad una situazione sfavorevole. Diversamente
ta, inizialmente, a soggetti esterni e poi seguita ragionando si introdurrebbe un controllo di
direttamente dall’Amministratore. L’assistenza merito delle determinazioni dell’imprenditore,
clienti era stata concentrata in capo ai respon- in violazione dell’art. 30 n. 1, Legge 183/2010. In
sabili dei progetti pubblicitari; il tutto al fine base a tale norma – anche in materia di reces-
di contenere i costi. I giudici di appello hanno, so – la valutazione giudiziale non può essere
dunque, ritenuto legittima la risoluzione a estesa al sindacato di merito sulle valutazioni
fronte dell’ esternalizzazione dell’attività e della tecniche, organizzative e produttive che com-
redistribuzione di mansioni; tutte scelte orga- petono al datore di lavoro. Da ultimo, con riferi-
nizzative non correlate ad una preesistente si- mento al rispetto dell’obbligo di repechage, la
tuazione di crisi, poiché: “la migliore efficienza Corte milanese ha affermato che è comunque
gestionale o anche l’esigenza di incremento richiesta al soggetto che impugna il recesso
del profitto che si traducano in un effettivo una collaborazione per l’accertamento di un
mutamento dell’assetto organizzativo da at- possibile repechage, mediante l’allegazione
tuare tramite soppressione di una posizione dell’esistenza di altri posti di lavoro in cui pote-
lavorativa, possono integrare il giustificato va essere collocato. Ma nel caso concreto, posto
motivo oggettivo di licenziamento”. In altre che l’organico si è ridotto, non è motivo per in-
parole, la normativa sul licenziamento per mo- validare il licenziamento il richiamo a posizioni
tivi economici non può imporre la presenza di ricoperte da lavoratori meno anziani e con un
una situazione economica sfavorevole quale inquadramento di livello molto inferiore; “non
conditio sine qua non per legittimare la riso- esistendo al riguardo un obbligo di scelta alcu-
luzione. Indispensabile è, invece, la sostanziale na per il datore di lavoro, ma solo la dimostra-
modificazione dell’organizzazione aziendale, zione della vacanza di posti ove poter ricollo-
dalla quale consegue la soppressione della po- care il licenziato”. Anche sul punto la decisione
sizione lavorativa; senza che assuma rilevanza è sicuramente coerente, sempre per evitare un
il fine economico perseguito dall’azienda, che controllo sulle modalità organizzative attraver-
può consistere in un incremento dei profitti so cui - nel rispetto della legge - ridurre le di-
o nella una riduzione dei costi per far fronte mensioni occupazionali ed i costi.

