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LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLIV n. 61 (46.603)

Citt del Vaticano

sabato 15 marzo 2014

Papa Francesco alla conclusione degli esercizi spirituali ad Ariccia

LFmi scopre i rischi dellausterity

Il seme buono

Meglio
tardi che mai

Si sono conclusi questa mattina, venerd 14


marzo, ad Ariccia, gli esercizi spirituali cui hanno
partecipato il Pontefice e membri della Curia
romana. Le meditazioni sono state proposte da
monsignor Angelo De Donatis, parroco di San
Marco Evangelista al Campidoglio, nella cappella
della casa Divin Maestro dei religiosi paolini. Al
termine della riflessione di questa mattina Papa
Francesco ha voluto ringraziare il predicatore
rivolgendogli le seguenti parole.
Don Angelo, io vorrei ringraziarla a nome mio
e di tutti noi per il suo aiuto in questi giorni,
il suo accompagnamento, il suo ascolto. Noi
adesso torniamo a casa con un buon seme: il
seme della Parola di Dio. un buon seme,
quello. Il Signore invier la pioggia e quel seme crescer. Crescer e dar il frutto. Ringraziamo il Signore per il seme e per la pioggia
che ci invier, ma anche vogliamo ringraziare
il seminatore. Perch lei stato il seminatore, e
sa farlo, sa farlo! Perch lei, getta gi di qua,
getta di l senza accorgersene o facendo finta di non accorgersene ma segna, va al centro, va al segno. Grazie per questo. E le chiedo di continuare a pregare per questo sindacato di credenti tutti siamo peccatori, ma
tutti abbiamo la voglia di seguire Ges pi da
vicino, senza perdere la speranza nella promessa, e anche senza perdere il senso dellumorismo e a volte salutarli da lontano. Grazie,
padre.
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Una donna rovista tra i rifiuti ad Atene (LaPresse/Ap)

NEW YORK, 14. I tagli imposti da


molti Governi per fare fronte alla
crisi finanziaria stanno inevitabilmente aumentando le diseguaglianze sociali. dunque ora che si cominci a disegnare le misure di aggiustamento dei bilanci in maniera
che non continuino a colpire solo o
prevalentemente le classi pi deboli. un campanello dallarme chiaro e anche un appello ai Governi

Febbrili trattative nel tentativo in extremis di disinnescare la tensione alla vigilia del voto referendario in Crimea

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Ultima chiamata
KIEV, 14. Trattative sempre pi febbrili per trovare una soluzione diplomatica alla grave crisi ucraina. Il segretario di Stato americano, John
Kerry, a Londra, dove oggi avr
un cruciale incontro con il ministro
degli Esteri russo, Serghiei Lavrov,
nel tentativo in extremis di disinnescare la tensione alla vigilia del voto
referendario in Crimea.
Kerry nella capitale britannica
per il quarto colloquio in una settimana con il collega russo, ma vedr
anche il premier britannico, David
Cameron, e il segretario al Foreign
Office, William Hague. I colloqui
avvengono a due giorni dal referendum indetto dalla Crimea, con il
quale la regione decider se separarsi
dallUcraina e passare sotto il controllo del Governo di Mosca.
Gli Stati Uniti e lEuropa hanno
ripetutamente avvertito il presidente
russo, Vladimir Putin, che in caso di
annessione della Repubblica autonoma ucraina le prospettive sulla crisi
peggioreranno sensibilmente, minacciando sanzioni contro Mosca.
Ieri, il presidente degli Stati Uniti, durante un colloquio alla casa
Bianca con il primo ministro ucraino, Arseniy Yatseniuk, ha espresso la
speranza che il referendum possa essere evitato attraverso la diplomazia.
Ma da Mosca sono arrivare risposte
differenti. Il ministero degli Esteri
russo ha infatti chiesto oggi allO rganizzazione per la sicurezza e la
cooperazione in Europa (Osce) di
rinunciare alla politica dei doppi
standard e di accogliere linvito
delle autorit di Sinferopoli a mandare osservatori per il referendum di
domenica sullingresso della Crimea
nella Russia. Secondo Mosca, linvio
degli osservatori servir ad alleggerire la tensione nella regione.
Il riferimento ai doppi standard
riguarda il fatto che la presidenza
svizzera dellOsce ha definito illegittimo il referendum in Crimea,
mentre secondo Mosca sta invece
passando sotto silenzio la questione
della legittimit del colpo di Stato
in Ucraina e delloperato dellattuale
regime di Kiev. I segnali russi,
quindi, sono per la linea dura. Proprio per questo riferiscono stamane autorevoli fonti europee i ministri degli Esteri dellUe si sono detti
pronti a dare il via libera luned a
un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, mentre il vertice dei
Ventotto di gioved e venerd prossimi potrebbe consentire di siglare la

prima parte dellaccordo di associazione con lUcraina.


La lista dei destinatari delle sanzioni (congelamento dei beni detenuti in Europa e divieti di viaggio)
ancora non pronta, ma si sta finalizzandola in queste ore con continui scambi tra le diverse cancellerie,
in modo che arrivi completa sul tavolo dei ministri luned. Come spiegano da Bruxelles, non si vede
nessun segno di distensione della situazione in Ucraina, n della volont di avviare un dialogo diretto fra
le parti coinvolte, ovvero le due
condizioni senza le quali i leader dei
Ventotto avevano deciso di passare
alla seconda tappa delle sanzioni
progressive.
Lo scorso 6 marzo, i capi di Stato
e di Governo Ue avevano deciso un

primo pacchetto di misure progressive, ovvero la sospensione dei negoziati con la Russia sulla liberalizzazione dei visti e quelli per un nuovo
accordo bilaterale, avallando anche
la decisione dei membri europei del
G8 di sospendere la loro partecipazione alla preparazione della prossima riunione di Soci, in programma
per i primi di giugno.
Lincontro odierno tra Kerry e
Lavrov avviene dopo una ripresa
delle violenze in Ucraina. Un attivista del partito nazionalista di estrema destra Svoboda morto negli
scontri tra opposte fazioni rivali nella citt orientale di Donetsk, capitale
della regione mineraria del Donbass
ed ex roccaforte del deposto presidente ucraino, Viktor Ianukovych.
Altre 26 persone sono rimaste ferite.

A colloquio con Claudio Villa


disegnatore delle copertine di Tex

Quelle radici profonde


nascoste nelle fiabe
ROBERTO GENOVESI

Una scritta su un muro di Simferopoli invita alla resistenza (LaPresse/Ap)

Intervista al presidente della Croce rossa italiana sulla crisi nel Paese arabo

Cera una volta la Siria


di LUCA M. POSSATI
A circa quattro anni dallo scoppio del conflitto,
sembra ancora lontana una soluzione per la Siria. Milioni di sfollati e di profughi, efferate violenze, quotidiani attacchi ai civili: la tragedia siriana si fa di giorno in giorno pi complessa,
sotto gli occhi della comunit internazionale. E
a pagare il prezzo pi alto sono i bambini. solo di pochi giorni fa lallarme lanciato dalle Nazioni Unite che hanno parlato senza mezzi termini di una situazione inimmaginabile soprattutto sul piano umanitario. A fornire un quadro
della situazione sul campo, in unintervista al
nostro giornale, il presidente della Croce rossa
italiana, Francesco Rocca, attualmente in missione nella regione.
Qual la situazione complessiva degli sfollati e dei
profughi?
una situazione disperata: sono senza parole.
Nellarea rurale di Damasco gli scontri sono fortemente diminuiti, ma gli sfollati sono un numero enorme e vivono in condizioni miserabili.
Provo molta vergogna: gli sforzi della comunit
internazionale non sono sufficienti.
Di quali cifre stiamo parlando?
Il numero di sfollati drammaticamente salito. Io ero gi stato qui circa dieci mesi fa e il
numero degli sfollati interni raggiungeva i quat-

ancora alle prese con problemi di


finanze pubbliche quello che il
Fondo monetario internazionale ha
lanciato ieri in un rapporto sulle
diseguaglianze. Sottolineando come un eccessivo rigore che aumenti
le disparit di reddito rischia non
solo di aumentare le tensioni sociali, ma anche di tramutarsi in un
boomerang a danno della crescita
delleconomia.
Nella loro analisi gli esperti del
Fondo fanno dunque il punto sulle
politiche di rigore adottate un po
ovunque in Europa e oltreoceano.
Politiche che a dire il vero lo stesso
Fondo monetario ha, nel corso degli ultimi anni, sostenuto e condiviso. E ha anche imposto ad alcuni
Paesi in gravi difficolt finanziarie,
come il Portogallo o la Grecia, dove manifestazioni popolari contro
gli organismi internazionali sono
allordine del giorno. Visti i seri rischi connessi alle politiche di austerity sembrano suggerire gli
esperti dellFmi un ripensamento
si impone. Meglio tardi che mai.

tro milioni e mezzo, mentre ora tocca i sei milioni e mezzo. Se consideriamo che i profughi fuori dal Paese sono circa due milioni e mezzo, nel
complesso abbiamo una cifra spaventosa.
Fin dove arriva lo sforzo della comunit internazionale?
Ogni mese gli sforzi della Croce rossa e della
Mezzaluna rossa raggiungono seicentomila famiglie, tre milioni di persone in tutto, e quindi,
con la collaborazione delle Nazioni Unite, solo
la met degli sfollati interni. Ma si tratta sempre
di aiuti basici: i siriani sono allo stremo, continuano a vivere senzacqua, senza elettricit, senza cibo, in case distrutte o semidistrutte. Mi sento inadeguato: provo unenorme frustrazione, soprattutto di fronte al bisogno crescente. Il tessuto economico del Paese non esiste pi: girando
per Damasco come abbiamo fatto noi si trovano tantissime di queste case appena ricostruite
che sono piene di sfollati ai limiti della disperazione.
Come sta procedendo la collaborazione tra le istituzioni locali e le organizzazioni internazionali nelle
operazioni di soccorso?
La collaborazione c, ma a singhiozzo. Tutto dipende dalle condizioni del conflitto e dalla
sicurezza. A Damasco si assiste a una situazione
di apparente tranquillit, ma soltanto perch in
alcune aree, le aree rurali, stata dichiarata una

sorta di cessate-il-fuoco e il corridoio umanitario


sta funzionando. Ma la peggiore tragedia che si
consuma sotto gli occhi della comunit internazionale quella nel campo palestinese di Yarmuk, dove sono rimaste intrappolate dai combattimenti ventimila persone, di cui cinquemila
bambini. Nel campo ci sono stati centoventi
morti per fame. Prima erano entrati alcuni aiuti,
ma adesso gli scontri sono ripresi.
A Homs lazione umanitaria come procede?
No, non sta funzionando. La parte di Homs
dove si era aperto il corridoio umanitario attualmente sotto assedio. I combattimenti continuano: non c accesso allarea.
Quale sar levolversi della crisi? Lei vede spiragli
di miglioramento oppure la situazione andr sempre
peggio?
Credo che andr sempre peggio, anche perch
gli occhi della comunit internazionale sono
concentrati adesso sullUcraina e sulla Crimea.
Paradossalmente, questo lascia il campo libero
alla brutalit del conflitto. E mi lasci inoltre dire
che il Trattato sul commercio delle armi, celebrato e firmato pochi mesi fa, non sta avendo
alcun effetto. In Siria le armi in circolazione
continuano ad aumentare cos come le vittime
civili. Il conflitto si sta incattivendo: a est, e soprattutto ad Aleppo, assistiamo a un tutti contro tutti senza precedenti.

A PAGINA

NOSTRE
INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha accettato la
rinuncia allufficio di Ausiliare
di Essen (Repubblica Federale
di Germania), presentata da
Sua Eccellenza Reverendissima
Monsignor Franz Vorrath, Vescovo titolare di Vico di Aterio,
in conformit ai canoni 401 1
e 411 del Codice di Diritto canonico.

Provvista di Chiesa
Il Santo Padre ha nominato
Arcivescovo di Songea (Tanzania) Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Damian Denis
Dallu, finora Vescovo di Geita.

Nomina
di Vescovo Ausiliare
Il Santo Padre ha nominato
Ausiliare della Diocesi di Essen
(Repubblica Federale di Germania) il Reverendo Wilhelm
Zimmermann, del clero della
medesima Diocesi, finora Prevosto di Sankt Urbanus a Gelsenkirchen e Canonico non-residenziale della Cattedrale di Essen, assegnandogli la Sede titolare vescovile di Benda.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 2

Negli attacchi ad alcuni villaggi

Per far rispettare la tregua

Decine di vittime civili


in Nigeria

Una forza africana


nel Sud Sudan

ABUJA, 14. Ancora violenza in Nigeria. Decine di persone sono state uccise ieri durante assalti armati a diversi villaggi nelle regioni nord-occidentali e orientali del Paese africano.
Lo riferisce oggi la stampa di Abuja,
sottolineando che in un caso stata
colpita anche la comunit natale del
governatore di uno dei 36 Stati della
Federazione.
Ragioni politiche potrebbero essere state allorigine della strage ad
Anyii, il villaggio natale di Gabriel
Suswan, governatore dello Stato
orientale del Benue. Secondo quanto
reso noto dai quotidiani Nigerian
Tribune e Vanguard, gli assalitori
avrebbero ucciso non meno di ventidue persone alla vigilia di una visita
dellesponente politico.
Differenti, invece, le dinamiche
delle stragi avvenute nello Stato di
Katsina, nellestremo nord, a grande
maggioranza musulmana. Uomini
armati appartenenti a una comunit
di pastori musulmani di etnia fulani
hanno assaltato armati di panga
(lunghi coltelli simili alle roncole) le
comunit
di
agricoltori
di
Mararrabar Maigora, Kura Mota e
Unguwar Rimi. Stando alla versione
fornita da un parlamentare originario della zona, Abbas Abdullahi
Michika, le vittime sono almeno settanta. Un responsabile della polizia
locale ha invece riferito di trenta

La carcassa di unautomobile usata per un attentato (Afp)

morti. In Nigeria il controllo dei pascoli, delle terre coltivabili e delle


sorgenti alimenta da sempre violenti
conflitti tra comunit di pastori e
agricoltori, nel caso dello Stato di
Katsina prevalentemente di religione
musulmana.

Raid israeliani
su Gaza
TEL AVIV, 14. Non regge la tregua
tra Gaza e Israele. Durante la notte
laviazione israeliana ha attaccato
dopo il lancio di razzi avvenuto ieri
pomeriggio nonostante un cessate il
fuoco annunciato dalla Jihad islamica sette presunte postazioni dei
miliziani palestinesi. Lo ha reso noto
un portavoce militare, secondo il
quale quattro degli obiettivi erano
nel sud e tre nel nord della Striscia.

Attentati
senza fine
in Iraq
BAGHDAD, 14. Le violenze continuano a segnare il territorio iracheno. Ieri una serie di attacchi
ha provocato ventuno morti. In
un villaggio, nei pressi di Mossul,
nel nord del Paese, un attentatore
suicida si fatto saltare in aria vicino a una base dellesercito:
nellattacco un soldato morto e
altri tre commilitoni sono rimasti
feriti. Sempre nella zona di Mossul, le forze di sicurezza hanno
sventato un attentato dei guerriglieri di Al Qaeda contro una base della polizia: un attentatore
suicida stato ucciso prima che si
facesse saltare in aria e sei uomini
armati sono stati arrestati.
Nella provincia occidentale di
Al Anbar, a est di Ramadi, un ufficiale e sei militari sono rimasti
uccisi in violenti scontri con un
gruppo di miliziani. A Rawa,
sempre nella provincia di Al Anbar, un attentatore suicida si
fatto esplodere vicino a un posto
di blocco presidiato dallesercito:
quattro militari sono morti.
Sangue anche a Tikrit, nella
provincia di Salahudin. Un agente di polizia stato ucciso in un
agguato tesogli vicino alla sua
abitazione. In altri due agguati,
nelle province di Salahudin e di
Diyala, sono stati uccisi due
membri della milizia sunnita
Sahwa, sostenuta dal Governo di
Baghdad.

