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Abstract
With regard to the more general theme of Puteoli as a supplying port, this paper dwells upon only some aspects, the reexamination of which, according to the a., lead to interesting findings. 1 . On the activity of the mercatores frumentarii and on the
Alexandrian grain commerce in PuteoH in the Julio-Claudian period extraordinary evidence is furnished by two groups of
documents in the archive of the Sulpicii, which only now, thanks to their new critical edition by the a., permit a reliable
reconstruction of their juridico-eco- nomic implications. 2. The exceptional integrated system of port and commercial structures
and the suburban quarters, submerged by the sea, appear finally in their overall topographical reality in the reconstructed plan.
Furthermore decisive arguments are adduced for dating the famous opus pilarum of the city to the neronian period. 3. Finally all
the epigraphic documentation, published and not, regarding the supplying organisation and the grain commerce in PuteoH is reexamined.
Riassunto
La relazione si sofferma solo su alcuni aspetti del pi generale tema concernente PuteoH porto annonario, per i quali a giudizio
dell' a. un approfondito riesame conduce a novit interessanti. 1. Sull'attivit dei mer- catores frumentoni e sul commercio del
grano alessandrino a PuteoH in et giulio-claudia una straordinaria testimonianza fornita da due gruppi di documenti
dell'archivio dei Sulpicii, che solo ora, grazie alla loro riedizione a cura dell'a., consentono una ricostruzione attendibile delle loro
implicazioni giuridico-economi- che. 2. L'eccezionale sistema integrato di strutture portuali e commerciali e i quartieri suburbani,
sommersi dal mare, appaiono finalmente nella loro realt topografica d'insieme nella pianta ricostruttiva. Inoltre si adducono
decisivi argomenti per datare in et neroniana il famoso opus pilarum della citt. 3. Infine si riesamina tutta la documentazione
epigrafica, edita inedita, riguardante l'organizzazione annonaria e il commercio del grano a PuteoH.
Universit
Giuseppe
Federico
Camodeca
II, Napoli
In: Le ravitaillement en bl de Rome et des centres urbains des dbuts de la Rpublique jusqu'au Haut Empire.
Actes du colloque international de Naples (1991). Naples-Rome, 1994 (Coll. CJB, 1 1/Coll. EFR, 196), 103-128.
Giuseppe CAMODECA
Questa relazione si soffermer solo su alcuni dei
diversi aspetti del tema, per i quali ad avviso di chi scrive
un approfondito riesame conduce a novit interessanti e
che vanno dai documenti dell'archivio dei Sulpicii sul
commercio del grano alessandrino in et imperiale1 , alla
topografia e cronologia delle strutture portuali puteolane.
:.
PUTEO LI
LA
E IL SUBURBIO
con CITTA
RICOSTRUZIONE
dell OROGRAFIA
ANTICA a cura di
prof. GC CAMOOECA
arch.
IUORIO
>JL
A-AMPHITEATRUM
C -THERMAE
D--CAPITOLIUM
TEMPLA
E-MACELLUM
FG--COLLEGIA
TABERNAE
HI -HORREA
-CISTERNA
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N-NINFEO
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-Via Tecta A
Q-MURA
R-PORT AEdella Colonia Repubblicana
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1'
Giuseppe CAMODECA
ma il nostro mercante vuole disporre di altro denaro
contante (prima 10 000 e poi altri 3000 sesterzi) da
investire nell'acquisto di ulteriori partite di grano
alessandrino; socio nelF affare doveva essere il suo patronus,
C. Novius Cypaerus, che metteva a disposizione gli
horrea publca da lui gestiti per immagazzinarlo ed
attendere il momento migliore per vendere col migliore
profitto, prima il grano acquistato con il mutuo e poi,
saldato il debito con Euenus, quello dato in pegno.
D'altra parte il liberto imperiale Euenus, tramite il suo
schiavo Hesychus, aveva investito in tutta sicurezza il
suo capitale di 1 3 000 sesterzi, ben coperto dal valore di
mercato delle derrate avute in pegno, e che certo gli
fruttava un non trascurabile interesse, che, come al solito,
non viene dichiarato, ma che con ogni verosimiglianza
gli era versato mensilmente ' 8 . E la clausola della restituzio
ne
a richiesta del creditore (quae ei reddam cumpetierit)
senza termine prefissato gli consentiva, nel caso le cose
si mettessero male, di ingiungere immediata restituzione
ed, in mancanza, di rivalersi vendendo all'asta le merci
pignorate.