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LE NOSTRE SENTENZE

Quantificazione delle tivo. Ha, inoltre, chiesto il preteso risarcimen-


to del danno da lucro cessante conseguente
indennità di fine mandato alla riduzione delle provvigioni percepite - in
nel rapporto di agenzia particolare, alla perdita di una maggiorazione
premiale delle stesse - dovuta al mutamento
di zona disposto, in costanza di rapporto, dalla
Se il contratto di agenzia concluso tra le par-
società preponente.
ti prevede specifici criteri di quantificazione
delle indennità di mancato preavviso e cessa-
La società preponente si è difesa rilevando che,
zione del rapporto, ed esclude l’applicazione
nell’ambito del contratto di agenzia che rego-
di qualsiasi Accordo Economico Collettivo,
la il rapporto tra le parti, è stata espressamen-
l’agente non può chiedere la riliquidazione
te pattuita la quantificazione dell’indennità di
delle suddette indennità in base ai criteri - a
fine rapporto sulla base di criteri pattizi, con
lui ipoteticamente più favorevoli - previsti da
espressa esclusione dell’applicabilità di qual-
una contrattazione collettiva non applicabi-
siasi Accordo Economico Collettivo. Ha sog-
le al rapporto. Nel caso di mutamento della
giunto di non aderire ad alcuna associazione
zona di assegnazione, ad iniziativa del pre-
di categoria firmataria dell’Accordo Economico
ponente, nessun risarcimento di danno da
Collettivo la cui applicazione è stata invoca-
lucro cessante e/o perdita di chance può es-
ta dalla società agente. In merito alla pretesa
sere riconosciuto all’agente che - seppur con-
domanda di risarcimento del danno da lucro
sapevole delle difficoltà commerciali nella
cessante, la società preponente ha ammesso
zona da ultimo assegnata - prosegue l’esple-
di aver effettivamente modificato più volte la
tamento del proprio mandato ed accetta il
zona di operatività del mandato agenziale. Ha
rischio di impresa legato alla “variabile rispo-
però rilevato che, in ciascuna occasione, la so-
sta del mercato”
cietà agente ha comunque accettato le nuove
condizioni del rapporto e che, vista la proble-
(Tribunale di Milano, sentenza 30 maggio 2019) maticità dell’ultima zona di assegnazione, ben
di Anna Maria Corna e Tommaso Targa nota alla società agente, è stato assegnato a
quest’ultima anche un bonus / anticipo provvi-
gionale non ripetibile, onde facilitarla nella fase
Il caso affrontato dalla sentenza in commento di sviluppo della suddetta zona.
riguarda l’interruzione di un rapporto di agen-
zia tra due società, ad iniziativa del preponente. Il Tribunale - ad esito della istruttoria testimo-
Nell’ambito della controversia, promossa in- niale e della CTU contabile - ha accolto l’impo-
nanzi al Tribunale Civile di Milano, la società stazione difensiva della società preponente.
agente ha chiesto la riliquidazione dell’inden-
nità sostitutiva del preavviso e dell’indennità di Quanto al primo aspetto oggetto di lite, la sen-
cessazione del rapporto, lamentando la prete- tenza ha evidenziato che l’Accordo Economico
sa illegittimità della quantificazione dei relativi Collettivo non si applica erga omnes, bensì so-
importi, da parte della preponente, sulla base lamente quando esso è richiamato dalle parti
di criteri contrattualmente pattuiti tra le parti al - espressamente o perlomeno implicitamente
momento dell’instaurazione del rapporto, anzi- - nell’ambito della regolamentazione del rap-
ché sulla base dell’Accordo Economico Collet- porto di agenzia. Di conseguenza, quando il