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Azioni simili erano state condotte


in passato nella stessa regione dai
miliziani islamici di Boko Haram. Il
capo delle forze di sicurezza ha per
escluso un coinvolgimento del gruppo terrorista islamico, resososi responsabile, solo dallinizio dellanno,

della morte di oltre cinquecento persone. Secondo quanto riferito dal


quotidiano locale Premium Times, lattacco ha avuto luogo poche ore prima della visita ufficiale
nel Katsina del presidente nigeriano,
Goodluck Jonathan.

Lex premier
libico
giudica falso
il voto di sfiducia

In risposta al lancio di razzi

GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum

sabato 15 marzo 2014

Continueremo a rispondere ha
sottolineato il portavoce israeliano
allaggressione che arriva da Gaza.
Stando a quanto riportano i media
locali, ieri sera lesercito ha dispiegato il sistema di difesa antimissili Iron
Dome a Beersheba e vicino ad
Ashdod, in modo da impedire ai
razzi lanciati dalla Striscia di raggiungere le citt gi colpite nei giorni scorsi.
Nel pomeriggio di ieri il movimento della Jihad Islamica aveva annunciato che era stato raggiunto un
accordo per una tregua con Israele
grazie alla mediazione dellEgitto.
Uno dei leader della Jihad Islamica,
Khaled Al-Batsh, aveva dichiarato
che la parte egiziana in contatto
con il nostro movimento per garantire la tregua e porre fine allescalation contro Gaza. Nonostante questo, gli scontri sono ripresi dopo poche ore.
Intanto, ieri il segretario generale
delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon,
ha condannato la recente escalation
di violenze. In un comunicato diffuso dalle agenzie internazionali di
stampa, Ban Ki-moon ha chiesto a
tutte le parti in causa di esercitare la
massima cautela per prevenire ulteriori incidenti che possano aggravare
la situazione e destabilizzare la regione.

JUBA, 14. Entro met aprile contingenti militari di Etiopia, Kenya,


Rwanda, Burundi e Gibuti saranno
dispiegati nel Sud Sudan per garantire il rispetto di una tregua tra
le parti in conflitto: limpegno
stato assunto ieri ad Addis Abeba,
dove in corso un vertice dellAutorit intergovernativa per lo sviluppo (Igad). La scadenza di met
aprile stata annunciata da Seyoum Mesfin, inviato speciale
dellorganismo regionale per il Sud
Sudan. Che siano cento, duecento, mille o millecinquecento, dovranno comunque essere sul terreno ha dichiarato il diplomatico in
riferimento alla consistenza numerica dei contingenti, ancora da definire.
Lipotesi del dispiegamento dei
soldati era stata gi avanzata nei
giorni scorsi. Lo stesso Mesfin aveva parlato di una forza neutrale
incaricata tra laltro di mettere in
sicurezza le installazioni petrolifere
del Sud Sudan. Il dispiegamento
dovr avvenire dintesa con lUnione africana e con le Nazioni Unite,
responsabile a Juba di una missione di mantenimento della pace che
dovrebbe aumentare gli effettivi, da
6.800 a 12.000.
Da dicembre il conflitto fra le
forze fedeli al presidente Salva Kiir
e i ribelli legati al suo ex vice Riek

Terroristi uccidono un ufficiale dellesercito

Presidenziali egiziane
entro il 17 luglio

TRIPOLI, 14. Il voto del Congresso generale nazionale libico, il


Parlamento ad interim, che marted lo ha sfiduciato, stato falsificato: laccusa stato formulata
ieri dal premier libico deposto,
Ali Zeidan, il quale ha dichiarato
che la decisione del Congresso
illegale. Lex primo ministro deposto, che fuggito in Germania,
ha quindi parlato di complotto. Ali Zeidan ha detto che i deputati che hanno votato la sfiducia sono stati in realt 113 e non
124: il quorum necessario era di
120. Il deposto premier ha puntato lindice su due formazioni politiche che avrebbero voluto estrometterlo: i Fratelli musulmani e
gli islamici radicali della coalizione Wafa.
Ieri intanto si dimesso il ministro dei Trasporti, Abdel Qader
Mohamed Ahmed, il quale, secondo quanto ha riferito lagenzia
di stampa ufficiale libica Lana,
non ha indicato il motivo della
decisione. Alcuni media di Tripoli
hanno rilevato che le dimissioni
del ministro sarebbero legate alla
mancanza di strumenti per
contrastare la presenza di milizie
armate nelle sedi del ministero e
nellaeroporto internazionale di
Tripoli.

Ripreso
il negoziato
nel Mali

Un manifesto del generale El Sissi al bazar del Cairo (Reuters)

IL CAIRO, 14. Entro il 17 luglio


lEgitto avr un nuovo presidente:
lo ha confermato il capo dello Stato ad interim, Adly Mansour. La
Costituzione parla chiaro ha affermato Mansour ed entro sei
mesi dallentrata in vigore della
Carta fondamentale si dovranno
tenere le elezioni presidenziali, che
dovranno concludersi entro e non
oltre il 17 luglio, seguite poi da
quelle parlamentari. Il cammino

intrapreso dopo ladozione, in


gennaio, della nuova Costituzione
attraverso un referendum sembra
proseguire. Questo malgrado continui la forte opposizione dei Fratelli musulmani, messi al bando
dalle autorit, alla quale si aggiunge la minaccia dei gruppi jihadisti
legati ad Al Qaeda, che ieri hanno
rivendicato luccisione di un ufficiale dellesercito ucciso nei pressi
del Cairo.

Diriger la campagna elettorale di Bouteflika

Rassegna le dimissioni il primo ministro algerino

Abdelmalek Sellal (Afp)

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

TIPO GRAFIA VATICANA


EDITRICE LOSSERVATORE ROMANO

Carlo Di Cicco

don Sergio Pellini S.D.B.

vicedirettore

Piero Di Domenicantonio
caporedattore

Gaetano Vallini
segretario di redazione

direttore generale

ALGERI, 14. Il primo ministro algerino, Abdelmalek Sellal, ha rassegnato


le dimissioni per diventare direttore
della campagna elettorale del presidente della Repubblica, Abdelaziz
Bouteflika, candidato per il quarto
mandato consecutivo. Sellal sar sostituito alla guida del Governo dal
ministro dellEnergia, Youcef Yousfi,
che prender lincarico ad interim.
Bouteflika, 77 anni, ha registrato
ufficialmente la sua candidatura la
scorsa settimana, in vista delle elezioni presidenziali del prossimo 17 apri-

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


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Machar ha provocato migliaia di


vittime. Inoltre ha costretto circa
novecentomila persone a lasciare le
proprie abitazioni per sottrarsi alle
sanguinose violenze.
Ed un conflitto che con il passare delle settimane sta mettendo
in ginocchio uneconomia essenzialmente fondata sul petrolio. Ormai da giorni nelle are contese del
nord e del nord-est del Paese la
poduzione di greggio bloccata o
fortemente ridotta. A tentare una
mediazione tra le parti, oltre
allIgad, il Sud Africa. Mercoled
si conclusa una missone a Juba
di Cyril Ramaphosa, vicepresidente
dellAfrican National Congress
(Anc). Attraverso una nota il ministero degli Esteri di Pretoria ha riferito che Cyril Ramaphosa ha incontrato Kiir e ha avuto un colloquio con il presidente ugandese,
Yoweri Museveni, lunico capo di
Stato africano ad aver gi inviato
truppe nel Sud Sudan.
Durante il vertice di Addis Abeba stato anche lanciato lallarme
carestia per il Sud Sudan. Donald
Booth, inviata speciale statunitense, ha denunciato che linosservanza, da parte dei belligeranti, del
cessate il fuoco firmato alla fine di
gennaio ha portato a migliaia di
morti, a un deterioramento della situazione umanitaria e ha messo il
Paese di fronte al rischio di possibili carestie. Sulla stessa linea si
posto il rappresentante dellUnione
europea per il Corno dAfrica, Alexander Rondos, il quale ha sottolineato che se la situazione non cambier e non saranno prese le misure
adeguate il Paese diventer per
molti mesi ostaggio di una devastante carestia.

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


photo@ossrom.va www.photo.va

le. Oltre allattuale capo dello Stato,


sono in lizza per il mandato presidenziale il conservatore Moussa
Touati, Abdelaziz Belaid, presidente
del Fronte Al Moustakbel, Louisa
Hanoune, segretario del Partito dei
lavoratori, Ali Fawzi Rebaine, leader
del partito Ahd 54 (piccola formazione politica legata ai diritti umani), e
lex primo ministro Ali Benflis, che si
presenta come indipendente. Proprio
questultimo considerato dagli analisti come il principale sfidante di
Bouteflika.

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BAMAKO, 14. ripreso ieri a Bamako il negoziato tra esponenti governativi maliani e rappresentanti dei
gruppi armati del nord. Le discussioni mediate da una delegazione delle Nazioni Unite verteranno principalmente sul ritorno
dellamministrazione centrale, sullerogazione dei servizi sociali essenziali alla popolazione e sulla fine dei combattenti.
Si tratta del terzo incontro tra le
parti, protagoniste di una crisi politico-militare nellAzawad durata
circa 18 mesi, ma non ancora del
tutto archiviata. Dopo laccordo
preliminare firmato il 18 giugno del
2013 a Ouagadougou, tappa cruciale che ha consentito al Mali di andare alle urne due mesi dopo, il
processo di pace si pressoch
bloccato.
Lintesa stabiliva la necessit di
aprire un dialogo nazionale inclusivo con lobiettivo di risolvere tutti i
nodi della crisi armata, cominciata
nel gennaio 2012 con loccupazione
delle regioni settentrionali di
Kidal, Gao e Timbuct da parte
della ribellione indipendentista
tuareg dellMnla.
Ma nelle settimane successive sono entrati di scena anche altri
gruppi armati estremisti in parte
stranieri legati ad Al Qaeda nel
Maghreb islamico (Aqmi), tra cui
lAnsar al Din e il Mujao.
Nelle ultime settimane, sia Kidal
che Gao sono stati teatro di violenti attacchi armati, tafferugli e rapimenti anche ai danni di operatori
umanitari, nonostante la presenza
di caschi blu (Minusma) e di soldati francesi delloperazione Serval.
A causa del perdurare dellinstabilit,
il
presidente
maliano,
Ibrahim Boubacar Keita, in carica
dallo scorso settembre, non si ancora recato in visita ufficiale nelle
regioni settentrionali. Dal 17 al 19
marzo invece previsto un viaggio
nella regione centrale di Mopti, in
particolare a Svar e a Konna.

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sabato 15 marzo 2014

pagina 3

Tra consorzio e autorit

Il bilancio ufficiale parla di ventotto vittime in un mese di proteste

Accordo
definitivo
sul Canale
di Panam

Violenza e caos a Caracas

PANAM, 14. Intesa raggiunta per i


nuovi lavori sul Canale di Panam. Il consorzio composto dalla
spagnola Sacyr, litaliana Salini
Impregilo e la belga Jan de Nul,
ha firmato questa notte con lAutorit del Canale laccordo che
permette il proseguimento e il
completamento dei lavori del nuovo canale. Per oggi prevista la
firma di Zurich, anchessa parte
dellintesa.
Laccordo, che comprende tutti
gli elementi del negoziato avviato
allinizio dellanno, fissa i termini
del cofinanziamento dei lavori,
quel cofinanziamento che il consorzio ha sempre rimarcato come
il modo migliore per portare a
compimento il progetto nel minor
tempo e nella maniera pi efficiente possibile. I principali punti
dellintesa sintetizza una nota
riguardano il calendario dei lavori,
lo schema dei finanziamenti e dei
rimborsi e la consegna delle paratoie. Quello dellampliamento del
Canale uno dei pi grandi progetti di ingegneria civile si legge
nella nota del consorzio dellultimo decennio.
In particolare, lAutorit del
Canale (Acp) e il consorzio
(Gupc) si impegnano ad apportare cento milioni di dollari ciascuno per permettere di raggiungere
il ritmo normale dei lavori. La
moratoria sul rimborso dei pagamenti anticipati da Acp potr essere estesa fino al 2018, a condizione che vengano soddisfatte alcune tappe del progetto. Laccordo fissa, inoltre, il termine del dicembre 2015 per completare definitivamente i lavori.
A far saltare le trattative era stato il conflitto sui costi aggiuntivi
imprevisti, che erano stati stimati
dal consorzio intorno a 1,6 miliardi di dollari, una cifra pari alla
met del valore della commessa
(3,2 miliardi di dollari). Linterruzione dei lavori, spiegava il Gupc
in una nota dello scorso 5 febbraio, metteva a rischio diecimila
posti di lavoro. A fine dicembre
2013 il consorzio aveva minacciato
di sospendere i lavori se le autorit panamensi non avessero fornito
i fondi aggiuntivi necessari.
Il Canale di Panam, completato nel 1914, viene utilizzato da 13
mila o 14 mila imbarcazioni ogni
anno. Lampliamento serve a rendere il Canale navigabile anche alle navi che trasportano fino a 12
mila container, il doppio di quello
attualmente consentito.
Il Canale lungo 81,1 chilometri, compresi i prolungamenti in
mare, e unisce lOceano Atlantico
al Pacifico. Nel 2009, 14.342 navi
hanno attraversato il canale, trasportando 198.014.288 tonnellate
di cargo. Il pedaggio dovuto per
la navigazione la principale fonte delleconomia dello Stato di Panam. Il progetto originario del
canale risale al XIX secolo; nel
1879 fu caldeggiato dal Congresso
internazionale di Parigi ed ebbe
tra i suoi promotori Ferdinand de
Lesseps, gi costruttore del canale
di Suez.

Scambi di accuse tra Governo e opposizione


BRASILIA, 14. Con unoperazione
durata appena venti minuti, e senza nessuno scontro a fuoco, lunit delle forze speciali della polizia
brasiliana Bope ha occupato la favela Vila Kennedy, nella zona ovest di Rio de Janeiro.
Qui sar ora installata unaltra
unit della polizia pacificatrice
(Upp), la trentottesima presente
nella citt brasiliana, nellambito
del programma governativo di bonifica delle favelas dalle violenze
dei narcotrafficanti.
A Vila Kennedy, senza incontrare resistenza, gli agenti hanno dovuto superare soltanto alcune barriere lasciate dai trafficanti lungo
le vie di accesso per ostacolare il
loro passaggio. Il segretario statuale per la Pubblica sicurezza,
Jos Mariano Beltrame, ha garantito ai residenti dellarea che a
breve vivranno giorni migliori.
Il piano per la pacificazione
delle favelas e la lotta al narcotraffico stato implementato dal Governo della presidente Dilma
Rousseff, soprattutto in vista dei
Mondiali di calcio di giugno e
delle Olimpiadi del 2016. Stando
ai dati dellIstituto statale per la
pubblica sicurezza, nel 2013 gli
omicidi a Rio de Janeiro sono aumentati del dieci per cento dopo
la flessione del 2012. Il tasso di
omicidi a Rio de Janeiro di 21
per 100.000 abitanti, in netto calo
dai 38 registrati nel 2007.