Un interessante termine di confronto costituito dal
secondo gruppo di documenti dell'archivio dei Sulpicii
riguardanti il commercio del grano alessandrino, sul
quale la mia riedizione, qui pubblicata per la prima volta,
apporta rilevanti novit. Si tratta di tre documenti datati
fra il 1 3 e il 15 marzo del 40; questa volta protagonista
lo stesso C. Sulpicius Faustus che il 1 3 marzo da a mutuo
20 000 sesterzi ad un me reato rfrumentarius, L. Marius
lucundus, liberto di un altro liberto, L. Marius Dida
(TPSulp. 53 = TP. 8 + 92 + ined.); fra i testimoni dell' atto
un liberto dei P. Annii. Questa circostanza va sottolineata
perch nello stesso giorno C. Sulpicius Faustus loca
dXY horrearius . Annius SeleucusV horreum vicensimum
sextum nel settore superiore degli horrea siti neipraedia
Barbatiana di Domitia Lepida (su cui v. infra); per
questo horreum, dove sono depositati 1 3 000 modii di
grano alessandrino (cio circa 87 ton.), si fissa un canone
di locazione di 1 00 HS al mese (TPSulp. 46 = TP. 44 + 46
+ ined.)19. Stranamente solo due giorni dopo, il 15 marzo,
segue il chirografo (TPSulp. 79 = TP. 69), in cui L.
Marius lucundus da in pegno al creditore Faustus in
garanzia del mutuo di 20 000 sesterzi i 1 3 000 modii di
grano alessandrino siti nel magazzino nr. 26 degli horrea
Barbatiana, assumendone su di s ogni rischio di danno
sottrazione e si fissa il termine di due mesi (le Idi di
maggio) per la restituzione; in caso contrario il pegno
sarebbe stato venduto all'asta.
Ma perch in questo caso la locazione dell' horreum
XXVI, in cui era depositato il grano oggetto del pegno,
precede, anzich essere contestuale posteriore alla
costituzione del pegno, come sarebbe logico e come
accade nel caso di C. Novius Eunusl Gli studiosi che si
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108
'
Giuseppe CAMODECA
unico convoglio avrebbe significato arrivo simultaneo
di 300-500 navi da carico di medie dimensioni (cio da
20 000 a 50 000 modii l'una), che avrebbe posto seri
problemi organizzativi, tenendo conto che per scaricare
una nave di questo tonnellaggio occorrevano dai 4 ai 5
giorni e forse pi (Pomey/Tchernia 1980-8 1,41; cfr. 40
e n. 40). Inoltre, a quanto sembra, il contributo granario
africano era andato aumentando considerevolmente fra
Augusto e Nerone, tanto che, stando a Giuseppe Flavio
{Bell. lud., II, 383 e 386), nel 66 esso costituiva addirit
tura
il doppio di quello alessandrino45. A questo pro
posito non si pu dimenticare che a Rusicade di Numidia,
uno dei maggiori centri di esportazione cerealicola
africana, viene onorato il Genio della colonia puteolana
(CIL, Vili, 7959=ILAlg., II, 4), anche se l'iscrizione, al
contrario di quanto si sostenuto talvolta, sembra pi
tarda dell'et giulio-claudia46. Che nei documenti del
l'archivio
dei Sulpicii appaia per solo grano alessandrino,
potrebbe essere dovuto al mero caso oppure alla loro
stessa datazione al 37-40, precedente il forte aumento
delle importazioni granarie africane, che comunque
alcuni studiosi hanno ritenuto destinate fin dall'inizio
principalmente al nuovo porto ostiense claudio-neroniano,
peraltro assai poco sicuro. In conclusione quindi, se si
calcola anche il minore contributo dalla Sicilia47, a Puteoli
durante la bella stagione dovevano arrivare ed essere
scaricate ben pi di un migliaio di navi di medie dimensioni
solo per il traffico granario, cui vanno aggiunte le
operazioni di carico delle varie migliaia di navi pi
piccole adatte alla risalita del Tevere. Ci lascia inten
dereil gran numero degli addetti, e la complessit delle
operazioni connesse con le attivit portuali a Puteoli, vitali
per l'annona romana, e di conseguenza l'ampiezza
delle strutture ad esse destinate.