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LE NOSTRE SENTENZE

contratto di agenzia ha disciplinato “tutti gli mento degli affari nel corso del rapporto.
aspetti del rapporto con puntuali riferimenti
agli istituti caratteristici del rapporto stesso In relazione alle domande connesse al decre-
previsti nel codice civile”, le relative inden- mento delle provvigioni seguito all’assegnazio-
nità devono essere quantificate in base alle ne di una nuova zona, la sentenza ha escluso la
suddette previsioni contrattuali, a prescinde- sussistenza di danni da lucro cessante e/o da
re da quelle, eventualmente di miglior favore, perdita di chances. Infatti, sebbene (solo) per
contenute in ipotetici Accordi Economici. fatti concludenti, la società agente ha accettato
tale assegnazione, proseguendo nell’espleta-
Inoltre, poiché il contratto di agenzia tra le parti mento del proprio mandato nella piena consa-
ha previsto la quantificazione di un “trattamen- pevolezza che tale nuova zona era particolar-
to di fine mandato” avente la funzione sostan- mente problematica. La scelta di proseguire
ziale di indennità di cessazione del rapporto, la nel rapporto di agenzia, anziché eventualmen-
sentenza ha rilevato che spetta al giudice valu- te recedere, ha comportato l’assunzione di un
tare se l’importo riconosciuto alla società agen- rischio d’impresa a carico della società agente
te - tenuto conto di tutte le circostanze del caso che, non essendo riuscita a rilanciare gli affari
concreto - appaia congruo alla luce dei criteri nella zona da ultimo assegnata, non può sca-
legali ex art. 1751 cod. civ.. Infatti, trattandosi di ricarne le conseguenze sulla società prepo-
una norma imperativa, eventuali criteri pattuiti nente. Ciò vale a maggior ragione in quanto
tra le parti per la determinazione della relativa la società preponente non ha affatto nascosto
indennità non possono prevedere il pagamen- alla società agente che la nuova zona di asse-
to di un importo inferiore a quello che spette- gnazione presentava uno stato di stagnazione
rebbe per legge. commerciale: l’aveva assegnata alla società
agente proprio con l’auspicio che quest’ultima
Nel caso di specie, considerato l’andamento riuscisse a rilanciare gli affari. E, in quest’ottica,
negativo degli affari procurati dalla società aveva anche corrisposto alla società agente un
agente, nell’ultima fase del rapporto, la sen- incentivo provvigionale non ripetibile per facili-
tenza ha ritenuto congrua la liquidazione tare il suo compito.
di un importo pari al 4,5% delle provvigioni
maturate per tutta la durata del medesimo In conclusione, la sentenza ha così espresso
rapporto, tanto più in considerazione del fat- il principio di diritto applicato al caso in esa-
to che: a) il criterio contrattualmente pattuito me: “Difettando in radice la prova della ma-
dalle parti è più favorevole rispetto a quello lafede nella scelta di questo cambiamento
previsto per l’indennità suppletiva di cliente- (ndr: il mutamento di zona) e, diversamente,
la dall’Accordo Economico Collettivo invoca- trattandosi di una libera decisione di riorga-
to dalla società agente; b) il suddetto crite- nizzazione dell’attività della preponente, di-
rio, valutato ex ante, è più favorevole anche fetta conseguentemente il nesso causale tra
rispetto a quello ex art. 1751 cod. civ.. In base a il comportamento della convenuta e l’even-
tale norma, l’indennità di cessazione del rap- tuale danno patito da parte attrice in ragio-
porto spetta unicamente nel caso di acqui- ne del mutamento …. Il danno che parte attri-
sizione di nuovi clienti e/o sensibile sviluppo ce vorrebbe vedersi risarcito è conseguenza
di quelli assegnati, mentre il criterio contrat- della variabile risposta del mercato rispetto
tuale pattuito dalle parti nel caso di specie all’attività dell’agente e come tale non può
prescinde dai meriti dell’agente e dall’anda- essere addebitato a parte convenuta”.

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LE NOSTRE SENTENZE

La capo gruppo non e’ Gli assicurati avevano, quindi, convenuto in giu-


dizio la società madre affermando la sua respon-
responsabile per il fatto sabilità per i debiti della società incorporata.
delle controllate
All’esito del giudizio di primo grado, celebra-
(Corte Appello di L’Aquila 13 marzo 2019) to nella contumacia della società convenuta,
di Bonaventura Minutolo il Tribunale accoglieva la domanda degli attori
e Francesco Torniamenti condannando la convenuta a rifondere agli as-
sicurati tutti gli importi oggetto della doman-
Due assicurati avevano contratto alcune polizze da, ai sensi dell’art. 2504 bis c.c., per cui “la
con una compagnia di assicurazione che non società che risulta dalla fusione o quella incor-
aveva poi adempiuto alla successiva richiesta porante assumono i diritti e gli obblighi delle
di riscatto dei contratti. Tale società emittente società partecipanti alla fusione, proseguendo
era poi stata incorporata da altra impresa, a sua in tutti i loro rapporti, anche processuali ante-
volta controllata dalla società capo gruppo. riori alla fusione”.

La Compagnia impugnava la sentenza soste-


nendo di non essere titolare dei rapporti giu-
ridici dedotti in causa poiché la società emit-
tente era stata incorporata da altra società che,
pur facendo parte del medesimo gruppo e pur
essendo a sua volta controllata dall’appellante,
era - rispetto a quest’ultima - un soggetto di-
stinto ed autonomo.

La Corte d’Appello, accertato quanto sopra,


escludeva la riconducibilità dei rapporti dedot-
ti in causa alla capo gruppo poiché questa non
aveva incorporato direttamente la società che
aveva emesso le polizze. Vi era quindi, una di-
fetto di legittimazione a stare in causa dell’ap-
pellante, difetto che ben poteva essere eccepi-
to per la prima volta in appello, trattandosi di
eccezione rilevabile anche d’ufficio.