Una manifestante alluniversit della capitale venezuelana (LaPresse/Ap)

CARACAS, 14. Tensione alta a Caracas. Sono 28 i


morti e 365 i feriti in un mese e mezzo di proteste
antigovernative in Venezuela. Questo il bilancio
fornito dal procuratore generale Luis Ortega
Diaz, definendo latmosfera del Paese di violenza e di caos. Intanto, anche per oggi sono state
annunciate manifestazioni di protesta in diverse
localit del Paese.
Secondo il procuratore, che ha parlato a margine di una riunione del Consiglio dei diritti umani
dellOnu, ci che era iniziato come una dimostrazione pacifica stato trasformato in violenza e
caos. Mercoled migliaia di studenti hanno manifestato a Caracas e in altre citt del Paese per
ricordare le prime vittime delle proteste. In alcuni
casi, la polizia ha disperso i manifestanti con gas
lacrimogeni e cannoni ad acqua. Uno studente
rimasto ucciso a Valencia, terza citt del Paese,
mentre un membro della Guardia nazionale boli-

variana morto nella vicina citt di Naguanagua.


Il diritto di manifestare non assoluto. I cittadini hanno il diritto di dimostrare ma pacificamente, senza armi ha detto il procuratore.
Il presidente Nicols Maduro e altri dirigenti
venezuelani hanno attribuito allopposizione la
responsabilit della morte, gioved, di due civili
nello Stato di Carabobo (centro nord del Paese).
Il governatore di Carabobo, Francisco Ameliach,
ha detto che due ragazzi sono stati uccisi da tiratori che sparavano contro la loro stessa gente,
che stava tirando su delle barricate, intendendo
con ci uomini legati a manifestanti. Dura la replica dellopposizione, che ha invece accusato il
Governo e le autorit locali di un uso sconsiderato della forza.
Nel frattempo, ieri lUnione delle nazioni sudamericane (Unasur) ha deciso di dare avvio a
una commissione di ministri degli Esteri perch

Pechino ha un piano
per trovare il Boeing

accompagni, appoggi e serva da consigliere per


un dialogo politico ampio e costruttivo, orientato
a recuperare la convivenza pacifica nel Venezuela. La decisione stata presa dai dodici ministri
degli Esteri dellUnasur, al termine di una riunione di quattro ore a porte chiuse svoltasi a Santiago del Cile a margine dellinsediamento di Michelle Bachelet alla presidenza della Repubblica.
I dodici hanno dato mandato al presidente pro
tempore dellUnasur, il Suriname, di organizzare
i lavori della commissione. Il primo incontro dovr avvenire entro la prima settimana di aprile.
A intervenire sulla crisi venezuelana stato anche di recente il segretario di Stato americano,
John Kerry, che ha ribadito la necessit di arrivare a una soluzione pacifica seguendo la strada del
dialogo. Washington ha comunque sottolineato
che considera le sanzioni come lestremo rimedio
se dovessero fallire gli sforzi di mediazione.

Tokyo verso il riavvio


delle centrali nucleari
TOKYO, 14. Altro decisivo passo in
avanti del Governo giapponese verso il riavvio dei reattori nucleari,
malgrado la crisi nella centrale di
Fukushima sia ancora irrisolta. La
Nuclear
Regulation
Authority
(Nra), lagenzia nipponica che vigila sul settore, ha annunciato una serie di esami sulla sicurezza dei due
reattori della centrale di Sendai,
nella prefettura meridionale di
Kagoshima, in vista di una prossima riapertura. Dopo la tragedia di
Fukushima, tutte le centrali nucleari
giapponesi sono state chiuse, ma i
due impianti di Sendai, gestiti da

Obbligazioni
cinesi a rischio
default
PECHINO, 14. inevitabile che
alcuni strumenti finanziari cinesi,
come le obbligazioni societarie,
vadano in default: lo ha affermato, ieri, il primo ministro, Li Keqiang, assicurando nello stesso
tempo che il Governo adotter
tutte le misure possibili per evitare
contraccolpi sul sistema finanziario. La settimana scorsa vi era stato il primo default di un bond
aziendale cinese nella storia recente, quando, scrive il Financial Times, la Chaori Solar, produttrice
di pannelli solari, non riuscita a
pagare gli interessi su un bond da
162 milioni di dollari emesso due
anni fa. Il premier ha quindi ammesso che il Paese sta attraversando una fase difficile sul piano economico, ma si detto fiducioso
sulle possibilit di ripresa.

Operazione
di polizia
nelle favelas
di Rio de Janeiro

Kyushu Electric Power, potrebbero


essere a breve i primi a ripartire.
Lautorit ha discusso se accelerare le verifiche in fase avanzata su
sei reattori, a fronte di dieci unit
totali oggetto di revisione: la mossa
maturata dopo la conferma dei livelli massimi di resistenza testati alle strutture in caso di violenti terremoti e potenti tsunami. Il presidente della Nra ha spiegato che i principali problemi sulla sicurezza sono
stati risolti in gran parte, mettendo
per in chiaro che la chiusura del
processo non avrebbe portato lautomatica riaccensione.

Se per spiare
lNsa
si traveste
da Facebook
WASHINGTON, 14. Per spiare e
controllare milioni di computer
lAgenzia per la sicurezza internazionale statunitense (Nsa) arrivata anche a travestirsi da Facebook con un programma denominato Turbine. quanto rivela
una nuova serie di documenti forniti da Edward Snowden, ex analista della Cia e talpa del Datagate, e pubblicati da The Intercept, il digital magazine del giornalista Glenn Greenwald. LNsa
userebbe sistemi che prevedono
lutilizzo di un falso server che d
allignaro utente limpressione di
accedere al popolare social network, mentre invece consegna di
fatto le chiavi del suo computer
agli 007 elettronici americani. Si
tratterebbe, secondo Greenwald,
di un programma che viene utilizzato dal 2010 e che prevede tattiche per infettare i computer presi
di mira: finora sarebbero centomila. The Intercept sostiene che
lNsa infiltra dei dispositivi nel
computer preso di mira e li utilizza per scattare foto con la webcam e per fare registrazioni audio
con il microfono di cui sono dotati in modo da controllare la storia
di ricerche condotte in internet:
cos facendo, afferma la rivista,
possibile carpire le password e i
documenti in memoria.

Per difendere i confini e gli interessi commerciali

Droni australiani

La richiesta di preghiere per le vittime della sciagura su una spiaggia indiana (LaPresse/Ap)

KUALA LUMPUR, 14. Una settimana


fa scompariva dai radar il Boeing
777-200 della Malaysia Airlines (con
239 persone a bordo, fra cui 151 cinesi), due ore dopo la partenza da
Kuala Lumpur alla volta di Pechino. Da allora non si riusciti a trovare la minima traccia dellaereo. E
mentre il mistero sinfittisce tra la
rabbia dei parenti dei passeggeri e
le
polemiche
sulla
gestione
dellemergenza le autorit di Pechino hanno comunicato di aver
messo in campo la tecnologia pi
avanzata per le ricerche dellaereo.
La Cina ha dislocato quattro navi

da guerra, quattro navi vedetta, otto aerei e dieci satelliti in unarea ritenuta come potenziale luogo della
sciagura. Da parte sua la Casa
Bianca ha annunciato ieri che una
nuova area di ricerca potrebbe essere esplorata nellOceano Indiano.
Anche lIndia, nel frattempo, ha comunicato che parteciper alle ricerche. Sempre ieri le autorit della
Malaysia hanno smentito la notizia,
riportata dal Wall Street Journal,
secondo cui il Boeing avrebbe viaggiato per altre cinque ore dopo essere scomparso dal segnale radar.

CANBERRA, 14. Il Governo dellAustralia acquister dagli Stati Uniti


una flotta di droni (aerei spia senza
pilota) di sorveglianza, capaci di tenere sotto osservazione vasti tratti di
mare a nord del continente, per proteggere i suoi estesi confini e gli interessi commerciali.
La flotta che sar ospitata nella
base dellaeronautica di Adelaide
offrir alle forze di difesa una capacit di sorveglianza marittima senza
precedenti. Lo ha confermato alla
stampa il premier conservatore Tony
Abbott, senza precisare il numero di
aeromobili che saranno acquistati.
Abbiamo bisogno di una difesa
forte, la sicurezza nazionale importante quanto quella economica e
questi aerei pattuglieranno i confini
marittimi anche per tenere in sicurezza i giacimenti di petrolio e gas
al largo dellAustralia settentriona-

le ha precisato Abbott. Dato che


lAustralia ha responsabilit per
qualcosa come l11 per cento degli
oceani del mondo, molto importante avere una capacit di sorveglianza marittima molto efficace ha
aggiunto il primo ministro.
Lannuncio coincide con un periodo in cui il Governo conservatore, eletto lo scorso settembre, sta decisamente intensificando i pattugliamenti dei confini marittimi, come
parte di una politica dissuasiva verso i richiedenti asilo che cercano di
arrivare via mare dalla vicina Indonesia. E nel Paese, un gruppo di
esperti ha riaperto il dibattito sulla
necessit che Canberra rivendichi
un
maggiore
ruolo
strategico
nellarea Asia-Pacifico, promuovendo un ambizioso programma di sviluppo socio-economico, oltre che
militare. In un intervento presso

lassociazione nazionale della stampa, il direttore del Lowy Institute


(organismo che si occupa di strategia politica) ha sostenuto che lAustralia ha il dovere di accettare le
opportunit che si associano ai nuovi rischi. Dallinizio del secolo, il
Paese si trova pi vicino ai mercati
in maggior espansione e, insieme, ai
peggiori focolai di crisi. Siamo meno isolati e meno isolani ricordano
gli esperti. Per il Lowy Institute, il
Paese ha bisogno di una economia
pi ampia, di una diplomazia estera
pi attiva e di forze armate pi potenti. Per gli analisti importante
che il Paese torni a destinare alla difesa almeno il 2 per cento del pil.
Una teoria che si raccorda a quella
diffusa dal Centro per gli Studi indipendenti, che ha chiesto a Canberra di incoraggiare e promuovere
il controllo sul Pacifico occidentale.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

sabato 15 marzo 2014

La conoscenza del tedesco


fu un elemento
per nulla marginale
Anzi determinante
e che port a scegliere proprio lui
per la difficile missione

Il nunzio Achille Ratti


accolto alla stazione di Oppeln (Alta Slesia)

di CESARE PASINI

sprimo come posso


la mia sorpresa, la
mia gratitudine al
Santo Padre ed a
Sua Eminenza, le
mie difficolt considerando la mia inettitudine ed impreparazione, la mia disposizione dopo tutto a
fare la volont del Santo Padre qualunque
essa sia. Su questo il Cardinale con infinita
bont mi congeda: cos il 7 aprile 1918
Achille Ratti, prefetto della Biblioteca Vaticana, descrive nel suo diario la conclusione dellincontro con il cardinale Pietro Gasparri, segretario di Stato. Il cardinale gli
aveva appena annunziato che avrebbe dovuto recarsi in missione temporanea, ecclesiastica a Varsavia. Di fatto Ratti vi fu
inviato come visitatore apostolico; e la sua
missione, inizialmente prevista di breve durata, si sarebbe poi protratta per un anno
intero e sarebbe culminata con la sua nomina a nunzio apostolico e con la conseguente sua permanenza in Polonia per altri
due anni.
In effetti quel giorno, anche se linteressato non poteva immaginarselo, Ratti concludeva la propria lunga esperienza di bibliotecario, prima allAmbrosiana di Milano come dottore e prefetto, poi alla Vaticana come vice prefetto e prefetto.
La sera di quel 7 aprile apprendiamo
ancora dal diario Ratti incontr di nuovo il segretario di Stato e, con la franchezza che gli era connaturata, gli formul i
miei sentimenti di gratitudine e disciplina
e le mie difficolt dichiarando di non voler
in punto di morte aver rimorso n di aver
meno generosamente obbedito n di aver
meno chiaramente dette le difficolt che in
me vedevo. Immaginiamo che abbia fatto
leva soprattutto sulle difficolt, per frenare
quella chiamata che gli giungeva cos improvvisa e sconvolgente. La risposta del
cardinale non lasciava dubbi sulla decisione ormai presa dai superiori: Il viaggio
qui tanto breve, ovviamente per andare
in udienza dal Papa, ma gi lo fa per
niente.
Ai diari di Achille Ratti visitatore apostolico in Polonia dedicato il primo volume de I diari di Achille Ratti, recentemente
pubblicato da Sergio Pagano e Gianni
Venditti per le edizioni dellArchivio Segreto Vaticano (collana Collectanea Archivi
Vaticani, 93, Citt del Vaticano, 2013, pagine XLII+482, tavole 8). Si tratta di quattro
quaderni, che si spingono sino al marzo
1920. In questo volume data la trascrizione dei primi due quaderni e di parte del
terzo, sino al 16 giugno 1919. Il diario di
quel giorno si chiude precisamente con la
notizia: Tornando trovo il cifrato 57 da
Roma, ossia la replica del 56 con la nomina
a Nunzio in Polonia, col titolo di Arcivescovo di Lepanto. Fiat voluntas tua! Pater
noster. Attendiamo quindi un secondo vo-

Pubblicati dallArchivio segreto vaticano i diari di Achille Ratti visitatore apostolico in Polonia

Colazione da mamma
e poi partenza per Varsavia
e il sentire dellallora diplomatico papale e
futuro pontefice Pio XI.
Ringraziamo i curatori del volume non
solo per la scelta di pubblicare questi diari
ma anche per la paziente opera di commento al testo con abbondanti note che ci
permettono di riconoscere personaggi e
luoghi ed eventi e fanno intuire il grande
lavoro che il visitatore apostolico dovette
affrontare. Allopera specifica di Ratti in
terra polacca e alla delicatezza della missione affidatagli dedicato il contributo di
Stanisaw Wilk su La Polonia al tempo della missione di Achille Ratti, che riferisce della situazione ecclesiale e civile, socio-economica e religiosa, della Polonia in quel
momento e dei rapporti fra Chiesa e Stato.
Si sta chiudendo la prima grande guerra
mondiale e la Polonia rinasce, temporaneamente guidata da un Consiglio di Reggenza costituito il 12 settembre 1917 e composto dallarcivescovo Aleksander Kakowski,