Ill
Giuseppe CAMODECA
fino al portus Iulius e al lago Lucrino, dall'alto medio
evosommersi dal mare, riappare finalmente per la
prima volta nella sua realt topografica d'insieme nella
mia pianta ricostruttiva (tav. l)59 frutto dell'attento
studio di una serie di foto aeree perpendicolari effettuato
con la valida collaborazione dell'architetto C. Iuorio e
di pochi mirati saggi di controllo subacquei60. Ne risulta
finalmente chiaro61 come il porto di Puteoli e il portus
Iulius venivano a costituire dall'et augustea in poi un
eccezionale sistema integrato di strutture portuali a fini
commerciali (i sodi portus di Stat., Slv., IV, 8, 7?), reso
del resto necessario dal contemporaneo enorme sviluppo
del traffico marittimo di merci e derrate, che confluivano
nella citt flegrea con destinazione finale, quasi sempre,
Roma. Gli sporadici rin-venimenti subacquei di questi
ultimi anni, purtroppo per lo pi casuali e privati del
contesto topografico, hanno comunque dimostrato una
continuit di vita fino al tardo impero sia della ripa che
del portus Iulius. E gi dalla restituzione in pianta ap
paiono
evidenti le varie fasi costruttive con orientamenti
diversi; non qui per la sede per una pi puntuale
descrizione e ricostruzione delle vicende edilizie di
questo importante settore della citt, che sarebbero in
ogni caso premature, essendo di oramai prossima
attuazione un progetto, da me ideato, che prevede
un'attenta ricognizione ed il rilevamento strumentale
con cartografia numerica in scala 1 : 1000 di tutta la ripa
puteolana.
Il portus Iulius era stato costruito, come noto, da
Agrippa ed Ottaviano nel 37 a.C. per le necessit
militari connesse con la guerra contro Sesto Pompeo,
sfruttando il lago costiero del Lucrino e il pi interno e
profondo lago d' Averno62;il primo fu messo in comuni
cazione col mare tagliando l'istmo sabbioso mediante
lo scavo di un grande canale, ancor oggi ben visibile
lungo circa 300 m e largo 50, mentre un altro canale
collegava i due laghi. Ma il portus Iulius conserv solo
per pochi anni questa funzione militare, dato che proba
bilmente gi negli anni 20 a.C. la flotta fu definitivamente
spostata a Miseno. La poca profondit del Lucrino,
lamentata gi da Strabone (V, 4, 6), non comport
comunque il suo abbandono come struttura portuale;
essa fu destinata a scopi commerciali, come mostrano
sia i bacini e le darsene ancora conservati all'interno del
porto lagunare e separati da un lungo molo (ca. 1 10 m x
10 m), sia l'eccezionale serie di horrea, magazzini e
taberne posti lungo due strade parallele, una delle quali
prosegue rettilinea verso la terraferma e probabilmente
serviva come asse pricipale di disimpegno di questa
zona portuale.
Lungo la ripa, tra la citt e il Lucrino, si andarono
sviluppando specialmente a partire dall'et augustea
dei vici (quartieri) suburbani a carattere emporico. Ci
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Giuseppe CAMODECA
fra Alessandro Severo e Gordiano70. Una testimonianza
indiscutibile sulla presenza di un'organizzazione
annonaria imperiale a Puteoli (alle dipendenze di un
procurator annonae locale?), analoga a quella ostiense,
fornita da CIL, X, 1562, una grande base marmorea
dedicata nel foro della citt ad Antonino Pio e al Genio
della colonia puteolana da unAugusti servus dispensator
a frumento Puteolis et Ostis. Ci mostra come il fiscus
frumentarius avesse rappresentanti in entrambe le citt.
Non si pu non ricordare che fu proprio Antonino Pio a
far eseguire nel 139 importanti lavori di restauro al
molo puteolano, promessi gi da Adriano, per i gravi
danni subiti da una mareggiata71.