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MASSIMARIO DI GIURISPRUDENZA CIVILE

Assicurazioni, locazioni, cui il giudicato si è formato. (Cassazione civile,


09/07/2019, n.18325).
responsabilita’
Locazione – deposito cauzionale
a cura di Teresa Cofano Il diritto alla restituzione del deposito cauzionale
sorge per effetto della cessazione del rapporto
Interpretazione del contratto di assicurazione locativo e del rilascio dell'immobile locato,
Nell'interpretazione del contratto di assicurazione, non richiedendo necessariamente, con rilievo
che va redatto in modo chiaro e comprensibile, il condizionante, l'accertamento dell'insussistenza
giudice non può attribuire a clausole polisenso di danni ovvero della infondatezza di eventuali
uno specifico significato, pur teoricamente pretese risarcitorie del locatore; per converso,
non incompatibile con la loro lettera, senza l'esistenza di eventuali danni può solo
prima ricorrere all'ausilio di tutti gli altri criteri di essere dedotta a fondamento di domanda
ermeneutica previsti dagli artt. 1362 c.c. e ss., e, in riconvenzionale risarcitoria, ma non può invece
particolare, a quello dell'interpretazione contro il la loro semplice allegazione considerarsi quale
predisponente, di cui all'art. 1370 c.c. (Cassazione mera difesa volta a negare la sussistenza del fatto
civile, 09/07/2019, n.18324). costitutivo del credito restitutorio. (Cassazione
civile, 05/07/2019, n.18069).
Opponibilità all’assicuratore della sentenza di
condanna del danneggiante Locazione – legittimazione alla domanda di
Il giudicato di condanna del danneggiante non rilascio dell’immobile
può essere opposto dal danneggiato che agisca In caso di pluralità di locatori, ciascuno di essi
in giudizio nei confronti dell'assicuratore in gode di pieni poteri gestori e presumendosi, in
assicurazione obbligatoria sulla responsabilità difetto di prova contraria, il consenso degli altri
civile derivante dalla circolazione dei veicoli locatori, può agire al fine di ottenere il rilascio
a motore e dei natanti e ha in tale giudizio dell'immobile, dovendosi pertanto escludere
esclusivamente efficacia di prova documentale, la necessità di integrazione del contraddittorio.
al pari delle prove acquisite nel processo in (Cassazione civile, 04/07/2019, n.17933).

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BIBLIOTECA

Memorie al bromolio Durante il fascismo, Peretti-Griva fu figura di


spicco in quella minoranza di magistrati che si
oppose al regime e alle sue derive autoritarie.
A cura della Redazione Biblioteca Con la sua profonda autorevolezza, dopo la
Liberazione fu fiero assertore della necessità che
la giustizia passasse attraverso i tribunali e non
“Non lodatemi una sentenza, lodatemi una attraverso la piazza. “Il giudice” – scriveva nel 1956
fotografia”, questa frase amava spesso ripetere (Esperienze di un magistrato) – “pur essendo
Domenico Riccardo Peretti-Griva (Coassolo 1882 sovrano nell’esercizio del suo altissimo mandato
– Torino 1962), considerato uno dei più longevi di applicare la norma e pur potendosi ispirare a
esponenti del movimento pittorialista italiano nel criteri umani e non a elucubrazioni metafisiche,
mondo. La sua produzione fotografica, al tempo ha un limite preciso e invalicabile: la legge”. Un
assai innovativa, si concentra sul paesaggio, sui insegnamento, questo, che ancora oggi è e deve
ritratti e sulle vedute di monumenti di grandi essere un punto di riferimento per tutti.
città, resi magistralmente con le stampe al
bromolio. Fu alpinista come l’amico magistrato
Umberto Balestreri, che lo iniziò alla passione
per la fotografia. Il suo archivio fotografico si trova
oggi presso il Museo del Cinema di Torino.