Subito si colgono dedizione e capacit


Caratteristiche
che lo avrebbero poi contraddistinto
come vescovo di Milano e come Papa

metropolita di Varsavia, dal principe


Zdzisaw Lubomirski e dal conte Jzef
Ostrowski: personaggi che, assieme a tanti
altri, troviamo nominati e con prevedibile
maggior frequenza il primo nel diario. Ratti, segnala Wilk, aveva ricevuto istruzione
di astenersi da qualsiasi ingerenza sugli
affari politici e soprattutto sulle eventuali
controversie tra polacchi e autorit occupanti tedesche e austriache. Si dedic
piuttosto alle solite visite ufficiali incontrando ecclesiastici e laici, prendendo parte
alle celebrazioni nelle diverse chiese di
Varsavia, conferendo la cresima a tanti fedeli. Visit anche ospedali, orfanotrofi, rifugi, incontrando ovunque tanta cordialit
e commozione. Quei gesti del visitatore furono ritenuti dalla popolazione un palese
segno della memoria e dellinteressamento
del Santo Padre per la Polonia e per la sua
ritrovata indipendenza.
Appena ebbe il permesso dalle autorit
occupanti, da Varsavia estese il raggio delle sue visite anche alle
altre diocesi e localit
polacche. Condita di
qualche arguzia la
descrizione del primo
viaggio, quando arriv
alla
stazione
di
Czstochowa il 15 luglio con il segretario:
Quasi nessuna difficolt coi soldati (germanici) comandati per
i passaporti, soltanto
uno dei due sembra
voler legger tutte le indicazioni del mio.
Non si raccapezza e
devo indicare dove coRatti visitatore apostolico in Polonia in una foto del settembre 1918
mincia e dove finisce,
e allora smette. Quellume per i mesi successivi a quelli ora pub- la di Ratti fu una presenza pastoralmente
blicati.
attenta, che gli permise di meglio conosceI diari sono scritti con laccuratezza tipi- re la situazione della Chiesa polacca, delle
ca del loro autore e con impegno quotidia- sue istituzioni, del clero, dei religiosi, della
no a raccogliere annotazioni e a ricopiarle popolazione nel suo insieme. Pot anche
in adeguata calligrafia. Consegnati allAr- contribuire a riorganizzare le diocesi polacchivio Segreto Vaticano nel 1976 dal cardi- che, con la nomina di nuovi vescovi.
Il diario di monsignor Ratti assicura
nale Carlo Confalonieri, che era stato segretario di Ratti dal suo episcopato mila- Wilk non solo costituisce una fonte imnese, furono tenuti riservati e non vennero portante e preziosa per la storia della
mostrati neppure al cardinale Ermenegildo Chiesa nei Paesi dellEuropa CentroPellegrinetti, fidato segretario di Ratti in Orientale, ma rappresenta anche una guida
ai tanti affari di cui egli si occup come viPolonia, quando questi nel 1939, alla morte
sitatore apostolico. (...) Fatti, eventi, incondi Pio XI, si accingeva a scrivere di lui per
tri e conversazioni annotati giorno per
rievocarne la figura. I curatori immaginano
giorno, permettono di capire meglio i tanti
che Confalonieri temesse che la figura del problemi e le mille difficolt da lui inconPontefice, quale sarebbe apparsa dai suoi trate durante la sua missione di visitatore
diari, ne potesse risultare fraintesa o mani- apostolico.
polata. Ma ci assicurano che tali quaderni
Torniamo al diario, che abbiamo lasciato
(...), tratti fuori dalla penombra in cui for- alla data iniziale del 7 aprile. Dopo la nose avrebbero voluti relegarli per sempre mina ufficiale ricevuta il 25 aprile, il 19
tante ritrosie e infondati timori curiali maggio Achille Ratti inizi il viaggio che
(comprensibili, forse, nel clima di allora), da Roma, partendo dalla stazione Termini,
nulla tolgono, per nulla scalfiscono la figu- lo port a Varsavia, passando per Milano,
ra di Ratti, ma anzi contribuiscono a ri- Como e Chiasso, al confine con la Svizzetrarre, nella sua grandezza storica, lazione ra, poi per Zurigo e Monaco e infine per

Berlino, giungendo a Varsavia solennemente accolto il 29 maggio. Un lungo e non


facile viaggio, come confider in una lettera del 4 giugno a Giovanni Mercati, lasciato a guidare la Biblioteca in sua sostituzione.
Nella narrazione offerta nei diari emergono i contatti e gli incontri avvenuti lungo il viaggio, diligentemente registrate da
Ratti. Si tratta spesso di persone con un
particolare ruolo diplomatico o ecclesiale.
Ma troviamo anche nomi di persone che
gli erano legate per motivi pi personali.
A Milano, il 20 maggio, pot salutare la
mamma (che sarebbe mancata il 29 settembre seguente, come annota nel diario il 5
ottobre) e il fratello Fermo: Con un facchino, prima a piedi e poi in tram vado in
Piazza Duomo e indi a San Sepolcro. Colazione da Mamma. Vedo Fermo. Segue
lelenco di altri amici milanesi. Lindomani
celebra la messa alla comunit delle religiose di Nostra Signora al Ritiro nel Cenacolo, salutando anche
organizzative
alcune persone presenti: era rimasto in vivo
contatto con quella comunit dove nei suoi
anni milanesi aveva
svolto un intenso apostolato presso le famiglie nobili che vi si
raccoglievano. Fa poi visita al cardinale arcivescovo Andrea Carlo Ferrari e non pu
rinunciare a una preghiera nello scurolo
del duomo davanti allurna di san Carlo
Borromeo, assieme allamico monsignor
Marco Magistretti, concludendo il suo giro
nella basilica di SantAmbrogio, immaginiamo davanti alla tomba del santo patrono.
A Monaco, nelle due intere giornate
passate in quella citt, pot intrattenersi
qualche tempo con il suo predecessore, il
gesuita Franz Ehrle, di cui era stato vice
prefetto in Vaticana nei due anni, dal 1912
al 1914, nei quali conservava ancora la carica di prefetto dellAmbrosiana.
Ma il personaggio pi significativo incontrato in questo viaggio, proprio in riferimento a questa sua missione in Polonia,
fu Josef Kellenberger, un sacerdote della
diocesi di San Gallo in Svizzera, che Ratti
volle salutare allultima sosta prima di lasciare quel Paese. Nella mattinata del 23
maggio era infatti partito da Zurigo alla
volta di Romanshorn, nel cantone Thurgau, sul lago di Costanza. Nella fermata di
poco pi di unora (dalle 1.10 alle 2.25) a
Romanshorn, prima di partire per Lindau
sulla riva tedesca del lago di Costanza,
Ratti incontr questo sacerdote: trovo
Kellenberger (prevenuto per telefono da
Chiasso).
Apparentemente questi sembra un personaggio secondario. Egli, per, era un
amico di lunga data di Achille Ratti: i due
si conoscevano da quando erano ancora seminaristi, perch Josef Kellenberger aveva
compiuto gli studi nei seminari della diocesi milanese (dal 1874 al 1878), a Monza e
poi nella stessa Milano; in quei frangenti i
due non solo erano divenuti amici, ma lo
svizzero aveva introdotto litaliano alla conoscenza della lingua tedesca. Rientrato
Kellenberger in patria e ordinato sacerdote
nel 1879, aveva svolto il ministero in varie
parrocchie sempre mantenendo contatti vivissimi con Ratti. In quel 1918 era parroco
a Goldach, a una quindicina di chilometri
da Romanshorn, e a Goldach Ratti era stato talvolta in visita allamico durante le vacanze estive. Se pensiamo che la conoscenza della lingua tedesca da parte di Ratti
dovette essere un elemento per nulla marginale, anzi persino determinante nella
scelta di lui per la missione in Polonia, il
nome di Kellenberger nel diario e lincontro con lui durante il viaggio assume un significato veramente singolare. Ratti, peraltro, continu a tenere i contatti con lui fino alla propria elezione a sommo Pontefice: allindomani di quellevento si premur
di inviare allamico gravemente ammalato
un telegramma con la sua speciale benedizione, che lo raggiunse poco prima della
morte.
Il 4 giugno arriv a Varsavia il segretario
di Ratti, don Ermenegildo Pellegrinetti.
Non era stato facile farlo venire, visto che
era sotto servizio militare, ma spiega
Ratti lintervento del ministro Meda ha

spondenza con Vienna, Monaco, Roma in


vista di sicura prossima occasione per
Vienna (4 giugno). Dopo la conferenza
episcopale del 20 e 21 giugno, la preparazione si distende su pi giorni, a partire da
una sera: Comincio a preparare il corriere
della conferenza per Roma; lindomani
mattina: Continuo la preparazione molto
laboriosa del corriere; poi nella serata:
Lavoro al corriere fino a mezzanotte ultimandone la minuta personale in 10 pagine
fitte; infine la mattina successiva: Levata
alle 5. Dalle 5 alle 9 finisco, trascrivo,
preparo laccompagnatoria a monsignor
Valfr [Teodoro Valfr di Bonzo, nunzio a
Vienna]. Due righe per la Mamma e Monsignor Pizzardo (28-30 giugno).
Il 1 luglio Ratti autorizzato dalle autorit a spedire la corrispondenza per lettera chiusa e anche telegrammi su cifra
previa dichiarazione scritta che il contenuto di essa sar puramente religioso. E finalmente il 12 luglio Pellegrinetti ha nella
giornata spedito debitamente il 1 corriere
chiuso. Curioso il presentimento di posta in arrivo descritto al 22 febbraio 1919:
Prendendo il caff dico a Pellegrinetti che
ho presentimento di corriere. Alle 10 circa
viene uno dei giovani segretari particolari
di Paderewski [direttore degli Archivi di
Stato polacchi] e mi porta un copiosissimo
Corriere. Quasi due mesate di Osservatore
Romano e ovviamente altro.
Delicato il riferimento a Giovanni Mercati, che gli scrive ormai informato della
sua nomina a nunzio: Monsignor Mercati
mi scrive avergli il Santo Padre detto di
chiudere dora innanzi le sue lettere a me
baciando in ispirito il Sacro Anello. Non
essergli riuscito di frenare le lacrime. Che
buon figliuolo! (12 giugno 1919). Comprendiamo la complessit di questi contatti
epistolari, dal momento che le spedizioni
impiegavano parecchi giorni a giungere a
destinazione e potevano essere effettuate
solo a intervalli di tempo lunghi e irregolari.
Talvolta Ratti si ferma con maggior cura
o interesse a descrivere qualche visita o
qualche evento. Ad esempio, quando visita
la nuova sede della biblioteca di famiglia
del conte Edward Krasinski (e si percepisce lattenzione e forse la nostalgia dellantico bibliotecario): La biblioteca conta
circa 8.000 manoscritti e vicino a 100.000
stampati scelti. Decorosa la nuova sede
fabbricata di sana pianta secondo criteri
moderni. Scaffali in ferro costruiti a Varsavia anche pi semplici di quei di Strasbur-

provocato un ordine o quasi ordine incondizionato al Colonnello Sartori. Anche il


viaggio non era stato pienamente lineare:
ebbe il suo contrattempo di un giorno di
sosta non spontanea a Lindau, vinto, telegrafando alla Nunziatura di Monaco. Il
momento non era certo propizio per i
viaggi! In ogni caso arriv stanco, ma sta
bene e porta buona notizie del Santo Padre e degli amici di Roma.
Il 13 giugno annota nuovamente Ratti il
segretario, inizialmente alloggiato presso
larcivescovo, dorme in casa. Comincia
quindi il suo diretto servizio a Ratti, con
una condivisione di vita e di attivit che si
protrarr sino al 1920. Nel 1919, allindomani della nomina di Ratti a nunzio, sarebbe venuto in Biblioteca Vaticana con
lincarico di raccogliere i suoi effetti personali e le carte dei suoi studi interrotti: di
questi ultimi avrebbe dovuto distribuire
una parte ad alcuni studiosi, perch potessero continuare loro quelle ricerche.
La vita di Ratti amministratore apostolico veramente intensa, e il diario annota
ogni cosa giorno per giorno. Non certo
un diario di confidenze o di personali introspezioni; piuttosto unagenda post facta, unaccurata elencazione di appuntamenti, di incontri, di visite, di celebrazioni,
di riunioni a cui Ratti partecipa, poi anche
di viaggi nelle varie localit polacche, con
altrettanti appuntamenti, celebrazioni e incontri. Non mi soffermo a descrivere le
questioni ecclesiali, cui dovette far fronte
per via del suo ufficio, come ad esempio la
riunione con lepiscopato che volle organizzare e in qualche modo presiedere
allinizio della sua presenza in Polonia, nei
giorni 20 e 21 giugno; e
lascio ugualmente da
parte le faccende che dovette affrontare con le
differenti autorit civili o
militari. Mi lascio attrarre piuttosto da alcuni
aspetti di vita quotidiana,
che emergono alla lettura
di questi testi.
Ecco allora che leggiamo, pressoch ogni
giorno, dove Ratti celebri
la messa: spesso troviamo, allinizio della giornata, lespressione stringata: Santa Messa in
casa. Al 1 maggio 1919
figura laggiunta: Dopo
la Messa, le litanie lauretane pel Mese di Maria.
Al 5 luglio dellanno
Due pagine del diario (31 luglio - 1 agosto 1918)
precedente compare la
triste precisazione: Santa Messa in casa, da
qualche giorno non torna il bravo giovane go e molto meno costosi. Una bibliotecache la serviva con molta diligenza. Manda- ria, parecchi impiegati, sala di lettura, futo per notizia la famiglia lo d per disper- moir, caloriferi, illuminazione elettrica, preso, anche i giornali, forse rimasto annegato se dacqua, estintori a secco, pianali di fernella Vistola. Allindomani: Il giovane ro coperti di lineoleom [sic] (4 luglio).
stato arrestato dai tedeschi, non si sa ancoQuando arriva a Czstochowa: Per
ra perch. Pare trovandosi a passare dove grandi allie [viali, ndr.] e terribili selciati si
si facevano altri arresti. Una volta ci in- monta sensibilmente alla Jasna Gra, granforma anche che venuto da lui il confes- di piazzali, lunghissimi dormitori per i pelsore: Viene ad udire la mia confessione legrini, con lungo giro entriamo nel chioMonsignor Fiatowski, penitenziere mag- stro che conserva ancora qualche cosa di
giore e professore di pastorale (14 giu- fortezza. Dalla mia camera vedo la grande
gno). Altre volte ci segnala che, secondo spianata avanti il Santuario e laltare esterluso del tempo, ha anticipato la recita no, il monumento gi di Alessandro impedellufficio di primo mattino. Ad esempio, ratore, ora della Vergine (piccola statua
mentre sta compiendo un viaggio nottur- provvisoria fatta collocare da Franz
no, su carrozza salone messa a nostra di- Joseph), pi a destra, non grandioso ma
sposizione: Alle 10 saluti e congedi. Pobello il monumento al priore Kordecki. La
co appresso partiamo per Skarysko, dove
citt traspare dallultime ombre e da lieve
arriviamo verso 1 ora e dove rimaniamo finebbia, vasta, industriale, e di non grandi
no al mattino. Dalle 10 alle 4 riposo
pretese edilizie, allorizzonte si delineano
benissimo. Alle 5 mi sono raso ed ho
detto il mio Ufficio fino a Compieta (6 le colline di Kielce (15 luglio).
La lettura potrebbe offrirci numerosi
settembre). Veniamo anche a sapere di particolari intemperie: Alle 5 pomeridiane un spunti per ulteriori citazioni. Debbo convero nubifragio. La Ksica [via di Varsa- fessare, in chiusura, che non certo un tevia] divenuta un torrente (5 luglio); sto che si legge con grande gusto immeHa nevicato o nevica con vento e tormen- diato. Tuttavia gli storici vi potranno trota (13 dicembre). Ma ci sono anche belle vare molti elementi da incrociare con le cogiornate: Stante la magnifica giornata, al- noscenze giunte a noi dalle altre fonti. E
le 11 esco con Pellegrinetti per una pas- subito vi abbiamo colto quella disponibiliseggiata sul ponte Poniatowski e lungo la t e dedizione al lavoro di Achille Ratti,
Vistola (10 aprile 1919). Ratti annota quella sua capacit di organizzare e conquando riceve o spedisce lettere. La spedi- durre assiduamente le attivit affidategli,
zione richiede sempre una preparazione che ne erano state una sua caratteristica da
molto impegnativa, e le indicazioni sui bibliotecario a Milano e a Roma e che
lunghi tempi richiesti a questo scopo ricor- lavrebbero fedelmente accompagnato quarono nel diario con una frequenza quasi le vescovo di Milano e quale Pontefice delossessiva. La prima volta: Preparo corri- la Chiesa universale.

LOSSERVATORE ROMANO

sabato 15 marzo 2014

pagina 5

Da apprendista cristiano
mi sento un bambino che ha tanta voglia
di condividere la bellezza incontrata
un cammino tuttaltro che agevole
ma sei cos felice che devi dirlo a tutti

Immagine tratta dalla copertina, disegnata da


Claudio Villa,
del numero 575 di Tex del 9 settembre 2008,
intitolato Sul sentiero dei ricordi

A colloquio con Claudio Villa, disegnatore delle copertine di Tex

Quelle radici profonde


nascoste nelle fiabe
di ROBERTO GENOVESI
Quando scelsero il nome che avrebbe portato, probabilmente i suoi genitori erano gi consapevoli che la
sua sarebbe stata una vita consacrata
allestro creativo. Ma non sono stati
la musica e il bel canto a segnare la
strada di Claudio Villa. Lui il copertinista di Tex, la testata pi
amata e venduta delluniverso bonelliano. Da anni ha preso il posto di
Aurelio Galleppini, un nome celebre
della storia del fumetto italiano che
aveva legato in modo indissolubile
la sua firma allimmagine del pi famoso dei ranger. Un tratto pulito
ma evocativo il suo che ricorda il segno di Alex Raymond, creatore di
Flash Gordon. Con il maestro americano condivide anche qualcosa di
pi intimo e personale.
Raymond era cattolico e lo anche Villa. Cattolico al punto, dice la
leggenda, da rifiutare le copertine di

non sei uno contro non sei un artista.