Mancavano finora a Puteoli, a differenza di Ostia,
dediche poste al praefectus annonae12 che era a capo di
questa complessa organizzazione annonaria; questa l
acuna ora colmata da un'iscrizione ancora inedita e di
prossima pubblicazione a cura di chi scrive, anche se
ritrovata nel lontano 1921 e da me rintracciata nei
depositi del Museo. Si tratta di un praefectus annonae,
finora ignoto [...Jlius Iulianus (certamente non L. Iulius
Vehilius Gratus Iulianus); nella sua carriera si disti
nguono tre procuratele provinciali ducenarie, una
praefectura {classisi), infine l'ufficio palatino di a
rationibus prima della prefettura dell'annona. Questo
schema di carriera, in particolare la sequenza a rationibus
-praefectus annonae , come noto, tipico dell' epoca fra
Adriano e Settimio Severo ed alla fine del II secolo pu
a mio avviso assegnarsi l'iscrizione. Meno probanti so
no invece altre due testimonianze spesso richiamate al
riguardo: l'una, CIL, X, 1729 (ora al Kelsey Museum),
una dedica funeraria posta ad un Gregorius, figlio del l
iberto
imperiale M. Ulpius Nicephor, proximus commentariorum annonae, generalmente datata in et tardotraianeo-adrianea e attesterebbe l'esistenza a Puteoli di
numerosi impiegati dell'annona con a capo questo
funzionario73. Ma questa interpretazione dell'epigrafe
va incontro ad una grave difficolt: si giustamente
rilevato74 che, essendo Gregorius un cognomen deriva
to
da un signum, risulta inverosimile una sua datazione
precedente alla met del II secolo; se invece si intende
l'iscrizione come una dedica funeraria al giovanetto
Gregorius, non figlio ma servo di M. Ulpius Nicephor,
posta dai genitori del defunto (Nicephor e Ulpa Pro
futura),
anch'essi servi ex servi del liberto imperiale,
proximus commentariorum annonae, l'iscrizione pu
essere pi opportunamente datata verso il 170. Di
conseguenza, al momento della redazione del testo, M.
Ulpius Nicephor, anche se ancora vivo, doveva essere
in et assai avanzata e certo non pi in carica. Se ci
vero, nulla impedisce di pensare che la sua funzione
neu' organizzazione annonaria imperiale fosse stata svol
taa Roma e che a Puteoli egli si fosse semplicemente
114
115
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Giuseppe CAMODECA
APPENDICE
1. Il dossier di C. Novius Eunus.
1.1. Il mutuum cum pignoris datione del 18 (o 28) giugno 37.
TPSulp. 51 (= TP. 15) - Trittico
Tab. I: inv. Pompei 14360; pag. 2: foto 13528.
Tab. II, pag. 3: foto 13518; 1 360 1 ; inoltre pag. 2 + pag. 3, foto 13557.
Tab. Ill: inv. Pompei 14364; pag. 5: foto 13521-22.
tab. I-II(costole) (ad atramentum, index)
Chirographum C. Nov//ii Euni HS X mutuorum
Put. XIV k. lui. // Proculo et Nigrino cos.
tab. I, pag. 2 (a graphium, scriptum interior)
Cn. Acceronio Proculo C. Petronio Pono cos.
XIV k. Iulias
C. Novius Eunus scripssi me accepisse ab
mutua ab Eueno Ti. Caessaris Augusti
5
liberto Primiano apssente per
Hessucus ser. eius et debere ei sesterta
decem milia nummu que ei redam
cum petiaerit et ea sesterta decem mil
ia s.s.s. p.r.d. stipulatus [[ets]] est Hessucus
10
Eueni Ti. Cessaris Augusti 1. Primiani
ser. spepodi ego C. Novius Eunus;
pro quern iis sestertis decem milibus
ei
nummu dede pignoris arabonistab. II, pag. 3
ve nomine iridici alxadrini modium
septe milia plus minus et ciceris faris
monocpi lentis in sacis ducentis modium
quator milia plus minus que ominia
5
poss/ta habeo penus me in horeis Bassianis
puplicis Putolanorum que ab omini
vi periculo meo est [[dico]] fateor.
(S)
Actum Putolis
tab. II, pag. 4 (ad atramentum, signatores su due colonne ai lati del sulcus centrale, a sinistra prenome e gentilizio, a destra
cognomen)
C. No vii
Euni
Q. [F]alerni
[ ]
C. Sulpici
Fausti
C.[ ]
[ ]
5
[
]
Helvi[]
C. No vii
Euni
tab. Ill, pag. 5 (a graphium, scrptura exterior)
Cn. Acerronio Proculo C. Petronio Pontio Nigrino cos.
quartum (sic) kalendas Iulias
C. Novius Eunus scripsi me accepisse mutua ab Eueno
Ti. Caesaris Augusti liberto Primiano apsente per
118
10
15
(2 lug. 37)
Giuseppe CAMODECA
tab. II, pag. 4 {signatores sulla destra del sulcus centrale, in parte ad atramentum [nr. 1 ], in parte [nrr. 2-3] con praenotatio
graffita su legno)
C. Novi E[uni]
A.M[evi]A./
Cypaeri
5
[C.NoviEuni]
M. Ma[r]i [
]
P. Anni F[e]l/c/s
Giuseppe CAMODECA
10
123
Giuseppe CAMODECA
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Dubois 1907: DUBOIS (Ch.), Pouzzoles antique.