Nel 1910 entrò in magistratura, avviando la sua


“vera” professione. Vi rimase per quarantatré
anni, in una lunga carriera che dal primo ufficio
di pretore a Mongrando lo portò (attraverso vari
incarichi nel Nord Italia) alla carica di primo
presidente della Corte d’appello di Torino.
Personaggio di altissima statura morale e
civile, con profondo senso dello Stato e fiero
spirito d’indipendenza, in campo giuridico
affrontò temi modernissimi per quell’epoca:
le opere dell’ingegno e le privative industriali,
la circolazione stradale, il condominio di case,
gli infortuni sul lavoro e il contratto d’impiego
privato, la delinquenza minorile, il diritto di
famiglia. In quest’ultimo campo, nei primi anni
Cinquanta, affermò una nuova giurisprudenza
che portava alla delibazione delle sentenze di
divorzio pronunciate all’estero, per impedire la
quale fu varata un’apposita legge (il cosiddetto
'decreto anti-Peretti Griva'). Nella nostra
Biblioteca si trova l’importante volume Infortuni
del lavoro e malattie professionali, stampato nel
1937 e recante l’ex libris del Prof. Grassetti nr. 1950.

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BIBLIOTECA

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BIBLIOTECA

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RASSEGNA STAMPA & EVENTI

OCCASIONALI EPISODI CONFLITTUALI NON SONO INDICE NÉ DI MOBBING NÉ DI STRAINING →


Diritto 24 | a cura di Marina Olgiati e Francesco Torniamenti

IL DIES A QUO DELL'AZIONE DI RISARCIMENTO DEL "DANNO DIFFERENZIALE" DA MALATTIA PROFESSIONALE →


Diritto 24 | a cura di Tommaso Targa

IL DIVIETO DEL LICENZIAMENTO (RITORSIVO) PER IL LAVORATORE CHE RIFIUTA IL MUTAMENTO DELLA FASCIA ORARIA
DEL PART-TIME →
Diritto 24 | a cura di Tommaso Targa

ANCORA MODIFICHE INERENTI L'OBBLIGO DELLE S.R.L. DI DOTARSI DI ORGANI DI CONTROLLO, CONSEGUENZE PER I PIÙ
DILIGENTI →
Diritto 24 | di Vittorio Provera

CONTRIBUTI INPS, GESTIONE SEPARATA: LA PRESCRIZIONE DECORRE DALLA SCADENZA DEL TERMINE PER IL
VERSAMENTO →
Diritto 24 | commento di Barbara Fumai

IL PATTO DI NON CONCORRENZA POST CONTRATTUALE DEVE CONTENERE IL VINCOLO ENTRO DETERMINATI LIMITI DI
OGGETTO, DI TEMPO E DI LUOGO →
Diritto 24 | a cura di Tommaso Targa

RESPONSABILITÀ SOLIDALE DEL COMMITTENTE PER I CONTRIBUTI OMESSI DALL'APPALTATORE: NON OPERA NEI
CONFRONTI DELL'INPS IL TERMINE DECADENZIALE DI DUE ANNI DALLA SCADENZA DELL'APPALTO →
Diritto 24 | a cura di Enrico Vella

LICENZIAMENTI SENZA CRISI – MOTIVI ECONOMICI ANCHE CON BILANCI IN ATTIVO →


Italia Oggi | di Vittorio Provera

IMPRESA DIGITALE, NUOVE NORME PER LA COSTITUZIONE ON LINE DI SOCIETÀ →


Diritto 24 | di Vittorio Provera

CONVEGNO
Decreto Dignità, cosa è
cambiato nella gestione dei
rapporti di lavoro
19 settembre 2019
HOTEL PARMA&CONGRESSI – LOC.FRAORE

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CONTATTI ROMA

MILANO
Piazza Giuseppe Mazzini, 27
00195
Tel.: + 39 06 3204744; + 39 06 37351176
Fax.: + 39 02 54 60 391; + 39 02 55 185 052;
+39 06 36000362

Via San Barnaba, 32


20122 TRENTO
Tel.: + 39 02 55 00 11
Fax.: + 39 02 54 60 391; + 39 02 55 185 052;
+39 02 55 013 295

TORINO
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10121
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Fax.: + 39 02 54 60 391; + 39 02 55 185 052;
+39 02 55 013 295

Strada XXII Luglio, 15


43121 PADOVA
Tel.: + 39 0521 23 94 65
Fax.: + 39 0521 23 0724

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