Tu invece hai sempre detto apertamente
quello che pensi.
E ne ho anche pagato le conseguenze. Ma non c da stupirsene,
data lenorme variet delle persone
che si incontrano in Rete. Da apprendista cristiano, quale mi ritengo,
mi sento un bambino che ha tanta
voglia di condividere la bellezza che
Qualcuno ha messo sulla sua strada.
La strada tuttaltro che agevole:
pi scavi, pi la roccia si fa dura e si
fa pi fatica. E scopri le tue miserie,
insieme alla misericordia che le accoglie. Sei cos felice che non puoi fare
a meno di dirlo a tutti... Non posso
fingere di essere quel che non sono,
per acquistare o conservare amicizie.
Un conto il rispetto, che ci pu essere anche tra due persone che non
condividono lo stesso punto di vista,
un altro il rifiuto, la critica feroce,
la presa in giro o il tentativo di
smontare quello in cui credi. Non

segni una cosa. nella vita che fai


che si vede quello in cui credi. Ne
sono convinto. E lo trasmetti anche
quando non te ne rendi conto. Penso che niente succeda per caso e che
questa, e non unaltra, era la mia
strada. Di certo ho sempre considerato un gran dono quella specie di
magia che fa uscire, da un semplice
segno a matita, un personaggio che
vive.
Oggi il mondo dei fumetti, dei cartoni
animati, dei videogiochi sembra parte
di un solo universo pieno di vasi comunicati. Mostri, battaglie, zombie che
tengono il passo di topi antropomorfi,
omini dal berretto blu e nanetti con le
orecchie a punta e i piedi pelosi; la
fiaba 2.0.
Non una novit, in fondo. Da
sempre, mi sembra, il mondo della
fantasia ha attinto a figure di questo
tipo. Quando ero piccolo le fiabe
che ascoltavo erano non meno infar-

anche le cose peggiori, che al di l


di uno schermo, di una pagina a fumetti, di una pagina scritta, gli occhi
che guardano sono di una persona
con le sue sensibilit, che non va
usata per esercitare il proprio talento, ma va incontrata per condividere
lemozione che stata la scintilla che
ha fatto scaturire la storia, il videogioco, il fumetto. Anche le storie pi
crude (e anche la realt spesso lo )
se raccontate con il cuore si collocano in un solco che diventa naturale
e aiuta a comprendere, valutare, elaborare anche le emozioni pi estreme. Resta sempre, alla base, la responsabilit di chi racconta, che ha
un potere di fascinazione straordinario su chi legge la sua opera. Per
questo, prendendo a prestito una famosa frase di un personaggio a fumetti, non bisogna mai dimenticare
che da un grande potere deriva
una grande responsabilit.

sempre
unoperazione
delicata.
Quando nato Tex, lunico intento
del suo creatore era di raccontare
storie piacevoli e accattivanti. Chia-

Come cambiato Tex negli ultimi anni


e come va letto oggi dalle nuove generazioni di appassionati?

Dylan Dog, lindagatore dellincubo e altro pezzo da novanta della


scuderia di via Buonarroti. Storia vera o leggenda metropolitana?
Ricordo ci dice Villa che c
stato un momento in cui D ylan
D og stava imboccando una strada
che facevo fatica a sentire nelle mie
corde. Non stata, la mia, una scelta di appartenenza o un rifiuto sdegnato, ma, piuttosto, uno scrupolo.
Non me la sentivo di partecipare in
modo convinto alla piega che stava
prendendo il personaggio. Ne ho
parlato in casa editrice e mi hanno
capito, pur non condividendo appieno le mie sensazioni. Non lo rimpiango, anche se quella scelta mi
costata. Nel tempo si tutto ricomposto e oggi disegno le copertine
Dylan Dog per una serie di storie
speciali.
Il paragone con Raymond potrebbe ingenerare un equivoco di fondo. La sua
era una fede molto strutturata. Veniva
da una famiglia di New York benestante e borghese. Da quello che scrivi
anche sulla tua pagina Facebook, il tuo
modo di vivere la fede appare molto
pi... barricadero. Non un caso che
quello per Papa Francesco, il Papa del
dialogo con tutte le diversit, sia stato
un amore a prima vista.
Sono alla ricerca. Ho scoperto tardi, lavorando nel mio campo, un tesoro prezioso. Lo affronto da adulto,
nel senso di cresciuto e ho molte
domande, molti dubbi, che per mi
sembrano quasi necessari per consolidare le fondamenta della casa.
Lamore a prima vista con Papa
Francesco condiviso, sono certo,
da moltissime persone nelle mie stesse condizioni, che trovano nelle sue
parole semplici, ma ricchissime, un
conforto, una speranza.
Lanticlericalismo in certi ambienti culturali sempre andato di moda. Se

ho difficolt a dialogare con chi non


la pensa come me. Per un certo verso mi sembra che chi non crede sia
necessario a chi crede: per non addormentarsi, per mettere sempre meglio a fuoco il centro della sua fede.
Come dice Papa Francesco, la fede va
vissuta con serenit nel quotidiano e
non propagandata. Altrimenti diventa
una banale ideologia.
Se la fede fa parte di te, la porti
in ogni cosa che fai. Diventa tutto
naturale: le scelte che fai, il come di-

cite di adesso di situazioni paurose.


Una storia diventa interessante nel
momento in cui entra in scena un
disturbatore, che scompiglia i piani
solari dei buoni e li costringe a reagire. Qualsiasi aspetto abbia, sempre la stessa radice. Che incarna le
paure pi nascoste di ogni et. Del
resto anche nella Bibbia si legge di
guerre, di battaglie, di comportamenti estremi, che sembrano necessari per far conoscere luomo alluomo. La cosa pi importante che
non si dimentichi mai, raccontando

Tex non cambia nel nucleo del


personaggio: cambia il modo di raccontarlo, un portato della cultura visiva che permea il momento attuale.
Basti pensare a come veniva raccontata una storia a fumetti negli anni
Cinquanta: i personaggi erano disegnati piuttosto piccoli, al centro di
unimmagine ariosa. Oggi la telecamera si avvicinata ai personaggi:
vuol farne percepire le emozioni,
scrutarne i sentimenti. Anche la scelta delle inquadrature si nutre del linguaggio delle immagini in cui, volenti o nolenti, siamo immersi da un
ventennio. La storia, il progredire
dellesperienza umana arricchisce il
vocabolario del linguaggio comunicativo. Tex sempre Tex, ma cerca
di raccontarsi meglio.

La Chiesa secondo Papa Francesco

Il volto multiforme
del popolo
Anticipiamo uno stralcio di uno
degli articoli pubblicati sul numero in uscita di Civilt Cattolica.
di JUAN CARLOS SCANNONE
Ha attirato lattenzione il gesto del Papa di farsi benedire
dal popolo quasi subito dopo
essersi presentato in pubblico. Noi che conosciamo il
suo apprezzamento per il
popolo fedele di Dio
che comporta al tempo stesso
un modo specifico di concepire la Chiesa, cio il riconoscimento del senso della fede del popolo e del ruolo
dei laici in esso non ce ne

Di quali ideali si fa portavoce Tex e


come va inserito nel contesto contemporaneo?
Attribuire ideali di cui si fa portavoce a un personaggio a fumetti

Sul Venerd di Repubblica

A Scaraffia il premio Euanghelion

Libri e folgorazioni

Larte
di comunicare

Torna nelle librerie


italiane lautobiografia di Teresa dvila,
Vita (Roma, Castelvecchi, 2014, pagine
384, euro 22). Ne d
notizia Marco Cicala
su il Venerd di
Repubblica del 14
marzo. Bench laureata Dottore della
Chiesa nel 1970 da
Paolo VI Teresa
non fu una santa
dotta. Ma sempre rimase
agganciata
Gian Lorenzo Bernini
allorizzonte del liL'estasi di Santa Teresa d'Avila (1647-51, Roma)
bro si legge nellarticolo. Nella sua
Vida sottolinea Cicala continuamente vedi scoppiare
esperienze di lettura totalizzanti, di quelle che agguantano,
imprimono una svolta, rovesciano la bussola: lepistolario di
san Girolamo, i Moralia di san Gregorio, soprattutto le Confessioni di Agostino e il Terzo Abbeccedario del mistico Francisco de Osuna. Testi che bombardano di folgorazioni.

ramente un personaggio ha un suo


proprio comportamento e, paradossalmente, per molti anni nessuno si accorto che Tex aveva
precorso i tempi con la sua difesa
degli indiani, visti dal cinema di
allora ancora come brutti e cattivi.
Oggi si riscopre questo spessore, insieme alla fedelt rappresentata dal
suo rapporto con la moglie, morta
per uninfezione da vaiolo provocata
dai bianchi, fatto storico ripreso
nella saga del ranger, e dal senso di
solida amicizia con i suoi pari. Il
suo senso di giustizia, piuttosto
radicale, che non si ferma di fronte a
divise o distintivi, ma scopre la menzogna e la malvagit nella persona.
Chiaramente poi risolve tutto a
modo suo, con sparatorie e
scazzottate, ma al tempo non cerano carabinieri da chiamare, era lui,
in quanto ranger, il carabiniere, il tutore dellordine. E se diventa piacevole leggere Tex forse lo anche
perch chi lo legge si ritrova a casa
in un posto dove quelli che oggi
consideriamo valori importanti sono
portati a spasso per le praterie
dellArizona.

Mentre mi occupavo delle sante dal


punto di vista storico racconta Lucetta Scaraffia al mensile Insieme
scoprivo, nei loro scritti e nelle loro vicende biografiche, la forza della loro
scelta verso Dio, e mi sentivo coinvolta
personalmente. Mi colp molto le lettura della biografia di Teresa dvila.
Lintervista uscita alla vigilia dellassegnazione a Scaraffia del Premio
Euanghelion, promosso dalla diocesi
di Nocera Inferiore - Sarno e accordatole in quanto esempio di genialit al
servizio della comunicazione. La premiazione si tiene a Nocera Inferiore
(Salerno) il 15 marzo in un incontro
sul genio femminile alla presenza del
vescovo, monsignor Giuseppe Giudice,
e del sindaco Manlio Torquato. Modera Silvio Longobardi, direttore di Insieme, che dedica la copertina del numero di marzo a unaltra donna, Maria
Voce, presidente dei focolarini.

siamo meravigliati. Da qui la


sua predilezione per lespressione popolo fedele, che
viene ripetuta anche in Evangelii gaudium (per esempio, ai
nn. 95 e 96) e che esplicitamente riconosce come mistero che affonda le sue radici
nella Trinit, ma che ha la
sua concretezza storica in un
popolo pellegrino ed evangelizzatore, che trascende sempre ogni pur necessaria
espressione istituzionale.
questo popolo nel suo
insieme che annuncia il Vangelo. Dio ha scelto di convocarli come popolo e non
come esseri isolati (...); ci attrae tenendo conto della
complessa trama di relazioni
interpersonali che comporta
la vita in una comunit umana.
In questi testi si sentono
echi della Scrittura e del Vaticano II, ma anche della Teologia del popolo, soprattutto
in riferimento ai popoli, alla
loro cultura e storia: Questo

Popolo di Dio si incarna nei


popoli della Terra, ciascuno
dei quali ha la propria cultura (...). Si tratta dello stile di
vita di una determinata societ, del modo peculiare che
hanno i suoi membri di relazionarsi tra loro, con le altre
creature e con Dio (...). La
grazia suppone la cultura, e il
dono di Dio si incarna nella
cultura di chi lo riceve
(Evangelii gaudium, 115).
da notare che Francesco
adotta la rilettura fatta dal
Documento di Puebla, seguendo la Teologia del popolo,
dei due primi paragrafi di
Gaudium et spes 53, fino al
terzo. Ricordo anche che,
quando Bergoglio era rettore
delle Facolt di San Miguel,
organizz il primo congresso
sulla evangelizzazione della
cultura e inculturazione del
Vangelo che si tenne in
America latina (1985), lo programm invitando teologi
dallAmerica del sud e del
nord, dallEuropa, dallAsia e
dallAfrica, e nella Conferenza inaugurale parl di inculturazione, citando padre Arrupe, pioniere nelluso di
questo neologismo.
Per questo Papa Francesco,
quando parla del popolo di
Dio, si riferisce al suo volto
pluriforme (Evangelii gaudium, 116) e alla sua multiforme armonia (117) grazie
alla diversit delle culture che
lo arricchiscono; e quando
parla dei popoli, analogicamente usa limmagine del poliedro, per sottolineare lunit
plurale delle irriducibili differenze al suo interno. Inoltre,
sulla stessa linea della Teologia del popolo, sottolinea
una dottrina tradizionale,
quando riconosce che Dio
dota la totalit dei fedeli di
un istinto della fede il sensus fidei che li aiuta a discernere ci che viene realmente da Dio. La presenza
dello Spirito concede ai cristiani una certa connaturalit
con le realt divine e una
saggezza che permette loro di
coglierle intuitivamente, bench non dispongano degli
strumenti adeguati per esprimerle con precisione (119).
E per di pi il gregge stesso
possiede un suo olfatto per
individuare nuove strade
(31) di evangelizzazione.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

sabato 15 marzo 2014

Aumentano in Egitto rapimenti e conversioni allislam delle giovani cristiane

In preparazione un congresso dei fedeli laici della regione

Il racket
delle spose per forza

Missione
nel Vicino oriente

IL CAIRO, 14. Negli ultimi tre anni


oltre cinquecento ragazze cristiane
sono state rapite in Egitto da uomini musulmani e costrette alla conversione e al matrimonio, spesso dopo aver subito violenza. La notizia
stata diffusa nei giorni scorsi dalla
fondazione Aiuto alla Chiesa che
soffre (Acs) che ha rilanciato la denuncia di unorganizzazione egiziana, lAssociazione per le vittime di
rapimenti e sparizioni forzate
(Avaed). Questultima garantisce alle vittime e alle loro famiglie assistenza medica, psicologica e legale.
In Egitto si sottolinea nel comunicato dellAcs i rapimenti di giovani copte non rappresentano affatto una novit. Prima della rivoluzione sparivano quattro o cinque ragazze al mese spiega Ebram
Louis, fondatore dellAvaed oggi
la media di quindici. Peraltro,
quasi impossibile fornire stime esatte poich spesso i crimini e gli aggressori non vengono n riferiti n
denunciati. In Egitto infatti, come
in altre regioni del pianeta, una
donna vittima di abusi sessuali
tuttora motivo di enorme vergogna
per la sua famiglia.
Secondo lassociazione, nel 40
per cento dei casi le donne (di et
compresa tra i 14 e i 40 anni) vengono rapite, violentate e in seguito

costrette a sposare il proprio carnefice dopo essersi convertite allislam.