Giuseppe CAMODECA
Discussion
M. CHRISTOL: Je voudrais dire G. Camodeca que
je ne suis pas surpris que le port de Pouzzoles ait conserv
une grande importance, car le port de Claude Ostie a t
le lieu de dboires importants pour les flottes annonaires.
Il y a eu au moins deux temptes tragiques sous Claude
et sous Nron qui ont dtruit chaque fois des centaines de
navires. Ce qui m' a retenu dans sa communication, si l'on
prend ses indications sur le plan chronologique, c'est que
nous avons d'abord des tmoignages, les tablettes par
exemple, sur le trafic priv, et nous n'avons rien sur la
partie du service annonaire que on peut penser publique,
celle qui est rserve aux frumentationes. C'est un
problme. Et ensuite nous trouvons des renseignements
sur la prsence de l'administration, donc des gens qui
sont tout de mme attachs faire vhiculer con
venablement
tant le bl des frumentationes que le bl du
march libre dans les annes ou les dcennies ou les
sicles les plus tardifs; les documents qu'il cite
appartiennent au deuxime et au troisime sicles. Alors,
je voulais savoir s'il a des lments concernant le contrle,
la surveillance, l'organisation du trafic public qui taient
aussi du ressort du prfet de l'annone l'poque nronienne ou flavienne, c'est--dire le transport du bl
rserv aux frumentationes, qui, lui, n'tait pas du bl
mis dans le domaine priv.
G. CAMODECA: difficile poter rispondere, man
cando purtroppo i documenti; si pu per ribadire il
parallelo con Ostia: anche ad Ostia abbiamo pi meno
la stessa cosa: i primi provvedimenti imperiali sono quell
i
di Claudio come anche l'istituzione del procurator
portus. Prima non abbiamo un'organizzazione annonaria
comunque, non sappiamo nulla nemmeno per Ostia. La
stessa cosa vale senza altro per Puteoli, come ho cercato
di mettere in evidenza: solo in seguito si ha un maggiore
numero di funzionari e si va indubbiamente verso un'or
ganizzazione
annonaria sempre pi ampia e articolata,
sia a Ostia sia a Puteoli. Questa la mia im-pressione.
Purtroppo, a parte, ripeto, il testo svetoniano su Claudio
per l'istituzione della coorte urbana a Puteoli ed a Ostia,
che certamente a scopo annonario, non ci sono altri
documenti su funzionari dell'annona fino all'et traianea
quando anche a Puteoli ne compaiono alcuni, sebbene di
rango decisamente secondario. Solo che come abbiamo
visto anche stamattina con la Cbeillac, Ostia ha una
documentazione estremamente pi vasta.
D. FORABOSCHI: Una questione semplicissima sui
prezzi. I prezzi di Pozzuoli risultano, circa il grano
alessandrino, almeno di un quarto inferiori al prezzo
egiziano. Come si pu spiegare questo? Inoltre pratic
amente uguali ai prezzi della Lex Sempronia frumentara
126
Giuseppe CAMODECA
epigrafiche oltre che letterarie, male per niente consider
ate.
Il ragionamento di Johannowsky non convince per
ch si ostina a non tenerjie conto; il peso della tradizio
ne.
La decorazione traianea della summa cavea, ben nota
gi al Maiuri, non sposta i termini della questione sulla
datazione dell'anfiteatro; la sua costruzione sotto i Flavi
non pu certo essere decisa solo in base alle iscrizioni di
dedica Colonia Flavia Augusta Puteoli, n, peggio, pre
tendendo
di distinguere strutture murarie degli anni 70 da
quelle degli anni 60. Per parte mia ritengo che nella
questione si debbano tener presenti due dati finora non
considerati, anche alla luce di quanto ora sappiamo
sull'importanza della colonia neroniana a Puteoli. Uno
letterario, un passo di Dione Cassio, ben noto; quando nel
66 Tiridate venne per via di terra in Italia per ricevere la
corona di re d'Armenia, Nerone volle riceverlo con
grandiosi giochi e cacce, durati giorni, nell'anfiteatro di
128