Altre vittime vengono invece plagiate da giovani musulmani che prima
si guadagnano la loro fiducia, quindi le obbligano a convertirsi e a
contrarre matrimonio islamico; in
preparazione alle nozze, gli aguzzini
cancellano con lacido la croce tatuata sul loro polso, simbolo di una
fede cristiana portata con fierezza
da molti membri della comunit
copta. Lelevato numero di ragazze
scomparse e il ripetersi di un identico modus operandi hanno convinto
avvocati, attivisti per il rispetto dei
diritti umani e sacerdoti da tempo
impegnati a combattere una piaga
tanto atroce che dietro a simili sequestri vi sia unorganizzazione capillare, vere e proprie cellule estremistiche dedite esclusivamente ai rapimenti di donne copte.
Aiuto alla Chiesa che soffre racconta al riguardo la storia emblematica della piccola Nadia Makram,
rapita nel 2011 a soli 14 anni. I genitori conoscevano il nome del suo rapitore, un musulmano di 48 anni, e
si sono rivolti immediatamente alla
polizia, ma luomo non stato arrestato. Stando ai numerosi episodi
documentati dallAvaed, spesso gli
agenti si rifiutano di cercare le ragazze sostenendo che queste abbia-

no abbandonato spontaneamente la
casa paterna. Se poi le giovani vengono ritrovate e convocate alla stazione di polizia, quasi sempre sono
accompagnate dai nuovi parenti
musulmani, perfino in occasione del
colloquio che dovrebbe servire ad
appurare
lavvenuto
sequestro.
Comprensibilmente molte confermano di aver lasciato la famiglia dorigine senza alcuna costrizione.
La vicenda di Nadia e di altre
bambine rapite e costrette alle nozze
ancor pi grave perch la legge
egiziana vieta il matrimonio e la
conversione delle minorenni, anche
se esse si dichiarano consenzienti.
Eppure nel 2012, quando Nadia, appena quindicenne, aveva gi dato
alla luce il suo primo figlio, il caso
stato archiviato e il marito prosciolto. Alluomo stato sufficiente mostrare un certificato di matrimonio
che attestava la regolare unione
con la sua consorte minorenne.
Lavvocato cristiano Said Fayez riferisce di numerose cristiane che, una
volta sfuggite ai sequestratori, chiedono di ritornare alla propria fede:
almeno cinquemila negli ultimi diciotto mesi: Chi di loro ha avuto
dei figli dal matrimonio forzato deve per attendere. Se lasciassero
lislam per riabbracciare il cristianesimo perderebbero i loro bambini.

AMMAN, 14. La situazione dei cristiani nel Vicino Oriente, la loro


missione evangelizzatrice e limportanza dello studio della Bibbia: sono stati questi i principali argomenti
al centro di un seminario che ha
riunito in Giordania, ad Amman,
numerosi rappresentanti delle comunit cattoliche residenti in Israele.
Loccasione, come riferisce il sito in
rete del patriarcato di Gerusalemme
dei Latini, stata la preparazione
del congresso dei laici cristiani nel
Vicino Oriente, in programma il
prossimo anno su iniziativa dellAssemblea degli ordinari cattolici di
Terra Santa.
Per tre giorni un gruppo di ventitr laici in rappresentanza delle
comunit greco cattolica, latina e
maronita si confrontato insieme
al vescovo Giacinto-Boulos Marcuzzo, vicario per Israele del patriarcato di Gerusalemme dei Latini. Il
primo degli argomenti affrontati
stata una riflessione sulla sacra
Scrittura, per sottolineare limportanza della lettura della Bibbia nella
vita delle famiglie e della Chiesa e
per comprendere fino in fondo il riflesso degli insegnamenti biblici in
ambito sociale, familiare e lavorativo.
Lattenzione si poi spostata sulla delicata questione della Chiesa
cattolica nel Vicino Oriente e della
situazione dei cristiani in Oriente.
Le discussioni si sono concentrate
sulla libert di religione, sulla libert di coscienza, sullincoraggiamento
alle vocazioni sacerdotali e religiose,
sulle sfide costituite dai processi di
emigrazione dei cristiani dei Paesi
del Vicino Oriente. Sono state sollevate alcune domande su come entrare in contatto con i nuovi immigrati
e sul ruolo della Chiesa nella formazione di professionisti cristiani nella
vita sociale, economica e politica.
Vita comunitaria ed evangelizzazione ha costituito il terzo principale argomento di discussione. Il
dibattito, in tale prospettiva, stato
dedicato allo studio del significato
della comunit cristiana, della comunione tra le diverse Chiese,
sullimportanza dei media e su come trattare con gli altri cristiani, nel
senso di valorizzare la comune eredit cristiana. Un impegno, dunque,
dal forte sapore ecumenico e interreligioso, che ha analizzato i rapporti con i cristiani appartenenti alle
varie Chiese, quelli con lebraismo e

le relazioni con i musulmani in


Israele e nei Paesi arabi. Di qui la
discussione anche sul futuro dei cristiani in Medio Oriente attraverso
lanalisi di una situazione politica e
sociale densa di incognite. Lincontro stato concluso, a nome del Comitato episcopale per il Medio
Oriente, da monsignor Hanna G.
Alwan, vescovo di curia di Antiochia dei Maroniti, il quale ha sottolineato limportanza del prossimo
congresso dei laici cristiani della regione, in un contesto segnato da un
drammatico alternarsi di speranze e
di sofferenze.
La preparazione del congresso dei
laici si intreccia, in questi giorni,
con i preparativi in vista del viaggio
apostolico che Papa Francesco compir in Terra Santa alla fine del mese di maggio. Una visita che come ha sottolineato anche il patriarca
di Gerusalemme dei Latini, Fouad
Twal, nella recente lettera pastorale
per la Quaresima potr dare anche un impulso nuovo al processo
di pace tra israeliani e palestinesi. Il
messaggio patriarcale, oltre a ripro-

Per cattolici e anglicani la corruzione che alimenta il terrorismo

Riflessioni del vescovo di Saint Vladimir-Le-Grand de Paris

Insieme contro
la violenza in Nigeria

In Ucraina la Chiesa con la gente

ABUJA, 14. Una ferma condanna


della corruzione e delle violenze
contro i cristiani giunge in Nigeria
dalla Chiesa cattolica e dalla Comunione anglicana. Larcivescovo
di Abuja, cardinale John Olorunfemi Onaiyekan, durante un colloquio con i giornalisti in occasione
della cerimonia per i cinquantanni
della cattedrale anglicana di Lagos
(lArchbishop Vinning Memorial
Church Cathedral), ha raccontato
che durante un recente viaggio in
Europa molti nigeriani mi hanno
rivolto la stessa domanda: Perch
il Boko Haram uccide bambini innocenti? Lunico consiglio che mi
sento di dare al capo dello Stato e
del Governo, Goodluck Jonathan
ha dichiarato il cardinale allagenzia
Cisa di dare la caccia a coloro
che rubano il denaro della Nigeria.
Questo denaro pu essere usato per
alleviare le sofferenze dei poveri e
per prevenire gli attacchi violenti
nel nord.
Nei prossimi giorni, ha aggiunto
monsignor Alfred Adewale Martins,
arcivescovo di Lagos, ci sar un incontro dei vescovi cattolici per discutere la situazione nel nord del
Paese perch gli attacchi quotidiani
contro persone innocenti sono sempre pi preoccupanti. Quello che
accade l una cosa barbara. Dal
canto suo il vescovo anglicano di
West Lagos, James Odedeji, ha affermato che quello che sta avvenendo in Nigeria deriva dalla corruzione e dallabuso di potere da parte dei politici. Il Governo deve assumersi la responsabilit di garantire la sicurezza e le propriet dei cit-

tadini, come ha giurato di fare al


momento dellinsediamento.
Dal 2009 a oggi sono stati uccisi
oltre cinquecento cattolici e distrutte una ventina di chiese e case parrocchiali dal gruppo terroristico
islamico Boko Haram. Il tragico bilancio stato reso noto da monsignor Oliver Dashe Doeme, vescovo
di Maiduguri, capoluogo dello Stato di Borno, regione dove il gruppo
nato nel 2009. Doeme ha affermato che alla radice delle azioni del
Boko Haram, che pure uccide in
base a motivazioni religiose, c la
corruzione, problema numero uno
della nazione. Linsorgere del Boko
Haram un prodotto della corruzione. Il Governo federale deve
combatterla con forza. triste vedere ha detto ancora il presule
come poche persone siedono su miliardi di naira (la valuta locale). I
giovani coinvolti possono prendere
le distanze se si d loro lopportunit di farlo.
Tempo fa, in unintervista allagenzia Fides, monsignor Doeme
aveva denunciato le connivenze di
politici locali con il Boko Haram:
Allinizio si trattava di un gruppo
creato per difendere gli interessi di
certi politici, poi si trasformato in
una setta violenta, ma le connessioni politiche sono sempre rimaste.
Il fatto che il Boko Haram colpisca
anche la comunit musulmana un
indizio che il movimento persegue
obiettivi politici. Negli ultimi anni
dal Boko Haram si staccata una
fazione, lAnsaru, che ha allacciato
legami con altre formazioni jihadiste africane.

PARIGI, 14. In piazza Maidan abbiamo scoperto e vissuto un ecumenismo e un dialogo interreligioso
autentici. Adesso, dobbiamo trasformare questa spiritualit da aiuto
reciproco e rispetto fraterno in pacifica cooperazione: in unintervista pubblicata sul sito della Conferenza episcopale francese, il vescovo di Saint Vladimir-Le-Grand de
Paris degli Ucraini Bizantini, Borys
Gudziak, descrive lattuale situazione in Ucraina e le sfide che attendono la Chiesa greco-cattolica in
questo Paese. Sfide che non possono non tenere conto delle divisioni
in seno allortodossia locale: Esiste un conflitto acuto fra la Chiesa
ortodossa ucraina del patriarcato di
Mosca e la Chiesa ortodossa ucraina del patriarcato di Kiev, spiega
il presule, il quale tuttavia non
esclude che proprio gli ultimi
drammatici avvenimenti possano
aver creato le condizioni per un avvicinamento fra le parti.
Gudziak sottolinea la grande fiducia di cui gode la Chiesa in
Ucraina: Vari studi sociologici
hanno mostrato che le istituzioni
del Paese hanno perso credibilit
agli occhi della gente, ma non la
Chiesa, che resta pienamente coinvolta e integrata nella vita della societ civile. Il vescovo ricorda come le Chiese ucraine abbiano preso
parte alle vicende di Maidan sia a
livello personale che istituzionale:
La tenda-cappella stata eretta e
benedetta il 4 dicembre 2013 e numerosi preti erano in piazza durante gli attacchi dei poliziotti antisommossa; alcuni si sono interposti
per proteggere i manifestanti, altri
hanno recitato preghiere per i defunti e dato lassoluzione ai morenti. Il 20 febbraio 2014 la tenda-cap-

pella stata incendiata ma qualche


giorno dopo i sacerdoti ne hanno
installato una nuova. Monsignor
Gudziak mette in evidenza lunit
dei responsabili delle Chiese ucraine, e anche dei leader ebraici e musulmani, nellesprimere la necessit
del dialogo e di fermare le violenze.
importante sottolineare afferma che la Chiesa a fianco della
popolazione. In tal senso ha parlato con una sola voce, ritrovando la
missione che le era propria nel Medioevo, ovvero la protezione fisica
delle persone. A Kiev il monastero di San Michele dalle Cupole dorate ha dato asilo agli studenti inse-

guiti dai poliziotti e molte chiese


sono divenute rifugio per i manifestanti od ospedali da campo.
In tale panorama, la Chiesa greco-cattolica ucraina riveste un ruolo
importante. Quasi annientata durante il periodo sovietico e sopravvissuta nella clandestinit dal 1946
al 1989 (anno in cui erano rimasti
soltanto trecento sacerdoti con
unet media di 70 anni), oggi pu
contare su pi di tremila preti, molti dei quali giovani. Siamo sempre
in una fase di ricostruzione, osserva Gudziak, ma lUcraina ha bisogno anche di noi per far intendere
la sua voce.

porre le pratiche tradizionali che segnano in maniera particolare il tempo quaresimale (preghiera, digiuno,
elemosina, sollecitudine nellaccostarsi al sacramento della confessione), invita infatti i fedeli a prepararsi allimminente visita che il vescovo
di Roma effettuer come pellegrino nei luoghi che il Signore ha benedetto con la sua nascita, il suo
battesimo, la sua predicazione, la
sua morte e resurrezione. Il Papa,
riferisce il patriarca Twal, verr a
confermare la nostra fede, intensificare le relazioni ecumeniche e il dialogo interreligioso e a donare un
nuovo slancio al processo di pace
tra israeliani e palestinesi.
In questa prospettiva, dalla fine
di febbraio gi stato attivato, in
vista del viaggio di Francesco, un
apposito sito on line dalla commissione per i media istituita dallAssemblea degli ordinari cattolici di
Terra Santa. Il sito accessibile in
sette lingue e fornisce documentazione e riflessioni sullatteso pellegrinaggio.

Governatorato
della Citt
del Vaticano
Ufficio delle poste e del telegrafo

Annullo postale speciale


in occasione dellemissione
della serie filatelica
Canonizzazione
di Giovanni Paolo II
(21 marzo 2014)

In occasione dellemissione
della serie filatelica congiunta
con la Polonia Canonizzazione di Giovanni Paolo II, le
Poste Vaticane porranno in
uso uno speciale annullo del
quale si riproduce limpronta.

Nel bozzetto raffigurato


Papa Giovanni Paolo II mentre in preghiera.
Completano lannullo le
scritte: CANONIZZAZIONE DI
PAPA GIOVANNI PAOLO II, 21
MARZO 2014, DIE EMISSIONIS e POSTE VATICANE.
Il bozzetto stato realizzato
dallUfficio Filatelico e Numismatico.
Il materiale filatelico da
obliterare, debitamente affrancato con il francobollo della
serie cui lannullo si riferisce,
dovr pervenire allUfficio
Obliterazioni delle Poste Vaticane entro il 19 aprile 2014.

LOSSERVATORE ROMANO

sabato 15 marzo 2014

pagina 7

Aprono biblioteche nelle aree pi povere grazie a una fondazione di laici cattolici

In Uruguay i presuli chiedono limiti alla legge sullaborto

Le Filippine
e il gusto della conoscenza

Obiezione
di coscienza

MANILA, 14. Per sostenere e motivare lapprendimento attraverso la lettura, soprattutto tra le fasce pi deboli e disagiate della popolazione,
lEducation Foundation (Efi), gruppo laico cattolico filippino che si
batte per un miglioramento del livello di istruzione della popolazione, aprir a breve una serie di librerie pubbliche chiamate Bahay Karunungan (Casa della conoscenza) in
lingua locale, nelle aree degradate
della capitale Manila e di altre citt
Paese.
Come le librerie pi tradizionali, i
Bahay Karunungan disporranno dei
libri pi famosi e venduti, volumi
che riguardano la sfera religiosa, riviste, quotidiani, manoscritti di vario
genere. Al loro interno saranno disponibili al pubblico anche supporti
mediatici, computer, per utilizzare il
materiale digitale messo a disposizione e tutto ci che la rete pu fornire. Allestire biblioteche pubbliche a favore delle comunit pi povere ha spiegato allagenzia AsiaNews il presidente dellEducation
Foundation, Naomi A. David fa
parte del nostro impegno per la cultura. Il nostro scopo quello di fornire libri alle fasce meno abbienti
della popolazione urbana e alle comunit di tutto il Paese, incoraggiandole alla lettura.
Lelemento che differenzia le case della conoscenza cattoliche dai
luoghi di lettura tradizionali lo
scopo formativo che alla base
della fondazione, amministrata da
laici con la stessa cura con cui i religiosi gestirebbero gli antichi manoscritti.
I responsabili di Education Foundation promuovono il progetto grazie al sostegno di partner che condividono lo spirito, gli ideali e limpe-

MONTEVIDEO, 14. Il Governo uruguaiano ha respinto un ricorso presentato dalla Chiesa cattolica teso a
esentare le istituzioni sanitarie a essa collegate dal praticare aborti, in
conseguenza della legge sullinterruzione volontaria di gravidanza
approvata nel novembre 2012. A
darne notizia lagenzia Efe che riporta una dichiarazione del vescovo
Jaime Rafael Fuentes Martn, responsabile della commissione Fami-

Montevideo
ha accolto
il nuovo arcivescovo

gno che anima il gruppo cattolico:


educare le persone, in particolare i
pi poveri. I membri dellEfi contribuiscono allallestimento delle strutture, allacquisto del materiale didattico e di tutti gli oggetti necessari
alla fruizione degli spazi pubblici.
Fondi e materiali sono forniti anche
da associazioni, singoli benefattori o
da piccoli gruppi che hanno a cuore ha sottolineato Naomi A. David il gusto dellapprendimento,
ma le linee-guida della gestione e la
filosofia di base sono indicate dalla
fondazione.

Le case della conoscenza, dicono i promotori, non saranno le solite


biblioteche ma piuttosto centri di
lettura e di insegnamento a disposizione della comunit filippina. E
qualsiasi materiale rivista, libro,
cd viene valutato con attenzione
dai responsabili della fondazione
prima di comparire sugli scaffali.
Altro elemento peculiare lorario
di apertura al pubblico, che non
segue il canonico 8 del mattino - 5
del
pomeriggio
delle
normali
biblioteche filippine. Le porte verranno aperte alle 11 del mattino e i

Il dramma della droga resta al centro delle preoccupazioni dei vescovi argentini

Misure urgenti
contro il narcotraffico
BUENOS AIRES, 14. I vescovi argentini ribadiscono la loro preoccupazione per le dimensioni e le conseguenze allarmanti raggiunte dal
narcotraffico nel Paese, e chiedono
misure urgenti per combatterlo.
Attraverso il portavoce dellepiscopato, padre Jorge Augusto Oesterheld, che marted, in apertura della
riunione della commissione permanente, ha partecipato a una conferenza stampa, i presuli hanno riferito che la piaga della droga stata
fra i principali temi anche di questa
riunione. Lanno scorso pubblicarono un duro documento, intitolato
Il dramma della droga e del narcotraffico, dove chiedevano lintervento dello Stato e iniziative in tutti i
settori della societ, e a dicembre i
vertici hanno personalmente incontrato il presidente della Repubblica
e capo del Governo argentino Cristina Fernndez de Kirchner. Oesterheld ha sottolineato che quel
documento stato molto utile perch servito a rendere la societ
consapevole della gravit del problema.
Come confermato dal portavoce,
la commissione permanente presieduta dal presidente della Conferenza episcopale Jos Mara Arancedo ha affrontato con forza la
questione ed stato il vescovo di

Gualeguaych, Jorge Eduardo Lozano, presidente della Commissione episcopale per la pastorale sociale, a riferire sulla situazione in
generale.
Dobbiamo pensare a nuove politiche per difendere i giovani e i
bambini da questo flagello. A volte
ci sono delle leggi, ma le leggi sono nellaria, perch non c confronto con la realt concreta, e la
realt concreta si combatte con le
azioni, ha dichiarato di recente il
vicepresidente
dellepiscopato,
monsignor Virginio Domingo Bressanelli. Questultimo, vescovo di
Neuqun, ha inoltre affermato che
non sarebbe male che i funzionari pubblici venissero sottoposti
agli esami medici per assicurarsi
che non siano dipendenti da droghe, prima di tutto perch un
modo per sapere se lamministratore una persona sana, poi per confermare la fiducia di tutti in questa
persona, dal momento che sappiamo che purtroppo ormai la droga
entrata a tutti i livelli della societ. In una nota, diffusa dallagenzia Fides, Bressanelli si dice molto
preoccupato perch ogni giorno
cresce il consumo di droga fra i pi
giovani e il Paese vive una realt
tremenda e di conflitto a questo riguardo. Dovremmo anche affronta-

re le cose dal punto di vista educativo, offrire qualcosa di diverso ai


giovani. Molti non vedono futuro,
non hanno alcun sostegno familiare, non hanno famiglia, la loro formazione insufficiente e quindi
vanno a cercare la felicit in ci che
sembra la cosa pi facile. Secondo
il vicepresidente dellepiscopato,
questo problema non si risolve
con la criminalizzazione e il carcere. La strada deve essere diversa, in
modo che i bambini e i giovani riescano a scoprire il senso della loro
vita e una prospettiva futura.
Fides riferisce anche della campagna contro il consumo delle droghe organizzata congiuntamente
dalla diocesi di Jujuy e dalla fondazione Manos Abiertas. Il 6 marzo,
a San Salvador de Jujuy, si svolta
una conferenza dal titolo Dipendenze dentro casa, cosa ci sfida?,
alla quale ha partecipato il vescovo,
Csar Daniel Fernndez, in prima
linea nella promozione di attivit
per affrontare questo flagello, soprattutto alla luce degli orientamenti emersi dopo lultima assemblea plenaria. Allincontro intervenuto anche il sacerdote gesuita
Fernando Cervera, presidente della
pastorale per le Dipendenze dellarcidiocesi di Buenos Aires, esperto
della materia dopo aver trascorso
ventanni lavorando per la prevenzione e il trattamento delle tossicodipendenze.
In Argentina secondo dati aggiornati a novembre 2013 ci sono
attualmente circa 180.000 tossicomani della cosiddetta droga dei
poveri, ognuno dei quali compra
una media di venti dosi al giorno
che costano 6 pesos ciascuna. Il paco (pasta base di cocaina) la terza
dipendenza nel Paese, dopo alcol e
farmaci. La pastorale nazionale per
le tossicodipendenze che lavora
nella capitale indica poi che il 10
per cento della popolazione tra i 15
e i 64 anni consuma una droga,
mentre il 15 per cento degli adolescenti, nei loro ultimi anni di studio nelle scuole medie, fa uso della
marijuana; cifra che sale al 30 per
cento solo nella periferia di Buenos
Aires. La Chiesa mette in evidenza
che il Paese manca di una politica
pubblica globale per affrontare
questo problema.

locali resteranno a disposizione fino


alle prime ore della sera, per dar
modo agli studenti e ai lavoratori di
poter accedere con tranquillit agli
spazi.
Le Bahay Karunungan sono inoltre a disposizione degli studenti poveri, che possono fare i compiti a
casa in tutta tranquillit, sfruttando
le attrezzature e i materiali messi a
disposizione.
Fra le varie attivit che si potranno svolgere nelle biblioteche della
Education Foundation vi sono la visione di film e di serie televisive che
promuovono i valori e le virt cristiani, nonch discussioni e confronti sui principali temi che interessano
la vita delle persone. E la risposta
della gente stata molto positiva
conclude la presidente di Education
Foundation a conferma che non
soltanto tra i ricchi ma anche tra le
fasce pi deboli e povere della societ filippina presente con forza il
gusto per la lettura e la conoscenza.

MONTEVIDEO, 14. Con i miei limiti e le mie capacit cercher di


essere me stesso e di amare tutta
la gente di Montevideo, cattolici
e non cattolici, e tutti coloro che
Dio mi mander: lo ha dichiarato alla stampa secondo
quanto riporta il settimanale spagnolo Vida Nueva monsignor Daniel Fernando Sturla
Berhouet, salesiano, 54 anni, che
domenica scorsa ha preso possesso dellarcidiocesi di Montevideo. Nominato da Papa Francesco l11 febbraio scorso, succede
a un altro salesiano, monsignor
Nicols Cotugno Fanizzi, di cui
era ausiliare. Un segno di continuit che permetter allarcidiocesi di mantenere lo stesso stile e
carisma. In molti, scrive Vida
Nueva, hanno fatto un parallelismo tra la nomina di monsignor Sturla Berhouet alla guida
dellarcidiocesi pi importante
del Paese e il rinnovamento voluto da Papa Bergoglio. Il presule, che per diversi anni si occupato di formazione e pastorale
giovanile, sa infatti cosa vuol dire stare in mezzo alla gente. In
tal senso, far tesoro dellinvito
del Pontefice cercando anchegli
di essere un pastore con lodore
delle pecore.

Dalla conferenza episcopale la disponibilit ad aprire colloqui

Dialogo con il Governo


per il bene del Nicaragua

MANAGUA, 14. La Conferenza episcopale del Nicaragua manifester


per iscritto al presidente della Repubblica Daniel Ortega Saavedra la
sua totale disponibilit a dialogare
con il Governo. Lo ha annunciato
monsignor Scrates Ren Sndigo
Jirn, vescovo di Juigalpa e presidente della Conferenza episcopale.
Vogliamo vedere la possibilit
ha detto il presule durante la conferenza stampa tenuta al termine di
una riunione dellepiscopato a Managua di trattare i problemi di interesse nazionale, valutare insieme
la realt nicaraguense, e non c
niente di meglio che farlo con chi
a capo dellamministrazione statale.
Gi domenica scorsa, larcivescovo di Managua, cardinale Leopoldo
Jos Brenes Solrzano, dopo la celebrazione di una messa a Matagalpa, aveva preannunciato che la
Conferenza episcopale, riunita per
analizzare la situazione nazionale,
era ben disposta a dialogare con il
Governo.

La Chiesa cattolica si sempre


detta disponibile al dialogo e lo ha
chiesto pubblicamente in diverse occasioni.
Questo incontro ha precisato
il presidente dellepiscopato da
concretizzare; vogliamo presentare
le nostre proposte raccolte da tutte
le diocesi. Ci sono temi che riguardano la vita sociale dei nostri cittadini: la famiglia, listruzione, la salute, la sicurezza pubblica e i diritti
umani, il problema della droga fra i
giovani, la questione delle carceri,
limpatto delle miniere sullambiente, letica delle istituzioni.
Fra il Governo del presidente Ortega e la Chiesa cattolica c reciproco rispetto ma i rapporti si sono
fatti tesi quando i vescovi hanno
criticato lazione delle autorit riguardo luso dei simboli religiosi
nelle manifestazioni pubbliche, la
concentrazione del potere di rappresentanza e parlato delle presunte
frodi che hanno circondato le elezioni del 2007, quando i sandinisti
sono tornati al potere.

glia e Vita della Conferenza episcopale, secondo cui la risoluzione


molto recente e sicuramente cercheremo una consulenza legale prima
di definire possibili passi futuri.
In particolare, attraverso il ricorso, la Chiesa cercava di salvaguardare dalla regolamentazione legislativa il Crculo Catlico, facendo
appello allobiezione di coscienza.
Dal canto suo il ministero della Sanit ha ricordato che la legge approvata non obbliga le istituzioni
ad accettare la pratica dellaborto.
Chi solleva obiezione ideologica
non coinvolto nelle procedure di
interruzione di gravidanza, si legge nel sito on line della presidenza
della Repubblica.
Secondo il nuovo provvedimento, gli operatori sanitari possono ricorrere personalmente a questioni
di coscienza per rifiutarsi di eseguire un aborto, ma le istituzioni sanitarie devono garantire leffettuazione dellinterruzione di gravidanza
nella propria struttura o in unaltra
in caso di obiezione.
Dati ufficiali, diffusi il mese scorso, riportano che in Uruguay si sono avuti 6.676 aborti durante il primo anno di depenalizzazione. Il
sottosegretario alla Sanit, Lionel
Briozzo, ha detto che tra dicembre
2012 e novembre 2013 il numero
medio di aborti stato di 556 al
mese. Il tasso del 9 per mille fra
le donne tra i 15 e i 44 anni, cifra
che pone lUruguay tra le nazioni
con il minor numero di aborti nel
mondo.

Nel ricordo del Pontefice

Del Portillo
sacerdote fedele
ROMA, 14. Monsignor lvaro del
Portillo fu un sacerdote zelante
che seppe coniugare una intensa vita spirituale fondata sulla fedele
adesione alla roccia che Cristo.
quanto sottolinea Papa Francesco
in un telegramma, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, inviato alla Pontificia Universit della Santa Croce in occasione
del convegno organizzato, dal 12 al
14 marzo, per ricordare il centenario
della nascita di monsignor del Portillo, suo primo gran cancelliere,
che sar beatificato il 27 settembre
prossimo. Mettendo in risalto il
generoso impegno apostolico che
lo rese pellegrino nei cinque continenti, seguendo le orme di san Josemara, il Pontefice ha esortato a
imitarne la vita umile, allegra, nascosta e silenziosa, ma anche decisa
nel testimoniare la perenne novit
del Vangelo, annunciando luniversale chiamata alla santit e la collaborazione, con il quotidiano lavoro,
alla salvezza dellumanit. Il convegno si aperto con lintervento
del prelato dellOpus Dei, Javier
Echevarra Rodrguez, il quale ha
tratteggiato la figura e il percorso
esistenziale di monsignor del Portillo, a partire dalla sua fedelt a
Dio, alla Chiesa, al romano Pontefice, a san Josemara e allo spirito
dellOpus Dei.

Augurio del Papa


alle agostiniane
dei Santi Quattro
ROMA, 14. Che il quattrocentocinquantesimo anniversario della presenza delle monache agostiniane
nel monastero romano dei Santi
Quattro Coronati possa rinsaldare
le religiose per sostenere la quotidiana opera della Chiesa che cammina tra le persecuzioni del mondo
e le consolazioni di Dio: lauspicio espresso in un telegramma augurale, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, che il
Pontefice ha inviato in occasione di
una messa celebrata dal cardinale
vicario Agostino Vallini. Papa Francesco invita inoltre le monache a
perseverare nella preghiera a sostegno del suo ministero petrino.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

sabato 15 marzo 2014

Conclusi ad Ariccia gli esercizi spirituali della Curia romana

Prima predica di quaresima in Vaticano

E ora
camminare, edificare, confessare

Le nuove forme
del digiuno

E alla fine monsignor Angelo De


Donatis ha indossato la stola e ha
impartito la benedizione. stato Papa Francesco stesso a chiederglielo
questa mattina, venerd 14 marzo, a
conclusione degli esercizi spirituali
della Curia romana ad Ariccia.
Subito dopo il Pontefice ha ringraziato il predicatore con brevi e
sentite parole e si congedato dai
suoi confratelli. Poi, poco dopo le
10.30, salutato il superiore generale
don Silvio Sassi e gli altri religiosi
paolini, sono tutti saliti sui pullman
e hanno lasciato la Casa Divin Maestro per rientrare in Vaticano.
Poco prima, nella cappella della
Casa monsignor De Donatis, riferendosi proprio al momento della partenza, aveva rinnovato per loro linvito che Papa Francesco, esattamente
un anno fa (era il 14 marzo 2013, il
giorno dopo lelezione) aveva rivolto
ai cardinali elettori durante la messa
nella Cappella Sistina: Usciamo da
questa esperienza portando con noi
la forza di quellamore che ci aiuter
ad andare avanti cos come ci stato
chiesto esattamente un anno fa, per
camminare, edificare, confessare.
Don Angelo, proprio allinizio
della meditazione, aveva consigliato
anche un metodo, da lui sperimentato, per uscire ancor pi arricchiti
dalla settimana di spiritualit: valutare attentamente pensieri e sentimenti scaturiti in queste giornate di
preghiera e farne un piccolo schema
scritto. Pensieri e sentimenti suscitati
sia dallo Spirito Santo, sia dal nemico sicuramente antitetici. Alla fine, ha spiegato, dopo aver valutato
pensiero dopo pensiero e sentimento
dopo sentimento, ne dovr restare
solo uno per parte, quello che tornato pi spesso o pi fortemente.
Nella colonna ispirata dallo Spirito
Santo rester quel che da custodire e da arricchire; in quella suscitata dal male rester ci che bisogna
combattere; ma in questo caso, ha
aggiunto, bisogna chiedere una
grazia particolare perch significa
chiaramente che dobbiamo ancora
essere completamente sradicati dal
male.
Quanto alla meditazione proposta
per lincontro conclusivo stata tratta dal racconto dellapparizione di
Ges a Maria di Magdala davanti al
sepolcro vuoto (Giovanni 20, 11-18).
E proprio dellimmagine del sepolcro vuoto il predicatore ha sottolineato alcuni particolari: la certezza

che Ges non va cercato tra i morti,


ma tra i vivi; lamore del Padre che
ha voluto evitare che il Figlio restasse nella tomba. Ci sta a significare,
ha precisato a questo proposito, che
tutto ci che vissuto nellamore
viene poi strappato alla morte. Infine il duplice ruolo di Maria di
Magdala, una donna scelta per dare
lannuncio della risurrezione. Sar
infatti lei a comunicare la notizia ai
discepoli, non prima per di aver
ascoltato e accolto la chiamata. Ges infatti la chiama per nome. E solo allora lo riconosce. Prima, nonostante egli fosse proprio dietro di lei
e le avesse rivolto la parola, non lo
aveva riconosciuto perch lo cercava tra i morti. In un certo senso,
ha spiegato don Angelo, quanto
capitato e capita ancora a quanti
sentono la vocazione, cio si sentono chiamati per nome e rispondono alla chiamata perch riconoscono la voce di Ges. Monsignor De
Donatis ha chiesto ai presenti di ripensare a come ognuno di loro
stato chiamato da Ges.
Maria, dopo la sua risposta, diviene prima messaggera della risurrezione. Maria ha avuto questo grande onore di annunciare la risurrezione. Ed un segno anche questo, ha
fatto notare il predicatore, di quanto
sia da sempre importante il ruolo
della donna per la Chiesa. Infatti la
legge giudaica in quel tempo non
dava alcun valore a ci che diceva o
faceva la donna. Maria di Magdala
ha evangelizzato per attrazione e
contagio.
Infine don Angelo ha riproposto,
come esercizio quotidiano il rendimento di grazie. La fede, ha detto,
si esprime continuamente proprio
rendendo grazie. E a questo proposito ha ricordato linsegnamento di
santIgnazio: un solo esercizio quotidiano diviso in tre tempi: rendimento di grazie per i doni del creato,
anche a nome di chi non ringrazia
per questo; rendimento di grazie per
i doni personali ricevuti e che fanno
parte ormai della nostra storia personale; infine rendimento di grazie per
tutti i doni che derivano dalla fede.
Nel pomeriggio di ieri, gioved 13
marzo, il predicatore aveva proposto
una riflessione sullo scandalo, inteso
come attesa di essere salvati da qualche cosa che non pu salvarci, cio
una salvezza taumaturgica, tipo
quella chiesta da satana a Ges nel
deserto e in qualche modo ripropo-

Trento Longaretti, Donne al sepolcro (Villa Clerici, Milano)

sta nel brano del vangelo in cui


Marco racconta la vicenda di Pietro
(14, 26-31; 66,72). Una storia che va
dalla promessa dellapostolo che mai
avrebbe rinnegato Ges sino alle lacrime amare versate nel momento in
cui egli incontra lo sguardo del Cristo, dopo averlo rinnegato per tre
volte, cos come il maestro gli aveva
preannunciato, prima del secondo
canto del gallo. Lacrime, ha detto
don Angelo, che finiscono per lavare
Pietro delle sue colpe: non ha nulla
da dire a Ges se non il suo dolore
per aver fallito. Ma la bellezza della salvezza, ha fatto notare monsignor De Donatis: luomo salvato
quando nudo, quando spogliato
di tutto e non ha pi nulla, ma
pronto a mettersi al seguito di Ges,
dietro Ges, o davanti a lui. Il cristianesimo non costituito da grandi promesse, da moralismo e

quantaltro: solo esperienza di Cristo, della gratuit della sua salvezza


e del suo amore. Cos Pietro, che era
crollato davanti a una serva, ritrova
tutta la sua forza quando incontra lo
sguardo di Ges e riprende il colloquio con lui.
Ed proprio il colloquio con Dio
la strada indicata da don Angelo per
fare
questa
esperienza
diretta
dellamore. Un colloquio fatto cos
come lo propone santIgnazio, diretto, senza sentimentalismi inutili, senza altre pretese che essere un colloquio tra amici, senza moralismi ma
con lamore cos come vissuto tra
amici perch, ha ricordato don Angelo, Dio ci ama personalmente come suoi amici. E concludiamo sempre questo colloquio ha consigliato con la recita di un Padre nostro
per ricordare che siamo anche figli.

Il Papa risponde alle domande della radio di una villa miseria di Buenos Aires

Chiesa povera tra i poveri


Papa Francesco ha dialogato con i
poveri di una villa miseria di Buenos
Aires sulla presenza concreta della
Chiesa in mezzo agli emarginati. Lo
ha fatto rispondendo alle domande
in unintervista, concessa in video,
alla radio FM 88.1 che trasmette da
Bajo Flores.
E cos nella capitale argentina, nel
pomeriggio di gioved 13 marzo,
nellanniversario della sua elezione al
Pontificato, gli abitanti della villa
miseria 1.11.14 appunto nel quartiere di Bajo Flores, che ha il suo cuore
nella parrocchia Madre del Popolo
hanno ascoltato lintervista. Il
Pontefice laveva rilasciata alcuni
giorni prima, rispondendo a dodici
domande che gli erano state proposte dai responsabili dellemittente.
La lunga riflessione del Papa
tutta incentrata sulla Chiesa, il Vangelo, i poveri e la povert. Infatti
nellintervista diffusa a Bajo Flores
tramite alcuni maxischermi, dopo la
celebrazione della messa Papa
Francesco ha riflettuto sul lavoro pastorale dei curas villeros, i sacerdoti
che lavorano nelle periferie fra i pi
poveri. Una pastorale che egli conosce molto bene, per averla promossa
e sostenuta quando era arcivescovo
di Buenos Aires.
In particolare Papa Bergoglio,
proprio in riferimento alla situazione dei quartieri pi poveri, ha rimarcato limportanza delleducazione dei giovani e dellaccompagnamento nella loro crescita. Insistendo
sul fatto che quanto fanno i sacerdoti nelle villa miseria non una
cosa ideologica bens una missione
apostolica.
Papa Francesco ha anche ricordato quanto in passato stato detto a
proposito di questi preti. E ha spiegato che non erano comunisti, ma

grandi sacerdoti che lottavano per


la vita: lavoravano per portare la parola di Dio agli emarginati. Erano
ha aggiunto sacerdoti che ascoltavano il popolo di Dio e lottavano
per la giustizia.
Il Papa ha indicato poi la necessit di avere un atteggiamento di povert, di servizio, di aiuto agli altri
ma allo stesso tempo bisogna lasciarsi aiutare dagli altri, perch abbiamo bisogno gli uni degli altri.
Interpellato quindi dagli intervistatori sulla comunicazione comunitaria, di cui la radio Bajo Flores
protagonista, il Santo Padre ne ha
sottolineato la grande importanza, in
quanto comunicazione affettuosa

che, appunto, comunica la realt e


la vita in modo disinteressato.
Il Pontefice ha anche ricordato e
salutato con affetto i carcerati e i loro familiari. E, rispondendo alla domanda cos che meno ti piace della tua missione di Papa, ha confidato: Il lavoro con le carte, quello
di ufficio, una cosa nella quale ho
sempre fatto fatica.
Inoltre Papa Francesco, a pi riprese durante lintervista, ha spiegato di aver bisogno del sostegno del
popolo di Dio, in particolare con la
preghiera. Come aveva del resto
gi raccomandato con il tweet lanciato nella mattina di gioved. Una
richiesta di preghiera che ha trovato

subito risposte, perch la maggioranza dei presenti alle celebrazioni nella


villa miseria erano donne e uomini
che conoscono personalmente, da
anni, Jorge Mario Bergoglio. Non
hanno dimenticato che da arcivescovo di Buenos Aires frequentava la
parrocchia del barrio, celebrandovi
lEucaristia in diverse occasioni. E
infatti, proprio per festeggiare il primo anno di Pontificato del Papa
porteo, tanta gente ha portato con
s vecchie fotografie che ritraggono
il cardinale Bergoglio mentre sintrattiene nelle loro case a prendere il
mate oppure a salutare gli anziani
malati costretti a letto, ai quali portava la comunione dopo la messa.

Lintervista al Papa stata trasmessa in video nel pomeriggio di gioved 13 marzo

Digiuno dalle immagini, dalle parole e allinsegna della sobriet. Sono queste le moderne forme di digiuno per luomo contemporaneo,
da vivere in questa quaresima 2014.
Lo ha spiegato il cappuccino Raniero Cantalamessa, predicatore
della Casa Pontificia, nella sua prima predica di quaresima, tenuta
nella cappella Redemptoris Mater
del Palazzo Apostolico, venerd
mattina, 14 marzo. Tornano in
mente, ha detto il religioso, le parole di Isaia, quelle che la liturgia
ci fa ascoltare allinizio di ogni
quaresima: il Signore vuole un digiuno fatto di condivisione, attenzione e carit verso i fratelli.
Un digiuno allinsegna della sobriet, ha specificato il predicatore,
anche una contestazione della
mentalit consumistica. In un
mondo ha aggiunto che ha
fatto della comodit superflua e
inutile uno dei fini della propria
attivit, rinunciare al superfluo, saper fare a meno di qualcosa, frenarsi dal ricorrere sempre alla soluzione pi comoda, dallo scegliere
la cosa pi facile, loggetto di maggior lusso, vivere, insomma con sobriet, pi efficace che imporsi
delle penitenze artificiali.
Inoltre, tale forma di digiuno
anche giustizia verso le generazioni che seguiranno la nostra che
non devono essere ridotte a vivere
delle ceneri di quello che abbiamo
consumato e sprecato noi. La sobriet, poi, ha detto ancora padre
Raniero, ha anche un valore ecologico, di rispetto del creato.
Unaltra forma di digiuno per
luomo contemporaneo quella
dalle immagini, molto pi necessaria di quella dai cibi. Viviamo in
una civilt dellimmagine ha detto siamo diventati divoratori di
immagini.
Una quantit enorme di immagini giunge dentro di noi. Molte sono malsane, veicolano violenza e
malizia, non fanno che aizzare i
peggiori istinti che ci portiamo
dentro, perch sono confezionate espressamente per sedurre.
Il peggio che possono fare, ha
sottolineato il cappuccino, che
danno unidea falsa e irreale della
vita, con tutte le conseguenze che
ne derivano nellimpatto poi con la
realt, soprattutto per i giovani. Si
pretende inconsciamente che la vita
offra tutto ci che la pubblicit
presenta.
Per questo, necessario creare
un filtro, una sorta di sbarramento,
altrimenti riduciamo in breve tempo la nostra fantasia e la nostra
anima a un immondezzaio.
Infatti, le immagini cattive non
muoiono appena giunte dentro di
noi, ma fermentano. Si trasformano
in impulsi allimitazione, condizionano la nostra libert.
Altro digiuno alternativo proposto dal predicatore per la quaresima quello dalle parole cattive.
Parole cattive ha spiegato
non sono solo le parolacce; sono
anche le parole taglienti, negative
che mettono in luce sistematicamente il lato debole del fratello,
parole che seminano discordia e sospetti.
Nella vita di una famiglia o di
una comunit, queste parole hanno il potere di far chiudere ognuno
in se stesso, di raggelare, creando
amarezza e risentimento.
Le parole, ha sottolineato, mortificano, cio danno la morte. San
Giacomo diceva che la lingua
piena di veleno mortale; con essa
possiamo benedire Dio o maledirlo, risuscitare un fratello o ucciderlo. Una parola pu fare pi male
di un pugno.
Digiuni dunque che aiutano a
interpretare la quaresima come occasione offerta dalla Chiesa per vivere un tempo di deserto senza
dovere per questo abbandonare le
attivit quotidiane.
In questo periodo, siamo invitati
a rientrare nel nostro cuore, intendendolo come quel luogo spirituale, dove uno pu contemplare la
persona nella sua realt pi profonda e vera, senza veli e senza fermarsi ai suoi lati marginali.
Tornare al cuore, quindi, significa tornare a ci che c di pi
personale e interiore in noi, anche
se purtroppo linteriorit un valore in crisi.
Come fare, concretamente, per
ritrovare e conservare labitudine
allinteriorit? Mos, ha detto il
predicatore, era un uomo attivissimo, che si era fatto costruire una

tenda portatile e a ogni tappa


dellesodo fissava la tenda fuori
dellaccampamento e regolarmente
entrava in essa per consultare il Signore.
Non sempre, per, ha fatto notare il predicatore, ci si pu ritirare
in una cappella o in un luogo solitario per ritrovare il contatto con
Dio. San Francesco dAssisi, ha
detto, suggerisce perci un altro
accorgimento pi a portata di mano. Infatti, mandando i suoi frati
per le strade del mondo, diceva:
noi abbiamo un eremitaggio sempre con noi dovunque andiamo e
ogni volta che lo vogliamo possiamo, come eremiti, rientrare in questo eremo.
Qual questo eremo se non
fratello corpo? e qual la sua
anima se non leremita che vi abita dentro per pregare Dio e meditare?. In questo modo ha concluso come avere un deserto
sempre sotto casa o meglio dentro casa, in cui potersi ritirare con
il pensiero in ogni momento, anche
andando per strada.

Nomine
episcopali
Le nomine di oggi riguardano
Tanzania e Germania.

Damian Denis Dallu


arcivescovo di Songea
(Tanzania)
Nato il 26 aprile 1955 nel villaggio di Kiponzelo, in diocesi
di Iringa, dopo le scuole medie
a Kalenga entrato nel seminario minore di Mafinga. Successivamente ha compiuto gli studi
di filosofia (1979-81) e quelli di
teologia (1981-84) nel seminario
maggiore Saint Augustin di
Peramiho (Songea). Il 15 novembre 1984 ha ricevuto lordinazione sacerdotale ed stato
vice parroco della cattedrale
(1984-85), poi direttore dellinsegnamento
religioso
nelle
scuole secondarie e cappellano
per le scuole secondarie e cappellano dellassociazione degli
studenti cattolici (1985-87). Ha
quindi svolto gli studi presso la
Catholic university of Eastern
Africa, terminati con la licenza
in teologia morale (1988-90), ed
stato professore nel seminario
maggiore di Peramiho e vicerettore (1990-94). Dal 1995 al
2000 stato professore nel seminario maggiore di Segerea, a
Dar-es-Salaam. Il 14 aprile
2000 stato eletto alla sede residenziale di Geita e il successivo 30 luglio ha ricevuto lordinazione episcopale.

Wilhelm Zimmermann
ausiliare di Essen
(Repubblica Federale
di Germania)
Nato il 16 giugno 1948 a Gelsenkirchen, ha svolto per alcuni
anni il mestiere di commerciante
prima di conseguire la maturit
nel 1973. In seguito, ha compiuto gli studi filosofico-teologici.
Ordinato sacerdote il 30 maggio
1980 e incardinato nella diocesi
di Essen, dopo il servizio pastorale come vice-parroco a Hattingen, nel 1984 stato nominato
responsabile diocesano della pastorale giovanile e preside diocesano dellUnione dei giovani
cattolici tedeschi (Bdkj). In pari
tempo ha svolto il ministero pastorale a Essen-Steele-Knigssteele. Nel 1985 stato nominato vicario della cattedrale e nel
1989 segretario particolare del
vescovo Franz Hengsbach. Dal
1991 era, al contempo, parroco
della cattedrale e, dal 1992, anche decano di Essen-Mitte. Nel
1996 stato nominato canonico
onorario della cattedrale e parroco di Sankt Gertrud a Essen.
Dal 2002 prevosto di Sankt
Urbanus a Gelsenkirchen-Buer e
dal 2004 anche decano della
citt di Gelsenkirchen. Nel
2008, infine, stato nominato
canonico non-residenziale della
cattedrale di Essen.

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